220 223 election

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220 223 election
Election Monitoring è un osservatorio mondiale sulle urne elettorali. Una guida che, volta per volta, porterà a conoscenza dei risultati e delle
strategie elettorali di Paesi ai quali i media occidentali non fanno da cassa di risonanza. Il tutto corredato da un quadro di sintesi sulle condizioni socio-economiche, oltre che politiche, dei Paesi presi in esame
a cura di Marco Montanari
Grazia Neri_AFP
ELECTION MONITORING
GIAPPONE
■ Il Paese alla vigilia del voto
Uscito dalla Seconda guerra mondiale in rovina, il
Giappone si vide imporre dagli Stati Uniti lo smantellamento dei 4 grandi zaibatsu (conglomerate verticali)
che ne controllavano la vita economica: Mitsubishi,
Sumitono, Mitsui e Yasuda. Le grandi famiglie giapponesi, tuttavia, aggirarono tale divieto dando vita a 6
grandi conglomerate orizzontali, i keiretsu: Mitsubishi,
Sumitomo, Mitsui, Fuyo, Dai-Ichi Kangyo, Sanwa.
Questi gruppi, peraltro, si associarono verticalmente,
rendendo del tutto inefficaci i divieti statunitensi. La
peculiare organizzazione economica, il valore artificialmente basso dello yen, la chiusura del mercato interno
e una forte etica del lavoro contribuirono a creare il
“miracolo giapponese”, concretizzatosi in tassi medi di
crescita spettacolari: +10% negli anni ’60, +5% negli
anni ’70 e +4% negli anni ’80. Negli anni ’90, tuttavia,
la media è scesa all'1,5%, cedendo il passo alla recessione nel 2000-2002. Dal 2003 il Paese ha ripreso a
crescere del 2% l’anno. Attualmente il Giappone ha il
terzo Prodotto interno lordo al mondo dopo Usa e Cina,
e la seconde riserve valutarie dopo quelle di Pechino.
L'invecchiamento della popolazione, il rifiuto di aprire le
porte all'immigrazione e la presenza dello Stato in molti
settori economici sono i punti più controversi. La politica giapponese è stata dominata ininterrottamente dal
1955 dal Partito liberal democratico (Ldp), con una
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_Le elezioni giapponesi del settembre 2006 hanno portato al potere Shinzo Abe, fautore di una piattaforma politica marcata da un rigido conservatorismo
parentesi nel 1993-96. Il primo ministro liberaldemocratico Koizumi, giunto al potere nel 2001, aveva avviato una serie di riforme, fallendo tuttavia nel progetto di
privatizzare le poste. Nel settembre del 2006 Koizumi è
stato rimpiazzato da Shinzo Abe, il più giovane premier
nella storia del Paese, fautore di una piattaforma politica marcata da un rigido conservatorismo. Il rinnovo
della camera alta nel luglio 2007 è stato il primo test
politico per Abe e l'Ldp. Al neo-nazionalismo del primo
ministro si oppone in primo luogo il Partito democratico
del Giappone (Dpj), una formazione social-liberale guidata da Ichirÿ Ozawa, avversa alle privatizzazioni e ai
tagli a pensioni e sanità.
■ Per che cosa e come si vota
Il 29 luglio 2007 i cittadini giapponesi maggiori di 20
anni hanno rinnovato la metà dei 242 membri della
Camera dei consiglieri (Sangiin), secondo ramo della
Dieta nazionale (Kokkai). 73 mandati sono assegnati
con sistema maggioritario semplice in 43 collegi; i vincitori devono ottenere almeno un sesto del quoziente
elettorale, calcolato per ciascun collegio dividendo i voti
validi per il numero di seggi da assegnare. I 48 parlamentari restanti sono eletti in un collegio unico nazio-
IL GIAPPONE IN CIFRE
ELECTION MONITORING
superficie 377.835 kmq
capitale Tokyo (12.570.000 ab.)
popolazione, 2006 127.433.494
gruppi nazionali giapponesi 98,5%, coreani 0,5%, cinesi 0,4%, altri 0,7%
religioni shintoismo e buddismo 84%, altre 16%
lingue giapponese
valuta 1 yen = 0,005989 euro (11/10/2007)
prefisso telefonico internazionale +81
dominio web .jp
■ Il voto
Fonte: Cia, Wb, Ecb
IL GIAPPONE E LE LIBERTÀ
pena di morte mantenitore
indice dei diritti politici 1
indice delle libertà civili 2
status Paese libero
valutazione del voto da parte degli osservatori internazionali n. d.
Nota: i punteggi variano da 1 (massima libertà) a 7 (assenza di libertà)
Fonte: Amnesty International, Freedom House
ECONOMIA E QUALITÀ DELLA VITA
Pil a parità di potere d’acquisto, 2006 2.970 miliardi €
crescita del Pil, 2006 +2,2%
Pil pro capite a parità di potere d’acquisto (su 232 Paesi), 2006 23.309 € (23)
indice di competitività su 125 Paesi, 2006 7
indice di corruzione su 179 Paesi, 2007 17
indice di sviluppo umano su 177 paesi, 2006 7
indice di partecipazione femminile al potere su 75 paesi, 2006 42
introduzione del diritto di voto attivo e passivo per le donne 1945
aspettativa di vita, 2006 82,2 anni
tasso di scolarità combinato elementari-medie-superiori 85,5%
Fonte: Undp, Wb, Wef
nale con sistema proporzionale D'Hondt: i voti ottenuti
da ciascuna lista sono divisi per 1, 2, 3 ecc. sino a 48.
I risultati così ottenuti sono ordinati per grandezza. Ai
48 maggiori corrispondono altrettanti eletti. Il mandato
parlamentare è di 6 anni. La Camera dei consiglieri
condivide il potere legislativo con la Camera dei rappresentanti. In tema di bilancio, trattati internazionali e
nomina del primo ministro, il disaccordo della Camera
dei consiglieri può essere superato con maggioranza
GIAPPONE: ELEZIONI POLITICHE
DEL 29 LUGLIO 2007
partiti
Partito democratico del Giappone
Partito liberal democratico
Nuovo Komeito
Partito comunista giapponese
Partito social democratico
Nuovo partito popolare
Nuovo Nippon
altri
totale
donne
seggi 2007 (totale complessivo)
60 (109)
37 (83)
9 (20)
3 (7)
2 (5)
2 (4)
1 (1)
7 (13)
121 (242)
26 (42)
semplice, in tutte le altre materie servono invece i due
terzi. Negli ultimi anni l'introduzione del sistema proporzionale nell'elezione della Camera dei rappresentanti ha considerevolmente aumentato il potere della
Camera dei consiglieri.
totale
49
46
11
4
3
2
/
6
121
16
Le elezioni per il rinnovo della Camera dei consiglieri si
sono risolte in un trionfo dell'opposizione, aiutata anche
da una serie di scandali che hanno coinvolto il gabinetto Abe nelle settimane precedenti il voto. Il Dpj è riuscito a sopravanzare l'Ldp, ottenendo la rielezione di
Marutei Tsurunen, il primo e unico parlamentare non
giapponese della storia, di origini finlandesi. La vittoria
del Partito democratico su di una piattaforma decisamente anti-conservatrice ha comportato una profonda
crisi interna all'Ldp, costringendo Abe alle dimissioni il
12 settembre 2007. Il 26 dello stesso mese Yasuo
Fukuda, esponente dell'ala moderata dell'Lpd, è diventato il 91esimo premier giapponese.
TURCHIA
■ Il Paese alla vigilia del voto
La repubblica turca è stata fondata dal generale
Mustafa Kemal “Atatürk” (padre dei turchi) nel 1923.
Kemal, fautore della modernizzazione e laicizzazione
dello Stato, ha lasciato in eredità alla Turchia un sistema che assegna agli alti vertici militari un importante
ruolo politico, esercitato attraverso il Consiglio di sicurezza nazionale (Mgk). Sino a tempi recenti, i generali
avevano la maggioranza assoluta dell'Mgk, posizione
che aveva favorito i colpi di Stato militari del 1960,
1971, 1980 e 1997. La Turchia ha svolto un importantissimo ruolo nella Guerra fredda come pilastro
dell'Alleanza atlantica in funzione anti-sovietica. Questa
posizione ha consentito ad Ankara ampi margini di
manovra, di cui i militari hanno approfittato adottando
politiche molto aggressive nell'affrontare i principali problemi dello Stato, dalla repressione del dissenso politico interno, alla questione di Cipro, alla repressione della
minoranza curda. Le riforme economiche avviate negli
anni '80, all'insegna delle privatizzazioni e dell'apertura
ai capitali esteri, hanno dato vita a un andamento altalenante dell'economia nazionale, senza risolvere i problemi della disoccupazione e del basso livello di vita
della popolazione, ulteriormente aggravato da una inflazione fuori controllo. La crisi economica e la corruzione
della classe politica tradizionale hanno rafforzato il
Partito del benessere (Rp), la prima formazione di
stampo islamico a giungere alla guida del governo
turco, nel 1996. Nonostante gli islamici avessero una
piattaforma moderata sono stati estromessi dai militari
e l'Rp è stato bandito nel 1998. Il movimento islamico,
tuttavia, è poi rinato come Partito per la giustizia e lo svi-
Fonte: Ipu, Nhk
221
LA TURCHIA IN CIFRE
superficie 780.580 kmq
capitale Ankara (5.019.167 ab.)
popolazione, 2006 71.158.647
gruppi nazionali turchi 80%, curdi 20%
religioni musulmani 99,8%, altre 0,2%
lingue turco, curdo, dimli, azero, kabardino
valuta 1 nuova lira = 0,59 euro (11/10/2007)
prefisso telefonico internazionale +90
dominio web .tr
TURCHIA: ELEZIONI POLITICHE
DEL 22 LUGLIO 2007
candidato
Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp)
Partito popolare repubblicano (Chp)
Partito di azione nazionalista (Mhp)
altri e indipendenti
totale (donne)
seggi 2007
341
112
71
26
550 (50)
Fonte: Ipu
Fonte: Cia, Wb, Ecb
sono eletti in 79 collegi plurinominali su base provinciale. Il sistema elettorale è proporzionale con metodo
LA TURCHIA E LE LIBERTÀ
D'Hondt, preferenze ristrette e sbarramento plurimo. In
pena di morte abolizionista
pratica, ottengono seggi solo i partiti che: a) siano preindice dei diritti politici 3
senti in almeno metà delle province e in un terzo dei
indice delle libertà civili 3
distretti di tali province; b) abbiano nominato 2 candistatus Paese parzialmente libero
dati per ciascun seggio in almeno metà delle province;
valutazione del voto da parte degli osservatori internazionali in linea
c) abbiano ottenuto almeno il 10% dei voti validi a livelcon gli standard internazionali*
lo nazionale; e d) abbiano ricevuto, in ogni singolo colNota: i punteggi variano da 1 (massima libertà) a 7 (assenza di libertà)
legio in cui aspirano a ottenere seggi, un numero di voti
* Osce/Odihr
Fonte: Amnesty International, Freedom House
validi almeno pari al quoziente elettorale di tale collegio.
I candidati indipendenti sono tenuti a superare uno
ECONOMIA E QUALITÀ DELLA VITA
sbarramento del 10% nel collegio provinciale in cui si
Pil a parità di potere d’acquisto, 2006 451 miliardi €
candidano. Il mandato parlamentare è di 5 anni e il voto
crescita del Pil, 2005 +6,1%
è obbligatorio. Il parlamento monocamerale turco eserPil pro capite a parità di potere d’acquisto (su 232 Paesi), 2006 6.338 € (93) cita il potere legislativo, elegge il presidente della repubindice di competitività su 125 Paesi, 2006 59
blica, nomina e revoca il primo ministro.
indice di corruzione su 179 paesi, 2007 64
indice di sviluppo umano su 177 Paesi, 2006 92
indice di partecipazione femminile al potere su 75 paesi, 2006 72
introduzione del diritto di voto attivo e passivo per le donne 1934
aspettativa di vita, 2006 72,88
tasso di scolarità combinato elementari-medie-superiori 69,1%
Fonte: Ti, Undp, Wb, Wef
luppo (Akp), imponendosi nelle elezioni del 2002 con
oltre un terzo dei suffragi e la maggioranza assoluta dei
seggi. Il nuovo governo dell'Akp, guidato da Recep
Tayyip Erdogan, ha ottenuto brillanti risultati economici,
ha abolito la pena di morte e avvicinato di molto il Paese
allo storico traguardo dell'ingresso nell'Unione europea.
Nondimeno, la Seconda guerra del Golfo ha creato
enormi tensioni all'interno della Turchia. I militari non
tollerano alcuna autonomia istituzionale dei curdi iracheni, e si stanno preparando a compiere incursioni
oltreconfine, mentre la guerriglia del Pkk, attiva nel
Kurdistan turco, ha ripreso vigore dopo anni di crisi.
L'Akp, comunque, si presenta alle elezioni forte di
buoni risultati politici e economici, e aspira a eleggere
un proprio esponente alla presidenza della repubblica,
ultimo traguardo che manca agli islamici per completare l'accesso alle massime leve del potere.
■ Il voto
Il partito del premier Erdogan ha ottenuto una limpida
vittoria, conquistando oltre il 46% dei consensi. L'Akp
ha tuttavia perso 20 seggi per l'ingresso in parlamento
di una terza forza, il Movimento di aziona nazionalista
(Mhp). Lo storico Partito popolare repubblicano (Chp),
erede del kemalismo, ha ottenuto un modesto incremento dei suffragi, sebbene il suo distacco dagli islamici sia arrivato a ben 9 milioni di voti. Il 28 agosto l'Akp
ha raggiunto lo storico traguardo della conquista della
presidenza della repubblica, con l'elezione di Abdullah
Gül al posto del laico Ahmet Necdet Sezer.
KAZAKISTAN
■ Il paese alla vigilia del voto
Il Kazakistan ha dichiarato la propria indipendenza
dall'Unione Sovietica il 16 dicembre 1991, sulla scia di
quanto deciso dai presidenti di Russia, Bielorussia e
Ucraina. Il Paese è guidato dal settembre 1989 da
Nursultan Nazarbaev, dapprima come segretario del
Partito comunista kazako, quindi come presidente della
repubblica. Nazarbaev dovrebbe abbandonare il potere nel 2012, al termine del terzo mandato presidenziale vinto nel 2005. Il presidente dal Kazakistan, con il
■ Per che cosa e come si vota
Il 22 luglio i cittadini turchi maggiori di 18 anni hanno collega uzbeko Karimov, è l'ultimo leader emerso all'eeletto i 550 membri della Grande assemblea nazionale poca della perestrojka tuttora al potere. Nazarbaev ha
di Turchia (Türkiye Büyük Millet Meclisi). I deputati impostato il governo del Paese seguendo direttrici che
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seggi 2004
361
179
0
10
550 (24)
IL KAZAKISTAN IN CIFRE
ELECTION MONITORING
superficie 2.717.300 kmq
capitale Astana (577.300 ab.)
popolazione, 2006 15.284.929
gruppi nazionali kazachi 53,4%, russi 30%, ucraini 3,7%, uzbeki
interdipendente da quello russo. L'economia kazaka ha
ottenuto traguardi incontestabili: tassi di crescita tra i
2,5%, tedeschi 2,4%, tatari 1,7%, uiguri 1,4%, altri 4,9%
più alti al mondo, il ripiano della porzione di debito estereligioni musulmani 47%, ortodossi 44%, protestanti 2%, altri 7% ro ereditata dall'ex Urss, il riconoscimento dello status
lingue kazacho (lingua di stato), russo (lingua ufficiale)
di economia di mercato e dell'ambito investment grade
valuta 1 tenge = 0,00549 euro (12/10/2007)
da parte delle agenzie di rating, la prospettiva di tripliprefisso telefonico internazionale +7
care il Pil nell'arco di 15 anni, il salvataggio del Piccolo
dominio web .kz
Aral, la porzione settentrionale del Mare d'Aral.
Nazarbaev ha già iniziato a preparare la propria sucFonte: Cia, Wb, Ecb
cessione, con il passaggio da un sistema presidenziale
IL KAZAKISTAN E LE LIBERTÀ
puro a uno semi-presidenziale. Questa decisione sempena di morte mantenitore
bra indicare la volontà del presidente di mantenere un
indice dei diritti politici 6
certo grado di controllo anche dopo il 2012. Per conindice delle libertà civili 5
seguire un simile obiettivo, comunque, sarà necessario
status Paese non libero
garantire un incremento stabile del livello di vita della
valutazione del voto da parte degli osservatori internaziona non in linea
popolazione, unica condizione capace di prevenire lo
con gli standard internazionali*
scoppio di crisi politiche come quella attraversata dal
Nota: i punteggi variano da 1 (massima libertà) a 7 (assenza di libertà)
confinante Kyrgyzstan. Alcuni segnali, tuttavia, lasciano
*Osce/Odihr
Fonte: Amnesty International, Freedom House
presagire un rallentamento della crescita: se tale scenario si dovesse verificare, per il Paese potrebbe
aprirECONOMIA E QUALITÀ DELLA VITA
si un periodo di forte incertezza.
Pil a parità di potere d'acquisto, 2006 101 mld €
crescita del Pil, 2006 +10,6%
Pil pro capite a parità di potere d'acquisto su 232 paesi, 2006 6.607 € (90)
indice di competitività su 125 paesi, 2006 56
indice di corruzione su 179 paesi, 2007 150
indice di sviluppo umano su 177 paesi, 2006 79
indice di partecipazione femminile al potere su 75 paesi, 2006 n. d.
introduzione del diritto di voto attivo e passivo per le donne 1924
aspettativa di vita, 2006 67,22
tasso di scolarità combinato elementari-medie-superiori 90,7%
fonte: Ti, Undp, Wb, Wef
non sono mai mutate: restrizione delle libertà politiche
e civili sul piano interno, promozione dell'economia di
mercato e apertura agli investimenti stranieri, relazioni
internazionali basate su un rapporto privilegiato con
Mosca, seppur accompagnato da relazioni cordiali con
Pechino e Washington. Sebbene il rigido controllo esercitato dal presidente e dal suo partito Nur Otan (Raggio
di sole della patria) abbiano comportato altissimi livelli
di corruzione e una aspra repressione del dissenso,
nondimeno la stabilità politica ha favorito l'economia,
basata essenzialmente sulla produzione di idrocarburi
nel mar Caspio, e su un distretto industriale fortemente
KAZAKISTAN: ELEZIONI POLITICHE
DEL 18 AGOSTO 2007
partiti
Patria “Nur Otan”
altri e indipendenti
nominati dall'Assemblea del popolo
totale (donne)
Fonte: Ipu
seggi 2006
98
0
9
107 (17)
seggi 2004
42
35
/
77 (8)
■ Per che cosa e come si vota
Il 18 agosto 2007 i cittadini kazaki maggiori di 18 anni,
hanno scelto i 98 membri elettivi della Camera dei rappresentanti (Majilis), principale ramo del Parlamento
bicamerale. I deputati sono eletti in un collegio unico
nazionale, con sbarramento del 7% e sistema proporzionale con i maggiori resti. Nove deputati sono nominati dalla Assemblea del popolo del Kazakistan, che
rappresenta le minoranze nazionali. Il mandato parlamentare è di 5 anni. Il Majilis condivide il potere legislativo- con il Senato, e detiene il potere esclusivo di concedere e revocare la fiducia al primo ministro con voto
a maggioranza semplice. Le riforme costituzionali del
giugno 2007, che hanno concesso al parlamento i
nuovi poteri, sono considerate l'inizio di una transizione
verso un sistema semi-presidenziale.
■ Il voto
La forza di opposizione che più si è avvicinata alla
soglia di sbarramento del 7% è stata il Partito nazionale social-democratico di Ulichan Kaisarov, con il
4,62 percento. Di conseguenza, il partito Nur Otan di
Nazarbaev, forte dell'88% delle preferenze, si è
aggiudicato tutti i seggi in palio. Sebbene le elezioni
si siano svolte in un clima pacifico e abbiano mostrato alcuni segnali di miglioramento rispetto al passato,
sono nondimeno ben al di sotto degli standard fissati a livello internazionale, come puntualmente rilevato
dagli osservatori della Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Questo rappresenta
un problema notevole per Astana, che ambisce a
vedersi riconoscere la presidenza a rotazione della
Osce nel 2009.
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