Corso di formazione GIOCARE CON LE PAROLE insegnanti scuola
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Corso di formazione GIOCARE CON LE PAROLE insegnanti scuola
Corso di formazione GIOCARE CON LE PAROLE insegnanti scuola dell’infanzia 1 INTRODUZIONE SI.GLO è il progetto che sostiene il metodo innovativo chiamato “ortogenetico” di letto-scrittura ideato dal Maestro Meneghello durante la sua lunga carriera di insegnante. Con lui ha collaborato il Professor Girelli, ricercatore presso l’Università degli studi di Verona. Da studi pedagogici condotti in questi anni si è arrivati alla consapevolezza dell’urgenza di cambiare prospettiva per quanto riguarda l’insegnamento della letto-scrittura giungendo alla possibilità per il bambino di apprendere a leggere e scrivere attraverso il gioco e per scoperta. Non prevede, quindi, un approccio impositivo dato dall’ ”imparamento”, bensì si fonda sul piacere di imparare per i bambini e per gli insegnanti consente una modalità fondata sull’accompagnamento del bimbo verso la consapevolezza delle sue potenzialità. SIGLO,infatti, non riguarda solo l’insegnamento della letto-scrittura, è molto altro: consente all’insegnante di trasmettere con facilità e immediatezza l’amore per la lettura, la stimolazione della motivazione intrinseca, il potenziamento delle abilità di ciascun bambino con attività semplici, chiari ed efficaci. PERCHE’ ORTOGENETICO Si chiama ortogenetico in quanto il bambino apprende il linguaggio alfabetico con lo stesso processo innato ed autonomo che l’ha in precedenza condotto all’acquisizione del linguaggio parlato, ripercorrendo così a livello personale (ontogenetico) lo sviluppo storico (filogenetico) delle diverse forme di scrittura. Il metodo si presenta in tal senso come ortogenetico, rispondente cioè ad un percorso il più possibile rispettoso del bambino, dei suoi processi, ritmi e modalità di apprendimento. CHE COSA PROPONE QUESTO METODO Per attuare il Metodo ortogenetico si richiede un cambio netto di prospettiva nel modo di intende l’apprendimento della letto-scrittura: - da effetto di un raggiunto grado di maturità a occasione stessa di profonda maturazione e sviluppo di capacità cognitive, sociali e personali (Vygotskij, 1987); - dal considerarlo indipendente dal linguaggio parlato al concepirlo in stretta connessione; 2 - dal preoccuparsi prima della sua acquisizione strumentale al ritenere che essa non possa esser disgiunta dai significati connessi all'esperienza del bambino; -dal richiedere necessariamente un insegnamento formale, e quindi un suo 'imparamento' da parte del bambino, al ritenere che invece il suo apprendimento vada permesso al bambino per scoperta, in piena autonomia e seguendo i propri ritmi naturali, come un gioco (Montessori, 2000); - dal sostenere l'insegnamento formalizzato facendo ricorso alla motivazione estrinseca mediante riconoscimenti, voti, ricompense..., al riconoscere alla motivazione intrinseca, piacere e gratificazione personale proveniente dall'autoverifica, il ruolo di motore centrale di questo apprendimento e ritenendo tutto il resto una pericolosa ingerenza; - dal ruolo dell'adulto che insegna una tecnica al ruole dell’insegnante che crea occasioni perchè il bambino possa, naturalmente e autonomamente, apprendere, e che lo accompagna emotivamente in tutto questo personale e affascinante processo di scoperta (Montessori, 2008). SI.GLO: SILLABA GLOBALE Ricercare e proporre la corrispondenza con il linguaggio alfabetico a livello non di sillaba ma di singole lettere costringe il bambino a ricorrere a faticose operazioni di: -scissione dei suoni sillabici in elementi letterali (nella scrittura); -fusione di tali elementi letterali in suoni sillabici (nella lettura). Queste operazioni impegnano notevolmente il bambino nella decifrazione dei singoli segni, a scapito della più gratificante attività di comprensione, e implicano un elevato livello di astrazione che rende necessaria nella maggior parte dei casi l'attività di insegnamento formale da parte di un adulto, limitando e condizionando così il bambino nella sua autonoma scoperta e conquista del linguaggio alfabetico. Invece la messa in corrispondenza a livello sillabico globale proposta da questa metodologia rende possibile al bambino di giocare con le parole e apprendere per scoperta in modo autonomo che: -alla PAROLA PARLATA corrisponde una PAROLA SCRITTA, che ugualmente serve a trasmettere significati; -ad ogni SUONO SILLABICO della parola parlata corrisponde un particolare SEGNO, anch’esso SILLABICO. 3 OBIETTIVI: ● Apprendimento della letto-scrittura ● Sviluppo della motivazione intrinseca ● Sviluppo del patrimonio interiore del bambino ● Sviluppo di abilità cognitive ● Stimolazione di abilità percettivo-motorie ● Sviluppo motricità fine e globale ● Sviluppo abilità linguistiche ● Aumento delle capacità di memorizzazione e attenzione ● Sviluppo di abilità fonologiche e meta fonologiche ● Imparare divertendosi ● Accrescere le capacità relazionali ● Stimolare il bambino all’ascolto ● Sollecitazione della capacità immaginativa ● Accrescere l’amore per la lettura ● Stimolazione della curiosità MODALITA’: L'apprendimento del linguaggio alfabetico va proposto ai bambini in modo ludico e favorendone l'autonomia, seguendo i propri ritmi ed interessi. Non quindi per soddisfare aspettative o richieste di altri, ma per rispondere a propri bisogni e desideri, all'interno di relazioni e situazioni significative e cariche di affettività (Montessori, 2000). Già con il linguaggio parlato, il bambino si inserisce in questo rapporto di reciprocità con la realtà, ma il processo, ed il modo, in cui si attua l'apprendimento del linguaggio alfabetico gli richiede di diventare maggiormente consapevole delle proprie esperienze. Le loro narrazioni, i VISSUTI offriranno innumerevoli occasioni per approfondirle, diventarne maggiormente consapevoli, arricchire la propria interiorità e il proprio patrimonio linguistico. In particolare le modalità attraverso le quali si attua in classe il metodo sono: ● Gradualità: ● Apprendimento per scoperta ● Rispetto dell’unicità di ciascun bambino 4 ● Apprendimento naturale ● Apprendimento attraverso attività ludiche TEMPI: Si ritiene utile l’applicazione del metodo dal secondo anno di scuola dell’infanzia. Durante il corso vi verranno spiegate le attività da fare durante il secondo anno di scuola dell’infanzia e quelle da proporre durante il terzo e ultimo anno. Sarà cura della Direzione assieme al collegio docenti predisporre l’inizio delle attività in base alla propria progettazione didattica. VERIFICA DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA Lo strumento privilegiato per verificare le capacità acquisite dai singoli bambini e dai gruppi è L’AUTOVERIFICA. Inoltre si prevede un’osservazione sistematica e occasionale. Al termine delle unità di unità di apprendimento le insegnanti predispongono alcune attività finalizzate a verificare se gli obiettivi programmati sono stati raggiunti, tramite l’uso disegni spontanei, cartelloni, conversazioni, racconti, giochi. Altri momenti di valutazione sono i colloqui individuali con i genitori. RUOLO INSEGNANTE Il ruolo dell' insegnante non è quello di insegnare al bambino come si fa, ma di creare le condizioni perchè egli possa scoprire da sè le intuizioni per impadronirsi del sistema del linguaggio alfabetico. L’insegnante non interviene insegnando come si fa, ma creando occasioni congrue, adatte cioè alle sue possibilità, per comunicare leggendo o scrivendo. All'insegnante è richiesto di assumere la regia della situazione, creando le condizioni perchè sia il bambino ad essere protagonista autonomo, mostrando interesse per queste attività e la sua autentica voglia di giocare divertendosi. 5 STRUMENTI: Testo: “Giocare con le parole” di Giovanni Meneghello e Claudio Girelli; Editrice La Scuola. Verranno, inoltre, predisposti appositi strumenti durante il corso. Inoltre verranno spiegate le modalità per creare il necessario per proporre alla classe le attività con facilità. CORSO DI FORMAZIONE La formazione sarà divisa in 5 moduli da 4 ore (totale 20 ore) durante i quali si affronteranno le seguenti tematiche: 1. Introduzione al metodo 2. Aspetti storici 3. Obiettivi del metodo in relazione al proprio gruppo 4. Strumenti 5. Percorsi operativi DESTINATARI Numero massimo 15 insegnanti della scuola d’infanzia FORMATORI ACCREDITATI Il corso sarà condotto da formatori accreditati e supervisionati direttamente dal prof. Claudio Girelli sviluppatore del metodo e ricercatore di pedagogia sperimentale Dipartimento Scienze Umane Università di Verona. Formatori: ● Dott.ssa Maressi Monica, Pedagogista, Pedagogista Clinico e Mediatore Famigliare ● Dott.ssa Caretta Sara, Pedagogista ORGANIZZAZIONE Progetto Siglo è un marchio di proprietà del prof. Claudio Girelli e della dr.ssa Margherita Achille dato in concessione d’uso esclusivo a Pedagogika Cooperativa Sociale Onlus, con sede in via 6 Giorgio Corbetta 102 Vicenza, P.I. 03854020249. Pedagogika è l’intestataria del contratto di fornitura di servizi all’Istituto Comprensivo ed emetterà regolare fattura elettronica. COSTI Il costo del corso è pari ad € 1.500,00 iva compresa. Nel costo è compreso la consegna ad ogni partecipante del libro “Giocare con le parole” di Giovanni Meneghello e Claudio Girelli; Editrice La Scuola. INFO DI CONTATTO Per la definizione del contratto e tutti gli aspetti burocratici si prega di far riferimento alla sig.ra Roberta D’Anna presso amministrazione Pedagogika Cooperativa tel. 0444597154 e-mail [email protected]. Orario dal lunedì al venerdì 8.30 - 12.30 e 14.30 - 18.00 7