Marta Colombo - Università Vita
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Politiche sanitarie. Un’analisi filosofica Federico Pennestrì – Marta Colombo 4 giugno 2015 Università Vita-Salute San Raffaele, Milano Facoltà di Filosofia A.A. 2014/2015 Efficacia e giustizia nell’allocazione delle risorse sanitarie PREMESSE 1. Le risorse sanitarie sono beni finiti che hanno un costo 2. La domanda sanitaria è potenzialmente infinita 3. La soddisfazione della domanda sanitaria ha a che fare con la salute e la salute è un aspetto fondamentale del benessere 4. La giustizia in questione nell’allocazione delle risorse sanitarie è di natura distributiva 5. Le società liberal-democratiche si impegnano a garantire i servizi sanitari ANALISI COSTI-UTILITA’ “utilità” = soggettivo livello di benessere che le persone percepiscono in diverse condizioni di salute e che esplicitano esprimendo preferenze Gli anni di vita acquisiti da un individuo a seguito di un intervento sanitario hanno valore in riferimento al parametro della qualità della vita L’analisi costi-utilità valuta i programmi sanitari in base al loro costo per QALYs. Il programma migliore è quello che produce il maggior numero totale di QALYs al minor costo (M.C. Weinstein, W.B. Stason, Foundations of Cost-effectiveness Analysis for Health and Medical Practice, 1977) (R. Robinson, Cost-Utility Analysis, 1993) TEORIA DEI QALYs Si fonda su tre assunzioni: 1. I benefici di un intervento sanitario sono definiti in termini di aumento delle aspettative di vita e/o miglioramento della sua qualità 2. Il valore di tali benefici è stabilito sulla base delle preferenze degli individui 3. Ciò che conta nel procedimento di calcolo sono esclusivamente le conseguenze prodotte o attese dall’intervento, ossia i QALYs guadagnati QALY: Quality Adjusted Life Years “la misura della lunghezza della vita di una persona, soppesata attraverso una valutazione della qualità della vita in riferimento alla salute” (National Institute for Clinical Excellence, 2008) QALY= numero di anni di vita attesi X indice di utilità (qualità della vita attesa) Il valore dell’indice è sempre compreso tra 0 e 1: 1 = 1 anno in piena salute; 0 = morte 1 QALY= 1 anno vissuto in piena salute Esempi di indici di utilità CONDIZIONI DI SALUTE Piena salute INDICI DI UTILITA’ 1 Sintomi della menopausa 0,9 Dialisi 0,5 Angina pectoris di acuta intensità 0,5 Cecità, sordità o mutismo acquisiti 0,4 Disabilità motoria e mentale 0,3 Morte Paralisi, stati di incoscienza irreversibili 0 <0 L’analisi costi-utilità è giustificabile a partire dall’utilitarismo preferenzialista Ciò che ha valore sono esclusivamente le conseguenze prodotte da un intervento sanitario Il programma sanitario migliore è quello in grado di produrre il maggior numero totale di QALYs al minor costo L’utilità prodotta è considerata in termini di quantità e qualità della vita I QALYs sono egualitari e aggregabili nella misura in cui i QALYs di ognuno valgono quanto quelli di tutti gli altri Massimizzare i QALYs significa anche massimizzare le preferenze (P. Singer, J. McKie, J. Richardson, H. Kuhse, The Allocation of Health Care Resources, 1998) CRITICHE: AGEISM: il sistema QALY discrimina sistematicamente gli individui più anziani DOUBLE JEOPARDY: il sistema QALY discrimina sistematicamente gli individui più sfortunati (es. portatori di handicap, malati cronici) DISATTENZIONE alle condizioni dei pazienti prima di ricevere un intervento: Ø Non conta per quanto tempo un paziente ha sofferto prima di candidarsi a un intervento Ø L’impegno a massimizzare l’utilità totale trascura l’equità distributiva Ø Risultano trascurati i bisogni sanitari Ø Il valore di una vita non si ottiene sommando il valore dei singoli anni che restano da vivere a un individuo (J. Harris, QALYfying the Value of Life, 1987) (J. Rawles, Castigating QALYs, 1989) REPLICHE 1. Si tratta di una tendenza e non di una discriminazione sistematica 2. Il fine ultimo è il benessere, di cui la salute rappresenta solo un aspetto 3. L’eguale considerazione delle preferenze degli individui rende i QALYs un’unità di misura egualitaria, disimpegnata a considerare maggiormente le condizioni dei più svantaggiati (P. Singer, J. McKie, J. Richardson, H. Kuhse, The Allocation of Health Care Resources, 1998) ALLOCARE SECONDO IL CRITERIO DEL BISOGNO 1. Che cos’è un bisogno? 2. Cosa distingue un bisogno generico da un bisogno sanitario? 3. Quali argomenti giustificano un principio allocativo basato sui bisogni? “HO BISOGNO DI” è una formula linguistica che utilizziamo se sono soddisfatte almeno tre condizioni: 1. Esiste un soggetto portatore di un bisogno 2. Esiste una condizione indesiderabile in cui il soggetto si trova 3. Esiste un intervento in grado di eliminare e/o migliorare questa condizione CONCETTO DI BISOGNO È possibile riferirsi al concetto di bisogno in tre sensi: STRUMENTALE: X ha bisogno di Y per ottenere Z Es. “Fabio ha bisogno di un biglietto per andare a Firenze” CATEGORICO: X ha assolutamente bisogno di Y per evitare un danno Es. “Marianna ha bisogno della protezione solare per evitare di ustionarsi” DISPOSIZIONALE: X ha sempre bisogno di Y in quanto tale bisogno è una disposizione della specie Es. “Ho bisogno dell’acqua anche mentre sto bevendo” (E. Gustavsson, From Needs to Health Care Needs, 2014) (D. Wiggins, Needs, Need, Needing, 1987) (G. Thomson, Fundamental Needs, 2005) I bisogni disposizionali sono: non derivati: il bisogno in questione non deriva da un altro bisogno non circostanziali: non dipendono da precise circostanze inevitabili: la mancata soddisfazione di un bisogno disposizionale genera inevitabilmente un danno CONCETTO DI BISOGNO SOGGETTO X STRUMENTALE CATEGORICO DISPOSIZIONALE Le condizioni di alcuni X Le condizioni di alcuni X Le condizioni di tutti gli X (in quanto appartenenti alla specie umana) OGGETTO Y Mancanza di Y FINE Z Qualsiasi miglioramento delle condizioni di benessere Mancanza di Y Evitare un danno Non necessariamente mancanza di Y Evitare un danno Esempi di applicazione delle strutture concettuali dei tre sensi di bisogno all’ambito sanitario: Senso strumentale: “Jill (x) si è rotta una gamba. Per tornare a camminare (z), ha bisogno di un certo intervento (y)” Senso categorico: “Jack (x), per evitare il rischio di infarto (z), ha bisogno di un farmaco per la pressione (y)” Senso disposizionale: “John (x) è diabetico. Per evitare di stare male, ha sempre bisogno dell’insulina (y) CONCETTO DI BISOGNO SANITARIO PAZIENTE X STRUMENTALE Le condizioni di alcuni X CATEGORICO Le condizioni di alcuni X DISPOSIZIONALE Le condizioni di alcuni X (cioè di un gruppo di pazienti cronici) INTERVENTO Y FINE Z Mancanza di Y Miglioramento del benessere in termini di salute Mancanza di Y Mancanza di Y Evitare un danno per la salute Evitare un danno per la salute Per comprendere il valore dei bisogni sanitari è necessario studiare la loro relazione con il fine z Si tratta di capire se il miglioramento del benessere in termini di salute e l’evitare un danno abbiano valore morale NORMAN DANIELS Just Health. Meeting Health Needs Fairly QUESTIONI FONDAMENTALI: 1. La salute, l’assistenza sanitaria e i fattori sociali che la determinano hanno una speciale importanza morale? 2. Quando le ineguaglianze sanitarie sono ingiuste? 3. Come è possibile soddisfare i bisogni sanitari equamente, data la limitatezza delle risorse? BISOGNI VS PREFERENZE a) “Ho bisogno di denaro per curarmi il mal di denti” b) “Ho bisogno di denaro per andare a Brooklyn ad evocare la mia infanzia” La priorità di a su b è indipendente dalla forza delle mie preferenze e dalla mia scelta di usare la formula linguistica “ho bisogno di” Tesi di Daniels: Nel caso di a, usiamo un criterio oggettivo di valutazione del benessere, ossia una scala di valutazione “tagliata” che non considera tutte le preferenze degli individui, ma solo quei deficit che hanno un peso morale “la soddisfazione delle preferenze che rientrano in certe categorie, come certi bisogni, hanno un peso maggiore” I bisogni che rientrano nella scala tagliata sono: Oggettivamente ascrivibili: possiamo ascriverli a qualcuno anche senza che costui ne sia consapevole Oggettivamente importanti: valgono a prescindere da particolari contesti ê l’argomento della scala tagliata non ha valore normativo, ma descrittivo della nostra pratica morale BISOGNI SANITARI “ciò che è necessario per mantenere, ristabilire o fornire condizioni equivalenti al normale funzionamento di un individuo, tipico della sua specie” Ø Oggettiva ascrivibilità: affidamento alle scienze biomediche Ø Oggettiva importanza: la mancata soddisfazione dei bisogni sanitari restringe il normale insieme di opportunità a nostra disposizione ARGOMENTAZIONE DI DANIELS i. I bisogni sanitari sono ciò che è necessario per ristabilire o mantenere il normale funzionamento tipico di una specie ii. Noi attribuiamo uno speciale peso ai bisogni sanitari, utilizzando una scala di valutazione tagliata del benessere iii. La garanzia del normale funzionamento ci aiuta a proteggere il normale insieme di opportunità aperte iv. Le persone hanno un particolare interesse a proteggere le loro opportunità v. Questo interesse comune spiega la speciale importanza morale che le persone attribuiscono alla soddisfazione dei bisogni sanitari Per giustificare la sua teoria dei bisogni, Daniels estende alla salute e alla sanità la teoria della giustizia rawlsiana “ampliare il principio di equa eguaglianza di opportunità di Rawls significa ampliare le basi di giustificazione dell’importanza delle opportunità” I bisogni sanitari devono essere soddisfatti in quanto espressione di quella protezione delle opportunità garantita dal secondo principio di giustizia, ossia il principio di equa eguaglianza di opportunità “se la giustizia richiede di proteggere le opportunità, allora essa richiede anche di proteggere la salute” La salute non è un bene primario sociale, ma una caratteristica naturale degli individui La salute NON può essere direttamente distribuita secondo i principi di giustizia Ciò che è oggetto di distribuzione e quindi dei principi di giustizia sono i determinanti sociali della salute (educazione, reddito, benessere, partecipazione politica, diritti, poteri e opportunità) Come possiamo soddisfare i bisogni sanitari in modo EQUO, quando la limitatezza delle risorse non ci permette di soddisfarli tutti? QUESTIONE DI LEGITTIMITA’: a quali condizioni i decisori possiedono l’autorità morale di imporre i limiti necessari alla distribuzione delle risorse? Giustizia procedurale Ø Coloro che prendono parte a un equo processo decisionale sull’allocazione delle risorse sanitarie sono individui disposti a cooperare e impegnati a fornirsi l’un l’altro le ragioni che motivano le loro proposte allocative Ø La principale caratteristica dei decisori imparziali è la responsabilità che possiedono rispetto alla ragionevolezza delle loro proposte Una proposta allocativa è ragionevole se soddisfa quattro condizioni: 1. Pubblicità: le ragioni devono essere pubblicamente accessibili e comprensibili 2. Pertinenza: le proposte devono essere plausibilmente condivisibili da individui disposti a cooperare e devono tenere conto dei vincoli concreti legati alle risorse 3. Revisione: le proposte devono essere revisionabili e modificabili durante il dibattito del processo decisionale 4. Regolazione: le condizioni 1,2 e 3 devono essere tutte soddisfatte L’allocazione delle risorse sanitarie è una questione di giustizia perché í Contribuisce a determinare il benessere delle persone î Contribuisce a determinare il rispetto dell’eguaglianza e della libertà delle persone CONCLUSIONI Ø Promuovere l’efficacia allocativa attraverso la teoria dei QALYs significa rinunciare all’equità distributiva in favore della produzione della maggior quantità di salute possibile Ø Riferirsi a un criterio allocativo basato sui bisogni sanitari degli individui è insufficiente se non ne viene chiarito il valore morale e rischia di trascurare i costi Ø Giustificare il valore morale della salute facendo riferimento a una teoria della giustizia e ai suoi principi è coerente in teoria, ma inefficace nella pratica DIFFICOLTA’ E ASPETTI CRITICI: Abbiamo le capacità diagnostiche per prevedere i benefici e i costi degli interventi? Come affrontare i casi in cui sussiste un bisogno sanitario, ma le preferenze del paziente vanno in direzione opposta alla sua soddisfazione per motivi personali e/o religiosi? Che relazione sussiste tra la libertà del paziente, i suoi bisogni e la responsabilità delle istituzioni sanitarie? DIFFICOLTA’ E ASPETTI CRITICI: Rendere pubbliche le ragioni che hanno condotto a una decisione allocativa è sufficiente a giustificare il fatto che alcuni pazienti verranno curati e altri no? Contestualizzare la questione in un equo processo decisionale è una strategia sufficiente per produrre un’allocazione, al tempo stesso, efficace e giusta?