LONDRA, I VINI ITALIANI DELL`ISTITUTO GRANDI MARCHI

LONDRA, I VINI ITALIANI DELL'ISTITUTO GRANDI MARCHI
Scritto da Giammarco Di Loreto
Mercoledì 17 Ottobre 2012 20:59
(PRIMAPRESS) LONDRA - L'Istituto del Vino Italiano di Qualita "Grandi Marchi" in
collaborazione con la rivista Decanter ha organizzato una degustazione a cui hanno partecipato
tutte le aziende facenti parte di quest' associazione. L'istituto del Vino Italiano di Qualita'
comprende 19 dei piu famosi produttori italiani ed e' nato con il precipuo scopo di promuovere e
commercializzare il vino italiano di qualita' nel mondo, tramite attivita' di formazione ed
organizzazione di eventi. 1/4
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Quest'incontro e'stata anche un occasione per fare il punto della situazione del vino italiano,
con l'export che sta andando abbastanza bene e per avere una visione d'insieme della varie
realta' produttive.
Partendo dal Sud, la Sicilia era rappresentata da due aziende del calibro di Tasca d'Almerita e
Donnafugata, che fra i vini bianchi presentava Il Vigna di Gabri 2011, vino che quest'anno
festeggia il 25 anniversario, a base di ansonica e altre varieta', dove si avverte in maniera
chiara il sauvignon "perche – ci dice Jose' Rallo - "l'ansonica non ha una grande forza
aromatica e quindi lascia spazio al sauvignon". La Sardegna era rappresentata dalla cantina Argiolas, con bianchi a base di vermentino e
nasco e il grande Turriga 2003, che qualcuno ha gia' ribattezzato "il Sassicaia della Sardegna".
Risalendo verso il centro, la Toscana era rappresentata dalle migliori aziende partendo dalla
tenuta san Guido, Folonari, Antinori e Biondi Santi Tenuta il Greppo, con i vini che hanno fatto
la storia della viticoltura italiana, come il Sassicaia, il Chianti Classico La Forra, il Tignanello e il
Brunello di Montalcino Tenuta Greppo, in particolare gli ultimi due sono legati profondamente
alla storia del vino italiano con Ferruccio Biondi Santi, "inventore" del Brunello e le 26
generazioni nel vino della famiglia Antinori. Infine troviamo Umani Ronchi, azienda delle
Marche, che produce meravigliosi bianchi a base di verdicchio e che quest'anno, ha vinto il
premio Bianco dell'anno del Gambero Rosso con il Vecchie Vigne 2009. La Lombardia era rappresentata da Ca' del Bosco, una delle piu' famose case produttrici di vini
spumanti che ha reso la Franciacorta famosa nel mondo. Di altissimo livello il Dosage Zero
2007 e la Cuvee' Annamaria Clementi 2004 e notevole anche lo Chardonnay 2008, vino fermo
che fa 10 mesi di barrique e due anni in bottiglia "e noi, con questo vino – ci spiega Nicola
Lovato, manager della cantina – siamo stati fra i primi, nel 1982, a far svolgere fermentazione
alcoolica e malolattica esclusivamente in barrique". Passiamo in Piemonte, dove troviamo produttori come Chiarlo, Pio Cesare e il grande Angelo
Gaja, grande consistenza ed eleganza per il suo barbaresco 2009 e un ottimo Magari 2010
(Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon) che "nell'annata 2010 – ci dice la figlia di
Angelo, Gaia - " ha raggiunto un ottimo equilibrio, non facile da ottenere a Bolgheri, dove
vendemmiare troppo presto significa profumi troppo erbacei e troppo tardi vini-marmellata ".
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Infine, concludiamo con il Friuli e con la cantina Jermann, altra grande realta produttiva,
piacevolissimo il pinot bianco 2011 e il Vintage Tunina 1997, assemblaggio di Sauvignon,
Chardonnay e piccole percentuali di Ribolla, Malvasia Istriana e Picolit, in una splendida
bottiglia formato doppia magnum su cui campeggiava la scritta "Mille doppimagnum di Vintage
Tunina per romanticamente salutare il vecchio millennio", forse il simbolo di questa
manifestazione, dedicata al vino italiano e ad alcune delle sue migliori realtà produttive.
(PRIMAPRESS)
(PRIMAPRESS) LONDON - The "Institute of Fine Italian Wines - Premium Brands", in
collaboration with the magazine Decanter, organized a tasting event attended by all wineries'
members of the prestigious organization. The Institute includes nineteen of the most famous
Italian wine producers and it was created with the main purpose of promoting Italian high quality
wines, culture and commercialisation of wine to the world market by developing educational
activities and tasting events.
This event was also an occasion to focus on Italian wine production, where exports show good
results and to have a comprehensive overview of several production zones.
Starting from the south, Sicily was represented by two companies, Tasca d'Almerita and
Donnafugata. The latter presented Vigna di Gabri 2011, which celebrates its 25th anniversary
this year , based on Ansonica and other varieties, where you can smell hints of sauvignon,
"because – according to Jose' Rallo - the ansonica does not have a very strong aroma thus it
gives way to sauvignon ".
Sardinia was represented by winery Argiolas that produces wines based on varieties such as
vermentino and nasco and the great Turriga 2003, that someone has already renamed
"Sassicaia of Sardinia". Traveling northwards, Tuscany was represented by the top companies starting from the estate
San Guido, Folonari, Antinori e Biondi Santi Tenuta il Greppo, with wines that have made the
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history of Italian viticulture, such as Sassicaia, Chianti Classico La Forra, Brunello di
Montalcino Tenuta Greppo and Tignanello. Particularly the last two ones are linked to the Italian
wine history, with Ferruccio Biondi Santi, the "inventor" of Brunello and the Antinori family with
his twentysix generations in the wine business. Finally, noteable amongst the central Italy
producers, the Umani Ronchi, a historical company of the Marche region , that produces
wonderful Verdicchio based white wines and, this year, was awarded the Gambero Rosso
Award White Wine of the Year for the Vecchie Vigne 2009. The Lombardy region was presented by Ca 'del Bosco winery, worldwide famous for its
sparkling wines. Dosage Zero 2007 and Cuvee' Annamaria Clementi 2004 were simply
fantastic and between the still wines, the Chardonnay 2008 had a remarkable structure and
extraordinary finesse, ten months in barrique followed by 2 years aging in bottles. 'For this wine
– according to Nicola Lovato, cellar manager - alcoholic and malolactic fermentation is
conducted directly in barrique and was completed for the first time in 1982'.
Heading towards Piedmont, we found wine producers such as Chiarlo, Pio Cesare and Angelo
Gaja, whose Barbaresco 2009 demonstrated good concentration and elegance as well as
Magari 2010 (Merlot, Cabernet Franc and Cabernet Sauvignon) what "In this vintage –
according to Angelo's daughter, Gaia - it has achieved great balance, which is not an easy task
for a wine from Bolgheri, where harvesting too early means strong herbaceous scents while too
late results in jammy wines". Finally, to conclude this tour, the Friuli region was represented by the winery Jermann,
presenting a delightful Pinot Bianco 2011 and the award-winning Vintage Tunina 1997, in a
beautiful double magnum bottle, bearing an inscription saying "A thousand double magnum
bottles of Vintage Tunina to say romantically goodbye to the old millennium", which could be the
symbol of this event, dedicated to Italian wines and to some of the most important Italian
wineries. (PRIMAPRESS)
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