vol. II IS - paedagogica.org

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vol. II IS - paedagogica.org
Materiali didattici del Laboratorio Montessori 2015-2016
Quaderni del Laboratorio Montessori
n. 2 – maggio 2016 – vol. II
ISSN: 1974-8787
ISBN: 9788899209032
© 2016 Giulia Batini, Martina Carofei, Margherita Di Gianfilippo,
Laura Di Rienzo, Larisa Eva, Maria Cristina Franchini, Emiliana
Leonetti, Serena Pasquale, Marzia Sarleti, Agata Seminara
Materiali didattici del Laboratorio Montessori
2015-2016
Martina Carofei
Il segreto dell'infanzia
Margherita Di Gianfilippo
Educazione per un mondo nuovo
Laura Di Rienzo
Il bambino in famiglia
Larisa Eva
La scoperta del bambino
Marzia Sarleti
Dall'infanzia all'adolescenza
a cura di Furio Pesci
MARIA MONTESSORI IL SEGRETO
DELL’INFANZIA
IL SECOLO DEL BAMBINO
il progresso della cura del
bambino è stata cosi rapida da
collegarsi ad un risveglio di
coscienza.
È impossibile, penetrare
qualsiasi branca della medicina
senza venire a conoscenza
della vita infantile.
È lo spirito del bambino che
determina il progresso degli
uomini.
LA PSICOANALISI E IL BAMBINO
La psicoanalisi penetra nei segreti del
subconscio.
La scoperta più importante , è stata la
scoperta del subcosciente sulle azioni degli
uomini
Il subconscio è un ebollizione di elementi
interiori sconvolti che si fanno strada
attraverso la superfice.
IL SEGRETO DEL BAMBINO
La psicoanalisi
SUPERFICIALE è un urto
tra istinti dell’individuo
e adattamento.
Il piano delle
MEMORIE
INFANTILI il
conflitto tra il
bambino e
l’adulto.
Facendo insorgere ,
malattie di difficile
guarigione
.
IL BAMBINO PSICHICO
È tutta la vita dell’uomo nei suoi svolgimenti dalla nascita in poi
E supportato dal trattamento della psicoanalisi evitando ostacoli e
conflitti o squilibri morali.
L’ACCUSATO
Il bambino è isolato nella società, l’adulto lo influenza (madre, padre
o maestri)
Accusandoli dell’educazione data denunciando degli errori inconsci
che conducono alla scoperta di se stessi.
Per trattare il bambino diversamente deve per prima, cambiare l’adulto
con spirito di sacrificio e entusiasmo. Ma per capire il bambino deve
prima ricercare l’ignoto e non deve credere che egli è il bene su cui il
bambino deve modellarsi.
INTERMEZZO BIOLOGICO
Con la scoperta di Wolf sulla
segmentazione della cellula
germinativa
Abbatté alcune idee fisiologiche ,
di Leibnitz e Spallanzani.
Che supponeva che l’uovo fosse
già formato, l’essere che si
svolgeva poi a contatto di un
ambiente favorevole,
Qualunque essere vivo , animale,
pianta viene da un cellula
primitiva.
Nella cellula germinativa esiste
una proprietà singolarissima
quella di dividersi secondo un
disegno prestabilito.
Lavora e costruisce con
obbedienza il comando
immateriale che porta in sé .
IL NEONATO
•Il bambino nasce in un
ambiente della civilizzazione
supernaturale ottenendo con
l’impulso il suo adattamento.
•Il bambino appena nato
dovrebbe stare in un
ambiente silenzioso e con
poca luce senza vestiti
l’ambiente lo deve scaldare.
•Ma i problemi da prendere in
considerazione sono del
•« del trattamento psichico del
bambino» cure che facilitano
il suo adattamento al mondo
esterno.
GLI ISTINTI NATURALI
i mammiferi si prendono cura dei
piccoli in particolar modo le
femmine.
La madre si trasforma in
un infermiera e
assistente delle nuove
creature.
nel periodo post parto
sono particolarmente
agressive.
L’EMBRIONE SPIRITUALE
Incarnazione evoca, la figura del neonato considerandolo uno spirito che
si è racchiuso nella carne per vivere nel mondo.
Nelle cure del neonato si deve tener conto della sua vita psichica
attraverso l’educazione.
l’incarnazione è il processo misterioso di un energia che animerà il
corpo inerte del neonato.
LE DELICATE COSTRUZIONI PSICHICHE
•Quando si parla di
sviluppo si parla di un
fatto constatabile
esteriormente .
•si tratta di sensibilità
speciali in via di
evoluzione negli stati
infantili.
•Il bambino deve agire
secondo delle direttive
sensitive deve fare
delle conquiste
miracolose.
Orientandosi grazie
alla gioia, e semplicità.
•il lavoro della
crescenza è rimasto
inavvertito non
notando le reazioni dei
bambini quando gli
viene impedita la sua
attività vitale.
L’ORDINE
•
Uno dei periodi sensitivi più importanti è quello che rende il bambino sensibile all’ordine.
•
Trovando il massimo ostacolo intorno a se producendo nel bambino uno stato anormale, i piccoli rivelano un
profondo amore per l’ordine.
•
È necessario che gli adulti in questo periodo per una manifestazione positiva , siano aperti agli studi di
psicologia infantile .
•
L’ordine degli oggetti è importante perché fa scaturire i capricci e l’agitazione dei bambini.
•
Ordine Interno: studio della psicologia sperimentale permette di rendersi conto della posizione delle varie
membra del corpo e fissa una memoria speciale.
L’INTELLIGENZA
L’intelligenza non si costruisce
lentamente dall’esterno ma , è
influenzabile dall’educazione e
dal trattamento del bambino.
Il bambino è un osservatore che
assume attivamente le immagini a
mezzo dei sensi.
Il bambino nel periodo nel
periodo sensitivo il fulcro e la
ragione naturale o creativa.
LE LOTTE SUL CAMMINO DELLA CRESCENZA
Il conflitto tra bambino e
adulto avviene quando il
bambino è arrivato a
poter agire.
La pazienza e la
gentilezza sono un vero
compromesso per
sopportare il bambino
disturbatore.
L’adulto non è conscio
della sua attitudine di
difesa, ma è persuaso
dalla sua dedizione
generosa.
È l’adulto che suggestione
e obbliga il bambino a
dormire anche quando
non è necessario. Il
bambino deve dormire
quando a sonno e
svegliarsi quando ne ha
voglia
CAMMINARE
•L’adulto dovrebbe uniformarsi alle necessità dell’essere immaturo rinunciando alle proprie
necessità
•Il bambino non sviluppa il potere di camminare aspettando ma « camminando».
•Con il primo passo comincia per il bambino una nuova vita entrando in gioco l’esercizio del
bambino.
•Non a lo stesso scopo dell’adulto ma è ciò che lo attrae che lo spinge di volta in volta
•Egli ha nel passo un ritmo stabilito che lo trascina meccanicamente il piccolo cammina per
elaborare le sue funzioni.
•L’Adulto dovrebbe rinunciare al ritmo e alle sue finalità.
LA MANO
I veri caratteri « motori» sono il linguaggio e l’attività della mano per realizzare il lavoro
dimostrando un unità funzionale nella psiche col movimento, facendone due caratteri
esclusivi dei simboli collegati con la vita sociale dell’adulto.
Nel subconscio dell’umanità è sentita la mano la manifestazione dell’io interiore ma si
ha paura quando quelle mani di bambino che si avvicinano di non toccare formandosi
una difesa contro n potere che assale il benessere e il suo possesso.
Il bambino per vedere , per udire deve raccogliere dall’ambiente degli elementi
necessari in modo costruttivo usando le sue mani maneggiando cose esterne e vorrà
travasare lavare e pettinarsi cosi si esprime il bambino imitando ciò che lo circonda.
AZIONI ELEMENTARI
Prima di eseguire azioni aventi un motivo
logico ,comincia ad
agire con degli scopi suoi usando gli
oggetti come fine.
Le azioni elementari sono quelle non
hanno nessuna finalità logica e sono
considerate come il primo balbettio
dell’uomo lavoratore.
Quando gli si impongono rinunce
subentra la mortificazione del bambino .
IL RITMO
•L’adulto impedisce al bambino
di lavorare non capendo
l’attività della mano e la
manifestazione dell’istinto di
lavoro.
•L’adulto è irritato non solo dal
fatto che il bambino cerca
inutilmente di compiere
l’azione ma anche dal ritmo e
dal modo di muoversi.
•Quando l’adulto vede
entusiasmo nel bambino per
cose insignificanti lo urta
•L’adulto invece dovrebbe
sopportare il ritmo del
bambino e armarsi di
pazienza.
•L’adulto si sostituisce al
bambino in tutte le azioni
chiudendogli ogni attività che
vorrebbe compiere da se e
uno degli ostacoli che si crea è
il « bambino capriccioso».
• LA SOSTITUZIONE DELLA PERSONALITÀ
•
la sostituzione dell’adulto è anche quella di infiltrare la propria volontà nel bambino è l’adulto che agisce nel
bambino.
•
C’è un periodo della vita estremamente predisposto alla suggestione dove la coscienza si sta formando e la
sensibilità verso gli elementi esteriori è in uno stato creativo.
•
I fatti inibitori sono favorevoli alla infiltrazione di una volontà estranea negli atti di un bambino quando la
volontà dell’adulto non agisce violentemente da provocare una reazione.
L’AMORE E L’AMBIENTE
•La suggestionabilità dei
bambini è
l’esagerazione di una
delle funzioni psichiche
costruttive detto,
amore all’ambiente il
bambino osserva le
cose
appassionatamente .
•È attratto
particolarmente dalle
azioni degli adulti per
conoscerle e
riprodurle, con calma e
lentamente.
•Se l’adulto invece
si abbandona ai suoi
ritmi rapidi non ispira il
bambino .
•Non è il muoversi che
ha importanza ma è il
possedere se stessi
conquistando il suo
organo motore.
IL MOVIMENTO
• Il movimento è una caratteristica preponderante del mondo animale influisce sulle
funzioni della vita vegetativa ( digestione e respirazione).
• è di grande importanza che lo sviluppo del bambino sia caratterizzato dall’esercizio
individuale risultando una manifestazione psichica.
• Per mezzo del movimento la volontà si diffonde per tutte le fibre e si realizza ,
l’impulso del bambino tende a migliorarsi.
L’INCOMPRENSIONE
• L’adulto impedisce il movimento al bambino perché è causa di turbazioni si dice
spesso che il bambino è come un «fiore»
• Ma il movimento ha un importanza nella costruzione dell’intelligenza morale
dell’uomo il suo sviluppo sarebbe ritardato.
INTELLETTO D’AMORE
• Tutti i travagli della vita svolgono e stabiliscono armonia fra gli esseri , acquistano
coscienza sotto forma di amore.
• La creazione tende a far sentire l’amore e per questo colma la coscienza del
bambino attraverso la realizzazione di se stesso.
• L’oggetto d’amore più grande per il bambino è l’adulto ed è disposto
all’obbeddienza e quel che l’adulto dice gli rimane inciso nella mente.
LE RIPETIZIONI DELL’ESERCIZIO
• Il primo fenomeno fu una bambina di tre anni che si esercitava a infilare i cilindretti
e ci provo molte volte restando concentrata.
• Notando un comportamento comune a tutti « la ripetizione dell’esercizio»
• Più l’esercizio era insegnato con esattezza più diventava stimolo a una ripetizione
inesauribile.
LIBERA SCELTA
• si inizio con un attività vivace e interessante i bambini avevano desideri particolari e
si ponevano gli oggetti alla portata dei bambini.
• È il principio della libera scelta che accompagna la ripetizione continua osservando
le tendenze psicologiche dei bambini
I GIOCATTOLI
• Nonostante ci fossero molti giochi i bambini non se ne curavano si interessavano un
momento e se ne andavano .
• Capendo che il gioco per il bambino era un passatempo soltanto quando non aveva
altro di meglio da fare .
LA DIGNITÀ
• I bambini hanno una condizione di degradazione che è un segno di disprezzo
permanente
• I bambini non hanno timidezza tra l’animo e il loro ambiente non esistono ostacoli
L’INIZIO DELL’INSEGNAMENTO
• Tutta l’importanza del progresso della scrittura risiede nel punto di incontro dei due
linguaggi e si svolgono parallelamente.
• Permette alla mano di impadronirsi di un lavoro quasi inconscio tanto avrà la mente
tanto avrà la mano.
CONSEGUENZE
• In questo metodo ciò che si vede è il «bambino» si vede la sua anima che agisce per l
propria natura.
• i fenomeni avvenuti nella casa dei bambini sono psichici naturali per tale scopo
bisogna eliminare gli ostacoli.
• L’educatore deve avere una calma uno «sgombero mentale» che produce limpidezza
interiore e « umiltà spirituale».
• Quindi i 3 punti esterni sono un ambiente adatto , il maestro umile e il materiale
scientifico.
LA PREPARAZIONE SPIRITUALE DEL MAESTRO
• Sbaglierebbe il maestro che pensa di prepararsi solo attraverso nozioni e studio si
richiedono disposizioni di ordine morale.
• Il punto essenziale è l’osservazione del bambino non limitandosi a un esame
esteriore.
• E deve tener conto delle reazioni infantili bugie, capricci , pianti non comprendo
l’ingiustizia si deprime e si deforma.
Maria Montessori
«Educazione per un mondo nuovo»
•
•
•
•
•
Scopo dell’opera è di difendere la capacità esistenti nel bambino e di
avviare gli insegnanti ad un nuovo modo di attuare il loro compito.
Il nostro modo ha bisogno di essere ricostruito e l’educazione svolge un
ruolo principale in questo.
L’umanità non è ancora pronta a questo cambiamento ma solo un’analisi
attenta della personalità umana può portarci alla salvezza.
Il bambino è un’entità psichica avente un grosso potenziale se usato nel
modo giusto ; sul bambino si costruisce la società stessa in quanto futuro
uomo.
L’educazione deve mirare allo sviluppo delle capacità dell’uomo fin dalla
nascita infatti fin dai primi due anni di vita i piccoli sviluppano
specifiche capacità psichiche.
•
•
Il potenziale del bambino durante
tutti questi anni è stato sempre
sottovalutato poiché non
conosciuto.
Numerosi studi hanno dimostrato
che la psicologia dell’infanzia è
sostanzialmente diversa da quella
dell’età adulta e quindi sarà il
fanciullo che insegnerà al
professore e non il contrario.
Scoperta e sviluppo del sistema Montessori
•
•
Maria Montessori sostiene che
non bisogna solo studiare i grandi
pedagogisti del passato ma
bisogna concentrarsi sullo ‘studio
del bambino’.
Partendo dallo studio di bambini
subnormali la Montessori ha visto
che grazie al nuovo metodo di
studio inventato da lei , in cui si
•
•
Bambini facevano domande sulle
lettere ricollegandole ai suoni ,
infatti lettere costituivano uno
stimolo che spiegava il linguaggio
già esistente nella mente del
bambino.
Il piccolo riproduce le parole
mediante l’alfabeto mobile infatti
conosce le lettere perché le aveva
toccate più volte. Bambino in
•
•
Nei primi anni dell’infanzia c’è
una speciale disposizione per la
matematica . Bambino partendo
dal materiale passa al numero
astratto e poi al livello più
astratto, lavorando con
precisione.
Pascal sosteneva che la mente
umana ha la caratteristica di
Periodi e natura della mente assorbente
•
•
Nei primi anni di vita ha luogo la
costituzione dell’uomo futuro. Alla
nascita il bambino è incapace di
fare qualsiasi cosa ma dopo un po’
di tempo impara a parlare ,
camminare ecc.
Queste capacità che apprende il
bambino si pensa che derivino dal
o
•
3°periodo:12-18anni
si
sviluppa una tendenza alla
ribellione e una forte instabilità
caratteriale.
Nel caso del bambino avviene una
creazione dal nulla, un passo
molto grande che l’adulto non è
più in grado di fare. Questo passo
è compiuto dalla mente
Embriologia
•
•
In passato gli studiosi erano soliti
prendere in considerazione solo
gli esseri adulti mentre adesso si
tende a prendere in
considerazione anche le origini
dell’essere vivente(embriologia).
‘L’embriologia’ studia la vita dalle
cellule germinali( fusione di due
cellule provenienti da individui
•
•
La cellula si divide in due le due
parti in quattro e da questa
moltiplicazione si forma l’essere
vivente. Le cellule si moltiplicano
e si formano gli organi.
Gli organi si sviluppano
indipendentemente l’uno
dall’altro, le cellule si
differenziano dalle altre cellule .
Quando sono strettamente uniti
Comportamentismo
•
•
Il piano di costruzione
dell’individuo è unico e tutti i tipi
di vita animale lo seguono. Questo
piano è riconosciuto
nell’embrione.
Nella prima fase gli embrioni
animali sono tutti uguali poi
quando lo sviluppo embrionale è
completo c’è una profonda
•
•
•
L’uomo è tra gli animali il più
capace di adattarsi, di compiere
diversi movimenti. È libero e
autonomo.
Nel bambino al momento della
nascita nessuna di queste qualità
è presente infatti ognuna deve
essere conquistata durante la
prima infanzia.
Educazione dalla nascita
•
•
Il neonato è lontano dal pieno
sviluppo anche da un punto di
vista fisico in realtà la vita
embrionale del piccolo si estende
sia prima che dopo la nascita.
La nascita rappresenta per il
neonato un cambiamento in un
ambiente nuovo . Il piccolo che
nasce impotente deve essere
•
•
Nella nascita il bambino affronta
un terrore e le conseguenze di ciò
si riflettono in alcuni difetti del
carattere. A volte si verifica
un’alterazione psichica per cui il
bambino quando sarà più grande
seguirà una via sbagliata.
Questi difetti sono chiamati
‘regressioni psichiche’ e si
manifestano in un atteggiamento
•
•
La capacità di camminare si
sviluppa durante il primo anno di
vita e dipende dal cervelletto che
si sviluppa fino ai 15 mesi
( sviluppo celebrale
contemporaneo a quello fisico)
In ogni individuo il
comportamento si consolida
attraverso le esperienze fatte
nell’ambiente. Il compito
Il mistero del linguaggio
•
•
Il linguaggio è l’espressione di un
accordo fra un gruppo di uomini
ed è anche una barriera che
separa un gruppo dall’altro.
Il linguaggio non si impara ma si
sviluppa all’interno del bambino ,
sorge naturalmente. All’inizio i
piccoli pronunciano solo sillabe e
poi parole con più sillabe insieme.
•
•
La corteccia celebrale ha due
centri : uno auricolare e uno
motorio. Il centro auricolare è
connesso con quella parte della
psiche in cui avviene lo sviluppo
del linguaggio. Il centro motorio
riproduce i suoni percepiti.
L’uomo impara a parlare perché
la natura ha predisposto questi
centri espressamente per il
•
•
Un’altra deviazione della
sensibilità è provocata dallo
sforzo di alcuni adulti che
vogliono reprimere le
manifestazioni esteriori dei
bambini.
Insegnante dovrebbe cercare di
entrare nella mente del fanciullo
e di capirlo, svolgere una funzione
di interprete.
Il movimento e la sua funzione nell’educazione
•
•
Il movimento è la conclusione e lo
scopo del sistema nervoso. Il
sistema nervoso con il cervello, i
sensi e i muscoli pone in rapporto
l’uomo con il mondo.
Il movimento è l’ultima parte che
completa il ciclo del pensiero.
L’elevatezza spirituale si
raggiunge con l’azione.
•
•
I muscoli costituiscono la maggior
parte del corpo e ne danno la
forma. L’uomo può compiere
qualsiasi movimento al contrario
degli animali.
Il lavoro è la principale
espressione della vita psichica
dell’uomo infatti per quest’ultimo
la cosa più importante è
l’autorealizzazione attraverso il
Azione imitativa e cicli di vita
•
•
Bambino di 1 anno e mezzo
attraversa la fase di
coordinazione tra l’addestramento
degli arti superiori e quelli
inferiori. Intorno ai 2 anni si
sviluppa l’abilità del linguaggio.
Questo periodo è l’età di massimo
sforzo i cui compare l’istinto di
imitazione. Questo sforzo deriva
•
•
Talvolta queste imprese
richiedono uno sforzo di
attenzione e un buon
coordinamento muscolare
piuttosto che una vera e propria
forza.
All’età di 2 anni il bambino ha
una forte esigenza di camminare.
Il piccolo cammina con gli occhi,
non solo con le gambe, infatti è
Il bambino di tre anni
•
•
C’è una netta demarcazione tra i
primi tre anni di vita e il periodo
successivo. La prima infanzia
diventa un periodo dimenticato
dal bambino perché solo a 3 anni
inizia la piena coscienza e la
memoria.
Il piccolo a questa età è
completamente affidato agli
•
•
Il balocco ha assunto un ruolo così
importante infatti si crede che
fornisca un aiuto per
l’intelligenza. Ma il bambino si
stanca presto dei giocattoli e ne
vuole altri
il piccolo vuole
imitare i grandi con oggetti
veri( nei giocattoli non ci è realtà).
Questa è la tragedia del bambino
civilizzato infatti in ambienti
o
o
o
•
L’estrema povertà e condizioni
sociali difficili.
I genitori dei bambini erano
analfabeti e non potevano fornire
un aiuto sbagliato.
Le maestre non erano insegnanti
di professione e quindi erano
libere da pregiudizi pedagogici.
In America questo esperimento
non sarebbe mai potuto
•
•
Il bambino di 3 anni è ancora
guidato dal maestro interiore. Il
piccolo è attento ad ogni
particolare del lavoro che
intraprende.
Uno tra i vari pregiudizi delle
maestre è quello di dover
accompagnare il bambino a passi
graduali nella risoluzione di un
problema mentre il bambino può
Metodi sviluppati sulla base dell’osservazione
•
•
Dopo l’esperimento della
Montessori ci si concentrò
maggiormente sulla personalità
umana del bambino.
La nuova scienza si concentrava
sulla percezione diretta e i fatti
che ne conseguirono si dividono in
due gruppi. Un gruppo
dimostrava che la mente del
•
•
L’arrivo della scrittura è dovuto
alla conquista del linguaggio. La
sensibilità linguistica termina
intorno ai 5 anni e mezzo/6
anni( gli organi indispensabili per
la scrittura erano indirettamente
preparati).
Per lo sviluppo del linguaggio il
bambino segue un ordine
grammaticale. Nel secondo
•
•
Durante i 6 anni si forma il
carattere secondo la propria
natura. Dai 0 ai 3 anni il piccolo
può subire alcune influenze che
possono alterare il carattere per il
resto della vita.
Tra i 3 e i 6 anni i difetti
provocati dal periodo postnatale si
possono curare poiché in questo
periodo il bambino perfeziona le
•
•
•
A volte i genitori usano anche il
sistema della persuasione ma
anche questo risulta vano.
I bambini nelle scuole
montessoriane non manifestarono
questi difetti poiché erano liberi
di svolgere i loro esperimenti
nell’ambiente.
Infatti quando il bambino riesce a
Lo spauracchio della disciplina
•
•
Un altro gruppo di bambini oltre
a quello dei passivi e dei ribelli è
quello che gode di una buona
salute e di una vivida
immaginazione.
Questi tre gruppi sono solamente
una convenzione infatti nelle
scuole montessoriane questi tre
tipi di bambino si fondevano in
•
•
I problemi principali per lo
sviluppo del carattere sono quelli
della volontà e dell’obbedienza.
Educatore tende ad imporre la
propria volontà a quella del
bambino e impone al bambino
l’obbedienza.
La volontà dell’uomo fa parte
dell’ormè(forza vitale). La volontà
deve comandare il suo
•
Spesso l’obbedienza ottenuta nelle
scuole è frutto della repressione
della volontà suscitata dai
comandi del maestro.
«I bambini ci insegnano che debbano esserci prima degli
individui di volontà sviluppata, e poi un appello che li
inviti ad unirsi, come passo preliminare di qualsiasi
organizzazione. È necessaria anzitutto la forza di
volontà, poi la coesione data dal sentimento, infine la
coesione data dalla volontà»
Come deve essere la maestra montessoriana
•
•
Molte volte si giudica superficiale
il ruolo della maestra
montessoriana la quale deve
lasciare i bambini liberi di
svolgere le proprie attività.
Quando si considera il materiale
didattico, la qualità, l’ordine, il
ruolo dell’insegnante è attivo e
complicato.
•
•
o
La maestra attende che i bambini
mostrino i primi segni della
capacità di concentrazione.
Ci sono 3 fasi di sviluppo in
questo lavoro:
1° fase: la maestra si concentra
sulle cose. Il materiale didattico
deve essere bello, colorato,
interessante. La maestra deve
essere bella, giovane; deve
•
•
La maestra deve aiutare il
bambino ad essere autonomo, ad
agire da sé, pensare da sé. Il
piccolo si deve lavare, vestire ,
deve mangiare da solo.
La gioia più grande per la
maestra è quella di assistere a
queste manifestazioni del
bambino.
«Conoscendo il segreto del bambino, la nostra maestra
MARIA MONTESSORI
A cura di: Laura Di Rienzo
Facoltà di Scienze dell‘Educazione e
1
della Formazione
“La diffusione vastissima del nostro metodo,
che ha informato scuole di ogni nazione, tra
razze le più diverse di costumi e di civiltà,
ha dimostrato l’universalità di un dissidio tra
adulto e bambino, che pone l’uomo, fin dalla
nascita, in uno stato di oppressione, tanto
più pericolosa, quanto più inconscia. E nelle
civiltà considerate superiori, come la
nostra, il dissidio si acutizza per le difficoltà
dell’esistenza sociale e per il più evidente
allontanamento della vita naturale e dalla
libertà di azione.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.9)
2
“Il bambino come uomo che lavora, come vittima
che soffre, come compagno migliore di noi, che
ci sostiene nel cammino della vita, è una figura
ancora sconosciuta. Su di essa esiste una pagina
bianca nella storia dell’umanità.
È questa pagina bianca, che noi vogliamo
incominciare a riempire.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.12)
3
“Il dramma del neonato è il titola distacco dalla
madre che, finora, ha fatto tutto per lui. Separato
da lei ed abbandonato alle sue proprie deboli
forze, egli deve ad un tratto compiere da solo
tutte le sue funzione della vita.”
“Si dovrà giungere alla piena stasi del neonato,
ed apparirà allora la necessità assoluta di
rendere agevole l’inizio della nuova vita infantile.
Il bambino che nasce dovrà divenire oggetto di
cure sapienti.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.16-18)
4
“V’è ad esempio, un istinto che comincia a
rivelarsi nel primo anno di età e ha la sua
massima manifestazione verso i due anni: il
bisogno del bambino, per costruire la propria
mente, di vedere le cose sempre nello stesso
posto e nell’uso cui sono destinate.”
“Il bisogno di vedere le cose sempre uguali, fa
parte della vita ed egli lo difende come
può:questa difesa noi la chiamiamo «capriccio»
del bambino.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.20-21)
5
“L’«embrione spirituale» è il neonato,
considerato come spirito chiuso nella carne
per venire al mondo. La scienza considera
invece l’essere nuovo venuto dal nulla.”
“Incarnazione è il processo misterioso
d’una energia che animerà il corpo inerte
del neonato e gli darà l’uso delle sue
membra, la facoltà delle parole, il potere di
agire e di esprimersi secondo le proprie
volontà: così l’uomo sarà incarnato.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.25-26)
6
“Il bambino che si incarna è un embrione
spirituale che deve vivere, per se stesso,
nell’ambiente. Ma come l’embrione materno,
così questo embrione spirituale ha bisogno di
essere protetto da un ambiente esterno
animato, caldo d’amore, ricco di nutrizione,
dove tutto l’accolga e niente l’ostacoli.”
“[…]è in questo periodo creatore che si
determina la futura personalità dell’uomo,[…]
sorge il dovere di lavorare per sondare […] i
bisogni psichici del fanciullo e preparargli un
ambiente vitale.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.30-31)
7
“Il bambino è sensibile a un punto estremo,
impressionabile in modo tale che l’adulto
dovrebbe sorvegliare tutti gli atti e le parole,
perché esse gli rimangono scolpite nella mente.
Egli è tutto obbedienza, perché l’obbedienza è
tutto per lui.”
“Dicono che bisogna insegnare ai bambini ad
amare la madre, il padre, la maestra; bisogna
insegnar loro ad amare tutto e tutti. […]L’adulto
non può diventare maestro d’amore senza un
esercizio speciale e senza aprire gli occhi alla
coscienza.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.35-36)
8
“E quanto tristemente diremo un giorno:
«Non c’è nessuno che piange per il
desiderio che io gli sia vicino quando sta
per addormentarsi. Tutti pensano a sé, si
addormentano pieni di pensieri per la
giornata trascorsa, nessuno si ricorda di
me!» Solo il bambino si ricorda ed ogni sera
dice: «Non mi lasciare, sta qui vicino a me!»
e l’adulto: «Non posso ho da fare, e poi, che
capriccio è questo?» e si pensa a
correggerlo, perché altrimenti farebbe tutti
schivi del suo amore!”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.37)
9
“L’adulto non deve sostituirsi al bambino, ma deve
ritrarsi sempre nella passività e procedere sempre
nella più profonda comprensione del bambino. I
movimenti devono venire dall’interno, dettati
dall’organizzazione della vita interiore; è questa
organizzazione, che noi abbiamo chiamato
incarnazione.”
“Il piccolo bambino, anche quando è un po’
cresciuto, è definito dagli educatori come una cera
molle, che si può plasmare a modo proprio […]
l’errore è che l’educatore debba approfittare di
questa condizione per plasmare il bambino. Invece
il bambino deve egli stesso plasmare la sua cera
molle.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.41-42-43) 10
“Ora, la sensibilità che l’adulto deve acquistare,
è quella di riconoscere tutti i bisogni del
bambino; solo così egli potrà dargli quell’aiuto
che gli è necessario.”
“[…] principio di carità per l’educazione: «Non
cancellare i disegni che il bambino fa nella sua
cera molle interiore.» Questa è la più grande
responsabilità che ha l’adulto come educatore
del bambino che si sta costruendo. Il concetto
fondamentale per l’educazione è dunque di non
divenire un ostacolo allo sviluppo del bambino.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.49-50)
11
“Lo sappiamo tutti che l’età dello sviluppo è la
più importante di tutta la vita: una denutrizione
morale, un’intossicazione dello spirito in quel
tempo sono altrettanto fatali per l’uomo, quanto
la denutrizione delle membra per la salute futura
del corpo. Perciò l’educazione infantile è il
problema più importante dell’umanità.”
“L’aiuto che diamo all’anima infantile non
dev’essere indifferenza passiva di fronte a tutte
le difficoltà del suo sviluppo; piuttosto dobbiamo
assecondare questo sviluppo con prudenza e
cura affettuosa.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.55-56)
12
“Io capii che in ciò che succedeva nelle anime
era una legge e questa mi diede la possibilità di
risolvere completamente il problema
dell’educazione. Mi apparve chiare che l’idea
dell’ordine e lo sviluppo del carattere, della vita
intellettuale e sentimentale devono derivare da
questa fonte misteriosa e celata. E d’allora in poi
mi adoperai per cercare degli oggetti
sperimentali che rendessero possibile la
concentrazione, ed inoltre studiai accuratamente
l’ambiente che presentasse le più favorevoli
condizioni esterne per questa concentrazione.
Così cominciai a creare il mio metodo.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.64-65)
13
“Per conseguenza il compito della nuova maestra
si è fatto assai più delicato e più serio. […] la sua
azione indiretta dev’essere assidua: deve
preparare con piena conoscenza di causa
l’ambiente, disporre il materiale didattico a
ragion veduta e introdurre con ogni cura il bimbo
ai lavori della vita pratica. Spetta a lei il saper
distinguere il bambino che cerca la via giusta da
quello che ha sbagliato strada; ella deve essere
sempre tranquilla, sempre pronta ad accorrere,
quando è chiamata, per dimostrare il suo amore
e la sua confidenza. Essere sempre pronti:ecco
tutto.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.65-66)
14
“Non a caso abbiamo scelto questo titolo: «Il
carattere del bambino». Con la parola «carattere»
non vogliamo intendere soltanto i tratti del
carattere morale, bensì la complessa personalità
del bambino, la quale non consiste di sole
manifestazioni intellettuali e fisiche, ma
costituisce un’unità, che non può essere
analizzata che dallo studio psicologico.”
“Se invece una maestra rispetta la libertà del
bambino ed ha fiducia in lui, […] vedrà presto che
un totale cambiamento si verifica nel bambino.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.69-72)
15
“[…] il bambino appare come mosso da una forza
nuova, come se un torrente di energia lo avesse
animato. Riconosciamo chiaramente che qui
siamo di fronte a un unico ciclo chiuso di lavoro,
il quale si compone di due parti: la prima parte è
quella della pura e semplice preparazione che
indirizza il fanciullo al lavoro e spiana la via alla
seconda parte, al vero «lavoro grande».
Dopo il «lavoro grande» il bambino è riposato,
anzi si potrebbe dire che solo ora si mostra
veramente riposato.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.73)
16
“I bambini che l’hanno raggiunta diventano
sempre più laboriosi, tanto che non sanno stare
senza far niente.”
“L’ubbidienza non è altro che una specie di
destrezza spirituale, che ha il suo presupposto
necessario nell’equilibrio interno. Questa
obbedienza sgorga dalla fortezza e contiene
anche il miglior presupposto a ciò che si è
chiamato «ambientamento».”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.75-77)
17
“È, dunque, ormai certo che non si può conoscere
bene nessun essere vivente se non lo si osserva nel
suo ambiente naturale. Se però osserviamo l’uomo,
vediamo che piuttosto che adattarsi all’ambiente, egli
cerca di crearsi l’ambiente più confacente a sé.
L’uomo deve vivere in un ambiente sociale, nel quale
agiscono determinate forze spirituali: i rapporti
dell’uomo con i propri simili. Questi rapporti
costituiscono la vita sociale. L’uomo che non vive in
un ambiente adatto non può sviluppare normalmente
le sue facoltà, né può scrutare nel fondo della propria
anima per imparare a conoscersi. Uno dei principali
compiti che all’educazione moderna s’impongono, è
appunto quello di sviluppare l’istinto sociale del
fanciullo, risvegliando in lui le tendenze del vivere
socialmente coi suoi simili .”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.81)
18
“Ma se prepareremo al fanciullo un ambiente in
casa che sia confacente alle sue dimensioni, alle
sue forze, alle sue facoltà psichiche, se ve lo
lasceremo poi vivere liberamente, avremo fatto un
grande passo verso la soluzione del problema
educativo in genere, poiché avremo dato al
bambino il suo ambiente. Una «casa dei bambini»
o, se vogliamo, una scuola, se la esaminiamo da
questo punto di vista, deve avere, come abbiamo
già detto, mobili e arredi fatti sulla misura dei
bambini, adatti alle loro forze fisiche, così che essi
li possano rimuovere con la stessa facilità con cui
noi spostiamo i mobili della nostra casa”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.83)
19
“Nella casa che è sua , il bambino tende ad essere
quanto più gli è possibile gentile ed accurato e cerca di
sorvegliare meglio i propri movimenti. Così entra nella
via della perfezione senza accorgersene.”
“La vera bontà non consiste nel sopportare ogni
aberrazione, ma nel cercare i mezzi per evitarla;
consiste in ogni atto che dia al bambino la possibilità di
vivere con naturalezza. Dare al bambino ciò che gli
occorre per vivere; comprendere bene che egli è un
esserino povero, che non ha nulla, e dargli tutto ciò di
cui ha bisogno: questa è bontà, questa è misericordia.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.85-87)
20
“La maestra deve limitarsi sempre più alla sola
osservazione, quanto più aumentano i progressi del
bambino. […] Un bell’ambiente, che guidi il bambino
e gli offra i mezzi per esercitare le proprie facoltà,
può permettere alla maestra anche di assentarsi
temporaneamente; la creazione di tale ambiente ha
già realizzato un grande progresso.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.77)
21
“L’educazione moderna, che osserva il bambino
assai prima di arrischiarsi a volerlo educare,
deve finalmente penetrare anche nella famiglia e
crearvi, oltre che un nuovo bambino, nuovi padri
e nuove madri. […] essi rappresentano, rispetto
ai bambini inermi, una potenza e insieme
un’autorità senza confronti; e per di più, assunta
questa posizione, essi hanno l’obbligo di essere
continuamente in funzione di esempio.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.91)
22
“Spesso l’adulto soffoca l’impulso ad agire, che è
proprio del bambino, gli impedisce di vivere, di fare
qualcosa di utile, sottoporsi a grandi sforzi, in una
parola, gli ostacola la tendenza a sviluppare il suo
spirito secondo le leggi naturali. Per conseguenza
l’attività infantile s’incammina su vie sbagliate, si volge
a mille oggetti inutili, giocattoli e frivolezze, che non
servono a nulla.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.97)
23
“[…] la causa intima di molte malattie nervose non è
altro che la costrizione subita durante l’infanzia.”
“Liberiamo l’anima oppressa del bambino! Come
per magia scomparirà da lui ogni male, quello,
almeno, che fu causato dall’oppressione.
Rimarranno solo i difetti dipendenti dalla
costituzione. L’imperfezione umana sentirà sempre
più il bisogno di autorità che insegni il vero e ne
indichi il giusto cammino per non fuorviare.
[…] la libertà nell’educazione non dev’essere
fraintesa in modo da credere che non si debbano
correggere i difetti in generale.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.98-99)
24
“Cercherò di enumerare i principi che possono servire
alla madre per trovare la via più giusta.”
Il più importante è: rispettare tutte le forme di attività
ragionevole e cercare di intenderle.
Il secondo principio è questo: bisogna assecondare
quanto più è possibile il desiderio di attività del bambino;
servirlo, ma educarlo all’indipendenza.
Il terzo principio è: poiché il bambino è assai sensibile, più
di quanto si creda, alle influenze esteriori, dobbiamo
essere molto guardinghi nei nostri rapporti con lui.
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.102-106-109)
25
“Non è assolutamente necessario che noi appariamo
perfetti agli occhi dei bambini; invece è necessario
riconoscere i nostri difetti ed accettare
pazientemente le loro giuste osservazioni.
Riconoscendo questo principio, ci si potrà quasi
scusare davanti ai bambini quando si è commesso
qualcosa di ingiusto
“il bambino sente profondamente e teneramente
ogni espressione di vita e chiede di essere molto
amato e compreso. Il suo primo compito è la
formazione della vita interiore, e a questo scopo egli
usa fin dai primissimi giorni del più meraviglioso
strumento che Dio abbia concesso
all’uomo:l’intelligenza.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.113-114)
26
“La sicurezza che vi sono stimoli capaci di
risvegliare nel bambino delle attività spirituali,
forma la base del nostro sistema educativo. Non
si deve però fare assoluto assegnamento su
questi stimoli. La loro maggiore o minore
efficacia dipende dalla maestra e dal suo modo
di presentare ai bimbi il materiale didattico.
Poiché se essa saprà rendere questi oggetti
attraenti ai bambini, il suo insegnamento sarà
altrettanto efficace quanto lo stesso materiale.
Noi intendiamo dunque per lezione, o
insegnamento della maestra, la sua speciale
abilità di presentare il materiale al bambino e di
insegnargliene l’uso.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.117)
27
LA MAESTRA NUOVA
“Eppure questi insegnamenti senza parole sono
vere e proprie «lezioni». Essi mostrano al
bambino come si deve sedere, come alzarsi,
come si deve portare un tavolino o un vassoio
con bicchieri d’acqua, come muoversi
leggermente e con sicurezza.”
“Nelle nostre scuole l’ambiente stesso fa
lezione al bambino. La maestra deve solo
mettere il fanciullo in diretto rapporto con
l’ambiente, mostrando come si usano i vari
oggetti.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.118-119)
28
“[…] il compito della maestra è assai più importante.
A lei spetta guidare lo sviluppo dell’anima infantile e
perciò la sua osservazione dei bimbi non deve
limitarsi al solo scopo d’imparare a conoscerli. Tutte
le osservazioni devono mirare (ed hanno solo in
questo la loro giustificazione) al fine di poter aiutare i
fanciulli.
Il compito della maestra nuova è assai difficile.[…]
Prima di tutto essa deve saper riconoscere il
polarizzarsi dell’attenzione. Quando il bambino è
intento al suo «grande lavoro» la maestra deve
rispettare questa concentrazione e non disturbarla
né con lodi, né con emendamenti.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.120-121)
29
“L’ordine e il disordine infantili, e i successi che
si possono ottenere, dipendono spesso
dall’osservanza dei più piccoli particolari, perciò
solo con l’esercizio si arriva ad avere un risultato
soddisfacente.”
“L’abilità della maestra sta nella meditata
applicazione delle basi del nostro metodo. Se di
queste basi ella si è immedesimata, troverà aiuto
per lottare contro tutte le piccole difficoltà ed
otterrà grandi risultati.”
“Noi dobbiamo aiutare il bambino a liberarsi dai
suoi difetti senza fargli sentire la sua debolezza.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.123-124)
30
“Tutti conoscono i due elementi su cui si
aggira la pedagogia moderna: uno è di
studiare e formare l’individualità: cioè
conoscere ogni bambino nei suoi propri
caratteri, per indirizzarlo poi secondo le sue
tendenze riconosciute; l’altro è quello di
lasciarlo libero […] è necessaria una
riforma reale, capace di tracciare nuove vie
all’educazione che finora ha seguito una
strada senza uscita”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.127-129)
31
“Il primo passo per risolvere integralmente
il problema dell’educazione, non deve
dunque essere fatto verso il bambino, ma
verso l’adulto educatore: occorre chiarire la
sua coscienza, spogliarlo di molti
preconcetti: infine cambiare i suoi
atteggiamenti morali. A questo primo passo
segue l’altro, di preparare al bambino un
ambiente adatto alla sua vita e privo di
ostacoli.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.131)
32
“Il dato nuovo che è risultato da questo ordine di
cose, e che è diventato come un faro di luce che
guida nel cammino dell’educazione, è la figura
del bambino: ed essa è stata la rivelazione, si
può dire la «scoperta» psicologica che ha
guidato la nuova educazione. Il nuovo bambino
dimostra, insieme alla disinvoltura nei suoi atti,
fiducia in se stesso, coraggio, si presenta dotato
di quelle forze morali che sono anche di ordine
sociale;[…] Accanto al nuovo bambino, l’adulto
che sta in comunicazione con lui, cioè il maestro,
ha pure assunto un orientamento tutto nuovo:
egli non è più l’adulto-potenza, è l’adulto fatto
umile e divenuto servo della nuova vita.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.132)
33
“[…] il bambino stesso:egli chiede all’adulto-servo
di essere aiutato esprimendosi così: «Aiutami a fare
da solo.» Il bambino infatti si sviluppa nel suo
ambiente per attività propria, è vero, ma ha bisogno
di mezzi materiali, di direttive e di cognizioni
indispensabili.”
(Montessori M., Il bambino in famiglia, Garzanti, p.133)
34
MARIA MONTESSORI
Il bambino in famiglia
PREFAZIONE
• Il testo raccoglie una serie di conferenze
tenute da Maria Montessori nel 1923 a
Bruxelles
• In questo libro vi è una forte denuncia sulle
pessime condizioni dell’infanzia in perenne
conflitto con il mondo degli adulti
• Il libro si propone come una guida di igiene
mentale per genitori ed educatori
LA PAGINA BIANCA
• Conflitto tra adulto e bambino che pone
l’uomo, sin dalla nascita, in uno stato di
oppressione
• L’oppressione dell’adulto è tanto inconscia
quanto pericolosa
• Nelle civiltà considerate “superiori” il conflitto
si acutizza per le difficoltà della vita sociale
• Vi è un allontanamento della vita naturale e
dalla libertà di azione
LA PAGINA BIANCA
• L’oppressione dell’infanzia è una questione
sociale e morale senza possibilità di riscatto
• I bambini non hanno organizzazioni sindacali e
professionali che sostengono i loro diritti
• Sul bambino esiste una pagina bianca nella
storia dell’umanità
• L’obiettivo principale per la Montessori è
incominciare a riempirla
IL NEONATO
• Entra a far parte del nostro mondo attraverso
un distacco totale dalla madre
• Deve compiere da solo tutte le funzioni della
vita in un mondo rumoroso e accecante
• Tutta l’attenzione è sulla sua sopravvivenza
fisica trascurando il suo benessere psichico
• Per la Montessori il bambino già dai primi
giorni di vita ha una dimensione psichica
molto rilevante
IL NEONATO
• Per questo il bambino che nasce dovrà
divenire oggetto di cure sapienti
• Il bisogno di vita del bambino è vedere le cose
sempre nello stesso posto e nell’uso in cui
sono destinate
• L’adulto confonde questa necessità per dei
capricci non comprendendo i bisogni del
bambino
EMBRIONE SPIRITUALE
• La Montessori sottolinea l’analogia tra lo
sviluppo biologico e lo sviluppo psichico del
neonato
• Il bambino nel periodo post natale è un
Embrione Spirituale
• Questo processo avviene tramite
l’“incarnazione” di un’energia misteriosa che
anima il corpo
• Il bambino è creatore di sé stesso
EMBRIONE SPIRITUALE
• È il depositario di una propria originalità che si
costruisce tramite il rapporto con l’ambiente
• Ogni individuo ha il diritto di essere sé stesso
nella propria originalità ed individualità
• L’Embrione Spirituale è il disegno di una
possibile personalità futura
• Ha bisogno di essere protetto da un ambiente
che lo accolga e non lo ostacoli
MAESTRO D’AMORE
• Il bambino è estremamente sensibile a tutto ciò
che sente dall’adulto
• L’adulto dovrebbe pesare tutto ciò che dice e che
fa’ perché influenzano la mente del bambino
• Per il bambino l’obbedienza verso l’adulto è una
ragione di vita
• L’adulto a volte non comprende la sensibilità
d’amore che ha il bambino verso di lui
confondendolo con dei capricci
L’EDUCAZIONE NUOVA
• Obiettivo della Montessori è assumere un
nuovo metodo d’approccio all’infanzia
• Il concetto essenziale per l’educazione è non
ostacolare lo sviluppo del bambino
• L’adulto si deve spogliare dei pregiudizi per
essere in grado di educare il bambino
• L’errore del genitori è quello di indirizzare le
cure parentali solo sullo sviluppo psichico
L’EDUCAZIONE NUOVA
• I genitori tendono a soffocare le iniziative autonome
del bambino cercando di sostituirsi a loro
• I movimenti devono venire dall’interno, dettati
dall’organizzazione della vita interiore
• Questa organizzazione viene chiamata Incarnazione
• Bambino definito dall’educatore come una cera
molle da plasmare, è lui stesso che si deve plasmare
• Grande responsabilità dell’adulto è rispettare i
disegni che il bambino fa nella sua cera molle
L’EDUCAZIONE NUOVA
“ Non cancellare i disegni che il bambino
fa nella sua cera molle interiore. Questa
è la più grande responsabilità che ha
l’adulto come educatore del bambino che
si sta costruendo.” (Montessori M.,Il bambino in famiglia, Garzanti, p.50)
DEL MIO METODO IN
GENERALE
• Critica al modello familiare fondato sull’autorità
• Necessità di creare un mondo nuovo, il mondo
dell’infanzia per l’infanzia
• La “Casa del bambino” rispetta nelle dimensioni
dell’arredo e nell’organizzazione quotidiana i
bisogni dell’infanzia
• L’ambiente materiale aiuta a realizzare l’ambiente
psicologico favorevole al suo sviluppo
• La Montessori pone l’accento sulla Pedagogia
dell’interesse
DEL MIO METODO IN
GENERALE
• Compito dell’educatore è utilizzare l’intima forza
del bambino per la sua educazione
• Ricerca di oggetti sperimentali che rendano
possibile la concentrazione
• I bambini utilizzando questi oggetti sono
interessati e concentrati
• Così cominciò a creare il metodo
• La maestra deve preparare con piena conoscenza
di causa l’ambiente, disporre il materiale e
introdurre il bambino ai lavori di vita pratica
Esempio di materiale montessoriano
IL CARATTERE DEL BAMBINO
• La Montessori sottolinea la complessa personalità
del bambino
• Se la maestra ha fiducia e pazienza avverrà un
totale cambiamento nel bambino
• Inizia il cosiddetto “lavoro grande” in cui il
bambino pone tutta la sua attenzione e si libera
da quello che lo circonda
• Dopo il “lavoro grande” il bambino è riposato e
sereno
• I bambini che hanno raggiunto questa capacità di
concentrazione diventano sempre più laboriosi
IL CARATTERE DEL BAMBINO
• Non sono in grado di stare senza far nulla,
sono completamente disposti all’attività
• L’ubbidienza è una destrezza spirituale, che ha
il suo presupposto necessario nell’equilibrio
interno
• Nell’obbedienza vi è il presupposto
dell’”ambientamento”
• Si deve dare al bambino la possibilità di
svilupparsi secondo le leggi della sua natura
L’AMBIENTE DEL BAMBINO
• Non si può conoscere bene nessun essere vivente
se non lo si osserva nel suo ambiente naturale
• L’uomo cerca di creare l’ambiente che più gli
concerne
• Il compito della pedagogia moderna è di
sviluppare l’istinto sociale del bambino
• Questo avviene risvegliando in lui la tendenza del
vivere socialmente con i suoi simili
• La famiglia deve preparare un ambiente in casa
che sia adeguato alle dimensioni del bambino,
alle sue forze e alle sue facoltà psichiche
L’AMBIENTE DEL BAMBINO
• Lasciando vivere liberamente il bambino si potrà
creare il suo ambiente ideale
• Nella propria casa il bambino tende ad essere
accurato nei suoi movimenti
• Lo scopo del bambino di 3 anni è quello di
crescere tramite l’esercizio che lo porta verso lo
sviluppo
• Più aumentano i progressi del bambino e più la
maestra deve limitarsi alla sola osservazione
• Un bell’ambiente può permettere alla maestra di
assentarsi temporaneamente
IL BAMBINO IN FAMIGLIA
• L’educazione moderna deve penetrare nella
famiglia e crearvi, oltre che un nuovo bambino,
nuovi padri e nuove madri
• Solitamente il genitore tende ad educare i figli
con autorità, con il dovere di correggere i difetti
tramite i castighi e con l’esempio della propria
perfezione
• Tendono ad educare alla perfezione il proprio
figlio quando sono loro stessi imperfezione
• La causa di molte malattie nervose è la
costrizione subita durante l’infanzia
IL BAMBINO IN FAMIGLIA
• La libertà nell’educazione non deve però essere
fraintesa credendo che non si debbano correggere i
difetti in generale
• Per la Montessori ci sono 3 principi su cui si deve
basare l’educazione del bambino:
1. Rispettare tutte le forme di attività ragionevoli del
bambino e cercare di capirle
2. Bisogna assecondare quanto più possibile il desiderio di
attività del bambino, evitando di servirlo e portarlo
all’indipendenza
3. Dato che il bambino è molto sensibile alle influenze
esterne, dobbiamo essere molto attenti nei nostri
rapporti con lui
LA MAESTRA NUOVA
• Ci sono stimoli capaci di risvegliare nel bambino delle
attività spirituali
• La loro maggiore o minore efficacia dipende dalla
maestra e dal suo modo di presentare il materiale
didattico ai bambini
• La maestra deve essere abile a presentare il materiale e
ad insegnarne l’uso al bambino
• La parte essenziale dell’attività viene lasciata
all’iniziativa del bambino
• Il bambino sarà poi in grado di continuare da solo la
sua educazione ripetendo volontariamente gli esercizi
che servono ad esercitare il ragionamento
LA MAESTRA NUOVA
“Eppure questi insegnamenti senza parole
sono vere e proprie «lezioni». Essi mostrano
al bambino come si deve sedere,come
alzarsi, come si deve portare un tavolino o
un vassoio con un bicchiere d’acqua, come
muoversi leggermente e con sicurezza”
(Montessori M.,Il bambino in famiglia, Garzanti, p.118)
LA MAESTRA NUOVA
• Nelle scuole montessoriane l’ambiente
stesso fa lezione al bambino
• La maestra deve solo mettere il bambino
in diretto rapporto con l’ambiente
mostrando come si usano i vari oggetti
• Il compito della “maestra nuova” è molto
difficile perché deve saper riconoscere il
polarizzarsi dell’attenzione del bambino
LA MAESTRA NUOVA
• Compiti della Maestra Nuova:
– Deve saper rispettare la concentrazione del
bambino intento nel suo “grande lavoro”
– Deve avere una sorveglianza costante e fare un
lavoro continuo sorvegliando e curando
l’ambiente circostante
– Deve aiutare il bambino a liberarsi dei suoi
difetti senza fargli sentire la sua debolezza
L’ADULTO E IL BAMBINO
• La pedagogia moderna si aggira tra due elementi:
– Conoscere ogni bambino nei suoi propri caratteri
– Lasciarlo libero
• La scienza pedagogica ha sollevato un’enorme
quantità di problemi
• Questi problemi hanno la loro origine nel
conflitto permanente tra l’adulto e il bambino
• Il primo passo però non deve essere fatto verso il
bambino, ma verso l’adulto educatore
L’ADULTO E IL BAMBINO
• Occorre chiarire la sua coscienza, spogliarlo di
molti preconcetti e infine cambiare i suoi
atteggiamenti morali
• Successivamente bisogna preparare al bambino
un ambiente adatto alla sua vita e privo di
ostacoli
• La figura del “nuovo bambino” ha fiducia in se
stesso, ha coraggio, è dotato di forze morali di
ordine sociale ed in lui spariscono i difetti
• Accanto al nuovo bambino c’è l’adulto/maestro
fatto umile e divenuto servo della nuova vita
•
Il bambino si sviluppa nel suo ambiente
per attività propria
“ Aiutami a fare da solo”
L’ADULTO E IL BAMBINO
• Il materiale è la chiave dell’educazione individuale
• Esiste nel bambino un dualismo, un contrasto
funzionale tra vita psichica e vita motrice
• A differenza degli animali inferiori in cui l’istinto
anima già il movimento quasi alla nascita
• L’uomo deve invece costruirsi da sé il “grande
istrumento” attraverso cui l’anima deve rivelarsi
ed agire
LABORATORIO
MONTESSORI
Prof. Furio Pesci
STUDENTESSA: LAURA DI RIENZO
MATRICOLA: 1660371
Facoltà di Scienze dell‘Educazione e della Formazione
Anno Accademico 2015/2016
Montessori
La scoperta del bambino
“E' necessario che la scuola permetta il libero svolgimento
dell'attività del fanciullo perchè vi nasca la pedagogia
scientifica:questa è la riforma essenziale”.
“La concezione di libertà che deve ispirare la pedagogia
è universale: è la liberazione della vita repressa da infiniti
ostacoli che si oppongono al suo sviluppo armonico,
organico e spirituale”.
“Una pedagogia scientifica che sorge deve prendere
come punto di partenza gli “gli stimoli agenti e
modificatori” e non già gli “stimoli misuratori”.
Montessori
La scoperta del bambino
“Oggi s'impone come bisogno urgente il rinnovamento di
metodi per l'educazione e per l'istruzione; chi lotta per
questo, lotta per la rigenerazione umana”;
“E' importante definire il metodo, la tecnica , e dalla sua
applicazione attendere il contenuto, che deve scaturire
dall'esperienza”;
“Chi esperimenta deve spogliarsi di ogni preconcetto, di
cui ne fa parte anche la cultura formalistica”;
“Una scienza dell'educazione non ha soltando il compito di
“osservare”, ma anche di “trasformare” i bambini”.
Montessori
Metodi di insegnamento
“Il metodo di osservazione è stabilito su una sola base:
cioè che i bambini possano liberamente esprimersi e così
rivelarci bisogni e attitudini che rimangono nascoti o
repressi quando non esista un ambiente adatto a
permettere la loro attività spontanea”;
“La semplicità o l'imperfezione degli oggetti esterni
servono a sviluppare l'attività e la destrezza degli allievi”;
“Noi chiamiamo disciplinato un bambino che è padrone di
se stesso e quindi puo' disporre di sé ove occorra seguire
una regola di vita”.
Montessori
La scoperta del bambino
“Il vero castigo dell'uomo normale è di perdere la
coscienza della sua propria forza e della grandezza che
formano la sua interiore umanità”;
“Questo concetto è il fondamento della dignità degli
uomini: “non voglio essere servito perchè non sono un
impotente, ma dobbiamo aiutarci gli uni con gli altri, perchè
siamo esseri sociali”;
“All'insegnamento verbale viene sostituito un “materiale di
sviluppo” che contiene in se il controllo dell'errore e
permette ai singoli bambini di istruirsi con le proprie forze.
Così la maestra diviene una “dirigente del lavoro
spontaneo dei bambini”.
.
Montessori
Metodi di insegnamento
“Il concetto di libertà deve intendersi come condizione
adatta al più favorevole sviluppo così dal lato fisiologico
come dal lato psichico”;
“Quando parliamo di “ambiete” comprendiamo tutto
l'insieme di cose che il bambino puo' liberamente scegliere
e ciò corriponderà alle sue tendenze e ai suoi bisogni di
attività”.
“L'obbedienza si puo' raggiungere attraverso una
complessa formazione della personaliità psichica: occorre
per obbedire non solo voler obbedire, ma anche saper
obbedire; l'obbedienza include perciò una formazione della
volontà e una formazione intellettuale”
Montessori
la natura nell'educazione
“Vivere nella natura significa che il bambino ha bisogno di
vivere naturalmente ovvero il fatto più importante risiede
nel liberare il fanciullo dai legami che lo isolano nella vita
artificiale creata dalla convivenza civile”;
“Il lavoro pù grato ai bambini, non è quello della semina,
ma piuttosto quello del raccolto”.
“...Nel bambino al di sotto di sei anni esiste una “forma
mentale” diversa da quella che si sviluppa dopo i sei anni
o i sette anni, e che è perciò diversa da quella dell'adulto.
Noi chiamiamo questa forma “la mente assorbente”
che ha la capicità di assorbire immagini dall'ambiente
involontariamente”
Montessori
Educazione dei movimenti
“L'educazione non puo' concepirsi come moderatrice o,
peggio, inibitrice del movimento, ma solo come un aiuto a
bene spendere le energie, e a lasciarle sviluppare
normalmente”;
“Gli esercizi di vita pratica sono una vera e propria
ginnastica, la cui palestra raffinante tutti i movimenti è
l'ambiente stesso in cui si vive”.
“L'importanza del lavoro non preoccupa i bambini: essi
sono soddisfatti quando hanno dato il massimo di cui sono
capaci e non si vedono esclusi dalle possibilità che offre
l'ambiente per esercitarsi”.
Montessori
Il materiale di sviluppo
“L'ovvio valore dell'educazione e del raffinamento dei
sensi, allargando il campo della percezione, offre una
solida e ricca base per lo sviluppo dell'intelligenza”;
“Per mezzo del contatto e dell'esplorazione dell'ambiente
l'intelligenza innalza quel patrimonio di idee operanti,
senza le quali il suo funzionamento astratto mancherebbe
di fondamento e di precisione ,di esattezza e di
ispirazione”;
“Il nostro materiale sensoriale e gli esercizi eseguiti con
esso scopre i difetti nelle funzioni dei sensi in un periodo in
cui puo' ancora esser fatto molto per porvi rimedio”.
Montessori
Gli esercizi
“La lezione è un appello all'attenzione. Se l'oggetto
risponde agi intimi desideri del bambino e rappresenta
qualcosa che li soddisferà, incita il bambino a una
prolunga attività, poiché egli se ne rende padrone e
continua ad usarlo”;
“Stimolare la vita, lasciandola però libera di svilupparsi,
ecco il primo dovere dell'educatore”;
“Per una simile delicata missione una grande arte che
suggerisca il momento giusto e limiti l'intervento; non
disturbi o devii, anzi che aiutare, l'anima che sorge a vita e
vivrà in virtù dei propri sforzi”.
Montessori
Educazione dei sensi
“Noi ci proponiamo due scopi nell'educazione generale:
uno biologico e uno sociale; quello biologico consite
all'aiutare il naturale viluppo dell'individuo, quello sociale
nel preparare l'individuo all'ambiente”;
“L'educazione dei sensi forma uomini osservatori e
prepara direttamente alla vita pratica”;
“Non si creano gli osservatori dicendo: osserva: ma dando
i mezzi per osservare: e questi mezzi sono l'educazione
dei sensi. Una volta stabilito quel rapporto tra il bambino e
l'ambiente, è assicurato il progresso”;
“I bambini sono profondamente contenti di agire,di
conoscere, di esplorare, anche indipendentemente dalla
bellezza esteriore”;
Montessori
La maestra
“Gli oggetti e non l'insegnamento della maestra sono la
cosa principale: ed esendo il bambino che li usa, egli, il
bambino, è l'entità attiva e non la maestra”;
“Alla maestra occorre la sapieza oculata nell'osservare, nel
servire, nell'accorrere o nel ritirarsi, nel parlare o nel
tacere, secondo i casi e i bisogni”;
“Essa deve acquisire una agilità morale fatta di calma, di
pazienza, di carità e di umiltà.Le virtù e non le parole sono
la massima preparazione”.
Montessori
La maestra
“Il lavoro della nuova maestra è quello di una guida. Essa
giuda cioè a utilizzare il materiale, a ricevere parole esatte,
a facilitare e chiarire ogni lavoro; a impedire perdite di
energie, a raddrizzare lo squilibrio eventuale”;
“Con i miei metodi la maestra insegna poco, osserva
molto, e, soprattutto, ha la funzione di dirigere le attività
psichiche dei bambini e il loro sviluppo fisiologico. Perciò
io ho cambiato nome di maestra in quello di direttrice”.
“Le direttrici delle “Case dei bambini” debbono avere
un'idea ben distinta dei due fattori, cioè la guida, che è
compito della maestra, e l'esercizio individuale, che è
opera del bambino”.
Montessori
La scoperta del bambino
“Bisogna riflette che molte volte il bambino, lasciato a se
stesso, fa uno sforzo per comprendere il linguaggio degli
adulti e le cose che lo circondano, mentre l'isegnamento,
venuto a tempo opportuno e con metodo razionale,
previene tale sforzo, quindi non affatica ma fa riposare il
bambino e soddisfa un suo desiderio”;
“Questo dobbiamo aspettare dai bambini normali: cioè
l'indagine spontaneo dell'ambiente estrerno, o, come dico
io, l'esplorazione volontaria dell'ambiente.In tal caso i
bambini provano una gioia ad ogni scoperta che fanno: ciò
da loro un senso di dignità e di soddisfazione, che li
incoraggia a cercare sempre nuove sensazioni
dell'ambiente”.
Montessori
Elevazione
“Il silenzio deve intendersi in modo positivo come uno
stato “superiore”al normale ordine delle cose. Come una
inibizione istantanea che costa un sforzo, una tensione
della volontà e che distacca dai rumori della vita comune
quasi isolando d'anima dalle voci esteriori”.
“Se noi consideriamo l'ordine medio non come fine stabile,
ma come punto di partenza, possiamo avere l'intuizione
che i piccoli bambini osservano spontaneamente assai più
di quanto le “lezioni di cose” sogliono spiegare”;
“La concentrazione su un esercizio spontaneo lungamente
ripetuto è indice della superiorità del fanciullo normale”.
Montessori
L'educazione religiosa
“Ciò di cui i bambini hanno veramente bisogno è un senso
di sicurezza, che viene loro dalla protezione dei grandi.
Anche l'educazione deve accordari con queste condizioni
naturali. Dio, che ama e protegge il bambino, e manda i
suoi angeli ad accompagnarlo giorno e notte, è il
fondamento della loro religione”;
“Più tardi si sveglierà un senso sociale e il bambino si
sentirà responsabile delle proprie azioni; bisogna però
accompagnare questo nuovo sviluppo con una guida: una
guida nel mondo, e specialmente una guida che diriga la
coscienza dell'individuo”.
Montessori
La disciplina
“Una disciplina non si potrebbe mai ottenere con dei
comandi, con delle predicazioni; è inutile contare sui
rimproveri o sui discorsi persuasivi”;
“I primi albori della disciplina sono dati dal lavoro: in un
dato momento accade che un fanciullo s'interessa ad un
lavoro; lo dimostrano l'espresione del viso, l'intensissima
attenzione, la costanza nello stesso esercizio”;
“La disciplina si raggiunge per via indiretta, sviluppando
l'attività nel lavoro spontaneo”.
Montessori
Il disegno e l'arte espressiva
“Noi non insegnamo a disegnare disegnando, ma dando
l'opportunità di preparare gli strumenti dell'espressione. Io
considero questo un vero aiuto al disegno libero che, non
essendo inefficace, né incomprenibile, incoraggia il
bambino a continuare”.
“L'individuo è perfezionato dall'educazione, senza che
nessuno intervenga nel lavoro già ultimato da lui
spontaneamente. Interferire nel lavoro fatto costituisce
sempre un ostacolo, che irrompe la intima inclinazione
espressiva”.
“Il miglior modo di esercitare un influenza sul disegno non
è lasciarlo libero, ma di preparare i mezzi naturali per
produrlo, ossia educare la mano”
Montessori
La scoperta del bambino
“La scuola Montessori non reprime il disegno libero;
piuttosto fa si che i bambini trovino in esso il massimo
piacere, insieme al libero sviluppo del loro senso del
colore e della forma e al costante esercizio della mano e
dell'occhio”.
“L'educazione della mano è particolarmete importante,
perchè la mano è lo strumento espressivo dell'umana
intelligenza: essa è l'organo della mente”.
“L'educazione morale ed estetica sono collegate
strettamete con quella sensoriale. Moltiplicando le
sensazioni e sviluppando la capacità di apprezzare le
minime quantità differenziali tra gli stimoli, si affina la
sensibilità e si moltiplicano i godimenti”.
Montessori
Conclusioni
“I bambini lavorano da sé conquistando così la disciplina
attiva, come l'indipendenza nella vita pratica, come il
progressivo sviluppo dell'intelligenza”.
“I nostri metodi prendono in considerazione lo sviluppo
spontaneo nei bambini e lo aiutano con i mezzi dedotti
dall'osservazione e dall'esperienza”.
“Non è il programma che conduce l'istruzione del bambino;
ma è il bambino stesso, che vivendo e sviluppandosi con
l'aiuto del lavoro fisico e intellettuale, viene a delineare
alcuni livelli di cultura”.
Montessori
Conclusioni
“Io credo che aver inteso la casa come
strumento di essenziale progresso civile, cioè
aver risolto il problema di poter direttamente
modificare l'ambiente delle nuove generazioni,
sia stato rendere possibile l'attuazione pratica
dei principi fondamentali della pedagogia
scientifica”
MONTESSORI
LA SCOPERTA DEL BAMBINO
La Scoperta del Bambino rispecchia l'intera metodologia
montessoriana incentrata sullo sviluppo spontaneo del
bambino.Il suo studio è improntato sulla pedagogia
scientifica,il campo di lavoro rappresenta un vero e proprio
laboratorio di pedagogia sperimentale dove vi si ricorre non
più ad un'insegnamento verbale ma sostituito da un materiale
di sviluppo che contiene in se il controllo dell'errore e
permette ai bambini di istruirsi con le proprie forze.La libertà
dei scolari,l'autoeducazione,l'armonia dell'opera famigliare
con quella scolastica ,la conquista della disciplina attiva
divengono così i pilastri di un adeguato e progressivo
sviluppo intelettuale morale e fisico.
Pedagogia Scientifica
Cardine fondamentale: studio individuale dello scolaro
osservazione del bambino libero
Metodica: trovare il metodo e la tecnica propria della pedagogia
e dalla sua applicazione attendere il contenuto che deve
scaturire dall'esperienza.
L'obiettivo: trarre dall' osservazione delle manifestazioni
spontanee del bambino la vera psicologia infantile.
Chi esperimenta deve spogliarsi di ogni preconcetto, rendere
vergine la materia
Una scienza dell'educazione che non ha soltanto il compito di
osservare ma anche di trasformare il bambino .
Impulsi
-M.Montessori
medico - assistente alla Clinica
Psichiatrica nell'Università di Roma .
Ha occasione di frequentare il manicomio per lo
studio bambini idioti(frenastenici) a scopi di
didattica clinica .Da qui nasce l'ntuizione della
Montessori che la questione dei deficienti fosse
prevalentemente pedagogica.Ella pensò allora che
applicata la stessa metodologia ai bambini normali
avrebbero sviluppato la loro personalità in modo
sorprendente.
Impulsi
-Pinel medico all'epoca della rivoluzione francese fu il primo che abbia
tentato una metodica educazione del senso dell'udito nell'istituto dei
sordomuti fondato da Pereire a Parigi .Seguì per otto anni la cura di un
fanciullo idiota detto selvaggio dell'Aveyron.
Secondo M. la nascita della pedagogia scentifica è dovuta a Itard,allievo
di Pinel ,il primo educatore a praticare l'osservazione dell'allievo .
Itar fu condotto,dai suoi studi medici di otoiatria, a sperimentare un
educazione su basi positive ,cercando dei reattivi che potessero
risvegliare l'intelligenza e l'attività motrice .Gli oggetti da lui ideati
avevano perciò il vero significato di stimoli.Il sistema di Itard si
proponeva di costruire stimoli massimi ,dei forti contrasti per richiamarvi
l'attenzione sensoriale di fanciulli estranei all'ambiente.La sua è un'azione
modificatrice che si fa agire sulla coscienza per risvegliarla ,ravvivare i
suoi rapporti con l'ambiente esterno ,stabilire l'armonia dell'intelletto con
realtà esterna.
Impulsi
Eduard Sècan: merito di aver completato un vero
sistema educativo.Durante i dieci anni di
esperienze sui fanculli tolti dal manicomio e riunti
in una piccola scuola a Parigi ebbe l'opportunità
,in riferimento a vari studi presi da itard, di
applicare,modificare e completare il metodo
educativo che avesse a base lo studio individuale
dell'allievo e nei procedimenti educativi l'analisi
dei fenomeni fisiologici e psichici .
Primo Esperimento
“La Casa del Bambino”del 6.01.1907
Quando M.Montessori fu inviata dal direttore generale
dell'istituto Beni Stabili di Roma ad assumere
l'organizzazione di scuole infantili da crearsi nelle case
popolari S. Lorenzo ,quartiere da rifomare ,costituito da
30.000 abitanti ,progetto realizzato grazie anche alla
collaborazione dell'ingeniere Talamo .Questo piano
raccoglieva tutti i bambini al di sotto dell'eta scolastica in
una specie di “scuola nella casa”.
Le Prime “Case del bambino”
-la casa dei bambini all'Umanitario di Milano: era diretto da Anna
Maria Maccheroni e rappresentava la maggiore istituzione sociale
esistente in Italia ,fondata da ebrei socialisti ,un centro composto
da case operaie modello e allo stesso tempo un centro di
propaganda.Fu l'Umanitario ad organizzare un largo movimento
incaricandosi della fabbricazione del materiale,cioè l'apparato
scientifico indicato per la prima casa dei bambini.
-Una casa dei bambini fu fondata in via Giusti dirette dalle suore
francescane.Il progetto fu ideato per accogliere tutti i bambini
vittime del terribile cataclisma avvenuto in Sicilia.
-Nel 1913 ,proprio in vigialia della prima guerra mondiale,fu
organizzato un primo corso internazionale a Roma , questo
frequentato da studenti provenienti dai paesi
europei,d'America,d'Africa e dall' India.
Lo studio dello sviluppo
Crescita Morfologica
Lo studio e misurazone secondo la pratica stabilita dalla ricerca antropologica
del corpo del bambino.
Periodicamente si mandavano alle famigle le misure relative ai loro figli,insieme
alla media delle misurazioni normali relative all'età.
Ogni mese venivano effettuate le misurazioni della statura dei bambini ,sia in
piedi sia da seduti .L'altezza viniva misurate il giorno in cui il bambino compiva
il compleanno .
Ogni anno venivano prese le seguenti misure di ogni bambino:la circonferenza
della testa,i due diametri massimi di essa,circonferenza del torace ,gli indici
cefalci,del peso e del'altezza .
Il medico inoltre compie osservzioni sulla pigmentazione ,sulle condizioni
trofiche dei muscoli,sullo stato delle ghiande linfatiche,sulla provvista di sangue
ecc.Egli prende nota delle strutture difettose e delle condizioni
occasionalmentepatologiche (rachitismo,paralisi infantice ,strabismo...)
- bambini acquisiscono così abitudini d'ordine e sopratutto vengono abituati ad
osservare se stesi
L'ambiente
Il metodo di osservazione da la possibilità di far esprimere liberamente il
bambino e cosi rivelare i suoi bisogni e le sue attitudini che rimangono nascosti
o repressi quando non esiste un ambiente adatto a permettere loro attività
spontanea.
Così la costruzione di un arredamento scolastico fu proporzionato al bambino :
-tavolini di varia forma ,legerissima per dare la possibilità di essere trasportati
dai bambini
-seggioline leggere e che non fossero una riproduzione piccola della sedia
dell'adulto ma proporzionate alla forma del corpo infantile.
-un lavabo:basso in modo tale che il piano sia accessibile a un bambino di tre o
quattro anni di età,con piani laterali,tutti bianchi e lavabili per tenervi i saponi
,spazzolini e ascugamani .
-credenze basse,leggere e semplici alcuni chiusi da un tendina e altre con
sportelli ciscuno dei quali è chiuso da una chiave diversa:la serratura è a portata
di mano dei bambini ,così che pssono chiudere e aprire e deporre dentro gli
oggetti dentro ai reparti
-tutto intorno alle pareti in basso sono disposti delle lavagne e piccoli quadri che
rappresentano gentili scene di famiglia ,od oggetti naturali come animali o fiori.
L'ambiente
“esercizi di vita pratica ”
nella casa dei bambini va a
svolgersi una vita vera e
pratica ,dove le mansioni
domestiche sono affidate ai
piccoli che eseguono con
passione ed accuratezza i loro
bisogni domestici.
L'ambiente comprende tutto
l'insieme delle cose che il
bambino può liberamente
scegliere in esso e usare
materiali corrispondenti alle
sue tendenze e ai suoi
bisogni di attività.
Esercizi di vita pratica
Venne fatto costruire un arredamento scolastico che fosse
proporzionato al bambino e che rispondesse al suo bisogno di
agire.
Il bambino diviene un individuo corretto per abitudine e per
pratica abituato ad una disciplina che si estenda a una vita
sociale compiendo i così detti “esercizi di vita pratica”:
Arrotolare il tappeto,spazzolare un paio di scarpe, apparecchiare
la tavola, aprire e chiudere cassetti o sportelli, porte o finestre,
mettere in ordine le seggiole, tirare la tenda ,trasportare un
mobile, e se la scuola è provvista di una giardino allo egli si
occuperà della cura delle aiuole, la pulizia delle piante,o raccolta
della frutta matura etc.
La libertà
La libertà del bambino consiste nel lasciargli la
possibilità di sperimentare la propria tendenza
verso un azione senza nessuna interferenza da
parte dell'adulto.
Bisogna evitare rigorasamente l'arresto di
movimenti spontanei e l'imperfezione di atti per
opera d'altrui volontà:
a meno che non si tratti di azioni inutili o
dannose, perchè queste devono essere soffocate e
distrutte.
La libertà del bambino deve avere però come
limite l'interesse collettivo.
L'educazione all'indipenenza
Stretta correlazione tra libertà e indipendenza.
Concetto:”non voglio essere servito perchè non sono un
impotente,ma dobbiamo aiutarci gli uni gli altri perchè siamo
esseri socievoli”.
Bisogna aiutare i bambini ad avanzare su vie di
indipendenza ,già con le prime forme di attività che
consentono loro di bastare a se stessi e di non pesare sugli
altri per la propria incapacità .
Servire equivale a soffocare il loro moto spontaneo e utile.
La natura
l'attività del bambino portata verso
la natura.
L'infante ha bisogno di vivere
naturalmente e non soltanto di
conoscere la natura.
Deve essere coltivata quella parte
dell'educazione fisica: come
mettere i fanciulli un po' più a
contatto con l'aria libera, lasciarli
esposti per qualche tempo all'acqua
al sole sulla riva del mare, farli
indossare vesiti semplici con le
canzature a sandalo permetterli così
la nudità dei piedini.
M.Montessori sviluppò con grande
ampiezza l'educazione scientifica
nella natura.Il materiale preso in
considerazione venne suggerito
esclusivamente dall' interesse e dall'
attività mostrata dal bambino.
Attenzione precisa e scientifica data
alla preparazione di acquari e
culture vegetali(non dovrebbe
mancare in nessuna scuola) alle
esplorazioni spontanee che
rispondevano alla caratteristica
necessaria del bambino di
un'attività dei sensi e del moto
applicata ad assorbire conoscenze
fondamentali.
Mente e corpo
Gli esercizi di vita pratica sono una vera e propria ginnastica
diretta dall'intelligenza che si prefigge uno scopo da
raggiungere.Tutti gli esercizi di vita pratica sono un lavoro: l'
interesse e la varietà rianimano i muscoli.Se l'uomo è un
essere intelligente ed è un essere muscolarmente attivo ,il suo
riposo è nell'attività intelligente ,come riposo di ogni essere
sta nell'esercizio normale delle proprie funzioni.Bisogna
offrire al bambino nell' ambiente che lo circonda ,dei mezzi
per esercitare la sua attività.
Il movimento
Venne disegnata una linea a forma di ellisse sul pavimento
dove vi si cammina mettendo il piede interamente sulla
linea ,cioè in modo che questa sia lungo l'asse del
piede.Stando sulla linea da l'impressine di cadere,e dopo lo
sforzo che bisogna fare per assicurarsi l'equilibrio ,il bambino
comincia camminare con sicurezza.L'esercizio comporta non
soltanto lo sforzo di mantenere l'equilibrio,ma esige da parte
del bambino un'intensa attenzione per dirigere i piedi nella
posizione dovuta.Man mano la sicurezza del bambino e il
controllo dei movimenti aumenterà sempre di piu grazie alla
complessità delle sue azioni. Questo tipo di esercitazione aiuta
il bambino a rendere sicuro l'equilibrio e insieme perfezionare
il movimento .
Il movimento
I bambini sono in un'eta in cui
sembrano avidi di sapere e come
bisogna muoversi ,per poter
diventare padroni dei propri
atti .Ogni azione complessa ha
momenti successivi ben distinti
tra loro;un atto segue l'altro
.Cercare di riconoscere e di
eseguire esattamente e
separatamente quegli atti
successivi,è l'analisi dei
movimenti.
La funzionalità dei giochi
sportivi:
Questi richiedono un uso esatto
di oggetti ,quindi una
coordinazione esatta dei
movimenti e una disciplina
dell'attenzione.I giochi inclusi
nel lavoro della vita pratica
fanno sorgere un vero
sentimento sociale.I bambini
lavorano nell'ambiente secondo
uno spirito comunitario e non
badano se lavorano per se o per
il vantaggio comune.
Esercizi sensoriali
Educazione del senso stereognostico:riconoscere la forma di un
oggetto toccandolo tutto intorno o variamente palpandolo .Insieme
alla percezione tattile vi è anche l'impressione del movimento
compiuto,il senso muscolare,che permette di depositare molte
impressioni in una memoria muscolare o memoria dei movimenti
compiuti.Nel toccar tutto è l'evidente espressione di un vivacissima
sensibilità muscolare che si trova nel piccolo fanciullo in cui si
fissano le coordinazioni dei movimenti.Si tratta di esercitare il
movimento in se stesso e di costruire quell'edificio fisiologico che è
la coordinazione dei movimenti ,necessario a preaparare gli organi
della espressione.Anche il fatto che tutti gli esercizi sensoriali sono
accompagnati da movimenti dimostra che la sensibilità muscolare
ha una funzione preminente.
Qualità fondamenteli
dell'ambiente educativo
Il controllo dell' errore: offrire al bambino i materiali che contengono in
se il controllo dell'errore
es.gl'incastri solidi :cioè sostegni di legno che portano dei fori ai quali si
adattano cilindri di graduale dimensione .Gli spazi essendo esattamete
corrispondenti ai cilindri da deporvi,non è possibile collocarli tutti
erroneamente.
Il controllo materiale dell'errore conduce i bambino ad accompagnare i
suoi esercizi col ragionamento,con la critica,con l'attenzione sempre più
interessata all'esattezza ,e prepara così la coscienza del bambino a
controllare gli errori.
L'estetica :oggetti attraenti per il colore,lucentezza,l'armonia delle
forme sono cure in tutto quanto circonda il bambino.es come i
petali dei fiori colorati attirano gli insetti.
Qualità fondamenteli
dell'ambiente educativo
L'attività
la possibilità di trattenere con interesse l'attenzine
infantile non dipende tanto della qualità contenuta nelle
cose ,quanto la possibilità che offrono di agire.
I limiti
inteso come strada che conduca il bambino al suo fine
offrendo un odine e chiarezza alla mente esploratrice e
facilitargli la comprensione delle cose infinite che lo
circondano .
La lezione
L'insegnante dovrebbe fare lezione sedendosi al fianco del
bambino e recare un oggetto che ella crede capace di
interessarlo.La lezione è un appello all'attenzione.Se l'oggetto
risponde agli intimi desideri del bambino ,egli se ne renderà
padrone e continuerà a usarlo.Le parole non sono sempre
necessarie ,ma quando è necessario parlare e iniziare il
bambino all'uso del materiale di sviluppo le caratteristiche
della lezione dovranno essere:la brevità,semplicità,obiettività
e la verità.E se il bambino non comprenderà la spiegezione
dell'oggetto non bisogna ne insistere nel ripetere la lezione ne
fargli capire che ha commesso un errore o non ha capito,
questo arrestare per lungo tempo l'impulso ad agire,che
costituisce tutto il fondamento del progresso.
Materiale sensoriale
Per rendere possibile un lavoro di analisi interno ed
esterno,adatto a dare ordine alla mente infantile è necessario
applicare il processo d' isolazione che puo' essere dublice :nel
soggetto ,isolato da ogni altra impressione dell'ambiente ,e nel
materiale ,con un sistema graduato secondo una sola qualità.
è necessario isolare ,tra le tante ,una qualità sola dell'
oggetto .Questa difficoltà si supera appunto con la serie e le
graduazioni : Bisogna preparare oggetti identici tra loro in
tutto ,salvo che nella qualità,variante.Se si vogliono preparare
oggetti che servono per esempio a far distinguere i
colori,bisogna costruirli della medesima sostanza ,forma e
dimensione e fargli differire solo nel colore.
Materiale sensoriale
Non si creano osservatori dicendo osserva ma dando i
mezzi per osservare :e questi mezzi sono l'educazione dei
sensi.
Il materiale è costituito da un sistema di oggetti raggruppati
secondo una determinata qualità fisica dei corpi:come
colore,forma,dimensine,suono,stato di
ruvidezza,peso,temperatura etc.Ogni singolo gruppo
rappresenta la medesima qualità,ma in gradi diversi:si tratta di
una graduazione dove la differenza tra oggetto e oggetto varia
regolarmente
Esercizi sensoriali
Procedimento tecnico per iniziare gli esercizi tattili:
Gli esercizi ai quali vengono iniziati i bambini si limitano ai
polpatrelli delle dita.Questi costituiscono una necessità
educativa,in quanto l'esercizio prepara alla vita
nell'ambiente ,dove l'uomo esercita e utilizza il senso
tattile,inoltre i vari esercizi della mano sono una indiretta e
lontana preparazione alla scrittura.
Esercizio: lavare bene le mani con il sapone,poi vengono
immerse in un breve bagno d'acqua tiepida,asciugate,viene
mostrato al bambino il modo di toccare la
superficie,prendendo le dita del fanciullo e fatte scorrere
mentre il bambino compie quest'azione chiude gli occhi .
Materiale didattico
gli incastri solidi
Incastri solidi: tre sostegni massicci di legno di colore naturale,tutti
e tre uguali in forma e in dimensione.Questi portano ciascuno dieci
pezzi a incastro,che sono altrettando cilindretti lisci e
scorrevoli,che si possono sfilare e infilare facilmente nei fori che
corrispondono perfettamente ed esclusamente a ciascun
cilindro.Tra i tre cilindretti nascosti dentro ai tre sostegni esiste una
differenza regolarmente graduata:
-nel primo sostegno i cilindri sono tutti di uguale sezione,ma di
altezza diversa;
-nel secondo sostegno i cilindri sono tutti di uguale altezza,ma la
sezione circolare decrese regolarmente;
-nel tero sostegno i cilindri diminuiscono in tutte e tre dimensioni
riassumendo tutte le differenze incontrate negli altri due precedenti
incastri.(vale il principio controllo dell'errore).
Materiale didattico
i blocchi
Blocchi:Tre serie di blocchi che ripetono la graduazione di una,due e tre
dimensioni.Si tratta di grossi pezzi di legno in tre sistemi:
il sistema delle aste e della lunghezza;le tre aste della medesima sezione
quadrata,differiscono l'una dall'altra di dieci centimetri,lunga un metro la
maggiore delle serie.Il maneggio di aggetti così lunghi e ingombranti
comporta da parte del bambino il movimento di tutto il corpo(senso
stereognostico)
C'e lo sforzo e memoria muscolare;la mano di una bambino di tre anni
arriva con fatica ad afferrare i blocchi larghi dieci centrimetri,egli fa lo
sforzo con la piccola mano la stende e rinforza,così egli acquisirà
automaticamente la posizione precisa che è necessaria ad abbracciare lo
spazio di 10 cm ,9cm ,8 etc.
Materiale sensoriale
Materiale dei colori:
tavolette intorno alle quali sono avvolti dei fili da seta
colorati,le tavolette portano alle due estremità un bordo
dalle due facce.Sono state scelte nove tinte e a ciascuna di
esse corrispondono 7 gradazioni di diversa intensità:sono
perciò 63 tavolette di colori
esercizi:si scelgono tre colori ,presentandogli un colore si
invita a cercare nel miscuglio l'uguale;e così si fa disporre
in colonna le tavolette due a due,appaiate secondo il
medesimo colore.Poi si aumenta il numero fino a 9 un
insieme di 18 tavolette.
Esercizi sensoriali
Esercizi per la distinzione dei suoni:L'educazione dei sensi conduce
ad apprezzare gli stimoli minimi,e tanto piu' piccola è la cosa
percepita tanto maggiore è la capacità sensoriale.L'educazione dei
sensi fa avanzare essenzialmente nell'apprezzamento minimale
degli stimoli esterni.Un altro principio dell'educazione sensoriale è
di distinguere differenze tra stimoli .le separazioni fondamenteli:4
casi di sensazioni uditive date cioè:
-dal silenzio: esercizi che hanno un effetto pratico importante sulla
disciplina
-dalla voce umana che parla:esercizio che si lega all'apprendimento
dell'alfabeto;
-dai rumori:(scatole di legno identiche dua a due preparate in modo
che ,disposte in serie,sei rumori graduati. )
Il silenzio
Il Silenzio:Elevazione /Perfezionamento
Il silenzio equivale all'immobilità ,sospensione di ogni moto ,non la
cessazione del chiasso ma uno stato superiore al normale ordine dele
cose.Un blocco istantanea che causa uno sforzo e una tensione della
volontà e che distacca dai rumori quatidiani.
Il silenzio collettivo nasce dal fatto che i bambini sono abituati ad agire
ognuno per conto suo nella ricerca di intere soddisfazioni.L'attenzione del
fanciullo è richiamata su ogni parte del suo corpo ,in un'ansiosa volontà
di raggiungere l'immobilità.L'ordine medio (raggiunto spontaneamente
dal lavoro individuale)è un punto di partenza per salire a un grado più
superiore alla media.Il silenzio è una conquista positiva che deve
raggiungere attraverso l'esercizio e la conoscenza.
L'importanza dell'educazione
dei sensi
-Biologica :aiutare il naturale sviluppo dell'individuo ,questo
permette di correggere eventuali difetti che possono essere
inosservabili nelle scuole
-Sociale:nel preparare l'individuo all'ambiente ,saper utilizzare e
sfruttare l'ambiente.
-Forma uomini osservatori: li prepara direttamente alla vita pratica.
Bisogna porre in primo piano l'oggetto e far capire allo scolaro la
sua funzionalità,quindi non fargli capire prima l'idea poiché
l'individuo troverà successivamente difficoltà nell'esecuzione del
lavoro .
La maestra
La Maestra : Occorre che abbia una sapienza accorta nell'osservare ,nel
servire, nell' occorrere o nel ritirarsi ,nel parlare o nel tacere ,secondo i
casi e i bisogni .
L'opera dell' educazione è divisa tra la maestra e l'ambiente .La maestra
deve spiegare l'uso del materiale .Essa è principalmente un punto di
collegamento tra il materiale e il bambino ,in cui gli oggetti e non
l'insegnamento della maestra sono la cosa principale e il bambino è
l'entità attiva .
La Maestra rappresenta l'ente che pone il bambino in rapporto col suo
reattivo.
Essa deve conoscere bene il materiale ,apprendere con esattezza la
tecnica,nel presentare il materiale e nel trattar il bambino per guidarlo
efficaciemente .Essa potrà studiare teoricamente alcuni principi generali
utilissimi per orientarsi nella pratica ,ma acquisterà solo con l'esperienza
quelle delicate modalità che variano nel trattare individui diversi,per non
trattare menti piu sviluppate con materiali inferiori alle capacità
individiali e dall' altra parte non offrire oggetti non apprezzabili.
La maestra
-Conoscere il materiale: non occorre solo vederlo e studiarlo ma esercitarsi con
esso ,cercando di apprezzare con l' esperienza e difficoltà o l'interesse che ogni
materiale può presentare.
-Curare l'ordine:la maestra pone il bambino in rapporto con gli oggetti ma anche
con l'ambiente e la sua regola basata su una organizzazione esterna disciplinare.
(l'oggetto deve avere un luogo determinato dove si conserva e dove rimane
quando non è usato
-Vigilare :affinchè il bambino sia assorto nel suo lavoro non sia disturbato da
nessun compagno.
Maestra---->Direttrice
La maestra insegna poco osserva molto e soprattutto ha la funzione di dirigere le
attività psichiche dei bambino e il loro sviluppo fisiologico.Le direttrici della casa
devono avere un'idea ben distinta dei due fattori:cioè la guida ,che è compito della
maestra ,e l'esercizio individuale che è compito del bambino.Essa guida cioè a
utilizzare i materiale ,a ricercare parole esatte,a facilitare e chiarire ogni lavoro,a
impedire spreco di energie,a raddrizzare lo squilibrio eventuale.
Primo periodo
Iniziazione
La tecnica delle lezioni :
°isolare l'oggetto ;
°eseguire esattamente ;
°risvegliare l'attenzione;
°impedire l'uso errato :impedire
che l'uso del materiale venga
usato in modo tale che ne renda
inutile lo scopo.Un bambino con
una buona disposizione d'animo
bisogna usare la dolcezza nella
correzione;Un bambino con un
forte disordine interiore ha
bisogno di autorità,come
sostegno necessario ad esso.
Rispettare l'attività utile:se il
bambino usa il materiale o imitando
ciò che ha imparato o usandolo in
un altro modo da lui stesso
ideato ,ma con modificazioni che
rivelino un lavoro d'intelligenza
,bisogna che continui a ripetere il
medesimo esercizio senza mai
interromperlo.
Secondo periodo
le lezioni
la maestra interviene per meglio
determinare le idee del bambino.Il
principale intervento è quello di
insegnare un esatta nomenclatura
,acquisire ovvero una correttezza del
linguaggio attraverso la correlazione
della parola ad un oggetto .
2)tempo di riconoscimento
dell'oggetto corrispondente al nome
-vedere se il nome è rimasto
associato all'oggetto nella coscienza
del bambino ,essa ripeterà il nome o
l'aggettivo e il bambino indicherà
con il dito l'oggetto e se il fanciullo
La lezione dei tre tempi:
riconoscerà la maestra ripeterà
l'interrogazione in modo tale da
1)tempo associazione della
esercitare nell'associarvi la parola
percezione sensoriale con il nome che sta imparando
-pronuncia dei nomi e aggettivi
necessari utilizzando una voca forte
3)tempo
in modo che i vari suoni
- ricordo del nome corrispondente
componenti la parola siano dal
all'oggetto con il passare del tempo.
bambino distinti.
Il pregiudizio
Insegnare forme geometriche e
non geometria(l'analisi):far
osservare la forma al bb come es
il piano della tavola alla quale il
bb siede per mangiare la zuppa
(pezzi d'incastro --->attenzione
alla forma).
●
Insegnamento alla scrittura
●
Insegnamento alla lettura
●
Insegnamento della
numerazione e avviamento
all'aritmetica
Il linguaggio grafico
M.Montessori formula il metodo della scrittura spontanea:
Osserviamo un individuo che scrive ,e cerchiamo di analizzare gli
atti che compie per scrivere,gli atti ,cioè i meccanismi che
intervengono all'esecuzione della scrittura.Questo sarebbe
compiere lo studio psiofisiologico della scrittura ,vale a dire
esaminare l'individuo che scrive ,non la scrittura , il soggetto e non
l'oggetto.La montessori trovò il modo d'insegnare prima di far
eseguire. Preparò movimenti ridotti a meccanismi ripetuti
consistenti nel far toccare le figure delle lettere alfabetiche.
Il linguaggio grafico
Fece costruire un alfabetario,con lettere in corsivo alte nel corpo di scrittura 8
cm,le lettere erano in legno e tutte verniciate a smalto(in azzurro le consonanti e
in rosso le vocali).Ad ogni lettera dell'alfabeto corrispondeva un quadro dipinto
a mano in acquarello,dove era riprodotta in colore e dimensione la lettera corsiva
,e vicino molto più piccola in stampatello minuscolo;col quadro poi le figure
rappresentavano oggetti il cui nome cominciava per la lettere designata, es
lettera m c'erano una mano e un martello.Dopo aver fatto sovrappore la lettera
mobile alla lettera corrispondente disegnate sui cartelloni dove erano
ragruppate ,il bambino toccava il contorno nel senso della scrittura corsivo ,così
che venisse a compiere il movimento necessario a riprodurre la forma dei segni
grafici senza scrivere.La Montessori capì che nella scrittura si compiono due
diverse forme di movimento :cioè il movimento che riproduce la forma ,e quello
del maneggio dello strumento di scrittura.Quindi toccare le lettere con l'indice e
il medio e seguire con il dito l'immagine visiva della lettera disegnata ; toccare le
lettere con un asticciuola di legno tenuta come una penna da scrivere(acquisto di
uno speciale meccanismo muscolare che è indipendente dal movimento della
scrittura.)
Il meccanismo della scrittura
Il “meccanismo motore” della
scrittura è costituito da due parti:la
prima si riferisce allo strumento
della scrittura (penna,lapis...) e la
seconda al disegno di ogni forma
di ogni singola lettera
dell'alfabeto.Per riuscire nel nostro
intento bisogna che il bambino sin
dai 3-4 ,anni nell' età in cui la sua
mana infantile è ancora
incoordinata ,sia posto di fronte ad
esercizi sensoriali che portino la
mano a muoversi in vari sensi
preparando inconsciamente il
bambino a scrivere.Il bambino deve
possedere questi tre requisiti:
-le tre dita che trattengono lo strumento :all'età di
tre anni i bambini spostano i cilindretti degli
incastri solidi tenedo con le tre dita il bottone di
presa .Questo permette che le tre dita ripetendo
infinete volte l'esercizio dia coordinazione agli
organi motori predestinati alla scrittura.
-la mano leggera :abituato a percepire con le
punta delle dita i materiali ,e questo sforzo di
trattenere e allegerire la mano accresce la
sensibilità tattile.
-la mano ferma: con l'esercizio degli incastri
piano ,che consiste nel toccare asattamente i
contorni delle varie piastre giometriche e delle
loro cornici ,migliora la stabilità della mano nel
tracciare segni e inoltre abitua l'occhio alle forme
che la mano va toccando.
L'analisi dei fattori
in preparazione alla scrittura
-Primo fattore vi è il maneggio dello strumento dello scrivere:
il disegno che rende abile la mano a maneggiare lo strumento
di scrittura;(incastri di ferro )
-Il tocco delle lettere alfabetiche :che serve a fissare la
memoria motrice e insieme quella visiva delle lettere
dell'alfabeto (lettere alfabetiche intagliate nel legno in piu'
disegnate sulla carta smerigliata).
Scrittura
L'età fino ai quatto anni costituisce un periodo creativo del periodo per lo
sviluppo grazie alla sua sensibilità psichica.
Prima vengono insegnate alcune vocali da qui seguito alla sensazione
visiva e tattile-muscolare associata al suono alfabetico :comparare il
suono con la lettera,e il bambino dovrà saper pronunciare il suono
corrispondente ai segni alfabetici.
Composizione delle parole :Vi è un casellario di lettere dell' alfabero
mobile con il quale il bambino analizza le parole pronunciate dalla
maestra e pesca le lettere intagliate traducendo i suoni in segni,ripete
anch'egli il suono della lettera e man mano che avanza nel pescarle
costituisce intera parola dettata.La riuscita avviene grazie all'interesse
svilupatto nel bambino e l'esposione della scrittura avverrà così
all'improvviso senza neache accorgesene o impegnarsi grazie agli esercizi
che da sempre venivano eseguiti proiettandoli verso un perfezionamento.
La lettura
l'interpretazione di un'idea
La scrittura prepara il fanciullo a interpretare meccanicamente
l'unione dei suoni letterali ,componenti la parola che vede
scritta, questa serve a dirigere e perfezionare il meccanismo
del linguaggio articolato nel bambino;
La lettura serve ad aiutare lo sviluppo delle idee, collegato
allo sviluppo del linguaggio.
La lettura
Primo passo da compiere è fornire la nomenclatura degli
oggetti ,persone e tutto ciò che gli circonda presenti
intorno a se.
Gioco per la lettura delle lettere: viene esposto sul tavolo
giocattoli i più attraenti e a ciascuno viene corrisposto
una cartellino su cui è scritto il nome .Questi vengono
messi in una scatolone e successivamnte un bambino alla
volta pesca un bigliettini ,lo leggerà mentalmente e dovrà
indicare a quale giocattolo appartiene ,se risponderà
correttamente egli riceverà il giocattolo.
Sintesi dello svilppo
Quindi il periodo di sviluppo del bambino viene
scandito in un susseguirsi di esercizi :
-fissazione delle immagini visive delle lettere
dell'alfabeto ;
-delle immagini dei movimenti necessarie a
riprodurli con mano scrivente,
-delle loro associazioni con le immagini
corrispondenti al linguaggio articolato .
Il linguaggio articolato
Nello stadio del linuaggio parlato(riconoscimento della parola ,percepita
ed associata all'oggetto che rappresenta)viene a sabilirsi il linguaggio
articolato che sarà poi il mezzo per di cui disporrà l'uomo per esprimere i
propri pensieri.Lo sviluppo del linguaggio articolato avviene nel periodo
di tempo che scorre da due a cinque anni d'età:età della percezione,in cui
l'attenzione del bambino è spontaneamente rivolta agli oggetti esterni ,e la
memoria è particolarmete durevole.
Abbiamo:
-analisi della parola:prima avviamo i fanciulli alla composizione della
parola e poi allo studio grammaticale;volendo perfezionare la parola è
necessario che pima esista e poi dicidere di anaizzarla;
-composizione della parola:è inclusa l'analisi della parola per mezzo di
oggetti o segni alfabetici.Il bambino cioè scompone la parola udita ,che
egli percepisce interamente come parola conoscendone il significato.
Difetti del linguaggio
●
Cause organiche:
malformazioni o
alterazioni patologiche
del sistema nervoso.
●
Causa che risiede
nell'ambiente:
I difetti funzionali sono
acquisiti durante la
fomazione del
linguaggio ,derivati da una
errata pronuncia dei suoni
componenti la lingua
parlata.
Tali difetti si ragguppano sotto il nome di blesità e derivano
dall'incapacità del bambino a dirigere i movimenti della lingua.
Correzione del linguaggio
●
●
Gli esercizi del silenzio:
conferiscono nuovi stimoli
alle vie nervose del
linguaggio.
●
I tempi delle lezioni :
-pronuncia chiara
-poche parole(riferimento
concreto)
-ripetizione
-enunciazione del nome da
parte del bambino ad alta voce.
Gli esercizi del linguaggio grafico : il bambino impara le
singole lettere dell'alfabeto ,e quando compone o scrive
parole,ripetenone i suoni,che singolarmete traduce nella parola
composta o scritta.
Insegnamento della numerazione
e avviamento al'aritmetica
●
Materiale:
una serie di dieci aste per le lunghezze:queste sono in rapporto da uno a
dieci.L'asta piu corta è lunga 10 cm,la seconda 20 cm etc,fino alla decina
che è lunga 100 cm.I vari segmenti di 10 cm sono colorati alternativamente
di rosso e blu ,e si possono distinguere e contare in ogni asta.Se la prima di
esse rappresenta la quantità 1,le altra rappresenteranno
successivamente:2,3,4,5,6,7,8,9,10.Il vantaggio di questo materiale è di
presentare unite insieme,benchè distinte e numerabili ,le unità componenti di
ciascuno dei numeri che esse rappresentano.L'asta del 5 p. es.è tutta un
pezzo he corrisponde al numero 5 ma per mezzo dei colori vi sono distinte le
unità.Questi numeri possono essere combinati e confontati come
p.es.mettendo vicino l'asta di uno e di due ,si ottiene la lunghezza uguale
all'asta del tre.
Insegnamento della numerazione
e avviamento al'aritmetica
Secondo la Montessori l'insegnamento
dell'aritmetica e dei principi di algebra
dovrebbe essere completamente trasformato,
muovendo da una preparazione sensitiva della
mente ,basata su una conoscenza concreta.
Persiste quindi il metodo attivo in cui opera
sempre il movimento della mano che muove gli
oggetti.
Il disegno e l'arte rapresentativa
-Il disegno viene utilizzato inizialmente come fattore
nell'analisi della scrittura;
-Gli esercizi in preparazione a quest'ultima e quelli
addetti allo sviluppo dei sensi permette al bambino una
crescita al disegno espressivo;
-“Noi non insegnamo a disegnare disegnando,ma
dando l'opportunità di preparare gli strumenti
dell'espressione”
-il miglior modo di esercitare un'influenza sul disegno
non è lasciarlo libero,ma di preparare i mezzi naturali
per produrlo,ossia educare la mano
Il disegno e l'arte rapprentativa
Bisogna fornire al bambino gli strumenti
dell'espressione e preparare la mano indirettamente ad
edempire la sua funzione.
La scuola Montessori non reprime il disegno
libero:Piuttosto fa si che i bambini trovino in esso il
massimo piacere ,insieme al libero sviluppo del loro
senso del colore e della forma e al costante esercizio
della mano e dell'occhi.
“La mano è lo strumento espessivo dell'umana
intelligenza:essa è l'organo della mente”
L'arte musicale
Creare un ambiente capace di sviluppare
un”senso”e una “intelligenza” musicali.
-L'educazione musicale si coltiva nel bambino
lasciandogli una libera scelta e libera
espressione,come i tutti gli atri rami di
sviluppo;
-Questa viene scandita in tre momenti:i
movimenti ritmici,le riproduzioni su strumenti
musicali e la scrittura della musica ,che
possono avere luogo separatamente e
indipendentemente.
L'arte musicale
-Ritmo e ginnastica ritmica
L'educazione musicale viene integrata al movimento.
La musica viene introdotta durante l'esecuzione del così
detto “comminare sul filo”un'esercizio in cui il bambino
acquista una perfetta sicurezza dell'equilibrio e al tempo
stesso impara a controllare i movimenti delle mani e dei
piedi .La sovrapposizione della musica al movimento
diviene un accompagnamento al passo che si è già
stabilito.Il bambino di tre anni inizia l'esercitazione
compiendo passi lenti e controllati nella difficoltà di
sostenere l'equilibrio per poi passare alla corsa
,successivamente con l'avanzare dell'età il fanciullo verso i
cinque anni potrà passare al salto ritmico.
L'arte musicale
-Riproduzioni musicali: Lo studio melodico e dell'armonia
si presta ad un sercizio individuale permettendo al
bambino di avere a sua disposizione gli stumenti adatti a
lui non solo nelle dimensioni,ma soprattutto nella
semplicità,e sia lasciato libero d'usarne,senza una tecnica
rigida.
-lettura e scrittura musicale :essa si impernia sugli esercizi
sensoriali consistenti nel riconoscere i suoni musicali del
materiale delle campane,che in un primo esercizio si
appaiano e in seguito si mettoni in graduazione.Infine
vengono creati dischetti di legno con sopra le note poste
accanto ad ogni campana raffigurando quindi il suono che
ciascuna possiede.
L'educazione religiosa
Introduzione all'educazione religiosa all'interno del
metodo montessoriano fu solo un tentativo che
successivamente fu abolito;
-”La chiesa dei bambini”
ambiente proporzionato alle dimensioni dei bambini :
sedili,inginocchiatoi piccoli quadri posti in
basso,piccole statuine rappresentanti varie scene della
Bibbia.
-Presenza di un sacerdote:
istruisce i bambini attraverso una partecipazione attiva
facendo fabbricare oggetti di culto ,gli abiti
sacerdotali,l'altare,oggetti rappresentanti scene
storiche o scene del vangelo.
L'educazione religiosa
L'educazione religiosa comporta la preparazione di un ambiente
dove si distinguono mansioni diverse che permetta l'espandersi
del sentimento religioso e le conoscenze religiose che
costituiscono la cultura necessaria per conoscere la religione.
Pe questo abbiamo la nascita di una e vera e propria ”Chiesa dei
bambini” il luogo riservato ai fedeli proporzionato alle piccole
dimensione dei bambini.
- la concentrazione nel lavoro,il silenzio,la calma di un
ambiente dove i rapporti sociali sono continui tra i bambini che
devono agire scegliendo le proprie azioni e adattando
spontaneamente i propri bisogni a quelli degli altri ,un lavoro da
parte del bambino già coltivato nella scuola,permettono una
predisposizione all'acquisto di una morale importante.
L'educazione religiosa
-Attenzione del fanciullo
su cose rivestite di mestà
e simboli:altare,il libro,i
vasi sacri,i vestiti del
sacerdote,i vari atti di
culto,segno della
croce,la genuflessione
etc.
-Nel primo periodo
d'infanzia la mente del
bambino viene scolpita
facilmente.
-L'apprendimento dei
nomi e del significato:
Oggetti o gruppi di
oggetti associati a dei
bigliettini con nomi
scritti o semplici frasi.La
separazione tra un
gruppo e l'altro più volte
ripetuto,facilitano la
comprensione dei fatti e
la memorizzazione.
L'educazione religiosa
-Attenzione del fanciullo
su cose rivestite di mestà
e simboli:altare,il libro,i
vasi sacri,i vestiti del
sacerdote,i vari atti di
culto,segno della
croce,la genuflessione
etc.
-Nel primo periodo
d'infanzia la mente del
bambino viene scolpita
facilmente.
-L'apprendimento dei
nomi e del significato:
Oggetti o gruppi di
oggetti associati a dei
bigliettini con nomi
scritti o semplici frasi.La
separazione tra un
gruppo e l'altro più volte
ripetuto,facilitano la
comprensione dei fatti e
la memorizzazione.
La disciplina
-La disciplina riguardante l'indisciplinatezza
muscolare dell'età propria:
Il disordine mentale viene riflesso nei momenti
incoordinati e così viceversa.Non è il comando
che puo' ordinare il complesso sistema
psichico-muscolare in un individuo in via di
evoluzione bensì il lavoro.
-La timidezza nel bambino scompare .Viene
definita dalla Montessori come una malattia
acquisita dalla non permissione di volontà del
bambino da parte dell'adulto .
La disciplina
“La disciplina si raggiunge per via indiretta,
sviluppando l'attività nel lavoro spontaneo”
-Inutilità dei rimproveri o discorsi persuasivi.
-Ogni bambino ha la possibilità di ordinare la propria
personalità attraverso il lavoro che egli stesso sceglie.
-il bambino condivide una gioia per bene altrui e non
diviene invidioso.
-L'attività motrice quindi deve avere lo scopo di essere
connessa all'attività psichica.
-Per mezzo di questi esercizi motori egli estende la
propria intelligenza diventando sempre più cosciente
del proprio ambiente e di se stesso.
La disciplina
l'obbedienza
L'obbedienza include una formazione della volontà e
una formazione intelletuale.
Essa attraversa questi tre periodi:
-Involontà del bambino ,quand'egli è subcosciente ed
non puo' riprodurre volontariamente l'atto di ordinare
la sua mente disordinata;
-L'azione della volontà interviene quando il bambino
diviene cosciente e quindi assiste nel processo di
sviluppo e fissazione degli atti;
-L'azione volontaria può provocare gli atti
stessi,rispondendo anche a comandi esterni.
Dall’infanzia
Dall
infanzia
all’adolescenza
ll’ d l
Maria Montessori
Montessori, 1949
P i
Prima
edizione
di i
in
i francese
f
d
dall tit
titolo
l ‘'De
‘'D l'
l'enfant
f t à l'adolescent,
l' d l
t 1948
Premessa al testo
«In questo lavoro, pubblicato al culmine della maturità intellettuale e dell'impegno in
campo pedagogico, Maria Montessori analizza le caratteristiche psicologiche che
contraddistinguono
t ddi ti
il periodo
i d evolutivo
l ti
compreso tra
t
l seconda
la
d infanzia
i f
i e
l'adolescenza, sino alle soglie della maturità e della frequenza universitaria,
individuando risposte educative e didattiche pertinenti con le specifiche esigenze
cognitive, emozionali e sociali emergenti in queste particolari fasi evolutive.
Dalle sue riflessioni emergono un quadro psicologico di grande interesse e attualità,
indicazioni didattiche chiare e coerenti, nonché una proposta curricolare e
organizzativa di scuola secondaria centrata su una preparazione culturale "ampia,
profonda,
f d completa",
l t " attenta
tt t alla
ll esigenza
i
prioritaria
i it i di fornire
f
i aii giovani
i
i condizioni
di i i
concrete per la costruzione della propria identità sociale e personale. Ne emerge un
modello di scuola che pone al centro dell'attenzione i bisogni dell'adolescente, un
soggetto "da
da cui dipende il futuro dell
dell'umanità",
umanità , come sottolinea ll'autrice,
autrice, ma che si
trova ad attraversare una fase di "cambiamento radicale nella sua persona", che
richiede
un
"cambiamento
radicale
nella
sua
educazione".
Oltre che un classico della pedagogia, il volume costituisce uno stimolante e quanto
maii attuale
tt l riferimento
if i
t per quanti
ti - insegnanti
i
ti e educatori
d
t i - intendono
i t d
i
impegnarsi
i in
i
una azione di rinnovamento della scuola centrata sulla valorizzazione dei processi
psicologici dell'allievo e sulla promozione della sua autonomia.»
(M. Montessori, Dall’infanzia all’adolescenza, retro di copertina)
Prefazione
«Il metodo Montessori si articola in quattro parti, che
corrispondono ai quattro periodi dello sviluppo.
sviluppo
Ciascuna di queste parti si pone su di un piano diverso,
benchè tutte seguano la stessa linea»
(P
(Pag.
21)
‰ Primo periodo
Il bambini fino a 7 anni
‰ Secondo p
periodo
Il bambini da 7 a 12 anni
‰ Terzo p
periodo
‰ Quarto per
periodo
odo
L’adolescente da 12 a 18 anni
Lo studente universitario
un ers tar o
Carattere morale del bambino
dai sette ai dodici anni
« Se
S lo
l scautismo
i
h ottenuto un certo successo è
ha
proprio perché porta principi morali in un gruppo di
bambini Inoltre,
bambini.
Inoltre pone ll’accento
accento su ciò che si deve e ciò
che non si deve fare. E i bambini che aderiscono a
questi g
q
gruppi
pp in g
genere non commettono azioni
contrarie a ciò che non si deve fare. Vi è in ciò
un’attrattiva che è un punto di partenza: la nascita della
di i à […]
dignità.
[ ] Il fatto
f
di trovarsii cosìì riuniti,
i i i con altri
l i
individui che hanno liberamente accettato i principi di
una società,
società costituisce un
un’attrattiva
attrattiva essenziale di
questa società, i cui limiti non sono più le pareti di una
stanza,, ma soltanto q
quelli di ordine morale.»
(Pag. 38-39)
Passaggio all’astrazione – Il ruolo
dell’immaginazione
g
ovvero l’ «uscita»,, chiave
della cultura
«Quando ci proponiamo di preparare
i bambini a «uscire» dal luogo chiuso
in cui sono stati educati fino a sette
anni si presenta alla mente un vasto
anni,
quadro. Uscire da una stanza, da una
classe per recarsi nel mondo
esterno, significa ovviamente aprire
una porta immensa
mmensa all
all’istruzione.
struz one. E
E’
un avvenimento paragonabile a quello
che costituì , nella storia della
pedagogia, l’apparire del libro di
Comenio,, Orbis Sensualium Pictus.
[…] Comenio ebbe l’idea – e sembra
che sia stata la prima pietra di un
nuovo metodo educativo – di offrire
la conoscenza dell’ orbis mediante le
i
immagini;
i i
l
la
conoscenza doveva
d
risultarne
grandemente
accresciuta.»
(Pag. 51)
« Quando il bambino esce, è proprio il
Mondo stesso che si offre a lui. Invece di
fabbricare
degli
oggetti
che
rappresentano delle idee e rinchiuderli in
un armadio,
di facciamo
f
i
uscire
i
il bambino;
b bi
mostriamogli le cose nella loro autenticità.
Nel suo insieme, il mondo ripete sempre
press’ a poco gli stessi elementi. […]
press
Nessuno conosce tutte le piante. Ma
basta osservare un pino per poter
immaginare come vivono tutti gli altri pini.
[ ] Nessuno
[…]
N
h maii avuto
ha
t sotto
tt gli
li occhi
hi
tutti gli insetti dell’universo; ma il mondo
si acquisisce psicologicamente mediante
l’immaginazione.
mmag naz n . Si studia
tu a la
a rrealtà
a tà del
particolare, e poi si immagina l’insieme.
Questo
particolare
può
crescere
nell’immaginazione e raggiungere la
conoscenza
s
t t l
totale.»
(Pag. 52-53)
L’acqua
q
« Per cominciare, bisogna scegliere un elemento di grandi dimensioni,
anche quantitativamente, perché se un elemento è largamente
rappresentato vuol dire che la sua funzione è importante.
rappresentato,
importante Così ll’acqua
acqua
è uno degli elementi più grandiosi della terra. Diciamo anzitutto che
molti animali vivono nell’acqua, soprattutto negli oceani, e che questi
animali presentano essi stessi un particolare interesse. Dal momento
che
h l’immaginazione
l’i
i
i
non potrebbe
t bb maii bastare
b t
a dare
d
un’idea
’id
d l
del
numero di questi animali, il sistema decimale, grazie al quale si possono
costruire dei numeri enormi, sarà d’aiuto; ed ecco come le scienze
g
in aiuto all’immaginazione.
g
Per dare un’idea di
matematiche vengono
queste quantità, si può dire che certi pesci depongono ogni anno 70 ×
10³ uova; e si può aggiungere che altri animali, minuscoli, esistono in
numero così enorme che il numero più grande che un bambino potrebbe
scrivere non ci si avvicina.
avvicina […]
[ ] La mente offrirà così all
all’immaginazione
immaginazione
un aiuto molto più reale che se si dicesse semplicemente: «Questa
quantità è molto grande, è enorme». […] Se si esamina l’acqua la si
trova sempre composta allo stesso modo; composizione che può essere
determinata esattamente,
esattamente matematicamente.
matematicamente E da quanto tempo
l’acqua è così composta? Probabilmente da sempre, e per sempre.
Perché? Se cambiasse anche minimamente, tutti gli esseri viventi che
vi si trovano morirebbero.
Ed ecco introdotto il problema vitale dell’acqua.»
( Pag. 62-63)
Alcune esperienze di chimica
«Versiamo quindi in una provetta dei liquidi di
peso diverso – e qui introduciamo il termine
«peso
peso specifico
specifico» Il mezzo migliore per capire
specifico».
questo termine è quello di vedere i diversi
liquidi sovrapposti: al fondo della provetta
abbiamo mercurio; sopra versiamo acqua, poi
olio e infine alcool metilico.»
metilico »
(Pag. 75)
«Prendiamo altre due provette: nell’una poniamo acqua e
zucchero cristallizzato, e nell’altra acqua e amido. Lo
zucchero cristallizzato si scioglie lentamente: si
potrebbe dubitare della sua solubilità nell
nell’acqua;
acqua; ma se
lo riscaldiamo, tutto lo zucchero sparisce subito. Invece
di una soluzione a freddo,
freddo otteniamo una soluzione a
caldo.[…] Quanto al nostro amido, non è ancora sciolto,
caldo
neppure se agitiamo la
l provetta; esso rende l’acqua
l
opaca: è in «sospensione». Quindi, una soluzione può
essere colorata , ma restare trasparente, mentre se il
liquido contiene una sostanza in sospensione diventa
opaco.»
(Pag. 76)
Il carbonio nella natura
«La chimica è lo studio dei corpi nuovi che si vanno creando»
Idrogeno
Idrogeno,
Ossigeno,
Azoto,
Carbonio
Carbon
o
Acqua
(H2O)
Anidride
carbonica
(CO2)
«Questi
Q
ti quattro
tt
elementi
l
ti sono
come la chiave dell’universo […].
Sono facili da ricordare, perché
hanno rispettivamente 1, 2, 3 e
4 linee, e fanno pensare un po’ a
delle chiavi. Sono elementi che
si abbracciano irresistibilmente.
Così,
ì
l d
l’idrogeno
abbraccia
l’ossigeno; e l’ossigeno, che ha
due braccia, può afferrare due
idrogeni; si ottiene così ll’acqua
acqua.
acqua
Invece il carbonio, che ha
quattro braccia, si serve di due
per afferrare ognuno
g
braccia p
d due
dei
d
ossigeni, e si unisce ad
d
essi per formare l’anidride
’anidride
carbonica.»
carbonica
(Pag. 80)
Alcune nozioni di chimica
i
inorganica
i
Il bambino saprà intendere questi problemi? Potrà capire le
molecole e l’atomo? Che cosa capirà di queste formule?
«Ci sembra impossibile che possa seguire lo studio della teoria atomica.
Ma in questo momento non si tratta di presentargli una scienza
scienza: si
tratta di offrirgli un seme capace di svegliare in lui un interesse che si
svilupperà solo più tardi. Raccomandiamo soprattutto di non dare troppe
spiegazioni, ma piuttosto di dare nomi precisi […] Bisogna avere il
coraggio di usare il più possibile termini precisi,
precisi e più questi termini
sono difficili, più sono attraenti per il bambino. Potremo allora dire che
l’idrogeno è monovalente, l’ossigeno bivalente ecc. Ed è così più facile
esprimersi invece di dire che hanno 1, 2,3 braccia. […] Tutto il creato –
l’
l’acqua,
l pietra
la
i t – deriva
d i da
d questi
ti atomi
t i che
h sii cercano, sii uniscono
i
e
insieme procedono a una nuova creazione; e questi atomi cercano sempre
gli stessi corpi: gli stessi, non altri. I limiti sono retti da leggi; e tutti
questi p
q
particolari della creazione costituiscono un tutto m
meraviglioso,
g
,
che non mancheremo di fare osservare ai bambini. […] Il metodo
sperimentale permette di assistere veramente alla creazione di una
sostanza, come per il carbone: è un fatto squisitamente sensoriale, che
suscita ll’interesse
interesse nel bambino.
bambino Non occorre per ora penetrare più a
fondo nello studio della chimica inorganica alla quale appartengono tutti
i corpi minerali.»
(Pag. 88-90)
Alcune nozioni di chimica
organica
i 1/3
«Possiamo
m p
presentare p
persino alcune nozioni di chimica
m
organica:
g
si pensa in generale – e a torto – che sia più difficile, tanto che
non la si insegna prima dell’Università. Ma se la presentiamo in
forma visiva,
visiva perché alcune formule di chimica organica
dovrebbero essere più difficili di altre?»
(Pag. 90)
C2H4O2 Acido acetico
C4H8O2 Acido butirrico
(si differenzia dalla precedente
formula solo perché vi sono due
fratelli di carbonio in più)
Alcune nozioni di chimica
organica 2/3
«Passiamo poi a quella dell’acido
palmitico, che comporta una lunga catena
di atomi di carbonio.
carbonio.»
C16H32O2
Acido palmitico
«Esistono anche formule più complicate, in cui
gli atomi di carbonio non sono rappresentati
come fratelli che si tengono per mano; vi
compare una novità, ossia alcuni atomi di
ossigeno
g
che si infiltrano.»
((C6H10O5)n Amido
m
C6H12O6 Glucosio
(Pag. 91- 92)
Alcune nozioni di chimica
organica
ni 3/3
«Ecco ora una figura schematica che costituisce un esempio di correlazione:
è un albero,
albero con le radici,
radici il tronco
tronco, i rami e le foglie.»
foglie »
«L’albero infatti trae il suo nutrimento dalla terra attraverso le
radici La chimica consente di scoprire che le radici dell
radici.
dell’albero
albero
assorbono sostanze nutritive, di cui le principali sono l’acqua e l’azoto.
[…] All’altra estremità del nostro albero si trovano le foglie verdi. La
sostanza che conferisce loro questo colore si chiama clorofilla e ha il
compito di assorbire ll’anidride
anidride carbonica dell
dell’aria
aria – che è un veleno
emesso continuamente da tutti gli animali e persino dalla terra – e di
scomporla, trattenendone il carbonio e liberando l’ossigeno.[…] E’
proprio per questo che le foglie sono necessarie all’assorbimento del
carbonio e alla purificazione dell
dell’aria
aria. Ma la clorofilla da sola non
sarebbe in grado di compiere questo lavoro; le occorre una
collaborazione, quella dei raggi solari[…] Dal contatto con i microbi
nascono tante belle e buone cose: fiori, frutti…Come è generoso
questo albero! Prepara il carbonio,
carbonio purifica ll’aria
aria, produce frutti,
frutti
produce fiori. Tutte le piante possono suscitare in noi questo pensiero.
Anche le piante più modeste dell’albero compiono una fatica utile:
come veri e propri industriali, preparano sostanze nutritive. Pensiamo
alla patata,
patata al frumento,
frumento all
all’amido
amido, alla barbabietola,
barbabietola alla canna da
zucchero ecc.. E’ questa la natura della creazione.»
(Pag. 95-96)
Riforme in relazione alla
conformazione
f
i
attuale
tt l d
della
ll società
i tà
«La riforma essenziale
consiste
quindi
nel
mettere l’adolescente in
grado di acquisire la sua
indipendenza
economica.
Si tratta di creare una
«Scuola sperimentale di
vita
sociale».
Tale
«indipendenza»
indipendenza
ha, del
resto,
un
valore più
educativo che pratico;
essa è ancora più utile alla
psicologia dell’adolescente
che non alla sua vita
materiale »
materiale.»
(Pag. 112)
Per i bambini più piccoli
«Esercizi di vita pratica»
Fine educativo e non
utilitario
Sviluppo intellettuale
precoce
Essi stessi ci rivelano
l’esigenza essenziale del
loro sviluppo dicendoci:
«Aiutami a fare da solo!»
Riforme in relazione ai bisogni
g
vitali degli adolescenti
«Durante il difficile periodo dell’adolescenza, è
consigliabile
g
far vivere il ragazzo
g
fuori dal suo
ambiente abituale, dalla famiglia, in campagna, in un
luogo tranquillo, in mezzo alla natura. Qui, una vita
all’aria
all
ar a aperta, cure individuali,
nd v dual , un
un’alimentazione
al mentaz one
sana, debbono essere le prime condizioni per
l’organizzazione di un centro di studi e di lavoro. […]
La vita all
all’aria
aria aperta, al sole, una alimentazione
ricca di vitamine fornita dai campi vicini, sono ausili
preziosi per il fisico dell’adolescente, il silenzio, le
meraviglie della natura,
natura soddisfano i bisogni del suo
spirito favorendo in lui la riflessione e la
meditazione.»
(Pag. 114-115)
Pi
Piano
di studi
st di e di lavoro
l
«E’ impossibile stabilire a priori un programma
dettagliato di studio e di lavoro.
lavoro Ci limitiamo a
tracciare le linee generali: il programma si deve
definire
f n r gra
gradualmente,
ua m nt , pogg
poggiando
an o su
sull’esperienza.[…]
sp r nza.[…]
Il nostro piano mira prima di tutto a rendere
possibile la valorizzazione della personalità nelle
attuali
l condizioni
d
sociali.
l Tale
l educazione
d
non ha
h
quindi il diritto di ridurre l’istruzione alla sola
specializzazione in grado di assicurare un «buon
posto» per il futuro.»
(Pag. 119)
I metodi
«I metodi migliori sono quelli che
suscitano
il
massimo
interesse
nell’allievo
nell
allievo, che gli danno la possibilità
di lavorare da solo, di fare da sé le sue
esperienze,
i
e che
h
consentono
t
di
alternare g
gli studi con la vita p
pratica.»
(Pag. 129)
Dall’infanzia
Dall
infanzia
all adolescenza
all’adolescenza
Maria Montessori
Montessori, 1949
L’edizione
L
di i
f
francese
s con il tit
titolo
l ‘'D
De ll'enfant
f t à l'
l adolescent
d l s
t, 1948
Premessa al testo
«In questo lavoro, pubblicato al culmine della maturità intellettuale e
dell'impegno in campo pedagogico, Maria Montessori analizza le
caratteristiche psicologiche che contraddistinguono il periodo evolutivo
compreso tra
t la
l seconda
d infanzia
i f
i e l'adolescenza,
l' d l
sino
i alle
ll soglie
li della
d ll
maturità e della frequenza universitaria, individuando risposte
educative e didattiche pertinenti con le specifiche esigenze cognitive,
emozionali e sociali emergenti in queste p
particolari fasi evolutive.
D ll sue riflessioni
Dalle
ifl
i i emergono un quadro
d psicologico
i l i di grande
d interesse
i t
e attualità, indicazioni didattiche chiare e coerenti, nonché una
proposta curricolare e organizzativa di scuola secondaria centrata su
una p
preparazione
p
culturale "ampia,
p
profonda, completa",
p
p
attenta alla
esigenza prioritaria di
d fornire
f
ai giovani condizioni
d
concrete per la
l
costruzione della propria identità sociale e personale. Ne emerge un
modello di scuola che pone al centro dell'attenzione i bisogni
gg
"da cui dipende
p
il futuro dell'umanità",,
dell'adolescente,, un soggetto
come sottolinea l'autrice, ma che si trova ad attraversare una fase di
"cambiamento radicale nella sua persona", che richiede un "cambiamento
radicale
nella
sua
educazione".
Oltre che un class
classico
co della pedagog
pedagogia,
a, ill volume cost
costituisce
tu sce uno
stimolante e quanto mai attuale riferimento per quanti - insegnanti e
educatori - intendono impegnarsi in una azione di rinnovamento della
scuola centrata sulla valorizzazione dei processi psicologici dell'allievo e
sulla
promozione
della
sua
autonomia »
autonomia.
(M. Montessori, Dall’infanzia all’adolescenza, retro di copertina)
St tt
Struttura
 Prefazione
 Prima parte
parte: capitolo I
 Seconda parte: capitolo II
Prefazione
«Ill metodo
d Montessori si articola
l in quattro parti, che
h corrispondono
d
ai
quattro periodi dello sviluppo. Ciascuna di queste parti si pone su di un
piano diverso, benchè tutte seguano la stessa linea»
(P
(Pag.
21)
• Primo periodo
Il bambini fino a 7 anni
• Secondo periodo
Il bambini da 7 a 12 anni
• Terzo periodo
L’adolescente
L
adolescente da 12 a 18 anni
• Quarto periodo
Lo studente universitario
Prima parte
p
 I piani successivi
all’educazione
 Metamorfosi
 Carattere
morale
del
bambino dai sette ai dodici
anni
 I bisogni
g del bambino dai
sette ai dodici anni
 Passaggio all’astrazione Il ruolo dell'immaginazione
ovvero l'"uscita", chiave
della cultura
L
L’acqua
acqua
 Alcune esperienze di
chimica
 Il carbonio nella
natura
 Alcune nozioni di
g
chimica inorganica
 Alcune nozioni di
chimica organica
 Conclusione
I piani successivi all
all’educazione
educazione
 Alle diverse personalità del bambino devono corrispondere
piani di educazione successivi (scuola dell’infanzia, scuola
elementare, scuola secondaria, università)
 Diverse età > metamorfosi degli insetti
 I˚ piano di educazione: dalla nascita all’età di 7 anni
I primi due anni
Dai tre ai cinque anni
Il sesto e settimo anno
Periodo dai 7 ai 12 anni > periodo di vere e proprie
metamorfosi
Dai 12 ai 18 anni: è possibile affermare la stessa cosa
In ognuna
g
di q
queste fasi ritroviamo un essere in via di
sviluppo, che è ogni volta un individuo diverso
Metamorfosi
 Dai 7 ai 12 anni il bambino a bisogno di allargare il suo campo d’azione
 Gli sono necessari degli orizzonti più vasti per le sue esperienze sociali
 Non si può ottenere sviluppo se si lascia il bambino nell
nell’ambiente
ambiente dei
primi anni
 La scuola come ambiente chiuso non è più sufficiente per lui
 Mancano gli elementi per un pieno sviluppo della personalità
 Manifestazioni anomale del carattere > reazioni ad un ambiente
divenuto insufficiente
 «Dare
Dare a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio
Dio»
 Tela di un ragno > mente del bambino
 Compito degli adulti > rispettare questa costruzione interiore e le sue
manifestazioni che, talvolta, possono sembrarci inutili
 Secondo piano dell’educazione > passaggio dal piano sensoriale al piano
astratto
 Verso i 7 anni
anni:
- bisogno di astrazione e intellettualizzazione
- evoluzione verso la sfera intellettuale e morale
- sensibilità interiore > coscienza
- nasce nel bambino il concetto di giustizia
Carattere morale del bambino dai
sette
tt aii d
dodici
di i annii
 Tre caratteri: esigenza del
bambino di uscire da un
ambiente
chiuso,
passaggio
della sua mente a un p
piano
ano
astratto, nascita in lui del senso
morale
 Attraverso gli «esercizi di vita
pratica» il bambino ha raggiunto
la sua indipendenza
 Tali esercizi devono essere ora
trasportati su un altro piano
 Dall’esercitarsi
a
compiere
movimenti
si
passa
all’introduzione dei rapporti
morali, quelli che risvegliano la
coscienza
« Se lo scautismo ha ottenuto un
certo successo è proprio perché
porta principi morali in un gruppo di
bambini. Inoltre, pone l’accento su
ciò che si deve e ciò che non si deve
fare. E i bambini che aderiscono a
questi
gruppi
in
genere
non
commettono azioni
i i contrarie
i a ciò
iò
che non si deve fare. Vi è in ciò
un’attrattiva che è un punto di
partenza:
t
l nascita
la
it della
d ll dignità.
di ità […]
[ ]
Il fatto di trovarsi così riuniti, con
altri individui che hanno liberamente
accettato i principi di una società,
società
costituisce un’attrattiva essenziale
di questa società, i cui limiti non sono
più le pareti di una stanza,
stanza ma
soltanto quelli di ordine morale.»
(Pag. 38-39)
I bisogni del bambino dai sette ai
d d anni
dodici
Cosa fare, nella p
pratica con un bambino di sette anni?
 Capire questo bambino e aiutarlo nei suoi desideri
 Comprensione > punto di partenza
 Simpatizzare con questo ragazzino o ragazzina che sono cambiati,
cambiati sia
nell’aspetto esteriore sia nell’intimo della loro persona
 Il bambino entra nel mondo dell’astratto
 Tutto ciò che in precedenza lo aveva attratto solo sul piano sensoriale,
sensoriale lo
interessa ora da un punto di vista diverso
 Egli vuol sapere ciò che bisogna fare, si pone cioè il problema della causa e degli
effetti
ff
 Come dobbiamo aiutare il bambino piccolissimo che fa i suoi primi passi in
questo mondo, così dobbiamo aiutare il bambino che fa i suoi primi passi
nell’astrazione
 E’ essenziale per il bambino, in tutti i periodi della sua vita, disporre di
possibilità di attività proprie, al fine di conservare un equilibrio fra azione e
pensiero
 E’ osservando
d ognii cosa nell’universo
ll’ i
che
h deve
d
svilupparsi
il
i il bambino
b bi più
iù evoluto
l t
 Importanza dell’igiene personale
Passaggio all’astrazione – Il ruolo
dell’immaginazione
dell
immaginazione ovvero ll’ «uscita»,
«uscita» chiave
della cultura
«Quando ci proponiamo di preparare
i bambini a «uscire» dal luogo chiuso
in cui sono stati educati fino a sette
anni si presenta alla mente un vasto
anni,
quadro. Uscire da una stanza, da una
classe per recarsi nel mondo
esterno, significa ovviamente aprire
una porta
t immensa
i
all’istruzione.
ll’i t
i
E’
un avvenimento paragonabile a quello
che costituì , nella storia della
pedagogia,
p
g g , l’apparire
pp
del libro di
Comenio, Orbis Sensualium Pictus.
[…] Comenio ebbe l’idea – e sembra
che sia stata la prima pietra di un
nuovo metodo educativo – di offrire
la conoscenza dell’ orbis mediante le
immagini; la conoscenza doveva
risultarne
grandemente
accresciuta.»
i t
( Pag. 51)
« Quando
d ill bambino
b b
esce, è proprio ill
Mondo stesso che si offre a lui. Invece
di fabbricare degli oggetti che
rappresentano delle idee e rinchiuderli in
un armadio, facciamo uscire il bambino;
mostriamogli
le
cose
nella
loro
autenticità. Nel suo insieme, il mondo
ripete
i
sempre press’’ a poco gli
li stessii
elementi. […] Nessuno conosce tutte le
piante. Ma basta osservare un pino per
poter immaginare come vivono tutti gli
altri pini. […] Nessuno ha mai avuto sotto
gli occhi tutti gli insetti dell’universo; ma
il mondo si acquisisce psicologicamente
mediante
di t l’immaginazione.
l’i
i
i
Si studia
t di la
l
realtà del particolare, e poi si immagina
l’insieme.
Questo
particolare
può
crescere
nell’immaginazione
nell
immaginazione
e
raggiungere la conoscenza totale.»
(Pag. 52-53)
L’acqua
« Per cominciare, bisogna scegliere un elemento di grandi dimensioni, anche
quantitativamente, perché se un elemento è largamente rappresentato, vuol
dire che la sua funzione è importante.
p
Così l’acqua
q
è uno degli
g elementi p
più
grandiosi della terra. Diciamo anzitutto che molti animali vivono nell’acqua,
soprattutto negli oceani, e che questi animali presentano essi stessi un
particolare interesse. Dal momento che l’immaginazione non potrebbe mai
b t
bastare
a dare
d
un’idea
’id del
d l numero di questi
ti animali,
i li il sistema
i t
d i l grazie
decimale,
i
al quale si possono costruire dei numeri enormi, sarà d’aiuto; ed ecco come le
scienze matematiche vengono in aiuto all’immaginazione. Per dare un’idea di
queste quantità,
quantità si può dire che certi pesci depongono ogni anno 70 × 40 uova;
e si può aggiungere che altri animali, minuscoli, esistono in numero così enorme
che il numero più grande che un bambino potrebbe scrivere non ci si avvicina.
[[…]] La mente offrirà così all’immaginazione
g
un aiuto molto p
più reale che se si
dicesse semplicemente: «Questa quantità è molto grande, è enorme». […] Se si
esamina l’acqua la si trova sempre composta allo stesso modo; composizione
che può essere determinata esattamente, matematicamente. E da quanto
tempo l’acqua
l’
è cosìì composta? Probabilmente
P b bl
d sempre, e per sempre.
da
Perché? Se cambiasse anche minimamente, tutti gli esseri viventi che vi si
trovano morirebbero.
Ed ecco introdotto
i t d tt il problema
bl
vitale
it l dell’acqua.»
d ll’
( Pag. 62-63)
Suddivisione dello studio
d ll
dell’acqua
1/3
/
L acqua è un elemento di grande interesse.
L’acqua
interesse Bisogna che la
conosciamo.
1. Si presenta, come quasi tutti i corpi, in tre stati fisici solido, liquido,
gassoso
• Si manifesta nei suoi tre aspetti più comunemente che gli altri elementi
• Possiamo ottenere queste tre forme per mezzo del calore ( riscaldandola
e raffreddandola)
• La utilizziamo come parametro di misura per la temperatura
(0
0˚è
è il punto in cui ll’acqua
acqua si trasforma in ghiaccio,
ghiaccio 100
100˚ è il punto in cui
l’acqua si trasforma in vapore)
2. E’ un solvente
solvente:: alcune sostanze si sciolgono nell’acqua, e un volta sciolte,
spariscono
i
d ll vista
dalla
i
( per esempio,
i lo
l zucchero)
h
)
• La grande funzione cosmica dell’acqua è quella di sciogliere la pietra
• L’acqua si appropria del calcare, lo assorbe e lo trasporta via con sé
• Quest’ acqua trasporta una quantità di sostanze, fra l’altro grazie ai fiumi
Suddivisione dello studio
d ll
dell’acqua
2/3
/
3. Lo studio delle conchiglie acquatiche
• L’immensa varietà di forme e colori che la natura può assumere
essendo ogni specie diversa
• Esistono conchiglie così grandi da pesare 300 chilogrammi
• Ne esistono anche di minuscole,, esseri invisibili,, unicellulari,, che
costituiscono una specie di polvere, che accumulandosi forma
depositi calcarei
4. Lo studio dei coralli
• La funzione più importante è quella di assorbire il calcare
• Crescono e si moltiplicano
p
fino addirittura a creare delle isole e
vaste regioni (Oceano Pacifico)
• Per prosperare hanno bisogno di acque calde, calme e pulite,
hanno anch
anch’essi
essi la pretesa di vivere bene
Suddivisione dello studio
dell’acqua 3/3
5. Le correnti marine
• Osservare il loro tracciato su una cartina geografica
• La caratteristica che ogni corrente va sempre verso un senso
• Fattori esterni: la temperatura, il sole, l’attrazione solare o
lunare
• L’importante lavoro dei pesci che attirano l’acqua dall’alto in
basso e poi la rimandano dal basso in alto
• La diversità delle correnti (calde e fredde, più leggere e più
pesanti, parallele o tortuose)
• La forza centrifuga formate dal movimento circolare delle
correnti
• Esaminare l’acqua da un altro punto di vista > la chimica
Alcune esperienze di chimica
«Versiamo quindi in una provetta dei liquidi di peso
diverso – e qui introduciamo il termine «peso
peso
specifico» Il mezzo migliore per capire questo
specifico».
specifico
termine è quello di vedere i diversi liquidi
sovrapposti: al fondo della provetta abbiamo
mercurio; sopra versiamo acqua, poi olio e infine
alcool metilico.»
(Pag. 75)
«Prendiamo altre due provette: nell
nell’una
una poniamo
acqua e zucchero cristallizzato, e nell’altra acqua e
amido. Lo zucchero cristallizzato si scioglie
lentamente: si potrebbe dubitare della sua
solubilità
l bili à nell’acqua;
ll’
ma se lo
l riscaldiamo,
i
ldi
tutto lo
l
zucchero sparisce subito. Invece di una soluzione a
freddo, otteniamo una soluzione a caldo.[…]
freddo
caldo
Quanto
al nostro amido,
amido non è ancora sciolto,
sciolto neppure se
agitiamo la provetta; esso rende l’acqua opaca: è in
«sospensione». Quindi, una soluzione può essere
colorata , ma restare trasparente, mentre se il
li id
liquido
contiene
ti
una sostanza
t
i
in
sospensione
i
(Pag. 76)
diventa opaco.»
Il carbonio nella natura 1/3
«Questi quattro elementi sono come la chiave dell’universo»
Sono facili da ricordare, perché hanno
rispettivamente 1, 2, 3 e 4 linee, e fanno
pensare un po’ a delle chiavi. Sono elementi che
sii abbracciano
bb
i
i
irresistibilmente.
i ibil
Così, l’idrogeno abbraccia l’ossigeno; e
l’ossigeno, che ha due braccia, può afferrare
due idrogeni;
g
si ottiene così l’acqua
acqua.
q
H2O
Invece il carbonio, che ha quattro braccia, si
serve di due braccia per afferrare ognuno
dei due ossigeni, e si unisce ad essi per
formare l’anidride
’anidride carbonica
carbonica.
CO2
Il carbonio nella natura 2/3
«La
L chimica
hi i è lo
l studio
t di dei
d i corpii nuovii che
h sii vanno creando»
d
L’azoto che ha tre braccia, si combina con tre
idrogeni e forma un composto abbastanza
idrogeni,
importante: l’ammoniaca
ammoniaca.. L’ammoniaca è la
forma ultima assunta dalle sostanze azotate
dell’organismo
g
quando si decompongono.
q
p g
NH3
Acido nitrico
nitrico: l’azoto (in questo caso) ha cinque
braccia; con quattro di
d esse afferra
ff
d
due
ossigeni, che hanno due braccia ciascuno.
L’ultimo braccio dell’azoto afferra il braccio di
un altro
lt ossigeno,
i
che
h a sua volta,
lt afferra
ff
un
idrogeno.
HNO3
Rappresentiamo il calcio come l’immagine qui di
fianco, dotata di due braccia. Ritroviamo
questo elemento anche nella formula del
carbonato di calcio.
Ca
Il carbonio nella natura 3/3
Il carbonio che ha quattro braccia tiene
con due mani un ossigeno che ne ha due, e
con le altre due mani libere tiene due
ossigeni La mano libera che rimane a
ossigeni.
ciascuno di essi afferra un atomo di
calcio.
CaCO3
carbonato di calcio
Quando l’acqua (piovana contenente CO2)
reagisce con il carbonato di calcio, il
carbonio ne approfitta
pp
per
p afferrare due
ossigeni sotto forma di anidride
carbonica; la sostanza che rimane, il
bicarbonato di calcio, è solubile
nell’acqua, che può trascinarlo con sé.
Ca(HCO3)2 bicarbonato di calcio
Alcune nozioni di chimica
i
inorganica
i
Il bambino saprà intendere questi problemi? Potrà capire le
molecole
l
l e l’atomo?
l’
? Che
Ch cosa capirà
i à di queste formule?
f
l ?
«Ci sembra impossibile che possa seguire lo studio della teoria atomica. Ma in
questo momento non si tratta di presentargli una scienza: si tratta di
offrirgli un seme capace di svegliare in lui un interesse che si svilupperà solo
più tardi. Raccomandiamo soprattutto di non dare troppe spiegazioni, ma
piuttosto di dare nomi precisi […] Bisogna avere il coraggio di usare il più
possibile
ibil termini
t
i i precisi,
i i e più
iù questi
ti termini
t
i i sono difficili,
diffi ili più
iù sono attraenti
tt
ti
per il bambino. Potremo allora dire che l’idrogeno è monovalente, l’ossigeno
bivalente ecc. Ed è così più facile esprimersi invece di dire che hanno 1, 2,3
q , la p
pietra – deriva da q
questi atomi che si
braccia. [[…]] Tutto il creato – l’acqua,
cercano, si uniscono e insieme procedono a una nuova creazione; e questi
atomi cercano sempre gli stessi corpi: gli stessi, non altri. I limiti sono retti
da leggi; e tutti questi particolari della creazione costituiscono un tutto
meraviglioso che non mancheremo di fare osservare ai bambini.
meraviglioso,
bambini […]
[ ] Il
metodo sperimentale permette di assistere veramente alla creazione di una
sostanza, come per il carbone: è un fatto squisitamente sensoriale, che
suscita l’interesse nel bambino. Non occorre per ora penetrare più a fondo
nello
ll studio
t di della
d ll chimica
hi i
i
inorganica
i
alla
ll quale
l appartengono
t
t tti i corpii
tutti
minerali.»
(Pag. 88‐90)
Alcune nozioni di chimica
organica
i 1/3
«Possiamo presentare persino alcune nozioni di chimica organica: si pensa in
generale
l – e a torto
t t – che
h sia
i più
iù difficile,
diffi il
t t che
tanto
h non la
l sii insegna
i
prima
i
dell’Università. Ma se la presentiamo in forma visiva, perché alcune formule di
chimica organica dovrebbero essere più difficili di altre?»
(Pag. 90)
C2H4O2 Acido acetico
C4H8O2 Acido butirrico
(si differenzia dalla precedente
formula solo perché vi sono due
fratelli di carbonio in più)
Alcune nozioni di chimica
organica
i 2/3
Passiamo poi a quella dell
dell’acido
acido palmitico,
palmitico
che comporta una lunga catena di atomi di
carbonio.
C16H32O2
Acido palmitico
Esistono
anche
formule
più
complicate i cui gli atomi di carbonio
complicate,
non sono rappresentati come fratelli
che si tengono per mano; vi compare
una nov
novità,
tà, oss
ossia
a alcun
alcuni atom
atomi d
di
ossigeno che si infiltrano.
((C6H10O5)n Amido
m
C6H12O6 Glucosio
Alcune nozioni di chimica
organica
i 3/3
«Ecco ora una figura schematica che costituisce un esempio di correlazione: è
un albero,
albero con le radici
radici, il tronco
tronco, i rami e le foglie
foglie.»
»
(Pag. 95-96)
«L’albero infatti trae il suo nutrimento dalla terra
attraverso le radici. La chimica consente di scoprire che le
radici dell’albero assorbono sostanze nutritive, di cui le
principali sono l’acqua e l’azoto. […] All’altra estremità del
nostro albero si trovano le foglie verdi. La sostanza che
conferisce loro questo colore si chiama clorofilla e ha il
p
di assorbire l’anidride carbonica dell’aria – che è un
compito
veleno emesso continuamente da tutti gli animali e persino
dalla terra – e di scomporla, trattenendone il carbonio e
liberando l’ossigeno.[…] E’ proprio per questo che le foglie
sono n
necessarie
c ssar
all’assorbimento
a
assor m nto del car
carbonio
on o e a
alla
a
purificazione dell’aria. Ma la clorofilla da sola non sarebbe
in grado di compiere questo lavoro; le occorre una
collaborazione, quella dei raggi solari[…] Dal contatto con i
microbi nascono tante belle e buone cose: fiori,
fiori
frutti…Come è generoso questo albero! Prepara il carbonio,
purifica l’aria, produce frutti, produce fiori. Tutte le piante
possono suscitare in noi questo pensiero. Anche le piante più
modeste dell
dell’albero
albero compiono una fatica utile: come veri e
propri industriali, preparano sostanze nutritive. Pensiamo
alla patata, al frumento, all’amido, alla barbabietola, alla
canna da zucchero ecc.. E’ questa la natura della creazione.»
Parte seconda
 Il bambino della Terra
- Considerazioni
generali
-R
Riforme
forme in
n relaz
relazione
one
alla conformazione
attuale della società
- Riforme in relazione
ai bisogni vitali degli
adolescenti
 Piano di studi e di
lavoro
- Cure morali
- Cure fisiche
- Programma e
metodi
m
- I metodi
- Considerazioni
pratiche
 La funzione
dell’Università
Il bambino della Terra
Considerazioni generali
• Le scuole, così come sono oggi, non rispondono né alle necessità dell’adolescenza,
né
é all tempo
t mp nell quale
l viviamo
i i m
• Se una riforma della scuola secondaria non può, da sola, risolvere tutti i problemi
della nostra epoca, essa deve costituire una tappa necessaria e contribuire alla
ricostruzione della società
• Il problema dell’educazione presenta oggi un’importanza di carattere generale
• L’educazione degli adolescenti riveste un’importanza capitale poiché questo è il
periodo in cui il bambino diventa uomo, cioè un membro della società
• La natura doveva costituire l’interesse preponderante del bambino fino ai 12 anni;
dopo i 12 anni dobbiamo sviluppare in lui la sensibilità verso la società
• Scuola secondaria > ostacolo allo sviluppo
pp fisico degli
g adolescenti
• Dal punto di vista psicologico l’adolescenza è un’età critica: è l’età dei dubbi e
delle esitazioni; delle emozioni violente, dello scoraggiamento
• Si è chiamata q
quest’epoca
p
«rinascita»
l’individuo ridiventa un neonato sociale
• Cambiamento radicale della persona > cambiamento radicale della sua educazione
• Esistono due tipi di difficoltà da considerare:
Inerenti alla conformazione attuale
della società
Derivanti dalle esigenze vitali
dell’adolescente
Riforme in relazione alla
conformazione
f
i
attuale
tt l d
della
ll società
i tà
«La
L
riforma
if
essenziale
i l
consiste quindi nel mettere
l’adolescente in grado di
acquisire
l
la
sua
indipendenza economica. Si
tratta
di
creare
una
«Scuola sperimentale di
vita
sociale».
Tale
«indipendenza»
indipendenza
ha,
del
resto,
un
valore
più
educativo che pratico; essa
è ancora più utile alla
psicologia dell’adolescente
che non alla sua vita
materiale »
materiale.»
(Pag. 112)
Per i bambini più
ù piccoli
«Esercizi di vita pratica»
Fine educativo e non utilitario
Sviluppo
pp intellettuale precoce
p
Essi stessi ci rivelano
rivelan
l’esigenza essenziale del loro
sviluppo dicendoci:
«Aiutami a fare
f
da
d solo!»
l !
Riforme in relazione ai bisogni vitali
degli adolescenti
«Durante il difficile periodo dell’adolescenza, è
consigliabile far vivere il ragazzo fuori dal suo
ambiente abituale,
abituale dalla famiglia,
famiglia in campagna,
campagna in un
luogo tranquillo, in mezzo alla natura. Qui, una vita
all’aria
all
ar a aperta, cure individuali,
nd v dual , un
un’alimentazione
al mentaz one sana,
debbono
essere
le
prime
condizioni
per
l’organizzazione di un centro di studi e di lavoro. […] La
vita all’aria
ll
aperta, all sole,
l una alimentazione
l
ricca di
vitamine fornita dai campi vicini, sono ausili preziosi
per il fisico dell
dell’adolescente
adolescente, il silenzio,
silenzio le meraviglie
della natura, soddisfano i bisogni del suo spirito
favorendo in lui la riflessione
f
f
e la m
meditazione.»
.
(Pag. 114-115)
Piano di studi e di lavoro
«E’ impossibile stabilire a priori un programma dettagliato di studio e di
lavoro. Ci limitiamo a tracciare le linee generali: il programma si deve
definire gradualmente, poggiando sull
sull’esperienza.[…]
esperienza.[…] Il nostro piano mira
prima di tutto a rendere possibile la valorizzazione della personalità nelle
attuali condizioni sociali. Tale educazione non ha quindi il diritto di ridurre
l’istruzione alla sola specializzazione
p
in g
grado di assicurare un «buon
posto» per il futuro.»
(Pag. 119)
Due p
principi
p sono essenziali:
Non è necessario, per riposarsi,
ricorrere a «vacanze», queste
ultime possono essere
procurate dalla molteplicità
delle attività e dalla varietà
degli interessi
Lo studio risponde a un
«bisogno dell
dell’intelligenza»
intelligenza»
Cure morali
• Cure morali
rapporti da stabilire fra gli alunni, gli
insegnanti e l’ambiente
• Gli insegnanti devono avere il massimo rispetto per queste
giovani personalità
• E’ nel segreto dell’adolescente che risiede l’intima vocazione
dell’uomo
• Mai trattare gli adolescenti come bambini
• Lasciare ai giovani abbastanza libertà perché essi possano
agire secondo ll’iniziativa
iniziativa personale
• Anche l’azione individuale deve tuttavia essere circoscritta
entro certi limiti e sottoposta ad alcune regole, necessarie e
sufficienti
ffi i ti per mantenere
t
l’ di e assicurare
l’ordine
i
il progresso
• L’ambiente deve favorire «la libera scelta»
• Fare anche spazio al bisogno di solitudine e di calma > due
necessità dell’adolescente
Cure fisiche
• Cure fisiche
attenzione particolare
• Periodo di crisi > l’organismo intero si attiva
• Il corpo cresce rapidamente,
id
t ma non a ritmo
it
uniforme:
if
d quii
da
uno squilibrio funzionale
• Si p
può dividere l’adolescenza fisica in tre p
peridi:
- Sviluppo delle gambe;
- Sviluppo del busto, e in particolare del torace;
- Sviluppo della forza muscolare.
• Speciale attenzione all’alimentazione, abbondante e nutriente
• Alcool e tabacco > banditi dalla vita degli adolescenti
• La vita all’aria aperta e al sole, i bagni, il nuoto devono essere
più frequenti, quasi come in un sanatorio
Programma e metodi
Il programma generale degli studi può essere suddiviso in tre parti.
Occorre:
Aprire la via alle
possibilità
bl àd
di
espressione personale
a) La musica
musica:
esecuzione di
brani, canti corali;
b) La lingua
lingua: dizione,
dizione
letture, poesie;
c) Lavori artistici
artistici:
gn , p
plastilina,
n ,
disegno,
le rappresentazioni
solide
Rispondere a quelli che
noi consideriamo gli
elementi creatori
dell’essere psichico
nell’uomo
n
u m in
ng
generale
n
a) L’educazione
L educazione morale,
morale
costruisce le basi
dell’equilibrio spirituale
b) La matematica:
matematica in
quanto l’intelligenza
umana è un’intelligenza
matematica
c) Le lingue
lingue: lo sviluppo del
linguaggio fa parte della
personalità stessa
Mettere
l’adolescente in
contatto con la civiltà
attuale offrendogli
una cultura generale,
anche p
per mezzo
dell’esperienza
a) Studio della terra e
della vita della
Natura
b) Studi relativi al
progresso umano e
alla formazione della
civiltà attraverso le
scienze fisiche,
chimiche ecc
c) Storia dell’umanità
I metodi
«I metodi migliori sono quelli che
suscitano il massimo interesse
nell’allievo
nell
allievo, che gli danno la possibilità
di lavorare da solo, di fare da sé le sue
esperienze,
i
e che
h consentono
t
di
alternare g
gli studi con la vita pratica.»
p
(Pag. 129)
Considerazioni pratiche
p
Un piano può realizzarsi solo per gradi
P li
Parliamo
di una scuola
l per alunni
l
i normali,
li ma dove
d
i fanciulli
f
i lli lenti,
l ti
ritardati, o che semplicemente soffrono di qualche anomalia
psichica, come timidezza o blocchi mentali, siano sicuri di trovare
un aiuto efficace
Gli insegnanti devono avere la possibilità di vivere nella scuola
stessa, assumendosi in parte il lavoro di conduzione e partecipando
alla vita quotidiana dell’istituto
E’ necessario
i instaurare
i t
una disciplina
di i li severa tanto
t t per il personale
l
addetto all’istituto quanto per gli allievi, in modo da assicurare
l’ordine della vita interna e l’unità degli obiettivi
Gli insegnanti devono: avere una mente aperta,
aperta essere pronti a
prendere parte attiva alla vita della scuola, apportandovi il proprio
contributo
Oltre ai docenti è necessario aggiungere
gg g
dei tecnici, p
per esempio
p
un esperto di
d agricoltura
l
e giardinaggio,
d
un altro
l
che
h insegni a
condurre la Bottega e la Foresteria, un insegnante per le attività
artistiche…
L’istituto
L
istituto dovrà crescere con la collaborazione delle famiglie,
famiglie dei
tecnici e degli allievi stessi.
La funzione dell’Università
dell Università
L’Università
L
si p
pone in una p
posizione diversa rispetto
p
a q
quella
delle altre scuole: l’Università è una scuola per adulti
L’Università si presenta come il prolungamento delle altre scuole
E’ il p
posto in cui si dovrebbe p
prendere coscienza delle p
proprie
p
responsabilità,
bili à del
d l proprio
i ruolo
l
Prima le Università erano veramente «centri di cultura» da dove
si irradiava la civiltà, con fini universali
C iti alle
Critica
ll Università
Uni
sità di oggii > semplici
s mpli i scuole
s
l professionali
p f ssi n li
La decadenza delle scuole di oggi non deriva da una diminuzione
di cultura impartita agli adolescenti, ma dalla mancanza di
corrispondenza tra ll’organizzazione
organizzazione di questi istituti e i bisogni
attuali
L’educazione mira non solo alla cultura, ma anche allo sviluppo
dell’uomo
La vera caratteristica dell’Università è insegnare a studiare
Uomo laureato > sa navigare meglio sull’oceano della cultura
Un grande vantaggio, per un vero studente, sarebbe conquistare
l’i di
l’indipendenza
d
economica
i durante
d
t gli
li studi
t di universitari
i
it i