Classe 5 AE AS 2012 / 2013 - ITIS G. Vallauri Velletri

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Classe 5 AE AS 2012 / 2013 - ITIS G. Vallauri Velletri
I.T.I.S. "G.Vallauri" di Velletri
Documento del Consiglio di classe
Classe 5 AE
A.S. 2012 / 2013
1. SINTETICA DESCRIZIONE DELLA SCUOLA
1.1 Strutture e attrezzature
L’Istituto è frequentato da un alto numero di alunni per la maggior parte pendolari;
L’Istituto è dotato di un numero sufficiente di laboratori discretamente attrezzati, della
palestra e di un campetto esterno per il gioco del calcetto e di una biblioteca .
1.2 Relazioni tra scuola e territorio
La scuola si è sempre mostrata sensibile alle esigenze e alle problematiche del territorio
nel quale opera, costruendo rapporti con le aziende e con gli enti locali. La pendolarità
degli allievi a volte ha impedito loro di partecipare attivamente a quanto veniva proposto.
1.3 Collaborazione tra scuola e altre istituzioni
Molti studenti hanno partecipato a stage aziendali con le aziende del territorio inseriti nel:
Progetto Alternanza Scuola-Lavoro
Il Ministero della Pubblica Istruzione, con il disegno di legge n. 1306, prevede la
partecipazione dei ragazzi delle superiori a partire dal terzo anno, a piani annuali di stage
aziendali con la possibilità di alternare studio e lavoro.
L’ Alternanza è parte integrante dell’attività formativa, è una combinazione di preparazione
scolastica e di esperienze sul posto di lavoro, mette in grado gli studenti ad acquisire
attitudini, conoscenze e abilità utili allo sviluppo della loro professionalità.
L’acquisizione di abilità dentro l’azienda avviene attraverso “il fare” e non attraverso la
trasmissione teorica di regole.
L’interazione Scuola-Azienda implica una pari assunzione di impegno e responsabilità,
nell’individuare e condividere un progetto formativo personalizzato atto a condurre lo studente
verso l’acquisizione di specifiche competenze, riconosciute e ritenute significative sia dai
docenti che dagli operatori del mondo del lavoro.
L’odierno quadro di Riforma ha promosso e dato un forte impulso alla didattica per
competenze nonché ai relativi metodi di valutazione. Tale scelta strategica, messa in
evidenza nelle linee guida per l’attuazione del Riordino dei nuovi indirizzi, costituisce un
ulteriore e significativo incentivo all’attuazione di percorsi di ASL volti ad un’acquisizione di
competenze e conoscenze valutabili.
Le classi 5°AE e 5° BI hanno partecipato al progetto triennale Alternanza Scuola-Lavoro
nel 2010/11, 2011/12, 2012/13.
Tale progetto ha utilizzato la quota del 20% di autonomia scolastica prevedendo:
•
Tirocini aziendali.
•
Visite d’istruzione ad aziende e enti di ricerca.
•
Lezioni integrative.
•
Partecipazione a convegni e conferenze .
Il tirocinio si è svolto durante i mesi di gennaio-febbraio e ha avuto la durata di 40 ore nel
primo anno e 80 ore negli anni successivi.
Le aziende coinvolte sono situate sul territorio intorno a Velletri, da Frascati a Latina e sono di
piccole e medie dimensioni, appartengono prevalentemente al settore elettronico e
informatico, ma sono stati coinvolti anche il Comune e l’Ordine degli Avvocati di Velletri.
Per le Visite d’istruzione di una giornata sono state preferite le grosse aziende come l’ABB
di Santa Palomba e la Centrale Telecom di Latina, mentre per gli enti di ricerca l’ESA di
Frascati.
Le Lezioni svolte dai docenti interni, delle materie tecnico-scientifiche e giuridicoumanistiche, sono risultate funzionali al lavoro in azienda (redazione di una relazione tecnica,
utilizzo di strumentazione, tecniche di laboratorio, organizzazione aziendale, rapporti
relazionali e linguaggio appropriato).
Le Lezioni svolte da esperti esterni hanno trattato:
“La sicurezza sui luoghi di lavoro” (10 ore nel 2012 e 30 ore nel 2013)
L’ERFAPLAZIO in base ad un progetto realizzato con il nostro Istituto, ha tenuto il corso di
30 ore nel 2013 per far conseguire agli alunni la certificazione relativa al MODULO A della
sicurezza sui luoghi di lavoro . La classe, quasi al completo, ha partecipato al progetto ed
ha conseguito la certificazione. Si allega il relativo programma.
Giorno
Giovedì 7/03
Ora
Classe
14,00 -17,00
5AE-5BI
11,00 -14,00
5AE-5BI
Modulo 1 – 3 ore
L’approccio alla prevenzione attraverso il D.Lgs. 81/2008 La filosofia del D.Lgs.
81/2008 in riferimento alla organizzazione di un Sistema diPrevenzione aziendale,
alle procedure di lavoro, al rapporto uomo-macchina e uomo ambiente/sostanze
pericolose, alle misure generali di tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione
dei rischi.
Il sistema legislativo
• La gerarchia delle fonti giuridiche
• Le Direttive Europee
• La Costituzione, Codice Civile e Codice Penale
• L’evoluzione della normativa sulla sicurezza e igiene del lavoro
• Statuto dei Lavoratori e normativa sulla assicurazione obbligatoria contro gli
infortuni e malattie professionali
• L’organizzazione della prevenzione in azienda, i rischi considerati e le misure
preventive esaminati in modo associato alla normativa vigente collegata
Venerdì 8/03
Modulo 1 – 1 ora
• La legislazione relativa a particolari categorie di lavoro: lavoro minorile, lavoratrici
madri, lavoro notturno, lavori atipici, etc.
• Le norme tecniche UNI, CEI e loro validità
Modulo 2 – 2 ore
I soggetti del sistema aziendale, obblighi, compiti, responsabilità
• il Datore di lavoro, i Dirigenti e i Preposti
• il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), gli Addetti del SPP
• il Medico Competente (MC)
• il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)e il Rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST)
• gli Addetti alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e pronto soccorso
• i Lavoratori
• i Progettisti, i Fabbricanti, i Fornitori e gli Installatori
• i Lavoratori autonomi
Martedì 12/03
11,00 -14,00
5AE-5BI
14,00 -17,00
5AE-5BI
8,10 -11,10
5AE-5BI
8,10 -11,10
5AE-5BI
Modulo 2 – 2 ore
Il sistema pubblico della prevenzione
• Vigilanza e controllo
• Il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni
• Le omologazioni, le verifiche periodiche
• Informazione, assistenza e consulenza
• Organismi paritetici e Accordi di categoria
Modulo 3 – 1 ora
Criteri e strumenti per l’individuazione dei rischi
• Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione
Giovedì 14/03
Modulo 3 – 3 ore
Criteri e strumenti per l’individuazione dei rischi
• Principio di precauzione, attenzione al genere, clima delle relazioni aziendali,
rischio di molestie e mobbing
• Analisi degli infortuni: cause, modalità di accadimento, indicatori, analisi statistica
e andamento nel tempo, registro infortuni
• Le fonti statistiche: strumenti e materiale informativo disponibile
• Informazione sui criteri, metodi e strumenti per la valutazione dei rischi (Linee
guida regionali, linee guida CEE, modelli basati su check list, norma UNI EN
1050/98, ecc.)
Documento della Valutazione dei Rischi
Documento della valutazione dei rischi
• Contenuti e specificità: metodologia della valutazione e criteri utilizzati
• Individuazione e quantificazione dei rischi, misure di prevenzione adottate o da
adottare
• Priorità e tempistica degli interventi di miglioramento
• Definizione di un sistema per il controllo della efficienza e della efficacia nel
tempo delle misure attuate
Venerdì 15/03
Modulo 4 – 3 ore
La classificazione dei rischi
• Rischio da ambienti di lavoro
• Rischio elettrico
• Rischio meccanico, Macchine, Attrezzature
• Rischio movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto)
• Rischio cadute dall’alto
• Le verifiche periodiche obbligatorie di apparecchi e impianti
Martedì 19/03
Modulo 4 – 1 ora
La classificazione dei rischi
• Rischio di incendio ed esplosione
• Il quadro legislativo antincendio e C.P.I.
• Gestione delle emergenze elementari
Modulo 5 – 2 ore
La valutazione di alcuni rischi specifici (parte I)
• Principali malattie professionali
• Rischio cancerogeni e mutageni
Giovedì 21/03
14,00 -17,00
5AE-5BI
14,00 -17,00
5AE-5BI
9,30 -12,30
5AE-5BI
9,30 -12,30
5AE-5BI
Modulo 5 – 2 ore
La valutazione di alcuni rischi specifici (parte I)
• Rischio biologico
• Tenuta dei registri di esposizione dei lavoratori alle diverse tipologie di rischio che
li richiedono
Modulo 6 – 1 ora
La valutazione di alcuni rischi specifici (parte II)
• Rischio rumore
• Rischio vibrazioni
Martedì 26/03
Modulo 6 – 3 ore
La valutazione di alcuni rischi specifici (parte II)
• Rischio videoterminali
• Rischio movimentazione manuale dei carichi
• Rischio da radiazioni ionizzanti e non ionizzanti
• Rischio da campi elettromagnetici
• Il microclima
• L’illuminazione
Mercoledì 27/03
Modulo 7 – 3 ore
Le ricadute applicative e organizzative della valutazione dei rischio
• Il piano delle misure di prevenzione
• Il piano e la gestione del pronto soccorso
• La sorveglianza sanitaria: (definizione della necessità della sorveglianza sanitaria,
specifiche tutele per le lavoratrici madri, minori, invalidi, visite mediche e giudizi di
idoneità, ricorsi)
• I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): criteri di scelta e di utilizzo
• La gestione degli appalti
Assemblea Istit. /04
Modulo 7 – 1 ora
La informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori (nuovi assunti,
RSPP, RLS, RLST, addetti alle emergenze, aggiornamento periodico)
Verifica finale di apprendimento - 2 ore
Alcuni studenti della 5AE (Fabio Fusacchia e Leonardo
organizzati dall’INFN di Frascati con il seguente programma:
Sciotti) hanno partecipato agli stage estivi 2012
STAGES PER STUDENTI DI SCUOLA SECONDARIA
DI SECONDO GRADO
www.lnf.infn.it/edu/stagelnf/
Stages Estivi e Residenziali
11 - 22 Giugno 2012
PROGRAMMA: 11 - 15 Giugno 2012 (Tabelle 1 - 2)
N.B. : Gli studenti degli stages di elettronica e meccanica, saranno inseriti nei Gruppi di lavoro
(Tabella 2) fin da lunedì 11 per tutta la durata degli stages.
Pre-requisiti: gli studenti dovranno prendere visione, insieme ai loro insegnanti, delle "Lezioni
di Fisica" pubblicate sul sito web dei LNF http://www.lnf.infn.it/media/
Lunedì 11 Giugno 2012 - Aula B. Touschek
08:30 - 10:00 Registrazione e Benvenuto
10:00 - 10:30 Presentazione INFN-LNF
10:30 - 11:30
Introduzione alla Meccanica
Quantistica
C. Bloise
D. Babusci
11:30 - 13:30 Inserimento nei gruppi e Informativa Sicurezza Tabella 1 - Tabella 2
13:30 - 14:30 Pausa Pranzo
14:30 - 16:00 Visita agli apparati sperimentali
M. Bellaveglia, E. Di Pasquale, G. Gatti,
P. Gianotti, C. Ligi, G. Patrizi
Martedì 12 Giugno 2012 - Aula B. Touschek
09:00 - 10:00 Modello Standard
V. Del Duca
10:00 - 11:00 Analisi dati
C. Bloise
11:00 - 13:30 Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella 2
13:30 - 14:40 Pausa Pranzo
14:40 - 16:00
Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella
2
Mercoledì 13 Giugno 2012 - Aula B. Touschek
09:00 - 10:00
Introduzione agli Acceleratori di
particelle I parte
C. Milardi
10:00 - 11:00 Superconduttività ( 1 - 2 - 3 - 4 - 5 ) D. Di Gioacchino
11:00 - 13:30 Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella 2
13:30 - 14:40 Pausa Pranzo
14:40 - 16:00 Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella 2
Giovedì 14 Giugno 2012- Aula B. Touschek
09:00 - 10:00
Introduzione agli Acceleratori di
particelle II parte(video)
C. Milardi
10:00 - 11:00
Breve rassegna sulla fisica del
Neutrino
A. Longhin
11:00 - 13:30 Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella 2
13:30 - 14:40 Pausa Pranzo
14:40 - 16:00 Gruppi di lavoro Tabella 1 - Tabella 2
Venerdì 15 Giugno 2012 - Aula B. Touschek
09:00 - 11:00 I rivelatori di particelle
G. Finocchiaro
11:00 - 11:15 Intervallo
11:15 - 12:30 LHC
V. Del Duca
12:30 - 13:30 Conclusioni e consegna attestati solo studenti prima settimana
13:30 - 14:40 Pausa Pranzo
14:40 - 16:00 Gruppi di lavoro solo studenti seconda settimana - Tabella 2
PROGRAMMA: 18 - 22 giugno 2012 (Tabella 2)
Attività presso i gruppi sperimentali nell'ambito dell'orario lavorativo 8.00 - 16.00
N.B.: Venerdì 22 Giugno ore 9.30 - Aula B. Touschek : Presentazione relazioni elaborate
dagli studenti e consegna attestati. Insegnanti, genitori, alunni e presidi dei vari istituti sono
invitati a partecipare.
In particolare sono stati inseriti nel seguente gruppo di ricerca :
Elettronica - Div. Ricerca
Aula Master Ed. 4
Ed hanno affrontato il seguente argomento :
“Simulazione elettronica analogica e digitale con SPICE”
producendo una relazione e presentazione con PP dal titolo:
“Simulazione e progettazione analogica con SPICE e progettazione di un Layout”
1.4 Finalità istituzionali connesse con la tipologia dell’indirizzo
(Profilo professionale)
Obiettivo del nuovo curricolo è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi
in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto
di vista tecnologico sia da quello dell'organizzazione del lavoro.
Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti:
- versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento;
- ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi
nuovi e di adattamento alla evoluzione della professione;
- capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi.
Negli indirizzi del settore elettrico - elettronico, l'obiettivo si specifica nella formazione di
una accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali
e aggiornate conoscenze delle discipline elettriche ed elettroniche, integrate da organica
preparazione scientifica nell'ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture
economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali.
Per tali realtà, il Perito Industriale per l'Elettronica e le Telecomunicazioni, nell'ambito del
proprio livello operativo, deve essere preparato a:
- partecipare con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo;
- svolgere organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti;
- documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici
del proprio lavoro;
- interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali
dell'azienda in cui opera;
- aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione di attività.
Il Perito Industriale per l'Elettronica e le Telecomunicazioni deve, pertanto essere in grado
di:
- analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;
- analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi anche complessi, di generazione,
elaborazione e trasmissione di suoni, immagini e dati;
- partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo anche complessi
sovrintendendo alla manutenzione degli stessi;
- progettare realizzare e collaudare sistemi semplici ma completi, di automazioni e
telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica
presente sul mercato;
- descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e
scriverne il manuale d'uso;
- comprendere manuali d'uso, documenti tecnici e redigere brevi relazioni in lingua
straniera.
2. PROFILO DELLA CLASSE
2.1 Presentazione della classe
La classe è composta da ventidue studenti con una preparazione iniziale mediamente
sufficiente, ma molto diversificata tra gli elementi della classe, infatti diversi alunni hanno
contratto debiti in varie discipline, durante il 4° anno.
Alcuni invece hanno avuto una promozione oltre che senza debiti anche con valutazioni
medio-alte.
Gli allievi sono tutti provenienti dalla classe IV AE ad eccezione di due studenti ripetenti
della VAE dello scorso A.S..
Dal punto di vista disciplinare la classe si presenta in generale con un grado di attenzione
e partecipazione più elevato degli anni precedenti, anche se è risultata ancora faticosa,
da parte di alcuni studenti, un’accettazione convinta del valore del loro percorso formativo;
talvolta si sono resi necessari richiami, in particolare ad alcuni studenti, per condurre in
modo proficuo la lezione.
E’ da evidenziare comunque l’impegno di quegli allievi che sempre hanno partecipato al
dialogo educativo con serietà e qualità negli interventi.
I rapporti umani all’interno del gruppo e con gli insegnanti sono risultati nel tempo sempre
più soddisfacenti.
2.2 Stabilità dei docenti
La classe V AE ha avuto una stabilità di insegnanti piuttosto regolare anche se con
qualche eccezione.
Il consiglio di classe è composto da molti docenti che seguono gli alunni dall’inizio del
terzo anno (Diritto, Elettronica, Educazione fisica, Lab. Sistemi), altri dal quarto anno
(Telecomunicazioni, TDP, Lab. TDP), altri ancora dal quinto anno (Italiano, Storia, Inglese,
Matematica,Sistemi, Religione).
2.3. Frequenza e partecipazione alla vita scolastica
La frequenza di alcuni studenti non è stata sempre costante con conseguente
partecipazione superficiale e discontinua. La presenza degli studenti che hanno
partecipato con costanza ed interesse ha comunque permesso di instaurare un proficuo
dialogo educativo.
2.4. Partecipazione delle famiglie
La partecipazione delle famiglie è stata sollecitata dal Consiglio di Classe. I genitori si
sono resi più consapevoli delle difficoltà incontrate dai loro figli e, in diversi casi, situazioni
a rischio hanno avuto una positiva evoluzione.
3. ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ RISPETTO AGLI OBIETTIVI FISSATI
3.1. Tipologia del lavoro collegiale (consigli di classe, aree disciplinari, ecc.)
Non sempre l’attività didattica si è svolta in modo collegiale. In generale ogni docente ha
condotto un lavoro individuale confrontandosi durante lo svolgimento dei consigli di classe
e in incontri tra alcuni di loro concordati.
3.2. Percorso formativo
Per quanto riguarda l’area umanistica gli insegnanti hanno utilizzato in genere la tipologia
di lezione frontale e interattiva, ritenendo che tale modalità avrebbe consentito una più
facile attuazione dei contenuti proposti ai discenti.
In merito all’area tecnico – scientifica, oltre alla tipologia su menzionata la didattica è stata
organizzata attraverso gruppi di lavoro soprattutto nelle attività di laboratorio.
3.3. Attività di recupero e potenziamento
I docenti, secondo le indicazioni del C. d. D., hanno attivato corsi di recupero antimeridiani,
da svolgersi durante le ore di lezione sospendendo momentaneamente la prosecuzione
del programma, che perciò ha subito un rallentamento e una lieve contrazione.
Per le attività di potenziamento è stata prevista l’apertura dei laboratori per 6 ore, nel mese
di maggio, al fine di preparare i progetti di Esame di Stato riguardanti le materie tecniche.
3.4. Attività finalizzate all’integrazione del percorso formativo:
Attività extracurricolari
[NO]
Viaggi di istruzione,
visite di istruzione
[NO]
Cinema
[NO]
Conferenze
[NO]
Solidarietà, volontariato
[NO]
[SI]
X
[SI]
X
[SI]
X
[SI]
X
[SI]
X
Stage in aziende del territorio
Visita guidata a Roma
Visita guidata alla Telecom sede di Latina.
Film previsti dalla programmazione d’Istituto.
Le conferenze sono riportate di seguito.
AVIS
3.5. Orientamento scolastico e professionale
Durante l’anno la classe ha partecipato a incontri di orientamento nel mondo del lavoro e postdiploma.
La classe ha partecipato alle seguenti conferenze:
• “ Il mio futuro.. da oggi. Scegliere bene, studiare con passione, lavorare con piacere”. 6 e 7
dicembre 2012 - Spazio espositivo MACRO Testaccio – La Pelanda, piazza Orazio
Giustiniani, 4 Roma. Organizzato dall'Ufficio Scolastico Regionale.
• “IFTS e ITS: L’ANVAGUARDIA DELLA FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE
SUPERIORE” “La Pelanda”.
• ITS percorsi di Alta Formazione per Tecnici della Comunicazione, Marketing delle filiere
turistiche e delle attività culturali.
• Incontro con l'ADECCO e Jhonson & Jhonson come le quinte dello scorso anno (data da
definire).
4. TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE PER CIASCUNA DISCIPLINA
Lavori di gruppo
Lezioni frontali
Ricerche
Tesine
Processi
individualizzati
Recupero
Integrazione.
Altro
AREA COMUNE
Inglese
Matematica
Italiano
Storia
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Mezzi
Mezzi
audiovisivi audiovisivi
Ed.Fisica
X
X
Diritto
Lavori di gruppo
Lezioni frontali
Ricerche
Tesine
Processi
individualizzati
Recupero
Integrazione
Laboratorio
Altro
X
AREA D’INDIRIZZO
Elettron Sistemi Telecom.
.
.
X
X
X
X
X
X
TDP
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
5.1 Valutazione iniziale della classe
Per la valutazione iniziale, gli insegnanti che avevano già seguito la classe si sono basati sulla loro
conoscenza, gli altri hanno effettuato una valutazione diagnostica in occasione delle prime
verifiche.
Le valutazioni intermedie sono state sia di carattere formativo sia, alla fine di ogni unità didattica,
di carattere sommativo.
Le valutazioni finali hanno tenuto conto sia degli obiettivi didattici raggiunti sia del reale percorso
di apprendimento di ogni allievo.
5.2 Strumenti utilizzati per l’accertamento di:
1 Conoscenze
2 Competenze
3 Capacità
In genere per tutte le materie si sono svolte almeno due verifiche orali a quadrimestre. Le verifiche
scritte per le materie che prevedono questa valutazione sono state almeno due a quadrimestre. In
particolare per Italiano si sono svolte prove costituite dalla produzione di un testo espositivo,
dall’analisi testuale di un testo letterario e dallo svolgimento di un saggio o di un articolo.
CONOSCENZE
Area linguistica e umanistica: uso della lingua italiana e straniera, linguaggi settoriali, fatti, teorie,
sistemi concettuali.
Area tecnico – scientifica: uso della lingua italiana linguaggi settoriali, contenuti fondamentali delle
discipline.
COMPETENZE
Area linguistica e umanistica: analisi di testi semplici, analisi di testi complessi, uso di linguaggi
specifici e settoriali, individuazione dei rapporti di causa ed effetto, uso di termini specifici.
Area tecnico scientifica: analisi di sistemi semplici, analisi di sistemi complessi, descrizione e
rappresentazione di fenomeni o attività con codici diversi, individuazione di rapporti di causa ed
effetto, uso di termini specifici.
CAPACITA’
Area linguistica e umanistica: capacità nella produzione di testi, capacità interpretative,
individuazione delle interrelazioni in ambienti diversi, approfondimenti critici.
Area tecnico scientifica: capacità di applicare e confrontare i contenuti appresi, capacità di analisi e
di sintesi, capacità di comunicare i contenuti con linguaggio specialistico e corretto, capacità
critiche e logico – interpretative, capacità di collocare in contesti più ampi i principali fenomeni
naturali, capacità rielaborative dei concetti acquisiti in situazioni diverse, capacità organizzativa del
proprio lavoro, capacità di applicare le conoscenze e di integrare con il gruppo.
Il consiglio di classe ha usato il seguente sistema valutativo; gli insegnanti dall’inizio dell’anno si
sono sempre più venuti avvicinando all’utilizzo di una griglia di valutazione che considerasse i voti
da 1 a 10 seguendo questi gradi:
1 - 2 Rifiuto di sottoporsi alle verifiche (“impreparato”)
3 Poche conoscenze disarticolate
4 Conoscenze disarticolate per quantità e qualità
5 Conoscenze poco e/o non bene articolate, sufficienti per quantità anche se non per qualità;
oppure poche conoscenze di sufficiente livello qualitativo
6 Conoscenze sufficientemente articolate per costruire l’impianto base della disciplina.
7 Conoscenze articolate in grado di ricostruire in modo sistematico e coerente l’impianto base
della disciplina
8 Capacità autonome di approfondimento e buona conoscenza della disciplina
9 Capacità personali di approfondimento e di riflessione critica sulla base di una preparazione
particolarmente solida sorretta da un pensiero sistematico e coerente che si articola anche a
livello interdisciplinare
10 Particolare pregio e originalità o merito, oltre a sviluppo ottimale delle capacità di
rielaborazione critica delle strutture profonde del sapere.
5.3 Prove utilizzate per l’accertamento delle Conoscenze,Competenze,Capacità
Prove strutturate
chiusa
Prove strutturate
aperta
a
a
risposta [NO] [SI]
X
risposta [NO] [SI]
X
Prove tradizionali
Prove pluridisciplinari
Interrogazioni orali
Interrogazioni dal
posto di lavoro
Compiti a casa
Lavori di gruppo
banco
[NO] [SI] prescritte
X
X
[NO] [SI]
X
[NO] [SI] prescritte
X
X
e/o [NO] [SI]
X
[NO] [SI]
X
[NO] [SI]
X
frequenti
X
frequenti
X
occasionali
periodiche
occasionali
periodiche
frequenti
occasionali
periodiche
frequenti
Occasionali
X
occasionali
periodiche
periodiche
occasionali
periodiche
occasionali
periodiche
occasionali
periodiche
frequenti
frequenti
X
frequenti
X
frequenti
X
6. SIMULAZIONE DI PROVA
6.1 Prima prova
La classe ha svolto due simulazioni di prima prova secondo le tipologie previste per l’esame
di stato.
6.2 Seconda prova
Si sono effettuate due simulazioni, una sulla modulazione analogica e l’altra sulla
modulazione numerica.
6.3. Terza prova
MATERIE COINVOLTE
Ita Sto L.St Mat Dir Ele Sis Tel
TIPOLOGIA
Trattazione sintetica di argomenti
Quesiti a risposta singola
Quesiti a risposta multipla
Problemi a soluzione rapida
Casi pratici e professionali
Sviluppo di progetti
[NO]
[SI]
[SI]
[NO]
[NO]
[NO]
10
20
X
X
X
X
X
X
Si riportano di seguito le due simulazioni di terza prova proposte.
X
X
TDP
X
X
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “VALLAURI”
Via S. D’ Acquisto - Velletri
Anno Scolastico 2012/13
Classe 5 AE
Elettronica e Telecomunicazioni
Simulazione TERZA PROVA – data : 21/03/13
*****************
DISCIPLINE: Storia, Inglese, Diritto, Matematica, T.D.P.
TIPOLOGIA: B/C
NUMERO DI DOMANDE: 20 multiple 10 singole
TEMPO A DISPOSIZIONE: 100 minuti
*****************
Candidato
Cognome……………………………………………………………….
Nome……………………………………………………………………
Firma……………………….……………………………………………
Terza prova
VAe
STORIA
La modifica della legge elettorale e le elezioni del 1924 (Max 5 righe)
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Il comunismo di guerra e sue conseguenze economiche e sociali (Max 5 righe)
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………….…………
Lo slogan “vittoria mutilata” e l’impresa di Fiume espressero le posizioni
1. del governo, che era insoddisfatto di quanto i ministri Orlando e Sonnino avevano ottenuto nei
trattati del 1919
2. del governo e dei liberali, che rivendicavano la città di Fiume, di popolazione a maggioranza
italiana
3. dei nazionalisti e dei socialisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e
rivendicavano Dalmazia, Istria, promessa dal Patto di Londra, e la città di Fiume
4. dei nazionalisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e rivendicavano Dalmazia e
Istria, promessa dal Patto di Londra, e le città di Fiume
L’ultimo governo Giolitti, con il trattato di Rapallo del 1920, ottenne che la città di Fiume
1. fosse assegnata all’Italia
2. fosse assegnata alla Iugoslavia
3. fosse affidata all’amministrazione di Francia e Inghilterra
4. fosse dichiarata città libera
Il governo di coalizione formato nel 1922 in seguito alla nomina a primo ministro di Mussolini
1. era costituito anche da esponenti liberali, del Partito popolare e del Partito socialista
2. intervenne per mettere fine alla violenza degli squadristi nel paesi
3. creò il Gran Consiglio del fascismo allo scopo di limitare notevolmente le funzioni del
parlamento
4. garantì piena libertà di stampa e il rispetto dello Statuto albertino
Nella prima battaglia della Marna i francesi
1. lasciarono ai belgi il compito di bloccare l’avanzata tedesca
2. lasciarono agli inglesi il compito di bloccare l’avanzata tedesca
3. riuscirono a frenare l’avanzata tedesca
4. non riuscirono a frenare l’avanzata tedesca
Terza Prova VAE
Lingua inglese
Read the following statements and choose the correct answer:
1. The P region of a Junction Diode is
a. not doped.
b. doped to create an abundance of free electrons.
c. doped so that it will refuse electrons.
d. doped so that it will accept electrons.
2. In the n-type FET transistor, the source and drain
a. are both positively charged while the rest of the material comprising the transistor is negatively
charged.
b. are both negatively charged while the rest of the material comprising the transistor is negatively
charged.
c. are both differently charged: the source is positively charged while the drain is negatively charged
and the rest of the material comprising the transistor is negatively charged.
d. the two terminals and the rest of the material comprising the transistor are all positively charged.
3. Standford University is well-known
a. because all its graduates work in the Silicon Valley.
b. for inventing the transistor.
c. because it has always been working at innovative research before and after the War World II.
d. because it has contributed in expanding electronics industry in California after the War World II.
4. In 1906 Lee De Forest developed
a. the first practical transistor
b. a vacuum tube, the first sound amplifier
c. a vacuum tube triode, the first signal amplifier
d. the n- and p- type semiconductors
Answer the following questions (max. 5 lines)
1. What is the most common type of transistor today? Explain how does it work?
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………....................…………
2. Comparing transistors and diodes highlight their differences in Junction Diodes and BJTs considering a)
types of doped materials, b) number of junctions, c) connections
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Terza prova classe V sez. AE
Economia Industriale
1) Nomina i primi amministratori in una S.P.A.:
a) L’assemblea ordinaria
b) L’assemblea straordinaria
c) L’atto costitutivo
d) Lo statuto
2) E’ un diritto azionario di tipo patrimoniale:
a) Il diritto di ispezione
b) Il diritto di impugnare le delibere
c) Il diritto alla quota di liquidazione
d) Il diritto di opzione
3) L’approvazione del bilancio annuale nel modello ordinario spetta:
a) All’assemblea ordinaria
b) All’assemblea straordinaria
c) Al consiglio d’amministrazione
d) Al collegio sindacale
4) Non dà luogo a impresa commerciale:
a) L’attività di trasporto
b) L’attività intermediaria di circolazione dei beni
c) L’attività bancaria
d) L’attività di coltivazione del fondo
1) Definisci l’imprenditore e classifica le imprese
(Max 5 righe)
2) Indica i diversi modelli di amministrazione nella S.P.A.
(Max 5 righe)
Terza prova classe V sez. AE
1)La funzione
Matematica
z = x − y + 25 − 2 x è definita soltanto per i punti le cui
2
2
coordinate (x, y) soddisfano la disequazione:
a)
b)
c)
x − y + 2 x − 25 ≥ 0
x − y + 25 − 2 x ≤ 0
x − y + 25 − 2 x ≥ 0
2
2
2
2
2
2
z = 3x 3 y 2 + 2 x 2 y 3 + 4 xy − 3x 2
2)Considerata
la
funzione
l’affermazione corretta tra le seguenti:
∂2z
□ ∂x
□
∂x
= 18 xy 2 + 4 y 3 − 6
2
∂2z
= 9 x 2 y 2 + 6 xy 2 + 4 y − 6 x
2
∂2z
□ ∂x
2
∂2z
□ ∂x
2
= 36 xy + 12 y 2
= 36 xy + 12 y
3)La derivata parziale rispetto alla x della funzione
□
3
2
□
−
1
2
□3
z = 3x − 5 y
nel punto
□ non esiste in R
4)stabilisci quali delle seguenti affermazioni sono corrette:
nella definizione di limite
o
o
trovare
p
p
lim
P → P0
f (P ) = l :
0
è un punto isolato
0
è un punto di accumulazione
o La funzione
o La funzione
f ( P )è definita in un insieme qualsiasi del piano;
f ( P )è definita in un insieme connesso del piano;
A(1,1)
vale:
Definisci l’Hessiano per la riceca dei massimi, minimi, punti di sella di una
funzione a due variabili (Max 5 righe)
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
Dare la definizione di funzione a due variabili (Max 5 righe)
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
Simulazione terza prova d’esame VAe
T.D.P.
1) nel sensore di temperatura LM35, la costante di proporzionalità è:
a) 100mV/°C
b) 10mV°/C
c) 1mV/°K
d) 10mA/°C
2) Nei trasduttori posizione capacitivi, la relazione tra spostamento e capacità è:
a) lineare se varia la distanza tra le armature
b) non lineare se varia la costante dielettrica
c) non lineare se varia la superficie delle armature
d) non lineare se varia la distanza tra le armature
3) Gli estensimetri sono trasduttori che convertono una deformazione meccanica
(allungamento o accorciamento) in una variazione di:
a) tensione
b) corrente
c) resistenza
d) capacità
4) La risoluzione dell’encoder incrementale è da:
360°/n dove n è il numero di corone circolari del disco
360°/n dove n è il numero di fori praticati sulla corona circolare del disco
n/360° dove n è il numero di corone circolari del disco
360/2n dove n è il numero di fori praticati sulla corona circolare del disco
1) Descrivi il principio di funzionamento del sensore di prossimità ad effetto Hall. (Max 5righe)
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
2) Determina la funzione di trasferimento della dinamo tachimetrica spiegandone il suo
principio di funzionamento. (Max 5righe)
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “VALLAURI”
Via S. D’ Acquisto - Velletri
Anno Scolastico 2012/13
Classe 5 AE
Elettronica e Telecomunicazioni
Simulazione TERZA PROVA – data : 09/05/13
*****************
DISCIPLINE: Storia, Inglese, Diritto, Matematica, T.D.P.
TIPOLOGIA: B/C
NUMERO DI DOMANDE: 20 multiple 10 singole (MAX 5 righe)
TEMPO A DISPOSIZIONE: 100 minuti
*****************
Candidato
Cognome……………………………………………………………….
Nome……………………………………………………………………
Firma……………………….……………………………………………
CLASSE V AE
STORIA
1 Quale dei seguenti fattori non fu alla base dello scoppio della prima guerra mondiale?
A) Lo stato di tensione tra Gran Bretagna e Germania, per ragioni economiche e di politica coloniale,
tra Germania e Francia, per volontà di quest’ultima di riprendersi l’Alsazia e la Lorena perse nel
1871, e tra Austria-Ungheria e Russia per la comune politica imperialista nei Balcani
B) La corsa agli armamenti da parte di tutte le principali potenze europee
C) L’interesse della classe operaia di tutti i paesi a trarre vantaggi economici dalla guerra
D) La diffusione di ideologie nazionaliste e razziste
E)
F)
G)
H)
2 Nel gennaio 1919, dopo oltre quattro anni di guerra, si aprì a Parigi la conferenza di pace che vide
la fine della monarchia in Italia e la nascita della repubblica
la scomparsa dei grandi imperi tedesco, austriaco, russo e turco
la soluzione di tutte le questioni nazionali europee
la nascita dell’O.N.U.
A)
B)
C)
D)
3 Indica l’esatto ordine cronologico dei seguenti avvenimenti:
Marcia su Roma, secessione dell’Aventino, Patti Lateranensi, guerra d’Etiopia
guerra d’Etiopia, secessione dell’Aventino, Patti Lateranensi, Marcia su Roma
secessione dell’Aventino, Marcia su Roma, Patti Lateranensi, guerra d’Etiopia
Marcia su Roma, secessione dell’Aventino, guerra d’Etiopia, Patti Lateranensi
A)
B)
C)
D)
4 La secessione dell’Aventino del 1924
risultò soltanto una forte protesta morale
ottenne l’arresto di molti capi del fascismo
costrinse il re a revocare il mandato di Mussolini
fu il colle su cui Mussolini parlò alla folla dopo la marcia su Roma
1 Quali furono gli effetti del New Deal
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
2 La conseguenza economica della crisi del 1929
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………….…………
Terza Prova VAE
Lingua inglese
Read the following statements and cross the correct answer:
2. In light from a light bulb the photons travel chaotically and interfere with each other; in laser light
e. the photons move in step delivering a high amount of energy interfering with each other
f. the photons move in step delivering a high amount of energy travelling parallel to each other
g. the photons move in step travelling chaotically and interfering with each other
h. the photons travel chaotically and interfere with each other
5. A single concentrated beam is produced when
e. both the mirrors at each end of the laser tube are reflective so that the light is extraordinary
concentrated
f. both the mirrors at one end of the laser tube are partially reflective so that the light is extraordinary
concentrated
g. one of the mirror at one end of the laser tube is reflective so that the light is extraordinary
concentrated
h. one of the mirror at one end of the laser tube is partially reflective so that the light is extraordinary
concentrated
6. In the n-type FET transistor, the source and drain
e. are both differently charged: the source is positively charged while the drain is negatively charged
and the rest of the material comprising the transistor is negatively charged.
f. are both negatively charged while the rest of the material comprising the transistor is positively
charged.
g. are both negatively charged while the rest of the material comprising the transistor is negatively
charged.
h. the two terminals and the rest of the material comprising the transistor are all positively charged.
7. A transmitting antenna
e. receives the electrical signals directly and sends them travelling in another device
f. receives the electrical signals directly and sends them travelling in an open space
g. takes waves that are generated by electrical signals inside a device and converts them to travel in
another device
h. takes waves that are generated by electrical signals inside a device and converts them to travel in an
open space
Answer the following questions (max. 5 lines)
3. Explain how does the “reaction chain” takes place in a laser.
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
4. Modem is a contraction of the terms modulator and demodulator. Explain why.
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Terza prova classe V sez. AE
Economia industriale
1) Nei titoli di portatore si è legittimati all’esercizio del diritto in base:
a) Al semplice possesso del titolo
b) Al possesso e alla intestazione
c) Al possesso e alla girata
d) All’intestazione a proprio nome
2)
Il rapporto sottostante l’emissione di un titolo di credito è definito:
a) Astratto
b) Causale
c) Cartolare
d) Incorporato
3) La facoltà di aumentare il capitale sociale in una SPA spetta:
a) All’assemblea ordinaria
b) All’assemblea straordinaria
c) Al collegio sindacale
d) Al comitato di sorveglianza
4) In quale caso la legge prevede il versamento per intero del capitale sociale al momento della
costituzione:
a) Sempre
b) Costituzione di SPA unipersonale
c) Se previsto nello statuto
d) Per volontà unanime dei soci fondatori
1) Descrivi le caratteristiche dei titoli di credito.
2) Individua gli organi della procedura fallimentare.
MATEMATICA
1) L’insieme dei punti interni alla circonferenza con centro nell’origine
degli assi e di raggio 5 rappresenta:
□ l’insieme di definizione della funzione f ( x, y) = 25 − x 2 − y 2
□ l’insieme di definizione della funzione f ( x, y) = ln(25 − x 2 − y 2 )
□ l’insieme dei punti in cui la funzione f ( x, y) = ln(25 − x 2 − y 2 ) è positiva
□ l’insieme dei punti in cui la funzione f ( x, y) = ln(25 − x 2 − y 2 ) è negativa
1
y
=
2) L’integrale della funzione reale di variabile reale
x2
nell’intervallo [-2,2]:
□ è proprio ed uguale a –1
□ è improprio e divergente
□ è improprio e convergente
□ è proprio ed uguale a 2
3) Un’equazione differenziale è del primo ordine quando:
□ contiene solo derivate prime
□ è lineare
□ la y compare solo con esponente 1
□ ammette una sola funzione integrale
y'
4) L’integrale generale dell’equazione differenziale x = −1 è
□ y = − 12 x 2 + c
□
□
2
+c
x2
1
y = x2 + c
2
y=
□ nessuna delle precedenti
Si parli delle equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili.
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
Si faccia un parallelo, per la ricerca dei punti Max/Min, per le funzioni y=f(x)
e z=f(x,y).
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
Simulazione terza prova d’esame
TDP
T.D.P.
1) Nel sensore ad effetto Hall, la tensione è:
e) Inversamente proporzionale alla corrente
f) Direttamente proporzionale al campo magnetico
g) Inversamente proporzionale alla carica dell’elettrone
h) Inversamente proporzionale al campo magnetico
2) Nelle termocoppie:
e) La temperatura a cui funzionano correttamente è compresa tra -50 e 150°C
f) Sfruttano l’effetto Seebeck.
g) Quando la temperatura raggiunge quella di taratura del bimetallo il sensore scatta e
attiva il contatto.
h) Sono realizzate con materiale semiconduttore
3) L’effetto dell’istruzione “MOVWF TRISA” relativa al PIC 16F84A è:
e) mettere il contenuto del registro TRISA nel registro W
f) azzerare il contenuto del registro TRISA
g) mettere il contenuto del registro W nel registro TRISA
h) Incrementare il registro W del valore contenuto in TRISA
4) Relativamente al software OrCAD layout per creare il bordo della scheda si:
a) attiva il pulsante “Obstacle” nella barra degli strumenti .
b) utilizza il comando “Unroute Segment” del menù di pop-up.
c) seleziona “Post Process Setting” nel menù Option .
d) utilizza il comando “Change Width”
1) In che cosa consiste il “pipeline “ nel microcontrollore PIC.
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
2) Qual è la funzione del registro “Program Counter” nel PIC.
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
Griglie di Valutazione
I, II, III Prova
Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Vallauri” Velletri
Esami di Stato a.s. 2012/13
CLASSE: V AE Elettronica e Telecomunicazioni
Griglia di valutazione della prima prova scritta : ITALIANO
Tipologia A: Analisi del Testo
CANDIDATO……………………………………………....................
Macroindicatori
Competenze
linguistiche di
base
Efficacia
Argomentativa
Indicatori
Descrittori
Punti
Si esprime in modo:
□ appropriato
□ corretto
□ sostanzialmente corretto
□ impreciso e/o scorretto
□ gravemente scorretto
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
Insufficiente
4
3,5
3
2
1
1-4
Capacità di
sviluppare le
proprie
argomentazioni
Argomenta in modo:
□ ricco e articolato
□ chiaro e ordinato
□ schematico
□ poco coerente
□ inconsistente
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
Insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
1-3
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
Insufficiente
6
5
4
3
2
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
Insufficiente
Totale punteggio
2
1,5
1
0,5
0
Analisi dei nodi Capacità di analisi e
di interpretazione
□ Sa analizzare e interpretare
concettuali e
□ Sa descrivere e analizzare
delle strutture
□ Sa solo individuare
formali
□ Individua in modo incompleto
□ Individua in modo errato
Rielaborazione,
collegamenti e
riferimenti
Misuratori
Capacità di
esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Capacità di
rielaborare, di
effettuare e fare
riferimenti, di
contestualizzare
Rielabora in modo:
□ critico
□ personale
□ essenziale
□ parziale
□ non rielabora
Valutazione
complessiva
Tabella di corrispondenza tra Giudizio Voto e Punteggio
GIUDIZIO
VOTO
PUNTEGGIO
NEGATIVO
1-3
1-4
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
4
5-7
INSUFFICIENTE
5
8-9
SUFFICIENTE
6
10
DISCRETO
7
11-12
BUONO
8-9
13-14
OTTIMO
10
15
Velletri,………………………………………
LA COMMISSIONE
IL PRESIDENTE
2-6
0-2
15
.Istituto
Tecnico Industriale Statale “G. Vallauri” Velletri
Esami di Stato a.s. 2012/13
CLASSE: V AE Elettronica e Telecomunicazioni
Griglia di valutazione della prima prova scritta : ITALIANO
Tipologia B: Saggio Breve o Articolo di Giornale
CANDIDATO……………………………………………....................
Macroindicatori
Competenze
linguistiche di
base
Indicatori
Descrittori
Capacità di
esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Si esprime in modo:
□ appropriato
□ corretto
□ sostanzialmente corretto
□ impreciso e/o scorretto
□ gravemente scorretto
Efficacia
Argomentativa
Capacità di
formulare una tesi
e/o di sviluppare le
proprie
argomentazioni
Competenze
rispetto al genere
Capacità di
rispettare
consapevolmente i
vincoli del genere
Argomenta in modo:
□ ricco e articolato
□ chiaro e ordinato
□ schematico
□ poco coerente
□ inconsistente
□ Rispetta consapevolmente le
consegne
□ Rispetta le consegne
□ Rispetta in parte le consegne
□ Rispetta solo alcune consegne
□ Non rispetta le consegne
Originalità
Creatività
Capacità di
rielaborazione
critica e personale
dei documenti e
delle fonti
Rielabora in modo:
□ critico
□ personale
□ essenziale
□ parziale
□ non rielabora
Valutazione
complessiva
Tabella di corrispondenza tra Giudizio Voto e Punteggio
GIUDIZIO
VOTO
PUNTEGGIO
NEGATIVO
1-3
1-4
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
4
5-7
INSUFFICIENTE
5
8-9
SUFFICIENTE
6
10
DISCRETO
7
11-12
BUONO
8-9
13-14
OTTIMO
10
15
Velletri,……………………………….
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
4
3,5
3
2
1
1-4
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
1-3
Ottimo/Eccellente
6
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
5
4
3
2
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Totale punteggio
LA COMMISSIONE
IL PRESIDENTE
2-6
0-2
15
Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Vallauri” Velletri
Esami di Stato a.s. 2012/13
CLASSE: V AE Elettronica e Telecomunicazioni
Griglia di valutazione della prima prova scritta : ITALIANO
Tipologia C: Tema storico
CANDIDATO……………………………………………....................
Macroindicatori
Competenze
linguistiche di
base
Indicatori
Capacità di
esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Capacità di
Efficacia
Argomentativa formulare una tesi
e/o di sviluppare le
proprie
argomentazioni
Pertinenza e
conoscenza
argomento
Capacità di
sviluppare in modo
esauriente e
pertinente la traccia
Originalità
Creatività
Capacità di
rielaborazione
critica e personale
delle proprie
conoscenze
Descrittori
Si esprime in modo:
□ appropriato
□ corretto
□ sostanzialmente corretto
□ impreciso e/o scorretto
□ gravemente scorretto
Argomenta in modo:
□ ricco e articolato
□ chiaro e ordinato
□ schematico
□ poco coerente
□ inconsistente
Conosce e sa sviluppare in
modo:
□ pertinente ed esauriente
□ pertinente e corretto
□ essenziale
□ poco pertinente e incompleto
□ non pertinente(fuori tema)
Rielabora in modo:
□ critico
□ personale
□ essenziale
□ parziale
□ non rielabora
Valutazione
complessiva
Tabella di corrispondenza tra Giudizio Voto e Punteggio
GIUDIZIO
VOTO
PUNTEGGIO
NEGATIVO
1-3
1-4
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
4
5-7
INSUFFICIENTE
5
8-9
SUFFICIENTE
6
10
DISCRETO
7
11-12
BUONO
8-9
13-14
OTTIMO
10
15
Velletri,……………………………………….
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
4
3,5
3
2
1
1-4
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
1-3
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
6
5
4
3
2
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Totale punteggio
LA COMMISSIONE
IL PRESIDENTE
2-6
0-2
15
Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Vallauri” Velletri
Esami di Stato a.s. 2012/13
CLASSE: VAE
Elettronica e Telecomunicazioni
Griglia di valutazione della prima prova scritta : ITALIANO
Tipologia D: Tema di Ordine Generale
CANDIDATO……………………………………………....................
Macroindicatori
Competenze
linguistiche di
base
Indicatori
Descrittori
Capacità di
esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Si esprime in modo:
□ appropriato
□ corretto
□ sostanzialmente corretto
□ impreciso e/o scorretto
□ gravemente scorretto
Efficacia
Argomentativa
Capacità di
formulare una tesi
e/o di sviluppare le
proprie
argomentazioni
Pertinenza e
conoscenza
argomento
Capacità di
sviluppare in modo
esauriente e
pertinente la traccia
Originalità
Creatività
Capacità di
rielaborazione
critica e personale
delle proprie
conoscenze
Argomenta in modo:
□ ricco e articolato
□ chiaro e ordinato
□ schematico
□ poco coerente
□ inconsistente
Conosce e sa sviluppare in
modo:
□ pertinente ed esauriente
□ pertinente e corretto
□ essenziale
□ poco pertinente e incompleto
□ non pertinente(fuori tema)
Rielabora in modo:
□ critico
□ personale
□ essenziale
□ parziale
□ non rielabora
Valutazione
complessiva
Tabella di corrispondenza tra Giudizio, Voto e Punteggio
GIUDIZIO
VOTO
PUNTEGGIO
NEGATIVO
1-3
1-4
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
4
5-7
INSUFFICIENTE
5
8-9
SUFFICIENTE
6
10
DISCRETO
7
11-12
BUONO
8-9
13-14
OTTIMO
10
15
Velletri,.....………………….
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
4
3,5
3
2
1
1-4
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
1-3
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
6
5
4
3
2
Ottimo/Eccellente
Discreto/Buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente Insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Totale punteggio
LA COMMISSIONE
IL PRESIDENTE
2-6
0-2
15
Griglia di Valutazione II Prova
INDICATORE
Conoscenze
Corretta interpretazione della traccia e proposta di una
soluzione valida (diagrammi, schemi a blocchi, schemi
circuitali).
Competenze
Individuazione della strategia risolutiva, applicazione
delle regole e dei principi idonei alla risoluzione
(formule).
Competenze
Corretta esecuzione dei calcoli ed adeguatezza delle
unità di misura.
Capacità
Linearità, chiarezza, leggibilità dell'elaborato
(commenti e motivazione delle scelte).
Capacità critica e originalità delle scelte.
TOTALE
PUNTI
1-5
1-4
1-3
1-3
15
Griglia di Valutazione III Prova
V AE
Alunno:
Tipologia B
Materie
Storia
I
II
Inglese
I
Diritto
II
I
Matematica
II
I
II
T.D.P.
I
Conoscenze e competenze
relative agli argomenti
richiesti.
Basso 0,5
Medio 1,25
Alto 2
Padronanza del codice
linguistico specifico
Basso 0,25
Medio 0,5
Alto 1
Capacità di sintesi e di
collegamenti ed
integrazione delle
conoscenze.
Basso 0,25
Medio 1,25
Alto 0,5
Punteggio
Tipologia C
Materie
Punteggio0-2
Storia
Inglese
Diritto
Matematica
T.D.P.
Tipologia B e C
Materie
Punteggio
Storia
Inglese
Diritto
Matematica
T.D.P.
Punteggio Totale:
Punteggio Totale:
/75
/15
II
PROGRAMMI
Classe 5 AE
A.S. 2012 / 2013
MATERIA: ITALIANO
PROGRAMMA SVOLTO
Libro di testo: Dieci scoli di letteratura; ed. Mursia scuola; R. Fedi, M. Francini, G. Masi, G.Capecchi.
Vol. 3A 3B
Realismo, Naturalismo; Verismo
• Dal realismo romantico al romanzo sociale
• L’influsso del pensiero positivista
• Dalla scienza alla letteratura: il Naturalismo
• Il Verismo
• I macchiaioli
• Naturalismo francese e verismo italiano
• Gustave Flaubert, Madame Bovary: “Roudolphe ed Emma”
Giovanni Verga
• Vita e opere
• Prefazione a l’Amante di Gramigna
• I Malavoglia: Il ciclo della marea
• Lettera a Salvatore Paolo Verdura
• La Prefazione
• Il naufragio della Provvidenza
• Mastro don Gesualdo: caratteri generali
• La morte di Gesualdo
Simbolismo e Decadentismo
• La poesia simbolica
• L'origine del Decadentismo
• Caratteri e temi del Decadentismo
• Charles Baudeleaire: L’albatro. Spleen
Giovanni Pascoli
• Vita e opere
• Mistero e simboli nella poesia pasco liana
• Da Mirycae:
• Lavandare
• X agosto
• Il gelsomino notturno
• Lampo
• Pascoli: socialismo e nazionalismo.
Gabriele D’Annunzio
• Vita e opere
• La poetica
• Il mito del superuomo da Nietzsche a D’Annunzio
• Lo scrittore come artista della parola
•
•
•
•
•
Il Piacere: Andrea Sperelli e L’incontro con Elena.
Il Trionfo della morte: Ippolita la “nemica”
Da Alcyone:
La sera fiesolana
La pioggia nel pineto.
Il Novecento: caratteri generali
Poesia Crepuscolare e Futurismo
• Il periodo delle avanguardie
• La poesia crepuscolare
• La nascita del Futurismo e i suoi protagonisti
• Le serate futuriste
• Filippo Tommaso Marinetti: Undici regole per una scrittura nuova
Italo Svevo
• Vita e opere
• I temi sveviani: inettitudine, malattia, vecchiaia
• Svevo, Freud e la psicoanalisi
• Montale lettore di Svevo
• Una vita: Il suicidio di Alfonso
• Senilità: La vecchiaia del giovane Emilio
• La Coscienza di Zeno: L’ultima sigaretta; Lo schiaffo del padre
Luigi Pirandello
• Vita e opere
• La produzione letteraria
• I temi e la visione del mondo
• Novelle per un anno: Il treno ha fischiato…
• L’Esclusa: Marta ripudiata dal padre
• Il fu Mattia Pascal: Il cambio del treno. Uno strappo nel cielo di carta. Io sono il fu mattia
Pascal
• Uno nessuno centomilal: Quel caro Gengè
• Sei personaggi in cerca d’autore: Il dramma dei personaggi
• L’umorismo secondo Pirandello
La “Nuova poesia”, l’Ermetismo
Eugenio Montale
• Vita e opere
• Ossi di seppia: I limoni. Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato.
• Le occasioni: La casa dei doganieri. Non recidere, forbice, questo volto
Salvatore Quasimodo
• Vita e opere
• Alle fronde dei salici.
• Vento a Tindari
Giuseppe Ungaretti
• Vita e opere
Allegria: Fratelli, Veglia, San martino del Carso, Fiumi
Divina Commedia
Caratteristiche generali del Paradiso.
OBIETTIVI REALIZZATI: (in termini di conoscenze, competenze, capacità):
Conoscenza dei contenuti culturali dell’attività letteraria. Conoscenza delle principali tecniche narrative e
poetiche. Capacità di collegare i fenomeni letterari con la situazione storico-sociale in cui si sono sviluppati.
Capacità di operare l’analisi dei testi proposti, riconoscendone la struttura e gli elementi caratterizzanti.
Competenza nell’analisi e contestualizzazione dei testi
OBIETTIVI MINIMI
Per l'attribuzione della sufficienza si terrà conto dei criteri:
per lo scritto (tema, saggio), la composizione di un testo che dimostri la comprensione della consegna, la
conoscenza seppur minima dell'argomento, la capacità di strutturare il testo in modo conseguente e coerente,
l'assenza di gravi errori grammaticali, per lo scritto (analisi di un testo), la conoscenza, anche se non
approfondita delle tematiche, la capacità di riconoscere alcune delle caratteristiche testuali indicate, la coerenza
tra le domande e le risposte, l'assenza di gravi errori grammaticali, per l'orale, la conoscenza, anche se non
approfondita, delle tematiche e delle nozioni, la capacità di fornire risposte pertinenti e sintetiche a domande
specifiche
METODI DI INSEGNAMENTO
Si è privilegiata la lezione frontale, partendo sempre dalla lettura diretta dei testi per illustrare gli argomenti
proposti.
TEMPI:
Ore di insegnamento settimanali: tre
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sull’Esame di Stato):
verifiche orali individuali ,verifiche strutturate secondo le tipologie previste per la terza prova; prove scritte
secondo le tipologie previste per la prima prova. Ore assegnate per lo svolgimento delle prove: tre ore per le
prove scritte, quattro per la simulazione della Prima prova effettuata nel mese di febbraio e maggio.
CRITERI DEL LAVORO DIDATTICO
Il lavoro è stato impostato principalmente sulla lettura diretta del testo, condizione ritenuta indispensabile per
avvicinarsi alla comprensione delle tematiche proprie di un autore o di un movimento. Particolare importanza è
stata data alla dimensione storica dei fenomeni letterari, sia come presupposto per una loro corretta valutazione,
sia, procedendo in senso opposto, per connotare il fatto letterario come elemento fondamentale per la
ricostruzione dell'evoluzione di una civiltà.
Le oggettive difficoltà di costruire un percorso letterario, in un contesto in cui l'esiguità del monte ore rende
difficile una trattazione vasta delle correnti e degli autori del Novecento, ha imposto diverse rinunce rispetto alle
indicazioni dei programmi ministeriali: non sono stati pertanto trattati alcuni autori (come Carducci ecc.) e si è
preferito rinunciare alla lettura della Divina Commedia per poter prestare maggiore attenzione alle tematiche del
Novecento.
Per stimolare il gusto della lettura e la conoscenza integrale delle opere degli autori trattati si è dato spazio alla
descrizione dei principali romanzi toccati dal programma.
DESCRIZIONE DELLA CLASSE
Dal punto di vista disciplinare e relazionale la classe ha sempre mantenuto nel corso dell'anno un
atteggiamento generalmente positivo. Considerato che la classe si è trovata a cambiare docente di
lettere al quinto anno, inizialmente, è apparsa disorientata ed ha dovuto adattarsi a nuove metodologie e
costruire, con la docente, un rapporto scolastico. Tuttavia la maggior parte dei ragazzi ha dimostrato
una motivazione puramente scolastica per la disciplina e, in alcuni casi, difficoltà per quel che riguarda
le capacità espositive, prevalentemente allo scritto. Alcuni alunni hanno comunque, in generale,
mostrato un impegno soddisfacente in classe, ma poco costante nella rielaborazione personale. Pochi
alunni, grazie ad un discreto e a volte vivace interesse e ad un'applicazione soddisfacente, hanno
raggiunto un profitto discreto e in alcuni casi buono; altri, meno costanti e/o meno interessati, hanno
raggiunto un livello sufficiente, secondo le caratteristiche del livello di partenza; altri, pur avendo
acquisito una preparazione sufficiente, anche se un po' superficiale e lacunosa, faticano a darne prova
per le incertezze espositive.
L’INSEGNANTE
Daniela Mingrone
MATERIA : STORIA
PROGRAMMA SVOLTO
Libro di testo: Il nuovo dialogo con la storia 3; ed. La Nuova Italia; A. Brancati, Trebi, Pagliarani.
L’Italia giolittiana
La prima guerra mondiale
La rivoluzione russa
L’Europa e il mondo dopo il conflitto
L’Unione Sovietica fra le due guerre e lo stalinismo
Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo
L’Europa verso una nuova guerra
La seconda guerra mondiale
Il bipolarismo Usa e URSS, la guerra fredda e i tentativi di “disgelo”
Il ’68: una generazione in rivolta
La democratizzazione dei paesi dell’Est; la caduta del muro di Berlino
Lettura: Il totalitarismo pp. 338-339.
OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità):
Conoscenza delle vicende che hanno caratterizzato la storia del XX secolo
Capacità di comprendere la dimensione storica delle differenze di sviluppo dei Paesi attuali.
Saper mettere le conoscenze dei fatti storici in relazione con le conoscenze dei contesti sociali e
culturali entro i quali essi si sono svolti..
Comprendere i problemi della pacifica convivenza tra i popoli.
OBIETTIVI MINIMI:
Per l'attribuzione della sufficienza si è proceduto utilizzando i seguenti criteri:
a) la conoscenza, non approfondita, ma esatta, delle tematiche proposte;
b) la capacità di sintetizzare un argomento senza rielaborarlo personalmente;
c) la capacità di rispondere correttamente ad una domanda specifica.
METODI DI INSEGNAMENTO:
Si è privilegiata la lezione frontale accompagnata dall’elaborazione di sintesi, stimolando in tal modo
gli interventi degli alunni.
TEMPI: Ore di insegnamento settimanali: due
STRUMENTI DI VERIFICA (Con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo
esame di stato): verifiche orali individuali,verifiche strutturate secondo le tipologie previste per la terza
prova dell’esame di stato.
CRITERI DEL LAVORO DIDATTICO
Si è cercato di facilitare lo studio della disciplina fornendo, per ogni modulo, degli schemi di
riferimento. In particolare, per lo svolgimento dell'azione didattica , le metodologie attuate sono state
lezioni frontali e discussioni. A causa dell'esiguo monte ore rispetto alla vastità delle tematiche e dei
contenuti, che peraltro ha previsto non è stato possibile svolgere tutto il programma. Per facilitare la
sistematizzazione dei contenuti e l'esposizione degli stessi sono state fornite ai ragazzi, su tutti i
principali argomenti trattati, domande aperte di una certa consistenza, più che altro da considerare
come uno strumento di ripasso e focalizzazione dei contenuti principali.
DESCRIZIONE DELLA CLASSE
Si rimanda al programma di italiano per la descrizione della classe.
L’INSEGNANTE
Daniela Mingrone
Lingua inglese
a.s.2012-13
Insegnante Rosanna Brusca
Programma svolto
On Charge – English for electronics and telecommunications; ed.Petrini
Contenuti :
U1: The importance of science and technology
- Nanotechnology : dream or reality ?
- approfondimento tratto da “Breaking news”(BBC) :
“Scientists make molecule-sized electric motor”.
- The role of the Research: Tufts University, an American example –
- searching information on the web- ricerca mirata e reporting activity
Revision of the present and past tenses
U2: Diodes and transistors
- Conventional transistors overview and special transistors
- Transistors – transforming our world
- The birthplace of the transistor
- Amplifiers
Revision of the quantifiers
U3: Communication modes
- Electromagnetic waves and the electromagnetic spectrum
U4 Radio and television communications
- Radio transmission and reception
- Transmission of television signals
- From transmitter to TV screen
- Plasma vs liquid crystals
- Carbon TV: the future alternative to liquid crystal and plasma?
- Decoders and encoders
- Lasers
U5: Antennas
- What antenna do
- Types of antenna
U6: Artificial satellites and satellites communications
- Types of artificial satellites
Grammar: using impersonal language
Grammar: If clauses
Le unità 5 e 6 sono da svolgersi dopo il 15 maggio.
Tempi - ore
14
10
2
14
4
2
Relazione finale
Profilo della classe
Ho assunto l’insegnamento della lingua inglese a partire da quest’anno scolastico.
La classe all’inizio dell’anno scolastico si è presentata disomogenea nel possesso dei pre-requisiti in
termine di conoscenze e competenze attestandosi su livelli non completamente adeguati ad affrontare
l’ultimo anno di corso.
Sono emerse difficoltà sia nella comprensione e nella espressione/elaborazione personale scritta ed
orale, difficoltà riconducibili ad una carenza di una adeguata formazione di base linguistica ed di un
metodo di lavoro poco efficace. Si è reso quindi necessario il riesaminare il metodo di lavoro e di
studio in classe e a casa per favorire l’apprendimento dei discenti, incrementare la loro motivazione e
promuovere una maggiore efficacia del processo insegnamento-apprendimento. Pertanto, i ritmi di
apprendimento in itinere manifestati dalla classe (dovuti anche alle numerose assenze ) hanno
comportato la necessità di ridefinire i tempi didattici. Inoltre le interruzioni dovute ai dieci giorni di
occupazione nel mese di novembre, la pausa didattica effettuata all’inizio del quadrimestre per il
recupero delle insufficienze del 1° quadrimestre, i diversi giorni di chiusura dell’Istituto
(disinfestazione), e alcuni progetti e/o attività programmati per le classi quinte dal C.d.C. (corso sulla
sicurezza, uscite didattiche, simulazione delle prove d’esame) hanno ridotto il numero delle lezioni
(ore curricolari 2 ore a settimana) concorrendo ad un sensibile rallentamento dello svolgimento del
programma. Conseguentemente il programma preventivato nel piano di lavoro non si è potuto svolgere
nella sua completezza.
La partecipazione è risultata discontinua, migliorando durante il secondo quadrimestre, soprattutto
dopo la pausa didattica che ha visto il gruppo degli alunni di recupero piuttosto motivati, mostrando
interesse per alcuni argomenti e tipologie di attività proposte, diventando nell’insieme più attiva.
Sul piano del profitto, nella classe vi è un gruppo di elementi deboli che hanno una preparazione
superficiale, ma anche un gruppo di buoni elementi che però hanno solo parzialmente messo a frutto
le loro discrete capacità perché poco inclini ad un impegno didattico continuo e rigoroso. Solo pochi
alunni hanno sempre evidenziato sensibilità per la materia e una certa inclinazione allo studio, che
hanno consentito loro di realizzare un profitto discreto o decisamente buono.
Metodologia
Gli obiettivi prefissati per l'espressione orale dei discenti si sono ricercati utilizzando lezioni interattive
ricorrendo ad attività di carattere comunicativo funzionale le quali rendono l’allievo soggetto attivo del
processo di apprendimento e lo pone al centro dell’attività didattica. Il lavoro è stato organizzato a
livello individuale, in coppia ed in gruppo assecondando in itinere le esigenze didattiche.
Particolare attenzione è stata attribuita all'attività di comprensione del testo. Per la comprensione
dell'argomento generale si è adottato il metodo di lettura globale, per la ricerca di informazioni
specifiche la lettura esplorativa e per una comprensione più dettagliata la lettura analitica.
Per la comprensione orale alcune attività si sono basate sulle attività proposte dal testo con ascolto di
conversazioni radiofoniche e interviste con correlati esercizi.
Per la produzione scritta sono state attuate attività di scrittura guidata e composizione libera senza
tralasciare esercizi di traduzione.
L’obiettivo perseguito è stato quello di far acquisire in lingua inglese una conoscenza di argomenti
attinenti all’indirizzo di studio maggiormente affrontati nelle materie tecniche - elettronica e
telecomunicazioni – partendo quindi dall’argomento svolto in una delle due discipline per agevolare il
trasferimento delle conoscenze in lingua straniera.
Strumenti
Il libro di testo
Lettore cd
Appunti dell'insegnante
Materiale autentico – BBC “Breaking News”
La rete
Verifiche
Le verifiche si sono svolte in forma orale e scritta.
Obiettivi raggiunti:
Conoscenze:
- conoscere i termini fondamentali relativi agli argomenti tecnici
- conoscere termini specifici relativi agli argomenti tecnici
Competenze:
- comprendere e comunicare per iscritto e verbalmente gli argomenti tecnici
- esaminare e comprendere testi e documenti autentici (scritti e orali) a carattere tecnico
- comprendere, analizzare ed interpretare testi di vario genere
Capacità:
- sostenere conversazioni e riferire in lingua in merito ad argomenti conosciuti (tecnici e a carattere
generale).
- produrre testi ben strutturati su argomenti di attualità e specifici del proprio settore.
- operare scelte e risolvere questioni relative ad alcune situazioni professionali.
Programma di economia industriale classe V sez. AE
Anno scolastico 2012/2013
Prof.ssa Canzoneri
L’imprenditore e l’impresa
Definizione di imprenditore
Classificazione delle imprese: piccola impresa, agricola, commerciale, familiare
Statuto dell’imprenditore commerciale
La società
Il contratto di società
L’autonomia patrimoniale
Società di persone e società di capitali
La società semplice
La società in nome collettivo
La società in accomandita semplice
La riforma del diritto societario
La costituzione delle Società per azioni
Modelli di organizzazione
La società per azioni unipersonale
La società a responsabilità limitata
PROGRAMMA DI MATEMATICA a.s. 2012-2013
Classe 5 sez. Ae
TESTO IN ADOZIONE: L. eF. Tonolini- a. Manenti Calvi
Nuovo corso superiore di matematica
ARGOMENTI DI ANALISI:
Ripasso dei metodi di integrazione e dello studio di funzioni algebriche o trascendenti, con esercizi
relativi.
INTEGRALI IMPROPRI
Integrali impropri per funzioni generalmente continue.
Integrali estesi su intervalli illimitati.
FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Dominio per z=f (x, y).
Derivate parziali prime e seconde.
Teorema di Schwarz (solo enunciato).
Ricerca dei punti di massimo, di minimo e di sella mediante il calcolo dell’Hessiano.
EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Generalità.
Equazioni del 1° ordine.
Teorema di Cauchy (solo enunciato).
Vari tipi di equazioni differenziali:
• a variabili separate e separabili.
• Lineari omogenee e complete (dimostrazione).
Equazioni differenziali del 2° ordine.
Problema di Cauchy.
Equazioni che si riconducono al 1° ordine.
Equazioni lineari omogenee a coefficienti costanti: proprietà e calcolo dell’integrale generale tramite
l’equazione caratteristica.
Equazioni lineari complete: metodo delle costanti indeterminate.
Data 12 maggio 2013
GLI ALUNNI
L’INSEGNANTE
Stefania Cipollari
RELAZIONE FINALE CLASSE 5° Ae
MATEMATICA
A. S. 2012-2013
La classe, affidata alla sottoscritta solo al quinto anno, è composta da 20 ragazzi, tutti provenienti dallo
stessa quarta più 2 della quinta dello scorso anno scolastico. Beneducati, ma poco interessati allo
studio, solo una parte dei ragazzi ha seguito con profitto le lezioni (tre ore settimanali) e ha avuto un
atteggiamento propositivo e corretto verso la scuola in generale, il restante della classe ha avuto un
atteggiamento nei confronti dello studio molto superficiale.
Le lezioni di matematica si sono svolte frontalmente con l’ausilio del testo in adozione, quale supporto
necessario per l’acquisizione di un linguaggio scientifico adatto e per la risoluzione degli esercizi,
fondamentali per la comprensione, l’analisi e la sintesi degli argomenti svolti.
Tutti gli studenti sono stati chiamati più volte alla lavagna per risolvere esercizi di varia difficoltà o per
ripetere gli argomenti trattati cercando di far acquisire un linguaggio scientifico adeguato; a volte i
ragazzi sono stati divisi in piccoli gruppi per imparare a lavorare insieme e perché l’alunno più capace
potesse aiutare quello in difficoltà.
Sono state svolte le prove di verifica in un numero sufficiente per avere valutazioni congrue nel numero
e nella varietà delle difficoltà incontrate; le valutazioni sono state attribuite dall’insufficienza grave
all’ottimo a seconda delle risposte dei ragazzi riguardo al singolo argomento, al rispetto delle regole,
allo studio continuo in classe e a casa, alla prontezza nel rispondere alle domande dal posto, al dialogo
educativo in generale.
INDICATORE
PUNTI
CONOSCENZE
Corretta interpretazione del compito proposto e conoscenza delle formule da usare.
1-3
COMPETENZE
Individuazione della strategia risolutiva, applicazione delle regole in modo adeguato.
0-3
COMPETENZE
Corretto svolgimento dei calcoli.
0-2
CAPACITA’
Linearità, chiarezza, leggibilità dell’elaborato.
Capacità di fare commenti e originalità nelle strategie di risoluzione.
0-2
TOTALE
Griglia di valutazione per le prove scritte di Matematica
OBIETTIVI MINIMI
.
Integrali definiti e indefiniti, integrali impropri solo formule elementari.
Funzioni di due variabili: dominio, calcolo delle derivate parziali e ricerca dei punti estremali con esercizi di
semplice risoluzione.
Equazioni differenziali del 1°e del 2° ordine: generalità ed esercizi di semplice risoluzione.
Alcuni alunni, più motivati e più interessati, hanno raggiunto buoni risultati; mediamente la
preparazione è sufficiente anche se per alcuni alunni permangono delle difficoltà e lacune soprattutto
a causa di uno scarso studio personale e mancanza di esercizio.
Il programma dettagliato è stato visionato e approvato dagli studenti.
Velletri 12 maggio 2013
L’insegnante
Stefania Cipollari
Programma di ELETTRONICA
Classe 5AE
Libro di testo: “Elettronica: componenti analogici e programmabili” Vol 3
E. Cuniberti – L. De Lucchi Editore Petrini
Insegnanti: Donatella PICONE – Claudio TRENTA
Amplificatore operazionale
Parametri ideali e tipici
Amplificatore invertente
Amplificatore non invertente
Inseguitore di tensione
Sommatore invertente
Sommatore non invertente
Amplificatore differenziale
Circuiti di condizionamento
Generatori di tensione di riferimento
Convertitore I/V e V/I
Circuito integratore (ideale e reale)
Circuito derivatore (ideale e reale)
Comparatore invertente e non invertente
Trigger di Schmitt
Filtri Attivi
Concetti generali e curve di risposta ideali e reali dei filtri
Diagrammi di Bode (generalità)
Funzione di trasferimento dei filtri reali del 1° ordine invertenti e non invertenti
Cenni sui filtri di 2° ordine e di ordine n
Generalità su tecniche di approssimazione (Butterworth, Chebyschev, Bessell)
Generatori di forme d'onda con operazionale
Multivibratore astabile con D.C. variabile
Multivibratore monostabile con TM variabile
Generatori di forme d'onda con NE555
Multivibratore astabile con D.C. variabile
Multivibratore monostabile con TM variabile
Acquisizione e distribuzione dati
Schema a blocchi di un sistema di acquisizione, elaborazione e distribuzione dati
Analisi funzionale dei singoli blocchi:
• Trasduttore
• Dispositivi di condizionamento del segnale
• Filtro
• Sample-Hold
• Multiplexer e Demultiplexer analogici
• Convertitori:
o Generalità su DAC e ADC
o Campionamento e Quantizzazione
o DAC a resistori pesati e a scala R-2R
o ADC flash, con SAR e a conteggio
o Convertitori V/F e F/V
A.S. 2012/2013
Esercitazioni di laboratorio:
Amplificatore operazionale in configurazione invertente e non invertente.
Sommatote invertente
Differenziale con A.O.
Astabile con A.O.
Astabile con 555 con D.C. fisso e variabile
Monostabile con 555
Circuito S/H
Filtro attivo passa basso e integratore
Relazione classe VAE
La classe si è presenta in generale con un grado di attenzione e partecipazione più elevato degli anni
precedenti, anche se ancora manca, da parte di alcuni studenti, un’accettazione convinta del valore del
loro percorso formativo; talvolta si sono resi necessari richiami, in particolare ad alcuni studenti, per
condurre in modo proficuo la lezione.
Alcuni studenti hanno seguito in tutto il triennio con partecipazione ed impegno a casa, raggiungendo
buoni risultati; diversi hanno conseguito un profitto appena sufficiente e pochi ancora sono impegnati
nel recupero di lacune persistenti.
Velletri 10/05/2013
Alunni
Docenti
Donatella PICONE
Claudio TRENTA
I.T.I.S “G. VALLAURI” – VELLETRI
A.S. 2012 – 2013 CLASSE V A E
PROGRAMMA DELLA DISCIPLINA SISTEMI AUTOMATICI
Sistemi di controllo analogici: sistemi a catena aperta, sistemi a catena chiusa (regolatori,
asservimenti), concetto di reazione, reazione positiva e negativa, elementi di un sistema di controllo;
Metodi matematici nello studio dei sistemi: richiami matematici relativi al concetto di derivata e
integrale, equazioni differenziali, richiami del teorema di Fourier, trasformata di Laplace e calcolo
operazionale, antitrasformazione secondo Laplace, esempi e tabella delle trasformate di Laplace delle
funzioni più comuni;
Funzioni di trasferimento: definizione di funzione di trasferimento, segnali di prova e risposta di un
sistema, caratteristiche di una funzione di trasferimento (accettabilità, ordine, tipo, forma canonica,
guadagno statico, poli e zeri), rappresentazione dei poli e degli zeri nel piano di Gauss;
Rappresentazioni grafiche di un sistema: schemi a blocchi, algebra degli schemi a blocchi, esempi di
semplificazione di schemi a blocchi;
Sistemi in condizione di regime permanente: generalità, teorema del valore finale, sistemi di
regolazione in condizioni statiche, effetto dei disturbi su un sistema di regolazione, classificazione dei
sistemi di controllo, errori di regolazione a regime per segnali d’ingresso non costanti;
Sistemi in regime transitorio: generalità, elementi caratteristici della risposta di un sistema ad un
segnale a gradino, teorema del valore iniziale, sistemi di I° ordine a catena aperta, risposta di un
sistema di prim’ordine a segnali diversi;
Comportamento di un sistema per segnali sinusoidali: generalità, rappresentazione di una funzione
di trasferimento mediante diagrammi polari (Nyquist), esempi di tracciamento di diagrammi polari per
funzioni diverse, valutazione del modulo di una funzione complessa in decibel e della fase,
rappresentazione delle funzioni di trasferimento mediante diagrammi cartesiani (Bode) del modulo e
della fase;
Stabilità dei sistemi di controllo: generalità, stabilità di un sistema, stabilità dei sistemi a reazione
negativa, criterio di Nyquist (ristretto e generalizzato), criterio di Bode, margine di fase e margine di
guadagno, uso del diagramma di Bode del modulo e del regolino ai fini della verifica della stabilità di
un sistema a sfasamento minimo, analisi della presenza di zeri positivi nella funzione 1+GH e criterio
di Routh, stabilizzazione dei sistemi a reazione, a sfasamento minimo, mediante riduzione del
guadagno statico di anello, cenno alla correzione del comportamento di un sistema tramite spostamento
di una costante di tempo;
Sistemi di controllo digitali: generalità, schema a blocchi completo di un sistema di acquisizione dati;
Automi e PLC: dispositivi e automi in logica cablata e programmata, grafi di flusso, generalità e
struttura di un PLC, PLC modulari e compatti, fasi di un PLC nel controllo di un sistema (acquisizione
dati, elaborazione delle informazioni acquisite, rinfresco delle uscite), tempo di scansione, immagine di
processo, organizzazione delle aree di memoria d’ingresso, uscita, lavoro (indirizzi), circuiti
combinatori e sequenziali per mezzo di relè, concetto di autoritenuta, programmazione di un PLC
mediante logica Ladder, contatti logicamente aperti e logicamente chiusi, istruzioni di SET e RESET,
TIMER e CONTATORI, istruzioni DIFU e DIFD, flag di Ia scansione, contatti comandati con segnale
di clock;
Attività di Laboratorio: esercizi sui grafi di flusso, traduzione di un grafo di flusso in diagramma
Ladder, esercizi sulle istruzioni SET e RESET, esercizi sul TIMER e sul CONTATORE, esperienza
sull’accensione e spegnimento di due motori con un unico pulsante, esperienza sul motore reversibile,
esperienza sull’automazione di una serranda, esperienza sul cancello scorrevole e sul cancello ad ante.
Sistema semaforo: progettazione con l’ausilio del diagramma degli stati, simulazione e verifica reale.
Controllo del sistema pistoni ad aria compressa, gestione automatizzata di un sistema per la marcatura
di pezzi. Integrazione dell’esperienza relativa al cancello scorrevole mediante l’utilizzo delle istruzioni
DIFU e DIFD. Controllo di un sistema di foratura automatica. Controllo di un sistema con nastro
trasportatore e riconoscitore di pezzi.
N.B. L’insegnante si riserva di completare alcuni argomenti - sistemi in regime permanente, sistemi in
regime transitorio, stabilità - a causa del tempo limitato a disposizione. Anche l’attività di Laboratorio
prevista all’inizio dell’anno dovrà essere confermata(vedi relazione).
Relazione di Sistemi della classe V ART E
La classe, formata da 22 allievi, ha sofferto fin dai primi giorni di scuola la complessità della
disciplina: i frequenti richiami matematici (algebrici-trigonometrici-differenziali) e la richiesta di
analisi di semplici sistemi hanno immediatamente evidenziato per alcuni studenti notevoli carenze, per
altri diverse difficoltà a causa di uno studio discontinuo. Un ristretto gruppo, al contrario, metodico ed
in possesso delle conoscenze di base, è sempre stato in grado di elaborare in modo disinvolto le
molteplici problematiche richieste dalla materia. L’insegnante, dal canto suo, facendo leva sul
feedback, sulle esercitazioni alla lavagna e sul laboratorio, ha cercato di chiarire e di approfondire il più
possibile le parti più delicate degli argomenti che andava trattando. Al termine del primo quadrimestre,
un utile corso di sostegno deliberato dal collegio dei docenti, ha ulteriormente permesso agli studenti in
difficoltà di mettersi in pari e di rimontare la china. L’insieme delle valutazioni raccolte nel corso
dell’A.S. autorizzano ad esprimere per la classe un giudizio medio poco più che mediocre. Il
programma complessivo ha subito un rallentamento a causa delle lezioni perse per scioperi, corsi di
recupero e corso ai discenti sulla sicurezza nei posti di lavoro.
Velletri, 10/MAGGIO/2013
Gli insegnanti
(Prof. Roberto Bologna)
(Prof. Claudio Cesarini)
∇ I.T.I.S. ”G.Vallauri” ∇
Velletri
PROGRAMMA
TELECOMUNICAZIONE
Prof. Convertino Carlo, Prof. Cesarini Claudio
CL. 50Ae
A.S. 2012/2013
Modulo 1 - Richiami di nozioni fondamentali della quarta classe
Modulo 2 - La trasformata di Fourier
Analisi a blocchi di un generico sistema di telecomunicazione. Analisi spettrale dei segnali , sviluppo
in serie di Fourier , la trasformata di Fourier. Le bande dei segnali e di canale.
Laboratorio – 1) Misure sui segnali
Modulo 3 - La modulazione analogica
Concetto di modulazione. Proprietà e applicazioni della modulazione.
Analisi della modulazione di ampiezza AM con relativi spettri. Modulazioni DSB – SC , SSB .
La modulazione in frequenza FM. Deviazione in frequenza, indice di modulazione, formula di Carson.
Analisi dell’espressione matematica del modulato Sfm . Studio dello spettro del segnale e analisi ed
utilizzo delle funzioni di Bessel.
Generalità sulla modulazione di fase PM.
Generalità sui rumori, definizione del S/N dei segnali. Processi di enfasi e deenfasi.
Laboratorio :
2) Analisi di una modulazione AM –
3) Realizzazione di un modulatore AM con BJT
Modulo 4 - La modulazione a portante impulsiva
Analisi delle modulazioni PAM , PDM , PPM .
Modulo 5 - Attività di recupero
Su tutti i moduli si sono svolte azioni di recupero con questionari, esercitazioni di laboratorio, ripassi.
Inoltre è stato svolto un corso di recupero di due settimane con relativa verifica sul programma svolto
nel primo quadrimestre.
Modulo 6 - Trasmettitori e ricevitori
Modelli di trasmettitori a basso e alto livello. Analisi di un modulatore ad anello bilanciato.
Analisi dei ricevitori supereterodina, la radio AM e FM. Demodulatore AM ad inviluppo. Generalità
sui modulatori di frequenza VCO.
Laboratorio – 4) Realizzazione di un demodulatore ad inviluppo
Modulo 7 - La modulazione digitale
Caratteristiche e vantaggi della modulazione digitale. Analisi di un sistema di comunicazione digitale.
Analisi di un sistema passa basso. Generalità sulle codificazioni di linea. Studio dei codici di linea e di
interfaccia: NRZ , NRZI , RZ , Manchester, Bifase Differenziale, AMI , multilivello 2B – 1Q .
Generalità sulla Rigenerazione, Jitter ed interferenza intersimbolica ISI.
Analisi di un sistema passa banda. La modulazione di ampiezza OOK e M - ASK . La modulazione di
fase M – PSK e M - DPSK. Le costellazioni, i reticoli delle modulazioni .Generalità sulle modulazioni
QAM e sui modulatori I – Q. La modulazione di frequenza FSK con le varianti MSK e GMSK.
Modulo 8 - La Codifica dei segnali analogici
La codifica PCM. Analisi di un CODEC PCM. Il campionamento, il teorema di Shannon, il circuito
Sample and Hold. Processo di quantizzazione e relativa codificazione. Fase di compressione ed
espansione a quantizzazione non uniforme.
Modulo 9 - La Multiplazione FDM e TDM
Analisi della tecnica di multiplazione FDM. Definizione di multiplazione TDM con relativa
problematica dei tributari. La PDH e la SDH. Impostazione di una multiplazione PDH di primo livello
E1 per PCM
Modulo 10 - Reti a commutazione di pacchetto e LAN
Questo modulo sarà sviluppato tempo a disposizione permettendo
Protocolli e architetture di rete. Le reti IP. Le LAN
Modulo 11 - Prevenzione Droghe
Modulo 12 - Simulazioni prove d’esame
Si sono effettuate due simulazioni, una sulla modulazione analogica e l’altra sulla modulazione
numerica.
RELAZIONE FINALE DI TELECOMUNICAZIONE
A.S. 2012 / 2013
Classe 5°Ae
prof. Convertino Carlo
Si è sviluppato un programma ampio, ma a causa di molte ore di lezioni venute meno, non si è riusciti a
svolgere tutto quello che si era programmato. Le numerose ore di lezioni saltate sono dovute alle
seguenti cause : due settimane di occupazione scuola, due settimane di stage aziendale, due settimane
di corso di recupero programmato a livello collegiale con relativa verifica finale, corso sulla sicurezza,
visite esterne, cinema, recuperi in itinere. Inoltre si fa presente che le ore messe a disposizione per il
laboratorio sono solo una a settimana.
La classe presentava numerose lacune ad inizio anno scolastico e con un certo impegno ha cercato di
recuperare. Il rendimento complessivo e appena sufficiente con alcuni alunni sicuramente buoni e
costanti nell’impegno mentre altri risultano deboli, non molto inclini per le materie tecniche.
I. T. I. S. " G. VALLAURI " di VELLETRI
Programma svolto
A. S. 2012/2013
Classe V AE
Materia : Tecnologia Disegno Progettazione
Ripasso
Materiali semiconduttori
Semiconduttori intrinseci e drogati
Giunzione PN
Trasduttori
Generalità ed applicazioni
Classificazione e parametri caratteristici
Trasduttori di temperatura: caratteristiche generali e principio di funzionamento:
Sensori bimetallici
Termistori PTC ed NTC
Dispositivi RTD
Termocoppie
Termoresistenze
Sensori di temperatura integrati.
Sensori di livello.
Circuiti per l’elaborazione dei segnali generati da trasduttori.
Trasduttori di luminosità: Caratteristiche generali e principio di funzionamento
Fotoresistenze
Fotodiodi
Fototransistor
Celle fotovoltaiche
Fotoaccoppiatori
Trasduttori di posizione :
Potenziometri Resistivi: calcolo della funzione di trasferimento
Capacitivi
Induttivi
Trasformatori differenziali
Trasduttore estensimetrici: Caratteristiche generali e principio di funzionamento
Trasformatori di posizione angolare e velocità
Encoder incrementale
Encoder assoluto
Trasduttori di velocità e accelerazione:Caratteristiche generali e principio di funzionamento
Dinamo tachimetrica
Sensori di prossimità :Caratteristiche generali e principio di funzionamento
Sensori di Hall.
Attività di laboratorio:
Sono stati proposti ed assegnati progetti diversi, divisi per gruppi di lavoro, in base alle
capacità degli allievi ed ai loro interessi:
Progettazione e realizzazione su circuito stampato di un circuito per il rilevamento di
temperatura con LM35, convertitore A/D CA3162 e decoder CA3161, con multiplexing dei
display.
Progettazione e realizzazione di vari apparati con utilizzo e programmazione del PLC.
Progettazione e realizzazione su circuito stampato di circuiti per l’automazione di una
abitazione.
Progettazione e realizzazione su circuito stampato di circuiti con utilizzo e programmazione
del PIC .
Progettazione e realizzazione su circuito stampato di circuiti con utilizzo e programmazione di
ARDUINO .
Approfondimenti teorici
Convertitori a doppia rampa
Data sheets del CA3161 e Ca3162
Architettura del PIC16F84
Parte principale del Set d’ istruzioni del PIC16F84
Modi d’indirizzamento del PIC16F84
Ambiente di sviluppo MPLAB
La simulazione con MPLAB
Architettura del PLC
La programmazione in ladder
Semplici esempi applicativi
Fasi per la realizzazione del progetto
Fase 1
Studio dei blocchi funzionali del circuito sia in laboratorio che in aula e disegno circuitale in
ambiente Orcad Capture:
Programmazione del microcontrollore, del PIC o del PLC per la gestione del sistema .
Fase2
Verifica delle varie parti su bread board in fase di studio e progettazione
Fase3
Cablaggio del circuito sperimentale e verifica del funzionamento complessivo
Fase4
Sbroglio del circuito stampato in ambiente Orcad Layout su basetta doppia faccia
Libro di testo
Portaluri Bove - Tecnologia e disegno nella progettazione elettronica - Tramontana
NB: le parti in corsivo sono ancora da svolgere
Breve relazione: La classe ha inizialmente mostrato interesse ed entusiasmo, individuando,
come progetti da realizzare, apparati di notevole complessità, ma successivamente solo
alcuni degli allievi sono passati alla fase di progettazione e realizzazione effettiva, altri hanno
semplificato il progetto iniziale, altri ancora si sono accontentati di eseguire schemi elettrici
proposti dai docenti.
I . T. I . S . “ G. V A L L A U R I ” – V E L L E T R I ( R M )
PROGRAMMAZIONE SVOLTA CLASSE 5 AE
MATERIA: EDUCAZIONE FISICA
A.S. 2012/2013
DOCENTE Sandro Mastrostefano
Miglioramento capacità cardio respiratoria con attività a regime aerobico ;
•
Potenziamento muscolare generale eseguito attraverso esercizi a carico naturale ;
•
Esercizi di preatletica per il miglioramento della corsa ;
•
Incremento della mobilità articolare e della scioltezza muscolare ( esercizi attivi , passivi , stretching ) ;
•
Richiamo nella attività pratica di , alcune nozioni di anatomia e fisiologia del corpo umano , alcune
norme di pronto soccorso nei più comuni traumi sportivi ed elementi di igiene alimentare ;
•
Affinamento dei gesti motori semplici con giochi presportivi ;
•
Tecnica e pratica del calcetto
• Tecnica e pratica della pallavolo:
Regole fondamentali del gioco e concetti illustrativi.
Esercizi per impostare e apprendere il palleggio e suoi difetti più frequenti;
Riprese basse:riprese senza rullata.
Tecnica e meccanica del bagher;
La battuta :Dall’alto a Tennis, a bilanciere , dal basso all’italiana;
La schiacciata: procedimento didattico per l’apprendimento della schiacciata.
Il Muro : tecnica e meccanica del muro, muro a due, esercitazioni del muro.
• Tecnica e pratica della Pallacanestro:
Regolamento della pallacanestro
Gli arresti in campo in un tempo e a due tempi;
Il terzo tempo: correzione difetti più frequenti nell’uso del terzo tempo;
Passaggi : Due mani al petto , ad uncino , laterale , due mani dall’alto , con battuta a terra;
La difesa : tipi di blocco ( davanti , laterale , dietro , cieco )
La partita con applicazione di tutte le regole della Pallacanestro.
•
•
Cenni e valutazioni fisiologiche su alcuni sistemi degli apparati del corpo umano quali :
L’apparato circolatorio,il sistema scheletrico,il sistema muscolare,l’apparato respiratorio,sistemi
energetici
Effettuazione di test attitudinali standardizzati comprendenti: Forza,Resistenza,Velocità,Mobilità
articolare
Velletri, 11/05/2013
Gli alunni
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L’insegnante
Prof. Sandro Mastrostefano
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PERCORSO DIDATTICO-EDUCATIVO DI R.CATTOLICA A.S. 2012/2013
CLASSE V SEZ. AE (prof. A. SCHIAVI)
LA MORALE CRISTIANA
PREMESSA
La morale cristiana non si fonda su una mera conoscenza di norme da rispettare, spesso
identificate come norme del “non fare”, che vengono riassunte nella regola d'oro di cultura ebraica:
“Non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te”.
La morale cristiana si fonda sulla persona di Gesù Cristo che, attraverso la sua morte e
resurrezione, libera l'umanità dalla schiavitù del male (peccato), perché ogni uomo possa collaborare
alla realizzazione di un mondo più umano e più giusto.
Nel rispetto della legislazione concordataria ho proposto agli alunni di questa classe il
seguente percorso.
CONTENUTI
Etiche filosofiche e morale cristiana;
Relativismo etico;
Parole chiave della Morale
†
Coscienza, Libero Arbitrio, Norma Morale, Libertà e responsabilità, Bene e Male, Grazia e
Peccato.
Vizi e Virtù dell'uomo contemporaneo;
Virtù Cardinali e Virtù Teologali
Parole antiche eppur sempre nuove
†
Ascolto, Accoglienza, Solidarietà.
Etica Cristiana delle relazioni:
†
Dall'analisi di gravi problemi come guerra, violenza, razzismo, antisemitismo, xenofobia,
pedofilia, omofobia, pseudo-politica (…), alla ricerca di un percorso cristiano per la costruzione di una
cultura di pace.
Etica Cristiana della vita:
†
Dall'analisi di gravi e traumatici problemi esistenziali come aborto, eutanasia, pena di morte,
suicidio (…) , alla ricerca del senso della vita umana cosicché essa possa essere accolta come un dono
di Dio affidato nelle mani dell'uomo.
Etica Cristiana della solidarietà:
†
Dall'analisi di una totale indifferenza ai problemi del terzo mondo e di una mancanza di
sensibilità del mondo occidentale sulle nuove forme di povertà come anziani, disoccupati, malati,
disabili, immigrati (…), alla ricerca di uno stile di vita più attento alle difficoltà degli ultimi.
METODOLOGIA
Audiovisivi
Lezione espositiva
Riferimenti biblici di passi scelti
Riferimenti a documenti conciliari (Conc. Vat. II)
Riferimenti ad encicliche
Riferimenti storici e filosofici
Riferimenti a lezioni svolte nei precedenti A.S.
VALUTAZIONE
Tutta la classe ha partecipato con attenzione ed interesse alla disciplina raggiungendo buoni
risultati.
Ci sono alunni che hanno raggiunto risultati eccellenti.
Il presente documento sarà immediatamente affisso all’albo dell’Istituto e
pubblicato sul sito dell’Istituto.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
MATERIE
DOCENTE
FIRMA
Italiano - Storia
Lingua straniera
Economia Industriale
Matematica
Elettronica
Sistemi
Telecomunicazioni
T.D.P.
Lab. Elettronica
Lab. Sistemi - Telecom.
Lab. TDP
Educazione fisica
Religione
Daniela MINGRONE
Rossana BRUSCA
Antonella CANZONERI
Stefania CIPOLLARI
Donatella PICONE
Roberto BOLOGNA
Carlo CONVERTINO
Rossella ROSSETTI
Claudio TRENTA
Claudio CESARINI
Gianni ACCIARITO
Sandro MASTROSTEFANO
Antonino SCHIAVI
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Anna Toraldo
Velletri, 14/05/2013
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