Rassegna Stampa del 22/06/2007 16:51
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AESVI Rassegna Stampa del 22/06/2007 16:51 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE VIDEOGIOCHI 22/06/2007 Il Sole 24 Ore Videogiochi , l'Italia blocca Manhunt 2 4 22/06/2007 Repubblica.it 10:17 Utenti p2p nel mirino delle major Consumatori vanno al contrattacco 5 22/06/2007 TgCom La polemica di Telefono Azzurro 7 22/06/2007 First Provate a prendermi 8 VIDEOGIOCHI 4 articoli 22/06/2007 Il Sole 24 Ore Pag. 26 ECONOMIA E IMPRESE Videogiochi , l'Italia blocca Manhunt 2 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Dopo l'Inghilterra e l'Irlanda anche l'Italia ha bloccato la diffusione del videogioco Manhunt 2, il cui lancio era previsto per il 13 luglio. A prendere la decisione il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. «Il gioco in questione - sottolinea una nota del ministero - più che violento è definibile crudele e sadico, con un'ambientazione squallida e un continuo, insistente incoraggiamento alla violenza e all'omicidio». VIDEOGIOCHI 4 22/06/2007 10:17 Repubblica.it Sito Web Utenti p2p nel mirino delle major Consumatori vanno al contrattacco La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Alla casa discografica tedesca che ha inviato lettere ad alcuni italiani, chiedendo un risarcimento di 330 dollari, si è aggiunta un'azienda di videogiochi - Ma le associazioni che tutelano i diritti dei navigatori sporgeranno un maxireclamo al Garante della privacy di ALESSANDRO LONGO GLI UTENTI peer to peer italiani sono sulle spine: sentono il fiato sul collo delle aziende detentrici di diritto d'autore, che in questi giorni stanno estendendo le indagini a caccia di pirati. Nel frattempo, però, si potenzia anche l'altro fronte della battaglia: le associazioni dei consumatori hanno scelto di schierarsi al fianco degli utenti in questo frangente. E non solo a parole. "La settimana prossima sporgeremo un maxireclamo al Garante della privacy", annuncia a Repubblica.it Marco Pierani, responsabile relazioni esterne istituzionali per Altroconsumo. "Chiediamo inoltre a tutti gli utenti coinvolti di contattarci all'indirizzo [email protected] . Forniremo gratuitamente loro un avvocato che li patrocinerà davanti al Garante". Le associazioni cercano di contrastare un fenomeno che vedono allargarsi a macchia d'olio. Dopo il primo caso che ha coinvolto l'azienda discografica Peppermint e 3.600 utenti di Telecom Italia, sono emerse altre vicende analoghe. Peppermint ha ottenuto, allo stesso modo, dal tribunale di Roma altre tre ordinanze favorevoli. Se ne aggiunge una quarta, ottenuta però da un'altra azienda: la tedesca Cdv Software Entertainment, che produce videogiochi, a quanto pare condivisi da alcuni utenti italiani su reti peer to peer. "I provider coinvolti, a quanto ci risulta, oltre a Telecom sono Wind e Tiscali", dice Pierani. Il sistema usato è sempre lo stesso: le aziende utilizzano un software di Logistep per pescare, da reti peer to peer, gli indirizzi Ip relativi ad alcuni condivisori. Tramite questi dati ottengono dai provider, tramite ordinanza del giudice, le identità degli utenti. Nel caso di Wind, a quanto comunica Adiconsum, c'è stato invece il 18 giugno un accordo extragiudiziale con Peppermint. Altri procedimenti simili sono in corso: di certo c'è quello dell'azienda polacca di videogame Techland; ma molto ancora attende di emergere, perché la lista dei clienti di Logistep è nutrito: ci sono Zuxxez, Moses Pelham/3p-Label, Eidos, 10Tacle of Studios, Techland, Electronics kind, Battlefront. com. Già, anche Eidos, creatrice della serie di Tomb Raider. Adesso che accadrà? La situazione è complessa. Peppermint ha inviato lettere agli utenti coinvolti, a cui ha chiesto un rimborso (pari a 330 euro), minacciando altrimenti una denuncia (che per questo reato in Italia può portare a sanzioni penali). Pare però che finora l'abbia fatto solo per quella prima tornata di utenti Telecom. Peppermint e Cdv hanno il fucile carico, con i dati ottenuti, ma ancora non hanno premuto il grilletto. È evidente che aspettano si chiarisca la questione sotto il profilo della privacy: quelle lettere hanno sollevato molte polemiche. Lo stesso Garante della Privacy ha promesso di costituirsi in giudizio, d'ora in avanti, per questi procedimenti e ha avviato circa due settimane fa una istruttoria, per capire se c'è stata violazione della privacy degli utenti durante le indagini fatte con il software Logistep. Adiconsum le definisce vere e proprie "intercettazioni", che violano la privacy e quindi intende costituirsi in giudizio d'ora in poi al Tribunale di Roma, nei procedimenti con cui si cercherà di ottenere dai provider i dati degli utenti monitorati con software Logistep. Il bandolo della matassa è insomma nelle mani del Garante della privacy e molti attendono che si pronunci; a riguardo, i giuristi italiani sono divisi in due fazioni (come si apprende da forum dedicati all'argomento, in internet) perché è una materia nuovissima, dove è ancora incerto il confine tra il diritto dell'utente alla privacy e il diritto dell'azienda a investigare per difendere i propri interessi. A frenare l'invio di altre lettere di minaccia, da parte delle aziende, c'è poi un'altra questione: in Italia (a differenza del resto d'Europa) questo è un reato che le autorità perseguono d'ufficio; gli utenti che pagano il rimborso richiesto, quindi, rischiano comunque di essere denunciati e di finire in tribunale. VIDEOGIOCHI 5 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 22/06/2007 10:17 Repubblica.it Sito Web Senza bisogno di querela di parte. Stando le attuali norme italiane, insomma, lettere di conciliazione come quelle inviate da Peppermint sembrano non avere fondamento giuridico. "Noi consigliamo di non pagare", dice Pierani. La situazione potrebbe mutare se le norme cambiassero (e forse è quanto aspettano di vedere le aziende detentrici di diritto d'autore prima di fare partire nuove lettere di rimborso). È una cosa a cui il Parlamento sta ora lavorando, per correggere quella che appare come un'anomalia giuridica italiana, voluta dal precedente Governo (con il noto decreto Urbani). Il 13 giugno, infatti, sono stati approvati alla Camera tre ordini del giorno che impegnano il Governo "ad adottare le opportune iniziative normative volte a modificare la disciplina del diritto d'autore che prevedano, tra l'altro, l'abolizione delle sanzioni penali per la condivisione della conoscenza, in particolare attraverso le reti di telecomunicazione, nonché la liberalizzazione della copia per uso personale di opere di ingegno" e a "procedere a una effettiva liberalizzazione che consenta la riproduzione unicamente per uso personale e senza fini di lucro di brani musicali, libri di testo e altre opere intellettuali similari". È bastato per sollevare le proteste dell'industria. Federico Motta, presidente dell'Associazione Italiana Editori (AIE) e di Sistema Cultura Italia ha tuonato contro quegli ordini del giorno: "Assistiamo all'ennesimo attacco per indebolire, sconvolgere, anzi il termine giusto è azzerare la normativa a tutela del diritto d'autore". "Altro che condivisione della conoscenza - ha aggiunto. L'intento dichiarato è nella direzione di consentire una assoluta libertà di sfruttare e utilizzare per uso personale le opere dell'ingegno a prescindere da una qualsiasi forma di autorizzazione da parte dei titolari dei diritti e da qualsiasi anche minimo riconoscimento di un compenso". VIDEOGIOCHI 6 22/06/2007 TgCom Sito Web La polemica di Telefono Azzurro La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Manhunt 2: "Bene il blocco" Ha suscitato numerose reazioni il blocco immediato della distribuzione del videogioco Manhunt 2 annunciata dal Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni. Soddisfatto il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, autore dell'appello al governo italiano affinché fermasse il lancio in Italia del videogioco e sollecitasse un intervento europeo in materia. "E' un'opera d'arte" replica il produttore del videogame. Numerose le polemiche sui blog. "Il gioco in questione - ha detto il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni - più che violento è definibile crudele e sadico, con un'ambientazione squallida e un continuo, insistente incoraggiamento alla violenza e all'omicidio". Il ministro ha quindi disposto la revoca, chiedendo formalmente a Take Two Interactive, produttori del videogioco, di "annullare la data prevista per il lancio in Italia". La censura imposta dal ministero ha suscitato la reazione del mondo politico. La prima a farsi sentire è stata l'esponente di Forza Italia Micaela Biancofiore, secondo cui la decisione del ministero va nella giusta direzione. "Gli attuali sistemi di tutela dei minori esposti all'utilizzo di videogame si rivelano sempre più inadeguati". D'accordo anche il Codacons, che ha applaudito la decisione del ministro. L'associazione dei consumatori auspica ora "controlli serrati su tutto il territorio presso il mercato dei viogiochi contraffatti". Travolto dalle polemiche, il presidente di Take 2, Strauss Zelnick, ha reagito ricordando che "Manhunt 2 è un'opera d'arte. Censurare l'arte non è mai una bella cosa". Un'idea condivisa dai giovani, che hanno espresso il loro dissenso alla censura lascindo commenti sui blog. Intanto, il presidente di Telefono Azzurro Caffo ha detto che "Va sollecitata un'iniziativa legislativa di regolamentazione del settore da parte dell'Unione Europea. Telefono Azzurro chiede ai parlamentari italiani a Bruxelles di invitare il Commissario Europeo all'Informazione e alle Tecnologie, Vivianne Reading, e il Vicepresidente della Commissione Europea, Franco Frattini, ad intervenire concretamente nella tutela del diritto dei bambini e delle loro famiglie di venire in possesso di videogiochi di qualità senza incorrere in contenuti violenti e distruttivi". Il tema della violenza dei videogiochi arriverà all'ordine del giorno della Conferenza dell'Isfe, l'organismo associativo europeo che riunisce i produttori di videogiochi, prevista a Bruxelles il 26 giugno. VIDEOGIOCHI 7 22/06/2007 First Pag. 70 Provate a prendermi La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Scrivono gli americani: può diventare il più grande sportivo di sempre. Dice Tiger: «È già una leggenda vivente». Scoprendo Roger Federer : trionfi, sogni, vizi, gioie e sconfìtte di un vero Inumerò 1, alla vigilia di Wimbledon ANTONELLA PIPERNO, MICHEL COMTE Si dice che i suoi genitori, quando era ragazzino, non venissero a vederla giocare, perché lei urlava tanto e sbatteva in continuazione la racchetta in terra. «Non solo, piangevo ogni volta che perdevo un match. I miei venivano ma erano imbarazzatissimi. E non erano troppo contenti neanche quando, a 17 anni, avevo i capelli bicolore. Alla riga sono arrivato per gradi, superando la fase della coda da cavallo». Da quei tempi di genio e sregolatezza, Roger Federer, 25 anni, è molto cambiato. Numero uno mondiale da tre anni e mezzo, vincitore per tre volte di fila del Laureus (l'Oscar dello sport, la statuetta che ha in mano nella nostra foto di copertina), per i suoi adoratori incarna il tennista perfetto. «Una leggenda vivente», lo ha definito Tiger Woods (per dire). Il più grande sportivo di sempre, secondo i giornali americani. In campo, il suo self control è proverbiale, neanche un gridolino per lo sforzo, qualche composta lacrima di commozione quando vince un torneo che conta. Fuori dal campo, non lo definiresti pirotecnico (è cresciuto a Basilea). Una grande passione per i videogame (gioco preferito: tennis. Giocatore manovrato: Federer), dicono sia manovrato, proprio come in un videogame, dalla fidanzata-manager Mirka Vavrinec. Ex tennista, conosciuta - e baciata la prima volta - durante i giochi di Sydney, è la prima e unica vera fidanzata del campione. Prima di lei, Federer giocava a tennis e, quando non giocava a tennis, riguardava le sue partite di tennis in Vhs. Con lei, che pare provveda di persona a lavargli a mano i completini Nike, ha cambiato look, trasformandosi in una sorta di uomo Prada. Sarebbe stata lei a suggerirgli la creazione della linea cosmetica (profumo, deodorante, bagnoschiuma e dopobarba impacchettati con quattro palle da tennis. Nome: «R.F. Senti il tocco». Sul serio). A uno come lui, che non si ritirerà prima dei Giochi di Londra 2012, manca un solo grande obiettivo: vincere il Roland Garros, contro l'eterno sfidante Rafael Nadal. Il quale lo ha battuto, ancora una volta, lo scorso 10 giugno. «Volevo vincere, ovvio, ma poi non avrei avuto altri obiettivi da raggiungere. Così, invece, lascio aperto il mio libro dei sogni». Lei ha appena giocato la partita più importante della sua carriera. E perso. Come si controlla la propria emotività, in certi momenti? «Peter Carter, uno dei miei primi maestri, mi disse: "Quando sbagli una palla conserva l'energia anziché disperderla strillando". Adesso dimentico l'ultimo colpo e penso al successivo. E la sera prima del match immagino la situazione migliore e quella peggiore che possono capitarmi: mi vedo giocare bene e poi messo alle strette da un rivale scatenato. Così, se mi trovo in difficoltà, non vengo preso alla sprovvista. Vincere è questione di tenuta mentale, più che fisica e tattica». Quanto conta una donna come Mirka per l'equilibrio di un atleta? «Ho bisogno di stabilità e Mirka me l'assicura anche nelle piccole cose: prenota alberghi e aerei, tiene i contatti con gli sponsor». Come si rilassa uno come lei, che vive costantemente sotto pressione? «Ho imparato a gestirmi in modo meno ossessivo. Faccio sempre quattro ore di tennis al giorno e due di palestra, ma troviamo anche il tempo di andare in giro per le città, concederci un po' di relax in una spa, una cena fuori. Non mi sento più in colpa se anziché pensare al tennis suono il piano o sento la musica, seguo un torneo di golf del mio amico Tiger Woods o una partita dì calcio. Ho giocato a pallone fino a 12 anni, poi ho dovuto scegliere e ho preferito il tennis, ero stregato da Boris Becker». Ogni tanto piange ancora? «Sì, quando vinco tornei importanti, e anche, talvolta, in situazioni private. L'emotività deve pur trovare sfogo da qualche parte». Già, lei non grida in campo come Nadal, che è il suo opposto in VIDEOGIOCHI 8 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 22/06/2007 First Pag. 70 tutto. Avete sempre ostentato una buona amicizia: è sincera o è un omaggio che fate allo sponsor (Nike) che vi accomuna? «Abbiamo personalità e stili diversi, ma lo rispetto moltissimo e penso che sarà il numero 1 dopo di me. E poi fa bene al mio agonismo: per me è fondamentale vincere un torneo, non gioco più per l'applauso come da ragazzino, ma se in finale batto Nadal ci aggiungo qualcosa di speciale». L'anno scorso ha guadagnato oltre 22 milioni di euro, ha sponsor tecnici e non, come Rolex e Gillette. Che rapporto ha con il suo denaro, arrivato così tanto e così presto? «Non sono i soldi a muovere la mia voglia di fare sempre meglio, ma la passione per il tennis. Il lusso mi piace: ho una casa a Dubai, nel mio garage di Basilea ho tre Mercedes e un'Aston Martin. Mi piace fare shopping, adoro Prada anche se prima di conoscere Mirka nel mio armadio c'erano solo due paia di jeans e qualche maglietta. Però resto una persona semplice, e mi da soddisfazione aiutare chi è meno fortunato di me». In che modo? «Come ambasciatore Unicef sono andato nelle zone colpite dallo tsunami e, tre anni fa, in Sud Africa, patria di mia madre, ho creato la R.F. Foundation che provvede a pasti, studi e sport di 60 bambini disagiati». Il suo rapporto con la spiritualità? Due anni fa durante il torneo di Roma è stato ricevuto dal Papa. «Sono un buon cattolico, ma non prego prima delle partite, mi rivolgo a Dio per questioni più importanti. L'incontro con il Papa è stato uno dei più emozionanti della mia vita, non ero certo di essere ricevuto, ma per sicurezza mi ero comprato un abito scuro». Quando non è in giro per il mondo a demolire record, Federer vive a Dubai. Gioca con Tiger («Ma il suo tennis è molto meglio del mio golf»), ogni tanto si vede con Schumacher e Beckham. Fuori, in mare, gli operai sono al lavoro per costruire un arcipelago artificiale che riprodurrà il planisfero terrestre. Rod Stewart ha già comprato l'isola a forma di Inghilterra, Greg Norman quella a forma di Australia. E lei, si comprerà la Svizzera? «Non penso proprio: sa, la Svizzera è piccola, per me». Foto: MR. 22 MILIONI NEL SOLO 2 0 0 6 , FEDERER HA GUADAGNATO OLTRE 22 MILIONI DI EURO. TRA I SUOI SPONSOR: NIKE, ROLEX, GILLETTE. IL SUO SITO: WWW.ROGERFEDERER.COM. Foto: CUORE GRANDE U FONDAZIONE DI FEDERER FORNISCE SOSTENTAMENTO A 6 0 BAMBINI SUDAFRICANI. INFO: WWW.ROGERFEDERERF0UNDATI0N.ORG. FEDERER, DOMANI Un gruppo di ventenni ambiziosi a caccia dello scettro di re Roger. Dietro Federer e il suo rivale Rafael Nadal monta un'ondata di campioni. Il più pericoloso è il serbo Novak Djokovic, 20 anni, n. 6 al mondo, che ha lanciato la sfida: «II prossimo numero 1 sarò io». A ruota lo segue il coetaneo scozzese Andy Murray, n. 11, dal carattere terribile. Da ragazzino emigrò in Spagna per imparare a vincere, ora ha convinto la federtennis inglese, che da 70 anni cerca l'erede di Fred Perry, a pagare 800 mila euro l'anno al suo coach americano Brad Gilbert, ex di Andre Agassi. Il terzo rampante è il francese Richard Gasquet, classe 1986, talento puro che appare sulle copertine degli specializzati da quando aveva 9 anni. Come Murray ha già battuto una volta Federer, è arrivato a n. 12 del mondo, ma è frenato dal fisico non strepitoso e dal carattere un po' fragile. Dato che Sua Maestà Federer non ha ancora 26 anni, il tirocinio dei giovani leoni sembra però destinato ad allungarsi. (Stefano Semeraro) Federer vs Woods Chi è il più grande sportivo del mondo? Confronto tra numeri uno: a molti zeri. • ROGER FEDERER è n a t o a Basilea, l'8 agosto 1981, da padre svizzero, Robert e madre sudafricana, Lynette. Ha una sorella, Diana, ed è fidanzato con l'ex tennista svizzera Mirka Vavrinec che gli fa anche da manager. •A 8 ANNI tira i primi colpi sul campo da tennis, da professionista ha vinto 48 tornei, tra cui IO del Grande Slam: quattro Wimbledon, tre Us Open e tre Australian Open. • SUPERA I 2 0 MILIONI di VIDEOGIOCHI 9 22/06/2007 First Pag. 70 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato euro il suo montepremi: l'anno scorso ha incassato oltre 4 milioni di euro con i tornei e circa 19 per la pubblicità. •VIVE TRA ZURIGO, Basilea, Dubai e Sud Africa, dove ha aperto una fondazione per l'infanzia. • SEGUE LA MODA, è a m i c o del direttore di Vogue Usa Anne Wintour e di Tiger Woods, ama la musica di Lenny Kravitz, la cucina italiana e le vacanze in Asia. •TIGER WOODS è n a t o a Cypress, California, il 30 dicembre 1975 da Earls, d'origine afroamericana, e dalla thailandese Kultida. Nei 2004 ha sposato la modella svedese Elin Norgren, ha tre fratellastri, Earl jr, Kevin e Royce. • A DUE ANNI centra la sua prima buca, in diretta televisiva a uno show di Bob Hope. Ha vinto 79 tornei tra professionisti, tra i quali dodici del Grande Slam. • SPORTIVO PIÙ PAGATO al mondo, l'anno scorso ha contato 111,9 milioni di dollari: 11 in montepremi, il resto dagli sponsor. • VIVE A ISLEWOOD, Orlando, ma ha case negli Usa, Svezia e una villa da 39 milioni di dollari a Jupiter Island, Florida. • AMA LA PESCA d ' a l t u r a e subacquea, la musica di Prince, Van Halen e U2, è amico di Roger Federer, che lo ha invitato agli ultimi Us Open, e ammira Michael Jordan. (S.S.) NATO A BASOEA (SVIZZERA) L'8 AGOSTO 1 9 8 1 , 1 8 6 CENTIMETRl PER 8 5 CHIÙ, ROGER FEDERI R È, : DA OLTRE TRE ANNI, IL NUMERO ' UNO DEL TENNIS MONDIALE. VIDEOGIOCHI 10