Ed essi - Azione Cattolica Italiana
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Ed essi - Azione Cattolica Italiana
Ed essi andarono da Lui Sal 23,6 Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. Guida al cammino formativo 2002-2003 dei giovanissimi e dei giovani di AC Hanno collaborato alla redazione del testo: Maria Carmela Aragona, don Giorgio Bezze, Ernesto Diaco, Simone Esposito, Marco Franchin, don Lucio Greco, don Francesco Silvestri, Francesco Spagnolo, Liliana Stefani, Ilaria Vellani, Pierluigi Vito. Coordinamento redazionale: Ernesto Diaco, don Francesco Silvestri Copertina di: Domenico Raimondi Progetto grafico e impaginazione: Katia Di Benedetto Stampa: ISBN Ed essi andarono da Lui Un anno straordinario L anno associativo 2002/2003 sar un anno particolare per la nostra associazione. L Assemblea nazionale dell aprile scorso, infatti, ha rilanciato l impegno di rinnovamento, indicandone la direzione e i passi da compiere. Si Ł aperta cos una fase straordinaria nella storia dell Azione Cattolica. Straordinaria nello spirito, per le circostanze che l hanno determinata, per i problemi che abbiamo davanti a noi, ma anche per la carica di fiducia con cui la iniziamo Straordinaria negli obiettivi: rivedere alcuni grandi capitoli della vita associativa, a cominciare da quello della formazione, includendo quelli della struttura associativa e dello Statuto. Per tali motivi questo anno non avr l andamento solito. Se volessimo individuare un tema attorno al quale costruirlo, indicheremmo quello della novit . Ma piø che un tema, vorremmo che fosse soprattutto uno spirito. E una fiducia: la certezza che il Signore fa cose nuove; a noi chiede che ce ne accorgiamo. Il tema vero, in effetti, Ł quello dell Assemblea nazionale: Con lo sguardo fisso su Gesø . Non bastano certo i pochi giorni che vi abbiamo gi dedicato: tutto il prossimo triennio camminer in questa luce. E soprattutto questo primo anno. In tale prospettiva l Attenzione annuale, che ha accompagnato il cammino associativo degli ultimi anni, fa un passo avanti nell intento di saldare piø strettamente formazione e missione e unificare i 3 Ed essi andarono da Lui percorsi dei settori e delle articolazioni dell AC. Laici di AC, dunque discepoli L obiettivo fondamentale del prossimo anno Ł quello di mettere ciascuno di noi di fronte a Gesø e al suo mistero in un cammino di sequela. Essere cristiani non significa fare delle cose, ma seguire il Signore della vita fino alla Pasqua. Questo Ł l abc della vita cristiana: l alfabeto essenziale della santit . Condotti per mano dall evangelista Marco, ripercorreremo insieme ai Dodici le tappe della nostra vita cristiana. Ciascun aderente all Azione Cattolica sar invitato a meditare questo vangelo e a mettere di nuovo la sua vita di fronte al mistero della persona di Gesø. Il cammino del gruppo associativo aiuter a mettere in comune con i fratelli di fede intuizioni e scelte. Cos , il prossimo anno sar anche l occasione per rinnovare la propria fede, perchØ il rinnovamento dell AC non pu essere esterno: pu solo partire dal cuore, dalla fede, dal cammino spirituale di ciascuno di noi. Diceva Vittorio Bachelet: Non rinnoveremo la Chiesa rinnovando gli altri, ma rinnovando noi stessi . Vale anche per la nostra associazione. L essere discepolo del Signore Gesø Ł il profilo del giovane di A C, come lo Ł stato per i giovani del vangelo, che hanno incontrato il Maestro e, affascinati da Lui, hanno messo tutta la loro vita nelle sue mani. Questo, in fondo, Ł anche il significato profondo della santit , l unica maniera secondo cui vale la pena di essere cristiani. Ci ricordava il Papa in occasione dell incontro nazionale dell 8 dicembre 2001: Non abbiate incertezze nel porvi alla sua sequela in una scuola di santit , attualizzata attraverso la spiritualit e l impegno ecclesiale specifici dell Azione Cattolica. Essere laici cristiani oggi, comporta l impegno di essere santi ogni giorno, con gioia ed entusiasmo. ( ) Vorrei rinnovare oggi l invito che vi ho rivolto a Tor Vergata: voi siete, e dovete essere sempre piø le sentinelle del mattino dell alba del nuovo millennio. Anche se in questo primo scorcio di secolo, funestato purtroppo dal terrorismo, dalla paura e dalla guerra, l invito pu apparire troppo impegnativo, esso rimane valido. Oggi piø che mai, per essere sentinelle del mattino del nuovo millennio, occorre essere santi! . 4 Ed essi andarono da Lui Il nostro programma Ł il Vangelo Il cammino che si apre intende rinnovare anche molti dei suoi strumenti: all inizio dell anno associativo ogni socio di AC, giovane e adulto, ricever il testo commentato del Vangelo di Marco, un testo che Ł una consegna dal profondo valore interiore: Vogliamo seguire Gesø . Anche ai giovanissimi giunger un sussidio per il cammino personale: non si pu diventare discepoli se non attraverso le situazioni ordinarie della vita. La proposta si pone in stretta continuit con la ricerca dell essenziale che ha caratterizzato l anno passato: non Ł mai concluso l anelito a vivere la bellezza della contemplazione di Gesø, del suo volto, del mistero della sua vita, ad avere il suo sguardo su tutte le persone e le vite. ¨ il suo sguardo che ci fa discepoli, il nostro rapporto con Lui. In quest anno ci star particolarmente a cuore l accompagnamento dei percorsi personali verso la Verit a partire dalla vita. ¨ il momento di ascoltare la vita e interrogare la fede. Insieme. Con le nostre domande, proveremo ad assumere quelle dei credenti piø in difficolt , coloro che insieme al desiderio della fede portano anche tanti dubbi e incertezze. E, come ci hanno ricordato i Vescovi nella loro Lettera all Azione Cattolica, questo itinerario potr far maturare gradualmente una credibile e gioiosa testimonianza cristiana, in questo tempo impegnativo e difficile ma per molti versi straordinario . Questo sussidio Le pagine che avete in mano cercano di rispondere all esigenza di condividere insieme questo cammino di riscoperta della propria identit battesimale e associativa. Vi troverete, prima di tutto, spunti di riflessione sul tema della sequela di Cristo e sulle sfide educative del tempo presente. Sono provocazioni rivolte in particolare agli animatori dei gruppi giovanissimi e giovani di AC, affinchØ siano loro i primi a ripercorrere il cammino dei discepoli. Anche i Dodici ricevettero da Gesø la chiamata ad essere educatori, insieme a quella di stare con Lui. La seconda e la terza sezione contengono invece indicazioni per il cammino dei gruppi. Non si tratta di semplici suggerimenti utili, ma di un vero e proprio percorso modellato sui tempi dell anno liturgico, che Ł il respiro ordinario del cristiano perchØ l anno preveda tappe 5 Ed essi andarono da Lui ed esperienze significative di sequela e di novit . Luoghi e incontri attraverso i quali vivere la profezia dell AC, ossia la sua attualit e vocazione in questo mondo che cambia. Msac: discepoli nella scuola e per la scuola Anche per gli studenti di AC Ł un anno di novit . Una novit che il Msac vuole portare nei quattro orizzonti che il cammino del movimento apre ogni anno. Con i Punti d Incontro i msacchini scoveranno modi nuovi di partecipare alla vita della scuola, scopriranno il senso vero dello studio, saranno studenti che vanno alla ricerca di un modo vero di essere presenza preziosa nella vita della propria comunit . La partenza sar in ottobre, con l annuale OktoberFest MSAC A.A.A. studente cercasi alla ricerca dell identit perduta , che avr come icona il poeta sognatore Cyrano de Bergerac. Sar attraverso la Formazione Specifica che gli studenti impareranno la novit di essere responsabili in AC, partecipando al rinnovamento dell associazione, che attende anche il contributo originale dei msacchini. Gli Orientamenti Culturali porteranno a costruire citt nuove, alla scoperta di un mondo che cambia, di frontiere che cadono, di sogni antichi, come l Europa unita, che si trasformano in realt (e la Pentecoste 2003 sar ancora European Day!), in modo visibile anche nel quotidiano dei nostri paesi, delle cittadine in cui abitiamo. Cercando il Volto del Signore e tenendo fisso lo sguardo su di Lui nei Momenti di Primo Annuncio, i giovanissimi del Msac saranno missionari di questo Volto, e lo porteranno agli amici che l hanno perso di vista, per far gustare loro la novit del Suo amore. Obiettivo di tutti sar fare in modo che la novit del Msac giunga in tante AC diocesane, magari anche nella vostra 6 Parte Prima/l Orizzonte Ed essi andarono da Lui Giovani talenti da far fruttificare ESSERE ANIMATORI P E R IGIOVANI DI OGGI P arlando dei giovani nei loro Orientamenti Pastorali per il primo decennio del XXI secolo, i nostri vescovi li definiscono uno dei talenti che il Signore ha messo nelle mani della Chiesa affinchØ li faccia fruttificare (n. 51). Con questo si chiarisce quale sia la responsabilit che anche gli animatori di AC hanno affinchØ non vada smarrito l entusiasmo di tanti giovani, non diventi sterile la ricerca di libert che manifestano e non manchi loro un cammino feriale che li accompagni tra un grande evento e l altro di quelli cui oggi possono partecipare. 1. Lotta spirituale e attenzione a tutto ci che Ł umano I vescovi ci indicano alcune grandi vie sulle quali camminare nel nostro impegno con i giovani: insegnare il gusto per la preghiera, l attenzione alla vita interiore e la capacit di leggere il mondo attraverso la riflessione e il dialogo con ogni persona; educare all ascolto perseverante della parola di Dio, all assiduit della preghiera, al gusto di una vita sacramentale non sporadica o superficiale; introdurre all arte della lotta spirituale, che allena a lavorare su se stessi e irrobustisce l interiorit . 2. Essere se stessi e accettare l altro 8 Ed essi andarono da Lui I pastori riscontrano nei giovani anzitutto un vivo desiderio di autenticit , di ricerca di senso. Se questo senso viene intravisto o trovato, le energie vengono investite con generosit in ci che si sta facendo. Questo un bisogno di autenticit va riconosciuto come un valore e promosso come un bene. Dall altra vi sono i segni di un rinnovato bisogno di socialit , di incontro, di sentirsi in rete e parte di un gruppo. Sono segnali che quel desiderio di autenticit personale non conduce inevitabilmente all isolamento e ad uno stile emotivo, ma pu anche far aprire gli occhi sull altro, su chi Ł diverso da sŁ. Certo, anche in questo caso si fa i conti con un ambiguit : che cioŁ il desiderio dell incontro si trasformi, per paura dell esclusione o per pigrizia, in adeguamento passivo alla mentalit della massa. Una sfida cruciale per l animatore Ł dunque quella di trovare i modi per coniugare questi due forti desideri (espressione di sØ e comunione con l altro), aiutando a superare la sola spontaneit e orientando a saper perseverare nelle proprie scelte, nella comune ricerca di quella verit che nessuno ha in tasca, ma Ł conoscibile se si presta attenzione all esperienza interiore e ci si aprire al dialogo. 3. Un incontro da non dare per scontato Altra questione fondamentale che come animatori non possiamo eludere Ł questa: non si pu dare per scontato che oggi un giovane abbia incontrato veramente Gesø. Per questo a Lui e all intero mistero della sua vicenda i vescovi dedicano una buona parte della loro lettera; Ł come se dicessero: Non c Ł che un solo vero Dio, il Dio di Gesø Cristo. Ma nessuno creda di conoscerlo ormai a sufficienza, o di essere in possesso della verit perchØ porta il nome di cristiano! Non basta conoscerlo: occorre riconoscerlo, farsi riconquistare da lui, superare le immagini distorte che di lui ci possiamo essere fatti . Per abbandonare la presunzione di chi crede di saperla lunga, la Chiesa (cioŁ ogni cristiano, e quindi anche l animatore) Ł chiamata a risollevare lo sguardo a Gesø, a contemplare l itinerario da lui percorso per continuarlo fedelmente. Dalla semplice narrazione della strada percorsa dal Figlio di Dio occorre ripartire nel comunicare ai giovani la fede: ridare il gusto di un incontro e educare a viverlo in prima persona. 9 Ed essi andarono da Lui 4. Fare i conti col disorientamento Mentre si fa urgente ritornare al vangelo, coltivare la vita interiore, riscoprire la radicalit e bellezza delle esigenze poste dal battesimo, i vescovi notano i segni di un certo disorientamento: non mancano i giovani generosi, ma manca una formazione che ne sostenga sulla lunga distanza le ragioni dell impegno. Non manca la capacit di amare, ma Ł debole la capacit di perseverare nell amore. Non Ł che i giovani siano piø cattivi di un tempo, ma Ł diventato difficile parlare dell idea del bene e del male, e si Ł persa quell abitudine all ascolto e alla lettura che permette di non smarrirsi di fronte al vorticoso susseguirsi di immagini e informazioni che la societ multimediale produce. I valori di riferimento ci sono, perchØ Ł inevitabile averne, ma spesso i giovani trovano difficile o poco interessante dedicare tempo ed energie ad approfondire le ragioni di ci che guida le loro scelte. Cos , purtroppo, rischiano di esporsi all arbitrariet delle emozioni o ai miti occulti che permeano la nostra societ su diversi temi morali non periferici. La questione della verit , invece, e del rapporto che ha con Gesø, non pu essere trascurata, come pure va ritrovato l essenziale dell esperienza cristiana per non cadere nella divisione interiore tra razionalit , emotivit e vita spirituale. 5. Il battesimo chiama alla radicalit dei primi cristiani I giovani d oggi sono chiamati dai vescovi a riscoprire e vivere la loro vocazione battesimale, con la consapevolezza di essere responsabili di trasmettere il vangelo dell amore nel nuovo millennio. Per noi animatori, raccogliere questo invito significa trovare i modi piø veri e credibili per comunicare che - come i primi giovani che hanno seguito Gesø - anche i giovani di oggi sono chiamati a conoscerlo meglio, a seguirlo a modo suo, a essere discepoli prima che apostoli; che anche i giovani d oggi, se vogliono essere e rimanere cristiani debbono imparare a misurarsi con mentalit estranee o ostili al vangelo; che anche oggi c Ł bisogno di radicalit , di scoprire il paradosso evangelico del perdersi per ritrovarsi accettando che seguire Gesø, in certi momenti, Ł duro, impopolare, espone a 10 Ed essi andarono da Lui l identikit del discepolo secondo Marco CRISTO ,PROPRIO RIVELANDO IL MISTERO DEL PA D R E E DEL S U O A M O R E SVELA A N C H E PIENAMENTE L U O M O A S E STESSO E GLI MANIFESTA LA S U A ALTISSIMA VOCAZIONE 1 Q . incomprensioni, dubbi e derisioni. I vescovi chiedono a noi animatori di saper correre questo rischio (il rischio della croce), per insegnare ad altri a correrlo nei luoghi di lavoro, dell impegno scolastico o sportivo, della famiglia e della vita quotidiana. 1 2 Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et Spes, 22. cfr Vogliamo seguire Gesø Testo Base per la Formazione dei giovani e adulti di AC 2002- 11 Ed essi andarono da Lui ueste parole scritte circa quarant anni fa dai vescovi di tutto il mondo, rinviano ad altre parole, ben piø antiche ma sempre nuove, parole che ci parlano di Gesø, di ci che ha detto e ha fatto, del suo mistero e di come si Ł compiuta la sua vicenda storica. Guardando a lui, in filigrana distinguiamo i tratti del discepolo. I tratti della nostra vocazione. Il vangelo secondo Marco, che guida il nostro cammino formativo di quest anno2, ne delinea alcuni. Il discepolo, cos come il Vangelo di Marco ce lo presenta, Ł uno che vive una vita normale, impegnato in attivit talvolta lontane da preoccupazioni religiose (Simone lo zelota era terrorista!) e che non si ritiene degno di seguire un Maestro come Gesø. Tuttavia, quando si sente chiamare personalmente, per il Cristo Ł pronto a lasciare tutto, perfino il lavoro e la famiglia e trova la sua ragione di vita nello stare con lui, centro e cuore della piccola comunit dei discepoli, condividendone la vita e il cammino. Il discepolo non Ł per uno che ha trovato un posto tranquillo in cui fare il nido. Se non sta attento, si ritrova presto col cuore indurito e come gli scribi e i farisei rischia di illudersi di poter comprare l amore di Dio attraverso riti, offerte o osservanze. La tentazione ricorrente del discepolo Ł quella di voler camminare davanti a Gesø, dicendogli cosa dovrebbe o non dovrebbe fare, provando a forzarlo talvolta nell abito stretto delle proprie aspettative. Rimproverato dal Maestro, al discepolo non resta che ritrovare il proprio posto dietro Gesø, anche se non vede tutto chiaro. Per quanto lo segua, infatti, non pu mai dire: ho capito tutto . Capir il Maestro solo nella misura in cui lo seguir fino al termine del cammino, senza sconti, fino alla croce. Nella prova, per paura, il discepolo pu anche rinnegare il Maestro, ma una volta pentito - sa di poter sempre contare sul suo perdono, perchØ ha compreso che l amore di Dio per i suoi figli precede quello dei figli per il Padre, e ci si pu affidare a lui senza riserve. Discepolo Ł infine colui che si lascia sorprendere dalla notizia sconvolgente della sua risurrezione e tuttavia si trova ancora a 3 cfr. CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia. 12 Ed essi andarono da Lui fare i conti con dubbi ed incertezze, ma poi corre a dire a tutti la gioia che ha dentro. Questi tratti del volto del discepolo vanno conosciuti, fatti propri ed espressi nella vita da parte dell animatore e dei giovani affidatigli. Riscoprire ci che significa essere discepoli Ł uno degli obiettivi cui il cammino personale e quello di gruppo puntano quest anno, sapendo che tutta l Associazione Ł partecipe di questo stesso itinerario di contemplazione del volto di Gesø. Niente piø che cristiani, niente meno che santi Comprendere cosa significa vivere da discepoli implica riscoprire il senso del proprio battesimo: l evento che ci fa niente piø che cristiani, ma ci chiama a essere niente meno che santi! Agli animatori la responsabilit di rendere effettiva questa riscoperta. Quelli che seguono sono alcuni criteri per orientare a questo fine le scelte e le proposte che verranno fatte nel corso dell anno. Ogni giovane (e l AC nel suo complesso) potr riscoprire il valore del proprio battesimo e della propria vocazione D seil primo annuncio non verr attuato proclamando le cose note su Gesø, ma riscoprendo la sua persona3, la sua umanit attraverso la lettura individuale e comunitaria del Vangelo di Marco. Vorremmo che fosse la Parola - accostata con umilt e intelligenza - a purificare la nostra adesione di fede, a introdurci nel mistero dell Uomo-Dio, nostro fratello, amico, maestro e servitore. D se supereremo la consuetudine di ridurre la catechesi all approfondimento quasi scolastico dei contenuti della dottrina cristiana. Il valore della catechesi esperienziale va recuperato da tutti, in AC: si fa pienamente catechesi quando si favorisce la condivisione dell esperienza tra persone in cammino di conversione. Siamo certi che la motivazione a cambiare mentalit e stile di vita mette radici, piø che nella conoscenza teorica, nell incontro col fascino di una vita cristiana e nell ascolto di persone credibili che sappiano dare ragione della speranza che Ł in loro. D sel esperienza liturgica e sacramentale verr proposta e vissuta non come ripetizione tradizionale di riti che si devono fare oppure 13 Ed essi andarono da Lui come istruzione intellettuale a decifrarne i segni, ma come educazione graduale e comunitaria alla preghiera, a partire dalle forme piø semplici di orazione e di partecipazione alla liturgia, fino alla ricchezza di alcuni momenti e segni forti proposti a tutti i giovani nel corso del cammino annuale. Importante per vivere bene questa dimensione della formazione sar la capacit delle associazioni parrocchiali di coinvolgere i pastori con simpatia e semplicit . D sel impegno di testimonianza e di servizio non verr inteso come attivismo, presenzialismo o fioritura di iniziative di ogni genere, ma come espressione di una sensibilit missionaria maturata progressivamente e come lievito di comunione e di partecipazione corresponsabile nella vita della comunit cristiana. Segni e gli strumenti di questa espressione saranno le settimane che ogni associazione diocesana curer , in comunione con tutta l AC e in armonia col cammino della Chiesa locale. Massima disponibilit , strada segnata, discernimento: animatore quale Ł il tuo stile? Crescere non Ł fare una marcia trionfale, ma affrontare una lotta. L azione di un animatore mira a far s che i giovani imparino ad affrontare questa lotta nel modo migliore possibile, secondo l originalit di ciascuno, a partire da una domanda semplice: Cosa sta cercando adesso questa persona? . Se l interrogativo Ł facile da porre, ben piø complesso Ł per cercarne la risposta e ogni animatore dovrebbe essere consapevole del proprio modo abituale di farlo. C Ł l animatore che prende in considerazione soprattutto le richieste immediate dei giovani che gli sono affidati, adeguando, per cos dire, lofferta alla domanda. Se i giovanissimi chiedono novit , ecco che l animatore s impegna a trovare modi sempre diversi e accattivanti di stare insieme; se chiedono di divertirsi ecco che l animatore si d da fare per organizzare occasioni di gioco e di allegria. In altre parole, c Ł un modo d essere educatore connotato fortemente dall attenzione ai bisogni piø evidenti, che vengono considerati degni di soddisfazione nella forma in cui si presentano. Si ritiene, implicitamente, che la soddisfazione delle domande immediate dei ragazzi sar ci che li 14 Ed essi andarono da Lui aiuter a maturare. Si potrebbe etichettare questo stile di animazione come quello della massima disponibilit , nel senso che, di fronte alle richieste dell altro, si offrono le risposte immediate e piø calzanti. C Ł per un modo di fare gli animatori che si pone quasi all opposto del precedente. ¨ il caso (tutt altro che raro) dell animatore che quasi a tavolino, magari con un occhio al Progetto Giovani - pone certe mete ideali, definisce gli obiettivi cui tendere e, su questa base, identifica anche i problemi che il giovanissimo deve o pu porsi per giungere a quell ideale. la pedagogia della strada segnata o del si deve : i valori vengono presentati come ideali cui i giovanissimi devono adeguarsi, e viene chiesto di adattarsi in modo da essere conformi a ci che si sa essere giusto e buono. Eventuali domande che non corrispondano alla risposta predefinita, non sono ascoltate o ammesse, e quindi restano in sospeso o vengono eliminate. Ai giovani che chiedono novit , per esempio, questo animatore facilmente risponder che la tradizione da cui si viene Ł importante, che la ricerca di novit pu essere superficiale, che la formazione Ł una cosa impegnativa, che per divertirsi ci sono tanti altri luoghi e occasioni al di fuori del gruppo di AC. Ancora, quando l animatore reagisce a una domanda scomoda del giovane con un ma che ti metti in mente? , oppure introduce un giro d opinioni dicendo e non venitemi a dire che non vi siete mai chiesti questa cosa , gi definisce quali domande sono ammissibili e quali no. C Ł infine un modo di essere animatori che si fonda su un interazione piø profonda e complessa con i giovanissimi: Ł lo stile che potremmo chiamare del discernimento della domanda . Si tratta del tipo d intervento che riconosce la presenza di domande piø profonde e radicali al di sotto anche di quelle piø immediate e forse banali. L intervento dell animatore non consiste tanto nel fornire risposte, ma nell entrare in dialogo col giovane per intrecciare le domande e le risposte di entrambi. Si tratta di un intervento che, attraverso l interpretazione di una variet di domande, non solo non ignora quelle piø immediate, ma evoca e fa sorgere domande che forse nemmeno il giovanissimo sapeva di portarsi dentro, abituandolo cos a discernere 4 cfr l enciclica di Giovanni Paolo II Novo Millennio Ineunte e gli orientamenti pastorali per il prossimo decennio, contenuti nella lettera dei Vescovi italiani Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia. 15 ci che Ł vero, bello e giusto sulla base di alcuni criteri scoperti insieme. Ai giovani che chiedono novit , per esempio, questo animatore proporr esperienze che mentre incuriosiscono e divertono possono aprire lo sguardo a esigenze piø profonde. Come ricordano i vescovi italiani negli Orientamenti pastorali per il decennio 2001-20104, la gioia Ł piø grande se Ł condivisa, ovvero: anche nell esperienza del divertimento c Ł qualcosa di piø grande: la comunione, che rende piø profondo il divertimento stesso. Delineati questi tre stili dell animatore, non si tratta ora di scegliere il metodo pedagogico migliore in assoluto. La persona Ł cos complessa che non basta un unica chiave di lettura della realt e quindi non basta neppure un unica modalit di approccio. innegabile, per esempio, che le domande immediate a volte esigono risposte immediate: al ragazzo che piange per una situazione familiare difficile, non si potr dare da leggere una pagina di teologia sul senso della croce, ma andr offerta innanzitutto una presenza empatica. altrettanto innegabile, d altra parte, l importanza di proporre alle persone delle mete chiare, anche esigenti, in grado di catalizzare le energie che altrimenti andrebbero disperse: si d cammino di formazione solo l dove l educatore sa dove sta andando e ha trovato, per sØ e la propria vita, alcune risposte vere a domande vere. Per stare all esempio, al ragazzo che piange per una situazione familiare difficile, l animatore deve poter anche parlare del senso che lui personalmente d alla sofferenza. Il problema non Ł quindi quello di stabilire quale stile si vuole seguire nel fare da animatore ai giovanissimi, ma di conoscere il proprio modo piø congeniale per integrarlo con alcune attenzioni che gli altri stili possono suggerire, in modo da assumere l atteggiamento educativo piø adeguato alla situazione e alle persone. E questo non va da sØ ! Parte Seconda/I passi Ed essi andarono da Lui un percorso possibile N 18 vogliamo seguire Gesø Ed essi andarono da Lui el volto di Gesø, quello del discepolo. PerchØ Ł nei tratti del Maestro che si pu scoprire l identit di coloro che si mettono alla sua sequela. ¨ questa l idea di fondo del testo che accompagna quest anno il cammino personale dei giovani e degli adulti di AC, lasciando che a dare il ritmo alla vita dei singoli e dell intera associazione sia il vangelo di Marco, il vangelo del catecumeno , che sar proclamato ogni domenica a partire dall Avvento e si distender lungo tutto l anno liturgico. Il vangelo non Ł uno strumento formativo fra gli altri; Ł Gesø ancora una volta per le strade del mondo, Ł la sua voce quotidiana che ci chiama, ci sradica dal male, ci d speranza, ci fa apprezzare la vita e ci distacca dal torpore con cui ci vorremmo adattare. Prendere in mano il vangelo Ł dare al nostro cuore la bellezza dell incontro con Colui che amiamo sopra ogni cosa. Per questo la scelta che fa il sussidio Ł quella di mettere al centro la Parola, invitando alla lettura quotidiana e meditata di essa, che porti a guardare la vita alla sua luce e a non distogliere mai lo sguardo dalla figura di Gesø. Il percorso nel vangelo di Marco Ł scandito da un introduzione e da sei tappe: Pronti per iniziare Gesø, la buona notizia Mc 1,1-15 Prima tappa Inizia il cammino: la chiamata Mc 1,16-3,6 Seconda tappa Gesø ci convoca: la comunit Mc 3,7-6,6a Terza tappa Gesø ci manda in missione Mc 6,6b-8,26 Quarta tappa Il cammino verso la croce Mc 8,27-10,52 Quinta tappa Gesø giudica la storia Mc 11,1-13,37 Sesta tappa La passione e la risurrezione Mc 14-16 Ogni sezione comprende a sua volta le seguenti rubriche: La tappa: Ł l esperienza di Cristo che vogliamo vivere da discepoli accoglienti e appassionati; guardiamo alla nostra vita e alla sua Parola e decidiamo di seguirlo come ci indica il vangelo. I viandanti: Gesø e il discepolo. Sono risposte alle domande Chi Ł Gesø? e chi Ł il discepolo? in questo tratto di percorso. Sono contemplazioni di Lui e mete per noi. 19 Ed essi andarono da Lui E io che faccio? Qualche semplice domanda per la nostra vita interiore, la preghiera e il dialogo con Lui. L annuncio che ci riempie di gioia: Ł la lettura continua e integrale del vangelo di Marco. Indicazioni di percorso: sono alcuni brevi commenti allo svilupparsi del racconto evangelico per tenere lo sguardo fisso sulla meta. Sosta domenicale nella comunit : una riflessione che collega il nostro cammino alla liturgia domenicale e quindi alla comunit cristiana in cui viviamo e a tutto il mondo dei credenti. Riflessione spirituale: Ł un approfondimento per la vita interiore che riprende il vangelo letto e costruisce in noi le tappe del diventare discepoli di Gesø. Una traccia nella memoria: alcune semplici affermazioni che affidano alla memoria il cammino fatto. Il percorso Quello che presentiamo Ł un possibile percorso annuale per i gruppi di AC. Si tratta di un itinerario di riscoperta della fede battesimale, della novit inesauribile che caratterizza la vita cristiana. Ogni giovanissimo e giovane Ł infatti condotto davanti alla persona di Gesø, che lo invita ad essere suo discepolo, e di fronte alle esigenze che la sequela del Signore comporta. Punto di riferimento fondamentale Ł il testo formativo dei giovani e adulti di AC: Vogliamo seguire Gesø , che pur essendo pensato per la formazione personale costituisce anche la bussola per la condivisione della fede e per il cammino del gruppo. Sei atteggiamenti scandiscono l itinerario. Sono quelli del Profilo del giovane di AC . Da l infatti vengono i titoli dei sei tempi secondo cui si articola l anno associativo: 20 Ed essi andarono da Lui TEMPO Inizio PROFILO DEI TA P P E D E L TESTO VA N G E L O GIOVANI DI A C F O R M ATIVO DI M A R C O Vieni e vedi Gesø, la buona notizia Mc 1,1-15 Avvento-Natale Per una vita piena sociale Inizialicammino: Mc 1,16-3,6 la chiamata Pace Pace Insieme Gesø ci convoca: Mc 3,7-6,6a Quaresima In compagnia di Gesø Pasqua Con gratitudine La passione Mc 14-16 e gioia e la risurrezione CELEBRAZIONI SETTIMANE ASSOCIATIVE Consegna del Vangelo e del segno di croce Settimana dello Spirito Consegna del Settimana Credo(8 dicembre) Mese della la comunit Il cammino verso la croce Mc 8,27-10,52Consegna del Padre nostro Settimana della Carit Riconsegna Settimana del Credo e Effat della Comunit Pentecoste e Ad occhi aperti Gesø ci manda tempo ordinario in missione Mc 11,1-13,37 Gesø giudica la storia Mc 6,6b-8,26 Iniziative estive Per ogni tappa sono presentati: alcune citazioni dal Profilo dei giovani di AC ; l idea di fondo; i rimandi ai capitoli del testo formativo ( Vogliamo seguire Gesø ) e del sussidio per i giovanissimi ( Attraverso ); le indicazioni delle pagine dei Cammini formativi (giovanissimi e giovani) che possono collegarsi alle tematiche; le tracce per celebrare durante l anno la riscoperta della propria vocazione battesimale. Il percorso invita anche a inserire nel cammino associativo la proposta di alcune settimane speciali (vedi box), secondo gli orientamenti approvati dall Assemblea nazionale. Segni di novit Si tratta di individuare alcune esperienze da condividere tra tutte le associazioni e di dare segnali di vita associativa consistenti e visibili. In particolare, si propone che nella scansione delle attivit associative che entrano nella prassi ordinaria vi siano questi appuntamenti, validi per ogni 21 Ed essi andarono da Lui associazione diocesana, promossi - dove possibile - con gli uffici e organismi pastorali delle diocesi: la Settimana dello Spirito: settimana di spiritualit da proporre all inizio dell anno associativo per impostare in chiave spirituale tutto il cammino dell anno (prime settimane di ottobre); la Settimana Sociale: dedicata alla riflessione culturale, quale attuazione del progetto culturale, su un tema sociale possibilmente quello della Settimana Sociale Nazionale- da proporre a livello di AC diocesana o interparrocchiale (settimane centrali di novembre); il Mese della pace, sul tema della giornata della pace indetta dal Papa (mese di gennaio); la Settimana della carit : dedicata a un concreto impegno di solidariet (Quaresima); la Settimana della comunit : settimana di riflessione su un tema significativo di vita ecclesiale: da realizzare a livello diocesano o interparrocchiale (tempo pasquale). Questi impegni comuni, rapportati alle diverse realt diocesane, costituiscono uno dei modi con cui l AC intende vivere la sua scelta missionaria. (DAL D O C U M E N TO FINALE DELL XI ASSEMBLEA NAZIONALE DI AC, N . 26) Attraverso Il sussidio 2002/2003 per i giovanissimi di AC Dopo Divieto di sosta ecco ancora tra le mani dei giovanissimi uno strumento che accompagna il cammino personale, utile pure per il confronto e la condivisione in gruppo. Anche agli adolescenti, infatti, in quest anno associativo Ł chiesto di compiere il cammino dei discepoli di Gesø. Seguire il Signore nell et della crescita, dei sogni e dei progetti, degli slanci e delle contraddizioni, Ł possibile a patto di non fuggire davanti agli ostacoli che dentro e fuori di noi rendono meno sicuri i passi di ogni giorno. Attraverso offre dunque una mappa per un viaggio che si svolge nella quotidianit spesso segnata dalla paura di non farcela. Solo con fiducia si costruisce nel presente un futuro in cui ogni solitudine sia gi un esperienza superata. Il cammino di ricerca del giovanissimo di 22 Ed essi andarono da Lui tempo di inizio vieni e vedi S COPRIRCI CONOSCIUTI,A M ATI E CHIAMATI DAL S IGNORE CI FA SENTIRE LA RESPONSABILIT DI RISPONDERGLI C O N LA VITA ,L D O V E SIAMO,C O N GESTI E PAROLE C A PACI DI RENDERE RAGIONEdavanti DELLA NOSTRA SPERANZA . fermare al dubbio di fede; esso pu aiutare a (DAL P ROFILO DEI GIOVANI DI AC) AC non si pu capire che si sta crescendo. Il divertimento el affettivit sono altre due situazioni di vita in cui l adolescente si misura quotidianamente e spera di realizzare la sua personalit ancora in maturazione. La voglia di vivere diversamente il proprio tempo e l intensit con cui si possono vivere le relazioni piø ordinarie abilitano ognuno ad accogliere come dono la vita nelle situazioni piø varie. E a scoprire la novit di un esistenza costruita sulla Parola di Dio. Il titolo del sussidio, in piena continuit con Divieto di sosta, suggerisce lo stile e la prospettiva giusta. Passare Attraverso le pagine proposte ci fa entrare nel Mistero grande del Dio della vita senza rimanere impigliati nelle maglie pericolose dello scoraggiamento e delle crisi di passaggio. N 6 per Uno. Il profilo dei giovani di AC Il profilo del giovane di AC, come quello di ogni credente, Ł una vita, una vocazione a percorrere la stessa strada del Signore Gesø. Per questa sua caratteristica dinamica, si presta con fatica ad essere costretto in schemi e classificazioni. Ci nonostante ci sono dei punti di riferimento che aiutano nel cammino, cos come diventa necessario percorrendolo insieme ad altri unire i passi e provare a raccontare noi stessi. Ai nostri compagni di viaggio ma anche a coloro che incrociamo lungo la via, magari ai bordi della strada, bisognosi di una meta e una compagnia per tendere verso di essa. ¨ importante per noi provare a dire il sogno che ci accomuna, provare a raccontare la storia di amicizia, il contagio di passione, di idee, di esperienze vitali che da giovani viviamo in Azione Cattolica. Quello 23 Ed essi andarono da Lui del discepolo Ł un cammino che si pu fare solo insieme. E l AC Ł una risorsa preziosa: in essa impariamo la passione per la Chiesa e per il nostro tempo, il desiderio che ogni persona possa incontrare una comunit accogliente e rispettosa. Questo Ł l obiettivo del manifesto 6 per Uno : individuare il profilo del giovane di AC tra quelli dei giovani del vangelo. Le persone incontrate da Gesø, da lui amate e chiamate. ¨ stato il Papa ad indicarceli nel messaggio che ci ha indirizzato l 8 dicembre 2001: Natanaele; Pietro e Giovanni; Tommaso; il giovane ricco; Lazzaro; Marta e Maria. A partire da queste figure, proviamo a dire brevemente chi vogliamo essere, quali attenzioni caratterizzano il nostro cammino, su quali strumenti contiamo. 6 per Uno : sei tratti per un unico profilo, sei attenzioni per seguire l Unico Maestro. 24 Ed essi andarono da Lui el cammino iniziale del gruppo i giovanissimi e i giovani sono aiutati a comprendersi come discepoli invitati ad andare e vedere , approfondendo quali siano le pretese di Gesø e da cosa si riconosca la vita nuova dei cristiani. La consegna della croce sulla fronte e sui sensi apre simbolicamente all approfondimento delle esigenze del Vangelo quanto alla vita affettiva e alla sessualit , e alla scoperta della dignit altissima del corpo. Gesø, la buona notizia (Mc 1,1-15) Venditori di felicit ce n Ł tanti. La pubblicit non puoi non vederla e, anche se la guardi con un sano umorismo, ti fa pur sempre sentire la sete di qualcosa che deve dare pienezza alla vita e che non Ł riducibile alle cose, alle automobili, ai soldi, alla bellezza e al fascino. Se poi stai male e comincia ad assalirti la paura di avere qualcosa di brutto addosso non ci pensi due volte a ricorrere anche ai maghi, alle fattucchiere, a tutte le candeline possibili. Quando ti assale l angoscia per le notizie che vedi in TV o per i fattacci su cui tutti gli informatori trovano gusto a girare il coltello nella piaga ti domandi: a chi mi affido? Sono tutte cos le informazioni che nel mondo si possono avere? C Ł una pianta su cui posso salire per allargare l orizzonte della mia vita? C Ł una speranza? C Ł una gioia che non si ferma ad un sorriso che alla fine mi affatica i muscoli della faccia tanto Ł di maniera? (Vogliamo seguire Gesø, pag. 1) Attraverso sussidio per i giovanissimi di AC Solitudine Ogni tanto mi fermo a pensare al mio futuro, mi sono resa conto che non posso far nulla da sola. Eppure, mi accorgo che la falsit , l egoismo mi hanno portata a vivere con distacco la realt , esattamente come accade nei sogni . Nel silenzio del cuore maturano i sogni piø grandi e con la preghiera 25 Ed essi andarono da Lui continua diventano Vita. La solitudine non diventi isolamento! La pace vera cresce con la riconciliazione. Nei cammini formativi CF Giovani guida 4 Chiamati per nome - pag.104: Fatti a immagine dell Amore guida 2 Seguire il Signore - pag. 82: La castit : scelta del quotidiano guida 2 Seguire il Signore - pag. 21: Sulle orme di Dio CF Giovanissimi anno A - scheda 16: Lo sguardo su Gesø anno D - scheda 16: Alla sequela di Gesø 26 Ed essi andarono da Lui CONSEGNA DEL VA N G E L O E DEL S E G N O DI C R O C E SULLA F R O N T E E SUI SENSI La celebrazione Ł posta all inizio dell anno associativo, nell ambito della settimana dello spirito, con cui si d inizio a un percorso su ci che significa essere discepoli. Il percorso culmina l 8 dicembre. NO N CI SIA A LT R O VA N TO C H E L A C R O C E DI C RISTO Consegna battesimale del segno della croce Esposizione della croce Introduzione del sacerdote. Canto e collocazione di una croce. In ginocchio, momento di adorazione silenziosa della croce. Recita a due cori di un salmo. Pu essere proclamato, se lo si ritiene opportuno, il seguente testo di san Francesco di Sales: La sapienza eterna di Dio ha previsto fin dal principio la croce che egli ti invia dal profondo del suo cuore come un dono prezioso. Prima di inviartela egli l ha contemplata con i suoi occhi onniscienti, l ha meditata col suo divino intelletto, l ha esaminata al lume della sua sapiente giustizia. E le ha dato calore stringendola tra le sue braccia amorose, l ha soppesata con ambo, le mani se mai non fosse di un millimetro troppo grande o di un milligrammo troppo greve. Poi l ha benedetta nel suo nome santissimo, l ha cosparsa col balsamo della sua grazia e col profumo del suo conforto. Poi ha guardato ancora a te, al tuo coraggio... Perci la croce viene a te dal cielo, come un saluto del Signore, come un elemosina del suo misericordioso amore. In ascolto della parola di Dio Viene proclamata una lettura che sottolinea le esigenze radicali della fede (p.es. la vocazione di Abramo). Si pu cantare un salmo. Brano evangelico della chiamata dei primi discepoli narrato in Giovanni 1, 27 Ed essi andarono da Lui tempo di AvventoNatale per una vita piena S IAMO C A PACI DI SLANCI SINCERI NEL SEGUIRE IL S IGNORE. LA GENEROSIT DI U N M O M E N TO ,P E R ,N O N CI BASTA P E R D A R E ALLA NOSTRA VITA LA F O R M A C H E V O R R E M M O. P E R QUESTO ABBIAMO BISOGNO DI FARCI A C C O M PA G N A R E D A CHI CI P U INTRODURRE NELLA VITA SPIRITUALE, INSEGNARE LA PERSEVERANZA,AIUTA R E A DISCERNERE LA NOSTRA VOCAZIONE. N 35-42. Breve riflessione del sacerdote. In dialogo col Salvatore Canto. Seduti, si viene condotti da due lettori in un dialogo con Gesø Salvatore. Un sottofondo musicale pu aiutare il clima di raccoglimento. La guida pu introdurre il momento con queste parole: Gesø Signore che ci guida nel nostro cammino. A lui rivolgiamo le nostre domande e da lui accogliamo le risposte . 1 lettore: Ecco l agnello di Dio. Insieme: Maestro, dove abiti? 2 lettore: Venite e vedrete. (Breve pausa di silenzio) 1 lettore: Maestro, io ti seguir dovunque tu andrai. 2 lettore: Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua Insieme: Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci 28 Ed essi andarono da Lui i miei pensieri. (pausa) 1 lettore: Maestro, non t importa che moriamo? 2 lettore: PerchØ avete paura? Non avete ancora fede? Insieme: Signore, io credo. Aiutami nella mia incredulit . (pausa) 1 lettore: Se anche gli altri ti lasciassero, io non ti abbandoner mai. 2 lettore: Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte. Insieme: Signore, tu sai tutto, tu sai che ti voglio bene. (pausa) 1 lettore: Il Figlio dell uomo deve molto soffrire, essere messo a morte e risorgere il terzo giorno. Insieme: Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadr mai. 1 lettore: Via da me, satana! Tu mi sei di ostacolo, perchØ non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini! (pausa) Il sacerdote conclude: Signore, nostro Dio, Padre buono, ascolta le nostre invocazioni e concedici di seguire Cristo sulla via della croce, per essere liberati dalla schiavitø del peccato e gustare la gioia che ha promesso a chi crede in lui. La consegna del segno di croce Introduzione della guida che richiama come il battesimo significa essere stati acquistati a prezzo del sangue di Gesø, sparso sulla croce, e non appartenere piø a sØ stessi. La consegna battesimale del segno di croce sulla fronte e sui sensi rinnova l offerta di sØ stessi a Dio. Tutti si avvicinano al sacerdote mentre si esegue un canto adatto. Il sacerdote dice, tracciando una croce sulla fronte di ciascuno: Ricevi la croce sulla fronte: Cristo stesso ti protegge con il segno del suo amore 29 Ed essi andarono da Lui e della sua vittoria. Tornati al posto, in piedi, tutti all invito del sacerdote segnano sØ stessi come segue: (Sac.) Ricevete il segno della croce sugli orecchi, per ascoltare la voce del Signore. Tutti proclamano o cantano: Gloria a te, o Signore. (Sac.) Ricevete il segno della croce sugli occhi, per vedere lo splendore del volto di Dio. Gloria a te... (Sac.) Ricevete il segno della croce sulla bocca, per rispondere alla parola di Dio. Gloria a te... (Sac.) Ricevete il segno della croce sul petto, perchØ Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede. Gloria a te... (Sac.) Ricevete il segno della croce sulle spalle, per sostenere il giogo soave di Cristo. Gloria a te... Il sacerdote conclude: Signore, Dio onnipotente e misericordioso, che per mezzo della croce e della risurrezione del tuo Figlio, hai donato la vita al tuo popolo, concedi a noi, segnati con il segno della croce, di attingere da essa la forza che salva e di renderne testimonianza con la vita. Benedizione conclusiva e canto el gruppo si affronta la questione della dimensione vocazionale della vita, di ci che pu renderla bella e piena di significato, di cosa significhi essere cristiani laici nella Chiesa e nel mondo. La consegna del Credo diventa stimolo a chiarire cosa si crede o si crede di credere , misurandosi con il tema del rapporto tra uomo e creato, 30 Ed essi andarono da Lui della vita come dono (non soltanto come evento biologico). Inizia il cammino: la chiamata (Mc 1,16 3,6) Coccolati a non finire, da bambini, quando ci chiedevano che cosa farai da grande e ci sembrava rispondendo di fare un salto nel mondo degli adulti; la stessa domanda ci ha fatto arrabbiare non poco nell adolescenza e ci ha frustrato nella giovinezza. Non si sa mai davvero che decisioni prendere per la propria vita, per il proprio lavoro, per la vita di famiglia, per l esperienza religiosa. C Ł un et in cui si condensano tutte le decisioni: la giovinezza, un periodo che per cerca di dilazionarle il piø possibile, anche se sembra sempre che da tutte si possa tornare indietro: lavoro, studio, vita affettiva, fede, matrimonio, responsabilit a tempo. Ma c Ł qualcuno che ci pu far capire con forza da che parte stare? Siamo abbandonati su questa terra a caso oppure dentro di noi c Ł scritto un appello che si fa sentire costringente, basta che tendiamo l orecchio, mettiamo in allerta la coscienza? Per deciderci occorre solo sapere che cosa fare o abbiamo bisogno di affidarci a qualcuno che ci vuole bene? Gesø si presenta nel vangelo di Marco proprio cos . Ha una decisone radicale nella sua vita, la vive e in essa trascina quanti incontra. Lui chiama e dice: seguimi, perchØ sa di dover portare su di sØ ogni chiamata di vita piena che fa giungere agli uomini. (Vogliamo seguire Gesø, pag. 11) Attraverso sussidio per i giovanissimi di AC Paura Noi siamo il nostro futuro, ma abbiamo paura. Paura di gettarci via, di rimanere dimenticati, di non essere nessuno. Eppure, a volta, basta il sorriso di una persona cui si vuole bene . La paura buss alla porta della vita, la fede and ad aprire: non c era nessuno! 31 Ed essi andarono da Lui Per un approfondimento comune del significato dell Adesione all AC, segnaliamo la scheda: l AC chiama chi ama! (pag. 26). Nei cammini formativi CF Giovani guida 4 Chiamati per nome - pag. 85: Laici responsabili nella Chiesa guida 1 L incontro con Gesø - pag. 114: Diciamo a tutti che vale la pena essere cristiani guida 7 Vivere la carit - pag. 65: La carit nella storia CF Giovanissimi anno D - scheda 18: Un dono per la testimonianza anno D - scheda 24: La fatica e la bellezza della strada CONSEGNA DEL C R E D O (TRADITIO S IMBOLI ) Nel cuore della festa dell adesione nell ambito della settimana sociale, si propone ai giovanissimi il gesto che manifesta la loro volont di essere discepoli, sottolineando il valore di risposta alla vocazione battesimale dell adesione all AC. UN S O L O S IGNORE,U N A S O L A FE D E,U N S O L O B ATTESIMO La consegna battesimale del Credo degli apostoli Accensione del cero pasquale Introduzione del sacerdote. Canto. Accensione del cero pasquale, o di una lampada, simbolo della fede. Due lettori si alternano nella lettura di Isaia 60,1-3.19-20, oppure del salmo 89,16-38. Il sacerdote conclude: (Sac.) Signore Dio onnipotente, guarda questi tuoi figli che si istruiscono nel Vangelo del tuo Cristo: 32 Ed essi andarono da Lui tempo della Pace insieme SO L O GLI OCCHI DELL A M O R E S A N N O L E G G E R E O LT R E LE A P PARENZE E RICONOSCERE U N A PRESENZA A M ATA : C O N QUESTI OCCHI GUARDIAMO ALLA C HIESA, S E N T E N D O C E N E PA RTE VIVA E A S C O LTA N D O N E I L INSEGNAMENTO . (DAL P ROFILO DEI GIOVANI DI AC) fa che ti conoscano e ti amino, e, perseverando nella fede, siano luce del mondo secondo la tua volont . Per Cristo nostro Signore. Amen. Ascolto della parola di Dio Viene proclamata un brano della lettera agli Ebrei detta inno alla fede (11,1-12,2) o una lettura che narra del progetto di alleanza di Dio con l uomo (p.es. libro del Deuteronomio 6,1-9). Brano evangelico su Cristo-luce del mondo, tratto dal vangelo secondo Giovanni (9,141; oppure 12,44-50). Breve riflessione del sacerdote. Consegna del Credo Viene consegnato il Credo nei modi previsti dal rito dell iniziazione cristiana degli adulti. La guida pu introdurre questo momento con queste parole: La sintesi della fede della Chiesa Ł il Credo , tramandato nei secoli e fondato sulla testimonianza degli apostoli. Sono parole consegnate ad ogni cristiano nel momento del battesimo, affinchØ producano giorno per giorno i loro frutti di conversione. Le riceviamo stando in piedi: la posizione di chi Ł vivente. (Sac.) Carissimi, ascoltate le parole della fede per mezzo della 33 Ed essi andarono da Lui quale abbiamo ricevuto la nuova vita in Dio. Sono poche parole, ma contengono grandi misteri. Accoglietele e conservatele con cuore sincero. (Sac.) Io credo in Dio Padre onnipotente, (Insieme) creatore del cielo e della terra; e in Gesø Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria vergine, pat sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, mor e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscit da morte; sal al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di l verr a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen. Consegna della luce Il sacerdote si rivolge ai presenti dicendo: Ricevete la luce di Cristo. A voi Ł affidato questo segno pasquale, fiamma che sempre dovete alimentare. Illuminati da Cristo, vivete sempre come figli della luce; e perseverando nella fede, andate incontro al Signore che viene, con tutti i santi, nel regno dei cieli. Mentre si esegue un canto, tutti si avvicinano al cero pasquale e accendono una candela, tenendola accesa fino alla fine. 34 Ed essi andarono da Lui tempo di Quaresima in compagnia di Gesø LA LETTURA FREQUENTE,PERSONALE O COMUNITARIA,DELLA PAROLA DI D IO E LE OCCASIONI F O RTI DI SPIRITUALIT C O M E RITIRI E D ESERCIZI SPIRITUALI C H E METTIAMO PERIODICAMENTE IN A G E N D A, N CI AIUTA N O A VIVERE GIORNO P E R GIORNO ALLA PRESENZA DEL S IGNORE Preghiera di liberazione e benedizione La guida pu introdurre la benedizione finale con queste parole: La vittoria che ha sconfitto il mondo Ł la nostra fede. Per essa siamo liberati dalla paura della morte, che ci tiene schiavi e ci spinge al peccato. Le parole di benedizione che verranno pronunciate su di noi, ci siano di aiuto per perseverare nella fedelt a Cristo Signore. Il sacerdote, stende le mani sui presenti e dice: Dio onnipotente ed eterno, che per mezzo del tuo unico Figlio ci hai promesso lo Spirito Santo, ascolta la nostra preghiera: allontana da noi ogni spirito maligno, ogni opera del peccato, perchØ possiamo diventare tempio dello Spirito Santo. Conferma le parole della nostra fede: fa che non siano parole vane, ma forti ed efficaci secondo quella virtø e quella grazia, con cui il tuo Figlio liber il mondo dal male. 35 Ed essi andarono da Lui Per Cristo nostro Signore. Amen. Benedizione conclusiva e canto. 36 Ed essi andarono da Lui n gennaio, mese della Pace, il gruppo si misura con la visione di Chiesa come il Concilio ce la propone, confrontata con ci che della comunit dice il Vangelo di Marco. Si vaglia l impostazione individualista e frammentata della nostra cultura per cogliere come sia controcorrente la proposta cristiana, e di quanta urgenza ci sia della buona notizia che solo nell amore trova senso pieno alla vita. Si cercano i modi per far s che anche la propria parrocchia rifletta la visione grande di Chiesa data dal Concilio, consapevoli che in ogni luogo la comunione genera la pace. Gesø ci convoca: la comunit (Mc 3,7 6,6a) Che cosa c Ł che ci spinge ad andare tutti in una chiesa? In questa grande chiesa dove nessuno si toglie il cappotto o depone l ombrello e si tiene ben stretta la sporta? Non sarebbe meglio rinunciare subito e che ciascuno andasse a casa sua a pregare? Ma c Ł un progetto di comunit che Ł nato da tanto lontano. L ha tentato Dio lungo la storia degli uomini nel costruirsi un popolo, prendendo sempre pesci in faccia; Ł stato un sogno che non ha mai smesso di fare e Gesø l ha continuato e reso definitivo a partire dalla convocazione di un gruppetto di discepoli. (Vogliamo seguire Gesø, pag. 27-28) Attraverso sussidio per i giovanissimi di AC Fiducia Spero in un futuro migliore, anche se adesso mi sono un po persa; forse la felicit Ł dietro l angolo e devo solo fare qualche passo avanti per raggiungerla . Nei cammini formativi 37 Ed essi andarono da Lui CF Giovani guida 1 L incontro con Gesø - pag. 106: Essere corresponsabili guida 7 Vivere la carit - pag. 31: Vivere da fratelli nella comunit guida 5 Comunicare la fede - pag. 83: Il come della comunicazione della fede CF Giovanissimi anno C - scheda 13: Una Chiesa che condivide le gioie e le speranze anno A - scheda 22: Alla sorgente della comunione 38 Ed essi andarono da Lui el cammino di gruppo, inoltrandosi nella quaresima, ci si pu soffermare su come Gesø, nel Vangelo di Marco, insegna a pregare: la sua Ł un educazione a chiedere come figli e a non comportarsi piø da servi nei suoi confronti. Il cammino verso la croce (Mc 8,27-10,52) Non devi forzare troppo la fantasia o la memoria o la storia per cogliere che la vita Ł immersa nel dolore. La sofferenza Ł compagna di strada inseparabile di ogni uomo. Tanta te la procuri tu con le tue sregolatezze, con le tue manie, con i tuoi vizi, altra te la procurano gli altri, che non ti possono vedere, che godono nel farti del male; molta si abbatte sull innocente, sul povero, sul debole. C Ł una risposta a tutto questo? L unica possibilit di uscirne Ł la morfina o l analgesico, l ubriacatura per stare peggio di prima o c Ł una via di salvezza? Quante volte quando non ne possiamo piø ci rivogliamo a Dio, magari lo bestemmiamo, vogliamo una risposta. Nella carne si impianta questo reiterato perchØ ? Abbiamo anche delle persone buone che ci aiutano, che condividono; siamo alleviati, ma non sanati. Il dolore Ł la porta del senso, se rimane chiusa non troviamo risposta. Chi ce la apre? Gesø fa una fatica infinita a far capire ai suoi discepoli che questa strada Ł decisiva per ogni vita, che proprio la croce da scandalo diventa slancio. (Vogliamo seguire Gesø, pag. ?) Attraverso sussidio per i giovanissimi di AC Dubbio di fede Si aspetta un filo di luce, un bagliore che fa luce e ti fa uscire piano piano dall oscuro. Cercare una mano amica che ti tira fuori e ti spinge su un retto cammino. Credo per che ogni credente ha questi momenti . Beati quelli che pur non avendo visto crederanno! Tra le difficolt e i dubbi riguardanti la vita di fede dei giovanissimi, c Ł anche la partecipazione alla Messa. Pu risultare utile per il confronto in gruppo la scheda sulla Domenica (pag. 36). 39 Ed essi andarono da Lui tempo di Pasqua con gratitudine e gioia FINO A D O V E CI RAGGIUNGER IL S U O A M O R E? LA FEDE C H E CI ¨ STATA TRASMESSA F O N D A LA NOSTRA SPERANZA C H E N E S S U N A M O RTE,N E S S U N A NOTTE,N E S S U N A P R O VA ¨ DEFINITIVA . N Nei (DAL P ROFILO cammini DEI GIOVANI DI formativi CF Giovani guida 1 L incontro con Cristo pag. 91: Consapevoli del proprio battesimo (proposta dei riti del catecumenato) guida 2 Seguire il Signore - pag. 24: Padre nostro guida 3 Vivere in Cristo - pag. 23: Una relazione continua guida 4 Chiamati per nome - pag. 51: La liturgia delle ore CF Giovanissimi anno B - scheda 3: Non da soli anno D - scheda 19: L esigenza di una sosta 40 AC) Ed essi andarono da Lui CONSEGNA DEL PA D R E NOSTRO All inizio del tempo di quaresima, nell ambito della settimana della carit , si vive una celebrazione (simile al primo scrutinio del catecumenato) che affida a ciascuno l impegno della preghiera e della lotta spirituale nel tempo che prepara alla Pasqua. C ¨ U N S O L O PA D R E E VOI SIETE TUTTI F R ATELLI Consegna battesimale della preghiera del Signore Venerazione dell Icona Introduzione. Canto e collocazione di un icona (meglio se raffigurante la Trinit , o Gesø in preghiera, o Gesø con gli apostoli). In ginocchio, momento di venerazione silenziosa dell immagine sacra. Il sacerdote conclude dicendo: Sac.: O Dio onnipotente che manifesti la tua forza nella debolezza, invochiamo da te la forza della fede, perchØ sostenuti dalla parola del Vangelo che ci insegna a pregare e a chiamarti Padre, superiamo la tentazione di separarci da te. Per Cristo nostro Signore. Amen. In ascolto della parola di Dio Vengono proclamate due letture a scelta tra quelle previste nel rito dell iniziazione cristiana degli adulti (Osea 11,1.3-4.8-9; Romani 8,1417.26-27; Galati 4,4-7) intervallate dal canto di un salmo (p.es. Salmo 22 o parte del Salmo 102). Prima della lettura del vangelo, due lettori proclamano la fede nella parola di Dio. I presenti intervengono ad ogni invocazione dicendo: Signore, la tua parola Ł verit ! 1 lett.: Credo, Signore, Gesø, che i tuoi pensieri sovrastano i nostri pensieri e le tue vie sovrastano le nostre vie. 2 lett.: Credo, Signore Gesø, che la tua parola crea in noi un cuore 41 Ed essi andarono da Lui 1 lett.: 2 lett.: 1 lett.: 2 lett.: 1 lett.: 2 lett.: nuovo e uno spirito nuovo. Credo, Signore Gesø, che quanti ascoltano la tua parola e la mettono in pratica sono chiamati da te beati. Credo, Signore Gesø, che chi accoglie la tua parola sar amato dal Padre e anche tu lo amerai e ti manifesterai a lui. Credo, Signore, Gesø, che .lo Spirito che il Padre manda nel tuo nome ci insegna ogni cosa e ci ricorda tutto ci che hai detto. Credo, Signore Gesø, che se la tua parola rimane in noi, possiamo chiedere ci che vogliamo e ci sar dato. Credo, Signore, Gesø, che tu preghi anche per coloro che attraverso la nostra parola crederanno in te. Credo, Signore Gesø, che tu ci rendi una sola cosa come tu e il Padre siete una cosa sola. La consegna della preghiera del Signore A questo punto Il sacerdote si rivolge ai presenti con queste parole: Sac.: Voi che ricevete nuovamente la preghiera di Gesø, ascoltate come il Signore insegn a pregare ai suoi discepoli. Dal vangelo secondo Matteo. Segue la lettura del brano evangelico (Matteo 6,9-13), al termine del quale il sacerdote tiene una breve riflessione in cui spiega la necessit di imparare a pregare e il nesso tra preghiera e carit . Benedizione del pane La guida introduce il gesto spiegando che il pane, base del nutrimento quotidiano, Ł dono di Dio e frutto del lavoro, Ł segno di fraternit e condivisione; nella preghiera che Cristo ha insegnato, il pane compendia tutto ci che Ł necessario all esistenza umana; il pane Ł segno di Cristo, cibo della vita offerto e spezzato per tutti. (Sac.) Noi ti glorifichiamo, Dio nostro Padre, per Gesø Cristo, tuo Figlio, che ha benedetto i cinque pani nel deserto e li ha moltiplicati per nutrire la folla affamata. 42 Ed essi andarono da Lui Tu che riunisci la tua Chiesa per spezzare con noi il pane della parola e della vita eterna, fa che il nostro cibo sia fare la tua volont e che impariamo a condividere anche il pane terreno, per gustare la gioia di un autentica fraternit a lode e gloria del tuo nome. Per Cristo nostro Signore. A m e n. Il sacerdote traccia un segno di croce sul pane. Si recita il Padre nostro, poi, mentre si esegue un canto adatto, tutti si avvicinano al sacerdote che d a ciascuno un pezzo del pane benedetto, dicendo: (Sac.) Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna. Tornando a posto si consuma il pane. Il sacerdote conclude con la preghiera: Sac: Padre onnipotente e misericordioso, fa che per la comunione al corpo di Cristo siamo uniti nell amore tra noi e con Te, autore della vita, affinchØ il mondo intero si rinnovi per la crescita dei tuoi figli nella fede e nell amore. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benedizione e canto finale. 43 Ed essi andarono da Lui el tempo di Pasqua il gruppo approfondisce il dono e il senso del battesimo come mistero della nostra partecipazione alla morte e risurrezione di Gesø, come evento che ci ha inseriti in una comunit , ci fa liberi e ci affida un altissima vocazione. La passione e la risurrezione (Mc 14 16) Abbiamo nascosto i funerali, il dolore forse con un paio di occhiali scuri, ma la coscienza si continua a domandare: che cosa c Ł dopo questa vita? Siamo destinati a scomparire o la nostra vita da quando Ł iniziata nelle mani di Dio non terminer mai piø? Il nostro destino, per stare alla moda, Ł la reincarnazione, un altra avventura, magari in qualche animale o Ł quella vita piena che sogniamo, la realizzazione di tutte le aspirazioni che ci siamo fatti crescere, il superamento di tutti i torti che abbiamo patito? E il non adattarci al nulla che ci fa pensare cos oppure veramente c Ł risurrezione, non solo spostamento di data della morte come Ł avvenuto per Lazzaro? Una visione sicura di futuro non ci cancella il dolore della morte del distacco, del taglio dei nostri affetti, ma ci apre alla speranza, ci rid forza nel dolore, che non sar mai l ultima parola sulla nostra esistenza come non lo Ł stata per Gesø. (Vogliamo seguire Gesø, pag. ?) Attraverso sussidio per i giovanissimi di AC Divertimento Si pu dare sapore alla propria esistenza ricercando il proprio vero io. Forse, aiutando una persona bisognosa. Forse, semplicemente con un sorriso. Sono le piccole cose che rendono saporita la vita, non i grandi eventi! . 44 Ed essi andarono da Lui Pentecoste e tempo ordinario ad occhi aperti C E RTO ,OGGI ¨ DIFFICILE C R E D E R E. A N C O R PI D U R O ¨ VIVERE CI C H E SI C R E D E. N O N CI SOTTRAIAMO P E R AL COMPITO DI PRESTA R E ATTENZIONE A CI C H E CI CIRCONDA E C H E NOI STESSI VIVIAMO (IPROBLEMI A DELLA G E N T E,IL CLIMA C U LTURALE,IL DIBATTITO POLITICO) Nei cammini formativi CF Giovani guida 5 Comunicare la fede - pag. 26: Le radici del dono guida 4 Chiamati per nome - pag. 59: Dal battesimo una storia nuova guida 6 Testimoniare la speranza - pag. 97: Risorgere con Lui CF Giovanissimi anno B - scheda 20: Il Battesimo, nostra Pasqua anno B - scheda 21: Gesø in mezzo a noi 45 Ed essi andarono da Lui R ICONSEGNA DEL C R E D O (REDDITIO S YMBOLI) E D E L L E FFET RITO In prossimit della Pentecoste si sottolinea con una celebrazione la vocazione missionaria della Chiesa e l impegno del discepolo ad annunciare con coraggio e libert ci in cui crede. LA MIA B O C C A PROCLAMI L A T U A L O D E La riconsegna del Credo e il rito dell Effat Intronizzazione della parola di Dio Introduzione del sacerdote. Si esegue un canto mentre viene collocata in evidenza la Bibbia e accesa una lampada. Il sacerdote conclude: Signore, concedi a noi che abbiamo conosciuto il tuo disegno di amore e i misteri della vita del tuo Cristo, di professarli con la bocca, di custodirli con la fede e di compiere sempre nelle opere la tua volont . Per Cristo nostro Signore. Amen. Ascolto della parola di Dio Viene proclamato un brano che richiama il nome nuovo dato da Dio ai suoi eletti (Genesi 17,1-7; oppure Isaia 62,1-5; oppure Apocalisse 3,7-13). Si pu cantare un salmo. Brano evangelico: Marco 7,31-37. Breve riflessione del sacerdote. Riconsegna del Credo Viene riconsegnato il Credo: si sottolinea la chiamata di ogni battezzato ad annunziare il Vangelo vivendo con amore il sincero dono di sØ, sull esempio di Gesø. Come previsto dal rito dell iniziazione cristiana degli adulti, la riconsegna consiste nella semplice recita del Credo apostolico (per il testo, vedi schema di 46 Ed essi andarono da Lui celebrazione della consegna del Credo). Rito dell Effat Canto. La guida pu introdurre il rito spiegando che in esso si sottolinea la necessit di un aiuto dall alto, dell illuminazione interiore prodotta dallo Spirito Santo, per poter ascoltare la parola di Dio e annunciarla con la santit della vita. Seguono perci le invocazioni a Cristo, unico necessario: Sac.: nostra 1 lett.: 2 lett.: destino, 1 lett.: per 2 lett.: 1 lett.: 2 lett.: giustizia, 1 lett.: ad 2 lett.: doni A Cristo, l unico necessario per la nostra vita, rivolgiamo la invocazione, dicendo insieme: Tu ci sei necessario! O Signore, solo maestro delle verit indispensabili della vita: Tu ci sei necessario! O Signore, che ci fai conoscere il nostro essere e il nostro e la via per conseguirlo: Tu ci sei necessario! O nostro redentore, che ci fai scoprire la nostra miseria non condannarci, ma per guarirla: Tu ci sei necessario! O nostro redentore, che ci doni la speranza della santit : Tu ci sei necessario! O nostro fratello, che ci fai ritrovare le ragioni vere della fraternit tra gli uomini: Tu ci sei necessario! O nostro fratello, che ci fai trovare i fondamenti della i tesori della carit , il bene sommo della pace: Tu ci sei necessario! O Gesø crocifisso, che ci riveli il senso della sofferenza e dai essa un valore di espiazione e di redenzione: Tu ci sei necessario! O vincitore della morte, che ci liberi dalla disperazione e ci le certezze che non tradiscono in eterno: Tu ci sei 47 Parte Terza/la profezia Ed essi andarono da Lui la profezia giovane dell AC F necessario! Sac.: O Cristo, o Signore, o Dio-con-noi, tu ci sei necessario per imparare l amore vero e per camminare, nella gioia e nella forza della tua carit , lungo il cammino della nostra via faticosa, fino all incontro finale con Te amato, con Te atteso, con Te benedetto nei secoli dei secoli. Amen. Tutti si avvicinano al sacerdote, che tocca col pollice l orecchio destro e sinistro dei singoli fedeli e la loro bocca chiusa, dicendo al primo: Sac.: Effat: Apriti, perchØ tu possa professare la tua fede per tutta la vita a lode e gloria di Dio Mentre si esegue un canto adatto, il sacerdote prosegue il rito con gli altri dicendo soltanto: Sac.: Effat: Apriti. Preghiera di liberazione e benedizione Introduzione alla benedizione finale. Il sacerdote, stende le mani sui presenti e dice: 50 Ed essi andarono da Lui Signore Gesø, tu sei la fonte cui giungiamo assetati, tu sei il maestro che cerchiamo. Davanti a te, che solo sei santo, non osiamo dirci senza colpa. Per la forza del tuo nome, che invochiamo fiduciosi, vieni a salvarci, Signore. Comanda allo spirito maligno che hai sconfitto con la tua risurrezione. Mostraci la via da percorrere nello Spirito Santo, perchØ camminando verso il Padre in novit di vita lo adoriamo nella verit . Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli Amen. Padre nostro Benedizione conclusiva e canto 51 Ed essi andarono da Lui Pentecoste e nei campi estivi, il gruppo apre gli occhi sulla presenza di Gesø che giudica la storia e sulle esigenze della missione cristiana, una missione di speranza e libert . Gesø ci manda in missione (Mc 6, 6b-8,26) La gente ha bisogno di Dio. I giovani si fanno domande su Dio. Che senso ha questa vita? Dove siamo diretti? PerchØ c Ł tanta ingiustizia nel mondo? Chi ha fatto tutta questa bellezza che ogni giorno contempliamo? C Ł qualcuno che mi vuol bene senza che me lo abbia a meritare? Sono tante le domande che percorrono le nostre coscienze. Alcune hanno risposte, altre continuano a scavare dentro finchØ non trovano. I cristiani hanno conosciuto il volto di Dio, lo hanno visto in Cristo, ma spesso se lo tengono per sØ. Lo chiudono nelle sacrestie, lo isolano in circuiti impossibili, lo ingessano, lo camuffano con le loro incrostazioni. Magari ne parlano anche, ma non sono convinti; lo professano, ma ne accompagnano la proposta con una vita sbagliata. Altre volte siamo senza gioia. Cos capita che la sete non trova la fontana cui andare a bere o, se la trova, la vede circondata da una palizzata che la protegge. Gesø giudica la storia (Mc 11,1-13,37) Siamo cittadini del mondo. Stanno lentamente, ma inesorabilmente crollando le barriere. Ci sembra fantascienza la memoria delle guerre che l Europa s Ł fatta anche solo nel secolo scorso con accanimento. Chi ricorda il muro di Berlino? I nostri nipoti quando ne sentiranno parlare stenteranno a credere. Speriamo che diventino lentamente ricordi lontani tutte le guerre che stiamo vivendo a livello mondiale, ma non sar presto. Fare la storia bene non Ł facile. Ma la storia Ł nelle mani di Dio e oggi quelle mani hanno bisogno del cuore di ciascuno: un cuore attento, vigile, dedicato, consapevole che sa leggere in filigrana gli avvenimenti e caricarli di speranze. Non siamo buttati a caso in questo mondo. C Ł un disegno da realizzare faticosamente, ma quotidianamente, ciascuno con la propria piccola parte da accostare a quella degli altri. (Vogliamo seguire Gesø, pag. ?) 52 Ed essi andarono da Lui Attraverso sussidio per i giovanissimi di AC Affettivit La vita Ł soprattutto quando ci si lega. Non possiamo vivere senza guardarci attorno ed entrare in rapporto con gli altri. Il rapporto affettivo Ł spesso contrastato, ma senza saremmo vuoti . Nella Lettera aperta al giovanissimo (pag. 58) si parla del discernimento, del bisogno di compagni di strada per viaggiare verso la felicit , del saper dire grazie per la vita 53 Ed essi andarono da Lui Nei cammini formativi CF Giovani guida 2 Seguire il Signore - pag. 54: Da uomini liberi guida 4 Chiamati per nome - pag. 45: Amicizia e cittadinanza guida 6 Testimoniare la speranza - pag. 66: Uomini per un futuro di speranza CF Giovanissimi anno C - scheda 26: Come nani sulle spalle di giganti anno B - scheda 12: Gesø, parola e gesto di pace 54 Ed essi andarono da Lui are AC non significa parlare dell associazione, ma viverne l essenza profonda nella vita quotidiana, assumere quegli atteggiamenti che ne caratterizzano la sostanza. L Azione Cattolica, nei suoi 134 anni di storia, ha spesso cambiato le forme organizzative e le modalit concrete di presentarsi, ma ha conservato intatto il patrimonio ideale che ne aveva provocato la costituzione: accompagnare i laici cristiani a vivere da corresponsabili nella Chiesa e da testimoni nella societ . Per questo l attualit dell AC non Ł venuta meno e ancora oggi costituisce un dono di cui la comunit cristiana, e quella civile, hanno bisogno. La sua profezia nel tempo di oggi Ł nel saper condividere con tutti, dentro e fuori l associazione e la Chiesa, il proprio carisma : quei valori evangelici attorno ai quali generazioni di laici si sono formati e spesi. Durante l Assemblea nazionale dell aprile 2002, la presidente Paola Bignardi l ha espresso cos : E qui la profezia dell AC: comunione; interiorit ; fiducia; fraternit , passione civile. In queste cinque parole c Ł la profezia di un amore umile e mite che nella semplicit e nella discrezione costruisce non solo le coscienze, ma anche la comunit cristiana e la societ civile. PerchØ la Chiesa e la societ non smettono di essere piø ricche se hanno al loro interno la forza costruttiva di questo amore umile e mite, che trae dal Vangelo le sue ragioni . Quella dell AC, dunque, Ł una profezia giovane perchØ Ł per i giovani, perchØ non pu vivere senza i giovani, perchØ sempre giovane Ł il vangelo e chi lo vive ogni giorno. Come dire l AC ai giovani oggi? La parola rinnovamento Ł piuttosto in voga in AC negli ultimi anni: bisognerebbe davvero essere dei tagliati fuori per non essersene accorti! Per proporre al proprio gruppo un modo nuovo d essere associazione Ł anzitutto indispensabile che gli animatori per primi abbiano chiaro cosa significa: non Ł scontato, infatti, che si intenda il rinnovamento tutti nello stesso modo. Per fissare subito le idee, va chiarito che il nuovo di cui si parla non Ł qualunque cosa di mai fatto, mai visto, mai tentato. Ci significa che l animatore non contribuir a rinnovare l AC e non la dir ai giovani con cui condivide il cammino se riterr solo di dover escogitare iniziative inedite, profondendo energie nel tentativo di 55 Ed essi andarono da Lui attirare i giovanissimi e di non stancare i giovani. Questa strada, lo sappiamo tutti bene, non ha granchØ di nuovo, anzi: forse Ł ci che porta a quello stress di cui talvolta si soffre in AC. Ancora, il nuovo di cui si parla non Ł nemmeno qualunque cosa di vecchio cui si sia appiccicata l etichetta di novit . Questa errata interpretazione del rinnovamento capiterebbe se ci si limitasse a fare le iniziative di sempre con qualche aggiustamento linguistico (per intenderci: non basta chiamare laboratorio un incontro di gruppo perchØ questo sia davvero un esperienza diversa di partecipazione...). Il nuovo di cui si parla e che si auspica in AC Ł ci che fa dell associazione anzitutto un luogo trasparente di quella novit che Ł stata capace di dare senso al nostro stare al mondo, quindi ci che fa dell Associazione un luogo di incontro con Cristo e un esperienza di Chiesa missionaria, non rinchiusa nelle sale parrocchiali. L animatore contribuir a questa trasparenza anzitutto curando seriamente il proprio rinnovamento interiore e spirituale: non Ł pensabile che comunichi vita e amore chi non Ł vivo e non ama. In secondo luogo, dir la nuova AC in modo credibile chi sapr puntare a vivere nuove relazioni con i giovani e gli altri soci; il desiderio e l impegno dell animatore dovrebbe essere quello di vivere con tutti (il Signore, gli amici di AC, ogni uomo, la storia...), per quanto Ł nelle sue possibilit , un amicizia di credenti. A livello operativo, nella programmazione delle attivit e nella gestione dei momenti formativi, sar importante saper deragliare con intelligenza dai binari delle tradizioni consolidate, per orientarsi pienamente alla condivisione della ricerca della fede con i giovanissimi e i giovani con cui si vive. In concreto, prima di fare alcunchØ l animatore dovrebbe porsi alcune domande, per esempio: Come questa iniziativa esprime il rinnovamento che vogliamo per l associazione? Che volto di AC fa vedere? Crediamo a quel che stiamo facendo, ovvero: ci scalda il cuore? Alimenta il nostro amore a Gesø? Ci insegna a pregare? 56 Ed essi andarono da Lui Aiuta il nostro discernimento dei segni dei tempi? Consiglieremmo a un caro amico di partecipare a quella stessa attivit ? Parteciperemmo noi a una proposta analoga che altri ci facessero? Come questa attivit o iniziativa esprime la profezia dell AC, ovvero: fa crescere la comunione? Alimenta la nostra interiorit ? Aiuta l associazione a diventare un luogo di fraternit ? Nasce da fiducia e da spinta missionaria o da paura e autodifesa? Esprime la passione civile provocando a partecipare alla vita della societ ? Confrontarsi con questo tipo di domande, meglio se insieme ad altri animatori e meglio ancora se insieme ai responsabili dell AC parrocchiale o interparrocchiale, obbliga poi a tirarne le conseguenze con libert e coraggio. Se questa sfida viene accolta, l animatore pu star certo che avr fatto bene la sua parte nel cammino di rinnovamento dell AC, aiutando a ridare bellezza e intensit a un esperienza che ha per molti perso sapore, essendo andato smarrito il senso della ricerca continua della verit , di un rapporto vivo con Cristo e di relazioni autentiche tra le persone. Da quanto detto si capisce ormai che dire l AC ai giovani oggi non Ł questione di trovare un modo piø persuasivo di indurli a tesserarsi, ma implica un forte coinvolgimento dell animatore in un serio cammino di crescita spirituale, in ricerca di una fede che abbia qualcosa da dire alla vita e di un modo di essere associazione che esprima il bello di sentirsi Chiesa in cammino. Il rinnovamento dell AC dipende anche da quanto, nel concreto dei gruppi parrocchiali e delle occasioni di incontro associativo, si sapr superare quell atteggiamento di attesa un po passiva di indicazioni dall alto e si prender il coraggio di sperimentare, l dove si Ł, una maniera di far parlare cristiano alla vita. 57 Ed essi andarono da Lui materiali S ULLA FILIGRANA DELLE CINQUE PAROLE DI PROFEZIA DELL AC DI OGGI, ABBIAMO R A C C O LTO NELLE PROSSIME PAGINE ALCUNI STRUMENTI PREZIOSI, ASSOCIATIVI E N O N. COMINCIAMO D A QUELLI C H E TO C C A N O PI D A VICINO LA VITA DELLA N O S T R A ASSOCIAZIONE. Cara Azione Cattolica I Vescovi italiani scrivono all AC I vescovi italiani guardano al cammino di rinnovamento in atto nell Azione cattolica italiana (AC), confermando la gratitudine e l apprezzamento per ci che l associazione ha rappresentato e rappresenta per la missione della chiesa nel nostro paese. Il Consiglio episcopale permanente vuole contribuire a tale cammino con alcune riflessioni, indirizzate alla Presidenza nazionale dell Associazione e per il tramite della medesima ai responsabili, ai sacerdoti assistenti e a tutti i soci, con l intento di accompagnare, sostenere e incoraggiare . Inizia cos la lettera approvata dal Consiglio episcopale permanente il 12 marzo, rivolta direttamente all AC e indirettamente all intera Chiesa italiana, perchØ si prenda carico di un rinnovamento in atto che non riguarda solo gli associati, ma in qualche modo ne rilanci la peculiarit ecclesiale. Un patrimonio da reinvestire nel mutamento La peculiare identit dell AC e la diretta collaborazione con la gerarchia, per la realizzazione del fine generale apostolico della chiesa (Statuto dell AC, art. 1; cf. art. 5) precisa la lettera motivano la connotazione pastorale della vostra associazione, la sua singolare collocazione nel panorama delle aggregazioni ecclesiali e l assidua cura ad essa rivolta dai pastori . Questa tipica esperienza di laici vi si legge ancora rappresenta una grande risorsa per la chiesa in Italia e richiede oggi una rilettura, attenta all eredit del passato e, insieme, coraggiosa nell assumere 58 Ed essi andarono da Lui forme rinnovate per il futuro. Riconosciamo, infatti, che senza l AC sarebbe stato impossibile in vari contesti tradurre a livello popolare le scelte maturate dall episcopato per l attuazione delle indicazioni conciliari nella catechesi, nella liturgia e nella testimonianza della carit , come anche nella proposta di un modello di chiesa caratterizzato dalla comunione e dallo slancio missionario . La promozione dei laici cristiani, nella visione di chiesa propria del Concilio Vaticano II Ł una delle tesi espresse dalla lettera passa anche attraverso le diverse forme di aggregazioni laicali, tra le quali un posto particolare spetta all Azione Cattolica . Forti di questa identit associativa rileva la CEI guardando con simpatia e sostegno al rinnovamento in atto siete impegnati con particolare responsabilit a far vostro l invito del Santo Padre a prendere il largo , tenendo lo sguardo fisso su Gesø, l inviato del Padre. Tale invito si fonda sulla consapevolezza che solo una sempre piø profonda conoscenza di Cristo e del suo mistero, una continua ricerca della contemplazione del suo volto, una viva esperienza di incontro con Lui nella Parola e nei Sacramenti, una convinta accoglienza della chiamata universale alla santit e, insieme, l attenzione al mutare del contesto culturale e sociale possono dare efficacia all annuncio del Vangelo e credibilit alla sua testimonianza . Guardando al futuro Tra le sollecitazioni presenti nella lettera c Ł anzitutto la conferma della fondamentale scelta per la missione e per l evangelizzazione (che) porta l AC a misurarsi oggi con l incredulit , con l indifferenza, con la ricerca di quanti non si riconoscono esplicitamente o consapevolmente in una prospettiva cristiana, nonchØ con la diffusa estraneit nei confronti di un cammino ecclesiale . Insomma, una ripresa di impegno formativo, di dialogo, di proposta, che d altra parte fa parte di una lunga tradizione. Inoltre, una richiesta di essere stimolo alla missionariet . Chiediamo ai laici di AC di essere presenti nelle comunit parrocchiali, stimolandone la missionariet , e di inserirsi con passione apostolica negli ambienti di vita: la famiglia, la scuola, il mondo del lavoro e quello delle relazioni sociali, la politica La loro testimonianza 59 Ed essi andarono da Lui evangelica potr contribuire a illuminare di senso cristiano queste esperienze e a incrementare la condivisione e la collaborazione con ogni persona di buona volont . Tra tutte le caratteristiche che hanno visto l AC fare scuola in campo pastorale per generazioni di laici, quella che qui con maggiore insistenza ritorna Ł il primato da riservare alla formazione dei fedeli laici. Infatti, la lettera esplicita: Ci attendiamo un esemplarit formativa (CiV, n. 61), attraverso qualificati e rinnovati itinerari di santit laicale, proposti alle diverse et e condizioni di vita, tenendo presenti le esigenze di crescita delle persone. Occorre pensare a livello parrocchiale o interparrocchiale, zonale o diocesano a luoghi significativi e a momenti forti di formazione, per alimentare il cammino di fede dei soci, da offrire all occorrenza anche a coloro che hanno fatto scelte di servizio nella comunit ecclesiale o civile... (in) una tradizione alla quale non deve mancare continuit . Questi itinerari di spiritualit concludono i vescovi con l intento di accompagnare, sostenere e incoraggiare il rinnovamento dell AC potranno far maturare gradualmente una credibile e gioiosa testimonianza cristiana,in questo tempo impegnativo e difficile ma per molti versi straordinario . Il testo integrale della Lettera si pu scaricare dal sito nazionale dell AC, alla pagina: http://www.azionecattolica.it/aci/Chi_siamo/Documenti/Doc_presidenza/Documenti _CEI /Lettera_CEI Ancora la parola ai giovani Il libro, che si apre con una lettera del Papa ai giovani di AC, raccoglie i contributi elaborati in occasione dell incontro nazionale del 7-9 dicembre 2001, intitolato: La parola ai giovani nell AC che cambia . Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non si tratta per degli atti di un convegno, o del resoconto di un iniziativa che appartiene al passato. Sono pagine vive, perchØ contengono i sogni, le attese, le offerte dei giovani di AC alla loro associazione. Uno sguardo sul presente e sul futuro, sull interiorit e sulle relazioni. Ascoltare i giovani per rinnovare l AC: questo era l obiettivo di 60 Ed essi andarono da Lui quell incontro nazionale. Un obiettivo raggiunto ma non esaurito, perchØ Ł sempre tempo di ascoltare i giovani, e di farli dialogare tra loro. Per questo il libro rilancia le domande del discernimento circa la propria vita credente, la comunit cristiana, l esperienza associativa. Le lettere al mio amico prete e al mio amico che non crede sono strumenti preziosi per portare ancora nel gruppo temi fondamentali come il rapporto con i sacerdoti, il modo di essere Chiesa, il dialogo con quanti non condividono il nostro cammino di fede. Il cammino particolare di quest anno associativo trae origine anche da qui. Azione Cattolica Italiana Settore Giovani, Insieme Ł possibile La parola ai giovani nell AC che cambia, Fondazione Apostolicam Actuositatem , Roma 2002, ⁄ 6,00. In viaggio nel quotidiano, sulle orme dei discepoli Immagina una radura verde, completamente pianeggiante, infestata da lupi. Non lupi qualsiasi: grandi lupi violacei dal pelo folto, e lo sguardo perplesso. S , perplesso, perchØ fronteggiati ogni tanto da una pecora giallina per nulla impaurita, con l aria sicura di sØ (occhiali da sole compresi!) e il sorriso di chi la sa lunga di chi sa che non ha nulla da temere, pur se ha di fronte molti lupi, perchØ ha conosciuto la fedelt di un buon pastore. La copertina dell Agendissimo 2002-2003, gi da sola, Ł tutto un programma! Anche quest anno, il cammino quotidiano dei giovanissimi (e giovani) di AC non pu fare a meno di questo compagno si strada, simpatico e profondo, fedele e aperto alla vita. Le rubriche ( In Tempo sull anno liturgico; Spazio Studenti ; A vele spiegate e Sei per Uno sulla regola e il profilo del giovane di AC) sono pensate proprio per accompagnare la proposta di sequela del Signore Gesø nella vita ordinaria. Con un sorriso, come le pecore in copertina Azione Cattolica Italiana Settore Giovani, Agendissimo 2002/2003, Fondazione Apostolicam Actuositatem, Roma 2002,⁄ 9,50. 61 Ed essi andarono da Lui 62 Ed essi andarono da Lui comunione Pazzi in Alabama di Antonio Banderas; con Melanie Griffith, David Morse, Lucas Black, Rod Steiger; USA, 1999; 112 min. L America degli anni 60 secondo Antonio Banderas. Nell intreccio tra la fuga verso Hollywood di una casalinga frustrata che vuole essere una star e la lotta dei neri di Alabama per il riconoscimento dei loro diritti, si dipana una storia surreale e accattivante. Storia di famiglia, di solidariet , di lucida follia. Da ricordare la parte del processo, uno dei piø divertenti della storia del cinema. La stanza del figlio di Nanni Moretti; con Nanni Moretti, Laura Morante, Jasmine Trinca, Giuseppe Sanfelice, Stefano Accorsi, Silvio Orlando; ITA, 2001; 99 min. L a situazione Ł di una tragicit che sembra non lasciare scampo: la morte di un figlio, in una famiglia, ebbene s , felice. Ecco che il dolore, il piø terribile per un genitore (e una sorella), comincia a incrinare i rapporti tra i famigliari, quando arriva la lettera di una ragazza che conosceva il figlio Palma d oro a Cannes per il nostro regista piø amato otralpe con un film intenso, asciutto e aperto: cosa aspetta la famiglia Sermonti alla fine del viaggio? I miei numeri di Renato Zero, 2000 www.zeromania.com E ssere insieme per... fare entrare amore in ogni cuore finchØ ce ne sta , o solo per vivere e capirsi e rinventarsi , o per portare in 63 Ed essi andarono da Lui salvo un amore senza perdersi in astruse strategie . Zero ha saputo raccogliere un album in cui si respira compagnia gi dai titoli (Cercami, La pace sia con te, I migliori anni della nostra vita...) e ancor piø nei bellissimi testi. S HAFIQUE K E S H AVJEE, Il Re, il Saggio e il Buffone, Einaudi Tascabili 2000, ⁄ 8,50. C he cosa succede quando un ateo, un buddista, un indø, un musulmano, un ebreo e un cristiano sono chiamati a confrontarsi e a dire ciascuno la propria verit ? Il libro presenta sotto forma di racconto una panoramica delle principali religioni, immaginando un simbolico torneo in cui i singoli partecipanti cercano di mettere in luce gli aspetti piø suggestivi e pregnanti della propria fede. Pur non andando oltre una panoramica generale di primo approccio, il testo ha il pregio di far dialogare tra loro le grandi tradizioni religiose, nello sforzo di coglierne l essenza profonda e non disdegnando perle di purissima poesia e mistica. E RRI D E LU C A, Un papavero rosso all occhiello senza coglierne il fiore, Ed. Circolo Culturale Il Menocchio 2001. C i sono racconti di tutti i tipi in questo libriccino di De Luca, ma sono soprattutto storie di incontri, con persone soprattutto, ma anche con i fatti della vita, visti con gli occhi di uno che si sforza di sentire propria, da vicino o da lontano, con la solidariet delle mani e del cuore, un pezzetto della storia degli uomini del suo tempo. 64 Ed essi andarono da Lui http://www.chiesacattolica.it/cci/cei/uffici/ecu/index.html Link alle pagine web del Segretariato per l ecumenismo e il dialogo della CEI, che promuove l incontro con le altre chiese cristiane e il dialogo con le altre religioni. http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/index_it.ht m E il sito ufficiale del Pontificio Consiglio per la Promozione dell Unit dei Cristiani che si occupa dei rapporti con le altre chiese cristiane sorelle . http://www.kaleidon.it/cattedra/ Per sapere di piø sulla cattedra dei non-credenti promossa dalla diocesi di Milano, dove annualmente credenti e non credenti si confrontano sulle grandi tematiche della fede, dell etica, della societ . interiorit Liam di Stephen Frears; con Anthony Borrows, Ian Hart, Claire Hackett; UK/GER/ITA, 2000; 91 min. L iam Ł un bambino di sette anni, il figlio piø piccolo di una famiglia operaia che vive in un quartiere a maggioranza irlandese di Liverpool intorno agli anni Trenta. La vita Ł dura per la sua famiglia e Liam osserva con uno sguardo tenero e corrucciato, da bimbo quasi adulto, il dentro e il fuori di una realt piø grande di lui, portandosi dentro un peccato incapace di confessare. E camminando sull orlo di un piccolo grande inferno. 65 Ed essi andarono da Lui The Big Kahuna di John Swanbeck; con Kevin Spacey, Danny De Vito, Peter Facinelli; USA 1999; 90min. I l grande Kahuna Ł il cliente perfetto, quello che devono cercare di agganciare in una suite d albergo tre piazzisti decisamente eterogenei tra loro per et e caratteri. Tutto il film si muove sostanzialmente tra quattro pareti e respira dei dialoghi (ben scritti e ben recitati) che i protagonisti si scambiano. Larry, Phil e Bob riuscono a catturare l attenzione dello spettatore parlando, tra l altro, di amore, amicizia e religiosit . Se vi par poco Scaramante di Cristiano De AndrØ, Edel 2001 w w w.cristianodeandre.net Q uanto tempo ci vuole per capire l amore / e poi quanto dolore per capire me Ł l interrogativo posto in Fragile scusa. E una vera risposta non c Ł, se non nelle dita che inseguono gli accordi / di questa vita che non so dove mi porti (Sempre ana ). Senza paura, perchØ la morte esiste / ma Ł solo un piccolo destino / e poi c Ł l amore, l amore / a volte troppo lontano / a volte troppo vicino (Il silenzio e la luce). G IOVANNI M OIOLI, Il discepolo, Glossa 2000, ⁄ 9,30. C 66 ontinua la pubblicazione postuma delle opere di Giovanni Moioli, indimenticabile maestro di spiritualit , con questa raccolta di Ed essi andarono da Lui riflessioni sulla figura del discepolo di Gesø. Imparare ad essere discepoli ricorda l autore Ł rendersi consapevoli di un mistero d amore, dimorarvi, per vivere ed agire nella medesima direzione. ¨ come lasciarsi configurare e determinare dalla realt del cuore nuovo , il cuore trafitto del Crocifisso, e aprirsi a una comunione che conosce l esperienza della croce. Anzi, la croce stessa Ł quella del farsi discepoli del Signore, seguendone le orme fino al dono totale di sØ. Per leggere il vangelo di Marco I l vangelo di Marco Ł al centro del cammino formativo di quest anno. Per approfondirne il messaggio pu essere utile accostare qualche commento al testo evangelico. Fra quelli piø accessibili e adatti ai giovani, ne segnaliamo alcuni, a cominciare da quello di Bruno Maggioni: l I racconto di Marco, Cittadella Editrice, Assisi 1997. Silvano Fausti propone un commento del secondo vangelo attraverso il metodo antico della lectio divina: Ricorda e racconta ilVangelo - la catechesi narrativa di Marco, ed. Ancora. A cura dello stesso autore, le edizioni Ancora pubblicano: IlVangelo di Marco - traduzione, commenti e preghiere di Silvano Fausti, dove il testo Ł presentato in una versione ritmica aderente all originale greco. Un agile commento Ł anche quello di Mauro Orsatti (Marco. Il primo Vangelo, Edizioni San Paolo 1998); oltre ad alcune chiavi di accesso al vangelo vi si trovano alcuni esempi di interpretazione e una sintesi della cristologia di Marco. Piø corposi sono invece il Vangelo di Marco di Jacques Hervieux (Edizioni San Paolo, pp. 322) e All alba del nuovo millennio, Commento-riflessione sul vangelo di Marco, che si legge nelle domeniche dell Anno B, di Vincenzo Paglia (Edizioni San Paolo 1999, pp. 304). Infine, segnaliamo non un commento, ma il testo stesso del vangelo pubblicato con una grafica vivace e accattivante: l I vangelo secondo Marco ai giovani, Edb 2000. Pu essere utile, specie con i giovanissimi, per aiutarli ad accostare ad una Parola sempre nuova. 67 Ed essi andarono da Lui http://www.taize.fr/it/index.htm Sito della Comunit internazionale di TaizŁ, fondata da FrŁre Roger, luogo di incontro e di preghiera fra giovani cristiani di tutto il mondo. http://www.intratext.com/bri/ Questa singolare Biblioteca religiosa on-line raccoglie e rende disponibili a tutti i maggiori testi di spiritualit del cristianesimo, ma anche delle altre religioni. http://www.camaldoli.it/ Le pagine web della Comunita monastica di Camaldoli, sulle montagne aretine, che da secoli offre a tutti spazi e occasioni di preghiera e di riflessione. fiducia Galline in fuga di Peter Lord e Nick Park; USA/UK 2000; 85 min. E bbene s , Ł un film d animazione. Ma niente a che vedere con la Disney: scordatevi le perfettissime immagini computerizzate, con disegni piø veri del vero. Il film Ł rigorosamente a base di plastilina e humour britannico, il tutto per raccontare la straordinaria fuga da un pollaio di concentramento di Gaya e compagne. Una gustosa parabola che ci insegna a mettersi l uno nelle mani dell altro per realizzare l incredibile. 68 Ed essi andarono da Lui L estate di Kikujiro di Takeshi Kitano; con Beat Takeshi, Yusuke Sekiguchi; GIA, 1999; 117 min. M asao ha nove anni e vive da solo con la nonna. Di suo padre sa che Ł morto in un incidente; di sua madre che vive lontano per lavoro. Per raggiungerla si far aiutare da Kikujiro, un piccolo malvivente da strapazzo: sar un viaggio l uno nel cuore dell altro, che non avr l esito sperato dal piccolo, ma segner comunque una stagione difficile da dimenticare. US di Peter Gabriel, Realworld 1992 w w w.petergabriel.com (ufficiale) o w w w.progsoc.uts.edu.au/~aychiang/pg/ C Ł da superare la barriera linguistica, d accordo, ma subito la prima canzone ci porta nel clima: Come Talk To Me, vienimi a parlare. E l album pu essere inteso tutto come la ricerca di un dialogo, con l altro (Only Us), con l amato/a (deliziosa Kiss That Frog, dichiarazione d amore di un principe-ranocchio che cerca di ottenere il bacio della sua principessa), con se stessi (Washing of the Water). Fino alle ultime parole dell ultima canzone: Ssh, listen... , ascolta... G IORGIO B ERNARDELLI Preparami la colazione. Storia di Lucia che d del tu a Dio, Centro ambrosiano 2001, ⁄ 7,75. 69 I l libro racconta la storia di Lucia Roncareggi, una ventenne della diocesi di Milano che all improvviso si Ł trovata a fare i conti con un tumore. Non Ł per un libro che parla di malattia, bens della vita. E lo fa soprattutto attraverso le poesie che Lucia ha scritto prima e durante il periodo della sofferenza. Ci che ne emerge Ł la cronaca di una lunga preghiera a un Dio che non pu rimanere lontano: deve mostrare ora tutta la sua tenerezza. Una danza sui carboni ardenti del dolore che, alla fine, avr un esito sorprendente. JE A N G IONO L uomo che piantava gli alberi Salani editore 2001, _ 5,16. D urante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalit indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e un cane. Nonostante la sua semplicit e la totale solitudine nella quale viveva, quest uomo stava compiendo una grande azione, un impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Questo agile libretto contiene una parabola sul rapporto uomonatura, una storia esemplare che racconta come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione . http://nswas.com/ Il sito di NevŁ Shalom/Waahat as-Salam, fondata da Bruno Hussar, dove ebrei, arabi e cristiani vivono insieme nel confronto e nel dialogo reciproco. indice http://www.nomadelfia.it/ Sito della Comunit di Nomadelfia, vicino a Grosseto, fondata da don Zeno Saltini, formata da famiglie di volontari cattolici che vogliono costruire una nuova civilt fondata sul Vangelo. http://www.gruppoabele.it/ Il sito ufficiale dell associazione fondata da don Luigi Ciotti, iniziata come esperienza di strada, nell incontro con chi vive situazioni di disagio e sofferenza, con la voglia di ascoltarle e di ricercare soluzioni possibili ad esse. fraternit Lista d attesa di Juan Carlos Tab o; con Vladimir Cruz, Thaim Alvariæo, Jorge Perugorr a, Saturnino Garc a, Alina Rodr guez; SPA/CUBA/FRA/MEX, 2000; 106 min. S iamo a Cuba. In una stazione di autobus l unico mezzo a disposizione si rompe, e i passeggeri sono costretti a una lunga, estenuante attesa. All inizio tutti fremono per andarsene, ma alla fine per ognuno di loro il partire Ł davvero un po morire. Cos Ł successo nel frattempo? Ci si Ł semplicemente riscoperti persone, capaci di costruire, dal nulla, la bellezza dello stare insieme. Addio terraferma di Otar Iosseliani; con Nico Tarielashvili, Lily Lavina, Philippe Bas, StØphanie Hainque, Otar Iosseliani; FRA/SVI/ITA, 1999; 117 min. I poveri vorrebbero essere ricchi e i ricchi invidiano i poveri. ¨ uno strano mondo quello che il regista georgiano ci fa incontrare tra Parigi e un castello nei dintorni. Con malinconia e sarcasmo, viene Ed essi andarono da Lui disarticolato il sistema relazionale borghese, in un incessante movimento di personaggi e situazioni che culmina con la fuga finale dei due ubriachi in mare aperto. Piacevole e iconoclasta. Gente comune di Fiorella Mannoia, Harpo/Sonymusic 1994 w w w.fiorellamannoia.it A un primo sguardo, i protagonisti di due canzoni di questo album, Giovanna d Arco e Giuseppe Garibaldi, sembrano smentire il titolo: tanto comuni certo non erano... E invece a ben guardare si scopre che sia in loro, sia nelle altre presenze che affollano questo album, si possono ritrovare quegli studenti e sognatori , piccoli piccoli , che non vogliono crescere piø , proprio come siamo noi o chi ci vive accanto. P IER G IORGIO FRASSATI Lettere (1906-1925) Vita e Pensiero 1995, ⁄ 14,98. O ltre quattrocento pagine di intensa fraternit . Sono tanti i documenti che la sorella di Pier Giorgio, Luciana Frassati, ha raccolto nel volume, mettendo in grado chi legge di incontrare direttamente il giovane delle otto beatitudini come lo defin Giovanni Paolo II. Dalla lettura di questa corrispondenza, per lo piø intessuta con i familiari e gli amici, si ricava la chiara impressione di un assoluta normalit di vita e insieme di un evidente eccezionalit : Ł la santit che si radica nel quotidiano. Attraverso le lettere, Pier Giorgio ci rivela il segreto della misura alta della vita cristiana ordinaria : il 72