Ophelia,Waste Africa,Valentine,The man who managed to get pussy
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Ophelia,Waste Africa,Valentine,The man who managed to get pussy
Ophelia È estate. Due ragazzini percorrono in bici un sentiero che passa tra i tronchi di una pineta litoranea, li seguiamo con un lungo carrello laterale che lascia i corpi semicoperti dalle fronde. Poi la macchia verde termina e possiamo vedere in volto i due protagonisti: uno ha dodici anni e guida la fila, l’altro ne ha nove e segue pedissequamente il più grande ricopiando le sue mosse nei dettagli. Stanno andando a trovare una ragazza che prende sempre il sole sulla spiaggia, la trovano mezza sepolta nella risacca, il reggipetto le si è slacciato lasciando liberi i seni piccoli. La decomposizione non l’ha ancora intaccata e quindi il gioco ingenuo dei due ragazzini può proseguire. La sollevano unendo le forze e la trascinano su per la duna, verso la pineta. Ophelia è un corto laconico, i due ragazzi sono grandi amici e non hanno bisogno di comunicare verbalmente per capirsi, se non quando necessario. Recitano in maniera naturale e giocano davanti alla macchina da presa. Hanno scoperto il cadavere prima che la storia abbia inizio, il momento della sorpresa è così sorvolato con eleganza. Li vediamo mentre svolgono meccanicamente delle azioni che hanno concordato prima del tempo della narrazione, niente dialoghi articolati, niente spiegazioni, solamente la bizzarria della situazione. I ragazzini portano “Ophelia” all’ombra di un albero mentre la tensione sessuale aumenta. I due sono abbastanza grandi da conoscere l’attrazione per l’altro sesso ma, inaspettatamente, rivestono la ragazza e cominciano a costruirle una sorta di capanna coi rami. È difficile dire se quello di Annarita Zambrano sia un eccesso di ingenuità o un tentativo di stupire, ma il tutto funziona. D’altronde non si può spartire una ragazza e cedere agli istinti significherebbe litigare per il possesso di Ophelia, i due ragazzi lo capiscono subito. Più per continuare il gioco che per rispetto, mettono da parte quelle fantasie che ancora non comprendono e scelgono di rimanere bambini ancora per un po’. Waste Africa Crudele favola moderna quella del mediometraggio di Matteo Lena, vincitore del secondo premio del Festival Visioni Italiane: Waste Africa. Girato in soli 12 giorni in Ghana nell’agosto 2012, il film narra la cruda storia di Samsung: giovane principe apparentemente rimasto orfano di padre e abbandonato dalla madre, egli ha il difficilissimo compito di riscattare la sua terra, diventata ormai meta preferita per lo scarico dei rifiuti tecnologici della maggior parte dell’Europa e degli Usa. Matteo Lena, classe ’78, noto per il documentario su Cosa Nostra Le mani su Palermo, vincitore del prestigioso Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, sembra voler perseguire con questo ultimo lavoro la strada del documentario di inchiesta. Tuttavia, malgrado il forte impatto visivo ed emotivo, Waste Africa si ammorbidisce (sempre che si possa ammorbidire un dramma di tale portata) abbracciando lo stile del mokumentary: solo al termine del percorso ci verrà chiarito qual’è la vera storia di Samsung e cosa sta accadendo. Il problema dei rifiuti tecnologici, gravemente dannosi per la salute, si inasprisce a causa della combustione degli stessi per il recupero di materiale di seconda mano, venduto a pochi spiccioli. Lena decide di rappresentarlo attraverso un ribaltamento volutamente provocatorio della situazione: Samsung vuole offrire una opportunità alla sua gente attraverso appunto la spazzatura, dopotutto di immondizia ce n’è per tutti. Al nostro occhio è dato di vedere solo sporcizia nel seguire il cammino di Samsung, non è praticamente nemmeno distinguibile la terra sottostante il cumulo di oggetti attraverso i quali, arrancante, si addentra il ragazzo. Numeri agghiaccianti ed immagini che spereremo appartenere alla parte di finzione di questo mokumentary, ci aiutano a capire come la situazione, in Africa, sia veramente critica; poco trattata, se non addirittura volutamente nascosta. Valentine E’ una bellissima giornata di sole, Valentine, ragazzina pel di carota, un po’ racchietta, è felice e sorride. Si tuffa in mare e insegue un pesciolino, costruisce una casetta di sassi, un granchio ci si infila dentro, la costruzione crolla e il granchio viene schiacciato, fa una collana con delle conchiglie e guarda il tramonto…il suo tramonto. Il tutto si svolge nell’arco di una giornata, metafora della vita, con il titolo Valentine che appare di giorno e riappare di notte ad aprire e chiudere il sipario. Corto di animazione di gusto francese, prodotto e distribuito da Cartobaleno e Audiofficina sample, che in 5 minuti scarsi ma esaurienti, con delicatezza e a cuor leggero, ci racconta il disagio degli anziani; può sembrare paradossale o quantomeno ardito accostare questi due termini (disagio, a cuor leggero) ma è proprio questa la ricetta vincente di questo cortometraggio. Non è mai facile infatti, riuscire a trattare temi sociali, spesso usati, a volte abusati, senza voler prendere una posizione o dare giudizi in merito, senza cadere e scadere nel moralismo e nella retorica. In questo felice caso, Mattia Francesco Laviosa, regista, animatore e character design fiorentino, ci riesce, con la sua Valentine, tanto vivace quanto imbranata, unita al linguaggio dell’animazione che sdrammatizza ed emoziona. Non si intravede in alcun modo la volontà o la pretesa di voler dare una lezione o di puntare il dito: semplicemente il regista offre un suo spunto di riflessione su quello che può essere il malessere degli anziani, senza dargli voce o un nome, e di rimbalzo dà allo spettatore carta bianca per costruirsi, in modo autonomo e del tutto personale, un proprio pensiero a riguardo. D’altronde guardando lavori anche più giovanili, come la burletta d’amore universale Si tu n’étais pas (2004), si nota un’intelligenza e una raffinatezza di contenuti e linguaggi espressivi proprie del regista. Vincitore della quinta edizione del “Raccorti sociali. Piccoli film per grandi idee” davanti ad una concorrenza nutrita e valida; premiata anche la musica di Victor Hugo Fumagalli come miglior colonna sonora, una dolce nenia che accompagna i titoli di coda. Valentine, pillola all’inizio dolce ma dal retrogusto amaro, da buttare giù tutta di un fiato. The man who managed to get pussy off his mind The man who managed to get pussy off his mind si può tradurre in italiano come “l’uomo che è riuscito a togliersi dalla testa la fica”, un titolo telegrafico che il corto di Daniele Galliano interpreta in maniera assolutamente letterale. Il nostro protagonista è un omuncolo dai tratti anonimi che, appunto, estrae fisicamente delle donnine nude dalla propria testa. Nel tentativo di liberarsi della libido, la sua fantasia le partorisce e il suo corpo cerca di allontanarle. Il corto animato di Daniele Galliano ha il sapore dell’avanguardia: il carboncino lascia tratti (volutamente) sporchi e imprecisi, la mancanza di commento musicale rende la narrazione opprimente e bizzarra. Siamo in un universo surreale, di sogno, dove la perversione prende forma liberamente. Le donnine tentano il povero omuncolo nudo con sussurri e carezze, i loro lamenti svegliano i vicini di casa provocandone l’ira, ma lui continua a purificarsi dando vita ai suoi pensieri più bassi. The man who managed to get pussy off his mind è un corto brevissimo (due minuti e mezzo) ma intenso per stile e tematiche. Ci ricorda che l’animazione, alle sue origini, era un genere adulto, sperimentale e fortemente surreale. Daniele Galliano ha compreso la lezione di Bunuel: il surrealismo è sempre legato alla fantasia sessuale e allo sfogo degli istinti repressi. Neutralizzare la libido è un’impresa impossibile, più si tenta di controllarla e più la mente continua a creare figure femminili dal nulla. L’arte di Simone Massi e Julia Gromskaya I festival cinematografici hanno un debole per l’animazione classica su carta. Sarà l’espressività del segno a mano o l’estetica ormai vintage e scattosa che i lavori artigianali si portano dietro. Sta di fatto che a Visioni Italiane è stato selezionato un gran numero di corti d’animazione, tutti disegnati a mano e meritevoli. Una coppia (di corti e di autori) che si distingue è quella costituita da Simone Massi e Julia Gromskaya, che hanno presentato ben due lavori: Inverno e ramarro e Animo resistente. I due animatori lavorano insieme alternandosi nei ruoli di autore e di direttore della fotografia e non sono nuovi dell’ambiente di Visioni Italiane (il precedente lavoro della Gromskaya, Fiumana, aveva già convinto il Festival nel 2012). Lo stile dei due corti è molto simile ma cambiano i temi: Julia Gromskaya, nel suo Inverno e ramarro, sceglie di raccontare le suggestioni lasciate su una bambina dai racconti del nonno, mentre Simone Massi opta per una storia di partigiani. Il primo corto è più colorato e sceglie uno stile naif che ben riproduce i ricordi di una bambina; il secondo fa uso di un bianco e nero severo e pieno di particolari, anch’esso coerente col tema trattato. Entrambi rinunciano alla narrazione forte in favore delle impressioni fuggevoli. Non c’è uno sviluppo drammatico ma, per la breve durata, non ne sentiremo la mancanza. Bastano la bellezza dei disegni e il potere evocativo dell’animazione che ci mostra una serie di trasformazioni sinuose e continue. Queste trasformazioni sono il tratto più vistoso che accomuna i due lavori, entrambi culminanti in una vertiginosa “carrellata” in avanti che entra nei disegni mutandoli sempre in qualcosa di nuovo: la schiena del ramarro diventa una campagna coltivata, la campagna diventa una città che a sua volta si trasforma in un violinista che suona per la luna. La memoria è un altro punto in comune dei due lavori: c’è quella intima di Inverno e ramarro e quella collettiva di Animo resistente. In entrambi i casi, il passato è qualcosa di fluido e amorfo. Dargli un senso preciso è compito dei biografi o dei libri di storia, il cinema di Simone Massi e Julia Gromskaya preferisce tracciare un processo mentale o dare vita a una serie di stupendi paesaggi interiori. Segreti Giulia ha nove anni. E’ spensierata, sorridente e innocente com’è giusto che sia, a quell’età. I suoi occhi grandi guardano da vicino la vita proprio come l’obiettivo si avvicina, stretto stretto, al suo mondo di giochi e di angoli nascosti. Giulia va a scuola e si diverte con gli amici a bordo del lago. Quando incontra Yuri, anche questo adulto dalla barba corvina viene trascinato nel suo mondo di candida sicurezza. Ma l’ossimoro di colori che contrappone la bionda bimba con il cupo adulto sconosciuto, non lascia presagire nulla di buono: eppure, Margerita Spampinato, la regista, non affonda mai il colpo. La realtà rappresentata non è quella cruda, vista dall’adulto, quella del male che minaccia l’infanzia; la realtà è quella del gioco, della risata, delle meraviglie da esplorare. Magicamente, lo sconosciuto è parte di quelle fantasie, e sta solo allo spettatore colmare lo spazio che appositamente la narrazione lascia dietro di sé: le immagini sono iniettate dei soli pensieri positivi di Giulia, tutto quello che è aspro e pericoloso è lasciato al nostro completamento, così come la tutela dell’universo infantile tutto spetta all’adulto. Con focali lunghe e colori saturi, luci che brillano dritte nella lente e negli occhi della bimba, l’opera seconda della Spampinato, Segreti, ha già conquistato una finale al RIFF 2013 e il Grand Prix al Festival del Documentario e del Cortometraggio di Belgrado. Dalla sua lunga esperienza di segreteria di edizione con registi di alta levatura italiani, è evidente che abbia attinto a piene mani per creare un perfetto connubio tra solidità dell’immagine e storia accattivante, seppure brutalmente tagliente. Da menzionare il contributo dolcissimo della protagonista Elena Pelliccioni, che con quegli occhi grandi e i riccioli d’oro, sa rendere assoluta l’innocenza in difesa della quale la regista rivolge il suo assolato omaggio. VISIONI ITALIANE: programma di domenica 2 marzo Visioni Italiane, programma di domenica 2 marzo ORE 15.00 PREMIAZIONI LUCA DE NIGRIS a seguire proiezione dei film vincitori Ingresso libero ORE 16.30 Visioni Ambientali WASTE AFRICA (Italia/2013) di Matteo Lena (33’) RIFLESSI (Italia/2012) di Camillo Valle (1’) CERANO… UNA VOLTA L’ACQUA (Italia/2012) di Gianni Delle Gemme, Bruno Luca Perrone (11’) ’NA SPERANZA C’É, IL RAP DI DENUNCIA NELLA TERRA DEI FUOCHI (Italia/2013) di Gaetano Massa, Annalisa Perla (4’) PAROLE SOSTENIBILI (Italia/2012) di Marco Dazzi (20’) HAPPY FARM (Italia/2013) di Alessandro Lucca, Erica Kraft (4’) ALLE CORDE (Italia/2013) di Andrea Simonetti (24’) ORE 18.30 PREMIAZIONI VISIONI ITALIANE a seguire proiezione dei film vincitori di Visioni Italiane e Visioni Doc Visioni Acquatiche – I vincitori VALENTINE (Italia/2013) di Mattia Francesco Laviosa (5’) LEA (Italia/2012) di Dario Gorini (21’) STRUZZO! (Italia/2013) di Alessandro de Cristofaro (26’) Ingresso libero ORE 21.30 Evento speciale A SCUOLA (Italia/2003) di Leonardo di Costanzo (60’) Presentazione del Dvd L’ETÀ DI MEZZO, Edizioni Cineteca di Bologna, 2014, con Leonardo Di Costanzo, Alice Rohrwacher e Gian Luca Farinelli 10 posti gratuiti Amici e Sostenitori della Cineteca Prenotazioni: [email protected] VISIONI ITALIANE: programma di sabato 1° marzo Visioni Italiane, programma del 1° marzo. ORE 10.00 – 13.00 Lo sguardo degli autori. A cura di D.E-R., in collaborazione con Assessorato alla cultura della Regione Emilia-Romagna I PERCORSI DISTRIBUTIVI DEL DOCUMENTARIO: DALLA SALA AL WEB Ospiti: Andrea Paco Mariani (Distribuzioni dal basso), Matteo Scanni (Il web doc), Stefano Mutolo (Berta film), Lisa Tormena (Onlinefilm.org) – Moderatore: Raffaele Aspide ORE 14.30 – 17.30 Laboratori Cimes Project work: gli ospiti dello Sguardo degli autori incontrano i giovani autori per un confronto sui loro progetti in corso. Ingresso libero ORE 14.30 Fare cinema a Bologna e in Emilia-Romagna IL MERCATO RITROVATO (Italia/2013) a cura di Kilowatt e Mercato della Terra di Slow Food Bologna (8’) ORE 15.00 Visioni Ambientali – Schermi e Lavagne MISSIONE NATURA (Italia/2013) di Guglielmo Bianchi, Luana Mastria (5’) BANDA RICICLANTE (Italia/2013) di Davide Rizzo (52’) ORE 16.30 Fare cinema a Bologna e in Emilia-Romagna L’ESPOSIZIONE DEL LENZUOLO di Maria Angela Capossela e Liviana Davì (11’) VOX POPULI (Italia/2013) di Gian Marco Pezzoli (7’) Visioni Doc POMODORO NERO (Italia/2013) di Antonio Laforgia, Rossella Anitori, Raffaele Petralla (7’) LA VERA STORIA DELL’UOMO PLASMON (Italia/2012) di Simone Del Grosso (48’) ORE 18.00 Scambi tra Regioni Omaggio al Lichter Filmfest Frankfurt International – Hesse MISGUIDED (Germania/2012) di Lukas Rinker (5’) GHETTO LOVE GRIEF (Germania/2011) di Florian Dietrich (22’) WILDWECHSEL (Germania/2012) di Gunter Deller (15’) WOHNUNG 2, ERSTER STOCK LINKS (Germania/2011) di Malte Sänger (2’) Scambi tra Regioni Omaggio al Festival de Contis – Aquitania OGRES NIAIS (Francia/2012) di Bernard Blancan (15’) THE DEVIL (Francia/2012) di Jean-Gabriel Périot (8’) LE MOND À L’ENVERS (Francia/2012) di Sylvain Desclous (37’) ORE 20.15 Visioni Doc CORPI IN BILICO (Italia/2013) di Rossella Anitori, Edoardo Botto, Ernesta Caviola, Darel Di Gregorio, Andrea Fantino, Laura Fazzini, Antonio Laforgia, Vanina Lappa, Valentina Lovato, Maria Eleonora Mesiano, Davide Merizzi, Francesco Palmero, Raf- faele Petralla, Elisa Piria, Nicola Roda, Alessandro Zanoli. Da un’idea di Giorgio Diritti e Fredo Valla (80’) ORE 22.15 Visioni Italiane A PASSO D’UOMO (Italia/2013) di Giovanni Aloi (14’) ANIMO RESISTENTE (Italia/2013) di Simone Massi (5’) MARCELLO (Italia/2013) di Francesca Coticoni (15’) OPHELIA (Francia/2013) di Annarita Zambrano (15’) IL CINEMA LO FACCIO IO (Italia/2012) di Alessandro Valori (13’) OF YOUR WOUNDS (Italia/2012) di Nicola Piovesan (11’) UN UCCELLO MOLTO SERIO (Italia/2013) di Lorenza Indovina (14’) THE MAN WHO MANAGED TO GET PUSSY OFF HIS MIND (Italia/2012) di Daniele Galliano (3’) ORE 00.00 20 ANNI DI VISIONI Proiezioni di corti premiati durante le 20 edizioni di Visioni Italiane e Vintage Party QUASI NIENTE (Italia/1997) di Ursula Ferrara (2’20”) INCANTESIMO NAPOLETANO (Italia/1998) di Paolo Genovese e Luca Miniero (7’) MIGUEL (Italia/1999) di Salvatore Mereu (30’) AL BUIO (Italia/2004) di Fabio Mollo (11’) TANA LIBERA TUTTI (Italia/2006) di Vito Palmieri (15’) L’ARBITRO (Italia/2008) di Paolo Zucca (15′) IL PIANETA PERFETTO (Italia/2010) di Astutillo Smeriglia (8′) L’INTRUSO (Italia/2012) di Filippo Meneghetti (19′) VISIONI ITALIANE: programma di venerdì 28 febbraio Visioni Italiane, programma di venerdì 28 febbraio. ORE 9.15 Premio Luca De Nigris / Scuole Secondarie di Secondo Grado ATLANTIDE DEI PESCATORI Istituto Tecnico per il Settore Economico Rino Molari di San- tarcangelo di Romagna (Rn) 12’ 46’’ ENTRIAMO IN GIOCO Istituto Sant’Umiltà Liceo Linguistico e Liceo delle Scienze Umane di Faenza (Ra) 8’ 09’’ IO NON ME NE FREGO – LIBERI DALLE MAFIE Liceo Scienze Umane, Linguistico, Economico sociale, Musicale Laura Bassi di Bologna 20’ IL NODO DI ARIANNA Liceo Scienze Umane, Linguistico, Economico sociale, Musicale Laura Bassi di Bologna 20’ OMERTÀ E SICUREZZA Liceo Classico – Psicopedagogico G. Cesare – M. Valgimi- gli di Rimini 12’ 16’’ ORE 14.30 – 17.30 Lo sguardo degli autori A cura di D.E-R., in collaborazione con Assessorato alla cultura della Regione Emilia-Romagna I PERCORSI DISTRIBUTIVI DEL DOCUMENTARIO: DALLA SALA AL WEB Ospiti: Paolo Pallavidino, Mario Balsamo – Moderatore: Filippo Vendemmiati FOCUS SULLE ESPERIENZE DI RETI DISTRIBUTIVE NATE IN EMILIA-ROMAGNA: DOC IN TOUR, ESTATE DOC, BIOGRAFILM COLLECTION, CINETECA DI BOLOGNA Ospiti: Lucrezia Le Moli, Germano Maccioni, Roberto Minervini – Moderatore: Adam Selo ORE 18.30 Visioni Doc UN BUCO NEL CIELO (Italia/2013) di Antonio Tibaldi, Alex Lora (10’) SIAMO TORNATI (Italia/2013) di Yasmin Fedda (8’) THE AMERICAN WALL (Italia/2012) di Francesco Conversano, Nene Grignaffini (47’) ORE 20.00 Visioni Doc VACANZE AL MARE (Italia/2013) di Ermanno Cavazzoni (55’) Incontro con Ermanno Cavazzoni ORE 21.45 Visioni Italiane INVERNO E RAMARRO (Italia/2013) di Julia Gromskaya (4’) TRAVELING (Italia/2013) di Andrea Cairoli (12’) SECCHI (Italia/2013) di Edo Natoli (12’) EHI MUSO GIALLO! (Italia/2013) di Pierluca Di Pasquale (14’) STOLEN LIGHT (Italia/2013) di Riccardo Sai (15’) ANNA (Italia/2013) di Diego Scano, Luca Zambolin (16’) SASSIWOOD (Italia/2013) di Antonio Andrisani, Vito Cea (15’) SEGRETI (Italia/2012) di Margherita Spampinato (15’) LA TESTA TRA LE NUVOLE (Italia/2013) di Roberto Catani (8’) VISIONI ITALIANE: programma di giovedì 27 febbraio Visioni Italiane, programma di giovedì 27 febbraio ORE 09.00 Premio Luca De Nigris / Scuole Secondarie di Primo Grado CIÒ CHE CONTA Scuola Italo Calvino (Pc) 16’30’’ THE NEW BOYBAND Scuola A. Oriani, Istituto Comprensivo Corso Matteotti di Alfonsine (Ra) 12’08’’ SPIRITI IN CATTEDRA Scuola A. Oriani, Istituto Comprensivo Corso Matteotti di Alfonsine (Ra) 15’45’’ SEI PICCOLI INGANNI Scuola L.C. Farini, Istituto Comprensivo Statale 12 (Bo) 7’ 43’’ L’ALTRA METÀ DEL CUORE Istituto Comprensivo di Castello di Serravalle – Savigno (Bo) 3’ 56’’ ORE 18.30 Fare cinema a Bologna e in Emilia-Romagna IO SONO QUI (Italia/2010) di Mario Piredda (21’) Visioni Sarde SOGNO DI MEZZA ESTATE (Italia/2013) di Nunzio Caponio (1’) JOVID (Italia/2012) di Silvia Perra (15’) UN ATTO DI DOLORE (Italia/2013) di Joe Bastardi (18’) 070 (Italia/2013) di Ugo D’Eramo, Alessandro Stabilini (16’) LA VITA ADESSO (Italia/2013) di Salvatore Mereu (17’) ORE 20.15 Visioni Sarde BELLA DI NOTTE (Italia/2013) di Paolo Zucca (10’) BUIO (Italia/2012) di Jacopo Cullin, Joe Bastardi (12’) DAL PROFONDO (Italia/2013) di Valentina Pedicini (73’) ORE 22.15 Visioni Italiane TRANSUMANZA (Italia/2013) di Salvatore Mereu (6’) NON È SUCCESSO NIENTE (Italia/2013) di Chantal Toesca (12’) PRETI (Italia/2012) di Astutillo Smeriglia (15’) 37°4S (Francia/2013) di Adriano Valerio (12’) Visioni Doc BRING THE SUN HOME (Italia/2013) di Chiara Andrich, Giovanni Pellegrini (54’) VISIONI ITALIANE: programma di mercoledì 26 febbraio Visioni Italiane, programma di Mercoledì 26 Febbraio ORE 9.00 Premio Luca De Nigris / Scuole Primarie LEZIONI DI VOLO Scuola Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco (Bo) 11’ EVOLUZIONI Scuola Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco (Bo) 14’ NOI E L’EUROPA… PENSIERI IN VIAGGIO Scuola Madre Teresa di Calcutta I.C. Galileo Galilei (Re) 13’ PROVE PROVATE Scuola Rita Bonfiglioli, Istituto Comprensivo di Minerbio (Bo) 10’ ORE 18.30 Fare cinema a Bologna e in Emilia-Romagna FATE COME A CASA VOSTRA (Italia/2013) di Henry Fanfan Latulyp (16’) UNA SEMPLICE STORIA D’AMORE (Italia/2013) di Stefano Valentini (12’) Visioni Italiane DREAMING APECAR (Italia/2013) di Dario Samuele Leone (16’) IL BRUCO E LA GALLINA (Italia/2013) di Michela Donini, Katya Rinaldi (10’) SOTTO IL CELLOPHANE (Italia/2012) di Marisa Vallone (11’) ORE 20.00 Evento Speciale TUTTE LE STORIE DI PIERA (Italia/2013) di Peter Marcias (80’) Al termine incontro con Piera Degli Esposti e Peter Marcias 10 posti gratuiti Amici e Sostenitori della [email protected] Cineteca – Prenotazioni: ORE 22.15 Visioni Doc THE HUMAN HORSES (Italia/2013) di Rosario Simanella, Marco Landini (53’) LA STRADA DI RAFFAEL (Italia/2013) di Alessandro Falco (25’) Venti anni di Visioni: IDC al Festival bolognese In partenza l’edizione numero Venti del Festival bolognese che tra tutti più omaggia il cinema esordiente e indipendente a Bologna, Visioni Italiane. Indipendentidalcinema.it non poteva certo farsi scappare l’occasione di presenziare alla kermesse di giovani talenti locali offerta dal Festival diretto da Anna Di Martino, quest’anno dedicato al da poco scomparso Carlo Mazzacurati e all’attrice Piera Degli Espositi. Grande il contributo di entrambi al territorio bolognese, al cinema e al teatro italiano, tanto che migliore occasione per poter celebrare la loro carriera non poteva essere scelta. Il Festival, ospitato nelle sale del Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b, Bologna) da mercoledì 26 febbraio a domenica 2 marzo, ospiterà nella sezione in Concorso corti e mediometraggi di fiction; parallelamente si rinnova l’attenzione della Regione Emilia Romagna e della Cineteca per i documentari con la sezione Visioni Doc e le due sezioni parallele che aprono una finestra sulla sensibilità ecologica e i temi ambientali: Visioni Ambientali e Visioni Acquatiche. Le mattine festivaliere saranno, per il sedicesimo anno di fila, occupate dalla selezione dei lavori pervenuti per il Premio Luca De Nigris, indetto a favore delle produzioni realizzate dagli studenti delle scuole dell’Emilia-Romagna. La novità dell’anno 2014 è rappresentata dalla sezione collaborativa di Visioni Sarde, una interessante apertura ai talenti dell’isola che offrirà anche produzioni di nomi più noti come Salvatore Mereu e Paolo Zucca. “Spazio di libertà e confronto” viene definito dal direttore della Cineteca Gianluca Farinelli, sottolineando infatti l’accezione di supporto che durante questi anni il Festival ha dato alla cinematografia locale prima di tutto, e nazionale a seguire. Sarà motivo di riflessione ed esemplificazione, la serata di sabato 1° marzo dedicata alle produzioni che in questi anni hanno fatto la storia del Festival stesso, tra cui Vito Palmieri, Astutillo Smeriglia e l’ultimo premiato, L’intruso di Filippo Meneghetti. Inoltre, parallelamente alle proiezioni, un interessante programma di eventi informativi, tra cui l’interessante Percorsi distributivi del documentario: dalla sala al web, in programma venerdì 28 febbraio, dalle ore 14.30 alle ore 17.30 e sabato 1° marzo, dalle ore 10 alle ore 13. Indipendentidalcinema.it vi terrà aggiornati quotidianamente sul programma e le novità interessanti della giornata, ai quali si aggiungeranno ovviamente le recensioni dei lavori visionati in sede dai nostri redattori. Valentina Maini, Michela Resta, Stefano Lalla, Alessia Giannoni, Giorgio Casa, Matteo Agamennone, Andrea Epifani e Rita Andreetti al lavoro per offrirvi il report più completo che avete mai letto sull’imperdibile appuntamento bolognese. Coloro i quali vorranno vivere in prima persona il Festival, potranno farlo da mercoledì 26 febbraio presso il Cinema Lumière di Piazzetta Pier Paolo Pasolini 2b, Bologna, al costo giornaliero di 5,00 € (biglietto intero) o 4,00 € con riduzioni (Amici e Sostenitori della Cineteca, Associazione Kinodromo, Tessera Arci, Studenti dell’Università di Bologna).