La Turchia riscopre la propria rete ferroviaria Nel settore del

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La Turchia riscopre la propria rete ferroviaria Nel settore del
Articolo pubblicato sul quotidiano “Dunya” del 24 settembre 2009-09-27
La Turchia riscopre la propria rete ferroviaria
A cura di Eser Soygüder YILDIZ- Derya COŞKUN
İSTANBUL
Nel settore del trasporto merci, la Turchia tende lo sguardo
sulle ferrovie. La rete delle ferrovie dello Stato (TCDD) si
riscopre negli ultimi anni dal settore pubblico e privato. Con il
reddito da trasporto merci pari a 412 milioni di Lire Turche,
ottenuto nel 2008 ovvero l’anno in cui é iniziata la crisi
finanziaria globale, TCDD (ferrovie dello Stato Turco) ha
raggiunto il più alto valore di caricamento e trasporto merci
della sua storia.
La realizzazione di un trasporto annuo pari a 4 milioni di
tonnellate con l’uso di 2500 vagoni merci anche da parte del
settore privato si considera come il segno precursore del
risveglio dei servizi di trasporto ferroviario. Quindi si accingono
ad accelerare i propri investimenti anche le aziende che
forniscono il servizio nel settore del trasporto ferroviario,
considerato come un campo potenziale.
La Storia delle ferrovie turche, iniziata nel 1856 con l’impegno di una
azienda Inglese che ha dato il primo colpo di piccone per fondare la linea
ferroviaria tra la cittá di Smirne ed Aydın, si prepara a ritornare, con gli
investimenti realizzati in questo settore negli ultimi anni, all’epoca d’oro
vissuta subito dopo la fondazione della Repubblica di Turchia moderna.
Entrato in un lungo periodo di stasi dopo il 1940 e con un tasso di
operativitá nel settore del trasporto merci diminuito fino a 60 % negli
ultimi 50 anni, le ferrovie dello Stato tendono a risvegliarsi grazie ai nuovi
investimenti del settore pubblico e privato. Il primo passo di tale risveglio
é stato compiuto dallo Stato turco. Infatti, con il reddito pari a 412 milioni
di Lire turche ottenuto dal trasporto merci nel 2008 ovvero l’anno in cui é
scoppiata la crisi finanziaria globale, il TCDD ha raggiunto il valore più alto
di caricamento e di trasporto merci della sua storia. Dal canto suo, anche
il settore privato, mobilitato con la sollecitazione dello Stato, appoggia e
sostiene tale risveglio con gli investimenti propriamente realizzati. Le
imprese ferroviarie che attualmente forniscono il servizio di trasporto con
l’impiego di circa 2500 vagoni merci su tutte le linee ferroviarie,
posseggono una quota del 20% nel settore del trasporto ferroviario con
una stazza che ha raggiunto 4 milioni di tonnellate/anno. Tali investimenti,
realizzati sia dal settore pubblico che privato, danno i segnali per il
prosieguo e cura degli interessi per il settore del trasporto ferroviario.
Attualmente in Turchia, laddove l’impiego delle ferrovie possiede una
quota di mercato di soli 5% per il trasporto delle merci, viaggiono al
giorno per il trasporto delle merci bilaterale ben 191 convogli in blocco di
cui circa 158 destinati al servizio sulle linee nazionali e 33 su quelle
internazionali. Mentre tali convogli percorrono tutta la rete ferroviaria
nazionale, all’estero invece sono utlizzati per il traffico bilaterale per i
paesi Europei tra cui Germania, Bulgaria, Ungheria, Austria, Romania, e
Slovenia, per i paesi del Medio Oriente tra cui Iran, Siria ed Iraq e paesi
del Centro Asia tra cui Turkmenistan e Kazakistan. Mentre invece i nuovi
investimenti che il Ministero dei Trasporti prevede di concludere entro
qualche anno, contribuiranno ad ampliare ancora di più la rete di trasporto
ferroviario del nostro paese. Lo stesso Ministero dei Trasporti, oltre ad
aver dato il via da una parte al progetto di costruzione ferroviaria tra le
cittá di Kars (Turchia), Tiblisi (Georgia) ed Baku (Azerbaigian) che diverrá
senza dubbio un importante corridoio ferroviario tra Asia ed Europa, sta
impegnandosi dall’altra a proseguire di costruire le linee ferroviarie e di
traghetti che costituiscono la parte principale sul Mar Nero del Corridoio di
Trasporto tra Europa-Caucaso-Asia (TRACECA). Al contempo continuano
ininterrottamente anche le attivitá produttive per il traffico ferroviario e di
traghetti che sará avviato tra il porto di Samsun (Turchia) e quello di
“Kavmaz” in Russia. Con questo progetto sará assicurata la realizzazione
dei trasporti combinati bilaterali dalla Turchia alla Russia, Ucraina, ai paesi
dell’ex Unione Sovietica e a quelli del Medio Oriente.
TCDD ha raggiunto il valore più alto della sua storia..
La trasformazione insorta nelle Ferrovie dello Stato, che in Turchia detiene
il monopolio del trasporto merci con i treni, dimostra il suo impatto anche
nel settore stesso. Infatti, modificando la visione del trasporto merci con il
trasporto in blocco avviato nel 2004, il TCDD ha raggiunto il valore più
elevato di caricamento e di trasporto merci nella storia delle ferrovie,
grazie al reddito ottenuto dalla stessa attivitá nel 2008 ovvero l’anno in
cui é scoppiata la crisi finanziaria globale. Oltre alle merci tradizionali
trasportate con i treni, cooperando con il settore privato per il trasporto
delle merci non trasportate usualmente sulle ferrovie, il TCDD ha avviato
una trasformazione rilevante provvedendo per la prima volta in Turchia al
trasporto sulle ferrovie delle bevande analcoliche tipo bibite gasate e non,
succhi di frutta ed acqua potabile ecct.
Evidenziando che in riferimento agli accordi sottoscritti con i vari paesi é
stato dato il via alla gestione dei treni merci in blocco per le destinazioni
internazionali come i paesi Europei, dell’Asia Centrale, dell’ex Unione
Sovietica nonché del Medio Oriente, oltre alla messa in servizio dei
convogli in blocco per le linee ferroviarie nazionali, Suleyman Karaman,
l’amministratore delegato delle ferrovie dello stato ha spiegato che
trasportando con tale applicazione una quantitá di merci pari a 23,5
milioni di tonnellate nel 2008, é stato realizzato un aumento del 61% sulla
quantitá e del 170% sul reddito del trasporto merci rispetto al 2002.
Comunicando, altresì, l’informazione relativa al raggiungimento del valore
più alto di caricamento e di trasporto merci nella storia delle ferrovie
turche grazie al reddito pari a 412 milioni di lire turche ottenuto nel 2008,
Karaman ha precisato: “ In questo periodo é stato sostenuto l’aumento dei
proventi e la quota di trasporto merci del TCDD e la riduzione dei costi di
spedizione delle aziende committenti, oltre al trasporto combinato ed il
possesso di vagoni da parte di terzi. Ed inoltre, si é deciso di cooperare
con il settore privato per il trasporto delle merci non trasportabili con le
ferrovie oltre a quelle tradizionali trasportate regolarmente dal nostro
Ente, provvedendo alla costruzione dei vagoni mancanti nel nostro parco
convogli ed all’incremento della loro capienza di trasporto”.
Spiegando, inoltre, che nel contesto dei lavori di modernizzazione delle
Ferrovie dello Stato é prevista nel 2009 la costruzione e l’acquisto di 13
locomotive diesel elettriche per le linee principali, sei set di treni “DMU”,
32 set di locomotive elettriche per le linee principali ed 849 vagoni merci,
l’amministratore delegato Karaman ha parlato anche dell’intenzione del
suo Ente relativo all’aumento degli investimenti nel periodo tra il 2009 e
2011.
“Il settore dei trasporti puó raggiungere almeno 40 milioni di
tonnellate”
Richiamando l’attenzione alla potenzialitá del settore, Zafer Gökçek,
Segretario Generale dell’Associazione degli Spedizionieri Ferroviari ha
evidenziato che con la costruzione delle nuove linee ferroviarie fino ai porti
marittimi e con la ristrutturazione di quelle giá esistenti é possibile
incrementare almeno a 40 milioni di tonnellate in futuro il trasporto merci
con le ferrovie che attualmente é pari a 20 tonnellate/anno. Spiegando
che le aziende del settore privato, fornitrici attualmente di servizi di
trasporto con circa 2500 vagoni merci sulle linee ferroviarie, posseggono
una quota di mercato pari a 20% con una stazza che raggiunge 4 milioni
di tonnellate/anno, Gökçek ha precisato che il sistema di trasporto
ferroviario in blocco, messo in pratica ultimamente dall’amministrazione
del TCDD, sia un fattore determinante. Evidenziando che oltre al trasporto
merci cooperato con il settore privato, sono forniti i servizi di carico,
scarico e di terminale alle stazioni ferroviarie, Gökçek ha continuato
l’intervista precisando: “ Purtroppo c’é stata la tendenza di accontentarsi
con gli investimenti realizzati in quel periodo decennale successivo alla
fondazione della repubblica turca ed in particolare le ferrovie sono quasi
dimenticate e trascurate concedendo la prioritá alla costruzione delle
strade per il trasporto su gomma negli anni 50’. Ed infine, la convinzione
di essere più economico, rapido ed ecologico nel settore dei trasporti é
possibile solo con l’investimento alle ferrovie ha consentito di riscoprire
questa tipologia di trasporti”.
“Bisogna incrementare la quota di mercato delle ferrovie in modo
pianificato”
Secondo il Rapporto sulla “Realtá delle Ferrovie nei Trasporti”, elaborato
dalla Camera degli Ingegneri Meccanici della TMMOB, il 41% delle ferrovie
attualmente agibili sono costruite prima della proclamazione della Nuova
Repubblica Turca. Ed il 40% delle ferrovie sono costruite nel periodo tra
1923-1950. Dopo il 1950, sono aperti al traffico in 58 anni solo 1981 km
di ferrovie con la costruzione in media di 34 km l’anno. La lunghezza
totale delle linee ferroviarie che era 9024 km nel 1950, ha raggiunto gli
11.000 km alla fine del 2008. Nel suddetto rapporto sono messe nero su
bianco le seguenti osservazioni: “ Mentre la quota di trasporto ferroviario
era pari a 78% per le merci nel 1950, si ha avuto un evidente calo al
5,3% nel 2008. Il trasporto ferroviario dei beni deve essere incrementato
in modo pianificato. Adottando delle politiche precise, bisogna promuovere
il trasporto combinato, vale a dire la costruzione di terminali di carico,
scarico e trasferimento aventi le possibilitá e le capacitá fisiche sufficienti,
sull’asse di integrare tutte le tipologie in modo da formare una unica
catena di trasporto. Ed inoltre, bisogna trasportare con le ferrovie tutte le
merci pubbliche a cominciare dal minerale di ferro ed il carbone”.
Il programma investimenti del TCDD nel periodo 2009-2011
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Inaugurazione di 8 centri logistici,
La ristrutturazione di circa 2300 km di ferrovie,
La costruzione di circa 150 km di diramazioni (branch line),
La costruzione di 3 stazioni di controllo automatico per i treni,
L’installazione di un impianto di supporto per le 39 stazioni di fornitura
combustibile,
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La costruzione della linea ferroviaria tra i centri di Bandırma-BursaAyazma-Osmaneli,
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L’implementazione degli impianti di segnalazione, elettrificazione e di
telecomunicazione nel tratto ferroviario tra i centri di Irmak-KarabükZonguldak ed il miglioramento delle infrastrutture,
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Nei vari tratti della linea ferroviaria, l’implementazione degli impianti di
segnalazione su un totole di 1067 km ed impianti di elettrificazione su un
totale di 2383 km,
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L’avvio alla costruzione di 173 Locomotive Diesel Elettrici per Linee
Principali presso la sede centrale di “TÜLOMSAŞ” e di un Set di Treni
“DMU” da 84 veicoli (12 set da 3 veicoli e 12 set da 4 veicoli) presso la
sede centrale di “TÜVASAŞ”.