germania - AT Lazio

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GERMANIA
IL MERCATO TURISTICO
Superficie: 357.021 kmq
Popolazione: 83.251.
Densità: 230 ab/kmq
Lingua: Tedesco
Religione: Protestanti, Cattolici
Capitale: Berlino
Forma istituzionale: Repubblica Federale
Unità Monetaria: Euro
CONTESTO ECONOMICO DI RIFERIMENTO
La Germania è la maggiore economia dell’Unione Europea e la terza del mondo.
Con il più alto prodotto interno lordo e il maggiore numero di abitanti nell’UE la Germania è
uno dei mercati più importanti in Europa.
La Germania ha largamente sviluppato le tecnologie dell’informazione, circa l’84% delle
imprese e il 71% delle famiglie utilizzano la tecnologia digitale.
Il 76 per cento della popolazione usa un computer, il 69 per cento viaggia in internet.
Il 94 per cento dei nuclei familiari ha un allacciamento telefonico fisso e l’81 per cento ha
almeno un telefono cellulare.
La Germania è, infine, uno dei Paesi con il più alto tenore di vita.
Nonostante ciò, le ripercussioni del rallentamento della congiuntura mondiale, secondo il
rapporto ICE, hanno condizionato l’economia tedesca in modo pesante.
La flessione dell’economia tedesca si è drasticamente rafforzata nel primo trimestre 2009
durante il quale il PIL ha subito un calo del 3,5% rispetto all’ultimo trimestre 2008. Questo è
stato il quarto trimestre consecutivo in cui si è registrata una diminuzione.
Nel secondo trimestre l’economia ha registrato il primo aumento (+0,4) e nel terzo il PIL è
cresciuto ulteriormente dello 0,7% rispetto al trimestre precedente.
Il fatto che il PIL ha subito una flessione del 5% nel 2009 evidenzia l’intensità della crisi
finanziaria mondiale per l’economia tedesca.
Per il 2010 ci si attende un aumento del PIL pari all’1,2%.
Interscambio commerciale
Nonostante l’andamento negativo delle esportazioni tedesche nei primi mesi del 2009, la
Germania conferma la sua posizione di leadership nell’economia globale e in particolare il
primato di maggiore esportatore di merci al mondo.
Il valore delle esportazioni tedesche è corrisposto nel 2008 al 50,9% del PIL del paese.
Le importazioni di beni e servizi rappresentano a loro volta il 47,3% della domanda finale
tedesca.
L’estremo grado di apertura dell’economia tedesca dimostrato da questi dati, se negli anni
scorsi ha contribuito alla crescita del PIL grazie all’aumento costante delle esportazioni, nel
2009 ha costituito anche una delle ragioni della forte recessione.
La Germania resta il principale partner commerciale del nostro Paese, in termini di
esportazioni italiane, di investimenti diretti in entrata (la Germania è il secondo Paese
investitore in Italia dopo gli USA), di turismo e di partecipazioni azionarie.
Le esportazioni italiane in Germania nei mesi gennaio-giugno 2009 sono state pari a 20,2
miliardi di euro: il 13,8% in meno su base annua.
Questa diminuzione è meno drastica rispetto a quelle subite dalle esportazioni in Germania
della UE a 27 (-19,4%) e della totalità dei partner commerciali della Germania (-18,2%).
Sempre nello stesso periodo, le esportazioni tedesche in Italia sono ammontate a 25,48 miliardi:
il 24,5% in meno su base annua (-24,3% quelle verso i 27 partner UE, -23,5% quelle verso il
resto del mondo).
Questi dati, elaborati dall’Ufficio federale di statistica, indicano che l’export italiano ha
certamente sofferto del calo della congiuntura economica tedesca, ma in misura minore
rispetto ad altri Paesi concorrenti.
Il principale Paese fornitore della Germania rimane la Francia, con 28,2 miliardi di Euro di
prodotti esportati nel 2009 (-17,2% rispetto al primo semestre 2008) seguita dai Paesi Bassi,
che con 25,6 miliardi hanno registrato una riduzione del loro import verso la Germania pari al
19,8%.
Al terzo posto figura la Cina che con 25,5 miliardi ha subito soltanto una flessione minima del
4,9%. Infine seguono gli Stati Uniti con 21,0 miliardi e un calo del 6,8%.
Nel primo semestre le importazioni dall’Italia sono calate del 13,9% a 20 miliardi di Euro
figurando nel ranking dei primi fornitori al quinto posto.
Sul versante dei Paesi acquirenti l’Italia mantiene la sua posizione al quarto posto con 25,4
miliardi di Euro nel primo semestre 2009.
Le esportazioni tedesche verso l’Italia sono calate del 23,5% rispetto allo stesso periodo del
2008.
ANALISI DEL MERCATO TURISTICO
Il turismo outgoing
L’Italia con il 7% di quota di mercato si pone al secondo posto dopo la Spagna (13%) e prima
della Turchia (6,1%), Austria (5,9%) e Grecia (3,6%).
Nel 2007 i cittadini tedeschi che hanno fatto una vacanza sono stati complessivamente 62,9
milioni, di cui 48,5 milioni hanno fatto almeno una vacanza di durata superiore a 5 giorni (Fonte:
F.U.R, RA 2008).
Secondo le stime dell'Agenzia Onu per il turismo (UnWto) i tedeschi sono il popolo che
spende di più per i viaggi in Europa: 75 miliardi di dollari, pari al 10% dell'intera spesa
mondiale, con un tasso di crescita del 3% l’anno.
I tedeschi, secondo Trademark Italia, sono abitudinari, molto attenti al rapporto
qualità/prezzo, prenotano con molto anticipo e usano molto l'automobile.
Solo il 23,5% dei tedeschi usa l'aereo e la metà di questi i voli low cost.
Ogni anno un tedesco spende in media almeno mille euro per viaggi e vacanze. Per l'Italia
(stime Dresdner bank e Banca d'Italia) i turisti tedeschi costituiscono un mercato del valore
di circa 6,5 miliardi di euro.
Il mercato turistico tedesco è in continuo cambiamento e sempre di più aperto alla
concorrenza dei mercati internazionali.
Il rapporto ENIT sul mercato turistico tedesco rileva le principali caratteristiche del settore
che si possono così riassumere:
 maggiore attenzione al rapporto qualità/prezzo;
 viaggi più brevi ma più frequenti;
 periodi di vacanza più flessibili;
 richiesta di vacanza diversificata (mare, evento, sport, cultura, eno-gastronomia o collegati
fra loro);
 richiesta di maggiore elasticità: risposta personale, prodotto su misura, prenotabile in tempo
reale.
Analisi della domanda
Profilo del turista:
 Segmento socio-economico
I turisti tedeschi che visitano il nostro Paese sono principalmente liberi professionisti, funzionari
e pensionati, giovani over 30 single o in coppia, in particolar modo per il segmento città
d’arte/vacanza fine settimana.
 Fasce di età
Cresce il numero degli over 60, con molto tempo libero e forte disponibilità economica, per i
quali si richiede un’offerta vacanza commisurata. Il gruppo degli over 60 è un target di clientela
molto importante per il turismo. Rappresentano, infatti, circa 20 milioni dell’intera popolazione
tedesca, viaggiano in gruppi organizzati, hanno maggiore tempo libero (durata media vacanza:
12,7 gg.) e di maggiori risorse finanziarie (spesa media: 938 EUR).
 Principali motivazioni di vacanza all’estero
o Mare/sole /spiaggia
o Relax
o Natura
o Avventura
o Vacanza famiglia
o Vacanza attiva
o Visiti amici/parenti
o Divertimento
 Prodotti turistici preferiti
Arte, religione, vacanza balneare, città d’arte, viaggio culturale, vacanza in pullman, vacanza
montagna invernale, wellness.
Si registra una lieve crescita della domanda per vacanza natura/turismo verde in agriturismo.
 Tipo di alloggio preferito
o Alberghi 71%
o Campeggi 10%
o Agriturismo 7%
o B&B e Ostelli 5%
o Alloggi privati 5%
o Pensionati religiosi 2%
 Categoria Alberghi preferita
o 5 stelle e Lusso 5 %
o 4 stelle 33%
o 3 stelle44%
o 2 stelle 18%
 Mesi preferiti per i viaggi
Da marzo a luglio e da settembre a metà ottobre, in concomitanza con la chiusura delle scuole,
scaglionate e diverse da regione a regione (Land).
 Fonti d’informazione preferite
Agenzie di viaggi, cataloghi, siti web, stampa specializzata, conoscenza diretta, cataloghi TO,
servizi giornalistici, stampa e TV, guide turistiche.
 Canali utilizzati
o Agenzie di viaggio: 41%
o Direttamente a struttura ricettiva: 22%
o Vettori/fornitori pacchetti: 12%
o Internet: 10%
o Tour Operator: 8%
o Altro 7%
Il mercato in Italia e nel Lazio
La Germania, come tutti i mercati ricchi e sofisticati, richiede attenzione, competenza,
costanza, capacità d’innovazione e di reazione immediata alle esigenze di una clientela
mutevole ed esigente, sollecitata da un´offerta notevole di prodotti, provenienti da tutte le
parti del mondo.
La Germania è stata il tradizionale bacino turistico dell'Italia, nel 2008 secondo i dati ISTAT, i
turistici tedeschi in Italia sono stati 8.674.799 con 45.401.981 presenze e una permanenza
media di 5,23 notti.
Il Lazio nello stesso periodo, secondo l’Istat è stato visitato da 561.380 turisti tedeschi con
2.142.987 pernottamenti.
Per quanto riguarda i dati del 2009, l’EBTL di Roma nel suo rapporto annuale riferisce che
negli esercizi alberghieri di Roma sono stati registrati 358.720 arrivi tedeschi e 1.143.180
presenze con una variazione rispetto al 2008 di -3,32 negli arrivi e di -5,17 nelle presenze.
La Banca d’Italia comunica, infine, che nel 2009 la spesa dei turisti tedeschi in Italia è stata di
4.802 milioni di euro, mentre nel 2008, la spesa era stata di 5.262 milioni di euro.
Nel periodo gennaio-dicembre 2009 nel Lazio la spesa complessiva dei viaggiatori stranieri,
per 4.860 milioni di euro, è diminuita (-7,9%) rispetto allo stesso periodo del 2008 quando la
spesa era stata di 5.277 milioni di euro.
Punti di forza

Immagine positiva dell’Italia (storia, cultura, shopping, “dolce vita”).

Grande attrazione di Roma e di alcuni territori del Lazio.

Immenso patrimonio artistico, bellezze naturali e paesaggistiche.

Facilità collegamenti aerei.

Clima favorevole tutto l’anno.
LE AZIONI DI PROMOZIONE
maggiore attenzione al rapporto qualità/prezzo;
offerta combinata itinerari eno-gastronomici/culturali;
attenzione verso “centri minori”, parchi naturali, turismo sportivo;
sviluppo del turismo congressuale e incentive;
campagne promozionali specifiche, per il recupero di flussi turistici delle vacanze
termali/wellness;
azioni mirate al recupero del turismo giovanile e delle famiglie anche attraverso i
pacchetti turistici “tutto compreso”
;aggiornamento costante dei siti web con opportune strategie di web marketing.
ATLAZIO
OSSERVATORIO
Aprile 2010