Pilates - Osteopatia Dr. Alfonso Bruno

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Centro Medico Ortopedico Re-Integra
Taranto, Bologna.
Responsabile: Dr. Alfonso Bruno
PILATES
Oggi, quasi in tutte le discipline sportive, agonistiche e non, ha fatto comparsa la figura del
preparatore atletico.
Orrore per il mondo della danza vi chiederete; in realtà lo scopo di questo spazio sarà quello di
portare un valore aggiunto alla meravigliosa arte della danza offrendo un servizio bussola e di
consulenza.
Nel mondo della danza l’armonia e la fluidità dei movimenti sono garantiti da un’ottima elasticità
globale e da una superba maestria nella coordinazione e precisione dei movimenti.
Tutto questo avviene con l’allenamento costante ed il tempo oltre ovviamente a doti naturali
espressive e quindi innate, insite nel nostro DNA.
Ma esistono delle metodologie che possono farci risparmiare tempo ?
La risposta è complessa, ma sicuramente con una corretta programmazione e informazione
scientifica si possono ottimizzare i tempi; non di meno è da considerare una scorretta
programmazione ad es. passi di danza proposti precocemente che richiedono un elevato livello
tecnico-atletico e quindi abbisognano di esercizi preparatori adeguati.
Lo scotto da pagare quando si lavora diversamente è un aumento delle probabilità di infortunio e
personalmente né so qualcosa, ma non è il momento di parlare di questo.
Noi in qualità di tecnici del movimento ( mi piace questa definizione ) dobbiamo essere in grado di
scoprire assieme ai nostri allievi quale e quando sarà il momento giusto per proporre metodi di
allenamento adeguati.
In questo senso abbiamo solo un’arma l’informazione e l’esperienza; della seconda voi sicuramente
ne sapete più di me, ma per quanto riguarda la prima proverò a fornirvi delle fonti autorevoli e
pareri diversi in modo tale da mettervi nella condizione di scegliere la strada più giusta per le
vostre esigenze.
Il primo argomento che tratteremo è la ginnastica posturale e le diverse metodologie di lavoro
esistenti.
Ma cos’è la postura ?
Le definizioni si sprecano, ma personalmente preferisco questa : posizione che il corpo assume
nello spazio, secondo uno schema individuale, grazie all’attività di alcuni muscoli (mm. tonici) con
funzione antigravitaria e con forte significato biomeccanico-anatomico, psicologico, emozionale e
simbolico (C.Guidi Fabbri 1996).
In quest’articolo parleremo di ginnastica posturale ed in particolare del metodo Pilates e del perché
è così usato nel mondo della danza e non solo.
Da quando il trainer tedesco Joseph Pilates fondò nel 1920 a New York questa tecnica di ginnastica
profonda, numerosi danzatori, attori, ginnasti e atleti (come Katherine Hepburn e Lauren Bacall...)
adottarono tale metodica.
Taranto: Tel. (+39) 099 7302371 - Bologna: Tel. (+39) 051 253228
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Oggi, i seguaci V.I.P. sono: Brad Pitt, Sting Uma Thurman, Liz Hurley, Courteney Cox Arquette,
Jennifer Aniston, Sarah Jessica Parker, Jodie Foster, Madonna, Sharon Stone…
Cos’è il Pilates
Il metodo pilates è una ginnastica che insegna ad assumere una corretta postura e a dare maggiore
armonia e fluidità ai movimenti attraverso la coscienza corporea.
L’ inventore del metodo Joseph Hubertus Pilates era quello di unire corpo e mente in una singola,
dinamica e ben funzionante entità.
Le tecniche di allenamento sono una fusione integrata delle
discipline fisiche occidentali e di quelle spirituali orientali.
Le Origini
J.H. Pilates nasce a Düsseldorf nel 1880, di salute cagionevole
si avvicina al mondo della ginnastica con l’obbiettivo di
potenziare la muscolatura e di acquisire una resistenza alle
malattie (in quel periodo la Tbc dilagava).
Pratica molti sport: sci, nuoto, pugilato, body building ( a soli
14 anni posava per la realizzazione delle carte
anatomiche del corpo umano), ma sarà la pratica e lo studio
dello yoga che lo influenzerà a tal punto da
mettere a punto il suo metodo.
Durante la prima guerra mondiale è internato in Inghilterra nel
carcere di Lancaster ed è qui che organizza all’interno della
prigione assieme a dei suoi connazionali un corso di
allenamento.
Nel 1918, ancora in carcere, un’influenza epidemica uccise migliaia d’inglesi ma né lui né gli altri
che si sottoposero al suo training contrassero la malattia assassina.
Per J. H. Pilates arrivò la conferma definitiva che il suo lavoro oltre a rendere il corpo più forte e
funzionale, poteva anche irrobustirne le difese immunitarie.
Trasferito nell’isola di Man visse assieme ai reduci di guerra; lo scenario era allibente uomini feriti
ed immobilizzati a letto da malattie ormai croniche. Questo scenario indusse Joseph ad
intraprendere una nuova sfida-ricerca: l’applicazione del suo metodo a scopo riabilitativo.
Fu così che decise di costruire delle macchine da applicare ai letti dei pazienti visto che la maggior
parte di loro era impossibilitata a lavorare a corpo libero (delle molle attaccate a dei cavi) in modo
tale da rimetterli piano piano in piedi con l’esercizio fisico ed accelerare il processo di guarigione.
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Tornato in Germania attorno agli anni Venti lavora come addestratore fisico per il corpo di Polizia
di Amburgo e proprio in quegl’anni conosce Rudolf von Laban (ideatore della Labanonotation una
delle forme di registrazione scritta di balletto più rinomate nel mondo), il quale incorporò parte del
lavoro di J.H. Pilates nell'impostazione del proprio insegnamento.
Sarà proprio da quest’incontro che la tecnica Pilates entrerà a far parte negli ambienti della danza,
fino a diventare uno dei metodi di allenamento più diffuso ancora oggi tra i ballerini di tutto il
mondo e di tutte le discipline.
Il metodo Pilates divenne talmente importante e diffuso in Germania che il governo tedesco lo
invitò ufficialmente per l’allenamento del nuovo esercito tedesco.
Joseph Pilates nel suo studio a New York con la moglie
Clara e la nipote Mary.
Fu in quel preciso istante che J.H. Pilates,
contrariato dalla politica tedesca, decise di
emigrare negli U.S.A. dove aprì assieme a
sua moglie Clara il suo primo studio a New
York nel 1926. Avviò così una codificazione
del proprio lavoro a corpo libero denominato
Mat Work e riprese la progettazione di
macchine per il progredire del metodo.
Nacquero così i prototipi dell’Universal
Reformer (macchina pilastro della metodica)
ed altri attrezzi.
Nel 1934 le sequenze del lavoro a corpo
libero sono pubblicate in un libro chiamato
Return to life through contrology and your
health.
Nel 1967 Hubertus muore e la moglie Clara affida lo studio nelle mani Romana Kryzanowska.
Tra gli allievi diretti di Joe che continuarono l'insegnamento della tecnica arricchendola di
esperienze personali vi furono:
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Eve Gentry, una ballerina che insegnò prima da Pilates dal '38 al '68 e poi aprì un suo
studio a Santa Fe nel Nuovo Messico,
Mary Bowen, che iniziò ad insegnare nel '75 e creò uno studio nel Massachusetts,
Lolita San Miguel, che iniziò ad insegnare al Ballet Concierto di Puerto Rico dove si
trova tuttora,
Robert Fitzgerald, Kathy Grant e Bruce King, che aprirono ognuno uno studio a New
York negli anni '70.
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Taranto, Bologna.
Tra l'altro Kathy Grant e Lolita San Miguel poco prima della morte di J.H. Pilates ricoprirono la
cattedra di insegnamento del metodo Pilates presso l'Università di Stato di New York.
Tutto questo ha fatto sì che si siano sviluppate numerose scuole che insegnano il metodo Pilates e
che hanno contribuito alla sua evoluzione, prendendo anche strade diverse. Core Dynamics Plus,
Body Control, Stott Pilates, Balanced Body, The Ron Fletcher Work sono tutti nomi che
definiscono metodi che affondano le loro radici nel lavoro di J.H. Pilates.
In Italia, Anna Maria Cova, che ha studiato a New York con Romana Kryzanowska prima della sua
collaborazione, interrotta nel 2003, con Sean Gallagher, titolare del Pilates Studio di New York, ha
dato origine al metodo CovaTech Pilates che nasce dalla pratica costante del metodo Pilates,
dall'esperienza di anni di insegnamento, dal lavoro come terapista della riabilitazione e dal
confronto con altre discipline ed altri insegnanti. Il metodo CovaTech Pilates, pur mantenendo
intatto il "corpus" originale, si avvale di nuove intuizioni. E' in quest'ottica che sono stati creati
nuovi protocolli che arricchiscono e completano la tecnica che risulta essere tra i rari programmi di
ginnastica che supportino le tecniche posturali statiche con movimenti dinamici.
Ad esempio il programma "Pilates with the Tender Ball", esercizi a corpo libero che si avvalgono
dell'ausilio di una palla soffice di 20 cm. di diametro, oppure il programma "Pilates in a smile",
esercizi che permettono di ritrovare un senso di benessere distendendo i tratti del volto e
predisponendo al sorriso, valido aiuto per trovare il giusto equilibrio psicofisico.
Obiettivi del metodo
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Concentrazione
Controllo
Baricentro
Fluidità del movimento
Precisione
Respirazione
Nota dell’autore: sembrano proprio le fasi da eseguire prima di una presa o un passo di danza
difficile da eseguire.
Campi di applicazione
Le persone che si avvicinano a questa metodica sono di diverso genere e i campi di applicazione
sono molti vista la versatilità del metodo :
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Taranto, Bologna.
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J.H.Pilates a 81 anni
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Atleti che completano la preparazione generale all’attività
agonistica e vogliono aumentare la mobilità articolare;
Ballerini che trovano una specifica applicazione del metodo pilates
per la danza classica , moderna, jazz, contemporanea;
Sportivi che eseguono programmi di riabilitazione dopo eventi
traumatici;
Adolescenti che possono correggere vizi posturali grazie a un
programma variato e divertente;
Persone che trovano nel pilates il miglior modo di mantenersi in
forma;
Donne in gravidanza che preparano corpo e mente al parto;
Donne dopo la gravidanza che vogliono riacquistare velocemente il
tono muscolare e il benessere Psicofisico;
Persone anziane che vogliono ritrovare l’elasticità del corpo.
Gli effetti
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Sviluppa addominali forti
Rinforza la schiena
Incrementa il tono muscolare
Rende i muscoli elastici
Migliora il rapporto mente-corpo
Rallenta i processi d’invecchiamento
Produce un effetto di rilassamento
Ridistribuisce il grasso corporeo (una persona con postura corretta appare più magra).
Il metodo Pilates si sviluppa attraverso una serie di esercizi personalizzabili, che prevedono quattro
livelli di apprendimento: Base, Intermedio, Avanzato e Superavanzato. Questa suddivisione
permette lo studio della tecnica attraverso un lavoro a difficoltà e carico graduali; ogni livello
comprende uno specifico programma per ogni attrezzo e per il corpo libero.
I centri a cui rivolgersi sono tanti e ormai disseminati in tutta Italia e per trovarli basta avere una
connessione al Web per poterli trovare; allo stesso modo per avere una certificazione da istruttore
esistono diverse associazioni che rilasciano l’attestato.
Giudicate voi!
Volutamente nel presente articolo non ho voluto inserire esercizi Pilates sperando d’invogliarvi
nella ricerca di un istruttore qualificato e certificato.
Buon lavoro a tutti.
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Taranto, Bologna.
Bibliografia:
• A.M. Buzzi, C.G. Fabbri, Le metodologie posturali in funzione educativa e rieducativa,
Armando Editore, Roma, 1996
• <http:// www.pilates.it> . Data ultima consultazione 10 settembre 2007
Tecnico di Radiologia e laureando in scienze motorie con indirizzo
Sportivo. Nel 2003 Campione Italiano Basket Cat. Bam come
preparatore atletico della Pontevecchio Bologna; diplomato come
Personal Trainer Top Level dal 2001 NBBF di Roma; istruttore di 4°
livello Pancafit dal 2002.
Ha praticato diversi sport a livello agonistico: basket, calcio,
pallavolo, arti marziali.
Attualmente lavora come personal trainer e consulente alimentare.
Segue la preparazione atletica per diverse discipline: basket, calcio,
pallavolo, nuoto e collabora attivamente con il Dr. Alfonso Bruno
specialista in Ortopedia e Osteopatia.
Mangiacotti Francesco
autore dell’articolo
FRANCESCO MANGIACOTTI
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