Allegato 2 - Comune di Romano Canavese
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Allegato 2 - Comune di Romano Canavese
I Fiori Musicali si svelano attraverso l’innovativa esposizione di centinaia e centinaia di copertine illustrate con motivi floreali create per arricchire le partiture di maestri come Fauré, Massenet, Debussy, Hahn, Dubois, Boulanger,Vierne, e molti altri. I visitatori entreranno fisicamente nel mondo fatto di immagini e simboli di celebri illustratori, come Henry Viollet o Eugène Grasset. Perfino alcune opere di Mozart, Beethoven e Wagner sono esposte in versione”modernizzata”, secondo l’estro degli illustratori dell’epoca, con copertine alla moda affascinanti, perfettamente in linea con lo stile art nouveau. L’opera artistica di Reynaldo Hahn è raccontata con l’esposizione di partiture originali, tra cui Aubade, La Carmélite, o il racconto in musica Claire de Lune ed altri documenti inediti, che testimoniano l’ epoca di questo famoso “musicista letterato”. Attraverso un approfondito documentario si potrà entrare ancor di più nell’ atmosfera vissuta dal compositore, conoscere le sue amicizie, i suoi viaggi, le sue composizioni. Il visitatore vedrà l’ originale della rivista musicale francese “Musica”del marzo 1905, su cui è fotografata la celebre attrice Sarah Bernhardt mentre suona la chitarra accanto a Reynaldo Hahn seduto al pianoforte. Ma saranno proposti anche dei tipici arredi dei salotti parigini del primo novecento, tra cui un Mobile Arpa, creato appositamente per conservare gli spartiti, un mobiletto per la musica del grande maestro ebanista Louis Majorelle, che attraverso intarsi di legni pregiati fa apparire fiori di campo e farfalle. Vengono proposte le copertine di alcuni splendidi spartiti accanto ad un delicatissimo vaso della manifattura austriaca Amphora, si vede apparire ancora l’ attrice Sarah Bernardt in una litografia disegnata dal celebre artista boemo Alfons Mucha mentre pubblicizza i biscotti Lefèvre-Utile… Un meraviglioso fonografo Pathé ricorda le prime registrazioni, i primi dischi e la diffusione dello “stile moderno”, dove persino il mezzo di ascolto si trasforma in un enorme fiore azzurro. Si incontrano un mandolino intarsiato con un finissimo paesaggio, una chitarra a undici corde dell’ epoca, e anche un pianoforte arricchito da intarsi “à la mode” floreale. Designers, artisti, semplici artigiani, realizzano mobili, oggetti, nuove macchine, musica, accessori per abiti, gioielli, stoffe che parlano di arte nuova, di rinascita, di fiori allegri che sgorgano dalle acque. Cresce il rispetto per la donna, che diventa simbolo di quest’ arte, mentre l’ istruzione porta le famiglie a nuove e migliori condizioni di vita. Persino i fiori usati dagli artisti si differenziano da quelli utilizzati nell’ ottocento: iris, ninfee, papaveri, glicini, ma anche cardi, aceri e castagni “crescono” sui vasi, nei mobili, intorno alle specchiere, o sulle partiture musicali… Un salotto dell’ artista parigino George de Feure, con la stoffa originale, mette in evidenza di papaveri di campo, i girasoli dipinti su una ceramica di Delphin Massier sembrano prender vita, due piccoli vasetti in porcellana Biscuit sono come fragili ninfee sbocciate. Un portacipria ed un vaso del grande artista René Lalique, famoso per i suoi gioielli unici, ma anche per una meravigliosa lavorazione del vetro, fanno scoprire la copertina di uno spartito disegnato da lui ed intitolato Quintette de Fleurs . Fra i tanti artisti celebri a Parigi nel periodo Art Nouveau, dobbiamo citare il pittore italiano più famoso di tutti: Giovanni Boldini. Ecco perché il ritratto della Principessa Marthe Lucile Bibesco, dipinto olio del 1911, è stato scelto come copertina del cofanetto con la musica pianistica di Reynaldo Hahn. Come Reynaldo è atteso in tutti i saloni parigini per le sue musiche, le sue liriche, per il suo charme, così Boldini è il simbolo della nuova interpretazione dell’ eleganza femminile: la freschezza dei suoi colori e la liberazione delle immagini sono semplicemente uniche. Le donne trovano la loro libertà ed emancipazione, Boldini viene acclamato: la rivista mensile Art ed Décoration, nel 1905 dedica ben 10 pagine alla sua fama. Non potevano mancare alcune creazioni di Emile Gallé. Artista esperto nel vetro soffiato, abile ebanista, studioso instancabile della natura, Gallé già nel 1889 si afferma come artista internazionale, e i suoi continui richiami all’ elemento floreale, e le sue ricerche sulla natura spontanea lo portano ai vertici dell’ École de Nancy. Un tavolino, una rara scatola rotonda, un meraviglioso vassoio, un delizioso portariviste sono portavoce della sua arte in questa mostra. Un plauso alla ricerca lunga e approfondita svolta da Jean-Christophe Etienne negli archivi Heugel – Leduc di Parigi per cercare tra migliaia di partiture quelle che più si integravano al tema floreale della mostra e che tramite la creazione di una installazione contemporanea permette ai visitatori di visionare i Fiori Musicali più Art Nouveau del mondo…Ma vogliamo citare anche il lavoro dell’ Association Reynaldo Hahn di Parigi nel recuperare le immagini visibili nel documentario, le opere pianistiche interpretate da Cristina Ariagno, specializzata in questo repertorio da decenni, e gli oggetti che provengono da varie collezioni private, frutto di instancabili ricerche degli appassionati di Art Nouveau. La mano dell’ abile scrittrice Alessandra Ariagno, curatrice della mostra, ha saputo creare un fil rouge nel percorso di visita, curioso e affascinante, tra i Fiori Musicali.