sport - spettacolo - Il Giornale del Lazio
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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Fondato nel 1984 da Ben Jorillo Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO COPIA OMAGGIO Anno XXXIII N.2 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 2 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 Sabato e domenica 28 e 29 gennaio 2017 presso l’ex Cral Simmenthal “DODICESIMO ROUND. LA VITA SUL RING E FUORI” La storia del pugile apriliano Mario Sanna, in scena dove iniziò la sua carriera sportiva che lo portò ad alzare la cintura di campione italiano dei leggeri j. dei professionisti di Nicola Gilardi e Gianfranco Compagno “Dodicesimo Round. La vita sul ring e fuori”. È questo il titolo dello spettacolo teatrale ispirato alla vita di Mario Sanna, pugile di origini sarde, che ha iniziato la sua carriera pugilistica proprio ad Aprilia, terra nella quale vive ancora oggi. Lo spettacolo si svolgerà il 28 e 29 gennaio all’ex Cral Simmemthal G.A.Sada, luogo nel quale Sanna ha iniziato la sua carriera professionistica. Nato ad Anela il 5 ottobre 1945, Mario Sanna, era terzo di sette figli, secondo dei maschi e si trasferì ad Aprilia, insieme alla famiglia nel 1964, quando il padre abbando- Dilda - Sanna nò una mezzadria ad Albano, per poi darsi all’attivita di allevatore di bestiame. L’INCONTRO COL PUGILATO - La passione per il pugilato nacque per caso, come un gioco tra ragazzi. «Siamo arrivati ad Aprilia a metà luglio – racconta Sanna -, tra ragazzi si giocava a fare la lotta. Un mio amico, Pasquale Campoli, mi disse ”a cazzotti vinco io” invitandomi in palestra. Ho iniziato con Otello Donati al Cral». OTELLO DONATI IL MAESTRO - Conosciuto poco dopo i 18 anni, Otello Donati è stato per Mario Sanna l’allenatore di tutta la sua carriera: «La mia carriera è durata una decina d’anni. Con lui ho perso solo un paio d’incontro. C’è un rapporto di fiducia importante». Una conoscenza che ha valicato i confini del ring, visto che oggi, a 93 anni Donati chiama ancora per telefono Sanna. Nonostante la poca pratica pugilistica, Sanna iniziò già dai primi incontri a dimostrare il suo talento: «Il primo incontro l’ho fatto a San Giovanni Laterano nel gennaio del 1965, contro un pugile romano, molto bravo. Purtroppo lui è durato poco, non ricordo se lo buttai giù al primo o secondo round». Già nel 1965 arrivò il primo titolo: «In quello stesso anno feci il campionato regionali che vinsi con 4 ko su 4 incontri - racconta l’ex pugile -. Divenni Campione italiano dei pesi leggeri nella categoria novizi, dai 16 ai 21 anni». Dal 1966 al 1967 Mario Sanna svolse il servizio di Leva, tra Casal Monferrato ed Orvieto. Come lui stesso racconta qualche scazzottata gli costò tre mesi di lavoro nelle cucine della caserma piemontese. In quel periodo, comunque, ha continuato a combattere nella squadra militare, dove per la poca esperienza ha avuto un andamento altalenante. Finito il servizio di leva ha poi iniziato ad affinare le sue doti pubblicistiche. L’attività pugilistica, comunque, andava di pari passo con il lavoro: «Attaccavo alle 7 la mattina e staccavo alle 6 – racconta Sanna -. La sera mi allenavo e tornavo vero le 10. Quando avevo gli incontri mi alzavo alle 4 di mattina per allenarmi e poi alle 7 andavo a lavorare». IL TITOLO ITALIANO DILETTANTI – I primi successi iniziano ad arrivare già nel 1967, quando da dilettante vince il Guanto d’Oro a Genova. Si tratta di un riconoscimento dato al vincitore di un torneo tra i migliori dilettanti della prima serie. L’anno successivo, nel 1968, diventa campione regio- nale e italiano dilettanti. Nel 1968 arriva anche a partecipare alle Olimpiadi di Città del Messico, dove però partecipò soltanto come riserva, senza mai combattere. A quella competizione, infatti, arrivò con i postumi di una rottura ad una mano. Il suo è comunque un ricordo felice: «Un’ esperienza bellissima. Non la ripetei perché alla mia epoca, le Olimpiadi si facevano una volta sola». Mario Sanna Donati - Sanna -Bellagamba mente l’ultimo incontro. «Mi hanno convinto a fare un incontro ad Aprile del ’75 al quale non ero tanto preparato. Si combatteva a Milano, contro un italoamericano. Combattei soltanto per la borsa. La carriera si concluse con un Non Contest. Voleva battermi solo perché avevo un nome». La carriera di Mario Sanna si chiuse con un bottino importante, 14 vittorie, di cui 7 per KO, 3 sconfitte e due pareggi. La sua è stata e continua ad essere una figura importante, sia dal punto di vista sportivo che non. Lo spettacolo avrà il grande valore di dare luce ad un uomo che col suo esempio può essere d’aiuto a tanti giovani. Foto archivio: L. Balducci/ G. Compagno IL PROFESSIONISMO – La carriera da professionista per Sanna inizia proprio al Cral di Aprilia il 25 Gennaio del 1969, quando batté per KO Tecnico il pugile Ottorino Dilda. Quella sera doveva incontrare Anton Villasantes, che diede forfait per un infortunio. Nel 1971 arriva la vittoria del Campionato Italiano Pesi Leggeri nell’incontro che lo ha visto vincitore contro Ugo Poli il 18 Agosto 1971. L’ULTIMO INCONTRO «Ho smesso quando ho pareggiato con Girgenti il 18 Agosto del 1974 al Circeo» racconta Sanna, ma quello non fu vera- IL GIORNALE DEL LAZIO Editore D.P.R. di Bruno Iorillo Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione) Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284 REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina) Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019 e-mail: [email protected] - [email protected] sito: www.giornaledellazio.it DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo MARIO SANNA AL PRIMO INCONTRO DA PROFESSIONISTA VINCE SU DILDA PER ABBANDONO Al cral Simmenthal di Aprilia si è tenuta riunione di pugilato (25.1.1969)imperniata interamente sull’incontro Sanna-Dilda in occasione del passaggio al professionismo del “simmenthalino” Mario Sanna. Negli altri sette incontri tutti tra dilettanti, hanno combattutto per la prima volta altri due pugili della Simmenthal, Elio Sanna (fratello di Mario ndr) e Bruno Stradaioli; ha combattuto anche Frassinetti che è un ex “simmenthalino” ed attualmente militare in Marina. Tutti e tre i pugili sono stati vittoriosi ai punti . Hanno completato l’entusiasmo del pubblico l’affermazione di Mario Sanna e l’abbandono di Dilda alla quinta ripresa . Ha arbitrato l’incontro il signor Bellagamba. (Fonte: Simmenthal club n.42 – gennaio -marzo 1969) La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore. La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono PUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 STAMPA: Pignani Printing s.r.l ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 3 Depositata la relazione del ctu del tribunale. Accolta la linea del Comune di considerare il terreno agricolo APRILIA - IL PARCO DEI MILLE CI COSTERÀ “FORSE” SOLO 50 MILA EURO A colloquio con l’avvocato Ermanno Iencinella in attesa della sentenza prevista per marzo. La sentenza potrebbe chiudere una vicenda lunghissima iniziata nel 1979 e che avrebbe potuto portare il Comune al dissesto economico di Riccardo Toffoli Il parco dei Mille ci costerà, forse, solo 50 mila euro. A colloquio con l’avvocato Ermanno Iencinella che sta seguendo da vicino una delle più delicate pagine della storia urbanistica della città. Se fosse passata la tesi delle proprietà, il Comune per il parco dei Mille avrebbe dovuto spendere la bellezza di 12 milioni di euro circa, pagamento che avrebbe causato il dissesto finanziario dell’ente. Una vicenda che inizia nel 1978. occupazione d’urgenza dalla giunta Berghi, una giunta di sinistra formata dal Pci, Psi, Pri e Partito Socialdemocratico. Fu una bellissima iniziativa che però, è stata difesa male negli anni successivi. I socialisti non hanno mai prestato attenzione al verde e ai parchi perché non avevano una visione armonica della città. Quell’area era inserita come area a verde nel piano regolatore. Eppure nelle sentenze è stata valutata come area edificabile. E’ questo il motivo per il quale oggi pendono sulle casse Avv. Ermanno Iencinella La ricorda l’ex sindaco Rosario Raco. “L’area del parco dei Mille fu espropriata nel 1978, -ci aveva spiegato- quando io non ero ancora assessore. La proprietà era divisa in due. Venne fatta una procedura d’esproprio con ULTIM’ORA comunali la bellezza di 12 milioni di euro. Furono i socialisti a non difendere adeguatamente quella scelta. Di fatto abbiamo avuto ad Aprilia una convergenza tra Dc e Socialisti sulle aree a verdi: non interessava”. La pro- prietà, infatti, chiedeva il risarcimento del danno subito dall’occupazione operata dal Comune nel 1979 su quell’area, il cui decreto era stato annullato dal Tar di Latina. La vicenda giudiziaria è lunghissima. Il 28 giugno 2002 il tribunale accoglieva la domanda, condannando il Comune di Aprilia al pagamento di circa un milione e mezzo di euro, oltre interessi e rivalutazione. Il Comune fece ricorso in appello. Ma per mero errore, l’atto venne notificato ad una società estranea al giudizio. Su questo vizio di notifica, la Corte d’Appello nel 2008 aveva respinto il ricorso dichiarandolo inammissibile. Il Comune ha proposto ricorso in Cassazione. Ma nessuno veramente sperava che l’esito potesse essere così positivo. La Cassazione con sentenza depositata in Cancelleria il 1 dicembre 2015 ha accolto invece i ricorsi del Comune e ha rinviato il giudizio alla Corte d’Appello, invitandola quindi a riformulare la sentenza in base ai nuovi parametri. Nel merito, infatti, la Corte d’Appello di Roma aveva dato per assodata la destinazione d’uso del terreno (considerato edificabile) quantificando un danno di oltre 8 milioni di euro. La Cassazione, invece, ha cassato la sentenza e ha rinviato tutti gli atti alla Corte d’Appello che dovrà decidere prima di tutto se quel terreno è edificabile o è equiparabile a terreno agricolo. Il Comune ha dato mandato all’avvocato Ermanno Iencinella per difenderlo in causa. Nei giorni scorsi è stata depositata la relazione del ctu nominato dal tribunale. Per i tecnici, quel terreno non vale più di 50 mila euro ed è stata completamente accolta la linea del Comune secondo la quale il terreno sarebbe da considerarsi agricolo e non edificabile. “Noi –ci spiega l’avvocato Iencinellaabbiamo chiesto che fosse valutato il valore venale del terreno come agricolo. Il precedente ctu, invece, l’aveva valutato come edificabile ed è per questo che lo ha quantificato in 8 milioni di euro. Ora qui è il punto nodale della nostra difesa sulla quale abbiamo sentenze e sentenze. Un piano regolatore, nello stabilire una regola, può avere su un determinato terreno una direttiva confermativa o ablativa. Nel primo caso, il piano regolatore non va a togliere, ma va a conformare tutto un territorio. Nel secondo caso, invece, lo va a modificare. Ecco noi abbiamo puntato sul primo aspetto perché si deve considerare quel terreno come viene inserito nel piano regolatore e di conseguenza il valore deve essere quello precedente all’esproprio”. La relazione del ctu conferma questa impostazione valutando il terreno 50 mila euro. A breve, entro marzo, il tribunale emetterà sentenza e prima di commentare ulteriormente, l’avvocato si riserva di aspettare la pronuncia dei magistrati. APRILIA - ELIMINATA LA MULTISERVIZI La Multiservizi non esisterà più. Dopo diversi incontri tra le forze della maggioranza e un pool di tecnici voluto dal sindaco per mettere mano all’azienda speciale, mentre andiamo in stampa lunedì 23 gennaio nel pomeriggio, si è tenuto un vertice con tutti i rappresentanti delle liste del governo Terra, il pool dei tecnici al cui interno fa parte Francesco Fraticelli già dirigente del settore finanze del Comune di Aprilia, il direttore generale dell’azienda Fabio Biolcati e l’amministrare unico Lanfranco Principi. Durante il vertice è stata confermata la linea del pool dei tecnici: la Multiservizi sarà messa in liquidazione. Ad accelerare il processo di smantellamento dell’Asam sicuramente la relazione dell’ispettore del Mef che ha evidenziato non poche criticità nella gestione dell’azienda negli ultimi anni, inviando tutti gli atti alla Corte dei Conti. Infatti fino a pochi mesi fa, la linea dell’amministrazione era “morbida”, ossia aspettare il pensionamento del personale e lentamente far passare i servizi dalla Multiservizi alla Progetto Ambiente o ai privati. Ora invece, dopo che il Mef ha fatto luce sulla gestione dell’azienda, la linea è cambiata ed è drastica: la Multiservizi sarà messa in liquidazione. Un processo lungo che prevede la nomina di un commissario e il pagamento dell’ingente debito milionario che si porta dietro. Giovedì 26 gennaio l’idea sarà presentata in commissione per saggiare le reazioni anche dei consiglieri di opposizione. Quindi si procederà alla predisposizione delle carte per l’approvazione definitiva del Consiglio comunale. Cosa si farà dopo la Multiservi- zi?E’ il nodo più spinoso e il percorso non è totalmente tracciato. Il debito dovrà essere interamente ripianato dal Comune e saranno dolori sulle casse già precarie della comunità. Al posto della Multiservizi verrà creata una nuova società che si occuperà esclusivamente del sociale che assorbirà parte dei dipendenti dell’attuale azienda. Almeno queste le prime indiscrezioni che sono emerse dopo la riunione fiume di maggioranza. E che nelle dinamiche della programmazione, potrebbero subire cambiamenti o aggiustamenti. Alcuni servizi passeranno in Progetto Ambiente, specie quelli che attengono al verde. Il resto sarà tutto esternalizzato. In particolare verranno dati ai privati la gestione dei parcheggi e dell’illuminazione pubblica nonché i servizi del tecnologico (manu- tenzione delle scuole, viabilità ecc.). La preoccupazione maggiore riguarda il personale e la sua ricollocazione. Specie per quei settori che non andranno nella nuova società ad esclusivo carattere sociale. Tutti in maggioranza hanno chiesto di salvaguardare l’attuale livello occupazionale e garantire il posto di lavoro a tutti i dipendenti. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 4 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 La necessità di cambiare dopo oltre 20 anni delle solite polemiche APRILIA - COMITATO GRANDI EVENTI KO: NIENTE CARRI ALLEGORICI PER CARNEVALE TRADIZIONE ORMAI MORTA Serve ristrutturare il comitato che gestisce circa 100 mila euro annui di soldi pubblici di Riccardo Toffoli Niente carri per questa edizione del Carnevale apriliano. L’associazione botteghe per il Carnevale Apriliano aveva già diffuso un comunicato stampa nei giorni scorsi, nel quale aveva annunciato che non c’erano più i tempi necessari per allestire i carri allegorici che per anni hanno mantenuto viva la tradizione del Carnevale apriliano. Colpa, a dire delle botteghe, dei ritardi nei pagamenti del Carnevale 2016 dove sono stati realizzati la bellezza di otto carri. Siamo alle solite. Sono oltre 20 anni che il Carnevale apriliano si apre con le solite polemiche: non ci sono i soldi, non c’è il tempo ecc. Il Carnevale entrò in crisi già durante la giunta Cosmi, era la fine degli anni ’90. In quell’occasione, durante una tavola rotonda, si parlò del perché alcune tradizioni stavano morendo e si dette la colpa al comitato. Forse il comitato doveva essere unico e avere durata pluriennale. All’epoca infatti, venivano nominati dei comitati temporanei per le varie manifestazioni. Ora siamo arrivati ad una gestione unica del comitato, si è creato infatti il Comitato Grandi Eventi che ha il compito di gestire tutti gli eventi apriliani, programmarli per tempo in un incarico triennale. Eppure siamo peggio di prima. Le associazioni delle botteghe lamentano il fatto che non hanno ricevuto ancora il saldo del contributo comunale dell’anno precedente. Ciò significa che non si riescono a chiudere i bilanci di un anno fa. L’associazione Abca scarica prima sul dirigente del settore: “ci vengono richiesti rendiconti di spesa che abbiamo dovuto “rivedere” per ben tre volte perché mai giovevoli alle aspettative del Diri- gente di settore” e poi al Comitato Grandi Eventi colpevole di “una superficiale gestione ed impegno”. Polemiche che si rincorrono da 20 anni e sulle quali forse è il caso di mettere un punto definitivo. Ma avrà l’amministrazione comunale il coraggio di cambiare e di ristrutturare un comitato che ovunque viene sentito come inadeguato al suo compito? Il consigliere comunale del Pd Monica Tomassetti, ex assessore alla pubblica istruzione e cultura nella giunta Cosmi, ha chiesto tutti gli atti prodotti dal Comitato Grandi Eventi nel 2016 già 20 giorni fa e, durante la conferenza stampa di fine anno, ha annunciato la convocazione di una commissione consiliare trasparenza sul Comitato appena gli atti saranno completi. Analoga richiesta era stata presentata dal consigliere comunale di Primavera Aprilia- na Carmen Porcelli. Anche le polemiche sul Comitato Grandi Eventi non sono nuove. Scoppiarono già nella precedente gestione Tomei. Evidentemente c’è qualcosa che non funziona. Il Carnevale può essere un momento di riflessione dal quale prendere atto che la situazione andrebbe evidentemente cambiata. Ho fatto parte dell’organismo per circa un anno, portando idee e ciò che è stato possibile realizzare. Ho rimesso il mandato ai primi di dicembre, consigliando al sindaco una serie di interventi per rendere operativo, maggiormente trasparente e funzionale un Comitato che gestisce all’anno 100 mila euro circa di finanziamenti pubblici. Lo ho fatto con la solita fiducia nell’amministrazione, nel sindaco e nella buona politica. Una fiducia ben riposta visto che sono state fatte conferenze dei servizi e riunioni su questo argomento che spero possano arrivare a dama e dare ad una città di 70 mila abitanti, quella struttura in grado di fornire efficienza, trasparenza ed economicità anche nella gestione di eventi artistici e ludici. Questo con la consapevolezza che il divertimento è un diritto dell’uomo e non può essere eliminato dalla vita sociale. Il diritto allo svago è sancito come diritto inviolabile dell’uomo e per esso, i nostri nonni hanno protestato. Così com’erano costretti a lavorare oltre le otto ore giornaliere, avevano il diritto di divertirsi, di svagarsi oltre le responsabilità del lavoro e della famiglia. Questo diritto va mantenuto e, però, va esercitato negli interessi della gente che lo pratica. Ecco il punto anche sul Carnevale. Se sono 20 anni che non si riesce a organizzare un Carnevale senza le solite polemiche, evidentemente c’è qualcosa che non va. E’ come se ogni anno, si pretendesse di animare un cadavere. Lo storico Carnevale apriliano è finito negli anni ’90. Quello che univa tutti i quartieri, dove lavoravano le botteghe e i cittadini stessi, dove si respirava aria di comunità. Se ne prenda atto: questo Carnevale non esiste più. Di chi è la colpa? Non è dato saperlo. Certo le gestioni non hanno brillato in questi anni di una grande luce. Il Carnevale storico fa parte sempre delle tradizioni da museo di una città ma per ricominciare serve nuova linfa, nuove idee e un altro punto di incontro dell’intera comunità apriliana che è attualmente frammentata. Per far questo, servirebbe anche uno studio sociologico. Cosa vuole la gente? Perché a loro va chiesto, è loro il diritto. O meglio: cosa potrebbe funzionare in un’Aprilia completamente cambiata rispetto agli anni ’80? Allora forse è il caso di programmare. E la programmazione non è certo fattibile con un comitato così organizzato che non ha gli strumenti né le strutture idonee. 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 5 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 6 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 È spirato dopo una breve malattia presso l’hospice di Villa Silvana di Aprilia domenica 15 gennaio È MORTO L’IMPRENDITORE APRILIANO BENITO MURRI Impegnato in politica sin da giovane nelle formazioni di destra. È stato il presentatore della lista di maggioranza Unione Civica Il suo rammarico come presidente della “Progresso e Sviluppo Immobiliare srl” non aver visto realizzare la centrale a biometano di via del Campo di Gianfranco Compagno Con Benito Murri non condividevo praticamente nulla, soprattutto politicamente, ma c’era il grande rispetto dei ruoli. Non posso dimenticare la telefonata che mi ha fatto lo scorso settembre. Avevo appena saputo della sua grave malattia da Maria Di Carlo, madre dei suoi due figli Daniele e Andrea, che gli è stata vicino sino al suo trapasso avvenuto domenica 15 gennaio prima dell’alba presso l’hospice di Villa Silvana. Mi chiama Maria di Carlo: “Benito ti vuole parlare, te lo passo”, “Oh Gianfranco” mi saluta così Benito con il solito tono di voce forte e deciso, che mi ha rassicurato, “Sono un combattente nato, mi hanno detto che mi è rimasto poco (da vivere), ma ancora respiro”. Insoddisfatto di quello che aveva letto recentemente sui media, mi chiede se ci potevamo vedere per ricostruire le vicende e storie di personaggi politici degli ultimi 30 anni, con una serie di servizi a puntate. Oltre a redarre i servizi giornalistici lo avrei dovuto aiutare nella ricostruzione dei fatti, riconoscendomi di essere la “memoria storica della città”. Per me quello è stato un grande riconoscimento. La telefonata è stata molto lunga. In quell’occasione, come sempre, avevamo avuto un scambio di idee, per lo più contrastanti. Purtroppo l’ho rivisto soltanto domenica 15 gennaio nella camera ardente di Villa Silvana, era stato ricomposto con un abito, camicia e cravatta scura, come usava vestirsi. Disteso e sereno dopo tante sofferenze, quasi irriconoscibile. La malattia in pochi mesi l’aveva consumato. Ma chi era Benito Murri? Era nato a Lanuvio 13 giugno del 1954. Si era trasferito ad Aprilia nel 1959. Impegnato in politica sin giovanissimo nelle formazioni giovanili della destra (fronte della Gioventù). Per questo impegno politico negli Anni ‘70 gli fu incendiata la macchina, sia a lui che al segretario locale del MSI. Ha sempre militato in formazioni di destra: dal MSI-DN, ad Alleanza Nazionale, al PDL. Nel 2009 con la lista “L’Altra Faccia della Politica” (aderendo poi a Nuova Area di Ciarrapico, Conte e di aprire un laboratorio di confezione di articoli sportivi. La moglie aveva l’esperienza nel settore, lui si reinventa imprenditore, diventa esperto nell’acquisto di tessuti.nel 1985 è produttore di calzature, Si ingrandisce e sposta in un laboratorio più grande sulla pontina. Negli Anni ‘80 inizia l’attività di immobiliarista. Compra e vende immobili, solo se fiuta l’affare e i realizzo a breve. Crea delle cordate di amici che vogliono investire i la “cassaforte” di Famiglia di cui deteneva la maggioranza, una società immobiliare, che si occupava anche di intermediazione e locazioni. Recentemente aveva acquistato la ex Ave Sud in via del Campo, dopo averla ristrutturata e frazionato ha rivenduto a 8 attività artigianali. Benito Murri era anche il presidente del consiglio di amministrazione della “Progresso e Sviluppo Immobiliare srl” (di cui deteneva il 10% attraverso la “Delta Macci) ha contribuito all’elezione del sindaco Domenico D’Alessio, di cui ha sempre vantato un’amicizia personale. Nel 2013 con la lista “Unione Civica”, di cui era il presentatore, contribuì alla vittoria dela sindaco Terra. È stato dipendente della Massey Fergusson come disegnatore meccanico all’inizio della sua carriera lavorativa. Nel 1977 sposa Maria di Carlo. Dopo la crisi della Massey, che lo mette in cassa integrazione e la nascita del primo figlio decide propri capitali, lui sempre a capo. Molti sono i suoi amici che gli debbono molto da questo punto di vista. Andava e veniva dalla Romania dove aveva creato varie attività. da qualche anno aveva trasferito anche la residenza. Ritornava spesso in Italia, oltre che per incontrare i familiari., per curare i propri affari. La sede operativa ad Aprilia era sempre il laboratori di confezioni sportive di via Pontina. Nel 2005 aveva costituito la “Delta Investiment srl” , Immobiliare”), la società nata per acquistare dell’ex Ave Sud ad un’asta presso il Tribunale di Napoli, attualmente in attesa di autorizzazione di impatto ambientale (VIA) per la costruzione di una nuova centrale a biometano per il trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU). Ancora una volta Benito Murri era alla testa di una cordata di personaggi che volevano far fruttare i propri “risparmi”. Una battaglia che stava conducendo, anche contro il parere dei suoi “amici” di maggioranza espressao in commissione urbanistica del 12 marzo 2015. Intervistai Bemito Murri (dal punto di vista giornalistico godevo della sua massima fiducia) subito dopo la commissione (GdLazio 23.3.2015 pag.14). Nell’ultima telefonata sopracitata era infuriato per il tempo che stava trascorrendo. A giugno era tornato dalla Romania, aveva deciso di ristabilire la residenza ad Aprlia definitivamente. Si erano fatti sentire i primi sintomi dalla malattia. La TAC è stata impietosa: 3 mesi di vita gli disse il medico, immediata la corsa all’ospedale di Verona e le cure conseguenti. Per Benito deve essere stato terribile, avere la consapevolezza che il suo viaggio stava giungendo al termine. A Natale ha voluto riunire tutta la sua famiglia. Venerdì 13 la corsa presso la casa di Cura Città di Aprilia, il giorno dopo all’hospice di Villa Silvana alle 4.40 di domenica mattina è spirato. Ha espresso un ultimo desiderio di devolvere eventuali offerte all’Associazione “Care for Life Onlus” (Supporto per i malati Oncologici di Aprilia), al posto dei fiori. La cerimonia funebre e stata officiata da don Giuseppe Billi in San Michele, martedì 17 gennaio 2017 alle 15.30 in una chiesa gremita. L’organizzazione è stata curata dall’agenzia Fantini Zanettini. All’uscita la bara è stata accolta da un lungo applauso. Al passaggio sul sagrato si è levata una voce: “Attenti, onore al camerata Benito Murri”, “Presente” è stata la risposta in coro di un gruppo sull’attenti con il braccio destro levato omaggiandolo con i l“saluto romano”. Foto archivio G.Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 7 I dati e le indicazioni della Asl NESSUNA EMERGENZA MENINGITE NELLA PROVINCIA DI LATINA La dottoressa Balducci: “vaccinarsi è una importante copertura per la collettività” di Riccardo Toffoli Nessuna emergenza meningite nella provincia di Latina ma i vaccini sono indispensabili per uno scudo sulle malattie. A dirlo sono la dottoressa Patricia Porcelli responsabile U.O.S. del servizio igiene sanità pubblica dipartimento di prevenzione della Asl di Latina e la dottoressa Francesca Balducci pediatra e responsabile del servizio di vaccinazioni dell’età evolutiva sempre della Asl. Il Tribunale per i diritti del Malato di Aprilia ha ritenuto di promuovere un tavolo di informazione dopo l’emergenza meningite scattata in Toscana. A relazionare oltre ai due medici specialisti della Asl, il dottor Belardino Rossi responsabile del distretto sanitario e Claudio Frollano presidente del Tribunale per i Diritti del Malato. L’incontro si è tenuto nell’aula conferenze della struttura Asl di via Giustiniano giovedì 12 gennaio alle ore 11. Per la dottoressa Porcelli si tratta di una “emergenza mediatica della meningite, a parte la Toscana che è cosa a sé. Non esiste nessuna emergenza nella provincia di Latina né ad Aprilia”. Secondo i dati forniti dalla Asl i casi di meningite nel 2016 nella provincia di Latina sono stati 11. Di questi 11, 7 sono dovuti a pneumococco, due a meningococco (ma provenienti da altre Asl), uno da Haemophilus influentiae e un altro non identificato. Su 11 casi, ci sono state due morti per raggiunte complicanze. Entrambi i decessi sono avvenuti per meningite da pneumococco. Su 1376 casi scoppiati in Italia di malattie invasive batteriche, solo 178 sono dovute a contagio di meningococco mentre gli altri 940 sono da pneumococco e sono quelle che destano maggiore e generalizzata preoccupazione. Ma cos’è la meningite? La meningite è un’infiammazione delle membrane (le meningi) che avvolgono il cervello e il midol- della Asl, sta facendo una campagna di vaccinazioni da pneumococco iniziata due anni fa. Viene somministrato gratuitamente il vaccino a tutti i soggetti con patologie croniche e a corti di età, di modo che entro cinque anni si riesca a coprire tutti i cittadini che abbiamo compiuto i 65 anni di età. L’haemophilus influentiae invece, viene coper- La dottoressa Patricia Porcelli Dott.ssa Francesca Balducci, Dott.ssa Patricia Porcelli e il dottor. Belardino Rossi lo spinale. La malattia può essere virale, batterica o causata da funghi. La forma virale è quella più comune: di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni. La forma batterica è più rara ma estremamente più seria, e può avere conseguenze fatali ed è divisa per tre grandi cause: da meningococco (quella che si è sviluppata in Toscana), da pneumococco e da haemophilus influentiae che colpisce in particolare i bambini al di sotto dei 5 anni. La Regione Lazio, fanno sapere i medici to con un vaccino nella cosiddetta esavalente e la diffusione si è ridotta moltissimo. Diverso il caso per il meningococco, un cui ceppo leggermente mutato, ha creato l’emergenza in Toscana. In Europa girano due grandi ceppi di meningococco, il B e il C. E’ proprio quest’ultimo a che si è diffuso in Toscana. Attualmente la Regione sta procedendo ad una campagna di vaccinazione di massa mentre il Lazio ha concesso gratuitamente il vaccino per i residenti che vanno in Toscana per motivi di studio o di lavoro. Per quanto riguarda il ceppo B del meningococco, il vaccino non è offerto gratuitamente così come per le altre tipologie. Almeno per ora. E le dosi vanno somministrate in base all’età del bambino. Per il tipo B il costo del vaccino è di 79 euro e 53 centesimi a dose per un massimo di quattro dosi. Non si sa se il vaccino, nel corso del vita, poi debba essere ripetuto perché appunto è relativamente recente. Per il tipo C il costo è di 15 euro, si pensa che si dovrebbe ripetere il vaccino in età adolescenziale. Mentre il vaccino per il pneumococco costa 55 euro ed è monodose e va fatto una volta nella vita. A dicembre il lotto dei vaccini era stato sospeso per far fronte all’emergenza in Toscana. Di conseguenza i vaccini erano stati dirottati nella Regione per la vaccinazione di massa. Dai primi di gennaio sono stati sbloccati i nuovi lotti ed è possibile tornare a vaccinarsi alla Asl. Comunque per dicembre erano state evase tutte le richieste mentre attualmente ad Aprilia ci sono circa 50 persone in lista d’attesa per la vaccinazione. La dottoressa Balducci ha puntato invece, sull’importanza di vaccinarsi in generale. “Girano le mode di non vaccinarsi, questo riguarda anche i più piccoli, molti hanno paura dei vaccini e questo è sbagliatissimo –spiega la dottoressa- dietro queste idee si nasconde una scarsa percezione della malattia. L’Europa ci bacchetta perché in alcune malattie non c’è la copertura del 95% per i vaccini. Se non ci si vaccina, c’è una minore copertura per la collettività e quindi una maggiore probabilità che la malattia possa diffondersi”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 8 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 Volontari apriliani ripresi dalle troupe di tutti i tg nazionali L’ALFA DI APRILIA NEL PIENO DELL’EMERGENZA A TORRITA DI AMATRICE Il racconto di quei difficili giorni tra nevicate e terremoto di Marco Moroni La nostra protezione civile in prima linea nell’emergenza neve nei territori di Amatrice. L’Alfa di Aprilia opera all’interno del campo di Torrita. Torrita di Amatrice è una piccola frazione dove è stato allestito un campo per i terremotati. C’è il tendone dell’Alfa dove operano moltissimi volontari provenienti dal territorio dei Castelli Romani e della nostra città. Qui i residenti rimasti consumano i pasti, specialmente il pranzo prima di riprendere le loro attività lavorative. I volontari fanno tutto il possibile mentre i cuochi della Federazione Italiana Cuochi preparano i piatti del giorno. L’Alfa di Aprilia è andata a finire su tutti i tg nazionali a testimonianza delle difficoltà e dell’impegno nel gestire l’emergenza. Il turno è settimanale e nella settimana più complessa, quella che va da sabato 14 a sabato 21 gennaio, è toccato ai volontari di Aprilia. Un gruppo ormai consolidato, unito nella passione del volontariato ed esperto, collaudato in tantissime operazioni di protezione civile su tutto il territorio nazionale. Il gruppo è stato coordinato da Roberto Cotterli ed è composto da Marco Moroni, Andrea Magrin, Goffredo Cento, Paola Brandetti, Giuseppe Cimmino, Manuel Gaeta e Giovanni Fontaniello. Sono loro che hanno gestito l’emergenza nella frazione di Torrita. C’eravamo stati il 9 dicembre, quando il Comitato Grandi Eventi in collaborazione con diverse associazioni del territorio e la Sensazioni Eventi avevano promosso una manifestazione di musica e animazione per i più piccoli per il Natale, addobbando un albero e portando un presepe. Lì la vita si è fermata al 24 agosto. Pochissime le case agibili, sono arrivati i primi moduli ma la normalità ancora non si respira. Nel tendone dell’Alfa si ritrovano i residenti, i lavoratori e gli agricoltori, quelli che vogliono continuare a vivere lì nelle loro terre e lavorano per farle tornare floride come un tempo. Mangiano un piatto caldo. Ma il tendone è anche il punto di riferimento degli operatori delle forze dell’ordine e dei volontari, che trovano un momento di riposo ma anche i servizi di prima necessità come i bagni, le docce, i moduli per dormire. “Sabato abbiamo iniziato il turno ed era stata diramata l’allerta meteo –ci spiega Marco Moroni dell’Alfa- con un picco di emergenza che si prevedeva essere tra lunedì e giovedì. Ed in effetti così è successo. La situazione è andata peggiorando perché dei tre mezzi Anas per spazzare la neve, ne funzionava solo uno e la quantità della neve scesa rendeva quest’unico mezzo insufficiente a gestire tutta l’emergenza. Prima dell’abbondante nevicata, la temperatura era scesa a -14 gradi. Ciò ha causato il congelamento delle tubature. Non potevamo lavarci quindi e anche il gasolio si era congelato. Da lunedì a giovedì è successo di tutto e di più, parliamo di emergenza nell’emergenza. Il punto di Torrita, nonostante tutto, ha garantito in questi giorni una grande operatività, ha ospitato le troupe di Studio Aperto e di altri quotidiani nazionali perché tutto il resto del territorio era completamente isolato e irraggiungibile. Ed è stato un punto di riferimento per le forze dell’ordine e i volontari. La neve fitta ha fatto cadere i pali della luce e siamo rimasti senza elettricità. Il tendone è munito di un gruppo autonomo, quindi solo noi eravamo forniti di luce. I residenti non si sono mossi dai moduli. Sono rimasti senza luce, senza gas, senza acqua per 48 ore. Nonostante questo abbiamo garantito 140 pasti giornalieri. I tir che portavano i cibi si sono fermati da noi e hanno scaricato anche i pasti per Amatrice e altre frazioni che erano isolate. Abbiamo continuamente spalato. Emergenza nell’emergenza abbiamo avuto problemi con il riscaldamento del tendone, e anche con la forte nevicata siamo stati costretti ad uscire e andare sopra al tendone per togliere la neve, altrimenti sarebbe collassato. Da venerdì 20 la situazione è andata migliorando. I residenti sono usciti dai moduli e hanno ripreso a venire nel campo. Venerdì, infatti, sono stati distribuiti circa 350 pasti. Ora la nostra preoccupazione è il freddo. Se non nevica, le temperature si abbasseranno e il freddo trasformerà la neve in muri di ghiaccio, che sono anche peggiori della forte nevicata. Le nuove scosse di terremoto non hanno prodotto alcun danno, ormai è tutto andato giù. Ma ha generato nuovamente tanta paura”. IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO GENNAIO--99FEBBRAIO FEBBRAIO2017 2017 pagina 9 Un ricorso è stato dichiarato irricevibile lo scorso 16 dicembre perché presentato fuori tempo massimo APRILIA - CASO NCC ALLA SVOLTA DEFINITIVA: UDIENZA DI MERITO FISSATA IL 9 FEBBRAIO La vicenda è iniziata nel 2008 quando il Comune di Aprilia fece uscire il bando di concorso per 17 autorizzazioni di servizio noleggio con conducente di Riccardo Toffoli Ancora è lontana dal concludersi la storia delle autorizzazioni di noleggio con conducente. Una nuova sentenza del Tar di Latina è arrivata a dicembre, mentre il 9 febbraio prossimo i magistrati amministrativi decideranno nel merito del nuovo contraddittorio aperto e, forse, metteranno un punto definitivo a tutta la delicata situazione. La vicenda delle autorizzazioni di noleggio con conducente è stata seguita da vicino su queste colonne. Il bando di concorso per 17 autorizzazioni di noleggio con conducente è del 2008. La prima graduatoria è del 2010 ma è stata subito contestata dagli esclusi. Il 29 giugno 2012 il Tar di Latina dà ragione ai ricorrenti chiarendo che andavano rispettate scrupolosamente le prescrizioni del bando. L’anno dopo, nel 2013, a maggio esce una nuova graduatoria dopo un lavoro della commissione volta a rivedere tutti i punteggi. Ma neanche un mese di tempo e anche questa graduatoria è stata annullata. A luglio ne uscì un’altra che ha escluso 32 candidati “in quanto carenti della indicazione sul tipo e caratteristiche del veicolo” e mettendo in graduatoria 15 persone con 17 licenze disponibili. Il 13 maggio 2015 è uscita una nuova ordinanza del Tar di Latina sul concorso per 17 licenze Ncc. I ricorrenti che hanno partecipato al bando di concorso del 2008, hanno impugnato la prima graduatoria e tutti gli atti precedenti e consequenziali perché lamentano errori nell’assegnazione dei punteggi. Il collegio dei magistrati presieduto da Carlo Taglienti ha ritenuto di dover aprire un nuovo contraddittorio con tutte le parti interessate. Per la seconda volta. Ora ha fissato per il 9 febbraio prossimo l’udienza di merito. Il 16 dicembre scorso è, invece, uscita una nuova sentenza del tribunale amministrativo di Latina. Questa volta il ricorso era stato presentato da un escluso rispetto alla prima graduatoria. Il 5 novembre 2015 il collegio dichiarava interrotto il giudizio per sopravvenuto decesso del ricorrente. Con successivo ricorso, notificato il 2 febbraio 2016 l’erede ha riassunto il ricorso e proseguito la battaglia. Il collegio nell’udienza del 15 dicembre scorso ha dichiarato il ricorso improcedibile e irricivebile. Secondo i magistrati presieduti da Carlo Taglienti, il ricorso contro la graduatoria originale non è procedibile perché quella graduatoria era stata annullata dal Tar, mentre i motivi aggiunti che impugnano la successiva graduatoria del 2013 sono stati prodotti in ritardo, e quindi irricevibili. “Osserva, in proposito, il Collegio -si legge nella sentenzache l’originaria graduatoria è stata annullata in virtù delle decisioni della Sezione (cfr. sentt. n. 525/12 e n.526/12), cui è seguita la riformulazione della graduatoria medesima, alla stregua dei criteri ermeneutici ed applicativi di cui alle viste sentenze. Non resta, perciò, al Collegio - relativamente al ricorso introduttivo di dichiararne l’improcedibilità per sopravvenuta carenza d’interesse. Il ricorso per motivi aggiunti deve essere, invece, dichiarato irricevibile, tenuto conto che il ricorso avverso la determina 937/13 - quest’ulti- ma pubblicata nell’Albo Pretorio in data 8 luglio del 2013 di approvazione della nuova graduatoria definitiva, è stato notificato solo nel mese di febbraio 2016”. Ora si capirà quale sarà la linea della magistratura, invece, sull’altro ricorso che andrà in udienza pubblica il prossimo 9 febbraio. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 10 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 Per la prima volta nel cantiere insieme ai tecnici della ditta, quelli comunali e l’assessore al ramo Mauro Fioratti Spallacci APRILIA - TUTTO PRONTO PER I NUOVI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DI VIA DEL CAMPO Si conclude una vicenda lunghissima con inizio lavori datato 2013 di Riccardo Toffoli e Andrea Virgini Un altro sforzo di sei mesi e il potenziamento del depuratore di via del Campo entrerà in funzione. Una storia lunghissima che finalmente inizia a vedere la luce. Siamo stati per la prima volta nel cantiere insieme ai tecnici l’ing. Alessandro Di Bari della ditta Co.Ge.I. che ha preso in appalto i lavori, l’architetto Aristodemo Pellico dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Aprilia e l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci. Tutte le strutture in cemento sono praticamente ultimate, tra due mesi arriveranno le macchine. Il depuratore di via del Campo raccoglie tutte le acque reflue del centro città, più alcune periferie come ad esempio Campoleone. E’ insomma il “rene” più importante della città di Aprilia. Il suo potenziamento era da tempo necessario. L’espansione urbanistica della città e il costante aumento della popolazione hanno reso in questi anni difficile gestire anche i servizi primari, come appunto le fognature e la depurazione. I lavori però, non termineranno tra sei mesi. Infatti questo è solo il primo lotto che va a buon fine e ciononostante, a metà dell’opera, aveva scritto di non avere più i soldi per finanziare il progetto. Abbiamo dovuto fare diversi incontri per sbloccare i fondi e alla fine, adesso, sembra che tutto prosegua senza ulteriori intoppi”. Il progetto è costato la bellezza di 8 milioni e 600 mila euro circa. Il potenziamento dell’impianto di depurazione già esistente e gestito da Acqualatina è per 30 mila nuovi abitanti equivalenti, portando quindi tutto l’impianto a oltre 90 mila abitanti equivalenti. Sembrano tanti per un città come Aprilia che in tutto ha poco più di 70 mila abitanti, ma non è così per gli impianti di depurazione. Infatti ad esempio, una pizzeria o un ristorante non viene considerato come un abitante, ma come 15 o 20 abitanti equivalenti. E’ chiaro che il numero aumenta esponenzialmente. Il progetto, al suo completo, dovrebbe portare il depuratore di via del Campo a trattare acque reflue per un totale massimo di 120 mila abitanti equivalenti. Ma sul secondo lotto, ancora non c’è molto da scrivere. Il sistema che utilizzerà la nuova parte dell’impianto è “a fanghi attivi”. Nelle vasche di accumulo delle acque reflue viene realizzato un sistema dinamico aerobico controllato. Un po’ altri siti di trattamento. Questo permetterà la trasformazione dei residui solidi in concime. Il nuovo procedimento di depurazione è molto simile a quello già operativo che è anch’esso ad ossidazione biologica e sfrutta anche qui i sistemi naturali di depurazione. “Con il potenziamento dell’impianto di depurazione di via del Campo –ci spiega l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci- possiamo dire che stiamo procedendo con più sicurezza nell’adeguamento dei servizi primari. Il prossimo grande lavoro sarà da compiere sugli impianti fognari”. Ricordiamo infatti, che la stessa Acqualatina per tutelare tutti i cittadini e gli utenti in passato aveva bloccato le autorizzazioni ai nuovi allacci in fognatura, ha una storia lunghissima. L’appalto dei lavori è datato fine 2013. Al 2017 i ritardi sono stati infiniti. “Ritardi non dovuti alla ditta che anzi, ha cercato in tutti i modi di venire incontro alle esigenze che di volta in volta si presentavano – ci spiega l’assessore Mauro Fioratti Spallacci- i ritardi sono dovuti principalmente alla burocrazia. Abbiamo dovuto adeguare il progetto alle nuove normative e ai vincoli che ci aveva imposto il Genio Civile. Ciò ha comportato anche ritardi nelle nuove autorizzazioni e nello specchietto economico. Altri ritardi sono giunti dalla Regione che, quello che succede in natura per la depurazione delle acque. Viene inserita un’alta concentrazione batterica che si alimenta proprio con quegli scarichi e, nutrendosi, purifica l’acqua. Questa poi, separata dai liquami che rimangono in superficie e che vengono espulsi con un sistema a parte per andare in discarica, passa in un’altra vasca dove attraverso dei procedimenti chimici, vengono uccisi i batteri. L’acqua così purificata, può tranquillamente essere versata nel fosso. Con il secondo lotto è previsto un padiglione che permette di recuperare anche lo scarto solido dei liquami, invece di mandarli in discarica o in un po’ per la situazione delle fogne che dovrebbero essere ampliate per evitare allagamenti continui e un po’ per la situazione dell’impianto di depurazione esistente al limite della capienza. IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 11 60 giorni di tempo per presentare le osservazioni. Il Pd lancia l’idea di un tavolo di coordinamento per arrivare ad una osservazione unica. Ok dei consorzi LA REGIONE POSTICIPA AL 2021 IL TERMINE ULTIMO PER REGOLAMENTARE GLI SCARICHI Assemblea partecipatissima il 19 gennaio nella sede Pd di via delle Margherite di Riccardo Toffoli La Regione Lazio propone una proroga del regolamento sugli scarichi al 2021. Alessandro Mammucari segretario del Pd di Aprilia tuona: “ora insieme a modificare il regolamento”. Con una delibera di giunta, il 28 dicembre 2016 la Regione Lazio ha approvato gli aggiornamenti alla normativa in materia di scarichi delle acque reflue. Atto che deve essere approvato però, per essere definitivo, dal Consiglio regionale dopo che sono state vagliate le osservazioni delle categorie interessate. “Con la Delibera di Giunta Regionale n. 819 del 28 dicembre 2016 – spiega il segretario locale del Pd Alessandro Mammucari – la Regione Lazio ha adottato l’atto con il quale aggiorna la normativa regionale in materia di scarichi delle acque reflue. La quale, nel nostro territorio, aveva portato al contestato regolamento sugli scarichi che imponeva l’obbligo di adeguarsi entro il brevissimo periodo del 22 dicembre 2015. Ritardi dell’amministrazione, costi rilevanti a carico dei cittadini apriliani ed incertezze applicative avevano accompagnato l’emanazione nel 2014 del Regolamento comunale sugli scarichi. Regolamento che recepiva quanto deliberato dalla Regione nel lontano 2006. Oggi, con l’atto del 28 dicembre 2016, la Regione detta le linee guida per il periodo 2015/2021. Prevedendo importanti novità e confermando quanto sostenuto da tempo dal Partito Democratico di Aprilia”. La prima novità è appunto la nuova scadenza al 2021 per predisporre il regolamento comunale sugli scarichi. tavolo di partecipazione. Ma un’altra novità riguarda il ruolo dei consorzi nel recupero ambientale. “Finalmente la norma regionale menziona i consorzi –ci spiega Mammucaricome importante volano per il rispetto delle norme ambientali. Il segretario A. Mammucari Il Comune di Aprilia lo aveva fatto, creando non poco di allarme nelle periferie, in previsione della scadenza del 22 dicembre 2015. Ciò però, non significa che si può tranquillamente scaricare nell’illegalità. Rimangono ferme le norme per prevenire l’inquinamento delle falde e dell’ambiente e, comunque, in caso di controllo, chi non è in regola è sanzionabile. Per Mammucari, il nuovo piano impone di rivedere il regolamento attraverso un Ci si può così costituire in consorzi insieme al Comune e all’ente gestore, nel qual caso Acqualatina, per provvedere agli impianti di depurazione e alle opere di urbanizzazione primaria. Inoltre la legge prevede che nei consorzi costituiti, le imposte vengano indirizzate proprio al programmare le opere di urbanizzazione primaria. Un passo in avanti della Regione Lazio”. L’atto liquidato dalla giunta regionale deve ora passare al vaglio del Consiglio regionale il quale, prima, dovrà prendere in esame le osservazioni promosse dalle varie categorie interessate. Ci sono 60 giorni di tempo per presentare le osservazioni alla Regione. “Su questo noi vogliamo intervenire pesantemente – dice Mammucari- abbiamo proposto un tavolo di coordinamento unico aperto ai consorzi, alle associazioni di categoria, ai cittadini e alla politica per arrivare ad un’osservazione unica e quindi di un certo peso e rilevanza, da presentare alla Regione Lazio”. Il primo incontro con i consorzi si è tenuto il 19 gennaio nella sede del Pd di via delle Margherite. Hanno partecipato tutti i consorzi che hanno dato la loro disponibilità alla partecipazione al tavolo. Come secondo punto, il Pd di Aprilia propone l’istituzione nel prossimo bilancio comunale di un fondo vincolato per le periferie di modo da avere un budget annuale per programmare le opere di urbanizzazione primaria. “I soldi nel Comune di Aprilia ci sono, è che vengono spesi male –fa l’affondo Mammucari- Per questo continueremo a proporre un fondo vincolato di bilancio per le opere di urbanizzazione in periferia. È incoerente che i cittadini delle periferie paghino le imposte che sono aumentate negli anni del 160% senza avere un minimo servizio. Non si fa un intervento serio da troppi anni eppure vediamo, come per il caso della Multiservizi, che gli sprechi ci sono. Quindi i soldi ci sono ma sono spesi male” IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 12 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 Il Comitato C.R.I. di Aprilia festeggia il 25° anno di presenza sul territorio, organizza per il 29 Gennaio alle ore 18,00 lo spettacolo “Buon Compleanno” al Teatro Europa di Aprilia, per raccolta fondi da destinare al progetto “Città Cardioprotetta” Il Comitato C.R.I. di Aprilia sensibile al progetto “Citta Cardioprotetta” , iniziato nel 2016 dotando la Citta di due Bici con defibrillatore, quest’anno proseguendo nell’impegno, raccoglierà fondi, per donare ai Comitati di Quartiere un defibrillatore e provvedendo anche alla formazione di due operatori Full-D (Tecniche di rianimazione cardio polmonare con defibillatore). Per raggiungere questo obiettivo e per festeggiare il 25° anno di presenza sul territorio, seguendo la natura e i principi dell’Associazione di Croce Rossa Italiana, organizza per il 29 gennaio alle ore 18,00 lo spettacolo “Buon Compleanno” al Teatro Europa di Aprilia, per raccolta fondi da destinare al progetto “Città Cardioprotetta”. Il Progetto é stato condiviso nella natura e nello spirito , da molti protagonisti del mondo dello spettacolo e dello sport che Interverranno gratuitamente e , siamo certi , metteranno il proprio cuore nelle proprie esibizioni per far si che la città di Aprilia divenga una città autosufficiente e consapevole dei rischi legati a stili di vita non corretti. Perteciperanno alla serata di beneficenza: TESTIMONIAL ROBERTO CASALINO Cantautore, paroliere e compositore ha collaborato alle musiche / parole per le canzoni di colleghi quali Tiziano Ferro, Mengoni , Emma, Nina Zilli, Giusy ferrero, Alessandra Amoroso,Francesco Renga, Fedez, Dear Jack,…. FRANCESCO D’ANIELLO Pluri Campione di tiro al volo specialità “double Trap” 2009 – Maribor Slovenia): Campione del mondo - medaglia oro individuale. DANI BRA’ Attore Comico anche quest’anno conferma l’amicizia e la condivisione delle attività del Comitato C.R.I. ROBERTO CASALINO FRANCESCO D’ANIELLO SANDRO PRESTA MARIA TERESA LAURITA SANDRO PRESTA Cantante “Omaggio a Califano” Asd Yoganismo Ins. Sabine Mastrogiacomo Ins. Gianluca Mazzoli Disciplina yoga che esalta le potenzialità del corpo e della mente attraverso esercizi atletici. Coro Matteotti dell’Istituto Comprensivo Giacomo Matteotti di Aprilia Dirige M° Gabriella Vescovi al violino M° Pio Spiriti e al pianoforte M° Riccardo Toffoli AMICI DELLA C.R.I DI APRILIA Maria Teresa Laurita Cantautrice apriliana, con il suo primo singolo, sta spopolando su Amazon e Spotify Sensazione Fitness parteciparanno con esibizioni varie. Centro Danza Sylfide Ins. Francesco Rizzello MARCO PALAZZI Moisycos Ballet Accademy Ins.Daniel Bottiglieri MARCO PALAZZI Cantautore Apriliano genere Hard Rock, Rock Blues, Heavy Metal Energy One Ins. Dalila Iorillo e Tiziano Di Sciullo che anche quest’anno ci regala la sua parte- DANI BRA’ cipazione condividendo le attività dell’Associazione di Croce Rossa di Aprilia. Anche quest’anno presenteranno la serata Alessandra Nardini e Francesco Paoletti. Confidiamo che l’intera Cittadinanza partecipi numerosa allo spettacolo, permettendoci la realizzazione del progetto “CITTA’ CARDIOPROTETTA”. IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 13 A chiederne la “testa” i consiglieri di centro destra La Pegna, Romunaldi e Bafundi, anche a nome dei colleghi Roberto Boi, Albina Galanti e Carmelo Terzo. Il centro destra di opposizione si ricompatta “IL D.G. DELL’ASAM FABIO BIOLCATI RINALDI SE NE DEVE ANDARE” “PER LASCIARE IL POSTO A QUALCUNO CHE RIESCA A FAR QUADRARE LE IRREGOLARITÀ FINORA COMMESSE” Il direttore generale della municipalizzata occupa la poltrona dal 29 ottobre 2009, attualmente senza contratto di Gianfranco Compagno Un’incapacità amministrativa che si misura sulle gravissime irregolarità gestionali della Multiservizi, rilevate in maniera inequivocabile dalla relazione trasmessa dall’ispettore del Ministero dell’economia e finanze, che ha riscontrato non solo l’irregolarità del direttore generale Fabio Biolcati Rinaldi, che occupa quel posto ormai da oltre sette anni, attualmente senza un regolare contratto (nominato dalla giunta D’Alessio con delibera N.87 del 29.10.2009), che aveva ricoperto sino a quel momento il ruolo di capo di gabinetto del sindaco D’Alessio. Per dovere di cronaca dobbiamo ricordare che con decreto del Sindaco (N.15 del 26.10.2009), 3 giorni prima, fu nominato commissario straordinari dell’ASAM l’avvocato Fulvio Farì. Ma l’ispettore del MEF ha rilevato anche l’assenza di controllo da parte dell’ente di piazza Roma, foriero di debiti prodotti da ore di straordinario per servizi ordinari, rimborsi di carburante per 92mila euro e consulenze affidate a ragionieri esterni nonostante la presenza di figure interne all’Asam che avrebbero potuto svolgere quel servizio. Alla luce dei fatti i consiglieri di centrodestra Nello Romualdi, Vincenzo La Pegna e Giovanni Bafundi (che hanno parlato anche a nome dei consiglieri dei consiglieri Roberto Boi, Albina Galante e Carmelo Terzo), durante la conferenza stampa di mercoledì 11 gennaio, hanno chiesto all’amministrazione la “testa” del Direttore generale, rilevando solo dietro sollecitazione le responsabilità che ricadono sul capo dell’amministratore unico Lanfranco Principi, “l’uomo ombra”, di cui non se ne parla mai, che occupa quel posto in quota Unione Civica, che esprime l’assessore ai servizi sociali Eva Torselli, il quale garantisce gli equilibri della maggioranza, ponte tra l’ala destra delle civiche e il centrodestra che siede in consiglio comunale. E così mentre il sindaco Antonio Terra ha cercato di ridimensionare la portata degli “errori gestionali” commessi da Biolcati Rinaldi, fratello della consigliera del Terzo Polo Michela Biolcati Rinaldi, proprio contro il direttore generale tuonano gli esponenti del centrodestra. “Quella carica fiduciaria- hanno affermato Bafundi, Romualdi e La Pegna - è stata ricoperta senza che venisse stipulato alcun contratto. Fabio Biolcati Rinaldi se ne deve andare e lasciare il posto a qualcuno che riesca a far quadrare le irregolarità fin ora commesse”. Quanto a Principi, amministratore unico da oltre due anni (decreto sindaco Terra N.6 del 30.10.2014), i consiglieri di Centrodestra hanno sì rilevato precise responsabilità, spostando subito il mirino contro il direttore legato al Terzo Polo. “L’amministratore venisse chiesto conto di questa mala gestione, in quanto rappresentante legale, avrà colpe paritetiche a quelle del direttore generale, che operaricordiamo- senza contratto dal 2015”. Ma questo sarà competenza della giustizia valutare le responsabilità.“La relazione- ha aggiunto il consigliere di Facciamo La Differenza Nello Romualdi- ha rilevato carenze e scorrettezze di una gestione deficitaria. Ci si aspettava un salto di qualità, invece questa compagine, grazie alla relazione dell’ispettore, si rivela carente sotto ogni profilo, senza potersi più appellare al passato per giustificare i propri errori. Sono amministratori incapaci, anche se l’impressione è che per alcune vicende c’è la Terzo Polo, ma in relazione alle irregolarità commesse e rilevate dal Mef, qualora emergesse la presenza del danno erariale, saranno i con- Fabio Biolcati Rinaldi Nello Romualdi, Vincenzo La Pegna e Govanni Bafundi unico legato a una forza politica in seno a questa maggioranza- hanno spiegato i tre consiglieri- non percepisce compensi e certamente la figura più importante è quella del direttore generale che in questi anni, come rilevato dal Mef, ha amministrato l’Asam in maniera assurda e senza alcun controllo. Lanfranco Principi, già parte del consiglio di amministrazione della municipalizzata, in quota quando Forza Italia (2003), non è immune da responsabilità e come in passato, in caso voglia di sbagliare per arrivare ad altre situazioni”. Non dissimili le considerazioni di La Pegna. “C’è stata la precisa volontà di nascondere quella relazione, quando in consiglio veniva portato un bilancio non veritiero, illegittimo, irregolare. Gli atti dell’Asam sono sempre stati votati (almeno in passato ndr) dalla consigliera del Terzo Polo Michela Biolcati Rinaldi, sorella del direttore generale. Il sindaco e la sua giunta hanno cercato attraverso l’Asam il sistema di aggiustare i rapporti con il vizi è nata come un carrozzone è finita anche peggio e in queste sette anni di gestione non solo non si è fatto nulla per risanare, ma emergono ora siglieri di maggioranza a dover pagare. Se la Multiser- assunzioni irregolari, ore di straordinario non per le emergenze ma per servizi ordinari, rimborsi di carburante stratosferici, tutto senza alcun controllo e in barba alla legge. Qualcuno ora dovrà dare spiegazioni”. “Come può la Multiservizi – si domanda Bafundichiudere in attivo se mancano alcune voci nel bilancio quali le rimanenze dei beni e i ticket dei posteggi? Come può quel bilancio essere veritiero? E perché se l’Asam chiude l’anno in attivo si pensa a smantellare ed esternalizzare alcuni servizi? Come possono i revisori, nominati dalla giunta e non dal consiglio svolgere le loro funzioni di controllo? Ritengo ci siano forti carenze nei bilanci e la colpa non può non ricadere anche sulle spalle dei consiglieri comunali di maggioranza che non leggono le carte e votano in maniera inconsapevole”. Foto di Gianfranco Compagno IL CONSIGLIERE BAFUNDI ANNUNCIA LE DIMISSIONI, SE NON LO FARA’ IL SINDACO TERRA “Non c’è trasparenza, se il sindaco non si dimette lo farò io”. Questo l’annuncio del consigliere comunale della lista Facciamo La Differenza Giovanni Bafundi, a margine nella conferenza stampa sulla Multiservizi. L’esponente di centrodestra ha annunciato le proprie dimissioni qualora non verrà fatta chiarezza sulla questione Asam. Qualora decidesse di dar seguito all’annuncio sarebbe l’ex assessore all’agricoltura della giunta Santangelo Giuseppe Gabanella a occupare il suo scranno. Un posto ceduto per protesta contro la poca trasparenza delle civiche o per un preciso accordo tutto interno alla lista che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Nello Romualdi? www.radiolaziosud.it direttore Bruno Jorillo IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 14 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 La celebrazione officiata da Don Lorenzo Fabi per tutti i giovani di Aprilia prematuramente scomparsi APRILIA - UNA SANTA MESSA PER GLI “ANGELI AZZURRI” La lista supera i 250 nomi. La messa si terrà nella chiesa dei Ss. Pietro e Paolo martedì 31 gennaio alle 18 di Riccardo Toffoli Una Messa per gli “angeli azzurri”. Si terrà nella parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo martedì 31 gennaio alle ore 18 e, come ogni anno, è rivolta a tutti quei giovani apriliani che sono scomparsi prematuramente o per incidente o per malattia. E’ una commemorazione molto sentita per la comunità di Aprilia che quest’anno piange oltre 250 ragazzi di età compresa tra gli zero e i 38 anni, strappati al mondo per un destino nemico. Oltre 250 i nomi scritti nelle pagine di un opuscolo, ognuno con una bellissima storia da raccontare ma bruscamente interrotta, che saranno letti durante la preghiera a loro dedicata, nel momento della funzione. Nomi che occupano la vita e il cuore della comunità apriliana dalla fondazione ai giorni nostri e che, purtroppo, sono destinati ad aumentare di anno in anno. Rispetto agli anni di fondazione, le malattie causa di morte sono inferiori ma aumentano inesorabilmente le vittime da incidente stradale. Giovani strappati così presto alla vita e al bene di una comunità per colpa di una strada che è diventata la più sanguinosa trincea di guerra del nostro secolo. A officiare la funzione Don Lorenzo Fabi, il parroco dei Ss. Pietro e Paolo. La data del 31 gennaio è significativa. E’ la ricorrenza di don Giovanni Bosco, fondatore delle congregazioni dei Salesiani e molto noto per le sue attività in favore dei giovani. Per l’occasione mamme e papà di questi oltre 250 ragazzi, canteranno in coro durante la funzione, una commozione e un ricordo unico e importante per tutta la comunità. I nomi che saranno ricordati durante la celebrazione: Acquaroli Andrea, Agodi Roberto, Alotta Giuseppa, Amarilli Denis, Ambrosini Alessandro, Antinozzi Fabio, Arena Rosalia, Baldazzi Daniele, Baldazzi Letizia, Bartoli Fabrizio, Bellon Bruno Pio A., Bentivoglio Federica, Bernardini Flamur, Bettin Mirko, Bettini Paolo, Bianco Alessio, Biondo Tiziana, Bizzoni Alberto, Bombaridice Marco, Bonadonna Salvatore, Bonomo Giovanni, Bortolameotti Gianfranco, Bortolameotti Marco, Bottura Sergio, Bottura Michela, Branco Antonio, Brandetti Sandro, Brignone Giampiero, Briguccia Riccardo, Brilli Alessio, Bugliolacchio Remo, Buratti Dimitri, Cadamuro Anita, Caferra Giuseppe, Caires Manuel, Caliendo Marco, Callegaro Dino, Cantarelli Alessandro, Canti Roberto, Capirchio Pino, Caporaso Gianluca, Caruso Stefano, Cascioli Fabio, Castellana Luigia, Castello Liliana, Cavallin Pamela, Cecconi Angelo, Cellamare Maria, Centanni Silvano, Ceparano Nunzia, Cera Osvaldo, Cerreto Nello, Cervato Giorgio, Cesarini Fabio, Chiarelli Giuseppe, Ciattaglia Luca, Ciccarelli Paquale, Cicinelli Gianni, Ciervo Pasquale, Cittarelli Simonetta, Clemente Laura, Coccia Pasquale, Coccia Giovanni, Coladarce Simonetta, Combi Fabrizio, Congedo Eros, Cortellani Massimiliano, Coseani Fabio, Cramerotti Fabio, Cro- ciara Mauro, Cruciani Samantha, Cucciniello Carmello, Cuozzo Carmela, D’Antonio Giovanni, De Blasis Egidio, De Feo Vincenzo, De Petra Marco, De Riso Enrico, Del Vecchio Marco, Di Carlo Lucio, Di Francia Marco, Di Franco marco, Di Gioia Andrea, Di Lauro Luigi, Di Legge Massimo, Di Martino Marcello, Di Principe Onofrio, Donnarumma Dennis, Donninnelli Marina, Del Miglio Edoardo, Durastanti Alessandro, Esposito Fabrizio, Evangelisti Giampiero, Fadda Laura, Fantoni Gino, Fasolilli Alessandro, Ferracci Roberto, Ferraioli Salvatore, Finnerly Simon, Flor Giuseppe, Fois Alessandro, Foschini Giuseppe, Fuligni Lamberto, Fontaniello Ilaria, Fortuna Carlo, Fortuna Fabio, Franchi Pamela, Frezza Silvio, Gabrielli Francesco, Gardellini Gabriele, Geparano Nunzia, Gerardi Adriano, Giallo Marco, Gianfelice Beatrice, Giorgi Ilaria, Giovannoni Daniele, Grillo Francesco, Grimaldi Fabio, Grossi Primo, Guarracino Aureliana, Gurra Erion, Gusella Stefania, Iacomussi Tania, Iemolo Alessandro, Iorillo Mario, Iorillo Pamela, Isidori Valeria, La Guzza Sergio, Laganà Tiziana, Lama Claudia, Lapenna Mauro, Larizza Simone, Leo Andrea, Lettieri Francesca, Lombardo Lucia, Longo Gabriella, Ludovica Lorenzo, Macciocchi Roberto, Macheda Gianluca, Machinè Anna, Malizia Antonino, Malvi Damiano, Marchitti Cristiano, Mariani Rita, Martino Andrea, Massarelli Anselmo, Mauriello Matteo, Melis Fabrizio, Melotti Stefano, Mencarelli Alessio, Menghi Renato, Merier Roberto, Messina Nicola, Michieletto Nando, Mollicone Carmelo, Montenero Pamela, Monti Adriano, Moscatelli Pino, Mucci Ivan, Mulinari Catia, Morano Fabio, Nappo Luigi, Nardicchia Simone, Nuti Paola, Ortolani Enrico, Paciotti Leonardo, Paciotti Lorenzo, Paciotti Ludovica, Paglialunga Paolo, Palmieri Maurizio, Palombi Nazareno, Palombo Mirella, Paloni Carmela, Pandolfi Bruno, Paniccia Marco, Pannullo Maria Teresa, Paolangeli Andrea, Passalacqua Giovanni, Pavino Claudia, Penta Emanuel, Perfetti Nunzio, Pergola Valentina, Piccirilli Bruno, Pieralisi Remo, Pira Massimo, Pistolin Fulvio, Pistolin Sabino, Polcino Renato, Polcino Roberto, Polcino Ombretta, Polcino Valentina, Pozzati Marco, Pozzati Maurizio, Prado Anais, Pregnolato Roberto, Proietti Claudio, Protettore Alessandro, Quadri Andrea, Quaresima Matteo, Radicioni Renato, Raffa Giuseppe, Ragazzini Gianluca, Ranaldi Paolo, Ricci Valerio, Riezzo Claudio, Rigon Cristian, Rosiello Amedeo, Rossini Franco, Rotondi Franco, Rotondi Vincenzo, Ruggero Nicola, Russo Diego, Russo Massimiliano, Russo Roberto, Sabbatini Laura, Salvoni Fabio, Sansone Ornella, Santarelli Gianni, Santoni Simona, Santorelli Massimiliano, Santoro Gianni, Santoro Vincenzo, Santurelli Silvio, Savioli Luca, Savo Katiuscia, Scamponi Paolo, Sebastiani Diego Edoardo, Sferlazzo Pino, Sinoponi Claudio, Soleo Fabio, Soleo Luca, Spallone Domenico, Spicola Federico, Stefanelli Grazia, Stellucci Massimo, Stucchi Barbara, Suffer Diego (Picchio), Tassinari Milena, Tedaldi Alessandra, Tedeschi Matteo, Terino Giovanni, Tombari Maria Teresa, Tofani Luigi, Tomei Mauro, Toscano Andrea Paola, Tosi Agado, Trani Gabriele Stefano, Turco Liveri Lorenzo, Vacca Sharon, Valente Sabrina, Vecchia Lidia, Veggente Andrea, Verdemare Roberto, Vespa Andrea, Viccaro Massimiliano, Vinci Alessandro, Zeoli Maria, Zompatori Francesco. IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 15 Gli allievi avranno a disposizione un portale dove trovare materiale didattico, inserire i compiti, fare verifiche e approfondimenti, nonché chiedere spiegazioni VERSO UNA SCUOLA DIGITALE: L’IC MATTEOTTI PRIMA IN PROVINCIA La presentazione della piattaforma Moodle e dell’area E-learning venerdì 27 gennaio alle ore 17 presso l’aula magna di via Respighi Verso una scuola digitale. La Matteotti di Aprilia è la prima scuola secondaria di primo grado della provincia di Latina ad avviare la didattica digitale mediante l’uso della piattaforma Moodle. Venerdì 27 gennaio alle ore 17 presso l’aula magna dell’istituto nella sede di via Respighi verrà illustrata la piattaforma e le finalità educativo-didattiche, con la presentazione dell’area E-learning www.corsimatteotti.it dove insegnanti e allievi potranno inserire materiali didattici, compiti, fare verifiche, chiedere spiegazioni e fare approfondimenti. L’istituto dal 2014 è nella rete della “Palestra dell’innovazione”, quindi è particolarmente attento al mondo digitale, rivede la sua offerta formativa e punta all’apertura della propria area E-learning (www:corsimatteotti.it) per affiancare in modo equilibrato alla didattica tradizionale l’uso delle nuove tecnologie. “I contenuti didattici delle discipline rimangono quelli tradizionali, spiega la prof.ssa di matematica Rita Scanga responsabile del progetto- ciò che si punta a cambiare sono le modalità di acquisizione delle conoscenze previste dai programmi ministeriali attraverso l’uso della piattaforma Moodle (acronimo di Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment).L’insegnamento online open source permette al Docente di creare e gestire nuovi corsi, fornendo agli studenti il materiale didattico necessario e le prove di valutazione intermedia e finale direttamente online. Gli alunni potranno studiare ed approfondire gli argomenti attraverso i materiali messi a disposizione dal Docente rielaborando ciò che imparano attraverso la rete e gli strumenti informatici”. La piattaforma Moodle è uno strumento innovativo per organizzare e veicolare contenuti secondo una strategia didattica che permette di seguire gli alunni “passo a passo” durante le loro attività svolte sia a scuola sia a casa. Gli alunni scopriranno i benefici dell’avere a disposizione un ambiente che tiene traccia di tutte le attività svolte e dei relativi feedback sia del docente sia dei compagni, che contiene al suo interno, in un unico “raccoglitore”, tutti i materiali didattici usati. Un supporto logistico e tecnico è stato fornito dai docenti di matematica del liceo Meucci Agostino Perna e Francesco Di Nucci. L’azione tecnica di gestione della piattaforma sarà, infatti, svolta dal Liceo Meucci di Aprilia che ha una comprovata esperienza nel suo management e la utilizza ormai da tempo come strumento basilare per la didattica. L’obiettivo dell’Istituto Matteotti è quello di rafforzare i rapporti di collaborazione con il Liceo Meucci e le altre scuole del territorio apriliano che potranno condividere percorsi metodologici comuni e avere con facilità e in maniera approfondita materiali di conoscenza delle competenze degli allievi, specialmente per il delicato passaggio dalla secondaria di primo grado alle superiori. Appuntamento quindi il 27 gennaio alle ore 17 alla sede di via vivere con mano le teorie apprese in classe, i laboratori di lingua con le certificazioni europee. Infine la musica che è il punto di forza dell’istituto comprensivo. Quest’anno è andato a regime il completamento dell’indirizzo musicale dove i ragazzi possono Una conferenza sul diritto di autore promossa dal Comune e dalla Siae I MESTIERI DEL COPYRIGHT Si è tenuta venerdì 20 gennaio presso il polo Culturaprilia di Andrea Virgini Si è svolta venerdì 20 gennaio presso il polo “Culturaprilia” la conferenza promossa dal Comune di Aprilia, in collaborazione con la Siae, sul Diritto d’Autore dal tema “I mestieri del copyright”. Numerosa è stata la partecipazione all’iniziativa gratuita che ha visto tra l’altro la collaborazione dell’Associazione Forense Avvocati Aprilia (AFAA) oltre ad altre realtà Respighi per entrare nel vivo del progetto e della didattica digitale. Saranno presenti i docenti del liceo Meucci, la referente del progetto Rita Scanga, la vicepreside Giovanna Castaldi e la preside Viviana Bombonati la quale ha creduto fortemente nell’utilizzo delle nuove tecnologie per la didattica e ha sostenuto il progetto. UN “CONCERTO” PER L’ULTIMO OPEN DAY DELLA MATTEOTTI I CORI MATTEOTTI E MATTEOTTI JUNIOR IN DIRETTA SU RADIO VATICANA Si è tenuto sabato 14 gennaio l’ultimo open day dell’Ic Matteotti di Aprilia per la secondaria di primo grado, alla presenza di un foltissimo pubblico composto da genitori e bambini. E’ stato un modo per far vedere i locali della struttura di via Respighi molto ampi e pieni di laboratori ma anche far conoscere le numerose attività della scuola che quest’anno hanno coinvolto più discipline: le materie letterarie con le giornate dedicate ai nonni, per le discipline sportive attraverso le collaborazioni con diverse associazioni del territorio gli alunni possono praticare più giochi sportivi anche quelli meno noti, le materie scientifiche con l’avvio dei laboratori di scienze dove gli alunni possono studiare come materia curriculare in orario pomeridiano e quindi senza costi aggiuntivi per le famiglie, uno strumento musicale tra pianoforte, violino, chitarra e clarinetto. L’orchestra Matteotti, il coro Matteotti e il coro Matteotti Junior sono le bellissime realtà che portano la scuola fuori dalle mura dell’istituto con la partecipazione a eventi comunali o di quartiere, rassegne provinciali e nazionali. L’anno scorso l’orchestra Matteotti ha vinto il secondo premio al concorso Città di Latina, il coro Matteotti Junior il secondo premio al concorso Macchi e il coro Matteotti il primo premio assoluto al Città di Latina. L’orchestra ha partecipato l’anno scorso alla rassegna musicale nazionale dedicata ad Altiero Spinelli a Ventotene e quest’anno entrambi i cori hanno partecipato alla rassegna nazionale dedicata ai compositori viventi per cori di voci bianche speciale Giovanni Guaccero. Le loro performance sono in onda oggi su Radio Vaticana nella trasmissione la Mattonella Incontri Musicali alle ore 14.20. Un onore per la scuola e per la città di Aprilia. Durante l’open day, l’orchestra Matteotti ha eseguito tre brani: inno giovanile, Zorbas tradizionale sirtaki greco e Hello Dolly. A seguire la vicepreside Giovanna Castaldi ha illustrato ai genitori in aula magna le tantissime realtà dell’istituto. associative apriliane. Ad aprire la conferenza è stato il sindaco Antonio Terra seguito dall’Assessore alla pubblica istruzione Francesca Barbaliscia. Di seguito il Direttore della sede Siae di Roma Alessandro Bracci e il Direttore dell’Ufficio di Coordinamento Territoriale della Direzione Generale Siae Marco Caselgrandi hanno trattato vari temi tra cui: la legge sul Diritto d’Autore (n. 633/1941), la tutela del diritto d’autore, l’organizzazione di eventi di spettacolo o di intrattenimento, le opportunità della Siae per i giovani. Il tutto moderato dalla dottoressa Daniela Zeppetella che ha curato l’evento. L’amministrazione comunale ha fatto far visita, prima dell’inizio della conferenza, ai direttori della Siae nella “fucina musicale”, struttura fiore all’occhiello della città che promuove la creatività giovanile in ambito musicale. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 16 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 L’ultimo numero pubblicato venerdì 13 gennaio 2017 “IL GIORNALE DI LATINA” NON È PIÙ IN EDICOLA Scompare un’altra testata provinciale dopo “Il Territorio”, “La Provincia di Latina” e “ Corriere Pontino” Dura presa di posizione del segretario di Stampa Romana Lazzaro Pappagallo: “La chiusura del quotidiano travolge i giornalisti che ne hanno consentito pubblicazione e diffusione, tra rapporti di lavoro dipendente e collaborazioni” di Gianfranco Compagno “Il Coraggio e la Passione” non sono bastati ai redattori del quotidiano “Il Giornale di Latina”. Dopo 896 giorni (2 anni e mezzo circa), venerdì 13 gennaio 2017 è uscito l’ultimo numero nelle edicole. È venuto a mancare soprattutto il mercato, ma non di meno ci sono grosse responsabilità della proprietà. “Il Coraggio e la Passione” è stato il titolo dell’editoriale del primo numero uscito venerdì 1° agosto 2014 a firma del direttore responsabile. “La nascita di un nuovo giornale - scriveva il direttore - in un periodo di profonda crisi dell’editoria nazionale (la chiusura dell’Unità è l’ultimo emblematico caso), è inevitabilmente un’operazione di grande coraggio imprenditoriale e professionale. Avventurarsi in una simile impresa, ricca di insidie e di difficoltà di vario genere, significa aver già fatto i conti con i rischi dell’impresa e considerato anche l’eventuale rigetto che un nuovo prodotto potrebbe generare sul già caotico panorama giornalistico locale…”. La carta stampata quotidiana in provincia di Latina nel 2014 era in profonda crisi (crisi che si aggrava sempre di più). In provincia erano già fallite iniziative editoriali analoghe: “Il Territorio”, “La Provincia di Latina” del 2004 e il “ Corriere Pontino” del 2010. Aveva chiuso la storica redazione di Latina de “Il Tempo”. Il 27 febbraio 2014 (pochi mesi prima) lo storico quotidiano “Latina Oggi” (Editoriale Oggi) nato nel 1988, dopo 26 anni non era più in edicola, al suo posto i lettori trovarono la testata “Oggi Latina”, in abbinamento con “Il Tempo”, senza firma dei redattori. Quella fu un’operazione “Caronte”. Sabato 17 maggio 2014 esce il edicola “Il Quotidiano di Latina- il nuovo quotidiano della Provincia di Latina” (anno 1 n.1 in abbinamento con Il Tempo). In questa difficoltà e confusione editoriale, si inserisce una nuova testata “Latina Oggi - notizie.it” (editore genovese con radici pontine), appare in edicola il 23 maggio 2014, quell’iniziava cartacea fu una meteora. La pubblicazione cartacea cessò domenica 16 novembre 2014 (dopo 175 giorni). In questo contesto nasce “Il Gionale di Latina”, nato come giornale settimanale on-line, veniva distribuito cartaceo gratuitamente il sabato. Il nuovo quotidiano, assesto immediatamente un duro colpo alla concorrenza, usci in abbinamento con “Il Tempo” ad €1,20. A differenza di altre iniziative non doveva rincorrere la testata rivale, anzi è stato il contrario. Di fatto l’avventura de “Il Quotidiano di Latina” termina martedì 17 febbraio 2015. Il quotidiano esce in edizione ridotta a 8 pagine, a seguito delle dimissioni di tutti i redattori. Martedì 25 febbraio 2015 ritorna in edicola “Latina Oggi” (Editoriale Oggi) ad 1 euro e senza abbinamento a nessun altro quotidiano nazionale. Inizia così la ricorsa per riconquistare la leadership provinciale. Stringe l’accordo con il “Il Giornale” esce in “panino” ad 1.40 €. Le distanze si accorciano. I problemi tra editore e redattori non mancano. Nelle riunioni tra colleghi si parlava della criticità della situazione. Qualcuno piotizzò una chiusura imminente. Il colpo mortale è arrivato il sabato 1° ottobre 2016, quando “Latina Oggi”, dopo aver stretto l’accordo con il direttore de “Il Tempo” ritorna in edicola in abbinata con il quotidiano storico di Roma, molto apprezzato soprattutto a Latina città. Le vendite de “Il Giornale di Latina” crollano. Dura la denuncia pervenuta da Stampa Romana alla vigilia di Natale: “ “Nessun contratto, neppure i soliti co.co.co, e nessun contributo versato, ma decine di giornalisti impegnati ogni giorno nella realizzazione di due quotidiani, uno in provincia di Latina e l’altro in provincia di Roma. Quanto sta accadendo in tali territori, da oltre due anni, sta assumendo i tratti di un vero e proprio sistema, che neppure un’ispezione dell’Inpgi è riuscito a scardinare, con il risultato che per decine di lavoratori sta diventando prassi una sorta di caporalato della carta stampata, senza alcuna forma di tutela né per l’attività che prestano attualmente né per il futuro. Una situazione inaccettabile per l’intera categoria in balia di editori senza scrupoli e senza alcun rispetto per i cittadini che comprano i quotidiani…”. Sabato 14 gennaio 2017 “Il Giornale di Latina” non era più in edicola. Per la pluralità dell’informazione è una grossa perdita. Duro l’intervento del segretario di Stampa Romana (16.1.2017): “Scompare con la chiusura del quotidiano - il sito è ancora attivo - il caso più eclatante e devastante di caporalato giornalistico nella nostra regione (con il “gemello” il Giornale della Provincia diffuso nell’area metropolitana romana). La denuncia di Stampa Romana, il ruolo di vigilanza dell’Inpgi e dell’Ordine dei Giornalisti, la spinta dei colleghi pontini, stufi di una condizione di plateale dumping, hanno avuto la meglio sulle ragioni di editori spregiudicati e senza scrupoli”. La vicenda ha travolto molti giornalisti che non potranno usufruire di ammortizzatori sociali. Se non è un diritto lavorare a tutti i costi, è comunque un diritto lavorare. Il Giornale di Latina continua la sua avventura online www.giornaledilatina.org. 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 17 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 18 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 Lo ha nominato il sindaco Antonio Terra al vertice della municipalizzata, carica onoraria, non percepisce indennità APRILIA - LANFRANCO PRINCIPI, L’UOMO OMBRA DELLA MULTISERVIZI È l’amministratore unico dell’ASAM, ovvero il rappresentante e responsabile legale Era stato già membro del consigli di amministrazione nel 2003 sotto la presidenza di Salvatore Messere di Gianfranco Compagno Lanfranco Principi, 53 anni da poco compiuti, consulente del lavoro, laurea in economia aziendale internazionale nel 2012, è l’uomo ombra della Multiservizi, la municipalizza del comune di Aprilia, che sin dalla sua nascita (2003) produce una voragine di debiti. Un profilo defilato, estraneo dalla politica attiva, già membro del primo consiglio di amministrazione dell’ASAM (2003), consigliere comunale di Forza Italia (2005) prima, poi confluito nel PDL, di cui e stato componente della “Troika”, insieme a Roberto Boi e Massimo Bartolameotti, sino alla candidatura a sindaco di Nello Romualdi, il suoi nome è uscito prepotentemente durante la conferenza stampa tenuta dai consiglieri del centro destra di opposizione, a seguito della pubblicazione della relazione dell’ispettore del Ministero delle finanze (MEF). Lanfranco Principi non è una figura di secondo piano dell’ASAM, tutt’altro è i rappresentante legale della municipalizzata. Ha avuto un incarico fiduciario da parte del sindaco Antonio Terra, che lo ha nominato al vertice dell’azienda dal’ottobre 2014 (nomina onoraria, non percepisce indennità). A chi se non a lui dovevamo chiedere un’intervista sulla bufera che ha coinvolto la “Sua azienda”. Nonostante le nostre numerose richieste, ci ha rinviato da una settimana all’altra. Eppure negli ultimi 13 anni lo abbiamo intervistato diverse volte. In attesa della disponibilità dell’amministratore unico per un eventuale incontro. Abbiamo ritenuto farlo conosce meglio ai nostri lettori. Il suo dell’amministratore unico è citato nella relazione redatta dall’ispettore del Mef e delle sue responsabilità nelle pecche gestionali dell’Asam si è discusso anche durante la conferenza stampa del centrodestra, che tuttavia non ha ritenuto di calcare la mano contro l’ex dirigente del PDL (forse per strategia politica), oggi uomo di fiducia del sindaco Antonio Terra e riferimento per Unione Civica, una delle liste che compongono la maggioranza. A Lanfranco Principi, come detto, avevamo chiesto un’intervista per il ruolo ricoperto proprio per discutere della relazione del MEF, ma ci ha rimandato di settimana in settimana, senza trovare però il tempo per poter rilasciare dichiarazione sul caso. Lanfranco Principi però è strettamente legato all’Asam e non solo nel recente passato. Nel 2004 aveva già fatto parte del consiglio di amministrazione, quando Salvatore Messere ricopriva l’incarico di presidente e Mario Iacoangeli quello di direttore generale. In quota Forza Italia si era candidato poi con il centrodestra a sostegno del candidato sindaco Calogero Santangelo nel 2005, finendo all’opposizione con il ribaltone che portò l’UDC a governare con il PD. Non fece parte del gruppo di consiglieri che sfiduciò l’ex sindaco nei primi mesi del 2009, e fino al 2013 ha continuato a ricoprire la carica di dirigente provinciale del partito di Berlusconi, affiancando a partire dal 2012 Roberto Boi e Massimo Bortolametti alla guida del triumvirato che avrebbe dovuto svolgere il ruolo di coordinamento locale del partito. Lo strappo con il partito di provenienza giunse nell’aprile del 2013, all’indomani della vittoria delle primarie del centrodestra da parte di Nello Romualdi. Dopo aver criticato il suo partito, dichiarando di essere stato maltrattato, Principi cercò la Daniele Borace eletto all’unanimità presidente apriliano di Fare Verde Fare Verde, nucleo di Aprilia, si è riunita in assemblea per eleggere il responsabile del gruppo cittadino, analizzare le tante iniziative messe in campo nell’ultimo anno e quelle che verranno svolte nel prossimo futuro. Alla presenza del presidente regionale dell’associazione, Silvano Olmi che ha portato anche i saluti del presidente nazionale avv. Francesco Greco, si è aperta un’interessante discussione delle problematiche ambientali del territorio e sul fatto che Fare Verde è stata in grado di mantenere alta l’attenzione su queste tematiche. Tanti sono stati gli eventi o le iniziative proposte dall’associazione nella città di Aprilia che hanno permesso a Fare Verde di diventare un punto di riferimento sul territorio. Con l’elezione a presidente del nucleo apriliano di Daniele Borace si darà continuità nell’azione a tutela dell’ambiente, promuovendo pratiche virtuose che faciliteranno il passaggio da una società basata sul consumismo sfrenato ad una dove si limiterà la produzione di rifiuti. L’assemblea ha discusso anche del prossimo futuro, coinvolgendo sempre più cittadini e presentando progetti a tutela dell’ambiente. Borace Daniele: “Sono Onorato di rappresentare Fare Verde nel territorio Apriliano. Il nostro obiettivo rimane quello di costruire una casa per tutte quelle persone che hanno una spiccata sensibilità alle tematiche ambientali. Far crescere numericamente il gruppo per dare voce a chi non può difendersi da solo; come il mare, le foreste, i fiumi, gli animali e le generazioni future. Aprilia ha bisogno di ricostruire un legame sociale che permetta di mettere in contatto chi ama questo territorio. La stragrande maggioranza dei cittadini vuole migliorare Aprilia ma sono voci singole e vengono sopraffatte da chi ha il solo interesse nella speculazione. Il mio invito è ad unirsi a Fare Verde per la salvaguardia del’ambiente e fermare chi non ama Aprilia. Colgo l’occasione per un invito a partecipare al Mare d’Inverno che si svolgerà domenica 29 gennaio sulla spiaggia di Tor Caldara a Lavinio. Un’occasione per passare una mattinata in compagnia e all’aria aperta mentre puliamo la spiaggia dai troppi rifiuti accumulati. Quest’anno ci sarà molto lavoro da fare, abbiamo tanti progetti in essere e non vedo l’ora di prendermi cura della mia Città. Siamo volontari e tutto ciò che facciamo viene fatto con il cuore. Personalmente sono felice ma ancor di più per i tanti volontari del gruppo di Fare Verde. Sono persone fantastiche perché hanno deciso di rimboccarsi le maniche e dare il loro contributo al miglioramento dell’ambiente in cui viviamo. Non è scontato ne una cosa diffusa, per questo sono orgoglioso di loro e li ringrazio di vero cuore. Ci aspetta un grande 2017, faremo in modo che sia l’anno di Aprilia, del suo territorio e degli Apriliani, Veri. Grazie di Cuore a chi mi ha sostenuto e continuerà a farlo.... candidatura tra le civiche guidate da Antonio Terra, in particolare con Unione Civica, ma il direttorio del Progetto Rinascimento, composto da un membro per ognuna delle sette liste civiche di maggioranza respinse la sua candidatura e quella di altri fuoriusciti del centrodestra come Franco Tozzi e Gian Battista Trenta, dando invece il nullaosta a Giovanni Raffa. Uscito dalla porta ma rientrato dalla finestra con l’avvallo del sindaco, che nel 2014 gli attribuì la carica fiduciaria di amministratore unico della Multiservizi. Da dirigente del PDL (antagonista alle elezioni) a uomo di fiducia del sindaco Terra, che insieme a Fabio Biolcati Rinaldi ha avuto il compito di gestire e risanare ( con scarso successo alla luce dei fatti, per non dire disastrose) la municipalizzata di piazza Mostardas e oggi che la relazione del Mef ha rilevato tutte le carenze non può che condividere con il direttore legato al Terzo Polo le responsabilità per i gravi errori gestionali. Nonostante la parentesi civica e la carica ricoperta ad Aprilia, Principi con la tornata amministrativa del 2016 per il rinnovo del consiglio comunale di Latina, si è candidato con la lista Nicola Caladrini, sostenendo così il candidato sindaco di Fratelli D’Italia contro il civico Damiano Coletta che oggi, nonostante le forti differenze tra i due progetti fa fronte comune proprio con Terra e le sue civiche. Ribadiamo, rimaniamo a disposizione dell’amministratore unico dell’ASAM, per una eventuale replica alle accuse rivoltegli. Foto archivio Gianfranco Compagno 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 19 pagina 20 IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 21 91 anni, si è laureato alla “Sapienza” d Roma nel 1955. Ha 62 anni di laurea PIERO EUGENIO SQUARCIA, DECANO DEI MEDICI DI APRILIA In città dal 1963 è stato il fondatore e primo presidente dell’Avis di Aprilia nel 1964 È stato anche presedente del sindacato dei Medici di Famiglia della Provincia di Latina, sino alla pensione di Nicola Gilardi e Gianfranco Compagno Premiato dall’Associazione Medica Apriliana per il suo lungo lavoro di medico svolto ad Aprilia lo scorso 16 dicembre, il dottor Piero Eugenio Squarcia, 90 è il decano della professione sanitaria cittadina. Si è trasferito ad Aprilia nel 1963 e da allora ha svolto l’attività di medico di famiglia, è diventato una figura fondamentale per la città che ha visto crescere nei decenni e fra l’altro è stato il fondatore e primo presidente dell’Avis di Aprilia. Nato il 1° novembre 1926 a Tripoli, dove il padre Ermete era Ufficiale di Colonia dell’Esercito Italiano, era uno di quattro figli. In Libia rimase fino al 1940, quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale e gli equilibri internazionali si fecero molto delicati. Allora decisero di rientrare in Italia. «Papà Ermete aveva già capito come finivano le cose - racconta Squarcia -. Tornammo con l’idrovolante Savoia Marchetti, tutto in legno, e andammo a vivere a Roma». Li infatti avevano una casa e da ragazzo compì tutti gli studi, poi l’università a La Sapienza dove si laureò nel 1955 in Medicina. Fu Allievo interno presso la Clinica medica dell’Università “La Sapienza” di Roma diretta dal prof.Cesare Frugoni A partire dal 1956 ha esercitato come medico condotto e ufficiale sanitario ad Ardea, Sant’Angelo Romano,Gerano,Cerreto Laziale e Roccasecca dei Volsci. Alla fine degli Anni ’60 è stato fondatore del sindacato dei Medici di Famiglia della Provincia di Latina, di cui è stato presidente sino alla pensione. Tra la fine del 1950 e i primi del 1960 ha organizzato 6 tra sezioni e comprensori AVIS nei comuni de monti Lepini. Nel 1963 chiede l’aspettativa come medico condotto e ufficiale sanitario per trasferirsi ad Aprilia . ad Aprilia è stato medico sportivo. Il dottor Squarcia ricorda il suo arrivo in città in un’occasione particolare: «Arrivai ad Aprilia il 3 giugno 1963 e suonavano le campane a morto per papa di Giovanni XXIII, mentre scaricavamo i bagagli in piazza Marconi, avevo deciso di abitare ed dove avevo lo studio». In quella zona mantenne il suo studio in affitto, prima di acquistare una casa, e avviò la sua carriera di medico di famiglia. «Dopo tre anni ho lasciato piazza Marconi, era il 1966, e mi sono trasferito nello studio di via Giovanni XXIII dove rimasi fino all’anno prima della pensione (dal 1992 in pensione ). Ho esercitato un anno presso lo studio del dottor Sabatino D’Ambroso». In quegli anni il tetto massimo di iscritti era libero e il dottor Squarcia superò quota 3.000 “mutuati”. Poi le varie riforme ridimensionarono il tetto massimo a 1.800. Il decano dei medici ricorda inoltre come la professione fosse molto diverso da oggi. Le persone sapevano dove abitasse e spesso, anche di sabato e domenica, si presentavano per chiedere informazioni o addirittura delle visite. I presidi sanitari erano certamente inferiori e i pazienti facevano affidamento innanzitutto sui medici di famiglia. Proprio un aneddoto che ci racconta Piero Eugenio Squarcia è indicativo di quello stato di cose: «Mi ricordo che un Natale mi chiamarono - racconta Squarcia -, stavamo festeggiando ed ho lasciato tutti gli invitati per andare a vedere cosa fosse successo. Era venuto un ragazzo, che mi chiese di andare dal padre che era in fin di vita, anche se non era mio paziente. Ovviamente andai. Mi accompagnò il dottor Carlo Pietropaoli che era uno dei miei ospiti ». Una pagina importante vene scritta quando venne creata l’Avis di Aprilia. Il ricordo che ci fa il dottor Squarcia, nonostante oltre mezzo secolo sia passato è molto importante: «Fondammo l’Avis il 12 dicembre 1964, era un sabato ed eravamo una ventina. Il testimone fu don Bruno Maran». La prima sede fu in via dei Garofani, presso la “Clinica Sirri”, che in seguito si è trasferita in via delle Palme, oggi conosciuta con il nome “Casa di Cura Città di Aprilia, sempre di proprietà della Famiglia Sirri. L’incontro avvenne nella sala conferenze della parrocchia di San Michele Arcangelo. Tra i fondatori il dottor Squarcia ricorda: Franco Vannoli, Mattia Cristiano, Giovanni Sirri, un certo Adamo. «Sono passati 52 anni - ricorda Squarcia - venne il presidente provinciale il professor Tasciotti». È stato rieletto presidente per circa 10 anni, presidente dell’Avis di Latina. È stato presidente provinciale e consigliere regionale dell’ AVIS Lazio. Nel 1966 è commissario straordinario per il risanamento economico e riorganizzativo dell’AVIS di Roma. È stato insignito di medaglia d’oro per aver superato i 50 donazioni di sangue. Nel 1980 trasforma l’AVIS di Aprilia da centro di raccolta a centro trasfusionale. Sebbene qualche data e qualche nome non sovvenga alla memoria del dottor Squarcia, il suo ricordo è preciso e trasmette la grande passione per la medicina e per i pazienti. I tanti anni passati ad Aprilia gli sono valsi il riconoscimento da parte dell’Associazione Medica Apriliana, che ha aperto la celebrazione degli 80 anni dalla fondazione di Aprilia. Sicuramente in questa storia il dottor Squarcia ha scritto delle pagine importanti, dal lavoro al sociale con la creazione dell’Avis che ancora oggi da sostegno ai pazienti che hanno bisogno di sangue. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 22 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 L’addio di Obama a Chicago, il pittore Guadagnuolo lo omaggia con una grande mostra L’ultimo discorso del Presidente Obama: “ Abbiamo lasciato un’America migliore” pronunciando, in vista del futuro degli Stati Uniti d’America, queste parole a Chicago la città dalla quale prese il via la sua vicenda politica presidenziale con l’ottimismo e la speranza che ha avviato il cammino al primo Presidente di colore degli Stati Uniti e così con lo stesso ottimismo ha chiuso il suo discorso con la fatidica frase “Yes we can!”. La mostra che omaggia il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che lascia dopo otto anni, la Presidenza americana è del pittore Francesco Guadagnuolo. Si tratta dell’annuncio di una grande mostra itinerante che propone oltre 50 opere di Guadagnuolo dedicate alla Presidenza Obama, in particolare alla cultura della Pace e della solidarietà, accompagnate dai versi del poeta Vito Riviello. Guadagnuolo, artista di grosso spessore internazionale, opera tra Roma, Parigi e New York, da sempre sensibile alla Pace nel mondo, un argomento a lui molto caro, così da essere insignito nel 2010 dal titolo di Ambasciatore di Pace dell’Universal Peace Federation – ONG accreditata con “Special Consultative Status” presso il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) delle Nazioni Unite, dandone sempre dimostrazione nel sostenerla attraverso le sue opere tra cui l’opera “Il Debito Estero”- verso una nuova solidarietà, esposta permanentemente nella prestigiosa Sala dell’Ecosoc al Palazzo dell’ONU di New York, e “Pace in Terra Santa” nata da un incontro con il Presidente Yasser Arafat in Palestina ed inoltre con la sua cartella alla Pace, dedicata a “San Francesco e i giovani” vuole sensibilizzare particolarmente le nuove generazioni, che tutti auspicano potranno erigere le basi di un mondo migliore per una convivenza pacifica in tutti i credi religiosi. Oggi l’artista, che conosce gli Stati Uniti per i suoi continui soggiorni, in questa mostra dedicata al Presidente Obama, propone una rassegna che descrive la vita americana dopo il tragico 11 Settembre 2001 con tutte le sue icone e i suoi simboli. “Sono passati sedici anni da quel tragico evento che ha portato guerre, distruzioni e crisi economica - commenta l’artista - spero che ci sia un cambiamento di rotta e alla cultura della morte possa essere sostituita la cultura della vita. Solo così il genere umano potrà essere salvato. A questo, spero che si aggiunga la cultura per la difesa ambientale perché è un altro reale pericolo al quale l’umanità deve porre veri e seri rimedi”. 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 23 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 24 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 APRILIA - CELEBRATO SANT’ ANTONIO ABATE A CARROCETO Martedì 17 gennaio. Ha celebrato don Mauro Ceschin che ha benedetto il pane In prima fila, nella chiesetta di Carroceto, come sempre c’era la signora Vittora Ottaviani, 99 anni il prossimo 14 novembre, nome in onore della vittoria della prima guerra mondiale. È nata 10 giorni dopo dalla emanazione del bollettino, appunto della vittoria. La signora Ottaviani è la vedova di Ignazio Pazienti, a sua volta figlio di Pietro il grande pioniere venuto ad Carroceto nel 1925, allora comune di Roma. Erano presenti anche i nipoti del capostipite, che tra l’altro sono i proprietari della chiesetta dedicata a Sant’Antonio, in onore di Antonio Pignatelli, ovvero papa Innocenzo XII, che nel 1692 sostò in occasione del viaggio da Roma a Nettuno. Come ogni anno il 17 gennaio i fedeli si sono radunati nel piccolo luogo di culto per rinnovare la tradizione, in occasione della celebrazione di Sant’Antonio Abate. Nonostante la giornata freddissima c’è stata una grande celebrazione. La messa è stata officiata da don Mauro Ceschin. Al termine dopo averlo benedetto è stato distribuito il cosiddetto pane di Sant’Antonio. Il prossimo appuntamento è fissato per il 13 giugno per la celebrazione di Sant’Antonio da Padova. La chiesetta di Carroceto viene aperta due volte l’anno in occasione delle celebrazioni dei santi omonimi. GFC Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 25 Mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, il Comune di Aprilia capofila del bacino per la partecipazione al bando ministeriale L’Amministrazione Comunale ha approvato, con deliberazione di Giunta n. 5/2017, la proposta progettuale denominata “Sosteniamo il bacino”, nell’ambito del Programma Sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. Il progetto è condiviso con gli altri Comuni del bacino dei trasporti pubblici Cisterna, Cori, Lanuvio, Roccamassima, Sermoneta e vede quale capofila il Comune di Aprilia. La costituzione del bacino territoriale ottimale finalizzato alla gestione associata del servizio di trasporto pubblico urbano su strada è stata sottoscritta dai rappresentanti dei Comuni il 5 giugno 2015. Il Programma sperimentale di mobilità sostenibile, di cui al decreto del Ministero dell’Ambiente n. 208 del 20 luglio 2016, permette al bacino (in un ambito con una popolazione superiore ai centomila abitanti) di ottimizzare ulteriormente la realizzanda rete di trasporto su gomma andando a promuovere ulteriori interventi finalizzati ad una maggiore sostenibilità ambientale della rete di trasporto locale. Per la partecipazione al bando relativo al programma sperimentale di mobilità sostenibile, si propone la realizzazione di una piattaforma intelligente per i tratti rispetto delle esigenze di accessibilità del territorio. L’obiettivo è quello di sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie ICT, in particolare la connettività alla ta e potenziare la comunicazione tra utenti e sistema. La piattaforma acquisisce un insieme di informazioni da più fonti (utenti, centraline di monitoraggio del traf- casa-scuola e casa-lavoro, finalizzata ad ottimizzare la distribuzione della mobilità sistematica tra le modalità di trasporto per la riduzione delle emissioni inquinanti e dei consumi energetici, nel rete, la comunicazione tramite social network e il monitoraggio ambientale del sistema di trasporto, per agire direttamente sulla formazione del meccanismo di interazione domanda-offer- fico, centraline di monitoraggio ambientale, aziende di trasporto pubblico, attrattori di mobilità quali scuole ed aziende). In particolare, consente agli utenti di inserire direttamente le proprie esigenze di mobilità attraverso un questionario on line o tramite un’App facilmente installabile sullo smartphone, che mette in relazione gruppi di utenti e alla quale si può accedere tramite i social network. L’utente comunica (volontariamente o automaticamente) la sua posizione e la sua destinazione abituale o altre destinazioni nel corso della giornata attraverso internet o smartphone. Il sistema raccoglie le informazioni e le richieste di tutti gli utenti, le confronta con le condizioni attuali della rete di trasporto e con le posizioni dei veicoli disponibili per servire la domanda di trasporto di passeggeri, e le elabora per calcolare le alternative più convenienti per i diversi scopi dello spostamento. La piattaforma è concepita secondo un approccio activity-based demand-oriented: le alternative sono elaborate in funzione delle esigenze dell’utenza, con l’obiettivo di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili, ed in base allo scopo dello spostamento e della sequenza di attività da svolgere nel corso della giornata. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 26 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 73esimo Anniversario dello Sbarco Alleato, la giornata commemorativa ad Aprilia e Lanuvio Hanno avuto luogo il 23 gennaio scorso, tre tappe del circuito celebrativo promosso in occasione del 73esimo Anniversario dello Sbarco delle truppe angloamericane sulle coste del litorale romano durante la seconda guerra mondiale. Le prime cerimonie ufficiali per commemorare lo Sbarco Alleato avevano avuto luogo nella giornata ad Anzio e Nettuno, anche con una rievocazione storica in spiaggia con partecipazione di mezzi anfibi, figuranti in divise d’epoca, veicoli militari e sorvolo di aerei. Il primo appuntamento odierno, alla presenza del Prefetto Vicario di Latina dottor Luigi Scipioni, delle Autorità civili, militari e religiose e delle rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, si è tenuto presso il monumento “Il Graffio della Vita” in località Campo di Carne. Qui il Sindaco Antonio Terra e il Prefetto Vicario Scipioni hanno deposto una Corona d’Alloro in memoria dei Caduti. Quindi il primo cittadino di Aprilia è intervenuto per un breve discorso di saluto, incentrato sull’attuale crisi del Mediterraneo, che causa migliaia di vittime minorenni, quale tragedia nella tragedia. Da ciò alla condivisione della figura di Angelita di Anzio, simbolica dei bambini vittime innocenti di tutte le guerre mondo. Alla cerimonia hanno preso parte i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Aprilia, Anzio, Nettuno, Lanuvio e Ardea. È stata registrata inoltre la partecipazione dei soci del Centro Anziani della borgata e delle scolaresche della vicina Scuola Primaria “Lanza”. Successivamente, il circuito celebrativo si è trasferito in località Buon Riposo, presso Via dei Pontoni, dove il 17 febbraio del 2014 è stato inaugurato un monumento alla Memoria del Tenente Eric Fletcher Waters e dei Caduti dello Sbarco rimasti senza sepoltura, alla presenza del signor Roger Waters, musicista di fama internazionale, e del veterano di guerra Harry Shindler, presidente dell’Italy Stars Association. Lo stesso Shindler, oggi impossibilitato a prendere parte alla manifestazione, ha inviato al Sindaco di Aprilia Antonio Terra una nota di saluto formulando i migliori auspici per la buona riuscita dell’intera giornata celebrativa. Anche dal Vescovo di Albano, Monsignor Marcello Semeraro, impossibilitato ad intervenire per importanti impegni pastorali sono giunti i migliori auspici e affettuosi saluti a tutta la cittadinanza per la buona riuscita delle manifestazioni in programma. Presso il monumento di Via dei Pontoni il Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha deposto una Corona d’Alloro, seguita dall’omaggio floreale del Sindaco di Anzio Luciano Bruschini. Il terzo ed ultimo appuntamen- to odierno ha avuto luogo in Piazza Berlinguer a Lanuvio, località Campoleone. Presso il Monumento ai Caduti il Sindaco del Comune castellano Luigi Galieti, alla presenza delle Autorità civili, militari, religiose e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nonché degli studenti intervenuti, ha deposto una Corona d’Alloro a chiusura delle celebrazioni odierne. Nel successivo intervento, lo stesso Sindaco di Lanuvio ricordando gli orrori della seconda guerra mondiale ha citato Francisco Goya, laddove sostenne che “il sonno della ragione genera mostri”. 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 27 pagina 28 IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 Quasi mezzo secolo di donazioni, l’Avis celebra i suoi 49 anni di attività ad Aprilia Si è tenuto presso la sede dell’Avis di Via Fermi, il tradizionale incontro di inizio anno dei donatori di sangue, coincidente con il meritorio traguardo del 49esimo Anniversario dell’inaugurazione della Sezione locale dei Volontari di Aprilia. All’iniziativa hanno preso parte i rappresentanti delle Forze Armate territoriali, delle Associazioni di Protezione Civile e del distretto sanitario. In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale sono intervenuti il Sindaco Antonio Terra e l’Assessore ai Servizi Sociali Eva Tor- selli. Di rilievo i dati illustrati nel corso della manifestazione dal Presidente emerito dell’Avis di Aprilia Aldo Consani, che ha descritto l’impegno attivo e proficuo dei volontari, tale da far registrare un aumento delle donazioni di sangue nel 2016 rispetto agli anni passati e soprattutto una straordinaria testimonianza di solidarietà all’indomani del terremoto del centro Italia dello scorso 24 agosto, con circa trecento donazioni nei soli due giorni immediatamente successivi al sisma.Tra i progetti avanzati nel 2017 vi è una nuova campagna di sensibilizzazione per la donazione del plasma.Il Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha espresso le proprie congratulazioni a tutti i volontari per l’impegno dimostrato in quasi mezzo secolo di attività, ed elogiato gli esiti del progetto “Donor Blood Sharing” dello scorso luglio, per il quale il Comune di Aprilia ha stanziato il contributo di 5000 euro, per un supporto all’informatizzazione del percorso della donazione del sangue, di un sistema cloud, di un collegamento on line con i medici di base e lo sviluppo di una App di gestione delle donazioni. Oggi l’Avis di Aprilia si presenta con una veste più moderna ed efficiente, dove il riconoscimento del donatore avviene tramite tesserino magnetico rilasciato dalla stessa Associazione e la compilazione del questionario di donazione avviene su touch screen, nel rispetto della privacy, con trasmissione diretta ai medici di base. IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 29 LORO DI NAPOLI AL TEATRO EUROPA Solidarietà e Poesia per un “Raggio di Sole” Matrimonio a condizione Familiare di Mario Serpillo Una serata che sa di pane perché ricorda le cose semplici e buone di un tempo, che nutrono e che fanno bene al corpo e all’anima. Questa bellissima giornata è stata realizzata dalla compagnia teatrale di Aprilia LORO di NAPOLI affiatata e passionale che mette in cima alla lista dei valori l’attenzione e la cura per gli altri e che, abituata a far del bene, ha devoluto l’intero incasso della serata a Raggio di Sole. Raggio di Sole è una radice di Aprilia, una realtà che, come un raggio di luce, brilla di sostanza. È un’associazione nata nel lontano 1987 per volere di un gruppo di genitori di bambini e ragazzi disabili per offrire loro una seconda casa dove abitare e nuove opportunità per crescere. In questi trent’anni Raggio di Sole è cresciuta, è diventata grande. È per tutti noi, cittadini e professionisti di Aprilia, un’eccellenza etica che ci rende ogni giorno sempre più orgogliosi e fieri di questa città. È diventata con il tempo la casa di tutti noi e loro, con il tempo, i nostri figli. Non c’era una sedia vuota l’altra sera. Un teatro vivo e pulsante che come un cuore, batteva forte, vigoroso e unanime. Un’ Aprilia straordinariamente bella, quella di domenica sera, seduta, composta e commossa e che ha abbracciato, con un lungo applauso, i ragazzi di Raggio di Sole, il loro Presidente e tutti coloro che spendono parte della loro vita per rendere migliore quella degli altri. Un applauso lungo, a mani piene per ringraziarli dell’impegno profuso in tutti questi anni. Una serata perfetta scandita dalla voce rottadall’emozione del Presidente di Raggio di Sole che, con le sue parole piene di concretezza, prima ringrazia la compagnia Loro di Napoli e i presenti, poi desidera condividere con noi e con il sindaco Antonio Terra i progetti futuri da realizzare ancora e insieme: il “Dopo di noi”. Un progetto che dovrà farsi reale presto perché i nostri ragazzi, i figli più fragili di Aprilia e le loro famiglie, non devono e non possono aspettare. Anche il sindaco Antonio Terra ha espresso la volontà di stringersi al fianco di Raggio di Sole per raggiungere questo obiettivo comune. Con le parole di Daniele, il piccolo prodigio della Compagnia teatrale di Aprilia Loro di Napoli, è finalmente iniziato lo spettacolo inserito nell’ambito dell’80esimo della Città di Aprilia: Matrimonio a condizione familiare. Una commedia nata dalla penna sapiente e intelligente di Mario Serpillo che ha incantato e fatto divertire tutti. Con questa commedia Mario Serpillo e la sua compagnia ci hanno voluto dire, con semplicità e bellezza, che far fiorire un sorriso, regalare allegria e leggerezza, è un atto d’amore e di riconoscenza che si può condividere e donare. A parte la bravura di questa compagnia, ormai così evidente a tutti, quello che si è respirato domenica, va oltre ed è difficile da raccontare. Da dietro le quinte si avvertiva l’emozione profonda e contratta di chi sente la responsabilità di fare bene, non per se, ma per l’impegno preso. Ciò che mi ha commossa e che mi fa pensare che questa compa- gnia andrebbe ri-battezzata “L’ oro di Aprilia” anziché “Loro di Napoli”, è tutta in una frase, in un gesto naturale, spontaneo e bello come loro: sbirciare da dietro il palco, come bambini curiosi e impertinenti per accertarsi che i ragazzi di Raggio di Sole, i loro ragazzi, per cui tutto questo è stato realizzato … semplicemente ridessero! È come se tutta la loro bellezza affiorasse d’un tratto prepotente e palese seppur nascosta e celata dalle luci e dal frastuono. La serata si è conclusa con le parole scelte e recitate da un Mario Serpillo sempre più commosso, tratte dal libro ChiccoDesiderioFelice quasi a voler incorniciare una serata già di per sé perfetta. Un applauso forte del pubblico abbraccia, infine, questa compagnia colorata e divertente che ci ha insegnato con l’esempio che i sogni più belli si realizzano insieme. A nome mio ringrazio tutta la compagnia per avermi scelta come Madrina della serata e di avermi offerto l’opportunità di vivere un’esperienza tanto importante. “Nel momento in cui mette alla luce un figlio, il compito di ogni madre è quello di sorridere. E se non puoi farlo, se non ti va, in certi negozi non ci vai. A fare la spesa non ci vai. Te ne stai a casa. Così se non sorridi, non dai fastidio a nessuno. Ma io invece sono entrata nei negozi e nei parchi. Tra la gente che mi guardava. E che guardava la mia bambina tenera e buffa come una marmotta e che invece di farmi i complimenti ripeteva continuamente: “Mi dispiace”. “Dispiacerti di cosa?” avrei voluto urlare. Ringraziala piuttosto questa bambina, che mentre la offendi lei ti sorride. Non li vedi anche tu questi occhi belli pieni di luce e di stupore che ti guardano con stupore e non si accorgono della tua stupidità?” Cinzia De Angelis IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 30 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 Con la speranza che un giorno …... Cari amici lettori, di solito, quando si legge un articolo, si traggono informazioni interessanti che stimolano la nostra immaginazione. Ma quando si guarda una foto di Salvatore Lonoce aaahh, quando si guarda una foto, quella, è in grado di trasmettere qualcosa di diverso, ci consente di comprendere in modo più profondo quel momento. Cari amici, nelle foto, sia che catturino un avvenimento o ritraggano un concittadino conosciuto, contengono, in sé, una storia affascinante in grado di arricchire la nostra conoscenza e raccontarci qualcosa di Aprilia. Non mi riferisco di certo a quegli scatti banali con i nostri personaggi in posa o ai numerosi selfie, incapaci di sorprendere o di raccontare l’evento, l’autentico momento. Cari amici, parlo di fotografie vere, quelle che colgono noi, i nostri concittadini in quell’attimo irripetibile in grado di suscitare riflessioni e di raccontare quell’esperienza nella sua cruda bellezza e, talvolta, nella sua dolorosa realtà. Foto rare a vedersi ma che raccontano la nostra storia moderna, storia che, si rinnova continuamente. Allora sì che ci accorgeremo che attraverso la fotografia possiamo cogliere la vita apriliana, in un pensiero o in un sentimento; un omaggio alla memoria di tanti apriliani ed apriliane che hanno sofferto o gioito in quell’attimo catturato dallo scatto ed in grado di parlare al nostro animo e di narrare la nostra storia cittadina carica di emozioni. Foto in cui possiamo lasciar fluire, senza limiti nè timori, i nostri desideri e le nostre aspettative, consentendoci di giocare e riconciliarci con il tempo e nutrire ogni singolo istante della nostra vita di quella forza e intensità che ci stimola ad andare avanti, sempre e comunque. Foto, Radicate nella nostra città, che bussano impetuosamente nei ricordi dell’infanzia, senza che nessun maestro o genitore ci abbia insegnato a farlo. Momenti magici che hanno segnato gli anni di Aprilia, talvolta, a conservarne qualche fuggevole lampo di quel ricordo che ha preso il sopravvento e che ci lascia sorgere un sorriso malinconico e disincantato, nella cosiddetta età della maturità, che può diventare sempre più amara oppure può solamente lasciar emergere la consapevolezza di quella fervente immaginazione che nutrivamo anni fa, probabilmente eccessiva. Ma se, cari amici, un giorno ci capitasse di vedere queste foto senza aver più alcun sogno?! Guardarle e non nutrire più alcuna aspettativa?! La fine dei nostri sogni, sarebbe l’anticamera dell’oscura palude di ripetitive azioni cittadine senza orizzonti che non vanno oltre il pasto serale, mentre con lo sguardo distratto dallo schermo televisivo, siamo pronti a ricominciare un altro giorno uguale. Cari amici, non si può vivere ad Aprilia senza sogni anche quando il nostro sguardo si appanna e ci trascina senza gioia sotto il grigiore di un’apparente tranquillità cittadina. Ma si sa. Questa è storia vecchia. Amiamo complicarci la vita, fingere di essere quello che nemmeno lontanamente siamo. Trasmettiamo un’immagine di noi completamente differente da ciò che realmente sentiamo. E per quale ragione?! Cari amici, la risposta è lapalissiana, in un’Aprilia ipocrita, per ottenere dei vantaggi, o più semplicemente per permettere che la nostra vita possa scorrere in modo agevole, senza scossoni e colpi di scena di qualsiasi genere, bisogna fingere. E già da quando siamo bambini che ce lo insegnano a farlo. O meglio. Ci dicono che mentire è “peccato“, ma se dici quello che pensi realmente e non è conforme a quel pensiero unico cittadino che ha caratterizzato qualsiasi nostra epoca storica, ti lanciano dei messaggi per nulla velati volti a farti chiudere velocemente la bocca o ad edulcorare ciò che in molti casi dovrebbe essere sbattuto in faccia senza esitazione. Cari amici lettori è sempre stato così. E la sorte di noi apriliani di vivere veramente, con la speranza che un giorno qualcosa possa cambiare. Cari amici in città, si legge, si medita e poi ci si rassegna per quieto vivere a seguire l’andazzo generale. In fondo l’apriliano cerca la tranquillità e pensa che adeguandosi al comportamento altrui tutto andrà benissimo, salvo poi ritrovarsi in punto di morte in un disorientamento tormentato sulla propria stupida e insignificante vita. Cari amici, inutile cercare di girarci intorno. L’apriliano che non è ipocrita sarà costretto ad affrontare un’esistenza cittadina non priva di asperità e ostacoli. Spesso quell’apriliano è destinato alla solitudine. Perchè l’apriliano non ipocrita è pericoloso, meglio allontanarlo e seguitare a vivere nella beata tranquillità di una vita uguale a quella degli altri. direttore Bruno Jorillo Per ascoltarla vai su www.radiolaziosud.it - www.giornaledellazio.it - guidadiaprilia.it Ascolta la radio anche dal tuo Smartphone/Tablet. Scarica l’App. gratuita Radio Lazio Sud su Google Play IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 31 Astrologia Umanistica Evolutiva: I TRANSITI ASTROLOGICI: come si muovono le energie nel nostro mondo collettivo ed individuale..? Il Giardino dei Cristalli associazione culturale di discipline umanistiche tel. 3477329631 – [email protected] siamo su Facebook [email protected] 3477329631 di Laura Bendoni Ciao a tutti!!! Oggi andiamo a vedere cosa dice questo cielo a tutti noi.. vi ricordo sempre di considerare il motivo fondamentale per cui l’Astrologia diventa una delle discipline di indubbio valore nel percorso della vita umana e quindi collettiva ed individuale.. la sua simbologia che racchiude ogni verità attraverso gli archetipi tanto cari a Jung menzionati anche nel suo libro “l’uomo e i suoi simboli”.. il cielo quindi.. non è lontano da noi e noi non lo siamo dal cielo.. ogni corpo influenza l’altro, è per questo che si chiama “Universo”.. perché tutto e tutti esistiamo e coesistiamo in questa grande “zuppa cosmica”..!!! ed ora vi parlerò degli attuali transiti e di come si muoveranno le energie dentro ed intorno a noi.. Intanto debbo considerare un transito estremamente importante con un “anello di sosta” alquanto lungo: venere in ariete; questo pianeta che parla di espressione, di apertura, di amore e per questo è preposto a due funzioni importanti: essere creativi e regalarsi la vita e l’altro punto quello di amare, innamorarsi e condividere… questo transito sarà attivo dalla fine di gennaio fino a giugno.. cinque mesi!!! Un tempo breve ma significativo per comprendere cosa desideriamo per noi.. o forse è meglio dire: come desideriamo vivere la nostra vita.. oppure se la vita che viviamo è proprio quella autentica per noi stessi.. o cosa ci manca per essere contenti e sentirci appagati nel nostro percorso che si riferisce sia alla nostra realtà di vita personale che al nostro sistema affettivo e sentimentale.. ai nostri rapporti.. A breve anche Marte farà la sua apparizione accompagnando Venere nel suo “lavoro nella nostra realtà umana”.. quindi se Venere si riferisce al sentire.. all’ascolto.. alle sensazioni che poi diventano desideri da realizzare ma senza una spinta rimarrebbero dentro di noi perché l’energia di Venere è Yin quindi ricettiva.. ecco che con la presenza di Marte in congiunzione a Venere, lo stimolo sarà molto forte perché Marte attiva l’energia Yang e quindi crea reattività ed azione… perfetto no..?? ma poi.. presente nello stesso segno, ariete.. c’è anche un altro pianeta che spinge inevitabilmente a cambiare certi parametri mentali destrutturando ciò che non è nostro, che non ci rappresenta, per sostituire i vecchi modelli con qualcosa che davvero parla di autenticità.. di originalità.. e quindi ci troviamo davanti ad un cielo che ci stimola a “cambiare un paradigma”.. ovvero un modello di vita riportando l’attenzione su noi stessi, sulle nostre esigenze, sui nostri desideri ma soprattutto sull’ascolto certo di certi desideri che nor- malmente nascondiamo in noi “perché è meglio”.. e perché se li ascoltassimo il prezzo da pagare sarebbe proprio quello di “cambiare”.. Ora, al di là di tutto questo “sistema” che ci vedrà impegnati almeno nella possibilità di poter considerare o anche sperare nell’attivazione di un cambiamento per poter realizzare una vita più “giusta e buona” per noi, ovvero, centrata più sul piacere di vivere veramente fino in fondo la nostra vita personale, c’è da dire che questi tre pianeti riceveranno dei forti stimoli sia da Giove che da Plutone in quanto gli aspetti che si stanno formando saranno molto dinamici, o se volete.. forti, impegnativi.. le quadrature e le opposizioni infatti, ci raccontano che il lavoro da svolgere richiederà un investimento di energie non indifferenti.. Plutone aumenterà per così dire.. “il tono” energetico di Urano e insieme sosterranno l’esigenza di trasformare, cambiare, lasciar andare il passato per aprire il proprio cuore al tempo presente.. Plutone in capricorno ci sta chiedendo da molto tempo di andare oltre le regole degli altri per rispettare le proprie esigenze personali.. Urano rappresenta la libertà dell’essere.. mentre Giove spingerà abbondantemente affinché tutto questo sia possibile, pertanto ciò che non è giusto, vero, centrato per la nostra persona, sarà evidenziato e manifesto, sebbene ognuno di noi potrà decidere cosa fare o non fare.. non saranno certo i transiti astrologici a limitare il nostro “libero arbitrio” ma certamente quei transiti ci indicheranno la via da intraprendere se vorremo vedere.. Come potremo avvertire tutto questo..?? beh.. di momenti critici ne viviamo già tanti.. di insoddisfazioni ne stiamo incontrando tante.. quindi Impararsuonando all’Ex Mattatoio, al via i corsi di percussione e di armonica Via Cattaneo 2, Aprilia All’ExMattatoio di Aprilia partono i nuovi corsi di Impararsuonando, il laboratorio musicale dell’associazione Arci La Freccia. A partire da febbraio inizieranno i corsi di percussione tenuti dal maestro Salvatore Summa, quattro mesi di lezioni dove verranno illustrati i ritmi della cultura afro cubana (congas, bongo, maracas, guiro), l’approccio ai ritmi della musica popolare, i ritmi della tecnica del tamburello, della tammorra, lo studio del cajòn nel flamenco. Corsi base e avanzati che si svolgeranno ogni martedì fino a giugno. Inoltre dal 7 febbraio comincerà il workshop di armonica a bocca, una novità introdotta nel 2016 che ha subito destato particolare interesse. Il corso base - tenuto da Andrea Ienco - è diviso in due moduli: uno a febbraio e l’altro a marzo, ciascuno di quattro lezioni che si svolgeranno ogni martedì dalle 18.30 alle 20.30. E ogni modulo verrà concluso con un laboratorio di musica d’insieme, con altri musicisti e allievi dei laboratori di Impararsuonando. Durante le lezioni saranno dati alcuni cenni storici sull’armonica, si cercherà di far comprendere il corretto impiego e l’utilizzo delle mani, la respirazione diaframmatica e della bocca. E particolare attenzione sarà data all’utilizzo dello strumento nel blues, dalle prime tecniche per affrontare il blues per arrivare all’armonica elettrica, senza però trascurare gli altri contesti musicali. Altre due novità che vanno ad arricchire l’offerta del laboratorio musicale dell’associazione, laboratorio diretto da Angelo Capozzi che può già contare su corsi di chitarra, basso, batteria, ukulele e didattica strumentale. Per maggiori informazioni si perché appesantire il bagaglio già tanto scomodo da portare sulle spalle..?? però il senso di insoddisfazione, di disagio, di inquietudine potrebbe farsi sentire per avvertirci che possiamo cambiare rotta se lo vogliamo veramente!! Che non possiamo più sottovalutare l’esigenza del “buon vivere” piuttosto che “vivere per lavorare, per lottare, per sopportare”.. il cielo ci chiede di “risvegliarci alla vita”, Giove in bilancia parla di creatività, di arte.. e per quanto mi riguarda questi due elementi danno vita ad un’unica parola che spesso nominiamo ma forse altrettanto spesso ne sottovalutiamo l’importanza eccezionale che la informa: AMORE..! A questo punto il cielo ci sta chiedendo di “Vivere con Amore la nostra Vita”.. di tornare a gioire solo per il fatto di esserci senza sentire il peso eccessivo della responsabilità del vivere.. mentre dovremo prenderci la responsabilità di vivere bene!! Di non rimanere più con gli occhi puntati sulla perdita, sul fallimento, sulla paura.. sulla PAURA si!! Perché se continuiamo ad avere paura non andremo da nessuna parte, subiremo gli effetti non dei transiti planetari ma della paura stessa che incontriamo tutti i giorni nella nostra vita sotto forma di “impossibilità, di limiti, di disagi, di condizioni da subire, di eccessi di responsabilità”.. e potremmo continuare..!!! Ma Noi.. si Noi!!! Dove stiamo..? sentiamo di avere il nostro posto nella vita..? la possiamo riconoscere l’esclusività di quello spazio che ci permette di “Sentirci Liberi”..?? se le risposte fossero tutte negative e invece di esclamare con un sorriso “Si” fosse un “No”… allora vorrà dire che quei pianeti hanno proprio ragione.. il loro input verso il cambiamento è può scrivere a [email protected] oppure chiamare il 3396400252. https://www.facebook.com/i mpararsuonando/?fref=ts Facebook ExMattatoio: proprio quello giusto per noi.. per non subire le nostre paure e rispettarci nei nostri bisogni personali, esattamente come vuole Marte che parla di “autoaffermazione e autostima” ed esattamene come vuole Venere che parla di “amore personale e creatività”..!! Possiamo fare qualcosa per tornare a sorridere davvero.. per tornare a volare nel nostro cielo .. e chi se ne importa se ancora si parla di crisi.. e sapete perché..???? perché la parola “CRISI” significa “PASSAGGIO” e allora non dobbiamo temerla né subirla perché questo equivale ad abbassare la testa verso un destino che non ci rappresenta perché privo di libertà.. mentre Urano parla di “RIVOLUZIONE COSCIENZIALE” ma come possiamo rivoluzionare la nostra Coscienza..?? semplicemente andando oltre le apparenze… in questo gioco Nettuno ha un compito importante e nel suo “lento muoversi” lassù nel cielo, transitando nel segno dei pesci, ci sta dicendo che dobbiamo semplicemente risvegliarci dal lungo letargo causato proprio dalla paura di esserci nella vita.. da quella sensazione che non vorremmo sentire né ascoltare ma che ci arriva da chissà quale fonte e che ci rende passivi nei confronti della Vita che invece ci chiama a Vivere secondo ciò che sentiamo giusto per noi.. è faticoso cambiare un sistema, un modello.. lo so!!! Ma è questo che dobbiamo fare ora .. non lo dico io.. lo dice il Cielo..! http://facebook.com/lafreccia.arci?fref=ts Twitter: twitter.com/exmatta https://www.instagram.com/ exmatta/ Sito: exmattatoio.it IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 32 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 METTICI il CUORE Spazio di riflessione sulle PROFESSIONI di AIUTO Morena d’Eramo Responsabile Risorse Umane “Le cose belle arrivano così, come farfalle su una mano. Ti volano vicine e poi si posano su di te.” ChiccoDesiderioFelice di Cinzia De Angelis Tra i cantieri e i palazzi che si alzano, le impalcature e l’odore di calce si aggira una ragazza. Ha gli occhi neri e i capelli biondi che escono, quasi furtivi, dal caschetto di protezione. È capitata lì per caso. Si guarda attorno spaesata con l’aria di chi è uscita da poco dai banchi di scuola e non conosce niente di questo mondo. Troppo nuovo per lei. Un posto di uomini costruito dagli uomini. Loro la guardano. E lei si sente più piccola di quello che è. Abbassa gli occhi e cammina guardandosi i piedi cercando di immagazzinare tutte le informazioni possibili. Una ad una perché sa, che in un ambiente di maschi che la tollerano a malapena, dovrà imparare alla svelta, prima che qualcuno, più scaltro di lei, le farà uno sgambetto solo per il gusto di vederla cadere a terra. La competizione nel mondo del lavoro c’è, anche quella scorretta, purtroppo, quella vile che non viene alla luce con coraggio. Lei, di fronte a una competizione sana e professionale, dove il confronto è leale sa come comportarsi e reagire. L’altra no, non la conosce ancora. È troppo giovane e inesperta e, soprattutto, non vuole imparare questo nuovo modo di stare al mondo. A casa sua le hanno insegnato che il rispetto per gli altri è la prima forma di amore per il prossimo, che si può crescere senza danneggiare gli altri, che i limiti sono sfide che solo i più coraggiosi raccolgono e, soprattutto, che la luce del talento che brilla negli altri va protetta e non spenta perché è preziosa per tutta una comunità. Non può dimenticarlo proprio ora che è arrivato il momento di mettere in pratica i valori con cui è cresciuta e che la fanno sentire in pace anche in un contesto ostile in cui in pochi si fidano di lei, solo perché è una donna. Una donna che ha l’arduo compito di organizzare il lavoro degli uomini, di correggerli, se necessario, e di tirar fuori da ognuno il meglio che sapranno dare. È dura, si è dura smontare un pregiudizio, ridurlo nei minimi termini. Come una macchia non viene via facilmente neppure se sai come trattarla. E poi un giorno accade. Si accorge, quasi per caso, che non tiene più gli occhi bassi, che invece di guardarsi i piedi osserva gli altri dalla stessa altezza, alla pari, che non teme di cadere perché sa come rialzarsi, senza più sentirsi goffa e inadatta. È cresciuta Morena e ha scoperto un’altra parte di sé: quella forte e determinata. Quella che non teme il giudizio, che sa difendere le idee e i diritti degli altri soprattutto quando è difficile e scomodo anche per se stessa. L’ingiustizia è un boc- cone amaro che proprio non sa ingoiare. È come l’influenza. Si presenta puntuale ad ogni stagione e ogni anno bisogna combatterla. E lei lo fa. Caparbia come un medico in corsia. Morena ci mette il cuore e l’anima nel suo lavoro. La sua carriera è iniziata in salita. Ha dovuto dimostrare di valere quando anche lei era così giovane da dubitarne. Ha difeso il suo lavoro con i denti perché ha creduto che in quel posto avrebbe avuto la possibilità di crescere e imparare molto. Curiosità e tenacia. Impegno e determinazione come un’atleta instancabile. E ce l’ha fatta. Ma non da sola. Non del tutto. Dietro agli obiettivi raggiunti di una persona c’è sempre qualcuno che in lei crede, che non si lascia spaventare dalla luce abbagliante che emana per timore che possa oscurarlo. Di solito sono persone apparentemente perse sullo sfondo e che si scorgono a malapena. Sono le persone migliori. Le riconosci perché vedono meglio e prima le strade praticabili e i capitani esperti e leali con cui attraversarle e, qualche volta, costruirle. Chi ha fatto questo è colui che da un colloquio di lavoro ha intravisto in lei qualcosa che lei stessa ancora non conosceva. Un uomo che le ha dato le chiavi in mano della sua auto migliore quando lei, così piccola ed inesperta, credeva che non avrebbe saputo guidare mai. E ora me la immagino: seduta dietro ad una scrivania con i piedi rivolti in cantiere mentre ricorda l’odore acre della calce e un palazzo in procinto di venire su; quando aveva paura di non farcela ma aveva tanto fiato in corpo da andare fino in fondo. Il peggior male che possiamo farci è quello di trattare l’aquila che sonnecchia dentro di noi come se fosse un pollo e lasciarla vivere per sempre in un angusto pollaio quando invece con le sue ali possenti potrebbe sorvolare i cieli migliori. Crescere, in fondo, vuol dire semplicemente trovare il nostro posto nel mondo senza lasciarci tentare da quello più comodo. “Il patto dei re”, o sulla vulnerabilità della forza e sulla solitudine dell'amore Oltre le sponde del fiume Jakau, la contea di Guponaur risorge sotto il giorno del solstizio e sul palcoscenico di Spazio 47 per il Gruppo Ulam cala il sipario di una nuova alba “Come può essere felice la vita di un corvo nero?” - e la domanda di Elbereth è il refrain di un eterno quesito sulla vita-e-lamorte del corvo e sulla sua natura di uccello dionisiaco perché è su di essa che ella misura tutto il peso di un'inconciliabile estraneità con il mondo �borghese� dei canarini di città. Discendente naturale del Male, figliastra adottiva del Bene, nelle vene di Elbereth ribolle il fiume impetuoso di un sangue meticcio che non sa di sé e ripudia la definizione precisa in nome del prepotente sentimento della libertà, e non solo libertà ma anche emancipazione da tutto ciò che tenta di soffocarla entro le mura severe di una logica estranei ai moti del cuore. Ma la sua è la natura non addomesticabile di una piccola Erinni dei boschi e, nel suo spirito silvano, l'eresia di un amore proibito rinnova l'eterno scontro tra le due Forze che da sempre si contendono il Mondo (e il Male e il Bene), mentre il ruggito di una donna tradita (la madre) affievolisce nella tenerezza del sentimento amoroso (del padre). La sua anima è doppia, il cuore diviso fra la pulsione mortale alla distruzione e quella divino alla redenzione ed è pur sempre l'eterna vicenda di eros e thanatòs rivissuta nei panni di una giovane strega, per metà figlia di Morgana e per metà di Ayon, il re dell'Amore sul regno di Guponaur. Eppure, per virtù di sottrazione (o per vizio di forma), l'amore non basta perché un popolo possa dirsi felice ed è chiamato a fare il proprio ingresso sulla scena un secondo sovrano, Amlach, che è il re della Forza e della sua fragilità. Ma al tempo delle continue guerre fra i due re, bussa alla porta del regno la schiera di Galador, messaggero delle tenebre, ad annunciare la venuta del Demone della sofferenza in rivolta e della sua militanza dolorosa, perché la guerra porta sempre con sé dolore e la pace è solo l'eccezione che conferma la regola. Sotto l'egida della promessa di nozze venture, la Forza accondiscende all'Amore la mano del suo unicogenito Auron nelle grazie della gentile Ginevra, Auron che è amante di Elbereth e da lei riamato ma che non può piegare la fierezza del suo sangue alle voluttà di un sangue ribelle e a cui non resta se non praticare la straordinaria arte della disobbedienza perché la giovinezza non conosce Ragion di Stato che tenga e sottoscrivere un patto non sempre significa preservare la felicità dei due contraenti. Ben oltre le rive della favolistica norrenica, la messinscena di un'araldica chanson de geste in un imprecisato tempo medioevale, dalla volta in cui la Natura venne spazzata via dalla mano violenta della Civiltà e all'Uomo non restò che pagare in eterno il necessario tributo di sangue al suon di tromba della sconfitta. Bene-Male, CieloTerra, Oscurità-Luce, UomoNatura, Nòmos-Physis, ForzaAmore e chi più ne ha più ne metta perché quello di Sara Ciniglio e Stefano Romani non è solo un dramma sulla diatriba degli opposti ma, ancor di più, sull'impossibilità di ripensarli l'uno all'altro estraneo e, ancora, è solo nel tentativo di misurare il limite fin dove possono spingersi l'odio e l'amore che l'inconciliabilità fra i due poli subisce il contraccolpo di un'irresistibile attrazione. La dicotomia delle differenze finisce per rovesciarne terribilmente le sorti e quando l'amore diventa il campo di battaglia è Tolkien che parla per bocca di Shakespeare. “Come può essere felice la vita di un corvo nero?” - e la domanda di Elbereth è la prepotente richiesta di felicità nella sua impossibilità di compiersi “poiché – risponde Galador – non c'è posto che la sua felicità possa abitare”. Veronica Lombardi IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 33 È il titolo del prezioso volume del professor Claudio Paradiso edito da Novecento di Massimiliano Vittori “INEDITI ASPETTI MUSICALI DEL VENTENNIO” Un catalogo ed una mostra dedicati alle musiche della Battaglia del Grano e a quelle per le Città di Fondazione Durante il regime fascista Aprilia ricevette tre dediche musicali, ponendosi come la terza città in Italia dopo Littoria e Sabaudia di Veronica Alessandrini Un volume interamente dedicato a due aspetti musicologici legati al nostro Paese, mai affrontati fino ad ora, che ha visto la luce dopo ben 8 anni di ricerche. Si tratta di “Inediti aspetti musicali del Ventennio”, incentrato sulle musiche composte per la Battaglia del grano (anni 1925-1935) e quelle dedicate alle Città di fondazione ita- intersecate tra loro perché la Battaglia del Grano si è svolta su territori che in parte erano coltivabili e in parte paludosi. Su questi ultimi sono state costruite le Città di Fondazione, attorno alle quali poi si svolgevano le operazioni agrarie. Tutte queste Città hanno avuto delle dediche musicali». Alla mostra sono stati esposti anche alcuni pannelli dedicati alla città di Aprilia, che vanta diverse dedi- Claudio Paradiso, Massimiliano Drisaldi, Gianfranco Compagno, Maria Gabriella, Mazzola, Roberta Sciarretta, Massimiliano Vittori, e Adriano Mazzola liane (anni Trenta). A realizzarlo, con il patrocinio della provincia di Latina e della Regione Lazio (che ha anche contribuito al progetto), il professor Claudio Paradiso, ideatore del Dizionario della Musica in Italia (di cui è anche Presidente) e della grande Biblioteca di Latina che raccoglie gli archivi dei musicisti italiani. Egli è un affermato flautista e musicista con un curriculum vitae d’eccellenza. Sabato 14 gennaio 2017 è stata inaugurata, presso lo spazio COMEL di Latina, galleria privata della Famiglia Mazzola, una mostra tematica realizzata da DMI in collaborazione con la casa editrice Novecento di Massimiliano Vittori, la prima mostra mai realizzata sulle tematiche affrontate nel libro, con documenti, autografi, dischi e partiture originali. Ospiti apriliani invitati all’inaugurazione: l’incisore Massimiliano Drisaldi, vincitore della prima edizione del “Premio COMEL Vanna Migliorin” organizzato dai proprietari della galleria, ed il giornalista Gianfranco Compagno. «Le tematiche della mostra- ci ha spiegato il professor Paradiso- sono La Battaglia del Grano e Le Città di Fondazione. Sono che musicali. Ne abbiamo parlato col professor Paradiso: «Durante il Ventennio Aprilia ricevette tre dediche musicali, ponendosi come la terza città in Italia dopo Littoria e Sabaudia. Il brano sicuramente più importante è il breve poema sinfonico “Aprilia” (1937) di Ezio Carabella, importante compositore e suocero di Marcello Mastroianni, la cui prima esecuzione si tenne a Roma nel Teatro Adriano il 21 marzo del 1937 sotto la direzione di Bernardino Molinari (1880-1952). Nel poema, Aprilia viene definita “fiore sbocciato dall’Agro redento. Da segnalare anche la Marcia sinfonica Aprilia composta per banda dal compositore Giovanni Orsomando, negli anni Trenta residente a Littoria insieme alla famiglia nella quale era presente anche la figlia Nicoletta che diventerà una delle più note presentatrici della televisione pubblica. Anche nel dopoguerra giunge- ranno delle dediche ad Aprilia: quella di Luigi Ingo “Aprilia Marcia brillante” e recentemente (2007) quella di Antonino Conti e Domenico Guida “Aprilia Gran Marcia Sinfonica”, entrambe per banda. Bisogna infine aggiungere che vi sono molte canzoni nei cui testi viene citata Aprilia, sia prima che dopo la fondazio- ne. Ultima in ordine di tempo quella composta dal ex deputato pontino Rodolfo Carelli, “Sono trentatré le stelle che ha”, ove protagonisti sono la Provincia di Latina e i suoi trentatre comuni». La mostra, con ingresso gratuito, sarà visitabile fino al prossimo sabato 28 gennaio. Info: www.spaziocomel.it. Foto di Gianfranco Compagno «BREVE POEMA SINFONICO» APRILIA (1937) DI EZIO CARABELLA Descrive in musica la seguente lirica recitata il giorno dalla fondazione della città di Aprilia il 25 aprile del 1936. Aprilia! Fiore sbocciato dall’Agro redento - Al soffio operoso dell’Italia novella! - Dal tuo campanile scenda la pace di Cristo: - dalla tua torre l’appello alle armi, se la Patria comandi! - Il canto della gioventù fascista allieti le tue vie! - L’ombra dei morti vigili sul tuo quotidiano fervore di vita! - Aprilia! Fiore sbocciato dall’Agro redento - il Signore Iddio ti protegga! IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 34 LA PSICOLOGA RISPONDE svolgevo un tempo, forse potrei tentare di studiare e aggiornarmi, ma mi costa troppa fatica. Cosa posso fare per sentirmi in sintonia con me stessa e vivermi bene anche senza lavoro? Dott.ssa Anna De Santis (Psicologa - Psicoterapeuta) IL BISOGNO DI IMPORTANZA Sono una mamma che per i figli ha rinunciato al lavoro, o forse mi hanno costretto ad abbandonarlo. Quando ero ragazza lavoravo come segretaria in una azienda, tutto mi piaceva di quel lavoro, ma, poi, mio marito mi ha convinto a lasciarlo. Ho due ragazzi di 15 e 18 anni, adesso loro hanno i loro interessi ed io mi sento inutile. Penso con nostalgia al mio vecchio lavoro, perché mi faceva sentire importante, utile ed indispensabile. Avevo una mansione di responsabilità, e tutto passava attraverso me. Certo, sono contenta per i miei figli, mi sono sentita importante ed indispensabile per loro, ma ora? Loro sono cresciuti, mio marito ha il suo lavoro, ed io mi ritrovo a fare la casalinga e basta. Ho tentato in alcuni momenti di riprendere a lavorare, ma mi sento arrugginita, non ricordo nulla di quello che FRANCESCA Avere un ruolo nella società in cui si vive ci rende soddisfatti di noi stessi. E’ un bisogno che, se soddisfatto, crea quello stato mentale di appartenenza, di crescita e di contributo. Rimanere solo nel ruolo di mamma per tanto tempo, ha offuscato in lei la consapevolezza della propria individualità, tendendo così ad annullare i suoi bisogni personali: quelli di donna. La donna è rimasta per tanto tempo nell’ombra, e ora che può riemergere non sa bene cosa fare. Ricalcare le orme di quella che è stata un tempo, lavorativamente parlando, le può solo creare problemi, in quanto è molto cambiata, da allora, quindi bisogna cercare di creare ciò IL METODO DELLA “MENTE LIBERA” Molte persone mi scrivono per capire se esiste un modo per sciogliere da soli, e nell’immediato, alcune emozioni disturbanti che appaiono alla mente. Ci sono persone che dichiarano di avere pensieri fastidiosi e persistenti nella mente, e che più cercano di mandarli via più, questi, aumentano, diventano più forti. Ognuno di noi vuole liberarsi da tutto ciò che infastidisce e che blocca il normale svolgimento della vita. Le cosiddette fissazioni, spingono la persona ad estenuanti lavori mentali perché, esse, possano essere attaccate e sconfitte. Quanta energia si consuma per annientarle, eliminarle, fino a quando non se ne può più e si ricorre a qualche farmaco rilassante che possa distendere la mente. Ma se ci fermiamo un attimo a pensare, quei pensieri fastidiosi, che ci fanno provare ansia, paura, solitudine, tristezza, e chi più ne ha più ne metta, non sono altro che il linguaggio del nostro inconscio che si esprime, mentre noi li vogliamo eliminare. Se però non gli diamo ascolto quel messaggio emotivo, sia fisico che mentale, persiste fino a diventare una “malattia”. Cosa fare allora? Ignorare? Non funziona, anche perché è molto difficile ignorare l’ansia e la paura, che sicuramente sono legati ad un ricordo che il nostro inconscio ci sta facendo rivivere come ricordo emotivo, allora? E’ giusto darvi ascolto ed immergersi nell’emozione. Per fare questo, ho creato un metodo: “Esercizio della Mente Libera”, per aiutare le tante persone che si affidano alla mia professionalità costruita negli anni dalle mie 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 esperienze lavorative in ambito clinico. Le maggiori richieste sono quelle di diminuire l’ansia e la paura che possono affliggere all’improvviso una persona. In quei momenti non si sa che fare, e l’unica cosa che si cerca di fare è quella di sfuggire a quella morsa emotiva. Con il metodo della mente libera, invece, non serve imparare a sfuggire, a ma è utile ripetersi il senso del vissuto che si ste vivendo. Per esempio se si sta provando paura, da qualche giorno, o ansia, si deve cercare un posto appartato, se siete a casa va bene qualunque ambiente nel quale vi sentite a vostro agio. Sedetevi, o sdraiatevi, e cominciate a ripetere, con voce da voi udibile, l’emozione tradotta in parola. Se è ansia ripetete ansia, e solo quella parola, fino a quando vi accorgerete di non percepirla più. L’esercizio può durare dieci minuti, un quarto d’ora o mezz’ora, dipende da quanto è carica l’emozione. Se percepite rabbia, ripetete rabbia. Se percepite paura, ripetete paura. Continuate solo con la parola associata all’emozione fino a quando vi sentirete meglio. Questo metodo sta aiutando molte persone, soprattutto coloro che vengono ad allenarsi nella “Palestra della Mente” che conduco presso il mio studio. Lì riescono a comprendere meglio la bontà del metodo e ad usarlo in modo corretto. Comunque, è sufficiente, per voi che leggete il mio articolo, fare così come vi ho descritto sopra per ottenere buoni miglioramenti. che ora può fare in linea alle sue capacità attuali. In primis, adeguarsi al contesto in cui vive, cioè alla sua famiglia, alla società di oggi e al temperamento che ha ora. Immagini di sentirsi felice per qualcosa che ha fatto qualche tempo fa e la riporti con la mente al presente, ne percepisca la sensazione fisica e la fissi nella sua mente. Con quella sensazione rimanga in ascolto dei suoi pensieri e poi, appena avrà un’altra immagine, si accorgerà che avrà un’altra sensazione di felicità. In questo modo potrà stabilire il suo senso di felicità, il suo tipo di felicità, perché come sappiamo, è diversa in ognuno di noi. Una volta fatto questo saprà cosa fare per soddisfare il suo bisogno di importanza senza dover necessariamente lavorare. Scrivi a- Dott.ssa Anna De Santis ad Aprilia in via Mozart 50 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: a1 desantis @libero.it Sono attivi gli incontri di gruppo CODIP Per informazioni 347.6465458 393.6465283 www.codip.org e mail:[email protected] Il coro dell’Istituto Comprensivo “ Giovanni Pascoli “ di Aprilia, sarà presente a Sanremo nell’ambito dell’iniziativa “Guardami Oltre…! Il coro dell’Istituto Comprensivo “ Giovanni Pascoli “ di Aprilia, diretto dal Maestro Rita Nuti, sarà presente a Sanremo nell’ambito dell’iniziativa “Guardami Oltre…!” (Sanremo per il sociale) una rassegna di presentazione di progetti artistico-sociali che si realizza ogni anno a Sanremo durante la settimana del Festival della Canzone Italiana. La partenza è prevista il 7 mattina, e rientro il giorno dopo. L’esibizione in diretta Rai è prevista nella stessa giornata del 7 alle 0re 16.30 Un grande progetto, di valenza nazionale che inorgoglisce la città di Aprilia, ed in primo luogo il Preside dell’Istituto Giorgio Giusfredi, che commenta l’invito all’iniziativa come esperienza unica nel suo genere per gli alunni della scuola, dopo aver fatto incetta di premi ed essere arrivato primo al concorso nazionale “ Voci Bianche”. “Guardami Oltre…!” (Sanremo per il sociale) è una rassegna di presentazione di progetti artistico-sociali che si realizza ogni anno a Sanremo durante la settimana del Festival della Canzone Italiana. Un progetto che nasce senza alcuna finalità di lucro, ma esclusivamente dall’impegno artistico–culturale di Patrizia del Vasco e Gino Aveta nell’ambito delle tematiche sociali. “Guardami Oltre…!” è una rassegna all’interno della quale vengono presentati, nel corso dei cinque giorni del Festival, progetti artistici Ogni serata viene organizzata in forma di presentazione/evento che vede protagonista di volta in volta un diverso progetto sociale, introdotto e argomentato da Patrizia del Vasco attraverso la proiezione di clip, foto, video ed interviste agli ospiti presenti chiamati ad illustrare le finalità del proprio lavoro, con brevi performance artistiche degli stessi. Alle istituzioni ed alle associazioni di tutta Italia presenti alla manifestazione, si affiancano anche artisti di chiara fama che realizzano, a loro volta, progetti artistici d’impatto e di sostenibilità sociale. Tra loro abbiamo già avuto come ospiti e sostenitori dell’iniziativa Gianni Morandi, Tullio De Piscopo, Peppe Vessicchio, Franco Mussida (PFM), Adriano Pennino, Vince Tempera. Per l’edizione di quest’anno abbiamo già ricevuto le adesioni di Fabrizio Frizzi, Patti Pravo, Eugenio Finardi, Andrea Mirò, Giovanni Caccamo, Joseljn, Vittorio De Scalzi (New Trolls), Maurizio Casagrande. Le novità più significative dell’edizione 2017( la terza edizione) - La realizzazione dell’intera manifestazione nello spazio autorevole del Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo. Un luogo prestigioso che è stato protagonista delle prime edizioni del Festival della Canzone Italiana, preceduto dal Festival della Canzone Napoletana. Un’ opportunità unica, un’ occasione ancora maggiore di visibilità per l’intera manifestazione ed i suoi protagonisti. - Il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che sarà anche protagonista, in uno dei giorni della manifestazione, con un progetto artistico-sociale “La piazza incantata”, che ha visto coinvolti tredicimila studenti di tutte le scuole italiane per un grande concerto a Piazza del Plebiscito a Napoli nella primavera del 2016. Un’ iniziativa promossa e sostenuta in primo luogo dal Comune di Napoli e, in particolare, dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo. - La presentazione di una pubblicazione discografica inedita realizzata dai protagonisti della longeva Fiction “UN POSTO AL SOLE” del Centro di Produzione RAI di Napoli, il cui ricavato delle vendite sarà interamente devoluto alla A.D.M.O. (Associazione Donatori Midollo Osseo). - Presentazione di una pubblicazione inedita di libro più vinile dedicata al Festival della Canzone Napoletana nato proprio al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo nel 1932 e che ha tracciato, poi, la strada a quello che sarebbe diventato il Festival della Canzone Italiana. - Allestimento di una mostra nel foyer del Teatro del Casinò con fotografie, partiture ed oggetti legati al Festival di Napoli ed alle tradizioni culturali campane, con la presenza di totem dai quali sarà possibile ascoltare brani del repertorio classico napoletano interpretati dai più grandi artisti del mondo. Un’iniziativa che si realizzerà in collaborazione con l’Archivio Storico della Canzone Napoletana della RAI. - Un omaggio dedicato a Claudio Villa in occasione del trentennale della sua scomparsa (7 febbraio 1987), attraverso l’allestimento di uno spazio a lui riservato all’interno della mostra del foyer già dedicata al Festival della Canzone Napoletana che lo ha visto, tra l’altro, protagonista in diverse edizioni e vincitore in quella del 1963. - La collaborazione con Radio LDR che si occupa di progetti esclusivamente legati all’ambito del sociale con programmi come “Malattie rare, ma non troppo” (SLA, distrofia muscolare, tumori rari), “Ritorno al diritto” uno studio ed un approfondimento della costituzione italia- na, fino a programmi di sensibilizzazione su temi come la disabilità e le sue problematiche, i maltrattamenti verso i più deboli, il bullismo, la violenza sulle donne, l’uso di droghe, la disoccupazione, l’istruzione, l’evoluzione della società dal punto di vista antropologico. Radio LDR sarà, inoltre, presente durante i cinque giorni della manifestazione con una loro postazione per le dirette giornaliere sul loro canale. - La presenza di varie testate giornalistiche e reti televisive della RAI: RAI NEWS con dirette durante la manifestazione ed interviste in studio da gennaio 2017; TG1 e le sue rubriche; TG2, TG3, TGR; LINEA NOTTE; UNO MATTINA; DOMENICA IN. Referente Stampa per Aprilia Dott.ssa Lorella Iaci 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 35 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 36 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 Anno Nuovo, altre auto a Fuoco, Vandali all’opera vetri rotti auto in sosta e …. Il broker Marcello Lo Pinto Il nuovo anno ad Aprilia è iniziata con tre auto incendiate per cause tutte da appurare, cause naturali o dolose…? I vandali colpiscono le auto in sosta, vetri rotti…. E se fosse capitato a ognuno di noi, la copertura assicurativa sottoscritta ci avrebbe coperto? La domanda vuole essere un invito che faccio ai lettori per soffermarsi sulla propria polizza Auto. Purtroppo complice la crisi e un marketing che avvolte fa troppo leva sul risparmio realizzabile acquistando on line, sta facendo passare il messaggio che ogni polizza sia uguale a l’altra e che conti solo il prezzo. Quando c’è tanta differenza bisogna chiedersi perché? Non mi stancherò mai: occorre leggere il prospetto informativo lo stesso massimale non è sufficiente per fare un confronto. Se non si sta attenti possono esserci delle amare sorprese, infatti occorre far attenzione se nel contratto sono presenti delle esclusioni e sulla presenza del diritto di rivalsa dell’assicura- zione sul proprio assicurato. Invito i lettori a leggere alcune esclusioni dalla copertura RCA, estratte dalle condizioni di una nota compagnia: - nel caso in cui il veicolo sia guidato da un conducente in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti o in stato di ebrezza - se il conducente non è abilitato alla guida a norma delle disposizioni in vigore;(guida senza patente…) - se il conducente, in caso di sinistro, si dà alla fuga omettendo di prestare soccorso come da normativa vigente; - nel caso in cui il conducente, al momento del sinistro, stia utilizzando un apparecchio radiotelefonico salvo il caso in cui il dispositivo sia adoperato in modalità viva voce o sia dotato di auricolare e che tali funzionalità non necessitino l’utilizzo delle mani. - in caso di danni subiti dai terzi trasportati, se il trasporto non è effettuato in conformità alle disposizioni (cinture di sicurezza allacciate ai passeggeri avanti e dietro) vigenti o alle indicazioni del libretto di circolazione - nel caso di veicolo non abilitato alla circolazione per mancata revisione (ci si può dimenticare, si pensa alla multa ma in caso d’incidente?) Se sul nostro contratto sono presenti tali esclusioni, e si verifica un incidente in cui abbiamo torto, l’eventuale risarcimento liquidato dalla nostra compagnia ci verrà richiesto indietro, il conto ad esempio per gravi lesioni o decesso potrebbe essere molto elevato. Un buon intermediario dovrebbe selezionare la copertura RCA limitando tali rivalse, Per le garanzie Furto e Incendio, bisogna dire poi che la maggioranza non contemplano gli atti vandalici o dolosi che rappresentano una garanzia da acquistare a parte. Cosa vuol dire? Vuol dire che se la nostra vettura fosse stata fra quelle bruciate, non per cause naturali, ma per atto vandalico e nella nostra polizza ci fosse solo l’incendio, l’assicurazione non ci risarcirebbe. Attenzione esiste anche la beffa, se l’incendio doloso o meno fosse avvenuto su suolo privato chiuso al pubblico (un parcheggio condominiale, per esempio) i danni a terzi (es. le vetture a fianco) non sarebbero risarciti dalla polizza RCA, ma solo da una garanzia se presente (Ricorso Terzi) che non tutte le polizze hanno e quando è presente un a cosa è avere € 50.000 di massimale e un’altra € 200.000 (chi sa che auto si può avere accanto) La polizza Assicurative sono contratti da leggere attentamente, farsi affiancare da un intermediario di fiducia è fondamentale; LOPINTOBROKER e dotata di un software che gli permette di confrontare oltre 30 compagnie e di verificare le condizioni di polizza , opera con accordo migliore possibile; tenendo conto, inoltre della qualità del servizio riscontrata in passato, in caso di sinistro dei propri clienti. LOPINTOBROKER affianca i propri clienti anche in tale fase e se necessario può intervenire con il supporto di uno studio legale interno e la collaborazione di Periti Assicurativi e Medici diretto con selezionata compagnia on line. L’offerta che viene rilasciata al cliente volutamente non è la più bassa ma è la Legali di parte; LE POLIZZE NON SONO TUTTE UGUALE E NEANCHE GLI INTERMEDIARI. IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 37 SOS CRESCITA EDUCAZIONE FAMIGLIA SCUOLA LA MEGLIO GIOVENTU’ Dott.ssa Cinzia De Angelis Per porre domande alla dott.ssa Cinzia De Angelis inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] Un fenomeno sempre più in crescita è il lento ma graduale andare via dei giovani. È storia comune ormai, trita e ritrita come una triste cantilena. Un ragazzo tiene in mano un curriculum, lo scrive e lo rilegge per timore di aver dimenticato qualche informazione o per verificare se i troppi titoli possono intimorire piuttosto che interessare. Ha poco più di venticinque anni. Ha una laurea in tasca, diversi master e varie pubblicazioni. Proviene da una Facoltà Italiana e Statale. Si è laureato con buoni voti e non in fuori corso. È troppo tempo che spedisce curriculum. Nel frattempo vive a casa dei suoi anche se ha una ragazza da anni e con lei vorrebbe costruire una famiglia. Per chi ha la pancia piena e il futuro assicurato è un bamboccione. Neppure si arrabbia più a sentire questa parola. Qualche volta ci crede anche. I giorni passano e questo ragazzo piano piano si arrende. Quei quattro spiccioli che guadagna facendo ripetizioni e accompagnando cani a spasso non bastano neppure per un caffè con gli amici. Ma lui, come tanti della sua generazione, li mette via, i pochi spiccioli, per pagarsi un altro corso di formazione. Un altro dei tanti corsi universitari a pagamento per dimostrare a se stesso che vale, che prima o poi potrà mettere in pratica tutto quello che sta imparando. Ma nulla. Il presente si dilata di fronte al vuoto di un futuro senza un progetto da costruire. Se soltanto non bastasse, deve ascoltare le persone che gli dicono che se non trova lavoro è perché i giovani non si accontentano, che se soltanto fossero meno viziati dei padri, oggi avrebbero un lavoro. Non risponde neppure più. Porta a spasso un altro cane. Raccoglie i suoi bisogni in una busta di cellophane grigio e si sente un fallito. Ricorda con dolore e con nostalgia le notti passate a studiare sui libri, la soddisfazione di sentirsi il più bravo del corso, la festa a sorpresa per la laurea. Il bacio accademico e la corona d’alloro sulla testa. Immaginava il suo futuro diverso. Sapeva che avrebbe dovuto camminare a testa bassa, sacrificando ancora i suoi anni per raggiungere il sogno di poter svolgere la sua professione. Non ci aveva affatto pensato che per lui non c’era proprio un posto qui. Quando un ragazzo, nel pieno degli anni e del fervore creativo, inizia a intuire questo, è un ragazzo a cui abbiamo rubato un po’ di speranza. Oggi questo ragazzo sta preparando una valigia. Domani parte. Va in un paese un po’ troppo lontano dall’Italia. Hanno letto il suo curriculum, l’hanno chiamato dottore stringendogli la mano. Gli hanno dato una cattedra e uno stipendio a fine mese. È felice a metà perché non è una scelta ma l’unica condizione possibile. Si rimbocca le mani, il bamboccione. Come tanti prima di noi, lascia tutto qui. Gli affetti, una casa e il suo talento. A noi, invece, lascia tanto amarezza perché non abbiamo una proposta valida per trattenerlo qui. La nostra Italia, bella da togliere il fiato, non protegge i suoi figli. Li lascia andare via dopo aver investito infinite risorse per formarli e per prepararli alla professione. È questo il mondo degno dei nostri figli? No. Non lo è. Eppure, malgrado tutto, questo ragazzo resta sicuramente un buon esempio di coraggio. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 38 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 “APRILIA SI…CURA” IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI Mettetevi in gioco a cura di Sihem Zrelli Negli ultimi anni si è parlato tantissimo di “disoccupazione”, in Italia e nel mondo. Una parola che, ai giorni nostri, fa tremare di paura; paura di non riuscire più a trovare un nuovo lavoro, di riuscire a mantenere la famiglia, di non sentirsi mai “arrivati” o felici. Una paura che non risparmia i giovanissimi, che si affacciano al mondo del lavoro con gli occhi pieni di sogni, il viso carico di aspettative e dove la dura realtà lascia, molto spesso, l’amaro in bocca. Soprattutto quando il lavoro che si presenta davanti non è “il lavoro dei sogni”, bensì un lavoro umile dal guadagno molto piccolo e modesto. Ci sono ragazzi che, subito, pronti, si rimboccano le maniche pieni di coraggio, pronti ad affrontare il mondo con l’offerta, anche se minima, che gli è stata messa davanti. Altri, invece, che storcono il naso. Il lavoro che hanno di fronte, non era quello che si erano aspettati. Hanno studiato per diventare medici, avvocati, infermieri, giornalisti, costumisti… Perché, mentre aspettano l’occasione della loro vita, devono “accontentarsi” di lavori umili come badare un anziano, pulire una casa o fare volantinaggio? Non posso fare a meno di notare che in tantissimi ragazzi si è spenta la voglia di fare, di accontentarsi. Per ogni percorso che ognuno voglia intraprendere, in qualsiasi campo sia, bisogna iniziare dalla base. Una poesia greca molto famosa recita: ”Sei sul primo gradino della scala? Fiero devi sentirtene, e felice. Essere giunto qua non è da poco; quanto hai fatto non è piccola gloria”. Se uno non si accontenta del minimo non può arrivare al massimo. E anche un lavoro umile, per quanto lontano dalle nostre aspettative di vita, può essere un ottimo trampolino di lancio. La mia generazione ha iniziato dal basso. Se trovi un lavoretto, anche se non offre uno stipendio adeguato, non bisogna rifiutare. Capisco il sacrificio economico ma, da qualche parte, bisogna cominciare. Tra un anno, magari si presenterà davanti un’occasione d’oro. L’importante è non restare fermi, iniziare a farsi un’esperienza di vita e iniziare a costruirsi un bagaglio personale fatto di esperienze, insegnamenti e persone. Bisogna arrivare a 40 anni soddisfatti del percorso fatto, e non con i rimpianti delle occasioni perse, solamente perché in quel momento non ci sembravano buone. Non sono una sognatrice, credo nel costruire castello partendo dai primi mattoni. La vita mi ha insegnato sia che partendo con il lavoretto più umile del mondo e facendo mille sacrifici, si può arrivare e sia che bisogna vedere il lato positivo di ogni cosa. Non bisogna raccontare solo il negativo. Il negativo porta il negativo e le cose belle hanno bisogno di essere raccontate. Un esempio? Ho un’amica in Italia, anche lei, come me straniera, che ha iniziato a lavorare dal basso, con otto figli piccoli a carico. Adesso non solo lei ha visto i suoi bambini crescere, ma è arrivata a diventare una piccola imprenditrice di Aprilia. Il suo percorso di mamma e di donna in carriera l’ha fatto ed è soddisfatta del percorso ottenuto. Il lavoro è importantissimo: senza, si può distruggere una famiglia. Viviamo in un periodo storico difficilissimo dal punto di vista lavorativo e, proprio per questo, bisogna iniziare già ad educare i nostri figli su questo mondo: bisogna insegnare loro che non è tutto dovuto. Bisogna insegnare loro ad apprezzare il valore dei soldi e il sacrificio fatto dietro ogni singolo oggetto acquistato. Bisogna insegnare loro che se non ti sacrifichi, le soddisfazioni non arrivano. Lezioni che vanno fatte anche quando la famiglia ha enormi disponibilità economiche. Come ogni cosa nella vita, inizia tutto dalla scuola e dai genitori. Solo educando e sensibilizzando i bambini sul razzismo, sul valore dei soldi, sull’importanza dell’essere felici per le piccole cose, sul sacrificio... solo in questo modo avremo una società futura migliore. GIORNATA DELLA MEMORIA - PER NON DIMENTICARE ! LE TESTIMONIANZE DEI DEPORTATI APRILIANI NEI VIDEO DELL’ASSOCIAZIONE UN RICORDO PER LA PACE di Elisa Bonacini el.bonacini@gmail,com unricordoperlapace.blogspot.it Nella ricorrenza della giornata della Memoria del 27 gennaio grazie alle testimonianze di cittadini apriliani abbiamo la possibilità di comprendere cosa realmente fu la deportazione nei campi nazisti durante la seconda guerra mondiale. Sono passati ormai 72 anni da quando con l’intervento degli alleati si aprirono i cancelli dei campi di concentramento e di sterminio, tra cui quello di Auschwitz il 27 gennaio 1945. Solo allora fu possibile constatare quanto venisse barbaramente effettuato al loro interno; vero è che poco nel corso degli anni si è parlato delle centinaia di lager sparsi in tutta Europa dove vennero imprigionati milioni di persone per motivazioni non razziali. Grazie all’Associazione “Un ricordo per la pace” sono state raccolte molte testimonianze di deportati apriliani (non ebrei) e sono stati realizzati diversi video-documentari. Tra le testimonianze quella di Ennio Borgia, deportato politico a soli 16 anni nel lager di Dachau in Germania e quelle di alcuni cittadini apriliani Internati Militari nei campi di concentramento in Germania dopo l’armistizio dell’ 8 settembre 1943, i cosiddetti Internati Militari Italiani (IMI), cioè i nostri soldati che all’armistizio dell’Italia, per fedeltà alla Patria, rifiutarono di continuare la collaborazione con la Germania e pertanto furono deportati dai tedeschi in prigionia, obbligati poi a lavorare per l’economia di guerra della Germania. L’Associazione apriliana da anni sta portando avanti con grande impegno il progetto “MEMORIA AGLI I.M.I.” divulgando anche nelle Scuole la loro storia e seguendo gli aventi diritto nelle pratiche necessarie per ottenere la Medaglia d’Onore, l’Onorificenza concessa dal Governo Italiano ai cittadini italiani civili e militari (se deceduti ai loro familiari), che dopo l’armistizio dell’ 8 settembre 1943 furono catturati e detenuti dai tedeschi nei lager nazisti non accettando l’adesione alla R.S.I. o alle formazioni delle SS. Aprilia si piazza ai primi posti nel territorio pontino per avere ottenuto dal 2012 il conferimento di 12 Medaglie d’Onore a suoi cittadini, di cui viventi Aldo Boccabella e Gino Forconi. In ordine cronologico di consegna della medaglia, gli insigniti di Aprilia sono: Ernesto Bonacini; Alfio Fiorini; Aldo Boccabella; Gino Forconi; Amedeo Luciani; Giuseppe Raggi; Alfredo Federici; Giuseppe Romani; Dome- nico Fusco; Sante Tantari; Guido Vitali; Aldemiro Casoni. . Ricordiamo che il video “Ennio Borgia n°69791 - Un sopravvissuto a Dachau” realizzato dall’Associazione “Un ricordo per la pace” nel 2015 ha ottenuto la concessione del logo ufficiale del 70° Anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione rientrando nel Programma di iniziative curato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale. Tra le video-testimonianze degli IMI apriliani quella di Gino Forconi Internato Mili- tare a Lichterfeld, presidente onorario dell’Associazione A r m a Aeronautica di Aprilia. Alcuni video con la storia degli IMI sono stati proiettati negli anni scorsi durante le cerimonie della Giornata della Memoria organizzate dalla Prefettura di Latina. I filmati dell’Associazione “Un ricordo per la pace” sono disponibili gratuitamente per gli Istituti di Istruzione ed i cittadini che ne facciano richiesta all’Associazione. Per contenuti e immagini sono adatti ad un pubblico di qualsiasi età. Per informazioni: [email protected] ; cell. 3280751587 IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 39 INTERVISTA DOTT. GIUSEPPE GRECH FINALMENTE E’ ARRIVATO IL COLLUTORIO CHE ASPETTAVI: GENGI G Dott Giuseppe Grech perfezionato in chirurgia orale, endodonzia, protesi paradontologia, implantologia Master 2 livello chirurgia orale università la Sapienza. Master 2 livello in Paradontologia UNiverità La Sapienza Per porre le domande al dott Grech Giuseppe scrivi a: [email protected] Info: 06.9276800 - 333.3949769 Abbianmo il piacere di intervistare il Dott Giuseppe Grech odontoiatra di Aprilia già noto ai nostri lettori per l’interessante Rubrica tenuta sul nostro giornale e seguita ormai da diversi anni. Buongiorno Dott Giuseppe Grech, grazie per la sua disponibilità. Buongiorno a Lei e un saluto affettuoso a tutti i lettori de “il giornale del Lazio”. Che dire, Lei non si ferma mai. L’abbiamo conosciuta non solo per la sua Rubrica ma soprattutto per la sua lotta contro il FLUORO, noto infatti è il libro da Lei pubblicato nel 2012 “Fluoro? No Grazie!”, nel quale denunciava i danni provocati alla salute da questo agente tossico. Oggi invece parliamo di una ricerca da Lei condotta sui benefici dell’aloe nel cavo orale che l’ha portata a creare il suo Collutorio GENGI G. si in questi giorni è entrato in commercio il mio COLLUTORIO GENGI G e lo stiamo distribuendo nelle migliori farmacie, parafarmacie ed erboristerie. Ho avuto il piacere di provarlo e le posso dire che ha un gusto piacevole. Il suo collutorio è con ALOE VERA PURA 100% ALLA CONCENTRAZIONE DEL 95% E CON SODIO CLORURO 0,9% Ma mi parli prima di tutto di questa pianta. L‘ALOE VERA è una pianta dalle infinite sorprese, viene spesso chiamata la pianta del miracolo oppure il guaritore naturale, appartiene alla famiglia delle liliacee. Era già nota fin dall’antichità. Medici Greci e Romani l’usavano con effetti eccezionali come erba curativa e riparatrice delle ferite da taglio che si contraevano contro le guerre. Noi invece la conosciamo come il rimedio della nonna, eppure oggigiorno molti consumatori e scienziati stanno tornando a prendere in considerazione le più tradizionali e naturali terapie. Da questa pianta quindi si possono avere benefici per la salute e per il benessere. Ci parli delle sue proprietà. L’ALOE VERA è una pianta perenne dalle foglie carnose e di color verde chiaro. Immagazzinando acqua , l’Aloe riesce a sopravvivere anche negli ambienti più ostili e racchiude in sé un mondo vasto ed infinitamente benefico che inizia dai suoi componenti chimici (polisaccaridi, monosaccaridi, antrachinoni) e sostanze nutritive che donano alla pianta le seguenti proprietà: ANTIBIOTICA , ANTIBATTERICA, ANTIDOLORIFICA, ANTINFIAMMATORIA, ANTIOSSIDANTE, ANTITUMORALE, ANTIVIRALE, NUTRITIVA, CICATRIZZANTE, IMMUNOMODULANTE, RADIOPROTETTIVA. Niente male per una sola pianta! Nei giorni passati ho approfondito la sua storia professionale, il suo curriculum e ho letto, tra i numerosi master e corsi di aggiornamento, della ricerca (appunto sull’ aloe) da Lei condotta e pubblicata su “ID - RIVISTA ITALIANA DI IGIENE DENTALE”, pochi mesi fa. È stata, pertanto, condotta prima una ricerca scientifica? Si tutto è nato perché dovevo presentare uno studio clinico per il master di II livello parodontologia che stavo facendo all’Università la Sapienza di Roma. Ho condotto uno studio clinico controllato per valutare l’efficacia antiplacca, antibatterica e antisanguinamento di sciacqui orali con Aloe Vera pura 100% a doppia concentrazione. Qual è stato l’obiettivo di questo studio clinico? Cosa ha utilizzato e cosa ha voluto dimostrare ? Il controllo della placca e la prevenzione della gengivite è l’obiettivo principale per poter prevenire la MALATTIA PARODONTALE. A tal fine vengono utilizzati per l’igiene vari presidi, quali ausili meccanici (spazzolino elettrico) e collutorio a base di clorexidina. È noto che quest’ultima, pur essendo efficace, presenta effetti collaterali come l’alterazione del gusto e la pigmentazione dei denti e della lingua, che ne precludono l’utilizzo per periodi prolungati; a ciò vanno poi aggiungi anche i costi. D’altro canto esistono studi che hanno dimostrato che l’ALOE VERA è efficace come antisettico e antinfiammatorio, ha azione antiplacca, è in grado di aiutare a migliorare la guarigione delle ferite, è priva di effetti collaterali e ha costi contenuti. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’effetto dell’Aloe Vera 100% a doppia concentrazione contro la placca, il sanguinamento e i batteri parodontopatogeni. E’ stato uno studio clinico attento e accurato. Ho avuto modo di leggere nell’articolo pubblicato appunto su “rivista igiene dentale” le procedure cliniche adottate che ci ha appena esposto. Un bel lavoro complimenti a Lei e ai suoi pazienti che vi hanno partecipato. I nostri lettori potranno trovarlo nei prossimi giorni sul sito dello suo studio. Cosa ha dimostrato, quindi, il suo studio? In conclusione possiamo dire che lo studio effettuato ha permesso di valutare l’azione dell’ALOE VERA 100% a doppia concentrazione sulla riduzione della placca, sull’entità del sanguinamento e sulla presenza di batteri parodontopatogeni. A chi sceglie di utilizzare il suo COLLUTORIO il GENGI G cosa vuole dire. Il mio COLLUTORIO GENGI G con ALOE VERA 100% alla concentrazione del 95% e con sodio cloruro 0,9% può essere utilizzato due volte al giorno, uno sciacquo la mattina e uno la sera, riduce l’indice di sanguinamento, riduce l’indice di placca ed esplica azione battericida. È un ottimo agente anti-placca e anti-sanguinamento e può essere un sostituto molto valido e naturale rispetto alla clo- rexidina 0,20%. Si può utilizzare subito dopo aver lavato i denti. Si può utilizzare tutti i giorni, nessuna controindicazione, antidolorifico, antisettico, antibatterico, antivirale, antibiotico, antinfiammatorio, antimicotico, antiossidante e soprattutto nessuna alterazione del gusto e della pigmentazione. Aiuta a combattere i problemi parodontali, carie, placca, tartaro, irritazione gengivali e del cavo orale. Altre caratteristiche del mio collutorio GENGI GI sono : NO FLUORO, NO BIOSSIDO DI TITANIO, NO PARAFFINA LIQUIDA, NO SLS, NO SLES, NO ALCOOL, NO PARABENI, NO MENTA, SENZA ACQUA AGGIUNTA. COMPATIBILE CON TRATTAMENTI OMEOPATICI. Molto importante può essere utilizzato da tutti anche dai bambini e le gestanti essendo privo di alonina. Dott. Grech siamo arrivati al termine di questa intervista, la ringrazio per il tempo che ha dedicato e che dirLe continuerò ad utilizzare il suo favoloso collutorio GENGI G. grazie a Lei è stato un piacere come sempre e grazie a tutti i lettori. Mi raccomando utilizzate GENGI G Red. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 40 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 RUBRICA TERZO SETTORE NUOVI MONDI VI PRESENTO IL CAD – CENTRO DI ASCOLTO DEL DISAGIO INTERVISTA AL PRESIDENTE GERARDO ROSA SALSANO Trasformare il disagio in opportunità. Questa la “mission” dell’Associazione Cad (Centri di ascolto e prevenzione del disagio).L’uomo attraverso il sacrificio per gli altri ritrova se stesso, ritrova l’essenza della vita e la divina verita’ A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra Esperta di politiche e progettazione sociale. Per scrivermi: [email protected] Care Lettrici e Lettori Oggi vi voglio presentare l’associazione nazionale CAD nata in Italia nel 2007. Ho intervistato per voi il fondatore, Gerardo Rosa Salsano, ingegnere e consulente industriale. Come è nata l’idea del Cad? Volevamo unire territorio e professionalità per dare vita a progetti di carattere sociale. Il Cad è costituito da un gruppo di persone (ormai oltre 100mila in Italia, ndr) che vogliono semplicemente “dire la loro” e, un po’ meno semplicemente ma con grande convinzione, cambiare la società in cui viviamo. Come? Lavorando per un ritorno delle regole. Obiettivo possibile partendo dall’ascolto dei disagi sociali. Non le sembra un settore per così dire “inflazionato”? Nonostante l’esistenza di associazioni di volontariato dall’innegabile buona volontà spesso manca un coordinamento tra queste. Emerge il bisogno di fare sistema per acquisire più forza. Non bisogna dimenticare che spesso queste organizzazioni partono dal disagio, ma aiutare a “sopravvivere” nel disagio magari in attesa di sovvenzioni statali diventa molto difficile. Il Cad invece vuole avere un approccio attivo. In che senso? Il disagio può diventare un’opportunità, persino la base per costruire un nuovo “ben_essere”. In che modo? Pensiamo ai pensionati: un tempo gli anziani erano coloro che aiutavano i giovani a creare una nuova società. Perché non riproporre questa concezione? Oppure, parlando di un tema attualissimo, l’immigrato che si integra e lavora, non rappresenta una risorsa importante per il Paese?!!. Mi faccia un esempio pratico, per capire meglio come operate? Una cooperativa di Prato, costituita su iniziativa del Cad, gestisce un sito ecologico ed è interamente amministrata dagli zingari del luogo. Insomma l’impegno sociale è vissuto in un ottica manageriale di politiche attive del lavoro per sviluppare posti di lavoro … Certo e lo facciamo per tutte le categorie più deboli, giovani, donne, disabili, adulti disoccupati, ex detenuti e ci mettiamo il cuore. Noi siamo imprenditori e professionisti che lavorano perché il disagio diventi “la base di un progetto di inclusione attiva” ed offra una prospettiva di mettersi in gioco, in un ambiente protetto e tutelato… promuoviamo una visione costruttiva della società e cre- diamo che la capacità delle persone, la loro professionalità abbinata al loro potenziale ed alla loro umanità, possa cambiare le cose in meglio e ricostruire valori di convivenza solidale e pacifica. Qual è la forza innovativa dell’Associazione? È ’innovativo modello statutario dell’associazione che prevede la creazione di Centri di ascolto e prevenzione al disagio attraverso una propria rete di delegati (presidenti regionali, provinciali, comunali) e capi dipartimento, ed altresì di convenzioni con associazioni presenti sul territorio che accettano di “fare rete”, apportando il loro contributo specifico e di settore. Solo mettendosi attorno ad un tavolo, i rappresentanti delle diversità potranno favorire l’evoluzione della società. Pur in breve tempo e con risorse limitate il Cad è già presente in tutte le regioni italiane ed in alcuni paesi esteri. A breve anche Aprilia avrà il suo CAD, non è vero? Certamente, stiamo concludendo la procedura di affiliazione dell’Associazione di promozione sociale Casa Lazzara e del suo Comitato Valore Persona alla Associazione Nazionale e questo ci consentirà di avviare una proficua collaborazione anche su questo territorio, grazie alla sensibilità e competenza della Presidentessa Stefania Munari e del suo gruppo diri- gente, e che ha già dato la sua disponibilità a rafforzare l’efficienza del nostro Cad anche a livello di Regione Lazio. A questo punto attendo di venire presto ad Aprilia ad inaugurare la nuova sede e conoscere la città, i cittadini e la sua Amministrazione per illustrare loro tutti i nostri servizi e progetti per operare insieme per il bene di questa comunità. [email protected] DATI ANAGRAFICI- Gerardo Rosa Salsano Ingegnere Nato a Vietri sul mare (Sa), il 05/08/1960. Progettista di impianti industriali per conto di numerosi gruppi multinazionali CURRICULUM POLITICOSOCIALE - Durante gli anni dell’università ha gestito la componente cristiana del movimento studentesco per poi porsi come referente dei disagi universitari e generazionali in una difficile realtà quale quella della “UNIVERSITA’” di Pisa. All’inizio dell’attività lavorativa nell’aree dell’inter- land milanese prima ed a Roma poi ha svolto la sua attività politica, gestendo associazioni culturali. Il ritorno poi alla sua provincia lo ha visto fautore di numerose lotte per lo sviluppo della Regione sino a fondare un movimento di riconciliazione che vedeva il SUD fulcro e base di uno sviluppo sostenibile per il Mediterraneo. L’attività politica capillare sul territorio lo ha poi portato ad allargare i confini del movimento in tutto il territorio nazionale operando con momenti di aggregazione sia politica che ideologica culturale. Nel 2007 vivendo il forte disagio di una politica ormai lontana dalle esigenze della gente fonda il CAD Sociale, una associazione con scopi molto nobili: creare finalmente una società basata sugli insegnamenti di Cristo, portando l’uomo al centro dell’Universo e applicando i principi del Marketing sociale. Ad oggi il CAD, che non vuole essere un Partito, è presente in tutte le Regioni d’Italia e all’estero, contando 150.00 iscritti in Italia ed oltre 300.000 in tutto il mondo. S.Antonio Abate: la chiesa di Casalazzara benedice le macchine agricole e gli animali Domenica 15 gennaio, la comunità di Casalazzara si è riunita, in occasione della messa domenicale per celebrare S.Antonio Abate chiamato anche sant’Antonio del purcell, sant’Antonio d’Egitto, l’Anacoreta. Come da tradizione, sono arrivati i trattori, utilizzati per le attività agricole e gli animali domestici. Cani, gatti e criceti hanno tenuto compagnia ai loro proprietari durante la celebrazione liturgica. La festa di S.Antonio, che si celebra il 17 gennaio, anniversario della sua morte avvenuta nel 357, è stata organizzata la domenica per dare la possibilità a tutti di partecipare. Un momento di incontro tra la fede e la vita quotidiana. Ognuno di noi infatti dovrebbe vivere nel quotidiano il proprio credo. Queste occasioni avvicinano le persone, rendendole partecipi ad una celebrazione che va al di là di una tradizione. Spesso si confonde la tradizione con il credere, ma in questo evento religioso si è vista la partecipazione convinta dei presenti, perché la ricer- ca della protezione di un Santo o la ricerca della benedizione delle nostre cose, della nostra esistenza è linfa vitale, è fede. Persone sorridenti, amici, vicini di casa, una comunità che è viva e che vive di queste occasioni. La natura, gli animali fanno parte del creato, e noi abbiamo l’importante compito di rispettare ciò che Dio ci ha donato. Li definiamo animali domestici, ma cani, gatti, criceti, cavalli, maiali, ed ogni altro essere vivente, spesso entrano nelle nostre vite rappresentando un bene, non inteso come valore materiale, ma come bellezza del creato. Molto importante il momento della benedizione del pane e della distribuzione. Portare un piccolo pane benedetto nella propria casa, donarlo a chi non ha partecipato alla Messa, è un gesto d’amore, di condivisione. Uscendo della chiesa anche noi nel nostro piccolo possiamo essere luce, donare amore, e rispettare il creato come veri figli di Dio. IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 41 L’AVVOCATO RISPONDE IL CONTRATTO DI LOCAZIONE NON REGISTRATO QUALI LE CONSEGUENZE? Per porre domande scrivere e-mail: [email protected] Avv. Margherita Corneli Gentile Avvocato, mi chiamo Adele ed ho 76 anni. Da circa sette anni vivo in affitto in un piccolo appartamento al centro della città dove mi sono trasferita dopo la morte di mio marito. Quando è iniziata la locazione il proprietario dell’immobile non ha voluto registrare il contratto che, pertanto, pur essendo stato predisposto e firmato da entrambi non è mai stato registrato. Volevo sapere se il contratto vale comunque oppure no dato che ho sentito dire che senza la registrazione non è valido. Grazie. Adele Cara Adele, quello che ha sentito dire è vero: senza la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate il contratto di locazione è nullo. Secondo l’orientamento oggi dominante, la mancata registrazione del contratto comporta la nullità insanabile dell’atto, quindi determina il venir meno di tutti gli effetti da esso prodotto, come se lo stesso non fosse mai stato stipulato. (Corte d’Appello di Brescia Sentenza 28/05/2012 n. 682; Corte Costituzionale, Sentenza n. 50/2014; Cass. civ. Ordinanza 37/2014). Il contratto di locazione (art. 1571 cc), è un contratto a causa onerosa, a effetti obbligatori e a prestazioni corrispettive. Può avere ad oggetto sia beni mobili (c.d. noleggio) sia beni immobili. Il contratto avente ad oggetto beni immobili deve essere obbligatoriamente registrato, quindi vediamo che per la stipula dei contratti di locazione di beni immobili la forma scritta è richiesta a pena di nullità anche per far fronte ai problemi relativi alla conclusione dei cosiddetti contratti “in nero”. Tale registrazione avviene mediante presentazione di due copie dell’atto all’ ufficio del Registro dell’ Agenzia delle entrate o mediante una procedura di registrazione telematica che sostituisce la presentazione diretta. La registrazione è obbligatoria qualunque sia l’ammontare del canone pattuito, tranne nei casi in cui la durata del contratto non superi i 30 giorni complessivi nell’ anno. Il termine per la registrazione dei contratti di locazione di beni immobili è di 30 giorni dalla loro sottoscrizione. Lo Stato con la L. 311/2004 ha intrapreso un’aspra lotta all’ evasione fiscale anche nel settore immobiliare. Più precisamente all’art. 1 della legge finanziaria per il 2005 (L. n. 311 del 30/12/2004) è stato stabilito che “i contratti di locazione, o che comunque costituiscono diritti relativi di godimento, di unità immobiliari ovvero di loro porzioni, comunque stipulati, sono nulli se ricorrendone i presupposti non sono registrati”. Il contratto di affitto deve essere registrato, a cura del locatore, entro 30 giorni dalla firma (nei 60 giorni successivi il padrone di casa deve dare prova documentata all’inquilino e all’amministratore di condominio dell’avvenuto pagamento dell’imposta di registro): se la locazione non viene registrata nel rispetto dei predetti 30 giorni, è nulla e la registrazione successiva non sana il periodo anteriore. “Contratto nullo” vuol dire che non produce effetti: sicché il padrone di casa non potrà pretendere i canoni concordati nella scrittura privata, né potrà procedere allo sfratto ordinario in caso di morosità dell’inquilino (dovrà piuttosto procedere a un’azione ordinaria di occupazione senza titolo, sicuramente più lunga e costosa). È sempre consentito il pagamento in ritardo dell’imposta di registro mediante ravvedimento operoso, ma solo per sanare l’illecito fiscale ed evitare le eventuali sanzioni dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre la registrazione tardiva regolarizza la posizione del contribuente solo nei confronti del fisco, ma non ha effetti civilistici e quindi questo significa che il contratto rimane ugualmente nullo. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 42 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 dalla Regione di Bruno Jorillo TORNA SAPERE I SAPORI, IL PROGETTO PER LA CORRETTA ALIMENTAZIONE DEGLI STUDENTI Fornire alle scuole gli strumenti indispensabili per realizzare progetti e interventi di sensibilizzazione e formazione sui corretti stili di vita e sulle scelte alimentari consapevoli e responsabili da parte delle giovani generazioni, con particolar riguardo alle produzioni tipiche del Lazio: questo l’obiettivo primario del bando Torna “Sapere i Sapori”, il progetto di comunicazione ed educazione alla corretta alimentazione sotenuto da Regione e Arsial e rivolto agli studenti degli istituti scolastici della scuola primaria, media inferiore e del primo biennio degli istituti di istruzione superiore e degli Enti di formazione accreditati dalla Regione.Fornire alle scuole gli strumenti indispensabili per realizzare progetti e interventi di sensibilizzazione e formazione sui corretti stili di vita e sulle scelte alimentari consapevoli e responsabili da parte delle giovani generazioni, con particolar riguardo alle produzioni tipiche del Lazio: questo l’obiettivo primario del bando. Novità del 2016-2017: è stato proposto un elenco di attività formative che privilegia il coinvolgimento diretto dei destinatari nelle attività educative, prevedendo il confronto con le imprese del settore ed esperienze dirette legate all’agricoltura, all’allevamento, alla produzione e al consumo del cibo. Il budget complessivo per l’anno scolastico 2016/2017 è di 350mila euro, sino a esaurimento fondi e in ordine cronologico di arrivo delle domande, sempre secondo la ripartizione prevista dal bando nel “rapporto popolazione scolastica/provincia” (60% alla provincia di Roma e il 40% alle altre provincie). I numeri di Sapere i Sapori 2016/2017: ad oggi sono 147 scuole coinvolte, così distribuite sul territorio: 90 a Roma e provincia; 22 in provincia di Latina; 18 in provincia di Frosinone; 12 in provincia di Viterbo e 5 in provincia di Rieti. Sul totale di 26.147 coinvolti, 15.182 si trovano a Roma e provincia; 3.574 a Latina; 4.040 a Frosinone; 2.794 a Viterbo, 557 a Rieti. Progetti principali: - Orti scolastici (in 60 scuole) - Visite didattiche alle fattorie - Educazione alimentare (disturbi dell’alimentazione, anoressia, bulimia, bere responsabile) - Educazione al riuso e tema dello spreco alimentare - Laboratori su marmellate, pane e formaggi - Ciclo del latte - Ciclo del latte - Filiera corta e prodotti tradizionali RIFIUTI: APPROVATE LE LINEE GUIDA PER LA TARIFFAZIONE PUNTUALE Uno strumento per incentivare prioritariamente il contenimento e la riduzione della produzione di rifiuti e per potenziare l'invio a riciclare le diverse frazioni di rifiuti tramite la raccolta differenziata. Previsti anche incentivi e agevolazioni che per i cittadini che meglio faranno la raccolta differenziata, e che pagheranno di meno. Rifiuti, la Regione adotta un provvedimento per promuovere la tariffazione puntuale: uno strumento per incentivare prioritariamente il contenimento e la riduzione della produzione di rifiuti e per potenziare l'invio a riciclare le diverse frazioni di rifiuti tramite la raccolta differenziata. Uno strumento importante per incentivare i cittadini a fare nel miglior modo possibile la raccolta differenziata. L’obiettivo è quello di giungere a un piano tariffario che premierà, con agevolazioni sulle bollette, chi produrrà meno rifiuti. Un metodo che non si basa più sul numero dei componenti dei nuclei familiari e sui metri quadri delle abitazioni ma sulla quantità e sulla correttezza nel conferimento da parte di ciascun utente. I comportamenti virtuosi avranno un riconoscimento monetario pressoché immediato, secondo il principio che chi produce meno e ricicla meglio paga di meno, con la sicurezza, seguendo i principi della trasparenza, che i cittadini paghino solo il numero di conferimenti realmente operati oltre a quelli già inclusi nella parte fissa della tariffa. Nella deliberazione, inoltre, sono individuate le azioni che i Comuni dovranno adottare al fine di realizzare la verifica puntuale della produzione di rifiuti partendo dalle utenze non domestiche e sono previsti sostegni economici per gli stessi Comuni, sia di parte corrente che di parte capitale, nell'ambito della programmazione sulla differenziata. “I regolamenti comunali di gestione dei rifiuti urbani potranno essere aggiornati con le modalità attraverso le quali la nuova tariffazione può essere attuata in relazione alla “quantificazione” dei rifiuti prodotti dalle singole utenze- lo ha detto Mauro Buschini, Assessore Rapporti con il Consiglio, Ambiente e Rifiuti, che ha aggiunto: potranno essere utilizzati, ad esempio, sistemi di identificazione del singolo utente attraverso l’utilizzo di contenitori dedicati (sacchi o bidoni) di varie dimensioni e di etichette a barre, lacci, ecc. con codice a barra rimovibile che permettono l’associazione del numero di scarichi effettuati dall’utente; utilizzo di contenitori dedicati dotati di trasponder o tessera magnetica che permettono la registrazione dei dati identificativi; dotazione ai cittadini di contenitori con codice a barre serigrafato che quantifichino i rifiuti conferiti mediante lettura con pistola laser; utilizzo di sacchi o lacci per contenitori preacquistati che permettano all’utente di quantificare i rifiuti effettivamente conferiti in modo proporzionato al consumo di sacchi e/o lacci effettivamente impiegati e al volume predefinito”- ha detto ancora Buschini. SCUOLA DI SQUADRA, AL VIA LE CONSEGNE DELLE ATTREZZATURE SPORTIVE La Regione ha messo a disposizione risorse per 1 milione di euro che vengono investite secondo le richieste delle scuole dirigenti e i professori di educazione fisica. In particolare, entro il prossimo mese di febbraio saranno dotate delle nuove attrezzature 230 scuole superiori di secondo grado in tutto il Lazio. Ecco gli istituti in cui sono state consegnate in questi giorni le attrezzature Consegnati in alcune scuole del Lazio le prime attrezzature sportive nell’ambito di “Scuola di squadra”, il bando attraverso il quale la Regione ha messo a disposizione risorse per 1 milione di euro che vengono investite secondo le richieste delle scuole dirigenti e i professori di educazione fisica. In particolare, entro il prossimo mese di febbraio saranno dotate delle nuove attrezzature 230 scuole superiori di secondo grado in tutto il Lazio. A febbraio il nuovo bando sull’impiantistica sportiva delle scuole: “Pronti, sport, via!”. La Regione investirà 4 milioni di euro per la riqualificazione e l’ammodernamento delle palestre sportive degli istituti scolastici con una fortissima premialità per le scuole nelle periferie. Inoltre, in consiglio regionale, è stata approvata una modifica positiva per un totale di ulteriori 6,5 milioni di euro (altri 2,5 nel 2017, 2 nel 2018, 2 nel 2019). Si rende così strutturale un inter- vento sull’impiantistica sportiva del Lazio, cominciando dalle scuole e proseguendo anche sulle strutture pubbliche e private. SICUREZZA, UN BEL MOMENTO DI FORMAZIONE INSIEME AGLI STUDENTI I ragazzi dell’Istituto Leopoldo Pirelli di Roma hanno incontrato gli operatori del numero unico dell’emergenza 112. L’iniziativa sarà presto estesa ad altre scuole del Lazio e rappresenta una bella occasione di formazione e preparazione su tanti temi: il corretto uso del 112 e l’app “where are u”, il rischio sismico, ma anche l’importanza dell’agenzia regionale di Protezione Civile del Lazio, il rischio idraulico e le piene del Tevere, l’utilizzo degli smartphone alla guida, la prevenzione degli incidenti in casa, lavoro, scuola e sport, l’educazione alla legalità, bullismo e cyber-bullismo, le manovre salvavita con esercita- zioni pratiche 18/01/2017 - Educazione alla sicurezza e principi basilari dell’emergenza: una bella iniziativa dedicata agli studenti, per aiutarli a capire cosa fare in caso di emergenza. Al centro dell’iniziativa, dedicata ai ragazzi dell’Istituto Leopoldo Pirelli di Roma e della durata di due giorni, tanti e numerosi temi: il corretto uso del 112 e l’app “where are u”, il rischio sismico, ma anche l’importanza dell’agenzia regionale di Protezione Civile del Lazio, il rischio idraulico e le piene del Tevere, l’utilizzo degli smartphone alla guida, la prevenzione degli incidenti in casa, lavoro, scuola e sport, l’educazione alla legalità, bullismo e cyber-bullismo, le manovre salvavita con esercitazioni pratiche. L’iniziativa, promossa dalla Regione Lazio, sarà estesa anche ad altre scuole della Regione. Iniziata ieri, martedì 17 gennaio, si conclude oggi presso la Centrale Operativa del 112, la ‘Casa della sicurezza per Roma e provincia’, alla presenza di Carmelo Tulumello Direttore dell’Agenzia Regionale Protezione Civile, Carlo Rosa del NUE 112 e Daniele Di Micco Responsabile della Formazione Sviluppo NUE 112. Al termine del mini corso è prevista una visita guidata nella sala operativa e ai ragazzi saranno consegnati anche un attestato di partecipazione e alcuni gadgets di ricordo delle due giornate. La Centrale operativa del Nue serve il territorio di Roma e provincia per un totale di 3,5 milioni di cittadini ed è stata inaugurata nel 2015. La sala operativa si trova nei locali della ex Casa della bambina Giuliano Dalmata (via Laurentina 631 a Roma) e può contare sulla presenza e sul lavoro di quasi cento addetti. Dopo una prima fase di sperimentazione, il 112 è a tutti gli effetti una “Centrale Unica di Risposta" dove, dopo il primo contatto, le chiamate vengono smistate alle centrali operative dei Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria, Carabinieri e Polizia. L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, ARES 118 e Vigili del Fuoco. “Il 112 nel Lazio è una piccola rivoluzione che ha coinvolto, all'insegna della collaborazione, tutti gli organi dello Stato –lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: sta funzionando ed è bene farlo conoscere anche alle nuove generazioni, perché qui passa molto di più di un servizio ai cittadini ma passa una sensazione di sicurezza che va trasmessa alle persone e soprattutto alle ragazze e ai ragazzi. Quindi portare le scuole a visitare questo luogo in cui queste persone lavorano ore e ore a contatto con i disastri umani è molto importante”- ha detto ancora Zingaretti. Dottor Luigi Gabellone specialista in dermatologia e venereologia riceve per appuntamento Aprilia - Via Venezia 14 Tel 3391513020. Si eseguono controllo nei, asportazione verruche e mesoterapia della cellulite IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 CISTERNA Solidarietà protagonista questo pomeriggio in Comune con la cerimonia di consegna del defibrillatore e delle donazioni in denaro raccolte in occasione del Gran Galà di Natale. Presso la Sala delle Statue al piano terra del Palazzo dei Servizi di Via Zanella, alla presenza del sindaco Eleonora Della Penna e dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, sono stati consegnati 4.650 euro alle Caritas attive nel nostro territorio comunale. Inoltre, è stato donato un defibrillatore (del valore di mille euro) alla famiglia di un’adolescente cisternese attualmente in cura presso il reparto di ematologia dell’ospedale pediatrico di Roma “Bambino Gesù”. Alla breve ed informale cerimonia hanno partecipato anche Don Angelo Buonaiuto (direttore della Caritas Diocesana) ed i rappresentanti di tutte le parrocchie di Cisterna, oltre ai genitori della nostra giovanissima concittadina in cura presso il nosocomio romano. “Oggi più che mai è la giornata dei ringraziamenti – ha detto il Pomeriggio di solidarietà in Comune, consegnati defibrillatore e donazioni in denaro raccolte in occasione del Gran Galà di Natale Sindaco - perché concretamente consegniamo alle Caritas delle parrocchie di Cisterna e ad una nostra concittadina bisognosa, le offerte raccolte in occasione del Gran Galà di Natale tenutosi lo scorso 21 dicembre a Palazzo Caetani. Dunque tante grazie ai numerosi imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e dell’associazionismo del nostro territorio, che con la loro generosità ci hanno permesso di aiutare con- cretamente le Caritas locali nella loro impagabile opera di assistenza quotidiana ai poveri della città. Una somma pari a 4650 euro distribuita secondo una ripartizione ponderata dalla Caritas diocesana in base alle esigenze di ogni comunità parrocchiale di Cisterna. Con la donazione di un defribillatore, inoltre, abbiamo voluto dare un aiuto concreto ad una nostra giovanissima concittadina IL “PREMIO CISTERNA” TORNA E SI RINNOVA C’è tempo fino al 7 febbraio per le candidature Torna il “Premio Cisterna” e si rinnova. La prima novità, come già annunciato, è che da quest’anno il concorso sarà biennale in modo da accrescere l’attesa e dare più tempo agli aspiranti di migliorare il proprio curriculum. L’altra novità riguarda il numero dei premiati che avrà il limite massimo di sei per edizione e non dovranno essere solo ed esclusivamente nati o residenti a Cisterna ma più in generale aver ben operato per il prestigio, la crescita e lo sviluppo della città. Infine, a seguito di varie dimissioni, la Commissione è stata in gran parte rinnovata e quindi ne fanno parte Carlo Castagnacci, Pierfranco Fatati, Mauro Grimaldi, Gianni Salis, Francesco Maggiacomo, Lucia Mammucari, Pier Luigi Di Cori (delegato alla cultura), Mauro Nasi (segretario). Giunto alla sua 15esima edizione, il Premio Cisterna è un riconoscimento puramente simbolico a chi opera o ha operato per lo sviluppo, il bene, il prestigio di Cisterna, e ad oggi è, in questo ambito, l’evento più longevo e di prestigio per la comunità cisternese. Confermata la data del 19 Marzo per la cerimonia di consegna in concomitanza con le celebrazioni per l’Esodo cisternese. «Il Premio Cisterna – ha commentato il Sindaco Eleonora Della Penna – pagina 43 è uno degli eventi più attesi dalla nostra comunità. Tuttavia è giunto anche il momento di alcune modifiche per accrescerne il valore e il prestigio. In questo senso abbiamo operato delle scelte e sono certa che l’ingresso in Commissione di nuovi componenti saprà dare un ulteriore impulso con le loro energie, idee e competenze». C’è tempo fino al prossimo 7 febbraio per segnalare eventuali meritevoli del riconoscimento attraverso l’indirizzo email [email protected] ina.it oppure inviando un plico al Comune di Cisterna di Latina Segreteria Premio Cisterna c/o Servizio Stampa e Comunicazione – via Zanella 2 – 04012 Cisterna di Latina (LT) oppure cliccando sull’apposito banner nella home page del sito internet www.comune.cisterna.latina.it. Le segnalazioni giunte oltre tale termine saranno tenute in considerazione per le successive edizioni del Premio. che ha appena affrontato una delicata operazione chirurgica e alla quale Cisterna dimostra così la sua vicinanza. Ringrazio dunque tutti voi per essere presenti e per aver contribuito alla riuscita di un evento, il Gran Galà di Natale, con scopi principalmente solidali ma organizzato anche per far conoscere una meraviglia di Cisterna ancora troppo poco conosciuta al di fuori dei confini cittadini. Parlo naturalmente del complesso di Palazzo Caetani, un edifi- cio rinascimentale che affascina e sbalordisce ogni visitatore, con la sua storia e i suoi ambienti sontuosi. Spesso noi cisternesi lo diamo per scontato eppure Palazzo Caetani è una delle cose più preziose che il nostro territorio possiede. Un patrimonio – conclude Della Penna – che dobbiamo utilizzare e valorizzare il più possibile anche attraverso eventi a costo zero per l’Ente come quello andato in scena il 21 dicembre scorso”. Stazione ferroviaria, Ianiri incontra RFI: realizzati i lavori al sottopasso. Entro l’anno ascensori nuovi e ristrutturazione dei servizi igienici Si è tenuto nella mattinata di mercoledì 18 Gennaio scorso, presso la sede di Rete Ferroviaria Italiana in Via Marsala a Roma, l’incontro tra il Direttore Territoriale Produzione di Roma - Ing. Vito Episcopo ed il comune di Cisterna di Latina, rappresentato dall’Assessore al Welfare, TPL e Smart city Pierluigi Ianiri. Dall’analisi delle criticità dello scalo ferroviario sottoposte dall’Assessore e ben conosciute da RFI, è emersa la volontà comune di risolvere i problemi esistenti. In merito alla segnalazione del nuovo allagamento del sottopasso della stazione verificatosi a seguito delle ultime piogge, RFI ha informato l’Assessore che l’impianto di rilancio delle acque piovane è stato riparato il giorno dopo l’evento meteorologico. Riguardo all’annoso problema dei montacarichi e dei servizi igienici attualmente non fruibili dai numerosi pendolari che ogni giorno frequentano la nostra stazione, il Direttore Episcopo, ha illustrato l’ambizioso progetto nazionale “500 stazioni”, del quale fa parte anche il nostro scalo ferroviario poiché incluso nell’elenco delle circa 100 stazioni della Regione Lazio da riqualificare, al fine di creare un network di stazioni medio piccole con un elevato livello di qualità dei servizi. Entro il 2018, come da programma, anche la stazione di Cisterna di Latina sarà riqualificata. In funzione di tale progetto, l’impegno assunto dall’ingegner Episcopo, entro il 2017, è quello della sostituzione delle piattaforme elevatrici con funzionali ascensori centralizzati con il sistema RFI e la ristrutturazione dei servizi igienici pubblici. In risposta l’Assessore, in via assolutamente collaborativa e grato della disponibilità del Direttore ad affrontare nell’anno in corso le questioni esposte, ha proposto l’impiego di 2 collaboratori aderenti al progetto s o c i a l e “Nonni sulla breccia” per la gestione dell’accesso ai servizi pubblici e il loro controllo, al fine di scongiurare possibili episodi di vandalismo. In attesa degli interventi esposti, per le persone con disabilità o a mobilità ridotta che abbiano necessità di accedere ai binari per prendere il treno, ad oggi è possibile richiedere l’assistenza di RFI contattando: il numero verde delle sale Blu di RFI 800 90 60 60 oppure il numero unico nazionale di RFI 199 30 30 60. Da martedì 28 febbraio 2017 il nuovo numero - 02.32.32.32, a tariffazione ordinaria in base al gestore telefonico - sostituirà definitivamente il numero 199.30.30.60, che sarà disattivato. Resta invece operativo il numero verde 800.90.60.60 raggiungibile solo da rete fissa. “A conclusione dell’incontro avvenuto – dichiara l’Assessore Ianiri – posso dire di essere pienamente soddisfatto dell’attenzione ottenuta nei confronti del nostro importan- te, in termini di bacino di utenza raccolta, scalo ferroviario. Inoltre, ho apprezzato il clima di collaborazione instaurato tra il nostro Ente e RFI, azienda da annoverare tra le eccellenze nazionali, che porterà ad un intervento fattivo per il raggiungimento di risultati sicuramente positivi. Auspico – prosegue l’Assessore – che i lavori possano essere avviati, coerentemente con gli accordi presi, il prima possibile”. “La stazione di Cisterna ha problemi annosi ai quali occorrono soluzioni concrete – commenta il sindaco Eleonora Della Penna – RFI ci ha illustrato un piano di interventi confortante e ben studiato. Ringrazio l’assessore Ianiri per l’impegno profuso su questo fronte molto delicato a garanzia dei nostri pendolari e del nostro scalo ferroviario che rappresenta un volano importante per lo sviluppo della nostra città”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 44 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 ARDEA ‘Ndrangheta e appalti. 33 persone fermate, 54 aziende poste sotto sequestro preventivo: Una di queste aziende ha sede in Ardea La società L.D.F. APPALTI S.r.l con sede in Ardea è stata posta sotto sequestro preventivo la mattina del 19 u.s., la società caduta nella rete tesa dalla Guardia di Finanza nella grossa operazione che ha portato al fermo di 33 imprenditori e al sequestro di 54 aziende in varie regioni d’Italia. Nel sotto riportato comunicato stampa il Comando Provinciale della Guardia di Finanza: Sotto il coordinamento delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e di Catanzaro, nella mattinata odierna personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e di Cosenza, con l’ausilio del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e dei Nuclei di Polizia Tributaria di Roma, Viterbo, Latina, Rieti Mantova, Milano, Agrigento, Messina, Palermo, Ragusa, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Caserta, Napoli, Salerno, Pisa ha eseguito su tutto il territorio nazionale il fermo di indiziato di delitto, emesso dalle menzionate D.D.A. nei confronti di 35 soggetti responsabili dei reati associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere aggravata dall’art. 7 L.203/1991, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici, rapina ed estorsione, aggravate dal metodo mafioso (art. 7 l. 203/1191), nonché il sequestro preventivo di 54 imprese. I provvedimenti rappresentano l’epilogo di un’articolata attività investigativa condotta dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria e dal Nucleo PT di Cosenza, nell’ambito di due distinti procedimenti penali incardinati rispettivamente presso le Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria (operazione “CUMBERTAZIONE”, e di Catanzaro (operazione “5 LUSTRI”), volta ad approfondire i profili imprenditoriali della criminalità organizzata operante nella piana di Gioia Tauro e nel cosentino, legati al settore degli appalti pubblici, le quali trovano punto di convergenza nella figura di alcuni imprenditori legati alla ‘ndrangheta. Le predette indagini hanno accertato il diretto coinvolgimento del gruppo imprenditoriale BAGALA’, che ha costituito e consolidato nel settore degli appalti pubblici in Calabria una posizione di assoluto predominio, sfruttando l’appartenenza alla nota cosca PIROMALLI, tra le più potenti della ‘ndrangheta, riuscendo sistematicamente a turbare almeno 27 gare indette da plurime stazioni appaltanti (tra cui, i Comuni di Gioia Tauro (RC), Rosarno (RC), Cosoleto (RC), la Provincia di Reggio Calabria (Stazione Unica Appaltante – S.U.A.P.), l’A.N.A.S., ecc…) nel periodo 2012/2015 per un valore complessivo superiore a 90.000.000 euro. L’illecito modus operandi – posto in essere grazie anche ai rapporti corruttivi con funzionari appartenenti alle medesime stazioni appaltanti nonché all’operato di diversi professionisti collusi – ha consentito di sviare il regolare svolgimento delle gare pubbliche mediante la costituzione di un cartello composto da oltre 60 società che, attraverso la presentazione di offerte precedentemente concordate, è stato in grado di determinare l’aggiudicazione degli appalti a una delle imprese della cordata. Proprio sotto tale profilo, nel corso delle indagini è stata individuata una cerchia di soggetti risultati pie- sull’importo posto a base d’asta, al netto del ribasso), in altri casi, le stesse hanno presentato offerte fittizie, ricevendo in cambio, ad esempio, la garanzia che l’organizzazione, a sua volta, avrebbe presentato offerte fittizie per appalti di loro interesse così aiutandole ad aggiudicarsi le relative gare. In questo sistema, sostenuto da un collante composito fatto di corruzione, imposizione ‘ndranghetistica e collusione, lo scopo perseguito dai BAGALA’ zazione ha curato i rapporti con il territorio, ossia con le cosche di ‘ndrangheta competenti localmente, riconoscendo la tradizionale “tassa ambientale” del 3%. Proprio a tal proposito, BAGALA’ Giuseppe ha parlato di un fondo a ciò deputato ed alimentato con una percentuale del valore dell’appalto accantonata dall’organizzazione. L’operato illecito dell’organizzazione ha interessato anche la fase più propriamente esecutiva dei lavori in namente inseriti in quella organizzazione che gli indagati, negli stessi dialoghi intercettati, hanno definito la “CUMBERTAZIONE” (termine dialettale reggino utilizzato per indicare u n ’ a s s o c i a z i o n e “chiusa”). Accanto al nucleo essenziale della famiglia BAGALA’ – in particolare dei fratelli Giuseppe e Luigi, nonché dei rispettivi figli Francesco e Francesco – sono stati individuati altri soggetti, con ruoli chiave nel sistema di controllo degli appalti di lavori gestito dai BAGALA’. Si pensi anzitutto all’Ing. NICOLETTA Pasquale detto Rocco ed alla sorella di questi, NICOLETTA Angela, anch’essa parte del sodalizio criminale e testa di ponte della cosca PIROMALLI all’interno dell’amministrazione comunale di Gioia Tauro. Senz’altro un ruolo di spicco è stato ricoperto da MORABITO Giorgio, soggetto originario di San Giorgio Morgeto (RC) che, già attivo nel settore degli appalti di lavori, si è affiliato alla cosca PIROMALLI avendo intuito che per fare il salto di qualità nel settore degli appalti doveva sposarne la causa. Accanto a tali soggetti, si sono collocate una serie di ditte compiacenti aventi sede in Calabria, nel Lazio, in Sicilia, in Campania, in Toscana a cui venivano fatte presentare le offerte secondo importi che avrebbero automaticamente garantito ad una di esse l’aggiudicazione. In taluni casi, le predette imprese, scelte in ragione dei propri requisiti tecnici ed economici (come nel caso dei gruppi CITTADINI e BARBIERI), si sono prestate a partecipare fittiziamente alle gare, singolarmente o in ATI o RTI, per conto dell’organizzazione (ricevendo in cambio una percentuale che variava dal 2,5% al 5% è stato quello di garantirsi il controllo del sistema delle gare pubbliche indette dalle stazioni appaltanti calabresi, procurandosi l’aggiudicazione illecita delle commesse da parte di imprese colluse, per poi effettuare direttamente i lavori garantendosi la presenza sul territorio attraverso il sistema delle procure speciali rilasciate al MORABITO Giorgio e ad altri. Anche laddove il richiamato cartello non fosse riuscito vincitore, infatti, venivano messe in atto manovre – sotto forma del subappalto o della procedura di nolo – al fine di controllare in maniera diretta la gara. Il vantaggio derivante in capo all’organizzazione, ma in particolare ai BAGALA’ e quindi alla cosca PIROMALLI, è stato molteplice. Da un lato, quello economico direttamente derivante dall’esecuzione dell’appalto “per procura”; in secondo luogo quello di favorire diversi imprenditori mafiosi operanti sul territorio di esecuzione dei lavori, così da aumentare il prestigio dell’organizzazione, creare sinergie imprenditoriali/mafiose, consenso ed alleanze (è questo il caso dei rapporti con SCALI Gianluca e GALLO Domenico); in terzo luogo, vi è il vantaggio in termini mafiosi di eseguire visibilmente tutti i lavori in un dato territorio, come il comune di Gioia Tauro, rafforzando così la posizione della cosca PIROMALLI. Infatti, l’occupazione dei cantieri locali permette anche l’assunzione delle maestranze imposte dalle famiglie ‘ndranghetistiche competenti per territorio, così ulteriormente permettendo all’organizzazione di creare un sistema “per cui tutti sono contenti”, prendendo in prestito le parole del BAGALA’ Giuseppe. Naturalmente per ottenere tali benefici, l’organiz- quanto, in alcune gare, sono state apportate varianti non autorizzate al progetto ed è stato riscontrato l’utilizzo di materiale scadente e/o di qualità diversa rispetto a quella prevista nel capitolato di appalto. Tra le principali gare turbate, si evidenziano le seguenti: a. “Sviluppo water front della Città di Gioia Tauro, realizzazione piazza, sistemazione lungomare, costruzione parco urbano” – importo pubblico dell’operazione pari a euro 2.300.000,00; b. “Sviluppo water front della Città di Gioia Tauro, costruzione parcheggio interrato con piazza” – importo pubblico dell’operazione pari a euro 3.000.000,00; c. “Sviluppo water front della Città di Gioia Tauro, sistemazione palazzetto dello sport con annessi parcheggi e viabilità” – importo pubblico dell’operazione pari a euro 400.000,00; a d. “Riqualificazione ambientale Torrente Budello” della Città di Gioia Tauro – importo pubblico dell’operazione pari a euro 1.000.000,00; e. “Realizzazione centro polifunzionale a servizio della cittàporto sul water front” della Città di Gioia Tauro – importo pubblico dell’operazione pari a euro 5.100.000,00; f. “Riqualificazione e ripristino percorsi pedonali stazione centro storico” della Città di Rosarno – importo pubblico dell’operazione pari a euro 300.000,00 g. “Centro polisportivo a servizio della città – porto” della Città di Rosarno – importo pubblico dell’operazione pari a euro 7.000.000,00. Sono emerse, infine, irregolarità anche nell’esecuzione dei lavori dello svincolo di Rosarno dell’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria in relazione alla procedura del c.d. “accordo bonario” prevista dal Codice degli Appalti, in quanto sono state riconosciute all’impresa appaltante sostanziali agevolazioni in virtù di rapporti collusivi e/o corruttivi con funzionari pubblici. È stata scoperta una fitta rete di rapporti di carattere finanziario/economico, che legava un importante gruppo imprenditoriale cosentino con gli esponenti di spicco di alcuni clan, quello dei “Muto” (operante sulla costa dell’alto Tirreno), quello bruzio “Lanzino – Ruà – Patitucci” e quello reggino dei “Piromalli”. Nello specifico, seguendo gli spostamenti di un dipendente fidato dell’imprenditore intraneo alla cosca, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Cosenza hanno ricostruito le dinamiche, le relazioni e gli accordi con gli altri gruppi criminali operanti sul territorio calabrese. Grazie a questi solidi intrecci, 10 aziende riconducibili allo stesso imprenditore sono riuscite ad aggiudicarsi i più importanti appalti (costruzione e gestione) nella provincia di Cosenza nel triennio 2013/2015. Il valore complessivo degli appalti ammonta ad oltre 100.000.000 derivanti dalla costruzione, riqualificazione e gestione venticinquennale (da qui il nome dell’operazione) degli impianti e dei servizi annessi. I cantieri interessati sono: a. riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di piazza “Carlo Bilotti” e realizzazione di un parcheggio interrato, nonché relativa gestione per 28 anni del parcheggio multipiano, della struttura polifunzionale (ivi compreso il museo) e del MAB. b. comprensorio sport-natura di Lorica (CS) e relativa gestione per 25 anni; c. riqualificazione delle aree prospicienti l’aviosuperficie di Scalea (CS) ai fini della realizzazione di servizi turistici e della riduzione dell’impatto ambientale, nonché relativa gestione per 25 anni. Per questi motivi, appurata la connotazione “mafiosa” dell’imprenditore e delle imprese a lui facenti capo, la DDA di Catanzaro ha disposto mirati provvedimenti cautelari reali puntando al sequestro dei cantieri sopracitati, delle 10 società coinvolte, dei relativi conti correnti, dei numerosissimi beni ad esse intestate: 38 immobili (ville, box, locali commerciali), 1 struttura alberghiera, munita di 144 camere e con annessa spiaggia, piscina, ristorante e impianti sportivi, 1 locale notturno (discoteca), 1 sala slot e videolottery, 5 automezzi. Il tutto per un valore di oltre 10 milioni. Alla luce del suddetto quadro probatorio e considerato anche che uno degli indagati era in procinto di recarsi all’estero, si è resa necessaria l’emissione del provvedimento di fermo. Pertanto, su disposizione delle richiamate Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e di Catanzaro, in data 19 gennaio 2017, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto i soggetti, a cui sono stati sequestrati anche i rapporti finanziari loro intestati IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 ARDEA pagina 45 il Sindaco Luca Di Fiori risponde alle dichiarazioni dell’assessorato regionale all’Ambiente Di Fiori: “Sono circa 4 anni che il Comune sta manifestando alla Regione che quel conteggio di acqua non è reale” Il Sindaco risponde alle dichiarazioni dell’assessorato regionale all’Ambiente “La Regione Lazio con la mano destra fa una cosa e con la sinistra ne fa un’altra. Dice che oggi, nel 2016, c’è un debito di acqua non pagata con il Comune di Ardea risalente fino alla Prima Repubblica e per questo ha un tavolo aperto per fare un accordo con noi. Sono circa 4 anni che il Comune sta manifestando alla Regione che quel conteggio di acqua non è reale perché quando la società Idrica è subentrata al Comune per il pagamento dell’acqua venne evidenziato e concordato con Acea che il contatore fatturava il 22% in più, tanto che le due aziende hanno fatto una transazione tra loro. Dall’altra, però la Regione se ne frega dello stesso tavolo e nel frattempo ci dà briciole per il risanamento igienico sanitario, pur dichiarando che le opere di questo genere dovrebbero essere intoccabili. Un esempio: i lavori delle fogne di Lungomare degli Ardeatini. Qui abbiamo un finanziamento regionale di 1.860.000 euro e ci viene dato solo un acconto di 10.000 dopo che il Comune ha concluso la gara d’appalto”. Lo ha detto il sindaco di Ardea Luca Di Fiori in risposta a un articolo apparso su un settimanale locale dove vengono riportate le dichiarazioni dell’ufficio stampa dell’assessorato regionale all’Ambiente dove si precisa come siano stati concessi al Comune due finanziamenti (uno di 1.850.000 euro per lavori di completamento della rete fognaria di lungomare degli Ardeatini e uno di 1.380.000 euro per la realizzazione di opere fognarie a Montagnano). “Ebbene, a fronte dei finanziamenti concessi – si legge nelle dichiarazioni dell’ufficio stampa del- l’assessorato – a oggi non risultano ancora avviate le citate lavorazioni da parte del Comune di Ardea. E’ ipotizzabile che tale situazione scaturisca dallo stato debitorio dello stesso Comune nei confronti dell’amministrazione regionale che, determinando la possibilità da Comune degli anni Novanta, dunque anche di parte di acqua che il commissario liquidatore ha già saldato e per cui credo che gli interessi per quel periodo non siano dovuti. Non ho voglia di rispondere alla Corte dei Conti di soldi in più della mia comunità che la Regio- parte delle strutture di emettere ordinativi di mandato solo in compensazione, di fatto espone il Comune di Ardea all’anticipazione diretta delle somme necessarie”. “C’è un tavolo aperto per trovare una transazione che ridurrebbe in maniera vertiginosa il debito e soprattutto gli interessi. Parliamo di 1.400.000 euro di acqua contestata e 1.600.000 euro di interessi che partono da prima del dissesto finanziario del ne mi chiede e che per noi non sono dovuti. Nell’ultimo incontro effettuato in Regione qualche settimana fa di fronte alla dirigenza dell’assessorato si è ipotizzata infatti una soluzione con un importo decisamente più basso”, aggiunge il sindaco. “Nell’articolo si citano finanziamenti per oltre 3 milioni di euro, tra cui un finanziamento regionale di 1.380.000 euro per la rete fognaria che collega la zona di Montagnano al depuratore dei Castelli Romani – sottolinea Di Fiori – Di fatto questo è solo sulla carta e mai arrivato ad Ardea perché non abbiamo mai avuto l’ok dello stanziamento da parte del settore finanziario della Regione Lazio. Ormai anni fa aderimmo alla costruzione del depuratore dei Castelli nel nostro territorio che al momento serve altri Comuni e non noi proprio perché manca quella conduttura. In sostanza abbiamo il gabinetto in casa dove facciamo entrare i cittadini dei Comuni di Albano, Genzano, Ariccia e Lanuvio ma non ci permettono di farlo usare ai cittadini di Ardea e in particolar modo di Montagnano. L’accordo con la Regione non parlava di spicci ma di 9 milioni di euro di finanziamenti che sarebbero arrivati ad Ardea per compensare del disagio. Questo patto venne firmato dal sindaci e dall’ex assessore all’Ambiente della Regione Filiberto Zaratti. Che fine ha fatto tutto ciò?”. “Il paradosso dei paradossi di tutta questa situazione è che prima della consegna del depuratore ad Acea, i cui lavori sono costati più di 20 milioni di euro, ci aspettavamo la piantumazione degli alberi tutto attorno e la realizzazione delle barriere antirumore e antiodore. E’ un lavoro valutato dai loro stessi tecnici in circa 80mila euro, briciole in confronto all’intero appalto. L’opera è stata avviata ma è attualmente un’incompiuta della Regione. Non è mia abitudine essere in contrasto con gli enti superiori, ma quando si comunica alla città bisogna avere il rispetto per chi ci vive, ci lavora e che aspetta da anni queste opere. Cari cittadini, tirate voi le somme”, ha concluso il sindaco. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 46 POMEZIA Un’altra annosa questione continua a trascinarsi nel tempo. Ed arriva anche alle Alte Sfere. È quella relativa all’ex stabilimento Tacconi rispetto al quale la società Petromarine Italia aveva presentato un ricorso straordinario contro il Comune di Pomezia in merito alla mancata stipula della convenzione attuativa del Programma Integrato di Intervento in variante al PRG, per la riconversione dell’ex stabilimento industriale Tacconi (adottato con delibera di Consiglio comunale n. 77 del 2009). La vicenda era già finita per ben due volte davanti al Tar del Lazio nel 2015 con due sentenze a favore del Comune di Pomezia. Oggetto del contenzioso le relazioni del Dirigente all’Urbanistica evidenzianti che l’area 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 Il Presidente della Repubblica ha rifiutato il ricorso straordinario Ex Tacconi, vano l’ennesimo tentativo della Petromarine oggetto di intervento ricade in zona agricola, adiacente all’area archeologica e all’aeroporto di Pratica di Mare, che l’area destinata a verde pubblico attrezzato e a parcheggio pubblico ricade nella fascia di rispetto delle viabilità e le aree contigue ai bacini idrici risultano a rischio frana. Analisi tecniche che hanno spinto l’Amministrazione a non firmare la convenzione. “La vicenda giudiziaria legata alla riconversione dell’ex stabilimento Tacconi si è già esaurita al TAR – ha spiega il Sindaco Fabio Fucci – L’ulteriore ricorso straordinario da parte della società al Presidente della Repubblica è stato ritenuto inammissibile, segno che non c’è più alcun dubbio sul legittimo operato dell’Amministrazio- ne comunale. Quando accaduto è l’ennesima dimostrazione che l’azione di verifica e analisi delle procedure urbanistiche ha funzionato - conclude il Primo Cittadino – Un lavoro determinante per il futuro della Città. Stiamo infatti lavorando a un nuovo piano regolatore che tutela le risorse ambientali, storiche e paesaggistiche, ricuce il territorio in termini urbanistici e blocca il consumo del suolo; valorizza le reti ecologiche; rilancia l’attività turistica e ricreativa e recupera le aree industriali dimesse. Un lavoro che mette al primo posto il benessere della collettività”. Fosca Colli [email protected] CRONACHE POMETINE Porta a Porta, si riorganizza il servizio a Torvaianica (a cura di Fosca Colli) I pometini si stanno rivelando giorno dopo giorno cittadini coscienziosi che vogliono bene all’ambiente. 110 VIDEOCAMERE CONTRO GLI SPORCACCIONI Si intensifica il contrasto all’abbandono dei rifiuti con il collocamento di 110 telecamere di videosorveglianza in tutto il territorio pometino. Gli sporcaccioni dovranno pagare una salata ammenda di 250 euro. Un “esercito” di occhi tecnologici ch si vanno ad aggiungere ai controlli costanti della Polizia Locale e degli Uffici comunali sulla raccolta porta a porta. Chi si ostina ad abbandonare rifiuti su strada e a sporcare la Città sarà individuato e sanzionato. DANIELA SORRENTINO NUOVO ASSESSORE Gente che va, gente che viene. Dopo che Emanuela Avesani si è dimessa da assessore, al suo posto arriva un’altra donna. Si tratta di Daniela Sorrentino, già consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e Presidente della Commissione Settore Finanziario. “Ringrazio il Sindaco per la fiducia riposta in me – ha dichiara il neo Assessore – Lascio un ruolo, quello di Consigliere comunale, che è stato esaltante e appassionante e inizio questa nuova avventura con lo stesso spirito. Prendo in carico un grande lavoro svolto con competenza da Emanuela Avesani che vedrà continuità e determinazione”. CARABINIERI ARRESTANO UN RAPINATORE SOLITARIO I Carabinieri della Stazione di Torvaianica e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pomezia hanno acciuffato un italiano 25enne, incensurato, con l’accusa di rapina aggravata. Il giovane ha messo in atto due rapine a tempi di record, entrambe impugnando un grosso coltello e con volto travisato da un berretto di lana: il primo colpo alla filiale della banca “Intesa San Paolo” di via Salvo d’Acquisto di Pomezia, da dove si è allontanato con il denaro contenuto nelle casse, il secondo all’uscita dall’istituto bancario in un vicino panificio, dove ha svuotato il registratore di cassa, per poi fuggire a bordo di un auto. — Prova ne sia il successo della raccolta differenziata. Ora l’amministrazione comunale sta pensando a riorganizzare il servizio porta a porta sul litorale. Si intende, infatti, perfezionare a Torvaianica seguendo il programma utilizzato già per Pomezia Centro e gli altri quartieri durante lo scorso anno e che ha portato all’estensione del porta a porta all’intero territorio comunale e al raggiungimento del 65% di rifiuti differenziati. Il tutto prevede, come ha spiegato l’Assessore Lorenzo Sbizzera, redistribuzione dei kit della raccolta porta a porta a tutti i condomìni per adeguarli alle esigenze dei residenti; la consegna del nuovo materiale informativo che va a sostituire quello obsoleto datato 2010; e l’adozione delle soluzioni già sperimentate con successo a Pomezia Centro, come le mascherature nei casi di condomìni senza un adeguato spazio interno per i contenitori, e una campagna informativa per la cittadinanza. Per illustrare quanto si intende attuare, sono stati pianificati degli incontri pubblici. Inoltre vi saranno dei punti informativi, l’ultimo dei quali sarà domenica 29 gennaio in Piazza Ungheria dalle ore 9-13. “Molta strada è stata fatta in questi anni nella gestione dei rifiuti – conclude il Sindaco Fabio Fucci – Abbiamo raggiunto il 65% di raccolta differenziata e vogliamo spingere ancora per toccare obiettivi più ambiziosi. Per farlo è necessario migliorare la raccolta differenziata sul litorale, anche in vista della stagione estiva, quando la popolazione aumenta. Le azioni che stiamo realizzando ci consentiranno, infatti, di mantenere un buon livello di qualità del servizio anche in estate, mettendo in connessione il porta a porta con le ecostazioni e l’isola ecologica. Tutti servizi a disposizione dei residenti, dei proprietari di seconde case e di turisti a cui chiediamo massima collaborazione per mantenere la Città e il litorale puliti”. Fosca Colli [email protected] Disagi continui sulla tratta Santa Palomba/Roma Termini Cambiano gli orari dei treni, calvario per i pendolari Treni super affollati e scarsa igiene e ora al lungo elenco delle proteste dei pendolari si aggiunge anche il fatto delle modifiche agli orari dei treni che stanno causando non pochi disagi a chi usa la ferrovia per raggiungere il luogo di lavoro o di studio. A Santa Palomba è palpabile il malumore tra chi attende il convoglio lungo il binario. Le modifiche sono state attuate ne dicembre scorso da parte della Regione Lazio e di Trenitalia per la tratta Pomezia / Roma Termini. L’Assessore pometino Giuliano Piccotti ha spiegato che la modifica degli orari da parte di Trenitalia non è stata in alcun modo concertata con il Comune e non si è evidentemente tenuto conto delle esigenze dei pendolari di un importante snodo di scambio come quello di Pomezia. “Ciononostante abbiamo effettuato tempestive modifiche il 12 dicembre scorso – ha aggiunto il delegato del sindaco Fucci - cercando di adeguare al meglio gli orari della mattina del trasporto locale verso la stazione. Ora stiamo cercando, in accordo con la ditta Troiani, di adeguarci nelle fasce serali <ai ritardi> da parte di Trenitalia, così come richiesto in questi giorni dai pendolari. E’ evidente però che il trasporto pubblico locale non è un servizio Taxi e quindi deve rispettare le tabelle di marcia stabilite, tabelle che sono verificate tramite impianto satellitare e che obbligano quindi l’autista a rispettare gli orari di partenza onde evitare sanzioni”. L’assessore ha annunciato che si sta lavorando per cercare di venire incontro alle esigenze dei pendolari senza andare a intaccare l’efficienza del servizio pubblico e il lavoro degli autisti. “Ho espresso più volte, sia alla Regione Lazio che a Trenitalia, la mia preoccupazione per le modifiche degli orari dei treni e per la soppressione di alcune fermate, che andavano a intaccare un servizio già carente – ha detto da parte sua il Sindaco Fabio Fucci – Da giugno a dicembre 2016 ho inviato diverse note e richieste di chiarimenti, senza ricevere mai alcuna risposta dagli enti interessati. Come Comune abbiamo provveduto, e continuiamo a farlo, dove possibile, a integrare e modificare il trasporto pubblico locale per agevolare gli spostamenti quotidiani dei pendolari da e verso Roma”. Fosca Colli [email protected] Via libera alla voluntary disclosure 2017 È stato pubblicato dall’agenzia delle entrate sul suo sito, www.agenziaentrate.it, alla sezione modello, le istruzioni e il modello relativo al voluntary disclosure 2017. È da ricordare, che la voluntary disclosure permette agli italiani che hanno attività patrimoniali o attività all’estero che non sono state dichiarate, di sanare la loro posizione con il fisco, anche penale, corrispondendo, in misura ridotta, le sanzioni e le relative imposte. L’adesione a questa procedura venne introdotta nel 2014 con la legge numero 186 e, successivamente, i termini sono stati nuovamente riaperti con la voluntary-bis attivata dal decreto legge 193/2016. È da sottolineare che si fa riferimento a violazioni che sono state compiute entro il 30 settembre del 2016. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento risalente ai primi di gennaio del 2017, ha approvato tanto il modello di istanza quanto le istruzioni relative all’adesione a questa procedura che prevede una volontaria collaborazione. Per presentare tale richiesta, il portale dell’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione, in forma gratuita, un relativo software onde poter trovare il modello tramite Fisconline o Entratel. Il canale telematico www.agenziaentrate.gov.it, quindi è un mezzo per la trasmissione di questo modello ma, non è l’unico. Infatti, è stata data, anche, la possibilità di inviarlo tramite l’utilizzo del modello precedente che era stato già approvato il 30 gennaio 2015 dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, con provvedimento numero 13.193. L’istanza di collaborazione volontaria, inoltre, potrà essere inoltrata via Pec, seguendo le modalità che sono presenti nel provvedimento del 30 gennaio del 2015 al punto sette. Matteo Camurri IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 pagina 47 BANDIERE SUL MARE ANZIO - NETTUNO “1944 ANZIO E CASSINO: VIA CRUCIS PER ROMA” ottava edizione della mostra presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio di Elisa Bonacini el.bonacini@gmail,com unricordoperlapace.blogspot.it . Si sono aperte ad Anzio il 12 gennaio con l’inaugurazione della mostra “Bandiere sul Mare” le celebrazioni per il 73° Anniversario dello Sbarco Alleato. La mostra organizzata da Sisto Orlandini e Giuseppe Tulli dell’Associazione “Warriors at Anzio” è giunta alla sua ottava edizione e si è tenuta come da tradizione presso l’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Anzio. Quest’anno ha avuto come tema : “1944 Anzio e Cassino: Via Crucis per Roma” . La mostra, che ha visto una notevole affluenza di studenti e cittadini di Anzio, è rimasta aperta fino al 24 gennaio. Esposti diverse uniformi, cimeli e documenti originali della seconda guerra mondiale; allestita anche una mostra fotografica con decine di immagini relative alle operazioni militari del 1944 per una vera immersione nel tragico passato di guerra e distruzione.Tra le uniformi storiche quella dell’Ammiraglio Ubaldo Diciotti, Comandante delle Capitanerie di porto nella secon- “STRATEGIA E TATTICA DELLO SBARCO DI ANZIO. ANALISI E CONSIDERAZIONI” La conferenza è stata inserita nelle celebrazioni del 73° dello Sbarco Alleato di Elisa Bonacini Nella mattinata di giovedì 19 gennaio presso la Sala Consiliare di Villa Corsina Sarsina, si è tenuta la conferenza “Strategia e Tattica dello Sbarco di Anzio. Analisi e Considerazioni” organizzata dal Presidente del Museo dello Sbarco Patrizio Colantuono, All’evento, inserito nell’ambito delle Celebrazioni per il 73° Anni- versario dello Sbarco di Anzio, hanno partecipato alcune classi del Liceo Scientifico di Anzio. Prestigiosi relatori il Professor Giancarlo Ramaccia : “Gli Americani non volevano sbarcare”, ed il Generale Massimo Coltrinari :“L’allargamento della testa di ponte e la reazione tedesca 24-28 Gennaio 1944”. In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Anzio è intervenuta l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Laura Nolfi. Hanno presenziato alcuni rappresentanti delle Forze dell’Ordine del territorio anziate. A termine del convegno Carlo Samà ha presentato il suo libro “A caro prezzo, 9 anni, 7 mesi e 21 giorni”. da guerra mondiale, medaglia d’argento al Valor Militare. A fare gli onori di casa il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio T.V. Alessandro Cingolani, il Comandante della Capitaneria di Porto di Roma e Fiumicino C.V. Fabrizio Ratto Vaquer ed il Luogotenente Domenico Tenace, tra i promotori del progetto della mostra; in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale l’Assessore alla Cultura Laura Nolfi. L’artista anziate Marco Massa- relli nel corso della manifestazione ha donato un suo dipinto all’Ufficio Circondariale Marittimo illustrando al pubblico il significato dell’opera. Ha impartito la benedizione il Cappellano militare di Anzio Don Salvatore Nicotra Con le scuole di Anzio protagoniste al Monumento di Angelita per un “Inno alla Pace” “Un vero e proprio Inno alla Pace Presenti “ è stata la manifestazione di oggi al Monumento di Angelita di Anzio con circa cinquecento alunni, provenienti dalle scuola Media Falcone e dalle primarie Paolo Borsellino di Villa Claudia, Carlo Alberto dalla Chiesa di Miglioramento, Don Puglisi di Viale Severiano e Via Ambrosini - Anzio centro, che hanno cantato l’inno nazionale e la canzone Angelita di Anzio, accompagnati con la consueta passione dalla Corale Polifonica, guidata dal Presidente, Tina Bellobono. L’Arciprete della Parrocchia Santi Pio e Antonio, Padre Francesco Trani, ha nuovamente benedetto il Monumento di Angelita ed ha rivolto una sentita preghiera per tutte le vittime delle guerre di ieri e di oggi. Gli alunni della scuola primaria, Paola e Alessio, camminando su un lungo tappeto rosso hanno deposto un cesto di fiori bianchi e rossi, ai piedi del Monumento di Angelita con diverse colombe volate in cielo in segno di pace. Successivamente ha preso la parola l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Laura Nolfi che, con commozione insieme a due alunni della scuola primaria, ha ricordato come “38 anni fa, il 22 gennaio 1979, tanti altri bambini inaugurarono il Monumento di Angelita che rappre- senta tutte le <Angelita del mondo>, come Valeria Solesin e Fabrizia Di Lorenzo, che perdono la vita a causa delle guerre e della follia umana. Da Anzio lanciano un forte messaggio di Pace”. Dopo l’intervento dell’Assessore Nolfi ha preso la parola il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini: “Consideratemi un cittadino come voi, consideratemi un nonno e non date importanza alla mia carica pro-tempore. Sarò fuori dal tempo - ha proseguito Bruschini rivolto agli studenti della Falcone - ma vi invito a spegnere i cellulari, whatsapp, i televisori e tutti questi marchingegni che ci impediscono di dialogare e di confrontarci. Non voglio ci siano altri monumenti di Angelita nel mondo perchè, finalmente, significherà che tutte le guerre saranno cessate”. Al termine della cerimonia gli alunni, insieme all’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Anzio, Laura Nolfi ed la Presidente del Museo dello Sbarco, Patrizio Colantuono, hanno deposto una corona di fiori alla targa realizzata dai Ranger Americani che, la notte del 22 gennaio, sbarcarono al Porto e sulla spiaggia. Subito dopo aver consumato una veloce merenda gli alunni hanno partecipato ad una dimostrazione di modellismo navale teleguidato nella piscina da campo attrezzata sulla Yellow Beach. Gli studenti della Falcone, nella giornata di ieri ed in quella di oggi, invece, hanno visitate le mostre sullo Sbarco di Anzio presso l’Ufficio Circondariale Marittimo al porto e presso Piazza Pia dove è possibile “votare” per premiare l’opera, sul tema di Angelita e della Pace, ritenuta più importante tra quelle realizzate dagli studenti del Liceo Artistico di Anzio. Agli alunni ed agli studenti sono stati donati portachiavi del 73° Anniversario di ANZIO BEACHHEAD, t-shirt, cappellini con il logo di Angelita e le bandierine dei Paesi che hanno partecipato allo Sbarco che, tutte insieme, hanno sventolato durante l’esecuzione dell’inno nazionale e della canzone Angelita. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 48 SPORT di Dario Battisti L’Aprilia supera per 2-0 il Colleferro e sale al terzo posto della classifica del girone B del campionato di Eccellenza. La prima parte della gara evidenzia un reciproco rispetto tra le due formazioni che seppur tentando di costruire manovre che cercano di scardinare l’assetto tattico della rivale sono molto attente a non lasciare spazi alle giocate avversarie. L’Aprilia ha un leggero predomino territoriale che si sviluppa particolarmente sulle fasce ma di azioni pericolose neanche l’ombra. Il Colleferro che gioca con le linee molto corte tenta di sfruttare un paio di ripartenze che sono stroncate sul nascere dall’attenta retroguardia biancoceleste. Il cronometro trascorre inesorabile e sul campo, non al meglio delle condizioni ideali per svolgere un incontro di calcio, le emozioni latitano. Dopo circa venticinque minuti i due portieri Caruso e Saccucci devono ancora compiere un intervento su una conclusione 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 L’Aprilia supera per 2-0 il Colleferro e sale al terzo posto della classifica scagliata da qualche giocatore. Il match trasmette un sussulto una manciata di minuti più tardi quando una punizione di Scibilia fa giungere la sfera a Casimirri che da ottima posizione si vede respingere il tiro da un ottimo Saccucci. Quando mancano centottanta secondi al termine del primo atto della sfida Bussi, con un preciso colpo di esterno destro scaraventa il pallone alle spalle del portiere del Colleferro. Nella seconda frazione il Colleferro inizia con l’intento di recuperare lo svantaggio e sposta in avanti di qualche metro il proprio baricentro ma non riesce a mettere in difficolta il pacchetto arretrato apriliano e anzi permette ai giocatori pontini di operare in maggiori spazi che non vengono sfruttati per errori di trasmissione di palla. Al 31’ l’Aprilia raddoppia con un velenoso tiro di cross di Scibilia che sorprende l’estremo difensore romano Saccucci. Per Scibilia è la quarta realizzazione stagiona- le. Con la quarta vittoria consecutiva i pontini sono ora distanti solo due lunghezze dal secondo posto, posizione che al termine del campionato permette di disputare i play off per salire in serie D.<<I ragazzi si stanno comportando molto bene e speriamo di continuare su questo passo. La vittoria ottenuta nello scontro diretto con il Colleferro, che occupa la seconda posizione della graduatoria, è molto importante – osserva il direttore generale dell’Aprilia Ciro Montella – nell’ultimo periodo siamo riusciti ad essere più concreti in fase realizzativa. All’inizio della stagione facevamo fatica a segnare. Attualmente questo problema lo abbiamo superato e ora a differenza del passato, dove si creavano lo stesso diverse azioni da gol, riusciamo a concretizzare e finalizzare quanto costruito. Questo ci sta permettendo di risalire la classifica>>. L’Aprilia nell’interpretazione della partita e nella costruzione del gioco ha compiuto evidenti passi in avanti. <<Sicuramente ci sono stati miglioramenti generali in tutti reparti – spiega il dirigente apriliano Ciro Montella - L’attacco che è stato completamente rinnovato, a differenza della difesa e del centrocampo dove ci sono stati solo inserimenti su una struttura portante, è quello che ha avuto bisogno di più tempo per trovare i giusti sincronismi. Speriamo che per il futuro le cose vadano avanti in questa maniera in modo da permettici di completare la rincorsa>>. APRILIA 2 COLLEFERRO 0 APRILIA (4-3-3): Caruso; Bencivenga (21’ s.t. Tassinari), Mancini, Montella, Tshimanga; Maola (16’ p.t. Fortunato), Cioè, Zeccolella; Casimirri, Bussi (38’ s.t. Monteforte), Scibilia. A disp.: Ceraldi, Ranucci, Sossai, Benvenuti. All.: Venturi COLLEFERRO (4-3-3): Saccucci (34’ s.t. Gagliarducci); De Cesaris, Rossi, Marini, Molle; Proietti, Costantini, Amici; Massimiani, Salvagni, Compagnone (14’ s.t. Laurenti). A disp.: Scala, Botticelli, Carinci, Benigni, Denni. All.: Cangiano Arbitro: Catanzaro di Catanzaro Marcatori: 43’ p.t. Bussi, 31’ s.t. Scibilia Note: Spettatori: 150. Espulsi: nessuno. Ammoniti: Montella, Scibilia, Caruso, Zeccolella; Costantini, Rossi. Angoli: 3 - 0. Recuperi: 2’ p.t.; 5’ s.t. Netta affermazione dell’Aprilia, che sul proprio campo batte 2-0 il Colleferro secondo in classifica. Ora le rondinelle distano solo 2 punti dalla seconda piazza. Partono subito forte le rondinelle che imprimono un gran ritmo alla partita sin dai primi minuti. È però di Caruso il primo intervento, anche se si tratta di ordinaria amministrazione bloccare il cross debole di Massimiani diretto a centro area. Intorno al quarto d’ora gli ospiti si vedono annullare un gol per fallo su Caruso, caricato secondo il direttore di gara sugli sviluppi di un calcio piazzato. Al 29’ grande occasione per i padroni di casa, che sugli sviluppi di un calcio piazzato liberano Casimirri tutto solo davanti a Saccucci. Il sinistro dell’attaccante bianco-celeste, però, viene respinto dal piede del portiere avversario. La carambola successiva porta il pallone a sbattere su un giocatore apriliano prima di finire sul fondo. Ancora Casimirri protagonista al 35’, con una gran botta dalla distanza che per poco non inquadra lo specchio della porta. La superiorità apriliana viene finalmente premiata al 43’, quando un lancio del solito Casimirri libera Scibilia sul fronte sinistro dell’attacco. Il numero 11 entra in area ma viene contrastato al momento del tiro, con la palla che finisce preda di Bussi al limite. Il centravanti si libera del diretto marcatore e, appena entrato in area, sigla il vantaggio con l’esterno destro. Nella ripresa il copione non cambia: l’Aprilia che accelera ogni volta che entra in possesso del pallone e il Colleferro che prova a ripartire. I rossoneri, però, non riescono mai a trovare conclusioni pericolose che possano creare problemi a Caruso. Solo due i tentativi ospiti nella ripresa, entrambi con tiri da lontano che non inquadrano lo specchio della porta. Più incisiva, invece, la manovra apriliana. Al 23’ Scibilia converge da sinistra per liberarsi al tiro con il destro, ma la sua conclusione è preda di Saccucci. Il quale si fa sorprendere al 31’ dalla traiettoria a rientrare disegnata dallo stesso Scibilia. Il cross dalla sinistra del numero 11 finisce infatti direttamente in porta, senza che nessuno possa levare all’esterno classe ’86 la gioia del raddoppio. L’Aprilia avrebbe poi al 43’ una doppia occasione per arrotondare ulteriormente il risultato, ma prima Scibilia e poi Monteforte vengono murati dai difensori avversari. Si aprono ora scenari importanti per il campionato dell’Aprilia. Il secondo posto è lontano solo due punti e c’è ancora tutto il girone di ritorno a disposizione. Alle rondinelle viste nell’ultimo periodo nulla è precluso. Massimo Pacetti - Addetto Stampa F.C. Aprilia IL GIORNALE DEL LAZIO 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017 SPORT Continua con entusiasmo e risultati promettenti l’attività calcistica della società sportiva Real Aprilia, nata a settembre scorso ed insediata presso il campo Quinto Ricci C (in via Ottorino Respighi). Per conoscere meglio questa nuova realtà abbiamo intervistato Renzo Fiorucci, il vicepresidente nonché colui che ha creduto nella società e organizzato l’organico: “Negli ultimi mesi ci stiamo togliendo alcune soddisfazioni grazie all’impegno dei ragazzi che ci seguono con assiduità e tenacia, recentemente, infatti, abbiamo partecipato al torneo di Natale con i giovani atleti della categoria pulcini che hanno incontrato squadre operanti a livello provinciale ottenendo ottimi risultati. Questo si aggiunge ai buoni risultati della ‘Festa dell’Epifania per Amatrice’ tenutosi a Latina nel campo della Samagor. Una iniziativa ben riuscita, che ha visto la partecipazione di 250 pagina 49 Continua con entusiasmo e risultati promettenti l’attività calcistica della società sportiva Real Aprilia ragazzi, pulcini ed esordienti, e che con l’incasso contribuisce alla ricostruzione delle zone terremotate.” Parlando con il il vicepresidente ci rendiamo conto che la società è ben seriamente da settembre, nonostante alcuni ostacoli iniziali il gruppo si sta rilevando affiatato e sta affrontando con il giusto atteggiamento il campionato.” Continua “ci tengo Renzo Fiorucci avviata ed attiva anche con la categoria Juniores Primavera Regionale (anno 1999/2000), di cui lo stesso Fiorucci ne è l’allenatore. “Sono particolarmente orgoglioso dei miei ragazzi che stanno lavorando ad aggiungere che quello che stiamo realizzando è supportato dall’ottima organizzazione dell’organico societario: il presidente Antonella Piras, il vicepresidente Riccardo Rumitelli (insieme a Fiorucci, Goleada Vigor, tre punti facili con il Città di Colleferro La squadra di Angeletti vince 17-0. Angeletti: “Ora lavoriamo per la trasferta di Albano” Quando si vince in casa con un margine così ampio i commenti del caso sono pochi se non quelli legati ad un altro passo che la Vigor Cisterna ha fatto verso la salvezza. La squadra di Angeletti supera 17-0 il fanalino di coda Città di Colleferro e lo fa grazie alla quaterna di Gullì, le doppiette di Zacchino e Barontini, i sigilli di Petrone e Trenta ed un Saccaro scatenato, autore di sei reti. Una goleada arrivata dopo che gli ospiti hanno mollato la presa ai primi quattro gol subiti e che ha permesso ai padroni di casa di condurre in maniera tranquilla la partita. “Senza sbavature ed errori abbiamo conquistato tre punti importanti per la nostra salvezza – ha commentato il tecnico Angeletti – ora ci rimetteremo a lavoro in vista della trasferta di Albano che per noi rappresenta un’altra tappa importante per il raggiungimento del nostro obiettivo che resta quello di mantenere la categoria evitando i playout”. ndr), il tesoriere Giancarlo Iannotta, i consiglieri Natalina Cianfarani e Rino Fiorucci e il segretario Giuseppe Taningher. Del resto non avevamo dubbio sulla professionalità ed esperienza dei nostri tecnici: il direttore sportivo Pierluigi Menotti, il responsabile tecnico del settore giovanile Nicola Lidozzi, l’allenatore degli esordienti Fulvio Moscetta e dei pulcini Vincenzo Moscetta.” Sappiamo inoltre dalle parole di Fiorucci che tecnici e collaboratori societari hanno deliberatamente deciso di non percepire nessun ricompenso monetario per la loro attività, un bell’esempio di dedizione e passione con lo scopo di aiutare le famiglie e permettere ai ragazzi di participare ad una sana attività sportiva. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 50 DONNA UTOMUNITA, seria,cerca lavoro in vari settori,anche badante,a ore e notturna,venerdi, sabato,domenica,telefonare Elisa 377/5008108 VENDESI FIAT PUNTO ANNO 2006.SETT MAI INCIDENTATA FULL OPZIONAL CONSUMI 20KMLT. 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