- Comune di Lecco

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PROGETTO
ESECUTIVO
RTG-01
Relazione descrittiva
generale + quadro
economico
COMUNE DI LECCO
LAVORI DI ADEGUAMENTO ANTINCENDIO
DELL’ASILO NIDO "ARCOBALENO” DI
PESCARENICO sito in Via Ghislanzoni n°73
REDATTO
NOME: L.D. - R.L.
DATA: MAGGIO 2016
CODICE CUP: D19D16000480004
CONTROLLATO
NOME: STUDIO CALVI s.r.l.
DATA: MAGGIO 2016
APPROVATO
NOME: MATTEO CALVI
DATA: MAGGIO 2016
EMISSIONE: 01 DEL 31-05-2016
REVISIONE: N° 0
AUTORIZZAZIONI
PROGETTISTA ANTINCENDIO: ING. MATTEO CALVI - STUDIO CALVI s.r.l.
IMPIANTI RIVELAZIONE FUMO E ALLARMI: ING. MATTEO CALVI - STUDIO
CALVI s.r.l.
COORDIANTORE DELLA SICUREZZA: ING. GIOVANNI CALVI - STUDIO CALVI
s.r.l.
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:
ARCH. ANDREA POZZI
COMMESSA: 16017
pag 1
Indice generale
PREMESSA ___________________________________________________________________________________ 2
NORMATIVA DI RIFERIMENTO _______________________________________________________________ 2
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO ____________________________________________________________ 4
OPERE EDILI ______________________________________________________________________________ 5
OPERE IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO ____________________________________________________ 5
OPERE IMPIANTO RIVELAZIONE FUMI E ALLARME __________________________________________ 5
pag 2
PREMESSA
La seguente relazione descrive gli interventi di manutenzione straordinaria per l'adeguamento alla
Prevenzione Incedi del Asilo nido “Arcobaleno” sito in via Ghislanzoni n°73 a Pescarenico Lecco.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
•
Circolare n°12850/2015 “D.M.19/03/2015 in materia di strutture sanitarie – indirizzi applicativi”;
•
D.M. Interno 16/04/2014 "Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione
ed esercizio degli asilo nido”;
•
UNI 10779/2014 “Impianti di estinzione incendi – reti idranti – progettazione, installazione ed
esercizio”;
•
D.P.R. 01/08/2011 n.151 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti
relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge
31 maggio 2010, n.78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.122.”;
•
Legge n°186 del 1 marzo 1968 sui materiali o impianti elettrici o elettronici.
•
Decreto Ministeriale n°37 del 22 gennaio 2008: “Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11
- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n°248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle
disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici.
•
D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81: “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”.
•
D.Lgs. 106/09: “Disposizioni integrative e correttive del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.”
•
Le seguenti Norme e Guide del Comitato Elettronico Italiano (C.E.I.) per gli impianti ed i materiali:
•
CEI EN 60439-3 Class. CEI 17-116 - ed. 2012 Apparecchiature assiemate di protezione e di
manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 3: Quadri di distribuzione destinati ad essere utilizzati
da persone comuni (DBO).
•
17-43 fasc. 5756 ed. 2000 Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante.
•
estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione
(quadri BT) non di serie (ANS).
•
20-27 fasc. 5640 ed. 2000 Cavi per energia e per segnalamento Sistema di designazione.
•
20-65 fasc. 5836 ed. 2000 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico, termoplastico e isolante
minerale per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente
continua. Metodi di verifica.
•
23-51 fasc. 2731 ed. 1996 Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di
distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare.
pag 3
•
23-51 V1 fasc. 4306 ed. 1998 Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di
distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare.
•
31-27 fascicolo 2789 data 06-1996 Guida per l’esecuzione degli impianti elettrici nelle centrali
termiche non inserite in un ciclo di produzione industriale.
•
64-8 ed. 06-2012 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in
corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua.
•
Guida CEI 64-16 fasc. 5236 ed. 1999 Protezione contro le interferenze elettromagnetiche (EMI)
negli impianti elettrici.
•
Guida CEI 0-2 ed. 1997 sulla definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici.
•
Le seguenti prescrizioni per l’accessibilità:
•
Decreto del Ministro dei LL. PP. 14 giugno 1989 n°236 art. 4.1.6;
•
Legge Regionale 20 febbraio 1989 n°6 artt. 5.4 e 5.7;
D.P.R. 24 luglio 1996 n° 503 per gli edifici pubblici.
•
UNI 9795 ed. ottobre 2013 “Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione e di allarme
d’incendio”.
•
UNI EN 54-1 ed. 2011. “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio – Introduzione”
•
UNI EN 54-2 ed. 2007. “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio – Centrale di controllo e
•
segnalazione. ”
•
UNI EN 54-3 ed. 2014. “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio – Dispositivi sonori di
•
allarme incendio. ”
•
UNI EN 54-4 ed. 2007. “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio – Apparecchiatura di
•
alimentazione. ”
•
UNI EN 54-7 ed. 2007. “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio – Rivelatori di fumo -
•
Rilevatori puntiformi funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione
•
della luce o della ionizzazione.”
•
UNI EN 54-11 ed. 2006. “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio – Centrale di controllo
e segnalazione. ”
•
UNI EN 54-13 ed. 2007. “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio – Parte 13:
Valutazione della compatibilità dei componenti di un sistema.”
•
UNI EN 54-14 ed. 2007. “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio – Parte 14: Linee
guida per la pianificazione, la progettazione, l'installazione, la messa in servizio, l'esercizio e la
manutenzione. ”
•
UNI EN 54-18 ed. 2006. “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio – Parte 18: Dispositivi
di ingresso/uscita.”
pag 4
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
L’asilo nido ha attualmente sede nell'edificio esistente sito in Via Ghislanzoni n°73 a Lecco.
A seguito dell'entrata in vigore del D.M.16/04/2014 “Regola tecnica di prevenzione incendi per la
progettazione, costruzione ed esercizio degli asilo nido”, si è resa necessaria la pianificazione degli
interventi per l'adeguamento della struttura allo stesso.
Ai sensi del D.P.R.151/11 l'asilo nido è assimilabile all'attività 67.3.B, ovvero asilo nido con oltre 30
persone presenti.
Il Decreto Legislativo Milleproroghe D.L. 192/2014, convertito in legge dalla L.11/2015 art.4 comma 2-bis,
riporta le scadenze da considerare per l'adeguamento alle nuove previsioni, nel caso specifico:
✗
Prima scadenza: 7 ottobre 2016
✗
Seconda scadenza: 7 ottobre 2018
✗
Terza scadenza: 7 ottobre 2021
La prima scadenza è il termine per la presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività
attestante i requisiti di sicurezza antincendio di cui all'art.6, comma 1, lettera a) ovvero per i seguenti punti
del titolo III: 13.1, 13.2, 13.3, 13.4 e 13.5, limitatamente ai punti 3.5, 6, 7.2, 9, 10, 11, 12.
L'adeguamento iniziale riguarda sostanzialmente le compartimentazioni, gli impianti di sollevamento, gli
impianti elettrici, gli estintori, i sistemi di allarme, l'organizzazione e la gestione della sicurezza antincendio
e l'informazione formazione antincendio del personale.
La seconda scadenza è il termine per la Segnalazione Certificata di Inizio Attività attestante i requisiti di
sicurezza antincendio di cui all'art.6, comma 1, lettera b) ovvero per il punto 13.5 del Titolo III,
limitatamente ai punti 3.3, 7.3 e 8.
Ovvero l'adeguamento interessa la reazione al fuoco dei materiali, l'impianti idrico antincendio e l'impianto
di rivelazione e segnalazione allarme.
La terza scadenza è il termine per la Segnalazione Certificata di Inizio Attività attestante i requisiti di
sicurezza antincendio di cui all'art.6, comma 1, lettera c) ovvero per i restanti punti del 13.5 del Titolo III.
La centrale termica esistente al piano interrato è invece esente dalla presente progettazione esecutiva.
L'analisi specifica della normativa è stata effettuata nell'elaborato RTC-01 e TAV. EG-01-02-03.
A seguito dei sopralluoghi effettuati dal Sottoscritto si sono individuate una serie di criticità dell'edificio
rispetto ai disposti normativi riguardanti gli ambiti strutturali, dei materiali, i sistemi di sfollamento e
l'ambito impiantistico.
Negli elaborati grafici Tav. EG-04-05-06 sono stati indicati e numerati gli interventi, evidenziando le opere
di nuova costruzione e quelle di smantellamento, mentre nell'elaborato RTC-03 è possibile associare ad ogni
intervento sopracitato il tipo e l'entità delle opere con riferimento al Computo Metrico Estimativo CME-01.
E' evidente come le possibilità di innesco di incendio siamo limitate, in quanto non sono presenti lavorazioni
o apparecchiature potenzialmente pericolose, quelle presenti sono assimilabili a quelle utilizzate in ambito
domestico.
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In sintesi non sono i requisiti passivi di reazione e resistenza al fuoco che debbano essere migliorati, ma
sono gli elementi di resistenza attiva in cui è opportuno primariamente operare.
Di seguito vengono analizzate separatamente le opere che si andranno a realizzare.
L’edificio ha ottenuto il parere di conformità antincendio rilasciato in data 20-07-2015 Protocollo n°23557
Fascicolo 14850.
OPERE EDILI
Gli interventi edili che si rendono necessari riguardano sostanzialmente:
✗
gli adeguamenti delle strutture e delle murature alla resistenza al fuoco e alla compartimentazione;
✗
l'adeguamento dei materiali installati alla reazione al fuoco prescritta. Si segnala comunque che
l'adeguamento dei materiali suscettibili a prendere fuoco quali tende, mobili imbottiti etc. non
rientrano nella computazione allegata alla presente ovvero non comprende il cambio e o la
certificazione degli arredi presenti;
✗
l'adeguamento delle vie di esodo, in particolari i maniglioni e la segnalazione del percorso di esodo.
Per quanto riguarda il piano interrato gli interventi sono più sostanziosi dal momento che la presenza di un
un magazzino e una cucina richiede la realizzazione di un'idonea compartimentazione.
OPERE IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO
L'impianto idrico antincendio è uno degli impianti di protezione attiva contro l'incendio necessario per
l'adeguamento dell'edificio al D.M.16/04/14. Verranno spostati all'interno degli idranti esterni e collegati alla
rete idrica esistente. I componenti dell'impianto saranno posati ai sensi della norma UNI 10779 e nel rispetto
delle loro norme di prodotto.
OPERE IMPIANTO RIVELAZIONE FUMI E ALLARME
L’impianto oggetto del presente capitolo è destinato alla generazione e trasmissione di allarmi mediante
dispositivi elettrici ed elettronici in risposta a principi di incendio.
Gli scopi dell’impianto sono i seguenti:
–
attivare piani di intervento e sistemi di protezione contro l’incendio per favorire una rapida
evacuazione delle persone presenti nei locali interessati dall’incendio;
–
favorire l’eventuale sgombero dei beni che possono essere messi in salvo senza pregiudicare la
sicurezza delle persone.
La rivelazione incendi sarà realizzata con sistemi fissi automatici e manuali facenti capo ad una centrale di
gestione che provvederà al controllo dell’intero sistema e, in caso di incendio, attiverà i dispositivi attuatori
dislocati in campo. I sistemi di attuazione segnaleranno lo stato di emergenza in modo acustico e luminoso
(Targhe e Sirene).
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I componenti dell’intero impianto saranno costruiti da industria specializzata e saranno conformi e certificati
alla relativa parte della UNI EN 54.
N.B. Con il presente progetto si adempiono tutte le incombenze di cui al D.M.16/04/2014, ad eccezione
dell'adeguamento degli arredi e mobili imbottiti.
Lecco, maggio 2016
Il progettista
Dott. Ing. Matteo Calvi
pag 7
QUADRO ECONOMICO - Art. 16 D.P.R. n°207/2010
PROGETTAZIONE ESECUTIVA
LAVORI DI ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELL'ASILO NIDO “ARCOBALENO” DI PESCARENICO sito in Via Ghislanzoni
n°73 - CODICE CUP: D19D16000480004
OGGETTO
IMPORTI
a)
LAVORI ED ONERI DELLA SICUREZZA senza I.V.A.
I.V.A. 4%
I.V.A. 10%
I.V.A. 22%
Sommano
a.1) Lavori a misura, a corpo, in economia
€ 78.545,93
€ 7.404,42
€ 85.950,35
a corpo
€ 0,00
a misura
€ 0,00
in economia
€ 78.545,93
€ 7.404,42
€ 85.950,35
Totale a.1)
a.2) Oneri della sicurezza, non soggetti a ribasso d'asta
€ 3.280,74
€ 3.280,74
a corpo
€ 0,00
a misura
€ 3.280,74
€ 3.280,74
Totale a.2)
Totale a)
b)
SOMME A DISPOSIZIONE DELLA
STAZIONE APPALTANTE
Lavori in economia, previsti in progetto ed
esclusi dall'appalto, ivi inclusi i rimborsi previa
fattura
b.2) Rilievo, accertamenti ed indagini
b.3) Allacciamenti a pubblici servizi
b.4) Imprevisti
b.5) Acquisizione aree o immobili e pertinenti
b.6) Accantonamento di cui all'articolo 133,
comma 3 e 4, del codice
b.7) Spese di cui agli articoli 90, comma 5, e 92,
comma 7-bis, del codice, spese tecniche
relative alla progettazione, alle necessarie
attività preliminari, al coordinamento della
sicurezza in fase di progettazione, alle
conferenze di servizi, alla direzione lavori e al
coordinamento della sicurezza in fase di
esecuzione, all'assistenza giornaliera e
contabilità (compreso 4%contributi
previdenziali), l'importo relativo al fondo per la
progettazione e l’innovazione cui all'articolo
93, comma 7-bis, del codice, nella misura
corrispondente alle prestazioni che dovranno
essere svolte dal personale dipendente.
Incarichi esterni
a)
progettazione/DL/Sicurezza
Atti notarili
b)
Assicurazione progettista interno
c)
Somme di cui all'art.92 comma 5 D.Lgs.
d)
163/2006
Totale b.7)
b.8) Spese per attività tecnico amministrative
connesse alla progettazione, di supporto al
responsabile del procedimento, di verifica e
validazione e accantonamento per accordi
bonari (art.12 – DPR 207/2010)
Supporto al RUP per verifica e
a)
validazione
Accantonamento per accordi bonari
b)
Totale b.8)
b9) Eventuali spese per commissioni giudicatrici
b.10) Spese per pubblicità e, ove previsto, per
opere artistiche, tassa appalti
Spese per pubblicità
a)
Opere artistiche
b)
Tassa appalti
c)
Totale b.10)
€ 0,00
senza I.V.A.
€ 0,00
I.V.A. 4%
€ 81.826,67 € 7.404,42
€ 89.231,09
I.V.A. 10%
Sommano
I.V.A. 22%
b.1)
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 324,79
€ 0,00
€ 324,79
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 500,00
€ 500,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 500,00
€ 500,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
b.11) Spese per accertamenti di laboratorio e
verifiche tecniche previste dal capitolato
speciale di appalto, collaudo tecnico
amministrativo, collaudo statico ed altri
eventuali collaudi specialistici (compreso 4%
cnpaia)
b.12) I.V.A., eventuali altre imposte e contributi
dovuto per legge
4%
€ 82.151,46
10%
€ 7.404,42
22%
Totale b.12)
€ 0,00
€ 0,00
Totale b)
€ 500,00
TOTALE
€ 500,00
€ 0,00
€ 1.628,97
€ 1.628,97
€ 0,00
€ 8.215,15
€ 1.628,97
€ 9.844,12
€ 0,00
€ 8.539,94 € 1.628,97
€ 10.668,91
€ 0,00
€ 90.366,61 € 9.033,39
€ 99.900,00
€ 8.215,15
€ 8.215,15