Le regole dell`UME - Dipartimento di Economia e Diritto
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Le regole dell`UME - Dipartimento di Economia e Diritto
Il Patto di Stabilità e Crescita 1 Determinanti della del trapporto V ar i a z i one avariazione s s ol ut a de l r a ppor o de bi t o/ P i l Debito e s ue de t e/PIL r mi na nt i 20, 0 E f f et t o i nt er essi 15, 0 (spesa di I nt er essi / Debi t o) 10, 0 5, 0 0, 0 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 -5, 0 var i azi one assol ut a del r appor t o Debi t o/ P i l -10, 0 Di savanzo pr i mar i o (- avanzo) -15, 0 -20, 0 E f f et t o var i azi one P i l nomi nal e (i nver so del t assodi cr esci t a del P i l nomi nal e) -25, 0 -30, 0 Saldo primario e saldo primario che stabilizza il rapporto debito /PIL 16,0 Fig.2.7 Saldo primario e saldo primario che stabilizza la crescita di B/Y 14,0 12,0 10,0 8,0 saldo primario Saldo primario stabilizzante 6,0 4,0 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 -8,0 -10,0 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 Esercizi Nel 2005 il rapporto Debito/Pil era pari al 108%. alcolare il valore del saldo primario che consente di stabilizzare il debito al 108 nel 2006, nell’ipotesi di crescita del Pil nominale del 4% e di un costo medio del debito pubblico del 4,5%. Mostrate quale rapporto disavanzo/Pil è coerente con il vincolo del rapporto debito/pil pari al 60%, per un paese che abbia una crescita costante del Pil monetario del 5% annuo. 4 Le regole di voto del Consiglio dei Ministri: la maggioranza qualificata Il nuovo Trattato costituzionale introduce un sistema di doppia maggioranza dal 2009 La maggioranza qualificata è raggiunta quando una decisione riunisce il 55% degli Stati membri, comprendendo almeno 15 di essi e rappresentando nel contempo almeno il 65% della popolazione dell'Unione. Clausola di salvaguardia nei confronti di un'ipotetica alleanza dei "grandi" Stati membri: una minoranza di blocco deve essere costituita da almeno 4 Stati membri. La grande recessione 6 Nodi da risolvere per il nuovo PSC 1. RF-2 non è sufficientemente stringente in condizioni normali ed è troppo rigida in tempi difficili 2. Non esiste una regola che possa prevedere tutti i possibili eventi sfavorevoli: occorre mantenere contingent flexibility e clausole di salvataggio 3. Come risolvere il problema della debolezza del preventive arm, dove il solo strumento è la moral suasion e il Consiglio si è spesso accontentato solo di promesse degli SM? Nodi da risolvere per il nuovo PSC 4. Rafforzare il ruolo della Commissione ? 8 Ci sarebbero vantaggi da un suo rafforzamento, ossia dal passaggio ad un approccio “delega”? Quali effetti sulla sovranità nazionale delle PF e sulla adesione alle regole? Ma un rafforzamento della Commissione potrebbe accrescere la trasparenza e la responsabilizzazione degli SM. Nodi da risolvere per il nuovo PSC 5. Introdurre regole più complesse? Possono essere utili ai politici per guadagnare spazi di discrezionalità Possono essere utili alla Commissione per guadagnare influenza Possono essere utili all’autorità di controllo Non avvantaggiano il pubblico e i mercati Se non c’è forte enforcement è bene che le regole restino semplici, in modo da fissare aspettative e rendere facile il controllo di pubblico e mercati. 9 European Council: Task force on economic governance Rapporto finale il 18 ottobre 2010 Proposte di CE, «six-pack» of measures: Comunicazioni a Maggio e Giugno 2010 Proposta legislativa il 29 settembre 2010 Entra in vigore il 13 dicembre 2011 Legislazione EU secondaria: 5 regolamenti e una Direttiva La riforma del PSC Visite metodologiche più frequenti e complete Diritto di Eurostat di avere accesso ai conti pubblici nel caso ci siano dubbi sull’affidabilità delle statistiche Obbligo per gli SM di fornire tutte le informazioni rilevanti Migliorare la qualità dei dati in PDE Definizione degli Obiettivi di Medio Termine (OMT) Verifica del progresso verso gli OMT con un approccio duplice. Si guarda a: Variazione del saldo strutturale, che deve almeno pari a 0,5%PIL Expenditure benchmark, che non è un tetto alla spesa Preventive arm Regolamento (UE) n.1175/2011 Per paesi a basso debito: saldo che stabilizzi il debito al 60% PIL, con margine di manovra; Per paesi ad alto debito: ulteriore sforzo di riduzione del debito; Parte dell’aggiustamento necessario a coprire il valore attuale del futuro aumento di spesa legata all’invecchiamento della popolazione OMT Componenti Expenditure benchmark Limite ex ante ed ex post alla crescita della spesa Paesi che non hanno raggiunto MTO • Tasso di crescita della spesa pubblica inferiore al tasso di crescita di medio periodo del PIL potenziale e coerente con un miglioramento del saldo strutturale pari allo 0,5% annuo. Paesi che hanno raggiunto MTO • tasso di crescita della spesa sia pari al tasso di crescita del PIL potenziale di medio termine. Valutazione ex post Se il paese non ha raggiunto MTO: Scostamento significativo = al netto di misure discrezionali sulle entrate, l’impatto sul saldo di bilancio è almeno pari 0.5 % del PIL in un anno o in 2 consecutivi. Se il paese ha raggiunto MTO: lo scostamento non viene considerato In caso di scostamento significativo “Warning” della Commissione Europea Raccomandazione del Consiglio: max 5 mesi per l’adozione delle misure necessarie In caso di un intervento inefficace del paese membro, la Decisione del Consiglio si accompagna ad una Raccomandazione di sanzione da parte della Commissione: per i paesi Euro, un deposito di 0,2% PIL con interesse. La Raccomandazione si intende adottata a meno di voto contrario del Consiglio (RQMV) Il deposito non paga più interesse se il paese viene posto in PDE Scenario controfattuale di evoluzione del saldo con expenditure benchmark Fissare un tasso di riduzione del debito sufficiente per paesi con D/PIL superiore al 60%. La riduzione annua dovrebbe essere pari ad 1/20 della differenza tra livello del debito e target del 60%. Verifica sui 3 anni precedenti La violazione non dovrebbe portare a PDE in modo automatico, ma si terrebbe conto di “altri fattori rilevanti” Attenzione all’evoluzione del debito Si introduce un benchmark numerico Regolamento(UE) n.1177/2011 Sanzioni semi-automatiche, a meno di voto contrario del Consiglio (entro 10 g.) - RQMV Deposito con interesse agli SM che non fanno sufficienti progressi nel consolidamento e deviano in modo persistente da principi di politica fiscale prudente Deposito senza interessi se si avvia PDE e multa se il paese non attua azioni efficaci per correggere il deficit Sanzioni Regolamento (UE) n.1173/2011 Indicatori da definire, in grado di coprire tutte le dimensioni macro e finanziarie, in modo da valutare i rischi di instabilità di un paese. Fissazione di un benchmark Aggiornamenti annuali della valutazione di ogni paese e verifica degli scostamenti Rapporti sui singoli paesi a rischio Sorveglianza macro Regolamento(UE) n. 1176/2011 In caso di scostamenti preoccupanti Invito a porre rimedio, ex art 121 T sulla sorveglianza multilaterale Per forti squilibri si apre la Excessive Imbalance Procedure (EIP) simile a EDP, con raccomandazioni e scadenze Sanzioni: multe annuali pari a 0,1%PIL per SM di Area-Euro che ripetutamente disattendono le Raccomandazioni e non attuano appropriati interventi Sorveglianza macro Excessive Imbalance Procedure Regolamento (UE) n.1174/2011 Dal momento che gli SM non sono disposti a cedere ulteriormente sovranità fiscale, occorre rafforzare i Domestic fiscal frameworks, come previsto da art. 3 protocollo 12 del Trattato Applicazione della direttiva lasciata agli SM entro dicembre 2013. In caso di mancata applicazione CE può avviare procedura di infrazione davanti alla Corte di Giustizia europea. Interventi a livello nazionale Direttiva 2011/85/UE Preventive arm: possibilità di politiche di stabilizzazione anche se il paese non ha raggiunto gli OMT Corrective arm: allentare la correzione in caso di forte crisi Flessibilità Agenda di riforme strutturali Metà aprile: presentazione dei Programmi di Stabilità e dei National Reform Programmes Confermato da Ecofin con la revisione delle linee-guida per la preparazione dei Programmi di stabilità ( 7 settembre 2010) Europe 2020 (European Council, 2010) Il semestre europeo dal 2011 Il semestre europeo Sostituirà EFSF dal giugno 2013 Fornirà assistenza condizionata in caso di crisi di liquidità e di crisi di insolvenza Capacità effettiva di prestito: 500 mld Eur I prestiti ESM sono privilegiati Interventi valutati caso per caso, coinvolgendo i creditori privati Collecive Action clauses sulle nuove emissioni di debito in area Euro. European Stability Mechanism 28 Novembre 2010 Il Fiscal Compact Trattato sulla Stabilità, sul Coordinamento e sulla Governance nell’UE e nell’UME Fiscal compact – marzo 2012 Parte del Trattato sulla Stabilità, sul Coordinamento e sulla Governance nell’UE e nell’UME che si occupa degli aspetti di finanza pubblica. Accordo intergovernativo firmato da 25 paesi EU (esclusi Regno Unito e Repubblica Ceca) ed entrerà in vigore dopo la ratifica di almeno dodici paesi dell’area Euro. Sarà vincolante solo per i paesi dell’area Euro e per i paesi che adotteranno l’Euro, anche prima del loro ingresso nell’EMU. Fiscal compact – marzo 2012 Riprende il Six-pack per quel che riguarda gli OMT e il trattamento degli scostamenti significativi da essi, il saldo annuale strutturale della PA deve essere pari all’OMT e comunque inferiore a 0,5% PIL (all’1 per cento del PIL se il paese ha un rapporto debito – PIL significativamente inferiore al 60% e rischi di sostenibilità contenuti) Introduce maggiori restrizioni, tra cui l’obbligo di inserire i vincoli sull’OMT in leggi nazionali, possibilmente di rango costituzionale e istituzioni fiscali indipendenti Prevede la creazione di meccanismi automatici di correzione, applicati dai singoli paesi sulla base di principi comuni proposti dalla CE Fiscal compact – marzo 2012 Riaffermazione della regola sul debito stabilita da Six Pack (Reg. 1177/2011) Impegno dei paesi area Euro a sostenere la posizione della CE (RQMV) quando CE evidenzia l’esistenza di un deficit eccessivo Se uno SM area euro viola il criterio del deficit, RQMV si applica a tutta la PDE, anche se non previsto da Six-Pack. Una modifica formale delle regole di voto richiederebbe una modifica dei Trattati Trattato Stabilità, Coordinamento, Governance SM soggetto a PDE predispone un programma di partenariato economico e di bilancio con descrizione dettagliata delle “riforme strutturali da definire e attuare per una correzione effettiva e duratura del suo disavanzo eccessivo”. Al fine di coordinare meglio le emissioni di debito nazionale previste, le parti contraenti comunicano ex ante al Consiglio dell'Unione europea e alla Commissione europea i rispettivi piani di emissione del debito pubblico. Euro Summits almeno due volte l’anno Fiscal compact – marzo 2012 Controversie sulla trasposizione delle nuove regole nelle costituzioni nazionali: alla Corte di Giustizia EU Relazione CE sulle disposizioni adottate: Se risulta che uno SM non ha adottato disposizioni opportune, uno o più SM possono adire la Corte di giustizia dell'Unione europea. Uno SM può adire la Corte di giustizia anche indipendentemente dalla relazione della Commissione La sentenza della Corte di giustizia è vincolante Se SM non ottempera, uno SM può chiedere alla corte l’imposizione di sanzioni finanziarie: pagamento di una somma forfettaria o di una penalità non superiore allo 0,1% PIL, da versare al ESM Da 1-01-2013, chi non aderisce al fiscal compact non avrà accesso ai nuovi programmi di assistenza finanziaria. Altre questioni connesse alTrattato Trattato sulla Stabilità, sul Coordinamento e sulla Governance nell’UE e nell’UME