La Provvidenza di maggio 2011 - Opera della Provvidenza Sant

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La Provvidenza di maggio 2011 - Opera della Provvidenza Sant
Anno XXXVI - n. 5 Maggio 2011 - Poste italiane S.p.A. - Sped. in abb. post. - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB PADOVA - Taxe perçue - Tassa riscossa
MAGGIO 2011
Un santo
a casa nostra
Il nostro nuovo
sito internet
Un piccolo amico...
Un felice matrimonio
allietato anche
dalle vostre bomboniere
Proposte e strumenti
per la lettura dei disturbi
del comportamento
nella disabilità intellettiva
Casa Madre Teresa:
una famiglia
che ti accoglie
con il cuore
I santi
della Carità:
Beata
Chiara Luce
Badano
Maggio,
mese
mariano
Provvidenza
la
Maggio 2011
Anno XXXVI - N. 5
Periodico mensile
dell’Opera
della Provvidenza
Sant’Antonio
35030 Sarmeola PD
Tel. 049 8972811
Fax 049 8976266
[email protected]
www.operadellaprovvidenza.it
c/c postale n. 124354
Direttore responsabile
Antonio Barbierato
Redazione
La Provvidenza
via della Provvidenza 68
35030 Sarmeola PD
Roberto Bevilacqua
Matteo Berto
Giovanni Faccin
SOMMARIO
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EDITORIALE
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LA CHIESA CI PARLA
Un santo a casa nostra
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VITA DELLA CASA
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Il nuovo sito internet dell’Opera
Via Crucis all’Opsa
Un piccolo amico...
Un felice matrimonio allietato
anche dalle vostre bomboniere
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ALLA SCUOLA DEGLI OSPITI
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Proposte e strumenti per la lettura dei disturbi
del comportamento nella disabilità intellettiva
L’icona di Maria, Madre della Provvidenza,
venerata nei reparti dell’Opera
5 per mille
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CRONACHE DA CASA MADRE TERESA
Casa Madre Teresa: una famiglia che ti accoglie
con il cuore
Con approvazione ecclesiastica
Autorizz. del Trib. di Padova
N. 520 del 21.5.1976
Iscrizione al R.O.C. n. 3777
(già R.N.S. n. 5161)
22
SPETTACOLO ALL’OPERA
... E resteranno famosi
24
AMICI IN VISITA
La Provvidenza non è in vendita.
La quota associativa è a contributo libero.
I dati forniti dagli associati vengono
utilizzati esclusivamente per l’invio
del periodico La Provvidenza
e non vengono ceduti a terzi
per alcun motivo.
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DONI ALL’OPERA
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La persona generosa si fida
I cavalieri di S. Marco
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MUSICA ALL’OPERA
Associato USPI
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Unione Stampa
Periodica Italiana
Tipografia
Mediagraf S.p.A.
industria grafica
Concerto nella chiesa dell’Opera
I SANTI DELLA CARITÀ
Beata Chiara Luce Badano
EDITORIALE
Il primo maggio Benedetto XVI, a sei anni dalla
morte, ha proclamato beato il suo predecessore
Giovanni Paolo II. È bello e doveroso aprire il numero di maggio de “La Provvidenza” con un ricordo dell’indimenticabile visita che il Papa polacco fece alla
nostra Casa nel lontano 12 settembre del 1982,
prima tappa della sua visita alla città di Padova. Sono
passati quasi trent’anni ma per coloro che hanno
avuto la fortuna di vivere quel momento in prima persona sembra ieri tanto è stato grande quell’avvenimento! Mons. Morellato, a conclusione del suo articolo mensile, ricorda che tre papi santi, Beato Giovanni
XXIII, il Servo di Dio Giovanni Paolo I (la cui causa di
beatificazione è in fase avanzata), e Beato Giovanni
Paolo II sono stati in visita (in diverso modo) alla
nostra Casa e giustamente sottolinea come questo sia
“privilegio singolare, se non unico!” per una realtà
come la nostra; un modo straordinario, particolare,
potremmo dire, parafrasando il titolo della sua rubrica, in cui “La Chiesa ci parla”.
Ma “la Chiesa ci parla” anche attraverso la tradizionale Via Crucis diocesana che si è tenuta il mercoledì della Settimana Santa, Via Crucis che ha visto la
partecipazione di migliaia di persone, perlopiù giovani, i quali, guidati dal vescovo di Padova mons.
Antonio Mattiazzo, hanno percorso i viali del parco
per concludere in chiesa quest’importante momento di
preghiera comunitaria in preparazione della Pasqua.
“La Chiesa ci parla” pure attraverso figure minori, sconosciute al grande pubblico, ma esempi concreti di fede per coloro che hanno avuto la fortuna
di conoscerli. È il caso della Beata Chiara Luce
Badano, la cui breve ma luminosa vita raccontiamo
nella rubrica “I Santi della Carità”. Una ragazza
semplice, sportiva, piena di programmi e progetti
come tutti i ragazzi, morta a nemmeno 19 anni per
una grave e dolorosa malattia ossea. Lascia increduli la lettura della sua breve esperienza di vita terrena, e conforta e rasserena vedere come, pur giovane, è andata incontro a “sorella morte” con il sorriso sulle labbra. Non un sorriso incosciente ma un
sorriso dettato da una consapevole serenità di
andare incontro ad un grande appuntamento. A
questo appuntamento, cui non poté sottrarsi, andò
con il vestito bianco da sposa “perché – disse – è lo
Sposo che viene a incontrarmi”. Una serenità e
grandezza, davanti alla morte, esemplari, uniche,
proprie dei santi si direbbe; o forse proprie di chi è
sorretto da una semplice ma vera fede, come
Maria, una nostra ospite, che a metà di aprile ci ha
lasciato. Anche lei, come Chiara Luce, ha voluto un
abito bianco da sposa per il suo funerale perché
diceva, alla suora e al personale che l’accudivano,
“in quel giorno vado a sposare il Signore”.
È la Chiesa che, anche attraverso i nostri ospiti, ci
parla.
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