Dicembre 2005 - Scuola in ospedale
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Dicembre 2005 - Scuola in ospedale
Inserto del notiziario Comitato Maria Letizia Verga - n.51 - Dicembre 2005 DICEMBRE 2005 I L P I C C O L O N OT I Z I A R I O del COMITATO MARIA LETIZIA VERGA ONLUS per lo studio e la cura della leucemia del bambino presso la Clinica pediatrica dell’Università di Milano Bicocca - Ospedale S. Gerardo - Monza Presepio realizzato dagli alunni della Scuola in Ospedale in occasione della IX mostra del Presepio tenutasi presso l’Arengario di Monza. Il progetto ispiratosi alla tematica “La pace possibile” si è concretizzato anche grazie alla preziosa collaborazione dell’animatrice. Eccovi i racconti ideati dagli ‘scrittori in erba’ della Scuola in Ospedale che hanno partecipato all’iniziativa Area Odeon: ‘scrivi la storia del mobile che preferisci’. Una sedia dispettosa .......per una principessa triste. C' era una volta una sedia viola un po' dispettosa che non voleva che nessuno si sedesse su di lei perché era troppo stanca e malandata; infatti si ribellava, facendo scherzi bizzarri, a tutti coloro che tentavano di usarla. Un giorno un vecchio e odioso falegname si impossessò della sedia per rimetterla a nuovo, ma quella rifiutava di essere riparata, continuando a correre per la bottega del falegname che molto spaventato la lasciò andare. Pochi giorni dopo la sedia fu notata da un povero mercante che, affascinato e intenerito dal suo brutto stato, decise di ripararla e di renderla bella. La sedia, notando la bontà d' animo dell'uomo, si commosse e questa volta si lasciò curare. Così divenne bellissima, ma purtroppo il mercante poiché era molto povero dovette separarsene e la vendette ad una principessa che era sempre triste. Ma avvenne una cosa strana e meravigliosa………ogni volta che la principessa si sedeva su di lei subito si sentiva felice, diventava allegra e cominciava a ridere a crepapelle. Da quel giorno quella sedia divenne il trono personale della principessa, che sempre spensierata, fu soprannominata Ridolina. Anche la sedia, dopo le cure amorevoli del mercante, era cambiata e sentendosi amata aveva capito che avrebbe potuto essere utile a qualcuno e per questo guarì magicamente la giovane principessa dalla sua grande tristezza. Ridolina più tardi decise di prestare il suo splendido trono a tutti i sudditi che erano infelici. Stefania C. (scuola media) Il tavolo Ciccio Ciao, io sono il Tavolo Ciccio e tutti i giorni tanti bambini e ragazzi su di me scrivono e fanno scuola. Vicino a me ci sono delle sedie, ce n’è una, la sedia Lilli, che mi piace particolarmente perché con lei posso scambiare delle parole, possiamo lamentarci quando i bambini continuano a sedersi ed alzarsi e quindi Lilli viene trattata male ed io pure perché sento tanti gomiti appoggiarsi continuamente con forza su di me. Un brutto giorno un signore portò via Lilli perché si era rovinata. Povero me, io Ciccio sono diventato sempre più triste perché non ho più nessuno con cui parlare. Ormai mi sento depresso, i bambini continuano ad appoggiarsi con forza su di me, io non mi lamento perché il pensiero è sempre a Lilli. Un giorno un signore decide di portare via anche me perché zoppico e sapete dove mi hanno portato? Alla discarica dove, oh che meraviglia, ho rivisto Lilli e finalmente viviamo insieme. Silvia D. L. (scuola elementare) Lo sgabello salterello C’era una volta uno sgabello che era molto allegro e che amava aiutare il prossimo. Infatti girava sempre per le vie del paese saltellando. Un giorno durante una festa in piazza mentre tutti danzavano, lo sgabello vide una vecchietta molto triste che non poteva ballare con gli altri perché aveva le gambe stanche. Allora lo sgabello le si avvicinò e le disse: “Non essere triste siediti su di me e io ti farò ballare insieme agli altri perché sono uno sgabello salterello.” La vecchietta non se lo fece ripetere due volte e subito saltò sullo sgabello e ballò felice e contenta fino a tarda notte. Anche lo sgabello fu molto soddisfatto di aver aiutato una dolce e simpatica vecchina. Elia C. (scuola media) Porta Barbarossa Io sono la porta Barbarossa. Sono la porta di una stanza segreta dove c'è un tesoro nascosto dal Pirata Barbarossa. Hanno provato a sfondarmi tante volte,ma non ci sono mai riusciti perché sono magica...con me il tesoro è al sicuro! Francesco S. (scuola elementare) Pesce sedia Io sono una pesce-sedia. Vengo dal profondo blu dell'Oceano Indiano. Sono stata pescata da un "legnamat" di Lissone durante una vacanza in Kenia. Mi spiace un po' non essere più nel mio oceano blu...qualcuno mi ci riporta per favore? Grazie. Andrea G. (scuola elementare) CURIOSITÀ DA TUTTO IL MONDO I nostri amici che arrivano da PERU’ e IRLANDA si raccontano Belfast, Irlanda del Nord La città di Belfast è la capitale governativa e commerciale dell’Irlanda del Nord. Gli abitanti di Belfast sono un milione e mezzo, di cui cinquecento mila vivono nel centro e un milione in periferia. Fino al termine del ventesimo secolo le industrie principali erano quelle tessili e i cantieri navali: infatti il famoso “Titanic” è stato costruito e varato dalla compagnia Harland and Wolfe a Belfast. Oggi, il settore più avanzato è quello informatico. A Belfast si trova la Queens University, famosa per la sua facoltà di medicina e per le sue iniziative di ricerca in area cardiologia. Fra i personaggi più noti ci sono C.S. Lewis, il famoso scrittore delle cronache di “Narnia” e James Gallway, una flautista importante che tiene concerti in tutto il mondo. Gli sports preferiti sono il rugby e il calcio, ma anche il più tradizionale hurley, un tipo di hockey ma con regole decisamente meno rigide. A Belfast, subito fuori dall’area commerciale, che è molto moderna, si trova tanto verde e parchi pieno di prati. Fisicamente Belfast si trova vicino al fiume Lagan, circondata dalle montagne oltrepassate le quali, a est, si estende il mare d’Irlanda. L’attrazione più famosa nella zona è il Giant’s Causeway, un “ponte” naturale che collega l’Irlanda e la Scozia sotto il mare, fatto di grandi pezzi di basalto in perfette forme ottagonali. Riguardo questo “ponte” ci sono tante storie mitiche. (James W. Scuola superiore) Il Perù Ciao amici, io mi chiamo Giuseppe e vengo da Lima la capitale del Perù. Il Perù é un paese che si trova in America del Sud ed é bagnato dall’oceano Pacifico. Il Perù é diviso in tre regioni naturali: Costa, Sierra e Selva. Ognuna é diversa dall’altra sia per il colore della pelle degli abitanti che nella Sierra e nella Selva é più scuro, sia per le abitudini, il cibo, il clima e la musica. Le case nella Costa Lima somigliano a quelle italiane, nella Sierra sono costruite con legno, sabbia ed il tetto di paglia, nella Selva, invece, le case sono costruite con il legno e hanno per tetto i rami delle palme. Tutte queste cose rendono il mio paese interessante da conoscere. Nella “Cordillera de los Andes” c’é una città che si chiama Cuzco, dove potete trovare un monumento archeologico chiamato “Macchu Picchu”, che é una cittadella dove abitava l’Inca con le sue mogli, i sacerdoti ed il popolo. La cultura Inca somigliava molto alle culture Maia, Azteca ed Egizia per la loro organizzazione sociale, costruzione piramidale, oreficeria, mineraria e sistemi idraulici. Oggi il Perù é una Repubblica democratica che é governata da un Presidente. (Giuseppe G. - Scuola elementare) Tutti i nostri articoli sono pubblicati sul sito: www.lafragola.it Per leggerli seguire il percorso: 1) www.lafragola.it 2) scegli Scuole medie 3) scegli la regione e la città: REGIONE - Lombardia CITTÀ - Milano 4) scegli la scuola: Scuola Ospedale San Gerardo Monza SVAGHI Una giornata speciale Purtroppo quest’anno non mi sono potuto godere l’estate, a causa di un grave imprevisto: una leucemia di tipo linfoblastica B. Sono stato ricoverato circa sei mesi, da metà aprile a fine settembre, e i primi giorni erano uno più duro dell’altro. Col passare del tempo però, mi sono adattato a quella temporanea condizione e i giorni trascorrevano più in fretta, grazie anche alle visite di amici e parenti. Un giorno in giugno, c’era la partita dell’Inter, di cui io sono gran tifoso; quella sera vincemmo 2-0 contro la Roma, proprio nella capitale. Il giorno dopo, ancora felicissimo per la vittoria, mi ritrovai in camera un’infermiera, entrata in tutta fretta per darmi una notizia bellissima: a fare visita ai ragazzi dell’ospedale era venuto Cruz, l’attaccante dell’Inter. Mentre ancora non riuscivo a crederci, lui era già sulla soglia e mi guardava dal suo metro e 90 di altezza. Non appena mi ripresi, cominciammo a parlare della partita, disputata la sera prima, scambiandoci le nostre opinioni personali e ridendo anche degli errori degli avversari. Rimase con me una mezz’ora, e prima di andarsene mi firmò un autografo e l’infermiera ci scattò una foto. Quella è stata sicuramente una delle giornate in cui ho riso e mi sono divertito di più, grazie a una di quelle tante persone del mondo dello sport e non, che trovano il tempo, tra un impegno e l’altro, di passare un po’ di tempo con le persone meno fortunate di loro. (Riccardo S. 2^ superiore) Festa di fine anno Il 9 giugno 2005 in cascina (sappiamo che si chiama residence, ma a noi piace di più cascina) abbiamo fatto la festa di chiusura della scuola. Mentre aspettavamo che arrivassero tutti, abbiamo giocato a calcetto e guidato una piccola jeep elettrica nel porticato della cascina. Quando sono arrivati tutti, bambini e genitori, le insegnanti hanno fatto vedere molte “sala” diapositive dei lavori svolti da noi e dai ragazzi della scuola media che hanno collaborato con la Scuola in Ospedale durante l’anno. Abbiamo visto tante immagini del sistema solare, con sottofondo di musiche soavi; le fotografie scattate da noi in ospedale per la mostra “THROUG MY EYES”, che verranno esposte addirittura in Canada ed infine i disegni del Concorso “DISEGNA LA TUA INFERMIERA”. Uno di questi ha vinto il primo premio. All’ora di pranzo ci siamo diretti alla pizzeria Bodega dove ci hanno servito una pizza davvero gigante. Alla fine del pranzo abbiamo ricevuto anche un regalo: un binocolo per….. guardare lontano… GRAZIE COMITATO MARIA LETIZIA VERGA!!! (Elena B., Francesco S. scuola elementare) Barzellette Qual è il colmo per l'albero di Natale? Essere conciato per le feste! Cosa fa un computer al circo? Acrobat! Cosa dice un computer in confessionale? Mi pentium! Cosa fa un computer nello spazio? Explorer... Cosa fa un computer il giorno di capodanno? Si Adobe! Non ti preoccupare se la befana, vedendoti, ti abbraccia e si mette a piangere... non capita tutti i giorni di ritrovare una sorella gemella! Cosa mangia un computer a dieta? Un Apple! Una sedia incontra un’altra sedia e le dice: ‘Comoda la vita eh!’ Rebus Rebus: 6;6 Rebus: 8;9 (a cura di Pamela R. Francesca Z. Elena G. scuola media e superiore) Soluzioni rebus: 1) Impero romano 2) impianto sciistico; 3) una vecchietta astuta Rebus: 3;10;6 Per inviare i tuoi contributi al giornalino, all’indirizzo e-mail: [email protected] Hanno collaborato a questo numero: Stefania C., Elia C., Silvia D. L., Andrea G., Francesco S., James W., Giuseppe G., Giacomo A., Filippo C., Riccardo G., Francesca Z., Pamela R., Gianvito V., Riccardo S., Elena B.