Zavod Republike Slovenije Institute of the Republic of Slovenia za

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Zavod Republike Slovenije Institute of the Republic of Slovenia za
Zavod Republike Slovenije
za varstvo narave
Institute of the Republic of Slovenia
for Nature Conservation
Obmo na enota Piran
Regional Unit of Piran
Tartinijev trg 12, 6330 Piran
Tartinijev trg 12, SI-6330 Piran, Slovenia
In linea con la firma dell'iniziativa »Countdown 2010 – Conto alla rovescia 2010« per fermare la perdita
della biodiversità, anche al fine di incoraggiare l'attuazione della Convenzione di Barcellona, della
Strategia mediterranea per lo sviluppo sostenibile, il Partenariato per il Mediterraneo come pure le
disposizioni della nuova Direttiva UE sulla strategia marina, l'Istituto della RS per la tutela dei beni
naturali, in collaborazione con l’Istituto nazionale di biologia (NIB) - Stazione di biologia marina organizza
il
CONVEGNO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE
»GLI EFFETTI DELLE ATTIVITÀ ANTROPICHE IN MARE, SULLA COSTA E NELL'ENTROTERRA SULLA
BIODIVERSITÀ DELL'ALTO ADRIATICO«
Pirano, 7- 8 ottobre 2008
Finalità. Il convegno si propone di contribuire ad una valutazione integrale dell'Alto Adriatico,
relativamente allo stato dei vari habitat sia marini sia costieri come pure delle svariate attività e influenze
antropiche, i singoli effetti e soprattutto quelli cumulativi sugli ecosistemi marini e costieri.
Contesto. Nel 2008 saranno passati esattamente vent'anni dall'inizio del dibattito formale sulla
proclamazione delle singole aree protette della costa slovena. In base alla Legge sul patrimonio naturale
e culturale in vigore all'epoca, l'Istituto intercomunale per la tutela dei beni naturali e culturali di Pirano
aveva trasmesso ai comuni di Isola e Pirano i criteri scientifici per la proclamazione delle bellezze
naturali. Tra le aree interessate c'erano anche le saline di Sicciole con Sezza, il mare di fronte a Pirano,
la penisola di Strugnano con la baia e una fascia di mare di 200 metri di larghezza ed infine la parte
terminale di Punta Grossa insieme all'area marina antistante. Dopo due anni di dibattiti pubblici e di
concertazioni in merito alle regole di comportamento, alle limitazioni e ai divieti, a cavallo tra gli anni
Ottanta e Novanta del secolo scorso i due comuni hanno posto sotto tutela le predette aree di costa e di
mare slovene, contribuendo in maniera decisiva agli sforzi che si stanno compiendo per la
conservazione della biodiversità e dell'ecosistema dell'intero Golfo di Trieste ovvero dell'Alto Adriatico.
Vent'anni sono un periodo molto lungo, ma anche l'occasione per una valutazione del significato e dei
successi delle decisioni prese all'epoca. Una parte delle risposte ci sarà offerta dalle relazioni e dalle
discussioni nel corso del convegno scientifico in programma, mentre un'altra parte è quotidianamente
sotto gli occhi di tutti, a livello locale e globale. In conseguenza delle sempre più massicce »pressioni«
sul mare e sulla costa, il ruolo di queste aree protette è diventato ancora più importante. Un segmento
significativo delle iniziative nell'ambito della Convenzione sulla biodiversità è dedicato proprio alla
creazione di zone marine protette, nelle acque territoriali e soprattutto in mare aperto e sui fondali marini
più profondi. La consapevolezza che è indispensabile preservare nella sua interezza l'ecosistema
marino, la sua varietà e i suoi processi ecologici è uno dei principi basilari su cui si fonda l'attività della
maggior parte delle organizzazioni governative e non, anche di quelle che si occupano dell'utilizzazione
delle risorse naturali, dalla pesca allo sfruttamento dei minerali sul fondo del mare e sotto ad esso. La
comunità internazionale sì e posta due obiettivi importanti: il primo prevede che nel 2010 sia fermata la
perdita di biodiversità, l'altro che nel 2012 sia implementata a livello regionale e globale una rete
rappresentativa di aree marine protette.
Le nostre attività in rapporto al mare e alle coste determinano in larga misura come e per quanto tempo
saranno in grado di sfruttare il mare e le sue risorse naturali i nostri successori. Dipende da esse anche
la futura possibilità di poter ancora ammirare in questo estremo lembo di Mediterraneo le tartarughe, i
delfini, le praterie sottomarine, le pinne e i datteri di mare. Un tempo, come giustificazione per attività
improprie in mare e sulla costa, si addiceva l'ignoranza, la mancanza di dati ecc. Oggi ciò non può e non
deve costituire una scusa. Gli anni in cui Lord Byron scriveva che l'influenza dell'uomo termina sulla riva
del mare sono oramai lontani ed è giunto finalmente il tempo di guardare sotto la superficie dell'acqua e
di vedere con i nostri occhi la distruzione che stiamo provocando.
Il Comitato organizzatore
tel.: (05) 6710 900, fax: (05) 6710 905, trans. ra . /conto: 01100-6030254420, Id. št. / cod.fiscale: SI53845285,
e-mail: [email protected]
Temi del convegno scientifico
Siete invitati a partecipare al convegno con presentazioni (relazioni, poster (o pannelli?) legate ai
seguenti temi:
1. Habitat marini e costieri dell'Alto Adriatico – diffusione e tendenze.
2. Gli effetti sulla biodiversità dell'Alto Adriatico:
a) il traffico marittimo e le altre attività sul/in mare e le attività sulla terraferma
(situazione, effetti diretti ed indiretti, tendenze)
b) aree protette (situazione, (effetto / risultati), tendenze).
Programma previsto
Il primo giorno del convegno sarà dedicato al primo tema, ossia agli habitat marini e costieri dell'Alto
Adriatico e a una breve visita alle aree protette della costa slovena; il secondo giorno, invece, sarà
dedicato alla discussione in merito agli effetti delle attività dell'uomo sulla diversità biologica nell'Alto
Adriatico e alla definizione di conclusioni e raccomandazioni.
Le lingue del convegno saranno lo sloveno, il croato e l'italiano; sarà assicurata la traduzione simultanea.
Notifica di partecipazione
Siete pregati di notificare la vostra partecipazione inviando un'e-mail all'indirizzo [email protected]
entro il 28 febbraio 2008. Se intendete presentare una relazione o un poster la notifica deve contenere
anche il titolo della relazione e/o del poster e un breve riassunto.
Relazioni e poster che soddisferanno le norme per la pubblicazione saranno pubblicati su un numero
speciale della rivista »Varstvo narave«.
Luogo
Il convegno avrà luogo presso l'Istituto nazionale di biologia, Stazione di biologia marittima, Fornace 41,
Pirano, Slovenia.
L'ospitalità sarà garantita negli alberghi vicini (Pirano, San Bernardino, Portorose), un numero limitato di
partecipanti potrà essere alloggiato negli ambienti della Stazione di biologia marina (stanze doppie).
Informazioni più dettagliate in merito saranno offerte nella seconda comunicazione.
Date importanti
28 febbraio 2008
28 marzo 2008
15 giugno 2008
pre-iscrizione, invio del titolo e presentazione del contributo
avviso di accettazione della relazione e/o poster e seconda comunicazione
sul convegno
termine ultimo per l'invio delle relazioni e dei riassunti dei poster.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Robert Turk, M. Sc.
Zavod RS za varstvo narave, obmo na enota Piran
Istituto della Repubblica di Slovenia per la tutela della natura,
Unità territoriale di Pirano
Tartinijev trg 12 / Piazza tartini 12, Piran / Pirano
tel
+386 (0)5 6710 901
fax
+ 386 (0)5 6710 905
gsm + 386 (0)31 358 883
[email protected]
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