Sulle Orme di San Rocco - associazione europea "amici di san rocco"
Transcript
Sulle Orme di San Rocco - associazione europea "amici di san rocco"
Sulle Orme di San Rocco Presentazione D esideriamo dare inizio alla pubblicazione del primo giornalino europeo, a scadenza trimestrale, quale mezzo di collegamento e indirizzo comune di quanti partecipano alla vita dell'Associazione Europea Amici di San Rocco, cosi da offrire uno strumento semplice in vista della crescita “allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo” (Ef. 4,13), raccogliendo le catechesi e gli approfondimenti, tenuti in occasione degli incontri nazionali. Il titolo del giornalino Sulle orme di San Rocco va alla scoperta del segreto della sua originalità, o meglio il Mistero della sua profonda intuizione e poter rivivere in noi stessi la sua stessa esperienza. Inoltre sarà predisposta un'apposita rubrica riportante tutti gli appuntamenti che si svolgono a livello europeo, nazionale e regionale, in modo da favorire una maggiore comunicazione all'interno dell'Associazione per rinsaldare sempre di più i vincoli di fraternità tra gli amici di San Rocco. Il Direttore Responsabile “Rocco, uomo di Dio, lasciò la sua casa e la sua eredità. Si fece Piccolo e Povero, e il Signore lo prese al suo servizio” S. Rocco Chiesa S. Rocco Roma Sede Assoc. Europ. “Amici di S. Rocco” All’Interno Il saluto del Procuratore e dell’Assistente Spirituale dell’Associazione Europea Amici di San Rocco. L’incontro degli Amici di San Rocco a Roma. Le reliquie dei Santi. La vita di San Rocco. La nascita. L’angolo della Riflessione e del Conoscere: L’impegno del cristiano a testimoniare la carità. Omelia del Cardinale Sebastiani in occasione dell’incontro degli Amici di San Rocco a Roma. Le nostre rubriche: Ci scrivono. Chi Siamo. Sulle Orme di San Rocco 2 Gli Auguri di Natale Gli Amici di San Rocco Amici di Speranza D Costantino De bellis e s i d e r o condividere con Voi le meraviglie che Dio continua ad operare in mezzo a noi e con noi; esprimere tutta la mia gratitudine ai fratelli che testimoniano con fede, generosità e fraternità la nostra forma vitale. San Rocco e il suo messaggio di grande attualità ci sorprende, ed è capace di suscitare simpatia ed accoglienza. Il messaggio Rocheliano della fratellanza come invito al rispetto e alla riconciliazione, alla ricerca di comunione, si presenta come parola di speranza e valore evangelico. Vorrei esortare voi tutti amici di San Rocco, nelle perplessità e nel dubbio sul futuro del nostro cammino che ci aspetta, a proseguire senza paura: "Chi vive nell'amore di Cristo non teme. Anzi, l'amore di Dio quando è veramente perfetto in noi, caccia la paura" (cf. Gv 4.18). IL SIGNORE E SAN ROCCO SONO CON NOI, CON LORO TUTTO DIVENTA POSSIBILE! L’Agenda degli Amici di San Rocco • Il 16 di ogni mese alle ore 18.30 in preghiera con San Rocco, recita del Santo Rosario, Santa Messa, Adorazione Eucaristica presso la Chiesa di San Rocco sede dell'Associazione Europea. • Raccolta viveri e indumenti per i poveri presso la Chiesa di San Rocco. • Ogni Mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 18.00 incontro con il Procuratore per la Programmazione e proposte ed iniziative. • Il prossimo convegno Europeo degli amici di San Rocco si terrà ad Alvito in provincia di Frosinone, Diocesi di Sora, nei giorni 10 e 11 Maggio 2003. Nel prossimo numero di SULLE ORME DI SAN ROCCO, troverete il programma completo ed i dettagli dell'incontro. con il patrocinio del Comune di Alvito (FR) L 'augurio che voglio inviare a voi tutti, condivisi dagli assistenti Spirituali Mons. Tucci, Don Enzo Romano, e dall'intero Consiglio Direttivo é questo: la nostra devozione a San Rocco sia gioia, amore, carità, fratellanza. Anche quest'anno, Gesù torna a ridarci la sua dolcezza di fanciullo. Natale siamo tutti noi quando lavoriamo per la pace, quando sorridiamo, quando amiamo nel silenzio, quando soffriamo con gli altri perchè solo allora nascerà Gesù dentro di noi. Auguri per un 200 3 di gioie serene. Il Saluto di Mons. Tucci Mons. Tucci Sulle Orme di San Rocco 3 L’ incontro degli Amici di San Rocco nella Città Eterna, Centro della Cristianità. C ome il nostro Santo, ci siamo incamminati per le vie della Cristianità per incontrare Cristo il Risorto, al quale molto spesso presi da altro non diamo la giusta importanza, abbiamo voluto essere spinti da San Rocco per l'urgenza di venire da te o Dio per contemplare la Tua infinita bontà, il Tuo amore fedele e gratuito, e per essere ristorati alla Tua mensa. Abbiamo celebrato la memoria di San Rocco che ricorda la bontà del cuore di Cristo con semplicità, devozione ed affetto. Siamo venuti numerosi da paesi lontani di tutta Italia ed Europa fin dalle prime ore del mattino a chiedere il Tuo soccorso Dio per intercessione del glorioso San Rocco, e il Tuo perdono. La Santa liturgia celebrata nella Basilica patriarcale di S. Pietro è stata solenne e vissuta. Dopo il pontificale presieduto dal Cardinale Sergio Sebastiani prefetto affari economici della Santa Sede, abbiamo accompagnato l'insigne reliquia del corpo di San Rocco per Piazza S. Pietro seguita da oltre 8000 pellegrini e devoti. Nel pomeriggio si è snodata dalla Chiesa in Piazza Augusto Imperatore, con le Sacre Reliquie ed il Simulacro di San Rocco, la solenne processione per le vie centrali di Roma quasi per "farGli vedere meglio" il "nostro campo operativo" per ricordarGli che è difficile per noi raggiungere la Santità in una società ed un mondo dove l'affare si mischia spesso con l'imbroglio, la fretta con la frenesia, la povertà con la miseria e tu, San Rocco, ci hai ricordato che in questo campo noi tuoi amici, devoti dobbiamo far fiorire il nostro impegno fino a farlo comprensione per le debolezze umane, aiuto per l'anziano, il povero, l'emarginato, amore per tutti soprattutto per chi ti perseguita. Sabato 19 ottobre 2002 in Vaticano, a San Rocco e ovunque abbiamo visto attenzione, sguardi di fede, richieste fiduciose di soccorso e molte lacrime che ci hanno ricordato la nostra impotenza di fronte a certi problemi e la bontà del tuo sguardo o San Rocco capace di contenere le nostre miserie, di accogliere i nostri problemi e di intercedere al trono dell'Altissimo per esaudire le nostre richieste pressanti di necessità impossibili a noi. Il tuo dolce sguardo in cui è riflesso quello di Dio si è posato sulle strade, sui malati, sugli anziani, sulle mamme, papà e bambini. Hai visto con i tuoi occhi di Santo le miserie di noi tutti, di un'umanità lontana dalla giustizia divina, e tu San Rocco hai continuato a dirci "Andate voi tutti che siete oppressi a Gesù Cristo" e noi San Rocco abbiamo seguito la tua dolce immagine e le tue Sacre Reliquie, abbiamo cantato con te lodi a Dio, abbiamo gridato la nostra fede cattolica, abbiamo chiesto il tuo fraterno aiuto e tu hai continuato a dirci di camminare con te verso Cristo che è la Luce e Verità. Approfitto di questa occasione per ringraziare i Parroci, le Confraternite e Parrocchie e i gruppi “Amici di San Rocco”, i gentilissimi Sig. Sindaci dove il Santo è Patrono o Protettore per essere stati presenti ed aver onorato il Santo della Carità. San Rocco Pellegrino dell'Assoluto, Cavaliere della Carità interceda per ogni nostro bisogno e ci prospetti nella dimensione del Vangelo Roma 19 Ottobre 2002 Fraternamente Costantino De Bellis La Vita di San Rocco - La Nascita. L a vita di San Rocco si svolse sul finire del XIII secolo ed all'inizio del XIV. Visse in tempi turbinosi ed epidemici, andando pellegrino per molto tempo della sua vita, rimanendo sconosciuto persino agli stessi parenti. Il XIII secolo era stato il secolo di San Francesco d'Assisi, suscitato da Dio a ravvivare il fuoco della carità morente. Il secolo nascente fu caratterizzato dalla peste calamitosa che per quasi cinquanta anni desolò l'Asia e l'intera Europa, gettando gli animi in angosce mortali. Ma Dio che lungo il corso dei secoli guida i popoli con sapienza mirabile, anche in quest'occasione suscitò uomini straordinari che, quale balsamo salutare, lenirono parte di tanto male. Fra questi vi è San Rocco. Tutti i santi hanno una missione speciale da compiere. Anche S. Rocco ebbe la sua. Uomo di grande carità, doveva passare come Gesù, benedicendo e sanando ogni languore. Questa fu dunque la sua missione: confortare, Sulle Orme di San Rocco 4 sanare gli appestati e indicare loro la via del Cielo. I genitori I genitori che Dio destinò al nostro Santo furono Giovanni della Croce e Liberia, nobilissimi, nonché pii e virtuosi cristiani. Essi formarono a Montpellier una di quelle famiglie sommamente Nascita di S. Rocco benedetta da Dio, dove la dottrina cristiana era profondamente vissuta. Il povero affamato e senza rifugio era sempre accolto e trattato con ogni riguardo dai Dalla Croce. Non minore era la loro nobiltà. Il padre di Rocco era governatore di Montpellier. A lui doveva succedere il figlio, il quale come vedremo, vi rinunziò, aspirando ad un seggio più alto, ad un principato senza pari nell'eternità. Nascita Giovanni e Liberia erano già giunti ad un'età avanzata e ancora nessun figlio allietava la loro unione. Fiduciosi com'erano nella divina misericordia e nell'intercessione della Vergine, avevano più volte chiesto al Signore una tanta grazia; ma il Cielo dapprima sembrò sordo alle loro preghiere. Tuttavia, per nulla perdendosi di coraggio, continuarono a pregare. Un giorno, mentre Liberia nel Santuario della Madonna delle Tavole rinnovava con più ardore del solito le suppliche alla Vergine sentì una voce: “O donna, vivi tranquilla: Dio ha esaudito le tue preghiere”. Non si era pregato invano. Dio premiò la fede dei pii coniugi, la loro costanza, la loro umiltà e Liberia nel 1295, diventava madre per la prima volta, dando alla luce un figlio che doveva un giorno raggiungere le vette della santità. Il neonato ben presto, fu battezzato e gli venne dato il nome di Rocco e secondo il voto fatto dalla madre fu consacrato alla Vergine, affinché lo custodisse costantemente. Santi presagi Si narrano fatti straordinari sulla fanciullezza di San Rocco. Una croce rossiccia, come scolpita sulla viva carne, gli fregiava il petto a sinistra, quasi indizio della sua futura santità e della pazienza nel portare la croce dietro a Gesù Cristo. La tradizione dice anche che nei giorni di Venerdì e Sabato rifiutava il seno materno, in segno di penitenza. E sebbene bambino, cominciò fin da allora praticare il digiuno mangiando poco al pasto solito del latte che gli dava la pia madre. Sono segni questi dell'infinita misericordia del Signore e mostrano anche la pietà che regnava nell'ottima famiglia. Continua nel prossimo numero Le Reliquie dei Santi Reliquia Pellegrina I l Concilio Vaticano II ricorda che “La Chiesa, secondo la tradizione, venera i Santi e tiene in onore le loro reliquie e le loro immagini”. L'espressione “Reliquie dei Santi” indica innanzitutto i Corpi o parte di essi di quanti vivendo ormai nella patria celeste, furono su questa terra, per la santità eroica della vita, membra insigni del corpo mistico di Cristo e Tempio vivo dello Spirito Santo (cf. 1 con 3, 16; 6, 19;2 con 6,16). Il rinnovato Messale Romano ribadisce la validità dell'uso di collocare sotto l'altare da dedicare le reliquie dei Santi. Poste sotto l'altare le reliquie indicano che il sacrificio delle membra trae origine e significato dal sacrificio del corpo e sono espressione simbolica della comunione nell'unico sacrificio di Cristo di tutta la Chiesa, chiamata a testimoniare, anche con il sacrificio, la propria fedeltà a Cristo Signore. A questa espressione culturale e liturgica, se ne aggiungono molte altre di carattere popolare. I fedeli amano le reliquie. Le varie forme di devozione popolare alle reliquie dei Santi, quali il bacio delle reliquie, l'ornamento con luci e fiori, la benedizione impartita con esse, il portarle in processione, non esclusa la consuetudine di recarle presso gli infermi per confortarli e avvalorarne la richiesta di guarigione, devono essere compiute con grande dignità e per un genuino impulso di fede. Tutto ciò la Chiesa confessa allorché riconoscente a Dio Padre, proclama: “nella vita dei Santi ci offre un esempio, nell'intercessione un aiuto, nella comunione di grazia un vincolo di amore fraterno”. Infine unico scopo della venerazione dei Santi e delle reliquie è la gloria di Dio e la santificazione dell'uomo attraverso una vita pienamente conforme alla volontà divina e l'imitazione delle virtù di coloro che furono eminenti discepoli di Cristo, come lo fu anche San Rocco nostro amico e patrono. Sulle Orme di San Rocco 5 L’ Angolo della Riflessione e del Conoscere D io è carità (1Gv 4, 8. 16). Dio è amore, in altre i l p r e c e t t o : N o n parole comunica se stesso, è dono totale di sé. È la commettere adulterio, sua natura, la sua legge vitale: egli esiste donandosi e il non uccidere, non rubare, dono è la sua vita. Dio ha un figlio che ama teneramente e non desiderare e qualsiasi in cui ha posto tutte le sue compiacenze: Padre e Figlio altro comandamento, si vivono in continuo e strettissimo abbraccio e l'amore che riassume in queste parole: li congiunge è un legame vivente: lo Spirito. La vita di Amerai il prossimo tuo Dio è veramente comunione, un continuo e perfetto come te stesso. L'amore Padre Enzo Romano scambio d'amore. non fa nessun male al Dio non si dona solo nella vita trinitaria, si dona nel p r o s s i m o : p i e n o mistero dell'incarnazione unendosi all'umanità del Cristo compimento della legge è l'amore (Cf. Rm 12,8-10). e grazie al Figlio si dona a noi, ci eleva alla sua vita e ce ne Ma egli vuole che noi dimostriamo la carità amando il rende partecipi. prossimo. La carità verso Dio quando si trasforma in “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo opere, si attua a favore dei fratelli. Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non "Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo muoia, ma abbia la vita eterna”. (cf Gv 3,16). amarci gli uni gli altri." ( 1Gv 4, 11) Così la carità di Dio per l'uomo si rende concreto in Gesù: “Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e egli è la rivelazione stessa dell'amore del Padre, la sua camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha presenza concreta nel mondo, questo figlio il Padre lo amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in dona agli uomini. Lo sacrifica perché nessuno si perda ma sacrificio di soave odore”. (Ef 5, 1-2). tutti siano salvi. Ormai il dramma dell'amore La carità abbraccia tutti gli uomini senza nessuno misericordioso di Dio non si svolge più attraverso i fatti escludere. La misura del nostro amore quindi deve singoli anche se continuati, ma attraverso la persona di rispecchiare questi comandamenti del Padre: Gesù che ne costituisce la "personificazione". Gesù è Dio "Come il Padre ha amato me...", "Come io vi ho che viene a vivere in piena umanità il suo amore e a farne amati...". sentire l'appello ardente. Come Cristo ha compiuto la sua Dio è totale rinuncia a se stesso ed è in questo modo che ci missione di rendere presente nel mondo e di comunicare chiede a nostra volta d'amare. Cristo costituisce per noi agli uomini l'amore di Dio? l'esempio concreto di come "Passò facendo del bene a tutti" dobbiamo viverlo. (At 10, 38). Gesù è venuto per Il crocifisso: ecco l'autentico cercare e salvare ciò che era ritratto di Dio. Fino a che punto perduto, è il Buon Pastore. Gesù Dio è carità e quale carità egli è, lo non ama gli uomini di un amore si scopre solo in Gesù Cristo e qualsiasi ma "come il Padre ha nella sua morte in croce per gli amato me così io ho amato voi". uomini. La croce ci dice cosa Con lo stesso amore infinito, significhi amare come Dio e incondizionato, totale. È un amore come Cristo. tenero, personale, che tende alla “La parabola del buon Samaritano”. Miniatura, secolo XV. La croce ha due facce, l'apparente piena comunione. In Cristo e per sconfitta e la vittoria, il crocifisso e il Codice De Predis, Torino, Biblioteca Reale. Cristo gli uomini possono percepire cosa è risorto. Mostra tutta la malvagità e la e com'è l'amore di Dio e trovano un esempio mirabile di miseria dell'uomo che non esita a condannare il Figlio di com'essi stessi devono amare. Dio innocente; ma anche tutta la profondità e l'efficacia Gesù non è solo la manifestazione dell'amore del Padre del perdono di Dio. L'ultima parola non è il peccato, per noi e il modello del nostro amore. È anche la fonte. ma l'amore! Noi non possiamo "amare in quel modo" se non unendoci Fa contemplare la profondità inaudita dell'amore di Dio e a lui: "Io sono la vite: senza di me non potete far fa comprendere che la nostra vita deve rassomigliare alla nulla".L'amore nostro, che partecipiamo dell'amore di vita del crocifisso che si dona senza riserve, che rifiutato Dio-trinità, non sarà altro che irraggiare agli altri ama e perdona, e non rompe la solidarietà con chi lo quell'amore che Dio stesso suscita e spande nei nostri rifiuta. Siamo chiamati a rendere credibile la nostra fede cuori. Il Nuovo Testamento inculca l'amore del prossimo vivendo, testimoniando la pratica dell'amore (Gv 13, 35). fino a dare l'impressione che esso sia di fatto l'unico La carità nel mondo è perciò segno del regno di Dio che precetto della Nuova Alleanza. Non abbiate alcun debito viene. con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; Padre Enzo Romano perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti Sulle Orme di San Rocco 6 Dall’ Omelia del Cardinale Sergio Sebastiani L a parola di Dio che abbiamo ora ascoltato ci illumina e ci stimola a seguire l'esempio di San Rocco per avvicinarci sempre di più al Signore Gesù "via, verità e vita" per essere anche noi autentici testimoni di Dio in una società che dimentica del passato, vive senza ideali, senza valori autentici, senza radici, come se Dio non esistesse, con il crescente pericolo di un confuso e tenebroso sincretismo di culture, di credenze di culti esoterici e di superstizioni che attirano su di noi lo sdegno del profeta Isaia: "rompete le catene dell'ingiustizia, rimuovete da voi ogni peso che opprime gli uomini, rendete la libertà agli oppressi e spezzate ogni legame che li schiaccia". Si! Siamo schiacciati, oppressi quasi schiavizzati dai tanti messaggi negativi dei mass-media, in particolare da quelli televisivi pieni di volgarità di odio di vendetta, di egoismo! Mai voi, devoti di San Rocco, non seguite questi "predicatori bugiardi" e corrotti. Voi riconoscete e seguite il solo Maestro Gesù, il Cristo, Figlio di Dio incarnato. Essi appartengono al mondo; perciò parlano secondo i criteri del mondo. voi invece appartenete a Dio ed ascoltate il Suo Spirito, come ci insegna San Giovanni che nella sua lettera, ci fa vibrare di gioia quando esclama: "Miei cari, amiamoci gli uni gli altri perchè l'amore viene da Dio. Dio ci ha manifestato il suo amore per noi mandando nel mondo Suo Figlio per darci la vita". "L'amore vero è questo: non l'amore che noi abbiamo avuto verso Dio, ma l'amore che Dio ha avuto per noi; il quale ha mandato Gesù Suo Figlio per farci avere il perdono dei nostri peccati"! Saremo giudicati sull'amore che avremo avuto gli uni gli altri: "Ciò che avrete fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli , l'avete fatto a me" dice il Signore. S. Rocco ha ben intuito il significato di questo comandamento nuovo del Signore Gesù. Rimasto orfano, Rocco seguendo il suggerimento di Gesù al ricco che gli chiedeva cosa doveva fare per avere la vita eterna, vendette i suoi grandi averi e li diede ai poveri; poi si fece pellegrino di carità. Divenne un contemplatore del volto sofferente di Dio inchiodato in croce. Ed egli, vedendo le sofferenze dei poveri, degli ammalati, degli appestati, riconobbe in loro il volto di Dio sofferente. Quanto è attuale oggi l'esempio di S. Rocco! Se la peste è stata ormai debellata, è sorta una malattia nuova: l'AIDS è la peste del XXI secolo, che sta uccidendo centinaia di migliaia di bambini, donne uomini, specialmente in Africa. Se fosse vissuto oggi, egli non avrebbe percorso le vie dell'Europa, ma sarebbe volato in Africa! Tuttavia se l'Europa non è più colpita da peste bubbonica, è devastata da ben più deleterie pesti: il secolarismo che ha diffuso la peste dell'odio, della violenza e dell'edonismo sfrenato. Il secolarismo è la nuova peste in Europa che sta uccidendo gli unici antitodi alle barbarie regnanti che sono la fede, il timor di Dio, l'amore cristiano ("amatevi gli uni gli altri"). Amici di S. Rocco ricordate sempre che l'amore è più forte dell'odio. Fatevi testimoni d'amore e di speranza tra voi, in famiglia, nei posti di lavoro o di studio, nella società e nelle vostre città. S. Rocco ha messo in pratica con generosità e con gioia il comandamento dell'amore in Cristo, si è donato incondizionatamente al Padre e ai fratelli. Maria la Vergine Santa, donataci dal Figlio suo dall'alto della Croce, e della quale San Rocco fu figlio devoto e affezionato, interceda per tutti con la sua materna protezione e conceda a ciascuno di noi e al vostro significativo movimento di essere "sale della terra e luce del mondo" perchè aiutando i fratelli a riscoprire il comandamento della carità possiamo sentirci dire un giorno lassù da Gesù, nostro Salvatore, le consolanti p a r o l e : " Ve n i t e benedetti dal Padre mio, ricevete il p r e m i o preparato per voi fin dalla fondazione del mondo". Così sia! Sulle Orme di San Rocco Ci Scrivono S ono iscritta ad una Confraternita intitolata a San Rocco e su Famiglia Cristiana ho letto dell'incontro a Roma, il 19 Ottobre p.v., degli Amici di San Rocco. Purtroppo non ho potuto partecipare agli incontri di Voghera e di Piacenza essendo rimasta vedova di un confratello che ha cercato di portare avanti, nella sua vita e nella confraternita, la fedeltà a Dio e la carità al prossimo, proprio come si propone la vostra Associazione. Avevo letto anche di una fiaccola che avrebbe portato la sua luce nelle varie realtà che onorano S.Rocco e mi è sembrata una bella iniziativa. Vorrei farvi sapere che un nostro giovane confratello, costretto in carrozzella da un tuffo finito male, ha scritto un libro in forma di diario su San Rocco nel quale si legge la sua sofferenza e la sua serenità, credo raggiunta a caro prezzo, nel viverla. Il libro si intitola "Diario di un pellegrino" di Paolo Gentile. L'idea di scriverlo è nata in seguito al fatto che il gruppo ragazzi - giovani della ns. Confraternita, si recava un giorno alla settimana a far visita a Paolo. Vi ho scritto perché parteciperei col cuor all'incontro a Roma del 19 Ottobre ma non posso. Comunque apprezzo molto l'iniziativa e vorrei sapere se è possibile iscriversi alla vostra associazione. Personalmente ho iniziato da poco una raccolta di vecchie immaginette di San Rocco e mi piacerebbe riceverne qualcuna dai vostri associati nelle varie parti d'Italia. Mi sento unita a voi in spirito e in preghiera e unisco un fraterno saluto. Giuseppina Firpo Varazze -SV E ' mio desiderio farvi giungere la mia supplica, composta dalla sottoscritta, ad onore di San Rocco "Santo Patrono" della Cappella di "Brignoletta" frazione di Cengio (SV). Mi farebbe tanto piacere se essa, fosse divulgata, specie tra gli "Amici di San Rocco" e/o stampata, e venduta in favore dei poveri. Il mio Parroco è Mons. Bertola Tarcisio. Io sono una poetessa ed ho 57 anni, madre di una giovane disabile. Ho molte preghiere e pensierini "motti religiosi" e vorrei poterli pubblicare. Conoscete una Casa Editrice disposta a farlo gratis? Ripeto io non voglio niente. Nella speranza di ricevere una risposta, vi porgo il mio grazie. Il Signore visiti il v/s cuore e lo riempia di caldo amore. Ivana Nardoni Se volete scriverci inviate le vostre lettere al seguente indirizzo: Presidenza e Procura Associazione Europea Amici di San Rocco. Presso chiesa di San Rocco. Piazza Augusto Imperatore 6 00165 Roma. 7 Chi Siamo L'Associazione Europea “Amici di San Rocco” nasce allo scopo di attuare iniziative del piu' alto interesse sociale, culturale e di ispirazione cristiana, nel nome di San Rocco, al fine di tutelare la devozione, l'arte e la genuina religiosita' popolare sviluppatasi attorno alla figura del santo pellegrino, e di incentivare lo studio di tutti questi aspetti e di svolgere attivita' di promozione e solidarieta' sociale. L'Associazione e' retta da un consiglio direttivo presieduto dal procuratore sig. Costantino De Bellis originario di Stornara (Fg) e dal vic. Pres. Michele Pantano diacono di Aprigliano (Cs). L'organo consultivo e' rappresentato dagli assistenti spirituali Mons. Filippo Tucci di Roma e Don Enzo Romano di Gela (Cl) coadiuvati egregiamente dai signori: Segretario Flavio Di Francesco Gela (Cl) Tesoriere Giandomenico Di Pisa Pisticci (Mt) Consiglieri Onofrio Mancini Ravenna Antonio Le Pera Aprigliano (Cs) Mauro Franco Mele Aprigliano (Cs) Gerardo Capobianco Frigento (Av) Rocco Carrara Torrepaduli (Le) Mauro Fazio Alvito (Fr) Prov. alle agg. Tommaso Campi Pietramelara (Ce) Resp. Funz. Esterne Bruno Eramo Norma (Lt) Resp. Cultura e stampa. Nunzio Pacella Galatina (Le) Resp. Cori e Musiche Luigi Quintieri Caccuri (Kr) Cerchiamo la collaborazione di voi tutti perché la nostra famiglia degli “Amici di San Rocco” cresca, e possa portare avanti i suoi progetti per testimoniare e tenere vivi gli insegnamenti del nostro santo. Per qualsiasi offerta inviare sul c/c 33171471 intestato all'Ass. Eur. “Amici di San Rocco” Sulle Orme di San Rocco 8 I Nostri Sponsor ALGECA l'unico Gestionale per: Cave di Sabbia e Marmo, Conglomerati Cementizi e Bituminosi ! DI.E.C.I. snc Realizzazione software personalizzati Computer, cabling & Service ALVITO (FR) -- Via Stradone, 3/A - Tel.0776 510866-513107 [email protected] - www.diecisystem.net Sulle Orme di San Rocco I Nostri Progetti Periodico trimestrale dell’Associazione Europea “Amici di San Rocco” Autorizzazione del tribunale di Roma n. ... ! Prossima apertura di un museo iconografico intitolato a San Rocco Direttore responsabile: Sac. Padre Enzo Romano Organizzazione redazionale: Proc. Costantino De Bellis Hanno Collaborato: Mons. Tucci, Salvatore Pirrè, Flavio Di Francesco, Stefania Tuccio. Impaginazione, Computer & Grafica Salvatore Pirrè I nostri indirizzi Associazione Europea Amici di San Rocco Presidenza e Procura Chiesa di San Rocco Piazza Augusto Imperatore 6, 00165 Roma Tel. 06 6826416 - 338 6627422 C/c Postale n° 33171471 Pro Ass. S. Rocco ! Amici carissimi, stiamo lavorando ad un progetto: la realizzazione di nuovi canti a San Rocco, trattasi di canti semplici e moderni, il cui fine senza pretese è quello di dare la possibilità a tanti devoti di San Rocco di rivolgersi al Santo in maniera più confidenziale, piacevole e forse più efficace. Aiutateci a realizzarlo. ! E' prossima l'apertura di una struttura donataci in comodato d'uso dal comune di Aprigliano (Cs) per dare agli Amici di San Rocco la possibilità di svolgere dei ritiri spirituali. ! Realizzazione del sito Internet dell'Associazione Europea Amici di San Rocco.