Ed essi - Azione Cattolica Italiana

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Ed essi - Azione Cattolica Italiana
Ed essi
andarono da Lui
Sal 23,6 Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Guida al cammino formativo 2002-2003
dei giovanissimi e dei giovani di AC
Hanno collaborato alla redazione del testo:
Maria Carmela Aragona, don Giorgio Bezze, Ernesto Diaco, Simone Esposito, Marco
Franchin, don Lucio Greco, don Francesco Silvestri, Francesco Spagnolo, Liliana Stefani,
Ilaria Vellani, Pierluigi Vito.
Coordinamento redazionale:
Ernesto Diaco, don Francesco Silvestri
Copertina di:
Domenico Raimondi
Progetto grafico e impaginazione:
Katia Di Benedetto
Stampa:
ISBN
Ed essi
andarono da Lui
Un anno
straordinario
L
anno associativo 2002/2003 sar un anno particolare per la nostra
associazione. L Assemblea nazionale dell aprile scorso, infatti, ha
rilanciato l impegno di rinnovamento, indicandone la direzione
e i passi da compiere. Si Ł aperta cos una fase straordinaria nella
storia dell Azione Cattolica. Straordinaria nello spirito, per le
circostanze che l hanno determinata, per i problemi che abbiamo
davanti a noi, ma anche per la carica di fiducia con cui la iniziamo
Straordinaria negli obiettivi: rivedere alcuni grandi capitoli della vita
associativa, a cominciare da quello della formazione, includendo
quelli della struttura associativa e dello Statuto.
Per tali motivi questo anno non avr l andamento solito. Se volessimo
individuare un tema attorno al quale costruirlo, indicheremmo quello
della novit . Ma piø che un tema, vorremmo che fosse soprattutto
uno spirito.
E una fiducia: la certezza che il Signore fa cose nuove; a noi chiede
che ce ne accorgiamo.
Il tema vero, in effetti, Ł quello dell Assemblea nazionale: Con lo
sguardo fisso su Gesø . Non bastano certo i pochi giorni che vi
abbiamo gi dedicato: tutto il prossimo triennio camminer in questa
luce. E soprattutto questo primo anno.
In tale prospettiva l Attenzione annuale, che ha accompagnato il
cammino associativo degli ultimi anni, fa un passo avanti nell intento
di saldare piø strettamente formazione e missione e unificare i
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andarono da Lui
percorsi dei settori e delle articolazioni dell AC.
Laici di AC, dunque discepoli
L obiettivo fondamentale del prossimo anno Ł quello di mettere
ciascuno di noi di fronte a Gesø e al suo mistero in un cammino di
sequela. Essere cristiani non significa fare delle cose, ma seguire il
Signore della vita fino alla Pasqua. Questo Ł l abc della vita cristiana:
l alfabeto essenziale della santit .
Condotti per mano dall evangelista Marco, ripercorreremo insieme ai
Dodici le tappe della nostra vita cristiana. Ciascun aderente all Azione
Cattolica sar invitato a meditare questo vangelo e a mettere di nuovo
la sua vita di fronte al mistero della persona di Gesø. Il cammino del
gruppo associativo aiuter a mettere in comune con i fratelli di fede
intuizioni e scelte. Cos , il prossimo anno sar anche l occasione per
rinnovare la propria fede, perchØ il rinnovamento dell AC non pu
essere esterno: pu solo partire dal cuore, dalla fede, dal cammino
spirituale di ciascuno di noi. Diceva Vittorio Bachelet: Non
rinnoveremo la Chiesa rinnovando gli altri, ma rinnovando noi stessi .
Vale anche per la nostra associazione.
L essere discepolo del Signore Gesø Ł il profilo del giovane di
A C, come lo Ł stato per i giovani del vangelo, che hanno incontrato il
Maestro e, affascinati da Lui, hanno messo tutta la loro vita nelle sue
mani. Questo, in fondo, Ł anche il significato profondo della santit ,
l unica maniera secondo cui vale la pena di essere cristiani. Ci
ricordava il Papa in occasione dell incontro nazionale dell 8 dicembre
2001: Non abbiate incertezze nel porvi alla sua sequela in una
scuola di santit , attualizzata attraverso la spiritualit e l impegno
ecclesiale specifici dell Azione Cattolica. Essere laici cristiani oggi,
comporta l impegno di essere santi ogni giorno, con gioia ed
entusiasmo. ( ) Vorrei rinnovare oggi l invito che vi ho rivolto a Tor
Vergata: voi siete, e dovete essere sempre piø le sentinelle del
mattino dell alba del nuovo millennio. Anche se in questo primo
scorcio di secolo, funestato purtroppo dal terrorismo, dalla paura e
dalla guerra, l invito pu apparire troppo impegnativo, esso rimane
valido. Oggi piø che mai, per essere sentinelle del mattino del nuovo
millennio, occorre essere santi! .
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andarono da Lui
Il nostro programma Ł il Vangelo
Il cammino che si apre intende rinnovare anche molti dei suoi
strumenti: all inizio dell anno associativo ogni socio di AC, giovane e
adulto, ricever il testo commentato del Vangelo di Marco, un testo
che Ł una consegna dal profondo valore interiore: Vogliamo seguire
Gesø . Anche ai giovanissimi giunger un sussidio per il cammino
personale: non si pu diventare discepoli se non attraverso le
situazioni ordinarie della vita.
La proposta si pone in stretta continuit con la ricerca dell essenziale
che ha caratterizzato l anno passato: non Ł mai concluso l anelito a
vivere la bellezza della contemplazione di Gesø, del suo volto, del
mistero della sua vita, ad avere il suo sguardo su tutte le persone e le
vite. ¨ il suo sguardo che ci fa discepoli, il nostro rapporto con Lui.
In quest anno ci star particolarmente a cuore l accompagnamento dei
percorsi personali verso la Verit a partire dalla vita. ¨ il momento di
ascoltare la vita e interrogare la fede. Insieme. Con le nostre domande,
proveremo ad assumere quelle dei credenti piø in difficolt , coloro che
insieme al desiderio della fede portano anche tanti dubbi e incertezze.
E, come ci hanno ricordato i Vescovi nella loro Lettera all Azione
Cattolica, questo itinerario potr far maturare gradualmente una
credibile e gioiosa testimonianza cristiana, in questo tempo impegnativo
e difficile ma per molti versi straordinario .
Questo sussidio
Le pagine che avete in mano cercano di rispondere all esigenza di
condividere insieme questo cammino di riscoperta della propria
identit battesimale e associativa. Vi troverete, prima di tutto, spunti di
riflessione sul tema della sequela di Cristo e sulle sfide educative del
tempo presente. Sono provocazioni rivolte in particolare agli animatori
dei gruppi giovanissimi e giovani di AC, affinchØ siano loro i primi a
ripercorrere il cammino dei discepoli. Anche i Dodici ricevettero da
Gesø la chiamata ad essere educatori, insieme a quella di stare con
Lui.
La seconda e la terza sezione contengono invece indicazioni per il
cammino dei gruppi. Non si tratta di semplici suggerimenti utili, ma di
un vero e proprio percorso modellato sui tempi dell anno liturgico,
che Ł il respiro ordinario del cristiano perchØ l anno preveda tappe
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Ed essi
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ed esperienze significative di sequela e di novit . Luoghi e incontri
attraverso i quali vivere la profezia dell AC, ossia la sua attualit e
vocazione in questo mondo che cambia.
Msac: discepoli nella scuola e per la scuola
Anche per gli studenti di AC Ł un anno di novit . Una novit che il Msac
vuole portare nei quattro orizzonti che il cammino del movimento apre
ogni anno.
Con i Punti d Incontro i msacchini scoveranno modi nuovi di
partecipare alla vita della scuola, scopriranno il senso vero dello studio,
saranno studenti che vanno alla ricerca di un modo vero di essere
presenza preziosa nella vita della propria comunit . La partenza sar
in ottobre, con l annuale OktoberFest MSAC A.A.A. studente cercasi alla ricerca dell identit perduta , che avr come icona il poeta
sognatore Cyrano de Bergerac.
Sar attraverso la Formazione Specifica che gli studenti
impareranno la novit di essere responsabili in AC, partecipando al
rinnovamento dell associazione, che attende anche il contributo
originale dei msacchini.
Gli Orientamenti Culturali porteranno a costruire citt nuove, alla
scoperta di un mondo che cambia, di frontiere che cadono, di sogni
antichi, come l Europa unita, che si trasformano in realt (e la
Pentecoste 2003 sar ancora European Day!), in modo visibile anche
nel quotidiano dei nostri paesi, delle cittadine in cui abitiamo.
Cercando il Volto del Signore e tenendo fisso lo sguardo su di Lui nei
Momenti di Primo Annuncio, i giovanissimi del Msac saranno
missionari di questo Volto, e lo porteranno agli amici che l hanno
perso di vista, per far gustare loro la novit del Suo amore.
Obiettivo di tutti sar fare in modo che la novit del Msac giunga in
tante AC diocesane, magari anche nella vostra
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Parte Prima/l Orizzonte
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Giovani talenti
da far fruttificare
ESSERE ANIMATORI P E R IGIOVANI DI OGGI
P
arlando dei giovani nei loro Orientamenti Pastorali per il primo
decennio del XXI secolo, i nostri vescovi li definiscono uno dei talenti
che il Signore ha messo nelle mani della Chiesa affinchØ li faccia
fruttificare (n. 51). Con questo si chiarisce quale sia la responsabilit
che anche gli animatori di AC hanno affinchØ non vada smarrito
l entusiasmo di tanti giovani, non diventi sterile la ricerca di libert che
manifestano e non manchi loro un cammino feriale che li
accompagni tra un grande evento e l altro di quelli cui oggi possono
partecipare.
1. Lotta spirituale e attenzione a tutto ci che Ł umano
I vescovi ci indicano alcune grandi vie sulle quali camminare nel
nostro impegno con i giovani: insegnare il gusto per la preghiera,
l attenzione alla vita interiore e la capacit di leggere il mondo
attraverso la riflessione e il dialogo con ogni persona; educare
all ascolto perseverante della parola di Dio, all assiduit della
preghiera, al gusto di una vita sacramentale non sporadica o
superficiale; introdurre all arte della lotta spirituale, che allena
a lavorare su se stessi e irrobustisce l interiorit .
2. Essere se stessi e accettare l altro
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I pastori riscontrano nei giovani anzitutto un vivo desiderio di
autenticit , di ricerca di senso. Se questo senso viene intravisto o
trovato, le energie vengono investite con generosit in ci che si sta
facendo. Questo un bisogno di autenticit va riconosciuto come un
valore e promosso come un bene. Dall altra vi sono i segni di un
rinnovato bisogno di socialit , di incontro, di sentirsi in rete e parte di
un gruppo. Sono segnali che quel desiderio di autenticit personale
non conduce inevitabilmente all isolamento e ad uno stile emotivo, ma
pu anche far aprire gli occhi sull altro, su chi Ł diverso da sŁ. Certo,
anche in questo caso si fa i conti con un ambiguit : che cioŁ il
desiderio dell incontro si trasformi, per paura dell esclusione o per
pigrizia, in adeguamento passivo alla mentalit della massa.
Una sfida cruciale per l animatore Ł dunque quella di trovare i modi
per coniugare questi due forti desideri (espressione di sØ e comunione
con l altro), aiutando a superare la sola spontaneit e orientando a
saper perseverare nelle proprie scelte, nella comune ricerca di quella
verit che nessuno ha in tasca, ma Ł conoscibile se si presta
attenzione all esperienza interiore e ci si aprire al dialogo.
3. Un incontro da non dare per scontato
Altra questione fondamentale che come animatori non possiamo eludere
Ł questa: non si pu dare per scontato che oggi un giovane abbia
incontrato veramente Gesø. Per questo a Lui e all intero mistero della
sua vicenda i vescovi dedicano una buona parte della loro lettera; Ł
come se dicessero: Non c Ł che un solo vero Dio, il Dio di Gesø Cristo.
Ma nessuno creda di conoscerlo ormai a sufficienza, o di essere in
possesso della verit perchØ porta il nome di cristiano! Non basta
conoscerlo: occorre riconoscerlo, farsi riconquistare da lui, superare le
immagini distorte che di lui ci possiamo essere fatti .
Per abbandonare la presunzione di chi crede di saperla lunga, la
Chiesa (cioŁ ogni cristiano, e quindi anche l animatore) Ł chiamata a
risollevare lo sguardo a Gesø, a contemplare l itinerario da lui
percorso per continuarlo fedelmente. Dalla semplice narrazione della
strada percorsa dal Figlio di Dio occorre ripartire nel comunicare ai
giovani la fede: ridare il gusto di un incontro e educare a viverlo in
prima persona.
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4. Fare i conti col disorientamento
Mentre si fa urgente ritornare al vangelo, coltivare la vita interiore,
riscoprire la radicalit e bellezza delle esigenze poste dal battesimo, i
vescovi notano i segni di un certo disorientamento: non mancano i
giovani generosi, ma manca una formazione che ne sostenga sulla
lunga distanza le ragioni dell impegno. Non manca la capacit di
amare, ma Ł debole la capacit di perseverare nell amore. Non Ł che
i giovani siano piø cattivi di un tempo, ma Ł diventato difficile parlare
dell idea del bene e del male, e si Ł persa quell abitudine all ascolto e
alla lettura che permette di non smarrirsi di fronte al vorticoso
susseguirsi di immagini e informazioni che la societ multimediale
produce.
I valori di riferimento ci sono, perchØ Ł inevitabile averne, ma spesso i
giovani trovano difficile o poco interessante dedicare tempo ed energie
ad approfondire le ragioni di ci che guida le loro scelte. Cos ,
purtroppo, rischiano di esporsi all arbitrariet delle emozioni o ai miti
occulti che permeano la nostra societ su diversi temi morali non
periferici. La questione della verit , invece, e del rapporto che ha con
Gesø, non pu essere trascurata, come pure va ritrovato l essenziale
dell esperienza cristiana per non cadere nella divisione interiore tra
razionalit , emotivit e vita spirituale.
5. Il battesimo chiama alla radicalit dei primi cristiani
I giovani d oggi sono chiamati dai vescovi a riscoprire e vivere la loro
vocazione battesimale, con la consapevolezza di essere responsabili
di trasmettere il vangelo dell amore nel nuovo millennio. Per noi
animatori, raccogliere questo invito significa trovare i modi piø veri e
credibili per comunicare che - come i primi giovani che hanno seguito
Gesø - anche i giovani di oggi sono chiamati a conoscerlo meglio, a
seguirlo a modo suo, a essere discepoli prima che apostoli; che
anche i giovani d oggi, se vogliono essere e rimanere cristiani
debbono imparare a misurarsi con mentalit estranee o ostili al
vangelo; che anche oggi c Ł bisogno di radicalit , di scoprire il
paradosso evangelico del perdersi per ritrovarsi accettando che
seguire Gesø, in certi momenti, Ł duro, impopolare, espone a
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l identikit del discepolo
secondo Marco
CRISTO ,PROPRIO RIVELANDO IL MISTERO DEL PA D R E E
DEL S U O A M O R E SVELA
A N C H E PIENAMENTE L U O M O A S E STESSO E GLI MANIFESTA LA S U A ALTISSIMA
VOCAZIONE
1
Q
.
incomprensioni, dubbi e derisioni.
I vescovi chiedono a noi animatori di saper correre questo rischio (il
rischio della croce), per insegnare ad altri a correrlo nei luoghi di
lavoro, dell impegno scolastico o sportivo, della famiglia e della vita
quotidiana.
1
2
Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel mondo
contemporaneo Gaudium et Spes, 22.
cfr Vogliamo seguire Gesø Testo Base per la Formazione dei giovani e adulti di AC 2002-
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ueste parole scritte circa quarant anni fa dai vescovi di tutto il mondo,
rinviano ad altre parole, ben piø antiche ma sempre nuove, parole che
ci parlano di Gesø, di ci che ha detto e ha fatto, del suo mistero
e di come si Ł compiuta la sua vicenda storica.
Guardando a lui, in filigrana distinguiamo i tratti del discepolo. I tratti
della nostra vocazione. Il vangelo secondo Marco, che guida il nostro
cammino formativo di quest anno2, ne delinea alcuni.
Il discepolo, cos come il Vangelo di Marco ce lo presenta, Ł uno che
vive una vita normale, impegnato in attivit talvolta lontane da
preoccupazioni religiose (Simone lo zelota era terrorista!) e che non si
ritiene degno di seguire un Maestro come Gesø. Tuttavia, quando si
sente chiamare personalmente, per il Cristo Ł pronto a lasciare tutto,
perfino il lavoro e la famiglia e trova la sua ragione di vita nello stare
con lui, centro e cuore della piccola comunit dei discepoli,
condividendone la vita e il cammino.
Il discepolo non Ł per uno che ha trovato un posto tranquillo in cui fare
il nido. Se non sta attento, si ritrova presto col cuore indurito e come gli
scribi e i farisei rischia di illudersi di poter comprare l amore di Dio
attraverso riti, offerte o osservanze. La tentazione ricorrente del
discepolo Ł quella di voler camminare davanti a Gesø, dicendogli cosa
dovrebbe o non dovrebbe fare, provando a forzarlo talvolta nell abito
stretto delle proprie aspettative.
Rimproverato dal Maestro, al discepolo non resta che ritrovare il
proprio posto dietro Gesø, anche se non vede tutto chiaro. Per quanto
lo segua, infatti, non pu mai dire: ho capito tutto . Capir il Maestro
solo nella misura in cui lo seguir fino al termine del cammino, senza
sconti, fino alla croce. Nella prova, per paura, il discepolo pu anche
rinnegare il Maestro, ma una volta pentito - sa di poter sempre
contare sul suo perdono, perchØ ha compreso che l amore di Dio per i
suoi figli precede quello dei figli per il Padre, e ci si pu affidare a lui
senza riserve. Discepolo Ł infine colui che si lascia sorprendere dalla
notizia sconvolgente della sua risurrezione e tuttavia si trova ancora a
3
cfr. CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia.
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fare i conti con dubbi ed incertezze, ma poi corre a dire a tutti la gioia
che ha dentro.
Questi tratti del volto del discepolo vanno conosciuti, fatti propri ed
espressi nella vita da parte dell animatore e dei giovani affidatigli.
Riscoprire ci che significa essere discepoli Ł uno degli obiettivi cui il
cammino personale e quello di gruppo puntano quest anno, sapendo
che tutta l Associazione Ł partecipe di questo stesso itinerario di
contemplazione del volto di Gesø.
Niente piø che cristiani, niente meno che santi
Comprendere cosa significa vivere da discepoli implica riscoprire il senso
del proprio battesimo: l evento che ci fa niente piø che cristiani, ma ci
chiama a essere niente meno che santi! Agli animatori la responsabilit
di rendere effettiva questa riscoperta. Quelli che seguono sono alcuni
criteri per orientare a questo fine le scelte e le proposte che verranno
fatte nel corso dell anno.
Ogni giovane (e l AC nel suo complesso) potr riscoprire il valore del
proprio battesimo e della propria vocazione
D seil primo annuncio non verr attuato proclamando le cose note
su Gesø, ma riscoprendo la sua persona3, la sua umanit
attraverso la lettura individuale e comunitaria del Vangelo di Marco.
Vorremmo che fosse la Parola - accostata con umilt e intelligenza
- a purificare la nostra adesione di fede, a introdurci nel mistero
dell Uomo-Dio, nostro fratello, amico, maestro e servitore.
D se supereremo la consuetudine di ridurre la catechesi
all approfondimento quasi scolastico dei contenuti della dottrina
cristiana. Il valore della catechesi esperienziale va recuperato da
tutti, in AC: si fa pienamente catechesi quando si favorisce la
condivisione dell esperienza tra persone in cammino di
conversione. Siamo certi che la motivazione a cambiare mentalit
e stile di vita mette radici, piø che nella conoscenza teorica,
nell incontro col fascino di una vita cristiana e nell ascolto di
persone credibili che sappiano dare ragione della speranza che Ł
in loro.
D sel esperienza liturgica e sacramentale verr proposta e vissuta
non come ripetizione tradizionale di riti che si devono fare oppure
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come istruzione intellettuale a decifrarne i segni, ma come
educazione graduale e comunitaria alla preghiera, a partire dalle
forme piø semplici di orazione e di partecipazione alla liturgia, fino
alla ricchezza di alcuni momenti e segni forti proposti a tutti i
giovani nel corso del cammino annuale. Importante per vivere bene
questa dimensione della formazione sar la capacit delle
associazioni parrocchiali di coinvolgere i pastori con simpatia e
semplicit .
D sel impegno di testimonianza e di servizio non verr inteso
come attivismo, presenzialismo o fioritura di iniziative di ogni
genere, ma come espressione di una sensibilit missionaria
maturata progressivamente e come lievito di comunione e di
partecipazione corresponsabile nella vita della comunit cristiana.
Segni e gli strumenti di questa espressione saranno le settimane
che ogni associazione diocesana curer , in comunione con tutta
l AC e in armonia col cammino della Chiesa locale.
Massima disponibilit , strada segnata, discernimento:
animatore quale Ł il tuo stile?
Crescere non Ł fare una marcia trionfale, ma affrontare una lotta. L azione
di un animatore mira a far s che i giovani imparino ad affrontare questa
lotta nel modo migliore possibile, secondo l originalit di ciascuno, a
partire da una domanda semplice: Cosa sta cercando adesso questa
persona? . Se l interrogativo Ł facile da porre, ben piø complesso Ł per
cercarne la risposta e ogni animatore dovrebbe essere consapevole del
proprio modo abituale di farlo.
C Ł l animatore che prende in considerazione soprattutto le richieste
immediate dei giovani che gli sono affidati, adeguando, per cos dire,
lofferta alla domanda. Se i giovanissimi chiedono novit , ecco che
l animatore s impegna a trovare modi sempre diversi e accattivanti di
stare insieme; se chiedono di divertirsi ecco che l animatore si d da
fare per organizzare occasioni di gioco e di allegria. In altre parole, c Ł
un modo d essere educatore connotato fortemente dall attenzione ai
bisogni piø evidenti, che vengono considerati degni di soddisfazione
nella forma in cui si presentano. Si ritiene, implicitamente, che la
soddisfazione delle domande immediate dei ragazzi sar ci che li
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Ed essi
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aiuter a maturare. Si potrebbe etichettare questo stile di animazione
come quello della massima disponibilit , nel senso che, di fronte
alle richieste dell altro, si offrono le risposte immediate e piø calzanti.
C Ł per un modo di fare gli animatori che si pone quasi all opposto
del precedente. ¨ il caso (tutt altro che raro) dell animatore che
quasi a tavolino, magari con un occhio al Progetto Giovani - pone
certe mete ideali, definisce gli obiettivi cui tendere e, su questa base,
identifica anche i problemi che il giovanissimo deve o pu porsi per
giungere a quell ideale. la pedagogia della strada segnata o del
si deve : i valori vengono presentati come ideali cui i giovanissimi
devono adeguarsi, e viene chiesto di adattarsi in modo da essere
conformi a ci che si sa essere giusto e buono. Eventuali domande
che non corrispondano alla risposta predefinita, non sono ascoltate o
ammesse, e quindi restano in sospeso o vengono eliminate. Ai
giovani che chiedono novit , per esempio, questo animatore
facilmente risponder che la tradizione da cui si viene Ł importante,
che la ricerca di novit pu essere superficiale, che la formazione Ł
una cosa impegnativa, che per divertirsi ci sono tanti altri luoghi e
occasioni al di fuori del gruppo di AC. Ancora, quando l animatore
reagisce a una domanda scomoda del giovane con un ma che ti
metti in mente? , oppure introduce un giro d opinioni dicendo e non
venitemi a dire che non vi siete mai chiesti questa cosa , gi definisce
quali domande sono ammissibili e quali no.
C Ł infine un modo di essere animatori che si fonda su un interazione
piø profonda e complessa con i giovanissimi: Ł lo stile che potremmo
chiamare del discernimento della domanda . Si tratta del tipo
d intervento che riconosce la presenza di domande piø profonde e
radicali al di sotto anche di quelle piø immediate e forse banali.
L intervento dell animatore non consiste tanto nel fornire risposte, ma
nell entrare in dialogo col giovane per intrecciare le domande e le
risposte di entrambi. Si tratta di un intervento che, attraverso
l interpretazione di una variet di domande, non solo non ignora quelle
piø immediate, ma evoca e fa sorgere domande che forse nemmeno il
giovanissimo sapeva di portarsi dentro, abituandolo cos a discernere
4
cfr l enciclica di Giovanni Paolo II Novo Millennio Ineunte e gli orientamenti pastorali per il
prossimo decennio, contenuti nella lettera dei Vescovi italiani Comunicare il Vangelo in un
mondo che cambia.
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ci che Ł vero, bello e giusto sulla base di alcuni criteri scoperti
insieme. Ai giovani che chiedono novit , per esempio, questo
animatore proporr esperienze che mentre incuriosiscono e
divertono possono aprire lo sguardo a esigenze piø profonde. Come
ricordano i vescovi italiani negli Orientamenti pastorali per il decennio
2001-20104, la gioia Ł piø grande se Ł condivisa, ovvero: anche
nell esperienza del divertimento c Ł qualcosa di piø grande: la
comunione, che rende piø profondo il divertimento stesso.
Delineati questi tre stili dell animatore, non si tratta ora di scegliere il
metodo pedagogico migliore in assoluto. La persona Ł cos
complessa che non basta un unica chiave di lettura della realt e
quindi non basta neppure un unica modalit di approccio.
innegabile, per esempio, che le domande immediate a volte esigono
risposte immediate: al ragazzo che piange per una situazione
familiare difficile, non si potr dare da leggere una pagina di teologia
sul senso della croce, ma andr offerta innanzitutto una presenza
empatica. altrettanto innegabile, d altra parte, l importanza di
proporre alle persone delle mete chiare, anche esigenti, in grado di
catalizzare le energie che altrimenti andrebbero disperse: si d
cammino di formazione solo l dove l educatore sa dove sta andando
e ha trovato, per sØ e la propria vita, alcune risposte vere a domande
vere. Per stare all esempio, al ragazzo che piange per una situazione
familiare difficile, l animatore deve poter anche parlare del senso che
lui personalmente d alla sofferenza.
Il problema non Ł quindi quello di stabilire quale stile si vuole seguire
nel fare da animatore ai giovanissimi, ma di conoscere il proprio modo
piø congeniale per integrarlo con alcune attenzioni che gli altri stili
possono suggerire, in modo da assumere l atteggiamento educativo
piø adeguato alla situazione e alle persone. E questo non va da sØ !
Parte Seconda/I passi
Ed essi
andarono da Lui
un percorso possibile
N
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vogliamo seguire
Gesø
Ed essi
andarono da Lui
el volto di Gesø, quello del discepolo. PerchØ Ł nei tratti del Maestro
che si pu scoprire l identit di coloro che si mettono alla sua sequela.
¨ questa l idea di fondo del testo che accompagna quest anno il
cammino personale dei giovani e degli adulti di AC, lasciando che a
dare il ritmo alla vita dei singoli e dell intera associazione sia il vangelo
di Marco, il vangelo del catecumeno , che sar proclamato ogni
domenica a partire dall Avvento e si distender lungo tutto l anno
liturgico.
Il vangelo non Ł uno strumento formativo fra gli altri; Ł Gesø ancora una
volta per le strade del mondo, Ł la sua voce quotidiana che ci chiama, ci
sradica dal male, ci d speranza, ci fa apprezzare la vita e ci distacca dal
torpore con cui ci vorremmo adattare. Prendere in mano il vangelo Ł dare
al nostro cuore la bellezza dell incontro con Colui che amiamo sopra ogni
cosa. Per questo la scelta che fa il sussidio Ł quella di mettere al centro la
Parola, invitando alla lettura quotidiana e meditata di essa, che porti a
guardare la vita alla sua luce e a non distogliere mai lo sguardo dalla
figura di Gesø. Il percorso nel vangelo di Marco Ł scandito da
un introduzione e da sei tappe:
Pronti per iniziare
Gesø, la buona notizia
Mc 1,1-15
Prima tappa
Inizia il cammino: la chiamata
Mc 1,16-3,6
Seconda tappa
Gesø ci convoca: la comunit
Mc 3,7-6,6a
Terza tappa
Gesø ci manda in missione
Mc 6,6b-8,26
Quarta tappa
Il cammino verso la croce
Mc 8,27-10,52
Quinta tappa
Gesø giudica la storia
Mc 11,1-13,37
Sesta tappa
La passione e la risurrezione
Mc 14-16
Ogni sezione comprende a sua volta le seguenti rubriche:
La tappa: Ł l esperienza di Cristo che vogliamo vivere da discepoli
accoglienti e appassionati; guardiamo alla nostra vita e alla sua
Parola e decidiamo di seguirlo come ci indica il vangelo.
I viandanti: Gesø e il discepolo. Sono risposte alle domande Chi Ł
Gesø? e chi Ł il discepolo? in questo tratto di percorso. Sono
contemplazioni di Lui e mete per noi.
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Ed essi
andarono da Lui
E io che faccio? Qualche semplice domanda per la nostra vita
interiore, la preghiera e il dialogo con Lui.
L annuncio che ci riempie di gioia: Ł la lettura continua e integrale
del vangelo di Marco.
Indicazioni di percorso: sono alcuni brevi commenti allo svilupparsi
del racconto evangelico per tenere lo sguardo fisso sulla meta.
Sosta domenicale nella comunit : una riflessione che collega il
nostro cammino alla liturgia domenicale e quindi alla comunit
cristiana in cui viviamo e a tutto il mondo dei credenti.
Riflessione spirituale: Ł un approfondimento per la vita interiore che
riprende il vangelo letto e costruisce in noi le tappe del diventare
discepoli di Gesø.
Una traccia nella memoria: alcune semplici affermazioni che
affidano alla memoria il cammino fatto.
Il percorso
Quello che presentiamo Ł un possibile percorso annuale per i gruppi
di AC. Si tratta di un itinerario di riscoperta della fede battesimale,
della novit inesauribile che caratterizza la vita cristiana. Ogni
giovanissimo e giovane Ł infatti condotto davanti alla persona di
Gesø, che lo invita ad essere suo discepolo, e di fronte alle esigenze
che la sequela del Signore comporta. Punto di riferimento
fondamentale Ł il testo formativo dei giovani e adulti di AC: Vogliamo
seguire Gesø , che pur essendo pensato per la formazione personale
costituisce anche la bussola per la condivisione della fede e per il
cammino del gruppo.
Sei atteggiamenti scandiscono l itinerario. Sono quelli del Profilo del
giovane di AC . Da l infatti vengono i titoli dei sei tempi secondo cui si
articola l anno associativo:
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Ed essi
andarono da Lui
TEMPO
Inizio
PROFILO DEI
TA P P E D E L TESTO
VA N G E L O
GIOVANI DI A C
F O R M ATIVO
DI M A R C O
Vieni e vedi
Gesø, la
buona notizia
Mc 1,1-15
Avvento-Natale Per una vita
piena
sociale
Inizialicammino: Mc 1,16-3,6
la chiamata
Pace
Pace
Insieme
Gesø ci convoca: Mc 3,7-6,6a
Quaresima
In compagnia
di Gesø
Pasqua
Con gratitudine La passione
Mc 14-16
e gioia
e la risurrezione
CELEBRAZIONI
SETTIMANE
ASSOCIATIVE
Consegna del
Vangelo e del
segno di croce
Settimana
dello Spirito
Consegna del
Settimana
Credo(8 dicembre)
Mese della
la comunit
Il cammino
verso la croce
Mc 8,27-10,52Consegna del
Padre nostro
Settimana
della Carit
Riconsegna
Settimana
del Credo e Effat della
Comunit
Pentecoste e Ad occhi aperti Gesø ci manda
tempo ordinario in missione
Mc 11,1-13,37
Gesø giudica
la storia
Mc 6,6b-8,26
Iniziative
estive
Per ogni tappa sono presentati: alcune citazioni dal Profilo dei giovani
di AC ; l idea di fondo; i rimandi ai capitoli del testo formativo
( Vogliamo seguire Gesø ) e del sussidio per i giovanissimi
( Attraverso ); le indicazioni delle pagine dei Cammini formativi
(giovanissimi e giovani) che possono collegarsi alle tematiche; le
tracce per celebrare durante l anno la riscoperta della propria
vocazione battesimale.
Il percorso invita anche a inserire nel cammino associativo la proposta
di alcune settimane speciali (vedi box), secondo gli orientamenti
approvati dall Assemblea nazionale.
Segni
di
novit
Si tratta di individuare alcune esperienze da condividere tra tutte le
associazioni e di dare segnali di vita associativa consistenti e visibili. In
particolare, si propone che nella scansione delle attivit associative che
entrano nella prassi ordinaria vi siano questi appuntamenti, validi per ogni
21
Ed essi
andarono da Lui
associazione diocesana, promossi - dove possibile - con gli uffici e
organismi pastorali delle diocesi:
la Settimana dello Spirito: settimana di spiritualit da proporre all inizio
dell anno associativo per impostare in chiave spirituale tutto il cammino
dell anno (prime settimane di ottobre);
la Settimana Sociale: dedicata alla riflessione culturale, quale attuazione
del progetto culturale, su un tema sociale possibilmente quello della
Settimana Sociale Nazionale- da proporre a livello di AC diocesana o
interparrocchiale (settimane centrali di novembre);
il Mese della pace, sul tema della giornata della pace indetta dal Papa
(mese di gennaio);
la Settimana della carit : dedicata a un concreto impegno di solidariet
(Quaresima);
la Settimana della comunit : settimana di riflessione su un tema
significativo di vita ecclesiale: da realizzare a livello diocesano o
interparrocchiale (tempo pasquale).
Questi impegni comuni, rapportati alle diverse realt diocesane,
costituiscono uno dei modi con cui l AC intende vivere la sua scelta
missionaria.
(DAL D O C U M E N TO
FINALE DELL
XI ASSEMBLEA
NAZIONALE DI
AC,
N . 26)
Attraverso
Il sussidio 2002/2003
per i giovanissimi di AC
Dopo Divieto di sosta ecco ancora tra le mani dei giovanissimi uno
strumento che accompagna il cammino personale, utile pure per il
confronto e la condivisione in gruppo.
Anche agli adolescenti, infatti, in quest anno associativo Ł chiesto di
compiere il cammino dei discepoli di Gesø. Seguire il Signore nell et
della crescita, dei sogni e dei progetti, degli slanci e delle
contraddizioni, Ł possibile a patto di non fuggire davanti agli ostacoli
che dentro e fuori di noi rendono meno sicuri i passi di ogni
giorno.
Attraverso offre dunque una mappa per un viaggio che si svolge
nella quotidianit spesso segnata dalla paura di non farcela. Solo con
fiducia si costruisce nel presente un futuro in cui ogni solitudine sia
gi un esperienza superata. Il cammino di ricerca del giovanissimo di
22
Ed essi
andarono da Lui
tempo di inizio
vieni e vedi
S COPRIRCI
CONOSCIUTI,A M ATI E CHIAMATI DAL
S IGNORE
CI FA SENTIRE LA RESPONSABILIT DI RISPONDERGLI C O N LA
VITA ,L D O V E SIAMO,C O N GESTI E PAROLE C A PACI DI RENDERE
RAGIONEdavanti
DELLA NOSTRA
SPERANZA
.
fermare
al dubbio
di fede;
esso pu aiutare a
(DAL P ROFILO DEI GIOVANI DI AC)
AC non si pu
capire che si sta crescendo. Il divertimento el affettivit sono altre
due situazioni di vita in cui l adolescente si misura quotidianamente e
spera di realizzare la sua personalit ancora in maturazione.
La voglia di vivere diversamente il proprio tempo e l intensit con cui
si possono vivere le relazioni piø ordinarie abilitano ognuno ad
accogliere come dono la vita nelle situazioni piø varie. E a scoprire la
novit di un esistenza costruita sulla Parola di Dio.
Il titolo del sussidio, in piena continuit con Divieto di sosta,
suggerisce lo stile e la prospettiva giusta. Passare Attraverso le
pagine proposte ci fa entrare nel Mistero grande del Dio della vita
senza rimanere impigliati nelle maglie pericolose dello
scoraggiamento e delle crisi di passaggio.
N
6 per Uno. Il profilo dei giovani di AC
Il profilo del giovane di AC, come quello di ogni credente, Ł una vita,
una vocazione a percorrere la stessa strada del Signore Gesø. Per
questa sua caratteristica dinamica, si presta con fatica ad essere
costretto in schemi e classificazioni. Ci nonostante ci sono dei punti
di riferimento che aiutano nel cammino, cos come diventa necessario
percorrendolo insieme ad altri unire i passi e provare a raccontare
noi stessi. Ai nostri compagni di viaggio ma anche a coloro che
incrociamo lungo la via, magari ai bordi della strada, bisognosi di una
meta e una compagnia per tendere verso di essa.
¨ importante per noi provare a dire il sogno che ci accomuna, provare
a raccontare la storia di amicizia, il contagio di passione, di idee, di
esperienze vitali che da giovani viviamo in Azione Cattolica. Quello
23
Ed essi
andarono da Lui
del discepolo Ł un cammino che si pu fare solo insieme. E l AC Ł
una risorsa preziosa: in essa impariamo la passione per la Chiesa e
per il nostro tempo, il desiderio che ogni persona possa incontrare
una comunit accogliente e rispettosa.
Questo Ł l obiettivo del manifesto 6 per Uno : individuare il profilo del
giovane di AC tra quelli dei giovani del vangelo. Le persone incontrate
da Gesø, da lui amate e chiamate. ¨ stato il Papa ad indicarceli nel
messaggio che ci ha indirizzato l 8 dicembre 2001: Natanaele; Pietro
e Giovanni; Tommaso; il giovane ricco; Lazzaro; Marta e Maria. A
partire da queste figure, proviamo a dire brevemente chi vogliamo
essere, quali attenzioni caratterizzano il nostro cammino, su quali
strumenti contiamo. 6 per Uno : sei tratti per un unico profilo, sei
attenzioni per seguire l Unico Maestro.
24
Ed essi
andarono da Lui
el cammino iniziale del gruppo i giovanissimi e i giovani sono aiutati a
comprendersi come discepoli invitati ad andare e vedere ,
approfondendo quali siano le pretese di Gesø e da cosa si riconosca
la vita nuova dei cristiani. La consegna della croce sulla fronte e sui
sensi apre simbolicamente all approfondimento delle esigenze del
Vangelo quanto alla vita affettiva e alla sessualit , e alla scoperta
della dignit altissima del corpo.
Gesø, la buona notizia (Mc 1,1-15)
Venditori di felicit ce n Ł tanti. La pubblicit non puoi non vederla e,
anche se la guardi con un sano umorismo, ti fa pur sempre sentire la
sete di qualcosa che deve dare pienezza alla vita e che non Ł riducibile
alle cose, alle automobili, ai soldi, alla bellezza e al fascino. Se poi stai
male e comincia ad assalirti la paura di avere qualcosa di brutto addosso
non ci pensi due volte a ricorrere anche ai maghi, alle fattucchiere, a
tutte le candeline possibili. Quando ti assale l angoscia per le notizie che
vedi in TV o per i fattacci su cui tutti gli informatori trovano gusto a girare
il coltello nella piaga ti domandi: a chi mi affido? Sono tutte cos le
informazioni che nel mondo si possono avere? C Ł una pianta su cui
posso salire per allargare l orizzonte della mia vita? C Ł una speranza?
C Ł una gioia che non si ferma ad un sorriso che alla fine mi affatica i
muscoli della faccia tanto Ł di maniera?
(Vogliamo seguire Gesø, pag. 1)
Attraverso
sussidio per i giovanissimi di AC
Solitudine
Ogni tanto mi fermo a pensare al mio futuro, mi sono resa conto che non
posso far nulla da sola. Eppure, mi accorgo che la falsit , l egoismo mi
hanno portata a vivere con distacco la realt , esattamente come accade
nei sogni .
Nel silenzio del cuore maturano i sogni piø grandi e con la preghiera
25
Ed essi
andarono da Lui
continua diventano Vita.
La solitudine non diventi isolamento! La pace vera cresce con la
riconciliazione.
Nei
cammini
formativi
CF Giovani
guida 4 Chiamati per nome - pag.104: Fatti a immagine dell Amore
guida 2 Seguire il Signore - pag. 82: La castit : scelta del quotidiano
guida 2 Seguire il Signore - pag. 21: Sulle orme di Dio
CF Giovanissimi
anno A - scheda 16: Lo sguardo su Gesø
anno D - scheda 16: Alla sequela di Gesø
26
Ed essi
andarono da Lui
CONSEGNA
DEL VA N G E L O E DEL S E G N O DI C R O C E SULLA
F R O N T E E SUI SENSI
La celebrazione Ł posta all inizio dell anno associativo, nell ambito
della settimana dello spirito, con cui si d inizio a un percorso su ci
che significa essere discepoli. Il percorso culmina l 8 dicembre.
NO N CI SIA A LT R O VA N TO C H E L A C R O C E DI C RISTO
Consegna battesimale del segno della croce
Esposizione della croce
Introduzione del sacerdote. Canto e collocazione di una croce. In
ginocchio, momento di adorazione silenziosa della croce. Recita a
due cori di un salmo. Pu essere proclamato, se lo si ritiene
opportuno, il seguente testo di san Francesco di Sales:
La sapienza eterna di Dio ha previsto fin dal principio la croce che egli
ti invia dal profondo del suo cuore come un dono prezioso. Prima di
inviartela egli l ha contemplata con i suoi occhi onniscienti, l ha meditata
col suo divino intelletto, l ha esaminata al lume della sua sapiente
giustizia. E le ha dato calore stringendola tra le sue braccia amorose,
l ha soppesata con ambo, le mani se mai non fosse di un millimetro
troppo grande o di un milligrammo troppo greve. Poi l ha benedetta nel
suo nome santissimo, l ha cosparsa col balsamo della sua grazia e col
profumo del suo conforto. Poi ha guardato ancora a te, al tuo
coraggio... Perci la croce viene a te dal cielo, come un saluto del
Signore, come un elemosina del suo misericordioso amore.
In ascolto della parola di Dio
Viene proclamata una lettura che sottolinea le esigenze radicali della
fede (p.es. la vocazione di Abramo). Si pu cantare un salmo. Brano
evangelico della chiamata dei primi discepoli narrato in Giovanni 1,
27
Ed essi
andarono da Lui
tempo di AvventoNatale
per una vita piena
S IAMO C A PACI DI SLANCI SINCERI NEL SEGUIRE IL S IGNORE.
LA GENEROSIT DI U N M O M E N TO ,P E R ,N O N CI BASTA
P E R D A R E ALLA NOSTRA VITA LA F O R M A C H E V O R R E M M O.
P E R QUESTO ABBIAMO BISOGNO DI FARCI A C C O M PA G N A R E
D A CHI CI P U INTRODURRE NELLA VITA SPIRITUALE,
INSEGNARE LA PERSEVERANZA,AIUTA R E A DISCERNERE LA
NOSTRA VOCAZIONE.
N
35-42. Breve riflessione del sacerdote.
In dialogo col Salvatore
Canto. Seduti, si viene condotti da due lettori in un dialogo con Gesø
Salvatore. Un sottofondo musicale pu aiutare il clima di
raccoglimento. La guida pu introdurre il momento con queste parole:
Gesø Signore che ci guida nel nostro cammino. A lui rivolgiamo le
nostre domande e da lui accogliamo le risposte .
1 lettore:
Ecco l agnello di Dio.
Insieme:
Maestro, dove abiti?
2 lettore:
Venite e vedrete. (Breve pausa di silenzio)
1 lettore:
Maestro, io ti seguir dovunque tu andrai.
2 lettore:
Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se
stesso,
prenda la sua croce ogni giorno e mi segua
Insieme:
Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e
conosci
28
Ed essi
andarono da Lui
i miei pensieri. (pausa)
1 lettore:
Maestro, non t importa che moriamo?
2 lettore:
PerchØ avete paura? Non avete ancora fede?
Insieme:
Signore, io credo. Aiutami nella mia incredulit .
(pausa)
1 lettore:
Se anche gli altri ti lasciassero, io non ti abbandoner
mai.
2 lettore:
Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte.
Insieme:
Signore, tu sai tutto, tu sai che ti voglio bene. (pausa)
1 lettore:
Il Figlio dell uomo deve molto soffrire, essere messo a
morte
e risorgere il terzo giorno.
Insieme:
Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadr mai.
1 lettore:
Via da me, satana! Tu mi sei di ostacolo, perchØ non
pensi
secondo Dio, ma secondo gli uomini! (pausa)
Il sacerdote conclude:
Signore, nostro Dio, Padre buono, ascolta le nostre invocazioni
e concedici di seguire Cristo sulla via della croce,
per essere liberati dalla schiavitø del peccato
e gustare la gioia che ha promesso a chi crede in lui.
La consegna del segno di croce
Introduzione della guida che richiama come il battesimo significa
essere stati acquistati a prezzo del sangue di Gesø, sparso sulla
croce, e non appartenere piø a sØ stessi. La consegna battesimale del
segno di croce sulla fronte e sui sensi rinnova l offerta di sØ stessi a
Dio. Tutti si avvicinano al sacerdote mentre si esegue un canto adatto.
Il sacerdote dice, tracciando una croce sulla fronte di ciascuno:
Ricevi la croce sulla fronte:
Cristo stesso ti protegge
con il segno del suo amore
29
Ed essi
andarono da Lui
e della sua vittoria.
Tornati al posto, in piedi, tutti all invito del sacerdote segnano sØ stessi
come segue:
(Sac.) Ricevete il segno della croce sugli orecchi,
per ascoltare la voce del Signore.
Tutti proclamano o cantano: Gloria a te, o Signore.
(Sac.) Ricevete il segno della croce sugli occhi,
per vedere lo splendore del volto di Dio. Gloria a te...
(Sac.) Ricevete il segno della croce sulla bocca,
per rispondere alla parola di Dio. Gloria a te...
(Sac.) Ricevete il segno della croce sul petto,
perchØ Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede. Gloria
a te...
(Sac.) Ricevete il segno della croce sulle spalle,
per sostenere il giogo soave di Cristo. Gloria a te...
Il sacerdote conclude:
Signore, Dio onnipotente e misericordioso,
che per mezzo della croce e della risurrezione del tuo Figlio,
hai donato la vita al tuo popolo,
concedi a noi, segnati con il segno della croce,
di attingere da essa la forza che salva
e di renderne testimonianza con la vita.
Benedizione conclusiva e canto
el gruppo si affronta la questione della dimensione vocazionale della
vita, di ci che pu renderla bella e piena di significato, di cosa
significhi essere cristiani laici nella Chiesa e nel mondo. La consegna
del Credo diventa stimolo a chiarire cosa si crede o si crede di
credere , misurandosi con il tema del rapporto tra uomo e creato,
30
Ed essi
andarono da Lui
della vita come dono (non soltanto come evento biologico).
Inizia il cammino: la chiamata (Mc 1,16 3,6)
Coccolati a non finire, da bambini, quando ci chiedevano che cosa
farai da grande e ci sembrava rispondendo di fare un salto nel mondo
degli adulti; la stessa domanda ci ha fatto arrabbiare non poco
nell adolescenza e ci ha frustrato nella giovinezza. Non si sa mai
davvero che decisioni prendere per la propria vita, per il proprio
lavoro, per la vita di famiglia, per l esperienza religiosa. C Ł un et in
cui si condensano tutte le decisioni: la giovinezza, un periodo che
per cerca di dilazionarle il piø possibile, anche se sembra sempre
che da tutte si possa tornare indietro: lavoro, studio, vita affettiva,
fede, matrimonio, responsabilit a tempo.
Ma c Ł qualcuno che ci pu far capire con forza da che parte stare?
Siamo abbandonati su questa terra a caso oppure dentro di noi c Ł
scritto un appello che si fa sentire costringente, basta che tendiamo
l orecchio, mettiamo in allerta la coscienza? Per deciderci occorre solo
sapere che cosa fare o abbiamo bisogno di affidarci a qualcuno che ci
vuole bene?
Gesø si presenta nel vangelo di Marco proprio cos . Ha una decisone
radicale nella sua vita, la vive e in essa trascina quanti incontra. Lui
chiama e dice: seguimi, perchØ sa di dover portare su di sØ ogni
chiamata di vita piena che fa giungere agli uomini.
(Vogliamo seguire Gesø, pag. 11)
Attraverso
sussidio per i giovanissimi di AC
Paura
Noi siamo il nostro futuro, ma abbiamo paura. Paura di gettarci via, di
rimanere dimenticati, di non essere nessuno. Eppure, a volta, basta il
sorriso di una persona cui si vuole bene .
La paura buss alla porta della vita, la fede and ad aprire: non c era
nessuno!
31
Ed essi
andarono da Lui
Per un approfondimento comune del significato dell Adesione all AC,
segnaliamo la scheda: l AC chiama chi ama! (pag. 26).
Nei
cammini
formativi
CF Giovani
guida 4 Chiamati per nome - pag. 85: Laici responsabili nella Chiesa
guida 1 L incontro con Gesø - pag. 114: Diciamo a tutti che vale la pena
essere cristiani
guida 7 Vivere la carit - pag. 65: La carit nella storia
CF Giovanissimi
anno D - scheda 18: Un dono per la testimonianza
anno D - scheda 24: La fatica e la bellezza della strada
CONSEGNA
DEL
C R E D O (TRADITIO S IMBOLI )
Nel cuore della festa dell adesione nell ambito della settimana sociale,
si propone ai giovanissimi il gesto che manifesta la loro volont di
essere discepoli, sottolineando il valore di risposta alla vocazione
battesimale dell adesione all AC.
UN S O L O S IGNORE,U N A S O L A FE D E,U N S O L O B ATTESIMO
La consegna battesimale del Credo degli apostoli
Accensione del cero pasquale
Introduzione del sacerdote. Canto. Accensione del cero pasquale, o di
una lampada, simbolo della fede. Due lettori si alternano nella lettura
di Isaia 60,1-3.19-20, oppure del salmo 89,16-38. Il sacerdote
conclude:
(Sac.) Signore Dio onnipotente,
guarda questi tuoi figli che si istruiscono
nel Vangelo del tuo Cristo:
32
Ed essi
andarono da Lui
tempo della Pace
insieme
SO L O
GLI OCCHI DELL A M O R E S A N N O L E G G E R E O LT R E LE
A P PARENZE
E RICONOSCERE U N A PRESENZA A M ATA :
C O N QUESTI OCCHI GUARDIAMO ALLA
C HIESA,
S E N T E N D O C E N E PA RTE VIVA E A S C O LTA N D O N E
I
L INSEGNAMENTO .
(DAL P ROFILO
DEI GIOVANI DI
AC)
fa che ti conoscano e ti amino,
e, perseverando nella fede,
siano luce del mondo secondo la tua volont .
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Ascolto della parola di Dio
Viene proclamata un brano della lettera agli Ebrei detta inno alla
fede (11,1-12,2) o una lettura che narra del progetto di alleanza di
Dio con l uomo (p.es. libro del Deuteronomio 6,1-9). Brano evangelico
su Cristo-luce del mondo, tratto dal vangelo secondo Giovanni (9,141; oppure 12,44-50). Breve riflessione del sacerdote.
Consegna del Credo
Viene consegnato il Credo nei modi previsti dal rito dell iniziazione
cristiana degli adulti. La guida pu introdurre questo momento con
queste parole:
La sintesi della fede della Chiesa Ł il Credo , tramandato nei secoli e
fondato sulla testimonianza degli apostoli. Sono parole consegnate
ad ogni cristiano nel momento del battesimo, affinchØ producano
giorno per giorno i loro frutti di conversione. Le riceviamo stando in
piedi: la posizione di chi Ł vivente.
(Sac.) Carissimi, ascoltate le parole della fede per mezzo della
33
Ed essi
andarono da Lui
quale
abbiamo ricevuto la nuova vita in Dio. Sono poche parole,
ma contengono grandi misteri. Accoglietele e conservatele
con
cuore sincero.
(Sac.)
Io credo in Dio Padre onnipotente,
(Insieme) creatore del cielo e della terra;
e in Gesø Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria vergine,
pat sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, mor e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscit da morte;
sal al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di l verr a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
Consegna della luce
Il sacerdote si rivolge ai presenti dicendo:
Ricevete la luce di Cristo.
A voi Ł affidato questo segno pasquale,
fiamma che sempre dovete alimentare.
Illuminati da Cristo, vivete sempre come figli della luce;
e perseverando nella fede,
andate incontro al Signore che viene,
con tutti i santi, nel regno dei cieli.
Mentre si esegue un canto, tutti si avvicinano al cero pasquale e
accendono una candela, tenendola accesa fino alla fine.
34
Ed essi
andarono da Lui
tempo di Quaresima
in compagnia
di Gesø
LA
LETTURA FREQUENTE,PERSONALE O COMUNITARIA,DELLA
PAROLA DI
D IO
E LE OCCASIONI F O RTI DI SPIRITUALIT
C O M E RITIRI E D ESERCIZI
SPIRITUALI
C H E METTIAMO PERIODICAMENTE IN A G E N D A,
N
CI AIUTA N O A VIVERE GIORNO P E R GIORNO ALLA PRESENZA DEL
S IGNORE
Preghiera di liberazione e benedizione
La guida pu introdurre la benedizione finale con queste parole:
La vittoria che ha sconfitto il mondo Ł la nostra fede. Per essa siamo
liberati dalla paura della morte, che ci tiene schiavi e ci spinge al
peccato. Le parole di benedizione che verranno pronunciate su di noi,
ci siano di aiuto per perseverare nella fedelt a Cristo Signore.
Il sacerdote, stende le mani sui presenti e dice:
Dio onnipotente ed eterno,
che per mezzo del tuo unico Figlio
ci hai promesso lo Spirito Santo,
ascolta la nostra preghiera:
allontana da noi ogni spirito maligno,
ogni opera del peccato,
perchØ possiamo diventare
tempio dello Spirito Santo.
Conferma le parole della nostra fede:
fa che non siano parole vane,
ma forti ed efficaci
secondo quella virtø e quella grazia,
con cui il tuo Figlio liber il mondo dal male.
35
Ed essi
andarono da Lui
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Benedizione conclusiva e canto.
36
Ed essi
andarono da Lui
n gennaio, mese della Pace, il gruppo si misura con la visione di Chiesa
come il Concilio ce la propone, confrontata con ci che della comunit
dice il Vangelo di Marco. Si vaglia l impostazione individualista e
frammentata della nostra cultura per cogliere come sia controcorrente
la proposta cristiana, e di quanta urgenza ci sia della buona notizia che
solo nell amore trova senso pieno alla vita. Si cercano i modi per far s
che anche la propria parrocchia rifletta la visione grande di Chiesa data
dal Concilio, consapevoli che in ogni luogo la comunione genera la pace.
Gesø ci convoca: la comunit (Mc 3,7 6,6a)
Che cosa c Ł che ci spinge ad andare tutti in una chiesa? In questa
grande chiesa dove nessuno si toglie il cappotto o depone l ombrello
e si tiene ben stretta la sporta? Non sarebbe meglio rinunciare subito
e che ciascuno andasse a casa sua a pregare? Ma c Ł un progetto di
comunit che Ł nato da tanto lontano. L ha tentato Dio lungo la storia
degli uomini nel costruirsi un popolo, prendendo sempre pesci in
faccia; Ł stato un sogno che non ha mai smesso di fare e Gesø l ha
continuato e reso definitivo a partire dalla convocazione di un
gruppetto di discepoli.
(Vogliamo seguire Gesø, pag. 27-28)
Attraverso
sussidio per i giovanissimi di AC
Fiducia
Spero in un futuro migliore, anche se adesso mi sono un po persa; forse
la felicit Ł dietro l angolo e devo solo fare qualche passo avanti per
raggiungerla .
Nei
cammini
formativi
37
Ed essi
andarono da Lui
CF Giovani
guida 1 L incontro con Gesø - pag. 106: Essere corresponsabili
guida 7 Vivere la carit - pag. 31: Vivere da fratelli nella comunit
guida 5 Comunicare la fede - pag. 83: Il come della comunicazione della
fede
CF Giovanissimi
anno C - scheda 13: Una Chiesa che condivide le gioie e le speranze
anno A - scheda 22: Alla sorgente della comunione
38
Ed essi
andarono da Lui
el cammino di gruppo, inoltrandosi nella quaresima, ci si pu
soffermare su come Gesø, nel Vangelo di Marco, insegna a pregare:
la sua Ł un educazione a chiedere come figli e a non comportarsi piø
da servi nei suoi confronti.
Il cammino verso la croce (Mc 8,27-10,52)
Non devi forzare troppo la fantasia o la memoria o la storia per cogliere
che la vita Ł immersa nel dolore. La sofferenza Ł compagna di strada
inseparabile di ogni uomo. Tanta te la procuri tu con le tue sregolatezze,
con le tue manie, con i tuoi vizi, altra te la procurano gli altri, che non ti
possono vedere, che godono nel farti del male; molta si abbatte
sull innocente, sul povero, sul debole.
C Ł una risposta a tutto questo? L unica possibilit di uscirne Ł la morfina
o l analgesico, l ubriacatura per stare peggio di prima o c Ł una via di
salvezza? Quante volte quando non ne possiamo piø ci rivogliamo a Dio,
magari lo bestemmiamo, vogliamo una risposta. Nella carne si impianta
questo reiterato perchØ ? Abbiamo anche delle persone buone che ci
aiutano, che condividono; siamo alleviati, ma non sanati. Il dolore Ł la
porta del senso, se rimane chiusa non troviamo risposta. Chi ce la apre?
Gesø fa una fatica infinita a far capire ai suoi discepoli che questa strada
Ł decisiva per ogni vita, che proprio la croce da scandalo diventa
slancio.
(Vogliamo seguire Gesø, pag. ?)
Attraverso
sussidio per i giovanissimi di AC
Dubbio di fede
Si aspetta un filo di luce, un bagliore che fa luce e ti fa uscire piano piano
dall oscuro. Cercare una mano amica che ti tira fuori e ti spinge su un retto
cammino. Credo per che ogni credente ha questi momenti .
Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!
Tra le difficolt e i dubbi riguardanti la vita di fede dei giovanissimi, c Ł
anche la partecipazione alla Messa. Pu risultare utile per il confronto in
gruppo la scheda sulla Domenica (pag. 36).
39
Ed essi
andarono da Lui
tempo di Pasqua
con gratitudine
e gioia
FINO A D O V E CI RAGGIUNGER IL S U O A M O R E?
LA FEDE C H E CI ¨ STATA TRASMESSA F O N D A LA
NOSTRA
SPERANZA
C H E N E S S U N A M O RTE,N E S S U N A NOTTE,N E S S U N A P R O VA ¨
DEFINITIVA .
N
Nei
(DAL P ROFILO
cammini
DEI GIOVANI DI
formativi
CF Giovani
guida 1 L incontro con Cristo
pag. 91: Consapevoli del proprio
battesimo (proposta dei riti del catecumenato)
guida 2 Seguire il Signore - pag. 24: Padre nostro
guida 3 Vivere in Cristo - pag. 23: Una relazione continua
guida 4 Chiamati per nome - pag. 51: La liturgia delle ore
CF Giovanissimi
anno B - scheda 3: Non da soli
anno D - scheda 19: L esigenza di una sosta
40
AC)
Ed essi
andarono da Lui
CONSEGNA
DEL
PA D R E
NOSTRO
All inizio del tempo di quaresima, nell ambito della settimana della
carit , si vive una celebrazione (simile al primo scrutinio del
catecumenato) che affida a ciascuno l impegno della preghiera e della
lotta spirituale nel tempo che prepara alla Pasqua.
C ¨ U N S O L O PA D R E E VOI SIETE TUTTI F R ATELLI
Consegna battesimale della preghiera del Signore
Venerazione dell Icona
Introduzione. Canto e collocazione di un icona (meglio se raffigurante
la Trinit , o Gesø in preghiera, o Gesø con gli apostoli). In ginocchio,
momento di venerazione silenziosa dell immagine sacra. Il sacerdote
conclude dicendo:
Sac.: O Dio onnipotente che manifesti la tua forza nella debolezza,
invochiamo da te la forza della fede, perchØ sostenuti
dalla parola del Vangelo che ci insegna a pregare
e a chiamarti Padre, superiamo la tentazione di separarci da
te.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
In ascolto della parola di Dio
Vengono proclamate due letture a scelta tra quelle previste nel rito
dell iniziazione cristiana degli adulti (Osea 11,1.3-4.8-9; Romani 8,1417.26-27; Galati 4,4-7) intervallate dal canto di un salmo (p.es. Salmo
22 o parte del Salmo 102). Prima della lettura del vangelo, due lettori
proclamano la fede nella parola di Dio. I presenti intervengono ad ogni
invocazione dicendo: Signore, la tua parola Ł verit !
1 lett.: Credo, Signore, Gesø, che i tuoi pensieri sovrastano i nostri
pensieri e le tue vie sovrastano le nostre vie.
2 lett.: Credo, Signore Gesø, che la tua parola crea in noi un cuore
41
Ed essi
andarono da Lui
1 lett.:
2 lett.:
1 lett.:
2 lett.:
1 lett.:
2 lett.:
nuovo e uno spirito nuovo.
Credo, Signore Gesø, che quanti ascoltano la tua parola e la
mettono in pratica sono chiamati da te beati.
Credo, Signore Gesø, che chi accoglie la tua parola sar
amato dal Padre e anche tu lo amerai e ti manifesterai a lui.
Credo, Signore, Gesø, che .lo Spirito che il Padre manda nel
tuo nome ci insegna ogni cosa e ci ricorda tutto ci che hai
detto.
Credo, Signore Gesø, che se la tua parola rimane in noi,
possiamo chiedere ci che vogliamo e ci sar dato.
Credo, Signore, Gesø, che tu preghi anche per coloro che
attraverso la nostra parola crederanno in te.
Credo, Signore Gesø, che tu ci rendi una sola cosa come tu
e il Padre siete una cosa sola.
La consegna della preghiera del Signore
A questo punto Il sacerdote si rivolge ai presenti con queste parole:
Sac.:
Voi che ricevete nuovamente la preghiera di Gesø,
ascoltate come il Signore insegn a pregare ai suoi discepoli.
Dal vangelo secondo Matteo.
Segue la lettura del brano evangelico (Matteo 6,9-13), al termine del
quale il sacerdote tiene una breve riflessione in cui spiega la
necessit di imparare a pregare e il nesso tra preghiera e carit .
Benedizione del pane
La guida introduce il gesto spiegando che il pane, base del nutrimento
quotidiano, Ł dono di Dio e frutto del lavoro, Ł segno di fraternit e
condivisione; nella preghiera che Cristo ha insegnato, il pane
compendia tutto ci che Ł necessario all esistenza umana; il pane Ł
segno di Cristo, cibo della vita offerto e spezzato per tutti.
(Sac.) Noi ti glorifichiamo, Dio nostro Padre,
per Gesø Cristo, tuo Figlio,
che ha benedetto i cinque pani nel deserto
e li ha moltiplicati per nutrire la folla affamata.
42
Ed essi
andarono da Lui
Tu che riunisci la tua Chiesa per spezzare con noi
il pane della parola e della vita eterna,
fa che il nostro cibo sia fare la tua volont
e che impariamo a condividere anche il pane terreno,
per gustare la gioia di un autentica fraternit
a lode e gloria del tuo nome.
Per Cristo nostro Signore. A m e n.
Il sacerdote traccia un segno di croce sul pane. Si recita il Padre
nostro, poi, mentre si esegue un canto adatto, tutti si avvicinano al
sacerdote che d a ciascuno un pezzo del pane benedetto, dicendo:
(Sac.) Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura
per la vita eterna.
Tornando a posto si consuma il pane. Il sacerdote conclude con la
preghiera:
Sac:
Padre onnipotente e misericordioso, fa che per la comunione
al corpo di Cristo siamo uniti nell amore tra noi e con Te,
autore della vita, affinchØ il mondo intero
si rinnovi per la crescita dei tuoi figli nella fede e nell amore.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Benedizione e canto finale.
43
Ed essi
andarono da Lui
el tempo di Pasqua il gruppo approfondisce il dono e il senso del
battesimo come mistero della nostra partecipazione alla morte e
risurrezione di Gesø, come evento che ci ha inseriti in una comunit ,
ci fa liberi e ci affida un altissima vocazione.
La passione e la risurrezione (Mc 14 16)
Abbiamo nascosto i funerali, il dolore forse con un paio di occhiali
scuri, ma la coscienza si continua a domandare: che cosa c Ł dopo
questa vita? Siamo destinati a scomparire o la nostra vita da quando
Ł iniziata nelle mani di Dio non terminer mai piø? Il nostro destino,
per stare alla moda, Ł la reincarnazione, un altra avventura, magari in
qualche animale o Ł quella vita piena che sogniamo, la realizzazione
di tutte le aspirazioni che ci siamo fatti crescere, il superamento di tutti
i torti che abbiamo patito? E il non adattarci al nulla che ci fa pensare
cos oppure veramente c Ł risurrezione, non solo spostamento di data
della morte come Ł avvenuto per Lazzaro?
Una visione sicura di futuro non ci cancella il dolore della morte del
distacco, del taglio dei nostri affetti, ma ci apre alla speranza, ci rid
forza nel dolore, che non sar mai l ultima parola sulla nostra
esistenza come non lo Ł stata per Gesø.
(Vogliamo seguire Gesø, pag. ?)
Attraverso
sussidio per i giovanissimi di AC
Divertimento
Si pu dare sapore alla propria esistenza ricercando il proprio vero io.
Forse, aiutando una persona bisognosa. Forse, semplicemente con un
sorriso. Sono le piccole cose che rendono saporita la vita, non i grandi
eventi! .
44
Ed essi
andarono da Lui
Pentecoste e tempo
ordinario
ad occhi aperti
C E RTO ,OGGI ¨ DIFFICILE C R E D E R E.
A N C O R PI D U R O ¨ VIVERE CI C H E SI C R E D E.
N O N CI SOTTRAIAMO P E R AL COMPITO DI PRESTA R E
ATTENZIONE
A CI C H E CI CIRCONDA E C H E NOI STESSI VIVIAMO
(IPROBLEMI
A
DELLA G E N T E,IL CLIMA C U LTURALE,IL
DIBATTITO POLITICO)
Nei
cammini
formativi
CF Giovani
guida 5 Comunicare la fede - pag. 26: Le radici del dono
guida 4 Chiamati per nome - pag. 59: Dal battesimo una storia nuova
guida 6 Testimoniare la speranza - pag. 97: Risorgere con Lui
CF Giovanissimi
anno B - scheda 20: Il Battesimo, nostra Pasqua
anno B - scheda 21: Gesø in mezzo a noi
45
Ed essi
andarono da Lui
R ICONSEGNA
DEL
C R E D O (REDDITIO S YMBOLI) E
D E L L E FFET
RITO
In prossimit della Pentecoste si sottolinea con una celebrazione la
vocazione missionaria della Chiesa e l impegno del discepolo ad
annunciare con coraggio e libert ci in cui crede.
LA MIA B O C C A PROCLAMI L A T U A L O D E
La riconsegna del Credo e il rito dell Effat
Intronizzazione della parola di Dio
Introduzione del sacerdote. Si esegue un canto mentre viene
collocata in evidenza la Bibbia e accesa una lampada. Il sacerdote
conclude:
Signore, concedi a noi
che abbiamo conosciuto il tuo disegno di amore
e i misteri della vita del tuo Cristo,
di professarli con la bocca, di custodirli con la fede
e di compiere sempre nelle opere la tua volont .
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Ascolto della parola di Dio
Viene proclamato un brano che richiama il nome nuovo dato da Dio ai suoi
eletti (Genesi 17,1-7; oppure Isaia 62,1-5; oppure Apocalisse 3,7-13). Si
pu cantare un salmo. Brano evangelico: Marco 7,31-37. Breve riflessione
del sacerdote.
Riconsegna del Credo
Viene riconsegnato il Credo: si sottolinea la chiamata di ogni
battezzato ad annunziare il Vangelo vivendo con amore il sincero
dono di sØ, sull esempio di Gesø. Come previsto dal rito
dell iniziazione cristiana degli adulti, la riconsegna consiste nella
semplice recita del Credo apostolico (per il testo, vedi schema di
46
Ed essi
andarono da Lui
celebrazione della consegna del Credo).
Rito dell Effat
Canto. La guida pu introdurre il rito spiegando che in esso si
sottolinea la necessit di un aiuto dall alto, dell illuminazione interiore
prodotta dallo Spirito Santo, per poter ascoltare la parola di Dio e
annunciarla con la santit della vita. Seguono perci le invocazioni a
Cristo, unico necessario:
Sac.:
nostra
1 lett.:
2 lett.:
destino,
1 lett.:
per
2 lett.:
1 lett.:
2 lett.:
giustizia,
1 lett.:
ad
2 lett.:
doni
A Cristo, l unico necessario per la nostra vita, rivolgiamo la
invocazione, dicendo insieme: Tu ci sei necessario!
O Signore, solo maestro delle verit indispensabili della vita:
Tu ci sei necessario!
O Signore, che ci fai conoscere il nostro essere e il nostro
e la via per conseguirlo: Tu ci sei necessario!
O nostro redentore, che ci fai scoprire la nostra miseria non
condannarci, ma per guarirla: Tu ci sei necessario!
O nostro redentore, che ci doni la speranza della santit :
Tu ci sei necessario!
O nostro fratello, che ci fai ritrovare le ragioni vere della
fraternit tra gli uomini: Tu ci sei necessario!
O nostro fratello, che ci fai trovare i fondamenti della
i tesori della carit , il bene sommo della pace:
Tu ci sei necessario!
O Gesø crocifisso, che ci riveli il senso della sofferenza e dai
essa un valore di espiazione e di redenzione:
Tu ci sei necessario!
O vincitore della morte, che ci liberi dalla disperazione e ci
le certezze che non tradiscono in eterno: Tu ci sei
47
Parte Terza/la profezia
Ed essi
andarono da Lui
la profezia giovane
dell AC
F
necessario!
Sac.:
O Cristo, o Signore, o Dio-con-noi,
tu ci sei necessario per imparare l amore vero
e per camminare, nella gioia e nella forza della tua carit ,
lungo il cammino della nostra via faticosa,
fino all incontro finale con Te amato, con Te atteso,
con Te benedetto nei secoli dei secoli. Amen.
Tutti si avvicinano al sacerdote, che tocca col pollice l orecchio
destro
e sinistro dei singoli fedeli e la loro bocca chiusa, dicendo al
primo:
Sac.:
Effat: Apriti,
perchØ tu possa professare la tua fede
per tutta la vita a lode e gloria di Dio
Mentre si esegue un canto adatto, il sacerdote prosegue il
rito
con gli altri dicendo soltanto:
Sac.:
Effat: Apriti.
Preghiera di liberazione e benedizione
Introduzione alla benedizione finale. Il sacerdote, stende le mani sui
presenti e dice:
50
Ed essi
andarono da Lui
Signore Gesø,
tu sei la fonte cui giungiamo assetati,
tu sei il maestro che cerchiamo.
Davanti a te, che solo sei santo,
non osiamo dirci senza colpa.
Per la forza del tuo nome,
che invochiamo fiduciosi, vieni a salvarci, Signore.
Comanda allo spirito maligno
che hai sconfitto con la tua risurrezione.
Mostraci la via da percorrere nello Spirito Santo,
perchØ camminando verso il Padre
in novit di vita lo adoriamo nella verit .
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli
Amen.
Padre nostro
Benedizione conclusiva e canto
51
Ed essi
andarono da Lui
Pentecoste e nei campi estivi, il gruppo apre gli occhi sulla presenza
di Gesø che giudica la storia e sulle esigenze della missione cristiana,
una missione di speranza e libert .
Gesø ci manda in missione (Mc 6, 6b-8,26)
La gente ha bisogno di Dio. I giovani si fanno domande su Dio. Che
senso ha questa vita? Dove siamo diretti? PerchØ c Ł tanta ingiustizia
nel mondo? Chi ha fatto tutta questa bellezza che ogni giorno
contempliamo? C Ł qualcuno che mi vuol bene senza che me lo abbia
a meritare? Sono tante le domande che percorrono le nostre
coscienze. Alcune hanno risposte, altre continuano a scavare dentro
finchØ non trovano. I cristiani hanno conosciuto il volto di Dio, lo
hanno visto in Cristo, ma spesso se lo tengono per sØ. Lo chiudono
nelle sacrestie, lo isolano in circuiti impossibili, lo ingessano, lo
camuffano con le loro incrostazioni. Magari ne parlano anche, ma non
sono convinti; lo professano, ma ne accompagnano la proposta con
una vita sbagliata. Altre volte siamo senza gioia. Cos capita che la
sete non trova la fontana cui andare a bere o, se la trova, la vede
circondata da una palizzata che la protegge.
Gesø giudica la storia (Mc 11,1-13,37)
Siamo cittadini del mondo. Stanno lentamente, ma inesorabilmente
crollando le barriere. Ci sembra fantascienza la memoria delle guerre
che l Europa s Ł fatta anche solo nel secolo scorso con accanimento.
Chi ricorda il muro di Berlino? I nostri nipoti quando ne sentiranno
parlare stenteranno a credere. Speriamo che diventino lentamente
ricordi lontani tutte le guerre che stiamo vivendo a livello mondiale,
ma non sar presto. Fare la storia bene non Ł facile. Ma la storia Ł
nelle mani di Dio e oggi quelle mani hanno bisogno del cuore di
ciascuno: un cuore attento, vigile, dedicato, consapevole che sa
leggere in filigrana gli avvenimenti e caricarli di speranze. Non siamo
buttati a caso in questo mondo. C Ł un disegno da realizzare
faticosamente, ma quotidianamente, ciascuno con la propria piccola
parte da accostare a quella degli altri.
(Vogliamo seguire Gesø, pag. ?)
52
Ed essi
andarono da Lui
Attraverso
sussidio per i giovanissimi di AC
Affettivit
La vita Ł soprattutto quando ci si lega. Non possiamo vivere senza
guardarci attorno ed entrare in rapporto con gli altri. Il rapporto
affettivo Ł spesso contrastato, ma senza saremmo vuoti .
Nella Lettera aperta al giovanissimo (pag. 58) si parla del
discernimento, del bisogno di compagni di strada per viaggiare verso
la felicit , del saper dire grazie per la vita
53
Ed essi
andarono da Lui
Nei
cammini
formativi
CF Giovani
guida 2 Seguire il Signore - pag. 54: Da uomini liberi
guida 4 Chiamati per nome - pag. 45: Amicizia e cittadinanza
guida 6 Testimoniare la speranza - pag. 66: Uomini per un futuro di
speranza
CF Giovanissimi
anno C - scheda 26: Come nani sulle spalle di giganti
anno B - scheda 12: Gesø, parola e gesto di pace
54
Ed essi
andarono da Lui
are AC non significa parlare dell associazione, ma viverne l essenza
profonda nella vita quotidiana, assumere quegli atteggiamenti che ne
caratterizzano la sostanza. L Azione Cattolica, nei suoi 134 anni di
storia, ha spesso cambiato le forme organizzative e le modalit
concrete di presentarsi, ma ha conservato intatto il patrimonio ideale
che ne aveva provocato la costituzione: accompagnare i laici cristiani
a vivere da corresponsabili nella Chiesa e da testimoni nella societ .
Per questo l attualit dell AC non Ł venuta meno e ancora oggi
costituisce un dono di cui la comunit cristiana, e quella civile, hanno
bisogno. La sua profezia nel tempo di oggi Ł nel saper condividere
con tutti, dentro e fuori l associazione e la Chiesa, il proprio carisma :
quei valori evangelici attorno ai quali generazioni di laici si sono
formati e spesi.
Durante l Assemblea nazionale dell aprile 2002, la presidente Paola
Bignardi l ha espresso cos : E qui la profezia dell AC: comunione;
interiorit ; fiducia; fraternit , passione civile. In queste cinque parole
c Ł la profezia di un amore umile e mite che nella semplicit e nella
discrezione costruisce non solo le coscienze, ma anche la comunit
cristiana e la societ civile. PerchØ la Chiesa e la societ non smettono
di essere piø ricche se hanno al loro interno la forza costruttiva di questo
amore umile e mite, che trae dal Vangelo le sue ragioni .
Quella dell AC, dunque, Ł una profezia giovane perchØ Ł per i
giovani, perchØ non pu vivere senza i giovani, perchØ sempre
giovane Ł il vangelo e chi lo vive ogni giorno.
Come dire l AC ai giovani oggi?
La parola rinnovamento Ł piuttosto in voga in AC negli ultimi anni:
bisognerebbe davvero essere dei tagliati fuori per non essersene
accorti! Per proporre al proprio gruppo un modo nuovo d essere
associazione Ł anzitutto indispensabile che gli animatori per primi
abbiano chiaro cosa significa: non Ł scontato, infatti, che si intenda il
rinnovamento tutti nello stesso modo.
Per fissare subito le idee, va chiarito che il nuovo di cui si parla non
Ł qualunque cosa di mai fatto, mai visto, mai tentato. Ci significa che
l animatore non contribuir a rinnovare l AC e non la dir ai giovani
con cui condivide il cammino se riterr solo di dover escogitare
iniziative inedite, profondendo energie nel tentativo di
55
Ed essi
andarono da Lui
attirare i giovanissimi e di non stancare i giovani. Questa strada, lo
sappiamo tutti bene, non ha granchØ di nuovo, anzi: forse Ł ci che
porta a quello stress di cui talvolta si soffre in AC.
Ancora, il nuovo di cui si parla non Ł nemmeno qualunque cosa di
vecchio cui si sia appiccicata l etichetta di novit . Questa errata
interpretazione del rinnovamento capiterebbe se ci si limitasse a fare
le iniziative di sempre con qualche aggiustamento linguistico (per
intenderci: non basta chiamare laboratorio un incontro di gruppo
perchØ questo sia davvero un esperienza diversa di partecipazione...).
Il nuovo di cui si parla e che si auspica in AC Ł ci che fa
dell associazione anzitutto un luogo trasparente di quella novit che Ł
stata capace di dare senso al nostro stare al mondo, quindi ci che fa
dell Associazione un luogo di incontro con Cristo e un esperienza di
Chiesa missionaria, non rinchiusa nelle sale parrocchiali.
L animatore contribuir a questa trasparenza anzitutto curando
seriamente il proprio rinnovamento interiore e spirituale: non Ł
pensabile che comunichi vita e amore chi non Ł vivo e non ama. In
secondo luogo, dir la nuova AC in modo credibile chi sapr puntare
a vivere nuove relazioni con i giovani e gli altri soci; il desiderio e
l impegno dell animatore dovrebbe essere quello di vivere con tutti (il
Signore, gli amici di AC, ogni uomo, la storia...), per quanto Ł nelle
sue possibilit , un amicizia di credenti.
A livello operativo, nella programmazione delle attivit e nella gestione
dei momenti formativi, sar importante saper deragliare con intelligenza
dai binari delle tradizioni consolidate, per orientarsi pienamente alla
condivisione della ricerca della fede con i giovanissimi e i giovani con
cui si vive.
In concreto, prima di fare alcunchØ l animatore dovrebbe porsi alcune
domande, per esempio:
Come questa iniziativa esprime il rinnovamento che vogliamo per
l associazione?
Che volto di AC fa vedere?
Crediamo a quel che stiamo facendo, ovvero: ci scalda il cuore?
Alimenta il nostro amore a Gesø?
Ci insegna a pregare?
56
Ed essi
andarono da Lui
Aiuta il nostro discernimento dei segni dei tempi?
Consiglieremmo a un caro amico di partecipare a quella stessa
attivit ?
Parteciperemmo noi a una proposta analoga che altri ci
facessero?
Come questa attivit o iniziativa esprime la profezia dell AC, ovvero:
fa crescere la comunione?
Alimenta la nostra interiorit ?
Aiuta l associazione a diventare un luogo di fraternit ?
Nasce da fiducia e da spinta missionaria o da paura e autodifesa?
Esprime la passione civile provocando a partecipare alla vita della
societ ?
Confrontarsi con questo tipo di domande, meglio se insieme ad altri
animatori e meglio ancora se insieme ai responsabili dell AC
parrocchiale o interparrocchiale, obbliga poi a tirarne le conseguenze
con libert e coraggio. Se questa sfida viene accolta, l animatore pu
star certo che avr fatto bene la sua parte nel cammino di
rinnovamento dell AC, aiutando a ridare bellezza e intensit a
un esperienza che ha per molti perso sapore, essendo andato
smarrito il senso della ricerca continua della verit , di un rapporto vivo
con Cristo e di relazioni autentiche tra le persone.
Da quanto detto si capisce ormai che dire l AC ai giovani oggi non Ł
questione di trovare un modo piø persuasivo di indurli a tesserarsi, ma
implica un forte coinvolgimento dell animatore in un serio cammino di
crescita spirituale, in ricerca di una fede che abbia qualcosa da
dire alla vita e di un modo di essere associazione che esprima il
bello di sentirsi Chiesa in cammino. Il rinnovamento dell AC
dipende anche da quanto, nel concreto dei gruppi parrocchiali e
delle occasioni di incontro associativo, si sapr superare
quell atteggiamento di attesa un po passiva di indicazioni dall alto e si
prender il coraggio di sperimentare, l dove si Ł, una maniera di far
parlare cristiano alla vita.
57
Ed essi
andarono da Lui
materiali
S ULLA
FILIGRANA DELLE CINQUE PAROLE DI PROFEZIA DELL
AC
DI OGGI,
ABBIAMO R A C C O LTO NELLE PROSSIME PAGINE ALCUNI STRUMENTI PREZIOSI,
ASSOCIATIVI E N O N. COMINCIAMO D A QUELLI C H E TO C C A N O PI D A VICINO LA
VITA DELLA N O S T R A ASSOCIAZIONE.
Cara Azione Cattolica
I Vescovi italiani scrivono all AC
I vescovi italiani guardano al cammino di rinnovamento in atto
nell Azione cattolica italiana (AC), confermando la gratitudine e
l apprezzamento per ci che l associazione ha rappresentato e
rappresenta per la missione della chiesa nel nostro paese. Il Consiglio
episcopale permanente vuole contribuire a tale cammino con alcune
riflessioni, indirizzate alla Presidenza nazionale dell Associazione e
per il tramite della medesima ai responsabili, ai sacerdoti assistenti e
a tutti i soci, con l intento di accompagnare, sostenere e incoraggiare .
Inizia cos la lettera approvata dal Consiglio episcopale permanente il
12 marzo, rivolta direttamente all AC e indirettamente all intera Chiesa
italiana, perchØ si prenda carico di un rinnovamento in atto che non
riguarda solo gli associati, ma in qualche modo ne rilanci la peculiarit
ecclesiale.
Un patrimonio da reinvestire nel mutamento
La peculiare identit dell AC e la diretta collaborazione
con la gerarchia, per la realizzazione del fine generale
apostolico della chiesa (Statuto dell AC, art. 1; cf. art. 5)
precisa la lettera motivano la connotazione pastorale della vostra
associazione, la sua singolare collocazione nel panorama delle
aggregazioni ecclesiali e l assidua cura ad essa rivolta dai pastori .
Questa tipica esperienza di laici vi si legge ancora rappresenta
una grande risorsa per la chiesa in Italia e richiede oggi una rilettura,
attenta all eredit del passato e, insieme, coraggiosa nell assumere
58
Ed essi
andarono da Lui
forme rinnovate per il futuro. Riconosciamo, infatti, che senza l AC
sarebbe stato impossibile in vari contesti tradurre a livello popolare le
scelte maturate dall episcopato per l attuazione delle indicazioni
conciliari nella catechesi, nella liturgia e nella testimonianza della
carit , come anche nella proposta di un modello di chiesa
caratterizzato dalla comunione e dallo slancio missionario . La
promozione dei laici cristiani, nella visione di chiesa propria del
Concilio Vaticano II Ł una delle tesi espresse dalla lettera passa
anche attraverso le diverse forme di aggregazioni laicali, tra le quali
un posto particolare spetta all Azione Cattolica .
Forti di questa identit associativa rileva la CEI guardando con
simpatia e sostegno al rinnovamento in atto siete impegnati con
particolare responsabilit a far vostro l invito del Santo Padre a
prendere il largo , tenendo lo sguardo fisso su Gesø, l inviato
del Padre. Tale invito si fonda sulla consapevolezza che solo
una sempre piø profonda conoscenza di Cristo e del suo
mistero, una continua ricerca della contemplazione del suo
volto, una viva esperienza di incontro con Lui nella Parola e nei
Sacramenti, una convinta accoglienza della chiamata universale alla
santit e, insieme, l attenzione al mutare del contesto culturale e
sociale possono dare efficacia all annuncio del Vangelo e credibilit
alla sua testimonianza .
Guardando al futuro
Tra le sollecitazioni presenti nella lettera c Ł anzitutto la conferma
della fondamentale scelta per la missione e per l evangelizzazione
(che) porta l AC a misurarsi oggi con l incredulit , con l indifferenza,
con la ricerca di quanti non si riconoscono esplicitamente o
consapevolmente in una prospettiva cristiana, nonchØ con la diffusa
estraneit nei confronti di un cammino ecclesiale . Insomma, una
ripresa di impegno formativo, di dialogo, di proposta, che d altra parte
fa parte di una lunga tradizione.
Inoltre, una richiesta di essere stimolo alla missionariet . Chiediamo
ai laici di AC di essere presenti nelle comunit parrocchiali,
stimolandone la missionariet , e di inserirsi con passione apostolica
negli ambienti di vita: la famiglia, la scuola, il mondo del lavoro e
quello delle relazioni sociali, la politica La loro testimonianza
59
Ed essi
andarono da Lui
evangelica potr contribuire a illuminare di senso cristiano
queste esperienze e a incrementare la condivisione e la
collaborazione con ogni persona di buona volont .
Tra tutte le caratteristiche che hanno visto l AC fare scuola in campo
pastorale per generazioni di laici, quella che qui con maggiore
insistenza ritorna Ł il primato da riservare alla formazione dei fedeli
laici. Infatti, la lettera esplicita: Ci attendiamo un esemplarit
formativa (CiV, n. 61), attraverso qualificati e rinnovati itinerari di
santit laicale, proposti alle diverse et e condizioni di vita, tenendo
presenti le esigenze di crescita delle persone. Occorre pensare a
livello parrocchiale o interparrocchiale, zonale o diocesano a luoghi
significativi e a momenti forti di formazione, per alimentare il cammino
di fede dei soci, da offrire all occorrenza anche a coloro che hanno
fatto scelte di servizio nella comunit ecclesiale o civile... (in) una
tradizione alla quale non deve mancare continuit .
Questi itinerari di spiritualit
concludono i vescovi con
l intento di accompagnare, sostenere e incoraggiare il
rinnovamento dell AC potranno far maturare gradualmente
una credibile e gioiosa testimonianza cristiana,in questo tempo
impegnativo e difficile ma per molti versi straordinario .
Il testo integrale della Lettera si pu scaricare dal sito nazionale dell AC, alla
pagina:
http://www.azionecattolica.it/aci/Chi_siamo/Documenti/Doc_presidenza/Documenti
_CEI
/Lettera_CEI
Ancora la parola ai giovani
Il libro, che si apre con una lettera del Papa ai giovani di AC, raccoglie
i contributi elaborati in occasione dell incontro nazionale del 7-9
dicembre 2001, intitolato: La parola ai giovani nell AC che cambia .
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non si tratta per
degli atti di un convegno, o del resoconto di un iniziativa che
appartiene al passato. Sono pagine vive, perchØ contengono i sogni,
le attese, le offerte dei giovani di AC alla loro associazione. Uno
sguardo sul presente e sul futuro, sull interiorit e sulle relazioni.
Ascoltare i giovani per rinnovare l AC: questo era l obiettivo di
60
Ed essi
andarono da Lui
quell incontro nazionale. Un obiettivo raggiunto ma non esaurito,
perchØ Ł sempre tempo di ascoltare i giovani, e di farli dialogare tra
loro. Per questo il libro rilancia le domande del discernimento circa la
propria vita credente, la comunit cristiana, l esperienza associativa.
Le lettere al mio amico prete e al mio amico che non crede sono
strumenti preziosi per portare ancora nel gruppo temi fondamentali
come il rapporto con i sacerdoti, il modo di essere Chiesa, il dialogo
con quanti non condividono il nostro cammino di fede.
Il cammino particolare di quest anno associativo trae origine anche da
qui.
Azione Cattolica Italiana Settore Giovani, Insieme Ł possibile La parola ai
giovani nell AC che cambia, Fondazione Apostolicam Actuositatem , Roma
2002, ⁄ 6,00.
In viaggio nel quotidiano, sulle orme dei discepoli
Immagina una radura verde, completamente pianeggiante, infestata
da lupi. Non lupi qualsiasi: grandi lupi violacei dal pelo folto, e lo
sguardo perplesso. S , perplesso, perchØ fronteggiati ogni tanto da
una pecora giallina per nulla impaurita, con l aria sicura di sØ (occhiali
da sole compresi!) e il sorriso di chi la sa lunga di chi sa che non ha
nulla da temere, pur se ha di fronte molti lupi, perchØ ha
conosciuto la fedelt
di un buon pastore.
La copertina dell Agendissimo 2002-2003, gi da sola, Ł tutto un
programma! Anche quest anno, il cammino quotidiano dei
giovanissimi
(e giovani) di AC non pu fare a meno di questo compagno si strada,
simpatico e profondo, fedele e aperto alla vita. Le rubriche ( In
Tempo sull anno liturgico; Spazio Studenti ; A vele spiegate e Sei
per Uno
sulla regola e il profilo del giovane di AC) sono pensate proprio per
accompagnare la proposta di sequela del Signore Gesø nella vita
ordinaria. Con un sorriso, come le pecore in copertina
Azione Cattolica Italiana Settore Giovani, Agendissimo 2002/2003,
Fondazione Apostolicam Actuositatem, Roma 2002,⁄ 9,50.
61
Ed essi
andarono da Lui
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Ed essi
andarono da Lui
comunione
Pazzi in Alabama
di Antonio Banderas; con Melanie Griffith, David Morse, Lucas
Black, Rod Steiger; USA, 1999; 112 min.
L
America degli anni 60 secondo Antonio Banderas.
Nell intreccio tra la fuga verso Hollywood di una casalinga
frustrata che vuole essere una star e la lotta dei neri di Alabama
per il riconoscimento dei loro diritti, si dipana una storia surreale e
accattivante. Storia di famiglia, di solidariet , di lucida follia. Da
ricordare la parte del processo, uno dei piø divertenti della storia
del cinema.
La stanza del figlio
di Nanni Moretti; con Nanni Moretti, Laura Morante, Jasmine Trinca,
Giuseppe Sanfelice, Stefano Accorsi, Silvio Orlando; ITA, 2001; 99
min.
L
a situazione Ł di una tragicit che sembra non lasciare scampo: la
morte di un figlio, in una famiglia, ebbene s , felice. Ecco che il dolore,
il piø terribile per un genitore (e una sorella), comincia a incrinare i
rapporti tra i famigliari, quando arriva la lettera di una ragazza che
conosceva il figlio Palma d oro a Cannes per il nostro regista piø
amato otralpe con un film intenso, asciutto e aperto: cosa aspetta la
famiglia Sermonti alla fine del viaggio?
I miei numeri
di Renato Zero, 2000 www.zeromania.com
E
ssere insieme per... fare entrare amore in ogni cuore finchØ ce ne
sta , o solo per vivere e capirsi e rinventarsi , o per portare in
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Ed essi
andarono da Lui
salvo un amore senza perdersi in astruse strategie . Zero ha
saputo
raccogliere un album in cui si respira compagnia gi dai titoli
(Cercami, La pace sia con te, I migliori anni della nostra vita...) e
ancor piø nei bellissimi testi.
S HAFIQUE K E S H AVJEE,
Il Re, il Saggio e il Buffone,
Einaudi Tascabili 2000, ⁄ 8,50.
C
he cosa succede quando un ateo, un buddista, un indø, un
musulmano, un ebreo e un cristiano sono chiamati a confrontarsi
e a dire ciascuno la propria verit ? Il libro presenta sotto forma di
racconto una panoramica delle principali religioni, immaginando un
simbolico torneo in cui i singoli partecipanti cercano di mettere in
luce gli aspetti piø suggestivi e pregnanti della propria fede. Pur
non andando oltre una panoramica generale di primo approccio, il
testo ha il pregio di far dialogare tra loro le grandi tradizioni
religiose, nello sforzo di coglierne l essenza profonda e non
disdegnando perle di purissima poesia e mistica.
E RRI D E LU C A,
Un papavero rosso all occhiello senza coglierne il fiore,
Ed. Circolo Culturale Il Menocchio 2001.
C
i sono racconti di tutti i tipi in questo libriccino di De Luca, ma
sono soprattutto storie di incontri, con persone soprattutto, ma
anche con i fatti della vita, visti con gli occhi di uno che si sforza di
sentire propria, da vicino o da lontano, con la solidariet delle mani
e del cuore, un pezzetto della storia degli uomini del suo tempo.
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Ed essi
andarono da Lui
http://www.chiesacattolica.it/cci/cei/uffici/ecu/index.html
Link alle pagine web del Segretariato per l ecumenismo e il dialogo
della CEI, che promuove l incontro con le altre chiese cristiane e il
dialogo con le altre religioni.
http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/index_it.ht
m
E il sito ufficiale del Pontificio Consiglio per la Promozione dell Unit
dei Cristiani che si occupa dei rapporti con le altre chiese cristiane
sorelle .
http://www.kaleidon.it/cattedra/
Per sapere di piø sulla cattedra dei non-credenti promossa dalla
diocesi di Milano, dove annualmente credenti e non credenti si
confrontano sulle grandi tematiche della fede, dell etica, della societ .
interiorit
Liam
di Stephen Frears; con Anthony Borrows, Ian Hart, Claire Hackett;
UK/GER/ITA, 2000; 91 min.
L
iam Ł un bambino di sette anni, il figlio piø piccolo di una famiglia
operaia che vive in un quartiere a maggioranza irlandese di
Liverpool intorno agli anni Trenta. La vita Ł dura per la sua famiglia e
Liam osserva con uno sguardo tenero e corrucciato, da bimbo quasi
adulto, il dentro e il fuori di una realt piø grande di lui, portandosi
dentro un peccato incapace di confessare. E camminando sull orlo di
un piccolo grande inferno.
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Ed essi
andarono da Lui
The Big Kahuna
di John Swanbeck; con Kevin Spacey, Danny De Vito, Peter Facinelli;
USA 1999; 90min.
I
l grande Kahuna Ł il cliente perfetto, quello che devono cercare di
agganciare in una suite d albergo tre piazzisti decisamente eterogenei
tra loro per et e caratteri. Tutto il film si muove sostanzialmente tra
quattro pareti e respira dei dialoghi (ben scritti e ben recitati) che i
protagonisti si scambiano. Larry, Phil e Bob riuscono a catturare
l attenzione dello spettatore parlando, tra l altro, di amore, amicizia
e religiosit . Se vi par poco
Scaramante
di Cristiano De AndrØ, Edel 2001
w w w.cristianodeandre.net
Q
uanto tempo ci vuole per capire l amore / e poi quanto dolore
per capire me Ł l interrogativo posto in Fragile scusa. E una
vera risposta non c Ł, se non nelle dita che inseguono gli accordi /
di questa vita che non so dove mi porti (Sempre ana ). Senza
paura, perchØ la morte esiste / ma Ł solo un piccolo destino / e
poi c Ł l amore, l amore / a volte troppo lontano / a volte troppo
vicino (Il silenzio e la luce).
G IOVANNI M OIOLI,
Il discepolo,
Glossa 2000, ⁄ 9,30.
C
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ontinua la pubblicazione postuma delle opere di Giovanni Moioli,
indimenticabile maestro di spiritualit , con questa raccolta di
Ed essi
andarono da Lui
riflessioni sulla figura del discepolo di Gesø. Imparare ad essere
discepoli ricorda l autore Ł rendersi consapevoli di un mistero
d amore, dimorarvi, per vivere ed agire nella medesima
direzione. ¨ come lasciarsi configurare e determinare dalla
realt del cuore nuovo , il cuore trafitto del Crocifisso, e
aprirsi a una comunione che conosce l esperienza della croce.
Anzi, la croce stessa Ł quella del farsi discepoli del Signore,
seguendone le orme fino al dono totale di sØ.
Per leggere il vangelo di Marco
I
l vangelo di Marco Ł al centro del cammino formativo di quest anno.
Per approfondirne il messaggio pu essere utile accostare qualche
commento al testo evangelico. Fra quelli piø accessibili e adatti ai
giovani, ne segnaliamo alcuni, a cominciare da quello di Bruno
Maggioni: l
I racconto di Marco, Cittadella Editrice, Assisi 1997.
Silvano Fausti propone un commento del secondo vangelo
attraverso il metodo antico della lectio divina: Ricorda e racconta
ilVangelo - la catechesi narrativa di Marco, ed. Ancora. A cura
dello stesso autore, le edizioni Ancora pubblicano: IlVangelo di
Marco - traduzione, commenti e preghiere di Silvano Fausti,
dove il testo Ł presentato in una versione ritmica aderente
all originale greco. Un agile commento Ł anche quello di Mauro
Orsatti (Marco. Il primo Vangelo, Edizioni San Paolo 1998); oltre
ad alcune chiavi di accesso al vangelo vi si trovano alcuni esempi
di interpretazione e una sintesi della cristologia di Marco. Piø
corposi sono invece il Vangelo di Marco di Jacques Hervieux
(Edizioni San Paolo, pp. 322) e All alba del nuovo millennio,
Commento-riflessione sul vangelo di Marco, che si legge nelle
domeniche dell Anno B, di Vincenzo Paglia (Edizioni San
Paolo 1999, pp. 304).
Infine, segnaliamo non un commento, ma il testo stesso del
vangelo pubblicato con una grafica vivace e accattivante: l
I
vangelo secondo Marco ai giovani, Edb 2000. Pu essere utile,
specie con i giovanissimi, per aiutarli ad accostare ad una Parola
sempre nuova.
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Ed essi
andarono da Lui
http://www.taize.fr/it/index.htm
Sito della Comunit internazionale di TaizŁ, fondata da FrŁre Roger,
luogo di incontro e di preghiera fra giovani cristiani di tutto il
mondo.
http://www.intratext.com/bri/
Questa singolare Biblioteca religiosa on-line raccoglie e rende
disponibili a tutti i maggiori testi di spiritualit del cristianesimo, ma
anche delle altre religioni.
http://www.camaldoli.it/
Le pagine web della Comunita monastica di Camaldoli, sulle montagne
aretine, che da secoli offre a tutti spazi e occasioni di preghiera e di
riflessione.
fiducia
Galline in fuga
di Peter Lord e Nick Park; USA/UK 2000; 85 min.
E
bbene s , Ł un film d animazione. Ma niente a che vedere con la
Disney: scordatevi le perfettissime immagini computerizzate, con
disegni piø veri del vero. Il film Ł rigorosamente a base di plastilina
e humour britannico, il tutto per raccontare la straordinaria fuga da
un pollaio di concentramento di Gaya e compagne.
Una gustosa parabola che ci insegna a mettersi l uno nelle mani
dell altro per realizzare l incredibile.
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Ed essi
andarono da Lui
L estate di Kikujiro
di Takeshi Kitano; con Beat Takeshi, Yusuke Sekiguchi; GIA,
1999; 117 min.
M
asao ha nove anni e vive da solo con la nonna. Di suo padre sa
che Ł morto in un incidente; di sua madre che vive lontano per
lavoro. Per raggiungerla si far aiutare da Kikujiro, un piccolo
malvivente da strapazzo: sar un viaggio l uno nel cuore dell altro,
che non avr l esito sperato dal piccolo, ma segner comunque una
stagione difficile da dimenticare.
US
di Peter Gabriel, Realworld 1992
w w w.petergabriel.com (ufficiale) o
w w w.progsoc.uts.edu.au/~aychiang/pg/
C
Ł da superare la barriera linguistica, d accordo, ma subito la
prima canzone ci porta nel clima: Come Talk To Me, vienimi a
parlare. E l album pu essere inteso tutto come la ricerca di un
dialogo, con l altro (Only Us), con l amato/a (deliziosa Kiss That
Frog, dichiarazione
d amore di un principe-ranocchio che cerca di ottenere il bacio
della sua principessa), con se stessi (Washing of the Water). Fino
alle ultime parole dell ultima canzone: Ssh, listen... , ascolta...
G IORGIO B ERNARDELLI
Preparami la colazione. Storia di Lucia che d del tu a Dio,
Centro ambrosiano 2001, ⁄ 7,75.
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I
l libro racconta la storia di Lucia Roncareggi, una ventenne della
diocesi di Milano che all improvviso si Ł trovata a fare i conti con
un tumore. Non Ł per un libro che parla di malattia, bens della
vita. E lo fa soprattutto attraverso le poesie che Lucia ha scritto
prima e durante
il periodo della sofferenza. Ci che ne emerge Ł la cronaca di una
lunga preghiera a un Dio che non pu rimanere lontano: deve
mostrare ora tutta la sua tenerezza. Una danza sui carboni ardenti
del dolore che, alla fine, avr un esito sorprendente.
JE A N G IONO
L uomo che piantava gli alberi
Salani editore 2001, _ 5,16.
D
urante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha
incontrato una personalit indimenticabile: un pastore solitario e
tranquillo,
di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le
pecore
e un cane. Nonostante la sua semplicit e la totale solitudine nella
quale viveva, quest uomo stava compiendo una grande azione,
un impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita
delle generazioni future.
Questo agile libretto contiene una parabola sul rapporto uomonatura, una storia esemplare che racconta come gli uomini
potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la
distruzione .
http://nswas.com/
Il sito di NevŁ Shalom/Waahat as-Salam, fondata da Bruno Hussar,
dove ebrei, arabi e cristiani vivono insieme nel confronto e nel dialogo
reciproco.
indice
http://www.nomadelfia.it/
Sito della Comunit di Nomadelfia, vicino a Grosseto, fondata da don
Zeno Saltini, formata da famiglie di volontari cattolici che vogliono
costruire una nuova civilt fondata sul Vangelo.
http://www.gruppoabele.it/
Il sito ufficiale dell associazione fondata da don Luigi Ciotti, iniziata
come esperienza di strada, nell incontro con chi vive situazioni di
disagio e sofferenza, con la voglia di ascoltarle e di ricercare soluzioni
possibili ad esse.
fraternit
Lista d attesa
di Juan Carlos Tab o; con Vladimir Cruz, Thaim Alvariæo, Jorge
Perugorr a, Saturnino Garc a, Alina Rodr guez; SPA/CUBA/FRA/MEX,
2000; 106 min.
S
iamo a Cuba. In una stazione di autobus l unico mezzo a disposizione
si rompe, e i passeggeri sono costretti a una lunga, estenuante attesa.
All inizio tutti fremono per andarsene, ma alla fine per ognuno di loro il
partire Ł davvero un po morire. Cos Ł successo nel frattempo? Ci si Ł
semplicemente riscoperti persone, capaci di costruire, dal nulla, la
bellezza dello stare insieme.
Addio terraferma
di Otar Iosseliani; con Nico Tarielashvili, Lily Lavina, Philippe Bas,
StØphanie Hainque, Otar Iosseliani; FRA/SVI/ITA, 1999; 117 min.
I
poveri vorrebbero essere ricchi e i ricchi invidiano i poveri. ¨ uno
strano mondo quello che il regista georgiano ci fa incontrare tra
Parigi e un castello nei dintorni. Con malinconia e sarcasmo, viene
Ed essi
andarono da Lui
disarticolato il sistema relazionale borghese, in un incessante
movimento di personaggi e situazioni che culmina con la fuga
finale dei due ubriachi in mare aperto. Piacevole e iconoclasta.
Gente comune
di Fiorella Mannoia, Harpo/Sonymusic 1994
w w w.fiorellamannoia.it
A
un primo sguardo, i protagonisti di due canzoni di questo album,
Giovanna d Arco e Giuseppe Garibaldi, sembrano smentire il
titolo: tanto comuni certo non erano... E invece a ben guardare si
scopre che sia in loro, sia nelle altre presenze che affollano questo
album, si possono ritrovare quegli studenti e sognatori , piccoli
piccoli , che non vogliono crescere piø , proprio come siamo noi o
chi ci vive accanto.
P IER G IORGIO FRASSATI
Lettere (1906-1925)
Vita e Pensiero 1995, ⁄ 14,98.
O
ltre quattrocento pagine di intensa fraternit . Sono tanti i
documenti che la sorella di Pier Giorgio, Luciana Frassati, ha
raccolto nel volume, mettendo in grado chi legge di incontrare
direttamente il giovane delle otto beatitudini
come lo defin
Giovanni Paolo II.
Dalla lettura di questa corrispondenza, per lo piø intessuta con i
familiari e gli amici, si ricava la chiara impressione di un assoluta
normalit di vita e insieme di un evidente eccezionalit : Ł la santit
che si radica nel quotidiano. Attraverso le lettere, Pier Giorgio ci
rivela il segreto della misura alta della vita cristiana ordinaria : il
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