processo “attivita` educativa”

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processo “attivita` educativa”
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Procedura per il PROCESSO “ATTIVITA’ EDUCATIVA”
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P39.07.04
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7/08/13
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Comune di Rimini
Servizi Educativi
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6
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P.za Cavour, 27 47921 Rimini
tel. 0541/ 704264 fax 0541/ 704250
http://qualita.comune.rimini.it
Direzione Servizi Educativi e di Protezione Sociale
via Ducale, 7 47921 Rimini
tel. 0541/704764 fax 0541/704760
Procedura per il
PROCESSO “ATTIVITA’ EDUCATIVA”
Sistema Qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2008
Tipo di
operazione
Nome e Cognome
Referente Qualità
Redige
Fiorella Zangari
Direttore Servizi Educativi
Approva
Fabio Mazzotti
Motivo dell’emissione
Pag. 6 revisione documento di passaggio e procedura di continuità
verticale
Funzione
Firma
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1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Scopo della presente procedura è descrivere le modalità attraverso cui viene pianificata,
attuata, verificata l’attività educativa nel servizio Nidi d’Infanzia del comune di Rimini.
2
RESPONSABILITÀ E ATTRIBUZIONI
Sono responsabili dell’applicazione della presente procedura:
Direttore Servizi Educativi e di Protezione Sociale;
Responsabile della Direzione Tecnico-Pedagogica;
Coordinatori pedagogici;
Tutto il personale educatore;
Tutto il personale ausiliario (operatori scolastici e di cucina);
3
MODALITÀ OPERATIVE
3.1 GENERALITÀ
Tutta l’attività educativa che si svolge nell’ambito del Servizio Nidi d’Infanzia è basata su
uno studio svoltosi nel 2000 a cura del personale del servizio e di esperti esterni dal quale
è stato emesso il documento “AAA Asili Nido Rimini cercasi modello” e rivisto nel
documento “Essere educatori al Nido”.
Gli aspetti metodologici dei percorsi per lo sviluppo e per l’apprendimento, sono stati
elaborati da un gruppo di lavoro formato da educatrici e Coordinamento Pedagogico,
nell’a.s.2005/06, dal quale è scaturito un documento denominato “Progetto sulla
carta”,socializzato e condiviso da tutti gli operatori.
I contenuti dell’attività educativa variano a seconda dell’età dei bambini cui è rivolta:
lattanti
(3 – 8 mesi);
piccolissimi
(9 – 14 mesi);
piccoli
(15 – 20 mesi);
medi
(21 – 26 mesi);
grandi
(27 – 36 mesi).
L’attività educativa viene esaminata nella presente procedura attraverso le fasi di:
Pianificazione
Attuazione (esecuzione dell’attività)
Verifica
3.2 PIANIFICAZIONE
L’attività educativa viene pianificata attraverso :
Progetto Pedagogico : puntualizza la fisionomia del Nido, il profilo educativo e la sua
identità. Nel documento si dichiarano i valori sottesi, le finalità educative e gli obiettivi,
l’organizzazione pedagogica della giornata educativa (tempi e spazi), le modalità e le
strategie dell’inserimento, le proposte educative, la partecipazione dei soggetti
protagonisti al progetto educativo, il personale e i ruoli, la continuità orizzontale
(rapporti con le famiglie e il territorio) e verticale (nido e scuola), le iniziative per
valorizzare le differenze, la documentazione.
Tale documento, consolidato e condiviso da tutto il personale educativo e dalla
coordinatrice nei suoi assunti pedagogici e organizzativi ogni tre anni, viene rivisto
dalle educatrici in sede di collettivo tecnico entro il mese di giungo di ogni anno. Il
documento viene consegnato alle famiglie di ciascun bambino nuovo iscritto durante
l’Assemblea di apertura (settembre).
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Come documento più specifico di carattere tecnico organizzativo è previsto il modulo
(M39.07.32) che ha lo scopo di organizzare gli spazi ed i tempi nell’ambito dei quali
viene svolto il servizio. Questa attività viene svolta nelle prime due settimane di
settembre, a cura del collettivo (educatori ed operatori scolastici) di ciascun plesso
scolastico; la formulazione definitiva è presentata al coordinamento pedagogico entro il
mese di ottobre. Successivamente il personale educatore ha il compito di individuare i
contenuti educativi da attuare.
Progetto educativo per lo sviluppo e l’apprendimento (M39.07.13)
Tutti gli incontri del collettivo sono verbalizzati su apposito modulo (M39.07.12).
3.2.1 Progetto educativo per lo sviluppo e l’apprendimento
Il progetto ha lo scopo di individuare il percorso educativo e formativo da attuare
nell’anno scolastico di riferimento. L’individuazione degli argomenti da inserire nel
progetto è svolta mediante riunioni del collettivo docenti, opportunamente
verbalizzate sul modulo (M39.07.12)
Il progetto è definito entro il mese di dicembre di ogni anno.ed attuato dal mese di
gennaio.La formalizzazione della progettazione avviene mediante la compilazione
del modulo (M39.07.13) rispettivamente per ogni progetto da attuare, sottoposto
successivamente alla coordinatrice pedagogica ed alla responsabile della direzione
tecnico-pedagogica per l’approvazione. Eventuali modifiche del modulo comportano
l’aggiornamento dell’indice di revisione e della data di emissione.
Per ogni progetto vengono definiti:
Il nome del plesso/i;
Titolo
Gli spazi da utilizzare;
L’anno scolastico di riferimento;
Il periodo di durata;
La cadenza di svolgimento delle attività;
Numero ed età dei bambini a cui è rivolto;
Sezioni coinvolte.
Vengono inoltre individuati:
▪ Campi di esperienza: fanno riferimento alle aree di sviluppo dei bambini (corpo,
comunicazione, logica, ambiente, educazione affettiva e sociale);
▪ Osservazione iniziale: raccoglie l’analisi dei bisogni, degli interessi, delle
caratteristiche di ciascun gruppo sezione da cui scaturiscono i contenuti e gli
obiettivi delle esperienze educative ipotizzate (di sezione);
▪ Contenuti del progetto: descrivono le motivazioni, l’argomento e le finalità
generali del progetto (di plesso);
▪ Obiettivi/competenze: si intendono i processi che vengono attivati rispetto alle
dimensioni dello sviluppo del bambino e che si manifestano in termini di abilità
e capacità da acquisire. Le finalità generali del progetto vengono diversificate
nelle specifiche sezioni in relazione all’età dei bambini e alla composizione dei
gruppi.
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Itinerario metodologico costituito dalla descrizione (per ciascuna sezione) di:
− Esperienze educative da proporre
− Allestimento spazi e materiali
− Composizione dei gruppi e organizzazione dei tempi
Modalità di osservazione in cui vengono indicati gli strumenti previsti per
analizzare le reazioni dei bambini alle esperienze proposte
Modalità di documentazione delle esperienze realizzate
▪
Verifica: fa riferimento all’analisi dell’efficacia delle proposte e delle scelte
educative e si realizza attraverso una riflessione intermedia (entro marzo), di
sezione (da cui possono scaturire ipotesi di cambiamento) e da una valutazione
conclusiva realizzata di plesso (entro giugno).
▪
Bibliografia
Il glossario per la compilazione del progetto educativo per lo sviluppo e l’apprendimento
(M039.07.13) e il diario di bordo con cui viene monitorata l’efficacia della proposta educativa
(M39.077.13) sono documentati nel capitolo 3 del libro “L’identità del Nido: progettare lo spazio” (a
cura del Coordinamento Pedagogico e di Maria Cristina Stradi) pubblicato da Centri Didattici
Specializzati che si assume come documento di riferimento del modello pedagogico e
metodologica con cui è progettata l’attività educativa dei Nidi Comunali.
INTEGRAZIONE SCOLASTICA
L’inserimento e l’integrazione dei bambini certificati ai sensi della ex Legge n. 104 del 92
rappresenta, per il nido, una ricchezza e una opportunità educativa e prevede modalità di
intervento specifiche. La proposta educativa è articolata partendo dall’osservazione sistematica
delle esigenze e delle risorse del bambino formalizzata nel modello Profilo Dinamico Funzionale
(PDF) M39.07.52.A e aggiornata su M39.07.52.B rispetto gli elementi di cambiamento e sulla base
dei dati che emergono negli incontri con la famiglia e gli operatori sanitari dell’Ausl descritti nella
procedura sulla “Pediatria di comunità” (P39.07.07).
L’elaborazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) M39.07.53 è finalizzata a rispondere in
modo specifico ai bisogni del bambino e a favorire l’acquisizione di competenze sul piano
cognitivo, affettivo, relazionale e sociale; gli obiettivi specifici previsti vengono perseguiti in
raccordo con le esperienze di gioco previste nell’ambito del progetto per lo sviluppo e
l’apprendimento di sezione.
Il P.E.I è compilato a partire dalle annotazioni contenute nel modello PDF (potenzialità di sviluppo)
a cura dell’educatrice di sostegno e delle educatrici della sezione in cui è inserito il bambino, con
la supervisione della Coordinatrice di riferimento; è discusso ai fini della sua validazione negli
incontri con la famiglia e gli operatori Ausl. Come strumento di monitoraggio , per osservare e
riflettere su ciascuna delle esperienze realizzate verrà utilizzato il modulo M39.07.14 (diario di
bordo).
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3.3 ATTUAZIONE DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA
L’attività educativa si realizza con l’attuazione delle varie esperienze previste nei progetti
attraverso il gioco che rappresenta la strategia privilegiata di relazione, conoscenza e
apprendimento del bambino. Tutti i momenti che compongono la “Giornata Educativa”:
accoglienza, colazione, igiene, pranzo, riposo pomeridiano, uscita sono intenzionalmente
organizzati dagli educatori per favorire il benessere, la cura, lo sviluppo affettivo, cognitivo
e sociale dei bambini e tengono conto nella modalità di svolgimento della fascia d’età a cui
sono rivolti.
3.3.1 Le esperienze di gioco
Tutte le esperienze di gioco proposte ai bambini durante la giornata educativa, sia in
riferimento ai progetti per lo sviluppo e l’apprendimento che alle proposte educative
non strutturate, richiedono la “regia“ intenzionale dell’educatore che suddivide i
bambini in sottogruppi, allestisce gli spazi, definisce i tempi, seleziona i materiali.
L’educatore partecipa alle esperienze di gioco dei bambini, osserva e stimola il loro
coinvolgimento, condivide a livello affettivo le loro scoperte, interviene per sostenere
e facilitare le relazioni tra i bambini senza assumere un atteggiamento direttivo.
Tale comportamento permette al bambino di misurare e sperimentare le sue
competenze, di relazionarsi con gli altri bambini e con gli oggetti.
Nel processo di costruzione delle competenze affettive e cognitive il bambino ha la
possibilità di ricercare l’adulto per avere conferme o rassicurazioni, ma l’educatore
non deve condizionare o anticipare l’attività del bambino. I bambini devono avere la
possibilità di esplorare in modo autonomo lo spazio e gli oggetti in base alle proprie
preferenze, bisogni relazionali e di comunicazione, stili di apprendimento.
3.3.2 Realizzazione della progettazione delle esperienze educative del nido
Le esperienze educative previste nel progetto sono svolte sulla base delle cadenze e
secondo le modalità di attuazione stabilite per i rispettivi progetti.
Tutte le esperienze educative svolte e legate alla progettazione vengono registrate, a
cura dell’educatore, sul modulo M39.07.14 (Diario di Bordo) predisposto per ogni
progetto e disponibile presso ogni sezione.
Per ogni attività l’educatore allega le osservazioni (sia sotto forma di griglia che in
forma descrittiva) compiute sui comportamenti dei bambini durante lo svolgimento
dell’attività e registra le valutazioni rispetto all’efficacia dell’attività proposta.
La valutazione dell’efficacia delle esperienze educative avviene considerando:
• L’interesse e il coinvolgimento dei bambini (partecipazione)
• La coerenza delle esperienze rispetto agli obiettivi
• La pertinenza ed efficacia degli spazi e dei materiali scelti
• La correttezza nella scelta dei tempi e nella composizione dei gruppi
• Le strategie educative messe in campo dall’adulto
Le informazioni raccolte vengono illustrate, a cura dei rispettivi educatori, nelle
riunioni di collettivo, e costituiscono elementi fondamentali per il riesame del
processo stesso, realizzato attraverso la compilazione della voce “riflessione del
gruppo di lavoro” e “valutazioni conclusive” del modulo (M39.07.13)
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A chiusura dei rispettivi progetti i moduli M39.07.14, opportunamente compilati,
vengono, unitamente ad altro materiale riferito ai progetti (fotografie, filmati, ecc.),
archiviati in appositi contenitori.
3.4
CONTINUITA’ VERTICALE CON LA SCUOLA INFANZIA
Per sostenere il passaggio del bambino dal Nido alla Scuola dell’Infanzia e affinché il
cambiamento avvenga in una prospettiva di continuità, rappresentando un’ occasione
di crescita per i soggetti coinvolti (il bambino e la famiglia) sono stati individuati alcuni
strumenti, condivisi con la Scuola Infanzia:
▪
Documento di continuità: elaborazione di un documento (M39.07.34) scritto a
più voci da bambini, genitori, educatrici che restituisce tutto il percorso di
crescita del bambino al Nido: le sue abilità, le competenze, le relazioni con gli
altri.
Il documento è così strutturato:
• “Carta d’identità” del bambino che riporta la sua fotografia, il nome e
cognome, la data di nascita, il Nido e la sezione frequentata
• “Ti racconto di me” in cui vengono raccolte 2-3 foto significative del bambino
• “I miei (di)…SEGNI” che raccoglie una frase e/o un disegno o
eventualmente una foto con cui il bambino può lasciare traccia di sé.
• Due pagine dedicate una ai genitori e una alle educatrici per raccontare del
bambino e della sua esperienza sia a casa che al nido facendo emergere le
sue caratteristiche, particolarità, preferenze e risorse.
▪
Procedura di utilizzo:
In una riunione di sezione le educatrici illustrano il documento ai genitori;
Le educatrici compilano le parti di loro competenza e lo consegnano ai
genitori;
I genitori compilano lo spazio loro dedicato;
Le educatrici nel colloquio finale rileggono e condividono il documento con i
genitori;
Il documento viene consegnato ai genitori con l’indicazione di consegnarlo
alle insegnanti della scuola infanzia in occasione del colloquio iniziale che si
svolge prima dell’apertura del servizio a settembre.
Colloqui di passaggio: durante i primi giorni di settembre viene concordato, in
un’ottica di collaborazione, un colloquio tra le educatrici e le insegnanti per una
prima conoscenza del bambino e per la restituzione della sua esperienza al
Nido.
Contenuti da affrontare durante il colloquio:
Autonomie raggiunte dal bambino
Modalità di relazione con i pari e con gli adulti
Abilità sociali
Interessi del bambino
Originalità del bambino
Bisogni ed eventuali aree problematiche
Necessità del bambino durante il momento del distacco dal genitore
Atteggiamento del genitore nel momento del distacco dal figlio
Partecipazione delle famiglie alla vita del nido
3.5
CONTROLLO DEL PROCESSO DI ATTIVITA’ EDUCATIVA
Il processo di attività educativa è tenuto sotto controllo a cura del:
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personale educatore (il quale opera in autocontrollo)
coordinatori pedagogici
responsabile della direzione tecnico-pedagogica (nel ruolo di supervisione del
processo di realizzazione dell’attività educativa del servizio nidi d’infanzia)
3.5.1
Controllo del personale educatore
Questo controllo ha lo scopo di monitorare il grado di
apprendimento/maturazione dei bambini rispetto agli obiettivi fissati sui
rispettivi progetti.
In via principale tale controllo è svolto attraverso l’osservazione dei
comportamenti dei bambini. In altri casi il controllo è svolto in modo “guidato”
utilizzando materiali predisposti ad hoc dagli educatori, letture, conversazioni
e giochi strutturati
Le valutazioni sull’efficacia delle proposte educative messe in campo dagli
educatori devono essere registrate sul modulo M39.07.14.
Nel caso in cui le informazioni siano riferite a singoli bambini e/o
scaturiscano da attività non comprese nel progetto per lo sviluppo e
l’apprendimento ma osservabili durante le cure di routine devono essere
annotate sul modulo M39.07.15. nei modi e nei tempi previsti dalla
procedura P390705. Per i bambini certificati le osservazioni sono annotate
sul modulo M39.07.52 (PDF) ed aggiornate su M39.07.52A (aggiornamento
PDF).
3.5.2
Monitoraggio dei Coordinatori Pedagogici
Il monitoraggio del coordinamento pedagogico è rivolto all’attività educativa di
tutto il plesso ed ha lo scopo di: garantire la continuità educativa, raccogliere
informazioni e documentare le esperienze fatte, valutare l’operato del
personale educativo.
Le verifiche svolte a cura del coordinamento si distinguono in “controllo
documentale” e “controllo sul campo”.
a)
Controllo documentale. Consiste nell’esame dei contenuti dei
documenti di progettazione, di cui al § 3.2, predisposti dagli educatori.
Attraverso questa attività i coordinatori pedagogici valutano, in
particolare per i progetti per lo sviluppo e l’apprendimento,
l’adeguatezza e la correttezza del percorso e la compatibilità degli
obiettivi proposti con l’età dei bambini cui sono rivolti.
Gli educatori provvedono ad aggiornare i documenti sulla base delle
eventuali osservazioni promosse dai coordinatori, il documento si
intende definitivamente approvato se firmato dal coordinatore
pedagogico e dalla responsabile della direzione tecnico-pedagogica.
Controllo sul campo. In via principale il controllo sul campo è svolto
attraverso la partecipazione ai collettivi. Le 5 riunioni di collettivo sono
distribuite in corso d’anno (settembre, ottobre/novembre, gennaio,
marzo, maggio) in modo da rendere maggiormente efficace l’attività di
controllo/coordinamento.
Il 1° collettivo, eseguito a inizio anno scolastico, prende in esame
l’organizzazione complessiva del servizio e il progetto
pedagogico
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Il 2° collettivo esamina l’attuazione del progetto pedagogico e valuta il
funzionamento generale del plesso.
Nella 3° riunione di collettivo viene discusso, da parte del
coordinamento pedagogico, il progetto per lo sviluppo e
l’apprendimento presentato entro dicembre, con le
indicazioni delle eventuali modifiche da apportare.
Nella 4° riunione di collettivo il coordinamento collabora e valuta lo
stato di avanzamento della progettazione, rispetto agli
obiettivi fissati, delle attività di progetto, in tale ambito
verifica anche le registrazioni sul “diario di bordo”.
Il 5° collettivo prende in esame il raggiungimento degli obiettivi,
l’efficacia della metodologia applicata, la situazione
complessiva
di
ciascuna
sezione.
Coincide
sostanzialmente con la fine dell’anno scolastico ed è il
momento in cui viene riesaminato l’intero processo.
Tutti collettivi sono verbalizzati sul modulo M39.07.12.
Il controllo sul campo è eseguito dal coordinamento pedagogico anche
attraverso l’osservazione dei comportamenti dei bambini e degli
educatori. Il Coordinamento segnala, ove lo ritenga necessario, alla
Direzione eventuali comportamenti difformi.
Sia il controllo documentale che il controllo sul campo si realizzano
secondo i criteri indicati nel documento V39.07.03 (Ruoli e compiti del
coordinamento).
Gli esiti negativi dei controlli elencati nei precedenti punti danno luogo
alla apertura di NC utilizzando il modulo MG.08.01
3.6 ELEMENTI E INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ
L’elenco degli elementi e/o indicatori da utilizzare per la valutazione del processo è
predisposto dai coordinatori pedagogici unitamente alla responsabile della direzione
tecnico pedagogica ed ha lo scopo di rendere il più possibile oggettivabile la stima
del servizio svolto, della professionalità degli educatori e del comportamento dei
bambini.
La valutazione avviene attraverso il confronto tra i comportamenti reali rilevati e
modelli di riferimento.
Tutte le difformità rilevate determinano l’apertura di non conformità utilizzando il
modulo MG:08.01.
Gli educatori, compilando la voce “valutazioni conclusive“ del modulo M39.07.13,
presentano una relazione di sintesi del lavoro fatto durante l’anno scolastico dove si
prende in esame “cosa ho fatto – come ho fatto – perché ho fatto”; tale relazione
costituisce anche una valida documentazione ed è conservata presso ciascun plesso
3.7
RIESAME DEL PROCESSO
Il collettivo di fine anno scolastico, al quale partecipa anche il coordinamento
pedagogico, ha come scopo principale quello di riesaminare l’intero processo di
attività educativa.
In questa occasione il coordinamento pedagogico esamina le:
registrazioni riportate sul diario di bordo modulo M39.07.14
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raggiungimento degli obiettivi
eventuali problemi (non conformità) e richieste emersi dalle riunioni con le
famiglie
eventuali reclami pervenuti al plesso
le valutazioni conclusive predisposte dagli educatori
Sulla base degli elementi esaminati propone i miglioramenti da apportare all’attività e
di cui tenere conto nella pianificazione per l’anno successivo.
Il collettivo è verbalizzato sul modulo M39.07.12 consegnato in copia al
coordinamento.
I coordinatori pedagogici dall’anno scolastico 2010-11 utilizzano uno strumento di
valutazione della qualità dei nidi di Infanzia M39.07.55 scaturito da un percorso
formativo del Coordinamento Pedagogico e condiviso in sede di Consiglio di
Direzione e plenaria con gli educatori dei Nidi di Infanzia.
Lo strumento ha lo scopo di costituire una guida orientata per la realizzazione di una
visita all’interno di un servizio educativo.
Lo strumento, in particolare, prende in considerazione due dimensioni:
quella della trasparenza e riconoscibilità del progetto;
quella della qualità dello spazio.
Lo scopo dello strumento è infatti quello di raccogliere osservazioni valutative su
aspetti generali della qualità del servizio che possono essere tali da suggerire
processi di miglioramento.
L’utilizzazione dello strumento avviene con le seguenti modalità:
Prima visita e compilazione dello strumento a cura di ciascuna
coordinatrice per i servizi di cui è referente (entro dicembre)
Discussione e confronto in collettivo sugli esiti della valutazione e
condivisione di proposte migliorative (riunione di collettivo a gennaio)
Seconda visita per verifica messa in atto azioni migliorative (entro giugno)
Restituzione di collettivo dell'esito della seconda osservazione per
rilanciare obiettivi di lavoro al gruppo (settembre anno scolastico
successivo)
Lo strumento prevede per ciascuna dimensione:
l’assegnazione per ciascuna dimensione evidenziata di una valutazione (pessimoinsufficiente-sufficiente-buono-ottimo); a tal proposito è stata elaborata una
legenda allegata al modulo stesso in cui sono specificati i descrittori e le
condizioni esplicative che specificano ogni livello di giudizio riferita a ciascuna
dimensione evidenziata;
un breve rendiconto di quanto osservato dalle visite realizzate dal Coordinamento
pedagogico secondo la tempistica precedentemente descritta;
i problemi rilevati e i suggerimenti migliorativi proposti dal Coordinamento
Pedagogico ai Nidi d’infanzia
la descrizione delle azioni migliorative attivate dal personale educatore in ciascun
plesso dopo i suggerimenti migliorativi proposti dal Coordinamento Pedagogico
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Questo viene a costituire un elemento di discussione per il riesame della Direzione.
3.8
OUTPUT DEL PROCESSO
L’output del processo è costituito dalla formazione integrale del bambino che può
essere raggiunta attraverso la qualità di tutte le fasi del servizio che si svolgono
durante la “giornata educativa” dall’accoglienza sino al commiato. Il servizio nidi
d’infanzia, in concorso con le famiglie, provvede alla formazione e socializzazione dei
bambini, nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro
potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali: inoltre provvede al sostegno alle
famiglie nella cura dei figli e nelle scelte educative.
A supporto di ciò presso ogni sezione sono predisposte, per ogni bambino delle
cartelline che raccolgono i lavori svolti (es. disegni). Le cartelline dei bambini della
sezione lattanti si limitano a contenere le eventuali osservazioni degli educatori.
Il materiale di ogni bambino viene consegnato a chiusura dell’anno scolastico ai
genitori, ai quali viene anche consegnato un questionario sulla qualità percepita che
serve da riscontro generale sulla qualità erogata dal servizio asili nido (si veda
P39.07.12).
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ALLEGATI
Le registrazioni relative a questa procedura e presenti presso ogni plesso sono
finalizzate a dare evidenza di come il processo di attività educativa sia tenuto sotto
controllo.
Luogo
archiviazione
Periodo di
conservazione
Ufficio di plesso
2 anni
Ufficio di plesso
2 anni
1 educatore
referente
Ufficio di plesso
2 anni
M39.07.14 Diario di bordo
1 educatore
referente
Ufficio di plesso
2 anni
M39.07.15 Modulo di
osservazione bambino
Ogni educatore
Ufficio di plesso
Sino alla
conclusione della
frequenza
M39.07.33 Modulo per la
convocazione collettivi
Coordinatori
pedagogici
Ufficio dei
coordinatori
2 anni
M39.07.52 Profilo dinamico
funzionale
Coordinatori
Pedagogici
Ufficio dei
coordinatori
M39.07.52.A Agg. Profilo
dinamico funzionale
Coordinatori
Pedagogici
Ufficio dei
coordinatori
M39.07.53 Piano Educativo
Individualizzato
Coordinatori
Pedagogici
Ufficio dei
coordinatori
M39.07.55 Strumento di
valutazione della Qualità
Coordinatori
Pedagogici
Ufficio dei
coordinatori
Documento
M39.07.12 Verbali di
collettivi
M39.07.32
Programmazione. Educativa
M39.07.13 Progetto
educativo per lo sviluppo e
l’apprendimento
Responsabile
archiviazione
1 educatore
referente
1 educatore
referente
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3 anni successivi
alla conclusione
della frequenza
3 anni successivi
alla conclusione
della frequenza
3 anni successivi
alla conclusione
della frequenza
3 anni
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