Sulle Orme di San Rocco - associazione europea "amici di san rocco"

Transcript

Sulle Orme di San Rocco - associazione europea "amici di san rocco"
Sulle Orme di San Rocco
Presentazione
D
esideriamo dare inizio alla
pubblicazione del primo
giornalino europeo, a
scadenza trimestrale, quale mezzo di
collegamento e indirizzo comune di
quanti partecipano alla vita
dell'Associazione Europea Amici di
San Rocco, cosi da offrire uno
strumento semplice in vista della
crescita “allo stato di uomo perfetto,
nella misura che conviene alla piena
maturità di Cristo” (Ef. 4,13),
raccogliendo le catechesi e gli
approfondimenti, tenuti in occasione
degli incontri nazionali.
Il titolo del giornalino Sulle orme di
San Rocco va alla scoperta del segreto
della sua originalità, o meglio il
Mistero della sua profonda intuizione e
poter rivivere in noi stessi la sua stessa
esperienza.
Inoltre sarà predisposta un'apposita
rubrica riportante tutti gli
appuntamenti che si svolgono a livello
europeo, nazionale e regionale, in
modo da favorire una maggiore
comunicazione all'interno
dell'Associazione per rinsaldare
sempre di più i vincoli di fraternità tra
gli amici di San Rocco.
Il Direttore Responsabile
“Rocco, uomo di Dio, lasciò la
sua casa e la sua eredità. Si fece Piccolo
e Povero, e il Signore lo prese al suo servizio”
S. Rocco
Chiesa S. Rocco Roma
Sede Assoc. Europ. “Amici di S. Rocco”
All’Interno
–Il saluto del Procuratore e dell’Assistente Spirituale
dell’Associazione Europea Amici di San Rocco.
– L’incontro degli Amici di San Rocco a Roma.
– Le reliquie dei Santi.
– La vita di San Rocco. La nascita.
–L’angolo della Riflessione e del Conoscere: L’impegno del
cristiano a testimoniare la carità.
–Omelia del Cardinale Sebastiani in occasione
dell’incontro degli Amici di San Rocco a Roma.
– Le nostre rubriche: Ci scrivono. Chi Siamo.
Sulle Orme di San Rocco
2
Gli Auguri di Natale
Gli Amici di San Rocco Amici di Speranza
D
Costantino De bellis
e s i d e r o
condividere
con Voi le meraviglie
che Dio continua ad
operare in mezzo a
noi e con noi;
esprimere tutta la mia
gratitudine ai fratelli
che testimoniano con
fede, generosità e
fraternità la nostra
forma vitale.
San Rocco e il suo
messaggio di grande
attualità ci sorprende,
ed è capace di
suscitare simpatia ed accoglienza.
Il messaggio Rocheliano della fratellanza come invito al
rispetto e alla riconciliazione, alla ricerca di comunione,
si presenta come parola di speranza e valore evangelico.
Vorrei esortare voi tutti amici di San Rocco, nelle
perplessità e nel dubbio sul futuro del nostro cammino
che ci aspetta, a proseguire senza paura: "Chi vive
nell'amore di Cristo non teme. Anzi, l'amore di Dio
quando è veramente perfetto in noi, caccia la paura" (cf.
Gv 4.18).
IL SIGNORE E SAN ROCCO SONO CON NOI, CON
LORO TUTTO DIVENTA POSSIBILE!
L’Agenda degli Amici di San Rocco
•
Il 16 di ogni mese alle ore 18.30 in preghiera con
San Rocco, recita del Santo Rosario, Santa Messa,
Adorazione Eucaristica presso la Chiesa di San
Rocco sede dell'Associazione Europea.
• Raccolta viveri e indumenti per i poveri presso la
Chiesa di San Rocco.
• Ogni Mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 18.00
incontro con il Procuratore per la Programmazione e
proposte ed iniziative.
• Il prossimo convegno Europeo degli amici di San
Rocco si terrà ad Alvito in provincia di Frosinone,
Diocesi di Sora, nei giorni 10 e 11 Maggio 2003.
Nel prossimo numero di SULLE
ORME DI SAN ROCCO, troverete il
programma completo ed i dettagli
dell'incontro.
con il patrocinio del
Comune di Alvito (FR)
L
'augurio che voglio inviare a voi tutti, condivisi
dagli assistenti Spirituali Mons. Tucci, Don Enzo
Romano, e dall'intero Consiglio Direttivo é questo: la
nostra devozione a San Rocco sia gioia, amore, carità,
fratellanza.
Anche quest'anno, Gesù torna a ridarci la sua dolcezza
di fanciullo.
Natale siamo tutti noi quando lavoriamo per la pace,
quando sorridiamo, quando amiamo nel silenzio,
quando soffriamo con gli altri perchè solo allora nascerà
Gesù dentro di noi.
Auguri per un 200 3 di gioie serene.
Il Saluto di Mons. Tucci
Mons. Tucci
Sulle Orme di San Rocco
3
L’ incontro degli Amici di San Rocco nella Città Eterna, Centro della Cristianità.
C
ome il nostro Santo, ci siamo incamminati per le vie
della Cristianità per incontrare Cristo il Risorto, al
quale molto spesso presi da altro non diamo la giusta
importanza, abbiamo voluto essere spinti da San Rocco
per l'urgenza di venire da te o Dio per contemplare la Tua
infinita bontà, il Tuo amore fedele e gratuito, e per essere
ristorati alla Tua mensa.
Abbiamo celebrato la memoria di San Rocco che ricorda
la bontà del cuore di Cristo con semplicità, devozione ed
affetto.
Siamo venuti numerosi da paesi lontani di tutta Italia ed
Europa fin dalle prime ore del mattino a chiedere il Tuo
soccorso Dio per intercessione del glorioso San Rocco, e
il Tuo perdono.
La Santa liturgia celebrata nella Basilica patriarcale di S.
Pietro è stata solenne e vissuta.
Dopo il pontificale presieduto dal Cardinale Sergio
Sebastiani prefetto affari economici della Santa Sede,
abbiamo accompagnato l'insigne reliquia del corpo di
San Rocco per Piazza S. Pietro seguita da oltre 8000
pellegrini e devoti.
Nel pomeriggio si è snodata dalla Chiesa in Piazza
Augusto Imperatore, con le Sacre Reliquie ed il
Simulacro di San Rocco, la solenne processione per le vie
centrali di Roma quasi per "farGli vedere meglio" il
"nostro campo operativo" per ricordarGli che è difficile
per noi raggiungere la Santità in una società ed un mondo
dove l'affare si mischia spesso con l'imbroglio, la fretta
con la frenesia, la povertà con la miseria e tu, San Rocco,
ci hai ricordato che in questo campo noi tuoi amici, devoti
dobbiamo far fiorire il nostro impegno fino a farlo
comprensione per le debolezze umane, aiuto per
l'anziano, il povero, l'emarginato, amore per tutti
soprattutto per chi ti perseguita.
Sabato 19 ottobre 2002 in Vaticano, a San Rocco e
ovunque abbiamo visto attenzione, sguardi di fede,
richieste fiduciose di soccorso e molte lacrime che ci
hanno ricordato la nostra impotenza di fronte a certi
problemi e la bontà del tuo sguardo o San Rocco capace di
contenere le nostre miserie, di accogliere i nostri
problemi e di intercedere al trono dell'Altissimo per
esaudire le nostre richieste pressanti di necessità
impossibili a noi.
Il tuo dolce sguardo in cui è riflesso quello di Dio si è
posato sulle strade, sui malati, sugli anziani, sulle
mamme, papà e bambini.
Hai visto con i tuoi occhi di Santo le miserie di noi tutti, di
un'umanità lontana dalla giustizia divina, e tu San Rocco
hai continuato a dirci "Andate voi tutti che siete oppressi a
Gesù Cristo" e noi San Rocco abbiamo seguito la tua
dolce immagine e le tue Sacre Reliquie, abbiamo cantato
con te lodi a Dio, abbiamo gridato la nostra fede cattolica,
abbiamo chiesto il tuo fraterno aiuto e tu hai continuato a
dirci di camminare con te verso Cristo che è la Luce e
Verità.
Approfitto di questa occasione per ringraziare i Parroci,
le Confraternite e Parrocchie e i gruppi “Amici di San
Rocco”, i gentilissimi Sig. Sindaci dove il Santo è
Patrono o Protettore per essere stati presenti ed aver
onorato il Santo della Carità. San Rocco Pellegrino
dell'Assoluto, Cavaliere della Carità interceda per ogni
nostro bisogno e ci prospetti nella dimensione del
Vangelo
Roma 19 Ottobre 2002
Fraternamente
Costantino De Bellis
La Vita di San Rocco - La Nascita.
L
a vita di San Rocco si svolse sul finire del XIII
secolo ed all'inizio del XIV. Visse in tempi turbinosi
ed epidemici, andando pellegrino per molto tempo della
sua vita, rimanendo sconosciuto persino agli stessi
parenti.
Il XIII secolo era stato il secolo di San Francesco d'Assisi,
suscitato da Dio a ravvivare il fuoco della carità morente.
Il secolo nascente fu caratterizzato dalla peste calamitosa
che per quasi cinquanta anni desolò l'Asia e l'intera
Europa, gettando gli animi in angosce mortali.
Ma Dio che lungo il corso dei secoli guida i popoli con
sapienza mirabile, anche in quest'occasione suscitò
uomini straordinari che, quale balsamo salutare, lenirono
parte di tanto male. Fra questi vi è San Rocco.
Tutti i santi hanno una missione speciale da compiere.
Anche S. Rocco ebbe la sua. Uomo di grande carità,
doveva passare come Gesù, benedicendo e sanando ogni
languore. Questa fu dunque la sua missione: confortare,
Sulle Orme di San Rocco
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sanare gli appestati e
indicare loro la via del
Cielo.
I genitori
I genitori che Dio destinò
al nostro Santo furono
Giovanni della Croce e
Liberia, nobilissimi,
nonché pii e virtuosi
cristiani. Essi formarono a
Montpellier una di quelle
famiglie sommamente
Nascita di S. Rocco
benedetta da Dio, dove la
dottrina cristiana era
profondamente vissuta. Il povero affamato e senza
rifugio era sempre accolto e trattato con ogni riguardo
dai Dalla Croce. Non minore era la loro nobiltà. Il padre
di Rocco era governatore di Montpellier. A lui doveva
succedere il figlio, il quale come vedremo, vi rinunziò,
aspirando ad un seggio più alto, ad un principato senza
pari nell'eternità.
Nascita
Giovanni e Liberia erano già giunti ad un'età avanzata e
ancora nessun figlio allietava la loro unione. Fiduciosi
com'erano nella divina misericordia e nell'intercessione
della Vergine, avevano più volte chiesto al Signore una
tanta grazia; ma il Cielo dapprima sembrò sordo alle
loro preghiere. Tuttavia, per nulla perdendosi di
coraggio, continuarono a pregare. Un giorno, mentre
Liberia nel Santuario della Madonna delle Tavole
rinnovava con più ardore del solito le suppliche alla
Vergine sentì una voce: “O donna, vivi tranquilla: Dio
ha esaudito le tue preghiere”. Non si era pregato
invano. Dio premiò la fede dei pii coniugi, la loro
costanza, la loro umiltà e Liberia nel 1295, diventava
madre per la prima volta, dando alla luce un figlio che
doveva un giorno raggiungere le vette della santità.
Il neonato ben presto, fu battezzato e gli venne dato il
nome di Rocco e secondo il voto fatto dalla madre fu
consacrato alla Vergine, affinché lo custodisse
costantemente.
Santi presagi
Si narrano fatti straordinari sulla fanciullezza di San
Rocco. Una croce rossiccia, come scolpita sulla viva
carne, gli fregiava il petto a sinistra, quasi indizio della
sua futura santità e della pazienza nel portare la croce
dietro a Gesù Cristo.
La tradizione dice anche che nei giorni di Venerdì e
Sabato rifiutava il seno materno, in segno di penitenza.
E sebbene bambino, cominciò fin da allora praticare il
digiuno mangiando poco al pasto solito del latte che gli
dava la pia madre.
Sono segni questi dell'infinita misericordia del Signore
e mostrano anche la pietà che regnava nell'ottima
famiglia.
Continua nel prossimo numero
Le Reliquie dei Santi
Reliquia Pellegrina
I
l Concilio Vaticano II
ricorda che “La Chiesa,
secondo la tradizione, venera
i Santi e tiene in onore le loro
reliquie e le loro immagini”.
L'espressione “Reliquie dei
Santi” indica innanzitutto i
Corpi o parte di essi di
quanti vivendo ormai nella
patria celeste, furono su
questa terra, per la santità
eroica della vita, membra
insigni del corpo mistico di
Cristo e Tempio vivo dello
Spirito Santo (cf. 1 con 3, 16;
6, 19;2 con 6,16).
Il rinnovato Messale
Romano ribadisce la validità
dell'uso di collocare sotto
l'altare da dedicare le reliquie
dei Santi. Poste sotto l'altare
le reliquie indicano che il
sacrificio delle membra trae
origine e significato dal
sacrificio del corpo e sono
espressione simbolica della
comunione nell'unico
sacrificio di Cristo di tutta la
Chiesa, chiamata a
testimoniare, anche con il
sacrificio, la propria fedeltà a
Cristo Signore.
A questa espressione
culturale e liturgica, se ne
aggiungono molte altre di
carattere popolare.
I fedeli amano le reliquie.
Le varie forme di devozione popolare alle reliquie dei
Santi, quali il bacio delle reliquie, l'ornamento con luci e
fiori, la benedizione impartita con esse, il portarle in
processione, non esclusa la consuetudine di recarle
presso gli infermi per confortarli e avvalorarne la
richiesta di guarigione, devono essere compiute con
grande dignità e per un genuino impulso di fede.
Tutto ciò la Chiesa confessa allorché riconoscente a Dio
Padre, proclama: “nella vita dei Santi ci offre un
esempio, nell'intercessione un aiuto, nella comunione di
grazia un vincolo di amore fraterno”.
Infine unico scopo della venerazione dei Santi e delle
reliquie è la gloria di Dio e la santificazione dell'uomo
attraverso una vita pienamente conforme alla volontà
divina e l'imitazione delle virtù di coloro che furono
eminenti discepoli di Cristo, come lo fu anche San
Rocco nostro amico e patrono.
Sulle Orme di San Rocco
5
L’ Angolo della Riflessione e del Conoscere
D
io è carità (1Gv 4, 8. 16). Dio è amore, in altre i l p r e c e t t o : N o n
parole comunica se stesso, è dono totale di sé. È la commettere adulterio,
sua natura, la sua legge vitale: egli esiste donandosi e il non uccidere, non rubare,
dono è la sua vita. Dio ha un figlio che ama teneramente e non desiderare e qualsiasi
in cui ha posto tutte le sue compiacenze: Padre e Figlio altro comandamento, si
vivono in continuo e strettissimo abbraccio e l'amore che riassume in queste parole:
li congiunge è un legame vivente: lo Spirito. La vita di Amerai il prossimo tuo
Dio è veramente comunione, un continuo e perfetto come te stesso. L'amore
Padre Enzo Romano
scambio d'amore.
non fa nessun male al
Dio non si dona solo nella vita trinitaria, si dona nel p r o s s i m o : p i e n o
mistero dell'incarnazione unendosi all'umanità del Cristo compimento della legge è l'amore (Cf. Rm 12,8-10).
e grazie al Figlio si dona a noi, ci eleva alla sua vita e ce ne Ma egli vuole che noi dimostriamo la carità amando il
rende partecipi.
prossimo. La carità verso Dio quando si trasforma in
“Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo opere, si attua a favore dei fratelli.
Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non
"Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo
muoia, ma abbia la vita eterna”. (cf Gv 3,16).
amarci gli uni gli altri." ( 1Gv 4, 11)
Così la carità di Dio per l'uomo si rende concreto in Gesù: “Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e
egli è la rivelazione stessa dell'amore del Padre, la sua camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha
presenza concreta nel mondo, questo figlio il Padre lo amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in
dona agli uomini. Lo sacrifica perché nessuno si perda ma sacrificio di soave odore”. (Ef 5, 1-2).
tutti siano salvi. Ormai il dramma dell'amore La carità abbraccia tutti gli uomini senza nessuno
misericordioso di Dio non si svolge più attraverso i fatti escludere. La misura del nostro amore quindi deve
singoli anche se continuati, ma attraverso la persona di rispecchiare questi comandamenti del Padre:
Gesù che ne costituisce la "personificazione". Gesù è Dio "Come il Padre ha amato me...", "Come io vi ho
che viene a vivere in piena umanità il suo amore e a farne amati...".
sentire l'appello ardente. Come Cristo ha compiuto la sua Dio è totale rinuncia a se stesso ed è in questo modo che ci
missione di rendere presente nel mondo e di comunicare chiede a nostra volta d'amare. Cristo costituisce per noi
agli uomini l'amore di Dio?
l'esempio concreto di come
"Passò facendo del bene a tutti"
dobbiamo viverlo.
(At 10, 38). Gesù è venuto per
Il crocifisso: ecco l'autentico
cercare e salvare ciò che era
ritratto di Dio. Fino a che punto
perduto, è il Buon Pastore. Gesù
Dio è carità e quale carità egli è, lo
non ama gli uomini di un amore
si scopre solo in Gesù Cristo e
qualsiasi ma "come il Padre ha
nella sua morte in croce per gli
amato me così io ho amato voi".
uomini. La croce ci dice cosa
Con lo stesso amore infinito,
significhi amare come Dio e
incondizionato, totale. È un amore
come Cristo.
tenero, personale, che tende alla “La parabola del buon Samaritano”. Miniatura, secolo XV. La croce ha due facce, l'apparente
piena comunione. In Cristo e per
sconfitta e la vittoria, il crocifisso e il
Codice De Predis, Torino, Biblioteca Reale.
Cristo gli uomini possono percepire cosa è
risorto. Mostra tutta la malvagità e la
e com'è l'amore di Dio e trovano un esempio mirabile di miseria dell'uomo che non esita a condannare il Figlio di
com'essi stessi devono amare.
Dio innocente; ma anche tutta la profondità e l'efficacia
Gesù non è solo la manifestazione dell'amore del Padre del perdono di Dio. L'ultima parola non è il peccato,
per noi e il modello del nostro amore. È anche la fonte. ma l'amore!
Noi non possiamo "amare in quel modo" se non unendoci Fa contemplare la profondità inaudita dell'amore di Dio e
a lui: "Io sono la vite: senza di me non potete far fa comprendere che la nostra vita deve rassomigliare alla
nulla".L'amore nostro, che partecipiamo dell'amore di vita del crocifisso che si dona senza riserve, che rifiutato
Dio-trinità, non sarà altro che irraggiare agli altri ama e perdona, e non rompe la solidarietà con chi lo
quell'amore che Dio stesso suscita e spande nei nostri rifiuta. Siamo chiamati a rendere credibile la nostra fede
cuori. Il Nuovo Testamento inculca l'amore del prossimo vivendo, testimoniando la pratica dell'amore (Gv 13, 35).
fino a dare l'impressione che esso sia di fatto l'unico La carità nel mondo è perciò segno del regno di Dio che
precetto della Nuova Alleanza. Non abbiate alcun debito viene.
con nessuno, se non quello di un amore vicendevole;
Padre Enzo Romano
perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti
Sulle Orme di San Rocco
6
Dall’ Omelia del Cardinale Sergio Sebastiani
L
a parola di Dio che abbiamo ora ascoltato ci
illumina e ci stimola a seguire l'esempio di San
Rocco per avvicinarci sempre di più al Signore Gesù "via,
verità e vita" per essere anche noi autentici testimoni di
Dio in una società che dimentica del passato, vive senza
ideali, senza valori autentici, senza radici, come se Dio
non esistesse, con il crescente pericolo di un confuso e
tenebroso sincretismo di culture, di credenze di culti
esoterici e di superstizioni che attirano su di noi lo sdegno
del profeta Isaia: "rompete le catene dell'ingiustizia,
rimuovete da voi ogni peso che opprime gli uomini,
rendete la libertà agli oppressi e spezzate ogni legame
che li schiaccia". Si! Siamo schiacciati, oppressi quasi
schiavizzati dai tanti messaggi negativi dei mass-media,
in particolare da quelli televisivi pieni di volgarità di odio
di vendetta, di egoismo!
Mai voi, devoti di San Rocco, non seguite questi
"predicatori bugiardi" e corrotti. Voi riconoscete e
seguite il solo Maestro Gesù, il Cristo, Figlio di Dio
incarnato. Essi appartengono al mondo; perciò parlano
secondo i criteri del mondo. voi invece appartenete a Dio
ed ascoltate il Suo Spirito, come ci insegna San Giovanni
che nella sua lettera, ci fa vibrare di gioia quando
esclama: "Miei cari, amiamoci gli uni gli altri perchè
l'amore viene da Dio. Dio ci ha manifestato il suo
amore per noi mandando nel mondo Suo Figlio per
darci la vita".
"L'amore vero è questo: non l'amore che noi abbiamo
avuto verso Dio, ma l'amore che Dio ha avuto per noi; il
quale ha mandato Gesù Suo Figlio per farci avere il
perdono dei nostri peccati"!
Saremo giudicati sull'amore che avremo avuto gli uni gli
altri: "Ciò che avrete fatto ad uno di questi miei
fratelli più piccoli , l'avete fatto a me" dice il Signore.
S. Rocco ha ben intuito il significato di questo
comandamento nuovo del Signore Gesù. Rimasto orfano,
Rocco seguendo il suggerimento di Gesù al ricco che gli
chiedeva cosa doveva fare per avere la vita eterna,
vendette i suoi grandi averi e li diede ai poveri; poi si fece
pellegrino di carità.
Divenne un contemplatore del volto sofferente di Dio
inchiodato in croce. Ed egli, vedendo le sofferenze dei
poveri, degli ammalati, degli appestati, riconobbe in loro
il volto di Dio sofferente.
Quanto è attuale oggi l'esempio di S. Rocco! Se la peste è
stata ormai debellata, è sorta una malattia nuova: l'AIDS è
la peste del XXI secolo, che sta uccidendo centinaia di
migliaia di bambini, donne uomini, specialmente in
Africa.
Se fosse vissuto oggi, egli non avrebbe percorso le vie
dell'Europa, ma sarebbe volato in Africa! Tuttavia se
l'Europa non è più colpita da peste bubbonica, è devastata
da ben più deleterie pesti: il secolarismo che ha diffuso la
peste dell'odio, della violenza e dell'edonismo sfrenato.
Il secolarismo è la nuova peste in Europa che sta
uccidendo gli unici antitodi alle barbarie regnanti che
sono la fede, il timor di Dio, l'amore cristiano ("amatevi
gli uni gli altri"). Amici di S. Rocco ricordate sempre che
l'amore è più forte dell'odio. Fatevi testimoni d'amore e di
speranza tra voi, in famiglia, nei posti di lavoro o di
studio, nella società e nelle vostre città.
S. Rocco ha messo in pratica con generosità e con gioia il
comandamento dell'amore in Cristo, si è donato
incondizionatamente al Padre e ai fratelli.
Maria la Vergine Santa, donataci dal Figlio suo dall'alto
della Croce, e della quale San Rocco fu figlio devoto e
affezionato, interceda per tutti con la sua materna
protezione e conceda a ciascuno di noi e al vostro
significativo movimento di essere "sale della terra e luce
del mondo" perchè aiutando i
fratelli a riscoprire il
comandamento della
carità possiamo
sentirci dire un
giorno lassù da
Gesù, nostro
Salvatore, le
consolanti
p a r o l e :
" Ve n i t e
benedetti dal
Padre mio,
ricevete il
p r e m i o
preparato per
voi fin dalla
fondazione del
mondo".
Così sia!
Sulle Orme di San Rocco
Ci Scrivono
S
ono iscritta ad una
Confraternita intitolata a
San Rocco e su Famiglia
Cristiana ho letto dell'incontro a
Roma, il 19 Ottobre p.v., degli
Amici di San Rocco.
Purtroppo non ho potuto
partecipare agli incontri di
Voghera e di Piacenza essendo
rimasta vedova di un confratello
che ha cercato di portare avanti,
nella sua vita e nella
confraternita, la fedeltà a Dio e
la carità al prossimo, proprio
come si propone la vostra
Associazione.
Avevo letto anche di una
fiaccola che avrebbe portato la
sua luce nelle varie realtà che
onorano S.Rocco e mi è
sembrata una bella iniziativa.
Vorrei farvi sapere che un nostro
giovane confratello, costretto in
carrozzella da un tuffo finito
male, ha scritto un libro in forma
di diario su San Rocco nel quale
si legge la sua sofferenza e la sua
serenità, credo raggiunta a caro
prezzo, nel viverla.
Il libro si intitola "Diario di un
pellegrino" di Paolo Gentile.
L'idea di scriverlo è nata in
seguito al fatto che il gruppo
ragazzi - giovani della ns.
Confraternita, si recava un
giorno alla settimana a far visita
a Paolo.
Vi ho scritto perché parteciperei
col cuor all'incontro a Roma del
19 Ottobre ma non posso.
Comunque apprezzo molto
l'iniziativa e vorrei sapere se è
possibile iscriversi alla vostra
associazione. Personalmente ho
iniziato da poco una raccolta di
vecchie immaginette di San
Rocco e mi piacerebbe
riceverne qualcuna dai vostri
associati nelle varie parti
d'Italia.
Mi sento unita a voi in spirito e
in preghiera e unisco un fraterno
saluto.
Giuseppina Firpo
Varazze -SV
E
' mio desiderio farvi
giungere la mia supplica,
composta dalla sottoscritta, ad
onore di San Rocco "Santo
Patrono" della Cappella di
"Brignoletta" frazione di
Cengio (SV).
Mi farebbe tanto piacere se essa,
fosse divulgata, specie tra gli
"Amici di San Rocco" e/o
stampata, e venduta in favore
dei poveri.
Il mio Parroco è Mons. Bertola
Tarcisio. Io sono una poetessa
ed ho 57 anni, madre di una
giovane disabile. Ho molte
preghiere e pensierini "motti
religiosi" e vorrei poterli
pubblicare. Conoscete una Casa
Editrice disposta a farlo gratis?
Ripeto io non voglio niente.
Nella speranza di ricevere una
risposta, vi porgo il mio grazie.
Il Signore visiti il v/s cuore e lo
riempia di caldo amore.
Ivana Nardoni
Se volete scriverci inviate le vostre lettere al
seguente indirizzo:
Presidenza e Procura Associazione Europea
Amici di San Rocco.
Presso chiesa di San Rocco.
Piazza Augusto Imperatore 6
00165 Roma.
7
Chi Siamo
L'Associazione Europea “Amici di San Rocco” nasce
allo scopo di attuare iniziative del piu' alto interesse
sociale, culturale e di ispirazione cristiana, nel nome di
San Rocco, al fine di tutelare la devozione, l'arte e la
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figura del santo pellegrino, e di incentivare lo studio di
tutti questi aspetti e di svolgere attivita' di promozione e
solidarieta' sociale.
L'Associazione e' retta da un consiglio direttivo
presieduto dal procuratore sig. Costantino De Bellis
originario di Stornara (Fg) e dal vic. Pres. Michele
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intestato all'Ass. Eur. “Amici di San Rocco”
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Aiutateci a realizzarlo.
! E' prossima l'apertura di una struttura donataci
in comodato d'uso dal comune di Aprigliano
(Cs) per dare agli Amici di San Rocco la
possibilità di svolgere dei ritiri spirituali.
! Realizzazione del sito Internet dell'Associazione
Europea Amici di San Rocco.