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15-03-2016 Data Pagina 1 / 2 Foglio Home Progettare Costruire Acquistare Casa lunedì 14 marzo 2016 Arredare Domotica Vivere la casa Piaceri in casa Utilità Commenta Assicurazioni Interviste Cerca su Quotidianocasa.it Fisco immobiliare La riduzione IMU/TASI del 25% assicura una redditività senza precedenti all’affitto a canone concordato Iscriviti alla Newsletter Inserisci la tua email Leggi l'informativa alla privacy Informazione pubblicitaria Solo Affitti Visita il sito Video Notizie Mercato immobiliare, a Ravenna si salva quello turistico Categorie Guarda video Imposte e Tasse Mipim, tutto quello che c’è da sapere sul Real estate Segnala articolo Facebook Guarda video Twitter Digg it Google OK Notizie Wikio Italia Tag IMU, soloaffitti, Tasi Articoli correlati Contribuenti.it: IMU illegittima, va rimborsata Ecco 4 buoni motivi per cui conviene mettere in affitto il proprio immobile Affittare la propria seconda casa assicura un bel guadagno, ma la vera soddisfazione è sapere di poterci pagare anche poche tasse sopra. Questo desiderio, condiviso da tanti italiani, si sta via via realizzando. La cedolare secca al 10% sui contratti a canone concordato e la riduzione per il 2016 dell’IMU/TASI sugli immobili locati con questa tipologia contrattuale rendono l’affitto convenzionato una forma di investimento interessante e di tutto vantaggio per quanto riguarda la fiscalità. L’ultimo Report Solo Affitti sul mercato della locazione in Italia ha rivelato il crescente successo del canone concordato come forma contrattuale per gli affitti nel nostro Paese. Le scelte fiscali dei vari governi che si sono succeduti dal 2011 in avanti e la rinnovata attenzione di tante associazioni di categoria sul territorio al rinnovo degli accordi territoriali sono stati i veri fattori determinanti per questo trend di progressiva crescita degli affitti agevolati. Trend che ha portato nel 2015 al sorpasso del canone concordato (43,1%) sul canone libero (42,1%) per i contratti di locazione di nuova stipula nelle città capoluogo di regione. Imu, tutto quello che c’è da sapere sul Le previsioni parlano di un prosieguo di questa tendenza. E come potrebbe nuovo tributo Politiche abitative, tra canone concordato e housing sociale Casa, in affitto o di proprietà, ha raggiunto costi insostenibili non essere così, viste le positive novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016? La decisione di abbassare del 25% l’aliquota IMU/TASI stabilita dai Comuni sugli immobili affittati a canone concordato non potrà che agevolare ancora di più il ricorso a questa forma contrattuale, ormai sostanzialmente favorita dal punto di vista fiscale, rispetto a qualche anno fa. Infatti, confrontando l’imposizione fiscale dedicata ai contratti a canone concordato del 2011, anno di introduzione della cedolare secca (IMU applicata in misura piena e cedolare secca al 19% sui redditi da locazione), e quella attuale (IMU ridotta del 25% e cedolare secca al 10%), la differenza appare fin da subito evidente. Dal punto di vista economico quanto si riduce oggi, in via tendenziale, il carico fiscale sulle locazioni concordate? E, soprattutto, quale impatto avrà la Legge di Stabilità sul guadagno di un proprietario derivante dall’affitto di casa, al netto dell’imposizione fiscale? L’Ufficio Studi Solo Affitti ha provato a confrontare alcune tra le principali città del Paese, applicando a ciascuna di esse – e al relativo accordo territoriale – un esempio comune, basato su queste semplici ipotesi: appartamento da 70 mq, arredato, in zona centrale, con caratteristiche normali dal punto di vista delle dotazioni, affittato con canone concordato di 3 + 2 anni di durata; cedolare secca al 10% sul reddito da locazione a canone concordato, calcolato in base agli accordi territoriali dei diversi Comuni; IMU/TASI scontata del 25% rispetto all’imposta versata sul medesimo immobile nel 2015. Ci siamo avvalsi dello studio elaborato a tale proposito dall’Ufficio Studi di Confedilizia. Ecco il confronto che emerge nel campione di città analizzate: Solo affitti Guarda video Annunci immobiliari, se l’obbligo della classe energetica diventa insostenibile Guarda video Bioarchitettura, una casa a impatto energetico zero. Ma è possibile? Guarda video Cerca casa Annunci immobiliari forniti da: Comune Inserisci Città Contratto vendita residenziale Prezzo (€) CERCA Approfondimenti Aumenta la bolletta della linea fissa TIM Casa dolce casa. Ma i lavori chi li fa? Valvole termostatiche: chi non le installa rischia multe fino a 2.500 euro. Entro l’anno obbligo di installazione Il Trentino Alto Adige è la regione regina per la settimana bianca Confrontare tariffe sul web: risparmio di 8,5 milioni 054580 Technorati Architettura, una videorivista per addetti ai lavori e non Codice abbonamento: Del.cio.us Data 15-03-2016 Pagina Foglio 2 / 2 Come si può comprendere dall’immagine dei redditi da locazione lordi, tutti ricompresi tra i 4.000€ circa di Torino e i quasi 8.000€ di Roma, nel 2015 la patrimoniale sulla seconda casa contribuiva non poco ad abbattere la redditività netta dell’immobile affittato. Ogni 100€ di reddito lordo da locazione, nel 2015 ciò che rimaneva in tasca al proprietario a seguito del pagamento delle tasse erano mediamente 65€. Era possibile notare punte positive a Firenze (73%) e Palermo (71%), contro invece situazioni particolarmente gravose dal punto di vista fiscale a Bologna e Roma (61%). Una differenza sostanziale si riscontra, grazie al consistente sgravio IMU/TASI introdotto sui contratti di locazione calmierati, per il 2016. Già visivamente risulta evidente come, in ogni città, il reddito da locazione al netto delle imposte subisca un incremento non indifferente. Le cifre parlano chiaro: circa 380€ di reddito non più soggetto all’imposizione fiscale e destinato a rimanere in tasca al locatore. Un risparmio non da poco, se si pensa che in media, rispetto al conteggio che facevamo poco sopra, quei 65€ di reddito netto ogni 100 di reddito lordo da locazione del 2015 sono destinati a diventare oltre 71€, in media, da quest’anno. Roma, con 568€ di minore carico fiscale, e Bologna, con 503€, guidano la classifica delle città che maggiormente beneficeranno della riduzione del 25% delle aliquote IMU/TASI dedicate agli affitti concordati. I conti tornano. Canone più basso di quello di mercato per avvantaggiare l’inquilino e affittare più facilmente e velocemente l’immobile. Reddito netto dall’imposizione fiscale spesso più alto, grazie alle consistenti agevolazioni di cui si può godere attenendosi agli accordi territoriali per le locazioni del proprio Comune. Perché non valutare, per la casa che devi o vorresti affittare, questa conveniente forma contrattuale? F o n t e : http://www.blogaffitto.it/statisticamente/fisco-immobiliare-lariduzione-imu-tasi-del-25-assicura-una-redditivita-senza-precedenti-allaffitto-a-canone-concordato.html Solo Affitti Nata a Cesena nel 1997, l’azienda conta oggi 350 agenzie di cui 40 in Spagna. La focalizzazione sul settore dell’affitto consente agli agenti Solo Affitti di tutelare gli investimenti dei proprietari e curarsi dei bisogni degli inquilini. Per trovare l’elenco completo delle agenzie www.soloaffitti.it Al momento non ci sono commenti dei lettori per questo articolo. Commenta l'articolo Per poter inviare un commento a questo articolo è necessario essere registrati al sito. Se non sei ancora un utente registrato, registrati adesso. Se sei un utente già registrato, esegui il login per inviare un commento. Dalle altre sezioni Porta di casa: combinare sicurezza ed eleganza Vacanza: l’Italia scopre la casa in affitto Oikos espone a Maison&Objet Americas Intervista a Favaretto&Partners Casa a energia quasi zero: presentato il progetto di Benevento MLS e collaborazione: la nuova frontiera degli agenti immobiliari marzo 2016 febbraio 2016 gennaio 2016 dicembre 2015 novembre 2015 Solo affitti 054580 Interviste Codice abbonamento: Domotica Archivio