business - SWISSLIFE Magazin

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business - SWISSLIFE Magazin
UPDATE
BUSINESS
Swiss Life myWorld. Con il sistema
on line i vostri collaboratori sono
sempre informati sul loro secondo
pilastro // Pagina 2
Gestione della salute. La salute
nell’impresa: un compito di
gestione a cui è importante
dare peso // Pagina 4
Vivere più a lungo. I giovani
desiderano vivere a lungo. E
i meno giovani? Un’intervista
svela l’arcano // Pagina 8
Edizione primavera 2015
Una buona informazione
per un beneficio comune
Come imprenditore e titolare avete una grande responsabilità nei
confronti dei vostri collaboratori. Tra queste responsabilità rientrano
anche la previdenza professionale – e le informazioni periodiche
al riguardo. Per fortuna potete contare su un partner competente in
questo complesso settore specialistico.
continua a pagina 2
›››
2
Swiss Life myWorld:
il nuovo portale per
i vostri collaboratori
– o il certificato di
previdenza on line e
molto altro.
Previdenza professionale
Testo: [email protected]
I
n veste di capo, imprenditore e tito­
lare sapete che la conduzione dei
collaboratori è stimolante e interes­
sante, ma richiede anche molto tempo e
notevoli conoscenze. I collaboratori si ri­
volgono, per esempio, a voi con domande
sul rapporto di lavoro e sulla previdenza
professionale. Mentre siete certamente in
grado di rispondere facilmente alle do­
mande riguardanti il salario e il lavoro
quotidiano, quando si tratta di quesiti
riguardanti la previdenza professionale
magari avete qualche esitazione. Niente
paura: non dovete rispondere personal­
mente a ogni domanda su questa tema­
tica – Swiss Life è al vostro fianco.
Evento informativo presso
la vostra impresa
Non solo voi, ma anche i collaboratori
spesso hanno domande particolari sul­
la propria situazione previdenziale. Do­
mande che possono essere molto com­
plesse. Basti pensare alla correlazione
fra i tre pilastri nel caso di collaboratori
anziani o alla situazione in caso di di­
vorzio. Anche le possibilità di pensiona­
mento flessibile variano a seconda del
collaboratore. Swiss Life vi affianca
quando si tratta di rispondere a queste
domande. Come vostro partner previ­
denziale, veniamo da voi in ditta per
fornire un’ampia informazione al per­
sonale. I nostri esperti in materia di
previdenza avvicinano voi e il personale
alla previdenza professionale e sono a
vostra disposizione per qualsiasi que­
stione inerente alla previdenza.
Serata Impuls 50+
Durante le serate 50+, che si svolgono in
un’atmosfera piacevole e distesa, fornia­
mo impulsi. Discutiamo assieme a voi
e ai vostri collaboratori su tematiche
come i cambiamenti e il modo di gestirli,
il futuro e il modo di strutturarlo, la sa­
lute e il benessere nonché gli aspetti fi­
nanziari riguardanti il pensionamento.
Tutti i partecipanti hanno, inoltre, la
possibilità di discutere sulla previdenza
– in modo semplice e senza impegno –
con i nostri esperti. L’anno passato ab­
biamo dato il benvenuto a oltre 400 ospi­
ti, in occasione di sei eventi in tutto. Il
riscontro ricevuto è stato molto positivo.
UPDATE BUSINESS // 3
Punto di vista
Swiss Life myWorld:
il certificato di previdenza
on line… e molto di più
La principale fonte d’informazioni sulla
previdenza professionale è, e rimane, il
certificato di previdenza. Esso permette
ai collaboratori di vedere in un colpo
d’occhio, fra l’altro, l’ammontare dell’a­
vere di vecchiaia risparmiato nonché la
prestazione prevista al raggiungimento
dell’età di pensionamento ordinaria.
Da queste informazioni per i vostri col­
laboratori risulta chiaro come sono as­
sicurati e se vi è la possibilità di effet­
tuare altri investimenti nella previdenza
(cfr. riquadro).
Quest’anno la situazione è, però, un
po’ diversa per quanto riguarda il certi­
ficato di previdenza. Per la prima volta,
infatti, i vostri collaboratori, oltre a di­
sporre di un certificato di previdenza su
carta, hanno il codice d’accesso al no­
stro nuovo sistema Swiss Life myWorld.
E questo portale è davvero speciale: i
collaboratori possono visualizzare tutte
le informazioni e i documenti sulla loro
previdenza professionale. Possono, inol­
tre, eseguire esempi di calcolo e simula­
re la situazione della previdenza profes­
sionale in caso di prelievo anticipato
per finanziare la proprietà di un’abita­
zione o in caso di acquisto nella cassa
pensioni. Naturalmente possono anche
farsi illustrare la situazione della previ­
denza professionale in caso di pensio­
namento anticipato. È interessante an­
che la rubrica: «Come si presenta la
vostra copertura assicurativa?», che per­
mette ai collaboratori di vedere le pre­
stazioni a loro disposizione in percen­
tuale del salario assicurato, in varie
situazioni della vita, per esempio in
caso d’incapacità di guadagno. E natu­
ralmente gli utenti di Swiss Life
myWorld hanno la possibilità di regi­
strare e modificare nel portale i dati del
proprio profilo, come l’indirizzo oppu­
re i dati rilevanti per il calcolo fiscale.
In caso di domande, vostre o dei col­
laboratori, riguardo a Swiss Life myWorld,
potete rivolgervi al team di servizio.
swisslife.ch/impuls
myworld.swisslife.ch
Previdenza e risparmio sulle imposte:
acquisto nella cassa pensioni
– I l vostro certificato di previdenza vi informa se potete ancora effettuare
acquisti nella cassa pensioni oppure se avete già raggiunto l’importo massimo.
–P
otete detrarre dal reddito imponibile gli acquisti nella cassa pensioni
così come i versamenti al pilastro 3a. Dal punto di vista tecnico-fiscale è
opportuno effettuare un versamento, se avete già esaurito l’importo
massimo per il pilastro 3a.
– Distribuite gli acquisti sull’arco di vari anni, in modo da smorzare la
progressione fiscale su vari anni.
– Dopo un prelievo anticipato (p.es. per una proprietà d’abitazioni), i versamenti sono deducibili solo una volta compensato il prelievo anticipato.
swisslife.ch/acquisto
Hans-Jakob Stahel, responsabile
Clientela aziendale, membro
del comitato di direzione, parla
del ruolo della previdenza professionale.
Una buona informazione di cui
beneficiare insieme. Per numerosi
dei vostri collaboratori, e magari
anche per voi, la previdenza
professionale, di regola chiamata
semplicemente cassa pensioni,
costituisce la parte di gran lunga
più importante della previdenza.
Questo non stupisce, se si pensa
che noi tutti, assieme al datore
di lavoro, ogni mese paghiamo
per il secondo pilastro. Proprio
perché la previdenza professionale
gioca un ruolo tanto importante,
è fondamentale – per voi e i vostri
collaboratori – esserne informati
fin nei dettagli. I nostri consulenti
sono lieti di venire a trovarvi
per presentarvi questa tematica.
Noi di Swiss Life vantiamo
una lunga esperienza nel campo
della previdenza professionale.
Iniziata due secoli fa come rudimentale sistema di previdenza in
caso di decesso, da allora essa ha
conosciuto una continua e sempre
più rapida evoluzione. Con Swiss
Life myWorld compiamo ora un
ulteriore passo verso il futuro digitale. Il nuovo portale offre, sia a
voi che ai vostri collaboratori, l’accesso diretto e completo alla previdenza professionale.
Buon divertimento nell’interazione con il portale!
[email protected]
4
Gestione della salute a livello aziendale
Per i collaboratori
sani è necessario
qualcosa di più
dell’annuale
campagna «Mele
a merenda»
Sicuramente sapete che il troppo lavoro
può danneggiare la salute dei vostri
collaboratori. Ma sapevate che il sottoutilizzo e la monotonia possono avere
le stesse conseguenze? Potete evitare
questo scenario con la gestione della
salute a livello aziendale.
Testo: [email protected]
I
n un mondo del lavoro con cre­
scente flessibilizzazione, accelera­
zione e confini tra lavoro e tempo
libero che si dissolvono, non solo il so­
vraccarico di lavoro, la pressione della
scadenza e le interruzioni non pro­
grammate fanno sì che sempre più col­
laboratori si sentano inadeguati ai com­
piti professionali. Anche il sottoutilizzo,
la monotonia e il mancato sostegno so­
ciale e apprezzamento da parte dei su­
Maurus Huber è responsabile di reparto nel settore
di affari Clientela aziendale di Swiss Life
periori possono causare stress, pregiu­
dicare la prestazione lavorativa e, alla
fine, addirittura mettere in pericolo la
salute.
Potete però contrastare questo stato
in maniera proattiva. Con la gestione
della salute a livello aziendale (GSA)
conservate e promuovete la salute, il be­
nessere e le prestazioni dei vostri colla­
boratori. L’obiettivo è minimizzare i di­
sturbi della salute dovuti al lavoro – per
esempio causati dall’ambiente di lavo­
ro, dall’organizzazione di lavoro o da
stress fisici e psicosociali. Questa politi­
ca dà i suoi frutti, poiché in base a un’a­
nalisi della SECO (2014) circa 1,1 milioni
di persone esercitanti un’attività lucra­
tiva dipendente da salario sono affette
da problemi di salute dovuti al lavoro.
I problemi psichici sono
in aumento
Per quanto riguarda i problemi di salu­
te dovuti al lavoro, i disturbi psichici
assumono un ruolo sempre più impor­
tante, poiché oramai costituiscono il
UPDATE BUSINESS // 5
L’essenziale in breve: La GSA e quindi
collaboratori sani sono una risorsa
– Riduzione di assenze e presenteismo1.
– Aumento della motivazione e delle prestazioni.
– Aumento della produttività.
– Contributo alla competitività e alla capacità di innovamento.
– Guadagno di immagine e attrattività come datore di lavoro.
1
Presenteismo è la presenza sul posto di lavoro nonostante precarie condizioni di salute o altri fattori
di disturbo che avrebbero legittimato un’assenza (Ulich, 2013).
swisslife.ch/gsa
Conservare la salute,
attivare le risorse
egr
in t
Re
e
Evitare
l’invalidità
o
GSA
Promuovere la salute,
prevenire
n
[email protected]
ento preventiv
erv
o
Int
zio
La conciliabilità tra lavoro e famiglia, la
gestione del personale che sta invec­
chiando, l’organizzazione dei compiti
lavorativi, l’ergonomia e la qualità della
gestione sono oggi sempre più impor­
tanti. Per questo la GSA è chiaramente
un compito di gestione e quindi parte
della responsabilità imprenditoriale.
Questo però non solleva i vostri colla­
boratori dalla responsabilità di contri­
buire con il proprio stile di vita e il pro­
In cosa consiste la
prevenzione?
en
La GSA è un compito di gestione
a cui è importante dare peso
prio comportamento alla conservazione
e al miglioramento della propria salute.
Come datore di lavoro avete un inte­
resse economico molto concreto per la
salute dei vostri collaboratori. In fin
dei conti il successo e la competitività
dell’impresa dipendono in maniera so­
stanziale dalle prestazioni continue dei
collaboratori. Collaboratori sani e mo­
tivati sono un guadagno per tutti i par­
tecipanti. Le sole misure orientate al
comportamento non sono sufficienti.
Create anche delle condizioni quadro,
affinché il lavoro sia fonte di salute e
non di malattia.
Noi di Swiss Life intendiamo la ge­
stione della salute a livello aziendale
come parte integrante della previdenza
professionale. Insieme a partner forti vi
offriamo diversi servizi – per esempio
nel settore del Case Management e della
prevenzione. Avete domande o deside­
rate saperne di più sul tema della GSA?
Mandateci un’e-mail.
Prev
40 % di tutte le nuove rendite d’invalidi­
tà. Come si evince dal rapporto dell’Or­
ganizzazione per la Cooperazione e lo
Sviluppo Economico (OCSE) su «Salute
psichica e occupazione: Svizzera, 2014»,
le malattie psichiche gravano sull’eco­
nomia svizzera per circa 19 miliardi di
franchi l’anno. Tra queste, la depressio­
ne nelle persone tra 18 e 65 anni grava
per complessivamente 10 miliardi di
franchi l’anno. In riferimento al mondo
del lavoro, lo stress continuo sul posto
di lavoro rappresenta un fattore essen­
ziale per la comparsa di disturbi depres­
sivi.
Agire in maniera preventiva
significa adottare misure
preventive e profilattiche e
sostenere attivamente la
salute. Durante la presenza
al posto di lavoro si tratta
in particolare di rafforzare
le risorse disponibili, di
conservare la salute e di
riconoscere presto se, a
causa di un disturbo della
salute, diminuiscono o
minacciano di diminuire le
prestazioni. In caso di
assenza dovuta a malattia
o infortunio le misure sono
tese a integrare il prima
possibile e in maniera
duratura la persona interessata nel processo lavorativo
e a evitare un’invalidità.
6
Vivere più a lungo
Pensare in anticipo alla prevenzione
Non c’è mai stato tanto futuro: dopo il pensionamento si prevedono ancora
almeno 20 anni di vita in media. Organizziamo questo periodo insieme.
Testo: [email protected]
L
o avreste immaginato? Se oggi
45 anni sono dedicati alla vita
professionale, in media 20 anni
si trascorrono da pensionati – molto
tempo a disposizione per strutturare at­
tivamente la terza età. E la maggior par­
te dei pensionati, effettivamente, oggi è
più attiva che mai. Le persone praticano
sport, viaggiano, frequentano l’univer­
sità della terza età, offrono consulenza
a collaboratori meno esperti, aiutano i
figli e s’impegnano per il vicinato, in
base ai propri desideri. Anche il passag­
gio al pensionamento diventa sempre
più flessibile e individuale. Non tutti
desiderano ritirarsi dal mondo del lavo­
ro solo perché hanno raggiunto l’età di
pensionamento ordinaria. Numerosi
sono coloro che desiderano continuare
a lavorare, magari a tempo parziale.
Oggi la vita si struttura in maniera del
tutto individuale; l’idea di una terza età
fissa e praticamente uguale per tutti si
sta sempre più sgretolando. In futuro,
l’istruzione, la vita professionale, gli ob­
blighi familiari e le attività del tempo
libero si alterneranno senza un ordine
preciso – per ognuno di noi in base al
proprio piano individuale.
Quali argomenti vi toccano?
Noi di Swiss Life analizziamo dettaglia­
tamente questi cambiamenti sociali e ci
poniamo continuamente la seguente
domanda: quali argomenti toccano le
persone oggi e domani? Lo facciamo
perché desideriamo sviluppare prodotti
e servizi moderni, che tengano il passo
con le esigenze che cambiano. Un meto­
do per rimanere al passo con i tempi e
capire le esigenze dei nostri clienti è, per
esempio, il cosiddetto panel clienti per
clienti aziendali, quindi per imprendi­
tori come voi. Siete interessati a comu­
nicare regolarmente la vostra opinione
a Swiss Life? Allora registratevi al sito
www.swisslife.ch/panelimprese. Per ogni
singolo sondaggio potete decidere voi
stessi se partecipare o meno. Effettuiamo
i sondaggi su temi rilevanti degli affari
legati alla clientela aziendale sia on line
sia a livello personale.
Un altro mezzo per capire cosa vi
preoccupa sono le serate Impuls 50+
(cfr. pagine 2 e 3). Passate a trovarci e
organizziamo insieme e attivamente il
vostro futuro.
swisslife.ch/panelimprese
UPDATE BUSINESS // 7
Riforma della previdenza per la vecchiaia
Swiss Life supporta la riforma
della previdenza per la vecchiaia
La riforma della previdenza per la vecchiaia è uno dei più importanti
progetti di politica interna dei prossimi anni. Swiss Life s’impegna
affinché abbiate anche in futuro la libertà di scelta tra diversi modelli
nella previdenza professionale.
Testo: [email protected]
P
er noi di Swiss Life è assoluta­
mente centrale che le PMI –
ossia voi i nostri clienti – conti­
nuino ad avere nella previdenza profes­
sionale la libertà di scelta tra diversi mo­
delli e che anche in futuro possano
contare su soluzioni del secondo pila­
stro assolutamente sicure. In questo
modo gli assicuratori vita garantiscono
con l’assicurazione completa una previ­
denza professionale affidabile per ben
150 000 imprese svizzere (di cui oltre
40 000 presso Swiss Life) con oltre 1 mi­
lione di assicurati (di cui oltre 400 000
presso Swiss Life).
L’assicurazione completa offre una
protezione unica: interessi e capitale ga­
rantiti al 100 % per tutti i capitali di
previdenza nonché garanzie complete
in caso di vecchiaia, invalidità e decesso.
Coperture insufficienti o misure di ri­
sanamento che gli assicurati stessi – os­
sia voi e i vostri collaboratori – dovreb­
bero cofinanziare sono esclusi fin dal
principio.
Con l’aumento perdono tutti
Il Consiglio federale ha pubblicato a no­
vembre 2014 il messaggio sulla riforma.
Nella riforma propone, tra l’altro, un
aumento della quota minima (cfr. ri­
quadro) dal 90 al 92 percento. In questo
modo il Consiglio federale vuole assicu­
rarsi che gli assicurati beneficino delle
distribuzioni. Quello che a prima vista
sembra un aspetto positivo, si rivela a
un’analisi più attenta come una conclu­
sione errata. Dato che così gli offerenti
vengono costretti a una strategia d’inve­
stimento più difensiva che a sua volta
comporta minori proventi da investi­
menti, gli investitori ricevono alla fine
addirittura meno rispetto all’attuale
regolamentazione. Per questo motivo
l’aumento della quota minima di distri­
buzione è una proposta antieconomica,
motivata solo da interessi politici, con
cui alla fine dei conti perdono tutti – so­
prattutto coloro che le forze trainanti
dietro l’aumento della quota minima
di distribuzione in realtà intendono
proteggere: i vostri dipendenti, le col­
laboratrici e i collaboratori nelle PMI
svizzere.
In altre parole: la proposta del Con­
siglio federale peggiora senza bisogno
la previdenza professionale delle PMI
svizzere e dei loro collaboratori – e
quindi la previdenza professionale vo­
stra e dei vostri collaboratori.
Ci impegneremo nel vostro interesse
affinché venga mantenuta l’attuale re­
golamentazione della quota minima di
distribuzione.
90 %
La quota minima di
distribuzione in breve:
Le attuali disposizioni in vigore
in materia di quota minima
di distribuzione – detta anche
legal quote – prevedono che
almeno il 90 % dei ricavi di un
assicuratore vita venga utiliz­
zato a favore dei contraenti
(mentre le eventuali perdite
sono sempre, illimitatamente e
per intero, a carico dell’assicuratore, quindi le perdite non
possono essere trasferite ai
contraenti). In questo modo si
assicura che i contraenti partecipino adeguatamente a un
eventuale utile di una società
d’assicurazione.
8
Vivere più a lungo
Testo: [email protected]
«Chi rimane agile,
sia di corpo che di
spirito, non risente
mai della noia.»
Yvonne Egli, Toni Pfiffner e il vivere più a lungo,
vivendo le proprie scelte. In altri termini: due
generazioni si trovano d’accordo.
Stando alla ricerca, viviamo
sempre più a lungo. Vi piace
come idea?
Yvonne Egli: Se a quel momento sarò in
buona salute, certamente. Se, invece, sarò
malata, non vorrei vivere più a lungo.
Toni Pfiffner: Assolutamente sì. Mia ma­
dre è arrivata fino a 93 anni e mio non­
no fino a 90. Naturalmente è mio desi­
derio rimanere in buona salute. Anche
se posso fare la mia parte, la salute non
dipende esclusivamente dal mio com­
portamento.
Avete qualche dubbio?
Yvonne Egli: Come dicevo, la salute è
molto importante. Non vorrei dover
vivere a lungo se fossi malata. Anche la
previdenza, naturalmente, gioca il suo
ruolo: invecchiare senza mezzi non è
molto allettante.
Toni Pfiffner: Naturalmente il lato mate­
riale ha la sua importanza. Chi rimane
agile, sia di corpo che di spirito, non ri­
sente mai della noia.
Cosa significa per voi vivere
secondo le proprie scelte?
Toni Pfiffner (69 anni) è responsabile
della cura e della protezione della
selvaggina nell’ambito della caccia nel
Canton Grigioni. Ex responsabile del
personale e oggi «giornalista» a tempo
perso per la rivista sulla caccia, è molto
legato alla riserva naturale presso
Rodels con il suo paesaggio fluviale.
Yvonne Egli (27 anni) ha una formazione
commerciale con specializzazione turismo.
Oggi lavora come responsabile delle assi­curazioni per fabbricati in costruzione /
nel segretariato presso l’assicurazione
can­tonale degli stabili del Canton Grigioni
a Coira.
Yvonne Egli: La cosa principale, per me, è
essere padrona di me stessa. Per questo
motivo trovo importante il testamento
biologico che mi permette di disporre
fin da oggi come sarà la situazione quan­
do non sarò più in grado di decidere.
Voglio essere io stessa a decidere quan­
do non desidero più andare avanti. An­
che l’indipendenza finanziaria e la liber­
tà di scelta sono aspetti molto importanti.
Non voglio dipendere da nessuno –
nemmeno dal mio compagno. Per me
rientrano poi nel vivere secondo le pro­
prie scelte anche la previdenza in caso
d’incapacità di guadagno e la copertura
dei familiari.
Toni Pfiffner: Poter fare ciò che desidero.
Contrariamente al passato, oggi espri­
mo sempre e ovunque in modo chiaro la
mia opinione. Sul lavoro questo non
sempre è stato possibile. Naturalmente
UPDATE BUSINESS // 9
il lato materiale ha la sua importanza,
anche se ho meno esigenze di un tempo.
La caccia e poter guidare sono aspetti
importanti per me. Quel giorno che mi
renderò conto di non farcela più, resti­
tuirò la patente. Anche per me il testa­
mento biologico è importante: voglio
decidere io stesso «fin qui e non oltre».
Se i medici non lasciano alcuna speran­
za, non voglio essere sottoposto a cure
che prolungano la vita.
«Anche il lato materiale ha la
sua importanza, anche se ho
meno esigenze di un tempo.»
Toni Pfiffner
Secondo voi la nostra società è
già pronta ad affrontare il fatto
che viviamo sempre più a lungo?
Yvonne Egli: Difficile da dire. Le persone
La nuova generazione di
persone anziane è molto
attiva. Lo percepite nella
vostra cerchia?
Yvonne Egli: Sì, sono in molti a iniziare
nuovi progetti. Mio padre, ad esempio,
si è appena dato alla barca. Molti oggi
non si sentono ancora troppo vecchi
per imparare una lingua, intraprendere
viaggi, frequentare l’università per la
terza età oppure dedicarsi ad attività
culturali.
Toni Pfiffner: Sì, molto. Andando a cac­
cia mi sono reso conto del numero im­
pressionante di coloro che praticano la
camminata nordica. In linea di prin­
cipio ci sono tre categorie: coloro che
rimangono attivi, coloro che lo diven­
tano e coloro che non lo sono mai stati.
rimangono mentalmente giovani molto
più a lungo e non vogliono occuparsi di
tematiche come la casa per anziani o la
casa di cura.
Toni Pfiffner: Certamente no. In generale
l’intera popolazione non è preparata.
In particolare i comuni devono essere
pronti ad avere il numero necessario di
posti letto nelle case per anziani. So che
le liste d’attesa sono già molto lunghe.
Il problema è stato in parte riconosciu­
to e si investe, anche se in maniera in­
sufficiente, in questo ambito.
Ma vi rallegrate in vista del
pensionamento o, appunto,
della terza età?
Cosa pensate del modello che
prevede che le persone anziane
lascino abitare con sé dei giovani che si occupano dei lavori
domestici e delle commissioni?
Così gli anziani rimangono nella
propria abitazione e i giovani
trovano spazio abita­tivo a
prezzo conveniente.
Yvonne Egli: Devo dire che non ci ho mai
Yvonne Egli: Non farebbe per me. Non
pensato.
andrei ad abitare da una persona che
non conosco.
Toni Pfiffner: Non è male come idea.
Bisogna avere, però, un po’ di sensibilità
psicologica e di fortuna per trovare le
persone «giuste». Da entrambe le parti.
Toni Pfiffner: Ai tempi ero responsabile
del personale ed ero, quindi, sensibiliz­
zato alla questione. Mi sono fatto per
tempo qualche riflessione sul pensiona­
mento, rallegrandomi in vista della ter­
za età. Me ne rallegro anche ora e sono
contento anche in vista di arrivare a una
«bella età», naturalmente a condizione
di stare bene.
Cosa vi fa più paura del
vivere più a lungo?
Yvonne Egli: La malattia. Non vorrei che
«Non vorrei dover vivere a
lungo se fossi malata.»
Yvonne Egli
altri dovessero decidere per me. È terri­
bile dover pensare di non poter più vivere
in tutta autonomia.
Toni Pfiffner: Non ho paura, ma non
vorrei sopportare la sofferenza. E non
vorrei essere un peso per gli altri.
Qual è il vostro atteggiamento
nei confronti di collaboratori
anziani nel mondo del lavoro?
Yvonne Egli: Ho numerosi colleghi an­
ziani e lo apprezzo molto. La maggior
parte di loro è al passo con i tempi e si
adegua alla nuova situazione, ciò che
trovo molto importante. Ci sono, però,
anche altri che non desiderano cambia­
re e non evolvono. Non la trovo una
buona cosa.
Toni Pfiffner: È vero che molti collabora­
tori anziani non vogliono adeguarsi.
Me ne sono reso conto anch’io nella
mia funzione di responsabile del perso­
nale. Chi vuole rimanere nel processo
lavorativo deve adeguarsi ai tempi.
Quali competenze possono
fornire i collaboratori anziani
all’impresa?
Yvonne Egli: Chi sta al passo con i tempi
è prezioso e i giovani colleghi possono
approfittare delle esperienze di queste
persone. Naturalmente bisogna sapere
e volere condividere queste esperienze.
Toni Pfiffner: I collaboratori anziani han­
no un grande bagaglio di esperienze e
conoscenze. Inoltre, conoscono i pro­
cessi dell’impresa. Chi ha la predispo­
sizione, può rimanere come coach
nell’impresa oltre l’età di pensionamen­
to. A beneficiarne sono tutte le parti
coinvolte.
10
La Nazionale svizzera di calcio femminile
La prima contro le
campionesse del mondo
È la prima volta che una squadra nazionale
svizzera di calcio femminile si qualifica per
i Mondiali. Il primo sfidante sarà il Giappone,
attuale campione in carica.
Concorso
Testo: Gülin.Sengü[email protected]
9
:0 contro la Serbia, 2:0 in Islanda,
1:0 in Danimarca, 5:0 in Israele,
11:0 contro Malta, 1:1 contro la
Danimarca, 3:0 contro l’Islanda, 9:0 con­
tro Israele, 7:0 in Serbia e 5:0 a Malta. 10
partite, 28 punti, 53:1 gol, 10 punti di
vantaggio sulla Danimarca, favorita del
gruppo. È questa la cronaca della strabi­
liante qualificazione ai Mondiali delle
calciatrici elvetiche.
Per la prima volta negli annali dell’As­
sociazione svizzera di football (ASF), la
Nazionale svizzera di calcio femminile
centra, quindi, la qualificazione ai Mon­
diali. La Svizzera è stata la prima squadra
a staccare il biglietto per l’evento che si
terrà in Canada (6 giugno – 5 luglio 2015),
dove nel gruppo C affronterà subito
le campionesse mondiali in carica del
Giappone (8 giugno a Vancouver). Segui­
ranno il 12 giugno il Camerun e il 16 giu­
gno l’Ecuador – Paesi che pure parteci­
pano per la prima volta ai Mondiali.
«Sono molto soddisfatta della nostra
qualificazione e dei sorteggi», afferma
l’allenatrice della Nazionale Martina
Voss-Tecklenburg, ex giocatrice tedesca
con 125 partite al suo attivo nella nazio­
nale del suo Paese, campionessa d’Euro­
pa e vice campionessa del mondo. «Non
abbiamo nulla da perdere contro le cam­
pionesse del Giappone. Non conosco an­
cora bene il Camerun e l’Ecuador, ma
fino ai Mondiali seguiremo da vicino
queste squadre.»
L’ASF spera che, grazie ai Mondiali, il
numero delle calciatrici con licenza au­
menterà notevolmente. «L’evoluzione è
molto positiva e ci avviciniamo alla soglia
dei 28 000», afferma Peter Gilliéron, pre­
sidente dell’ASF.
L’impegno a favore
dell’ASF
Dal 2004 Swiss Life è partner
dell’Associazione svizzera di
football e sostiene le brillanti
calciatrici della Nazionale A
verso i Mondiali in Canada.
football.ch
Swiss Life mette in
palio due magliette
originali della Nazionale, firmate dalle
calciatrici della Nazionale A femminile.
Quando la brillante squadra
svizzera di calcio femminile
con i suoi assi Lara Dickenmann
(centrocampista), Ramona
Bachmann e Ana Maria Crnogorcevic (attaccanti) partirà per i
Mondiali, potreste avere già
in mano qualcosa di tangibile
con cui fare tifo: una maglietta
originale della Nazionale con
gli autografi delle giocatrici.
Spediteci dunque la cartolinarisposta compilata (al centro
di UPDATE) entro e non oltre il
30 aprile 2015 oppure partecipate
on line al sito swisslife.ch/rivista.
In bocca al lupo!
Ha vinto il pacchetto messo in
palio nell’ultimo UPDATE per
l’apertura della 50a edizione delle
Giornate di Soletta:
Anton Lanz, Huttwil.
swisslife.ch/rivista
UPDATE BUSINESS // 11
Il futuro comincia qui.
L’impresa a conduzione familiare Guinnard Immobilier & Tourisme SA
è stata fondata nel 1965 a Verbier. Da allora i suoi fondatori affidano la
previdenza a Swiss Life. La fiducia è una delle caratteristiche di questa ditta.
Testo: [email protected]
A
Verbier i Guinnard sono un
punto di riferimento. Incor­
porano tutte le caratteristiche
di un’impresa a conduzione familiare:
André Guinnard ha fondato l’impresa
50 anni fa, sua moglie Rose-Marie si oc­
cupa della pulizia e della manutenzio­
ne, la figlia Françoise ha messo a punto
un noto sistema per la locazione e il
figlio Daniel è fiduciario immobiliare
con attestato federale. «I nostri affari
ruotano attorno a tre poli: la vendita, la
locazione e l’amministrazione di appar­
tamenti in condominio», spiega Daniel
Guinnard, 49 anni. Nel campo della
locazione, i Guinnard hanno posto
standard a livello nazionale e svilup­
pato numerose innovazioni. Daniel
Guinnard afferma: «Il sistema di classi­
ficazione, i forfait ’all inclusive’ per gli
appartamenti di vacanza e l’introduzio­
ne di un indice immobiliare sono esem­
pi di innovazione nel settore della loca­
zione di appartamenti di vacanza.»
Oltre che nella locazione, Guinnard
Immobilier & Tourisme SA opera nella
vendita di appartamenti, dallo studio
fino al grande chalet, passando per i
terreni e i negozi. È anche possibile affi­
dare alla ditta di Verbier l’amministra­
zione di appartamenti in condominio.
«Offriamo il nostro sostegno su que­
stioni giuridiche, di contabilità e alle­
stimento del budget, così come nella
pianificazione e il coordinamento di la­
vori di manutenzione», racconta Daniel
Guinnard.
Guinnard Immobilier & Tourisme
SA ha fatto suo il principio del servizio
al cliente. Rientrano nel servizio «domi­
ciliazione» per esempio il pagamento di
fatture e il ritirare la posta per i clienti.
Daniel Guinnard aggiunge: «Spaliamo
anche la neve prima dell’arrivo degli
ospiti, in modo che trovino libero il pro­
prio parcheggio, riscaldiamo l’apparta­
mento e, addirittura, riempiamo il fri­
gorifero. Vogliamo essere un punto di
riferimento nell’assistenza agli ospiti.»
Questa focalizzazione sull’ospite por­
ta effettivamente i suoi frutti. «Abbia­
mo numerosi clienti di lunga data che
tornano sempre da noi», racconta con
orgoglio Daniel Guinnard. La ditta di­
mostra di essere fedele: da oltre 50 anni,
Guinnard Immobilier & Tourisme SA
affida la previdenza professionale a
Swiss Life. Anche Daniel Guinnard pri­
vatamente festeggia un anniversario…
assicurativo: da 20 anni è assicurato
presso Swiss Life. Daniel Guinnard con­
clude: «Presso Swiss Life mi sento come
i nostri clienti si sentono da noi: seguiti
nel migliore dei modi in ogni ambito.»
guinnard.com
La ricetta del successo di Daniel Guinnard? Innovazione e focalizzazione sull’ospite.
«Negli affari
ci sono
anche affari
di cuore.»
Pensaci, ora tocca a te.
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