Si allegano per le delegazioni le conclusioni del Consiglio sull

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Si allegano per le delegazioni le conclusioni del Consiglio sull
Consiglio
dell'Unione europea
Bruxelles, 29 gennaio 2015
(OR. en)
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COEST 32
RISULTATI DEI LAVORI
Origine:
in data:
Destinatario:
Segretariato generale del Consiglio
29 gennaio 2015
n. doc. prec.:
5710/15 COEST 31
Oggetto:
RELAZIONI CON L'UCRAINA
- Conclusioni del Consiglio
delegazioni
Si allegano per le delegazioni le conclusioni del Consiglio sull'Ucraina adottate dal Consiglio
"Affari esteri" del 29 gennaio 2015.
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ALLEGATO
Conclusioni del Consiglio sull'Ucraina
Consiglio "Affari esteri", 29 gennaio 2015
1.
Il Consiglio condanna fermamente il bombardamento indiscriminato delle zone residenziali,
in particolare a Mariupol, e la recente intensificazione degli scontri nelle regioni ucraine di
Donetsk e di Luhansk. Il Consiglio esprime sgomento per l'alto numero di vittime. Rileva
prove del continuo e crescente sostegno dato ai separatisti dalla Russia, il che evidenzia la
responsabilità di quest'ultima. Il Consiglio si attende che la Russia eserciti la propria influenza
e induca i separatisti a interrompere immediatamente i loro atti ostili e a tenere pienamente
fede agli impegni assunti nel quadro degli accordi di Minsk, compresi in particolare, quali
prime misure urgenti, la cessazione delle ostilità e il ritiro delle armi pesanti dalla zona di
sicurezza lungo la linea di contatto previsti nel memorandum di Minsk; tali misure sono state
richieste dai ministri degli affari esteri di Francia, Germania, Russia ed Ucraina nella
dichiarazione comune, in seguito ai colloqui svoltisi a Berlino il 21 gennaio. Rammentando le
conclusioni del Consiglio europeo del 30 agosto, del 24 ottobre e del 18 dicembre 2014, il
Consiglio invita tutte le parti ad assumersi pienamente le proprie responsabilità e ad attuare i
propri impegni nel quadro degli accordi di Minsk. Invita in particolare la Federazione russa a
condannare le azioni dei separatisti. Rendere dichiarazioni pubbliche tali da distorcere la
realtà sul campo, incitare a ulteriori violenze e umiliare pubblicamente gli ostaggi in
violazione del diritto internazionale non condurrà al tanto necessario allentamento della
tensione. A tal fine, tutti i firmatari degli accordi di Minsk dovrebbero riunirsi con urgenza
nell'ambito del gruppo di contatto trilaterale.
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L'Unione europea sosterrà attivamente tutti gli sforzi diplomatici che contribuiscano a creare
un nuovo slancio politico, in particolare quelli in corso sotto gli auspici dell'OSCE e, ove
necessario, intensificherà il proprio impegno. Tali sforzi dovrebbero essere compiuti in buona
fede e produrre risultati significativi. I colloqui devono rimanere incentrati sulla piena
attuazione degli accordi di Minsk, quale base per una soluzione politica sostenibile del
conflitto, nel rispetto dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina.
Occorre compiere progressi in merito al ritiro dei gruppi armati illegali e stranieri, del
materiale militare, dei combattenti e dei mercenari, alla liberazione di tutti gli ostaggi, alla
garanzia della sicurezza del confine russo-ucraino con il monitoraggio permanente da parte
dell'OSCE e allo svolgimento di elezioni locali anticipate in alcune parti delle regioni di
Donetsk e Luhansk nel quadro della legge ucraina sull'autogoverno provvisorio, nonché a un
dialogo nazionale inclusivo, soprattutto su questioni quali la riforma costituzionale e il
decentramento.
3.
Alla luce del deterioramento della situazione, il Consiglio conviene di prorogare fino al
settembre 2015, nel pieno rispetto delle prescrizioni del diritto dell'UE, le misure restrittive
nei confronti di persone ed entità che minacciano o compromettono la sovranità e l'integrità
territoriale dell'Ucraina, adottate a marzo 2014 e successivamente aggiornate. Invita inoltre
l'alto rappresentante e la Commissione a presentare, entro una settimana, una proposta su altri
inserimenti in elenco da sottoporre alla decisione del Consiglio "Affari esteri"
del 9 febbraio 2015. Il Consiglio continuerà a seguire da vicino la situazione sul terreno e gli
sforzi diplomatici in corso, e chiede che i servizi della Commissione e il SEAE svolgano
ulteriori lavori preparatori su ogni azione opportuna per assicurare un'attuazione rapida e
globale degli accordi di Minsk.
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L'UE continuerà a collaborare strettamente con i partner internazionali, fra i quali l'OSCE e il
Consiglio d'Europa. Il Consiglio ribadisce il proprio apprezzamento per il ruolo svolto
dall'OSCE, in particolare attraverso la presenza sul campo e le informazioni obiettive fornite
dalla missione speciale di monitoraggio OSCE in Ucraina, nonché gli sforzi compiuti in sede
di gruppo di contatto trilaterale dal rappresentante speciale del presidente in esercizio. Il
Consiglio invita tutte le parti a garantire agli osservatori e ai velivoli senza pilota della
missione speciale di monitoraggio un accesso libero e sicuro a ogni parte dell'Ucraina,
comprese ogni parte delle oblast di Donetsk e Luhansk e le aree lungo il confine di Stato con
la Russia. Il Consiglio ribadisce il proprio sostegno al rapido ampliamento della missione
speciale di monitoraggio al massimo delle sue capacità e all'estensione del mandato della
missione di osservazione dell'OSCE presso i posti di frontiera russi, al fine di ripristinare il
controllo da parte ucraina della frontiera con la Russia.
5.
Il Consiglio incoraggia le autorità ucraine ad adottare rapidamente le previste misure
giuridiche che consentiranno alla Corte penale internazionale di esaminare i presunti crimini
contro l'umanità commessi sul territorio ucraino nel 2014-2015. Il Consiglio ribadisce
l'importanza di compiere progressi nella ratifica dello Statuto di Roma da parte dell'Ucraina,
che nell'accordo di associazione si è impegnata in tal senso.
6.
Il Consiglio condanna il raid contro i locali del canale televisivo ATR, che rappresenta il più
recente atto di persecuzione e di intimidazione della comunità tatara di Crimea e un altro
tentativo di limitare la libertà di espressione e i media nella penisola. Il Consiglio rinnova il
suo invito a tutte le parti a garantire agli attori internazionali nel settore dei diritti umani un
accesso pieno, libero e senza restrizioni all'intero territorio dell'Ucraina, incluse la Crimea e
Sebastopoli, di cui l'UE condanna e non riconoscerà l'annessione illegale.
7.
Il Consiglio chiede all'alto rappresentante/vicepresidente di intensificare gli sforzi, in
cooperazione con gli Stati membri e le istituzioni dell'UE, per migliorare ulteriormente la
comunicazione strategica a sostegno delle politiche dell'UE e di esplorare le possibilità per
l'istituzione di un'apposita squadra addetta alla comunicazione che diriga tali azioni. Tali
sforzi dovrebbero comprendere la comunicazione proattiva delle politiche dell'UE, la
correzione della disinformazione quando viene rilevata e il sostegno all'ulteriore sviluppo di
media indipendenti in tutta la regione.
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8.
Il Consiglio prende atto con preoccupazione delle recenti dichiarazioni della Russia nelle
quali si mette in discussione l'inchiesta sull'abbattimento del volo MH 17. Il Consiglio
sottolinea che tale inchiesta è svolta da una squadra pienamente indipendente di esperti
internazionali nel completo rispetto delle norme e dei regolamenti dell'ICAO, e invita tutte le
parti a fornire la loro piena collaborazione all'inchiesta.
9.
Il Consiglio rinnova l'invito al governo ucraino ad accelerare l'attuazione delle riforme
politiche ed economiche. Esorta l'Ucraina a produrre risultati concreti nei principali settori di
riforma per rispondere alle aspirazioni della popolazione ad un'Ucraina democratica e
modernizzata, nel rispetto dei diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali. Tali
riforme dovrebbero stabilizzare la situazione economica, finanziaria e politica e ancorare il
sostegno della comunità internazionale, anche sviluppando un clima favorevole agli
investimenti, segnatamente in vista di un'eventuale conferenza internazionale a sostegno
dell'Ucraina. Accoglie con favore alcune recenti misure di riforma, tra cui l'adozione delle
leggi sul decentramento fiscale. Ricorda che un processo di riforma rafforzato, inclusa la
preparazione adeguata della futura attuazione del titolo IV dell'accordo di associazione, sarà
fondamentale in vista dell'associazione politica e dell'integrazione economica dell'Ucraina
all'UE. Il Consiglio accoglie con favore la proposta della Commissione che prevede
un'assistenza macrofinanziaria all'Ucraina e ne auspica la rapida adozione.
10.
L'Unione europea esprime grave preoccupazione per il deteriorarsi della situazione umanitaria
nella regione ucraina del Donbas. Esorta tutte le parti a rispettare pienamente il diritto
internazionale, a proteggere i civili e gli operatori umanitari e a garantire alle organizzazioni
umanitarie un accesso senza restrizioni in linea con il diritto e i principi umanitari internazionali.
L'UE mantiene l'impegno a sostenere la popolazione più vulnerabile colpita dal conflitto, con,
ad oggi, un totale di 900 000 sfollati interni e 600 000 profughi che sono costretti ad
abbandonare le zone di combattimento in tempi brevi e che hanno un disperato bisogno di
assistenza. A tale riguardo, l'UE si compiace della recente decisione presa dalla Commissione,
di concerto con gli Stati membri, di mobilitare finanziamenti supplementari e assistenza in
natura per rispondere alle esigenze più urgenti, come comunicato durante la recente visita del
commissario Stylianides in Ucraina. Finora, l'assistenza umanitaria e per la ricostruzione
rapida fornita dall'UE ammonta a complessivi 95 milioni di euro. Il Consiglio invita tutti i
donatori internazionali a rispondere in modo coordinato alle crescenti esigenze umanitarie,
sulla base del piano di risposta strategica predisposto dalle Nazioni Unite. Plan.
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