casapesenna monitoraggio ambientale e sanitario
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CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO Istituto Superiore di Sanità Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania Azienda Sanitaria Locale Caserta (già Asl CE2) 2009 ©ARPAC via Vicinale S. Maria del Pianto, centro Polifunzionale, Torre 1 80143 Napoli [email protected] www.arpacampania.it Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo senza previa autorizzazione di ARPAC Questa pubblicazione è basata sugli esiti degli studi commissionati dall’Amministrazione Comunale di Casapesenna (CE) all’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania, all’Azienda Sanitaria Locale Caserta (già Asl CE2) e all’Istituto Superiore Sanità allo scopo di indagare le condizioni ambientali e sanitarie del territorio comunale. Realizzato in fasi successive dall’agosto 2005 al maggio 2008, nel corso del progetto sono state realizzate le seguenti attività: indagini di contesto, formulazione del progetto di studio e pianificazione attività campionamenti e determinazioni analitiche sulle matrici Aria (metodi chimici e biologici), Suolo e Acqua di pozzo misurazione Campi ElettroMagnetici e livelli inquinamento Acustico strutturazione di una rete di acquisizione dati sanitari finalizzata a studi di epidemiologia ambientale individuazioni dati epidemiologici significativi e loro elaborazione (demografici, mortalità generale e mortalità per cause, natalità e mortalità infantile, registri per specifiche malattie, dimissione ospedaliera) Coordinamento editoriale: Silvana Del Gaizo (ARPAC) Progetto ed editing grafico: www.spaziocreativopublishing.it Del Gaizo S. (a cura di). Casapesenna: monitoraggio ambientale e sanitario. ARPAC, Napoli, 2009. ISBN 978-88-96122-08-2 Comune di Casapesenna CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO Istituto Superiore di Sanità Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania Azienda Sanitaria Locale Caserta (già Asl CE2) Sommario PRESENTAZIONE ..........................................................................................................................................3 INTRODUZIONE ...........................................................................................................................................5 LE FORZANTI AMBIENTALI .............................................................................................................7 IL MODELLO CONCETTUALE ........................................................................................................9 I siti di campionamento/misurazione ambientale ........................................11 Gli studi epidemiologici ........................................................................................................15 I DATI AMBIENTALI ................................................................................................................................17 Suolo.......................................................................................................................................................17 Muschi ..................................................................................................................................................19 Acque sotterranee .....................................................................................................................19 Aria...........................................................................................................................................................19 Campi elettromagnetici ........................................................................................................20 Monitoraggio acustico ...........................................................................................................21 I DATI SANITARI .........................................................................................................................................23 Mortalità .............................................................................................................................................23 Cure ospedaliere ..........................................................................................................................29 Conclusioni.......................................................................................................................................32 ALLEGATI ............................................................................................................................................................35 PRESENTAZIONE Fortunato ZAGARIA, Sindaco di Casapesenna Questa amministrazione, come sempre ha fatto, intende assolvere al suo impegno istituzionale di curare gli interessi pubblici, nella fattispecie la salute dei cittadini. Ha quindi promosso il progetto di monitoraggio ambientale di questo territorio: un impegno in perfetta coerenza con quanto promesso fin dal febbraio 2003, allorquando uno specifico rapporto epidemiologico elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Oms e il Cnr di Pisa sulla “valutazione della mortalità specifica in territori caratterizzati dalla presenza di discariche” rovesciò sul comune di Casapesenna tanta ingiusta e cattiva fama. Cosa accadde allora, molti cittadini sicuramente lo ricordano. La ricerca in questione riguardava, oltre Casapesenna, anche altri comuni e intendeva mettere in evidenza il grande legame fra discariche e mortalità infantile di questo territorio. Il dato però, eclatante secondo noi, fu quello che poneva tristemente Casapesenna al vertice di questa triste e preoccupante classifica. La prima osservazione che gli amministratori fecero è che questo comune non ha discariche. Osservammo anche, senza alcune acredine, che non era nemmeno chiaro il criterio per cui fossero stati scelti soli quei 19 comuni per la campionatura. In quell’occasione, questo stesso Sindaco non raccolse le polemiche di chi, con insolito tempismo, mise questo comune al centro di una vetrina d’immagine e di opinione molto negativa. Piuttosto mostrò l’altra guancia e raccolse l’allarme: con tanta convinzione e sensibilità, da convocare qualche giorno più tardi una delle più belle e positive occasioni di confronto e di informazione sulla materia ambientale. Il resto è storia nota: portammo, qui a Casapesenna, il Presidente della Commissione parlamentare per le Ecomafie e una nutrita squadra di relatori ed esperti di gran fama. Sul piano pratico, quel simposio produsse ciò che gli amministratori di questo paese era stato sempre perfettamente chiaro: in materia ambientale la situazione è davvero preoccupante, ma lo è in generale, per l’intero agro e per Terra di Lavoro. Di qui l’anelito alla buona e corretta informazione; di qui il gesto, lo ripeto, coerente che ha spinto questa stessa compagine amministrativa ad impegnarsi fino alla spasimo per realizzare un monitoraggio delle stato ambientale del nostro territorio. Un sì convinto che va di pari passo con l’esigenza di assecondare la richiesta e la sollecitazione dei cittadini a conoscere l’attuale stato di de3 grado delle cose, ma anche la irrinunciabile opportunità di condividere con essi la grande speranza di avere un ambiente recuperato, sano e finalmente pulito. Per questo traguardo, oggi come allora, ai cittadini andrà indirizzato il linguaggio delle cifre e delle cose effettivamente esistenti, andrà ancora una volta spiegata la fondatezza e la reale consistenza del problema ambientale del nostro territorio e dato il più giusto ed opportuno rilievo alla realtà effettiva dei fatti. Per questi motivi abbiamo voluto percorrere tutte le strade dell’impegno e del sostegno per imboccare la strada richiesta del monitoraggio, abbiamo messo in pratica quel progetto maturato tre anni fa circa, insomma, ci siamo impegnati per rendere possibile la conoscenza, per dare ad ogni cittadino la migliore risposta alla sua domanda di informazione. Per quelle ragioni di sempre per cui noi crediamo che solo la consapevolezza dei problemi permette e permetterà ai cittadini di lavorare alla loro risoluzione. A questo scopo abbiamo attivato tutti i percorsi possibili e sollecitato la disponibilità di quanti, ovviamente, per ruolo e sensibilità, sostengono la necessità di realizzare la migliore conoscenza del territorio e dell’ambiente. Parlo di quanti mi hanno spronato e confortato nell’impresa di aver prodotto e realizzato un progetto pilota di monitoraggio del nostro ambiente. I risultati, abbastanza confortanti soprattutto dal punto di vista sanitario, sono illustrati chiaramente nel presente fascicolo; ma è altrettanto chiaramente illustrato che è comunque un territorio (l’intero agro-aversano) da monitorare nel tempo. 4 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO INTRODUZIONE Loredana MUSMECI e Giovanni ZIEMACKI, Istituto Superiore di Sanità Ferdinando SCALA, ARPA Campania Angelo D’ARGENZIO, ASL Caserta (già Asl CE2) Nell’ambito di una Convenzione - stipulata dal Comune di Casapesenna con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’ARPA Campania e l’ASL Caserta (già Asl CE2) - è stato condotto uno specifico “studio pilota” finalizzato alla definizione di un quadro conoscitivo esaustivo sulla situazione ambientale e sanitaria nel territorio del comune di Casapesenna e aree limitrofe. Il progetto ha avuto come obiettivi: l’identificazione delle “forzanti ambientali” (fattori di rischio) presenti nell’area di interesse (Comune di Casapesenna e aree limitrofe), che sono in grado di generare pressioni ambientali (inquinamento) per le varie matrici ambientali l’individuazione dei meccanismi di trasporto e del livello di eventuale contaminazione delle matrici suolo e acqua sotterranea la valutazione del potenziale rischio igienico-sanitario connesso ai suoli e alle acque di falda, contaminate o meno, e la valutazione della potenziale esposizione della popolazione la realizzazione di uno studio epidemiologico, tramite l’analisi del tasso di mortalità per tutti i tumori e delle Schede di dimissione ospedaliera (SDO). L’originalità dello studio - che lo fa definire, come sopradetto, “studio pilota” - consiste nell’associare il dato di caratterizzazione ambientale a quello di valutazione dello stato di salute della popolazione (studio epidemiologico), ciò in quanto tali valutazioni vengono, di norma, condotte in modo disgiunto. Inoltre sono stati utilizzati nell’area anche dei bioindicatori ambientali, quali i muschi, che hanno la particolarità di poter essere considerati dei bioaccumulatori e, quindi, forniscono utili informazioni sulle ricadute al suolo degli inquinanti aerodispersi; ancora sono stati condotti nell’area di interesse studi sulla qualità dell’aria, sull’inquinamento acustico e sulla presenza di campi elettromagnetici. L’indagine, che nel suo insieme ha evidenziato una buona qualità ambientale per il Comune di Casapesenna, risulta importante, oltre che per la originalità del metodo, perché costituisce una “fotografia” dello stato di qualità delle matrici ambientali indagate, e può essere preso 5 a riferimento per eventuali ulteriori studi, settoriali e/o complessivi finalizzati alla individuazione e valutazione di eventuali fenomeni intervenuti, che possono portare a modifiche dello stato di qualità di una o più delle matrici ambientali indagate. 6 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO LE FORZANTI AMBIENTALI Il comune di Casapesenna ricade nell’area individuata come sito di interesse nazionale “Litorale Domitio Flegreo e Agro Aversano” da sottoporre a bonifica (DM 10/01/2000 integrato dal DM 8 marzo 2003) a causa della presenza sul territorio di un gran numero di siti di sversamento illegale di rifiuti -urbani e speciali - e di distretti industriali. Il suo territorio, in gran parte di origine vulcanica, risulta completamente pianeggiante e vi soggiace una falda profonda utilizzata ad uso prevalentemente irriguo. Il comune ricade nel bacino idrografico del canale di bonifica dei Regi Lagni, altra realtà critica per quanto attiene la qualità ambientale. Dal punto di vista abitativo il territorio presenta una densità di popolazione piuttosto elevata, 2.207 abitanti/kmq, le cui attività prevalenti si concentrano intorno all’agricoltura e all’allevamento, mentre l’attività industriale risulta piuttosto limitata. Sebbene non riscontrabili nell’ambito del comune di Casapesenna impianti di gestione o siti di abbandono di rifiuti, il territorio immediatamente circostante si caratterizza invece per la presenza di numerosi siti di abbandono incontrollato di rifiuti che, purtroppo con frequenza, vengono interessati da incendi, con conseguente produzione di sostanze contaminanti quali idrocarburi pesanti, IPA, diossine e furani. Impianti autorizzati di discarica sono situati nei comuni limitrofi di Giugliano in Campania (una discarica di 1a categoria per Rifiuti Solidi Urbani; due discariche di 2a categoria per rifiuti, rispettivamente inerti e speciali). Nel comune di San Tammaro sono situate due discariche per Rifiuti Solidi Urbani (Maruzzella 1 e 2), la cui localizzazione risulta molto vicina al comune di Casal di Principe. Altrettanto vicina al comune di Casal di Principe risulta essere la discarica per Rifiuti Solidi Urbani di Santa Maria La Fossa, ubicata in un’area agricola coltivata soprattutto a frutteti e mais. Nel caso dei siti di discarica situati nei suddetti comuni di San Tammaro e Santa Maria La Fossa si può rilevare che, pur trattandosi di impianti situati in comuni non direttamente confinanti con il comune di Casapesenna, essi risultano ubicati lungo le direttrici dei venti provenienti da nord est, cosa da considerare soprattutto in sede di valutazione di disturbo olfattivo. Sempre in tema di smaltimento rifiuti, si evidenzia la presenza di un sito di stoccaggio di ecoballe nel comune di Villa Literno; tale impianto, di recente composizione, è costituito dalla frazione secca proveniente dagli impianti ex CDR (combustibili derivati dai rifiuti), oggi STIR, situati nei comuni di Santa Maria Capua Vetere e di Giugliano in Campania. Viene inoltre segnalata la permanenza, nella stazione di Albanova (al confine tra i comuni di Casapesenna e di San Cipriano d’Aversa) di vagoni 7 ferroviari che le Ferrovie dello Stato avevano stoccato provvisoriamente in attesa dell’avvio a smaltimento o bonifica per la presenza di amianto: tale stoccaggio si è protratto per circa tre anni. Per quanto attiene gli insediamenti industriali, sia a Casapesenna che nei comuni limitrofi non si evidenziano grandi insediamenti industriali, fatta eccezione per il territorio di Marcianise; si segnala comunque la presenza, nel comune di Villa Literno, di un depuratore che si inserisce nella parte terminale del bacino idrografico dei Regi Lagni. Altre forzanti ambientali ricadenti in aree limitrofe, entro un raggio di sette chilometri da Casapesenna, sono di seguito elencate (fonte APAT 2002, 2003): VILLA LITERNO: autodemolitore; impianto di compostaggio rifiuti selezionati. SANTA MARIA LA FOSSA: impianto trattamento rifiuti; impianto di biostabilizzazione. SAN TAMMARO: impianti di trattamento dei veicoli usati; autodemolitori. CASALUCE: autodemolitore AVERSA: impianto trattamento veicoli fuori uso; autodemolitore. TRENTOLA-DUCENTA: impianto compostaggio rifiuti selezionati. PARETE: autodemolitore. GIUGLIANO IN CAMPANIA: due siti di bonifica (Az. Esso/CI.GA srl; Az. Selex Sistemi Integrati ex Aleni Marconi System). Nel predisporre il progetto di campionamento e analisi si è tenuto conto non soltanto delle forzanti ambientali, intese come elementi che potrebbero influenzare la qualità ambientale del territorio di Casapesenna, ma anche dei possibili modelli di diffusione e delle aree bersaglio delle eventuali contaminazioni, ovvero delle zone in cui è presumibile una maggiore ricaduta a terra degli inquinanti aerodispersi. Si è così proceduto ad uno specifico studio sugli elementi climatici, in particolare sulla direzione dei venti prevalenti. Sono stati utilizzati dati (periodo 1961 – 1990) riferiti alla stazione meteorologica di Capua Grazzanise, gentilmente forniti dall’Aeronautica Militare Ufficio Generale per la Meteorologia – Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica. Le direzioni prevalenti mostrano la dominanza di tre settori di provenienza dei venti: NORD NORDEST: maggiormente nei mesi estivi e autunnali EST NORDEST: prevalentemente nei mesi freddi e freschi OVEST: nel periodo estivo, primaverile e autunnale. 8 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO IL MODELLO CONCETTUALE Per poter effettuare un’analisi di rischio sanitario e programmare una corretta azione di monitoraggio ambientale, è stato necessario individuare il “Modello Concettuale del Sito” (MCS), ovvero uno schema semplificato che permettesse di tener conto delle numerose variabili esistenti nel territorio. Un modello concettuale del sito comprende essenzialmente la ricostruzione dei caratteri delle tre componenti principali: Sorgente Æ Trasporto Æ Bersaglio per cui devono essere definiti: 1. Le sorgenti di contaminazione (forzanti/fattori di rischio) 2. Le vie di migrazione 3. I bersagli della contaminazione Il diagramma di flusso in figura 1 descrive il modello concettuale generico di un sito. Figura 1. Definizione del modello concettuale: diagramma di flusso 9 Per quanto riguarda i bersagli della contaminazione, sono stati presi in considerazione unicamente i ricettori umani. La sorgente di contaminazione, invece, si differenzia in sorgente primaria e sorgente secondaria. La sorgente primaria è rappresentata dall’elemento che è causa di inquinamento (es. accumulo di rifiuti); quella secondaria è identificata con il comparto ambientale oggetto di contaminazione (suolo, acqua, aria). Tabella 1 Il modello concettuale del sito Casapesenna 10 SORGENTE TRASPORTO BERSAGLI Le sorgenti di contaminazione/forzanti/fattori di rischio presenti nell’area del Comune di Casapesenna sono praticamente inesistenti per quanto riguarda la contaminazione dei suoli e delle acque, a parte il traffico veicolare, che ovviamente comporta anche un rischio di contaminazione del comparto aria (indoor e outdoor). Sussiste invece una forzante costituita dalla presenza di antenne per la telefonia mobile. Al contrario, alcuni comuni limitrofi sono caratterizzati dalla presenza di numerose forzanti (quali accumuli rifiuti più o meno in stato di abbandono, discariche autorizzate, impianti trattamento/ selezione rifiuti, attività industriali/artigianali). La presenza in aree limitrofe di attività di smaltimento/trattamento rifiuti, unitamente al traffico veicolare, non sempre costituito da automezzi di ultima generazione, possono dar luogo a contaminazione del suolo (anche per ricadute di inquinanti aerodispersi) e delle acque, in particolare: – Microinquinanti metallici (suolo-acque) – Idrocarburi Policiclici Aromatici (suolo) – Diossine/Furani (suolo) – Solventi organoalogenati (acque) Il bersaglio considerato è esclusivamente rappresentato dall’uomo. Pertanto sono stati presi in considerazione come bersagli della contaminazione gli abitanti del comune di Casapesenna, con particolare attenzione ai bambini. Considerate le forzanti riscontrate nei comuni limitrofi e la direzione dei venti prevalenti, i punti di campionamento sono stati maggiormente concentrati nell’area più densamente abitata del comune (area nord). CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO I siti di campionamento/misurazione ambientale Suolo. I prelievi sono stati realizzati con profondità di scavo fino a 10 centimetri per i terreni a riposo (cosiddetti “terreni indisturbati”) e fino a 40 centimetri per i suoli agricoli. Le analisi sulla concentrazione di metalli e non metalli sono state effettuate sui suoli prelevati in tutti i 21 siti di campionamento. La determinazione delle concentrazioni di IPA è stata effettuata su 17 campioni, mentre diossine e furani sono stati determinati su prelievi effettuati in cinque siti tra i siti campionati: 1. Via Roma 2. via Marconi 3. Corso Europa III Traversa 4. via De Gasperi 5. Corso Europa XIX Traversa 6. strada Cimitero 7. Via Traversa/Variante Casapesenna - S.Marcellino 8. Via Marconi n. 48 9. Via S.Teresa 10. Corso Europa - VII° traversa 11. Via Variante (fronte cimitero) 12. Via Calitta 13. Via Ciglio 14. Corso Europea - XV° traversa 15. Corso Europa n. 2 16. Via Petrarca (incrocio) 17. Via Variante (pressi campo sportivo) 18. Via S.Antonio - VI° traversa 19. Via Raffaello - V° traversa 20. Via Croce - V° traversa 21 Via Pascoli - I° traversa Gli analiti ricercati: – Alluminio – Antimonio – Arsenico – Berillio – Cadmio – Cobalto – Cromo tot – Cromo VI IL MODELLO CONCETTUALE 11 – Mercurio – Nichel – Piombo – Rame – Selenio – Stagno – Tallio – Vanadio – Zinco Inoltre sono stati determinati anche i seguenti parametri: – Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) [n. 17 campioni] – Diossine (PCDD) e Furani (PCDF) [n. 5 campioni] Muschi. Biomonitoraggio realizzato mediante lo studio del bioaccumulo in muschi, permette di stimare gli effetti biologici dell’inquinamento e di ottenere indicazioni estremamente utili in considerazione dell’elevata variabilità spazio-temporale dei fenomeni di inquinamento. Il campionamento dei muschi indigeni è stato effettuato nei seguenti siti: 1. Via Roma, area agricola 1. Corso Europa, area incolta 3. Via Limitone, campo di calcio 4. Via S. Antonio, giardino privato Gli analiti ricercati: – Alluminio – Arsenico – Berillio – Cadmio – Cobalto – Cromo – Ferro – Manganese – Mercurio – Nichel – Piombo – Rame – Selenio – Vanadio – Zinco – Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) 12 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO Acque sotterranee. Sono stati effettuati undici campionamenti di acque di pozzo per uso irriguo per la determinazione di metalli e composti alogenati. I pozzi non sono stati oggetto di clorazione o, in ogni caso, il campionamento è stato effettuato a monte della clorazione. I pozzi indagati sono situati nei seguenti siti: 1. I Traversa Coletta 2. Ciglio 3. Contrada Perillo 4. Masseria Pallavicino – Ovest 5. Campo sportivo 6. via Petrarca 7. via S. Teresa 8. Cimitero 9. Masseria Pallavicino – Est 10. via Marconi – via S. Antonio 11. via Caduti sul lavoro Per l’elenco degli analiti ricercati si rimanda agli allegati 4 e 5. Aria. La quantità delle sostanze emesse in atmosfera è in continuo aumento visto l’incremento demografico, lo sviluppo della produzione industriale, la costante crescita del fabbisogno energetico e ha grande rilevanza nei distretti industriali e nelle aree urbane densamente popolate, oltre a determinare effetti a scala più ampia, sia transfrontaliera che globale. La concentrazione degli inquinanti nell’aria subisce forti variazioni nel tempo e nello spazio in relazione all’influsso di fattori quali il vento, l’orografia, il tipo di fonte inquinante. Le concentrazioni di biossido di zolfo (SO2), biossido di azoto (NO2), monossido di carbonio (CO), particolato con diametro inferiore ai 10µm (PM10) e ozono (O3) sono state misurate strumentalmente attraverso centralina mobile per il rilevamento. Le determinazioni di benzene, toluene, xilene ed IPA sono state effettuate mediante campionatori passivi ( benzene, toluene e xilene) e campionamento su filtro con prelevatori portatili (IPA). Il mezzo mobile è stato posizionato in Corso Europa e ha rilevato in continuo per un periodo di circa tre settimane. I campionatori passivi sono stati posizionati, per un periodo di circa sei settimane, nei seguenti siti: 1. via Marconi 2. Corso Europa III Traversa 3. via De Gasperi 4. via Michelangelo IL MODELLO CONCETTUALE 13 5. Corso Europa XIX Traversa 6. Strada Cimitero 7. Casa Comunale 8. Piazza Petrillo Campi elettromagnetici. I campi variabili nel tempo più comuni a cui le persone sono permanentemente esposte sono quelli derivanti dai sistemi di generazione, trasmissione, distribuzione e utilizzazione dell’energia elettrica a 50/60Hz, dai sistemi di trazione ferroviaria (0Hz, 16 2/3Hz e 25Hz), dai sistemi di trasporto pubblico (fino a 3kHz) e dai sistemi di telecomunicazione (trasmettitori radiofonici e televisivi, ponti radio a microonde, stazioni radiobase per telefonia mobile, radar), che interessano frequenze più elevate. La popolazione è anche esposta a campi di bassa intensità prodotti da apparecchiature domestiche (forni a microonde, televisori, video terminali) o industriali (azionamenti elettrici, apparecchi ad induzione, automobili elettriche). Esposizioni a livelli relativamente più elevati possono essere causate, normalmente per brevi periodi dall’uso, in vicinanza di telefoni cellulari e sistemi di sicurezza. Per il monitoraggio dei campi elettromagnetici sono stati individuati tre siti idonei alla collocazione di una centralina mobile autoalimentata, che ha rilevato per un periodo di circa 9 settimane: 1. Interno dello stadio comunale 2. lastrico solare privato via Virgilio 3. balcone privato via Orazio Inoltre, misurazioni spot sono state effettuate nei siti interessati dalla presenza si Stazioni Radio Base (SRB): SRB c/o Stadio comunale 1. Stadio comunale, biglietteria 2. via Croce, abitazione privata 3. via Petrarca, lastrico solare privato 4. via Petrarca VII traversa SRB c/o Stazione 5. via Virgilio, lastrico solare privato 6. via Virgilio, abitazione privata 7. via Virgilio, terrazzo privato SRB c/o via Orazio 8. via Orazio, abitazione privata 9. via Orazio, abitazione privata 14 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO Monitoraggio acustico. Rilevamento dei valori di rumorosità in area rappresentativa in ragione della presenza di consistente traffico veicolare e attività umane. Le misurazioni sono state effettuate, in continuo per un periodo di circa due settimane, in Piazza Petillo, una delle più affollate di Casapesenna, su balcone posto a circa sette metri sopra il piano stradale. Gli studi epidemiologici Lo studio è stato condotto su dati relativi al territorio di competenza della già Asl Caserta2, oggi inglobata nella Asl Caserta. Tale territorio è suddiviso in dieci distretti (34-43) che assistono una popolazione totale di circa 450.000 cittadini. Il comune di Casapesenna rientra nel distretto 37 che, comprendendo anche i comuni di Casal di Principe, Villa Literno e S. Cipriano d’Aversa, copre una popolazione di oltre 49mila abitanti. In questo studio sono stati utilizzati dati dei decessi e dei ricoveri ospedalieri della popolazione residente in Asl, relativi a patologie la cui insorgenza, in letteratura, viene attribuita anche a possibile esposizione a contaminanti ambientali di natura chimica, fisica o biologica. I dati relativi alle morti e ai ricoveri sono stati utilizzati per generare gli indicatori numerici relativi ai Tassi di Mortalità e di Ricorso alle Cure Ospedaliere. Per una corretta interpretazione delle risultanze delle banche dati succitate è importante, parallelamente, valutare anche la diffusione dei fattori di rischio comportamentali (Per la Asl sono disponibili i dati sullo Studio PASSI 2005) che rappresentano una imprescindibile chiave di lettura della diffusione delle malattie a genesi multifattoriale così come lo sono, appunto, quelle legate alle esposizioni “ambientali”: Il tasso di mortalità (o Tasso Grezzo di Mortalità) rappresenta il numero di decessi che si verifica in una popolazione, in un determinato periodo di tempo. Questo indice, tuttavia, non considera le differenze dovute all’età, al sesso, alla razza e ad altre variabili che possono avere un effetto significativo quali “variabili di confondimento”. La standardizzazione, ovvero il calcolo dei tassi rispetto a una popolazione standard di riferimento, permette di calcolare tassi di mortalità standardizzati (TMS), utili al confronto dei dati di mortalità tra diverse realtà, indipendentemente dalla differente composizione per fasce d’età (si possono paragonare, ad esempio, i dati di mortalità di una popolazione molto giovane con una molto anziana, evitando che la variabile “età” influisca sul risultato). Sui tassi di mortalità standardizzati relativi all’ultimo quadriennio del periodo preso in considerazione, sono stati calcolati gli intervalli di confidenIL MODELLO CONCETTUALE 15 za (IC 95%), che rappresentano il margine d’errore entro il quale siamo confidenti – con una probabilità del 95% - che ricada la stima reale della popolazione da cui sono estratte le stime puntuali. La differenze tra due stime puntuali i cui intervalli di confidenza non si sovrappongono si considerano “statisticamente significative”. Per contro, le differenze i cui intervalli si sovrappongono non permettono di poter asserire che le differenze riscontrate siano reali (significative), non potendosi escludere l’eventualità che i diversi valori generati siano dovuti al caso Il tasso grezzo di ricorso alle cure ospedaliere può essere definito, in maniera analoga al tasso grezzo di mortalità, come il numero di volte per le quali una popolazione ricorre alle cure ospedaliere per una determinata patologia, in un determinato periodo di tempo, e viene espresso in termini di numero di eventi per 1000, 100.000, ecc. Anche questo indice viene standardizzato rispetto a una popolazione standard di riferimento (TRS) e, pur perdendo il significato in valore assoluto (tipico dei tassi grezzi) l’operazione consente di fare confronti in maniera più affidabile tra diverse realtà. Anche sui Tassi Standardizzati di Ricorso alle Cure Ospedaliere relativi al triennio 2001-2003, sono stati calcolati gli intervalli di confidenza (IC 95%). Le fonti dei dati utilizzati per le elaborazioni contenute in questo studio provengono da registri gestiti dalla Asl o acquisiti presso altre amministrazioni. In particolare i dati di mortalità provengono dalla banca dati gestita dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale su dati originari ISTAT, mentre i dati relativi alle Schede di Dimissione Ospedaliera provengono dal Centro di Elaborazione Dati della Asl Caserta 2. Questi dati sono stati organizzati, elaborati ed analizzati ad hoc dal Servizio di Epidemiologia per le finalità del monitoraggio ambientale. I dati relativi alla mortalità sono riferiti al periodo 1982 – 2001 e raggruppati per quadrienni. I dati relativi alle cure ospedaliere riguardano invece il quadriennio 2000 – 2003 e sono suddivisi per anno. La differente finestra temporale è legata alla genesi delle diverse fonti informative: il sistema di archiviazione delle Schede Di Dimissione Ospedaliera (SDO) è stato introdotto in Campania, quale monitoraggio amministrativo dei dati sanitari, a partire dal 1997. 16 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO I DATI AMBIENTALI Dagli esiti delle analisi si può affermare che la situazione ambientale nel territorio di Casapesenna si presenta sostanzialmente accettabile in tutti i comparti considerati. Le concentrazioni dei metalli e non metalli nei suoli rispecchiano andamenti simili ad altre situazioni italiane. I valori di berillio e stagno riscontrati, mediamente più alti del limite del D.lgs 152/2006 per siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale, trovano una conferma di non eccezionalità nei dati di distribuzione ambientale pubblicati da ANPA nel 1999. Anche nei muschi le concentrazioni dei metalli e non metalli appaiono in linea con studi analoghi, a conferma della scarsa antropizzazione della zona. Un unico valore dell’indice “Fattore di arricchimento” (F.A.) risulta maggiore di 15, indicando quindi in quello specifico sito un’origine antropica della contaminazione. Analogamente, le concentrazioni degli Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) risultano allineate ai valori riscontrabili di norma nei muschi in base a dati di letteratura. Il monitoraggio dell’aria, se pur effettuato in un breve periodo, ha dimostrato una situazione atmosferica ampiamente nei limiti, soprattutto per quei parametri normati dalla legislazione italiana. Infatti, i valori riscontrati per il PM10, per il benzene e per il benzo(a)pirene presentano un range di concentrazione più che accettabile. Anche i microinquinanti tipici dell’aria urbana - come gli ossidi di zolfo, ossidi di azoto e ozono - presentano valori di concentrazione di 1-2 ordini di grandezza inferiori ai rispettivi limiti. Le acque sotterranee analizzate sono ampiamente conformi al D.lgs 152/2006, considerando che i limiti di riferimento sono estremamente cautelativi in quanto il criterio di qualità adottato è quello delle acque potabili. Il rilevamento dei campi elettromagnetici, resosi necessario a causa della presenza di ben tre impianti Radio Base (SRB) per la telefonia mobile, ha restituito valori più che accettabili e ben al di sotto dei limiti del DPCM 08/07/2003. Per quanto riguarda la misura della rumorosità ambientale, classificando il comune di Casapesenna in “classe III” come si deduce dal DPCM 14/11/1997, si riscontrano valori di immissione di rumore leggermente superiori, sia nel periodo diurno che nel periodo notturno, a quanto imposto dalla normativa stessa. Suolo Nei campioni di suolo raccolti sono stati determinati i metalli e non metalli, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e le diossine e furani (PCDD/ 17 PCDF); nella tabella in allegato 1 si riportano le concentrazioni degli analiti ricercati nei 21 siti campionati, nonché i valori medi, minimi e massimi e l’UCL 95% (Upper Confidence Limit). Il parametro UCL 95% è importante per valutare se gli eventuali superamenti dei limiti di legge possano essere dovuti a circostanze casuali e limitate, oppure debbano essere considerati quali campanelli d’allarme di una situazione compromessa. Relativamente ai metalli, un primo dato che risulta evidente è che tutti i campioni presentano valori di concentrazione di berillio e stagno superiori ai limiti imposti dal D.lgs 152/2006 per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale; inoltre 9 campioni presentano anche valori di tallio superiori al limiti sopra citati e, in un unico caso, anche il valore del rame non risulta conforme alla normativa. Per l’anomalo valore di concentrazione del rame, riscontrato nel campione prelevato in Via Pascoli Ia traversa, si può ipotizzare un inquinamento locale e circoscritto mentre, per i valori di concentrazione superiori alla normative dei parametri berillio e stagno e, in parte, per il tallio, si può avanzare l’ipotesi di considerare questi valori come un fondo naturale. Per il tallio la concentrazione media della crosta terrestre presenta un range tra 0,1 e 1,7 mg/Kg con punte di 3,0 mg/Kg in rocce granitiche. Lo stagno presenta una distribuzione non uniforme in natura: si trovano concentrazioni di 2-50 mg/Kg in rocce contenenti il metallo fino a valori di 1200 mg/Kg in campioni di mica in Cecoslovacchia e in Norvegia. Il berillio è normalmente distribuito nel suolo in basse concentrazioni; nel suolo superficiale si possono trovare concentrazioni comprese tra 1,10 e 1,95 mg/Kg mentre nel subsuolo i valori variano tra 0,88 e 1,95 mg/Kg. Per quanto riguarda gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) i valori di concentrazione della sommatoria dei vari termini si presentano decisamente inferiori al limite più restrittivo del D.lgs 152/2006 (tab. 1, col. A) con ordini di grandezza da 10 a 100 volte più bassi in tutti i campioni relativi ai 17 siti esaminati. Tuttavia nel campione di suolo prelevato a via Calitta (punto di campionamento n. 12) si riscontra un valore di concentrazione per il benzo(a)pirene di 0,231 mg/Kg, di poco superiore al limite per aree residenziali del citato decreto pari a 0,1 mg/Kg. Si può comunque interpretare questo dato anomalo come un casuale inquinamento locale anche in considerazione dell’andamento delle concentrazioni di questi inquinanti nei siti esaminati. Le concentrazioni delle Diossine e Furani, nei 5 siti considerati, presentano valori inferiori alla sensibilità analitica del metodo utilizzato. In allegato 2 si riporta un confronto tra le concentrazioni dei metalli rilevati nel suolo del comune di Casapesenna con analoghi studi effettuati in Italia: non si notano differenze sostanziali nel raffronto con zone a diverso livello di antropizzazione. 18 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO Muschi I campioni di muschio sono stati raccolti in soli 4 siti degli 8 programmati inizialmente, a causa della loro scarsa presenza sul territorio esaminato: in 3 siti sono stati anche campionati e analizzati i suoli. I valori di concentrazione dei metalli e nonmetalli sono stati normalizzati con l’elemento alluminio e hanno permesso di calcolare il Fattore di Arricchimento (FA) per identificare l’origine delle deposizioni, discriminando tra origine antropica o naturale. Un fattore di arricchimento FA>15 indica che le ricadute al suolo sono di origine prevalentemente antropica, mentre con 5<FA<15 si ha un modesto contenuto antropico e, infine, con FA<5 prevale la presenza naturale del metallo. Dai risultati si evince che soltanto per i muschi campionati nel sito di Via Roma si riscontrano valori di FA>15 per il cadmio e il selenio, mentre nei siti di Corso Europa e di Via Sant’Antonio prevale la presenza naturale del metallo con un modesto contenuto antropico. Nella tabella in allegato 3 sono riportati confronti con i valori di concentrazione dei metalli nei muschi relativi a studi analoghi effettuati in varie località italiane. Acque sotterranee I valori dei parametri inorganici e organici sono stati rilevati nelle acque sotterranee di 10 siti esaminati. Per quanto riguarda i parametri inorganici si notano diversi superamenti dei limiti riportati nel D.lgs 152/2006 per i fluoruri e i nitriti. Le acque prelevate in Via Ciglio presentano anche valori di concentrazione elevati per l’alluminio e il piombo. Gli inquinanti organici presentano concentrazioni sempre decisamente basse, molte delle quali inferiori ai rispettivi limiti di rilevabilità, con rari superamenti spot per tetracloroetilene, triclorometano e tribromometano. Si osservi, però, che il confronto con il D.lgs 152/2006 (Parte IV, titolo V, tab. 2 - acque sotterranee) è estremamente cautelativo, in quanto il criterio di qualità adottato nel decreto è quello dell’acqua potabile. Nelle tabelle degli allegati 4 e 5 i dati rilevati per le acque sotterranee. Aria Il rilevamento dell’inquinamento atmosferico è stato eseguito sia mediante l’utilizzo di campionatori passivi per il rilevamento delle sostanze organiche volatili, sia mediante analizzatori automatici, montati su mezzo mobile, per la misura dei macroinquinanti e delle polveri sospese (PM10). Il campionamento degli IPA è stato effettuato secondo quanto dettato dal DM 25/11/1994. I DATI AMBIENTALI 19 Per quel che riguarda le sostanze organiche volatili - Benzene, Toluene e Xileni - e le concentrazioni di IPA, il raffronto con i valori limite da non superare può essere realizzato soltanto per il benzene e il benzo(a)pirene, per i quali la normativa vigente fissa limiti precisi. Per la valutazione delle concentrazioni degli altri composti, ci si è attenuti al confronto con dati riscontrabili in letteratura. I valori di benzene e benzo(a)pirene riscontrati a Casapesenna rientrano ampiamente nei limiti di legge. Nella tabella in allegato 6 si riporta un confronto delle concentrazioni degli organici volatili con i dati di letteratura italiana. Per quanto riguarda le polveri sospese (PM10) e i macroinquinanti atmosferici, tutti i parametri risultano entro i limiti di legge. Campi elettromagnetici Le misure dei campi elettromagnetici sono state effettuate tramite centraline di misura collocate presso lo stadio comunale e presso due abitazioni private situate in prossimità dei 3 impianti Stazioni Radio Base (SRB) per la telefonia mobile, che rappresentano le sorgenti di onde elettromagnetiche; sono state inoltre realizzate misure “spot” in altri siti ritenuti significativi. Dal confronto con il DPCM 08/07/2003, che fissa i limiti in 6V/m (aree adibite a permanenze non inferiori a 4 ore) e 20 V/m (aree adibite a permanenze inferiori a 4 ore), si nota come i valori rilevati rientrano ampiamente nella normativa stabilita (valore massimo misurato 2,5 V/m). Anche le rilevazioni “spot” effettuate hanno fatto registrare valori situati ampiamente sotto i limiti di legge, tra 0,6 e 2,5 V/m. Figura 2. Monitoraggio CEM centralina Stadio comunale (dato relativo alla settimana in cui è stato misurato il valore più alto) 20 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO Figura 3. Monitoraggio CEM centralina via Virgilio Figura 4. Monitoraggio CEM centralina via Orazio Monitoraggio acustico Il monitoraggio acustico è stato effettuato presso un appartamento privato ubicato in Piazza Petillo, luogo interessato sia da traffico autoveicolare che da attività umane. Dai dati del monitoraggio si rileva che la media complessiva settimanale si attesta su un valore di 68,6 dB(A). In particolare, la media complessiva I DATI AMBIENTALI 21 settimanale diurna si attesta su 69,2 dB(A) e quella notturna sui 63,2 dB(A). Tali valori non appaiono conformi con quanto prescritto dal DPCM 14/11/1997, considerando l’area di campionamento compresa tra le classi III e IV e che comunque l’area va resa conforme alla zonizzazione delle aree urbane, come previsto dall’art. 6, comma 1, lettera a), della Legge 447 del 1995. 22 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO I DATI SANITARI Mortalità Ancora oggi, in assenza di dati relativi all’incidenza di malattie, i dati di mortalità, routinariamente raccolti dalle Aziende sanitarie locali ed elaborati in base alle diverse esigenze che si generano, rappresentano l’unico indicatore, seppur indiretto, dello stato di salute di una popolazione. Tuttavia, l’interpretazione dei dati di mortalità deve tener conto dei limiti insiti nella genesi delle informazioni: le statistiche di mortalità contano le morti attribuibili ad una certa causa ma non indicano la correlazione tra causa ed effetto (specialmente per le malattie la cui genesi è attribuibile a più cause), né indicano se a un aumento o a una diminuzione di morti è direttamente associabile un’analogo aumento o diffusione delle malattie che le causano. Questo, in particolare, è vero per le malattie a lungo decorso, come quelle cronico-degenerativo in cui, alla comparsa di una malattia in un individuo, non si può stabilire con certezza la durata della sopravvivenza per quella data causa. Durante il decorso infatti, numerosi fattori possono influenzarne la durata (qualità dell’assistenza, nuove terapie, condizioni patologiche associate, tra gli altri) dei quali è essenziale tenere conto (se disponibili) per una corretta lettura e interpretazione. È il caso, ad esempio, dei linfomi che in numero assoluto risultano in aumento in Italia ma che, grazie alla disponibilità di terapie sempre più efficaci, guariscono molto più di venti anni fa, con una mortalità che si è contemporaneamente ridotta: questo è il classico esempio in cui alla diminuzione degli indici di mortalità non corrisponde un’analoga diminuzione nella diffusione della malattia. L’interpretazione del solo dato di mortalità ci porterebbe a un’interpretazione errata sull’andamento di malattia. Non sempre, però, sono disponibili i dati sulla diffusione delle molteplici malattie (specialmente a livello locale), per cui l’interpretazione dei soli dati di mortalità deve seguire i principi della cautela, suffragati, laddove possibile, da altre fonti di dati, come ad esempio quelli sulla diffusione del fattori correlati con la genesi della malattia in esame. Pur se con i succitati limiti la mortalità, comunque, esprime grossolanamente i problemi di salute che caratterizzano una data realtà e spingono a generare ipotesi la cui validità va verificata con altre metodologie di studio, che meritano, ovviamente, di adeguate risorse ed investimenti. 23 Di seguito vengono riportati i risultati più significativi delle elaborazioni prodotte sulle cause di morte ambiente correlabili (principalmente le malattie tumorali) analizzandone il valore e l’andamento del principale indicatore sintetico: il Tasso standardizzato di mortalità, precedentemente commentato. Mortalità per Tumori. Il Tasso standardizzato di mortalità (TMS) per tutti i tumori, riferito all’intera popolazione della Asl CE2 (figura 5), ha mostrato una lenta crescita fino al quadriennio 1994-1997, per poi calare nell’ultimo quadriennio considerato. Il contributo maggiore a tali cause è dato dalle morti per cancro di trachea, bronchi e polmone che, insieme alle morti per tumore del fegato, danno la forma a gobba della curva epidemica. L’andamento della mortalità per tumore nelle femmine della Asl CE2 è rimasto tendenzialmente stabile nel periodo considerato. I valori sono inferiori a quelli registrati per la popolazione maschile; la causa maggiormente frequente è ascrivibile ai tumori del fegato seguita dal tumore del polmone. Nei maschi, invece, la mortalità per tutti i tumori raggiunge valori doppi rispetto a quella della popolazione femminile. La prima causa tra quelle selezionate è il tumore a bronchi, trachea e polmoni seguita dalla mortalità per tumori del fegato e della vescica: i valori eccedono lievemente rispetto al riferimento Asl. Figura 5. Asl CE2: tasso mortalità standardizzato per tumori (M+F) A Casapesenna l’andamento generale della mortalità per tumori mostra un trend decrescente negli ultimi 8 anni, dopo un picco registrato tra il 1990 – 1993 (figura 6). 24 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO Figura 6. Casapesenna: tasso mortalità standardizzato per tumori In controtendenza rispetto all’andamento generale, risultano in diminuzione le morti per tumori alla trachea, bronchi e polmone e, in maniera costante, soprattutto quelle attribuibili a tumori del fegato (figura 7). Figura 7. Casapesenna: tasso mortalità standardizzato per tipologia Tra i comuni limitrofi i picchi di mortalità “per tutti i tumori” si sono registrati nei comuni di Villa di Briano e di S. Cipriano D’Aversa ma anche a Casal Di Principe e Castelvolturno nel periodo 1990 – 1997, dopo il quale si registra un decremento complessivo della mortalità per tali cause. Il dato di Casapesenna mostra una decrescita negli ultimi 8 anni con un record positivo tra i comuni selezionati (figura 8). I DATI SANITARI 25 Figura 8. Confronto tra gli andamenti dei tassi mortalità standardizzati in comuni selezionati (tutti i tumori) Da segnalare che non sempre gli scostamenti registrati tra dati comunali e territoriali più ampi (Asl CE2, Campania) sono indicativi di una reale situazione di criticità: in caso di piccoli numeri (pochi casi di morti ascrivibili a una patologia o a un tumore), le differenze tra le stime potrebbero essere dovute alla casualità (differenze non statisticamente significative). Infatti, dall’analisi statistica (IC 95%) dei TMS dei distretti relativi all’ultimo quadriennio (figura 9), per la popolazione femminile si può notare che, per tutti i tumori, anche se singoli valori appaiono superiori rispetto a quelli della Campania, queste differenze non sono confermate statisticamente, poiché gli intervalli di confidenza dei valori di TMS dei distretti comprendono sempre il valore regionale. Invece, l’analisi dei distretti per i maschi, relativi all’ultimo quadriennio, conferma che per “tutti i tumori” il valore di Asl risulta superiore a quello registrato in Campania. Lo stesso risultato si rileva per i distretti 38 e 39, mentre a livello comunale soltanto il TMS di S Maria Capua Vetere risulta significativamente maggiore di quello Campano. In tabella 2 si riportano in sintesi gli eccessi significativi di mortalità riscontrati all’interno della Asl (Asl complessiva, distretti e alcuni comuni selezionati) rispetto al dato di riferimento campano 26 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO Tabella 2 Sintesi dei risultati significativi della mortalità per cause. TUTTI I TUMORI: Donne: il TMS Asl è maggiore di quello Campano (non significativamente). Eccessi significativi di mortalità rispetto al dato Campania riscontrati per i comuni di Villa Literno e Castel Volturno. Per quest’ultimo si riscontra un’eccesso anche rispetto al valore Asl. Uomini: il TMS Asl è significativamente maggiore di quello Campania. I distretti 38 e 39 presentano valori maggiori del dato Campania. Il Comune di S. Maria Capua Vetere presenta un TMS maggiore del valore Asl oltre a quello Caampania. TUMORI DELLA TRACHEA, BRONCHI E POLMONE: Uomini: il TMS ASL è significativamente maggiore di quello Campania. I distretti 37 e 38 presentano valori maggiori del dato ASL e del dato Campania. A livello comunale S. Maria C.V. presenta un TMS maggiore del valore ASL oltre a quello della Campania. I comuni di San Cipriano d’Aversa e di Villa Literno presentano TMS maggiori rispetto alla regione Campania. LEUCEMIE: Donne: eccesso di mortalità border line (al limite) rispetto solo al dato Campania. riscontrati per i comuni di Villa Literno e Castel Volturno. Per quest’ultimo si riscontra un’eccesso anche rispetto al valore Asl. TUMORI DEL FEGATO: Donne: i TMS di Castel Volturno e di Casal di Principe è maggiore di quello Campano. Uomini: il distretto 35 presenta valori maggiori del dato Campania. Il comune di S. Cipriano di Aversa presenta un TMS maggiore del valore Asl oltre a quello della Campania. TUMORI DELLA VESCICA: Uomini: il distretto 38 presenta valori maggiori del dato Campania. Il comune di S. Maria Capua Vetere presenta un TMS maggiore del valore Asl oltre a quello Campania. TUMORI DI OSSA E CONNETTIVO: Uomini: il TMS di Villa Literno e del Distretto 37 è significativamente maggiore di quello della Asl e della Campania. LINFOMI DI HODGKING: Uomini: il TMS di Villa di Briano è significativamente maggiore di quello della Asl e della Campania. LINFOMI NON HODGKING: Uomini: il TMS di S. Maria Capua Vetere è significativamente maggiore di quello della Asl e della Campania. I DATI SANITARI 27 28 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO Campania V Literno V di Briano S Maria CV S Cipriano DS 43 DS 42 DS 41 DS 40 DS 39 DS 38 DS 37 DS 36 DS 35 DS 34 Castel V Casapesenna Casal di P Aversa ASL CE2 0 50 100 103 122 119 118 120 143 146 146 133 150 153 149 140 138 137 131 123 128 132 192 188 200 250 Tutti i tumori F 1998 – 2001 IC 95% Figura 9. Tassi standardizzati di mortalità per “tutti i tumori”, ASL CE2 – (1998-2001), divisi per sesso Campania V Literno V di Briano S Maria CV S Cipriano DS 43 DS 42 DS 41 DS 40 DS 39 DS 38 DS 37 DS 36 DS 35 DS 34 Castel V Casapesenna Casal di P Aversa ASL CE2 0 100 151 200 242 300 283 344 325 319 344 326 315 301 299 289 291 280 263 252 267 257 291 282 400 500 Tutti i tumori M 1998 – 2001 IC95% I DATI SANITARI 29 I valori profondamente diversi tra i sessi (mortalità meno diffusa tra le donne) non permettono di formulare ipotesi su esposizioni ambientali quale determinante di maggior peso per le cause in esame: il sesso femminile, che insieme ad anziani e bambini rappresenta la quota maggiore in popolazioni stanziali, dovrebbe manifestare valori maggiori o almeno uguali di una determinata causa di morte che possa rappresentare un fenomeno “sentinella” di possibili esposizioni “a rischio”. I dati ottenuti con l’elaborazione non permettono di confermare questa evenienza. Cure ospedaliere Anche nella scelta dei dati su cui concentrare il nostro lavoro relativamente ai ricoveri ospedalieri, si è puntato, ovviamente, su alcune patologie (tumori e malattie della tiroide) la cui insorgenza viene in letteratura attribuita anche alla esposizione a contaminanti ambientali di varia natura (chimica, fisica, biologica). L’elaborazione ha usato il dataset delle Schede di Dimissione Ospedaliera della Asl Caserta 2. I dati sono stati elaborati a differenti livelli territoriali, al fine di poter disporre di riferimenti di confronto. Oltre che sul comune di Casapesenna, quindi, si è lavorato su comuni limitrofi, sul territorio dell’Asl CE2 e sull’intera Campania. Nella Asl CE2, i ricoveri per tutti i tumori mostrano una certa stabilità nel periodo considerato. Anche la distinzione per singoli tumori conferma un andamento abbastanza stabile. Il tumore al polmone e quello alla vescica sono risultati al primo posto in termini di frequenza di ricoveri. In particolare, nel distretto 37 (Casapesenna, Casal di Principe, Villa Literno, San Cipriano d’Aversa), i ricoveri per tutti i tumori mostrano una tendenza alla diminuzione nel periodo considerato. Tumore al polmone e alla vescica si presentano al primo posto tra le cause selezionate su base Asl, mentre nel distretto 37 troviamo, tra i primi posti, anche il ricovero per tumori al fegato. Il tumore ai polmoni mostra una diminuzione nel periodo considerato. Nel territorio comunale di Casapesenna, in particolare, i ricoveri per tutti i tumori mostrano una tendenza alla diminuzione nel periodo considerato (figura 10). I ricoveri per tumore al polmone risultano i più frequenti (figura 11) con un picco massimo nell’anno 2002 e un andamento fortemente oscillante nel periodo considerato. Sono frequenti anche i ricoveri con diagnosi di tumore alla vescica e di tumore alla tiroide. 30 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO Figura 10. Casapesenna: ricoveri per “tutti i tumori” (2000-2003) Figura 11. Casapesenna: ricoveri per tipologia di tumore (2000-2003) Per tutta la popolazione residente nella Asl Caserta 2 i risultati hanno mostrato eccessi significativi per ricoveri legati ad alcune patologie sia a livello di distretto che di comune. In particolare Casapesenna ha mostrato, nel periodo considerato (20012003), un eccesso significativo di ricoveri per tumore della tiroide rispetto al dato Asl nelle femmine. Riguardo questo risultato è necessario però fare alcune considerazioni: il risultato si riferisce a un totale di 5 casi rilevati tra il 2001 al 2003 pari al 4 % dei 116 casi di tumore alla tiroide registrati nello stesso periodo in tutta l’Asl; in particolare l’eccesso è dovuto ad una impennata di 4 casi registrati nel 2002, mentre nel 2001 era stato registrato soltanto 1 nuovo caso e nel 2003 nessun caso; I DATI SANITARI 31 il dato è specifico per le femmine, in linea con il dato Asl e con il dato nazionale; eccessi significativi nelle donne sono stati evidenziati anche nei distretti 34 e 35 e in un comune del 36; eccesso significativo tra gli uomini è stato evidenziato pertanto solo nel distretto 35 I risultati delle elaborazioni effettuate sui ricoveri evidenziano, quindi, una “anormalità” soltanto per quanto riguarda il tumore della tiroide che sembra evidenziarsi anche nell’area geografica dei distretti 34 e 35. Tabella 3 Sintesi dei risultati significativi dei ricoveri per cause (Asl CE2, anni 2000-2003) Eccesso significativo di ricoveri per leucemia − nelle donne: Distretto 42. − negli uomini: Distretto 40, comune di Casal di Principe. Eccesso significativo di ricoveri per tumore del fegato − nelle donne: Distretti 35 e 37 e comune di Casal di Principe. − negli uomini: Distretti 34 e 37 e nel comune di Casal di Principe. Eccesso significativo di ricoveri per tumore di Bronchi, Trachea e Polmoni − nelle donne nessun superamento risulta significativo per l’alta variabilità statistica del dato. − negli uomini: Distretti 39 e 42. Eccesso significativo di ricoveri per tumore alla vescica − nelle donne: Distretto 39, comune di Villa Literno. − negli uomini: Distretti 38 e 39, comune di Santa Maria Capua Vetere. Eccesso significativo di ricoveri per tumore dei tessuti molli − nelle donne: comune di S Maria Capua Vetere. − negli uomini: comune di Castel Volturno. Eccesso significativo di ricoveri per tumore della tiroide − nelle donne: comune di Casapesenna, Villa di Briano, distretti 34 e 35. − negli uomini: distretto 35. Eccesso significativo di ricoveri per linfoma − tra le donne: distretto 41. − negli uomini: distretto 39. Eccesso significativo di ricoveri per tiroiditi − nelle donne: distretto 39 e comune di Castel Volturno. − negli uomini: distretto 38 e comune di S Maria Capua Vetere. 32 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO Conclusioni Lo studio effettuato è frutto di un intenso e articolato lavoro di raccolta, selezione ed elaborazione di dati, ma risente comunque di alcuni limiti dovuti a problematiche insite nella disponibilità e qualità degli stessi, nei sistemi di elaborazione e anche nella specificità degli obiettivi dello studio. I sistemi di raccolta dati inerenti i ricoveri, infatti, non sono tarati sull’obiettivo epidemiologico - ambientale ma sono collezionati per finalità di tipo economico–sanitario, ragion per cui risentono del differente utilizzo che ne viene fatto in questa indagine. Inoltre, le Schede di dimissione ospedaliera (SDO) coprono un periodo di tempo ancora troppo ristretto (2001-2003) per consentire di fare delle ipotesi del tutto affidabili sugli andamenti negli anni. Da un punto di vista sanitario, inoltre, c’è da sottolineare che molte delle patologie collegabili a fattori ambientali sono riconosciute avere una genesi multifattoriale (riconoscono, cioè, più cause che agiscono in maniera sinergica). Un esempio classico può essere il tumore del polmone insorto in un individuo esposto a polveri fini da traffico, ma che, a sua volta, è anche un fumatore cronico. I fattori di rischio, pertanto, sono diversi e ascrivibili sia ad esposizione ambientale che ad abitudini voluttuarie: quale incide maggiormente? I ricoveri registrati tramite la scheda di dimissione ospedaliera non riescono a spiegare questi aspetti. Da non sottovalutare, per quanto precedentemente accennato, il ruolo che sulla genesi di tali malattie giocano, poi, i fattori comportamentali: le risultanze dello studio sugli stili di vita degli adulti tra i 18 ed i 69 anni (Studio PASSI Asl CE2 2005) indicano, nella popolazione della Asl normanna (la numerosità campionaria non permette di generare stime per i diversi territori), un’ampia diffusione di comportamenti che favoriscono l’insorgenza di malattie cronico-degenerative (tra cui i tumori): quota in eccesso di fumatori (37% contro il 26% del valore nazionale, che aumenta al 48% nei maschi); più della metà dei residenti in eccesso di peso (57%) e notevole quota di sedentari (40%). Ridotto, poi, il ricorso agli screening di provata efficacia per la prevenzione dei tumori: soltanto una donna su cinque, tra i 50 ed i 69 anni, esegue la mammografia e due donne su tre, tra i 25 e i 64 anni, eseguono il pap test secondo le frequenze consigliate (1 mammografia ogni due anni ed 1 pap test ogni tre anni). Ancor meno diffuso, inoltre, come per il resto d’Italia, il ricorso a test di screening per il tumore del colon-retto: solo un cittadino su 10, tra i 50 e i 69 anni, dichiara di essersi sottoposto agli esami di diagnosi precoce (ricerca del sangue occulto o sigmoidoscopia, una volta ogni due anni). Da questi brevi dati appare chiaro come sia importante tenere in considerazione questi aspetti prima di poter dire che, se in un territorio si muore I DATI SANITARI 33 di più per il tumore del polmone o per il tumore del seno, il tutto sia ascrivibile soltanto all’ ”ambiente”. Da un punto di vista scientifico, quindi, il vero limite dei dati elaborati per il monitoraggio (unici disponibili o adattabili) è insito soprattutto nella valutazione dell’esposizione degli individui di una popolazione a una sorgente di rischi ambientali (cioè la descrizione precisa della quantità e della durata del contatto di un individuo con un agente inquinante). Appare come una forzatura usare dei “surrogati di esposizione”, come la residenza nei pressi di una sorgente di rischi, per stabilire nessi di causa-effetto senza svolgere accurate indagini relativamente alla “storia” delle esposizioni ambientali e comportamentali dei singoli individui. Mentre per alcuni contaminati, quali quelli atmosferici, è possibile una caratterizzazione sommaria dell’esposizione, per altri contaminanti, come quelli che si muovono attraverso il suolo, le acque o la catena alimentare, questa caratterizzazione diventa molto difficile se non attraverso studi caso-controllo o studi di coorte. Le scelte effettuate per la selezione e l’elaborazione degli indicatori di salute, quindi, sono state orientate a fornire risultati che potessero essere messi in relazione con le analisi effettuate sulle matrici ambientali, ma è importante sottolineare che le conoscenze acquisite con questo lavoro rappresentano unicamente una base di indirizzo per eventuali futuri studi che permettano di valutare le esposizioni individuali, tenendo in debito conto sia quelle professionali che le abitudini e gli stili di vita, fattori in grado di influenzare fortemente lo stato di salute delle persone. In conclusione, comunque, i dati epidemiologici, confermano per il comune di Casapesenna una situazione in linea con altri comuni rurali del sud Italia, che esclude la possibilità di poter ipotizzare un particolare impatto dell’ambiente esterno (inteso come acqua, suolo e aria) sullo stato di salute della maggioranza della popolazione residente. Il dato sull’eccesso di ricoveri per tumori per la tiroide nelle donne, unico indicatore che si discosta dai valori del restante territorio della Asl, merita tuttavia un approfondimento nel prossimo futuro e lascia aperta la possibilità di migliorare la conoscenza, attraverso con studi di natura diversa, da condursi con l’ausilio dei medici di medicina generale, dell’assistenza territoriale locale e della prevenzione collettiva. 34 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO ALLEGATI Allegato 1 SUOLO: risultanze analitiche dei parametri inorganici e organici nei 21 siti Al SITI Sb As Be Cd Co CrTOT CrVI Hg g/kg 1 47,0 3,74 14,6 6,80 0,10 7,64 13,9 <0,5 0,80 2 34,7 2,22 9,89 5,02 <0,1 6,40 12,3 <0,5 0,28 3 39,6 2,19 12,3 5,72 0,21 6,52 11,9 <0,5 0,33 4 38,3 1,99 12,4 5,79 0,36 6,38 12,7 <0,5 0,11 5 34,8 1,77 10,0 5,00 <0,1 6,90 11,0 <0,5 0,37 6 43,6 2,41 14,0 6,67 0,28 7,11 13,9 <0,5 0,17 7 38,4 2,12 11,7 5,80 0,18 6,78 14,0 <0,5 0,09 8 34,7 1,69 10,1 5,37 <0,1 6,35 13,0 <0,5 0,06 9 27,5 1,60 7,85 4,17 0,10 4,20 13,6 <0,5 0,11 10 33,1 3,36 9,94 5,51 0,28 5,30 9,77 <0,5 0,22 11 36,9 2,64 13,5 6,89 0,32 8,38 13,6 <0,5 0,13 12 39,5 2,27 14,6 7,46 0,24 8,94 14,2 <0,5 0,10 13 39,2 2,43 15,4 7,54 0,46 8,20 14,3 <0,5 0,45 14 42,1 2,19 15,3 8,33 0,26 9,37 15,7 <0,5 0,11 15 42,1 1,97 14,1 7,76 0,26 6,59 11,0 <0,5 0,17 16 31,1 1,85 10,6 5,45 0,31 7,19 10,4 <0,5 0,14 17 33,5 1,87 11,7 6,03 0,37 7,86 11,1 <0,5 0,10 18 41,0 1,94 14,1 7,83 0,38 9,42 14,7 <0,5 0,46 19 40,4 1,77 13,6 7,73 0,39 8,25 12,0 <0,5 0,10 20 37,0 1,77 13,1 7,35 0,31 7,88 11,9 <0,5 0,29 21 36,6 1,81 12,2 6,86 0,43 7,94 13,4 <0,5 0,12 Limiti normativi * --- 10 20 2 2 20 150 2 1 media 37,7 2,17 12,4 6,43 0,29 7,31 12,8 min 27,5 1,60 7,85 4,17 <0,1 4,20 9,77 max 47,0 3,74 15,4 8,33 0,46 9,42 15,7 ULC** 39,3 2,37 13,2 6,86 0,31 7,80 13,4 0,22 <0,5 * * D.lgs. 152/2006, Allegato 5, Tabella 1, Colonna A (siti ad uso verde pubblico e residenziale) 36 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO 0,06 0,80 0,30 esaminati (in rosso i superamenti ai sensi del D.lgs. 152/2006) Ni Pb Cu Se Sn Tl V Zn IPATOT PCDD/F ng/kg (TEQ) mg/kg 9,39 87,5 86,7 0,86 4,68 0,40 75,7 101 0,074 <1,3 8,47 39,0 54,1 0,50 3,31 0,50 61,3 120 <0,042 <1,3 7,66 38,3 56,8 0,63 3,52 0,52 64,5 63,3 0,070 <1,3 8,49 38,7 105 0,62 3,40 0,62 61,1 69,6 <0,042 <1,3 9,17 31,6 31,3 0,49 2,94 0,78 65,4 81,9 8,17 46,3 83,7 0,71 4,49 0,80 67,0 88,3 8,88 50,0 88,2 0,57 3,94 0,45 63,7 86,8 8,70 34,8 84,6 0,48 5,08 0,64 59,9 70,8 <0,042 <1,3 5,68 29,0 59,3 0,40 2,42 0,24 42,9 52,3 6,30 32,0 21,5 1,11 3,51 0,84 46,8 58,0 0,151 11,0 38,8 49,4 1,23 4,53 1,62 70,5 73,8 <0,040 12,5 40,1 63,1 1,29 4,38 1,70 76,1 76,3 0,642 9,28 50,4 65,9 1,30 4,39 1,50 68,2 81,8 0,200 10,8 45,9 61,5 1,35 4,23 2,10 74,9 78,7 <0,040 5,92 38,2 21,4 1,45 6,35 1,34 64,7 50,7 <0,040 7,96 35,4 87,0 1,02 4,47 1,13 60,4 65,1 <0,040 8,09 36,6 80,9 1,11 4,17 0,98 63,9 82,7 <0,040 11,1 47,6 107 1,32 5,40 1,76 73,5 79,8 <0,040 8,89 43,9 33,8 1,26 3,92 1,62 64,9 62,8 <0,040 8,33 43,1 69,4 1,21 5,19 1,40 62,4 67,0 <0,040 8,96 40,5 151 1,22 5,79 1,67 63,2 68,4 <0,040 120 100 120 3 1 1 90 150 10 8,75 42,3 69,6 0,96 4,29 1,08 64,3 75,2 0,070 5,68 29,0 21,4 0,40 2,42 0,24 42,9 50,7 <0,040 12,5 87,5 151 1,45 6,35 2,10 76,1 120 0,642 9,38 46,4 81,3 1,09 4,64 1,28 67,4 81,2 0,250 10 <1,3 * ** Upper Confidence Limit (95%) ALLEGATI 37 Allegato 2 SUOLO: confronto tra le concentrazioni dei metalli e nonmetalli rilevate nel (in rosso i superamenti ai sensi del D.lgs. 152/2006) CASAPESENNA (21 siti) REGGIO EMILIA (49 siti) MANTOVA (5 siti) (min-max) (min-max) (media) Alluminio 27.470 - 47.010 5.700 - 72.000 Antimonio 1,60 - 3,74 Arsenico 7,85 - 15,4 1,00 - 20,2 Berillio 4,17 - 8,33 0,77 - 2,74 Cadmio <0,1 - 0,46 0,06 - 0,56 Cobalto 4,20 - 9,42 9,38 - 29,1 Cromotot 9,77 - 15,7 11,8 - 304 CromoVI <0,5 <0,5 Mercurio 0,06 - 0,80 0,033 - 0,15 0,10 Nichel 5,68 - 12,5 59,3 - 202 5,20 Piombo 29,0 - 87,5 22,1 - 107 8,00 Rame 21,4 - 151 49,8 - 390 4,00 Selenio 0,40 - 1,45 0,15 - 7,00 Stagno 2,42 - 6,35 Tallio 0,24 - 2,10 Vanadio 42,9 - 76,1 34,7 - 132 Zinco 50,7 - 120 68,0 - 292 PARAMETRI (mg/kg) 0,22 18,0 * D.lgs. 152/2006, Allegato 5, Tabella 1, Colonna A (siti ad uso verde pubblico e residenziale) 38 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO presente studio e quelle desunte da studi analoghi in alcune località italiane VENEZIA (27 siti) FONDO NATURALE (incontaminato e contaminato) (min-max o media) (min-max) 42.200 79.000 – 317.000 * 1,90 0,2 – 2,1 10 27,4 1,4 – 14,2 20 1,70 0,1 - 40 2 0,30 - 0,68 0,16 – 2,5 2 Limiti normativi * 11,8 1,0 - 40 20 51,7 0,50 – 6,60 150 2 0,10 - 0,40 0,01 – 0,50 1 18,0 - 23,8 1,5 - 20 120 41,4 - 51,0 10 - 100 100 13,0 - 35,4 1,75 - 360 120 0,10 0,1 – 4,3 3 4,60 1 – 10,5 1 0,50 tracce 1 34,0 - 66,0 5 - 140 90 111 50 - 80 150 ALLEGATI 39 Allegato 3 MUSCHI: confronto tra le concentrazioni dei metalli e nonmetalli rilevate CASAPESENNA REGGIO EMILIA PARAMETRI (mg/kgSS) min max min max Al 2.207 19.124 341 12.509 As 1,01 7,38 0,38 40,5 Be 0,12 3,42 0,03 0,39 Cd 0,09 0,44 0,11 0,49 Co 0,73 3,02 0,50 4,18 Crtot 2,69 7,1 8,43 31,7 Fe 835 6.525 n.d. n.d. Mn 70,9 464 n.d. n.d. Hg <0,03 0,47 0,09 0,25 Ni 2,54 5,49 3,64 32,8 Pb 7,81 33,1 5,63 28,0 Pt n.d. n.d. 0,000014 0,0028 Cu 22,3 164 38,9 240 Se 0,36 1,10 <0,30 0,35 V 3,84 24,4 2,32 20,2 Zn 56,3 105 67,8 367 n.d. = non determinato 40 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO nel presente studio e quelle desunte da studi analoghi in varie località italiane ROMA GORIZIA PARONA (PV) TREZZO D’ADDA (MI) min max media media media 7.900 11.900 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0,14 0,39 0,30 1,6 0,90 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 11 15 8 10 13 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 0,13 0,34 0,21 0,15 0,17 4,0 10 12 10 16 22 45 11 19 35 0,0027 0,0051 n.d. n.d. n.d. 32 39 22 19 60 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 16 19 16 n.d. 11 71 157 184 153 284 ALLEGATI 41 Allegato 4 ACQUE SOTTERRANEE: valori delle concentrazioni dei parametri inorganici (in rosso i superamenti ai sensi del D.lgs. 152/2006) unità di misura I° Traversa Coletta Via Ciglio Contrada Perillo Masseria Pallavicino Ovest Alcalinità mg/L (HCO3) 854 549 671 1037 Conducibilità µS/cm 1445 1075 1176 1381 mg/L (CaCO3) 460 350 370 400 tasso diluizione normale normale normale normale mg/L 3 3 3 3 unità pH 7,00 7,50 7,40 7,20 µg/L 4,8 577 18,8 20,9 PARAMETRI Durezza tot Odore Colore (Pt/Co) pH Alluminio Arsenico µg/L 7,3 4,1 11,3 15,3 Berillio µg/L 0,5 0,1 0,1 0,3 Cadmio µg/L <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 Cobalto µg/L <0,1 1,5 0,1 0,1 Calcio mg/L 116 76,0 96,0 116 Cloruri mg/L 92,0 74,0 85,0 39,0 Cromotot µg/L 1,2 7,1 0,9 0,8 VI µg/L <2 <2 <2 <2 Fluoruri µg/L 1240 1603 1495 1400 Magnesio mg/L 41,0 39,0 32,0 27,0 Mercurio µg/L <0,3 <0,3 <0,3 <0,3 Cromo Nichel µg/L 0,7 8,6 0,1 0,3 Ammonio mg/L <0,5 <0,5 <0,5 <0,5 Nitrati mg/L 25,0 75,0 43,0 10,0 Nitriti mg/L 1900 1197 1500 2120 Piombo µg/L 1,1 583 0,3 1,5 Rame µg/L 10,6 6,9 0,7 3,4 Selenio µg/L 2,0 1,8 2,5 0,6 Sodio mg/L 167 93,0 136 220 Solfati mg/L 53,0 74,0 35,0 5,0 Zinco µg/L 69,4 1802 16,5 70,9 Potassio mg/L 53,0 59,5 63,0 64,0 Vanadio µg/L 5,3 18,5 11,7 9,8 * D.lgs. 152/2006, Allegato 5, Tabella 2 42 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO nei 10 siti esaminati e confronto con la normativa vigente Campo Sportivo Via Petrarca Via S.Teresa Masseria Pallavicino Est Via Marconi-Via S. Antonio Via Caduti sul Lavoro Limiti normativi * 470 537 409 976 427 425 1161 1248 1138 1696 1208 1165 330 360 360 407 347 346 normale normale normale normale normale normale 3 3 3 3 3 3 7,20 7,20 7,10 7,30 7,20 7,40 2,3 <0,1 2,7 49,1 26,2 35,8 200 7,0 6,9 7,3 5,2 6,5 7,0 10 0,4 0,3 0,4 0,1 0,4 0,4 4 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 5 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 0,1 <0,1 50 96,0 100 116 112 93,0 95,0 81,5 78,0 85,1 71,0 78,0 74,4 0,7 0,4 0,9 2,7 1,2 0,9 50 <2 <2 <2 <2 <2 <2 5 1500 1350 1820 1390 1746 1770 1500 21,9 26,7 17,0 31,0 28,0 26,6 <0,3 <0,3 <0,3 <0,3 <0,3 <0,3 1 20 1,7 0,3 0,6 2,0 6,7 0,6 <0,5 <0,5 <0,5 <0,5 <0,5 <0,5 67,1 21,0 99,0 9,9 81,0 90,3 1120 1140 <20 430 1530 960 500 0,9 <0,1 0,7 0,3 0,4 0,4 10 11,8 17,4 12,5 2,6 23,4 4,8 1000 1,1 1,3 1,5 0,6 1,2 1,2 10 109 125 87,0 195 88,0 82,0 68,0 82,0 64,0 15,0 60,0 61,0 250 2111 37,4 40,0 11,6 60,9 14,9 3000 46,2 48,4 51,0 58,0 44,0 47,6 9,8 7,2 14,2 15,2 13,0 14,3 ALLEGATI 43 Allegato 5 Valori delle concentrazioni dei parametri organici nelle acque sotterranee (in rosso i superamenti ai sensi del D.lgs. 152/2006) unità di misura I° Traversa Coletta Via Ciglio Contrada Perillo IPA tot µg/L <0,01 <0,01 <0,01 Masseria Pallavicino Ovest <0,01 Metilbutiletere µg/L <0,01 0,02 0,01 <0,01 Benzene µg/L <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 Toluene µg/L 0,096 <0,01 <0,01 <0,01 Etilbenzene µg/L <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 p-Xilene µg/L <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 Stirene µg/L <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 cis-1,2 Dicloroetilene µg/L <0,005 0,020 <0,005 <0,005 trans-1,2 Dicloroetilene µg/L <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 Clorometano µg/L <0,05 <0,05 <0,05 <0,05 Cloruro di vinile µg/L <0,01 0,088 <0,01 <0,01 1,2 Dicloroetano µg/L <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 1,1 Dicloroetilene µg/L <0,005 <0,005 <0,005 <0,01 1,2 Dicloropropano µg/L <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 1,1,2,2 Tetracloroetano µg/L <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 Tetracloroetilene µg/L 0,005 1,23 <0,005 <0,005 1,1,2 Tricloroetano µg/L <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 Diclorometano µg/L 4,97 0,52 0,29 2,05 Triclorometano µg/L 0,021 0,055 0,016 0,015 Tricloroetilene µg/L <0,005 0,255 <0,005 <0,005 1,2,3 Tricloropropano µg/L 0,0005 0,0005 0,0005 0,0005 Esaclorobutadiene µg/L <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 1,1 Dicloroetano µg/L <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 Tribromometano µg/L 0,03 0,05 0,01 0,01 1,2 Dibromoetano µg/L <0,001 <0,001 <0,001 <0,001 Bromodiclorometano µg/L <0,005 0,010 <0,005 <0,005 Clorodibromometano µg/L <0,005 0,010 <0,005 <0,005 Monoclorobenzene µg/L <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 1,2 Diclorobenzene µg/L <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 1,4 Diclorobenzene µg/L <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 1,2,4 Triclorobenzene µg/L <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 PARAMETRI * D.lgs. 152/2006, Allegato 5, Tabella 2 44 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO campionate nei 10 siti esaminati e confronto con la normativa vigente <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 Via MarconiVia S. Antonio <0,01 0,06 <0,01 0,02 <0,01 <0,01 0,02 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 1 0,270 0,034 0,046 <0,01 0,060 0,010 15 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 50 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 10 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 25 <0,005 <0,005 0,159 <0,005 0,040 0,254 60 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,05 <0,05 <0,05 <0,05 <0,05 <0,05 1,5 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 0,5 Campo Sportivo Via Petrarca Via S.Teresa Masseria Pallavicino Est Via Caduti sul Lavoro Limiti normativi * <0,01 0,1 0,068 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 3 <0,005 <0,005 0,010 <0,005 <0,005 0,020 0,05 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 0,15 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 0,05 0,013 0,062 4,20 <0,005 0,763 9,32 1,1 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 0,2 524 6,80 5,44 0,60 7,60 1,54 0,370 0,024 0,100 0,018 0,057 0,133 0,15 <0,005 <0,005 0,668 <0,005 0,277 0,969 1,5 0,0005 0,0005 0,0005 0,0005 0,0005 0,0005 0,001 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 0,15 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 810 1,08 0,03 0,04 0,01 0,03 0,04 0,3 <0,001 <0,001 <0,001 <0,001 <0,001 <0,001 0,001 <0,005 <0,005 0,020 0,010 0,010 0,020 0,17 0,006 <0,005 0,010 0,010 0,010 0,020 0,13 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 40 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 270 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 0,5 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 190 ALLEGATI 45 Allegato 6 ARIA: confronto tra le concentrazioni di Benzene, Toluene e Xileni (BTX) CASAPESENNA (CE) PARAMETRI (µg/m³) 46 BARCELLONA (SPAGNA) Zona prevalentemente agricola Area residenziale presso discarica Area industriale con traffico autoveicolare (min – max) (media) (media) Benzene 1,0 – 3,0 7,86 1,40 Xileni (o,m,p) 0,5 - 3,6 7,98 4,88 Toluene 4,9 - 12,2 8,01 6,20 CASAPESENNA MONITORAGGIO AMBIENTALE E SANITARIO rilevate nel presente studio e quelle desunte da studi nazionali e internazionali MINNEAPOLIS (USA) YOKOHAMA (GIAPPONE) LA SPEZIA ROMA Area metropolitana di St. Paul Area a 10 km da zona industriale e 20 km da Tokio centro Area urbana con exraffineria e porto Area con medio traffico auto veicolare (media) (min – max) (media) (media) 1,60 1,21 – 3,60 3,2 (2005) 3,0 (2006) 5,5 (2001) 4,0 (2002) 3,6 (2003) 3,30 1,10 - 2,70 4,3 12,9 (gen03-giu04) 4,80 4,62 - 33,7 5,3 24,5 (gen03-giu04) ALLEGATI 47 La carta utilizzata per la stampa di questo volume è una carta naturale senza legno prodotta con cellulose ECF a PH neutro, che unisce all’eccellente qualità di un impasto di pura cellulosa, la garanzia di un prodotto attento all’ambiente. Finito di stampare nel mese di settembre 2009 presso la Spazio Creativo Publishing per conto dell’Arpac arpac agenzia regionale protezione ambientale campania ISBN 978-88-96122-08-2