vol. II IS - paedagogica.org
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Materiali didattici del Laboratorio Montessori 2015-2016 Quaderni del Laboratorio Montessori n. 2 – maggio 2016 – vol. II ISSN: 1974-8787 ISBN: 9788899209032 © 2016 Giulia Batini, Martina Carofei, Margherita Di Gianfilippo, Laura Di Rienzo, Larisa Eva, Maria Cristina Franchini, Emiliana Leonetti, Serena Pasquale, Marzia Sarleti, Agata Seminara Materiali didattici del Laboratorio Montessori 2015-2016 Martina Carofei Il segreto dell'infanzia Margherita Di Gianfilippo Educazione per un mondo nuovo Laura Di Rienzo Il bambino in famiglia Larisa Eva La scoperta del bambino Marzia Sarleti Dall'infanzia all'adolescenza a cura di Furio Pesci MARIA MONTESSORI IL SEGRETO DELL’INFANZIA IL SECOLO DEL BAMBINO il progresso della cura del bambino è stata cosi rapida da collegarsi ad un risveglio di coscienza. È impossibile, penetrare qualsiasi branca della medicina senza venire a conoscenza della vita infantile. È lo spirito del bambino che determina il progresso degli uomini. LA PSICOANALISI E IL BAMBINO La psicoanalisi penetra nei segreti del subconscio. La scoperta più importante , è stata la scoperta del subcosciente sulle azioni degli uomini Il subconscio è un ebollizione di elementi interiori sconvolti che si fanno strada attraverso la superfice. IL SEGRETO DEL BAMBINO La psicoanalisi SUPERFICIALE è un urto tra istinti dell’individuo e adattamento. Il piano delle MEMORIE INFANTILI il conflitto tra il bambino e l’adulto. Facendo insorgere , malattie di difficile guarigione . IL BAMBINO PSICHICO È tutta la vita dell’uomo nei suoi svolgimenti dalla nascita in poi E supportato dal trattamento della psicoanalisi evitando ostacoli e conflitti o squilibri morali. L’ACCUSATO Il bambino è isolato nella società, l’adulto lo influenza (madre, padre o maestri) Accusandoli dell’educazione data denunciando degli errori inconsci che conducono alla scoperta di se stessi. Per trattare il bambino diversamente deve per prima, cambiare l’adulto con spirito di sacrificio e entusiasmo. Ma per capire il bambino deve prima ricercare l’ignoto e non deve credere che egli è il bene su cui il bambino deve modellarsi. INTERMEZZO BIOLOGICO Con la scoperta di Wolf sulla segmentazione della cellula germinativa Abbatté alcune idee fisiologiche , di Leibnitz e Spallanzani. Che supponeva che l’uovo fosse già formato, l’essere che si svolgeva poi a contatto di un ambiente favorevole, Qualunque essere vivo , animale, pianta viene da un cellula primitiva. Nella cellula germinativa esiste una proprietà singolarissima quella di dividersi secondo un disegno prestabilito. Lavora e costruisce con obbedienza il comando immateriale che porta in sé . IL NEONATO •Il bambino nasce in un ambiente della civilizzazione supernaturale ottenendo con l’impulso il suo adattamento. •Il bambino appena nato dovrebbe stare in un ambiente silenzioso e con poca luce senza vestiti l’ambiente lo deve scaldare. •Ma i problemi da prendere in considerazione sono del •« del trattamento psichico del bambino» cure che facilitano il suo adattamento al mondo esterno. GLI ISTINTI NATURALI i mammiferi si prendono cura dei piccoli in particolar modo le femmine. La madre si trasforma in un infermiera e assistente delle nuove creature. nel periodo post parto sono particolarmente agressive. L’EMBRIONE SPIRITUALE Incarnazione evoca, la figura del neonato considerandolo uno spirito che si è racchiuso nella carne per vivere nel mondo. Nelle cure del neonato si deve tener conto della sua vita psichica attraverso l’educazione. l’incarnazione è il processo misterioso di un energia che animerà il corpo inerte del neonato. LE DELICATE COSTRUZIONI PSICHICHE •Quando si parla di sviluppo si parla di un fatto constatabile esteriormente . •si tratta di sensibilità speciali in via di evoluzione negli stati infantili. •Il bambino deve agire secondo delle direttive sensitive deve fare delle conquiste miracolose. Orientandosi grazie alla gioia, e semplicità. •il lavoro della crescenza è rimasto inavvertito non notando le reazioni dei bambini quando gli viene impedita la sua attività vitale. L’ORDINE • Uno dei periodi sensitivi più importanti è quello che rende il bambino sensibile all’ordine. • Trovando il massimo ostacolo intorno a se producendo nel bambino uno stato anormale, i piccoli rivelano un profondo amore per l’ordine. • È necessario che gli adulti in questo periodo per una manifestazione positiva , siano aperti agli studi di psicologia infantile . • L’ordine degli oggetti è importante perché fa scaturire i capricci e l’agitazione dei bambini. • Ordine Interno: studio della psicologia sperimentale permette di rendersi conto della posizione delle varie membra del corpo e fissa una memoria speciale. L’INTELLIGENZA L’intelligenza non si costruisce lentamente dall’esterno ma , è influenzabile dall’educazione e dal trattamento del bambino. Il bambino è un osservatore che assume attivamente le immagini a mezzo dei sensi. Il bambino nel periodo nel periodo sensitivo il fulcro e la ragione naturale o creativa. LE LOTTE SUL CAMMINO DELLA CRESCENZA Il conflitto tra bambino e adulto avviene quando il bambino è arrivato a poter agire. La pazienza e la gentilezza sono un vero compromesso per sopportare il bambino disturbatore. L’adulto non è conscio della sua attitudine di difesa, ma è persuaso dalla sua dedizione generosa. È l’adulto che suggestione e obbliga il bambino a dormire anche quando non è necessario. Il bambino deve dormire quando a sonno e svegliarsi quando ne ha voglia CAMMINARE •L’adulto dovrebbe uniformarsi alle necessità dell’essere immaturo rinunciando alle proprie necessità •Il bambino non sviluppa il potere di camminare aspettando ma « camminando». •Con il primo passo comincia per il bambino una nuova vita entrando in gioco l’esercizio del bambino. •Non a lo stesso scopo dell’adulto ma è ciò che lo attrae che lo spinge di volta in volta •Egli ha nel passo un ritmo stabilito che lo trascina meccanicamente il piccolo cammina per elaborare le sue funzioni. •L’Adulto dovrebbe rinunciare al ritmo e alle sue finalità. LA MANO I veri caratteri « motori» sono il linguaggio e l’attività della mano per realizzare il lavoro dimostrando un unità funzionale nella psiche col movimento, facendone due caratteri esclusivi dei simboli collegati con la vita sociale dell’adulto. Nel subconscio dell’umanità è sentita la mano la manifestazione dell’io interiore ma si ha paura quando quelle mani di bambino che si avvicinano di non toccare formandosi una difesa contro n potere che assale il benessere e il suo possesso. Il bambino per vedere , per udire deve raccogliere dall’ambiente degli elementi necessari in modo costruttivo usando le sue mani maneggiando cose esterne e vorrà travasare lavare e pettinarsi cosi si esprime il bambino imitando ciò che lo circonda. AZIONI ELEMENTARI Prima di eseguire azioni aventi un motivo logico ,comincia ad agire con degli scopi suoi usando gli oggetti come fine. Le azioni elementari sono quelle non hanno nessuna finalità logica e sono considerate come il primo balbettio dell’uomo lavoratore. Quando gli si impongono rinunce subentra la mortificazione del bambino . IL RITMO •L’adulto impedisce al bambino di lavorare non capendo l’attività della mano e la manifestazione dell’istinto di lavoro. •L’adulto è irritato non solo dal fatto che il bambino cerca inutilmente di compiere l’azione ma anche dal ritmo e dal modo di muoversi. •Quando l’adulto vede entusiasmo nel bambino per cose insignificanti lo urta •L’adulto invece dovrebbe sopportare il ritmo del bambino e armarsi di pazienza. •L’adulto si sostituisce al bambino in tutte le azioni chiudendogli ogni attività che vorrebbe compiere da se e uno degli ostacoli che si crea è il « bambino capriccioso». • LA SOSTITUZIONE DELLA PERSONALITÀ • la sostituzione dell’adulto è anche quella di infiltrare la propria volontà nel bambino è l’adulto che agisce nel bambino. • C’è un periodo della vita estremamente predisposto alla suggestione dove la coscienza si sta formando e la sensibilità verso gli elementi esteriori è in uno stato creativo. • I fatti inibitori sono favorevoli alla infiltrazione di una volontà estranea negli atti di un bambino quando la volontà dell’adulto non agisce violentemente da provocare una reazione. L’AMORE E L’AMBIENTE •La suggestionabilità dei bambini è l’esagerazione di una delle funzioni psichiche costruttive detto, amore all’ambiente il bambino osserva le cose appassionatamente . •È attratto particolarmente dalle azioni degli adulti per conoscerle e riprodurle, con calma e lentamente. •Se l’adulto invece si abbandona ai suoi ritmi rapidi non ispira il bambino . •Non è il muoversi che ha importanza ma è il possedere se stessi conquistando il suo organo motore. IL MOVIMENTO • Il movimento è una caratteristica preponderante del mondo animale influisce sulle funzioni della vita vegetativa ( digestione e respirazione). • è di grande importanza che lo sviluppo del bambino sia caratterizzato dall’esercizio individuale risultando una manifestazione psichica. • Per mezzo del movimento la volontà si diffonde per tutte le fibre e si realizza , l’impulso del bambino tende a migliorarsi. L’INCOMPRENSIONE • L’adulto impedisce il movimento al bambino perché è causa di turbazioni si dice spesso che il bambino è come un «fiore» • Ma il movimento ha un importanza nella costruzione dell’intelligenza morale dell’uomo il suo sviluppo sarebbe ritardato. INTELLETTO D’AMORE • Tutti i travagli della vita svolgono e stabiliscono armonia fra gli esseri , acquistano coscienza sotto forma di amore. • La creazione tende a far sentire l’amore e per questo colma la coscienza del bambino attraverso la realizzazione di se stesso. • L’oggetto d’amore più grande per il bambino è l’adulto ed è disposto all’obbeddienza e quel che l’adulto dice gli rimane inciso nella mente. LE RIPETIZIONI DELL’ESERCIZIO • Il primo fenomeno fu una bambina di tre anni che si esercitava a infilare i cilindretti e ci provo molte volte restando concentrata. • Notando un comportamento comune a tutti « la ripetizione dell’esercizio» • Più l’esercizio era insegnato con esattezza più diventava stimolo a una ripetizione inesauribile. LIBERA SCELTA • si inizio con un attività vivace e interessante i bambini avevano desideri particolari e si ponevano gli oggetti alla portata dei bambini. • È il principio della libera scelta che accompagna la ripetizione continua osservando le tendenze psicologiche dei bambini I GIOCATTOLI • Nonostante ci fossero molti giochi i bambini non se ne curavano si interessavano un momento e se ne andavano . • Capendo che il gioco per il bambino era un passatempo soltanto quando non aveva altro di meglio da fare . LA DIGNITÀ • I bambini hanno una condizione di degradazione che è un segno di disprezzo permanente • I bambini non hanno timidezza tra l’animo e il loro ambiente non esistono ostacoli L’INIZIO DELL’INSEGNAMENTO • Tutta l’importanza del progresso della scrittura risiede nel punto di incontro dei due linguaggi e si svolgono parallelamente. • Permette alla mano di impadronirsi di un lavoro quasi inconscio tanto avrà la mente tanto avrà la mano. CONSEGUENZE • In questo metodo ciò che si vede è il «bambino» si vede la sua anima che agisce per l propria natura. • i fenomeni avvenuti nella casa dei bambini sono psichici naturali per tale scopo bisogna eliminare gli ostacoli. • L’educatore deve avere una calma uno «sgombero mentale» che produce limpidezza interiore e « umiltà spirituale». • Quindi i 3 punti esterni sono un ambiente adatto , il maestro umile e il materiale scientifico. LA PREPARAZIONE SPIRITUALE DEL MAESTRO • Sbaglierebbe il maestro che pensa di prepararsi solo attraverso nozioni e studio si richiedono disposizioni di ordine morale. • Il punto essenziale è l’osservazione del bambino non limitandosi a un esame esteriore. • E deve tener conto delle reazioni infantili bugie, capricci , pianti non comprendo l’ingiustizia si deprime e si deforma. Maria Montessori «Educazione per un mondo nuovo» • • • • • Scopo dell’opera è di difendere la capacità esistenti nel bambino e di avviare gli insegnanti ad un nuovo modo di attuare il loro compito. Il nostro modo ha bisogno di essere ricostruito e l’educazione svolge un ruolo principale in questo. L’umanità non è ancora pronta a questo cambiamento ma solo un’analisi attenta della personalità umana può portarci alla salvezza. Il bambino è un’entità psichica avente un grosso potenziale se usato nel modo giusto ; sul bambino si costruisce la società stessa in quanto futuro uomo. L’educazione deve mirare allo sviluppo delle capacità dell’uomo fin dalla nascita infatti fin dai primi due anni di vita i piccoli sviluppano specifiche capacità psichiche. • • Il potenziale del bambino durante tutti questi anni è stato sempre sottovalutato poiché non conosciuto. Numerosi studi hanno dimostrato che la psicologia dell’infanzia è sostanzialmente diversa da quella dell’età adulta e quindi sarà il fanciullo che insegnerà al professore e non il contrario. Scoperta e sviluppo del sistema Montessori • • Maria Montessori sostiene che non bisogna solo studiare i grandi pedagogisti del passato ma bisogna concentrarsi sullo ‘studio del bambino’. Partendo dallo studio di bambini subnormali la Montessori ha visto che grazie al nuovo metodo di studio inventato da lei , in cui si • • Bambini facevano domande sulle lettere ricollegandole ai suoni , infatti lettere costituivano uno stimolo che spiegava il linguaggio già esistente nella mente del bambino. Il piccolo riproduce le parole mediante l’alfabeto mobile infatti conosce le lettere perché le aveva toccate più volte. Bambino in • • Nei primi anni dell’infanzia c’è una speciale disposizione per la matematica . Bambino partendo dal materiale passa al numero astratto e poi al livello più astratto, lavorando con precisione. Pascal sosteneva che la mente umana ha la caratteristica di Periodi e natura della mente assorbente • • Nei primi anni di vita ha luogo la costituzione dell’uomo futuro. Alla nascita il bambino è incapace di fare qualsiasi cosa ma dopo un po’ di tempo impara a parlare , camminare ecc. Queste capacità che apprende il bambino si pensa che derivino dal o • 3°periodo:12-18anni si sviluppa una tendenza alla ribellione e una forte instabilità caratteriale. Nel caso del bambino avviene una creazione dal nulla, un passo molto grande che l’adulto non è più in grado di fare. Questo passo è compiuto dalla mente Embriologia • • In passato gli studiosi erano soliti prendere in considerazione solo gli esseri adulti mentre adesso si tende a prendere in considerazione anche le origini dell’essere vivente(embriologia). ‘L’embriologia’ studia la vita dalle cellule germinali( fusione di due cellule provenienti da individui • • La cellula si divide in due le due parti in quattro e da questa moltiplicazione si forma l’essere vivente. Le cellule si moltiplicano e si formano gli organi. Gli organi si sviluppano indipendentemente l’uno dall’altro, le cellule si differenziano dalle altre cellule . Quando sono strettamente uniti Comportamentismo • • Il piano di costruzione dell’individuo è unico e tutti i tipi di vita animale lo seguono. Questo piano è riconosciuto nell’embrione. Nella prima fase gli embrioni animali sono tutti uguali poi quando lo sviluppo embrionale è completo c’è una profonda • • • L’uomo è tra gli animali il più capace di adattarsi, di compiere diversi movimenti. È libero e autonomo. Nel bambino al momento della nascita nessuna di queste qualità è presente infatti ognuna deve essere conquistata durante la prima infanzia. Educazione dalla nascita • • Il neonato è lontano dal pieno sviluppo anche da un punto di vista fisico in realtà la vita embrionale del piccolo si estende sia prima che dopo la nascita. La nascita rappresenta per il neonato un cambiamento in un ambiente nuovo . Il piccolo che nasce impotente deve essere • • Nella nascita il bambino affronta un terrore e le conseguenze di ciò si riflettono in alcuni difetti del carattere. A volte si verifica un’alterazione psichica per cui il bambino quando sarà più grande seguirà una via sbagliata. Questi difetti sono chiamati ‘regressioni psichiche’ e si manifestano in un atteggiamento • • La capacità di camminare si sviluppa durante il primo anno di vita e dipende dal cervelletto che si sviluppa fino ai 15 mesi ( sviluppo celebrale contemporaneo a quello fisico) In ogni individuo il comportamento si consolida attraverso le esperienze fatte nell’ambiente. Il compito Il mistero del linguaggio • • Il linguaggio è l’espressione di un accordo fra un gruppo di uomini ed è anche una barriera che separa un gruppo dall’altro. Il linguaggio non si impara ma si sviluppa all’interno del bambino , sorge naturalmente. All’inizio i piccoli pronunciano solo sillabe e poi parole con più sillabe insieme. • • La corteccia celebrale ha due centri : uno auricolare e uno motorio. Il centro auricolare è connesso con quella parte della psiche in cui avviene lo sviluppo del linguaggio. Il centro motorio riproduce i suoni percepiti. L’uomo impara a parlare perché la natura ha predisposto questi centri espressamente per il • • Un’altra deviazione della sensibilità è provocata dallo sforzo di alcuni adulti che vogliono reprimere le manifestazioni esteriori dei bambini. Insegnante dovrebbe cercare di entrare nella mente del fanciullo e di capirlo, svolgere una funzione di interprete. Il movimento e la sua funzione nell’educazione • • Il movimento è la conclusione e lo scopo del sistema nervoso. Il sistema nervoso con il cervello, i sensi e i muscoli pone in rapporto l’uomo con il mondo. Il movimento è l’ultima parte che completa il ciclo del pensiero. L’elevatezza spirituale si raggiunge con l’azione. • • I muscoli costituiscono la maggior parte del corpo e ne danno la forma. L’uomo può compiere qualsiasi movimento al contrario degli animali. Il lavoro è la principale espressione della vita psichica dell’uomo infatti per quest’ultimo la cosa più importante è l’autorealizzazione attraverso il Azione imitativa e cicli di vita • • Bambino di 1 anno e mezzo attraversa la fase di coordinazione tra l’addestramento degli arti superiori e quelli inferiori. Intorno ai 2 anni si sviluppa l’abilità del linguaggio. Questo periodo è l’età di massimo sforzo i cui compare l’istinto di imitazione. Questo sforzo deriva • • Talvolta queste imprese richiedono uno sforzo di attenzione e un buon coordinamento muscolare piuttosto che una vera e propria forza. All’età di 2 anni il bambino ha una forte esigenza di camminare. Il piccolo cammina con gli occhi, non solo con le gambe, infatti è Il bambino di tre anni • • C’è una netta demarcazione tra i primi tre anni di vita e il periodo successivo. La prima infanzia diventa un periodo dimenticato dal bambino perché solo a 3 anni inizia la piena coscienza e la memoria. Il piccolo a questa età è completamente affidato agli • • Il balocco ha assunto un ruolo così importante infatti si crede che fornisca un aiuto per l’intelligenza. Ma il bambino si stanca presto dei giocattoli e ne vuole altri il piccolo vuole imitare i grandi con oggetti veri( nei giocattoli non ci è realtà). Questa è la tragedia del bambino civilizzato infatti in ambienti o o o • L’estrema povertà e condizioni sociali difficili. I genitori dei bambini erano analfabeti e non potevano fornire un aiuto sbagliato. Le maestre non erano insegnanti di professione e quindi erano libere da pregiudizi pedagogici. In America questo esperimento non sarebbe mai potuto • • Il bambino di 3 anni è ancora guidato dal maestro interiore. Il piccolo è attento ad ogni particolare del lavoro che intraprende. Uno tra i vari pregiudizi delle maestre è quello di dover accompagnare il bambino a passi graduali nella risoluzione di un problema mentre il bambino può Metodi sviluppati sulla base dell’osservazione • • Dopo l’esperimento della Montessori ci si concentrò maggiormente sulla personalità umana del bambino. La nuova scienza si concentrava sulla percezione diretta e i fatti che ne conseguirono si dividono in due gruppi. Un gruppo dimostrava che la mente del • • L’arrivo della scrittura è dovuto alla conquista del linguaggio. La sensibilità linguistica termina intorno ai 5 anni e mezzo/6 anni( gli organi indispensabili per la scrittura erano indirettamente preparati). Per lo sviluppo del linguaggio il bambino segue un ordine grammaticale. Nel secondo • • Durante i 6 anni si forma il carattere secondo la propria natura. Dai 0 ai 3 anni il piccolo può subire alcune influenze che possono alterare il carattere per il resto della vita. Tra i 3 e i 6 anni i difetti provocati dal periodo postnatale si possono curare poiché in questo periodo il bambino perfeziona le • • • A volte i genitori usano anche il sistema della persuasione ma anche questo risulta vano. I bambini nelle scuole montessoriane non manifestarono questi difetti poiché erano liberi di svolgere i loro esperimenti nell’ambiente. Infatti quando il bambino riesce a Lo spauracchio della disciplina • • Un altro gruppo di bambini oltre a quello dei passivi e dei ribelli è quello che gode di una buona salute e di una vivida immaginazione. Questi tre gruppi sono solamente una convenzione infatti nelle scuole montessoriane questi tre tipi di bambino si fondevano in • • I problemi principali per lo sviluppo del carattere sono quelli della volontà e dell’obbedienza. Educatore tende ad imporre la propria volontà a quella del bambino e impone al bambino l’obbedienza. La volontà dell’uomo fa parte dell’ormè(forza vitale). La volontà deve comandare il suo • Spesso l’obbedienza ottenuta nelle scuole è frutto della repressione della volontà suscitata dai comandi del maestro. «I bambini ci insegnano che debbano esserci prima degli individui di volontà sviluppata, e poi un appello che li inviti ad unirsi, come passo preliminare di qualsiasi organizzazione. È necessaria anzitutto la forza di volontà, poi la coesione data dal sentimento, infine la coesione data dalla volontà» Come deve essere la maestra montessoriana • • Molte volte si giudica superficiale il ruolo della maestra montessoriana la quale deve lasciare i bambini liberi di svolgere le proprie attività. Quando si considera il materiale didattico, la qualità, l’ordine, il ruolo dell’insegnante è attivo e complicato. • • o La maestra attende che i bambini mostrino i primi segni della capacità di concentrazione. Ci sono 3 fasi di sviluppo in questo lavoro: 1° fase: la maestra si concentra sulle cose. Il materiale didattico deve essere bello, colorato, interessante. La maestra deve essere bella, giovane; deve • • La maestra deve aiutare il bambino ad essere autonomo, ad agire da sé, pensare da sé. Il piccolo si deve lavare, vestire , deve mangiare da solo. La gioia più grande per la maestra è quella di assistere a queste manifestazioni del bambino. «Conoscendo il segreto del bambino, la nostra maestra MARIA MONTESSORI A cura di: Laura Di Rienzo Facoltà di Scienze dell‘Educazione e 1 della Formazione “La diffusione vastissima del nostro metodo, che ha informato scuole di ogni nazione, tra razze le più diverse di costumi e di civiltà, ha dimostrato l’universalità di un dissidio tra adulto e bambino, che pone l’uomo, fin dalla nascita, in uno stato di oppressione, tanto più pericolosa, quanto più inconscia. E nelle civiltà considerate superiori, come la nostra, il dissidio si acutizza per le difficoltà dell’esistenza sociale e per il più evidente allontanamento della vita naturale e dalla libertà di azione.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.9) 2 “Il bambino come uomo che lavora, come vittima che soffre, come compagno migliore di noi, che ci sostiene nel cammino della vita, è una figura ancora sconosciuta. Su di essa esiste una pagina bianca nella storia dell’umanità. È questa pagina bianca, che noi vogliamo incominciare a riempire.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.12) 3 “Il dramma del neonato è il titola distacco dalla madre che, finora, ha fatto tutto per lui. Separato da lei ed abbandonato alle sue proprie deboli forze, egli deve ad un tratto compiere da solo tutte le sue funzione della vita.” “Si dovrà giungere alla piena stasi del neonato, ed apparirà allora la necessità assoluta di rendere agevole l’inizio della nuova vita infantile. Il bambino che nasce dovrà divenire oggetto di cure sapienti.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.16-18) 4 “V’è ad esempio, un istinto che comincia a rivelarsi nel primo anno di età e ha la sua massima manifestazione verso i due anni: il bisogno del bambino, per costruire la propria mente, di vedere le cose sempre nello stesso posto e nell’uso cui sono destinate.” “Il bisogno di vedere le cose sempre uguali, fa parte della vita ed egli lo difende come può:questa difesa noi la chiamiamo «capriccio» del bambino.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.20-21) 5 “L’«embrione spirituale» è il neonato, considerato come spirito chiuso nella carne per venire al mondo. La scienza considera invece l’essere nuovo venuto dal nulla.” “Incarnazione è il processo misterioso d’una energia che animerà il corpo inerte del neonato e gli darà l’uso delle sue membra, la facoltà delle parole, il potere di agire e di esprimersi secondo le proprie volontà: così l’uomo sarà incarnato.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.25-26) 6 “Il bambino che si incarna è un embrione spirituale che deve vivere, per se stesso, nell’ambiente. Ma come l’embrione materno, così questo embrione spirituale ha bisogno di essere protetto da un ambiente esterno animato, caldo d’amore, ricco di nutrizione, dove tutto l’accolga e niente l’ostacoli.” “[…]è in questo periodo creatore che si determina la futura personalità dell’uomo,[…] sorge il dovere di lavorare per sondare […] i bisogni psichici del fanciullo e preparargli un ambiente vitale.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.30-31) 7 “Il bambino è sensibile a un punto estremo, impressionabile in modo tale che l’adulto dovrebbe sorvegliare tutti gli atti e le parole, perché esse gli rimangono scolpite nella mente. Egli è tutto obbedienza, perché l’obbedienza è tutto per lui.” “Dicono che bisogna insegnare ai bambini ad amare la madre, il padre, la maestra; bisogna insegnar loro ad amare tutto e tutti. […]L’adulto non può diventare maestro d’amore senza un esercizio speciale e senza aprire gli occhi alla coscienza.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.35-36) 8 “E quanto tristemente diremo un giorno: «Non c’è nessuno che piange per il desiderio che io gli sia vicino quando sta per addormentarsi. Tutti pensano a sé, si addormentano pieni di pensieri per la giornata trascorsa, nessuno si ricorda di me!» Solo il bambino si ricorda ed ogni sera dice: «Non mi lasciare, sta qui vicino a me!» e l’adulto: «Non posso ho da fare, e poi, che capriccio è questo?» e si pensa a correggerlo, perché altrimenti farebbe tutti schivi del suo amore!” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.37) 9 “L’adulto non deve sostituirsi al bambino, ma deve ritrarsi sempre nella passività e procedere sempre nella più profonda comprensione del bambino. I movimenti devono venire dall’interno, dettati dall’organizzazione della vita interiore; è questa organizzazione, che noi abbiamo chiamato incarnazione.” “Il piccolo bambino, anche quando è un po’ cresciuto, è definito dagli educatori come una cera molle, che si può plasmare a modo proprio […] l’errore è che l’educatore debba approfittare di questa condizione per plasmare il bambino. Invece il bambino deve egli stesso plasmare la sua cera molle.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.41-42-43) 10 “Ora, la sensibilità che l’adulto deve acquistare, è quella di riconoscere tutti i bisogni del bambino; solo così egli potrà dargli quell’aiuto che gli è necessario.” “[…] principio di carità per l’educazione: «Non cancellare i disegni che il bambino fa nella sua cera molle interiore.» Questa è la più grande responsabilità che ha l’adulto come educatore del bambino che si sta costruendo. Il concetto fondamentale per l’educazione è dunque di non divenire un ostacolo allo sviluppo del bambino.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.49-50) 11 “Lo sappiamo tutti che l’età dello sviluppo è la più importante di tutta la vita: una denutrizione morale, un’intossicazione dello spirito in quel tempo sono altrettanto fatali per l’uomo, quanto la denutrizione delle membra per la salute futura del corpo. Perciò l’educazione infantile è il problema più importante dell’umanità.” “L’aiuto che diamo all’anima infantile non dev’essere indifferenza passiva di fronte a tutte le difficoltà del suo sviluppo; piuttosto dobbiamo assecondare questo sviluppo con prudenza e cura affettuosa.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.55-56) 12 “Io capii che in ciò che succedeva nelle anime era una legge e questa mi diede la possibilità di risolvere completamente il problema dell’educazione. Mi apparve chiare che l’idea dell’ordine e lo sviluppo del carattere, della vita intellettuale e sentimentale devono derivare da questa fonte misteriosa e celata. E d’allora in poi mi adoperai per cercare degli oggetti sperimentali che rendessero possibile la concentrazione, ed inoltre studiai accuratamente l’ambiente che presentasse le più favorevoli condizioni esterne per questa concentrazione. Così cominciai a creare il mio metodo.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.64-65) 13 “Per conseguenza il compito della nuova maestra si è fatto assai più delicato e più serio. […] la sua azione indiretta dev’essere assidua: deve preparare con piena conoscenza di causa l’ambiente, disporre il materiale didattico a ragion veduta e introdurre con ogni cura il bimbo ai lavori della vita pratica. Spetta a lei il saper distinguere il bambino che cerca la via giusta da quello che ha sbagliato strada; ella deve essere sempre tranquilla, sempre pronta ad accorrere, quando è chiamata, per dimostrare il suo amore e la sua confidenza. Essere sempre pronti:ecco tutto.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.65-66) 14 “Non a caso abbiamo scelto questo titolo: «Il carattere del bambino». Con la parola «carattere» non vogliamo intendere soltanto i tratti del carattere morale, bensì la complessa personalità del bambino, la quale non consiste di sole manifestazioni intellettuali e fisiche, ma costituisce un’unità, che non può essere analizzata che dallo studio psicologico.” “Se invece una maestra rispetta la libertà del bambino ed ha fiducia in lui, […] vedrà presto che un totale cambiamento si verifica nel bambino.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.69-72) 15 “[…] il bambino appare come mosso da una forza nuova, come se un torrente di energia lo avesse animato. Riconosciamo chiaramente che qui siamo di fronte a un unico ciclo chiuso di lavoro, il quale si compone di due parti: la prima parte è quella della pura e semplice preparazione che indirizza il fanciullo al lavoro e spiana la via alla seconda parte, al vero «lavoro grande». Dopo il «lavoro grande» il bambino è riposato, anzi si potrebbe dire che solo ora si mostra veramente riposato.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.73) 16 “I bambini che l’hanno raggiunta diventano sempre più laboriosi, tanto che non sanno stare senza far niente.” “L’ubbidienza non è altro che una specie di destrezza spirituale, che ha il suo presupposto necessario nell’equilibrio interno. Questa obbedienza sgorga dalla fortezza e contiene anche il miglior presupposto a ciò che si è chiamato «ambientamento».” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.75-77) 17 “È, dunque, ormai certo che non si può conoscere bene nessun essere vivente se non lo si osserva nel suo ambiente naturale. Se però osserviamo l’uomo, vediamo che piuttosto che adattarsi all’ambiente, egli cerca di crearsi l’ambiente più confacente a sé. L’uomo deve vivere in un ambiente sociale, nel quale agiscono determinate forze spirituali: i rapporti dell’uomo con i propri simili. Questi rapporti costituiscono la vita sociale. L’uomo che non vive in un ambiente adatto non può sviluppare normalmente le sue facoltà, né può scrutare nel fondo della propria anima per imparare a conoscersi. Uno dei principali compiti che all’educazione moderna s’impongono, è appunto quello di sviluppare l’istinto sociale del fanciullo, risvegliando in lui le tendenze del vivere socialmente coi suoi simili .” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.81) 18 “Ma se prepareremo al fanciullo un ambiente in casa che sia confacente alle sue dimensioni, alle sue forze, alle sue facoltà psichiche, se ve lo lasceremo poi vivere liberamente, avremo fatto un grande passo verso la soluzione del problema educativo in genere, poiché avremo dato al bambino il suo ambiente. Una «casa dei bambini» o, se vogliamo, una scuola, se la esaminiamo da questo punto di vista, deve avere, come abbiamo già detto, mobili e arredi fatti sulla misura dei bambini, adatti alle loro forze fisiche, così che essi li possano rimuovere con la stessa facilità con cui noi spostiamo i mobili della nostra casa” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.83) 19 “Nella casa che è sua , il bambino tende ad essere quanto più gli è possibile gentile ed accurato e cerca di sorvegliare meglio i propri movimenti. Così entra nella via della perfezione senza accorgersene.” “La vera bontà non consiste nel sopportare ogni aberrazione, ma nel cercare i mezzi per evitarla; consiste in ogni atto che dia al bambino la possibilità di vivere con naturalezza. Dare al bambino ciò che gli occorre per vivere; comprendere bene che egli è un esserino povero, che non ha nulla, e dargli tutto ciò di cui ha bisogno: questa è bontà, questa è misericordia.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.85-87) 20 “La maestra deve limitarsi sempre più alla sola osservazione, quanto più aumentano i progressi del bambino. […] Un bell’ambiente, che guidi il bambino e gli offra i mezzi per esercitare le proprie facoltà, può permettere alla maestra anche di assentarsi temporaneamente; la creazione di tale ambiente ha già realizzato un grande progresso.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.77) 21 “L’educazione moderna, che osserva il bambino assai prima di arrischiarsi a volerlo educare, deve finalmente penetrare anche nella famiglia e crearvi, oltre che un nuovo bambino, nuovi padri e nuove madri. […] essi rappresentano, rispetto ai bambini inermi, una potenza e insieme un’autorità senza confronti; e per di più, assunta questa posizione, essi hanno l’obbligo di essere continuamente in funzione di esempio.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.91) 22 “Spesso l’adulto soffoca l’impulso ad agire, che è proprio del bambino, gli impedisce di vivere, di fare qualcosa di utile, sottoporsi a grandi sforzi, in una parola, gli ostacola la tendenza a sviluppare il suo spirito secondo le leggi naturali. Per conseguenza l’attività infantile s’incammina su vie sbagliate, si volge a mille oggetti inutili, giocattoli e frivolezze, che non servono a nulla.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.97) 23 “[…] la causa intima di molte malattie nervose non è altro che la costrizione subita durante l’infanzia.” “Liberiamo l’anima oppressa del bambino! Come per magia scomparirà da lui ogni male, quello, almeno, che fu causato dall’oppressione. Rimarranno solo i difetti dipendenti dalla costituzione. L’imperfezione umana sentirà sempre più il bisogno di autorità che insegni il vero e ne indichi il giusto cammino per non fuorviare. […] la libertà nell’educazione non dev’essere fraintesa in modo da credere che non si debbano correggere i difetti in generale.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.98-99) 24 “Cercherò di enumerare i principi che possono servire alla madre per trovare la via più giusta.” Il più importante è: rispettare tutte le forme di attività ragionevole e cercare di intenderle. Il secondo principio è questo: bisogna assecondare quanto più è possibile il desiderio di attività del bambino; servirlo, ma educarlo all’indipendenza. Il terzo principio è: poiché il bambino è assai sensibile, più di quanto si creda, alle influenze esteriori, dobbiamo essere molto guardinghi nei nostri rapporti con lui. (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.102-106-109) 25 “Non è assolutamente necessario che noi appariamo perfetti agli occhi dei bambini; invece è necessario riconoscere i nostri difetti ed accettare pazientemente le loro giuste osservazioni. Riconoscendo questo principio, ci si potrà quasi scusare davanti ai bambini quando si è commesso qualcosa di ingiusto “il bambino sente profondamente e teneramente ogni espressione di vita e chiede di essere molto amato e compreso. Il suo primo compito è la formazione della vita interiore, e a questo scopo egli usa fin dai primissimi giorni del più meraviglioso strumento che Dio abbia concesso all’uomo:l’intelligenza.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.113-114) 26 “La sicurezza che vi sono stimoli capaci di risvegliare nel bambino delle attività spirituali, forma la base del nostro sistema educativo. Non si deve però fare assoluto assegnamento su questi stimoli. La loro maggiore o minore efficacia dipende dalla maestra e dal suo modo di presentare ai bimbi il materiale didattico. Poiché se essa saprà rendere questi oggetti attraenti ai bambini, il suo insegnamento sarà altrettanto efficace quanto lo stesso materiale. Noi intendiamo dunque per lezione, o insegnamento della maestra, la sua speciale abilità di presentare il materiale al bambino e di insegnargliene l’uso.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.117) 27 LA MAESTRA NUOVA “Eppure questi insegnamenti senza parole sono vere e proprie «lezioni». Essi mostrano al bambino come si deve sedere, come alzarsi, come si deve portare un tavolino o un vassoio con bicchieri d’acqua, come muoversi leggermente e con sicurezza.” “Nelle nostre scuole l’ambiente stesso fa lezione al bambino. La maestra deve solo mettere il fanciullo in diretto rapporto con l’ambiente, mostrando come si usano i vari oggetti.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.118-119) 28 “[…] il compito della maestra è assai più importante. A lei spetta guidare lo sviluppo dell’anima infantile e perciò la sua osservazione dei bimbi non deve limitarsi al solo scopo d’imparare a conoscerli. Tutte le osservazioni devono mirare (ed hanno solo in questo la loro giustificazione) al fine di poter aiutare i fanciulli. Il compito della maestra nuova è assai difficile.[…] Prima di tutto essa deve saper riconoscere il polarizzarsi dell’attenzione. Quando il bambino è intento al suo «grande lavoro» la maestra deve rispettare questa concentrazione e non disturbarla né con lodi, né con emendamenti.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.120-121) 29 “L’ordine e il disordine infantili, e i successi che si possono ottenere, dipendono spesso dall’osservanza dei più piccoli particolari, perciò solo con l’esercizio si arriva ad avere un risultato soddisfacente.” “L’abilità della maestra sta nella meditata applicazione delle basi del nostro metodo. Se di queste basi ella si è immedesimata, troverà aiuto per lottare contro tutte le piccole difficoltà ed otterrà grandi risultati.” “Noi dobbiamo aiutare il bambino a liberarsi dai suoi difetti senza fargli sentire la sua debolezza.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.123-124) 30 “Tutti conoscono i due elementi su cui si aggira la pedagogia moderna: uno è di studiare e formare l’individualità: cioè conoscere ogni bambino nei suoi propri caratteri, per indirizzarlo poi secondo le sue tendenze riconosciute; l’altro è quello di lasciarlo libero […] è necessaria una riforma reale, capace di tracciare nuove vie all’educazione che finora ha seguito una strada senza uscita” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.127-129) 31 “Il primo passo per risolvere integralmente il problema dell’educazione, non deve dunque essere fatto verso il bambino, ma verso l’adulto educatore: occorre chiarire la sua coscienza, spogliarlo di molti preconcetti: infine cambiare i suoi atteggiamenti morali. A questo primo passo segue l’altro, di preparare al bambino un ambiente adatto alla sua vita e privo di ostacoli.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.131) 32 “Il dato nuovo che è risultato da questo ordine di cose, e che è diventato come un faro di luce che guida nel cammino dell’educazione, è la figura del bambino: ed essa è stata la rivelazione, si può dire la «scoperta» psicologica che ha guidato la nuova educazione. Il nuovo bambino dimostra, insieme alla disinvoltura nei suoi atti, fiducia in se stesso, coraggio, si presenta dotato di quelle forze morali che sono anche di ordine sociale;[…] Accanto al nuovo bambino, l’adulto che sta in comunicazione con lui, cioè il maestro, ha pure assunto un orientamento tutto nuovo: egli non è più l’adulto-potenza, è l’adulto fatto umile e divenuto servo della nuova vita.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.132) 33 “[…] il bambino stesso:egli chiede all’adulto-servo di essere aiutato esprimendosi così: «Aiutami a fare da solo.» Il bambino infatti si sviluppa nel suo ambiente per attività propria, è vero, ma ha bisogno di mezzi materiali, di direttive e di cognizioni indispensabili.” (Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.133) 34 MARIA MONTESSORI Il bambino in famiglia PREFAZIONE • Il testo raccoglie una serie di conferenze tenute da Maria Montessori nel 1923 a Bruxelles • In questo libro vi è una forte denuncia sulle pessime condizioni dell’infanzia in perenne conflitto con il mondo degli adulti • Il libro si propone come una guida di igiene mentale per genitori ed educatori LA PAGINA BIANCA • Conflitto tra adulto e bambino che pone l’uomo, sin dalla nascita, in uno stato di oppressione • L’oppressione dell’adulto è tanto inconscia quanto pericolosa • Nelle civiltà considerate “superiori” il conflitto si acutizza per le difficoltà della vita sociale • Vi è un allontanamento della vita naturale e dalla libertà di azione LA PAGINA BIANCA • L’oppressione dell’infanzia è una questione sociale e morale senza possibilità di riscatto • I bambini non hanno organizzazioni sindacali e professionali che sostengono i loro diritti • Sul bambino esiste una pagina bianca nella storia dell’umanità • L’obiettivo principale per la Montessori è incominciare a riempirla IL NEONATO • Entra a far parte del nostro mondo attraverso un distacco totale dalla madre • Deve compiere da solo tutte le funzioni della vita in un mondo rumoroso e accecante • Tutta l’attenzione è sulla sua sopravvivenza fisica trascurando il suo benessere psichico • Per la Montessori il bambino già dai primi giorni di vita ha una dimensione psichica molto rilevante IL NEONATO • Per questo il bambino che nasce dovrà divenire oggetto di cure sapienti • Il bisogno di vita del bambino è vedere le cose sempre nello stesso posto e nell’uso in cui sono destinate • L’adulto confonde questa necessità per dei capricci non comprendendo i bisogni del bambino EMBRIONE SPIRITUALE • La Montessori sottolinea l’analogia tra lo sviluppo biologico e lo sviluppo psichico del neonato • Il bambino nel periodo post natale è un Embrione Spirituale • Questo processo avviene tramite l’“incarnazione” di un’energia misteriosa che anima il corpo • Il bambino è creatore di sé stesso EMBRIONE SPIRITUALE • È il depositario di una propria originalità che si costruisce tramite il rapporto con l’ambiente • Ogni individuo ha il diritto di essere sé stesso nella propria originalità ed individualità • L’Embrione Spirituale è il disegno di una possibile personalità futura • Ha bisogno di essere protetto da un ambiente che lo accolga e non lo ostacoli MAESTRO D’AMORE • Il bambino è estremamente sensibile a tutto ciò che sente dall’adulto • L’adulto dovrebbe pesare tutto ciò che dice e che fa’ perché influenzano la mente del bambino • Per il bambino l’obbedienza verso l’adulto è una ragione di vita • L’adulto a volte non comprende la sensibilità d’amore che ha il bambino verso di lui confondendolo con dei capricci L’EDUCAZIONE NUOVA • Obiettivo della Montessori è assumere un nuovo metodo d’approccio all’infanzia • Il concetto essenziale per l’educazione è non ostacolare lo sviluppo del bambino • L’adulto si deve spogliare dei pregiudizi per essere in grado di educare il bambino • L’errore del genitori è quello di indirizzare le cure parentali solo sullo sviluppo psichico L’EDUCAZIONE NUOVA • I genitori tendono a soffocare le iniziative autonome del bambino cercando di sostituirsi a loro • I movimenti devono venire dall’interno, dettati dall’organizzazione della vita interiore • Questa organizzazione viene chiamata Incarnazione • Bambino definito dall’educatore come una cera molle da plasmare, è lui stesso che si deve plasmare • Grande responsabilità dell’adulto è rispettare i disegni che il bambino fa nella sua cera molle L’EDUCAZIONE NUOVA “ Non cancellare i disegni che il bambino fa nella sua cera molle interiore. Questa è la più grande responsabilità che ha l’adulto come educatore del bambino che si sta costruendo.” (Montessori M.,Il bambino in famiglia, Garzanti, p.50) DEL MIO METODO IN GENERALE • Critica al modello familiare fondato sull’autorità • Necessità di creare un mondo nuovo, il mondo dell’infanzia per l’infanzia • La “Casa del bambino” rispetta nelle dimensioni dell’arredo e nell’organizzazione quotidiana i bisogni dell’infanzia • L’ambiente materiale aiuta a realizzare l’ambiente psicologico favorevole al suo sviluppo • La Montessori pone l’accento sulla Pedagogia dell’interesse DEL MIO METODO IN GENERALE • Compito dell’educatore è utilizzare l’intima forza del bambino per la sua educazione • Ricerca di oggetti sperimentali che rendano possibile la concentrazione • I bambini utilizzando questi oggetti sono interessati e concentrati • Così cominciò a creare il metodo • La maestra deve preparare con piena conoscenza di causa l’ambiente, disporre il materiale e introdurre il bambino ai lavori di vita pratica Esempio di materiale montessoriano IL CARATTERE DEL BAMBINO • La Montessori sottolinea la complessa personalità del bambino • Se la maestra ha fiducia e pazienza avverrà un totale cambiamento nel bambino • Inizia il cosiddetto “lavoro grande” in cui il bambino pone tutta la sua attenzione e si libera da quello che lo circonda • Dopo il “lavoro grande” il bambino è riposato e sereno • I bambini che hanno raggiunto questa capacità di concentrazione diventano sempre più laboriosi IL CARATTERE DEL BAMBINO • Non sono in grado di stare senza far nulla, sono completamente disposti all’attività • L’ubbidienza è una destrezza spirituale, che ha il suo presupposto necessario nell’equilibrio interno • Nell’obbedienza vi è il presupposto dell’”ambientamento” • Si deve dare al bambino la possibilità di svilupparsi secondo le leggi della sua natura L’AMBIENTE DEL BAMBINO • Non si può conoscere bene nessun essere vivente se non lo si osserva nel suo ambiente naturale • L’uomo cerca di creare l’ambiente che più gli concerne • Il compito della pedagogia moderna è di sviluppare l’istinto sociale del bambino • Questo avviene risvegliando in lui la tendenza del vivere socialmente con i suoi simili • La famiglia deve preparare un ambiente in casa che sia adeguato alle dimensioni del bambino, alle sue forze e alle sue facoltà psichiche L’AMBIENTE DEL BAMBINO • Lasciando vivere liberamente il bambino si potrà creare il suo ambiente ideale • Nella propria casa il bambino tende ad essere accurato nei suoi movimenti • Lo scopo del bambino di 3 anni è quello di crescere tramite l’esercizio che lo porta verso lo sviluppo • Più aumentano i progressi del bambino e più la maestra deve limitarsi alla sola osservazione • Un bell’ambiente può permettere alla maestra di assentarsi temporaneamente IL BAMBINO IN FAMIGLIA • L’educazione moderna deve penetrare nella famiglia e crearvi, oltre che un nuovo bambino, nuovi padri e nuove madri • Solitamente il genitore tende ad educare i figli con autorità, con il dovere di correggere i difetti tramite i castighi e con l’esempio della propria perfezione • Tendono ad educare alla perfezione il proprio figlio quando sono loro stessi imperfezione • La causa di molte malattie nervose è la costrizione subita durante l’infanzia IL BAMBINO IN FAMIGLIA • La libertà nell’educazione non deve però essere fraintesa credendo che non si debbano correggere i difetti in generale • Per la Montessori ci sono 3 principi su cui si deve basare l’educazione del bambino: 1. Rispettare tutte le forme di attività ragionevoli del bambino e cercare di capirle 2. Bisogna assecondare quanto più possibile il desiderio di attività del bambino, evitando di servirlo e portarlo all’indipendenza 3. Dato che il bambino è molto sensibile alle influenze esterne, dobbiamo essere molto attenti nei nostri rapporti con lui LA MAESTRA NUOVA • Ci sono stimoli capaci di risvegliare nel bambino delle attività spirituali • La loro maggiore o minore efficacia dipende dalla maestra e dal suo modo di presentare il materiale didattico ai bambini • La maestra deve essere abile a presentare il materiale e ad insegnarne l’uso al bambino • La parte essenziale dell’attività viene lasciata all’iniziativa del bambino • Il bambino sarà poi in grado di continuare da solo la sua educazione ripetendo volontariamente gli esercizi che servono ad esercitare il ragionamento LA MAESTRA NUOVA “Eppure questi insegnamenti senza parole sono vere e proprie «lezioni». Essi mostrano al bambino come si deve sedere,come alzarsi, come si deve portare un tavolino o un vassoio con un bicchiere d’acqua, come muoversi leggermente e con sicurezza” (Montessori M.,Il bambino in famiglia, Garzanti, p.118) LA MAESTRA NUOVA • Nelle scuole montessoriane l’ambiente stesso fa lezione al bambino • La maestra deve solo mettere il bambino in diretto rapporto con l’ambiente mostrando come si usano i vari oggetti • Il compito della “maestra nuova” è molto difficile perché deve saper riconoscere il polarizzarsi dell’attenzione del bambino LA MAESTRA NUOVA • Compiti della Maestra Nuova: – Deve saper rispettare la concentrazione del bambino intento nel suo “grande lavoro” – Deve avere una sorveglianza costante e fare un lavoro continuo sorvegliando e curando l’ambiente circostante – Deve aiutare il bambino a liberarsi dei suoi difetti senza fargli sentire la sua debolezza L’ADULTO E IL BAMBINO • La pedagogia moderna si aggira tra due elementi: – Conoscere ogni bambino nei suoi propri caratteri – Lasciarlo libero • La scienza pedagogica ha sollevato un’enorme quantità di problemi • Questi problemi hanno la loro origine nel conflitto permanente tra l’adulto e il bambino • Il primo passo però non deve essere fatto verso il bambino, ma verso l’adulto educatore L’ADULTO E IL BAMBINO • Occorre chiarire la sua coscienza, spogliarlo di molti preconcetti e infine cambiare i suoi atteggiamenti morali • Successivamente bisogna preparare al bambino un ambiente adatto alla sua vita e privo di ostacoli • La figura del “nuovo bambino” ha fiducia in se stesso, ha coraggio, è dotato di forze morali di ordine sociale ed in lui spariscono i difetti • Accanto al nuovo bambino c’è l’adulto/maestro fatto umile e divenuto servo della nuova vita • Il bambino si sviluppa nel suo ambiente per attività propria “ Aiutami a fare da solo” L’ADULTO E IL BAMBINO • Il materiale è la chiave dell’educazione individuale • Esiste nel bambino un dualismo, un contrasto funzionale tra vita psichica e vita motrice • A differenza degli animali inferiori in cui l’istinto anima già il movimento quasi alla nascita • L’uomo deve invece costruirsi da sé il “grande istrumento” attraverso cui l’anima deve rivelarsi ed agire LABORATORIO MONTESSORI Prof. Furio Pesci STUDENTESSA: LAURA DI RIENZO MATRICOLA: 1660371 Facoltà di Scienze dell‘Educazione e della Formazione Anno Accademico 2015/2016 Montessori La scoperta del bambino “E' necessario che la scuola permetta il libero svolgimento dell'attività del fanciullo perchè vi nasca la pedagogia scientifica:questa è la riforma essenziale”. “La concezione di libertà che deve ispirare la pedagogia è universale: è la liberazione della vita repressa da infiniti ostacoli che si oppongono al suo sviluppo armonico, organico e spirituale”. “Una pedagogia scientifica che sorge deve prendere come punto di partenza gli “gli stimoli agenti e modificatori” e non già gli “stimoli misuratori”. Montessori La scoperta del bambino “Oggi s'impone come bisogno urgente il rinnovamento di metodi per l'educazione e per l'istruzione; chi lotta per questo, lotta per la rigenerazione umana”; “E' importante definire il metodo, la tecnica , e dalla sua applicazione attendere il contenuto, che deve scaturire dall'esperienza”; “Chi esperimenta deve spogliarsi di ogni preconcetto, di cui ne fa parte anche la cultura formalistica”; “Una scienza dell'educazione non ha soltando il compito di “osservare”, ma anche di “trasformare” i bambini”. Montessori Metodi di insegnamento “Il metodo di osservazione è stabilito su una sola base: cioè che i bambini possano liberamente esprimersi e così rivelarci bisogni e attitudini che rimangono nascoti o repressi quando non esista un ambiente adatto a permettere la loro attività spontanea”; “La semplicità o l'imperfezione degli oggetti esterni servono a sviluppare l'attività e la destrezza degli allievi”; “Noi chiamiamo disciplinato un bambino che è padrone di se stesso e quindi puo' disporre di sé ove occorra seguire una regola di vita”. Montessori La scoperta del bambino “Il vero castigo dell'uomo normale è di perdere la coscienza della sua propria forza e della grandezza che formano la sua interiore umanità”; “Questo concetto è il fondamento della dignità degli uomini: “non voglio essere servito perchè non sono un impotente, ma dobbiamo aiutarci gli uni con gli altri, perchè siamo esseri sociali”; “All'insegnamento verbale viene sostituito un “materiale di sviluppo” che contiene in se il controllo dell'errore e permette ai singoli bambini di istruirsi con le proprie forze. Così la maestra diviene una “dirigente del lavoro spontaneo dei bambini”. . Montessori Metodi di insegnamento “Il concetto di libertà deve intendersi come condizione adatta al più favorevole sviluppo così dal lato fisiologico come dal lato psichico”; “Quando parliamo di “ambiete” comprendiamo tutto l'insieme di cose che il bambino puo' liberamente scegliere e ciò corriponderà alle sue tendenze e ai suoi bisogni di attività”. “L'obbedienza si puo' raggiungere attraverso una complessa formazione della personaliità psichica: occorre per obbedire non solo voler obbedire, ma anche saper obbedire; l'obbedienza include perciò una formazione della volontà e una formazione intellettuale” Montessori la natura nell'educazione “Vivere nella natura significa che il bambino ha bisogno di vivere naturalmente ovvero il fatto più importante risiede nel liberare il fanciullo dai legami che lo isolano nella vita artificiale creata dalla convivenza civile”; “Il lavoro pù grato ai bambini, non è quello della semina, ma piuttosto quello del raccolto”. “...Nel bambino al di sotto di sei anni esiste una “forma mentale” diversa da quella che si sviluppa dopo i sei anni o i sette anni, e che è perciò diversa da quella dell'adulto. Noi chiamiamo questa forma “la mente assorbente” che ha la capicità di assorbire immagini dall'ambiente involontariamente” Montessori Educazione dei movimenti “L'educazione non puo' concepirsi come moderatrice o, peggio, inibitrice del movimento, ma solo come un aiuto a bene spendere le energie, e a lasciarle sviluppare normalmente”; “Gli esercizi di vita pratica sono una vera e propria ginnastica, la cui palestra raffinante tutti i movimenti è l'ambiente stesso in cui si vive”. “L'importanza del lavoro non preoccupa i bambini: essi sono soddisfatti quando hanno dato il massimo di cui sono capaci e non si vedono esclusi dalle possibilità che offre l'ambiente per esercitarsi”. Montessori Il materiale di sviluppo “L'ovvio valore dell'educazione e del raffinamento dei sensi, allargando il campo della percezione, offre una solida e ricca base per lo sviluppo dell'intelligenza”; “Per mezzo del contatto e dell'esplorazione dell'ambiente l'intelligenza innalza quel patrimonio di idee operanti, senza le quali il suo funzionamento astratto mancherebbe di fondamento e di precisione ,di esattezza e di ispirazione”; “Il nostro materiale sensoriale e gli esercizi eseguiti con esso scopre i difetti nelle funzioni dei sensi in un periodo in cui puo' ancora esser fatto molto per porvi rimedio”. Montessori Gli esercizi “La lezione è un appello all'attenzione. Se l'oggetto risponde agi intimi desideri del bambino e rappresenta qualcosa che li soddisferà, incita il bambino a una prolunga attività, poiché egli se ne rende padrone e continua ad usarlo”; “Stimolare la vita, lasciandola però libera di svilupparsi, ecco il primo dovere dell'educatore”; “Per una simile delicata missione una grande arte che suggerisca il momento giusto e limiti l'intervento; non disturbi o devii, anzi che aiutare, l'anima che sorge a vita e vivrà in virtù dei propri sforzi”. Montessori Educazione dei sensi “Noi ci proponiamo due scopi nell'educazione generale: uno biologico e uno sociale; quello biologico consite all'aiutare il naturale viluppo dell'individuo, quello sociale nel preparare l'individuo all'ambiente”; “L'educazione dei sensi forma uomini osservatori e prepara direttamente alla vita pratica”; “Non si creano gli osservatori dicendo: osserva: ma dando i mezzi per osservare: e questi mezzi sono l'educazione dei sensi. Una volta stabilito quel rapporto tra il bambino e l'ambiente, è assicurato il progresso”; “I bambini sono profondamente contenti di agire,di conoscere, di esplorare, anche indipendentemente dalla bellezza esteriore”; Montessori La maestra “Gli oggetti e non l'insegnamento della maestra sono la cosa principale: ed esendo il bambino che li usa, egli, il bambino, è l'entità attiva e non la maestra”; “Alla maestra occorre la sapieza oculata nell'osservare, nel servire, nell'accorrere o nel ritirarsi, nel parlare o nel tacere, secondo i casi e i bisogni”; “Essa deve acquisire una agilità morale fatta di calma, di pazienza, di carità e di umiltà.Le virtù e non le parole sono la massima preparazione”. Montessori La maestra “Il lavoro della nuova maestra è quello di una guida. Essa giuda cioè a utilizzare il materiale, a ricevere parole esatte, a facilitare e chiarire ogni lavoro; a impedire perdite di energie, a raddrizzare lo squilibrio eventuale”; “Con i miei metodi la maestra insegna poco, osserva molto, e, soprattutto, ha la funzione di dirigere le attività psichiche dei bambini e il loro sviluppo fisiologico. Perciò io ho cambiato nome di maestra in quello di direttrice”. “Le direttrici delle “Case dei bambini” debbono avere un'idea ben distinta dei due fattori, cioè la guida, che è compito della maestra, e l'esercizio individuale, che è opera del bambino”. Montessori La scoperta del bambino “Bisogna riflette che molte volte il bambino, lasciato a se stesso, fa uno sforzo per comprendere il linguaggio degli adulti e le cose che lo circondano, mentre l'isegnamento, venuto a tempo opportuno e con metodo razionale, previene tale sforzo, quindi non affatica ma fa riposare il bambino e soddisfa un suo desiderio”; “Questo dobbiamo aspettare dai bambini normali: cioè l'indagine spontaneo dell'ambiente estrerno, o, come dico io, l'esplorazione volontaria dell'ambiente.In tal caso i bambini provano una gioia ad ogni scoperta che fanno: ciò da loro un senso di dignità e di soddisfazione, che li incoraggia a cercare sempre nuove sensazioni dell'ambiente”. Montessori Elevazione “Il silenzio deve intendersi in modo positivo come uno stato “superiore”al normale ordine delle cose. Come una inibizione istantanea che costa un sforzo, una tensione della volontà e che distacca dai rumori della vita comune quasi isolando d'anima dalle voci esteriori”. “Se noi consideriamo l'ordine medio non come fine stabile, ma come punto di partenza, possiamo avere l'intuizione che i piccoli bambini osservano spontaneamente assai più di quanto le “lezioni di cose” sogliono spiegare”; “La concentrazione su un esercizio spontaneo lungamente ripetuto è indice della superiorità del fanciullo normale”. Montessori L'educazione religiosa “Ciò di cui i bambini hanno veramente bisogno è un senso di sicurezza, che viene loro dalla protezione dei grandi. Anche l'educazione deve accordari con queste condizioni naturali. Dio, che ama e protegge il bambino, e manda i suoi angeli ad accompagnarlo giorno e notte, è il fondamento della loro religione”; “Più tardi si sveglierà un senso sociale e il bambino si sentirà responsabile delle proprie azioni; bisogna però accompagnare questo nuovo sviluppo con una guida: una guida nel mondo, e specialmente una guida che diriga la coscienza dell'individuo”. Montessori La disciplina “Una disciplina non si potrebbe mai ottenere con dei comandi, con delle predicazioni; è inutile contare sui rimproveri o sui discorsi persuasivi”; “I primi albori della disciplina sono dati dal lavoro: in un dato momento accade che un fanciullo s'interessa ad un lavoro; lo dimostrano l'espresione del viso, l'intensissima attenzione, la costanza nello stesso esercizio”; “La disciplina si raggiunge per via indiretta, sviluppando l'attività nel lavoro spontaneo”. Montessori Il disegno e l'arte espressiva “Noi non insegnamo a disegnare disegnando, ma dando l'opportunità di preparare gli strumenti dell'espressione. Io considero questo un vero aiuto al disegno libero che, non essendo inefficace, né incomprenibile, incoraggia il bambino a continuare”. “L'individuo è perfezionato dall'educazione, senza che nessuno intervenga nel lavoro già ultimato da lui spontaneamente. Interferire nel lavoro fatto costituisce sempre un ostacolo, che irrompe la intima inclinazione espressiva”. “Il miglior modo di esercitare un influenza sul disegno non è lasciarlo libero, ma di preparare i mezzi naturali per produrlo, ossia educare la mano” Montessori La scoperta del bambino “La scuola Montessori non reprime il disegno libero; piuttosto fa si che i bambini trovino in esso il massimo piacere, insieme al libero sviluppo del loro senso del colore e della forma e al costante esercizio della mano e dell'occhio”. “L'educazione della mano è particolarmete importante, perchè la mano è lo strumento espressivo dell'umana intelligenza: essa è l'organo della mente”. “L'educazione morale ed estetica sono collegate strettamete con quella sensoriale. Moltiplicando le sensazioni e sviluppando la capacità di apprezzare le minime quantità differenziali tra gli stimoli, si affina la sensibilità e si moltiplicano i godimenti”. Montessori Conclusioni “I bambini lavorano da sé conquistando così la disciplina attiva, come l'indipendenza nella vita pratica, come il progressivo sviluppo dell'intelligenza”. “I nostri metodi prendono in considerazione lo sviluppo spontaneo nei bambini e lo aiutano con i mezzi dedotti dall'osservazione e dall'esperienza”. “Non è il programma che conduce l'istruzione del bambino; ma è il bambino stesso, che vivendo e sviluppandosi con l'aiuto del lavoro fisico e intellettuale, viene a delineare alcuni livelli di cultura”. Montessori Conclusioni “Io credo che aver inteso la casa come strumento di essenziale progresso civile, cioè aver risolto il problema di poter direttamente modificare l'ambiente delle nuove generazioni, sia stato rendere possibile l'attuazione pratica dei principi fondamentali della pedagogia scientifica” MONTESSORI LA SCOPERTA DEL BAMBINO La Scoperta del Bambino rispecchia l'intera metodologia montessoriana incentrata sullo sviluppo spontaneo del bambino.Il suo studio è improntato sulla pedagogia scientifica,il campo di lavoro rappresenta un vero e proprio laboratorio di pedagogia sperimentale dove vi si ricorre non più ad un'insegnamento verbale ma sostituito da un materiale di sviluppo che contiene in se il controllo dell'errore e permette ai bambini di istruirsi con le proprie forze.La libertà dei scolari,l'autoeducazione,l'armonia dell'opera famigliare con quella scolastica ,la conquista della disciplina attiva divengono così i pilastri di un adeguato e progressivo sviluppo intelettuale morale e fisico. Pedagogia Scientifica Cardine fondamentale: studio individuale dello scolaro osservazione del bambino libero Metodica: trovare il metodo e la tecnica propria della pedagogia e dalla sua applicazione attendere il contenuto che deve scaturire dall'esperienza. L'obiettivo: trarre dall' osservazione delle manifestazioni spontanee del bambino la vera psicologia infantile. Chi esperimenta deve spogliarsi di ogni preconcetto, rendere vergine la materia Una scienza dell'educazione che non ha soltanto il compito di osservare ma anche di trasformare il bambino . Impulsi -M.Montessori medico - assistente alla Clinica Psichiatrica nell'Università di Roma . Ha occasione di frequentare il manicomio per lo studio bambini idioti(frenastenici) a scopi di didattica clinica .Da qui nasce l'ntuizione della Montessori che la questione dei deficienti fosse prevalentemente pedagogica.Ella pensò allora che applicata la stessa metodologia ai bambini normali avrebbero sviluppato la loro personalità in modo sorprendente. Impulsi -Pinel medico all'epoca della rivoluzione francese fu il primo che abbia tentato una metodica educazione del senso dell'udito nell'istituto dei sordomuti fondato da Pereire a Parigi .Seguì per otto anni la cura di un fanciullo idiota detto selvaggio dell'Aveyron. Secondo M. la nascita della pedagogia scentifica è dovuta a Itard,allievo di Pinel ,il primo educatore a praticare l'osservazione dell'allievo . Itar fu condotto,dai suoi studi medici di otoiatria, a sperimentare un educazione su basi positive ,cercando dei reattivi che potessero risvegliare l'intelligenza e l'attività motrice .Gli oggetti da lui ideati avevano perciò il vero significato di stimoli.Il sistema di Itard si proponeva di costruire stimoli massimi ,dei forti contrasti per richiamarvi l'attenzione sensoriale di fanciulli estranei all'ambiente.La sua è un'azione modificatrice che si fa agire sulla coscienza per risvegliarla ,ravvivare i suoi rapporti con l'ambiente esterno ,stabilire l'armonia dell'intelletto con realtà esterna. Impulsi Eduard Sècan: merito di aver completato un vero sistema educativo.Durante i dieci anni di esperienze sui fanculli tolti dal manicomio e riunti in una piccola scuola a Parigi ebbe l'opportunità ,in riferimento a vari studi presi da itard, di applicare,modificare e completare il metodo educativo che avesse a base lo studio individuale dell'allievo e nei procedimenti educativi l'analisi dei fenomeni fisiologici e psichici . Primo Esperimento “La Casa del Bambino”del 6.01.1907 Quando M.Montessori fu inviata dal direttore generale dell'istituto Beni Stabili di Roma ad assumere l'organizzazione di scuole infantili da crearsi nelle case popolari S. Lorenzo ,quartiere da rifomare ,costituito da 30.000 abitanti ,progetto realizzato grazie anche alla collaborazione dell'ingeniere Talamo .Questo piano raccoglieva tutti i bambini al di sotto dell'eta scolastica in una specie di “scuola nella casa”. Le Prime “Case del bambino” -la casa dei bambini all'Umanitario di Milano: era diretto da Anna Maria Maccheroni e rappresentava la maggiore istituzione sociale esistente in Italia ,fondata da ebrei socialisti ,un centro composto da case operaie modello e allo stesso tempo un centro di propaganda.Fu l'Umanitario ad organizzare un largo movimento incaricandosi della fabbricazione del materiale,cioè l'apparato scientifico indicato per la prima casa dei bambini. -Una casa dei bambini fu fondata in via Giusti dirette dalle suore francescane.Il progetto fu ideato per accogliere tutti i bambini vittime del terribile cataclisma avvenuto in Sicilia. -Nel 1913 ,proprio in vigialia della prima guerra mondiale,fu organizzato un primo corso internazionale a Roma , questo frequentato da studenti provenienti dai paesi europei,d'America,d'Africa e dall' India. Lo studio dello sviluppo Crescita Morfologica Lo studio e misurazone secondo la pratica stabilita dalla ricerca antropologica del corpo del bambino. Periodicamente si mandavano alle famigle le misure relative ai loro figli,insieme alla media delle misurazioni normali relative all'età. Ogni mese venivano effettuate le misurazioni della statura dei bambini ,sia in piedi sia da seduti .L'altezza viniva misurate il giorno in cui il bambino compiva il compleanno . Ogni anno venivano prese le seguenti misure di ogni bambino:la circonferenza della testa,i due diametri massimi di essa,circonferenza del torace ,gli indici cefalci,del peso e del'altezza . Il medico inoltre compie osservzioni sulla pigmentazione ,sulle condizioni trofiche dei muscoli,sullo stato delle ghiande linfatiche,sulla provvista di sangue ecc.Egli prende nota delle strutture difettose e delle condizioni occasionalmentepatologiche (rachitismo,paralisi infantice ,strabismo...) - bambini acquisiscono così abitudini d'ordine e sopratutto vengono abituati ad osservare se stesi L'ambiente Il metodo di osservazione da la possibilità di far esprimere liberamente il bambino e cosi rivelare i suoi bisogni e le sue attitudini che rimangono nascosti o repressi quando non esiste un ambiente adatto a permettere loro attività spontanea. Così la costruzione di un arredamento scolastico fu proporzionato al bambino : -tavolini di varia forma ,legerissima per dare la possibilità di essere trasportati dai bambini -seggioline leggere e che non fossero una riproduzione piccola della sedia dell'adulto ma proporzionate alla forma del corpo infantile. -un lavabo:basso in modo tale che il piano sia accessibile a un bambino di tre o quattro anni di età,con piani laterali,tutti bianchi e lavabili per tenervi i saponi ,spazzolini e ascugamani . -credenze basse,leggere e semplici alcuni chiusi da un tendina e altre con sportelli ciscuno dei quali è chiuso da una chiave diversa:la serratura è a portata di mano dei bambini ,così che pssono chiudere e aprire e deporre dentro gli oggetti dentro ai reparti -tutto intorno alle pareti in basso sono disposti delle lavagne e piccoli quadri che rappresentano gentili scene di famiglia ,od oggetti naturali come animali o fiori. L'ambiente “esercizi di vita pratica ” nella casa dei bambini va a svolgersi una vita vera e pratica ,dove le mansioni domestiche sono affidate ai piccoli che eseguono con passione ed accuratezza i loro bisogni domestici. L'ambiente comprende tutto l'insieme delle cose che il bambino può liberamente scegliere in esso e usare materiali corrispondenti alle sue tendenze e ai suoi bisogni di attività. Esercizi di vita pratica Venne fatto costruire un arredamento scolastico che fosse proporzionato al bambino e che rispondesse al suo bisogno di agire. Il bambino diviene un individuo corretto per abitudine e per pratica abituato ad una disciplina che si estenda a una vita sociale compiendo i così detti “esercizi di vita pratica”: Arrotolare il tappeto,spazzolare un paio di scarpe, apparecchiare la tavola, aprire e chiudere cassetti o sportelli, porte o finestre, mettere in ordine le seggiole, tirare la tenda ,trasportare un mobile, e se la scuola è provvista di una giardino allo egli si occuperà della cura delle aiuole, la pulizia delle piante,o raccolta della frutta matura etc. La libertà La libertà del bambino consiste nel lasciargli la possibilità di sperimentare la propria tendenza verso un azione senza nessuna interferenza da parte dell'adulto. Bisogna evitare rigorasamente l'arresto di movimenti spontanei e l'imperfezione di atti per opera d'altrui volontà: a meno che non si tratti di azioni inutili o dannose, perchè queste devono essere soffocate e distrutte. La libertà del bambino deve avere però come limite l'interesse collettivo. L'educazione all'indipenenza Stretta correlazione tra libertà e indipendenza. Concetto:”non voglio essere servito perchè non sono un impotente,ma dobbiamo aiutarci gli uni gli altri perchè siamo esseri socievoli”. Bisogna aiutare i bambini ad avanzare su vie di indipendenza ,già con le prime forme di attività che consentono loro di bastare a se stessi e di non pesare sugli altri per la propria incapacità . Servire equivale a soffocare il loro moto spontaneo e utile. La natura l'attività del bambino portata verso la natura. L'infante ha bisogno di vivere naturalmente e non soltanto di conoscere la natura. Deve essere coltivata quella parte dell'educazione fisica: come mettere i fanciulli un po' più a contatto con l'aria libera, lasciarli esposti per qualche tempo all'acqua al sole sulla riva del mare, farli indossare vesiti semplici con le canzature a sandalo permetterli così la nudità dei piedini. M.Montessori sviluppò con grande ampiezza l'educazione scientifica nella natura.Il materiale preso in considerazione venne suggerito esclusivamente dall' interesse e dall' attività mostrata dal bambino. Attenzione precisa e scientifica data alla preparazione di acquari e culture vegetali(non dovrebbe mancare in nessuna scuola) alle esplorazioni spontanee che rispondevano alla caratteristica necessaria del bambino di un'attività dei sensi e del moto applicata ad assorbire conoscenze fondamentali. Mente e corpo Gli esercizi di vita pratica sono una vera e propria ginnastica diretta dall'intelligenza che si prefigge uno scopo da raggiungere.Tutti gli esercizi di vita pratica sono un lavoro: l' interesse e la varietà rianimano i muscoli.Se l'uomo è un essere intelligente ed è un essere muscolarmente attivo ,il suo riposo è nell'attività intelligente ,come riposo di ogni essere sta nell'esercizio normale delle proprie funzioni.Bisogna offrire al bambino nell' ambiente che lo circonda ,dei mezzi per esercitare la sua attività. Il movimento Venne disegnata una linea a forma di ellisse sul pavimento dove vi si cammina mettendo il piede interamente sulla linea ,cioè in modo che questa sia lungo l'asse del piede.Stando sulla linea da l'impressine di cadere,e dopo lo sforzo che bisogna fare per assicurarsi l'equilibrio ,il bambino comincia camminare con sicurezza.L'esercizio comporta non soltanto lo sforzo di mantenere l'equilibrio,ma esige da parte del bambino un'intensa attenzione per dirigere i piedi nella posizione dovuta.Man mano la sicurezza del bambino e il controllo dei movimenti aumenterà sempre di piu grazie alla complessità delle sue azioni. Questo tipo di esercitazione aiuta il bambino a rendere sicuro l'equilibrio e insieme perfezionare il movimento . Il movimento I bambini sono in un'eta in cui sembrano avidi di sapere e come bisogna muoversi ,per poter diventare padroni dei propri atti .Ogni azione complessa ha momenti successivi ben distinti tra loro;un atto segue l'altro .Cercare di riconoscere e di eseguire esattamente e separatamente quegli atti successivi,è l'analisi dei movimenti. La funzionalità dei giochi sportivi: Questi richiedono un uso esatto di oggetti ,quindi una coordinazione esatta dei movimenti e una disciplina dell'attenzione.I giochi inclusi nel lavoro della vita pratica fanno sorgere un vero sentimento sociale.I bambini lavorano nell'ambiente secondo uno spirito comunitario e non badano se lavorano per se o per il vantaggio comune. Esercizi sensoriali Educazione del senso stereognostico:riconoscere la forma di un oggetto toccandolo tutto intorno o variamente palpandolo .Insieme alla percezione tattile vi è anche l'impressione del movimento compiuto,il senso muscolare,che permette di depositare molte impressioni in una memoria muscolare o memoria dei movimenti compiuti.Nel toccar tutto è l'evidente espressione di un vivacissima sensibilità muscolare che si trova nel piccolo fanciullo in cui si fissano le coordinazioni dei movimenti.Si tratta di esercitare il movimento in se stesso e di costruire quell'edificio fisiologico che è la coordinazione dei movimenti ,necessario a preaparare gli organi della espressione.Anche il fatto che tutti gli esercizi sensoriali sono accompagnati da movimenti dimostra che la sensibilità muscolare ha una funzione preminente. Qualità fondamenteli dell'ambiente educativo Il controllo dell' errore: offrire al bambino i materiali che contengono in se il controllo dell'errore es.gl'incastri solidi :cioè sostegni di legno che portano dei fori ai quali si adattano cilindri di graduale dimensione .Gli spazi essendo esattamete corrispondenti ai cilindri da deporvi,non è possibile collocarli tutti erroneamente. Il controllo materiale dell'errore conduce i bambino ad accompagnare i suoi esercizi col ragionamento,con la critica,con l'attenzione sempre più interessata all'esattezza ,e prepara così la coscienza del bambino a controllare gli errori. L'estetica :oggetti attraenti per il colore,lucentezza,l'armonia delle forme sono cure in tutto quanto circonda il bambino.es come i petali dei fiori colorati attirano gli insetti. Qualità fondamenteli dell'ambiente educativo L'attività la possibilità di trattenere con interesse l'attenzine infantile non dipende tanto della qualità contenuta nelle cose ,quanto la possibilità che offrono di agire. I limiti inteso come strada che conduca il bambino al suo fine offrendo un odine e chiarezza alla mente esploratrice e facilitargli la comprensione delle cose infinite che lo circondano . La lezione L'insegnante dovrebbe fare lezione sedendosi al fianco del bambino e recare un oggetto che ella crede capace di interessarlo.La lezione è un appello all'attenzione.Se l'oggetto risponde agli intimi desideri del bambino ,egli se ne renderà padrone e continuerà a usarlo.Le parole non sono sempre necessarie ,ma quando è necessario parlare e iniziare il bambino all'uso del materiale di sviluppo le caratteristiche della lezione dovranno essere:la brevità,semplicità,obiettività e la verità.E se il bambino non comprenderà la spiegezione dell'oggetto non bisogna ne insistere nel ripetere la lezione ne fargli capire che ha commesso un errore o non ha capito, questo arrestare per lungo tempo l'impulso ad agire,che costituisce tutto il fondamento del progresso. Materiale sensoriale Per rendere possibile un lavoro di analisi interno ed esterno,adatto a dare ordine alla mente infantile è necessario applicare il processo d' isolazione che puo' essere dublice :nel soggetto ,isolato da ogni altra impressione dell'ambiente ,e nel materiale ,con un sistema graduato secondo una sola qualità. è necessario isolare ,tra le tante ,una qualità sola dell' oggetto .Questa difficoltà si supera appunto con la serie e le graduazioni : Bisogna preparare oggetti identici tra loro in tutto ,salvo che nella qualità,variante.Se si vogliono preparare oggetti che servono per esempio a far distinguere i colori,bisogna costruirli della medesima sostanza ,forma e dimensione e fargli differire solo nel colore. Materiale sensoriale Non si creano osservatori dicendo osserva ma dando i mezzi per osservare :e questi mezzi sono l'educazione dei sensi. Il materiale è costituito da un sistema di oggetti raggruppati secondo una determinata qualità fisica dei corpi:come colore,forma,dimensine,suono,stato di ruvidezza,peso,temperatura etc.Ogni singolo gruppo rappresenta la medesima qualità,ma in gradi diversi:si tratta di una graduazione dove la differenza tra oggetto e oggetto varia regolarmente Esercizi sensoriali Procedimento tecnico per iniziare gli esercizi tattili: Gli esercizi ai quali vengono iniziati i bambini si limitano ai polpatrelli delle dita.Questi costituiscono una necessità educativa,in quanto l'esercizio prepara alla vita nell'ambiente ,dove l'uomo esercita e utilizza il senso tattile,inoltre i vari esercizi della mano sono una indiretta e lontana preparazione alla scrittura. Esercizio: lavare bene le mani con il sapone,poi vengono immerse in un breve bagno d'acqua tiepida,asciugate,viene mostrato al bambino il modo di toccare la superficie,prendendo le dita del fanciullo e fatte scorrere mentre il bambino compie quest'azione chiude gli occhi . Materiale didattico gli incastri solidi Incastri solidi: tre sostegni massicci di legno di colore naturale,tutti e tre uguali in forma e in dimensione.Questi portano ciascuno dieci pezzi a incastro,che sono altrettando cilindretti lisci e scorrevoli,che si possono sfilare e infilare facilmente nei fori che corrispondono perfettamente ed esclusamente a ciascun cilindro.Tra i tre cilindretti nascosti dentro ai tre sostegni esiste una differenza regolarmente graduata: -nel primo sostegno i cilindri sono tutti di uguale sezione,ma di altezza diversa; -nel secondo sostegno i cilindri sono tutti di uguale altezza,ma la sezione circolare decrese regolarmente; -nel tero sostegno i cilindri diminuiscono in tutte e tre dimensioni riassumendo tutte le differenze incontrate negli altri due precedenti incastri.(vale il principio controllo dell'errore). Materiale didattico i blocchi Blocchi:Tre serie di blocchi che ripetono la graduazione di una,due e tre dimensioni.Si tratta di grossi pezzi di legno in tre sistemi: il sistema delle aste e della lunghezza;le tre aste della medesima sezione quadrata,differiscono l'una dall'altra di dieci centimetri,lunga un metro la maggiore delle serie.Il maneggio di aggetti così lunghi e ingombranti comporta da parte del bambino il movimento di tutto il corpo(senso stereognostico) C'e lo sforzo e memoria muscolare;la mano di una bambino di tre anni arriva con fatica ad afferrare i blocchi larghi dieci centrimetri,egli fa lo sforzo con la piccola mano la stende e rinforza,così egli acquisirà automaticamente la posizione precisa che è necessaria ad abbracciare lo spazio di 10 cm ,9cm ,8 etc. Materiale sensoriale Materiale dei colori: tavolette intorno alle quali sono avvolti dei fili da seta colorati,le tavolette portano alle due estremità un bordo dalle due facce.Sono state scelte nove tinte e a ciascuna di esse corrispondono 7 gradazioni di diversa intensità:sono perciò 63 tavolette di colori esercizi:si scelgono tre colori ,presentandogli un colore si invita a cercare nel miscuglio l'uguale;e così si fa disporre in colonna le tavolette due a due,appaiate secondo il medesimo colore.Poi si aumenta il numero fino a 9 un insieme di 18 tavolette. Esercizi sensoriali Esercizi per la distinzione dei suoni:L'educazione dei sensi conduce ad apprezzare gli stimoli minimi,e tanto piu' piccola è la cosa percepita tanto maggiore è la capacità sensoriale.L'educazione dei sensi fa avanzare essenzialmente nell'apprezzamento minimale degli stimoli esterni.Un altro principio dell'educazione sensoriale è di distinguere differenze tra stimoli .le separazioni fondamenteli:4 casi di sensazioni uditive date cioè: -dal silenzio: esercizi che hanno un effetto pratico importante sulla disciplina -dalla voce umana che parla:esercizio che si lega all'apprendimento dell'alfabeto; -dai rumori:(scatole di legno identiche dua a due preparate in modo che ,disposte in serie,sei rumori graduati. ) Il silenzio Il Silenzio:Elevazione /Perfezionamento Il silenzio equivale all'immobilità ,sospensione di ogni moto ,non la cessazione del chiasso ma uno stato superiore al normale ordine dele cose.Un blocco istantanea che causa uno sforzo e una tensione della volontà e che distacca dai rumori quatidiani. Il silenzio collettivo nasce dal fatto che i bambini sono abituati ad agire ognuno per conto suo nella ricerca di intere soddisfazioni.L'attenzione del fanciullo è richiamata su ogni parte del suo corpo ,in un'ansiosa volontà di raggiungere l'immobilità.L'ordine medio (raggiunto spontaneamente dal lavoro individuale)è un punto di partenza per salire a un grado più superiore alla media.Il silenzio è una conquista positiva che deve raggiungere attraverso l'esercizio e la conoscenza. L'importanza dell'educazione dei sensi -Biologica :aiutare il naturale sviluppo dell'individuo ,questo permette di correggere eventuali difetti che possono essere inosservabili nelle scuole -Sociale:nel preparare l'individuo all'ambiente ,saper utilizzare e sfruttare l'ambiente. -Forma uomini osservatori: li prepara direttamente alla vita pratica. Bisogna porre in primo piano l'oggetto e far capire allo scolaro la sua funzionalità,quindi non fargli capire prima l'idea poiché l'individuo troverà successivamente difficoltà nell'esecuzione del lavoro . La maestra La Maestra : Occorre che abbia una sapienza accorta nell'osservare ,nel servire, nell' occorrere o nel ritirarsi ,nel parlare o nel tacere ,secondo i casi e i bisogni . L'opera dell' educazione è divisa tra la maestra e l'ambiente .La maestra deve spiegare l'uso del materiale .Essa è principalmente un punto di collegamento tra il materiale e il bambino ,in cui gli oggetti e non l'insegnamento della maestra sono la cosa principale e il bambino è l'entità attiva . La Maestra rappresenta l'ente che pone il bambino in rapporto col suo reattivo. Essa deve conoscere bene il materiale ,apprendere con esattezza la tecnica,nel presentare il materiale e nel trattar il bambino per guidarlo efficaciemente .Essa potrà studiare teoricamente alcuni principi generali utilissimi per orientarsi nella pratica ,ma acquisterà solo con l'esperienza quelle delicate modalità che variano nel trattare individui diversi,per non trattare menti piu sviluppate con materiali inferiori alle capacità individiali e dall' altra parte non offrire oggetti non apprezzabili. La maestra -Conoscere il materiale: non occorre solo vederlo e studiarlo ma esercitarsi con esso ,cercando di apprezzare con l' esperienza e difficoltà o l'interesse che ogni materiale può presentare. -Curare l'ordine:la maestra pone il bambino in rapporto con gli oggetti ma anche con l'ambiente e la sua regola basata su una organizzazione esterna disciplinare. (l'oggetto deve avere un luogo determinato dove si conserva e dove rimane quando non è usato -Vigilare :affinchè il bambino sia assorto nel suo lavoro non sia disturbato da nessun compagno. Maestra---->Direttrice La maestra insegna poco osserva molto e soprattutto ha la funzione di dirigere le attività psichiche dei bambino e il loro sviluppo fisiologico.Le direttrici della casa devono avere un'idea ben distinta dei due fattori:cioè la guida ,che è compito della maestra ,e l'esercizio individuale che è compito del bambino.Essa guida cioè a utilizzare i materiale ,a ricercare parole esatte,a facilitare e chiarire ogni lavoro,a impedire spreco di energie,a raddrizzare lo squilibrio eventuale. Primo periodo Iniziazione La tecnica delle lezioni : °isolare l'oggetto ; °eseguire esattamente ; °risvegliare l'attenzione; °impedire l'uso errato :impedire che l'uso del materiale venga usato in modo tale che ne renda inutile lo scopo.Un bambino con una buona disposizione d'animo bisogna usare la dolcezza nella correzione;Un bambino con un forte disordine interiore ha bisogno di autorità,come sostegno necessario ad esso. Rispettare l'attività utile:se il bambino usa il materiale o imitando ciò che ha imparato o usandolo in un altro modo da lui stesso ideato ,ma con modificazioni che rivelino un lavoro d'intelligenza ,bisogna che continui a ripetere il medesimo esercizio senza mai interromperlo. Secondo periodo le lezioni la maestra interviene per meglio determinare le idee del bambino.Il principale intervento è quello di insegnare un esatta nomenclatura ,acquisire ovvero una correttezza del linguaggio attraverso la correlazione della parola ad un oggetto . 2)tempo di riconoscimento dell'oggetto corrispondente al nome -vedere se il nome è rimasto associato all'oggetto nella coscienza del bambino ,essa ripeterà il nome o l'aggettivo e il bambino indicherà con il dito l'oggetto e se il fanciullo La lezione dei tre tempi: riconoscerà la maestra ripeterà l'interrogazione in modo tale da 1)tempo associazione della esercitare nell'associarvi la parola percezione sensoriale con il nome che sta imparando -pronuncia dei nomi e aggettivi necessari utilizzando una voca forte 3)tempo in modo che i vari suoni - ricordo del nome corrispondente componenti la parola siano dal all'oggetto con il passare del tempo. bambino distinti. Il pregiudizio Insegnare forme geometriche e non geometria(l'analisi):far osservare la forma al bb come es il piano della tavola alla quale il bb siede per mangiare la zuppa (pezzi d'incastro --->attenzione alla forma). ● Insegnamento alla scrittura ● Insegnamento alla lettura ● Insegnamento della numerazione e avviamento all'aritmetica Il linguaggio grafico M.Montessori formula il metodo della scrittura spontanea: Osserviamo un individuo che scrive ,e cerchiamo di analizzare gli atti che compie per scrivere,gli atti ,cioè i meccanismi che intervengono all'esecuzione della scrittura.Questo sarebbe compiere lo studio psiofisiologico della scrittura ,vale a dire esaminare l'individuo che scrive ,non la scrittura , il soggetto e non l'oggetto.La montessori trovò il modo d'insegnare prima di far eseguire. Preparò movimenti ridotti a meccanismi ripetuti consistenti nel far toccare le figure delle lettere alfabetiche. Il linguaggio grafico Fece costruire un alfabetario,con lettere in corsivo alte nel corpo di scrittura 8 cm,le lettere erano in legno e tutte verniciate a smalto(in azzurro le consonanti e in rosso le vocali).Ad ogni lettera dell'alfabeto corrispondeva un quadro dipinto a mano in acquarello,dove era riprodotta in colore e dimensione la lettera corsiva ,e vicino molto più piccola in stampatello minuscolo;col quadro poi le figure rappresentavano oggetti il cui nome cominciava per la lettere designata, es lettera m c'erano una mano e un martello.Dopo aver fatto sovrappore la lettera mobile alla lettera corrispondente disegnate sui cartelloni dove erano ragruppate ,il bambino toccava il contorno nel senso della scrittura corsivo ,così che venisse a compiere il movimento necessario a riprodurre la forma dei segni grafici senza scrivere.La Montessori capì che nella scrittura si compiono due diverse forme di movimento :cioè il movimento che riproduce la forma ,e quello del maneggio dello strumento di scrittura.Quindi toccare le lettere con l'indice e il medio e seguire con il dito l'immagine visiva della lettera disegnata ; toccare le lettere con un asticciuola di legno tenuta come una penna da scrivere(acquisto di uno speciale meccanismo muscolare che è indipendente dal movimento della scrittura.) Il meccanismo della scrittura Il “meccanismo motore” della scrittura è costituito da due parti:la prima si riferisce allo strumento della scrittura (penna,lapis...) e la seconda al disegno di ogni forma di ogni singola lettera dell'alfabeto.Per riuscire nel nostro intento bisogna che il bambino sin dai 3-4 ,anni nell' età in cui la sua mana infantile è ancora incoordinata ,sia posto di fronte ad esercizi sensoriali che portino la mano a muoversi in vari sensi preparando inconsciamente il bambino a scrivere.Il bambino deve possedere questi tre requisiti: -le tre dita che trattengono lo strumento :all'età di tre anni i bambini spostano i cilindretti degli incastri solidi tenedo con le tre dita il bottone di presa .Questo permette che le tre dita ripetendo infinete volte l'esercizio dia coordinazione agli organi motori predestinati alla scrittura. -la mano leggera :abituato a percepire con le punta delle dita i materiali ,e questo sforzo di trattenere e allegerire la mano accresce la sensibilità tattile. -la mano ferma: con l'esercizio degli incastri piano ,che consiste nel toccare asattamente i contorni delle varie piastre giometriche e delle loro cornici ,migliora la stabilità della mano nel tracciare segni e inoltre abitua l'occhio alle forme che la mano va toccando. L'analisi dei fattori in preparazione alla scrittura -Primo fattore vi è il maneggio dello strumento dello scrivere: il disegno che rende abile la mano a maneggiare lo strumento di scrittura;(incastri di ferro ) -Il tocco delle lettere alfabetiche :che serve a fissare la memoria motrice e insieme quella visiva delle lettere dell'alfabeto (lettere alfabetiche intagliate nel legno in piu' disegnate sulla carta smerigliata). Scrittura L'età fino ai quatto anni costituisce un periodo creativo del periodo per lo sviluppo grazie alla sua sensibilità psichica. Prima vengono insegnate alcune vocali da qui seguito alla sensazione visiva e tattile-muscolare associata al suono alfabetico :comparare il suono con la lettera,e il bambino dovrà saper pronunciare il suono corrispondente ai segni alfabetici. Composizione delle parole :Vi è un casellario di lettere dell' alfabero mobile con il quale il bambino analizza le parole pronunciate dalla maestra e pesca le lettere intagliate traducendo i suoni in segni,ripete anch'egli il suono della lettera e man mano che avanza nel pescarle costituisce intera parola dettata.La riuscita avviene grazie all'interesse svilupatto nel bambino e l'esposione della scrittura avverrà così all'improvviso senza neache accorgesene o impegnarsi grazie agli esercizi che da sempre venivano eseguiti proiettandoli verso un perfezionamento. La lettura l'interpretazione di un'idea La scrittura prepara il fanciullo a interpretare meccanicamente l'unione dei suoni letterali ,componenti la parola che vede scritta, questa serve a dirigere e perfezionare il meccanismo del linguaggio articolato nel bambino; La lettura serve ad aiutare lo sviluppo delle idee, collegato allo sviluppo del linguaggio. La lettura Primo passo da compiere è fornire la nomenclatura degli oggetti ,persone e tutto ciò che gli circonda presenti intorno a se. Gioco per la lettura delle lettere: viene esposto sul tavolo giocattoli i più attraenti e a ciascuno viene corrisposto una cartellino su cui è scritto il nome .Questi vengono messi in una scatolone e successivamnte un bambino alla volta pesca un bigliettini ,lo leggerà mentalmente e dovrà indicare a quale giocattolo appartiene ,se risponderà correttamente egli riceverà il giocattolo. Sintesi dello svilppo Quindi il periodo di sviluppo del bambino viene scandito in un susseguirsi di esercizi : -fissazione delle immagini visive delle lettere dell'alfabeto ; -delle immagini dei movimenti necessarie a riprodurli con mano scrivente, -delle loro associazioni con le immagini corrispondenti al linguaggio articolato . Il linguaggio articolato Nello stadio del linuaggio parlato(riconoscimento della parola ,percepita ed associata all'oggetto che rappresenta)viene a sabilirsi il linguaggio articolato che sarà poi il mezzo per di cui disporrà l'uomo per esprimere i propri pensieri.Lo sviluppo del linguaggio articolato avviene nel periodo di tempo che scorre da due a cinque anni d'età:età della percezione,in cui l'attenzione del bambino è spontaneamente rivolta agli oggetti esterni ,e la memoria è particolarmete durevole. Abbiamo: -analisi della parola:prima avviamo i fanciulli alla composizione della parola e poi allo studio grammaticale;volendo perfezionare la parola è necessario che pima esista e poi dicidere di anaizzarla; -composizione della parola:è inclusa l'analisi della parola per mezzo di oggetti o segni alfabetici.Il bambino cioè scompone la parola udita ,che egli percepisce interamente come parola conoscendone il significato. Difetti del linguaggio ● Cause organiche: malformazioni o alterazioni patologiche del sistema nervoso. ● Causa che risiede nell'ambiente: I difetti funzionali sono acquisiti durante la fomazione del linguaggio ,derivati da una errata pronuncia dei suoni componenti la lingua parlata. Tali difetti si ragguppano sotto il nome di blesità e derivano dall'incapacità del bambino a dirigere i movimenti della lingua. Correzione del linguaggio ● ● Gli esercizi del silenzio: conferiscono nuovi stimoli alle vie nervose del linguaggio. ● I tempi delle lezioni : -pronuncia chiara -poche parole(riferimento concreto) -ripetizione -enunciazione del nome da parte del bambino ad alta voce. Gli esercizi del linguaggio grafico : il bambino impara le singole lettere dell'alfabeto ,e quando compone o scrive parole,ripetenone i suoni,che singolarmete traduce nella parola composta o scritta. Insegnamento della numerazione e avviamento al'aritmetica ● Materiale: una serie di dieci aste per le lunghezze:queste sono in rapporto da uno a dieci.L'asta piu corta è lunga 10 cm,la seconda 20 cm etc,fino alla decina che è lunga 100 cm.I vari segmenti di 10 cm sono colorati alternativamente di rosso e blu ,e si possono distinguere e contare in ogni asta.Se la prima di esse rappresenta la quantità 1,le altra rappresenteranno successivamente:2,3,4,5,6,7,8,9,10.Il vantaggio di questo materiale è di presentare unite insieme,benchè distinte e numerabili ,le unità componenti di ciascuno dei numeri che esse rappresentano.L'asta del 5 p. es.è tutta un pezzo he corrisponde al numero 5 ma per mezzo dei colori vi sono distinte le unità.Questi numeri possono essere combinati e confontati come p.es.mettendo vicino l'asta di uno e di due ,si ottiene la lunghezza uguale all'asta del tre. Insegnamento della numerazione e avviamento al'aritmetica Secondo la Montessori l'insegnamento dell'aritmetica e dei principi di algebra dovrebbe essere completamente trasformato, muovendo da una preparazione sensitiva della mente ,basata su una conoscenza concreta. Persiste quindi il metodo attivo in cui opera sempre il movimento della mano che muove gli oggetti. Il disegno e l'arte rapresentativa -Il disegno viene utilizzato inizialmente come fattore nell'analisi della scrittura; -Gli esercizi in preparazione a quest'ultima e quelli addetti allo sviluppo dei sensi permette al bambino una crescita al disegno espressivo; -“Noi non insegnamo a disegnare disegnando,ma dando l'opportunità di preparare gli strumenti dell'espressione” -il miglior modo di esercitare un'influenza sul disegno non è lasciarlo libero,ma di preparare i mezzi naturali per produrlo,ossia educare la mano Il disegno e l'arte rapprentativa Bisogna fornire al bambino gli strumenti dell'espressione e preparare la mano indirettamente ad edempire la sua funzione. La scuola Montessori non reprime il disegno libero:Piuttosto fa si che i bambini trovino in esso il massimo piacere ,insieme al libero sviluppo del loro senso del colore e della forma e al costante esercizio della mano e dell'occhi. “La mano è lo strumento espessivo dell'umana intelligenza:essa è l'organo della mente” L'arte musicale Creare un ambiente capace di sviluppare un”senso”e una “intelligenza” musicali. -L'educazione musicale si coltiva nel bambino lasciandogli una libera scelta e libera espressione,come i tutti gli atri rami di sviluppo; -Questa viene scandita in tre momenti:i movimenti ritmici,le riproduzioni su strumenti musicali e la scrittura della musica ,che possono avere luogo separatamente e indipendentemente. L'arte musicale -Ritmo e ginnastica ritmica L'educazione musicale viene integrata al movimento. La musica viene introdotta durante l'esecuzione del così detto “comminare sul filo”un'esercizio in cui il bambino acquista una perfetta sicurezza dell'equilibrio e al tempo stesso impara a controllare i movimenti delle mani e dei piedi .La sovrapposizione della musica al movimento diviene un accompagnamento al passo che si è già stabilito.Il bambino di tre anni inizia l'esercitazione compiendo passi lenti e controllati nella difficoltà di sostenere l'equilibrio per poi passare alla corsa ,successivamente con l'avanzare dell'età il fanciullo verso i cinque anni potrà passare al salto ritmico. L'arte musicale -Riproduzioni musicali: Lo studio melodico e dell'armonia si presta ad un sercizio individuale permettendo al bambino di avere a sua disposizione gli stumenti adatti a lui non solo nelle dimensioni,ma soprattutto nella semplicità,e sia lasciato libero d'usarne,senza una tecnica rigida. -lettura e scrittura musicale :essa si impernia sugli esercizi sensoriali consistenti nel riconoscere i suoni musicali del materiale delle campane,che in un primo esercizio si appaiano e in seguito si mettoni in graduazione.Infine vengono creati dischetti di legno con sopra le note poste accanto ad ogni campana raffigurando quindi il suono che ciascuna possiede. L'educazione religiosa Introduzione all'educazione religiosa all'interno del metodo montessoriano fu solo un tentativo che successivamente fu abolito; -”La chiesa dei bambini” ambiente proporzionato alle dimensioni dei bambini : sedili,inginocchiatoi piccoli quadri posti in basso,piccole statuine rappresentanti varie scene della Bibbia. -Presenza di un sacerdote: istruisce i bambini attraverso una partecipazione attiva facendo fabbricare oggetti di culto ,gli abiti sacerdotali,l'altare,oggetti rappresentanti scene storiche o scene del vangelo. L'educazione religiosa L'educazione religiosa comporta la preparazione di un ambiente dove si distinguono mansioni diverse che permetta l'espandersi del sentimento religioso e le conoscenze religiose che costituiscono la cultura necessaria per conoscere la religione. Pe questo abbiamo la nascita di una e vera e propria ”Chiesa dei bambini” il luogo riservato ai fedeli proporzionato alle piccole dimensione dei bambini. - la concentrazione nel lavoro,il silenzio,la calma di un ambiente dove i rapporti sociali sono continui tra i bambini che devono agire scegliendo le proprie azioni e adattando spontaneamente i propri bisogni a quelli degli altri ,un lavoro da parte del bambino già coltivato nella scuola,permettono una predisposizione all'acquisto di una morale importante. L'educazione religiosa -Attenzione del fanciullo su cose rivestite di mestà e simboli:altare,il libro,i vasi sacri,i vestiti del sacerdote,i vari atti di culto,segno della croce,la genuflessione etc. -Nel primo periodo d'infanzia la mente del bambino viene scolpita facilmente. -L'apprendimento dei nomi e del significato: Oggetti o gruppi di oggetti associati a dei bigliettini con nomi scritti o semplici frasi.La separazione tra un gruppo e l'altro più volte ripetuto,facilitano la comprensione dei fatti e la memorizzazione. L'educazione religiosa -Attenzione del fanciullo su cose rivestite di mestà e simboli:altare,il libro,i vasi sacri,i vestiti del sacerdote,i vari atti di culto,segno della croce,la genuflessione etc. -Nel primo periodo d'infanzia la mente del bambino viene scolpita facilmente. -L'apprendimento dei nomi e del significato: Oggetti o gruppi di oggetti associati a dei bigliettini con nomi scritti o semplici frasi.La separazione tra un gruppo e l'altro più volte ripetuto,facilitano la comprensione dei fatti e la memorizzazione. La disciplina -La disciplina riguardante l'indisciplinatezza muscolare dell'età propria: Il disordine mentale viene riflesso nei momenti incoordinati e così viceversa.Non è il comando che puo' ordinare il complesso sistema psichico-muscolare in un individuo in via di evoluzione bensì il lavoro. -La timidezza nel bambino scompare .Viene definita dalla Montessori come una malattia acquisita dalla non permissione di volontà del bambino da parte dell'adulto . La disciplina “La disciplina si raggiunge per via indiretta, sviluppando l'attività nel lavoro spontaneo” -Inutilità dei rimproveri o discorsi persuasivi. -Ogni bambino ha la possibilità di ordinare la propria personalità attraverso il lavoro che egli stesso sceglie. -il bambino condivide una gioia per bene altrui e non diviene invidioso. -L'attività motrice quindi deve avere lo scopo di essere connessa all'attività psichica. -Per mezzo di questi esercizi motori egli estende la propria intelligenza diventando sempre più cosciente del proprio ambiente e di se stesso. La disciplina l'obbedienza L'obbedienza include una formazione della volontà e una formazione intelletuale. Essa attraversa questi tre periodi: -Involontà del bambino ,quand'egli è subcosciente ed non puo' riprodurre volontariamente l'atto di ordinare la sua mente disordinata; -L'azione della volontà interviene quando il bambino diviene cosciente e quindi assiste nel processo di sviluppo e fissazione degli atti; -L'azione volontaria può provocare gli atti stessi,rispondendo anche a comandi esterni. Dall’infanzia Dall infanzia all’adolescenza ll’ d l Maria Montessori Montessori, 1949 P i Prima edizione di i in i francese f d dall tit titolo l ‘'De ‘'D l' l'enfant f t à l'adolescent, l' d l t 1948 Premessa al testo «In questo lavoro, pubblicato al culmine della maturità intellettuale e dell'impegno in campo pedagogico, Maria Montessori analizza le caratteristiche psicologiche che contraddistinguono t ddi ti il periodo i d evolutivo l ti compreso tra t l seconda la d infanzia i f i e l'adolescenza, sino alle soglie della maturità e della frequenza universitaria, individuando risposte educative e didattiche pertinenti con le specifiche esigenze cognitive, emozionali e sociali emergenti in queste particolari fasi evolutive. Dalle sue riflessioni emergono un quadro psicologico di grande interesse e attualità, indicazioni didattiche chiare e coerenti, nonché una proposta curricolare e organizzativa di scuola secondaria centrata su una preparazione culturale "ampia, profonda, f d completa", l t " attenta tt t alla ll esigenza i prioritaria i it i di fornire f i aii giovani i i condizioni di i i concrete per la costruzione della propria identità sociale e personale. Ne emerge un modello di scuola che pone al centro dell'attenzione i bisogni dell'adolescente, un soggetto "da da cui dipende il futuro dell dell'umanità", umanità , come sottolinea ll'autrice, autrice, ma che si trova ad attraversare una fase di "cambiamento radicale nella sua persona", che richiede un "cambiamento radicale nella sua educazione". Oltre che un classico della pedagogia, il volume costituisce uno stimolante e quanto maii attuale tt l riferimento if i t per quanti ti - insegnanti i ti e educatori d t i - intendono i t d i impegnarsi i in i una azione di rinnovamento della scuola centrata sulla valorizzazione dei processi psicologici dell'allievo e sulla promozione della sua autonomia.» (M. Montessori, Dall’infanzia all’adolescenza, retro di copertina) Prefazione «Il metodo Montessori si articola in quattro parti, che corrispondono ai quattro periodi dello sviluppo. sviluppo Ciascuna di queste parti si pone su di un piano diverso, benchè tutte seguano la stessa linea» (P (Pag. 21) Primo periodo Il bambini fino a 7 anni Secondo p periodo Il bambini da 7 a 12 anni Terzo p periodo Quarto per periodo odo L’adolescente da 12 a 18 anni Lo studente universitario un ers tar o Carattere morale del bambino dai sette ai dodici anni « Se S lo l scautismo i h ottenuto un certo successo è ha proprio perché porta principi morali in un gruppo di bambini Inoltre, bambini. Inoltre pone ll’accento accento su ciò che si deve e ciò che non si deve fare. E i bambini che aderiscono a questi g q gruppi pp in g genere non commettono azioni contrarie a ciò che non si deve fare. Vi è in ciò un’attrattiva che è un punto di partenza: la nascita della di i à […] dignità. [ ] Il fatto f di trovarsii cosìì riuniti, i i i con altri l i individui che hanno liberamente accettato i principi di una società, società costituisce un un’attrattiva attrattiva essenziale di questa società, i cui limiti non sono più le pareti di una stanza,, ma soltanto q quelli di ordine morale.» (Pag. 38-39) Passaggio all’astrazione – Il ruolo dell’immaginazione g ovvero l’ «uscita»,, chiave della cultura «Quando ci proponiamo di preparare i bambini a «uscire» dal luogo chiuso in cui sono stati educati fino a sette anni si presenta alla mente un vasto anni, quadro. Uscire da una stanza, da una classe per recarsi nel mondo esterno, significa ovviamente aprire una porta immensa mmensa all all’istruzione. struz one. E E’ un avvenimento paragonabile a quello che costituì , nella storia della pedagogia, l’apparire del libro di Comenio,, Orbis Sensualium Pictus. […] Comenio ebbe l’idea – e sembra che sia stata la prima pietra di un nuovo metodo educativo – di offrire la conoscenza dell’ orbis mediante le i immagini; i i l la conoscenza doveva d risultarne grandemente accresciuta.» (Pag. 51) « Quando il bambino esce, è proprio il Mondo stesso che si offre a lui. Invece di fabbricare degli oggetti che rappresentano delle idee e rinchiuderli in un armadio, di facciamo f i uscire i il bambino; b bi mostriamogli le cose nella loro autenticità. Nel suo insieme, il mondo ripete sempre press’ a poco gli stessi elementi. […] press Nessuno conosce tutte le piante. Ma basta osservare un pino per poter immaginare come vivono tutti gli altri pini. [ ] Nessuno […] N h maii avuto ha t sotto tt gli li occhi hi tutti gli insetti dell’universo; ma il mondo si acquisisce psicologicamente mediante l’immaginazione. mmag naz n . Si studia tu a la a rrealtà a tà del particolare, e poi si immagina l’insieme. Questo particolare può crescere nell’immaginazione e raggiungere la conoscenza s t t l totale.» (Pag. 52-53) L’acqua q « Per cominciare, bisogna scegliere un elemento di grandi dimensioni, anche quantitativamente, perché se un elemento è largamente rappresentato vuol dire che la sua funzione è importante. rappresentato, importante Così ll’acqua acqua è uno degli elementi più grandiosi della terra. Diciamo anzitutto che molti animali vivono nell’acqua, soprattutto negli oceani, e che questi animali presentano essi stessi un particolare interesse. Dal momento che h l’immaginazione l’i i i non potrebbe t bb maii bastare b t a dare d un’idea ’id d l del numero di questi animali, il sistema decimale, grazie al quale si possono costruire dei numeri enormi, sarà d’aiuto; ed ecco come le scienze g in aiuto all’immaginazione. g Per dare un’idea di matematiche vengono queste quantità, si può dire che certi pesci depongono ogni anno 70 × 10³ uova; e si può aggiungere che altri animali, minuscoli, esistono in numero così enorme che il numero più grande che un bambino potrebbe scrivere non ci si avvicina. avvicina […] [ ] La mente offrirà così all all’immaginazione immaginazione un aiuto molto più reale che se si dicesse semplicemente: «Questa quantità è molto grande, è enorme». […] Se si esamina l’acqua la si trova sempre composta allo stesso modo; composizione che può essere determinata esattamente, esattamente matematicamente. matematicamente E da quanto tempo l’acqua è così composta? Probabilmente da sempre, e per sempre. Perché? Se cambiasse anche minimamente, tutti gli esseri viventi che vi si trovano morirebbero. Ed ecco introdotto il problema vitale dell’acqua.» ( Pag. 62-63) Alcune esperienze di chimica «Versiamo quindi in una provetta dei liquidi di peso diverso – e qui introduciamo il termine «peso peso specifico specifico» Il mezzo migliore per capire specifico». questo termine è quello di vedere i diversi liquidi sovrapposti: al fondo della provetta abbiamo mercurio; sopra versiamo acqua, poi olio e infine alcool metilico.» metilico » (Pag. 75) «Prendiamo altre due provette: nell’una poniamo acqua e zucchero cristallizzato, e nell’altra acqua e amido. Lo zucchero cristallizzato si scioglie lentamente: si potrebbe dubitare della sua solubilità nell nell’acqua; acqua; ma se lo riscaldiamo, tutto lo zucchero sparisce subito. Invece di una soluzione a freddo, freddo otteniamo una soluzione a caldo.[…] Quanto al nostro amido, non è ancora sciolto, caldo neppure se agitiamo la l provetta; esso rende l’acqua l opaca: è in «sospensione». Quindi, una soluzione può essere colorata , ma restare trasparente, mentre se il liquido contiene una sostanza in sospensione diventa opaco.» (Pag. 76) Il carbonio nella natura «La chimica è lo studio dei corpi nuovi che si vanno creando» Idrogeno Idrogeno, Ossigeno, Azoto, Carbonio Carbon o Acqua (H2O) Anidride carbonica (CO2) «Questi Q ti quattro tt elementi l ti sono come la chiave dell’universo […]. Sono facili da ricordare, perché hanno rispettivamente 1, 2, 3 e 4 linee, e fanno pensare un po’ a delle chiavi. Sono elementi che si abbracciano irresistibilmente. Così, ì l d l’idrogeno abbraccia l’ossigeno; e l’ossigeno, che ha due braccia, può afferrare due idrogeni; si ottiene così ll’acqua acqua. acqua Invece il carbonio, che ha quattro braccia, si serve di due per afferrare ognuno g braccia p d due dei d ossigeni, e si unisce ad d essi per formare l’anidride ’anidride carbonica.» carbonica (Pag. 80) Alcune nozioni di chimica i inorganica i Il bambino saprà intendere questi problemi? Potrà capire le molecole e l’atomo? Che cosa capirà di queste formule? «Ci sembra impossibile che possa seguire lo studio della teoria atomica. Ma in questo momento non si tratta di presentargli una scienza scienza: si tratta di offrirgli un seme capace di svegliare in lui un interesse che si svilupperà solo più tardi. Raccomandiamo soprattutto di non dare troppe spiegazioni, ma piuttosto di dare nomi precisi […] Bisogna avere il coraggio di usare il più possibile termini precisi, precisi e più questi termini sono difficili, più sono attraenti per il bambino. Potremo allora dire che l’idrogeno è monovalente, l’ossigeno bivalente ecc. Ed è così più facile esprimersi invece di dire che hanno 1, 2,3 braccia. […] Tutto il creato – l’ l’acqua, l pietra la i t – deriva d i da d questi ti atomi t i che h sii cercano, sii uniscono i e insieme procedono a una nuova creazione; e questi atomi cercano sempre gli stessi corpi: gli stessi, non altri. I limiti sono retti da leggi; e tutti questi p q particolari della creazione costituiscono un tutto m meraviglioso, g , che non mancheremo di fare osservare ai bambini. […] Il metodo sperimentale permette di assistere veramente alla creazione di una sostanza, come per il carbone: è un fatto squisitamente sensoriale, che suscita ll’interesse interesse nel bambino. bambino Non occorre per ora penetrare più a fondo nello studio della chimica inorganica alla quale appartengono tutti i corpi minerali.» (Pag. 88-90) Alcune nozioni di chimica organica i 1/3 «Possiamo m p presentare p persino alcune nozioni di chimica m organica: g si pensa in generale – e a torto – che sia più difficile, tanto che non la si insegna prima dell’Università. Ma se la presentiamo in forma visiva, visiva perché alcune formule di chimica organica dovrebbero essere più difficili di altre?» (Pag. 90) C2H4O2 Acido acetico C4H8O2 Acido butirrico (si differenzia dalla precedente formula solo perché vi sono due fratelli di carbonio in più) Alcune nozioni di chimica organica 2/3 «Passiamo poi a quella dell’acido palmitico, che comporta una lunga catena di atomi di carbonio. carbonio.» C16H32O2 Acido palmitico «Esistono anche formule più complicate, in cui gli atomi di carbonio non sono rappresentati come fratelli che si tengono per mano; vi compare una novità, ossia alcuni atomi di ossigeno g che si infiltrano.» ((C6H10O5)n Amido m C6H12O6 Glucosio (Pag. 91- 92) Alcune nozioni di chimica organica ni 3/3 «Ecco ora una figura schematica che costituisce un esempio di correlazione: è un albero, albero con le radici, radici il tronco tronco, i rami e le foglie.» foglie » «L’albero infatti trae il suo nutrimento dalla terra attraverso le radici La chimica consente di scoprire che le radici dell radici. dell’albero albero assorbono sostanze nutritive, di cui le principali sono l’acqua e l’azoto. […] All’altra estremità del nostro albero si trovano le foglie verdi. La sostanza che conferisce loro questo colore si chiama clorofilla e ha il compito di assorbire ll’anidride anidride carbonica dell dell’aria aria – che è un veleno emesso continuamente da tutti gli animali e persino dalla terra – e di scomporla, trattenendone il carbonio e liberando l’ossigeno.[…] E’ proprio per questo che le foglie sono necessarie all’assorbimento del carbonio e alla purificazione dell dell’aria aria. Ma la clorofilla da sola non sarebbe in grado di compiere questo lavoro; le occorre una collaborazione, quella dei raggi solari[…] Dal contatto con i microbi nascono tante belle e buone cose: fiori, frutti…Come è generoso questo albero! Prepara il carbonio, carbonio purifica ll’aria aria, produce frutti, frutti produce fiori. Tutte le piante possono suscitare in noi questo pensiero. Anche le piante più modeste dell’albero compiono una fatica utile: come veri e propri industriali, preparano sostanze nutritive. Pensiamo alla patata, patata al frumento, frumento all all’amido amido, alla barbabietola, barbabietola alla canna da zucchero ecc.. E’ questa la natura della creazione.» (Pag. 95-96) Riforme in relazione alla conformazione f i attuale tt l d della ll società i tà «La riforma essenziale consiste quindi nel mettere l’adolescente in grado di acquisire la sua indipendenza economica. Si tratta di creare una «Scuola sperimentale di vita sociale». Tale «indipendenza» indipendenza ha, del resto, un valore più educativo che pratico; essa è ancora più utile alla psicologia dell’adolescente che non alla sua vita materiale » materiale.» (Pag. 112) Per i bambini più piccoli «Esercizi di vita pratica» Fine educativo e non utilitario Sviluppo intellettuale precoce Essi stessi ci rivelano l’esigenza essenziale del loro sviluppo dicendoci: «Aiutami a fare da solo!» Riforme in relazione ai bisogni g vitali degli adolescenti «Durante il difficile periodo dell’adolescenza, è consigliabile g far vivere il ragazzo g fuori dal suo ambiente abituale, dalla famiglia, in campagna, in un luogo tranquillo, in mezzo alla natura. Qui, una vita all’aria all ar a aperta, cure individuali, nd v dual , un un’alimentazione al mentaz one sana, debbono essere le prime condizioni per l’organizzazione di un centro di studi e di lavoro. […] La vita all all’aria aria aperta, al sole, una alimentazione ricca di vitamine fornita dai campi vicini, sono ausili preziosi per il fisico dell’adolescente, il silenzio, le meraviglie della natura, natura soddisfano i bisogni del suo spirito favorendo in lui la riflessione e la meditazione.» (Pag. 114-115) Pi Piano di studi st di e di lavoro l «E’ impossibile stabilire a priori un programma dettagliato di studio e di lavoro. lavoro Ci limitiamo a tracciare le linee generali: il programma si deve definire f n r gra gradualmente, ua m nt , pogg poggiando an o su sull’esperienza.[…] sp r nza.[…] Il nostro piano mira prima di tutto a rendere possibile la valorizzazione della personalità nelle attuali l condizioni d sociali. l Tale l educazione d non ha h quindi il diritto di ridurre l’istruzione alla sola specializzazione in grado di assicurare un «buon posto» per il futuro.» (Pag. 119) I metodi «I metodi migliori sono quelli che suscitano il massimo interesse nell’allievo nell allievo, che gli danno la possibilità di lavorare da solo, di fare da sé le sue esperienze, i e che h consentono t di alternare g gli studi con la vita p pratica.» (Pag. 129) Dall’infanzia Dall infanzia all adolescenza all’adolescenza Maria Montessori Montessori, 1949 L’edizione L di i f francese s con il tit titolo l ‘'D De ll'enfant f t à l' l adolescent d l s t, 1948 Premessa al testo «In questo lavoro, pubblicato al culmine della maturità intellettuale e dell'impegno in campo pedagogico, Maria Montessori analizza le caratteristiche psicologiche che contraddistinguono il periodo evolutivo compreso tra t la l seconda d infanzia i f i e l'adolescenza, l' d l sino i alle ll soglie li della d ll maturità e della frequenza universitaria, individuando risposte educative e didattiche pertinenti con le specifiche esigenze cognitive, emozionali e sociali emergenti in queste p particolari fasi evolutive. D ll sue riflessioni Dalle ifl i i emergono un quadro d psicologico i l i di grande d interesse i t e attualità, indicazioni didattiche chiare e coerenti, nonché una proposta curricolare e organizzativa di scuola secondaria centrata su una p preparazione p culturale "ampia, p profonda, completa", p p attenta alla esigenza prioritaria di d fornire f ai giovani condizioni d concrete per la l costruzione della propria identità sociale e personale. Ne emerge un modello di scuola che pone al centro dell'attenzione i bisogni gg "da cui dipende p il futuro dell'umanità",, dell'adolescente,, un soggetto come sottolinea l'autrice, ma che si trova ad attraversare una fase di "cambiamento radicale nella sua persona", che richiede un "cambiamento radicale nella sua educazione". Oltre che un class classico co della pedagog pedagogia, a, ill volume cost costituisce tu sce uno stimolante e quanto mai attuale riferimento per quanti - insegnanti e educatori - intendono impegnarsi in una azione di rinnovamento della scuola centrata sulla valorizzazione dei processi psicologici dell'allievo e sulla promozione della sua autonomia » autonomia. (M. Montessori, Dall’infanzia all’adolescenza, retro di copertina) St tt Struttura Prefazione Prima parte parte: capitolo I Seconda parte: capitolo II Prefazione «Ill metodo d Montessori si articola l in quattro parti, che h corrispondono d ai quattro periodi dello sviluppo. Ciascuna di queste parti si pone su di un piano diverso, benchè tutte seguano la stessa linea» (P (Pag. 21) • Primo periodo Il bambini fino a 7 anni • Secondo periodo Il bambini da 7 a 12 anni • Terzo periodo L’adolescente L adolescente da 12 a 18 anni • Quarto periodo Lo studente universitario Prima parte p I piani successivi all’educazione Metamorfosi Carattere morale del bambino dai sette ai dodici anni I bisogni g del bambino dai sette ai dodici anni Passaggio all’astrazione Il ruolo dell'immaginazione ovvero l'"uscita", chiave della cultura L L’acqua acqua Alcune esperienze di chimica Il carbonio nella natura Alcune nozioni di g chimica inorganica Alcune nozioni di chimica organica Conclusione I piani successivi all all’educazione educazione Alle diverse personalità del bambino devono corrispondere piani di educazione successivi (scuola dell’infanzia, scuola elementare, scuola secondaria, università) Diverse età > metamorfosi degli insetti I˚ piano di educazione: dalla nascita all’età di 7 anni I primi due anni Dai tre ai cinque anni Il sesto e settimo anno Periodo dai 7 ai 12 anni > periodo di vere e proprie metamorfosi Dai 12 ai 18 anni: è possibile affermare la stessa cosa In ognuna g di q queste fasi ritroviamo un essere in via di sviluppo, che è ogni volta un individuo diverso Metamorfosi Dai 7 ai 12 anni il bambino a bisogno di allargare il suo campo d’azione Gli sono necessari degli orizzonti più vasti per le sue esperienze sociali Non si può ottenere sviluppo se si lascia il bambino nell nell’ambiente ambiente dei primi anni La scuola come ambiente chiuso non è più sufficiente per lui Mancano gli elementi per un pieno sviluppo della personalità Manifestazioni anomale del carattere > reazioni ad un ambiente divenuto insufficiente «Dare Dare a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio Dio» Tela di un ragno > mente del bambino Compito degli adulti > rispettare questa costruzione interiore e le sue manifestazioni che, talvolta, possono sembrarci inutili Secondo piano dell’educazione > passaggio dal piano sensoriale al piano astratto Verso i 7 anni anni: - bisogno di astrazione e intellettualizzazione - evoluzione verso la sfera intellettuale e morale - sensibilità interiore > coscienza - nasce nel bambino il concetto di giustizia Carattere morale del bambino dai sette tt aii d dodici di i annii Tre caratteri: esigenza del bambino di uscire da un ambiente chiuso, passaggio della sua mente a un p piano ano astratto, nascita in lui del senso morale Attraverso gli «esercizi di vita pratica» il bambino ha raggiunto la sua indipendenza Tali esercizi devono essere ora trasportati su un altro piano Dall’esercitarsi a compiere movimenti si passa all’introduzione dei rapporti morali, quelli che risvegliano la coscienza « Se lo scautismo ha ottenuto un certo successo è proprio perché porta principi morali in un gruppo di bambini. Inoltre, pone l’accento su ciò che si deve e ciò che non si deve fare. E i bambini che aderiscono a questi gruppi in genere non commettono azioni i i contrarie i a ciò iò che non si deve fare. Vi è in ciò un’attrattiva che è un punto di partenza: t l nascita la it della d ll dignità. di ità […] [ ] Il fatto di trovarsi così riuniti, con altri individui che hanno liberamente accettato i principi di una società, società costituisce un’attrattiva essenziale di questa società, i cui limiti non sono più le pareti di una stanza, stanza ma soltanto quelli di ordine morale.» (Pag. 38-39) I bisogni del bambino dai sette ai d d anni dodici Cosa fare, nella p pratica con un bambino di sette anni? Capire questo bambino e aiutarlo nei suoi desideri Comprensione > punto di partenza Simpatizzare con questo ragazzino o ragazzina che sono cambiati, cambiati sia nell’aspetto esteriore sia nell’intimo della loro persona Il bambino entra nel mondo dell’astratto Tutto ciò che in precedenza lo aveva attratto solo sul piano sensoriale, sensoriale lo interessa ora da un punto di vista diverso Egli vuol sapere ciò che bisogna fare, si pone cioè il problema della causa e degli effetti ff Come dobbiamo aiutare il bambino piccolissimo che fa i suoi primi passi in questo mondo, così dobbiamo aiutare il bambino che fa i suoi primi passi nell’astrazione E’ essenziale per il bambino, in tutti i periodi della sua vita, disporre di possibilità di attività proprie, al fine di conservare un equilibrio fra azione e pensiero E’ osservando d ognii cosa nell’universo ll’ i che h deve d svilupparsi il i il bambino b bi più iù evoluto l t Importanza dell’igiene personale Passaggio all’astrazione – Il ruolo dell’immaginazione dell immaginazione ovvero ll’ «uscita», «uscita» chiave della cultura «Quando ci proponiamo di preparare i bambini a «uscire» dal luogo chiuso in cui sono stati educati fino a sette anni si presenta alla mente un vasto anni, quadro. Uscire da una stanza, da una classe per recarsi nel mondo esterno, significa ovviamente aprire una porta t immensa i all’istruzione. ll’i t i E’ un avvenimento paragonabile a quello che costituì , nella storia della pedagogia, p g g , l’apparire pp del libro di Comenio, Orbis Sensualium Pictus. […] Comenio ebbe l’idea – e sembra che sia stata la prima pietra di un nuovo metodo educativo – di offrire la conoscenza dell’ orbis mediante le immagini; la conoscenza doveva risultarne grandemente accresciuta.» i t ( Pag. 51) « Quando d ill bambino b b esce, è proprio ill Mondo stesso che si offre a lui. Invece di fabbricare degli oggetti che rappresentano delle idee e rinchiuderli in un armadio, facciamo uscire il bambino; mostriamogli le cose nella loro autenticità. Nel suo insieme, il mondo ripete i sempre press’’ a poco gli li stessii elementi. […] Nessuno conosce tutte le piante. Ma basta osservare un pino per poter immaginare come vivono tutti gli altri pini. […] Nessuno ha mai avuto sotto gli occhi tutti gli insetti dell’universo; ma il mondo si acquisisce psicologicamente mediante di t l’immaginazione. l’i i i Si studia t di la l realtà del particolare, e poi si immagina l’insieme. Questo particolare può crescere nell’immaginazione nell immaginazione e raggiungere la conoscenza totale.» (Pag. 52-53) L’acqua « Per cominciare, bisogna scegliere un elemento di grandi dimensioni, anche quantitativamente, perché se un elemento è largamente rappresentato, vuol dire che la sua funzione è importante. p Così l’acqua q è uno degli g elementi p più grandiosi della terra. Diciamo anzitutto che molti animali vivono nell’acqua, soprattutto negli oceani, e che questi animali presentano essi stessi un particolare interesse. Dal momento che l’immaginazione non potrebbe mai b t bastare a dare d un’idea ’id del d l numero di questi ti animali, i li il sistema i t d i l grazie decimale, i al quale si possono costruire dei numeri enormi, sarà d’aiuto; ed ecco come le scienze matematiche vengono in aiuto all’immaginazione. Per dare un’idea di queste quantità, quantità si può dire che certi pesci depongono ogni anno 70 × 40 uova; e si può aggiungere che altri animali, minuscoli, esistono in numero così enorme che il numero più grande che un bambino potrebbe scrivere non ci si avvicina. [[…]] La mente offrirà così all’immaginazione g un aiuto molto p più reale che se si dicesse semplicemente: «Questa quantità è molto grande, è enorme». […] Se si esamina l’acqua la si trova sempre composta allo stesso modo; composizione che può essere determinata esattamente, matematicamente. E da quanto tempo l’acqua l’ è cosìì composta? Probabilmente P b bl d sempre, e per sempre. da Perché? Se cambiasse anche minimamente, tutti gli esseri viventi che vi si trovano morirebbero. Ed ecco introdotto i t d tt il problema bl vitale it l dell’acqua.» d ll’ ( Pag. 62-63) Suddivisione dello studio d ll dell’acqua 1/3 / L acqua è un elemento di grande interesse. L’acqua interesse Bisogna che la conosciamo. 1. Si presenta, come quasi tutti i corpi, in tre stati fisici solido, liquido, gassoso • Si manifesta nei suoi tre aspetti più comunemente che gli altri elementi • Possiamo ottenere queste tre forme per mezzo del calore ( riscaldandola e raffreddandola) • La utilizziamo come parametro di misura per la temperatura (0 0˚è è il punto in cui ll’acqua acqua si trasforma in ghiaccio, ghiaccio 100 100˚ è il punto in cui l’acqua si trasforma in vapore) 2. E’ un solvente solvente:: alcune sostanze si sciolgono nell’acqua, e un volta sciolte, spariscono i d ll vista dalla i ( per esempio, i lo l zucchero) h ) • La grande funzione cosmica dell’acqua è quella di sciogliere la pietra • L’acqua si appropria del calcare, lo assorbe e lo trasporta via con sé • Quest’ acqua trasporta una quantità di sostanze, fra l’altro grazie ai fiumi Suddivisione dello studio d ll dell’acqua 2/3 / 3. Lo studio delle conchiglie acquatiche • L’immensa varietà di forme e colori che la natura può assumere essendo ogni specie diversa • Esistono conchiglie così grandi da pesare 300 chilogrammi • Ne esistono anche di minuscole,, esseri invisibili,, unicellulari,, che costituiscono una specie di polvere, che accumulandosi forma depositi calcarei 4. Lo studio dei coralli • La funzione più importante è quella di assorbire il calcare • Crescono e si moltiplicano p fino addirittura a creare delle isole e vaste regioni (Oceano Pacifico) • Per prosperare hanno bisogno di acque calde, calme e pulite, hanno anch anch’essi essi la pretesa di vivere bene Suddivisione dello studio dell’acqua 3/3 5. Le correnti marine • Osservare il loro tracciato su una cartina geografica • La caratteristica che ogni corrente va sempre verso un senso • Fattori esterni: la temperatura, il sole, l’attrazione solare o lunare • L’importante lavoro dei pesci che attirano l’acqua dall’alto in basso e poi la rimandano dal basso in alto • La diversità delle correnti (calde e fredde, più leggere e più pesanti, parallele o tortuose) • La forza centrifuga formate dal movimento circolare delle correnti • Esaminare l’acqua da un altro punto di vista > la chimica Alcune esperienze di chimica «Versiamo quindi in una provetta dei liquidi di peso diverso – e qui introduciamo il termine «peso peso specifico» Il mezzo migliore per capire questo specifico». specifico termine è quello di vedere i diversi liquidi sovrapposti: al fondo della provetta abbiamo mercurio; sopra versiamo acqua, poi olio e infine alcool metilico.» (Pag. 75) «Prendiamo altre due provette: nell nell’una una poniamo acqua e zucchero cristallizzato, e nell’altra acqua e amido. Lo zucchero cristallizzato si scioglie lentamente: si potrebbe dubitare della sua solubilità l bili à nell’acqua; ll’ ma se lo l riscaldiamo, i ldi tutto lo l zucchero sparisce subito. Invece di una soluzione a freddo, otteniamo una soluzione a caldo.[…] freddo caldo Quanto al nostro amido, amido non è ancora sciolto, sciolto neppure se agitiamo la provetta; esso rende l’acqua opaca: è in «sospensione». Quindi, una soluzione può essere colorata , ma restare trasparente, mentre se il li id liquido contiene ti una sostanza t i in sospensione i (Pag. 76) diventa opaco.» Il carbonio nella natura 1/3 «Questi quattro elementi sono come la chiave dell’universo» Sono facili da ricordare, perché hanno rispettivamente 1, 2, 3 e 4 linee, e fanno pensare un po’ a delle chiavi. Sono elementi che sii abbracciano bb i i irresistibilmente. i ibil Così, l’idrogeno abbraccia l’ossigeno; e l’ossigeno, che ha due braccia, può afferrare due idrogeni; g si ottiene così l’acqua acqua. q H2O Invece il carbonio, che ha quattro braccia, si serve di due braccia per afferrare ognuno dei due ossigeni, e si unisce ad essi per formare l’anidride ’anidride carbonica carbonica. CO2 Il carbonio nella natura 2/3 «La L chimica hi i è lo l studio t di dei d i corpii nuovii che h sii vanno creando» d L’azoto che ha tre braccia, si combina con tre idrogeni e forma un composto abbastanza idrogeni, importante: l’ammoniaca ammoniaca.. L’ammoniaca è la forma ultima assunta dalle sostanze azotate dell’organismo g quando si decompongono. q p g NH3 Acido nitrico nitrico: l’azoto (in questo caso) ha cinque braccia; con quattro di d esse afferra ff d due ossigeni, che hanno due braccia ciascuno. L’ultimo braccio dell’azoto afferra il braccio di un altro lt ossigeno, i che h a sua volta, lt afferra ff un idrogeno. HNO3 Rappresentiamo il calcio come l’immagine qui di fianco, dotata di due braccia. Ritroviamo questo elemento anche nella formula del carbonato di calcio. Ca Il carbonio nella natura 3/3 Il carbonio che ha quattro braccia tiene con due mani un ossigeno che ne ha due, e con le altre due mani libere tiene due ossigeni La mano libera che rimane a ossigeni. ciascuno di essi afferra un atomo di calcio. CaCO3 carbonato di calcio Quando l’acqua (piovana contenente CO2) reagisce con il carbonato di calcio, il carbonio ne approfitta pp per p afferrare due ossigeni sotto forma di anidride carbonica; la sostanza che rimane, il bicarbonato di calcio, è solubile nell’acqua, che può trascinarlo con sé. Ca(HCO3)2 bicarbonato di calcio Alcune nozioni di chimica i inorganica i Il bambino saprà intendere questi problemi? Potrà capire le molecole l l e l’atomo? l’ ? Che Ch cosa capirà i à di queste formule? f l ? «Ci sembra impossibile che possa seguire lo studio della teoria atomica. Ma in questo momento non si tratta di presentargli una scienza: si tratta di offrirgli un seme capace di svegliare in lui un interesse che si svilupperà solo più tardi. Raccomandiamo soprattutto di non dare troppe spiegazioni, ma piuttosto di dare nomi precisi […] Bisogna avere il coraggio di usare il più possibile ibil termini t i i precisi, i i e più iù questi ti termini t i i sono difficili, diffi ili più iù sono attraenti tt ti per il bambino. Potremo allora dire che l’idrogeno è monovalente, l’ossigeno bivalente ecc. Ed è così più facile esprimersi invece di dire che hanno 1, 2,3 q , la p pietra – deriva da q questi atomi che si braccia. [[…]] Tutto il creato – l’acqua, cercano, si uniscono e insieme procedono a una nuova creazione; e questi atomi cercano sempre gli stessi corpi: gli stessi, non altri. I limiti sono retti da leggi; e tutti questi particolari della creazione costituiscono un tutto meraviglioso che non mancheremo di fare osservare ai bambini. meraviglioso, bambini […] [ ] Il metodo sperimentale permette di assistere veramente alla creazione di una sostanza, come per il carbone: è un fatto squisitamente sensoriale, che suscita l’interesse nel bambino. Non occorre per ora penetrare più a fondo nello ll studio t di della d ll chimica hi i i inorganica i alla ll quale l appartengono t t tti i corpii tutti minerali.» (Pag. 88‐90) Alcune nozioni di chimica organica i 1/3 «Possiamo presentare persino alcune nozioni di chimica organica: si pensa in generale l – e a torto t t – che h sia i più iù difficile, diffi il t t che tanto h non la l sii insegna i prima i dell’Università. Ma se la presentiamo in forma visiva, perché alcune formule di chimica organica dovrebbero essere più difficili di altre?» (Pag. 90) C2H4O2 Acido acetico C4H8O2 Acido butirrico (si differenzia dalla precedente formula solo perché vi sono due fratelli di carbonio in più) Alcune nozioni di chimica organica i 2/3 Passiamo poi a quella dell dell’acido acido palmitico, palmitico che comporta una lunga catena di atomi di carbonio. C16H32O2 Acido palmitico Esistono anche formule più complicate i cui gli atomi di carbonio complicate, non sono rappresentati come fratelli che si tengono per mano; vi compare una nov novità, tà, oss ossia a alcun alcuni atom atomi d di ossigeno che si infiltrano. ((C6H10O5)n Amido m C6H12O6 Glucosio Alcune nozioni di chimica organica i 3/3 «Ecco ora una figura schematica che costituisce un esempio di correlazione: è un albero, albero con le radici radici, il tronco tronco, i rami e le foglie foglie.» » (Pag. 95-96) «L’albero infatti trae il suo nutrimento dalla terra attraverso le radici. La chimica consente di scoprire che le radici dell’albero assorbono sostanze nutritive, di cui le principali sono l’acqua e l’azoto. […] All’altra estremità del nostro albero si trovano le foglie verdi. La sostanza che conferisce loro questo colore si chiama clorofilla e ha il p di assorbire l’anidride carbonica dell’aria – che è un compito veleno emesso continuamente da tutti gli animali e persino dalla terra – e di scomporla, trattenendone il carbonio e liberando l’ossigeno.[…] E’ proprio per questo che le foglie sono n necessarie c ssar all’assorbimento a assor m nto del car carbonio on o e a alla a purificazione dell’aria. Ma la clorofilla da sola non sarebbe in grado di compiere questo lavoro; le occorre una collaborazione, quella dei raggi solari[…] Dal contatto con i microbi nascono tante belle e buone cose: fiori, fiori frutti…Come è generoso questo albero! Prepara il carbonio, purifica l’aria, produce frutti, produce fiori. Tutte le piante possono suscitare in noi questo pensiero. Anche le piante più modeste dell dell’albero albero compiono una fatica utile: come veri e propri industriali, preparano sostanze nutritive. Pensiamo alla patata, al frumento, all’amido, alla barbabietola, alla canna da zucchero ecc.. E’ questa la natura della creazione.» Parte seconda Il bambino della Terra - Considerazioni generali -R Riforme forme in n relaz relazione one alla conformazione attuale della società - Riforme in relazione ai bisogni vitali degli adolescenti Piano di studi e di lavoro - Cure morali - Cure fisiche - Programma e metodi m - I metodi - Considerazioni pratiche La funzione dell’Università Il bambino della Terra Considerazioni generali • Le scuole, così come sono oggi, non rispondono né alle necessità dell’adolescenza, né é all tempo t mp nell quale l viviamo i i m • Se una riforma della scuola secondaria non può, da sola, risolvere tutti i problemi della nostra epoca, essa deve costituire una tappa necessaria e contribuire alla ricostruzione della società • Il problema dell’educazione presenta oggi un’importanza di carattere generale • L’educazione degli adolescenti riveste un’importanza capitale poiché questo è il periodo in cui il bambino diventa uomo, cioè un membro della società • La natura doveva costituire l’interesse preponderante del bambino fino ai 12 anni; dopo i 12 anni dobbiamo sviluppare in lui la sensibilità verso la società • Scuola secondaria > ostacolo allo sviluppo pp fisico degli g adolescenti • Dal punto di vista psicologico l’adolescenza è un’età critica: è l’età dei dubbi e delle esitazioni; delle emozioni violente, dello scoraggiamento • Si è chiamata q quest’epoca p «rinascita» l’individuo ridiventa un neonato sociale • Cambiamento radicale della persona > cambiamento radicale della sua educazione • Esistono due tipi di difficoltà da considerare: Inerenti alla conformazione attuale della società Derivanti dalle esigenze vitali dell’adolescente Riforme in relazione alla conformazione f i attuale tt l d della ll società i tà «La L riforma if essenziale i l consiste quindi nel mettere l’adolescente in grado di acquisire l la sua indipendenza economica. Si tratta di creare una «Scuola sperimentale di vita sociale». Tale «indipendenza» indipendenza ha, del resto, un valore più educativo che pratico; essa è ancora più utile alla psicologia dell’adolescente che non alla sua vita materiale » materiale.» (Pag. 112) Per i bambini più ù piccoli «Esercizi di vita pratica» Fine educativo e non utilitario Sviluppo pp intellettuale precoce p Essi stessi ci rivelano rivelan l’esigenza essenziale del loro sviluppo dicendoci: «Aiutami a fare f da d solo!» l ! Riforme in relazione ai bisogni vitali degli adolescenti «Durante il difficile periodo dell’adolescenza, è consigliabile far vivere il ragazzo fuori dal suo ambiente abituale, abituale dalla famiglia, famiglia in campagna, campagna in un luogo tranquillo, in mezzo alla natura. Qui, una vita all’aria all ar a aperta, cure individuali, nd v dual , un un’alimentazione al mentaz one sana, debbono essere le prime condizioni per l’organizzazione di un centro di studi e di lavoro. […] La vita all’aria ll aperta, all sole, l una alimentazione l ricca di vitamine fornita dai campi vicini, sono ausili preziosi per il fisico dell dell’adolescente adolescente, il silenzio, silenzio le meraviglie della natura, soddisfano i bisogni del suo spirito favorendo in lui la riflessione f f e la m meditazione.» . (Pag. 114-115) Piano di studi e di lavoro «E’ impossibile stabilire a priori un programma dettagliato di studio e di lavoro. Ci limitiamo a tracciare le linee generali: il programma si deve definire gradualmente, poggiando sull sull’esperienza.[…] esperienza.[…] Il nostro piano mira prima di tutto a rendere possibile la valorizzazione della personalità nelle attuali condizioni sociali. Tale educazione non ha quindi il diritto di ridurre l’istruzione alla sola specializzazione p in g grado di assicurare un «buon posto» per il futuro.» (Pag. 119) Due p principi p sono essenziali: Non è necessario, per riposarsi, ricorrere a «vacanze», queste ultime possono essere procurate dalla molteplicità delle attività e dalla varietà degli interessi Lo studio risponde a un «bisogno dell dell’intelligenza» intelligenza» Cure morali • Cure morali rapporti da stabilire fra gli alunni, gli insegnanti e l’ambiente • Gli insegnanti devono avere il massimo rispetto per queste giovani personalità • E’ nel segreto dell’adolescente che risiede l’intima vocazione dell’uomo • Mai trattare gli adolescenti come bambini • Lasciare ai giovani abbastanza libertà perché essi possano agire secondo ll’iniziativa iniziativa personale • Anche l’azione individuale deve tuttavia essere circoscritta entro certi limiti e sottoposta ad alcune regole, necessarie e sufficienti ffi i ti per mantenere t l’ di e assicurare l’ordine i il progresso • L’ambiente deve favorire «la libera scelta» • Fare anche spazio al bisogno di solitudine e di calma > due necessità dell’adolescente Cure fisiche • Cure fisiche attenzione particolare • Periodo di crisi > l’organismo intero si attiva • Il corpo cresce rapidamente, id t ma non a ritmo it uniforme: if d quii da uno squilibrio funzionale • Si p può dividere l’adolescenza fisica in tre p peridi: - Sviluppo delle gambe; - Sviluppo del busto, e in particolare del torace; - Sviluppo della forza muscolare. • Speciale attenzione all’alimentazione, abbondante e nutriente • Alcool e tabacco > banditi dalla vita degli adolescenti • La vita all’aria aperta e al sole, i bagni, il nuoto devono essere più frequenti, quasi come in un sanatorio Programma e metodi Il programma generale degli studi può essere suddiviso in tre parti. Occorre: Aprire la via alle possibilità bl àd di espressione personale a) La musica musica: esecuzione di brani, canti corali; b) La lingua lingua: dizione, dizione letture, poesie; c) Lavori artistici artistici: gn , p plastilina, n , disegno, le rappresentazioni solide Rispondere a quelli che noi consideriamo gli elementi creatori dell’essere psichico nell’uomo n u m in ng generale n a) L’educazione L educazione morale, morale costruisce le basi dell’equilibrio spirituale b) La matematica: matematica in quanto l’intelligenza umana è un’intelligenza matematica c) Le lingue lingue: lo sviluppo del linguaggio fa parte della personalità stessa Mettere l’adolescente in contatto con la civiltà attuale offrendogli una cultura generale, anche p per mezzo dell’esperienza a) Studio della terra e della vita della Natura b) Studi relativi al progresso umano e alla formazione della civiltà attraverso le scienze fisiche, chimiche ecc c) Storia dell’umanità I metodi «I metodi migliori sono quelli che suscitano il massimo interesse nell’allievo nell allievo, che gli danno la possibilità di lavorare da solo, di fare da sé le sue esperienze, i e che h consentono t di alternare g gli studi con la vita pratica.» p (Pag. 129) Considerazioni pratiche p Un piano può realizzarsi solo per gradi P li Parliamo di una scuola l per alunni l i normali, li ma dove d i fanciulli f i lli lenti, l ti ritardati, o che semplicemente soffrono di qualche anomalia psichica, come timidezza o blocchi mentali, siano sicuri di trovare un aiuto efficace Gli insegnanti devono avere la possibilità di vivere nella scuola stessa, assumendosi in parte il lavoro di conduzione e partecipando alla vita quotidiana dell’istituto E’ necessario i instaurare i t una disciplina di i li severa tanto t t per il personale l addetto all’istituto quanto per gli allievi, in modo da assicurare l’ordine della vita interna e l’unità degli obiettivi Gli insegnanti devono: avere una mente aperta, aperta essere pronti a prendere parte attiva alla vita della scuola, apportandovi il proprio contributo Oltre ai docenti è necessario aggiungere gg g dei tecnici, p per esempio p un esperto di d agricoltura l e giardinaggio, d un altro l che h insegni a condurre la Bottega e la Foresteria, un insegnante per le attività artistiche… L’istituto L istituto dovrà crescere con la collaborazione delle famiglie, famiglie dei tecnici e degli allievi stessi. La funzione dell’Università dell Università L’Università L si p pone in una p posizione diversa rispetto p a q quella delle altre scuole: l’Università è una scuola per adulti L’Università si presenta come il prolungamento delle altre scuole E’ il p posto in cui si dovrebbe p prendere coscienza delle p proprie p responsabilità, bili à del d l proprio i ruolo l Prima le Università erano veramente «centri di cultura» da dove si irradiava la civiltà, con fini universali C iti alle Critica ll Università Uni sità di oggii > semplici s mpli i scuole s l professionali p f ssi n li La decadenza delle scuole di oggi non deriva da una diminuzione di cultura impartita agli adolescenti, ma dalla mancanza di corrispondenza tra ll’organizzazione organizzazione di questi istituti e i bisogni attuali L’educazione mira non solo alla cultura, ma anche allo sviluppo dell’uomo La vera caratteristica dell’Università è insegnare a studiare Uomo laureato > sa navigare meglio sull’oceano della cultura Un grande vantaggio, per un vero studente, sarebbe conquistare l’i di l’indipendenza d economica i durante d t gli li studi t di universitari i it i