TRIMESTRALE DI PICUM GENNAIO

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TRIMESTRALE DI PICUM GENNAIO
TRIMESTRALE DI PICUM
GENNAIO-MARZO 2012
FRONTIERE
NAZIONI UNITE
SVILUPPI NELLE POLITICHE EUROPEE
VICENDE NAZIONALI
SANITÀ
CONDIZIONI DI LAVORO
DONNE IRREGOLARI
BAMBINI E FAMIGLIE IRREGOLARI
ARRESTI ED ESPULSIONI
PUBBLICAZIONI E ALTRE RISORSE
ALTRE NOTIZIE
FRONTIERE
GERMANIA / ARTICOLO / “Morti in mare: turisti e migranti”
Presseurop ha pubblicato un riassunto dell'articolo scritto da Dominic Johnson sul quotidiano tedesco Die Tageszeitung. Il
giornalista ha messo a confronto l'incidente del Costa Concordia e la vasta copertura mediatica che ha generato con il naufragio
delle barche di immigrati che attraversano il Mar Mediterraneo, che non ricevono la stessa attenzione da parte dei media.
Fonte: Migrants at Sea, 20 gennaio 2012
GRECIA / MORTE AL CONFINE / Numerose morti riportate lungo i confini della Grecia
Sono numerosi gli immigrati irregolari morti lungo le frontiere greche tra dicembre 2011 e febbraio 2012. Un migrante irregolare
siriano di 16 anni è stato ferito a morte il 1 dicembre 2011, dopo essere stato inseguito dalla polizia nella zona di Makri, Evros.
Inoltre, i corpi di due migranti irregolari sono stati trovati il 9 dicembre 2011 presso la zona di Peplos, sulla riva del fiume Evros. Il 26
dicembre 2011, quattro immigrati irregolari, tra cui una madre e il suo figlio dodicenne, hanno trovato la morte nel tentativo di
attraversare il fiume Evros, al confine nord della Grecia con la Turchia. La polizia afferma che la morte degli immigrati irregolari
sarebbe dovuta alle condizioni metereologiche avverse. Un giovane immigrato irregolare afgano è stato trovato morto nella città di
Patras il 2 gennaio 2012. La vittima, insieme ad altri due giovani compatrioti, aveva acceso un fuoco all'interno di un container nel
tentativo di riscaldarsi. Inoltre, il 3 gennaio 2012, un immigrato irregolare indiano di 55 anni è stato trovato morto in un container che
aveva usato come riparo, vicino a Eleonas, nella regione di Thiva. Pochi giorni dopo, il 12 gennaio 2012, si sono ribaltati due
gommoni che trasportavano migranti irregolari che tentavano di attraversare il fiume Evros. Le autorità greche sono riuscite a
salvare sei migranti (quattro provenienti dall’Afghanistan e due dal Bangladesh), i quali sono stati trasferiti direttamente al
poliambulatorio di Orestiada, mentre gli altri sei, due afgani e quattro bengalesi, sono tuttora dispersi. All'inizio di febbraio, tre
immigrati irregolari di età compresa tra 20 e 23 anni, provenienti dall'Afghanistan, sono morti di asfissia all'interno di un camion
diretto a Igoumenitsa, un porto della Grecia occidentale. Il 29 gennaio 2012, una bambina di 9 anni e suo nonno sono scomparsi
nella zona di Orestiada, Evros. Il 30 gennaio 2012, un immigrato irregolare palestinese è morto di ipotermia, vicino al villaggio di
Thichero, nella regione di Evros, mentre altri 14 immigrati irregolari sono stati salvati dopo aver tentato di attraversare il fiume ed
essere rimasti intrappolati su un'isola. Inoltre, il corpo di un'immigrata irregolare di origine africana, di età compresa tra 18 e 25
anni, è stato trovato il 21 febbraio 2012 nei pressi del paesino di Amorio, vicino a Orestiada, mentre il 29 febbraio 2012 il corpo di
un immigrato irregolare di origine egiziana è stato trovato in un deposito nella zona di Korinthia.
Fonti: Xanthi Press, 2 dicembre 2011; Clandestina, 3 dicembre 2011; Xanthi Press, 12 dicembre 2011; Didymoteicho Net , 12
dicembre 2011; TVXS, 09 gennaio 2012; Ta Nea, 28 dicembre 2011; In.gr, 27 dicembre 2011; Ethnos, 27 dicembre
2011;Clandestina, 3 gennaio 2012; Ethnos, 23 dicembre 2011; Lamia Report, 3 gennaio 2012 ; Clandestina, 3 gennaio 2012;
Infomobile, 12 gennaio 2012; Clandestina, 12 gennaio 2012; Thrakinea, 12 gennaio 2012; TVXS, 7 febbraio 2012; Clandestina, 30
gennaio 2012; To vima, 30 gennaio 2012; Skai, 30 gennaio 2012; Infomobile, 29 gennaio 2012 ; Ta nea, 29 gennaio 2012 ; Skai, 29
gennaio 2012; Clandestina, 25 febbraio 2012; Infomobile, 21 febbraio 2012; Skai, 21 febbraio 2012; Protothema, 1 marzo 2012;
Inews.gr, 1 marzo 2012
GRECIA / La barriera lungo il confine greco-turco pronta tra cinque mesi
Il 19 gennaio 2012 è stato firmato il contratto per la costruzione di una barriera di una lunghezza totale di 12.5 chilometri sul confine
greco-turco, lungo il fiume Evros. Questo nonostante il fatto che la Commissione europea abbia annunciato che non verranno
elargiti fondi per il progetto di costruzione della barriera, in quanto non costituirebbe in sè una soluzione all'immigrazione irregolare
nella regione. (Vedere il bollettino PICUM del 17 gennaio 2012, http://picum.org/en/news/bulletins/31644/). La barriera ha come
obiettivo impedire l'immigrazione irregolare e il traffico degli esseri umani attraverso i confini terrestri della Grecia con la Turchia
nella regione dell'Evros. La costruzione dovrebbe essere terminata tra cinque mesi e avrà un costo di circa 5 milioni di euro. Il
ministro della Difesa del cittadino, Christos Papoutsis, ha sottolineato al parlamento greco la necessità di aumentare il personale di
pattuglia dei confini marittimi e terrestri della Grecia, in modo da combattere l'immigrazione irregolare, nonostante le richieste da
parte dei creditori greci di operare tagli alla spesa pubblica. Tuttavia, secondo tre indagini pubblicate il 15 gennaio 2012 da tre
importanti quotidiani greci, il 60% degli intervistati sarebbe favorevole alla costruzione del muro di Evros.
Fonti: Eleuthrotypia, 6 dicembre 2011; TVXS, 16 gennaio 2012; Clandestina, 20 gennaio 2012; Skai, 19 gennaio 2012 ; Inews, 20
gennaio 2012; Migration News Sheet, gennaio 2012; Kathimerini, 3 febbraio 2012
UNHCR / Il Mar Mediterraneo detiene il record della distesa di acqua più pericolosa in termini di decessi di rifugiati e
migranti nel 2011
Durante una riunione operativa per la stampa del 31 gennaio 2012, la portavoce dell'UNHCR, Sybella Wilkes, ha sottolineato il fatto
che nel 2011 circa 1500 persone sarebbero annegate o andate disperse nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo. Nel 2011,
l'UNHCR ha registrato il maggior numero di decessi nella regione mediterranea. Il 2011 ha ugualmente stabilito un record per
quanto riguarda il numero di arrivi in Europa attraverso il Mediterraneo, con più di 58000 persone in arrivo. La maggior parte delle
persone giunte via mare nel 2011 sono sbarcate in Italia (56000, tra cui 28000 tunisini), mentre in 1574 e 1030 sono arrivati a Malta
e in Grecia rispettivamente. Inoltre, secondo dati raccolti dal governo greco, circa 55000 migranti irregolari avrebbero attraversato il
confine terrestre greco-turco lungo l'Evros. Una quota crescente di questi migranti è rappresentata da bambini.
Fonti: UNHCR, 31 gennaio 2012; Migrants at Sea, 31 gennaio 2012; El País, 24 gennaio 2012 ; Heraldo, 23 gennaio 2012
YEMEN / Record di migranti che hanno rischiato la vita per raggiungere lo Yemen nel 2011, annuncia l'UNHCR
L'Alto Commissariato per i Rifugiati dell’ONU (UNHCR) ha reso noto il numero record di 103000 rifugiati e migranti che avrebbero
attraversato il mare aperto per raggiungere lo Yemen nel 2011. Tra coloro che hanno effettuato la traversata, si contano più di 130
morti annegati, mentre la maggior parte di coloro che sono giunti nello Yemen si trovavano in condizioni precarie (disidratati,
denutriti e spesso in stato di shock). Provenienti dai paesi del Corno d'Africa, questi migranti affrontano sfide e rischi estremi
durante il viaggio. Una volta giunti nello Yemen, devono affrontare ulteriori ostacoli, quali la difficoltà nell'accesso ai servizi di base,
limitazioni della propria libertà di movimento e l'impossibilità di accedere all'impiego. Mentre i somali vengono automaticamente
riconosciuti come rifugiati al loro arrivo nello Yemen, gli etiopi si trovano in una situazione più precaria. L'UNHCR raccoglie dati sui
flussi migratori nella regione da piu' di cinque anni. L'agenzia e i suoi associati forniscono assistenza medica e psicologica ai
sopravvissuti.
Fonte: UN News Centre, 20 gennaio 2012
RAPPORTO / Rapporto annuale Migreurop 2010-2011: esternalizzazione dei controlli alle frontiere europee
Alla terza edizione del suo rapporto annuale, la rete Migreurop continua la sua analisi critica dell'esternalizzazione delle politiche
sull'immigrazione da parte dei paesi europei e delle sue conseguenze. Il rapporto affronta il problema del subappalto dei controlli
migratori e del trasferimento di responsabilità dagli Stati alle compagnie private. Quest'ultimo problema diventa particolarmente
critico alle frontiere della Turchia, dove i richiedenti asilo vanno incontro a un processo di ottenimento dell'asilo estremamente
difficile e umiliante. Il rapporto discute inoltre del trattamento dei passeggeri clandestini sulle navi commerciali e nei porti.
Fonte: Migreurop, 15 novembre 2011
RAPPORTO / Pubblicazione dell'ICMC sugli obblighi legali nei confronti dei “boat people”
L'8 dicembre 2011, la Commissione Cattolica Internazionale per le Migrazioni (ICMC), membro di PICUM, ha pubblicato un
rapporto intitolato "MAYDAY! Rafforzare le risposte di assistenza e protezione per gli immigrati che arrivano in barca e con altri
mezzi nell’Europa meridionale ". Prendendo in esame gli arrivi in Grecia, Malta, Spagna e Italia, il rapporto mette in evidenza i vuoti
giuridici che esistono in risposta all'arrivo dei “boat people” e degli altri immigrati irregolari. Il rapporto evidenzia l'inadeguatezza
della procedura, che identifica e classifica le persone a seconda della protezione a cui hanno diritto (per esempio, le persone in
cerca di asilo politico, i bambini, le vittime di traffico o di tortura). Il rapporto dell'ICMC fornisce degli esempi interessanti di buone
pratiche in questi quattro paesi e delinea delle raccomandazioni chiave. Questa pubblicazione è il risultato del progetto DRIVE
(“Differentiation for Refugee Identification and Vulnerability Evaluation” – Differenziazione nell’Identificazione dei Rifugiati e
Valutazione della Vulnerabilità), condotto da ICMC-Europe, al quale PICUM ha contribuito.
Fonte: ICMC, 8 dicembre 2011
NAZIONI UNITE
ONU / L'Alto Commissario delle Nazioni Unite esorta i vari paesi a promuovere la protezione dei diritti umani
Il 2 marzo 2012, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Navi Pillay, ha presentato il suo rapporto annuale al
Consiglio dei Diritti Umani a Ginevra. Riferendosi al 2011 come a un anno critico, Navi Pillay ha invitato i paesi ad aumentare le
misure per la protezione dei diritti umani. La signora Pillay ha inoltre affrontato il problema dei diritti dei migranti, invitando gli Stati
membri ad esplorare alternative alla detenzione degli immigrati che non violino i diritti dei rifugiati, in particolare quelli dei bambini.
Si è inoltre opposta alla criminalizzazione dell'immigrazione irregolare. Navi Pillay ha attirato l'attenzione sulla violazione dei diritti
umani subita dai migranti nel contesto della primavera araba, e della loro vulnerabilità. L'Alto Commissario per i Diritti Umani ha
inoltre accolto favorevolmente la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo contro la violazione da parte dell'Italia della
legislazione internazionale sui diritti umani, in seguito all'espulsione collettiva dei migranti intercettati in mare aperto nel 2009.
Fonte: UN News Centre, 2 marzo 2012
SVILUPPI NELLE POLITICHE EUROPEE
COMMISSIONE EUROPEA / L'approccio globale dell'UE in materia di migrazione e mobilità
Il 21 novembre 2011, la Commissione europea ha reso noti i suoi progetti di politica strategica in materia di immigrazione e mobilità.
La comunicazione della Commissione, intitolata “Approccio globale in materia di migrazione e mobilità” segue le proposte iniziali
della Commissione volte ad affrontare l'afflusso dei migranti in seguito alla “primavera araba” dell'inizio del 2011. Tra le altre
priorità, il piano invita ad una più stretta cooperazione con i paesi non europei in materia di migrazione, ad una massimizzazione
dell'impatto sullo sviluppo e alla riduzione e prevenzione dell'immigrazione irregolare. I programmi della Commissione europea sulla
migrazione irregolare sono stabiliti dal pilastro 2 del programma strategico, il quale è ancora centrato soprattutto sui controlli alle
frontiere, sui visti e sulle politiche di ritorno.
Fonte: Commissione europea, 21 novembre 2011
COMMISSIONE EUROPEA / STUDIO / Inclusione attiva dei migranti
La Commissione europea ha presentato uno studio realizzato dall' Istituto per lo studio sul lavoro (Institute for the Study of Labour IZA) e dall'Istituto di Ricerche economiche e sociali (Economic and Social Research Institute -ESRI) sull'”inclusione attiva dei
migranti”. Lo studio prende in esame le principali tendenze della situazione attuale dei migranti per quanto riguarda l'assistenza
sociale e l'accesso ai servizi sociali in Europa. Il rapporto mostra come i migranti irregolari siano soggetti a un maggior rischio di
esclusione dai servizi sociali rispetto agli altri gruppi di migranti.
Fonti: Commissione europea, 13 gennaio 2012; Bulletin No. 5 of Legal and Institutional Studies, Università di Girona, 3 febbraio
2012
CONSIGLIO D'EUROPA / Nominato il nuovo Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa
Il 24 gennaio 2012, a Strasburgo, il lettone Nils Muižnieks è stato eletto nuovo Commissario per i diritti umani del Consiglio
d'Europa, dall'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione. Clicca qui per vedere il video dell'intervista con Nils Muižnieks.
ATTUALITA' PICUM / Commento sul GAMM
Nel novembre 2011, la Commissione europea ha presentato il Global Approach to Migration and Mobility (GAMM – Approccio
Globale all’Immigrazione e alla Mobilità). Basandosi sulle competenze del proprio network, PICUM ha proposto delle osservazioni
sul secondo pilastro dell'Approccio globale dell'UE in materia di migrazione e mobilità: impedire e ridurre la migrazione irregolare e
il traffico degli esseri umani e altri problemi relativi alla migrazione economica e i diritti degli immigrati. Per accedere ai commenti di
PICUM, cliccare qui.
Fonte: PICUM, 13 marzo 2012
VICENDE NAZIONALI
CIPRO / ATTUALITA' PICUM / Seconda missione di osservazione del processo a Cipro
In occasione della prima udienza del processo contro Doros Polykarpou, direttore dell'associazione KISA (Action for Equality,
Support and Anti-racism), prevista per il 12 dicembre 2011 a Larnaca, Cipro, le organizzazioni Euro-Mediterranean Human Rights
Network (EMHRN), Platform for International Cooperation on Undocumented Migrants (PICUM), European Network Against Racism
(ENAR), Migreurop e European Association for Human Rights (AEDH) hanno inviato una seconda missione di osservazione del
processo. Numerosi incontri sono stati organizzati con le autorità cipriote per esprimere preoccupazione riguardo la
criminalizzazione delle attività di Polykarpou, accusato di aver fomentato tumulti durante il Festival Arcobaleno 2010 a Larnaca,
accuse che la delegazione ritiene infondate. Il comunicato stampa è disponibile in inglese e in francese sul sito internet di PICUM.
FRANCIA / Inasprimento della politica migratoria francese
Il Ministro degli interni francese, Claude Guéant, ha reso pubblici i dati sull'immigrazione per il 2011, insistendo sul numero record
di espulsioni (32912; +17,5% rispetto al 2010), sulla diminuzione del numero dei permessi di residenza rilasciati (182,500 nel 2011;
-3,6% rispetto al 2010) e sulla riduzione del 10% delle naturalizzazioni. L'annuncio di questi dati dovrebbe essere messo nella
giusta prospettiva e mostra probabilmente l'inasprimento del discorso politico sulle strategie migratorie prima delle elezioni
presidenziali. Kadri Soova, responsabile del patrocinio presso PICUM, è stato intervistato dall'emissione americana Free Speech
Radio News a proposito di queste ultime dichiarazioni rilasciate dal Ministro degli interni francese. (Leggere la terza storia o
ascoltare a partire dal minuto 02:20). D'altra parte, il 30 novembre 2011, il governo ha adottato un decreto sull'iter per il recupero
degli stipendi da parte dei cittadini stranieri che non sono stati pagati per il lavoro effettuato a causa della mancanza del permesso
di lavoro e sulle sanzioni che verranno imposte ai datori di lavoro che assumono immigrati irregolari.
Fonti: Le Monde, 10 gennaio 2012; Free Speech Radio News, 12 gennaio 2012; Bulletin of Legal and Institutional Policies, 13
gennaio 2012; Legifrance
GRECIA / Annunciato il nuovo programma di rimpatrio volontario
Sono più di 2000 i migranti che torneranno nelle proprie terre d'origine nei prossimi mesi, grazie al nuovo programma di rimpatrio
volontario gestito dalla sede di Atene dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). Molti di questi migranti avevano
intrapreso il viaggio verso la Grecia nella speranza di trovare un lavoro o di trasferirsi in un Paese europeo più prospero, ma negli
ultimi due anni molti di essi si erano ritrovati a dormire per strada, a nutrirsi di avanzi trovati nelle immondizie e ad essere vittime di
attacchi razzisti. L'anno scorso più di 1200 migranti sono stati mandati a casa nella prima ondata del programma di rimpatrio
dell'OIM. Il nuovo programma ha un budget di 5 milioni di euro, la maggior parte dei quali sarà coperta dall'UE. I migranti che hanno
fatto domanda per il rimpatrio sono perlopiù afgani, pachistani e marocchini. All'inizio del mese, il Ministero degli esteri afgano ha
annunciato di voler aprire un'ambasciata ad Atene, per aiutare i migranti nel processo di rimpatrio. In questo contesto, il 26 gennaio
2012, Amnesty International ha pubblicato una dichiarazione ufficiale, sottolineando la propria preoccupazione per quanto riguarda
la protezione dei diritti umani dei richiedenti asilo in Grecia, in particolar modo delle persone non accompagnate e dei bambini in
cerca di asilo politico, che si trovano nel centro di detenzione per immigrati di Amygdaleza e nei posti di guardia di confine.
Fonti: Kathimerini, 24 gennaio 2012; Amnesty International, 26 gennaio 2012; Clandestina, 2 febbraio 2012
IRLANDA / Il consiglio comunale chiede un programma di regolarizzazione meritata
Alla vigilia della Giornata Internazionale del Migrante dell'ONU, centinaia di migranti privi di documenti hanno marciato a lume di
candela insieme alle loro famiglie e i loro sostenitori verso il parlamento irlandese, per attirare l'attenzione sulla situazione critica dei
circa 30000 migranti privi di documenti che abitano in Irlanda. La marcia di solidarietà era organizzata dal Migrant Rights Centre
Ireland (MRCI – Centro Irlandese per i Migranti). MRCI ha esercitato attivamente pressioni per un programma di regolarizzazione
meritata, il quale ha ottenuto il consenso unanime al consiglio comunale di Dublino il 6 dicembre 2011. La mozione chiede una
soluzione pratica e ragionevole per le migliaia di persone prive di documenti che abitano attualmente in Irlanda. Il 16 gennaio 2012,
il consiglio comunale di Dublino sud ha fatto passare all'unanimità un'altra mozione simile per sostenere l'introduzione di un
programma di regolarizzazione meritata per i migranti irregolari in Irlanda. Ray Field, presidente del Consiglio di giustizia e pace
della conferenza episcopale irlandese, ha invitato il governo, attualmente impegnato insieme alle autorità statunitensi a risolvere il
problema della situazione legale degli irlandesi privi di documenti negli Stati Uniti, a fare la stessa cosa per le persone prive di
documenti che risiedono in Irlanda. Monsignor Field si chiede infatti come sia possibile lottare per i diritti degli irlandesi all'estero e
non riconoscere i diritti degli immigrati in Irlanda.
Fonti: MRCI, 6 dicembre 2011 and 19 dicembre 2011; The Journal.ie, 17 dicembre 2011; The Irish Times Editorial, 20 dicembre
2011; The Irish Times, 19 dicembre 2011; The Irish Times, 3 gennaio 2012; The Looney Left, 16 gennaio 2012; MRCI, 17 gennaio
2012
ISRAELE / Sanzioni severe per i migranti irregolari
Il 10 gennaio 2012, il parlamento israeliano ha adottato nuove sanzioni severe per i migranti irregolari e per gli israeliani che li
assistono. Il nuovo provvedimento prevede che gli immigrati irregolari possano essere imprigionati per reati contro il patrimonio, e
che possano essere detenuti fino a tre anni senza processo. La legge prevede allo stesso tempo una condanna per coloro che
forniscono assistenza agli immigrati irregolari coinvolti in atti criminali. Il periodo di incarcerazione in questi casi può andare da 5 a
15 anni di prigione. Le nuove misure hanno suscitato reazioni contrastanti: mentre alcuni sostengono che questo farebbe parte di
una “strategia multilivello” per affrontare l'immigrazione irregolare, altri ritengono che questo vada contro la democrazia e gli
obblighi internazionali sui diritti umani di Israele.
Fonti: NDTV, 10 gennaio 2011; Haaretz, 10 gennaio 2011
MESSICO / Governo responsabile di riferire quanto viene speso per la protezione dei diritti degli
immigrati
Nel 2012, in seguito a una campagna organizzata da Fundar, il governo messicano renderà pubblici per la prima volta i dati relativi
alla quantità di risorse economiche devolute ad almeno quattro programmi promossi dall'Instituto Nacional de Migración (Istituto
Nazionale per l’Immigrazione): il programma “Paisano”, il programma “Human Repatriation (Rimpatrio Umano)”, il programma
“Grupos Beta for Humanitarian Assistance” (Gruppi Beta per l’Assistenza Umanitaria) e il programma “Officers to Protect Migrant
Children” (Ufficiali che poteggono minori immigrati). L'informazione dovrà essere fornita attraverso rapporti pubblici con cadenza
trimestrale. Si tratta di un passo molto importante per poter identificare e comprendere le priorità del governo messicano. Questo
permetterà allo stesso tempo di rendere pubblico il budget che il governo devolve per la protezione dei diritti dei migranti (per lo
meno per quanto riguarda l'Instituto Nacional de Migración), rispetto al denaro erogato per i controlli sull'immigrazione.
Fonte: El Universal, 14 dicembre 2011
SVEZIA / Sito xenofobo incoraggia i lettori a denunciare i migranti privi di documenti
Aypixlat, sito internet xenofobo, ha suggerito ai propri lettori di entrare in contatto con le associazioni di volontariato a sostegno dei
migranti privi di documenti di Lund ed usare le informazioni ottenute per denunciare i migranti alla polizia. Il sito descrive come
illegale e antidemocratico il lavoro svolto dai gruppi per l’asilo e afferma che i cittadini dovrebbero aiutare la polizia e le autorità
preposte al controllo dei migranti per rafforzare le deportazioni. La polizia svedese ha respinto tale tipo di sostengo e rifiuta ogni
possibile collegamento con questo genere di “volontari”, anche se prende in considerazione l’aiuto di informatori affidabili. Il gruppo
di asilo di Lund è consapevole della concretezza di questo rischio, ma afferma che finora il sospetto ha avuto la meglio sui tentativi
di identificazione da parte dei finti volontari.
Fonti: Sveriges Televion, 24 Gennaio 2012 e 25 Gennaio 2012
USA / Obama introduce una modifica al regolamento sull'immigrazione per quanto riguarda le derog
L'amministrazione di Obama prevede una modifica del regolamento sull'immigrazione, in modo da ridurre il periodo in cui le mogli e
i bambini sono separati dai propri cari, mentre questi sono in attesa di ottenere la regolarizzazione del soggiorno negli Stati Uniti.
Secondo il nuovo regolamento, gli immigrati potrebbero rimanere negli Stati Uniti e fare domanda per una deroga se riescono a
provare che la loro assenza provocherebbe grandi difficoltà alle proprie mogli o familiari. Poichè il sistema attuale non prevede
deroghe, al migrante irregolare può essere vietato di rientrare negli Stati Uniti per un periodo che va fino a 10 anni. La proposta
potrebbe interessare più di 100000 migranti privi di documenti negli Stati Uniti e non richiederebbe alcuna approvazione da parte
del Congresso. Per quanto riguarda l'attenzione rivolta all'immigrazione all'interno del dibattito presidenziale repubblicano, una
recente indagine condotta dal Pew Research Center ha constatato che per gli americani il problema dell'immigrazione irregolare
non riveste più la stessa importanza che rivestiva in passato. Per esempio, nel 2007 il 69% dei repubblicani riteneva che questa
fosse una questione prioritaria, mentre attualmente soltanto il 48% la considera come una priorità.
Fonti: CBS News, 6 gennaio 2012; Los Angeles Times, 6 gennaio 2011; Department of Homeland Security, 8 CFR Part 212, 9
gennaio 2012; NILC, 6 gennaio 2012; The Telegraph, 27 gennaio 2012; The Huffington Post, 23 gennaio 2012
USA / La Corte federale blocca le parti principali delle legislazioni anti immigrazione di Alabama e South
Carolina
Una corte federale di distretto ha bloccato importanti parti della legislazione anti immigrazione nello stato della Carolina del sud, che
doveva entrare in vigore per il primo gennaio 2012. La corte ha sentenziato che sezioni rilevanti della normativa (SB 20) erano
tacciabili di incostituzionalità, come la criminalizzazione della mancanza di documenti di identità sulla propria persona e il reato di
trasporto o asilo di migranti privi di documenti. Nello Stato dell’Alabama un giudice federale ha sospeso una parte della legislazione
statale che richiedeva ai cittadini di dimostrare la propria cittadinanza nella registrazione di case mobili entro il territorio dello Stato
(vedi PICUM News Bulletin 7 December).
Fonti: NILC, 22 dicembre 2011 ; The Guardian, 13 dicembre 2011
USA / Lo stato della California vieta il sequestro di auto ipoteticamente possedute da migranti privi di documenti
Il primo gennaio 2012 in California è entrata in vigore una nuova legge che proibisce agli agenti di polizia dei posti di blocco per il
controllo dello stato di ebbrezza di sequestrare il mezzo qualora l’autista non sia in possesso della patente di guida. Le vittime
principali di tale pratica erano i migranti privi di documenti, soprattutto da quando, nel 1993, la California approvò una legge che
negava il diritto alla patente di guida a tale categoria. In California si è anche registrato un aumento dei posti di blocco per la verifica
della sobrietà dei conducenti e gli autisti sprovvisti del titolo di guida sono particolarmente colpiti da questi controlli in quanto
giudicati pericolosi. Diversi gruppi a sostegno dei diritti civili e degli immigrati affermano che i migranti sono ingiustamente esposti a
tale tipo di accertamento e mettono in dubbio la pratica delle compagnie di rimozione autorizzate a tenersi il pagamento per il
riscatto dei mezzi e a mettere all’asta le automobili ritenute abbandonate.
Fonti: NBC, 26 dicembre 201; USA Today, 28 dicembre 2011
SANITÀ
BELGIO / Legge sulla regolarizzazione sanitaria più severa
Una legge belga che dovrebbe rendere più difficile la regolarizzazione sanitaria dei migranti irregolari entrerà in vigore a partire dal
16 febbraio 2012. Secondo questa legge, i medici del Servizio Immigrazione avranno l’autorità di accettare o rifiutare le richieste di
regolarizzazione medica. Inoltre, le richieste in corso verranno annullate qualora il richiedente non si presentasse all’appuntamento
fissato con il medico. Infine, la prova usata dal richiedente per accedere alla regolarizzazione per motivi medici non potrà risalire a
più di tre mesi prima. Nel corso del 2011, 9675 hanno richiesto una regolarizzazione sulla base di motivi medici, di questi (il doppio
del 2010) solo il 5% ha avuto effettivamente accesso.
Fonte: Het Belang van Limburg, 6 febbraio 2012
GRECIA / Ministro della sanità accusa donne prive di documenti per infezioni da HIV e ne richiede
deportazione
“L’infezione passa dalla donna clandestina al cliente greco e poi alla famiglia greca” ha affermato il ministro Greco della sanità
Andreas Loverdos ad una conferenza sulla sanità pubblica tenutasi il 15 dicembre 2011, “le immigrate affette da HIV dovrebbero
essere deportate”. Nel giugno 2011, in occasione di una riunione di alto livello dell’Assemblea Generale sull’AIDS, il Ministro aveva
identificato nella tratta di donne destinate alla prostituzione tra Africa Sub-Sahariana e Grecia una causa delle infezioni, ma i
commenti rilasciati a livello nazionale sono decisamente più reazionari. Il Ministro è stato citato anche altrove per aver definito le
donne prive di documenti in gravidanza come un enorme peso per il Sistema Sanitario Nazionale greco (ESY- Ethniko Systima
Ygeias) ed esprime spesso commenti sui rischi per la salute pubblica rappresentati dai flussi di migranti asiatici ed africani arrivati in
Grecia dal 2010. I critici notano che il Sistema Sanitario Nazionale greco sia stato in continuo stato di crisi fin dalla sua nascita nel
1983, e accusano Loverdos di rendere capro espiatorio la parte più vulnerabile ed esposta della società greca.
Fonti: Infomobile, 17 dicembre 2011; Greek Reporter, 27 dicembre 2011; The Body, 10 giugno 2011
ITALIA / RAPPORTO / Assistenza sanitaria per i migranti in Europa
L’Agenzia sanitaria e sociale regionale dell’Emilia Romagna ha pubblicato un rapporto all’interno del progetto “Migranti e assistenza
sanitaria: risposte delle regioni europee” promosso dalla rete delle regioni per la salute (RHN) e dall’ufficio regionale europeo
dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (WHO-Euro). La ricerca fornisce 11 rapporti regionali con una dettagliata descrizione dei
sistemi sanitari, della normativa e delle iniziative rivolte all’assistenza dei migranti. I capitoli sono in inglese, con un’introduzione
anche in italiano.
Fonte: Agenzia sanitaria e sociale regionale, 31 gennaio 2012
NORVEGIA / Clinica per migranti privi di documenti premiata da Amnesty e ospedale criticato per aver
negato un aborto
Il premio di Amnesty International Norvegia 2011 è stato conferito ad una clinica per migranti privi di documenti gestito dalla Croce
Rossa e dalla missione della chiesa della città. Il centro è stato premiato grazie alla tenace e coraggiosa battaglia che i tre dottori e i
circa cento volontari combattono fin dall’apertura della clinica nel 2009 per garantire i diritti umani fondamentali a chiunque viva in
Norvegia. Tuttavia la Commissione Norvegese per la Salute ha criticato l’ospedale universitario di Oslo, uno dei più grandi sul
territorio norvegese, per aver negato l’aborto ad una giovane priva di documenti. Alla donna è stato detto che avrebbe dovuto
pagare di tasca propria il costo dell’operazione e quest’ultima, non essendone in grado, si è rivolta all’associazione Kirkens
Bymisjon, che si occupa di fornire assistenza sanitaria ai migranti privi di documenti.
Fonti: Amnesty.no, 14 dicembre 2011; Aftenposten, 13 gennaio 2012; Kirkens Bymisjon, 13 gennaio 2012
SVEZIA / Somministrazione di cure oculistiche per migranti privi di documenti
In una clinica di Gothenburg aperta ai migranti privi di documenti un oculista dell’organizzazione “Vision for All” visita con cadenza
mensile e fornisce occhiali da vista. La clinica, gestita dal 1998 da Rosengrenska è aperta tutte le settimane e quasi tutti gli utenti
sono persone che vivono in Svezia senza documenti. L’articolo riportato descrive il lavoro dell’oculista volontario e le situazioni con
cui si confronta, come ad esempio insegnare a leggere ad un bambino la cui famiglia si è vista negare il diritto di asilo. L’articolo,
dal titolo “L’oculista che aiuta i migranti senza documenti”, è disponibile cliccando sul link qui sotto alle pagine 20-23 ed è in
svedese.
Fonti: Optik, marzo 2012; Rosengrenska, 28 febbraio 2012
UE / Bando per progetto di ricerca
Il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha pubblicato un bando per un progetto di ricerca dal tema
“Migranti e Salute: le principali malattie infettive che colpiscono le popolazioni migranti in UE/AEEE”. Scopo della ricerca è quello di
sviluppare una rassegna della letteratura esistente, evidenziare le malattie infettive che colpiscono principalmente i migranti in
quest’area, capire come i fenomeni migratori incidono su tali malattie ed elaborare raccomandazioni al riguardo. Per ulteriori
informazioni si prega di consultare il sito ECDC. Termine per la presentazione dei progetti è il 12 marzo 2012 alle ore 16.
Fonti: ENAR, 7 febbraio 2012
REGNO UNITO / Il dipartimento per la salute assicura che i migranti non verranno perseguiti per i costi
dei servizi sanitari di base
Dal 30 ottobre 2011 l’Agenzia per le frontiere britannica (UKBA) può rifiutare richieste di ingresso o permanenza sul suolo britannico
qualora il richiedente sia in debito per più di mille sterline nei confronti del Sistema Sanitario Nazionale (HNS). Una
regolamentazione del genere ha un impatto enorme su migranti che, per esempio, hanno contratto tale debito a causa di malattie
croniche o di cure per la maternità. L’applicazione della legge sarà limitata a quanti abbiano ricevuto trattamenti ospedalieri per i
quali sia stato emesso un pagamento non assolto. Organizzazioni quali National AIDS Trust, MRN e UK Refugee Health Network si
stanno muovendo per chiedere alla gente di partecipare ad una campagna di lettere che evidenzi come la nuova normativa rischia
di danneggiare gruppi già vulnerabili che potrebbero essere ulteriormente disincentivati a rivolgersi alle strutture di assistenza
medica, soprattutto per i trattamenti per cui non potrebbero pagare.
Fonti: Migrants’ Rights Network, 16 gennaio 2012; Migrants’ Rights Network, 9 dicembre 2011; Refugee Health Network, 14
dicembre 2011; Migrants Rights Network, 12 dicembre 2011
REGNO UNITO / Medici del Mondo evidenzia come impedire l’accesso alle strutture sanitarie sia più
costoso
In una radio intervista con la BBC un membro di Project: London, una clinica fondata da Medici del Mondo UK, ha affermato che
impedire l’accesso alla strutture sanitarie ha come conseguenza un maggiore ricorso ai più costosi servizi di emergenza. Si stima
che i servizi di emergenza potrebbero costare fino a tre volte tanto i normali servizi di assistenza primaria. Project: London fornisce
assistenza a tutte le persone che vi ricorrono, osservando come il personale medico non dovrebbe fare attenzione allo status degli
individui ma alle loro necessità sanitarie.
Fonte: Doctors of the World, 25 gennaio 2012
REGNO UNITO / Cure per l’HIV gratuite per migranti privi di documenti e cittadini non britannici
Il Dipartimento di Salute britannico ha annunciato che presto il trattamento per l’HIV sarà accessibile gratuitamente per tutti coloro
che ne necessitano, indipendentemente da cittadinanza o status di immigrazione. Se da un punto di vista politico la misura può
essere controversa, il Ministero si è giustificato sulla base della salute pubblica. Già da un certo numero di anni la cura di altre
malattie sessualmente trasmissibili, come la tubercolosi e la malaria, è gratuito per chiunque ne abbia bisogno, in deroga alle
ordinarie regole di accesso al Servizio Sanitario Nazionale (HNS). La cura della HIV sarà presto gestito nello stesso modo, fermo
restando che la persona che richiede la cura debba trovarsi su suolo britannico da almeno sei mesi.
Fonte: Aidsmap, 28 febbraio 2012
USA / Migliora l’accesso alle cure mediche per i migranti privi di documenti
Gli attivisti pro-immigrati festeggiano a Chicago dopo che il Rush Hospital ha acconsentito a fornire assistenza gratuita a migranti
senza documenti che non hanno assicurazione medica, compresi anche quanti necessitino di trapianti urgenti. A Miami un nuovo
progetto mira a migliorare la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro sulle donne di un distretto conosciuto come “Little Haiti”,
molte delle quali senza documenti. L’Università di Miami ha infatti scoperto che in questo quartiere, rispetto al resto della città, il
cancro alla cervice ed al seno ha un’incidenza di quattro volte superiore. Nel Nebraska una coalizione di gruppi religiosi e di
assistenza sanitaria si è rivolta alle istituzioni affinché vengano ripristinate le sovvenzioni statali per le cure prenatali, soprattutto a
beneficio di famiglie a basso reddito e donne prive di documenti. Gli attivisti hanno affermato che la mancanza di visite prenatali
aumenta il rischio di malformazioni congenite, parti difficili e costose terapie intensive. Inoltre, la National Immigrant Youth Alliance,
una rete di organizzazioni e gruppi composte da giovani sprovvisti di documenti che mirano al riconoscimento di eguali diritti per
tutti i giovani immigrati, hanno creato il sito internet UndocuHealth. Questa nuova risorsa ha l’obiettivo di affrontare le problematiche
legate alla salute mentale cui i giovani senza documenti devono far fronte.
Fonti: Fox News Latino, 29 dicembre 2011; Miami Herald, 3 gennaio 2012; ColorLines, 31 gennaio 2012 ; Undocuhealth, 1 febbraio
2012; Livewell Nebraska, 8 febbraio 2012
CONDIZIONI DI LAVORO
BELGIO / RAPPORTO / Pubblicazioni in aiuto dei lavoratori privi di documenti
L’organizzazione OR.C.A. (Organisation for Undocumented Migrant Workers), membro di PICUM, sta provvedendo a fornire
informazioni per la difesa dei diritti dei lavoratori privi di documenti tramite tre pubblicazioni: “Lavoratori privi di documenti, guida ai
diritti” è una guida di natura giuridica che fornisce informazioni concrete sui diritti spettanti ai lavoratori che non hanno documenti
ed ai mezzi per poterli difendere. “Misure di primo soccorso alla violazione dei diritti dei lavoratori sprovvisti di documenti” spiega in
tre passaggi le misure che gli assistenti sociali devono intraprendere per aiutare le persone prive di documenti e, infine, la brochure
“I diritti dei lavoratori senza documenti: una guida legale” riassume le possibili azioni e ricorsi offerte dall’attuale legislazione. Le
guide sono acquistabili online sui siti www.orcasite.be e www.travailleurssanspapiers.be
BULGARIA / Emendamento al codice penale sanziona i datori di lavoro
Il Parlamento bulgaro ha adottato degli emendamenti al Codice Penale secondo i quali l’assunzione di cinque o più migranti
irregolari è punibile con il carcere. Secondo il testo, i trasgressori della legge pagheranno una multa compresa fra i 2000 e i 20000
Lev (corrispondenti a 1025 – 10225 €) e quanti assumono bambini irregolari saranno puniti con una pena detentiva fino a cinque
anni più una multa tra i 3000 e i 30000 Lev (1534 – 15338 €). In caso di violazione sistematica, la pena corrisponderà al carcere (da
uno a cinque anni) e ad una multa tra i 5000 e i 50000 Lev (2556 – 2564 €).
Fonte: Investor, 25 gennaio 2012
IRLANDA / In Parlamento si discute di lavoro forzato
Nel Parlamento irlandese si è tenuto un dibattito sul lavoro forzato, definito come forma di schiavitù contemporanea; alcuni
parlamentari si sono rivolti al Ministro per l’introduzione di una legge per la criminalizzazione del lavoro forzato. Un parlamentare,
citando delle statistiche del Migrants Rights Centre Ireland che riportavano 169 casi di lavoro forzato, ha affermato che il dato
rappresentava solo un piccolo esempio di un problema serio. Senza tale legge, le vittime non potrebbero essere identificate e i
datori di lavoro continuerebbero a sfruttare i lavoratori più vulnerabili.
Fonti: MRCI, 17 gennaio 2012
IRLANDA / Necessità di agire sulla schiavitù contemporanea, evidenziata da un programma di attualità
Il popolare programma TV irlandese Primetime ha evidenziato la mancanza di un sistema di protezione per vittime del lavoro
forzato e l’urgenza di colmare le lacune della legislazione che lasciano le vittime in una sorta di limbo per diversi anni. Uno dei
membri del gruppo di attivisti contro il lavoro forzato di Migrants Rights Centre Ireland ha esposto la propria esperienza e la sua
continua lotta per ricevere giustizia. Questa persona ha lavorato in una cucina da asporto per sette anni e come compenso per i
primi due anni e mezzo di lavoro a ricevuto solo 5000€. Nel settembre 2011 ha ottenuto un rimborso di 91000€ per i salari arretrati
grazie all’intervento di un tribunale del lavoro, ma il rimborso, a tutt’oggi, non è ancora stato pagato.
Fonti: MRCI, 3 febbraio 2012; Primetime, 2 febbraio 2012.
ITALIA / Il ministro per la cooperazione internazionale sostiene la necessità di nuove manovre per
impedire che 350000 migranti diventino irregolari a causa della crisi
Secondo Andrea Riccardi, il nuovo ministro italiano per la cooperazione internazionale, 600,000 permessi di soggiorno sono scaduti
nel 2011 e tra i 250000 e i 350000 migranti rischiano di diventare irregolari. Durante un’interrogazione in Parlamento Riccardi ha
affermato che questi permessi andrebbero prorogati per ulteriori sei mesi per garantire ai migranti la possibilità di cercare lavoro ed
ha espresso la sua intenzione di discutere la questione con il Ministro degli Interni. Lo stesso ha anche detto che i costi del
permesso di soggiorno dovrebbero essere rivisti e tarati in base ai mezzi di sussistenza del richiedente.
Fonte: La Repubblica, 11 gennaio 2011
ITALIA / Migranti vittime di condizioni di lavoro ingiuste
Circa 200 lavoratori africani di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, hanno protestato a Roma contro le condizioni di lavoro
ingiuste. Questi ultimi hanno denunciato fuori dai Ministeri per l’Agricoltura e degli Interni lo sfruttamento e gli infimi salari cui sono
soggetti. Le associazioni Africalabria e Equosud si sono coordinate nella campagna “Sos Rosarno” grazie alla quale quattro
lavoratori africano hanno ottenuto un lavoro regolare con un giusto salario. A seguito della crisi economica molti lavoratori migranti
hanno perso il posto di lavoro nel nord Italia e hanno cominciato a cercare lavoro nel sud, principalmente nel settore agricolo.
Inoltre la rivista Ecologist Magazine ha condotto una ricerca sul trattamento dei lavoratori migranti nella produzione di agrumi a
Rosarno, rivelandone lo sfruttamento e le pessime condizioni di vita; tra le compagnie coinvolte nell’indagine anche la Coca Cola.
Fonti: La Repubblica, 13 gennaio 2012; The Ecolologist, 24 Febbraio 2012 and 28 Febbraio 2012
NORVEGIA / Compagnie multate per aver dato lavoro ad immigrati senza documenti
30 compagnie nella regione di Rogaland in Norvegia hanno avuto multe per circa 500.00 krnoer Norvegiesi (circa 64,500 euro) in
quanto hanno impiegato un totale di 74 migranti non documentati. Alcuni dei migranti non documentati hanno lavorato
irregolarmente per 10 anni, ma la polizia è diventata più severa dopo la decisione del governo nel Gennaio del 2011 di privare gli
immigrati irregolari del diritto di possedere documenti fiscali in Norvegia. Molte compagnie erano sorprese di ricevere delle multe, e
la polizia è stata criticata da molti politici e dai consigli e ci sono state molte manifestazioni durante l'autunno. Molti migranti non
possono essere rimpatriati, ma hanno perso il loro lavoro.
Fonti: Aftenbladet, 10 January 2012 and 10 January 2012
PAESI BASSI / L’assunzione di lavoratori senza permesso di soggiorno punita con multe al datore di
lavoro
Il Ministro olandese per gli affari sociali e l’impiego, Henk Kamp, ha affermato che presto i datori di lavoro che assumono dipendenti
senza permesso di soggiorno potranno essere multati e dovranno pagare le spese di rimpatrio. Il Ministro ha introdotto un obbligo
di notifica che obbliga i datori di lavoro a notificare con due giorni di anticipo l’assunzione temporanea di personale extra-europeo
sprovvisto di documenti.
Fonte: HR Praktijk, 5 gennaio 2012
PORTOGALLO / Schiavitù tra i lavoratori migranti irregolari
D. Vitalino Dantas, vescovo del distretto di Beja, nella regione di Alentejo, ha denunciato l’esistenza di lavoro in condizioni di semischiavitù nei gruppi di migranti irregolari di origine asiatica impiegati nelle aziende agricole della regione di Odemira. La maggior
parte di questi lavoratori provengono dalla Thailandia e vivono in condizioni degradanti. Francisco Palma, a capo dell’associazione
degli agricoltori di Alentejo, ha dichiarato di essere sorpreso da questa denuncia ed ha sottolineato come le autorità locali abbiano
potenziato i sistemi di monitoraggio contro il lavoro in condizioni di schiavitù. Già un anno fa D. Vitalino aveva richiamato
l’attenzione del consiglio della città sull’esistenza di lavoro in condizioni di schiavitù fra cittadini rumeni e moldavi durante il raccolto
delle olive.
Fonte: Correio da Manhã, 18 dicembre 2011
REGNO UNITO / JCWI cerca assistenti sociali migranti per coinvolgimento nei processi giudiziari in corso
Il Joint Council for the Welfare of Immigrants (JCWI – Commissione Congiunta per il Benessere degli Immigrati), membro di
PICUM, è un’organizzazione attiva nelle campagne a favore dell’immigrazione, dell’asilo e della normativa in Gran Bretagna. L’ente
è attualmente coinvolto in azioni legali a favore di assistenti sociali immigrati in Gran Bretagna all’inizio degli anni duemila, facendo
affidamento sulla promessa del governo britannico del diritto al permesso di residenza dopo quattro anni di lavoro. Ora ad alcuni di
questi lavoratori è stato rifiutato il permesso di risiedere in Gran Bretagna a causa di un salario troppo basso, secondo quanto
stabilito da una legge in vigore dall’aprile 2011. Per maggiori informazioni sui casi in corso o per contattare il personale di JCWI
visita il sito JCWI. Fonte: JCWI, 14 dicembre 2011
REGNO UNITO / RAPPORTO / Ricerca prova che non esiste collegamento fra l’aumento dell’immigrazione e l’aumento
della disoccupazione
Economisti del National Institute of Economic and Social Research Istituto Nazionale per la Ricerca Economica e Sociale) hanno
pubblicato un rapporto in cui si afferma che non esiste alcun collegamento fra l’aumento dell’immigrazione ed una maggiore
disoccupazione, affermazione che contraddice le persistenti proteste provenienti da attivisti e politici anti-immigrazione. I ricercatori
hanno anzi suggerito che è più probabile che l’immigrazione agisca da stimolo economico e aumenti i livello di impiego. Studi di
questo tipo sono fondamentali in un momento in cui il governo ha imposto un tetto all’immigrazione proveniente dall’esterno dell’UE
e spera di ridurre l’immigrazione entro la fine del 2015.
Fonti: The Independent, 10 gennaio 2012; The Guardian, 10 gennaio 2012
REGNO UNITO / CI Cambiamenti relativi ai permessi di soggiorno peggiorano la situazione dei lavoratori domestici
Mentre gli economisti dell'Istituto Nazionale di Economia e Ricerca Sociale hanno pubblicato un report in cui si afferma che non
esiste nessun legame tra la crescita di immigrazione e la crescita di disoccupazione, il segretario per gli affari interni Theresa May
ha annunciato dei cambiamenti relativi ai permessi di soggiorno per i lavoratori stranieri, che impediranno a cuochi, tate e altre
posizioni occupate da stranieri che si trasferiscono nel Regno Unito per lavorare alle dipendenze di privati di cambiare datore di
lavoro o restare più di sei mesi. Le nuove regole entreranno in vigore il 6 Aprile 2012. Coloro che si oppongono ai cambiamenti
credono che questa legislazione peggiorerà la situazione dei lavoratori domestici e darà loro meno potere nel caso essi siano
vittime di abusi da parte del loro datore di lavoro. Inoltre, datori di lavoro scorretti avranno ora la facoltà di minacciare i lavoratori di
espatrio, se questi ultimi non accettano le richieste che vengono loro fatte. Si riporta che più della metà delle 93 persone, la
maggioranza donne, che sono state salvate nell'ultimo anno dopo essere state vittime di tratta nel paese, proprio per effettuare
lavori domestici, sono riuscite a cambiare datore di lavoro. La nuove legislazione invece ostacola proprio questi cambiamenti,
Organizzazioni come Kalayaan e Anti-Slavery International stanno allertando le persone affinchè possano avvertire il loro
rappresentante in Parlamento relativamente ai preoccupanti cambiamenti della legislazione.
Fonti: The Independent,, 10 Gennaio 2012; The Guardian, 10 Gennaio 2012; The Independent, 4 Marzo2012, The Guardian, 29
Febbraio 2012; Kalayaan, Marzo 2012
USA / Gli immigrati senza documenti pagano la previdenza sociale ma non ne usufruiranno
Mentre molti Americani credono che gli immigrati irregolari non paghino le tasse, miliardi di dollari dedotti dai pagamenti degli
immigrati irregolari vanno direttamente all'amministrazione previdenziale ogni anno. La maggioranza di questi lavoratori non vedrà
mai più quei soldi. Nel 2009, l'ultimo anno in cui questi dati sono disponibili, i datori di lavoro hanno riferito di cifre pari a 7.28 dollari
per 7.7 milioni di lavoratori che non potevano corrispondere ai numeri dell'assicurazione sociale.
Fonte: The Seattle Times, 28 Dicembre 2011
USA / La legislazione dell’Iowa renderà la vita difficile agli immigrati senza documenti
Una proposta di legge nello stato dell'Iowa potrebbe incoraggiare la gente a denunciare datori di lavori che assumono lavoratori non
documentati. L'autore della legge dice che l'obiettivo era quello di creare un deterrente per i lavoratori non documentati e verificare
le lamentele riportate agli ufficiali federali dell'immigrazione, mentre i datori di lavoro potrebbero perdere la loro licenza di lavoro. Il
procuratore dell'Iowa ha comunicato a coloro che hanno proposto la legge che non è ruolo dello stato, paese o ufficiali locali
rafforzare la legge di immigrazione, e che l'ufficio del procuratore necessiterebbe di più personale per ricoprire le responsabilità
sottolineate nella proposta.
Fonte: Latino Fox News, 7 Febbraio 2012
USA / BOOK / “Marching Away from the Cold War” (Marciare via dalla Guerra Fredda)
David Bacon ha contribuito ad un capitolo del libro “Wisconsin Uprising-Labor Fights Back” (2012) intitolato “Marciare via dalla
guerra fredda”. Bacon osserva che, col passare del tempo, le marce di May Day siano state usate dai migranti per protestare contro
la mancanza di diritti umani e le infime condizioni di lavoro che vengono imposte loro. E' possibile comprare il libro online qui here.
USA / I lavoratori domestic migranti e i loro figli marciano per i loro diritti
A Sacramento, in California, i lavoratori domestici migranti e i loro bambini hanno marciato di fronte al palazzo governativo della
California il 24 Gennaio 2012 per accrescere la consapevolezza dei loro diritti e delle precarie condizioni di lavoro che gli vengono
imposte. Nel 2011, l'Assemblea di Stato ha passato la proposta di legge relativa ai diritti dei lavoratori domestici AB889 che, se
adottata, potrebbe avere conseguenze su circa 200,000 persone che lavorano in California in servizi domestici, e sono perlopiù
donne ed immigrati o persone di colore. La proposta è ancora nel comitato di stanziamento del Senato e ancora si trova a dover
affrontare critiche, particolarmente da parte delle associazioni commerciali che forniscono i servizi dei lavoratori domestici.
Fonte: In these Times, 27 gennaio 2012
DONNE IRREGOLARI
EU / FILM / Rete Europea di Immigrate Women intraprende un’iniziativa sulle politiche di riunificazione familiare
Per evidenziare la mancanza di leggi di riunificazione familiare in Europa, la rete europea per le immigrate (ENOMW) ha creato tre
cortometraggi. Illustrando l'esperienza di tre immigrate colpite dalle politiche attuali, il film evidenzia le restrizioni nel riunirsi ai loro
bambini, le barriere che affrontano coloro che dipendono da un visto matrimoniale che vorrebbero porre fine ad una relazione
violenta, ed infine, le difficoltà per coloro che non sono cittadini dell'Unione Europea e vorrebbero unirsi ad un partner all’interno
della UE. La Commissione Europea ha recentemente lanciato una consultazione per rivedere le direttive relative alla riunificazione
familiare, le organizzazioni hanno anche sviluppato un “Lobbying Kit” con gli strumenti che facilitano la possibilità di essere
considerati nel processo di consultazione in modo da poter portare in atto un politica più sensibile verso il genere femminile
relativamente al contesto di riunificazione in Europa. Scarica il Lobbying kit e I filmati short films.
Fonte: The European Network of Migrant Women, 18 gennaio 2012
FRANCIA / Evidenziata la condizione difficile delle migranti irregolari nel mercato del sesso
Griselidis, un'organizzazione si occupa delle lavoratrici del sesso a Marsiglia dal 1999, ha identificato un aumento dei controlli
dell'immigrazione, inclusi retate, detenzione e rimpatrio, cosi come la mancanza di accesso a canali di immigrazione regolari come
fattori che facilitano la violenza e la dominazione maschile nei confronti di immigrate che lavorano nel mercato sessuale. Mentre
coloro che si presentano come vittime del traffico sessuale dovrebbero ricevere un permesso di residenza provvisorio, hanno
scoperto invece che le prostitute sono raramente considerate “vittime buone” e spesso sono minacciate come se stessero
sfruttando il sistema.
Fonte: MediaPart, 18 Dicembre 2011
SPAGNA / Il 50% delle denunce degli immigrati vengono archiviate
Circa il 50% delle denunce relative alla violenza domestica fatte dalle donne in un situazione irregolare sono state archiviate. In un
rapporto pubblicato in occasione del giorno internazionale contro la violenza sulle donne il 25 Novembre 2011, Al ha notato che la
riforma della legge migratoria prevede che le donne che denunciano violenze non dovrebbero essere espulse dal paese fino ad una
richiesta contraria perchè si tratta di “una categoria particolarmente vulnerabile”, che costituisce il 38% delle persone uccise in
Spagna. Lo stesso giorno Picum ha rilasciato un comunicato-stampa intitolato “Sopravvissuti alla violenza, vittime del silenzio?” che
richiamava la UE e i suoi stati membri a rinnovare gli sforzi per combattere tutte le forme e le espressioni di violenza di genere e per
proteggere le vittime senza discriminazioni, perchè possano rivendicare i propri diritti di immigrate non documentate in Europa.
Fonte: El Día, 25 Novembre 2011; PICUM, 25 Novembre 2011
SVEZIA / Maggiore protezione dalla violenza per le immigrate senza documenti e i propri figli a Malmö
La città di Malmo ha accantonato 75000 SEK (circa 85000EURO) per collaborare con i rifugi per le donne, per sviluppare una
migliore protezione contro la violenza per le donne ed i bambini irregolari. L'obiettivo è quello di supportare le donne irregolari (ed I
loro bambini) che sono fuggite da uomini violenti e per questo motivo rischiano di perdere il permesso di residenza.
Fonte: Malmö Fria Tidning, 1 Febbraio 2012
USA / Iniziative della Società Civile e dello Stato per cercare sostegno per le immigrate senza documenti vittime di
violenza
Il consolato messicano a Laredo, Texas ha lanciato un programma speciale per aiutare donne irregolari vittime di un partner
violento e farle rimanere negli USA ed evitare la separazione dai loro bambini. Con un sostegno finanziario da parte del Ministro
degli Esteri Messicano, il consolato ha assunto una donna avvocato immigrata per trattare più di 260 casi, 85 dei quali sono stati
già risolti a favore delle donne, mentre i rimanenti stanno per essere risolti favorevolmente.
Fonte: Laredo Sun, 22 Dicembre 2011; Cleveland.com, 5 gennaio 2012
CAMPAGNA / Si stabiliscono gli obiettivi al Comitato Femminile di Ginevra del PGA sull’Immigrazione e lo Sviluppo
Il meeting delle donne del PGA (Azione Globale delle Persone) sulla migrazione, sviluppo e diritti umani ha avuto luogo il 2
Dicembre 2011 a Ginevra, Svizzera. Questo è il secondo anno del meeting che Picum ha ospitato insieme a partners mondiali sui
diritti delle immigrate. Il comitato delle donne ha sviluppato tre campagne che hanno come obiettivo di condurre al sesto GFMD,
che si terrà nelle Mauritius a Novembre 2012. In primo luogo, il meeting porterà ad una campagna congiunta contro la
criminalizzazione dei migranti. In secondo luogo, il meeting farà riferimento al problema della garanzia dei diritti economici e sociali
tramite la fornitura di servizi pubblici di qualità per tutti, inclusi i lavoratori temporanei , le immigrate senza documenti e le loro
famiglie. In ultimo, nel meeting delle donne verrà organizzata una campagna contro la violenza basata sul genere nei confronti delle
immigrate irregolari e dei lavoratori temporanei. Per maggiori informazioni, visitate il People’s Global Action website.
BAMBINI E FAMIGLIE IRREGOLARI
BELGIO / Le Associazioni aiuteranno i minori a intraprendere azioni legali contro lo Stato per la mancanza di un’adeguata
accoglienza dei minori privi di documenti
Un'associazione basata a Bruxelles per il supporto di minori stima che ci siano 200 bambini non accompagnati che vivono in
alberghi e altri 100 che vivono in locali abusivi. “A coloro che cercano asilo sono offerti alloggi inadeguati in alberghi , senza
assistenza sociale e scolastica appropriate per l'età. Gli altri sono esclusi dalla rete di accoglienza Fedasil” - denunnica MENAMO,
un’organizzazione che garantisce il supporto ai bambini. I bambini richiedenti asilo sono alloggiati in alberghi senza supporto
educativo durante la revisione iniziale dei casi, e I bambini non accompagnati che non chiedono asilo sono completamenti
abbandonati. Inoltre, a dispetto della buona protezione legale del diritto all'educazione per I bambini non accompagnati in Belgio,
essi continuano ad affrontare sia barriere individuali che istituzionali per accedere alla scuola. Un nuovo studio ha dimostrato che
un fattore chiave che limita Il diritto all'educazione pratica per I bambini non documentati è la politica verso la migrazione in
generale che considera l’immigrazione un problema di sicurezza.
Fonte: Le Soir, 3 Dicembre 2011; The International Journal of Children's Rights, Volume 19, Numero 4, 2011, pp. 613-639(27) (per
un estratto, l’articolo completo è a pagamento)
BELGIO / STUDIO / Minori senza documenti subiscono discriminazioni educative persistenti
L'articolo intitolato “Bambini non documentati e il diritto all'educazione: diritto illusorio o una strumento di emancipazione?” ha
rivelato che i bambini senza documenti affrontano persistenti ineguaglianze nell’accedere e beneficiare di un'educazione di qualità.
A dispetto della buona protezione legale del diritto all'educazione per i bambini privi di documenti in Belgio, essi continuano ad
affrontare sia barriere individuali che istituzionali. Impedimenti psicosociali ed istituzionali durante il processo di scolarizzazione
limita seriamente le eguali opportunità di scolarizzazione. Lo studio nota che il fattore chiave che limita il diritto all'educazione per i
bambini privi di documenti è la politica nei confronti della migrazione, che è trattata sempre di più come un problema di sicurezza.
Fonte: The International Journal of Children's Rights, Volume 19, Numero 4, 2011, pp. 613-639(27) (per un estratto, l’articolo
completo è a pagamento )
EU / Caso giudiziario chiarisce ulteriormente le implicazioni della sentenza Zambrano
La corte di giustizia Europea (ECJ) ha emesso sentenze il 15 Novembre 2011 su numerosi casi presentati dalla Corte suprema
amministrativa (guardare il bollettino PICUM 14 Marzo 2011 e Aprile 2011). La corte ha chiarito che la sentenza Zambrano non
implica il diritto della riunione familiare per i cittadini di paesi terzi se il membro della famiglia UE sponsorizzante non ha esercitato il
diritto di libero transito entro l'UE, a meno che quel membro della famiglia non sia privato di quel diritto come cittadino UE, come
nel caso Zambrano. Il caso Zambrano fa coinvolgeva un minore, cittadino UE che sarebbe stato privato dei propri mezzi di
sostentamento , e quindi del suo diritto di vivere in UE, se fosse stato rifiutato ai genitori il diritto a risiedere e lavorare.
Fonte: Migration News Sheet, Dicembre 2011(solo abbonati)
FRANCIA / I diritti dei minori non accompagnati in Francia
Lassana B, un bambino non accompagnato (In francese “mineur isolè”) a Parigi, rifiutato dal rifugio ASE a causa di un test dell' età
controverso che indica che in realtà aveva 18 anni, non è stato riconosciuto legalmente capace di difendere i propri diritti nei
tribunali francesi. Questo non è un caso eccezionale in Francia, in quanto centinaia di minori non accompagnati si trovano di fronte
a barriere amministrative per difendere i loro diritti. Il caso di Lassana B. è stato inoltrato al Consiglio di stato da parte del GISTI,
una ONG francese associata a PICUM, e potrebbe portare ala condanna della Francia da parte della corte Europea per i diritti
umani.
Fonte: Combats pour les droits de l'homme, Le Monde, 7 gennaio 2011; Journal du Droit des Jeunes
ITALIA / Netto incremento nel numero di minori non accompagnati
Il numero dei bambini non accompagnati che raggiungono l'Italia è cresciuto da 4600 nel 2010 a 7500 nel 2011. Molti di loro sono
maschi e vengono dal Nord Africa. Circa 845 comuni italiani attualmente ospitano bambini non accompagnati. Il comitato per i
bambini stranieri ha detto che la maggioranza di loro sono maschi, mentre la media della loro età sta decrescendo. Dato il notevole
aumento di arrivi, è stato detto che i comuni italiani dovrebbero investire di più per avere strutture adeguate per accogliere bambini
non accompagnati.
Fonte: La Repubblica, 20 Dicembre 2011
ITALIA / Asilini nido aperti ai figli di immigrati senza documenti
A seguito degli ultimi accordi scolastici del comune di Milano, gli asili nido apriranno le loro porte ai figli di migranti senza
documenti. Il possesso di un permesso di soggiorno non é piú richiesto per iscrivere il proprio figlio all’asilo nido, come invece era
necessario in precedenza. Benché la Costituzione italiana protegga i bambini e assicuri loro il diritto all’istruzione, il sindaco
precedente rifiutava di applicare le disposizioni rilevanti in materia.
Fonte: La Repubblica2 febbraio 2012
NORVEGIA / Il Segretario di Stato difende il sistema di asilo e suggerisce che le disposizioni di rimpatrio vengano rese più
efficienti
Il Segretario di Stato del Ministero Della Giustizia, Pål K. Lønseth, ha difeso la politica governativa in un’intervista sul Aftenbladet
del 12 gennaio 2012. Il Segretario di Stato si oppone all’uso del termine “immigranti senza documenti” preferendo “migranti di
rientro”, visto che si tratta di migranti che hanno esperito la procedura di asilo, ai quali l’asilo é stato negato dallo stato norvegese,
e che dunque sono constretti a fare rientro nei loro rispettivi paesi di origine. Il Segretario di Stato ammette che una considerazione
speciale deve essere data in taluni casi ai bambini che hanno vissuto molti anni in Norvegia, sebbene i genitori ne abbiano la
responsabilitá ultima. Il Segretario di Stato non é a favore di un’amnistia generale per migranti adulti che vivono irregolarmente in
Norvegia, poiché questo minerebbe la legittimitá di precedenti decisioni adottate durante la procedura di asilo. Al contrario, egli
suggerisce che gli sforzi sugli accordi di rimpatrio debbano essere raddoppiati al fine di ridurre il numero di migranti non
documentati nel paese.
Fonte: Aftenbladet, 12 gennaio 2012
PAESI BASSI / I Parlamentari accettano i requisiti europei fondamentali per i tutori di figli separati
La ONG Difesa per i bambini - Olanda ha varato i “ Requisiti per i tutori di bambini separati in Europa” nel Parlamento Europeo il 30
Novembre 2011. L'obiettivo è attribuire autorità a tutti i tutori in Europa per lavorare in direzione di obiettivi comuni e incoraggiare le
autorità statali a offrire ai tutori l'ambiente lavorativo e i necessari mandati. Gli standard sono stati approvati durante il lancio da
parte di Judith Sargentini MEP (NL Verdi) e Cecilia Wilkstrom (SE ALDE). Allo stesso tempo, le celebrità olandesi hanno lanciato
una petizione per un “perdono dei bambini”, una regolarizzazione per I bambini che hanno vissuto in Olanda per un certo numero di
anni e hanno messo radici culturali. Firma la petizione qui.here.
Fonte: ECRE Weekly Bulletin, 2 Dicembre 2011; De Pers, 19 December 2011 e 20 December 2011
PAESI BASSI / Una città olandese è stata la prima a impiegare studenti senza documenti come tirocinanti mentre il
Ministro ancora prevede di ridurre l’immigrazione
La città olandese di Anna Paulowna è la prima ad avere assunto uno studente irregolare come tirocinante. Alla fine del 2011, un o
studente di 17 anni è stato assunto come tirocinante nell’ufficio legale. Secondo la legge olandese, gli studenti privi di documenti
non sarebbero autorizzati a svolgere tirocini in quanto vengono considerati attività lavorative. Ma molti comuni e altri datori di lavoro
stanno ora sfidando la legge, in quanto anche il Parlamento Olandese è diviso sull'argomento (guarda PICUM Bulletin 24 Ottobre
2011). Nonostante molte autorità locali stiano sviluppando progetti per integrare gli immigrati non documentati, il Ministro Olandese
per l'immigrazione sta per presentare piani di riduzioni dei tempi per le procedure di asilo per ridurre l'immigrazione. Il Ministro ha
anche aggiunto che non è in favore di un indulto generale per i minori, perché crede che molte famiglie li usino per ottenere un
permesso di residenza. Tuttavia, dozzine di comuni hanno accettato mozioni in favore di un indulto generale per i bambini,
sebbene, essendo state emesse da autorità locali, queste mozioni non hanno l’autorità di legge.(Vedi PICUM Bulletin 17 January
2012).
Fonti: Noord Hollands Dagblad, 13 gennaio 2012; PowNed, 27 gennaio 2012; PZC, 6 Febbraio 2012; Culemborgse Courant, 6
Marzo 2012; ENAR, 2 Marzo 2012; DutchNews.nl, 27 Febbraio 2012
SPAGNA / I rifugi per minori non accompagnati sono sovraffollati
Il Consigliere per le politiche sociali di Melilla, Maria Antonia Garbìn ha riferito che le strutture di accoglienza per bambini non
documentati stanno raggiungendo il limite. La Garbìn ha notato che negli ultimi mesi c'è stata un notevole afflusso, e ha portato
come esempio il fatto che nel giro di poche ore Melilla aveva accolto 14 bambini immigrati che avevano bisogno di un nuovo
alloggio. La signora Garbìn ha aggiunto che se questa tendenza continuerà potrebbe generare una situazione, non voluta in questi
tipo di centri di protezione, in quanto gli adolescenti che vi accedono hanno dichiarato che ce ne sono molti altri che non aspettano
altro che essere ammessi a Melilla.
Fonte: Sur, 7 Dicembre 2011
REGNO UNITO - FRANCIA / Minori Immigrati soli ritornano in Francia con un accordo segreto
Il commissario inglese per l'infanzia Maggie Atkinson ha rivelato che con un patto segreto con la Francia (“Gentleman's Agreement”
) del 1995, l'agenzia delle frontiere Inglese ha deciso di espellere i bambini non accompagnati che non hanno richiesto asilo
quando entrati nel Regno Unito. La pratica dell'espulsione dei bambini dalle frontiere in questo modo, entra in conflitto con il dovere
di salvaguardia dei bambini dell' UKBA e di promozione del loro benessere. La UKBA ha posto fine ai rimpatri nel 2011, dopo
l’intervento del commissario Atkinson, che sta ora cercando i dettagli sulla quantità di di bambini coinvolti. Scarica il rapporto (in
inglese) here.
Fonte: BBC News, 17 gennaio 2012
REGNO UNITO / Un numero crescente di giovani immigrati vivono in condizioni di miseria nel Regno Unito
La Children’s Society afferma di aver registrato un “notevole aumento” nel numero dei minori immigrati ridotti in miseria, che
l’hanno contattata per assistenza. In risposta, é stato commissionato un rapporto intitolato “Non mi sento umano”, che documenta
l’esperienza di giovani, rivelando livelli allarmanti di miseria fra rifugiati, richiedenti asilo e bambini e giovani immigrati. La Children’s
Society invoca un’azione immediata per assicurare che i bambini e i giovani immigrati non siano obbligati a vivere in condizioni di
miseria. Scarica il rapporto cliccando qui. (EN) here.
Fonti: BBC News, 24 Febbraio 2012; The Children’s Society, 24 Febbraio 2012
UN / Officialmente adottata una nuova procedura di reclamo per la violazione dei diritti del fanciullo: inizia la campagna
per la ratifica
Un Protocollo Opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo (POCDF) che prevede una nuova procedura di reclamo per
violazioni di detta Convenzione é stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 19 Dicembre 2011. Il nuovo
Protocollo consentirá al Comitato dei diritti del fanciullo (CDF) di esaminare comunicazioni presentate dai bambini e dai loro
rappresentanti oltre alle comunicazioni inter-statali. Esso prevede altresí la possibilitá di avviare una procedura di inchiesta per
violazioni gravi o sistematiche dei diritti del fanciullo (vedi Bollettino PICUM del 4 luglio 2011). Il Gruppo ONG del CDF sta
lanciando una campagna per spingere gli Stati a firmare/ ratificare il Protocollo Opzionale in occasione della cerimonia ufficiale per
la firma, che si terrá con molta probabilitá il 28 febbraio 2012 a Ginevra. Il Gruppo chiede alle ONG si scrivere al Ministero degli
Esteri e al Ministero della Giustizia al fine di incoraggiare la ratifica del Protocollo, sulla base di una lettera-modello redatta in
francese e in inglese ( French e English). Ulteriori informazioni sono disponibili cliccando qui. here.
Fonte: NGO Group for the Convention on the Rights of the Child, 19 Dicembre 2011
USA / Introdotta in Kansas una proposta di legge che delega alle scuole la verifica dello status di immigrazione degli
studenti
Una proposta di legge (SB 590) è stata presentata al Senato dello Stato del Kansas che delega tutte le scuole pubbliche il controllo
dello status di immigrazione degli studenti immatricolati, cosi come il riconoscimento come reato il fatto di non avere con sé un
documento di cittadinanza valido. I sostenitori dell'immigrazione affermano che la proposta si concentra ingiustamente sugli
immigrati e le loro famiglie, aprendo le porte a futuri contrasti e forzando le scuole ad agire come funzionari dell'immigrazione.
Fonte: Kansas City Star, 11 gennaio 2012
USA / La battaglia per la custodia delle donne non documentate continua, come mostra un programma della ABC
Una donna guatelmalteca non documentata il cui figlio é stato adottato senza il suo consenso quando si trovava in detenzione,
continua la sua battaglia per riottenere la custodia del suo bambino, dopo che la Corte Suprema del Missouri ha revocato la
decisione originaria di privarla dei diritti di genitore ordinando l’apertura di un nuovo processo. Encarnación Bail Romero é stata
arrestata durante una retata di immigrati in un allevamento di pollame nel 2007, e detenuta senza la possibilitá di sottoscrivere
accordi per l’affidamento di suo figlio Carlos, un cittadino statunitense di soli sei mesi. Carlos é stato dato in affidamento ad una
coppia all’etá di un anno e adottato ufficialmente dalla stessa coppia all’etá di due anni. (see PICUM Bulletin 7 December 2011).
Watch the show on the ARC website.)
FontI: Hispanically Speaking News, 1 Febbraio 2012; ABC 2 News, 2 Febbraio 2012; Colorlines.com, 2 Febbraio 2012
USA / Abusi sessuali a scuola aprono la discussione su quali sono i diritti dei genitori non documentati nel presentare
denuncia e collaborare con le autoritá
É stato annunciato che una scuola elementare a Los Angeles Sud sostituirá il suo intero corpo insegnanti dopo che due di questi
sono stati accusati di atti osceni nei confronti degli studenti fra il 2005 e il 2010. La scuola si trova in un quartiere noto ai molti
migranti provenienti dall’America Latina, e la popolazione studentesca é per il 98% di origine latino-americana. Le aggressioni
hanno portato a preoccupazioni circa la posizione dei genitori nel riportare le violenze subite dai figli alle autoritá competenti nel
timore di rivelare il loro status di immigrati. Un avvocato esperto in immigrazione ha sottolineato vari punti nel considerare se i
genitori debbano decidere di contattare le autoritá. Per esempio, é stato osservato che il Dipartimento di polizia di Los Angeles non
ha richiesto lo status della vittima o della famiglia. Il Dipartimento dello Sceriffo, che ha giurisdizione sulla scuola, ha comunque
sostenuto il programma Secure Communities e potrebbe richiedere lo status.
Fonte: Southern California Public Radio,, 7 febbraio 2012
USA / Il Presidente Obama sollecita il Congresso ad approvare finalmente il DREAM Act nel 2012
In un’intervista rilasciata alla radio Bilingue californiana, ad Oakland che é stata trasmessa via Internet il 22 febbraio 2012, il
Presidente USA Barack Obama ha sollecitato il Congresso a fare un passo avanti verso la revisione del sistema di immigrazione
del paese approvando il DREAM Act, una legge che offrirebbe una via verso la cittadinanza ad alcuni figli di migranti non
documentati. Il DREAM Act, che é stato approvato dalla Camera dei Rappresentanti nel dicembre 2010, é in fase di stallo al
Senato. Ció avviene nel bel mezzo di sviluppi contraddittori nelle camere alte: in Georgia é stata approvata dal Senato una legge
che bandirebbe gli studenti non documentati dalle universitá pubbliche georgiane; nella Silicon Valley, leader nella tecnologia
hanno assemblato un gruppo di Educatori per un’Equa Considerazione (E4FC), un’associazione no-profit che offre borse di studio,
consigli sulla carriera e servizi legali agli studenti che sono stati portati negli USA da bambini e vivono tuttora come non
documentati.
Fonti: Hispanically Speaking News, 22 febbraio 2012; Chicago Tribune, 5 marzo 2012; 90.1 FM Public Radio WABE, 28 febbraio
2012; The Huffington Post, 23 febbraio 2012; The Wall Street Journal, 6 marzo 2012
GUIDA / “La Vita dopo l’Università” per studenti privi di documenti
La guida “La vita dopo l’universitá” é fatta appositamente per gli studenti non documentati i quali possono sentire di avere
possibilitá limitate dopo la laurea. Questa guida illustra invece una serie di opzioni possibili. Essa prende in analisi studi universitari
avanzati, studi professionali, stage, consigli per colloqui, cosí come i passi da intraprendere per diventare un libero professionista.
Inoltre, include storie personali, testimonianze di studenti e consigli di esperti. La Guida é stata pubblicata nel 2012
dall’associazione Educatori per un’equa Considerazione (E4FC) ed é una delle numerose risorse disponibili sul sito del gruppo, che
propone suggerimenti e guide per studenti senza documenti, cosí come per assistenti scolastici e rappresentati studenteschi.
Fonte: Educators for Fair Consideration (E4FC), marzo 2012
LIBRO / La storia del ragazzo che è arrivato a piedi in Europa
In vista della pubblicazione del suo libro “Hinterland”, Caroline Brothers, una giornalista che conduce ricerche e reportage sui
rifugiati, condivide parte della sua storia. Il libro racconta la storia di due cugini che hanno camminato per cinque mesi da Kabul a
Parigi, un viaggio che un numero imprecisato di bambini afgani hanno compiuto. La giornalista mette in luce gli ostacoli e le scelte
che i due cugini hanno dovuto affrontare sia durante il loro viaggio, che una volta raggiunto il confine con l’Europa. Guarda la
proiezione delle diapositive annesse all’articolo cliccando qui. Puoi ordinare il libro cliccando qui.
Fonte: The Guardian, 29 gennaio 2012
RAPPORTO / Le limitazioni 'in nome dell’integrazione' separano le famiglie nella pratica
Migration Policy Group ha pubblicato il quarto di una serie di rapporti strategici con l’obiettivo di assistere gli statisti e le parti
interessate a rispondere alla consultazione della Commissione Europea sulla direttiva UE relativa al ricongiungimento familiare
(scadenza 1 marzo 2012). L’analisi di questo rapporto suggerisce the la maggior parte di questi vincoli si riveleranno probabilmente
come degli ostacoli al diritto al ricongiungimento familiare tutelato dal diritto dell’UE. Limitazioni al ricongiungimento familiare
possono anche favorire l’aumento del numero delle famiglie irregolari, se poste nell’incapacitá di riunirsi attraverso un meccanismo
ufficiale. Migration Policy Group sostiene che spetta ai sostenitori di tali limitazioni dimostrare che riducendo il numero delle famiglie
in via di ricongiungimento si migliora davvero l’integrazione di quelle famiglie che effettivamente si riuniscono. Scarica il rapporto
(EN) qui.
Fonte: Migration Policy Group, 7 dicembre 2011
ARRESTI ED ESPULSIONI
BELGIO / Violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo a seguito della detentione di un paziente portatore di
HIV
La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), nel caso portato di fronte ad essa da una donna camerunense trattenuta in un centro
di detenzione belga, ha stabilito che la sua detenzione era in violazione dell’articolo 3 e 5 della CEDU, poiché per svariati mesi non
le é stata fornita l’assistenza medica necessaria. Ad ogni modo, non é stato ritenuto che il suo rimpatrio fosse contrario alla CEDU,
sebbene sei giudici fossero di un’opinione diversa.
Fonte: Newsletter KruispuntMigratie-Integratie, 21 dicembre 2012
BELGIO / Tirare fuori la voce
Un’iniziativa online “Getting the voice out” (Tirare fuori la voce) si occupa di raccogliere storie e testimonianze di persone che si
trovano in centri di detenzione in Belgio per far si che le loro voci possano essere sentite anche fuori. Lo scopo é sensibilizzare
l’opinione pubblica sulla dura realtà che i detenuti affrontano ogni giorno in un paese che si dice democratico. Il sito internet é
disponibile in tre lingue: Francese, Olandese ed Inglese. Il sito richiedo molto lavoro ed i coordinatori sono sempre alla ricerca di
interpreti volontari; se interessati, contattare [email protected].
BULGARIA / RAPPORTO / Immigrati clandestini detenuti sono malinformati sui loro diritti
Secondo Ie conclusioni del rapporto finanziato dall’ Istituto dell’Open Society di Sofia, intitolato “Monitoraggio del cittadino nelle
case speciali per l’accoglienza temporanea di extra-comunitari”, gli immigrati irregolari nei centri di detenzioni in Bulgaria non sono
informati sui loro diritti e sui procedimenti legali per la mancanza di interpreti professionisti. Dal rapporto si conclude che le autorità
dovrebbero aprire le case speciali ai bambini non accompagnati e alle famiglie con bambini, e assumere interpreti professionisti
nello staff dei centri di detenzione. Secondo Milagros Leynes, rappresentante dell’UNHCR in Bulgaria, quando un rifugiato o un
richiedente asilo vengono arrestati al confine, sono criminalizzati, mentre questa dovrebbe essere usata come ultima risorsa.
L’osservazione civile organizzata dall’ Istituto della Open Society di Sofia é stata realizzata tra gennaio e giugno del 2011 sotto la
supervisione di una squadra di volontari specializzati che possono parlare lingue poco conosciute. Hanno visitato i centri di
Busmantsi e Lybimets 21 volte senza preavviso, ed hanno condotto 75 interviste con immigrati, di cui 16 bambini. Era la prima
volta che si effettuava questo tipo di monitoraggio per capire meglio l’organizzazione e il lavoro dei dipendenti con gli extracomunitari, nonché per monitorare come le normative per la tutela dei diritti umane vengono rispettate, e controllare infine le
condizioni di questi centri di accoglienza temporanea. Scarica il rapporto qui (disponibile solo in Bulgaro).
Fonte: Open Society Institute Bulgaria, 7 Febbraio 2012
DANIMARCA / La deportazione dei bambini potrebbe essere sospesa sino a che nuove leggi piu permissive vengano
adottate
La deportazione di una bambina di sette anni, Phatteera, che doveva essere deportato in quanto non era possibile integrarla in
Danimarca secondo le leggi attuali, é stata sospesa sino alla conclusione dell’appello. Molto probabilmente questo significa che
l’appello sarà giudicato con le nuove leggi sull’immigrazione che sono più permissive. Se venisse deportata, Phattera verrebbe
separata dalla madre, dalla sorella e dal nuovo compagno danese della madre. La richiesta del suo permesso di residenza, come
in molti altri casi, non era stata accettata per la legge che consente al Servizio dell’immigrazione di rifiutare la residenza se i genitori
hanno aspettato più di due anni per farsi raggiungere dai figli dal paese di origine.
Fonte: Migration News Sheet, Febbraio 2012 (solo abbonati)
DANIMARCA / Il governo si attiva velocemente sulla questione del trasferimento forzato dei bamini
In risposta a diversi casi importanti emersi recemntemente e concernenti la minaccia mossa contro minori di essere separati dalle
proprie famiglie attraverso il trasferimento forzato dalla Danimarca, il nuovo governo ha deciso di accelerare il processo di
flessibilizzazione delle regole sul ricongiungimento familiare dei figli.
Fonte: The Copenhagen Post, 28 dicembre 2011
ECHR /La Corte Europei dei Diritti Umani condanna Grecia e Belgio
Il 17 Gennaio 2012, la Corte Europea dei Diritti Umani ha riconosciuto all’ unanimità una violazione dell’ Articolo 3 (divieto di essere
sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti ) della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo sul caso Zortul
contro Grecia, ribadendo che la violenza sessuale di un detenuto ad opera di un’ufficiale dello Stato é da considerarsi una forma
particolarmente grave di maltrattamento, e ha deliberato che la Grecia deve versare al richiedente 50,000 Euro per danni non
economici e 3,500 Euro per costi e spese legali. Nel caso di Karagarathnam ed altri contro il Belgio, la Corte Europea dei Diritti
Umani ha sentenziato che una violazione dell’articolo 3 (divieto di trattamenti inumani e degradanti ) si é verificata nel caso dei tre
bambini di origine Tamil, dello Sri Lanka, che erano stati detenuti in un centro di detenzione con la loro madre per quattro mesi nel
2009: la violazione é stata commessa perché le autorità belghe hanno esposto i bambini a stati di apprensione ed inferiorità,
rischiando di comprometterne lo sviluppo.
Fonti: European Court of Human Rights, 17 Gennaio 2012; To vima, 19 Gennaio 2012; Imerisia, 19 Gennaio 2012; Association for
the Prevention of Torture, 22 Dicembre 2011; European Court of Human Rights Press Release, ECHR 282 (2011), 13 Dicembre
2011
EU / RAPPORTO / Studio comparato sul ritorno dei bambini
ECRE e Save the Children hanno pubblicato su commissione della Commissione Europea uno studio comparato sul ritorno dei
bambini per aiutare gli stati membri a sviluppare un sistema efficace per considerare il rimpatrio dei bambini (non accompagnati o
con la famiglia) in paesi fuori dall’Europa. Lo studio ha scoperto che i bambini con le famiglie sono più spesso soggetti a ritorni
forzati e a detenzione rispetto ai bambini non accompagnati. I bambini non accompagnati non sono spesso sottoposti a rimpatrio
obbligatorio, ma alcuni stati li deporta quando compiono 18 anni. ECRE e Save the Children ha chiesto agli stati di non detenere i
bambini per fini di controllo dell’immigrazione perché é stato provato che ha effetti devastanti sui bambini. Puoi scaricare lo studio
qui (EN).
Fonte: ECRE Weekly Bulletin, 20 Gennaio 2012
FRANCIA / Guardie di frontiera a Mayotte sono state condannate per aver picchiato una donna senza permesso di
soggiorno con un manganello.
Due officiali della polizia di frontiera (Police aux frontiers –PAF) nel territorio del Territorio d’oltremare di Mayotte,
sono stati condannati a sei mesi, con la condanna sospesa, sei mesi di congedo non retribuito e a pagare 1.000 Euro di danni per
aver picchiato una immigrata clandestina, La donna era stata picchiata con un manganello con una tale violenza che ha dovuto
ricevere cinque giorni di cure nel reparto di terapia intensiva.
Fonte: Linfo, 26 Gennaio 2012
FRANCIA / Bambini migranti detenuti in Francia
Al fine di raggiungere la quota di espulsioni fissata dal governo (30,000 “rimozioni” previste per il 2011), bambini, donne incinte e
famiglie intere sono state poste in centri di detenzione per immigrati (“centres de retention” in francese) in Francia. Una nuova legge
sull’immigrazione del 16 giugno 2011 introduce nuove eccezioni, come il divieto di ritorno in territorio francese fino a cinque anni,
estende il periodo di controllo di detenzione nei centri di detenzione per immigrati fino a cinque anni (invece di due), ed estende la
durata massima di detenzione a 45 giorni. La nota prodotta da GISTI sintetizza le misure e le procedure principali relative alla
nuova legislazione. Disponibile su sito web di GISTI. In riferimento a questo, le cinque asociación che offrono assistenza legale ai
migranti dei centri di detenzione francesi (Assfam, Cimade, Forum Réfugiés, France Terre d'Asile and Ordre de Malte) hanno stilato
un rapporto comune che condanna “l’ossessione per i dati statistici e la rinuncia ai diritti”. Rapporto disponibile sul sito La Cimade
website.
Fonte: Le Nouvel Observateur, 15 dicembre 2011
FRANCIA - MAYOTTE / La detenzione di una famiglia considerata trattamento inumano e degradante
Il 20 Febbraio 2012 il tribunale amministrativo ha rilasciato un padre e I suoi due figli, di due ed otto anni, dal centro di detenzione
Pamandzi a Mayotte. Secondo la sentenza emessa dal tribunale, le condizioni in detenzione compromettono la dignità dell’uomo,
non solo per i bambini che, sono detenuti con i loro genitori, ma anche per l’intera famiglia; ne consegue che la detenzione equivale
a un trattament disumano e degradante, e quindi proibito dall’Articolo 3 della Convenzione Europea sui Diritti Umani.
Fonte: La Cimade, 23 Febbraio 2012
GRECIA / 50 immigranti irregolari in sciopero della fame nella prigione di Alikarnassos a Creta
50 immigrati irregolari hanno iniziato lo sciopero della fame il 3 dicembre 2011 nel dipartimento di polizia di Alikarnassos, a Creta,
dove sono detenuti. Lo sciopero della fame era giustificato dalle misere condizioni della loro detenzione. Essi lamentavano di non
avere abastanza cibo, di non ricevere assistenza medica e di essere autorizzati a lasciare le loro celle solo per andare al bagno. La
maggior parte di questi immigrati proviene dalla Siria, dove la presenza di un regime repressivo li ha obbligati a lasciare il paese.
Due degli scioperanti sono stati trasferiti all’ospedale in seguito ad un collasso. Sulla questione, il Comitato per la prevenzione della
tortura e dei trattamenti disumani e degradanti (CPT) del Consiglio d’Europa il 10 gennaio 2012 ha pubblicato a Strasburgo un
rapporto sulla sua visita ad hoc in Grecia nel gennaio 2011. Nel rapporto, il Comitato sottolinea le sue proccupazioni circa le
condizioni deplorabili nelle stazioni di polizia e altre strutture poco adatte, in cui gli immigrati irregolari vengono detenuti. Leggi il
rapporto in inglese cliccando.
Fonte: Clandestina, 8 Dicembre 2011; CPT, 10 Gennuaio 2012; TVXS, 10 Gennaio 2012
ITALIA / Il nuovo ministro revoca l’ordinanza che limita l’accesso ai centri di detenzione
Dopo che il precedente Ministro degli Affari interni italiano, Roberto Maroni, aveva deciso nell’aprile 2011 che le ONG e i giornalisti
non erano piú autorizzati ad entrare nei centri di detenzione con l’obiettivo di prevenire “ostacoli alle loro attivitá”, il nuovo Ministro
Anna Maria Cancellieri ha revocato questa ordinanza.
Fonte: La Repubblica, 13 Dicembre 2011
ITALIA/ Dure condizioni al CIE di Bologna
A seguito della decisione del Ministro dell’interni Cancellieri, i giornalisti hanno avuto accesso al Centro di Identificazione ed
Espulsione (CIE) di Bologna, diritto precedentemente negate dal Ministro dell’Interni Maroni. Immigrati clandestini sono stati
intervistati ed hanno detto che le condizioni del CIE sono peggiori di quelle di una prigione. Possono essere detenuti sino a 18 mesi
prima di essere rilasciati, trasferiti ad un altro centro o espulsi dal paese. Gloria, originaria della Nigeria, é affetta da AIDS ed ha un
fibroma. Ha paura di essere deportata in Nigeria, dove pensa che sarebbe lasciata a morire. Tuttavia non può più resistere nel
centro. . Ci sono 85 letti al CIE di Bologna ,e al momento vi sono detenuti 50 uomini e 35 donne.
Fonte: La Repubblica, 28 Febbraio 2012
MALTA / Decesso in detenzione
Un immigrato irregolare di origine somala, che era stato recuperato a 75 miglia a sud di Malta e trasferito in un centro di detenzione,
é morto il 13 dicembre 2011. L’uomo si é rapidamente ammalato ed é stato portato in un centro di cura dove gli sono state
somministrate medicine contro la gastroointerite e la diarrea. Tuttavia, poche ore dopo il suo ritorno al centro di detenzione, l’uomo
é collassato, ha perso conoscenza ed é stato dichiarato morto. Un’indagine é stata aperta sulla sua morte.
Fonte: International Detention Monitor, fascicolo 25, dicembre 2011; Times of Malta, 13 dicembre 2011
OLANDA / Discussioni con la polizia sulla “inutile” detenzione di migranti senza documenti.
La polizia dell’immigrazione nella città olandese di Haarlem ha aperto un dialogo con il centro “Stem in de Stad” (Voce nella Città)
dopo che tre immigrati Africani sono stati arrestati nel Dicembre 2012, detenuti per tre settimane e di nuovo rilasciati perché non
erano in possesso dei documenti in regola. Il centro si occupa di prevenire l’arresto e detenzione di immigrati clandestini che non
possono essere rimpatriati. In Olanda ci sono circa 6370 immigrati in centri di detenzione; di questi, all’incirca un quarto verranno
rimpatriati, mentre tre quarti non possono essere rimandati nei paesi di origine perché non hanno i documenti, oppure perché il
paese di origine rifiuta di accettarli.
Fonte: Haarlems Dagblad, 19 Gennaio 2012; BN de Stem 20 Gennaio 2012; RTL, 20 Gennaio 2012
OLANDA / Appello per una maggiore umanità nei centri di detenzione
Un gruppo di chiese, organizzazioni della società civile ed un partito politico hanno consegnato al Parlamento una petizione per
chiedere un trattamento pie; umano per i richiedenti asilo e immigrati clandestini nei centri di detenzione. Secondo Connie van den
Broek del Rotterdam Ongedocumenteerden Steunpunt (Centro di Supporto per Immigrati privi di documenti) le persone sono
spesso detenute come criminali e vengono detenute più a lungo.
Fonte: Radio 1, 28 Febbraio 2012; Rotterdam SP, 28 Febbraio 2012
SPAGNA / Immigrati morti in un centro di detenzione per l’immigrazione in Spagna
Due immigrati trattenuti nei centri di detenzione (CIEs) di Aluche e Barcellona sono morti: il primo il 19 Dicembre 2011, il secondo il
5 Gennaio 2012. Ai decessi hanno fatto seguito le critiche di negligenza costituzionale ed é stata risollevata la discussione sul
sovraffollamento dei centri e le inadeguate condizioni sanitarie. In seguito al malcontento di diverse organizzazioni e partiti per il
rispetto della dignità umana nei centri, una proposta non-legislativa é stata presentata il 17 Gennaio 2012 da un partito della sinistra
parlamentare (IU, ICV-EUiA, CHA) per promuovere il rispetto dei diritti dei detenuti. Fra le proposte: richiedere la chiusura
immediata del centro di Aluche, accesso ai centri per le organizzazioni non governative (ONG) e una graduale sostituzione dei
centri con strutture che rispettino la dignità degli immigrati clandestini.
Fonte: IRR Europa Press, 18 Gennaio 2012; Migrar con derechos, 17 Gennaio 2012
SPAGNA / Writ richiede che gli immigrati detenuti nei centri siano informati del loro ordine di espulsione
Il 27 Febbraio 2012, le tre Corti di Supervisione del Centro di Detenzione di immigrati dell’Aluche ha pubblicato un decreto del
governo 286/2012) che obbliga le autorità del centro a notificate i detenuti dell’ordine di espulsione –giorno, ora e destinazionealmeno 12 ore prima della partenza. Prima, gli immigrati non erano informati del giorno della loro espulsione; venivano
semplicemente trasferiti all’aeroporto il giorno stesso senza aver ricevuto notifica della città o paese di destinazione. I magistrati
hanno rilevato che gli immigrati erano lasciati a sè stessi nel paese di destinazione, senza la possibilità di informare parenti o amici
o organizzarsi per l’arrivo. I giudici hanno deliberato che questo sistema viola il diritto all’informazione e ad essere trattati con
dignità e compassione. L’atto giudiziario è stato preso dopo numerosi reclami presentati da organizzazioni quali SOS Razzismo
Ferrocarril Clandestino e Centro Pueblos Unidos, un membre PICUM a nome degli immigrati detenuti nel centro.
Fonte: Para Inmigrantes, 1 Marzo 2012
SVEZIA / Detenzione di soggetti richiedenti asilo rifiutati
Il partito verde svedese ha annunciato che, dopo lunghe consultazioni con la coalizione di governo di centro-destra svedese, la
detenzione di individui la cui richiesta d’asilo é stata rifiutata é limitata a due mesi. Questo periodo di tempo puó essere esteso fino
a un mese per coloro che rifiutano di lasciare il paese a seguito della decisione relativa alla richiesta di asilo, e fino a 12 mesi in
circostanze eccezionali qualora il richiedente asilo rifiutato non cooperi con le autoritá.
Fonti: International Detention Monitor, fascicolo 25, dicembre 2011; Radio Svezia, 18 novembre 2011
SVEZIA / La deportazione dei bambini affetti da apatia é di nuovo al centro dell’attenzione dei media
Dopo anni di silenzio sui media,la televisione in Svezia riaccende l’attenzione sulla deportazione dei bambini apatici. Il partito della
sinistra é a favore di una piccola revisione della legge sull’asilo che potrebbe aumentare le possibilità dei bambini che soffrono di
apatia di rimanere in Svezia.
Fonti: Norrländska Socialdemokraten, 21 Gennaio 2012; Sveriges Television, 26 Gennaio 2012 and 30 Gennaio 2012
UCRAINA / Sciopero della fame nei centri di detenzione
Immigrati Somali, tra cui anche donne e bambini, stanno facendo lo sciopero della fame in diversi centri di detenzione in Ucraina
dal 5 Gennaio 2012. Lo scopo é sensibilizzare l’opinione pubblica sulla loro situazione e denunciare le condizioni dei centri di
detenzione, le molestie ad opera della polizia e i continui periodi di detenzione sino a 12 mesi dopo brevi periodi di libertà. In
seguito ad un incidente, il 30 Gennaio 2012 al Centro di accoglienza per immigrati di Zhuravychi, dove la polizia ha confiscato beni
personali ad un gruppo di detenuti, l’organizzazione Human Rights Watch ha richiesto che le autorità ucraine smettano di molestare
i richiedenti asilo somali nei centri.
Fonti: Border Monitoring Project Ukraine, 16 Gennaio 2012; Eurasia Review, 1 Febbraio 2012
REGNO UNITO / Continua la detenzione dei bambini
Il Ministero dell’Interno ha rivelato che 17 bambini sono stati detenuti per immigrazione nel Dicembre 2011. Dieci bambini, fra cui
cinque di età inferiore ai cinque anni, sono stati detenuti a Cedars, il ”centro di accoglienza pre-partenza” vicino all’aeroporto di
Gatwick per i richiedenti a cui non é stato concesso l’asilo. Altri sei bambini, tra cui anche quatto al di sotto dei cinque anni, sono
stati detenuti a Tinsley House, vicino a Gatwick. Un altro bambino, il diciassettesimo, é stato detenuto a Harmondsworth, vicino ad
Heathrow. Sebbene questa sia una notevole riduzione rispetto ai 100 bambini detenuti ogni mese nel 2009, il governo della Gran
Bretagna ha ancora molta strada da fare per raggiunger l’obiettivo di porre fine del tutto alla detenzione dei bambini.
Fonti: The Independent, 27 Gennaio 2012; UK Home Office, 26 Gennaio 2012
REGNO UNITO / Il Regno Unito risarcisce I minori richiedenti asilo dopo 13 mesi di detenzione
Nel Regno Unito, quattro minori che erano stati rinchiusi in centri di detenzione per tredici mesi hanno ricevuto un risarcimento dal
Ministero degli Interni Britannico. Tredici mesi corrisponde al periodo di tempo massimo di detenzione di minori nel Regno Unito. Il
loro avvocato ha definito illegale e troppo lunga la loro detenzione.. Il caso é stato deciso fuori dal tribunale. La famiglia curda Ay,
richiedente asilo dalla Turchia, era detenuta nel 2002. La vertenza continua ancora sulle nuove regole che permettono la loro
detenzione in una struttira di detenzione temporanea fino a una settimana (vedi Bollettini PICUM: 26 settembre 2011, 29 agosto
2011, 20 giugno 2011, 23 maggio 2011, 27 April 2011, and 28 marzo 2011)
Fonti: The Guardian, 6 gennaio 2012; BBC News, 7 gennaio 2012; End Child Detention Now
USA / Nuova linea telefonica di emergenza per immigrati in centri di detenzione
L’Immigration and Customs Enforcement (ICE Autorità per l’Immigrazione e le Frontiere) statunitense a lanciato una nuova linea
telefonica di emergenza per aiutare a localizzare gli immigranti non documentati ed evitare che cittadini USA siano erroneamente
trattenuti in custodia. La linea verde, gratuita, funzionerá 24 ore al giorno e sará disponibile ai detenuti nel caso siano cittadini USA
o si ritengano vittime di un crimine. Un rapporto di un ricercatore del Centro di ricerca applicata, il quale ha avuto accesso ai centri
di detenzione, osserva che la detenzioni di immigrati é uno dei segmenti in maggiore espansione del sistema carcerario americano,
e che dal 2007 l’ICE ha sottoscritto accordi per la costruzione o l’espansione di almeno dieci strutture di detenzione.
Fonti: The Chicago Reporter, 3 gennaio 2012; The Christian Science Monitor, 7 gennaio 2012; Colorlines, 4 gennaio 2012
USA / Indagini rivelano che migliaia continuano ad essere detenuti anche se non hanno commesso alcun crimine
Un’inchiesta ha rivelato che ogni giorno nel 2011 il governo degli Stati Uniti ha detenuto 13,185 persone in centri di detenzione per
l’immigrazione. Queste persone non erano colpevoli di alcun reato, e molti non erano neppure stati accusati di un crimine. I
contribuenti pagano all’incirca 2 milioni di dollari al giorno mentre le autorità decidono del destino dei detenuti. L’inchiesta rivela
anche che il numero delle persone detenute é in forte contrasto con l’obiettivo per la politica dell’immigrazione stabilita
dall’amministrazione Obama.
Fonte: Huffington Post, 27 Gennaio 2012
CAMPAGNA/ Lanciata una Coalizione Internazionale contro la Detenzione
Una campagna globale per porre fine alla detenzione dei bambini nei centri di espulsione verrà lanciata il 21 Marzo 2012 alla
diciannovesima sessione del Consiglio sui Diritti Umani della Nazioni Unite a Ginevra. In preparazione dell’evento, la Coalizione
Internazionale contro la Detenzione (IDC) invita le organizzazioni ad unirsi alla campagna. Membri del pubblico potranno sostenere
la campagna dopo il lancio ufficiale. L’obiettivo della campagna é denunciare la detenzione di bambini, ma anche di proporre
alternative e promuovere sistemi che funzionano. Per le organizzazioni che vogliano unirsi alla campagna, completare il modulo
online online endorsement form.. Se interessati ma avete bisogno di piu informazioni, si prega contattare IDC direttamente a
[email protected].
Fonte: International Detention Coalition
PUBBLICAZIONI E ALTRE RISORSE
FRANCIA / Nuova pubblicazione GISTI sul risarcimento per vittime di reato
Secondo la legge Francese, le vittime di un reato possono richiedere un risarcimento quando subiscono danni e quindi poossono ri
rivolgersi al Civi, una giurisdizione civile. Viene spiegato su una pubblicazione GISTI e dell; Associazione per le vittime
dell’avvelenamento da piombo, che le vittime possono rivolgersi al CIVI e si condanna il fatto che gli immigrati clandestini non
possano fare uso di questo rimedio legale. Si porta alla luce questa discrminazione che viene ritenuta ingiusta perche gli immigrati
clandestini non possono ricevere un risarcimento a causa del loro stato di immigrazione. Per l’acquisto visitare il sito GISTI. GISTI
website.
ITALIA / Italiani più favorevoli all’immigrazione
Secondo uno studio del Fondo Tedesco Marshall in America e di cinque paesi europei (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno
Unito), gli Italiani sono ancora preoccupati per il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Almeno una persona su cinque
considera l’immigrazione clandestina una priorità assoluta, mentre una percentuale minore, (48% rispetto al 53% del 2010) credono
che ci siano troppi immigrati clandestini in Italia. Ma il 58% degli Italiani ritiene che la migrazione sia vantaggiosa per la società,
rispetto al 49% dell’anno prima. Il 60% degli Italiani pensano che l’Unione Europea dovrebbe introdurre un sistema di quote per
l’ammissione di migranti in Europea.
Fonti: Transatlantic Trends, 15 Decembre 2011; La Repubblica, 15 Decembre 2011
SPAGNA / GUIDA / Una guida per infomare gli immigrati clandestini dei loro diritti e doveri
Il centro Pueblos Unidos, membro PICUM,e l’associazione del Madrid Bar hanno pubblicato un rapporto “Soggiorno Illegale; multa
o espulsione”? Il rapporto offre informazione aggiornate e accessibili sui diritti e doveri degli immigrati e sui tipi di reati che gli
immigrati possono commettere quando entrano illegalmente o rimangono senza documenti in Spagna. Il rapporto offre anche
consigli per gli immigrati su come difendersi nel caso che siano detenuti, ad esempio come fare un appello contro un ordine di
deportazione e cosa fare se i propri diritti vengono violati nei centri di detenzione. Il rapporto é disponibile in spagnolo, inglese e
francese: Spanish, English e French.
Fonte: Mesa de Convivencia de Vallecas, 13 Ottobre 2011
UE / RAPPORTO / “Immigrazione Irregolare in Europa” dell’Istituto sulle Politiche Migratorie
Christal Morehouse and Michael Blomfield del Migration Policy Institute hanno pubblicato un rapporto sulla “Immigrazione irregolare
in Europa” nel Dicembre 2011. Il rapporto rivela un crescendo della collaborazione degli stati membri EU per controllare i confini
esterni, soprattutto con l’uso di Frontex. Gli autori spiegano che, malgrado una riduzione totale dell’immigrazione irregolare dal
2002, questo fatto viene nascosto da “ondate locali”, dove l’aumento dell’immigrazione clandestina viene registrate su tutti i giornali.
Si conclude che combattere il fenomeno dell’immigrazione clandestina continuerà ad essere difficile nel clima economico attuale
ma, investimenti a lungo termine insieme ad un’idonea politica sono necessarie per risolvere il problema dell’immigrazione
clandestina alla radice. Scarica il rapporto here.
Fonte: Migration Policy Institute
USA / RAPPORTO / Chi é l’immigrato irregolare
Il centro ispanico Pew, un centro di ricerca non di parte, ha pubblicato un rapporto sulle caratteristiche degli immigrati irregolari.
Dalle statistiche del Current Population Survey (CPS – Censimento della Popolazione Attuale ) del Marzo 2012, prodotto assieme
dalla Commissione americana delle statistiche sul lavoro, il Censo ed il sondaggio nazionale dei Latino (LSI0 del 2010 del centro
ispanico Pew, si traggono diverse conclusioni: quasi due terzi degli immigrati irregolari vive in America da almeno 10 anni; quasi
metà degli immigrati irregolari ha figli di età inferiore ai 18 anni; e per il 39% vanno nei centri religiosi ogni settimana. Per il rapporto
in inglese clicca here.
Fonte: Bulletin of Legal and Institutional Policies, 13 January 2012
USA / RAPPORTO / Ricerca rivela che immigrati clandestini negli Stati Uniti rimangono nel paese nonostante le rigide
leggi
Lo studio, “Rimanere nell’ombra” esamina diverse leggi anti-immigrazione adottate da alcuni stati e discute se tali leggi abbiano
raggiunto l’obiettivo di far lasciare il paese agli immigrati clandestini. La ricerca e le interviste, dimostrano che gli immigrati
clandestini decidono di rimanere nel paese, nonostante le leggi più rigide. Lo studio ha piuttosto evidenziato che le leggi
semplicemente costringono gli immigrati a muoversi da uno stato all’altro e rimanere sempre più isolati nelle loro comunità. Il
rapporto dimostra chiaramente che una politica di rigide leggi anti-immigrazione impedisce il processo di integrazione e complica i
rapporti tra gli ufficiali giudiziari a livello locale, i leader politici e le comunità degli immigrati.
Fonte: Center for American Progress, Febbraio 2012
RAPPORTO / Migreurop: “Ai margini dell’ Europa” in Inglese
In Novembre 2011 Migreurop ha pubblicato un rapporto “Ai margini dell’Europa” sui controlli dell’immigrazione in Europa. Il rapporto
é ora disponibile in Inglese qui click here . La versione spagnola sarà disponibile da Marzo 2012.
Fonte: Migreurop, 24 Febbraio 2012
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