bollettino amarv (15012016) in LR
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bollettino amarv (15012016) in LR
PERIODICO GENNAIO 2016 Bollettino A.Ma.R.V. Lʼ A.Ma.R.V., il 2015 di crescita a il 2016 di obie obiettivi iettivi amonda LʼArtrosi - Dott.ssa Ramonda I requisiti per accedere alle e cure termali Convegno “le terme per i malati alati reumatici” ” Fatti dare una mano chiude in bellezza a Padova Pado ova Le nostre sezioni La testimonianza Cosa faremo nel 2016 ASSOCIAZIONE MAL ATI REUMA MATIC TICI ICI D RIVISTA DELLʼASSOCIAZIONE REUMATICI DEL VENETO ANNO 2016 ISCRIVITI!!! Per iscriversi o rinnovare l’iscrizione ad A.Ma.R.V basta fare un versamento di almeno €13,00 sul nostro Conto Corrente Postale n° 12618302 intestato ad A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S.L.Giustiniani, 6 Mestre – Ve PUOI DESTINARE IL TUO 5 X 1000 E’ possibile destinare una quota del proprio reddito (5 x mille) alle Associazioni ON-LUS. Non si tratta di un aggravio delle imposte: lo Stato rinuncerà ad una quota del 5 x mille per destinarla alle finalità indicate dal contribuente. Nella prossima dichiarazione avrete la possibilità di apporre la vostra firma nel riquadro prescelto con l’indicazione del codice fiscale dell’Ente. Se volete aiutarci il numero di codice fiscale da indicare è 94017350276 SE VUOI FARE UNA DONAZIONE Il privato o l’impresa che effettuano una donazione possono decidere liberamente il trattamento fiscale di cui beneficiare Sei una persona fisica? • detrarre dall’imposta lorda il 26% dell’importo donato, fino ad un massimo di 30.000 euro • dedurre dal tuo reddito le donazioni, in denaro o in natura, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e, comunque, nella misura massima di 70.000 euro Sei un’impresa? • dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore a 30.000,00 euro o al 2% del reddito d’impresa dichiarato (art.100, comma 2 lettera h del D.P.R. 917/86); • dedurre dal reddito le donazioni, in denaro o in natura, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui IBAN IT 25 C 05728 61800 723570191724 Il Direttivo A.Ma.R.V. A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] 1991 25 ARS E Y 201 6 Carissime e carissimi, si è appena concluso un anno pieno di lavoro sul nostro territorio, pieno di soddisfazioni ma anche di tanto lavoro duro. I nostri soci continuano a crescere, ma noi dobbiamo continuare a lavorare assiduamente per tutti senza tralasciare niente e nessuno, e senza mai perdere di vista tutti gli aspetti delle nostre patologie. Ci saremo aspettati la tanto attesa revisione dei LEA (livelli essenziali di assistenza) che dal 2000 non vede nessuna modifica, invece dovremo aspettare ancora, ma siamo sempre fiduciosi. ANMAR Onlus Associazione Nazionale Malati Reumatici ha sollecitato più volte il Ministero della Salute su questo fronte, proponendo revisioni, implementazioni e inserimento di esami per i malati reumatici. Per ora nulla di fatto! Teniamo duro e non affidiamoci a voci di corridoio o a persone che si vantano di aver fatto riconoscere invalidanti alcune patologie reumatiche, purtroppo poi le persone malate di queste malattie croniche si illudono. Il lavoro delle associazioni del territorio che vivono a stretto contatto con le persone malate è quello di recepire le necessità e i bisogni legati alle patologie, ma anche di dar loro voce con proposte significative che possano cambiare in meglio la loro vita. Il 2015 ha segnato importanti traguardi per A.Ma.R.V. Onlus, oltre agli eventi di screening che hanno dato la possibilità a circa 1200 persone di aver un consulto gratuito, e purtroppo per alcune di loro scoprire di essere affette di malattie reumatiche, abbiamo ottenuto la tanto attesa “Rete Reumatologica” che detterà delle linee guida sulla struttura e il riordino dell’assistenza territoriale della reumatologia in Veneto, garantendo appropriatezza, condivisione di percorsi, congruità e qualità di prestazioni. Cio’ che mi preme sottolineare è la territorialità, ovvero che i malati reumatici non debbano fare chilometri per essere curati, per reperire i farmaci necessari, soprattutto che attraverso la riorganizzazione si possa arrivare ad una diagnosi precoce di malattie invalidanti che se non prese per tempo cronicizzano. Infine, solleciteremo l’attivazione dei PDTA percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, strumenti per la presa in carico delle persone con malattie reumatiche, la riorganizzazione dei servizi, se applicati porteranno sia ad un contenimento della spesa sanitaria che al bisogno di “salute” dei cittadini. Grazie!!! 3 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] In Italia l’artrosi colpisce circa 4 milioni di persone, ma si tratta di una cifra probabilmente sottostimata, delle quali, in base agli ultimi dati Istat, circa 320.000 risiedono in Veneto. La mano è una sede spesso colpita, e segue per frequenza il ginocchio ed è più frequente di quella dell’anca. I segni tipici dell’artrosi della mano possono riscontrarsi all’incirca nell’80% della popolazione oltre i 65 anni di età, ma la malattia compare già intorno ai 45, con una netta prevalenza nel sesso femminile e una certa relazione e peggioramento al momento della menopausa. L’artrosi della mano, sta ottenendo maggiore attenzione rispetto al passato, sia per l’elevata prevalenza che per l’importanza dell’impegno clinico. Va inoltre considerato il ruolo insostituibile svolto dalla mano nello svolgimento delle funzioni essenziali della vita, quali ad esempio il tatto, la prensione e la manipolazione degli oggetti, la scrittura, l’attività lavorativa. La mano è uno strumento di scambio e di contatto, capace di trasmettere emozioni, affetto, sensazioni e pertanto merita una particolare attenzione e un trattamento adeguato atto a preservarne la funzionalità. Dott.ssa Roberta Ramonda Medico Chirurgo, Specialista in Reumatologia, svolge la propria attività presso l’Unità Operativa Complessa di Reumatologia, Università di Padova. Professore a contratto presso la Scuola di Reumatologia dell’Università di Padova Collabora in ambito Nazionale e Internazionale sullo studio della malattia artrosica, con particolare interesse sulla diagnosi e il trattamento delle forme della mano. Responsabile dell’ambulatorio del “Centro di Diagnostica Sinoviale e Terapia Intra-articolare” Responsabile dell’ambulatorio dello studio delle malattie infiammatorie sistemiche “Spondiliartriti” e “Artriti microcristalline” Autore e co-autore di più di 250 pubblicazioni su riviste Nazionali e Internazionali Ha partecipato come relatore e moderatore a numerosi Congressi Nazionali e Internazionali. Cause di malattia e progressione In condizioni normali, la superficie articolare delle ossa è rivestita da cartilagine e immersa nel fluido sinoviale. In un’articolazione sana il liquido sinoviale fornisce un’adeguata lubrificazione e la cartilagine è liscia e permette lo scivolamento delle superfici articolari, questo sta alla base del movimento (Figura 1). Artrosi della mano L’artrosi rappresenta la malattia articolare più frequente nella popolazione ed è caratterizzata da limitazione funzionale e dolore, con conseguenze sociali e costi economici sempre più rilevanti. muscolo tendine carƟlagine osso membrana sinoviale capsula arƟcolare fluido sinoviale Nelle persone sane, infatti, c’è un bilanciamento fra prodotti di sintesi e di degradazione di 4 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] pollice), quest’ultima definita anche rizoartosi. sostanze nell’ambiente articolare con il mantenimento dell’integrità delle strutture che fanno parte dell’articolazione. Se invece la cartilagine è danneggiata e va incontro a distruzione più velocemente rispetto al tempo impiegato dall’organismo a ripristinare la sua integrità, allora si sviluppa l’artrosi. Si presenta pertanto come una malattia articolare cronico-degenerativa, che tende a progredire nella sua gravità con il tempo e contemporaneamente ad assumere un carattere di forma permanente. Le cause dell’artrosi non sono ancora chiare, viene considerata come una malattia multifattoriale, e come tale si manifesta in varie forme. La forma più comune viene definita primaria o idiopatica senza una ragione apparente, nella maggior parte dei casi alla base c’è una predisposizione genetica, con un asse ereditaria del sesso femminile, con la comparsa di deformità simili a quelle riportate dalla nonna, mamma, zia. E’ comunque legata a una numerosa serie di fattori e/o eventi in grado di scatenarla o in grado di favorirne il decorso, quali età, sesso, razza, infiammazione; quest’ultima ha un ruolo importante nell’insorgenza e nella progressione del processo artrosico. La cartilagine articolare va incontro a degradazione con modificazioni anche a carico dell’osso sottostante che può assottigliarsi ed essere interessato da processi erosivi e da tentativi di riparazione con apposizione ossea ai margini delle strutture articolari che prende il nome di osteofita, con conseguente danno funzionale delle articolazioni. Oltre al processo degradativo gioca un ruolo importante l’infiammazione, che solo recentemente è stata riconosciuta, implicata nell’insorgenza e nella progressione del processo artrosico, sembra rivestire un ruolo determinante nella forma erosiva della mano, che si presenta più aggressiva della forma nodale. Il concetto di familiarità è oramai radicato nel parlare comune, e sembra avere un ruolo di rilievo in alcune forme di artrosi della mano, soprattutto in quella caratterizzata dal tipico aspetto nodale delle dita. I fattori climatici ed ambientali possono essere importanti in alcune rare forme di artrosi, non presenti nelle nostre aree, anche se sul piano soggettivo il clima secco ed asciutto esercita un benefico effetto sul dolore articolare, mentre di grande importanza sono tutte quelle malattie, assai varie fra loro, che attraverso molteplici meccanismi possono favorire la comparsa di artrosi. Basti pensare ai postumi di natura traumatica, alle artriti, alle varie incongruenze articolari post-chirurgiche, alle turbe circolatorie di tipo ischemico a/o aterosclerotico, al diabete, a tutte quelle malattie metaboliche in grado di perturbare l’ambiente articolare. Si definisce, invece, secondaria, quando c’è una causa apparente, un evento traumatico, che ha comportato una lesione dell’articolazione o della cartilagine di rivestimento dell’articolazione, o cause lavorative, stress meccanici, obesità, malattie metaboliche e/o ereditarie del tessuto connettivo. L’artrosi della mano è comunque una malattia prevalentemente di tipo degenerativo, caratterizzata da episodi d’infiammazione locale talvolta autolimitantesi, e da un progressivo deterioramento ed usura della cartilagine e da modificazioni a carico delle strutture articolari, soprattutto osso subcondrale, al punto che la definizione più comunemente usata è quella di osteoartrosi. Coinvolge alcune articolazioni della mano, e quelle più frequentemente interessate sono le distali in prossimità delle strutture ungueali (definite articolazioni interfalangee distali), ove si possono apprezzare talvolta la formazione di noduli. Il processo degenerativo può coinvolgere altre sedi della mano, le articolazioni interfalangee prossimali e la trapezio-metacarpale o scafo trapezoidale (base del Sintomi e segni clinici Il dolore è il sintomo principale, accompagnato talora da gonfiore, rossore e calore, seguito dalla rigidità e dalla progressiva limitazione funzionale che possono associarsi a deformità. Il dolore artrosico è un dolore “meccanico”, cioè intimamente legato al movimento. Subdolo e insidioso all’inizio, talora mal localizzato, è’ più vivo al mattino in concomitanza con i primi movimenti ed alla sera dopo una gior5 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] si traduce nella formazione di osso esuberante nelle sedi limitrofe alle superfici articolari. Queste lesioni possono portare alla fusione dei capi articolari (anchilosi), e/o all’instabilità articolare (Figure 3; 4). nata di lavoro e tende a ripresentarsi in occasione di ogni ripresa dell’attività articolare dopo un breve periodo di riposo. Inizialmente il dolore può essere non continuo, nelle fasi successive tende a farsi persistente, talora, anche durante il riposo ed a favorire la comparsa di limitazione funzionale. La rigidità è costante nell’artrosi, generalmente non supera i 10-20 minuti, tende a presentarsi più volte nell’arco della giornata, dopo ogni breve periodo di inattività senza comunque raggiungere mai la durata dell’artrite reumatoide o di altre forme di artrite. La limitazione funzionale è progressiva, procede di pari passo con la malattia ed è favorita dalla contrattura muscolare riflessa. Alcuni movimenti tendono ad essere difficoltosi, si associano a rumori di scroscio e crepitii dovuti alle irregolarità articolari e possono dare origine a pseudo-blocchi e a veri e propri blocchi articolari L’artrosi della mano può presentare gravità differenti a seconda del quadro clinico. La forma nodulare è la più comune e meno aggressiva, può talvolta portare a una deviazione dell’asse delle articolazioni delle dita delle mani e alla formazione di noduli, accompagnate generalmente da protuberanze di consistenza duro-elastica alle estremità sia a carico delle articolazioni interfalangee distali che prossimali (Figura 2), esteticamente invalidanti, dato Tale forma erosiva è la più temibile, soprattutto quando porta a degenerazioni rapide e invalidanti. Le articolazioni più frequentemente interessate sono le interfalangee distali e meno frequentemente le prossimali. Le dita più coinvolte sono la seconda e la terza, talvolta simmetricamente, seguono la quarta e la quinta. Molto frequente è l’interessamento dell’articolazione trapezio-metacarpale (rizoartrosi), dove porta al tipico aspetto “a mano quadrata”, oltre ad una certa difficoltà nella partecipazione del pollice al movimento di presa della mano. che con una certa frequenza sono colpite giovani donne. La forma erosiva, fortunatamente più rara, più aggressiva, è caratterizzata da una distruzione rapida della cartilagine di rivestimento e, successivamente, del tessuto osseo sottostante, in modo che si vengono a creare vere e proprie erosioni a carico delle strutture articolari. A tale processo distruttivo si accompagna un tentativo di riparazione ossea che Oltre al danno funzionale spesso si associano importanti ripercussioni estetiche e psicosomatiche. 6 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] artriti; l’ecografia può rilevare e confermare l’infiammazione locale con la positività del segnale power-doppler, l’aumento del versamento articolare e l’eventuale presenza di erosioni. La scintigrafia potrebbe essere utile soprattutto per la diagnosi differenziale con altre forme infiammatorie, in particolare con l’artrite psoriasica e la reumatoide. Si tratta comunque di esami costosi da riservare a casi selezionati in presenza di difficoltà diagnostica. La diagnosi La diagnosi di artrosi è essenzialmente clinica, ovvero si basa sullo studio del paziente inteso come corretta raccolta della storia clinica e un adeguato esame obiettivo. Per una diagnosi di certezza grande importanza va ascritta allo studio radiografico, elemento fondamentale in molte patologie reumatiche. La radiografia standard delle mani è davvero importante, sia perché fotografa lo stato di malattia e quindi il grado e la severità di artrosi presente, sia perché permette di definirne le caratteristiche, nodulare o erosiva. Consente inoltre di ottenere un’immagine al momento della diagnosi e se ripetuta a distanza di 1-2 anni può mettere in evidenza la rapidità della progressione della malattia. I segni radiologici dell’artrosi sono la riduzione dello spazio articolare, segno diretto del danno cartilagineo, le modificazioni dell’osso subcondrale con lesioni erosive (cisti e/o geodi subcondrali) e con lesioni osteoproduttive (sclerosi e/o ostefiti marginali), sino alle gravi deformità articolari degli stadi avanzati (Figura 5). Gli esami di laboratorio non sono utili per la diagnosi e per la valutazione della progressione dell’artrosi, né per valutare la risposta al trattamento, perché solitamente risultano nella norma. Utile talvolta è la valutazione dello stato infiammatorio (velocità di eritrosedimentazione e proteina C reattiva) e dell’assetto metabolico fosfo-calcio (come calcemia, vitamina D e paratormone), in quanto l’artrosi della mano colpendo generalmente la seconda fascia d’età si può accompagnare all’osteoporosi. Come si cura l’artrosi alla mano La terapia di prima scelta nell’artrosi della mano è pertanto quella sintomatica. Nell’artrosi della mano, essendo una patologia degenerativa, non esistono purtroppo, a tutt’oggi, terapie di fondo di cui sia stata approvata l’efficacia clinica e la capacità di prevenire o rallentare il danno osseo e/o cartilagineo. Generalmente la terapia ha lo scopo di ridurre il dolore, migliorare la funzionalità dell’articolazione e rallentare la progressione della malattia. Le terapie convenzionali nell’artrosi sono solite intervenire nel cambiamento delle abitudini di vita, e al controllo dei sintomi in particolare il dolore. Solo in casi gravi e selezionati si può ricorrere ad interventi chirurgici. A tutt’oggi la radiografia rimane l’esame fondamentale per la diagnosi di artrosi, sebbene in alcuni casi particolari possa essere indicato uno studio con altre metodiche. Le altre indagini strumentali vengono impiegate solo in casi particolari, specie se vi sono delle incertezza nella diagnosi tra artrosi ed altre forme di patologie articolari della mano. La risonanza magnetica nucleare può rilevare i primi segni di malattia che evidenziano l’aspetto infiammatorio attraverso l’edema osseo, la sinovite, caratteristiche che si ritrovano più prettamente nelle Nel caso specifico dell’artrosi della mano, il tentativo di modificare alcuni comportamenti errati nello stile di vita non apporta dei benefici sostanziali, a differenza dei risultati derivati dalla prevenzione primaria o secondaria dell’artrosi dell’anca e del ginocchio, ove la riduzione del peso corporeo, un’alimentazione 7 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] mano o vi è la persistenza di una sintomatologia dolorosa intensa ed invalidante. L’obiettivo è di ridurre il dolore e ripristinare per quanto possibile la funzionalità. L’opzione chirurgica più frequentemente scelta è la fusione dell’articolazione in cui le superfici articolari artrosiche vengono rimosse, oppure la sostituzione dell’articolazioni con piccole protesi. La scelta dell’intervento chirurgico dipende dall’articolazione interessata, dall’attività e gravità di malattia e dalle esigenze del paziente. Nella fase post-chirurgica è fondamentale la riabilitazione e la fisioterapia della mano. più sana e un’attività fisica mirata permettono di ottenere degli effetti positivi. Nelle persone che presentano dolore, l’assunzione di farmaci analgesici (come paracetamolo) per un periodo limitato e l’astensione da attività fisiche dolorose ed intense può apportare dei benefici. Nelle situazioni più dolorose, l’impiego di farmaci antinfiammatori non-steroidei possono avere un effetto immediato sullo stato infiammatorio responsabili del dolore, ma non sono esenti da effetti collaterali (ulcere gastriche, insufficienza renale, ipertensione arteriosa e complicanze cardio-vascolari), tenendo in considerazione che l’artrosi generalmente colpisce la seconda fascia d’età della popolazione, dove tali comorbidità possono essere presenti. Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha focalizzato il proprio interesse sullo sviluppo di sostanze che possano rallentare il progredire dell’artrosi e stimolare la riparazione della cartilagine danneggiata: a tal proposito l’assunzione dei così definiti condroprotettori (integratori alimentari a base di glucosamina e condroitina solfato) possono essere indicati. REQUISITI PER ACCEDERE ALLE CURE TERMALI Chi ha diritto alle cure termali e quali sono i requisiti per ottenere dalla propria azienda lavorativa la possibilità di usufruire di un ciclo di cure senza costi aggiuntivi per il paziente? Ogni paziente, iscritto al Servizio Sanitario Nazionale, ha diritto ad usufruire di un ciclo di cure (uno solo in un anno) che sono interamente a carico del SSN limitatamente alle patologie in grado di trarre beneficio da questi trattamenti. Per ottenere il diritto d’accesso alle cure si deve essere in possesso di un certificato, rilasciato dal proprio medico curante (la prescrizione deve essere compilata sulla ricetta rosa, quella appunto che hanno i medici di famiglia) o da uno specialista in una delle patologie trattate, a condizione che sia in possesso dell’apposito ricettario. Il primo e importante presupposto è che nella ricetta venga ben specificata la diagnosi per quella patologia che il paziente intende curare attraverso i trattamenti termali. Iniezioni intrarticolari di cortisone a lento rilascio, prassi frequente nel caso di rizoartosi particolarmente dolorosa, possono apportare un beneficio ottimale sulla sintomatologia dolorosa, ma solitamente non di lunga durata. Indicata è l’associazione con l’acido jaluronico che oltre ad avere un effetto lubrificante, ha anche potere antiinfiammatorio e prolunga l’effetto analgesico. Potrebbe essere consigliato l’impiego di un tutore morbido durante la notte e/o per alcune attività quotidiane. Talora l’applicazione di calore sotto forma di bagni di cera, argilla, paraffina o fanghi sulle mani è in grado di dare degli effetti positivi sul dolore e sulla tumefazione. Anche la balneoterapia ha un effetto antinfiammatorio naturale. È davvero molto importante preservare la mobilità e la funzionalità delle articolazioni, mantenendo in movimento le dita ed effettuando degli esercizi di ginnastica dolce. Il Ministero della Salute ha pubblicato, allegato al D.M. 15 dicembre 1994 e richiamato da un successivo decreto nel Marzo del 2001, l’elenco delle patologie curabili appunto con le acque termali. Nella richiesta dovrà essere indicata la diagnosi corrispondente ad una delle patologie riportate di seguito: L’intervento chirurgico è consigliato solamente se i trattamenti conservativi non permettono il normale svolgimento delle attività della vita quotidiana o nei casi in cui si è verificata una compromissione severa della funzionalità della - Malattie otorinolaringoiatriche e delle vie respiratorie; 8 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] del periodo di ferie o di congedo ordinario. Una situazione a parte è quella che riguarda gli appartenenti alle categorie dei cosiddetti “mutilati” e “invalidi di guerra o per servizio”: essi hanno diritto alle cure prescritte in base al proprio stato di invalidità, secondo i limiti previsti dalla vigente normativa e naturalmente dai rispettivi CCNL; in questo caso sarà possibile avvalersi del congedo per cure che rientra nella disciplina delle assenze per malattia. Nel caso in cui il medico della Asl o degli Enti Previdenziali individui l’assoluta necessità di ricorrere per la terapia o la riabilitazione delle patologie ad un trattamento termale tempestivo, e quindi non sia possibile un differimento del trattamento, il paziente/dipendente potrà recarsi presso le Terme “indicate” per tali trattamenti, usufruendo del congedo per malattia. Ciò è riportato in una normativa, ribadita da alcune pronunce della Corte di Cassazione, che ha messo in evidenza la necessità da parte del medico che prescrive la ricetta di specificare il motivo per cui, rispetto alle cure prescritte, non risulta possibile l’indifferibilità del trattamento né l’idoneità terapeutica riabilitativa. - Rinopatia vasomotoria; - Bronchite cronica semplice accompagnata a componente ostruttiva; - Malattie cardiovascolari; - Postumi di flebopatie di tipo cronico; - Malattie ginecologiche; - Sclerosi dolorosa del connettivo pelvico di natura cicatriziale e involutiva; - Leucorrea persistente da vaginiti croniche aspecifiche e distrofiche; - Malattie dell’apparato urinario; - Calcolosi delle vie urinarie e sue recidive; - Malattie dell’apparato gastroenterico; - Dispepsia di origine gastroenterica e biliare; sindrome dell’intestino irritabile nella varietà con stipsi; - Malattie reumatiche; - Osteoartrosi ed altre forme degenerative; - Reumatismi extra-articolari; - Malattie dermatologiche; - Psoriasi; - Dermatite seborroica ricorrente. Il medico delle Terme rappresenta un’importante figura di riferimento per il paziente che si accinge ad intraprendere un percorso terapeutico in un centro termale perché qualora egli riscontri nella ricetta prescrittiva una differenza tra la patologia da trattare e le cure suggerite, può rivolgersi egli stesso al medico referente della Asl di appartenenza del paziente e concordare con lui all’istante eventuali modiche senza però modificare la diagnosi fatta precedentemente dal medico di famiglia o dallo specialista. Normativa sui ticket Per quanto riguarda i ticket, esistono tre diverse categorie: 1) coloro che non usufruiscono dell’esenzione e pagano una quota fissa di 50 euro per tutto il ciclo di cure con un’età compresa tra 6 e 65 anni; Tipologie di lavoratori che posso fruire di prestazioni termali Generalmente tutte le tipologie di lavoratori dipendenti, pubblici o privati, possono accedere alle cure termali a patto che si trovino nella condizione di essere al di fuori 2) coloro che risultano parzialmente esentati dal ticket (pagano una quota fissa di euro 3,10) e sono sostanzialmente: 9 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] a) cittadini con meno di sei anni o più di 65 che appartengono ad un nucleo familiare il cui reddito non supera 36.151,98 euro; Categorie Protette Tutti coloro che appartengono alle Categorie Protette (invalidi di guerra, di servizio, ciechi, sordomuti, invalidi civili con una percentuale che supera i due terzi), hanno diritto ad usufruire nel corso dell’anno, di un ulteriore ciclo di cure specifico, previa dichiarazione, nella parte posteriore della prescrizione e sotto la propria responsabilità, di non aver usufruito nel corso dell’anno di un altro ciclo di cure specifico a carico del Servizio Sanitario Nazionale oppure di essere in possesso dei requisiti per ottenere il diritto d’accesso ai trattamenti previsti per la categoria. b) coloro che sono titolari di pensione sociale e anche i loro familiari, con un reddito non superiore a 8.263,31 che può “arrivare” fino a 11.362,05 con un coniuge e altri 516,46 euro per ogni figlio a carico. Tale situazione è valida anche per i titolari di pensione “al minimo” che hanno più di 60 anni, per i disoccupati, gli invalidi per servizio appartenenti alle categorie II, III, IV e V. Per quelli invece che appartengono alla VI, VII, VIII la parziale esenzione del ticket è applicabile limitatamente alle prestazioni correlate alla patologia invalidante. Inoltre, usufruiscono dell’esenzione parziale anche gli invalidi civili dal 67% al 99%, quelli con assegno di accompagnamento, gli invalidi del lavoro con validità inferiore a 2/3 ma solo per quelle prestazioni relative alla patologia invalidante (questo presupposto vale anche per tutte le altre categorie), i ciechi, i sordomuti, gli invalidi di guerra che appartengono alla categoria VI, VII e VIII che non risultano titolari di pensione diretta vitalizia, gli invalidi di guerra non titolari di pensione diretta dalla prima alla quinta categoria per tutte le patologie, mentre per le ultime tre categorie questo presupposto è valido solo per le prestazioni correlate alla patologia invalidante e i portatori di patologie neoplastiche maligne. Le prestazioni INAIL, INPS e altri enti previdenziali L’Inail garantisce il rimborso delle prestazioni (di natura sanitaria ed economica), previa richiesta alle sede di appartenenza, per tutti i lavoratori infortunati, che potranno usufruire di cure idrofangotermali a carico dell’Ente, dopo una verifica consistente in una visita effettuata da un medico incaricato. Lo stesso medico, stabilirà le cure e anche la tipologia e la durata per quelle patologie (accertate), tenendo conto dell’elenco del Ministero della Salute che indica quelle in grado di trarre giovamento dalle cure. Hanno quindi diritto alle prestazioni: i lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale durante il periodo di inabilità temporanea assoluta, i titolari di rendita per i quali non sia scaduto l’ultimo termine di revisione, i malati di silicosi o di asbestosi senza limiti. L’Inail provvederà al rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno in alberghi convenzionati, per la persona invalida e per un eventuale accompagnatore. La prestazione è a carico del Servizio Sanitario Nazionale e il lavoratore dovrà pagare il ticket nella misura prevista dalla legge. L’Inps invece può concedere le prestazioni finalizzate a ritardare o curare uno stato di invalidità, limitatamente alle sole cure per le patologie bronco-asmatiche e reumoartropatiche. 3) la categoria dei pazienti totalmente esenti dal ticket (quelli cioè che non pagano nulla, solo per le prestazioni correlate alla patologia invalidante). Appartengono a questo gruppo: gli invalidi di guerra dalla prima alla quinta categoria titolari di pensione diretta (per tutte le patologie), gli invalidi di guerra dalla sesta all’ottava categoria, solo per le prestazioni correlate alla patologia invalidante, gli invalidi per servizio che appartengono alla I categoria, gli invalidi civili al 100%, gli invalidi con assegno di accompagnamento, i grandi invalidi del lavoro con invalidità superiore all’80% e i ciechi assoluti. 10 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] Tutti i lavoratori dipendenti e autonomi, iscritti all’Inps ne hanno diritto a patto che abbiano maturato i requisiti contributivi richiesti (dopo tale accertamento si provvederà all’avvio delle cure). Il soggiorno è a carico dell’Ente e del costo delle cure si occuperà il Servizio Sanitario Nazionale, mentre le spese di viaggio sono a carico dell’assistito. L’assicurato pagherà il ticket nella misura prevista dalla legge. Infine, per quanto riguarda gli iscritti ad altri Enti o casse e fondi preposti alla sostituzione di altre assicurazioni obbligatorie, viene applicato lo stesso regime speciale in vigore per gli assicurati Inps (a patto che siano in possesso degli stessi requisiti), in base alla legge di riordino del settore termale (n. 323/00 art. 5). LE TERME PER I MALATI REUMATICI DEL VENETO, 1° CONVEGNO ORGANIZZATO DAL CENTRO REGIONALE SPECIALIZZATO PER IL TERMALISMO EUGANEO, IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE MALATI REUMATICI DEL VENETO Un aggiornamento sulle indicazioni alla fango-balneoterapia e sui risultati ottenuti in studi clinici condotti nell’ ultimo decennio negli stabilimenti delle Terme Euganee è stato l’obiettivo del convegno. di Alfredo De Rosa Il Padiglione Aquae, presso l’ Expo Venice, sede prestigiosa congressuale, ha ospitato sabato 26 settembre il 1° Congresso organizzato dal Centro Regionale Specializzato per il Termalismo Euganeo e la Talassoterapia, dall’ UOC di Reumatologia presso Azienda Ospedaliera Università di Padova e da A.Ma.R.V. Onlus Associazione Malati Reumatici del Veneto, avente per tema “LE TERME PER I MALATI REUMATICI DEL VENETO“. Il Convegno, patrocinato dalla Regione Veneto e da HEMOV, Associazione per la ricerca sulle malattie muscolo-scheletriche e disabilità correlate, ha visto la partecipazione di circa 250 malati reumatici provenienti dalle varie provincie del Veneto. 11 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] ti termali nel mantenimento della salute del tessuto scheletrico. Ha portato i saluti del Presidente della Regione Veneto, l’ Assessore alla Sanità Luca Coletto sempre attento ad eventi innovativi in campo sanitario, esprimendo plauso per l’iniziativa e assicurando la massima attenzione per il tema trattato. Si è associato a quando detto dal referente alla Sanità, Roberto Marcato, Assessore allo Sviluppo Economico auspicando un futuro attivo per il termalismo veneto. Temi trattati con professionalità e chiarezza dal Prof. Stefano Masiero, Direttore dell’UOC di Riabilitazione Ortopedica, e del Prof. Sandro Giannini dell’ UOC di Clinica Medica 1. A conclusione dei lavori, molti malati affetti da patologie reumatologiche hanno posto interessanti domande ai vari relatori, ottenendo risposte chiare ed esaurienti. Alla fine dei lavori il Consorzio Veneto Acqua e Terme a offerto a tutti i partecipanti un aperitivo e una visita guidata agli stand del Padiglione Aquae. Prima dell’ apertura dei lavori scientifici, ha preso la parola Silvia Tonolo, Presidente Regionale A.Ma.R.V. illustrando ai convenuti gli obiettivi e i fini dell’ associazione. Il Prof. Leonardo Punzi, direttore dell’ UOC di Reumatologia presso l’Università degli Studi di Padova, ha aperto la sessione dei lavori, con un’ampia e chiara relazione sulle varie patologie reumatiche, sui nuovi traguardi e sui futuri obiettivi. Alla fine del suo discorso, ha invitato ad ampia collaborazione al dibattito coinvolgendo sulla discussione soprattutto i malati, al fine di poter attingere concrete informazioni dalla base. DALLA SEZIONE DI VICENZA Angela Zeneri Carissimi amici, siamo giunti in un battito d’ali anche quest’anno a dicembre. Quale momento migliore per tirare le fila e cercare di fare spazio al ricordo degli ultimi dodici mesi vissuti. Si rivede il nostro operato, il nostro agire con gli altri e perché no, si cerca di far memoria di ciò che sarebbe meglio evitare nell’anno successivo e ciò di cui ci si vorrebbe riappropriare e rimodellare per riviverlo e condividerlo con gioia con gli amici che ci circondano. Anche come gruppo di volontariato A.Ma.R.V. si è fatto ciò, e io quale socia attiva, ho cercato fra gli avvenimenti dell’anno, ma soprattutto del secondo semestre, visto che probabilmente del primo ne abbiamo già parlato a giugno, cosa di bello si possa partecipare maggiormente con voi tutti. Il Prof. Franco Cozzi, operativo presso l’UOC di Reumatologia di Padova, esperto ricercatore sulla fango-balneoterapia, ha relazionato sulla storia del termalismo, citando il territorio Euganeo come il più grande bacino termale d’ Europa, al quale dal secondo dopoguerra afferiscono ogni anno decine di migliaia di pazienti affetti da varie patologie reumatiche, e ha espresso vantaggi e risultati ottenuti nella terapia termale per queste malattie. A seguire due ampie relazioni sulla riabilitazione dei malati reumatici nella piscina termale, ambiente ottimale per la temperatura dell’acqua e per la ricchezza di sali minerali, aggiornando altresì l’inquadramento delle malattie metaboliche dell’ osso, molto diffuse nella popolazione, precisando il ruolo dei trattamen- Nell’anno 2015 la sezione ha visto la ripetizione dell’evento “Fatti dare una mano” a Bassano. In un sabato di maggio, particolarmente piovoso, freddo e poco invitante per far uscire di casa la gente … Ma nonostante tutto, in piazza c’eravamo, coi nostri stand, gazebi , numerosi volontari e medici a disposizione della cittadinanza. Sempre a maggio, nell’ultimo giorno del mese, invitati ad una delle giornate dell’undicesimo Festiva Biblico tenutosi a Vicenza dal titolo “Quando il corpo che abito mi è 12 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] sul territorio di tutta la provincia e condiviso le nostre esperienze di vita, quali malati reumatici. nemico” abbiamo compartecipato con banchetti informativi alle porte del convegno. A ben rappresentare l’Associazione, e a raccontare l’esperienza di malattia e di dolore dal punto di vista di paziente e volontario c’era il nostro caro amico Alfredo De Rosa. Volutamente, nella scaletta, ho tralasciato l’evento più complicato (per l’organizzazione eravamo proprio alle prime armi) ma più divertente, proposto e vissuto in questo anno: la festa del 27 SETTEMBRE 2015 per il DECIMO ANNIVERSARIO del GRUPPO A. Ma.R.V. di VICENZA. A settembre abbiamo compartecipato alla ventunesima giornata della Solidarietà sostenibile di Santorso, assieme al Gruppo dell’Alto Vicentino. Avevamo sempre partecipato solo con dei banchetti informativi, ma questa è stata una esperienza nuova: una marcia o meglio il 1° cammino della pace per costruire ponti che uniscono i popoli. Veramente bella, viva e perfino commuovente in certi particolari. Ma di questo, con tanta generosità vi racconterà Raffaella che ci aveva invitato e perfino prenotato i posti nel “trenino” a disposizione per percorre il tragitto da Santorso da Schio per coloro che fossero stati in difficoltà. In ottobre si sono sommati più eventi. Il 3 ottobre abbiamo partecipato alla Giornata Mondiale “Cento Città contro il dolore” tenutasi presso l’Ospedale di Vicenza. Invitate dalla Psicologia dell’ULSS n.6 Vicenza. Siamo stati narratori nella parte del convegno dove si affrontava il tema del “Il dolore cronico e la sofferenza dimenticata”. I volontari Amarv hanno presentato il loro cammino, le loro attività nel territorio e Laura ha condiviso coi presenti la sua esperienza di dolore cronico. Un racconto pieno di calore, di dolore ma anche di quell’autoironia necessaria per affrontare la vita quotidiana. E così dopo avervi elencato un po’ le nostre attività, vi voglio lasciare con alcuni stralci del messaggio scritto e letto durante la festa per la giornata suddetta. Domenica 11 ottobre per la Giornata Mondiale del Malato Reumatico siamo scese in Piazza a Vicenza con i nostri gazebi informativi offrendo ai passanti piantine grasse in omaggio, ma soprattutto i nostri “libretti” esplicativi e informazioni a favore di chi lo richiedeva. Una breve presentazione di A.Ma.R.V. che nasce nel 1991 e poi la storia della nostra sezione vicentina, che ad oggi, complessivamente conta più di 200 soci. Anche la ns. sezione, come quelle di Belluno, Montebelluna, Padova, Treviso, Verona nascono ufficialmente nell’anno 2005. Seguendo l’esempio di Mestre, guidata dalla sua Presidente di allora, Gabriella Voltan, sempre più forte si manifestò la volontà di alcune socie motivate più che mai ad incentivare la conoscenza delle malattie reumatiche per aiutare gli altri e condividere con loro il proprio vissuto. Infine il 30 ottobre abbiamo partecipato all’interno dell’ Hopen Month a “Porte aperte per la salute della donna nell’azienda Ospedaliera ULSS 6 di Vicenza” al convegno “Malattie reumatiche: dolori … e non solo “. Invitate dal dott. Pierino De Sandre, UOS di Reumatologia di Vicenza, abbiamo testimoniato la presenza delle due sezioni 13 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] Magari pochi, ma alcuni momenti del percorso più che decennale della sezione mi sembra necessario riviverli, perché la storia fa parte di noi e se non ci fosse il passato che ci accompagna, non ci sarebbe né il presente, né il futuro. In questi dieci anni di presenza nella Provincia di Vicenza, nel promulgare convegni, manifestazioni, campagne informative negli ospedali e nelle piazze o all’interno di manifestazioni programmate da altri enti, dando vita a ben 4 gruppi di Auto Mutuo Aiuto, (tutti ancora attivi) si sono strette fondamentali relazioni con i medici ed altre figure della sanità del ULSS 6, 5, 4 e 3, e medici che provenivano da altri distretti e provincie. Fra prime volontarie, Gabriella Milan, ancor oggi la responsabile di sezione , che a giugno del 2001, ebbe la fortuna di sapere, attraverso il dottor Giovanni Peronato, che a Vicenza si sarebbe svolta la CAMPAGNA CONTRO I REUMATISMI promossa da ANMAR (associazione nazionale malati reumatici) e LIMAR (Lega Italiana Malattie Reumatiche). E’ stata quella l’occasione per conoscere Gabriella Voltan (a suo tempo presidente di AMARV), il gruppo di Mestre e altri malati reumatici di Vicenza. Dal 2002 ad oggi sono stati circa 35 fra medici, fisioterapisti e psicoterapeuti a collaborare con noi e cogliamo l’occasione per ricordarli con tanto affetto. Presenti alla festa, a rappresentarli c’erano il Dr. Peronato, la Dr.ssa Sgnaolin e la Dr.ssa Corà. Gabriella M. ricorda ancora con emozione che Il primo incontro del gruppo vicentino risale al 10 luglio 2001 presso la canonica della Parrocchia di Laghetto. C’erano 6 persone più la presidente Gabriella Voltan. Erano poche, ma poi … col passare del tempo il gruppo si è ingrandito. Fra i malati che trascorrevano le ore al Day Hospital per sottoporsi alle infusioni della terapia biologica si cominciò a parlare anche di A.Ma.R.V. , si strinsero amicizie, e pian piano alcune decisero di frequentare la sede regionale a Mestre. Col tempo l’idea di fare qualcosa anche qui a Vicenza si fece sempre più vigorosa. Da maggio 2005 l’ULSS 6 permise di utilizzare uno spazio come punto informativo...e nacque così, ufficialmente la sede di Vicenza presso l’ospedale San Bortolo e da quella data in poi la sezione non ha conosciuto alcuna sosta. Negli ultimi anni abbiamo inoltre cooperato con altre Associazioni, abbiamo operato nelle piazze, nelle giornate solidali con le altre associazioni e nella giornata del malato reumatico. Siamo scesi nelle piazze di Vicenza e Bassano per gli eventi “FATTI DARE UNA MANO” Il ruolo primario di Gabriella e del suo gruppo era quello di tenere i contatti col settore medico (Nei primi anni soprattutto con la reumatologia e dal 2010 con la psicologia del San Bortolo), di avvicinare altri malati e far conoscere l’operato di A.Ma.R.V. e di ANMAR. Tutto quanto, con l’intento di far conoscere e divulgare gli impegni di A.Ma.R.V. anche al di fuori dall’ambito ospedaliero, dove spesso si incontrano coloro che si sentono più deboli ed emarginati perché ancora distanti da una soluzione ai propri problemi di salute. Anch’io ho conosciuto A.Ma.R.V. proprio attraverso un piccolo trafiletto letto sul Giornale di Vicenza che preannunciava lo svolgersi di un convegno presso l’Ospedale San Bortolo in un pomeriggio autunnale. 14 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] … E secondo il nostro modesto parere, tutto questo peregrinare, ha dato buoni risultati! DALLA SEZIONE DI BELLUNO Marisa Dai Pra Referente Sezione A.Ma.R.V. di Belluno Col concetto che ogni socio è ben accetto nei gruppi attivi di volontariato la sezione è cresciuta fino al punto che nel 2014 si è staccato un gruppo di persone dell’Alto Vicentino per dar vita alla più recente sezione di Zanè, che sta operando a gonfie vele. Quindi, vista la positività degli eventi, ci permettiamo di dire: occorrono nuovi soci attivi! Perché c’è sempre bisogno di nuove idee, di persone capaci che si vogliono mettere ancora in gioco per portare avanti gli obiettivi di questa Associazione. Di persone che dispensino un po’ del loro tempo e impieghino i propri talenti e li facciano fruttare con noi. Iniziative Come l’anno scorso anche quest’anno ad Agordo, il 07 giugno 2015 si è tenuta la manifestazione “SPORT IN PIAZZA” con il patrocinio della Regione, della Provincia di Belluno, del Comune di Agordo e del Coni. L’A.Ma.R.V. era stata invitata a partecipare insieme ad altre 20 associazioni sportive e 7 associazioni culturali o di natura sociale. Erano presenti il Vice Referente Sig. Calà Salvatore e il socio Fiabane David che si sono impegnati ad allestire il gazebo e a presenziare tutta la giornata, dalle 9.00 alle 18.00 con un’interruzione assai breve per il pranzo, sia con opuscoli con le nostre pubblicazioni sia con manifesti informativi dell’attività dell’associazione. E dopo è iniziata la vera festa, il lauto pranzo, il gruppo di animazione che ha fatto non solo sorridere e divertire, ma ridere fino a crepapelle in certi spettacoli e frangenti. La splendida giornata ha contribuito alla riuscita della manifestazione e ha influito positivamente alla partecipazione di bambini, adolescenti e adulti e soprattutto di famiglie, provenienti da tutta la provincia. Ottima l’idea di far prendere parte bambini e ragazzi alle attività delle varie discipline sportive insieme alle loro famiglie o ai nonni o agli zii. Il nostro stand è stato visitato da qualche centinaio di persone soprattutto adulte, che sono state informate in merito ai temi delle malattie reumatiche, alle finalità dell’A.Ma.R.V.. A tutti sono stati distribuiti gli opuscoli dell’associazione e presentate le attività svolte a favore dei soci. E’ stata proprio una bella giornata di gioia, serenità, allegria e apertura. Abbiamo rivisto soci che da tempo non incontravamo (e ora si spera si riavvicinino anche come volontari nel gruppo). Ci dispiace per coloro che invitati, sono stati troppo occupati in altri impegni e loro malgrado, hanno dovuto desistere. Si sarebbero proprio divertiti. Di manifestazioni così ce ne vorrebbero ancora … magari, da condividere anche con Voi tutti. Anche quest’anno ci ha onorato con la sua presenza il Dott. Gianniantonio Cassisi, noto Reumatologo operante sul territorio della provincia da tempo, nonché responsabile provinciale e nazionale dell’AISF, Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica, il quale si è congratulato della nostra partecipazione a tale iniziativa e si è prestato volentieri ad una foto di gruppo. Auguri per un Nuovo e Speciale 2016 a tutti i soci A.Ma.R.V. Si confida di poter ripetere la medesima esperienza il prossimo anno. 15 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] DALLA SEZIONE ALTO VICENTINO Raffaella Rossato Referente Sezione A.Ma.R.V. AltoVi La sezione ALTOVI di Zanè, continua il suo cammino fra gli incontri settimanali del lunedì, dove soci e socie volontari, s’incontrano per stare insieme, condividendo i problemi legati alle rispettive malattie, in un clima sereno nonostante tutto, divertendosi a creare oggetti in stoffa e accogliendo le persone nuove che vengono chiedere informazioni. Ogni secondo lunedì del mese, dalle ore 14.30 alle ore16 è dedicato per trarre un bilancio del mese e valutare nuove idee e proposte. Il 31 maggio, su invito della dottoressa Renata Ferrari, psicoterapeuta dell’ULSS 6 di Vicenza, abbiamo partecipato, assieme al gruppo di Vicenza, al Festival Biblico, molto bello anche per la partecipazione di Alfredo De Rosa (il nostro tesoriere) con la sua commovente testimonianza. A giugno abbiamo voluto fare l’esperienza di andare con un banchetto informativo all’ex ospedale di Schio, ora Casa della Salute. Siamo state ben accolte dalle persone, anche perchè quella parte di territorio pur facendo parte alla stessa ULSS4 dista diversi chilometri dalla nostra sezione di Zanè. all’Ospedale di Santorso il primo venerdì del mese, al quale quest’anno se ne è aggiunto uno anche a l’ex ospedale di Thiene, ora sede amministrativa ed ambulatoriale distaccata dell’ULSS 4, ogni terzo lunedì del mese. Il 12 /13 settembre, come ogni anno a Santorso si è svolta la festa della solidarietà e del volontariato, il tema di quest’anno era la Pace. Si é svolta una marcia di circa 5 km partendo dal centro di Schio arrivando all’Oasi Rossi di Santorso. E’ stato un momento molto emozionante anche perchè fra le numerose persone presenti c’erano molti disabili, i quali aiutati dai volontari, hanno fatto tutto il percorso sostenendo una lunga bandiera della pace. Il 5 luglio, con gioia ed entusiasmo abbiamo festeggiato con una pizza il primo anno di A.Ma.R.V-ALTOVI, tanto che eravamo un bel gruppo numeroso. Il 19 luglio, abbiamo ripetuto l’esperienza di Asiago con una giornata di sensibilizzazione e tesseramento. Nonostante i 1000 di altezza, il caldo di quel periodo ci ha un po’ provati, ma tutto è andato nei migliori dei modi. C’erano con noi anche la nostra presidente Silvia Tonolo e Alfredo De Rosa. Tra queste persone a rappresentare la nostra sezione c’erano Roberto e Piera, la quale purtroppo anche se dotata di una carrozzina nonostante tutto non ha perso quel suo grande sorriso. Giunti alla meta ha letto le sue riflessioni sulla pace ed ecco una parte della sua testimonianza: In occasione di una marcia ad Arsiero, il 10 agosto, ospiti di Gianna, una nostra socia volontaria, abbiamo unito l’utile al dilettevole allestendo sul prato un banchetto informativo, avendo così la possibilità di far conoscere la nostra associazione a persone nuove in un contesto diverso. CHE COSE’ PER ME LA PACE? PER ME LA PACE è MOSTRARE SEMPRE UN VOLTO D’AMORE, DI GIOIA, DI SERENITA’ ANCHE NELLA SOFFERENZA E TRASMETTERE AGLI ALTRI ENERGIA POSITIVA. Settembre è iniziato con vari appuntamenti, riprendendo lo “sportello informativo” 16 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] Sarà cura delle referenti della sezione A. Ma.R.V. di Rovigo realizzare le varie fasi del progetto ma, naturalmente, saranno necessari la collaborazione e il sostegno di tutte le componenti operanti nel mondo della scuola, confidando nella loro sensibilità e recettività, date la delicatezza e l’importanza degli argomenti che si affronteranno. LA PACE E’ AMORE IN AZIONE, NON E’ IL CONTRARIO DI ODIO. TUTTI INVOCANO LA PACE ED IO TI DICO: VIVI LA VITA IN PIENEZZA E VIVI LA PACE!!!! DENTRO E FUORI DI TE!!!! Il giorno dopo tutte le associazioni erano presenti con i loro banchetti, ma purtroppo il tempo ci ha fatto scappare già nel primo pomeriggio. Il 20 settembre eravamo presenti a Thiene per la Festa delle Associazioni e del Volontariato, mentre il 13 Ottobre in occasione della “Giornata Mondiale del Malato Reumatico” siamo stati presenti tutto il giorno con il nostro “banchetto” alla casa della salute di Schio. FATTI DARE UNA MANO E LO SCRENING GRATUITO A PADOVA Alfredo De Rosa Referente Sezione A.Ma.R.V. Treviso Grazie e arrivederci al prossimo numero e un abbraccio a tutti. La Giornata Mondiale del Malato Reumatico a Padova 24 e 25 ottobre 2015. Record di visite per la prevenzione DALLA SEZIONE DI ROVIGO Quasi 500 consulti in 15 ore grazie all’ iniziativa di A.Ma.R.V. in collaborazione con Fondazione OIC. Quasi cinquecento, per la precisione 465, tra maschi e femmine. Tante sono state le visite gratuite erogate a persone d’ età compresa tra gli 8 e 101 anni fatte nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 ottobre in occasione del World Arthritis Day presso il Civitas Vitae Nazareth Fondazione OIC di Padova. L’evento organizzato da A.Ma.R.V., ha visto l’adesione di 34 medici specialisti reumatologi, radiologi, ortopedici, fisiatri e psicoterapeuta, che con spirito di gratuità hanno messo a disposizione la loro professionalità in due giornate lavorative. Viviana Barile Referente Sezione di Rovigo UN PROGETTO CHE COINVOLGE LA SCUOLA La sezione A.Ma.R.V. di Rovigo, sensibile all’opera di prevenzione e informazione medico scientifica nel mondo scolastico, intende realizzare nel corso dell’anno scolastico appena iniziato alcuni incontri rivolti agli studenti delle scuole superiori, a cui parteciperanno reumatologi della zona.. Il fine è quello di fare opera di sensibilizzazione e prevenzione, dal momento che le patologie reumatiche colpiscono sempre più frequentemente il mondo giovanile. E’ purtroppo un’amara realtà l’aumento esponenziale , anche trai giovani, di malattie quali Lupus, Artrite Reumatoide, Psoriasi, Sclerodermia, Vasculiti che, se riconosciute e diagnosticate precocemente, possono essere curate efficacemente e consentire in tal modo ai giovani colpiti di condurre una vita socialmente e psicologicamente soddisfacente. All’apertura dell’ evento erano presenti circa 120 persone. Tra le autorità l’Assessore Regionale alla Sanità Luca Coletto, la Presidente Regionale A.Ma.R.V. Silvia Tonolo, il Direttore della Cattedra di Reumatologia Prof. Leonardo Questi incontri rientreranno in un più ampio progetto di Educazione alla salute, che verrà presentato per l’approvazione ai Collegi Docenti di vari Istituti superiori. 17 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] nata Mondiale del Malato Reumatico” è stata importante e molto apprezzata sul territorio. Punzi, il Direttore Emerito Prof. Silvano Todesco, la Dott.ssa Greta Bordignon per la Direzione Generale ULSS 16, la Dott.ssa Rotunno in rappresentanza di Federfarma, Don Matteo Naletto Direttore della Pastorale della Salute e Segretario del Vescovo Mons. Claudio Cipolla, la Dott.ssa Maria Luisa Nolli, in rappresentanza del Comune di Padova, l’arch. Attilio dello Vicario per l’Ordine di Malta , e altre rappresentanze per la Croce Rossa Italiana, la Croce Verde e il VAdA, che hanno messo a disposizione nelle due giornate un congruo numero di Volontari professionisti. Il Prof. Leonardo Punzi ha voluto sottolineare che dalle malattie reumatologiche non si guarisce, ma si può migliorare la qualità della vita dei pazienti, basti pensare che circa quarant’anni fa un malato reumatologico poteva diventare un disabile cronico e aver bisogno di assistenza quotidiana, mentre oggi grazie alle terapie farmacologiche, ad una buona assistenza psicologica e ad una corretta alimentazione, si riesce ad avere una buona qualità della vita. Assieme alle visite ed ecografie organizzate nei sette ambulatori del Civitas Vitae Nazareth, l’iniziativa ha visto anche dei colloqui con degli psicologi per curare, oltre al fisico, anche il disagio e la sofferenza esistenziale che spesso accompagna la malattia reumatologica. La Presidente Regionale A.Ma.R.V. Silvia Tonolo, nel suo discorso di apertura ha evidenziato gli scopi del sodalizio, sottolineando l’importanza nell’essere accanto al paziente. Pieno sostegno è arrivato anche dall’ Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. L’obiettivo della manifestazione, avente come titolo “ fatti dare una mano “, è sconfiggere ( o tentare di tenere sotto controllo ) le malattie reumatiche, che sono sempre più diffuse e possono portare a conseguenze drammatiche se non monitorate. “Si tratta di un importante progetto che ha sollecitato tutti, ha spiegato l’Assessore, un modo per ascoltare le voci nascoste dietro alla malattia, una testimonianza di apertura di orizzonti dove il sociale si sposa con il sanitario portando dei risultati concreti per i pazienti affetti da questa malattia”. Attualmente quattro pazienti su dieci sono costretti a cambiare o a rinunciare alla propria attività. E l’impatto sulla qualità di vita è ancora peggiore in particolare per le donne, genere che le malattie reumatiche prediligono. La Dott.ssa Maria Beccaro, educatrice professionale al Civitas Vitae Nazareth , collaboratrice AMaRV e coordinatrice del progetto, ha puntualizzato il principio basilare dell’ evento; ha detto abbiamo cercato di abbracciare coraggiosamente il principio per cui tutti gli uomini hanno il diritto alla salute, per difendere la sacralità della vita e per garantire quanto più possibile una vita dignitosa alle persone affette da queste patologie. Esse sono una galassia composta da oltre 120 patologie che colpiscono quasi un veneto su quattro, ovvero il 17 % della popolazione regionale e troppo spesso sono sottovalutate dagli stessi pazienti, visto che ancora oggi l’ 85% delle persone si rivolgono allo specialista reumatologo quando la malattia è in stato avanzato, cioè quando i sintomi sono già comparsi da molto tempo. Per questo il successo dell’iniziativa di screening reumatologico alla mano organizzata da A.Ma.R.V. (Associazione Malati Reumatici del Veneto) e dalla Fondazione OIC, Civitas Vitae Nazareth in occasione della “Gior- Anche il Direttore Generale della Fondazione OIC, Dott. Fabio Toso, ha espresso parole di plauso per l’iniziativa, illustrando esaurientemente il senso del Civitas Vitae, le finalità e gli obiettivi. I valori del progetto sono stati ampiamente 18 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] condivisi dal Presidente della Fondazione Prof. Angelo Ferro, che fin dall’ inizio, fiducioso ha dato ampia disponibilità, affiancando al prof. Alfredo de Rosa, collaboratore della Fondazione da 10 anni, seri e provati professionisti. Nel suo saluto ha palesemente auspicato nuove e concrete iniziative. CURARE BENE ANCHE LA ROUTINE Chi ha avuto la pazienza di leggere tutte le puntate precedenti e non ha perso la memoria specie delle prime si ricorderà che, al di là delle avventure particolari che hanno accompagnato l’evoluzione della mia malattia, non è mai venuta meno l’attenzione e la cura anche per le attività che fanno parte della mia routine. Premetto, doverosamente, che definire talune attività “di routine” è un fatto puramente soggettivo, perché dipende da che cosa uno è o non è abituato a fare. Certi aspetti che per me sono ricorrenti, infatti, per altri possono costituire il massimo del diversivo e, viceversa, taluni interessi che per gli altri sono ordinari per me diventerebbero un’impresa speciale. La supervisione dell’evento è stata seguita passo passo dalla Presidente Silvia Tonolo e da Salvatore Glorioso con l’essenziale supporto del Prof. Leonardo Punzi, mentre tutta l’organizzazione logistica è stata curata nei dettagli da una competente segreteria organizzativa composta da Monica Giacon, Rosanna Facchinato, Roland Ceka e Michela Rigon coordinata da Maria Beccaro. L’evento valutato dal Ministero della Salute di primaria importanza è stato patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri , dal Ministero della Salute, dalla Regione Veneto, dall’Assessorato alla Sanità, dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, dalla Provincia e dalla Città di Padova, dall’Azienda ULSS 16, dall’Azienda Ospedaliera Università di Padova, dall’Ordine dei Medici Padova, dall’Ordine dei Cavalieri di Malta Padova, delegazione di Venezia, dalla Croce Rossa e Croce Verde Padova, dalla Federfarma, dal VAdA , e dalla Sidem Elettromedicali che ha fornito gratuitamente gli apparecchi ecografici. Per il momento mi riferisco al mare e alla montagna, la cui frequentazione, con l’insorgere della patologia, è continuata, sebbene in forma radicalmente mutata. Come ho già detto, sin da allora ho dovuto mollare l’uso della roulotte, diventato troppo doloroso, evitare tassativamente di sostare al sole (era la mia brutta abitudine), attaccare gli sci al chiodo e rinunciare a quelle lunghe ed estenuanti scarpinate che mi piacevano tanto. Qualcosa ho integrato con la frequentazione ai corsi di nuoto, che non avevo mai fatto, e con qualche buona pedalata in bicicletta. Ai partecipanti e collaboratori a titolo di riconoscenza sono stati consegnati attestati di merito e di partecipazione, nei quali oltre ad essere impresso il logo del Ministero della Salute, campiva il logo dell’ Istituto di Formazione della Fondazione OIC. Un importante Comitato d’ Onore ha sostenuto l’iniziativa. Ciò non ha significato privarsi del tutto dei riferimenti abituali che avevo sempre coltivato, tenuto conto che nel frattempo ero andato in pensione, per cui non ero più preso dall’ansia delle ferie che non mi bastavano mai. Per quanto riguarda il mare, ho mantenuto il ricorso al caro, vecchio campeggio di Ca’ Vio, una zona tranquilla della laguna di Venezia, con ampia spiaggia circondata da dune e con uno specchio di mare tra i più larghi del litorale, VIVERE (E NON SOPRAVVIVERE) CON LA MALATTIA – XV PARTE (le parti precedenti sono state pubblicate nei bollettini di maggio e dicembre 2004, febbraio, settembre e dicembre 2005, settembre e dicembre 2006, dicembre 2008, gennaio 2010, giugno 2013, gennaio e giugno 2014, gennaio e giugno 2015) 19 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] lunghe scarpinate cui ero abituato, devo trovare il modo di raggiungere quei rifugi che mi consentono di programmare al massimo un’ora e mezza di cammino in andata, tenuto conto che altrettanto tempo mi serve per il ritorno e, con i nostri dolori articolari, in discesa non puoi pretendere di più. Ovvio che allora, se non vuoi limitarti alle passeggiatine in loco, devi utilizzare tutti i mezzi di avvicinamento a disposizione, a partire dall’automobile personale e quindi alle navette e agli impianti di risalita, tutti mezzi che, è altrettanto ovvio, utilizzo scrupolosamente anche al ritorno. Naturalmente, pur aiutato dalle mie fedeli racchette, il carico nello zaino è stato ridotto all’osso, quindi niente scorte di cibo come un tempo e invece consumo dei pasti nei punti ricettivi di arrivo. In compenso, pur essendo relativamente breve il tempo giornaliero impiegato, non puoi sognarti di farlo tutti i giorni: se tutto va bene ti ci vuole almeno un giorno di riposo dopo ogni uscita, quando l’artrite non decida di entrare in agitazione e allora ne devi aggiungere qualche altro. Talvolta il tempo ballerino aiuta nelle alternanze, talaltra ti blocca del tutto, come l’anno scorso quando la pioggia l’ha fatta da padrona ovunque. Per fortuna quest’anno ci siamo rifatti, forse anche troppo, perché alla fine ho esagerato come il mio solito e sono rientrato in città con l’occhio soddisfatto, il fisico temprato e un arto gonfiato. E va bene, ci ha pensato un agosto casalingo a rimettere le cose a posto, mentre, abbracciato al mio computer, mi sono goduto la vasta gamma di foto che finalmente ero riuscito a scattare. tanto che, nel mostrare le foto, più di qualcuno mi chiede in quale isola del Pacifico le abbia scattate. Ho optato però per l’affitto di una casa mobile, ho spostato il periodo al mese di giugno, quando il sole è meno aggressivo, ed ho adottato il sistema dei bambini piccoli: niente ore calde, massima protezione sulla pelle, rigorosamente sotto l’ombrellone se in sosta oppure adeguate passeggiate lungo la battigia. In compenso i corsi di nuoto mi hanno agevolato il rapporto con l’acqua ed ho imparato a portarmi un po’ più al largo, con maggior soddisfazione. Bicicletta al seguito e munito di buoni binocoli e macchina fotografica, il tardo pomeriggio è di norma dedicato ad amene e silenziose scorribande in barena, tra Punta Sabbioni e Lio Piccolo, dove la ricchezza della fauna avicola è semplicemente sorprendente. Qualche gita col WWF mi è servita per un’infarinatura sufficiente a distinguere le specie principali e comunque è l’ambiente, che si presenta nella sua veste tradizionale, che ti prende di più. Quando le giornate sono un po’ “musse”, si punta allora verso le isole della laguna sud (Lido, Malamocco, Pellestrina, Ca’ Roman..), saltellando, sempre in bici, da un battello all’altro: divertimento garantito, altro che la bolgia di Jesolo! Dopo questo breve periodo (una quindicina di giorni), è la volta della montagna, mia meta preferita in assoluto, dove sono invece rifluito al vecchio sistema ante roulotte di affittare un appartamento per un mese. Tuttavia, non ho mai fatto troppi anni nella medesima località e mi piace continuare a passare di vallata in vallata, per poter variare gli itinerari e sperimentare la diversità di offerte che ogni località mette in atto per favorire il turismo. Anche perché, dovendo rinunciare come ho detto alle Ho descritto solo un paio degli aspetti che costituiscono la mia routine, degli altri avremo modo di parlare in seguito. Quel che conta è riaffermare il principio che, anche nel ricorrente e nel quotidiano, la malattia non debba avere 20 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] il sopravvento sulla qualità della vita, ma che siamo noi a governarla per viverla al meglio. Sopravvivere passivamente non guarisce di più, anzi, è un cedere le armi prima del tempo, quando invece c’è ancora molto da combattere e tanta soddisfazione da ricavare. nello svolgere la loro funzione di supporto alle persone in stato di bisogno e al servizio sanitario, si sentono insufficienti e inadeguate a superare, da sole, questi disagi, soprattutto nei momenti della giornata in cui l’attività ospedaliera è particolarmente frenetica. Pibo A partire dall’esperienza quotidiana, sul campo, in prima linea, dell’A.Ma.R.V. e di altre Associazioni, dal contatto continuo dei Volontari con tante persone in stato di bisogno, anche l’organizzazione dei malati reumatici ha maturato il convincimento che, per realizzare pienamente il proprio compito identitario di affiancare le persone in difficoltà e per farsi accogliere e apprezzare dall’Azienda ospedaliera come reale valore aggiunto del servizio sanitario, è necessario mettere in rete le energie del volontariato per dare corpo ad un vero e proprio servizio di informazione e accompagnamento rivolto all’utenza. L’ULSS 10 E LA RETE DI ASSOCIAZIONI Premessa e genesi del progetto di Gabriella Buffolo Coordinatrice Infermieristica Ulss 10 Negli ultimi anni l’Azienda ULSS n. 10 Veneto Orientale si è trasformata modificando i suoi spazi e il posizionamento dei vari reparti. Nel pieno spirito di aiuto, condivisione e gratuità ha pertanto accettato con entusiasmo di collaborare alla realizzazione dell’idea progettuale proposta dalla Direzione Medica di Ospedale, allo scopo di: Nell’Ospedale sono oggi presenti e operano quotidianamente molte Associazioni attive in ambiti differenti, con compiti e funzioni che spaziano a 360° rappresentando una risorsa di accoglienza che diversamente non troverebbe altre sponde e sulla quale l’Azienda può contare per rendere migliori i servizi all’utente. Tra queste, anche l’A.Ma.R.V. onlus, che opera con i propri volontari in tutte le province del Veneto, allo scopo di migliorare la cura e la qualità della vita dei malati reumatici. • Attivare una rete tra le Associazioni che operano in Ospedale a favore della cittadinanza che accede ai servizi sanitari; ciò prevede anche il coinvolgimento delle associazioni non ancora contattate, la condivisione dell’idea progettuale e l’individuazione dei volontari disponibili alla partecipazione; Anche le Associazioni si sono trovate coinvolte nei cambiamenti logistici e organizzativi della sanità nazionale e locale, realizzando e raccogliendo direttamente i disagi generati nelle persone che accedono alle varie strutture. Disagi legati, primariamente, alla difficoltà di orientarsi, di raggiungere i reparti o i servizi, soprattutto per quanto riguarda gli anziani, i soggetti svantaggiati o in condizioni psico-fisiche non perfette. • Promuovere e sostenere un percorso formativo rivolto ai volontari che abbia come oggetto i seguenti bisogni emersi dalle Associazioni finora coinvolte: Queste premesse delineano una situazione difficile da gestire, per l’Azienda, che si trova nell’impossibilità di arginare i problemi legati all’accoglienza; per gli utenti che, già in pensiero per la loro salute, mettono in gioco la loro serenità e aumentano l’ansia nel contatto con l’ospedale; per le Associazioni stesse, che 21 - il lavoro in rete; - le modalità di ascolto e comprensione delle necessità e delle richieste dell’utenza; - aspetti operativi necessari per l’organizzazione e la gestione di un punto di accoglienza; - conoscenza della struttura ospedaliera - progettazione e creazione di materiale logistico e di gestione-supporto all’intervento, tra cui volantini di presentazione A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] - Un grazie di cuore! del servizio con indicati riferimenti telefonici, turni, referenti, associazioni che aderiscono al progetto • Avviare una collaborazione con l’Azienda Ospedaliera al fine di strutturare un servizio di accoglienza, informazione ed accompagnamento rivolto alla cittadinanza; • Sostenere la comunità del VOLONTARIATO attivo a favore del potenziamento dei servizi che l’Azienda Ospedaliera già offre alla cittadinanza, lavorando insieme su un servizio di qualità, di cura e di coesione sociale; Questo progetto, che è nato per cercare di abbattere le liste di attesa, è diventato in realtà un supporto vero e proprio per le nostre ULSS. • Rendere operativo un servizio integrato delle Associazioni Ospedaliere a favore del cittadino che accede ai servizi sanitari, in particolar modo se soggetto svantaggiato. Quello che A.Ma.R.V. vuole dimostrare con “Fatti dare una mano” è che ancor oggi le malattie reumatiche sono quasi sconosciute e spesso non diagnosticate in tempo per essere curate nel modo migliore. La Struttura Ospedaliera si impegna alla realizzazione di uno spazio di accoglienza dedicato, al quale il cittadino possa serenamente rivolgersi per informazioni o aiuti concreti circa l’accompagnamento nei reparti o ai servizi sanitari offerti. Uno spazio visibile capace di fornire due diverse tipologie di servizio: informativo e di accompagnamento, in base all’analisi della domanda. FATTI DARE UNA MANO 2015 Chiediamo, quindi, anche all’Assessore alla Sanità della Regione Veneto Luca Coletto e al nostro Governatore Luca Zaia di sostenerci in questo percorso di aiuto e sostegno alle persone, perché le malattie reumatiche, sono patologie che ricadono sul sociale indirettamente, e i malati reumatici non vogliono essere un peso, ma un vero investimento. Bassano del Grappa 23 maggio Treviso 6 e 7 giugno Anche quest’anno ci siamo rimessi in piazza con il nostro progetto di prevenzione “FATTI DARE UNA MANO”, sulle patologie reumatiche sia a Bassano del Grappa il 23 maggio che a Treviso il 6 e 7 giugno. Abbiamo avuto ottimi risultati come sempre, e la gente ci chiede di riproporlo nelle piazze. • IL 6 FEBBRAIO ALLE ORE 10.00 presso CIVITAS VITAE NAZARETH FONDAZIONE OIC CI SARA’ L’INAUGURAZIONE DELLA SEZIONE A.Ma.R.V. DI PADOVA. L’aiuto e il supporto a Treviso dell’Ordine di Malta (mandamento di Treviso) e della Croce Rossa Italiana sono stati fondamentali, ed A. Ma.R.V. ha trovato dei volontari eccezionali. Inoltre, la presenza di reumatologi di Bassano del Grappa, di Treviso e dell’U.O.C. di Padova ha reso possibile i due eventi veneti. 22 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected] • IL 5 MARZO 2016 A VERONA presso IL CENTRO POLIFUNZIONALE “DON CALABRIA” CI SARA’ L’EVENTO “INCONTRO CON I MALATI REUMATICI” A PARTIRE DALLE ORE 15 VISITATE SEMPRE IL NOSTRO SITO PER ESSERE AGGIORNATI SUGLI EVENTI IN CORSO: www.amarv-veneto.it Nel nostro sito puoi trovare le nostre iniziative, convegni, scaricare gli opuscoli sulle patologie, scaricare il giornalino di ANMAR e quello di A.Ma.R.V. Inoltre, puoi trovare la scheda di iscrizione alla nostra associazione, iscriverti alla news letter, reperire le informazioni che cerchi telefonando alle nostre sezioni piu’ vicine a te. 23 A.Ma.R.V. Onlus Associazione Malati Reumatici del Veneto DOVE CI TROVI: SEZIONE DI BELLUNO Responsabile Marisa Dai Pra’ Via del Piave 5 –32100 Belluno, presso la sede CSV. Recapito telefonico 0437.25775- mail a: [email protected] SEZIONE DI MONTEBELLUNA Responsabile Michelina Alunni Montebelluna presso il C.S.V. in Via D. Alighieri al piano terra. Tel./Fax 0423.619057 - Cell 338.7195158 SEZIONE DI PADOVA Responsabile Salvatore Glorioso Cell 366.8141781 - mail a: [email protected] SEZIONE DI TREVISO Responsabile Alfredo De Rosa Ospedale Regionale Cà Foncello - Aula 1 Tel. 0422 322589 - Cell. 328.1093636 - mail a: [email protected] SEZIONE DI VERONA Responsabile Giorgio Vantini Cell.3409375278 - mail a: [email protected] SEZIONE DI VICENZA Responsabile Federica Rossi Cell. 331.8830396 – mail a: [email protected] SEZIONE DELL’ALTO VICENTINO Responsabile Raffaella Rossato Zanè presso il Centro Socio Culturale tutti i lunedi dalle 15.00 alle 18.00. Cell. 349.0061841 - mail a: [email protected] SEZIONE DI ROVIGO Responsabile Viviana Barile Rovigo presso ULSS 18 (stanza A.V.O.) Su appuntamento al n. 328.6472017 SEZIONE DI SAN DONA’ DI PIAVE – VENETO ORIENTALE Responsabile Simona Ladik San Dona’ di Piave presso ULSS 10 il martedi dalle 10.30 alle 12.30 Cell. 345.8595527 - mail a: [email protected] G.B.Graf 041 641273 A.Ma.R.V. Associazione Malati Reumatici del Veneto P.le S. L. Giustiniani 6 - 30174 Mestre - Ve - Tel.0415040987 www.amarv-veneto.it - [email protected]