in lista d`attesa per cambiar sesso 20mila euro a testa

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ATTUALITÀ
__Domenica 13 aprile 2014__
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ALLARME DEI PEDIATRI ITALIANI
IL 50% degli under 14
non sa nuotare
::: MATTEO MION
Quasi la metà degli under 14 non sa nuotare. Secondo una ricerca dei medici pediatri
i bambini italiani (nela foto Olycom) sanno
navigare sul web, ma alle prese con l’acqua
vera oltre la metà non saprebbe stare a galla. Il dato emerge dai Capri Campus pediatrici 2014 organizzati dalla Simpe, la Società italiana Medici Pediatri. Circa tre milioni
di under 14 non sa nuotare: ogni anno ne
muoiono circa una trentina, sottolinea la
Simpe. È proprio per ovviare a questo problema che i pediatri hanno deciso di organizzare corsi di salvataggio che permettano
loro di diventare «ambasciatori» della sicurezza in mare tra i loro piccoli pazienti. Alcuni pediatri, inoltre, terranno lezioni di sicurezza in acqua sulle spiagge di 20 località
balneari italiane.
«È inaccettabile - afferma il presidente del
Simpe, Giuseppe Mele - che in un paese come il nostro, con 7500 chilometri di coste,
solo poco più della metà dei bimbi sappia
nuotare abbastanza bene da potersela cavare in un’eventuale situazione di pericolo».
■■■ Sono 50mila i transessuali
in Italia. Il 40% di loro è in attesa di
un intervento chirurgico per modificare i connotati anagrafici e
sessuali. Costo dell’operazione:
20mila euro a totale carico dello
Stato, oltre alle spese di un’eventuale operazione bis se la prima
fallisce o se presenta complicazioni.
Basta presentare domanda di
“rettificazione di attribuzione di
sesso” (disciplinata dalla Legge
nazionale 164/1982) presso il proprio tribunale diresidenza.E il gioco è fatto. Anche chi vuole operarsi all’estero, dove i costi sono più
contenuti, può ottenere facilmente il rimborso. In Thailandia per
esempio operarsicosta 10mila euro, ma se si ottiene l’autorizzazione a operarsiall’estero dipotrà comunque chiedere rimborso alla
propria Asl. I tempi di attesa sono
comunque contenuti.
Le operazioni presso
gli ospedali italiani sono
100 al mese ma di fronte
all’impennata di richiste
che si è registrata dal
2000 in poi non riescono
a smaltire subite tutte le
pratiche, a volte richiedono due mesi di attesa.
Sempre poco a confronto
con i tempi necessari per
alcune prestazionidelservizio sanitario pubblico.
L’avvocato Alessandra
Gracis ha appena mutato
i propri connotati sessuali e anagrafici. A «Libero»
racconta la sua esperienza e quella di molti suoi assistiti,
transessuali anche loro che hanno fatto domanda per il cambio di
sesso. «Si tratta di una vera e propria patologia cioè il "disturbo
dell’identità di genere", non sempre le Asl sono in grado di fornire
un’adeguata assistenza di tipo
urologico e psichiatrico. In California dove mi sono recato io privatamente, sebbene la mia Ulss mi
avesse indicato Trieste», spiega
Gracis, «ho speso 23.000 dollari
per l’intervento. «Ovviamente oltre al costo dell’operazione ho pagato un mese di degenza, viaggio
in Usa e alla fine ho raggiunto i
50.000 euro, cifra che non tutti si
possono permettere. Il mio intervento in America è durato 3 ore,
ma se l’avessi fatto in Italia, sarebbe durato almeno 12».
Un po’ più complicato il ritorno a casa dopo l’operazione. Per
Gracis è stato drammatico: «Nessun supporto psicologico dalle
Ulss e nessuno che sia in grado di
prescriverti gli ormoni corretti per
A carico della collettività
In lista d’attesa per cambiar sesso:
20mila euro a testa. Paga lo Stato
Cinquantamila trans in Italia, il 40% chiede l’intervento. L’Asl rimborsa tutto, anche le successive
operazioni in caso di fallimento. E per farlo bastano due mesi. Il racconto di un avvocato...
compensare lo sfasamento ormonale dovuto al mutamento di sesso.Io mi reco sempre privatamente al S. Orsola di Bologna».
L’autorizzazione viene concessa più facilmente per i passaggi da
femmina a maschio, perché non
esistono centri italiani esperti in
falloplastica ricostruttiva. Una delle migliori scuole europee per interventi di questo tipo è a Gent in
Belgio.
Più difficile è ottenere ilrimborso estero per i passaggi da maschio a femmina, perché vi è la
presunzione che le Asl italiane siano in grado di effettuare questi interventi. «La chirurgia transessuale italiana non è all’altezza della
situazione», spiega Gracis, «uno
dei luminari mondiali è il nostro
connazionale dott. Gennaro Selvaggi che attualmente opera all’estero proprio per la nostra arretratezza in questo settore». A volte gli
interventi non riescono bene e si
complicano con stenosi, fistole e
infezioni con costi pesantissimi
per le casse dell’erario e conseguenze devastanti per gli interessati.
«Una mia cliente Silvia a causa
di complicazioni post intervento
è rimasta ospedalizzata per un anno con costi di degenza assurdi
per le casse pubbliche e uno strazio per lei.Per migliorare la chirurgia transgender», suggerisce Gracis, «sarebbe necessario istituire
un centro unico nazionale di alta
specializzazione di riferimento
per tutte le Asl» senza disperdersi
in un provincialismo ospedaliero
che nuoce alle tasche di tutti gli
italiani e soprattutto non dà adeguate garanzie di successo a chi si
debba sottoporre all’intervento.
Oltre alla fase strettamente clinica il trans deve affrontare due
passaggi giudiziari.Infatti, trattandosidiuna patologia psichica,l’interessato deve fare istanza al tribunale di sua residenza che, previa
istruttoria e relative perizie psichiatriche, ne accerti le condizionipsicosessuali e con sentenza ac-
A Como
Vuole leggere il Kamasutra in classe:
prof di musica sospesa per 10 giorni
■■■ È stata sospesa per dieci giorni dal-
l’insegnamento perché avrebbe chiesto a
uno studente di portare il Kamasutra in
classe per leggerlo. È successo alla scuola
media Parini di Como, racconta il quotidiano «La Provincia». L’antico testo indiano dedicato all’amore e alla sessualità, però, sarebbe soltanto la punta dell’iceberg
di una situazione che si protrae da tempo. Secondo i genitori di alcuni studenti
la professoressa, insegnante di musica di
54 anni, avrebbe utilizzato con eccessiva
leggerezza Facebook chiedendo l’amicizia agli alunni e condividendo foto giudi-
cate poco opportune. Anche per questa
ragione all’inizio dell'anno la scuola aveva vietato l'utilizzo in aula di qualsiasisupporto informatico e multimediale, tablet
e smartphone compresi. Già nel 2005 la
docente era stata al centro di un caso analogo:quando insegnava alla scuola secondaria Tibaldi di Cantù era stata accusata
di avermostrato ilseno in classe. La vicenda suscitò polemiche per diverse settimane e si concluse con la piena assoluzione
della donna dopo un’indagine interna
condotta da un ispettore ministeriale.
DARIO ALEMANNO
::: LA SCHEDA
MODIFICARE I CONNOTATI
Sono 50 mila i transessuali in Italia. Il 40% di loro è in attesa di
un intervento chirurgico per modificare i connotati anagrafici e
sessuali. Costo dell’operazione:
20mila euro completamente a carico dello Stato, oltre ai costi di
un’eventuale operazione bis se
la prima dovesse fallire. Le operazioni negli ospedali italiani sono
100 al mese. I tempi di attesa sono mediamente di due mesi
COME FARE
Semplice: basta presentare domanda di “rettificazione di attribuzione di sesso” (disciplinata
dalla
Legge
nazionale
164/1982) presso il proprio il tribunale di residenza. Anche chi
vuole operarsi all’estero, dove i
costi sono più contenuti, può ottenere facilmente il rimborso. In
Thailandia, per esempio, l’intervento costa soltanto 10 mila euro, ma se si ottiene l’autorizzazione a operarsi all’estero si vienecomunque rimborsati dalla propria Asl
colga la domanda di rettificazione
di attribuzione di sesso. Poi, fatto
l’intervento, è necessaria una seconda causa per accertare l’intervenuta modifica delle caratteristichesessualidelsoggetto eper ottenere l’autorizzazione a trascrivere
le nuove generalità all’anagrafe: è
l’unico caso in cui l’ordinamento
consente a un soggetto di scegliersiautonomamente un nome nuovo. Ovviamente la nuova identità
del trans è pagata con la pecunia
anche della siura Maria che non
ha più nemmeno isoldiniper ifarmaci salvavita che la mutua non
le passa più. Le tasche della collettività sopportano economicamente interventi costosissimiper andirivieni sessuali, mentre la sanità
di noi banalissimi conservatori
eterosessuali è totalmente squattrinata e a suon di esosi ticket. Sono le politiche progressiste per la
famiglia del futuro: lo stato paga
falloplastiche, ma non le mense
del nido…
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A Genova
Malato terminale si dà fuoco
Brucia tutto il reparto di oncologia
■■■ Tragedia in ospedale: gli restava
poco tempo da vivere e così si è tolto la
vita appiccando il fuoco nella stanza dove era ricoverato. È questa una delle ipotesi più probabili della tragedia di Marco
Tessier, 60 anni, residente a Moneglia
(Genova), morto nel rogo che si è sviluppato nel reparto di oncologia dell’ospedale San Martino di Genova. Ferita la
moglie che lo assisteva e che è riuscita a
chiamare i soccorsi. Venticinque i pazientisfollati dal reparto,dichiarato inagibile dai vigili del fuoco. La donna ha riportato ustioni sul 15% del corpo, è sotto
choc ma è cosciente e non è escluso che
nelle prossime ore possa venir ascoltata
dagli inquirenti. Si trova ricoverata nel
centro grandi ustionati dell’ospedale Villa Scassi diGenova Sampierdarena. Il paziente aveva un tumore all’esofago allo
stadio terminale ed era ricoverato nel padiglione del Dimi da qualche tempo.
Aveva tentato il suicidio anche ieri buttandosi dalla finestra della sua stanza.
Era stato fermato da un’infermiera, ma
nella notte avrebbe dato fuoco alla propria stanza. Inutili i tentativi della moglie, che lo assisteva, di salvargli la vita.
Ritrovato il bambino
sparito nel Bellunese
E’ stato ritrovato ieri mattina il bambino di 8 anni che
era scomparso venerdì nel
Bellunese, durante una gita
all’eremo dei Romiti nel Cadore (Belluno). Il bimbo è
stato trovato dagli uomiuni
della forestale lungo la strada che porta a Lorenzago, la
stessa che era stata perlustrata minuziosamente il primo
giorno. «Forse», hanno spiegato i soccorritori, «si trovava ad un altezza superiore
ed è riuscito a scendere da
solo sino a raggiungere la
strada, capendo che era il
modo migliore per farsi ritrovare». Il bimbo era in discrete condizioni di salute. E non
si staccava un attimo dalle
braccia del papà. Giuseppe
ha raccontato ai soccorritori
di avere perso l’orientamento durante la passeggiata e,
complice la notte, di non essersi reso conto di andare
dalla direzione opposta rispetto a quella di casa.
«No agnellini a tavola
per le feste di Pasqua»
«Mangiare carne è una crudeltà inaccettabile, mangiare i piccoli è una barbarie.
Scegli di essere Veg, comincia risparmiando la vita dei
cuccioli». Michela Vittoria
Brambilla, presidente della
Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente
(Leidaa), presenta il suo progetto di legge, depositato alla
Camera nei giorni scorsi,
che vieta la macellazione e
la commercializzazione a fini alimentari di animali di
età inferiore a sei mesi. «La
vigilia delle festività pasquali», osserva l’ex ministro, «è
il momento più opportuno
per riflettere sul consumo di
carne e in particolare sulla
strage degli agnelli, dei capretti, e di tutti gli animali di
giovane età sacrificati alle
esigenze dell’industria alimentare. Sono vittime, letteralmente, della crudeltà e
dell’ingordigia dell’uomo,solo perché hanno la carne più
tenera e lo impone la tradizione».