379,03 kB - Fondazione Edmund Mach
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Misto Gruppo di prodotti provenienti da foreste correttamente gestite e da altre origini controllate www.fsc.org Cert no. SA-COC-002021 © 1996 Forest Stewardship Council IASMA Notizie Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all’Adige FRUTTICOLTURA 8 aprile 2010 n. 3 IASMA Notizie n. 11 - Anno IX - Taxe payée/Tassa riscossa - TN-CPO - Direttore responsabile: Michele Pontalti - San Michele all’Adige, Via E. Mach 1 - Autorizzazione Tribunale di Trento n. 1114 del 19.02.2002 TUTELA DELLE API Le api e gli altri insetti pronubi (bombi, osmie, ecc.) giocano un ruolo fondamentale nei processi di impollinazione delle piante da frutto, presupposto essenziale per avere produzioni costanti e di elevato valore sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo. In questi ultimi anni, è stato spesso lanciato l’allarme sul grave depauperamento che sta colpendo il patrimonio apistico di tutto il mondo. Molti sembrano essere i fattori in gioco, dall’insorgenza di nuovi patogeni, alla recrudescenza di vecchie malattie, all’inquinamento ambientale (campi magnetici, uso di fitofarmaci, ecc). Per quanto riguarda i fitofarmaci, si può sicuramente affermare che molti prodotti oggi utilizzati sono caratterizzati da una minore tossicità acuta nei confronti delle api rispetto al passato. Alcune di queste molecole richiedono però una certa attenzione e cautela nel loro impiego. Infatti, se è vero che non causano una mortalità evidente delle api è dimostrato che possono interferire sulla loro capacità di orientamento impedendone il ritorno all’alveare e determinando un conseguente spopolamento della famiglia. In provincia di Trento L’utilizzo dei prodotti fitosanitari durante la fioritura è regolato, al momento, dalla vecchia L.P. n. 16 del 1988, il cui art. 7 stabi- lisce al comma 1 “divieto di effettuare trattamenti con insetticidi, acaricidi, diserbanti e dissecanti dipiridilici sulle colture arboree ed arbustive dall’inizio della loro fioritura alla caduta dei petali”. I servizi di impollinazione Da molti anni nelle principali zone frutticole del trentino si ricorre ai servizi di impollinazione portando nei frutteti durante il periodo della fioritura un consistente numero di alveari. E’ questo un valido esempio di collaborazione tra frutticoltori e apicoltori da cui entrambi possono trarre indubbi vantaggi. Perché tutto funzioni al meglio e non sorgano conflitti o incomprensioni, è però necessario che i frutticoltori si impegnino a rispettare delle precise regole ponendo la massima attenzione a non provocare danni alle api. In tanti anni di attività di impollinazione i casi di danni o problemi alle api da nomadismo utilizzate per l’impollinazione sono stati veramente rari, segno che in Trentino la collaborazione tra apicoltori, frutticoltori e tecnici sul territorio si può considerare ad un buon livello. Cosa deve fare il frutticoltore per rispettare al meglio le api 1) Utilizzare correttamente i prodotti fitosanitari: • Non trattare con insetticidi, acaricidi, diserbanti e dissecanti nel periodo della fioritura (da inizio 2 8P aprile 2010 fioritura a caduta petali) della coltura interessata, come previsto dalla normativa vigente. • Va però sottolineata l’importanza di prestare sempre attenzione anche a tutte le fioriture che si susseguono nei campi vicini durante l’arco dell’anno quali ad esempio fioriture di peri o meli vicini a ciliegi già sfioriti, fioriture scalari di melo ponendo attenzione ai nuovi impianti che fioriscono più tardi, in un periodo in cui si eseguono interventi insetticidi sugli impianti in produzione, fioriture di impianti di piccoli frutti. Attenzione anche alla presenza di fioriture di tarassaco o altre piante spontanee nel prato sottostante il frutteto. IASMA Notizie • Dal momento che non tutti gli alveari vengono portati via dalle zone frutticole una volta terminata la fioritura, perché esistono anche gli apicoltori stanziali, è fondamentale che le regole di rispetto delle api vengano applicate per tutta la stagione e non solo nel periodo della fioritura. In particolare è importante cercare di eseguire i trattamenti, specialmente quando si impiegano insetticidi o acaricidi, fuori dalle ore di massimo volo delle api. • Durante la fioritura sono consentiti trattamenti con fungicidi, fitoregolatori, ecc. Pur non essendo queste sostanze pericolose per le api è buona norma evitare di investire con il getto irrorante gli alveari presenti nel frutteto per l’impollinazione; altrettanto importante è eseguire gli interventi fuori dal periodo di massimo volo delle api, quindi nelle prime ore della mattina o alla sera, dopo il calare del sole. 2) Eseguire correttamente lo sfalcio dell’interfilare Questa pratica è molto importante per favorire l’impollinazione in quanto elimina la concorrenza che i fiori presenti nel prato (es. tarassaco) possono esercitare nei confronti dei fiori della coltura da impollinare. A tutela delle api è però fondamentale che lo sfalcio venga effettuato lontano dal periodo di volo e quindi al mattino presto oppure alla sera. Sfalciare quando le api sono a bottinare sui fiori del prato significa provocare un vero e proprio sterminio di api che vengono uccise dagli organi in movimento della pacciamatrice. • Prima di effettuare gli interventi insetticidi prefiorali accertarsi che non vi siano arnie già posizionate in zona e prima di procedere a quelli post-fiorali controllare che siano stati allontanati dalla zona tutti gli alveari impiegati per l’impollinazione. 3) Salvaguardare anche i pronubi selvatici Non è semplice, ma laddove già esistenti cercare di mantenere siepi ed altri siti naturali in vicinanza dei frutteti dove questi insetti vanno a nidificare e a riprodursi in modo da favorire l’aumento anche delle popolazioni di questi utili insetti.