Italiano - Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
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Italiano - Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 genius cartella stampa freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 2 genius comunicato stampa “Collezionare è come raccogliere oggetti portati a riva in un posto sulla spiaggia e quel posto sei tu. Quando poi muori, tutto sarà di nuovo portato via”. Damien Hirst La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, continua la sua ricerca sul tema del collezionismo e presenta per la prima volta in Italia, una selezione di opere dalla Murderme collection, la collezione privata di Damien Hirst. Freedom not Genius, curata da Elena Geuna, intende approfondire la personalità stessa di uno degli artisti viventi più noti al mondo. “Tra gli obiettivi della Pinacoteca Agnelli vi è lo studio delle diverse tipologie di collezionismo e questa mostra si interroga sul significato delle opere collezionate rispetto alla poetica dell’artista stesso. La collezione di Damien Hirst è un’indagine su come gli oggetti che lo circondano influenzano il suo lavoro e su come il suo lavoro influenza le cose di cui si circonda,” spiega Ginevra Elkann, Presidente della Pinacoteca Agnelli. Damien Hirst ha iniziato a collezionare alla fine degli anni Ottanta, scambiando sue opere con quelle di artisti amici che con lui formavano il gruppo Young British Artists, gettando le basi di una delle più interessanti collezioni di arte al mondo. La collezione Murderme ha continuato poi ad ampliarsi negli ultimi tre decenni con l’acquisizione di una sorprendente varietà di opere d’arte e tipologie di oggetti realizzati con tecniche e materiali diversi. Questa è la seconda volta che la Murderme Collection viene svelata al pubblico. E Damien Hirst racconta che “sono passati sei anni dalla prima mostra di opere della Murderme Collection e sono davvero entusiasta che ce ne sia un’altra. La collezione è stata importante per me fin dall’inizio; ho sempre detto che è come fare una mappa della vita di qualcuno e questa mostra svela la mia evoluzione sia come collezionista che artista. E’ bello poter esporre molti dei miei artisti preferiti insieme, e credo che Freedom not Genius riveli molto di me, in un modo che normalmente non si vedrebbe. Raccogliere queste opere in un unico spazio, quando appartengono a epoche e luoghi così diversi è incredibile e sicuramente dice qualcosa su quello che è rimasto importante per l’umanità, gli artisti e per me”. Per la mostra a Torino sono state scelte opere di 50 artisti, tra cui Franz Auerbach, Francis Bacon, Alberto Giacometti, Mario Merz, Bruce Nauman, Richard Prince e Andy Warhol, che saranno in dialogo con artisti della generazione successiva, tra cui Banksy, John Currin, Tracey Emin, Angus Fairhurst, Sarah Lucas and Rachel Whiteread. Partendo da Nature morte au crâne et pot di Pablo Picasso, una contemporanea wunderkammer ospiterà una raccolta di memento mori, tema che ripercorre tutta la collezione Murderme. Maschere funebri, reperti antichi e dipinti di vanitas settecenteschi, fotografie vintage e calchi di teschi di epoche diverse, mettono in evidenza l’ossesione e il fascino di Hirst per la morte. freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 3 genius comunicato stampa Catalogo Un catalogo illustrato bilingue è co-prodotto dalla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli e Other Criteria. Editor del catalogo è Karen Marta e include un’intervista a Damien Hirst di Elena Geuna, curatore indipendente di mostre internazionali tra cui Jeff Koons Versailles, 2008 e un testo di Mario Codognato, capo curatore e direttore di Blain Southern, Londra; nonchè amico di Hirst da più di venti anni. Artisti in mostra Frank Auerbach (1931-), Francis Bacon (1909-1992), David Bailey (1938-), Banksy, John Bellany (1942-), Nick Bibby (1960-), Ashley Bickerton (1959-), Peter Blake (1932-), Don Brown (1962-), Mat Collishaw (1966-), John Currin (1962-), Tracey Emin (1963-), Faile (Patrick McNeil 1975-), Patrick Miller 1976-), Angus Fairhurst (1966-2008), Abigail Fallis (1968-), Paul Fryer (1963-), Alberto Giacometti (1901-1966), Steven Gregory (1952-), Richard Hamilton (1922-2011), Marcus Harvey (1963-), John Hoyland (1934-2011), Rachel Howard (1969-), Gary Hume (1962-), Paul Insect (1971-), John Isaacs (1968-), Michael Joo (1966-), Jonathan Kingdon (1935-), Jeff Koons (1955-), Jim Lambie (1964-), Sean Landers (1962-), Hyungkoo Lee (1969-), Sherrie Levine (1947-), Colin Lowe (1966-), Sarah Lucas (1962-), Mario Merz (1925-2003), Rodrigo Moynihan (1910-1990), Vik Muniz (1961-), Takashi Murakami (1962-), Bruce Nauman (1941-), Gabriel Orozco (1962-), Pablo Picasso (1881-1973), Walter Potter (1835-1918), Richard Prince (1949-), Kurt Schwitters (1887-1948), Haim Steinbach (1944-), Keith Tyson (1969-), Fred Tomaselli (1956-), Andy Warhol (1928-1987), Rachel Whiteread (1963-), Olly & Suzi (Olly Williams and Suzi Winstanley), Cerith Wyn Evans (1958-). Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli via Nizza 230, 10126 Torino tel +39 011 0062713 | fax +39 011 0062712 www.pinacoteca-agnelli.it | www.othercriteria.com | www.damienhirst.com Ufficio stampa Silvia Macchetto | tel +39 340 6350241 | [email protected] Biglietti 7 € intero, 6 € ridotto e gruppi, 3,50 € scuole e bambini dai 6 ai 16 anni; gratuito da 0 a 6 anni. Biglietteria all’ingresso della Pinacoteca al livello della pista del Lingotto | 4°piano Orario di apertura 10-19 da martedì a domenica | Chiuso il lunedì Visite guidate su richiesta | Accesso disabili | bookshop freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 4 genius Hyungkoo Lee 1969—Pohang, Korea —vive e lavora a Seoul, Corea Felis Animatus & Leiothrix Lutea Animatus 2009 resina, bastoncini di alluminio, cavi di acciaio, pittura a olio Jeff Koons 1955—York (USA) —vive e lavora a New York Elephant 2003 Francis Bacon 1909—Dublin, Ireland 1992—Madrid, Spain Self-Portrait 1969 olio su tela acciaio inossidabile cromato con vernice trasparente colorata freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 5 genius Richard Hamilton 1922—London (UK) 2011— Release – trial 1971 serigraf ia da uno stencil e olio su carta Angus Fairhurst 1966—Kent (UK) 2008—Scotland (UK) Reduced In A Circular Formation 2005 teschio in plastica con buchi perforati freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 6 genius Pablo Picasso 1881—Malaga, Spain 1973—Mougins, France Nature morte au crâne et au pot 1943 olio su tela Walter Potter 1835—Bramber (UK) 1918— Happy Family c1870 legno, vetro, pittura, carta e animali impagliati Richard Prince 1949—Panama Canal Zone —vive e lavora a New York Hurricane Nurse 2001 acrilico e getto di inchiostro su tela freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 genius attività didattiche 7 freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 8 genius attività didattiche In occasione della mostra temporanea Freedom not genius. Opere dalla collezione Murderme di Damien Hirst (10 novembre 2012 - 10 marzo 2013), il Dipartimento Educazione della Pinacoteca Agnelli ha ideato una serie di laboratori didattici lavorando sui simboli e sul tema del memento mori, che ripercorrono tutta la collezione Murderme. Il significato di simbolo, il tema del ritratto, l’immagine del teschio, la tecnica della serigrafia e l’uso dello stencil saranno i protagonisti di tutte le attività. Per le scuole I laboratori didattici per le scuole vogliono far riflettere sul simbolo come elemento di distinzione e riconoscibilità e su come il processo creativo sia in grado di diversificare un elemento già connotato simbolicamente. Nella proposta educativa Ritratti da paura, si parte dall’immagine del teschio, oggetto e simbolo che appartiene nell’immaginario comune al mondo della paura e della morte, per farlo diventare una figura ironica ogni volta diversa dall’altra. In una sovrapposizione e accostamento di tempere glitter colorate e di carte di diverso colore applicate a collage, ogni bambino creerà un ritratto insolito. In uguale o difforme traendo ispirazione dalle opere di Banksy presenti in mostra si gioca sul ruolo dei simboli che caratterizzano personaggi pop nell’immaginario di massa. Si realizzeranno delle serigrafie che riproducono ritratti di personaggi famosi e, successivamente, ritagliando e scambiando alcuni dettagli attraverso la tecnica del collage si creerà un ritratto di fantasia simile all’originale. Le domeniche in Pinacoteca laboratori per genitori e figli Sono Bacon (25 novembre 2012, 3 febbraio 2013, 3 marzo 2013) I bambini partiranno da un ritratto fotocopiato e modificato e, attraverso il collage, realizzeranno un nuovo ritratto dal richiamo espressionista in cui le linee diventano storte, esasperate nei movimenti curvi, concavi e convessi. Un libro speciale (10 febbraio 2013) Attività educativa condotta dall’associazione Area Onlus in cui i bambini creeranno un libro tattile ispirato alla mostra temporanea, con oggetti in rilievo con collage di diversi materiali e colori, scritte in braille per i non vedenti e immagini dipinte e colorate. Ritratti da paura (11 novembre 2012, 2 dicembre 2012, 27 gennaio 2013, 17 febbraio 2013) I bambini creeranno una serigrafia di un teschio ispirato ad Andy Warhol con le tempere glitter, interpretandola in chiave pop. Uguale o difforme (18 novembre 2012, 13 gennaio, 24 febbraio, 10 marzo 2013) I bambini realizzeranno dei ritratti con la tecnica della serigrafia; successivamente verranno ritagliati e incollati in modo da creare un nuovo ritratto simile al ritratto originale. freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 9 genius attività didattiche Per gli adulti Zootropio 3d - l’illusione del movimento (domenica 20 gennaio 2013) è un workshop ispirato all’opera in mostra dell’artista inglese Mat Collishaw. Condotto dall’artista Michelangelo Fornaro che guiderà i partecipanti nella costruzione di figure tridimensionali seguendo i principi del cinema d’animazione. Sono previsti workshop specifici di avvicinamento e approfondimento della tecnica serigrafica indirizzati sia a un pubblico generico sia a un pubblico mirato di illustratori, giovani artisti, grafici... La Pinacoteca, inoltre, propone per tutta la durata della mostra visite guidate gratuite, condotte dalle mediatrici culturali, il sabato e la domenica. Pause d’arte 45 minuti di approfondimento in paUSA pranzo sulla mostra: un break in Pinacoteca alle 13.00 con visita guidata gratuita (14 novembre 2012; 12 dicembre 2012; 16 gennaio 2013; 13 febbraio 2013). Informazioni Alessandro Fabbris [email protected] Tel 011 0062086 – 011 0062008 – 011 0062713 freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 genius estratti dal catalogo 10 freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 genius Cover del catalogo 11 freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 genius introduzione Ginevra Elkann presidente Pinacoteca Marella e Giovanni Agnelli Ho incontrato Damien Hirst quattro anni fa in Qatar all’inaugurazione del Museo di Arte Islamica. Ho capito immediatamente di trovarmi davanti a un vero collezionista: una persona che raccoglie solo opere per cui prova un’autentica passione. La mostra ‘Freedom not Genius’ alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, esplora l’opera di un artista in quanto collezionista e coglie questa opportunità per esaminare il contributo che la sua collezione ha dato alla sua produzione di artista... Cinque stanze della Pinacoteca Agnelli accolgono molte tra le opere significative degli YBA che si trovano nella collezione Murderme, come pure opere che spaziano dagli artisti del XVII secolo a maestri moderni come Francis Bacon, Richard Hamilton, Jeff Koons, Kurt Schwitters ed Andy Warhol. Gli innumerevoli teschi e le varie opere centrate sul mondo animale, qui esposti insieme per la prima volta, sono un esempio sorprendente di come lo spirito e l’interesse di un collezionista possano offrire coesione ad oggetti che sembrerebbero altrimenti disparati. Questa è una delle ragioni, ma non la sola, che dà completezza tematica alla collezione Murderme. Il risultato di questa collaborazione è una mostra che esalta il particolare senso estetico di una persona: è questa la forza che rende eccezionale la collezione. 12 freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 13 genius un’intervista a damien hirst Elena Geuna curatore della mostra freedom not genius Elena Geuna Mi incuriosisce la tua genesi di collezionista. Immagino che tu abbia cominciato acollezionare sin da bambino. Damien Hirst Sì, da bambino ho provato a collezionare francobolli e pietre — pietre e minerali. Prendevo delle scatole e ci mettevo dentro tutte le pietre, e sistemavo i contenitori in una vetrinetta. Ricordo che in un certo periodo desideravo tantissimo avere un’ametista. – – – EG Ti ricordi perché hai cominciato a collezionare arte? DH È cominciato tutto perché volevo entrare nella mente dei collezionisti delle mie opere. Mi sono ricordato che anch’io una volta collezionavo cose, e ho pensato che c’erano persone che compravano i miei lavori e mi sono chiesto che effetto facesse. Volevo capire. Avevo anche guadagnato un po’ di soldi e avevo amici artisti che invece non guadagnavano e che mi chiedevano prestiti. Non mi piaceva l’idea di prestare loro dei soldi, perché pensavo che forse non sarebbero riusciti a restituirmeli e che questo avrebbe creato tensione nel nostro rapporto di amicizia. E allora ho pensato che potevo comprare dei loro lavori, visto che potevo permettermelo. Così, invece di scambiare opere con gli amici, mi sono ritrovato a comprarle e senza rendermene conto ho finito per comprare un Picasso. E così ho capito come funziona la mente del collezionista: collezionare è un’attività emozionante, ma anche pericolosa, è una specie di droga. EG E così sei diventato un vero collezionista. DH Credo che ci sia stato un periodo in cui compravo cose che non mi potevo permettere, ed è pericoloso. Ma da allora mi sono calmato. E ho anche capito che ci sono cose che non posso comprare. Bisogna guardare i fatti nella giusta prospettiva e mi sento fortunatissimo ad avere le cose meravigliose che sono riuscito ad accumulare finora. – – – EG Nella mostra c’è una sala dedicata al memento mori, un tema ricorrente nella tua collezione. Ti ricordi quando i teschi hanno incominciato ad affascinarti? DH Ricordo che a scuola avevo in classe un teschio per la copia dal vero. C’erano dei pezzi di legno e qualche stampo di gesso, e un teschio. Mi attraeva il teschio e lo disegnavo, e da adolescente lo prendevo in mano e pensavo: ‘Una volta questo era un essere vivente’. Lo guardavo per una decina di minuti e cercavo di immaginare chi potesse essere quella persona. Non si riesce a collegare un teschio alla persona, ma per un attimo fuggente sentivo la persona e poi la sensazione spariva. E ricordo di aver pensato che si trattava di una cosa stranissima e non ho mai smesso di pensare che non era possibile farlo. È un oggetto incredibile. E poi i teschi ridono di te. Ti invadono. freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 14 genius un’intervista a damien hirst – – – EG Il teschio emerge come il tema più facilmente identificabile nella tua collezione: da alcuni dipinti di vanitas del XVIII e XIX secolo a opere di arte contemporanea. DH Beh, di fatto in arte non ci sono risposte, no? Solo domande: credo che il teschio sia la riprova che non ci sono proprio risposte, ma che non si può fare a meno di continuare a porsi domande. Così ogni volta che ti procuri un teschio, ti viene riproposta la stessa domanda, solo in una forma diversa. È la domanda centrale della vita: come, quando, perché. Ci sono persone che lo celebrano, altri ne fanno un oggetto oscuro, per altri è pericoloso. Ma l’oggetto in sé mi sembra essere così pieno di vita, anche se tratta di morte e a me la cosa piace moltissimo. – – – EG La storia naturale ti affascina? DH Sì mi piace moltissimo. Ma penso che dipenda dal fatto che amo l’informazione. La gente entra in una galleria d’arte e si sente nervosa e insicura. Non capisce — non il significato, ma la funzione dell’arte — mentre in un museo di storia naturale si incontra tantissima arte perfettamente comprensibile. EG Ed è più semplice. DH Sì, la gente può entrare e godersi quel che c’è senza metterlo in discussione, mentre in una galleria d’arte è sospettosa e lo mette in discussione. Ho sempre pensato che preferivo fare arte che funzionasse come funziona in un museo di storia naturale. Non si trovano i vestiti nuovi dell’imperatore nel museo d’arte naturale come succede in una galleria d’arte. – – – EG La collezione Murderme continua a crescere. La esporrai nella galleria che hai intenzione di aprire a Londra? DH Sì, in tutte e due le gallerie, quando saranno pronte, a Londra e a Toddington Manor, in Gloucestershire. Non vedo l’ora, perché mi sento in colpa a tenere tutto in magazzino nelle casse. Sento la necessità di farle vedere. È così che l’arte continua a vivere. È sempre meglio avere un quadro appeso a un muro dove lo si possa vedere piuttosto che in un magazzino dove non lo vede nessuno. EG È molto importante condividere l’arte con gli altri. DH Sì. EG Una volta hai detto che una collezione è come la mappa della vita di una persona. Che genere di persona ha formato la collezione Murderme? DH Penso che spetti ad altri dirlo. Credo abbia a che fare con me, con quello che mi piace o non mi piace, con i miei desideri, le mie paure… Mi sembra chiaro che non ho paura del buio. freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 15 genius the collector Mario Codognato storico dell’arte critico curatore Una delle caratteristiche dell’arte di Damien Hirst, forse l’artista più popolare e controverso del nostro tempo, è di essere onnivora e universale al contempo. Si appropria di tutte le contraddizioni che costituiscono l’esistenza e la realtà che ci circonda, i desideri e le paure, le aspirazioni e i crimini di un’umanità sempre sospesa tra la brama dell’immortalità e la realizzazione dell’inevitabile caducità del corpo. Si presenta attraverso un’estetica schietta ed esplicitamente letterale, che concilia, racchiude e isola ordine e disordine, armonia e repellenza, banalità e orrore, spirituale e materiale, religione e scienza. In questa prospettiva l’artista si appropria di un immaginario collettivo totale e totalizzante e lo rielabora in codici e schemi immediatamente leggibili e fruibili e al tempo stesso tanto spietatamente diretti da provocare un’inevitabile shock o una profonda riflessione su qualcosa che già sappiamo e sempre ci sforziamo di ignorare: la morte, la malattia, il vizio, l’ignavia, la cupidigia. In sintesi è una riflessione sull’incompiutezza della vita e sulla dicotomia tra volontà e azione. Questa onnivoracità e questa straordinaria capacità di sintesi e di rielaborazione di temi e di problematiche universali, e di conseguenza ricorrenti, sotto forme diverse, in tutta la storia dell’arte, hanno sempre reso vana ed ardua ogni riflessione sulle possibili influenze sul suo lavoro da parte di opere ed artisti del passato e su ogni possibile influenza del suo lavoro su quello dei suoi contemporanei e degli artisti più giovani. Il lavoro di Hirst è estremamente originale e inimitabile e al contempo rintracciabile nel patrimonio visivo dell’umanità. È il frutto di una ricerca personale e soprattutto di un’elaborazione sinottica dei motivi conduttori della vita e della morte sia a livello emozionale che visivo, non necessariamente in quest’ordine e non necessariamente in antitesi tra loro. Le sue immagini suscitano una reazione a catena di rimandi e di connessioni di idee e di modelli visivi, che le rendono comprensibili a chiunque, perché cariche e pregne di un immaginario che spazia dall’esistenziale al quotidiano, dalla cultura popolare alla storia dell’arte, senza gerarchie e senza filtri, se non l’impietosa brutalità del ciclo vitale e della sua caducità, dove anche il contingente diventa simbolo e metafora, persino quando mantiene la sua integrità, il suo scopo iniziale. Ed in questo senso Damien Hirst è un artista universale ed onnivoro. Che cosa dire allora del Damien Hirst collezionista, tema di questo saggio e di questa mostra? Uno degli esercizi principali degli storici dell’arte è andare oltre il significato e l’intenzione dell’opera, inserirla in un contesto storico, che dal politico-sociale passa all’individuale, al soggettivo, attraverso una ricostruzione delle vicende personali in chiave più o meno psicoanalitica sino alla ricostruzione delle opere di altri artisti che possa avere incontrato e qualora se ne fosse presentata l’occasione, collezionato. In base a tutti questi dati si ricostruisce un percorso, o meglio un equilibrio, tra l’originalità della sua proposta e della sua produzione e le supposte influenze di altri percorsi artistici e di altre contingenze ambientali. In un certo senso si verifica una sorta di ricostruzione e di adattamento dell’annoso dilemma se nel comportamento umano conti più l’individualità o l’influenza dell’ambiente. freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 16 genius the collector Nell’evoluzione recente della nostra epoca, con tutte le rivoluzionarie scoperte sul DNA, con la globalizzazione e la circolazione delle informazioni attraverso internet, con una certa banalizzazione della psicanalisi e con le teorie del post-moderno, tutto ciò risulta superfluo, obsoleto o, in due parole, poco interessante. Ma essendo Hirst un artista universale, poiché si esprime attraverso un linguaggio ed un messaggio universali, e quindi in qualche modo classico, nel senso che permette un approccio storiografico classico senza apparire anacronistico o grottesco, una ricostruzione della sua opera attraverso la sua collezione può apparire interessante o, se vogliamo, stranamente e originalmente interessante. La sua onnivoracità si applica anche in questo caso, con la stessa capacità di entrare in ogni poro visivo di quello che lo circonda e restituircelo come un’immagine originale e familiare al contempo. Se risulta ovvio che Picasso e Ernst Ludwig Kirchner collezionassero scultura africana, Twombly scultura grecoromana e Baselitz grafica manierista, per fare solo qualche esempio, è altrettanto ovvio che la collezione di Hirst sia eclettica e al tempo stesso precisa, passionale e al tempo stesso antagonistica. Ogni opera della sua collezione rispecchia la sua capacità — che potremmo chiamare destrezza, come in un furto, e al contempo virtuosismo — di prendere e dare, di assorbire ed influenzare, mantenendo sempre un’originalità nei confronti dell’arte a lui precedente e un’impossibilità di emulazione da parte di quella successiva. Il tutto è dettato e reso possibile non da una forma di originalità, ma piuttosto da una forma di originale schiettezza, brutalità e sorprendentemente di linearità nel rappresentare quello che già sappiamo o intuiamo… freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst genius pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 17 freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 genius opere in mostra 18 freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 19 genius opere in mostra Frank Auerbach 1931—Berlin, Germany —vive e lavora a Londra Mornington Crescent, Early Morning 1992-93 olio su tela Francis Bacon 1909—Dublin, Ireland 1992—Madrid, Spain Man in Blue II 1954 Banksy Winnie the Pooh 2003 pittura spray su tela John Bellany 1942—Port Seton (UK) —vive e lavora a Cambridge, Edimburgo e Barga (Lucca) The Couple 1968 olio su tela olio su tela Nick Bibby Francis Bacon 1909—Dublin, Ireland 1992—Madrid, Spain Self-Portrait 1969 1960—County Durham (UK) —vive e lavora nel Devon Carinate Tropid Snail (Trophidophora carinata) 2004 bronzo olio su tela David Bailey 1938—London (UK) —vive e lavora a Londra Skull and Blue Rose 2008 Nick Bibby 1960—County Durham (UK) —vive e lavora nel Devon Dodo (Raphus cucullatus) 2002 bronzo stampa cromogenica Banksy Heavy Weaponry 2004 pittura spray su tela Nick Bibby 1960—County Durham (UK) —vive e lavora nel Devon Lesser Mascarene Fruit Bat (Pteropus subniger) 2003 bronzo Banksy Laugh Now 2003 serigraf ia Banksy Modified Oil Painting No. 24 2005 Nick Bibby 1960—County Durham (UK) —vive e lavora nel Devon Mauritius Blue Pigeon (Alectroenas nitidissima) 2003 bronzo olio su tela Nick Bibby Banksy Rat on a Rock 2005 pittura spray e olio su lastra di pietra 1960—County Durham (UK) —vive e lavora nel Devon Mauritius Scops Owl (Scops commersoni) 2003 bronzo freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 20 genius opere in mostra Ashley Bickerton Mat Collishaw Good 1989 The Garden of Unearthly Delights 2009 1959—Barbados —vive e lavora a Bali, Indonesia serigraf ia Peter Blake 1932—Dartford (UK) —vive e lavora a Londra M. M. Blue & Red 1990 fotograf ia e pittura a smalto su legno 1966—Nottingham (UK) —vive e lavora a Londra acciaio, alluminio, gesso, resina, luci stroboscopiche John Currin 1962—Boulder (USA) —vive e lavora a New York The Christian 2005 olio su tela di lino Peter Blake 1932—Dartford (UK) —vive e lavora a Londra Marilyn Monroe, Yellow & Blue 1990 fotograf ia e pittura a smalto su legno Peter Blake Tracey Emin 1963—London (UK) —vive e lavora a Londra Trying on clothes from my friends (she took the shirt off his back) 1997 65 fotograf ie su mensole in legno 1932—Dartford (UK) —vive e lavora a Londra The Endings of My Favourite Books 2005 Faile Don Brown Death Awaits Damien Hirst 2008 penna su scheletro di plastica 1962—Norfolk (UK) —vive e lavora nel Suffolk (UK) Yoko XXV (Silver twin) 2008 argento Don Brown 1962—Norfolk (UK) —vive e lavora nel Suffolk (UK) The Shape of Things to Come 2005 composto acrilico e plastica Mat Collishaw 1966—Nottingham (UK) —vive e lavora a Londra Butterflies and Flowers (III) 2004 duratrans, lightbox Patrick Mc Neil 1975—Edmonton (USA) Patrick Miller 1976—Minneapolis (USA) —opera a Brooklyn (USA) acrilico su tela Faile Patrick Mc Neil 1975—Edmonton (USA) Patrick Miller 1976—Minneapolis (USA) —opera a Brooklyn (USA) Shanghai 01 2008 acrilico e serigraf ia su tela Angus Fairhurst 1966—Kent (UK) 2008—Scotland (UK) 4th Lowest Expectations 1996 pittura a smalto su pannello di alluminio freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 21 genius opere in mostra Angus Fairhurst Alberto Giacometti A Cheap and Ill-Fitting Gorilla Suit 1996 Buste d’homme assis (Lotar III) 1965 Angus Fairhurst Steven Gregory Reduced In A Circular Formation 2005 Trust in Me 2003 Angus Fairhurst Steven Gregory Uninvited (Black Skulls) 2 2001 Skulker 2003 1966—Kent (UK) 2008—Scotland (UK) pelliccia ecologica, giornale, cartone 1966—Kent (UK) 2008—Scotland (UK) teschio in plastica con buchi perforati 1966—Kent (UK) 2008—Scotland (UK) inchiostro su cartoncino di invito Angus Fairhurst 1966—Kent (UK) 2008—Scotland (UK) Uninvited (Pencil Skulls) 1 2001 matita su cartoncino di invito 1901—Borgonovo, Switzerland 1966—Coire, Switzerland bronzo 1952—Johannesburg, South Africa —vive e lavora a Londra teschio umano e malachite 1952—Johannesburg, South Africa —vive e lavora a Londra teschio umano e resistenze elettriche color bronzo Steven Gregory 1952—Johannesburg, South Africa —vive e lavora a Londra Old Carou 2003 teschio umano e resistenze elettriche verdi Abigail Fallis 1968—London (UK) —vive e lavora nel Gloucestershire In Cod We Trust 2006 stampa su carta da acquerello Steven Gregory 1952—Johannesburg, South Africa —vive e lavora a Londra A Nod’s as Good as a Wink 2003 teschio umano e lapislazzulo Abigail Fallis 1968—London (UK) —vive e lavora nel Gloucestershire King of Spades 2010 bronzo Steven Gregory 1952—Johannesburg, South Africa —vive e lavora a Londra You Know My Resistance Is Low 2003 teschio umano e resistenze elettriche blu Paul Fryer 1963—Leeds (UK) —vive e lavora a Londra New Morning 2007 uovo di quaglia, nido fatto a mano, f ilo di kevlar, resina epossidica, vetrina, base in legno Steven Gregory 1952—Johannesburg, South Africa —vive e lavora a Londra Where’d You Get Them Peepers? 2003 teschio umano e occhio di tigre freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 22 genius opere in mostra Steven Gregory Rachel Howard Strut My Stuff 2003 Repetition is Truth - Via Dolorosa 2005-2008 Richard Hamilton Gary Hume 1952—Johannesburg, South Africa —vive e lavora a Londra teschio umano e opalina con denti in oro 1922—London (UK) 2011— Fashion-plate study (b) 1969 collage di carta, smalto e cosmetici su carta 1969—County Durham (UK) —vive e lavora a Londra vernice lucida su tela 1962—Kent (UK) —vive e lavora a Londra e ad Accord, New York Mint White Door II 1988 vernice lucida su tela Richard Hamilton Paul Insect Release – trial 1971 Homage to the Dead Hare 2007 Marcus Harvey John Isaacs Churchill’s Dog 2006 Take a Look in the Mirror 2006 Marcus Harvey Michael Joo Skull 2005 Stripped (Instinctual) 2005 1922—London (UK) 2011— serigraf ia da uno stencil e olio su carta 1963—Leeds (UK) —vive e lavora a Londra olio su tela 1963—Leeds (UK) —vive e lavora a Londra olio su tela e MDF 1971—Sussex (UK) —vive e lavora a Londra acrilico su tela 1968—Lancaster (UK) —vive e lavora a Berlino pennarello e matita su carta 1966—Ithaka (USA) —vive e lavora a New York schiuma di poliuretano, resina epossidica, smalto, plastica fatta a mano, vetro, legno John Hoyland 1934—Sheffield (UK) 2011—London (UK) Lucky Star 7.2.82 1982 acrilico su tela Michael Joo 1966—Ithaka (USA) —vive e lavora a New York Improved Rack (Moose #7) 2004 corna ramif icate, acciaio inossidabile Rachel Howard 1969—County Durham (UK) —vive e lavora a Londra Black Dog (No Head) 2007 vernice lucida su tela Jonathan Kingdon 1935—Tanzania —vive e lavora a Roma e Oxford Baby Bushpig Dissection 1963 matita su carta freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 23 genius opere in mostra Jonathan Kingdon Sean Landers Elephant Dissection 1973 Suicide Bear 2005 Jeff Koons Hyungkoo Lee Titi Felis Animatus & Leiothrix Lutea Animatus 2009 1935—Tanzania —vive e lavora a Roma e Oxford matita su carta 1955—York (USA) —vive e lavora a New York 2004-2009 acciaio inossidabile cromato con vernice trasparente colorata 1962—Palmer (USA) —vive e lavora a New York bronzo 1969—Pohang, Korea —vive e lavora a Seoul, Corea resina, bastoncini di alluminio, cavi di acciaio, pittura a olio Jeff Koons 1955—York (USA) —vive e lavora a New York Elephant 2003 acciaio inossidabile cromato con vernice trasparente colorata Sherrie Levine 1947—Hazelton (USA) —vive e lavora a New York e a Santa Fe, New Mexico Steer Skull, Unhorned 2002 bronzo lucidato Jeff Koons 1955—York (USA) —vive e lavora a New York Three Ball 50/50 Tank (Spalding Dr. JK Silver Series) 1985 vetro, acciaio, acqua distillata, tre palloni da basket Jeff Koons 1955—York (USA) —vive e lavora a New York Monkey Train (Blue) 2007 olio su tela Colin Lowe 1966—England —vive e lavora a Londra You Will Never Forget Me 2007 gatto impagliato, capelli, legno, f ilo di cotone Sarah Lucas 1962—London (UK) —vive e lavora nel Suffolk (UK) Bunny 1997 collant scuri, calze nere, sedia in compensato, morsetto, kapok, cavo Jim Lambie 1964—Glasgow (UK) —vive e lavora a Glasgow Rock Me, Move Me 2003 materasso matrimoniale, vernice lucida Sarah Lucas 1962—London (UK) —vive e lavora nel Suffolk (UK) My Head 2005 calcestruzzo freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 24 genius opere in mostra Sarah Lucas Bruce Nauman Self-Portrait with Cigarettes 2000 Double Poke in the Eye II 1985 1962—London (UK) —vive e lavora nel Suffolk (UK) carta da pacchi, sigarette 1941—Fort Wayne (USA) —vive e lavora nel New Mexico tubo al neon montato su monolite di alluminio Sarah Lucas 1962—London (UK) —vive e lavora nel Suffolk (UK) Where Does It All End? 1994 cera e cicca di sigaretta Olly & Suzi with Greg Williams —vivono e lavorano nel West Sussex (UK) e a Londra Guadalupe Carcaradon 1 2003 stampa alla gelatina d’argento su alluminio Mario Merz 1925—Milano 2003— Senza titolo (Una somma reale è una somma di gente) 1972 dieci fotograf ie in bianco e nero e numeri al neon Rodrigo Moynihan 1910—Santa Cruz de Tenerife, Spain 1990—London (UK) The Skull 1952 Gabriel Orozco 1962—Xalapa de Enrìquez, Mexico —vive e lavora tra New York, Parigi e Mexico City B.K.I. 2004 stampa giclée su carta da acquerello Pablo Picasso 1881—Malaga, Spain 1973—Mougins, France Nature morte au crâne et au pot 1943 olio su tela olio su tela Vik Muniz 1961—Sao Paulo, Brasil —vive e lavora a New York e a Rio de Janeiro Clownskull (Vulgaris) 1990-1993 Walter Potter 1835—Bramber (UK) 1918— Happy Family c1870 legno, vetro, pittura, carta e animali impagliati calco in plastica su base d’artista Takashi Murakami 1962—Tokyo, Japan —vive e lavora a Tokyo There Are Little People Inside Me 2011 Walter Potter 1835—Bramber (UK) 1918— Seven-legged, two-bodied lamb 1912 agnello impagliato, vetrina acrilico su tela montata su tavola Richard Prince 1949—Panama Canal Zone —vive e lavora a New York 5 Jokes Painted to Death 1987 acrilico, graf ite e inchiostro da serigraf ia su tela freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 25 genius opere in mostra Richard Prince Andy Warhol No Other 2006 Five Deaths 1963 1949—Panama Canal Zone —vive e lavora a New York f ibra di vetro, legno, acrilico e bondo Richard Prince 1949—Panama Canal Zone —vive e lavora a New York Hurricane Nurse 2001 acrilico e getto di inchiostro su tela 1928—Pittsburgh (USA) 1987—New York (USA) acrilico e inchiostro per serigraf ia su tela di lino Andy Warhol 1928—Pittsburgh (USA) 1987—New York (USA) Skull 1976 pittura acrilica e serigraf ia su tela Kurt Schwitters 1887—Hanover, Germany 1948—Kendal (UK) Ohne Titel (6D) 1947 collage, cartone, cellophane, cartone ondulato, tessuto, carta su carta Haim Steinbach 1944—Rehovot, Israel —vive e lavora a New York beep, honk, toot #1 1989 mensola in legno laminato cromato, bollitori da te cromati e in plastica, cestini della spazzatura cromati Keith Tyson 1969—Ulverston (UK) —vive e lavora a Brighton e Londra Nature Painting 2006 tecnica mista su alluminio Fred Tomaselli Rachel Whiteread 1963—London (UK) —vive e lavora a Londra Untitled (Torso) 1993 gomma Cerith Wyn Evans 1958—Llanelli (UK) —vive e lavora a Londra In Girum Imus Nocte et Consumimur Igni 2006 neon Autoritratto di un fotografo c1884 stampa all’albumina su cartoncino Calco di Pangolin Editions Scheletro di dodo 2004 bronzo 1956—Santa Monica (USA) —vive e lavora a New York Red Bird 2007 collage fotograf ico, acrilico, gouache, foglie e resina su pannello di legno Esemplare di pangolino vittoriano XIX secolo pangolino impagliato, occhi di vetro e base in legno Faraone Seti I (padre di Ramses II) c1880 stampa all’albumina su cartoncino freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 26 genius opere in mostra Gamba di cavallo XVIII secolo gesso Scuola tedesca Senza titolo(dipinto con teschio) XVII secolo olio su tela Grande teschio umano XVIII-XIX secolo memento mori Fine XVIII secolo olio su carta applicata su tela Montage d’esposizione di 24 uccelli tropicali Metà XIX secolo Teschio di alligatore Data sconosciuta Teschio in bronzo XVI-XVII secolo Teschio in legno di bosso XVII secolo uccelli impagliati, vetrina Pangolino africano di Temminck XIX secolo pelle di pangolino Radiografia della Prima Guerra Mondiale Inizio XX secolo fotograf ia a raggi X Rostro di pesce sega XIX secolo rostro di pesce sega e base in legno Scheletro che pensa Data sconosciuta bronzo Scheletro di manifattura asburgica XVII secolo argento con base in ebano Sconosciuto(Kwakwaka’wakw) Seal fishnet float Fine XIX secolo legno di cedro intagliato a mano e dipinto di rosso Teschio in marmo XVI-XVII secolo Teschio in pietra con superficie policroma c1680 freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst genius colophon pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 27 freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 28 genius Fondazione Pinacoteca del Lingotto Giovanni e Marella Agnelli da un’idea di Ginevra Elkann Elena Geuna a cura di Elena Geuna direzione organizzativa Marcella Beraudo di Pralormo manager della collezione murderme Kate Davies assistente della collezione murderme Olivia Young assistente del curatore Ilaria Porotto segreteria Emma Roccato, Elena Olivero progetto educativo per la mostra Alessandro Fabbris fondatori Giovanni Agnelli Marella Caracciolo Agnelli Margaret Agnelli De Pahlen John Elkann Lapo Elkann Ginevra Elkann Paolo Fresco Gianluigi Gabetti Francesca Gentile Camerana Franzo Grande Stevens Alessandro Nasi amministrazione Mara Abbà comitato direttivo ufficio stampa Silvia Macchetto presidente onorario corporate development consultant Paolo Landi Marella Caracciolo Agnelli presidente Ginevra Elkann progetto di allestimento Alessandro Tosetti Federico Ratti membri immagine di comunicazione Elyron realizzazione allestimento Interfiere Gianluigi Gabetti John Elkann Lapo Elkann Filippo Beraudo di Pralormo Sergio Marchionne segretario Gianluca Ferrero assicurazione AON Insurance Broker collegio sindacale trasporto MOMART; London Un grazie speciale a Damien Hirst e a tutti gli artisti, le cui opere sono esposte in mostra ringraziamenti Mario Pia, presidente Luigi Demartini Pietro Fornier direttrice Marcella Beraudo di Pralormo Pietro Boroli Murderme Other Criteria Science Ltd Dario Tosetti con il patrocinio di con il contributo di sponsor tecnico media partner freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst genius sponsor pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013 29 La Camera di commercio di Torino per Freedom not Genius La Camera di commercio di Torino da anni accompagna il settore dell’arte contemporanea con diverse modalità, in particolare attraverso il sostegno alle grandi manifestazioni e mostre cittadine e alle istituzioni museali. Questa esposizione della collezione privata di Damien Hirst, evidenzia il valore del collezionismo e, per la prima volta in Italia, offre ai visitatori un inedito approfondimento della personalità di uno degli artisti viventi più celebrati. Uno studio realizzato dalla Camera di commercio di Torino con la Fondazione Fitzcarraldo evidenzia che investire in arte e cultura porta a ottimi risultati sul territorio, sia in termini di conoscenza e qualità della vita sia dal punto di vista economico. Il tema sarà approfondito il 14 novembre prossimo, quando Camera di commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Compagnia di San Paolo e Finpiemonte presenteranno in conferenza stampa uno studio sul valore del “tesoro cultura” nella nostra regione. Il cortile di Palazzo Birago, sede istituzionale dell’ente Torino e provincia rappresentano un tessuto attivo e in fermento, con numerose proposte nei più diversi settori culturali che tuttavia, negli ultimi anni, possono contare su sempre meno risorse economiche, e proprio per questo risultano ancor più da sostenere e valorizzare. In particolare progetti come Freedom not Genius che portano a Torino eventi speciali, rari e di limitata diffusione. In questo autunno dedicato all’arte, la Camera di commercio di Torino interviene a sostegno dell’arte contemporanea anche direttamente: fino al 13 novembre Palazzo Birago, edificio barocco progettato dall’architetto Juvarra e sede istituzionale dell’ente in via Carlo Alberto 16, ospita la mostra “Habitat: dimensioni di luoghi e persone” in cui 5 artisti internazionali espongono la loro visione degli spazi dell'abitare. La Camera di commercio di Torino è tra le istituzioni che seguono con maggiore interesse e impegno lo sviluppo e i cambiamenti del territorio. Da anni rivolge una particolare attenzione a progetti artistici e culturali: dal supporto alle maggiori realtà espositive all’ospitalità di eventi artistici e mostre nelle sue sedi istituzionali e al pubblico. La valorizzazione del territorio, la promozione di manifestazioni ed eventi anche in ambito culturale e il supporto alle iniziative di interesse generale, fanno sì che in questa occasione la Camera di commercio di Torino sia presente con il suo supporto. 1862 – 2012 Le Camere di commercio compiono 150 anni Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino Via Carlo Alberto 16 10123 Torino Tel. 011 571 6657 www.to.camcom.it News From Aon La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli si affida ad Aon per assicurare Freedom not Genius. Opere dalla collezione Murderme di Damien Hirst. Aon, leader mondiale nel brokeraggio assicurativo e riassicurativo e nella gestione delle risorse umane, è sponsor tecnico della mostra “Freedom not Genius” che si terrà alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino dal 10 novembre 2012 al 10 marzo 2013. La passione per l’arte e accomuna Aon e Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli la cui proficua collaborazione che dura ormai da molti anni. Il Fine Arts è un settore altamente specialistico che si concentra su pochissimi mercati assicurativi. Aon Artscope, leader nella gestione dei rischi nel settore dell’Arte, in Italia è formata da 17 professionisti specializzati dislocati in quattro uffici (Milano, Firenze, Arezzo, Roma). Il team italiano lavora a stretto contatto con il network internazionale di Aon che è in grado di assistere i Clienti in ogni paese del mondo. Le coperture sono le tipiche “All Risks - da chiodo a chiodo” che garantiscono il proprietario – collezionista privato o istituzione – contro tutti i rischi legati alla movimentazione e alla giacenza delle opere d’arte Le tradizionali coperture furto e incendio, infatti, non sono sufficienti a coprire tutte le insidie che nascono da eventi fortuiti, fenomeni naturali o disattenzioni, è lunghissima la serie di casi imprevedibili da cui possono derivare danni parziali, la perdita definitiva dell'opera o il suo deprezzamento. Aon Artscope è in grado di sviluppare proposte assicurative flessibili e adattabili ad ogni esigenza, possiede un’elevata forza contrattuale con i principali assicuratori nazionali ed internazionali e fornisce ai propri Clienti una completa assistenza nella gestione dei contratti assicurativi e dei sinistri. La specializzazione di Aon Artscope riesce a soddisfare diverse tipologie di soggetti: enti pubblici e privati, sovrintendenze, enti museali pubblici e privati, etc.. Per citare alcuni esempi, negli ultimi anni Aon ha assicurato le seguenti mostre: Canova e la Venere Vincitrice - Roma, Galleria Borghese, Sebastiano del Piombo 1845-1547 - Roma, Palazzo Venezia, Correggio e l'antico - Roma, Galleria Borghese, Capolavori dalla Città proibita - Roma, Museo del Corso, Cina: alla corte degli imperatori - Firenze, Palazzo Strozzi, Giovanni Bellini - Roma, Scuderie Del Quirinale, Galileo. Immagini dell'universo dall'antichità al telescopio - Firenze, Palazzo Strozzi, De Chirico Max Ernst, Magritte - Firenze, Palazzo Strozzi, Salvador Dalì - Milano, Palazzo Reale, Guttuso. Passione e Realtà – Mamiano, Fondazione Magnani Rocca, Vittorio Emanuele II. Il re galantuomo – Torino, Palazzo Reale, Morandi. L’essenza del paesaggio – Alba, Fondazione Ferrero, Bronzino – Firenze, Palazzo Strozzi, Novecento Sedotto – Firenze, Museo Annigoni, 8 ½ - Fondazione Nicola Trussardi – Firenze, Stazione Leopolda, Picasso, Mirò, Dalì. Giovani e arrabbiati, La nascita della modernità. Firenze, Palazzo Strozzi, etc. Aon Italia: Aon Italia è il gruppo leader italiano nel brokeraggio assicurativo e riassicurativo, nella consulenza nei servizi di Risk Management e nella consulenza aziendale per la gestione delle risorse umane. Il Gruppo è presente in Italia con 30 uffici in 27 città italiane e si avvale di oltre 1100 dipendenti per fornire alle PMI, ai grandi Gruppi industriali e finanziari e agli Enti Pubblici soluzioni su misura per una adeguata gestione dei rischi. Aon Italia è la branch italiana di Aon Plc, capogruppo quotata al NYSE che ha il suo quartiere generale a Londra ed è presente in 120 paesi con più di 61.000 dipendenti. Aon da sempre attenta all’innovazione nel dinamico mercato assicurativo, fornisce supporto e competenze specifiche nella definizione delle strategie che consentono di gestire e controllare i diversi rischi aziendali. Nel 2011 il Gruppo ha realizzato in Italia ricavi totali per oltre 159 milioni di euro e ha intermediato premi per oltre 1.8 miliardi di euro. Aon Italia S.r.l. Ufficio Comunicazione Via A. Ponti, 8/10 – 20143 Milano Tel: 02 45434838 Fax: 02 45463838 [email protected] Head Corporate Communication Erica Nagel Communication Dept. Assistant Melissa Balconi freedom not opere dalla collezione murderme di damien hirst genius pinacoteca agnelli lingotto via nizza 230 torino 10 novembre 2012 10 marzo 2013