Anteprima - Anmic Milano

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Anteprima - Anmic Milano
IL GIORNALE CHE DAL 1966 DIFENDE GLI
INTERESSI DEGLI INVALIDI CIVILI
ANNO XLVI - N. 3 - MARZO 2013 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, LO/MI-ANMIC Tel. 02.865598
ANMIC MILANO
COMITATO DIRETTIVO PROVINCIALE
Cosetta Quatela
Vice Presidente
Maria Cristina Alemanno Giuseppe Quacquarelli
Presidente Provinciale
Vice Presidente
Rosanna Perego
Consigliere
Giacomo Vascella
Consigliere
Danilo Zaggia
Consigliere
Francesco Fusi
Consigliere
Eglo Formenti
Consigliere
Claudio Zappador
Consigliere
Domenico Di Stefano
Consigliere
ORARI SEDE
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Ricordiamo a tutti i nostri Soci che la sede è aperta al pubblico
nei seguenti giorni:
lunedì, martedì, giovedì, venerdì: 9.00 - 12.30 / 14.00 - 17.30
mercoledì e sabato: 9.00 - 12.30 / pomeriggio chiuso
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IL GIORNALE CHE DAL 1966 DIFENDE GLI
INTERESSI DEGLI INVALIDI CIVILI
Editore ANMIC Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili.
Anno XLVI Trimestrale n. 4 - Marzo 2013
Direttore editoriale Giovanni Pagano
Direttore responsabile Nazaro Pagano
Coordinamento redazionale Cosetta Quatela
Grafica e impaginazione Fabbrica Dei Segni Coop. Soc. Novate Milanese (MI)
Stampa Fabbrica Dei Segni Coop. Soc. Novate Milanese (MI) Tel. 02.92868540
Fax 02.89959514
Direzione e redazione Via Boltraffio 7 - 20123 Milano - Tel. 02.865598 Fax 02.89011045
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Milano. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fii della
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Tariffa R.O.C. “Poste Italiane Spa - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv.
In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, LO/MI - ANMIC Tel. 02.865598 Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 405 del 14 novembre 1966
Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non si restituiscono. In caso di
riproduzione si prega di citare la fonte
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2 - I NOSTRI DIRITTI
SOMMARIO
Permessi e coppie di fatto:.. . . . . . . . . . . . . . . . 3
Quando la vacanza è sempre possibile .. . . . 4
Provvidenze e servisi A.N.M.I.C.. . . . . . . . . . . 5
Il redditometro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Elenco dei principali oneri . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Le conseguenze sui cittadini invalidi . . . . . 8
Bonus Energia & Gas. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Dote scuola 2013/2014 .. . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Compilazione 730/2013. . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Soluzione cruciverba numero precedente ... 11
Chi è il delegato A.N.M.I.C.. . . . . . . . . . . . . . 12
Convegno lavoro e disabilità. . . . . . . . . . . . . 12
Lettera riguradante area C. . . . . . . . . . . . . . . 12
Ed ora un po’ di relax............................. 13
Rolfi allestimenti speciali disabili............. 14
Elenco delegazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
Tesseramento 2013 e 5‰. . . . . . . . . . . . . . . . 16
Presso la nostra
sede potrete
usufruire dei servizi
messi a disposizione
del patronato
Orari Patronato:
lunedì - martedì - giovedì
09.00-12.30 / 14.00-18.00
mercoledì 09.00-13.00
venerdì 09.00-12.30
Tel. 02.72080632
fax 02.60730941
Orario caf:
da lunedì a venerdì
09.00-12.30
Tel. 02.66809607
fax 02.60730941
PERMESSI E COPPIE DI FATTO:
UN CAMBIAMENTO SI IMPONE
C
arissimi, ormai da
tempo, dal mondo della disabilità si invoca
una modifica legislativa al fine di consentire l’estensione dei permessi lavorativi
retribuiti previsti dalla Legge
104/1992 anche per le coppie
di fatto.
Tale istanza si impone in modo
sempre più pressante: basta
leggere le statistiche per verificare che ormai le convivenze
more uxorio stanno addirittura
superando quelle tradizionali,
basate sul vincolo del matrimonio.
Inutile dilungarsi sui motivi di
tale mutamento.
Quel che è certo è che quella delle coppie di fatto è una
realtà così importante da non
poter più essere ignorata dal
nostro legislatore.
Un tentativo in tale senso è
stato già fatto:
nell’aprile del 2008 il Tribunale di Savona ha sollevato la
questione di legittimità costituzionale dell’art.33 comma 3
della L.104/92, nella parte in
cui non inserisce tra i soggetti
beneficiari del permesso mensile retribuito anche il convivente more uxorio.
Accade infatti che, nelle coppie non sposate, ove uno dei
due soggetti abbia problemi di
disabilità, l’altro non possa assisterlo usufruendo dei benefici previsti dalla citata legge
104/92.
Sulla questione si è pronunciata la Corte Costituzionale che
ha rigettato la pretesa di sua
illegittimità
costituzionale
della citata legge.
Al di là di tale provvedimento,
è importante qui sottolineare
come l’ordinanza della Corte
(seppur negativa) contiene le
basi per un futuro riconoscimento.
Infatti la Corte ha ritenuto
che il Tribunale di Savona non
avesse adeguatamente motivato sulla questione di incostituzionalità dell’art.33 comma 3 L.104/92, il che significa
– in sostanza – che una più
specifica motivazione avrebbe
forse condotto ad un risultato
diverso.
E’ importante segnalare che,
nel procedimento avanti alla
Corte Costituzionale, è intervenuto il Presidente del Consiglio dei Ministri, chiedendo
che la questione di illegittimità costituzionale fosse dichiarata infondata.
Naturalmente, identica conclusione ha formulato l’INPS,
pure intervenuto nel giudizio,
il quale ha sostenuto che l’esclusione dei conviventi more
uxorio dalla categoria dei beneficiari dei permessi retribuiti troverebbe giustificazione
nel fatto che il beneficio “deve
essere riconosciuto a categorie
di persone legate da solidi e
certi legami familiari”.
Soffermiamoci su tale ultima
espressione che, personalmente, ritengo anacronistica e del
tutto priva di pregio.
Oggi i legami familiari “solidi
e certi” non possono essere
fatti coincidere puramente e
semplicemente con quelli sanciti dal matrimonio.
Ci sono coppie di fatto che
vivono insieme da 30 anni e,
viceversa, ci sono persone che
scelgono il percorso tradizionale del matrimonio salvo poi
condurre una vita separata (e
magari lasciarsi dopo pochi
anni).
Ci sono poi coppie di fatto (e
mi riferisco agli omosessuali)
che, pur volendolo, NON possono sposarsi e che, nonostante ciò, possono ben costituire
nuclei familiari “solidi e certi”
e meritevoli di rispetto.
Quando leggerete questo articolo conosceremo l’esito delle
elezioni.
Indipendentemente da chi ci
governerà, è importante che il
Legislatore accolga le istanze
che provengono dalla realtà
sociale e che non possono più
essere ignorate.
Un legislatore illuminato è il
fondamento di una realtà davvero democratica.
Ignorare che le cose sono cambiate o negare la necessità di
una evoluzione anche del diritto è frutto di una miopia che
non può che portare alla immobilità e, quindi, alla regressione del Paese. Regressione
di cui non abbiamo certo bisogno.
Concludo, quindi, augurandomi che il Legislatore si sforzi
di uscire dagli schemi già tracciati, che faticano a contenere
le nuove realtà, e si renda conto che la disabilità è davvero
“democratica”.
Può colpire tutti: sposati e
conviventi, etero e omosessuali.
La disabilità, in definitiva, è
uno “status” che merita tutela, indipendentemente dalla
qualifica di sposato o convivente di chi ne è portatore.
Avv. M. Cristina Alemanno
I NOSTRI DIRITTI - 3
QUANDO LA VACANZA E’ SEMPRE POSSIBILE
L
asciando l’inverno alle spalle, è bene pensare alle prossime vacanze
estive. Per alcuni potrà sembrare presto, ma per chi ha importanti
problemi di salute o è affetto da grave disabilità motoria, trovare
la località adatta, che possa offrire e garantire quei servizi utili e
indispensabili a soddisfare i propri bisogni e che nello stesso tempo possa
garantire il trascorrere di una piacevole e indimenticabile vacanza senza
incorrere in gravi inconvenienti, non è proprio così semplice. L’articolo
è prevalentemente dedicato alle persone dializzate che per vivere hanno
bisogno di una macchina “rene artificiale” che svolga le funzioni perdute
dai reni e che siano costrette a fare l’emodialisi un giorno si ed uno
no, settimana dopo settimana, per tutta la vita. Come fare quindi ad andare in vacanza? Purtroppo la
percentuale delle persone che riescono a passare le ferie al mare o ai monti è meno del 10%: gli altri
devono restare a casa. La ricerca del posto dialisi è un grosso problema perché i posti esistenti nelle
strutture sanitarie sono già occupati dai pazienti in trattamento e ogni anno nuovi malati devono iniziare
il trattamento con il rene artificiale. Per questi motivi ritengo opportuno sollevare il morale di tutti
coloro che, a causa di tale importante ed impegnativa patologia, pensano alla vacanza come ad un sogno
impossibile da realizzare.
Vi segnalo e consiglio un viaggetto sino alla punta del tacco della nostra splendida Italia “nella penisola
Salentina”, dai greci anticamente chiamata Messapia (Terra fra i due mari), da cui prende il nome questa
meravigliosa oasi di benessere che si affaccia sullo spettacolare territorio di Santa Maria di Leuca:
MESSAPIA HOTEL RESORT.
Cortesia, gentilezza e umanità sono solo alcuni dei pregi del personale che lavora al Messapia Hotel
Resort. Chi gestisce l’intera struttura è dotato di una profonda sensibilità nei confronti di chi vive
una situazione di svantaggio, tanto d’aver pensato di fornire una corsia preferenziale alle persone
dializzate. Il Messapia Hotel Resort collabora con il centro per l’emodialisi - direttamente collegato alla
struttura alberghiera e che effettua prestazioni con il servizio SSN – in modo da organizzare la vacanza
programmando contemporanemente le cure. Oltre alla formula hotel è possibile soggiornare in formula
residence con unità abitative idonee a soddisfare le diverse esigenze. La struttura dispone altresì di un
appartamento per portatore di handicap con bagno attrezzato e spazi idonei per persona in carrozzina.
Inoltre la maggior parte degli stabilimenti balneari presenti sull’intero litorale sono accessibili e dotati
di poltrona job.
Di seguito i contatti diretti:
Centro Dialisi Santa Marcellina Pia Fondazione di Culto e di Religione, Cardinale G. Panico, C.da
Masseria Li Turchi – 73040 Leuca (Le)- tel. 0833 758619
Messapia Hotel & Resort – C.da Masseria Li Turchi – 73040 – Leuca (Le) – tel. 0833 750027 – fax 0833
758437 – [email protected] – www.messapia.com
Il Vice Presidente
Cosetta Quatela
La Sede Provinciale
A.N.M.I.C. MILANO
augura a tutti una S. Pasqua
felice e serena
4 - I NOSTRI DIRITTI
PROVVIDENZE ECONOMICHE PER INVALIDI CIVILI, CIECHI
CIVILI E SORDI: IMPORTI E LIMITI REDDITUALI PER IL 2013
O
gni anno vengono ridefiniti, collegandoli agli
indicatori dell’inflazione e del costo della
vita, gli importi delle
pensioni, assegni e indennità
che vengono erogati agli invalidi
civili, ai ciechi civili e ai sordi e
i relativi limiti reddituali previsti
per alcune provvidenze economiche.
L’INPS quest’anno con circolare del 28.12.2012 n. 149 aveva
introdotto una novità che riguar-
dava i titolari della pensione
per gli invalidi civili al 100%
se coniugati: il limite di reddito da considerare non doveva
essere solo quello personale ma
quello che derivava dalla somma
con l’eventuale reddito lordo annuo del coniuge, se superiode a
16.127,30 avrebbero perso il
diritto alla pensione.
Tale decisione amministrativa di
INPS, che non derivava da alcun
dettato normativo, ha ovviamente dato vita a reazioni da parte
Tipo di provvidenza
Pensione ciechi civili assoluti
Pensione ciechi civili assoluti (se ricoverati)
Pensione ciechi civili parziali
Pensione invalidi civili totali
Pensione sordi
Assegno mensile invalidi civili parziali
Indennità mensile frequenza minori
Indennità accompagnamento ciechi civili assoluti
Indennità accompagnamento invalidi civili totali
Indennità comunicazione sordi
Indennità speciale ciechi ventesimisti
Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major
Importo
2012
2013
298,33 289,36
275,87 267,57
275,87 267,57
275,87 267,57
275,87 267,57
275,87 267,57
275,87 267,57
846,16 827,05
499,27 492,97
249,04 245,63
196,78 193,26
495,43 480,53
del mondo dell’associazionismo.
Fortunatamente con il Messaggio
della Direzione Generale INPS n.
717 del 14 gennaio 2013, INPS
ha sospeso l’applicazione di tale
disposizione ha ripristinato la
situazione ordinaria (il limite
di reddito per le provvidenze
economiche è esclusivamente
quello personale)
Nella tabella che segue riportiamo gli importi in euro, comparati
con quelli del 2012.
Limite di reddito
2012
2013
16.127,30
15.627,22
16.127,30
15.627,22
16.127,30 15.627,22
16.127,30
15.627,22
16.127,30
15.627,22
4.738,63
4.596,02
4.738,63 4.596,02
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Nessuno
SERVIZI ANMIC
Al fine di garantire a tutti i nostri soci un’efficiente e completa assistenza e consulenza l’A.N.M.I.C. collabora con
un team di professionisti specializzati in invalidità civile che ricevono solo su appuntamento presso la sede di Via
Boltraffio n. 7.
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previo appuntamento ricevono per la compilazione di certificati medici per il riconoscimento dell’invalidità civile
Solo per i nostri associati € 48,40 IVA compresa
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La consulenza medico legale è indispensabile per la proposizione di ricorso avverso i verbali Inps (termine 180 giorni dalla
notifica) utile anche per valutare domande di aggravamento.
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I NOSTRI DIRITTI - 5
La voce del commercialista
L
il redditometro
e norme che disciplinano l’accertamento del reddito delle persone
fisiche sulla base di indici presuntivi di reddito (accertamento sintetico) hanno subito rilevanti modifiche
per effetto del decreto legge 78/2010 e
del relativo decreto di attuazione del 24
dicembre 2012.
Le nuove metodologie che l’amministrazione fiscale è tenuta ad applicare si
basano sul mutato contesto socio-economico ed offrono maggiori tutele al contribuente; in particolare sono stati superati
gli indici presuntivi di reddito determinati con decreto ministeriale del 1992
e successivamente aggiornati, che producevano rilevanti effetti distorsivi. Per
tali motivi l’amministrazione tributaria è
risultata spesso soccombente nel contenzioso attivato da contribuenti sottoposti
ad accertamenti sintetici.
Il nuovo accertamento sintetico si applica per le annualità 2009 e successive; la
ricostruzione del reddito presunto viene
effettuato sulla base di due categorie di
indici di spesa:
1) spese di qualsiasi genere sostenute nel
“corso del periodo di imposta” dal contribuente: si tratta di spese risultanti da
dati in possesso del sistema informativo
dell’amministrazione finanziaria: acquisti
di auto, immobili, stipula di assicurazioni, pagamento di contributi previdenziali, rate di mutui, operazioni bancarie e
finanziarie in genere, viaggi e soggiorni,
acquisti e spese risultanti dalle comunicazioni trasmesse con periodicità annuale da imprenditori e professionisti ecc.
2) costi figurativi attribuibili al contribuente “mediante l’analisi di campioni
significativi di contribuenti, differenziati
anche in funzione del nucleo familiare e
dell’area territoriale di appartenenza”: si
tratta di spese di ogni tipologia (alimentazione, vestiario, tempo libero ecc.) attribuibili ad ogni contribuente sulla base
di indici Istat e di dati desunti da studi
socio-economici che, ai sensi dell’art. 22
D.L. 78/2010, il ministero dell’economia
determina con cadenza biennale e che
sono finalizzati alla ricostruzione del reddito virtuale del contribuente.
Il decreto ministeriale emanato in data
24 dicembre 2012 prevede 100 voci indicatori della capacità di spesa del contribuente, suddivise in 11 categorie:
1. alimentare e abbigliamento: alimen-
6 - I NOSTRI DIRITTI
tari, bevande, abbigliamento, calzature;
2. abitazione: mutuo, canone di locazione, canone di leasing immobiliare,
acqua e condominio, manutenzione
ordinaria, intermediari immobiliari;
3. combustibili ed energia: energia elettrica, gas, riscaldamento centralizzato;
4. mobili elettrodomestici e servizi per la
casa: elettrodomestici e arredi, beni e
servizi per la casa (biancheria, detersivi, pentole, lavanderia e riparazioni), collaboratori domestici;
5. sanità: medicinali, visite mediche;
6. trasporti: assicurazione responsabilità
civile, incendio e furto, bollo, pezzi
di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, manutenzione e riparazione
per auto, moto, caravan, camper, minicar, aeromobili e imbarcazioni;
7. comunicazioni: acquisto apparecchi
per telefonia, spese telefono;
8. istruzione: libri scolastici, tasse scolastiche, rette riguardanti asilo nido,
scuola per l’infanzia, scuola primaria,
scuola secondaria, corsi di lingue
straniere, corsi universitari, corsi di
preparazioni agli esami, scuole di
specializzazione, master;
9. tempo libero cultura e giochi: giocattoli, computer, televisione, radio,
libri non scolastici, giornali, abbonamenti internet, abbonamenti pay-tv,
abbonamenti eventi sportivi e culturali, attività sportive, circoli ricreativi, giochi on-line, cavalli, animali
domestici (comprese le spese veterinarie);
10.altri beni e servizi: assicurazioni danni, infortunio e malattia, contributi
previdenziali obbligatori, barbiere,
parrucchiere, istituti di bellezza, prodotti per la cura della persona, argen-
teria, gioielleria, bigiotteria, borse e
valigie, onorari liberi professionisti,
alberghi pensioni e viaggi organizzati, pasti e consumazioni fuori casa,
assegni periodici corrisposti al coniuge;
11.investimenti mobiliari e immobiliari:
fabbricati, terreni, beni mobili registrati, polizze assicurative previdenziali e vita, contributi previdenziali
volontari, azioni, obbligazioni, fondi
d’investimento, derivati, pronti contro
termine, conti di deposito vincolati,
oro, oggetti d’arte o antiquariato.
L’accertamento sintetico opera nel caso in
cui il reddito accertabile sulla base dei
dati desunti dagli elementi sopra descritti
supera di almeno un quinto quello dichiarato.
Contro l’accertamento è ammessa prova
contraria: il contribuente può dimostrare,
con idonea documentazione, che le spese
ritenute eccedenti il reddito dichiarato
sono state sostenute con proventi conseguiti in precedenti periodi di imposta o
con redditi esenti o assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, quali la
gran parte dei proventi finanziari.
L’ufficio che provvede alla determinazione sintetica del reddito complessivo
ha l’obbligo di invitare il contribuente
a comparire di persona o per mezzo di
rappresentanti per un primo colloquio, al
fine di fornire dati ed elementi utili all’accertamento, ed eventualmente ad un secondo colloquio con l’avvio della procedura volta alla ricostruzione del reddito
in adesione. Il contraddittorio assume
un ruolo centrale nel corso del procedimento; l’amministrazione finanziaria non
potrà attribuire al contribuente tutte le
tipologie di spesa sopra indicate, ma solo
quelle che nel corso del contraddittorio si
possa fondatamente presumere che siano
state sostenute dal contribuente. In caso
di mancato raggiungimento di accordo, il
contribuente potrà avviare l’iter del contenzioso. Con nota del 20 gennaio 2013
il ministero dell’economia ha comunicato
che le persone fisiche titolari di solo reddito di pensione non saranno selezionate
ai fini dell’accertamento sintetico. Altre
interventi del ministero potranno inoltre
modificare le modalità applicative dell’accertamento sintetico.
Giuseppe Fioretti
Dottore Commercialista
ELENCO DEI PRINCIPALI ONERI DEDUCIBILI E DETRAIBILI
PER I REDDITI 2012-, MODD. 730 E UNICO/PF-2013
L
a disciplina degli oneri deducibili,
cioè quelli per i quali la legge riconosce al contribuente la possibilità
di sottrarre il costo sostenuto dal
reddito, è contenuta nell’art. 10 del Tuir,
mentre per gli oneri detraibili, ossia quelli
per i quali la norma consente una detrazione
dall’Irpef, in genere pari al 19%, occorre rifarsi all’art. 15 del medesimo Tuir.
Per avere diritto alla deduzione o alla detrazione dell’onere occorre avere effettivamente sostenuto il costo nel corso dell’anno cui
si riferisce la dichiarazione dei redditi (applicazione del principio di cassa) ed essere
in possesso di idonea documentazione che
comprovi il pagamento (scontrini, fatture e
ricevute che devono essere conservati dal
contribuente fino al termine di prescrizione
dei controlli sulla dichiarazione e presentati in caso di controllo da parte dell’Agenzia
delle entrate).
Le spese devono essere sostenute dal dichiarante nel «suo interesse». Per alcune
tipologie la deduzione è concessa anche
quando la spesa è sostenuta nell’interesse
di familiari fiscalmente a carico, che sono
considerati tali se possiedono un reddito
complessivo inferiore a 2.840,51 euro, al
lordo degli oneri deducibili.
A) Si possono dedurre dal reddito imponibile irpef, quindi sono oneri deducibili:
• gli oneri dei contributi previdenziali e
assistenziali, sia obbligatori che volontari
• gli oneri dei contributi per i fondi integrativi del servizio sanitario nazionale
fino all’importo di 3.165,20 euro
• gli oneri dei contributi per forme pensionistiche complementari e individuali per un importo non superiore a
5.164,57 euro
• gli assegni periodici per il mantenimento del coniuge separato o divorziato stabiliti dal giudice
• le erogazioni liberali a favore di istituzioni religiose
• le erogazioni liberali a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale,
di associazioni di promozione sociale e
di alcune fondazioni e associazioni riconosciute nei limiti del 10% del reddito
complessivo e fino ad un massimo di
70.000,00 euro
• le erogazioni liberali a favore di università, enti di ricerca ed enti parco
• rendite, vitalizi, assegni alimentari ed
altri oneri
• gli oneri dei contributi previdenziali
versati per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare
fino all’importo di 1.549,37 euro
• le spese di adozione di bambini stranieri
fino al limite del 50% del totale sostenuto
• il contributo al Servizio Sanitario Nazionale sulla rc auto-moto e natanti per la
sola parte eccedente 40,00 euro
• le spese mediche e di assistenza specifica a favore dei portatori di handi-
cap di cui all’art. 3, L. 5.2.1992, n. 104
sono deducibili anche se sostenute per
un familiare non fiscalmente a carico,
purchè risulti compreso tra quelli indicati nell’art. 433 c.c. In caso di ricovero di
un portatore di handicap la deducibilità
non si estende all’intera retta pagata ma
solo alla parte relativa alle spese mediche e paramediche di assistenza specifica,
escludendo quindi quelle di vitto e alloggio, che devono pertanto essere indicate
distintamente nella documentazione rilasciata dall’istituto di assistenza.
B) Si possono detrarre dall’imposta irpef
da pagare, con detrazione fiscale del 19%,
quindi sono oneri detraibili:
Nell’interesse proprio o dei familiari
fiscalmente a carico
• le spese sanitarie per l’importo che eccede i 129,11 euro. Dal 1° Gennaio 2008
per ottenere detrazioni fiscali sull’acquisto di un medicinale, i contribuenti
devono farsi rilasciare dal farmacista lo
scontrino fiscale con l’indicazione sia del
codice fiscale che del codice del farmaco
(scontrino “parlante”). Sono soggette allo
stesso trattamento le spese mediche specialistiche sostenute da portatori di handicap. Il limite di 129,11 euro invece non
si applica alle spese che i portatori di handicap sostengono relativamente ai mezzi
per la deambulazione, locomozione, sollevamento e ai sussidi tecnici ed informatici
rivolti a facilitarne l’autosufficienza.
• le spese per acquisto e riparazione veicoli per disabili. Spesa massima detraibile
per l’acquisto di un solo veicolo è pari a
18.075,99 euro
• le spese per assistenti personali di persone non autosufficienti per patologie,
aventi reddito inferiore a 40.000,00 euro,
fino ad un limite massimo di 2.100,00
euro
• le spese per cani guida (senza limite di
importo) e il suo mantenimento con detrazione forfettaria di 516,46 euro • le spese per l’istruzione secondaria e
universitaria. Le spese non devono essere superiori a quelli previste dagli istituti
statali italiani • le spese per attività sportive praticate
da ragazzi. Per ciascun ragazzo fino a
18 anni, la spesa massima detraibile è di
210,00 euro • le spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede
per un importo non superiore ai 2.633,00
euro
• le spese sostenute dai genitori per la frequenza di asili nido da parte dei figli, per
un importo non superiore ai 632,00 euro
all’anno • le spese sanitarie e per mezzi di accompagnamento, locomozione, sollevamento che il contribuente sostiene nell’interesse di un familiare per patologie
gravi che danno diritto all’esenzione dalla
partecipazione alla spesa sanitaria pub-
blica per la parte che non trova capienza
nell’imposta dovuta dal familiare stesso e
fino ad un massimo di 6.197,48 euro
Nell’interesse proprio
del contribuente
• le spese funebri. Per ciascun decesso può essere indicato un importo di 1.549,37 euro
• le spese per intermediazione immobiliare, per un importo non superiore a
1.000,00 euro
• le spese veterinarie per un importo di
spesa effettuata che deve essere superiore a 129,11 euro, ma con un limite
massimo di 387,34 euro
• gli interessi per mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale. Gli interessi passivi dei mutui sui quali è possibile calcolare la detrazione d’imposta del
19% è pari a 4.000,00 euro
• gli interessi per mutui ipotecari per l’acquisto di altri immobili stipulati prima
del 1993, l’importo da detrarre non può
essere superiore a 2.065,83 euro
• gli interessi per mutui contratti dopo il
1997 per recupero edilizio, l’importo
da detrarre non può essere superiore a
2.582,28 euro
• gli interessi per mutui ipotecari stipulati
per costruire l’abitazione principale. La
detrazione spetta fino a un importo massimo di 2.582,28 euroù
• gli interessi per prestiti o mutui agrari.
L’importo non può essere superiore a quello dei redditi dei terreni dichiarati
• i premi assicurazioni sulla vita e infortuni. L’importo non deve superare complessivamente i 1.291,14 euro
• le erogazioni liberali a favore di: partiti
politici, onlus, società ed associazioni sportive dilettantistiche, società di mutuo soccorso, associazioni di promozione sociale,
società di cultura “La Biennale di Venezia”,
attività culturali ed artistiche, enti operanti
nello spettacolo e fondazioni operanti nel
settore musicale.
Spese con detrazione fiscale del 36%
(suddivise in 10 anni)
(Per le spese effettuate dal 26 Giugno
2012 fino al 30 Giugno 2013, la detrazione fiscale passa al 50% e il limite di spesa
a cui applicare la percentuale aumenta a
96.000,00 euro).
• le spese per gli interventi di recupero e
ristrutturazioni del patrimonio edilizio e
boschivo. Il limite di spesa a cui applicare la
percentuale è di 48.000,00 euro
Spese con detrazione fiscale del 55%
(suddivise in 5 anni) Valido per le spese
sostenute fino al 30 Giugno 2013
• le spese per interventi di riqualificazione
energetica di edifici esistenti
• le spese per l’installazione di pannelli
solari
• le spese per la sostituzione di impianti di
climatizzazione invernale.
Per una corretta applicazione delle norme e per conoscere l’elenco completo di oneri deducibili e detraibili è
necessario consultare il testo unico delle imposte dirette
A cura dello Studio Fioretti
I NOSTRI DIRITTI - 7
Vittorio Agnoletto, medico di categoria presso l’INPS di Milano
LE CONSEGUENZE SUI CITTADINI INVALIDI
DEI DISAGI DEI MEDICI INPS
Di Vittorio Agnoletto
A
ccade spesso che i cittadini chiamati a visita presso
l’INPS si lamentino per le
lunghe attese e talvolta anche per il clima della visita stessa;
non c’è alcun dubbio che tali critiche siano ampiamente giustificate:
chi si sottopone a questi controlli
sanitari non lo fa certo per propria
scelta, ma perché vive una condizione di disagio psichico e/o fisico
dovuto ad un’invalidità della quale certamente farebbe volentieri a
meno. Ha dunque il diritto di essere
trattato con rispetto, come tutti i
cittadini, ed anzi con maggior riguardo in ragione della propria condizione.
Al di là delle ragioni afferenti ad
eventuali comportamenti di singoli
colleghi può essere utile cercare di
individuare alcune ragioni oggettive
che contribuiscono a determinare i
disagi di cui sopra.
Come medico competente, la mia
specializzazione è in medicina del
lavoro, so che in tutti i luoghi di
lavoro andrebbe realizzata la valutazione dello stress lavoro-correlato
così come previsto dalla circolare
del 18 novembre 2010 del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali
in applicazione di quanto previsto
dal Testo Unico e dall’accordo europeo del 8 ottobre 2004 e recepito in
Italia dalla parti sociali il 9 giugno
2008.
In base alla mia esperienza di lavoro come medico di categoria sono
convinto che se tale valutazione
fosse realizzata negli ambulatori di
medicina legale dell’INPS i risultati
obbligherebbero ad una significativa
riorganizzazione del lavoro.
Il rischio burnout
Mi permetto, basandomi sul mio osservatorio personale, relativo alle
visite dirette, alle revisioni e alle
verifiche straordinarie, alcune semplici osservazioni:
8 - I NOSTRI DIRITTI
• non pochi colleghi svolgono tale
mansione da parecchi anni; alcuni da vent’anni quasi ogni mattina visitano dalle dieci alle venti
persone invalide, ascoltano quindi
ogni mese dalle 150 alle 300 storie personali di grande sofferenza.
Storie di servizi mancanti o sospesi, di tragedie individuali che
hanno totalmente modificato, e
non raramente sconvolto, la vita
di tutto il nucleo famigliare.
L’ascolto quotidiano di tali sofferenze difficilmente può lasciare
indifferente qualcuno.
Il personale INPS durante la visita
verifica anche i limiti della propria azione, l’impotenza di fronte
ai bisogni espressi di chi gli siede di fronte: non è lui che può
ad esempio mettere in rete i vari
servizi socio-sanitari-assistenziali
che dovrebbero garantire programmi integrati di assistenza riducendo le zone di solitudine e di
abbandono; non è lui, salvo rare
eccezioni, che può connettere fra
loro le mastodontiche burocrazie
dell’INPS, delle ASL e dei Ministeri, che può collegare programmi
Internet che procedono ognuno
per conto proprio senza alcun
collegamento fra loro producendo
la moltiplicazione e la ripetizione
di visite inutili e fonti di ulteriore
fatica per i cittadini invalidi.
Spesso il risultato è una situazione di forte burnout, stress e disagio, che coinvolge soprattutto
i medici i quali possono reagire
con varie modalità, ad esempio:
limitandosi ad un’applicazione
rigida e schematica delle tabelle,
relative ai punteggi previsti per
ogni invalidità, senza l’elasticità
necessaria per valutare la complessità di ogni singola situazione
personale, che è sempre differente
e non sovrapponibile ad un’altra
seppure segnata dalla stessa patologia; trasmettendo il proprio
nervosismo, la propria frustrazione e insoddisfazione lavorativa
alla persona in quel momento in
visita che rischia di diventare il
capro espiatorio di una situazione
della quale non ha alcuna responsabilità.
Il rifugio nel tecnicismo, nel “ mi
spiace ma non posso fare altro”,
spesso è utilizzato, anche inconsapevolmente, per proteggersi
dalla propria impotenza e per stabilire una distanza da un concentrato di sofferenze che potrebbe
travolgere l’operatore stesso.
• le visite vengono fissate ogni
mattina a distanza una dall’altra
di venti minuti, un tempo non
sempre sufficiente per poter inquadrare la specifica condizione
di ognuno ascoltando la soggettività, analizzando gli esami clinici, dovendo talvolta esprimere un
giudizio dirimente tra una precedente valutazione della ASL e un
differente giudizio espresso da
una delle varie strutture dell’INPS.
Il rischio è quello di trasformarsi in una catena di montaggio,
dentro una classica e rigida organizzazione fordista del lavoro,
ma con la differenza che davanti
a noi non sfilano pezzi di metallo
da assemblare, bensì persone con
difficoltà da tutelare.
La Commissione Medica Superiore
e la Guardia di Finanza:
la paura fa novanta…
• accade sempre più spesso che la
Commissione Medica Superiore
(CMS) dell’INPS respinga i giudi-
zi espressi dai medici INPS che
hanno effettuato le visite, la bocciatura è sempre e solo in una
direzione: viene contestata un’ipervalutazione, in altri termini la
CMS taglia il sussidio attribuito e
modifica il giudizio espresso.
Talvolta è possibile risalire al medico-funzionario che ha espresso
il giudizio e intavolare un breve
confronto; ma il moltiplicarsi delle bocciature crea una situazione
d’insofferenza tra i medici che in
alcuni casi si trasforma anche in
una sorta di timore: il proprio diretto superiore potrebbe pensare
di trovarsi di fronte ad un collega
di “maniche larghe” da richiamare
al proprio dovere. Indipendentemente dal fatto che questo richiamo si verifichi o meno accade
che il medico diventi più realista
del re e modifichi egli stesso il
proprio comportamento nel susseguirsi del proprio lavoro.
Le visite “dirette”, ossia quelle
eseguite dalle ASL, possono essere bloccate sia dall’INPS locale
che dalla CMS; in questo caso il
cittadino invalido viene convocato presso l’INPS di competenza per essere sottoposto ad una
nuova visita che dovrà decidere
tra i diversi giudizi già espressi.
In casi simili i giudizi della CMS
arrivano nel computer dei medici INPS senza alcuna firma: sono
giudizi anonimi, non è quindi
possibile contattare il collega che
a Roma ha bocciato l’esito della
visita precedente per chiedere
qualche spiegazione supplementare alla scarsa riga che in genere
accompagna l’ordine di ripetere
la visita. Non è difficile comprendere come tutto ciò comporti frustrazione in chi deve solo obbedire senza poter avere nemmeno
un confronto professionale con
un collega che appare sempre più
come un ignoto e insindacabile
tribunale spesso nemmeno troppo
competente.
• ultimamente si è manifestato
un iperattivismo della Guardia
di Finanza che si presenta agli
uffici INPS contestando i giudizi espressi dalle commissioni
mediche. Tali contestazioni si
basano su documentazione fotografica frutto di pedinamenti
e di segnalazioni spesso giunte
in forma anonima. Chi lavora in
questo campo sa che una fotografia non è di per sé dirimente; ad esempio una persona può
essere stata sorpresa in palestra
ed avere comunque un’ indennità di accompagnamento per una
grave diagnosi psichiatrica non
immediatamente percepibile da
un finanziere appostato a scattare di nascosto una fotografia. Ciò
nonostante l’arrivo della guardia
di finanza crea di per sé all’INPS
allarme e tensione, può accadere ad esempio che il presidente
della commissione medica che ha
espresso il giudizio tema di essere accusato di essere stato connivente con il cittadino beccato
in flagrante. E’ forse superfluo ricordare che anche qualora il giudizio a suo tempo espresso dalla
commissione medica si mostrasse
sbagliato non è certo automatica
un’accusa penale contro i medici,
ma si sa, la paura fa novanta……
Una preoccupante confusione
di ruoli
• almeno una volta alla settimana
un quotidiano o un settimanale o una trasmissione televisiva
raccontano con grande enfasi la
storia di un falso invalido e non
mancano forze politiche pronte a
strumentalizzare il caso con generalizzazioni del tutto inappropriate e inopportune.
Non c’è giorno che i media non
illustrino la drammaticità della
crisi economica e la tinta forte
del rosso che caratterizza il nostro bilancio nazionale.
Il sommarsi delle due situazioni
sopra descritte crea in alcuni colleghi un particolare combinato
disposto per il quale ritengono di
doversi far carico essi stessi della
necessità di tagliare/risparmiare
sulla spesa pubblica e accade così
di sentirsi dire dopo una visita:
“ ma vuoi forse dare l’indennità
di accompagnamento a questa signora ? Ma allora al bambino che
abbiamo visto prima? A quale dei
due ti sembra più corretto attribuirla?” E’ evidente che un simile
ragionamento non abbia alcun
fondamento né nella nostra legislazione, né nel mandato secondo
il quale dobbiamo operare nelle
commissioni mediche: è ovvio
che ogni situazione va valutata
di per sé. Inoltre se allarghiamo
il ragionamento, se la spesa per
gli invalidi non fosse sufficiente a
livello nazionale questo dipenderebbe da precise scelte politiche
come tali ampiamente discutibili;
dove e come tagliare nel bilancio
pubblico non dipende da alcuna
decisone divina ma da precise
scelte umane.
Nonostante tutto ciò, la pressione che in modo diretto e indiretto si esercita sui colleghi delle
commissioni INPS può arrivare a
produrre situazioni simili a quella
sopra descritta.
Ci tengo a precisare che le riflessioni sopra svolte, in particolare
gli episodi e i comportamenti citati, non sono in alcun modo generalizzabili ai vari colleghi con i
quali collaboro, ma colgono alcuni
campanelli d’allarme, magari ancora
limitati, ma comunque importanti e
a mio parere da non sottovalutare.
Le risposte possibili sono tante,
anche diversificate e la loro realizzazione dipende da scelte che
devono essere compiute a diversi
livelli e da istituzioni differenti:
ci sono problemi di organizzazione
del lavoro, turnazione delle mansioni, necessità di supervisione per
i colleghi più esposti (e da tempo)
al rischio burnout, ma anche questioni che afferiscono a scelte più
complessive che non possono essere risolte solo all’interno dell’INPS.
Se il lavoro del medico di categoria è la tutela dei cittadini invalidi
credo sia giusto dare un’interpretazione di questo ruolo professionale
non solo limitatamente al momento
delle visite, ma anche attraverso un
coinvolgimento più vasto che possa
contribuire a modificare la situazione attuale verso un aumento delle
diverse forme di tutela possibili.
I NOSTRI DIRITTI - 9
bonus energia & gas
A partire dal 1 gennaio 2013, i bonus sul gas e la bolletta elettrica, subiscono un aggiornamento.
In ottemperanza a quanto disposto dalla Delibera 350/12/R/EEL dell’Autorità
per l’Energia Elettrica e il Gas, è entrato in vigore il nuovo regime di compensazione della spesa per il sostegno delle famiglie in condizioni di disagio
economico e disagio fisico.
COS’E IL BONUS ELETTRICO
Il Bonus, introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia con la collaborazione dei Comuni, è
uno sconto applicato alle bollette dell’energia elettrica per 12 mesi con possibilità di rinnovo.
BONUS ELETTRICO PER IL DISAGIO FISICO
Il bonus per il disagio fisico viene concesso quando vi è la necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita a prescindere dal reddito o dall’ISEE. Per i casi di gravi
malattie lo sconto sarà applicato senza interruzioni fino a quando sussiste la necessità di utilizzare tali apparecchiature. Dal 1 gennaio 2013 è cambiata la modalità di calcolo del bonus: esso viene calcolato in funzione sia
del tipo ed intensità d’utilizzo delle apparecchiature sia della potenza installata e residenza. Chi già percepiva
gli sconti sulla bolletta della corrente per disagio fisico alla data del 31 dicembre 2012, potrà chiedere l’adeguamento retroattivo degli importi qualora il numero di apparecchi salvavita e quelli indispensabili nella pratica
terapeutica domiciliare (sollevatori, carrozzine eletrice ect ect.) in considerazione del tempo del loro utilizzo,
certificato dall’ASL, dia diritto ad un bonus di importo superiore. Il conteggio retroattivo viene effettuato tenendo conto della data di certificazione Asl relativa all’uso delle apparecchiature elettromedicali e comunque non
può essere precedente al 31.12.2010. Tra le apparecchiature elettromedicali sono altresì inclusi gli apparecchi
attinenti alla funzione respiratoria (ventilatori, concentratori di ossigeno, broncoaspiratpori ecc.) alla funzione
urinaria (dialisi a domicilio) e alla funzione alimentare (pompe enterali, infusioni ecc.<). Il bonus può essere
raddoppiato, nel caso in cui siano presenti nello stesso nucleo familiare due persone nelle medesime gravi
condizioni tali da comportare l’utilizzo di apparecchiature salvavita ma non possono essere concessi due bonus
per la stessa persona disabile nel caso di due contratti diversi. Il titolare del contratto può essere un familiare.
La domanda potrà essere presentata dal 1 gennaio sino al 30 aprile 2013.
BONUS ENERGIA PER IL DISAGIO ECONOMICO
L’obiettivo di tale bonus sociale è quello di sostenere le famiglie a basso reddito con uno sconto sulla bolletta
dell’energia elettrica, il bonus è differenziato a seconda del numero di persone residenti e viene aggiornato entro
il mese di dicembre di ogni anno per garantire un risparmio, pari a circa il 20%, sulla spesa presunta di una famiglia tipo, per l’anno successivo. Possono accedere al bonus tutti i consumatori intestatari di fornitura elettrica,
con indicatore ISEE non superiore a 7.500 € per la sola abitazione di residenza, con potenza impegnata a 3 KW
-per un numero di familiari, con la stessa residenza, fino a 4 - o fino a 4,5 KW - per un numero di familiari, con
la stessa residenza, superiore a 4. Per le famiglie numerose, con 4 o più figli a carico, l’indicatore ISEE non dovrà
superare i 20.000 € per la sola abitazione di residenza con potenza impegnata fino a 4,5 KW. I due bonus “per
disagio economico e disagio fisico” sono cumulabili se ricorrono i requisiti.
IL BONUS GAS
E’ una riduzione sulle bollette del gas naturale dell’abitazione di residenza riservata alle famiglie a basso reddito
(indicatore ISEE non superiore a 7.500 €) e a quelle numerose con 4 o più figli a carico (indicatore ISEE non
superiore a 20.000 €). Nel caso di clienti domestici diretti (intestatari del contratto di fornitura) la riduzione
viene riconosciuta nella bolletta; se clienti domestici indiretti (che utilizzano un impianto condominiale centralizzato) il beneficio verrà riconosciuto in un’unica soluzione con pagamento tramite bonifico; se clienti misti
l’agevolazione viene riconosciuta nella bolletta.
Le istanze per i bonus energia e gas devono essere presentate al Comune di residenza anche tramite
il nostro servizio CAF che resta a vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento ad integrazione di
quanto sopra comunicato.
La documentazione da presentare:
• Mod. Isee (escluso per bonus energia disagio fisico) • Fatture Luce
• Fatture Gas • Carta d’Identità del titolare della bolletta • Codice fiscale di tutti i componenti nucleo familiari
10 - I NOSTRI DIRITTI
DOTE SCUOLA 2013/2014
La Dote Scuola è un contributo erogato dalla Regione Lombardia, sotto forma di voucher, spendibile
presso esercizi convenzionati e scuole accreditate. Tale contributo è rivolto agli studenti residenti in
Lombardia e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso scuole elementari, medie e secondarie superiori, paritarie e statali che applichino una retta di iscrizione, aventi sede in Lombardia o in regioni
confinanti. Nelle scuole statali la dote è formata da due componenti cumulabili: SOSTEGNO AL REDDITO
e MERITO.
Per il “Sostegno al Reddito” il Buono di valore fisso viene assegnato in relazione all’indicatore ISEE che deve
essere inferiore o uguale a 15.458,00. Il voucher potrà essere utilizzato per l’acquisto di materiale scolastico
(libri, mensa, trasporti…) Il “Merito” è un contributo rivolto agli studenti meritevoli a partire dal terzo anno
della scuola secondaria di I° grado fino al quinto anno delle superiori, che hanno conseguito risultati brillanti
nel corso dell’anno scolastico 2012/ 2013. L’importo varia a seconda della classe del risultato e, in alcuni casi,
dell’ISEE.
Nelle scuole paritarie la dote è formata da due componenti cumulabili: BUONO SCUOLA (che comprende
integrazione al reddito e contributo disabilità) e il MERITO.
Il “Buono Scuola” è un aiuto alla libertà di scelta nel settore educativo, attraverso un contributo economico
per la frequenza di una scuola paritaria. La famiglia dello studente deve risiedere in Lombardia e lo studente
deve frequentare una scuola paritaria che si trova in Lombardia oppure in una regione confinante (a condizione
che rientri quotidianamente nella propria residenza. La famiglia deve avere un indicatore reddituale inferiore o
uguale a 30.000,00 euro.
Per “l’integrazione al Reddito” in presenza di un ISEE inferiore o uguale a 15.458,00 euro è attribuita un’integrazione al Buono Scuola.
Per usufruire del contributo disabilità, gli alunni portatori di handicap devono produrre certificazione di disabilità rilasciata dall’Asl. Il contributo di 3.000,00 euro viene concesso alla famiglia indipendentemente dal reddito
al fine di far fronte alle spese relative all’insegnante di sostegno.
Per il “Merito” a partire dal terzo anno della scuola secondaria di I° grado fino al quinto anno delle superiori è
necessario che lo studente raggiunga risultati brillanti nel corso dell’anno scolastico 2012/ 2013.
L’importo varia a seconda della classe, del risultato e, in alcuni casi, dell’ISEE.
ricorda che presso la
nostra Associazione tramite
il CAF LABOR è possibile
ricevere assistenza fiscale
per la compilazione del
Modello 730/2013 (redditi 2012) e Modello Unico.
La tariffazione oltre ad essere concretamente
economica ed invariata rispetto all’anno scorso è
agevolata a tutti i soci e coniugi.
Si
L’assistenza fiscale si svolgerà presso la sede di:
• Via Dogana il martedì e giovedì dalle ore 14.00
alle 17.30.
• Via Boltraffio il mercoledì dalle 9.00 alle 12.30.
Vi invitiamo a prenotare il prima possibile
l’appuntamento telefonando al 02/865.598.
Attenzione per soci pensionati: da quest’anno il
CUD non verrà più inviato dall’INPS.
S’informa che presso il nostro Caf sarà possibile
reperirlo, così come per il mod. OBIS-M
SOLUZIONE
NUMERO
PRECEDENTE
SUL NUMERO DI
NOVEMBRE
I NOSTRI DIRITTI - 11
CHI E’ IL DELEGATO A.N.M.I.C.
E’
una persona normale, giovane, meno giovane, anziano, lavoratore o pensionato; che per libera scelta ha deciso di mettersi a disposizione senza nessun obbligo nell’aiuto a quelle persone che a causa
di problemi di invalidità hanno bisogno di assistenza burocratica per avere accesso a pensione d’invalidità ad indennità d’accompagnaento o a contributi e forme di assistenza o
agevolazioni. E’ una persona che con propria volontà si é offerto spontaneamente di contribuire col suo impegno per la
comunità e con la sua tenacia cercare di ottenere il rispetto
dei diritti delle persone più deboli, attraverso la loro azione
di volontariato quotidiana prodigandosi per aiutare chi ha
bisigno senza chiedere nulla in cambio. La soddisfazione
del Volontario è vedere nell’altro il piacere di un ostacolo
superato, di un traguardo raggiunto. Spianare ed illuminare una strada che, in molti casi per l’altro sarebbe difficile o
addirittura non percorribile. Inoltre è nell’essere riconosciuti come coloro che nella loro perseveranza, tenacia,dedizione e
la grande professionalità messe a disposizione dimostrano come la forza di un’azione gratuita sia in grado di produrre
risultati ammirevoli e straordinari. Sono le persone che spesso con la pazienza, il sorriso sulle labbra accolgono presso
il loro sportello aperto al pubblico l’invalido o il familiare ascoltando tutte le sue problemati che non sempre sono solo
riferite alle patologie invalidanti, ma aperto a capire e comprendere tutte le sue problematiche familiari,economiche di
convivenza col vicinato e cercare secondo la propria capacità, intelligenza,cultura di incoraggiarli a continuare a lottare
perché anche se a volte risulta difficile o quasi impossibile cé sempre alla fine un riconoscimento morale.
Il delegato di Solaro
Francesco Fusi
Pubblichiamo la lettera di un nostro socio inviata al Prefetto di Milano
con la quale vengono sollevate problematiche interessanti sull’area C
Canegrate, 01/02/2013
Alla Spett.le Att.ne Prefetto di Milano
Sig. Prefetto, chi Le sta scrivendo è da anni invalido civile al 100%
con tre patologie, nelle quali c’è una neuropatia agli arti inferiori.
Mi chiamo Provasi Sergio Enrico, ho 65 anni e abito a Canegrate
(MI) in via Merati, 15.
Ho letto e sentito in TV che presto lascerà Milano. Personalmente
Le confido: averne di Prefetti come Lei, grazie. Tutta Milano e
provincia credo che non potranno mai dimenticare quello che
ha fatto, rappresentando lo Stato Italiano, a mio parere, con
Eccellenza.
Perché Le scrivo: ebbene, secondo me è giusto parlarne soprattutto
con il Sindaco di Milano ed anche altri Sindaci (e includerei
anche ASL – INPS – Regione – Provincia). Credo di portarLe un
problema importante per noi invalidi che hanno il permesso per
poter circolare nelle vie e piazze preferenziali. Mi spiego meglio:
noi abbiamo un obbligo da parte della Polizia Locale di Milano di
denunciare il numero di targa dell’auto che si usa comunemente
per entrare in città. Però può capitare (ed è proprio quello che è
successo a me) che a Milano si entri per delle urgenze. Mio figlio
abita a Milano. Lui ha due bimbi di 11 e 7 anni. Mio figlio e
sua moglie lavorano dalla mattina alla sera. E’ capitato che per
delle urgenze (o perché uno dei figli si è fatto male ed ho dovuto
portarlo al pronto soccorso, o perché i bambini hanno la febbre o
per altri motivi), i bambini necessitano della presenza dei nonni.
Ed è capitato che con mia moglie prendessi un’altra auto per
andare da loro a Milano. Credo che sia naturale che in determinati
momenti non si pensi alla targa dell’auto con cui si entra in
città! Pertanto, avendo l’autorizzazione che per legge deve essere
esposta davanti sul parabrezza anteriore, passo nelle vie e piazze
preferenziali; ma dato che le fotocellule e telecamere riprendono la
targa dal di dietro, noi siamo fregati.
12 - I NOSTRI DIRITTI
E’ d’obbligo comunicarLe che tutta la “pappardella” per il cambio
di targa ha i suoi costi: dai 15/20 minuti di spesa telefonica al
02-0202. (E’ giusto?). Mi è successo alle volte di percorrere vie
preferenziali e in pochi km di via, aver accumulato 4/5/6 multe.
(E’ giusto?) Le sembra giusto che se qualcuno di buona volontà
chi mi accompagna a Milano perché alle volte le gambe mi fanno
male, io ho l’obbligo di comunicare il nome e la targa dell’auto?
Ma dove’è la Privacy? Credo che ogni cittadino Italiano sia libero
di viaggiare dove vuole senza bisogno di comunicare che con lui
in auto c’è un diversamente abile! Ebbene, dichiaro che è una
vergogna che i responsabili del Comune di Milano (e non solo) non
hanno mai risolto questo problema discriminante e persecutorio.
Aggiungo inoltre i disturbi da parte mia e nostra di quando
arrivano le “buste verdi”. Veramente è una psicosi, oltre ai nostri
mali si aggiungono anche questi disturbi amministrativi. E per
difenderci, anche disturbi economici e finanziari. Confido, la mia
pensione di Euro 758,00 e quella di mia moglie è di Euro 481,00.
Vorrei proporLe, per tutte le persone disabili che beneficiano
per legge e che hanno certe autorizzazioni, che venga inserito
un Cip d’applicare nel retro del vetro dell’auto, semplicemente
come il Telepass che si usa nell’entrare e uscire delle Autostrade.
Credo inoltre che la maggior parte dei Governanti Italiani se ne
“fregano” di noi, forse perché sono pochi nelle loro famiglie ad
avere i diversamente abili. Credo nella Sua sensibilità umana e La
saluto, con l’augurio di lunga vita e tanta salute, ringraziandoLa
anticipatamente.
In fede
Provasi Sergio Enrico
p.s. Vorrei invitarLa, se mi può almeno confortare con un Suo
scritto di risposta. Grazie
CONVEGNO LAVORO E DISABILITA’. DISABILITA’ E LAVORO
LE POLITICHE IN PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
G
iovedì 22/11/2012 si è svolto a Monza presso la Sala
Rossa, sede istituzionale di
Monza e Brianza, un convegno sul piano LIFT (Lavoro, Integrazione, Formazione, Territorio) il
primo piano provinciale per l’occupazione dei disabili della Brianza.
Hanno partecipato al convegno Dario Allevi, Enrico Elli, assessore al
lavoro e formazione professionale,
la Dott.ssa Paola Antonicelli della
Regione Lombardia, coordinato dalla Dott.ssa Erminia Zoppè, direttore
settore lavoro e dal Dott. Giampaolo
Torchio che sono i due attori principali del piano LIFT, che si presenta
come un ascensore (traduzione italiana di lift) in grado di accompagnare ad ogni livello il processo di
inserimento nell’attività lavorativa.
Il convegno era diviso in 4 settori:
1. Esperienza della programmazione regionale in cui la Dott.ssa
Antonicelli ha fatto un escursus
sui vari punti tramite delle slide
su valorizzazione del territorio,
sistema datale, rete operativa
pubblica e privata, sistema della cooperazione sociale art. 14
2. Esperienza di Monza e Brianza
del Dott. Torchio, coordinatore
settore lavoro, che ha specificato che nel piano LIFT la provincia ha l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di
lavoro,insieme alle migliori condizioni per lo sviluppo locale; i
principi ispiratori del piano sono
rafforzare gli interventi a favore
dell’occupazione delle persone
disabili una volta entrati nel
mondo del lavoro. I dati sono
abbastanza soddisfacenti; il
piano LIFT in particolare prevede la predisposizione a percorsi
personalizzati da realizzarsi con
supporto di enti accreditali, cooperative sociali, comuni, organizzazioni di volontariato. Dai
percorsi personalizzati per ogni
figura professionale che ne richiede l’ausilio, ad agevolazioni
per le imprese e cooperative sociali, dalla creazione di una rete
territoriale di supporto con altri
enti fino al pagamento di contributi (per esempio adattare un
posto di lavoro alle esigenze di
mobilità di una persona con deficit motorio)
3. Poi è stata la volta dei servizi
nell’occupazione: AFOL, UOIL,
SIL, CSSL, Consorzio Mestieri, …
4. Infine il punto di vista delle parti
sociali, Confindustria, Assolombarda, Confapi Industria,CGIL
e le associazioni di categoria
(ANMIC, ANMIL, UIC, ENS)
Al termine della mattinata c’è stata
l’inaugurazione della mostra interattiva disabilità MIND curata dal
consorzio di cooperative sociali e
finanziata dal piano LIFT. Hai mai
pensato a quali prove deve superare
un disabile per accedere a un posto
di lavoro? Sapresti muoverti in carrozzina dentro un ufficio? Sai usare
un computer senza vedere lo schermo? La mostra vuole mettere il visitatore nei panni di una persona
con disabilità per far provare quali
sono gli ostacoli da superare e gli
accorgimenti da prendere. Praticamente con un po’ di fantasia, bisogna immaginare di essere all’interno di un azienda di spedizioni
e di dover svolgere delle mansioni
seguendo le indicazioni poste all’inizio di ogni tappa. Ti sarà chiesto
di calarti nei panni di un lavoratore con disabilità (fisica, sensoriale,
psichica e congenita) alle prese
con un compito. Sperimenterai le
difficoltà che può incontrare un
persona disabile nella propria quotidianità lavorativa. All’ingresso di
ogni singola tappa si trova anche
una piccola colonnina che descrive
le strategie di aiuto che un datore
di lavoro può attivare per facilitare
la permanenza del proprio lavoratore. Il percorso propone inoltre delle
aree dedicate alla visione di video
inerenti al tema.
Rosanna Perego
Consigliera ANMIC Milano
ED ORA un pÒ di relax...
CRUCIVERBA EDIZIONE MARZO 2013
Orizzonazle
1. Portare solo il necessario - 12. Enna - 13. Nome di donna – 14. Città in provincia
di Terni - 15. Antica misura di capacità - 17. Lago in provincia di Brescia - 18. Dodici mesi - 19. Ragioniere abbr. – 21. Aosta - 22. Partito Democratico Italiano - 23.
Vi finisce il pallone - 24. Electronic Arts - 25. Giorno ……e anno - 26. Primo giorno
della settimana- 29. Imprese con diversi indirizzi - 30. Si costruiscono per abitare
-31. Ordine Nazionale - 32. EL, quotidiano Spagnolo - 34. Numero neutro - 36.
Belle e incoronate - 37. Lecce - 38. Opposto a Ovest - 39. Maone - 41. Cosenza
- 42. Immagazzinare carico nella nave - 43. Soffia dal cielo - 45. Interessi Investimenti - 46. Si dice brindando - 47. La TV di stato - 49. E di Quale - 51. Meccanismo
Europeo di stabilità - 52. Spesso - 54. Il calciatore LUCA - 57.Taranto - 59. OEI
- 60.Canzone di Tullio De Piscopo.
Verticali
1.Scrivi Iscaperpescato - 2. Giovanni calciatore e allenatore anno 1920 - 3. É di
Mameli - 4. Pisa - 5. Una stagione - 6. Napoli - 7. Puro cavalli spagnolo - 8. Imbroglia le carte - 9. Ripeti Irosie - 10. Luce neon - 11. Scrivi eimaginesireio - 16.
E anomala - 19. Pavimenti spatolati - 20. Genova - 23. Prima di Bull - 25. Come
51 Orizzontale - 26. Espressione di dolore - 27. Frutti del nespolo - 28. Li prepara
il pasticciere - 29. Attirare l’attenzione - 33. Asti - 35. Prima di Ligure - 39. Mari
e - 40. Ne - 44. Treno ad alta velocità - 48. Immobiliare giudiziarie - 50. Gruppo
musicale indie rock americano - 51. Nome della Martini - 53. Tet-A - 55. Onorevole
in breve - 56. Non dire - 58. Ancona.
I NOSTRI DIRITTI - 13
S. MARCO ROLFI srl - Allestimenti speciali per disabili dal 1964
CHI SIAMO
La S.MARCO - ROLFI nasce nel 1964 a BRESCIA, come partner della OM (IVECO aauale) che
aveva nella stessa ciià la sua unica e storica sede mondiale e si specializza nella progeeazione
di trasformazioni e di allessmenn speciali.
Moll sono i prodoo realizzaa nel seeore delle trasformazioni di veicoli, alcuni dei quali hanno
rappresentato delle importann anteprime.
furgoni ufficio ad espansione, furgoni e cassoni, autonegozi, bus, veicoli
Alcuni esempi: fu
annncendio, veicoli pubblicitari, baapista, scuolabus, allessmenn per disabili.
Proprio quest’ullma pologia di mezzi ha assunto negli anni sempre maggiore importanza,
diventando aaualmente il core business aziendale.
La grande esperienza maturata nelle trasformazioni di carrozzerie unita ad esperienze famigliari
personali con la disabilità hanno favorito l’ approccio e la realizzazione di prodoo parrcolari.
La nostra
gamma di sollevatori mono-braccio, doppio-braccio ed a scomparsa sooopianale oltre
no
ai veicoli ribassaa è interamente prodooa da noi in Italia (tranne i sistemi di ancoraggio carrozzelle).
Con soddisfazione ed orgoglio possiamo affermare di essere da 15 anni ed aaualmente l’ unico
allesstore italiano produuore di kit completo proprio per veicoli a pianale ribassato sia in
versione manuale che con doppio disposiivo di compressione delle sospensioni.
COSA VI OFFRIAMO
Siamo un’azienda con una storia faaa di oltre 3000 allessmenn realizzaa su misura del cliente,
il know-how
acquisito in tann anni si riscontra nella qualità dei nostri prodoo, costantemente
kn
evoluu per offrire ai nostri clienn allessmenn semplici e veloci da usare che offrano comfort
di marcia e finiture degne del “Made in Italy”.
Siamo specializzaa in soluzioni per la guida ed il trasporto disabili con veeure mullmarca
specificamente allesste per privaa, associazioni, comuni, Onlus, tassiss , bus naveea ed altro.
Vi offriamo consulenza gratuita per la ricerca del veicolo allessto più adaao alle vostre
esigenze, oltre ad informarvi sulle agevolazioni fiscali, sconn dedicaa dalle case automobilissche,
rimborsi ASL sugli allessmenn cerrficaa in Italia e qualsiasi altra informazione uule per fare
rimbo
un’acquisto consapevole di un veicolo che vi cambierà modo di viaggiare.
Nel nostro ampio show-room potrete provare ogni giorno tuue le novità della nostra infinita
gamma, vi aspeeamo nei seguenn orari :
Lun - Ven : dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00,
Sabato : su appuntamento.
Non potete raggiungerci? Nessun problema!
Chiamateci
e verremo a casa Vostra gratuitamente per una prova
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staaco/dinamica senza impegno, vi forniremo inoltre prevennvi su misura.
CONVENZIONI CON I SOCI A.N.M.I.C.
----------------------------------------------
S. MARCO - ROLFI srl
-----------------------------------------Via S. Aleramo n.38
Ponte S. Marco (BS)
Telefono : +39 030.963181
Fax
: +39 030.9964226
Web
: www.rolfi.com
E-mail : [email protected]
------------------------------------------Agente di zona : Nicola Castrini
Cellula : +39 340.2364558
Cellulare
E-mail : [email protected]
14 - I NOSTRI DIRITTI
ELENCO DELEGAZIONI
BOLLATE Quatela Cosetta
Si riceve previo appuntamento al numero cell. 339.8451930
email: [email protected]
BRESSO Focile Sebastiano e Abrami Graziella via Cavour, 5, (adiacente alla biblioteca), tel. 02/66501931,
cell.339/2808108 oppure 339/2487415, giovedì dalle ore 15,00
alle ore 18,00 e sabato dalle ore 9,00 alle ore 12,00.
BUSTO GAROLFO Ing. L. Cardani , sig.ra L. Fabbro e R.Gorla
Via D. Savio, 11 c/o Oasi Verde, sabato mattina dalle ore
10,00 alle ore 12,00. Tel. 0331 56 95 22,
mail [email protected]. Alla sede
possono rivolgersi gli invalidi dei comuni di Arconate,
Buscate, Casorezzo, Inveruno, Dairago, Canegrate, San
Giorgio su Legnano, Castano Primo.
CARATE BRIANZA Marletta Salvatore
via Verdi, 3 dal lunedì al venerdì dalle ore 15,30 alle
ore 18,30 e il sabato previo appuntamento telefonico al
nr. 368/3266203
CARUGATE Alati Giancarlo e Preziati Paolo Pietro
c/o Atrion via S. C. da Siena, martedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00
e giovedì dalle ore 9,00 alle ore 11,00, email delegatocarugate@
anmicmilano.org
CERIANO LAGHETTO Fusi Francesco
via Cadorna, 10 il mercoledì dalle 10,00 alle 12,00 tel.
02/96468907, email [email protected]
CERNUSCO SUL NAVIGLIO Di Stefano Domenico
via Don Sturzo 11/f, mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 18.00,
tel. 339.3962931, email: delegatocernuscosulnaviglio@
anmicmilano.org
CESANO MADERNO Vezzoli Bruno
via Romagnosi, c/o Associazione Anziani, domenica dalle ore
9,00 alle ore 11,00
COLOGNO MONZESE Manzo Alberto
via Neruda 9, si riceve previo appuntamento telefonico al
n. 349.3628456,
email: [email protected]
CORBETTA Zucchetti Mario
via Verdi 26, si riceve previo appuntamento telefonico al
n. 338.8118479, email: [email protected]
CORMANO Mazza Giancarlo
piazza Scurati, 4, tutti i mercoledì dalle ore 18,00 alle ore 19,00,
su appuntamento tel. 331 5497 511 email delegatocormano@
anmicmilano,org
MONZA Marrone Fulvio
via Ardigò 15, c/o UIL, tel. 347/8734126, mercoledì dalle ore
09,00 alle ore 12,00 e martedì pomeriggio dalle ore 14,30 alle
ore 18,00, email [email protected]
PADERNO DUGNANO Pignoli Giuseppe
viale della Repubblica, 13 c/o Palazzo della Sanità, lunedì e
venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00, tel. 02.9182163, email:
[email protected]
PARABIAGO Quacquarelli Giuseppe e Travaini Davide
via A.Volta – Ravello, si riceve su appuntamento, telefonare al
nr. 392/2425153 oppure 328/0334642, email vice.presidente@
anmicmilano.org. Alla sezione si possono rivolgere gli invalidi di
Nerviano, San Vittore Olona, Cerro Maggiore
PESCHIERA BORROMEO Di Tullio Francesco
piazza Paolo VI, 4, il mercoledì dalle ore 15,00 alle ore 17,00,
oppure su appuntamento al tel. 339/7476882. Alla sezione
possono rivolgersi gli invalidi di Colturano, Paullo, Rodano,
Settala, Pantigliate e Mediglia
PIOLTELLO Di Stefano Domenico
via Bozzotti 24, giovedì dalle ore 9,30 alle ore 12,00 e dalle ore
15,00 alle ore 18,00, cell. 339/3962931, tel. e fax 02/92592719
email [email protected]
SESTO S. GIOVANNI Panceri Carmen
c/o pro Loco, via Don Minzoni,7, martedì e giovedì dalle ore
17,00 alle ore 19,00,tel. e fax 02/2440100
SEVESO Vascella Giacomo
Viale Vittorio Veneto 3, c/o Palazzo Comunale, tel. 0362/523071,
mercoledì dalle ore 17,30 alle ore 19,00, email delegatoseveso@
anmic.org. Alla sezione possono rivolgersi gli invalidi di
Barlassina e Seregno
SOLARO Fusi rag. Francesco
c/o Comune, via Mazzini 60, martedì e giovedì dalle ore 10,00
alle ore 12,00, tel. 02/96984380, email delegatosolaro@anmic.
org. Alla sezione possono rivolgersi anche gli invalidi di Cogliate
e Misinto
USMATE VELATE Perego Rosanna
c.so Italia 22, c/o Comune martedì e sabato dalle ore 9,00
alle 12,00, telefono 039/6757074, cell. 349/1937493, email:
[email protected]. Alla sezione possono
rivolgersi anche gli invalidi di Bernareggio, Carnate, Lesmo,
Ronco Briantino, Sulbiate
GESSATE Perego Egidio
via Badia 44 (Villa Daccò), sabato dalle ore 14.30 alle ore 16.00
VAREDO Di Muro Giovanni
via Donizetti, 3, venerdì dalle ore 16,00 alle ore 18,00
MAGENTA Zucchetti Mario
Si riceve previo appuntamento, telefonare al n. 338.8118479,
email: [email protected]
VILLACORTESE Quacquarelli Giuseppe e Travaini Davide
Ricevono previo appuntamento al martedì dalle ore 18,15 alle
ore 19,30. La sede è presso il comune, Piazza del Carroccio.
Telefonare ai seguenti recapiti: 392/2425153 oppure
328/0334642, email [email protected]
MEDA Galliani Eugenio
via Matteotti,44, tel. 0362/74817, sabato dalle 15,00 alle ore 18,00
e domenica dalle ore 10,00 alle ore 12,00, email delegatomeda@
anmicmilano.org. Alla sede possono rivolgersi gli invalidi di Lentate
sul Seveso.
MELZO Pescatore Aldo
via De Amicis 7, venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00, email:
[email protected]
VIMERCATE Perego Rosanna via Cavour, 72 lunedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 18,00,
cell. 349/1937493, email: [email protected]
NUCLEI AZIENDALI
ATM Palmieri Paolo, cell. 392/000798,
email: [email protected]
I NOSTRI DIRITTI - 15
RINNOVA SUBITO LA TESSERA
2013
LA QUOTA ANNUA DI ISCRIZIONE O RINNOVO DELLA
TESSERA E DI Euro 36,15.
Per l’iscrizione o il rinnovo rivolgiti presso
la sede provinciale di Milano Via BOLTRAFFIO,
7 OPPURE IL MARTEDì E GIOVEDì ANCHE PRESSO LA
SEDE DI VIA DOGANA n. 2, IN ALTERNATIVA PRESSO LA
DELEGAZIONE DEL PROPRIO COMUNE.
Altre forme di iscrizione:
-SUL CONTO CORRENTE POSTALE N. 14720247
intestato ad: ANMIC Via Dogana, 2 – 20123 Milano
SERVIZI
-SUL CONTO CORRENTE POSTALE N. 54569009
intestato ad: ANMIC Via Maia, 10 – 00175 ROMA
Causale: Campagna di tesseramento 2013.
CON ADDEBITO AUTOMATICO SU CONTO CORRENTE,
previa sottoscrizione modello R.I.D. presso la sede
provinciale di Milano Via Boltraffio, 7 o presso
la Delegazione del proprio Comune.
on conducente
AIUTACI AD AIUTARTI
Servizi TAXI “su misura”:
vi accompagnamo di persona a
visite mediche specialistiche,
terapie, riabilitazioni, centri
termali, aeroporti e stazioni,
turismo.
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Espletiamo in anticipo pratiche
UN PREZIOSO AIUTO
mediche, prenotazioni e accettazioni
speciali.Anche quest’anno puoi scegliere di destinare il tuo 5 per mille a favore di A.N.M.I.C.
Il tuo
prezioso aiuto
è fondamentale
per sostenere le nostre attività in difesa anche dei tuoi diritti.
Vi
aspettiamo
sul posto
fino al termine
Come indicare la scelta?
della commissione.
5‰
CINQUEPERMILLE
Basta firmare nell’apposita casella del modello Cud, 730, Unico
(dove sono indicate le associazioni di promozione sociale)
e inserire il nostro codice fiscale
97015620152
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Servizi TAXI “su misura”: vi accompagnamo di persona a visite mediche specialistiche, terapie, riabilitazioni, centri termali, aeroporti e
stazioni, turismo. Espletiamo in anticipo pratiche mediche, prenotazioni e accettazioni speciali.
Vi aspettiamo sul posto fino al termine della commissione.
uro.
uro.
uro.
ro. *
Consegnamo al vostro posto, documenti e pratiche presso gli Uffici
Pubblici, vi accompagnamo nel percorso delle pratiche di Invalidità
Civile e di Protesi, sollevandovi da impegni e preoccupazioni.
Tariffe fino al -20% rispetto alle solite tariffe TAXI, esempi:
- spostamenti in Milano
da 15 euro
- Milano, aeroporto di Linate
da 25 euro
- Milano, aeroporto di Malpensa
70 euro
- Milano, aeroporto di Orio al Serio
70 euro
(IVA esclusa)
CONTESERVIZI
tiche presso gli Uffici Pubblici, vi
Invalidità Civile e di Protesi, sollevandovi
autonoleggio con conducente
INFORMAZIONI: Antonio 339.4846235 - Ivan 339.3526605 - [email protected]
zioni senza impegno, contattare:
Servizi TAXI “su misura”:
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visite mediche specialistiche,