Classe 5 AE AS 2012 / 2013 - ITIS G. Vallauri Velletri
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Classe 5 AE AS 2012 / 2013 - ITIS G. Vallauri Velletri
I.T.I.S. "G.Vallauri" di Velletri Documento del Consiglio di classe Classe 5 AE A.S. 2012 / 2013 1. SINTETICA DESCRIZIONE DELLA SCUOLA 1.1 Strutture e attrezzature L’Istituto è frequentato da un alto numero di alunni per la maggior parte pendolari; L’Istituto è dotato di un numero sufficiente di laboratori discretamente attrezzati, della palestra e di un campetto esterno per il gioco del calcetto e di una biblioteca . 1.2 Relazioni tra scuola e territorio La scuola si è sempre mostrata sensibile alle esigenze e alle problematiche del territorio nel quale opera, costruendo rapporti con le aziende e con gli enti locali. La pendolarità degli allievi a volte ha impedito loro di partecipare attivamente a quanto veniva proposto. 1.3 Collaborazione tra scuola e altre istituzioni Molti studenti hanno partecipato a stage aziendali con le aziende del territorio inseriti nel: Progetto Alternanza Scuola-Lavoro Il Ministero della Pubblica Istruzione, con il disegno di legge n. 1306, prevede la partecipazione dei ragazzi delle superiori a partire dal terzo anno, a piani annuali di stage aziendali con la possibilità di alternare studio e lavoro. L’ Alternanza è parte integrante dell’attività formativa, è una combinazione di preparazione scolastica e di esperienze sul posto di lavoro, mette in grado gli studenti ad acquisire attitudini, conoscenze e abilità utili allo sviluppo della loro professionalità. L’acquisizione di abilità dentro l’azienda avviene attraverso “il fare” e non attraverso la trasmissione teorica di regole. L’interazione Scuola-Azienda implica una pari assunzione di impegno e responsabilità, nell’individuare e condividere un progetto formativo personalizzato atto a condurre lo studente verso l’acquisizione di specifiche competenze, riconosciute e ritenute significative sia dai docenti che dagli operatori del mondo del lavoro. L’odierno quadro di Riforma ha promosso e dato un forte impulso alla didattica per competenze nonché ai relativi metodi di valutazione. Tale scelta strategica, messa in evidenza nelle linee guida per l’attuazione del Riordino dei nuovi indirizzi, costituisce un ulteriore e significativo incentivo all’attuazione di percorsi di ASL volti ad un’acquisizione di competenze e conoscenze valutabili. Le classi 5°AE e 5° BI hanno partecipato al progetto triennale Alternanza Scuola-Lavoro nel 2010/11, 2011/12, 2012/13. Tale progetto ha utilizzato la quota del 20% di autonomia scolastica prevedendo: • Tirocini aziendali. • Visite d’istruzione ad aziende e enti di ricerca. • Lezioni integrative. • Partecipazione a convegni e conferenze . Il tirocinio si è svolto durante i mesi di gennaio-febbraio e ha avuto la durata di 40 ore nel primo anno e 80 ore negli anni successivi. Le aziende coinvolte sono situate sul territorio intorno a Velletri, da Frascati a Latina e sono di piccole e medie dimensioni, appartengono prevalentemente al settore elettronico e informatico, ma sono stati coinvolti anche il Comune e l’Ordine degli Avvocati di Velletri. Per le Visite d’istruzione di una giornata sono state preferite le grosse aziende come l’ABB di Santa Palomba e la Centrale Telecom di Latina, mentre per gli enti di ricerca l’ESA di Frascati. Le Lezioni svolte dai docenti interni, delle materie tecnico-scientifiche e giuridicoumanistiche, sono risultate funzionali al lavoro in azienda (redazione di una relazione tecnica, utilizzo di strumentazione, tecniche di laboratorio, organizzazione aziendale, rapporti relazionali e linguaggio appropriato). Le Lezioni svolte da esperti esterni hanno trattato: “La sicurezza sui luoghi di lavoro” (10 ore nel 2012 e 30 ore nel 2013) L’ERFAPLAZIO in base ad un progetto realizzato con il nostro Istituto, ha tenuto il corso di 30 ore nel 2013 per far conseguire agli alunni la certificazione relativa al MODULO A della sicurezza sui luoghi di lavoro . La classe, quasi al completo, ha partecipato al progetto ed ha conseguito la certificazione. Si allega il relativo programma. Giorno Giovedì 7/03 Ora Classe 14,00 -17,00 5AE-5BI 11,00 -14,00 5AE-5BI Modulo 1 – 3 ore L’approccio alla prevenzione attraverso il D.Lgs. 81/2008 La filosofia del D.Lgs. 81/2008 in riferimento alla organizzazione di un Sistema diPrevenzione aziendale, alle procedure di lavoro, al rapporto uomo-macchina e uomo ambiente/sostanze pericolose, alle misure generali di tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione dei rischi. Il sistema legislativo • La gerarchia delle fonti giuridiche • Le Direttive Europee • La Costituzione, Codice Civile e Codice Penale • L’evoluzione della normativa sulla sicurezza e igiene del lavoro • Statuto dei Lavoratori e normativa sulla assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e malattie professionali • L’organizzazione della prevenzione in azienda, i rischi considerati e le misure preventive esaminati in modo associato alla normativa vigente collegata Venerdì 8/03 Modulo 1 – 1 ora • La legislazione relativa a particolari categorie di lavoro: lavoro minorile, lavoratrici madri, lavoro notturno, lavori atipici, etc. • Le norme tecniche UNI, CEI e loro validità Modulo 2 – 2 ore I soggetti del sistema aziendale, obblighi, compiti, responsabilità • il Datore di lavoro, i Dirigenti e i Preposti • il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), gli Addetti del SPP • il Medico Competente (MC) • il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)e il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST) • gli Addetti alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e pronto soccorso • i Lavoratori • i Progettisti, i Fabbricanti, i Fornitori e gli Installatori • i Lavoratori autonomi Martedì 12/03 11,00 -14,00 5AE-5BI 14,00 -17,00 5AE-5BI 8,10 -11,10 5AE-5BI 8,10 -11,10 5AE-5BI Modulo 2 – 2 ore Il sistema pubblico della prevenzione • Vigilanza e controllo • Il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni • Le omologazioni, le verifiche periodiche • Informazione, assistenza e consulenza • Organismi paritetici e Accordi di categoria Modulo 3 – 1 ora Criteri e strumenti per l’individuazione dei rischi • Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione Giovedì 14/03 Modulo 3 – 3 ore Criteri e strumenti per l’individuazione dei rischi • Principio di precauzione, attenzione al genere, clima delle relazioni aziendali, rischio di molestie e mobbing • Analisi degli infortuni: cause, modalità di accadimento, indicatori, analisi statistica e andamento nel tempo, registro infortuni • Le fonti statistiche: strumenti e materiale informativo disponibile • Informazione sui criteri, metodi e strumenti per la valutazione dei rischi (Linee guida regionali, linee guida CEE, modelli basati su check list, norma UNI EN 1050/98, ecc.) Documento della Valutazione dei Rischi Documento della valutazione dei rischi • Contenuti e specificità: metodologia della valutazione e criteri utilizzati • Individuazione e quantificazione dei rischi, misure di prevenzione adottate o da adottare • Priorità e tempistica degli interventi di miglioramento • Definizione di un sistema per il controllo della efficienza e della efficacia nel tempo delle misure attuate Venerdì 15/03 Modulo 4 – 3 ore La classificazione dei rischi • Rischio da ambienti di lavoro • Rischio elettrico • Rischio meccanico, Macchine, Attrezzature • Rischio movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto) • Rischio cadute dall’alto • Le verifiche periodiche obbligatorie di apparecchi e impianti Martedì 19/03 Modulo 4 – 1 ora La classificazione dei rischi • Rischio di incendio ed esplosione • Il quadro legislativo antincendio e C.P.I. • Gestione delle emergenze elementari Modulo 5 – 2 ore La valutazione di alcuni rischi specifici (parte I) • Principali malattie professionali • Rischio cancerogeni e mutageni Giovedì 21/03 14,00 -17,00 5AE-5BI 14,00 -17,00 5AE-5BI 9,30 -12,30 5AE-5BI 9,30 -12,30 5AE-5BI Modulo 5 – 2 ore La valutazione di alcuni rischi specifici (parte I) • Rischio biologico • Tenuta dei registri di esposizione dei lavoratori alle diverse tipologie di rischio che li richiedono Modulo 6 – 1 ora La valutazione di alcuni rischi specifici (parte II) • Rischio rumore • Rischio vibrazioni Martedì 26/03 Modulo 6 – 3 ore La valutazione di alcuni rischi specifici (parte II) • Rischio videoterminali • Rischio movimentazione manuale dei carichi • Rischio da radiazioni ionizzanti e non ionizzanti • Rischio da campi elettromagnetici • Il microclima • L’illuminazione Mercoledì 27/03 Modulo 7 – 3 ore Le ricadute applicative e organizzative della valutazione dei rischio • Il piano delle misure di prevenzione • Il piano e la gestione del pronto soccorso • La sorveglianza sanitaria: (definizione della necessità della sorveglianza sanitaria, specifiche tutele per le lavoratrici madri, minori, invalidi, visite mediche e giudizi di idoneità, ricorsi) • I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): criteri di scelta e di utilizzo • La gestione degli appalti Assemblea Istit. /04 Modulo 7 – 1 ora La informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori (nuovi assunti, RSPP, RLS, RLST, addetti alle emergenze, aggiornamento periodico) Verifica finale di apprendimento - 2 ore Alcuni studenti della 5AE (Fabio Fusacchia e Leonardo organizzati dall’INFN di Frascati con il seguente programma: Sciotti) hanno partecipato agli stage estivi 2012 STAGES PER STUDENTI DI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO www.lnf.infn.it/edu/stagelnf/ Stages Estivi e Residenziali 11 - 22 Giugno 2012 PROGRAMMA: 11 - 15 Giugno 2012 (Tabelle 1 - 2) N.B. : Gli studenti degli stages di elettronica e meccanica, saranno inseriti nei Gruppi di lavoro (Tabella 2) fin da lunedì 11 per tutta la durata degli stages. Pre-requisiti: gli studenti dovranno prendere visione, insieme ai loro insegnanti, delle "Lezioni di Fisica" pubblicate sul sito web dei LNF http://www.lnf.infn.it/media/ Lunedì 11 Giugno 2012 - Aula B. Touschek 08:30 - 10:00 Registrazione e Benvenuto 10:00 - 10:30 Presentazione INFN-LNF 10:30 - 11:30 Introduzione alla Meccanica Quantistica C. Bloise D. Babusci 11:30 - 13:30 Inserimento nei gruppi e Informativa Sicurezza Tabella 1 - Tabella 2 13:30 - 14:30 Pausa Pranzo 14:30 - 16:00 Visita agli apparati sperimentali M. Bellaveglia, E. Di Pasquale, G. Gatti, P. Gianotti, C. Ligi, G. Patrizi Martedì 12 Giugno 2012 - Aula B. Touschek 09:00 - 10:00 Modello Standard V. Del Duca 10:00 - 11:00 Analisi dati C. Bloise 11:00 - 13:30 Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella 2 13:30 - 14:40 Pausa Pranzo 14:40 - 16:00 Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella 2 Mercoledì 13 Giugno 2012 - Aula B. Touschek 09:00 - 10:00 Introduzione agli Acceleratori di particelle I parte C. Milardi 10:00 - 11:00 Superconduttività ( 1 - 2 - 3 - 4 - 5 ) D. Di Gioacchino 11:00 - 13:30 Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella 2 13:30 - 14:40 Pausa Pranzo 14:40 - 16:00 Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella 2 Giovedì 14 Giugno 2012- Aula B. Touschek 09:00 - 10:00 Introduzione agli Acceleratori di particelle II parte(video) C. Milardi 10:00 - 11:00 Breve rassegna sulla fisica del Neutrino A. Longhin 11:00 - 13:30 Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella 2 13:30 - 14:40 Pausa Pranzo 14:40 - 16:00 Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella 2 Venerdì 15 Giugno 2012 - Aula B. Touschek 09:00 - 11:00 I rivelatori di particelle G. Finocchiaro 11:00 - 11:15 Intervallo 11:15 - 12:30 LHC V. Del Duca 12:30 - 13:30 Conclusioni e consegna attestati solo studenti prima settimana 13:30 - 14:40 Pausa Pranzo 14:40 - 16:00 Gruppi di lavoro solo studenti seconda settimana - Tabella 2 PROGRAMMA: 18 - 22 giugno 2012 (Tabella 2) Attività presso i gruppi sperimentali nell'ambito dell'orario lavorativo 8.00 - 16.00 N.B.: Venerdì 22 Giugno ore 9.30 - Aula B. Touschek : Presentazione relazioni elaborate dagli studenti e consegna attestati. Insegnanti, genitori, alunni e presidi dei vari istituti sono invitati a partecipare. In particolare sono stati inseriti nel seguente gruppo di ricerca : Elettronica - Div. Ricerca Aula Master Ed. 4 Ed hanno affrontato il seguente argomento : “Simulazione elettronica analogica e digitale con SPICE” producendo una relazione e presentazione con PP dal titolo: “Simulazione e progettazione analogica con SPICE e progettazione di un Layout” 1.4 Finalità istituzionali connesse con la tipologia dell’indirizzo (Profilo professionale) Obiettivo del nuovo curricolo è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell'organizzazione del lavoro. Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti: - versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento; - ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di adattamento alla evoluzione della professione; - capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi. Negli indirizzi del settore elettrico - elettronico, l'obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline elettriche ed elettroniche, integrate da organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali. Per tali realtà, il Perito Industriale per l'Elettronica e le Telecomunicazioni, nell'ambito del proprio livello operativo, deve essere preparato a: - partecipare con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo; - svolgere organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti; - documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro; - interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali dell'azienda in cui opera; - aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione di attività. Il Perito Industriale per l'Elettronica e le Telecomunicazioni deve, pertanto essere in grado di: - analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; - analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi anche complessi, di generazione, elaborazione e trasmissione di suoni, immagini e dati; - partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo anche complessi sovrintendendo alla manutenzione degli stessi; - progettare realizzare e collaudare sistemi semplici ma completi, di automazioni e telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato; - descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e scriverne il manuale d'uso; - comprendere manuali d'uso, documenti tecnici e redigere brevi relazioni in lingua straniera. 2. PROFILO DELLA CLASSE 2.1 Presentazione della classe La classe è composta da ventidue studenti con una preparazione iniziale mediamente sufficiente, ma molto diversificata tra gli elementi della classe, infatti diversi alunni hanno contratto debiti in varie discipline, durante il 4° anno. Alcuni invece hanno avuto una promozione oltre che senza debiti anche con valutazioni medio-alte. Gli allievi sono tutti provenienti dalla classe IV AE ad eccezione di due studenti ripetenti della VAE dello scorso A.S.. Dal punto di vista disciplinare la classe si presenta in generale con un grado di attenzione e partecipazione più elevato degli anni precedenti, anche se è risultata ancora faticosa, da parte di alcuni studenti, un’accettazione convinta del valore del loro percorso formativo; talvolta si sono resi necessari richiami, in particolare ad alcuni studenti, per condurre in modo proficuo la lezione. E’ da evidenziare comunque l’impegno di quegli allievi che sempre hanno partecipato al dialogo educativo con serietà e qualità negli interventi. I rapporti umani all’interno del gruppo e con gli insegnanti sono risultati nel tempo sempre più soddisfacenti. 2.2 Stabilità dei docenti La classe V AE ha avuto una stabilità di insegnanti piuttosto regolare anche se con qualche eccezione. Il consiglio di classe è composto da molti docenti che seguono gli alunni dall’inizio del terzo anno (Diritto, Elettronica, Educazione fisica, Lab. Sistemi), altri dal quarto anno (Telecomunicazioni, TDP, Lab. TDP), altri ancora dal quinto anno (Italiano, Storia, Inglese, Matematica,Sistemi, Religione). 2.3. Frequenza e partecipazione alla vita scolastica La frequenza di alcuni studenti non è stata sempre costante con conseguente partecipazione superficiale e discontinua. La presenza degli studenti che hanno partecipato con costanza ed interesse ha comunque permesso di instaurare un proficuo dialogo educativo. 2.4. Partecipazione delle famiglie La partecipazione delle famiglie è stata sollecitata dal Consiglio di Classe. I genitori si sono resi più consapevoli delle difficoltà incontrate dai loro figli e, in diversi casi, situazioni a rischio hanno avuto una positiva evoluzione. 3. ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ RISPETTO AGLI OBIETTIVI FISSATI 3.1. Tipologia del lavoro collegiale (consigli di classe, aree disciplinari, ecc.) Non sempre l’attività didattica si è svolta in modo collegiale. In generale ogni docente ha condotto un lavoro individuale confrontandosi durante lo svolgimento dei consigli di classe e in incontri tra alcuni di loro concordati. 3.2. Percorso formativo Per quanto riguarda l’area umanistica gli insegnanti hanno utilizzato in genere la tipologia di lezione frontale e interattiva, ritenendo che tale modalità avrebbe consentito una più facile attuazione dei contenuti proposti ai discenti. In merito all’area tecnico – scientifica, oltre alla tipologia su menzionata la didattica è stata organizzata attraverso gruppi di lavoro soprattutto nelle attività di laboratorio. 3.3. Attività di recupero e potenziamento I docenti, secondo le indicazioni del C. d. D., hanno attivato corsi di recupero antimeridiani, da svolgersi durante le ore di lezione sospendendo momentaneamente la prosecuzione del programma, che perciò ha subito un rallentamento e una lieve contrazione. Per le attività di potenziamento è stata prevista l’apertura dei laboratori per 6 ore, nel mese di maggio, al fine di preparare i progetti di Esame di Stato riguardanti le materie tecniche. 3.4. Attività finalizzate all’integrazione del percorso formativo: Attività extracurricolari [NO] Viaggi di istruzione, visite di istruzione [NO] Cinema [NO] Conferenze [NO] Solidarietà, volontariato [NO] [SI] X [SI] X [SI] X [SI] X [SI] X Stage in aziende del territorio Visita guidata a Roma Visita guidata alla Telecom sede di Latina. Film previsti dalla programmazione d’Istituto. Le conferenze sono riportate di seguito. AVIS 3.5. Orientamento scolastico e professionale Durante l’anno la classe ha partecipato a incontri di orientamento nel mondo del lavoro e postdiploma. La classe ha partecipato alle seguenti conferenze: • “ Il mio futuro.. da oggi. Scegliere bene, studiare con passione, lavorare con piacere”. 6 e 7 dicembre 2012 - Spazio espositivo MACRO Testaccio – La Pelanda, piazza Orazio Giustiniani, 4 Roma. Organizzato dall'Ufficio Scolastico Regionale. • “IFTS e ITS: L’ANVAGUARDIA DELLA FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SUPERIORE” “La Pelanda”. • ITS percorsi di Alta Formazione per Tecnici della Comunicazione, Marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali. • Incontro con l'ADECCO e Jhonson & Jhonson come le quinte dello scorso anno (data da definire). 4. TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE PER CIASCUNA DISCIPLINA Lavori di gruppo Lezioni frontali Ricerche Tesine Processi individualizzati Recupero Integrazione. Altro AREA COMUNE Inglese Matematica Italiano Storia X X X X X X X X X Mezzi Mezzi audiovisivi audiovisivi Ed.Fisica X X Diritto Lavori di gruppo Lezioni frontali Ricerche Tesine Processi individualizzati Recupero Integrazione Laboratorio Altro X AREA D’INDIRIZZO Elettron Sistemi Telecom. . . X X X X X X TDP X X X X X X X X X X X X 5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI 5.1 Valutazione iniziale della classe Per la valutazione iniziale, gli insegnanti che avevano già seguito la classe si sono basati sulla loro conoscenza, gli altri hanno effettuato una valutazione diagnostica in occasione delle prime verifiche. Le valutazioni intermedie sono state sia di carattere formativo sia, alla fine di ogni unità didattica, di carattere sommativo. Le valutazioni finali hanno tenuto conto sia degli obiettivi didattici raggiunti sia del reale percorso di apprendimento di ogni allievo. 5.2 Strumenti utilizzati per l’accertamento di: 1 Conoscenze 2 Competenze 3 Capacità In genere per tutte le materie si sono svolte almeno due verifiche orali a quadrimestre. Le verifiche scritte per le materie che prevedono questa valutazione sono state almeno due a quadrimestre. In particolare per Italiano si sono svolte prove costituite dalla produzione di un testo espositivo, dall’analisi testuale di un testo letterario e dallo svolgimento di un saggio o di un articolo. CONOSCENZE Area linguistica e umanistica: uso della lingua italiana e straniera, linguaggi settoriali, fatti, teorie, sistemi concettuali. Area tecnico – scientifica: uso della lingua italiana linguaggi settoriali, contenuti fondamentali delle discipline. COMPETENZE Area linguistica e umanistica: analisi di testi semplici, analisi di testi complessi, uso di linguaggi specifici e settoriali, individuazione dei rapporti di causa ed effetto, uso di termini specifici. Area tecnico scientifica: analisi di sistemi semplici, analisi di sistemi complessi, descrizione e rappresentazione di fenomeni o attività con codici diversi, individuazione di rapporti di causa ed effetto, uso di termini specifici. CAPACITA’ Area linguistica e umanistica: capacità nella produzione di testi, capacità interpretative, individuazione delle interrelazioni in ambienti diversi, approfondimenti critici. Area tecnico scientifica: capacità di applicare e confrontare i contenuti appresi, capacità di analisi e di sintesi, capacità di comunicare i contenuti con linguaggio specialistico e corretto, capacità critiche e logico – interpretative, capacità di collocare in contesti più ampi i principali fenomeni naturali, capacità rielaborative dei concetti acquisiti in situazioni diverse, capacità organizzativa del proprio lavoro, capacità di applicare le conoscenze e di integrare con il gruppo. Il consiglio di classe ha usato il seguente sistema valutativo; gli insegnanti dall’inizio dell’anno si sono sempre più venuti avvicinando all’utilizzo di una griglia di valutazione che considerasse i voti da 1 a 10 seguendo questi gradi: 1 - 2 Rifiuto di sottoporsi alle verifiche (“impreparato”) 3 Poche conoscenze disarticolate 4 Conoscenze disarticolate per quantità e qualità 5 Conoscenze poco e/o non bene articolate, sufficienti per quantità anche se non per qualità; oppure poche conoscenze di sufficiente livello qualitativo 6 Conoscenze sufficientemente articolate per costruire l’impianto base della disciplina. 7 Conoscenze articolate in grado di ricostruire in modo sistematico e coerente l’impianto base della disciplina 8 Capacità autonome di approfondimento e buona conoscenza della disciplina 9 Capacità personali di approfondimento e di riflessione critica sulla base di una preparazione particolarmente solida sorretta da un pensiero sistematico e coerente che si articola anche a livello interdisciplinare 10 Particolare pregio e originalità o merito, oltre a sviluppo ottimale delle capacità di rielaborazione critica delle strutture profonde del sapere. 5.3 Prove utilizzate per l’accertamento delle Conoscenze,Competenze,Capacità Prove strutturate chiusa Prove strutturate aperta a a risposta [NO] [SI] X risposta [NO] [SI] X Prove tradizionali Prove pluridisciplinari Interrogazioni orali Interrogazioni dal posto di lavoro Compiti a casa Lavori di gruppo banco [NO] [SI] prescritte X X [NO] [SI] X [NO] [SI] prescritte X X e/o [NO] [SI] X [NO] [SI] X [NO] [SI] X frequenti X frequenti X occasionali periodiche occasionali periodiche frequenti occasionali periodiche frequenti Occasionali X occasionali periodiche periodiche occasionali periodiche occasionali periodiche occasionali periodiche frequenti frequenti X frequenti X frequenti X 6. SIMULAZIONE DI PROVA 6.1 Prima prova La classe ha svolto due simulazioni di prima prova secondo le tipologie previste per l’esame di stato. 6.2 Seconda prova Si sono effettuate due simulazioni, una sulla modulazione analogica e l’altra sulla modulazione numerica. 6.3. Terza prova MATERIE COINVOLTE Ita Sto L.St Mat Dir Ele Sis Tel TIPOLOGIA Trattazione sintetica di argomenti Quesiti a risposta singola Quesiti a risposta multipla Problemi a soluzione rapida Casi pratici e professionali Sviluppo di progetti [NO] [SI] [SI] [NO] [NO] [NO] 10 20 X X X X X X Si riportano di seguito le due simulazioni di terza prova proposte. X X TDP X X ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “VALLAURI” Via S. D’ Acquisto - Velletri Anno Scolastico 2012/13 Classe 5 AE Elettronica e Telecomunicazioni Simulazione TERZA PROVA – data : 21/03/13 ***************** DISCIPLINE: Storia, Inglese, Diritto, Matematica, T.D.P. TIPOLOGIA: B/C NUMERO DI DOMANDE: 20 multiple 10 singole TEMPO A DISPOSIZIONE: 100 minuti ***************** Candidato Cognome………………………………………………………………. Nome…………………………………………………………………… Firma……………………….…………………………………………… Terza prova VAe STORIA La modifica della legge elettorale e le elezioni del 1924 (Max 5 righe) …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… Il comunismo di guerra e sue conseguenze economiche e sociali (Max 5 righe) …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………….………… Lo slogan “vittoria mutilata” e l’impresa di Fiume espressero le posizioni 1. del governo, che era insoddisfatto di quanto i ministri Orlando e Sonnino avevano ottenuto nei trattati del 1919 2. del governo e dei liberali, che rivendicavano la città di Fiume, di popolazione a maggioranza italiana 3. dei nazionalisti e dei socialisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e rivendicavano Dalmazia, Istria, promessa dal Patto di Londra, e la città di Fiume 4. dei nazionalisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e rivendicavano Dalmazia e Istria, promessa dal Patto di Londra, e le città di Fiume L’ultimo governo Giolitti, con il trattato di Rapallo del 1920, ottenne che la città di Fiume 1. fosse assegnata all’Italia 2. fosse assegnata alla Iugoslavia 3. fosse affidata all’amministrazione di Francia e Inghilterra 4. fosse dichiarata città libera Il governo di coalizione formato nel 1922 in seguito alla nomina a primo ministro di Mussolini 1. era costituito anche da esponenti liberali, del Partito popolare e del Partito socialista 2. intervenne per mettere fine alla violenza degli squadristi nel paesi 3. creò il Gran Consiglio del fascismo allo scopo di limitare notevolmente le funzioni del parlamento 4. garantì piena libertà di stampa e il rispetto dello Statuto albertino Nella prima battaglia della Marna i francesi 1. lasciarono ai belgi il compito di bloccare l’avanzata tedesca 2. lasciarono agli inglesi il compito di bloccare l’avanzata tedesca 3. riuscirono a frenare l’avanzata tedesca 4. non riuscirono a frenare l’avanzata tedesca Terza Prova VAE Lingua inglese Read the following statements and choose the correct answer: 1. The P region of a Junction Diode is a. not doped. b. doped to create an abundance of free electrons. c. doped so that it will refuse electrons. d. doped so that it will accept electrons. 2. In the n-type FET transistor, the source and drain a. are both positively charged while the rest of the material comprising the transistor is negatively charged. b. are both negatively charged while the rest of the material comprising the transistor is negatively charged. c. are both differently charged: the source is positively charged while the drain is negatively charged and the rest of the material comprising the transistor is negatively charged. d. the two terminals and the rest of the material comprising the transistor are all positively charged. 3. Standford University is well-known a. because all its graduates work in the Silicon Valley. b. for inventing the transistor. c. because it has always been working at innovative research before and after the War World II. d. because it has contributed in expanding electronics industry in California after the War World II. 4. In 1906 Lee De Forest developed a. the first practical transistor b. a vacuum tube, the first sound amplifier c. a vacuum tube triode, the first signal amplifier d. the n- and p- type semiconductors Answer the following questions (max. 5 lines) 1. What is the most common type of transistor today? Explain how does it work? …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………....................………… 2. Comparing transistors and diodes highlight their differences in Junction Diodes and BJTs considering a) types of doped materials, b) number of junctions, c) connections …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… Terza prova classe V sez. AE Economia Industriale 1) Nomina i primi amministratori in una S.P.A.: a) L’assemblea ordinaria b) L’assemblea straordinaria c) L’atto costitutivo d) Lo statuto 2) E’ un diritto azionario di tipo patrimoniale: a) Il diritto di ispezione b) Il diritto di impugnare le delibere c) Il diritto alla quota di liquidazione d) Il diritto di opzione 3) L’approvazione del bilancio annuale nel modello ordinario spetta: a) All’assemblea ordinaria b) All’assemblea straordinaria c) Al consiglio d’amministrazione d) Al collegio sindacale 4) Non dà luogo a impresa commerciale: a) L’attività di trasporto b) L’attività intermediaria di circolazione dei beni c) L’attività bancaria d) L’attività di coltivazione del fondo 1) Definisci l’imprenditore e classifica le imprese (Max 5 righe) 2) Indica i diversi modelli di amministrazione nella S.P.A. (Max 5 righe) Terza prova classe V sez. AE 1)La funzione Matematica z = x − y + 25 − 2 x è definita soltanto per i punti le cui 2 2 coordinate (x, y) soddisfano la disequazione: a) b) c) x − y + 2 x − 25 ≥ 0 x − y + 25 − 2 x ≤ 0 x − y + 25 − 2 x ≥ 0 2 2 2 2 2 2 z = 3x 3 y 2 + 2 x 2 y 3 + 4 xy − 3x 2 2)Considerata la funzione l’affermazione corretta tra le seguenti: ∂2z □ ∂x □ ∂x = 18 xy 2 + 4 y 3 − 6 2 ∂2z = 9 x 2 y 2 + 6 xy 2 + 4 y − 6 x 2 ∂2z □ ∂x 2 ∂2z □ ∂x 2 = 36 xy + 12 y 2 = 36 xy + 12 y 3)La derivata parziale rispetto alla x della funzione □ 3 2 □ − 1 2 □3 z = 3x − 5 y nel punto □ non esiste in R 4)stabilisci quali delle seguenti affermazioni sono corrette: nella definizione di limite o o trovare p p lim P → P0 f (P ) = l : 0 è un punto isolato 0 è un punto di accumulazione o La funzione o La funzione f ( P )è definita in un insieme qualsiasi del piano; f ( P )è definita in un insieme connesso del piano; A(1,1) vale: Definisci l’Hessiano per la riceca dei massimi, minimi, punti di sella di una funzione a due variabili (Max 5 righe) ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… Dare la definizione di funzione a due variabili (Max 5 righe) ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… Simulazione terza prova d’esame VAe T.D.P. 1) nel sensore di temperatura LM35, la costante di proporzionalità è: a) 100mV/°C b) 10mV°/C c) 1mV/°K d) 10mA/°C 2) Nei trasduttori posizione capacitivi, la relazione tra spostamento e capacità è: a) lineare se varia la distanza tra le armature b) non lineare se varia la costante dielettrica c) non lineare se varia la superficie delle armature d) non lineare se varia la distanza tra le armature 3) Gli estensimetri sono trasduttori che convertono una deformazione meccanica (allungamento o accorciamento) in una variazione di: a) tensione b) corrente c) resistenza d) capacità 4) La risoluzione dell’encoder incrementale è da: 360°/n dove n è il numero di corone circolari del disco 360°/n dove n è il numero di fori praticati sulla corona circolare del disco n/360° dove n è il numero di corone circolari del disco 360/2n dove n è il numero di fori praticati sulla corona circolare del disco 1) Descrivi il principio di funzionamento del sensore di prossimità ad effetto Hall. (Max 5righe) __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ 2) Determina la funzione di trasferimento della dinamo tachimetrica spiegandone il suo principio di funzionamento. (Max 5righe) __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “VALLAURI” Via S. D’ Acquisto - Velletri Anno Scolastico 2012/13 Classe 5 AE Elettronica e Telecomunicazioni Simulazione TERZA PROVA – data : 09/05/13 ***************** DISCIPLINE: Storia, Inglese, Diritto, Matematica, T.D.P. TIPOLOGIA: B/C NUMERO DI DOMANDE: 20 multiple 10 singole (MAX 5 righe) TEMPO A DISPOSIZIONE: 100 minuti ***************** Candidato Cognome………………………………………………………………. Nome…………………………………………………………………… Firma……………………….…………………………………………… CLASSE V AE STORIA 1 Quale dei seguenti fattori non fu alla base dello scoppio della prima guerra mondiale? A) Lo stato di tensione tra Gran Bretagna e Germania, per ragioni economiche e di politica coloniale, tra Germania e Francia, per volontà di quest’ultima di riprendersi l’Alsazia e la Lorena perse nel 1871, e tra Austria-Ungheria e Russia per la comune politica imperialista nei Balcani B) La corsa agli armamenti da parte di tutte le principali potenze europee C) L’interesse della classe operaia di tutti i paesi a trarre vantaggi economici dalla guerra D) La diffusione di ideologie nazionaliste e razziste E) F) G) H) 2 Nel gennaio 1919, dopo oltre quattro anni di guerra, si aprì a Parigi la conferenza di pace che vide la fine della monarchia in Italia e la nascita della repubblica la scomparsa dei grandi imperi tedesco, austriaco, russo e turco la soluzione di tutte le questioni nazionali europee la nascita dell’O.N.U. A) B) C) D) 3 Indica l’esatto ordine cronologico dei seguenti avvenimenti: Marcia su Roma, secessione dell’Aventino, Patti Lateranensi, guerra d’Etiopia guerra d’Etiopia, secessione dell’Aventino, Patti Lateranensi, Marcia su Roma secessione dell’Aventino, Marcia su Roma, Patti Lateranensi, guerra d’Etiopia Marcia su Roma, secessione dell’Aventino, guerra d’Etiopia, Patti Lateranensi A) B) C) D) 4 La secessione dell’Aventino del 1924 risultò soltanto una forte protesta morale ottenne l’arresto di molti capi del fascismo costrinse il re a revocare il mandato di Mussolini fu il colle su cui Mussolini parlò alla folla dopo la marcia su Roma 1 Quali furono gli effetti del New Deal …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… 2 La conseguenza economica della crisi del 1929 …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………….………… Terza Prova VAE Lingua inglese Read the following statements and cross the correct answer: 2. In light from a light bulb the photons travel chaotically and interfere with each other; in laser light e. the photons move in step delivering a high amount of energy interfering with each other f. the photons move in step delivering a high amount of energy travelling parallel to each other g. the photons move in step travelling chaotically and interfering with each other h. the photons travel chaotically and interfere with each other 5. A single concentrated beam is produced when e. both the mirrors at each end of the laser tube are reflective so that the light is extraordinary concentrated f. both the mirrors at one end of the laser tube are partially reflective so that the light is extraordinary concentrated g. one of the mirror at one end of the laser tube is reflective so that the light is extraordinary concentrated h. one of the mirror at one end of the laser tube is partially reflective so that the light is extraordinary concentrated 6. In the n-type FET transistor, the source and drain e. are both differently charged: the source is positively charged while the drain is negatively charged and the rest of the material comprising the transistor is negatively charged. f. are both negatively charged while the rest of the material comprising the transistor is positively charged. g. are both negatively charged while the rest of the material comprising the transistor is negatively charged. h. the two terminals and the rest of the material comprising the transistor are all positively charged. 7. A transmitting antenna e. receives the electrical signals directly and sends them travelling in another device f. receives the electrical signals directly and sends them travelling in an open space g. takes waves that are generated by electrical signals inside a device and converts them to travel in another device h. takes waves that are generated by electrical signals inside a device and converts them to travel in an open space Answer the following questions (max. 5 lines) 3. Explain how does the “reaction chain” takes place in a laser. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… 4. Modem is a contraction of the terms modulator and demodulator. Explain why. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… Terza prova classe V sez. AE Economia industriale 1) Nei titoli di portatore si è legittimati all’esercizio del diritto in base: a) Al semplice possesso del titolo b) Al possesso e alla intestazione c) Al possesso e alla girata d) All’intestazione a proprio nome 2) Il rapporto sottostante l’emissione di un titolo di credito è definito: a) Astratto b) Causale c) Cartolare d) Incorporato 3) La facoltà di aumentare il capitale sociale in una SPA spetta: a) All’assemblea ordinaria b) All’assemblea straordinaria c) Al collegio sindacale d) Al comitato di sorveglianza 4) In quale caso la legge prevede il versamento per intero del capitale sociale al momento della costituzione: a) Sempre b) Costituzione di SPA unipersonale c) Se previsto nello statuto d) Per volontà unanime dei soci fondatori 1) Descrivi le caratteristiche dei titoli di credito. 2) Individua gli organi della procedura fallimentare. MATEMATICA 1) L’insieme dei punti interni alla circonferenza con centro nell’origine degli assi e di raggio 5 rappresenta: □ l’insieme di definizione della funzione f ( x, y) = 25 − x 2 − y 2 □ l’insieme di definizione della funzione f ( x, y) = ln(25 − x 2 − y 2 ) □ l’insieme dei punti in cui la funzione f ( x, y) = ln(25 − x 2 − y 2 ) è positiva □ l’insieme dei punti in cui la funzione f ( x, y) = ln(25 − x 2 − y 2 ) è negativa 1 y = 2) L’integrale della funzione reale di variabile reale x2 nell’intervallo [-2,2]: □ è proprio ed uguale a –1 □ è improprio e divergente □ è improprio e convergente □ è proprio ed uguale a 2 3) Un’equazione differenziale è del primo ordine quando: □ contiene solo derivate prime □ è lineare □ la y compare solo con esponente 1 □ ammette una sola funzione integrale y' 4) L’integrale generale dell’equazione differenziale x = −1 è □ y = − 12 x 2 + c □ □ 2 +c x2 1 y = x2 + c 2 y= □ nessuna delle precedenti Si parli delle equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili. ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… Si faccia un parallelo, per la ricerca dei punti Max/Min, per le funzioni y=f(x) e z=f(x,y). ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… Simulazione terza prova d’esame TDP T.D.P. 1) Nel sensore ad effetto Hall, la tensione è: e) Inversamente proporzionale alla corrente f) Direttamente proporzionale al campo magnetico g) Inversamente proporzionale alla carica dell’elettrone h) Inversamente proporzionale al campo magnetico 2) Nelle termocoppie: e) La temperatura a cui funzionano correttamente è compresa tra -50 e 150°C f) Sfruttano l’effetto Seebeck. g) Quando la temperatura raggiunge quella di taratura del bimetallo il sensore scatta e attiva il contatto. h) Sono realizzate con materiale semiconduttore 3) L’effetto dell’istruzione “MOVWF TRISA” relativa al PIC 16F84A è: e) mettere il contenuto del registro TRISA nel registro W f) azzerare il contenuto del registro TRISA g) mettere il contenuto del registro W nel registro TRISA h) Incrementare il registro W del valore contenuto in TRISA 4) Relativamente al software OrCAD layout per creare il bordo della scheda si: a) attiva il pulsante “Obstacle” nella barra degli strumenti . b) utilizza il comando “Unroute Segment” del menù di pop-up. c) seleziona “Post Process Setting” nel menù Option . d) utilizza il comando “Change Width” 1) In che cosa consiste il “pipeline “ nel microcontrollore PIC. __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ 2) Qual è la funzione del registro “Program Counter” nel PIC. __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ Griglie di Valutazione I, II, III Prova Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Vallauri” Velletri Esami di Stato a.s. 2012/13 CLASSE: V AE Elettronica e Telecomunicazioni Griglia di valutazione della prima prova scritta : ITALIANO Tipologia A: Analisi del Testo CANDIDATO…………………………………………….................... Macroindicatori Competenze linguistiche di base Efficacia Argomentativa Indicatori Descrittori Punti Si esprime in modo: □ appropriato □ corretto □ sostanzialmente corretto □ impreciso e/o scorretto □ gravemente scorretto Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 4 3,5 3 2 1 1-4 Capacità di sviluppare le proprie argomentazioni Argomenta in modo: □ ricco e articolato □ chiaro e ordinato □ schematico □ poco coerente □ inconsistente Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 3 2,5 2 1,5 1 1-3 Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 6 5 4 3 2 Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente Totale punteggio 2 1,5 1 0,5 0 Analisi dei nodi Capacità di analisi e di interpretazione □ Sa analizzare e interpretare concettuali e □ Sa descrivere e analizzare delle strutture □ Sa solo individuare formali □ Individua in modo incompleto □ Individua in modo errato Rielaborazione, collegamenti e riferimenti Misuratori Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale) Capacità di rielaborare, di effettuare e fare riferimenti, di contestualizzare Rielabora in modo: □ critico □ personale □ essenziale □ parziale □ non rielabora Valutazione complessiva Tabella di corrispondenza tra Giudizio Voto e Punteggio GIUDIZIO VOTO PUNTEGGIO NEGATIVO 1-3 1-4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 4 5-7 INSUFFICIENTE 5 8-9 SUFFICIENTE 6 10 DISCRETO 7 11-12 BUONO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15 Velletri,……………………………………… LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE 2-6 0-2 15 .Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Vallauri” Velletri Esami di Stato a.s. 2012/13 CLASSE: V AE Elettronica e Telecomunicazioni Griglia di valutazione della prima prova scritta : ITALIANO Tipologia B: Saggio Breve o Articolo di Giornale CANDIDATO…………………………………………….................... Macroindicatori Competenze linguistiche di base Indicatori Descrittori Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale) Si esprime in modo: □ appropriato □ corretto □ sostanzialmente corretto □ impreciso e/o scorretto □ gravemente scorretto Efficacia Argomentativa Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare le proprie argomentazioni Competenze rispetto al genere Capacità di rispettare consapevolmente i vincoli del genere Argomenta in modo: □ ricco e articolato □ chiaro e ordinato □ schematico □ poco coerente □ inconsistente □ Rispetta consapevolmente le consegne □ Rispetta le consegne □ Rispetta in parte le consegne □ Rispetta solo alcune consegne □ Non rispetta le consegne Originalità Creatività Capacità di rielaborazione critica e personale dei documenti e delle fonti Rielabora in modo: □ critico □ personale □ essenziale □ parziale □ non rielabora Valutazione complessiva Tabella di corrispondenza tra Giudizio Voto e Punteggio GIUDIZIO VOTO PUNTEGGIO NEGATIVO 1-3 1-4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 4 5-7 INSUFFICIENTE 5 8-9 SUFFICIENTE 6 10 DISCRETO 7 11-12 BUONO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15 Velletri,………………………………. Misuratori Punti Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 4 3,5 3 2 1 1-4 Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 3 2,5 2 1,5 1 1-3 Ottimo/Eccellente 6 Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 5 4 3 2 Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 2 1,5 1 0,5 0 Totale punteggio LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE 2-6 0-2 15 Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Vallauri” Velletri Esami di Stato a.s. 2012/13 CLASSE: V AE Elettronica e Telecomunicazioni Griglia di valutazione della prima prova scritta : ITALIANO Tipologia C: Tema storico CANDIDATO…………………………………………….................... Macroindicatori Competenze linguistiche di base Indicatori Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale) Capacità di Efficacia Argomentativa formulare una tesi e/o di sviluppare le proprie argomentazioni Pertinenza e conoscenza argomento Capacità di sviluppare in modo esauriente e pertinente la traccia Originalità Creatività Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze Descrittori Si esprime in modo: □ appropriato □ corretto □ sostanzialmente corretto □ impreciso e/o scorretto □ gravemente scorretto Argomenta in modo: □ ricco e articolato □ chiaro e ordinato □ schematico □ poco coerente □ inconsistente Conosce e sa sviluppare in modo: □ pertinente ed esauriente □ pertinente e corretto □ essenziale □ poco pertinente e incompleto □ non pertinente(fuori tema) Rielabora in modo: □ critico □ personale □ essenziale □ parziale □ non rielabora Valutazione complessiva Tabella di corrispondenza tra Giudizio Voto e Punteggio GIUDIZIO VOTO PUNTEGGIO NEGATIVO 1-3 1-4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 4 5-7 INSUFFICIENTE 5 8-9 SUFFICIENTE 6 10 DISCRETO 7 11-12 BUONO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15 Velletri,………………………………………. Misuratori Punti Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 4 3,5 3 2 1 1-4 Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 3 2,5 2 1,5 1 1-3 Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 6 5 4 3 2 Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 2 1,5 1 0,5 0 Totale punteggio LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE 2-6 0-2 15 Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Vallauri” Velletri Esami di Stato a.s. 2012/13 CLASSE: VAE Elettronica e Telecomunicazioni Griglia di valutazione della prima prova scritta : ITALIANO Tipologia D: Tema di Ordine Generale CANDIDATO…………………………………………….................... Macroindicatori Competenze linguistiche di base Indicatori Descrittori Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale) Si esprime in modo: □ appropriato □ corretto □ sostanzialmente corretto □ impreciso e/o scorretto □ gravemente scorretto Efficacia Argomentativa Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare le proprie argomentazioni Pertinenza e conoscenza argomento Capacità di sviluppare in modo esauriente e pertinente la traccia Originalità Creatività Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze Argomenta in modo: □ ricco e articolato □ chiaro e ordinato □ schematico □ poco coerente □ inconsistente Conosce e sa sviluppare in modo: □ pertinente ed esauriente □ pertinente e corretto □ essenziale □ poco pertinente e incompleto □ non pertinente(fuori tema) Rielabora in modo: □ critico □ personale □ essenziale □ parziale □ non rielabora Valutazione complessiva Tabella di corrispondenza tra Giudizio, Voto e Punteggio GIUDIZIO VOTO PUNTEGGIO NEGATIVO 1-3 1-4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 4 5-7 INSUFFICIENTE 5 8-9 SUFFICIENTE 6 10 DISCRETO 7 11-12 BUONO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15 Velletri,.....…………………. Misuratori Punti Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 4 3,5 3 2 1 1-4 Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 3 2,5 2 1,5 1 1-3 Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 6 5 4 3 2 Ottimo/Eccellente Discreto/Buono Sufficiente Insufficiente Nettamente Insufficiente 2 1,5 1 0,5 0 Totale punteggio LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE 2-6 0-2 15 Griglia di Valutazione II Prova INDICATORE Conoscenze Corretta interpretazione della traccia e proposta di una soluzione valida (diagrammi, schemi a blocchi, schemi circuitali). Competenze Individuazione della strategia risolutiva, applicazione delle regole e dei principi idonei alla risoluzione (formule). Competenze Corretta esecuzione dei calcoli ed adeguatezza delle unità di misura. Capacità Linearità, chiarezza, leggibilità dell'elaborato (commenti e motivazione delle scelte). Capacità critica e originalità delle scelte. TOTALE PUNTI 1-5 1-4 1-3 1-3 15 Griglia di Valutazione III Prova V AE Alunno: Tipologia B Materie Storia I II Inglese I Diritto II I Matematica II I II T.D.P. I Conoscenze e competenze relative agli argomenti richiesti. Basso 0,5 Medio 1,25 Alto 2 Padronanza del codice linguistico specifico Basso 0,25 Medio 0,5 Alto 1 Capacità di sintesi e di collegamenti ed integrazione delle conoscenze. Basso 0,25 Medio 1,25 Alto 0,5 Punteggio Tipologia C Materie Punteggio0-2 Storia Inglese Diritto Matematica T.D.P. Tipologia B e C Materie Punteggio Storia Inglese Diritto Matematica T.D.P. Punteggio Totale: Punteggio Totale: /75 /15 II PROGRAMMI Classe 5 AE A.S. 2012 / 2013 MATERIA: ITALIANO PROGRAMMA SVOLTO Libro di testo: Dieci scoli di letteratura; ed. Mursia scuola; R. Fedi, M. Francini, G. Masi, G.Capecchi. Vol. 3A 3B Realismo, Naturalismo; Verismo • Dal realismo romantico al romanzo sociale • L’influsso del pensiero positivista • Dalla scienza alla letteratura: il Naturalismo • Il Verismo • I macchiaioli • Naturalismo francese e verismo italiano • Gustave Flaubert, Madame Bovary: “Roudolphe ed Emma” Giovanni Verga • Vita e opere • Prefazione a l’Amante di Gramigna • I Malavoglia: Il ciclo della marea • Lettera a Salvatore Paolo Verdura • La Prefazione • Il naufragio della Provvidenza • Mastro don Gesualdo: caratteri generali • La morte di Gesualdo Simbolismo e Decadentismo • La poesia simbolica • L'origine del Decadentismo • Caratteri e temi del Decadentismo • Charles Baudeleaire: L’albatro. Spleen Giovanni Pascoli • Vita e opere • Mistero e simboli nella poesia pasco liana • Da Mirycae: • Lavandare • X agosto • Il gelsomino notturno • Lampo • Pascoli: socialismo e nazionalismo. Gabriele D’Annunzio • Vita e opere • La poetica • Il mito del superuomo da Nietzsche a D’Annunzio • Lo scrittore come artista della parola • • • • • Il Piacere: Andrea Sperelli e L’incontro con Elena. Il Trionfo della morte: Ippolita la “nemica” Da Alcyone: La sera fiesolana La pioggia nel pineto. Il Novecento: caratteri generali Poesia Crepuscolare e Futurismo • Il periodo delle avanguardie • La poesia crepuscolare • La nascita del Futurismo e i suoi protagonisti • Le serate futuriste • Filippo Tommaso Marinetti: Undici regole per una scrittura nuova Italo Svevo • Vita e opere • I temi sveviani: inettitudine, malattia, vecchiaia • Svevo, Freud e la psicoanalisi • Montale lettore di Svevo • Una vita: Il suicidio di Alfonso • Senilità: La vecchiaia del giovane Emilio • La Coscienza di Zeno: L’ultima sigaretta; Lo schiaffo del padre Luigi Pirandello • Vita e opere • La produzione letteraria • I temi e la visione del mondo • Novelle per un anno: Il treno ha fischiato… • L’Esclusa: Marta ripudiata dal padre • Il fu Mattia Pascal: Il cambio del treno. Uno strappo nel cielo di carta. Io sono il fu mattia Pascal • Uno nessuno centomilal: Quel caro Gengè • Sei personaggi in cerca d’autore: Il dramma dei personaggi • L’umorismo secondo Pirandello La “Nuova poesia”, l’Ermetismo Eugenio Montale • Vita e opere • Ossi di seppia: I limoni. Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato. • Le occasioni: La casa dei doganieri. Non recidere, forbice, questo volto Salvatore Quasimodo • Vita e opere • Alle fronde dei salici. • Vento a Tindari Giuseppe Ungaretti • Vita e opere Allegria: Fratelli, Veglia, San martino del Carso, Fiumi Divina Commedia Caratteristiche generali del Paradiso. OBIETTIVI REALIZZATI: (in termini di conoscenze, competenze, capacità): Conoscenza dei contenuti culturali dell’attività letteraria. Conoscenza delle principali tecniche narrative e poetiche. Capacità di collegare i fenomeni letterari con la situazione storico-sociale in cui si sono sviluppati. Capacità di operare l’analisi dei testi proposti, riconoscendone la struttura e gli elementi caratterizzanti. Competenza nell’analisi e contestualizzazione dei testi OBIETTIVI MINIMI Per l'attribuzione della sufficienza si terrà conto dei criteri: per lo scritto (tema, saggio), la composizione di un testo che dimostri la comprensione della consegna, la conoscenza seppur minima dell'argomento, la capacità di strutturare il testo in modo conseguente e coerente, l'assenza di gravi errori grammaticali, per lo scritto (analisi di un testo), la conoscenza, anche se non approfondita delle tematiche, la capacità di riconoscere alcune delle caratteristiche testuali indicate, la coerenza tra le domande e le risposte, l'assenza di gravi errori grammaticali, per l'orale, la conoscenza, anche se non approfondita, delle tematiche e delle nozioni, la capacità di fornire risposte pertinenti e sintetiche a domande specifiche METODI DI INSEGNAMENTO Si è privilegiata la lezione frontale, partendo sempre dalla lettura diretta dei testi per illustrare gli argomenti proposti. TEMPI: Ore di insegnamento settimanali: tre STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sull’Esame di Stato): verifiche orali individuali ,verifiche strutturate secondo le tipologie previste per la terza prova; prove scritte secondo le tipologie previste per la prima prova. Ore assegnate per lo svolgimento delle prove: tre ore per le prove scritte, quattro per la simulazione della Prima prova effettuata nel mese di febbraio e maggio. CRITERI DEL LAVORO DIDATTICO Il lavoro è stato impostato principalmente sulla lettura diretta del testo, condizione ritenuta indispensabile per avvicinarsi alla comprensione delle tematiche proprie di un autore o di un movimento. Particolare importanza è stata data alla dimensione storica dei fenomeni letterari, sia come presupposto per una loro corretta valutazione, sia, procedendo in senso opposto, per connotare il fatto letterario come elemento fondamentale per la ricostruzione dell'evoluzione di una civiltà. Le oggettive difficoltà di costruire un percorso letterario, in un contesto in cui l'esiguità del monte ore rende difficile una trattazione vasta delle correnti e degli autori del Novecento, ha imposto diverse rinunce rispetto alle indicazioni dei programmi ministeriali: non sono stati pertanto trattati alcuni autori (come Carducci ecc.) e si è preferito rinunciare alla lettura della Divina Commedia per poter prestare maggiore attenzione alle tematiche del Novecento. Per stimolare il gusto della lettura e la conoscenza integrale delle opere degli autori trattati si è dato spazio alla descrizione dei principali romanzi toccati dal programma. DESCRIZIONE DELLA CLASSE Dal punto di vista disciplinare e relazionale la classe ha sempre mantenuto nel corso dell'anno un atteggiamento generalmente positivo. Considerato che la classe si è trovata a cambiare docente di lettere al quinto anno, inizialmente, è apparsa disorientata ed ha dovuto adattarsi a nuove metodologie e costruire, con la docente, un rapporto scolastico. Tuttavia la maggior parte dei ragazzi ha dimostrato una motivazione puramente scolastica per la disciplina e, in alcuni casi, difficoltà per quel che riguarda le capacità espositive, prevalentemente allo scritto. Alcuni alunni hanno comunque, in generale, mostrato un impegno soddisfacente in classe, ma poco costante nella rielaborazione personale. Pochi alunni, grazie ad un discreto e a volte vivace interesse e ad un'applicazione soddisfacente, hanno raggiunto un profitto discreto e in alcuni casi buono; altri, meno costanti e/o meno interessati, hanno raggiunto un livello sufficiente, secondo le caratteristiche del livello di partenza; altri, pur avendo acquisito una preparazione sufficiente, anche se un po' superficiale e lacunosa, faticano a darne prova per le incertezze espositive. L’INSEGNANTE Daniela Mingrone MATERIA : STORIA PROGRAMMA SVOLTO Libro di testo: Il nuovo dialogo con la storia 3; ed. La Nuova Italia; A. Brancati, Trebi, Pagliarani. L’Italia giolittiana La prima guerra mondiale La rivoluzione russa L’Europa e il mondo dopo il conflitto L’Unione Sovietica fra le due guerre e lo stalinismo Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo L’Europa verso una nuova guerra La seconda guerra mondiale Il bipolarismo Usa e URSS, la guerra fredda e i tentativi di “disgelo” Il ’68: una generazione in rivolta La democratizzazione dei paesi dell’Est; la caduta del muro di Berlino Lettura: Il totalitarismo pp. 338-339. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità): Conoscenza delle vicende che hanno caratterizzato la storia del XX secolo Capacità di comprendere la dimensione storica delle differenze di sviluppo dei Paesi attuali. Saper mettere le conoscenze dei fatti storici in relazione con le conoscenze dei contesti sociali e culturali entro i quali essi si sono svolti.. Comprendere i problemi della pacifica convivenza tra i popoli. OBIETTIVI MINIMI: Per l'attribuzione della sufficienza si è proceduto utilizzando i seguenti criteri: a) la conoscenza, non approfondita, ma esatta, delle tematiche proposte; b) la capacità di sintetizzare un argomento senza rielaborarlo personalmente; c) la capacità di rispondere correttamente ad una domanda specifica. METODI DI INSEGNAMENTO: Si è privilegiata la lezione frontale accompagnata dall’elaborazione di sintesi, stimolando in tal modo gli interventi degli alunni. TEMPI: Ore di insegnamento settimanali: due STRUMENTI DI VERIFICA (Con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo esame di stato): verifiche orali individuali,verifiche strutturate secondo le tipologie previste per la terza prova dell’esame di stato. CRITERI DEL LAVORO DIDATTICO Si è cercato di facilitare lo studio della disciplina fornendo, per ogni modulo, degli schemi di riferimento. In particolare, per lo svolgimento dell'azione didattica , le metodologie attuate sono state lezioni frontali e discussioni. A causa dell'esiguo monte ore rispetto alla vastità delle tematiche e dei contenuti, che peraltro ha previsto non è stato possibile svolgere tutto il programma. Per facilitare la sistematizzazione dei contenuti e l'esposizione degli stessi sono state fornite ai ragazzi, su tutti i principali argomenti trattati, domande aperte di una certa consistenza, più che altro da considerare come uno strumento di ripasso e focalizzazione dei contenuti principali. DESCRIZIONE DELLA CLASSE Si rimanda al programma di italiano per la descrizione della classe. L’INSEGNANTE Daniela Mingrone Lingua inglese a.s.2012-13 Insegnante Rosanna Brusca Programma svolto On Charge – English for electronics and telecommunications; ed.Petrini Contenuti : U1: The importance of science and technology - Nanotechnology : dream or reality ? - approfondimento tratto da “Breaking news”(BBC) : “Scientists make molecule-sized electric motor”. - The role of the Research: Tufts University, an American example – - searching information on the web- ricerca mirata e reporting activity Revision of the present and past tenses U2: Diodes and transistors - Conventional transistors overview and special transistors - Transistors – transforming our world - The birthplace of the transistor - Amplifiers Revision of the quantifiers U3: Communication modes - Electromagnetic waves and the electromagnetic spectrum U4 Radio and television communications - Radio transmission and reception - Transmission of television signals - From transmitter to TV screen - Plasma vs liquid crystals - Carbon TV: the future alternative to liquid crystal and plasma? - Decoders and encoders - Lasers U5: Antennas - What antenna do - Types of antenna U6: Artificial satellites and satellites communications - Types of artificial satellites Grammar: using impersonal language Grammar: If clauses Le unità 5 e 6 sono da svolgersi dopo il 15 maggio. Tempi - ore 14 10 2 14 4 2 Relazione finale Profilo della classe Ho assunto l’insegnamento della lingua inglese a partire da quest’anno scolastico. La classe all’inizio dell’anno scolastico si è presentata disomogenea nel possesso dei pre-requisiti in termine di conoscenze e competenze attestandosi su livelli non completamente adeguati ad affrontare l’ultimo anno di corso. Sono emerse difficoltà sia nella comprensione e nella espressione/elaborazione personale scritta ed orale, difficoltà riconducibili ad una carenza di una adeguata formazione di base linguistica ed di un metodo di lavoro poco efficace. Si è reso quindi necessario il riesaminare il metodo di lavoro e di studio in classe e a casa per favorire l’apprendimento dei discenti, incrementare la loro motivazione e promuovere una maggiore efficacia del processo insegnamento-apprendimento. Pertanto, i ritmi di apprendimento in itinere manifestati dalla classe (dovuti anche alle numerose assenze ) hanno comportato la necessità di ridefinire i tempi didattici. Inoltre le interruzioni dovute ai dieci giorni di occupazione nel mese di novembre, la pausa didattica effettuata all’inizio del quadrimestre per il recupero delle insufficienze del 1° quadrimestre, i diversi giorni di chiusura dell’Istituto (disinfestazione), e alcuni progetti e/o attività programmati per le classi quinte dal C.d.C. (corso sulla sicurezza, uscite didattiche, simulazione delle prove d’esame) hanno ridotto il numero delle lezioni (ore curricolari 2 ore a settimana) concorrendo ad un sensibile rallentamento dello svolgimento del programma. Conseguentemente il programma preventivato nel piano di lavoro non si è potuto svolgere nella sua completezza. La partecipazione è risultata discontinua, migliorando durante il secondo quadrimestre, soprattutto dopo la pausa didattica che ha visto il gruppo degli alunni di recupero piuttosto motivati, mostrando interesse per alcuni argomenti e tipologie di attività proposte, diventando nell’insieme più attiva. Sul piano del profitto, nella classe vi è un gruppo di elementi deboli che hanno una preparazione superficiale, ma anche un gruppo di buoni elementi che però hanno solo parzialmente messo a frutto le loro discrete capacità perché poco inclini ad un impegno didattico continuo e rigoroso. Solo pochi alunni hanno sempre evidenziato sensibilità per la materia e una certa inclinazione allo studio, che hanno consentito loro di realizzare un profitto discreto o decisamente buono. Metodologia Gli obiettivi prefissati per l'espressione orale dei discenti si sono ricercati utilizzando lezioni interattive ricorrendo ad attività di carattere comunicativo funzionale le quali rendono l’allievo soggetto attivo del processo di apprendimento e lo pone al centro dell’attività didattica. Il lavoro è stato organizzato a livello individuale, in coppia ed in gruppo assecondando in itinere le esigenze didattiche. Particolare attenzione è stata attribuita all'attività di comprensione del testo. Per la comprensione dell'argomento generale si è adottato il metodo di lettura globale, per la ricerca di informazioni specifiche la lettura esplorativa e per una comprensione più dettagliata la lettura analitica. Per la comprensione orale alcune attività si sono basate sulle attività proposte dal testo con ascolto di conversazioni radiofoniche e interviste con correlati esercizi. Per la produzione scritta sono state attuate attività di scrittura guidata e composizione libera senza tralasciare esercizi di traduzione. L’obiettivo perseguito è stato quello di far acquisire in lingua inglese una conoscenza di argomenti attinenti all’indirizzo di studio maggiormente affrontati nelle materie tecniche - elettronica e telecomunicazioni – partendo quindi dall’argomento svolto in una delle due discipline per agevolare il trasferimento delle conoscenze in lingua straniera. Strumenti Il libro di testo Lettore cd Appunti dell'insegnante Materiale autentico – BBC “Breaking News” La rete Verifiche Le verifiche si sono svolte in forma orale e scritta. Obiettivi raggiunti: Conoscenze: - conoscere i termini fondamentali relativi agli argomenti tecnici - conoscere termini specifici relativi agli argomenti tecnici Competenze: - comprendere e comunicare per iscritto e verbalmente gli argomenti tecnici - esaminare e comprendere testi e documenti autentici (scritti e orali) a carattere tecnico - comprendere, analizzare ed interpretare testi di vario genere Capacità: - sostenere conversazioni e riferire in lingua in merito ad argomenti conosciuti (tecnici e a carattere generale). - produrre testi ben strutturati su argomenti di attualità e specifici del proprio settore. - operare scelte e risolvere questioni relative ad alcune situazioni professionali. Programma di economia industriale classe V sez. AE Anno scolastico 2012/2013 Prof.ssa Canzoneri L’imprenditore e l’impresa Definizione di imprenditore Classificazione delle imprese: piccola impresa, agricola, commerciale, familiare Statuto dell’imprenditore commerciale La società Il contratto di società L’autonomia patrimoniale Società di persone e società di capitali La società semplice La società in nome collettivo La società in accomandita semplice La riforma del diritto societario La costituzione delle Società per azioni Modelli di organizzazione La società per azioni unipersonale La società a responsabilità limitata PROGRAMMA DI MATEMATICA a.s. 2012-2013 Classe 5 sez. Ae TESTO IN ADOZIONE: L. eF. Tonolini- a. Manenti Calvi Nuovo corso superiore di matematica ARGOMENTI DI ANALISI: Ripasso dei metodi di integrazione e dello studio di funzioni algebriche o trascendenti, con esercizi relativi. INTEGRALI IMPROPRI Integrali impropri per funzioni generalmente continue. Integrali estesi su intervalli illimitati. FUNZIONI DI DUE VARIABILI Dominio per z=f (x, y). Derivate parziali prime e seconde. Teorema di Schwarz (solo enunciato). Ricerca dei punti di massimo, di minimo e di sella mediante il calcolo dell’Hessiano. EQUAZIONI DIFFERENZIALI Generalità. Equazioni del 1° ordine. Teorema di Cauchy (solo enunciato). Vari tipi di equazioni differenziali: • a variabili separate e separabili. • Lineari omogenee e complete (dimostrazione). Equazioni differenziali del 2° ordine. Problema di Cauchy. Equazioni che si riconducono al 1° ordine. Equazioni lineari omogenee a coefficienti costanti: proprietà e calcolo dell’integrale generale tramite l’equazione caratteristica. Equazioni lineari complete: metodo delle costanti indeterminate. Data 12 maggio 2013 GLI ALUNNI L’INSEGNANTE Stefania Cipollari RELAZIONE FINALE CLASSE 5° Ae MATEMATICA A. S. 2012-2013 La classe, affidata alla sottoscritta solo al quinto anno, è composta da 20 ragazzi, tutti provenienti dallo stessa quarta più 2 della quinta dello scorso anno scolastico. Beneducati, ma poco interessati allo studio, solo una parte dei ragazzi ha seguito con profitto le lezioni (tre ore settimanali) e ha avuto un atteggiamento propositivo e corretto verso la scuola in generale, il restante della classe ha avuto un atteggiamento nei confronti dello studio molto superficiale. Le lezioni di matematica si sono svolte frontalmente con l’ausilio del testo in adozione, quale supporto necessario per l’acquisizione di un linguaggio scientifico adatto e per la risoluzione degli esercizi, fondamentali per la comprensione, l’analisi e la sintesi degli argomenti svolti. Tutti gli studenti sono stati chiamati più volte alla lavagna per risolvere esercizi di varia difficoltà o per ripetere gli argomenti trattati cercando di far acquisire un linguaggio scientifico adeguato; a volte i ragazzi sono stati divisi in piccoli gruppi per imparare a lavorare insieme e perché l’alunno più capace potesse aiutare quello in difficoltà. Sono state svolte le prove di verifica in un numero sufficiente per avere valutazioni congrue nel numero e nella varietà delle difficoltà incontrate; le valutazioni sono state attribuite dall’insufficienza grave all’ottimo a seconda delle risposte dei ragazzi riguardo al singolo argomento, al rispetto delle regole, allo studio continuo in classe e a casa, alla prontezza nel rispondere alle domande dal posto, al dialogo educativo in generale. INDICATORE PUNTI CONOSCENZE Corretta interpretazione del compito proposto e conoscenza delle formule da usare. 1-3 COMPETENZE Individuazione della strategia risolutiva, applicazione delle regole in modo adeguato. 0-3 COMPETENZE Corretto svolgimento dei calcoli. 0-2 CAPACITA’ Linearità, chiarezza, leggibilità dell’elaborato. Capacità di fare commenti e originalità nelle strategie di risoluzione. 0-2 TOTALE Griglia di valutazione per le prove scritte di Matematica OBIETTIVI MINIMI . Integrali definiti e indefiniti, integrali impropri solo formule elementari. Funzioni di due variabili: dominio, calcolo delle derivate parziali e ricerca dei punti estremali con esercizi di semplice risoluzione. Equazioni differenziali del 1°e del 2° ordine: generalità ed esercizi di semplice risoluzione. Alcuni alunni, più motivati e più interessati, hanno raggiunto buoni risultati; mediamente la preparazione è sufficiente anche se per alcuni alunni permangono delle difficoltà e lacune soprattutto a causa di uno scarso studio personale e mancanza di esercizio. Il programma dettagliato è stato visionato e approvato dagli studenti. Velletri 12 maggio 2013 L’insegnante Stefania Cipollari Programma di ELETTRONICA Classe 5AE Libro di testo: “Elettronica: componenti analogici e programmabili” Vol 3 E. Cuniberti – L. De Lucchi Editore Petrini Insegnanti: Donatella PICONE – Claudio TRENTA Amplificatore operazionale Parametri ideali e tipici Amplificatore invertente Amplificatore non invertente Inseguitore di tensione Sommatore invertente Sommatore non invertente Amplificatore differenziale Circuiti di condizionamento Generatori di tensione di riferimento Convertitore I/V e V/I Circuito integratore (ideale e reale) Circuito derivatore (ideale e reale) Comparatore invertente e non invertente Trigger di Schmitt Filtri Attivi Concetti generali e curve di risposta ideali e reali dei filtri Diagrammi di Bode (generalità) Funzione di trasferimento dei filtri reali del 1° ordine invertenti e non invertenti Cenni sui filtri di 2° ordine e di ordine n Generalità su tecniche di approssimazione (Butterworth, Chebyschev, Bessell) Generatori di forme d'onda con operazionale Multivibratore astabile con D.C. variabile Multivibratore monostabile con TM variabile Generatori di forme d'onda con NE555 Multivibratore astabile con D.C. variabile Multivibratore monostabile con TM variabile Acquisizione e distribuzione dati Schema a blocchi di un sistema di acquisizione, elaborazione e distribuzione dati Analisi funzionale dei singoli blocchi: • Trasduttore • Dispositivi di condizionamento del segnale • Filtro • Sample-Hold • Multiplexer e Demultiplexer analogici • Convertitori: o Generalità su DAC e ADC o Campionamento e Quantizzazione o DAC a resistori pesati e a scala R-2R o ADC flash, con SAR e a conteggio o Convertitori V/F e F/V A.S. 2012/2013 Esercitazioni di laboratorio: Amplificatore operazionale in configurazione invertente e non invertente. Sommatote invertente Differenziale con A.O. Astabile con A.O. Astabile con 555 con D.C. fisso e variabile Monostabile con 555 Circuito S/H Filtro attivo passa basso e integratore Relazione classe VAE La classe si è presenta in generale con un grado di attenzione e partecipazione più elevato degli anni precedenti, anche se ancora manca, da parte di alcuni studenti, un’accettazione convinta del valore del loro percorso formativo; talvolta si sono resi necessari richiami, in particolare ad alcuni studenti, per condurre in modo proficuo la lezione. Alcuni studenti hanno seguito in tutto il triennio con partecipazione ed impegno a casa, raggiungendo buoni risultati; diversi hanno conseguito un profitto appena sufficiente e pochi ancora sono impegnati nel recupero di lacune persistenti. Velletri 10/05/2013 Alunni Docenti Donatella PICONE Claudio TRENTA I.T.I.S “G. VALLAURI” – VELLETRI A.S. 2012 – 2013 CLASSE V A E PROGRAMMA DELLA DISCIPLINA SISTEMI AUTOMATICI Sistemi di controllo analogici: sistemi a catena aperta, sistemi a catena chiusa (regolatori, asservimenti), concetto di reazione, reazione positiva e negativa, elementi di un sistema di controllo; Metodi matematici nello studio dei sistemi: richiami matematici relativi al concetto di derivata e integrale, equazioni differenziali, richiami del teorema di Fourier, trasformata di Laplace e calcolo operazionale, antitrasformazione secondo Laplace, esempi e tabella delle trasformate di Laplace delle funzioni più comuni; Funzioni di trasferimento: definizione di funzione di trasferimento, segnali di prova e risposta di un sistema, caratteristiche di una funzione di trasferimento (accettabilità, ordine, tipo, forma canonica, guadagno statico, poli e zeri), rappresentazione dei poli e degli zeri nel piano di Gauss; Rappresentazioni grafiche di un sistema: schemi a blocchi, algebra degli schemi a blocchi, esempi di semplificazione di schemi a blocchi; Sistemi in condizione di regime permanente: generalità, teorema del valore finale, sistemi di regolazione in condizioni statiche, effetto dei disturbi su un sistema di regolazione, classificazione dei sistemi di controllo, errori di regolazione a regime per segnali d’ingresso non costanti; Sistemi in regime transitorio: generalità, elementi caratteristici della risposta di un sistema ad un segnale a gradino, teorema del valore iniziale, sistemi di I° ordine a catena aperta, risposta di un sistema di prim’ordine a segnali diversi; Comportamento di un sistema per segnali sinusoidali: generalità, rappresentazione di una funzione di trasferimento mediante diagrammi polari (Nyquist), esempi di tracciamento di diagrammi polari per funzioni diverse, valutazione del modulo di una funzione complessa in decibel e della fase, rappresentazione delle funzioni di trasferimento mediante diagrammi cartesiani (Bode) del modulo e della fase; Stabilità dei sistemi di controllo: generalità, stabilità di un sistema, stabilità dei sistemi a reazione negativa, criterio di Nyquist (ristretto e generalizzato), criterio di Bode, margine di fase e margine di guadagno, uso del diagramma di Bode del modulo e del regolino ai fini della verifica della stabilità di un sistema a sfasamento minimo, analisi della presenza di zeri positivi nella funzione 1+GH e criterio di Routh, stabilizzazione dei sistemi a reazione, a sfasamento minimo, mediante riduzione del guadagno statico di anello, cenno alla correzione del comportamento di un sistema tramite spostamento di una costante di tempo; Sistemi di controllo digitali: generalità, schema a blocchi completo di un sistema di acquisizione dati; Automi e PLC: dispositivi e automi in logica cablata e programmata, grafi di flusso, generalità e struttura di un PLC, PLC modulari e compatti, fasi di un PLC nel controllo di un sistema (acquisizione dati, elaborazione delle informazioni acquisite, rinfresco delle uscite), tempo di scansione, immagine di processo, organizzazione delle aree di memoria d’ingresso, uscita, lavoro (indirizzi), circuiti combinatori e sequenziali per mezzo di relè, concetto di autoritenuta, programmazione di un PLC mediante logica Ladder, contatti logicamente aperti e logicamente chiusi, istruzioni di SET e RESET, TIMER e CONTATORI, istruzioni DIFU e DIFD, flag di Ia scansione, contatti comandati con segnale di clock; Attività di Laboratorio: esercizi sui grafi di flusso, traduzione di un grafo di flusso in diagramma Ladder, esercizi sulle istruzioni SET e RESET, esercizi sul TIMER e sul CONTATORE, esperienza sull’accensione e spegnimento di due motori con un unico pulsante, esperienza sul motore reversibile, esperienza sull’automazione di una serranda, esperienza sul cancello scorrevole e sul cancello ad ante. Sistema semaforo: progettazione con l’ausilio del diagramma degli stati, simulazione e verifica reale. Controllo del sistema pistoni ad aria compressa, gestione automatizzata di un sistema per la marcatura di pezzi. Integrazione dell’esperienza relativa al cancello scorrevole mediante l’utilizzo delle istruzioni DIFU e DIFD. Controllo di un sistema di foratura automatica. Controllo di un sistema con nastro trasportatore e riconoscitore di pezzi. N.B. L’insegnante si riserva di completare alcuni argomenti - sistemi in regime permanente, sistemi in regime transitorio, stabilità - a causa del tempo limitato a disposizione. Anche l’attività di Laboratorio prevista all’inizio dell’anno dovrà essere confermata(vedi relazione). Relazione di Sistemi della classe V ART E La classe, formata da 22 allievi, ha sofferto fin dai primi giorni di scuola la complessità della disciplina: i frequenti richiami matematici (algebrici-trigonometrici-differenziali) e la richiesta di analisi di semplici sistemi hanno immediatamente evidenziato per alcuni studenti notevoli carenze, per altri diverse difficoltà a causa di uno studio discontinuo. Un ristretto gruppo, al contrario, metodico ed in possesso delle conoscenze di base, è sempre stato in grado di elaborare in modo disinvolto le molteplici problematiche richieste dalla materia. L’insegnante, dal canto suo, facendo leva sul feedback, sulle esercitazioni alla lavagna e sul laboratorio, ha cercato di chiarire e di approfondire il più possibile le parti più delicate degli argomenti che andava trattando. Al termine del primo quadrimestre, un utile corso di sostegno deliberato dal collegio dei docenti, ha ulteriormente permesso agli studenti in difficoltà di mettersi in pari e di rimontare la china. L’insieme delle valutazioni raccolte nel corso dell’A.S. autorizzano ad esprimere per la classe un giudizio medio poco più che mediocre. Il programma complessivo ha subito un rallentamento a causa delle lezioni perse per scioperi, corsi di recupero e corso ai discenti sulla sicurezza nei posti di lavoro. Velletri, 10/MAGGIO/2013 Gli insegnanti (Prof. Roberto Bologna) (Prof. Claudio Cesarini) ∇ I.T.I.S. ”G.Vallauri” ∇ Velletri PROGRAMMA TELECOMUNICAZIONE Prof. Convertino Carlo, Prof. Cesarini Claudio CL. 50Ae A.S. 2012/2013 Modulo 1 - Richiami di nozioni fondamentali della quarta classe Modulo 2 - La trasformata di Fourier Analisi a blocchi di un generico sistema di telecomunicazione. Analisi spettrale dei segnali , sviluppo in serie di Fourier , la trasformata di Fourier. Le bande dei segnali e di canale. Laboratorio – 1) Misure sui segnali Modulo 3 - La modulazione analogica Concetto di modulazione. Proprietà e applicazioni della modulazione. Analisi della modulazione di ampiezza AM con relativi spettri. Modulazioni DSB – SC , SSB . La modulazione in frequenza FM. Deviazione in frequenza, indice di modulazione, formula di Carson. Analisi dell’espressione matematica del modulato Sfm . Studio dello spettro del segnale e analisi ed utilizzo delle funzioni di Bessel. Generalità sulla modulazione di fase PM. Generalità sui rumori, definizione del S/N dei segnali. Processi di enfasi e deenfasi. Laboratorio : 2) Analisi di una modulazione AM – 3) Realizzazione di un modulatore AM con BJT Modulo 4 - La modulazione a portante impulsiva Analisi delle modulazioni PAM , PDM , PPM . Modulo 5 - Attività di recupero Su tutti i moduli si sono svolte azioni di recupero con questionari, esercitazioni di laboratorio, ripassi. Inoltre è stato svolto un corso di recupero di due settimane con relativa verifica sul programma svolto nel primo quadrimestre. Modulo 6 - Trasmettitori e ricevitori Modelli di trasmettitori a basso e alto livello. Analisi di un modulatore ad anello bilanciato. Analisi dei ricevitori supereterodina, la radio AM e FM. Demodulatore AM ad inviluppo. Generalità sui modulatori di frequenza VCO. Laboratorio – 4) Realizzazione di un demodulatore ad inviluppo Modulo 7 - La modulazione digitale Caratteristiche e vantaggi della modulazione digitale. Analisi di un sistema di comunicazione digitale. Analisi di un sistema passa basso. Generalità sulle codificazioni di linea. Studio dei codici di linea e di interfaccia: NRZ , NRZI , RZ , Manchester, Bifase Differenziale, AMI , multilivello 2B – 1Q . Generalità sulla Rigenerazione, Jitter ed interferenza intersimbolica ISI. Analisi di un sistema passa banda. La modulazione di ampiezza OOK e M - ASK . La modulazione di fase M – PSK e M - DPSK. Le costellazioni, i reticoli delle modulazioni .Generalità sulle modulazioni QAM e sui modulatori I – Q. La modulazione di frequenza FSK con le varianti MSK e GMSK. Modulo 8 - La Codifica dei segnali analogici La codifica PCM. Analisi di un CODEC PCM. Il campionamento, il teorema di Shannon, il circuito Sample and Hold. Processo di quantizzazione e relativa codificazione. Fase di compressione ed espansione a quantizzazione non uniforme. Modulo 9 - La Multiplazione FDM e TDM Analisi della tecnica di multiplazione FDM. Definizione di multiplazione TDM con relativa problematica dei tributari. La PDH e la SDH. Impostazione di una multiplazione PDH di primo livello E1 per PCM Modulo 10 - Reti a commutazione di pacchetto e LAN Questo modulo sarà sviluppato tempo a disposizione permettendo Protocolli e architetture di rete. Le reti IP. Le LAN Modulo 11 - Prevenzione Droghe Modulo 12 - Simulazioni prove d’esame Si sono effettuate due simulazioni, una sulla modulazione analogica e l’altra sulla modulazione numerica. RELAZIONE FINALE DI TELECOMUNICAZIONE A.S. 2012 / 2013 Classe 5°Ae prof. Convertino Carlo Si è sviluppato un programma ampio, ma a causa di molte ore di lezioni venute meno, non si è riusciti a svolgere tutto quello che si era programmato. Le numerose ore di lezioni saltate sono dovute alle seguenti cause : due settimane di occupazione scuola, due settimane di stage aziendale, due settimane di corso di recupero programmato a livello collegiale con relativa verifica finale, corso sulla sicurezza, visite esterne, cinema, recuperi in itinere. Inoltre si fa presente che le ore messe a disposizione per il laboratorio sono solo una a settimana. La classe presentava numerose lacune ad inizio anno scolastico e con un certo impegno ha cercato di recuperare. Il rendimento complessivo e appena sufficiente con alcuni alunni sicuramente buoni e costanti nell’impegno mentre altri risultano deboli, non molto inclini per le materie tecniche. I. T. I. S. " G. VALLAURI " di VELLETRI Programma svolto A. S. 2012/2013 Classe V AE Materia : Tecnologia Disegno Progettazione Ripasso Materiali semiconduttori Semiconduttori intrinseci e drogati Giunzione PN Trasduttori Generalità ed applicazioni Classificazione e parametri caratteristici Trasduttori di temperatura: caratteristiche generali e principio di funzionamento: Sensori bimetallici Termistori PTC ed NTC Dispositivi RTD Termocoppie Termoresistenze Sensori di temperatura integrati. Sensori di livello. Circuiti per l’elaborazione dei segnali generati da trasduttori. Trasduttori di luminosità: Caratteristiche generali e principio di funzionamento Fotoresistenze Fotodiodi Fototransistor Celle fotovoltaiche Fotoaccoppiatori Trasduttori di posizione : Potenziometri Resistivi: calcolo della funzione di trasferimento Capacitivi Induttivi Trasformatori differenziali Trasduttore estensimetrici: Caratteristiche generali e principio di funzionamento Trasformatori di posizione angolare e velocità Encoder incrementale Encoder assoluto Trasduttori di velocità e accelerazione:Caratteristiche generali e principio di funzionamento Dinamo tachimetrica Sensori di prossimità :Caratteristiche generali e principio di funzionamento Sensori di Hall. Attività di laboratorio: Sono stati proposti ed assegnati progetti diversi, divisi per gruppi di lavoro, in base alle capacità degli allievi ed ai loro interessi: Progettazione e realizzazione su circuito stampato di un circuito per il rilevamento di temperatura con LM35, convertitore A/D CA3162 e decoder CA3161, con multiplexing dei display. Progettazione e realizzazione di vari apparati con utilizzo e programmazione del PLC. Progettazione e realizzazione su circuito stampato di circuiti per l’automazione di una abitazione. Progettazione e realizzazione su circuito stampato di circuiti con utilizzo e programmazione del PIC . Progettazione e realizzazione su circuito stampato di circuiti con utilizzo e programmazione di ARDUINO . Approfondimenti teorici Convertitori a doppia rampa Data sheets del CA3161 e Ca3162 Architettura del PIC16F84 Parte principale del Set d’ istruzioni del PIC16F84 Modi d’indirizzamento del PIC16F84 Ambiente di sviluppo MPLAB La simulazione con MPLAB Architettura del PLC La programmazione in ladder Semplici esempi applicativi Fasi per la realizzazione del progetto Fase 1 Studio dei blocchi funzionali del circuito sia in laboratorio che in aula e disegno circuitale in ambiente Orcad Capture: Programmazione del microcontrollore, del PIC o del PLC per la gestione del sistema . Fase2 Verifica delle varie parti su bread board in fase di studio e progettazione Fase3 Cablaggio del circuito sperimentale e verifica del funzionamento complessivo Fase4 Sbroglio del circuito stampato in ambiente Orcad Layout su basetta doppia faccia Libro di testo Portaluri Bove - Tecnologia e disegno nella progettazione elettronica - Tramontana NB: le parti in corsivo sono ancora da svolgere Breve relazione: La classe ha inizialmente mostrato interesse ed entusiasmo, individuando, come progetti da realizzare, apparati di notevole complessità, ma successivamente solo alcuni degli allievi sono passati alla fase di progettazione e realizzazione effettiva, altri hanno semplificato il progetto iniziale, altri ancora si sono accontentati di eseguire schemi elettrici proposti dai docenti. I . T. I . S . “ G. V A L L A U R I ” – V E L L E T R I ( R M ) PROGRAMMAZIONE SVOLTA CLASSE 5 AE MATERIA: EDUCAZIONE FISICA A.S. 2012/2013 DOCENTE Sandro Mastrostefano Miglioramento capacità cardio respiratoria con attività a regime aerobico ; • Potenziamento muscolare generale eseguito attraverso esercizi a carico naturale ; • Esercizi di preatletica per il miglioramento della corsa ; • Incremento della mobilità articolare e della scioltezza muscolare ( esercizi attivi , passivi , stretching ) ; • Richiamo nella attività pratica di , alcune nozioni di anatomia e fisiologia del corpo umano , alcune norme di pronto soccorso nei più comuni traumi sportivi ed elementi di igiene alimentare ; • Affinamento dei gesti motori semplici con giochi presportivi ; • Tecnica e pratica del calcetto • Tecnica e pratica della pallavolo: Regole fondamentali del gioco e concetti illustrativi. Esercizi per impostare e apprendere il palleggio e suoi difetti più frequenti; Riprese basse:riprese senza rullata. Tecnica e meccanica del bagher; La battuta :Dall’alto a Tennis, a bilanciere , dal basso all’italiana; La schiacciata: procedimento didattico per l’apprendimento della schiacciata. Il Muro : tecnica e meccanica del muro, muro a due, esercitazioni del muro. • Tecnica e pratica della Pallacanestro: Regolamento della pallacanestro Gli arresti in campo in un tempo e a due tempi; Il terzo tempo: correzione difetti più frequenti nell’uso del terzo tempo; Passaggi : Due mani al petto , ad uncino , laterale , due mani dall’alto , con battuta a terra; La difesa : tipi di blocco ( davanti , laterale , dietro , cieco ) La partita con applicazione di tutte le regole della Pallacanestro. • • Cenni e valutazioni fisiologiche su alcuni sistemi degli apparati del corpo umano quali : L’apparato circolatorio,il sistema scheletrico,il sistema muscolare,l’apparato respiratorio,sistemi energetici Effettuazione di test attitudinali standardizzati comprendenti: Forza,Resistenza,Velocità,Mobilità articolare Velletri, 11/05/2013 Gli alunni ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- L’insegnante Prof. Sandro Mastrostefano _______________________________ PERCORSO DIDATTICO-EDUCATIVO DI R.CATTOLICA A.S. 2012/2013 CLASSE V SEZ. AE (prof. A. SCHIAVI) LA MORALE CRISTIANA PREMESSA La morale cristiana non si fonda su una mera conoscenza di norme da rispettare, spesso identificate come norme del “non fare”, che vengono riassunte nella regola d'oro di cultura ebraica: “Non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te”. La morale cristiana si fonda sulla persona di Gesù Cristo che, attraverso la sua morte e resurrezione, libera l'umanità dalla schiavitù del male (peccato), perché ogni uomo possa collaborare alla realizzazione di un mondo più umano e più giusto. Nel rispetto della legislazione concordataria ho proposto agli alunni di questa classe il seguente percorso. CONTENUTI Etiche filosofiche e morale cristiana; Relativismo etico; Parole chiave della Morale † Coscienza, Libero Arbitrio, Norma Morale, Libertà e responsabilità, Bene e Male, Grazia e Peccato. Vizi e Virtù dell'uomo contemporaneo; Virtù Cardinali e Virtù Teologali Parole antiche eppur sempre nuove † Ascolto, Accoglienza, Solidarietà. Etica Cristiana delle relazioni: † Dall'analisi di gravi problemi come guerra, violenza, razzismo, antisemitismo, xenofobia, pedofilia, omofobia, pseudo-politica (…), alla ricerca di un percorso cristiano per la costruzione di una cultura di pace. Etica Cristiana della vita: † Dall'analisi di gravi e traumatici problemi esistenziali come aborto, eutanasia, pena di morte, suicidio (…) , alla ricerca del senso della vita umana cosicché essa possa essere accolta come un dono di Dio affidato nelle mani dell'uomo. Etica Cristiana della solidarietà: † Dall'analisi di una totale indifferenza ai problemi del terzo mondo e di una mancanza di sensibilità del mondo occidentale sulle nuove forme di povertà come anziani, disoccupati, malati, disabili, immigrati (…), alla ricerca di uno stile di vita più attento alle difficoltà degli ultimi. METODOLOGIA Audiovisivi Lezione espositiva Riferimenti biblici di passi scelti Riferimenti a documenti conciliari (Conc. Vat. II) Riferimenti ad encicliche Riferimenti storici e filosofici Riferimenti a lezioni svolte nei precedenti A.S. VALUTAZIONE Tutta la classe ha partecipato con attenzione ed interesse alla disciplina raggiungendo buoni risultati. Ci sono alunni che hanno raggiunto risultati eccellenti. Il presente documento sarà immediatamente affisso all’albo dell’Istituto e pubblicato sul sito dell’Istituto. IL CONSIGLIO DI CLASSE N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 MATERIE DOCENTE FIRMA Italiano - Storia Lingua straniera Economia Industriale Matematica Elettronica Sistemi Telecomunicazioni T.D.P. Lab. Elettronica Lab. Sistemi - Telecom. Lab. TDP Educazione fisica Religione Daniela MINGRONE Rossana BRUSCA Antonella CANZONERI Stefania CIPOLLARI Donatella PICONE Roberto BOLOGNA Carlo CONVERTINO Rossella ROSSETTI Claudio TRENTA Claudio CESARINI Gianni ACCIARITO Sandro MASTROSTEFANO Antonino SCHIAVI Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Toraldo Velletri, 14/05/2013 ……………………………………………