PRESENTAZIONE - Basi Pilates Italia

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PRESENTAZIONE - Basi Pilates Italia
PRESENTAZIONE
IL PILATES
Se fino a qualche anno fa questa disciplina, almeno in Italia, veniva considerata una tecnica riabilitativa o un
metodo di allenamento per atleti, sempre più persone oramai si avvicinano al Pilates e i numeri lo
confermano: in Italia il numero dei praticanti è aumentato del 70% in dieci anni e in base ai dati della Pilates
Method Alliance più di 12 milioni di persone lo praticano nel mondo.
La lista delle celebrities che lo praticano è così estesa che è quasi più difficile trovare chi non ne declami i
benefici: veterane come Madonna, Uma Thurman e Julia Roberts seguite da Michelle Obama, Kate
Winslet e Lady Gaga ma anche le nostre Luciana Littizzetto ed Elena Santarelli sono solite pubblicare sui
propri profili social le sedute di allenamento. Ci sono poi atleti come David Beckam e gli All Blacks
neozelandesi che sfatano il mito che sia una disciplina al femminile. Non solo infatti è stato un uomo, Joseph
Pilates a creare il metodo che porta il suo nome, ma sono stati proprio gli uomini i primi a praticare questa
ginnastica, quando durante la Prima Guerra Mondiale Pilates venne fatto prigioniero con altri tedeschi in un
campo inglese dove continuò ad insegnare il suo programma di attività fisica e cominciò a concepire un
attrezzo per aiutare i malati nella riabilitazione, partendo dalla struttura di un letto di ospedale.
Joseph Pilates, atleta e ginnasta tedesco, aprì il primo studio a New York nel 1926 assieme a sua moglie
Clara. Ispirandosi alla danza, allo yoga, alle discipline orientali nonché a tutte le varie forme di movimento,
diede alla disciplina il nome di Contrology, in quanto si riferiva al controllo dei muscoli per aumentare
agilità, resistenza e flessibilità. Le basi dalle quali non si può prescindere sono respirazione, baricentro,
concentrazione, precisione, controllo e fluidità del movimento. Gli esercizi sono eseguiti a terra su un
materassino - matwork - ma anche su attrezzi messi a punto dal suo fondatore – Universal Reformer,
Cadillac e Wunda Chair. Il punto centrale del suo insegnamento e dei suoi scritti è che l’equilibrio del
corpo, della mente e dello spirito porta verso la postura ideale, senza cui il corpo manca della sua
forza vitale.
Si ottengono tramite questo metodo notevoli risultati sul tono muscolare senza aumentare la massa, si
rinforzano i muscoli dell’addome e del tronco che permettono di correggere e prevenire il mal di schiena, si
aumentano la coordinazione, la flessibilità, la forza, l’equilibrio e l’armonia di tutto il corpo. Ottimo per
integrare la preparazione atletica degli sportivi, amato dai ballerini e dalle star perché allunga e scolpisce la
figura, eccezionale per migliorare la postura, utile per le donne sia in gravidanza che dopo il parto, indicato
per gli anziani che ritrovano forza ed elasticità, il Pilates è rivolto a persone di tutte le età.
C’ è un punto su cui purtroppo non ci si sofferma abbastanza: i benefici che si ottengono dipendono in modo
significativo dalla preparazione dell’insegnante e dalle modalità in cui avviene l’apprendimento.
J. Pilates non registrò un marchio a tutela del suo metodo e così dopo la sua morte nel 1967 si è venuto a
creare un “mercato libero” di istruttori, con il rischio di avere a che fare anche con figure non adeguatamente
preparate. Esistono tuttavia in Italia e nel mondo alcune scuole professionali fondate dai pochi allievi
diretti del maestro o loro discendenti che hanno cercato di mantenere il suo insegnamento e creato un
programma di studio professionale con certificazione finale. J. Pilates certificò solo due insegnanti durante la
sua vita, Kathy Stanford - Grant e Lolita San Miguel. Con entrambe ha studiato e si è perfezionato Rael
Isacowitz.
RAEL ISACOWITZ E ILARIA PULIDORI
Sessant’anni di cui trenta dedicati al Pilates, alla trasmissione e alla condivisone del proprio lavoro, il
maestro dei maestri di Pilates, attraverso il suo insegnamento, i suoi libri e i suoi dvd ha ispirato gli
insegnanti di Pilates di tutto il mondo. Kathy Stanford- Grant ha detto di lui che è “ ’insegnante che Joseph
Pilates avrebbe voluto per continuare il suo lavoro” e il suo Pilates, tradotto in italiano come Manuale
tecnico del Pilates, è stato scelto come miglior libro, non scritto da Joseph.
Nato in Sudafrica, cresciuto e formatosi in Israele e poi in Inghilterra, con un background da ballerino, atleta
e yoga Rael Isacowitz si avvicina al Pilates nel 1978 e fonda nel 1989 BASI Pilates, acronimo di Body Arts
and Science International. Divenuta una delle accademie più famose al mondo, diffusa in 30 paesi, ha il
suo quartier generale a Costa Mesa in California, conta più di 100 studi nel mondo ed oltre 10.000
insegnanti certificati. A rappresentarlo in Italia Isacowitz ha scelto Ilaria Pulidori che nel 2004 ha fondato
lo studio Pilates in Tuscany e nel 2011 ha incontrato Rael Isacowitz, un incontro che le ha letteralmente
cambiato la vita e che ora, dopo cinque anni culmina con la venuta di Isacowitz a Prato, che darà a molti la
possibilità di conoscere il Pilates, raccontato da uno dei suoi maggiori maestri.
BASI Pilates conserva il repertorio classico e l’essenza del lavoro di Joseph e Clara Pilates integrandolo
con l’esperienza contemporanea e la conoscenza scientifica; del resto quando i coniugi Pilates
avviarono negli anni ’20 il primo centro negli Stati Uniti subito dopo il loro arrivo dalla Germania, non c’erano
computer a curvare le spalle né le auto a limitare il movimento, né tanta gente che si lamentava per il mal di
schiena come fa oggi l’80 % delle persone.
È l’approccio che rende unico questo metodo di apprendimento e che ha cambiato il mondo del Pilates: un
mix di arte e scienza, che lavorano in maniera sinergica. Ogni movimento ha un aspetto scientifico e
quindi anatomico e fisiologico, ma anche artistico e quindi estetico e psicologico. L’obiettivo da
raggiungere è un livello di perfezione di qualità tecnica ed estetica del movimento che ha il suo fulcro nella
connessione mente-corpo. Tutto parte dalla persona che si ha di fronte, in base alla quale viene studiato un
programma personalizzato che permette di rinforzare i muscoli senza appesantirli, di migliorare l’elasticità
e tonificare ogni parte del corpo, per raggiungere un’armonia che è fisica e mentale.
Insegnanti e appassionati della disciplina provenienti da tutta Italia, da Olanda, Spagna e Grecia, si
ritroveranno per seguire il Mentor Program (25-27 febbraio) e il Pilates day (28 febbraio) per migliorare le
proprie capacità tecniche, ma non solo.
Chi lo incontra rimane affascinato dal carisma, dall’ intelligenza e dalla disponibilità a condividere le sue
conoscenze, in sintesi dalla sua passione. Come ha ribadito in più occasioni “..gli insegnanti non hanno
bisogno di me per imparare nuovi esercizi, possono imparare da libri, DVD, youtube e altri mezzi. Io porto in
questo corso i miei anni di esperienza e la mia passione per il metodo Pilates. Questo è quello che voglio
condividere. Il repertorio molto avanzato è solo un mezzo verso un fine, non il fine stesso”.
E’ sufficiente osservarlo per qualche minuto e si rimane attratti dall’intensità comunicativa del suo sguardo,
dalla sua rassicurante fisicità, specchio di una profonda armonia spirituale. È stato chiamato “il sorriso del
Pilates” per il suo atteggiamento positivo, per la sua apertura e quel senso di familiarità che riesce a
trasmettere ai suoi allievi.
Sono proprie queste doti che hanno affascinato Ilaria Pulidori. Un passato di ballerina classica, nel 2001
lasciata la danza, si avvicina al Pilates e pur frequentando le migliori scuole di Pilates, sente sempre che c’è
qualcosa che non la soddisfa appieno, finché nel 2011 incontra Rael a Costa Mesa e capisce che c’è un
modo diverso per perfezionarsi e insegnare Pilates che è fatto di “… precisione e comprensione profonda
dei principi ai quale J.Pilates è arrivato intuitivamente”.
Tra Ilaria e Rael nasce subito una grande sintonia, Isacowitz rimane colpito dall’abilità di Ilaria, tanto che non
esita a dire di lei che è la “miglior mover con cui abbia mai lavorato e seguirla negli esercizi è per lui
come porgere uno Stradivari a un violinista”. Una consacrazione che fa ancora tremare la voce a Ilaria
che non smette mai di imparare per migliorare se stessa e mettere a disposizione del suo staff di insegnanti
e di praticanti le sue straordinarie capacità e una versione del Pilates che rispetti i principi del metodo ma
che sia al tempo stesso innovativa.
Per queste ragioni in occasione di questo evento verranno presentate in anteprima nazionale le nuove
attrezzature BASY Systems, progettate da Rael Isacowitz. Strumenti pensati, progettati e studiati sui
principi della biomeccanica con l’obiettivo di un dialogo armonioso tra corpo umano e macchina che
troverà la sua cornice ideale nella contemporaneità architettonica dell’auditorium della Camera di
Commercio.
PILATES E MINDFULNESS
Ospitare in città una personalità di così elevato spessore umano e professionale come Isacowitz e riservare
la possibilità di incontrarlo soltanto agli “addetti ai lavori” sembrava un’occasione mancata, da qui l’idea di
un momento di confronto aperto a tutti, moderato da Silvia Antares Rivelli, psichiatria, psicoterapeuta
e istruttrice Mindfulness del Centro Olos di Firenze.
L’incontro dal titolo Pilates e Mindfulness, il dialogo corpo mente per il benessere della persona,
patrocinato dal Comune di Prato, Assessorato alle politiche economiche, sarà l’occasione per riflettere
su un approccio olistico a discipline come meditazione, yoga e appunto Pilates. Medici e psicologi
concordano sugli assoluti benefici di queste pratiche che, con il lavoro su corpo e mente, consentono di
ridurre il peso dello stress, eliminano le tensioni che procurano malessere psichico e migliorano la capacità
di concentrazione.
Isacowitz ne è un sostenitore convinto: “ Pilates descrive il suo metodo come totale coordinamento di
mente e corpo. Spesso si sottolinea l’aspetto fisico del Pilates. È l’aspetto più facile da spiegare
perché il corpo è qualcosa di tangibile, ma se si vuole approfondire e capirlo, bisogna approfondire
gli aspetti che coinvolgono la mente: la consapevolezza, il respiro, l’equilibrio, il controllo, il flusso,
l’armonia. Non si possono raggiungere questi risultati senza mindfluness, senza l’attenzione
consapevole”.
Questa relazione è stata scientificamente confermata anche dalle ricerche sull’imaging biomedico del
cervello che rivela cambiamenti nel cervello che si verificano come conseguenza dei cambiamenti nel corpo
e viceversa.
Il metodo Pilates è più di una serie di esercizi, si tratta di un approccio alla vita.
Il segreto degli effetti positivi risiede nei suoi principi. Joseph Pilates sognava che il suo metodo fosse
insegnato in tutte le scuole perché riteneva che fosse in grado di influenzare positivamente la
società, peccato che lui e sua moglie Clara non poterono assistere alla diffusione straordinaria del suo
metodo di cui Rael Isacowitz è uno dei massimi maestri mondiali.