L`agronomo condanna a morte i cedri salvati dal soprintendente
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L`agronomo condanna a morte i cedri salvati dal soprintendente
[50 ] LA PROVINCIA ERBA MERCOLEDÌ 29 SETTEMBRE 2010 [ MERONE ] [ ERBA ] Pronta la trippa di S.Francesco Urbanistica, ecco il dirigente Moiana prepara le celebrazioni del protettore, si parte sabato Smentito il "corvo", ha vinto un architetto di Fino Mornasco MERONE (Al.Gaff.) La frazione di Moiana si prepara ad accogliere, come da tradizione, il suo santo protettore. Numerosi gli appuntamenti tra fede e folklore proposti nei prossimi due fine settimana in paese, dove il Gruppo Sanfrancesco della parrocchia dei Santi Giacomo e Filippo, organizzerà incontri e momenti di devozione nei cortili di Moiana sul tema «San Francesco d’Assisi e i conventi francescani in Brianza». Sabato, dopo la messa delle 17, sotto il tendone in piazza San Francesco sarà servita un «trippa in amicizia», con altri piatti cari alla tradizione brianzola. Domenica, dopo la messa delle 9 e il bacio della reliquia, via libera all’esposizione «Attraverso i cortili di Moiana: vita di paese 2010». Per tutta la giornata, ecco la «Vita di San Francesco» secondo la «Legenda Major» di San Bonaventura illustrata con le «Storie di San Francesco» della basilica superiore di Assisi sulle tracce di un antico codice. Tra arte e folklore, altre mostre riguarderanno «Il cantico delle creature», i «Conventi francescani in Brianza» e «Un’invenzione francescana: il presepe». Oltre al madonnaro Mariano Bottoli, alle 14.30 sarà proposto «Cantando San Francesco», un’animazione itinerante per le piazze della frazione messa in scena dalla compagnia teatrale Il Ponte e dai ragazzi dell’oratorio. Alle 15.30 ci sarà «L’angolo dei bambini» al campo giochi di via Europa e, per tutto il pomeriggio, giochi a cura della Famiglia Scarpone di Varese. In caso di maltempo, lo spettacolo sarà ospitato nelle scuole medie. Cucina aperta a mezzogiorno e in serata, mentre al pomeriggio caldarroste e frittelle. Si replica, dal giovedì successivo fino a domenica 10. ERBA Il nuovo dirigente al settore Urbanistica di Erba è Giuseppe Ruffo, architetto di 44 anni nato a Fino Mornasco, dove ha sin qui lavorato all’ufficio tecnico, e residente a Como. Ruffo ha superato ieri con il maggior punteggio l’ultima prova orale, ottenendo una posizione a tempo indeterminato. Secondo per punteggio è risultato Massimiliano Lippi. Gli altri candidati ammessi all’orale erano Marco Corbetta, Martino D’Aniello, Luca Gilardoni e Fabio Pagani, tutti avevano superato le due prove scritte basate su materia urbanistica e legislativa. A presentarsi alle preselezioni sono stati 38 candidati. In otto hanno avuto accesso alle prove scritte. Smentito il "corvo" che in due lettere anonime arrivate al comune e al nostro quotidiano, poi girate in Procura, indicavano un vincitore con tanto di "sponsor" tecnucu e politici. Questa nomina è stata una scelta controversa anche sul fronte politico, perché le opposizioni ne contestavano la necessità in relazione all’am- piamento della pianta organica. Proteste anche dalla Lega. Vi è però soddisfazione in comune: «Avrò il piacere di conoscerlo presto - ha detto il sindaco Marcella Tili - l’amministrazione aveva grande necessità di una figura dirigenziale in questo momento di così intenso lavoro per il Pgt. Dai riscontri della commissione tutti i candidati che hanno sostenuto le prove hanno dimostrato un alto grado di preparazione e competenze». V. Fa. [ ASSO ] [ ORSENIGO ] L’agronomo condanna a morte i cedri salvati dal soprintendente Spazi agli stranieri e per le ceneri Anche il cimitero si ammoderna Il perito Giampaolo Guzzetti: «Pericolo di schianto, inadatti alla sopravvivenza» ASSO Un’azione dolorosa ma da compiere: l’abbattimento dei due cedri presenti nella zona antistante il municipio. Questo il responso della perizia commissionata dall’amministrazione comunale all’agronomo lecchese Giampaolo Guzzetti. In sedici pagine il tecnico mostra il difficile stato di salute dei due alberi. Per quanto riguarda il primo cedro la sentenza dell’agronomo rivela: «Le condizioni insediative non sono adatte e adeguate alla sopravvivenza senza pericolo di schianto, per una pianta delle dimensioni accertate». Per il secondo cedro conclusione simile, la pianta si propenderebbe eccessivamente sulla sede stradale, onde evitare interventi manutentivi paragonabili ad ingiustificato accanimento, per le due piante si consiglia infine: «Si evidenzia che l’abbattimento degli elementi arborei indagati, pur rilevandosi azione apparentemente “dolorosa” di fatto è in grado di ripristinare le condizioni per proporre oggettivi standard di sicurezza dei luoghi da crolli e collassi anche improvvisi». Con questi rilievi il tecnico conta che la Soprintendenza, che ha di fatto salvato i cedri impedendone l’abbattimento, «possa fare più puntuali valutazioni e all’occorrenza modulare la prescrizione». Per l’agronomo incaricato della perizia, l’abbattimento dei due cedri sarebbe consigliato. E ciò nonostante il progetto della rotonda, come rivelato dal vicesindaco Giovanni Conti nel corso dell’ultimo consiglio comunale, sia stato ripensato lasciando le piante al loro posto. Solo alcuni giorni fa il vicesindaco dichiarava: «Ad oggi il nuovo progetto non prevede più il taglio delle piante». E ancora: «Secondo la perizia ad oggi i cedri non sono malati». Non malati insomma, ma a rischio caduta sì, e nel gioco dei termini il risultato non cambia. Il sindaco di Asso Maria Giulia Manzeni liquida la perizia in poche righe: «La perizia dell’agronomo è stata fatta per avere una completa valutazione dei luoghi e delle aree interessate all’intervento di riqualificazione e soprattutto di messa in sicurezza della viabilità antistante il palazzo comunale». Più articolata la valutazione dei due gruppi di minoranza Asso Viva e Lega Nord, il dubbio è se la perizia abbia già preso la via della Soprintendenza ai beni ambientali, nel tentativo di far cambiare parere all’organo sovracomunale: «Ci chiediamo se la perizia sia già stata inviata a Milano e se nella lettera di accompagnamento c’è la richiesta di modificare la precedente prescrizione della stessa di salvaguardare i cedri - spiega il capogruppo di Asso Viva Roberto Zanetti -. Ci piacerebbe poi capire se l’Amministrazione intende integrare il progetto esecutivo della rotonda con la perizia e con quali altre modifiche intende procedere per adeguarlo alle prescrizioni della soprintendenza». Si chiede insomma chiarezza da più parti, una spiegazione complessiva di cosa s’intende fare del progetto della rotonda e quali variazioni, anche solo nei tempi d’intervento, porterà la perizia. Giovanni Cristiani TIRA BRUTTA ARIA per i cedri secolari di Asso [ CASLINO ] Assessore fantasma, solo sulla carta La minoranza: «Troppi errori di trascrizione dei consigli comunali» CASLINO Il sindaco: sotto controllo l’argine del torrente Piot CASLINO D’ERBA (G. Cri.) L’argine del torrente Piot non è a rischio, lo ha sostenuto il sindaco Donatella Pontiggia nella risposta alle interrogazioni della minoranza: «Il calcolo progettuale tiene conto della curva di piovosità, dette formule sono uniformate ed utilizzate comunemente. In agosto, causa le piogge copiose, c’è stato il cedimento della vecchia briglia in pietra a secco e l’abbassamento del letto del fiume. Le fondazioni del muro sono comunque dimensionate al corso d’acqua, tant’è che nonostante l’abbassamento non c’è stato nessun danno alla struttura in cemento. La fondazione è stata dimensionata anche per la possibile erosione». Tutti è due gli argini sono risultati danneggiati nei pressi dell’ex Invernizzi: «Per quanto riguarda l’argine destro è in fase di progettazione il ripristino della vecchia briglia, per questo stiamo aspettando dei fondi regionali». CASLINO D’ERBA (G. Cri.) Se sugli scranni del parlamento ci sono i franchi tiratori, sulle sedie del consiglio comunale c’è il Franchi e basta. Trattasi di assessore, Juri Franchi, presente quando dovrebbe essere assente, che parla nonostante in realtà non ci sia, per errore di trascrizione del segretario comunale. Ma di confusione tra assenti e presenti il funzionario incaricato di seguire il consiglio di Caslino, Natalino Nunzio, ne farebbe molta a detta del gruppo di minoranza. Riporta tra i presenti, per esempio, un assessore non più in carica da oltre un anno: Fabrizio Balzaretti. La minoranza, che non per nulla registra i consigli con il telefonino, si lamenta e chiede maggiore precisione: «I consiglieri di “Vivere Caslino”, visto il perdurare di alcune inesattezze formali, sollecitano una maggior attenzione nella redazione delle delibere - hanno spiegato nel corso dell’ultimo consiglio -. Solo a titolo esemplificativo si riporta il caso della deliberazione di giunta del 21 giugno che in una prima versione, consegnata al nostro capogruppo in luglio, riporta tra i presenti Fabrizio Camillo Balzaretti, da più di un anno decaduto dalla carica, ed evidenzia l’assegnazione di un contributo straordinario all’Associazione sportiva di Caslino d’Erba “udita la proposta dell’assessore Juri Franchi” che viene contestualmente dato per assente». I consiglieri vedono poi una diversa attenzione alle parole di maggioranza e minoranza: «Si ha la sensazione che gli interventi del sindaco siano riportati con dovizia di particolari, mentre gli interventi della minoranza siano “riassunti” se non modificati nel contenuto». ORSENIGO I tempi cambiano e la società si modifica: ecco che anche il piano regolatore del cimitero si adatta ai tempi con l’introduzione del “giardino delle rimembranze” per lo spargimento delle ceneri e di un luogo destinato alla sepoltura degli appartenenti ad altre confessioni religiose. È stato infatti approvato ed è entrato in vigore il piano cimiteriale, che riguarda i due cimiteri presenti in paese, quello principale e quello della frazione di Parzano. Il piano è stato elaborato attraverso lo studio statistico e previsionale dell’andamento demografico: considerando il boom delle nascite, avvenuto negli anni Sessanta, è previsto un aumento delle morti nel decennio 2020-2030. Ecco allora che è strato previsto l’ampliamento e l’ammodernamento del piccolo cimitero di Parzano con la realizzazione di nuovi posti, dei servizi igienici e, come novità, di un’area destinata alla sepoltura degli appartenenti ad altre fedi religiose. I lavori di ampliamento saranno resi possibili anche dalla presenza di una zona verde Previsti adiacente al piccolo campo santo. Dilavori scorso diverso insia in vece per il cimitero centro principale del paese, che è stato amche a pliato da poco più Parzano di dieci anni, e dove quindi non sono previsti allargamenti dell’attuale perimetro: rimarranno comunque in programma la costruzione di un nuovo locale adibito a magazzino e soprattutto la realizzazione, prevista nel rispetto delle direttive regionali, di un “giardino delle rimembranze”, per lo spargimento delle ceneri dei defunti; tale scelta viene incontro anche all’aumento delle cremazioni, avvenuto negli ultimi anni. Infine sono state previste per entrambe le aree cimiteriali le fasce di rispetto: per il cimitero del paese, situato vicino alla zona industriale, la fascia è stata ridotta a cinquanta metri, mentre per il cimitero di Parzano è stata prevista una zona di rispetto pari a novanta metri. La minoranza condivide la necessità dell’attuazione di un nuovo piano cimiteriale, anche se esprime perplessità sulle fasce di rispetto cimiteriale, soprattutto nella zona del cimitero principale, attigua alla zona, dove sorgono le attività e le aziende. Il sindaco, Licia Viganò, ricorda comunque che le fasce di rispetto previste dovranno essere recepite e confermate in sede di approvazione del Piano di Governo del Territorio. Simone Rotunno