Marzo 2015 - Comune di Castel Maggiore

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Marzo 2015 - Comune di Castel Maggiore
Biblioteca comunale N. Ginzburg – Castel Maggiore
I consigli di lettura di marzo 2015
Narrativa
Slouka MarK
L’età delle promesse
Ponte alle Grazie, 2014 (Scrittori, 19)
Jon, Ray, Frank e Karen, come dire avere diciassette anni a Brewster, cittadina operaia nello
Stato di New York, nell'America di fine anni Sessanta. Un'amicizia vera, spontanea, a tratti
disperata, unisce i quattro compagni di liceo, che sognano di riscattarsi dalle miserie delle
proprie vite, da famiglie troppo poco disposte ad amarli. A un'età in cui tutto sembra
possibile, anche nell'orizzonte limitato di Brewster, i protagonisti cercano una via di salvezza:
Ray nell'amore per il fratellino e per Karen, e nella fuga dal padre alcolizzato e violento;
Frank nella religione e in una promettente carriera atletica; Jon nella corsa, in cui sfoga la
rabbia per una madre che lo considera morto da anni. Per tutti, il grande sogno è la libertà, lo
stesso che arroventa la loro epoca, e che nel caso dei quattro ragazzi esigerà un prezzo
altissimo. Narrato con un linguaggio semplice, laconico ma ad alta tensione emotiva, il nuovo
romanzo di Mark Slouka mette in scena un conflitto interiore degno di una tragedia greca. Pur
nella drammaticità dei fatti raccontati, l'autore infonde in queste pagine una luce dolce, la
luce del miracolo: quello dell'amicizia in un momento della vita che è ancora l'età delle
promesse.
Gialli
Bannalec Jean-Luc
Natura morta in riva al mare
Piemme, 2014 (Pickwick)
C'è una cosa che il commissario Dupin detesta più di ogni altra: essere disturbato mentre
beve il caffè. Da qualche tempo - cioè da quando è stato trasferito dalla capitale in Bretagna,
in seguito a "certe controversie" associa quel rito mattutino alla lettura dei quotidiani locali:
fonti preziose per studiare l'animo bretone e i costumi insoliti di quella gente ai confini del
mondo (e della civiltà, per i suoi standard di parigino fino al midollo). Ma è proprio mentre si
gode una generosa dose di caffeina che il più zelante dei suoi ispettori lo disturba per
comunicargli una notizia che ha dell'inaudito: un omicidio a Pont-Aven, il pittoresco borgo di
pescatori che sta per riempirsi di villeggianti in quell'estate insolitamente calda. E la vittima è
nientemeno che Pierre-Louis Pennec, novantunenne proprietario del mitico Hotel Central,
segnalato su tutte le guide come luogo di soggiorno di celebri artisti, tra cui Paul Gauguin. Il
commissario Dupin dovrà districarsi tra le pressioni delle autorità locali, che temono di veder
compromessa la stagione turistica, e l'ostinato silenzio degli autoctoni, seguendo una pista
che sembra condurre proprio a una tela del famoso pittore.
Saggi
Gottschall Jonathan
L’istinto di narrare
Bollati Boringhieri, 2014 (Nuovi saggi, 20)
Passiamo più tempo immersi in un universo di finzione che nel mondo reale. "L'isola che non
c'è" è la nostra vera nicchia ecologica, il nostro habitat. Nessun altro animale dipende dalla
narrazione quanto l'essere umano, lo "storytelling animal". Questo strano comportamento,
che ci porta a mettere al centro della nostra esistenza cose che non esistono, è innato e
antichissimo; ci sono segni di finzione fin dai primordi dell'umanità e basta osservare un
bambino nel suo quotidiano gioco del "facciamo finta che" per capire che si tratta di un istinto
primordiale, che ha già dentro di sé quando viene al mondo. Ma a che scopo? Jonathan
Gottschall studia la narrazione da molti punti di vista e ha un'idea originale e affascinante per
spiegare come si sia sviluppata questa strana abilità. Appoggiandosi, da letterato, alle
ricerche più avanzate della biologia e delle neuroscienze, Gottschall evoca i ben tangibili
vantaggi del mondo fantastico, e lo fa con il piglio del grande narratore. Raccontando storie,
ad esempio, i bambini imparano a gestire i rapporti sociali; con le fantasie a occhi aperti
esploriamo mondi alternativi che sarebbe troppo rischioso vivere in prima persona, ma che
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risulteranno utilissimi nella vita reale; nei romanzi e nei film cementiamo una morale comune
che permette alla società di funzionare col minimo possibile di contrasti; e poi è provato che
la letteratura ci cambia, fisicamente e in meglio.
Ragazzi
Van Genechten Guido
Piccolo Canguro
Giralangolo, 2007
Il mondo è grande, molto più grande del marsupio di Mamma Canguro, ma Piccolo Canguro
pensa che niente sia così confortevole, comodo e caldo, e non ne vuole sapere di uscire a
scoprire tutto quello che offre il mondo fuori. Almeno finché non vede qualcosa che lo
interessa molto, ma molto di più del marsupio: un canguro come lui che salta così bene e così
in alto da fargli venir voglia di uscire e cominciare a esplorare il mondo!
Età di lettura: da 4 anni
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