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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXIII N.2 26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 2
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
Sabato e domenica 28 e 29 gennaio 2017 presso l’ex Cral Simmenthal
“DODICESIMO ROUND. LA VITA SUL RING E FUORI”
La storia del pugile apriliano Mario Sanna, in scena dove iniziò la sua carriera sportiva che lo portò ad alzare la cintura di campione italiano dei leggeri j. dei professionisti
di Nicola Gilardi
e Gianfranco Compagno
“Dodicesimo Round. La vita sul
ring e fuori”. È questo il titolo
dello spettacolo teatrale ispirato
alla vita di Mario Sanna, pugile
di origini sarde, che ha iniziato
la sua carriera pugilistica proprio ad Aprilia, terra nella quale
vive ancora oggi. Lo spettacolo
si svolgerà il 28 e 29 gennaio
all’ex
Cral
Simmemthal
G.A.Sada, luogo nel quale
Sanna ha iniziato la sua carriera
professionistica. Nato ad Anela
il 5 ottobre 1945, Mario Sanna,
era terzo di sette figli, secondo
dei maschi e si trasferì ad Aprilia, insieme alla famiglia nel
1964, quando il padre abbando-
Dilda - Sanna
nò una mezzadria ad Albano, per
poi darsi all’attivita di allevatore
di bestiame.
L’INCONTRO COL PUGILATO - La passione per il pugilato nacque per caso, come un
gioco tra ragazzi. «Siamo arrivati ad Aprilia a metà luglio –
racconta Sanna -, tra ragazzi si
giocava a fare la lotta. Un mio
amico, Pasquale Campoli, mi
disse ”a cazzotti vinco io” invitandomi in palestra. Ho iniziato
con Otello Donati al Cral».
OTELLO DONATI IL MAESTRO - Conosciuto poco dopo i
18 anni, Otello Donati è stato
per Mario Sanna l’allenatore di
tutta la sua carriera: «La mia carriera è durata una decina d’anni.
Con lui ho perso solo un paio
d’incontro. C’è un rapporto di
fiducia importante». Una conoscenza che ha valicato i confini
del ring, visto che oggi, a 93
anni Donati chiama ancora per
telefono Sanna. Nonostante la
poca pratica pugilistica, Sanna
iniziò già dai primi incontri a
dimostrare il suo talento: «Il
primo incontro l’ho fatto a San
Giovanni Laterano nel gennaio
del 1965, contro un pugile romano, molto bravo. Purtroppo lui è
durato poco, non ricordo se lo
buttai giù al primo o secondo
round». Già nel 1965 arrivò il
primo titolo: «In quello stesso
anno feci il campionato regionali che vinsi con 4 ko su 4 incontri
- racconta l’ex pugile -. Divenni
Campione italiano dei pesi leggeri nella categoria novizi, dai
16 ai 21 anni». Dal 1966 al 1967
Mario Sanna svolse il servizio di
Leva, tra Casal Monferrato ed
Orvieto. Come lui stesso racconta qualche scazzottata gli costò
tre mesi di lavoro nelle cucine
della caserma piemontese. In
quel periodo, comunque, ha continuato a combattere nella squadra militare, dove per la poca
esperienza ha avuto un andamento altalenante. Finito il servizio di leva ha poi iniziato ad
affinare le sue doti pubblicistiche. L’attività pugilistica,
comunque, andava di pari passo
con il lavoro: «Attaccavo alle 7
la mattina e staccavo alle 6 –
racconta Sanna -. La sera mi
allenavo e tornavo vero le 10.
Quando avevo gli incontri mi
alzavo alle 4 di mattina per allenarmi e poi alle 7 andavo a lavorare».
IL TITOLO ITALIANO
DILETTANTI – I primi successi iniziano ad arrivare già nel
1967, quando da dilettante vince
il Guanto d’Oro a Genova. Si
tratta di un riconoscimento dato
al vincitore di un torneo tra i
migliori dilettanti della prima
serie. L’anno successivo, nel
1968, diventa campione regio-
nale e italiano dilettanti. Nel
1968 arriva anche a partecipare
alle Olimpiadi di Città del Messico, dove però partecipò soltanto come riserva, senza mai combattere. A quella competizione,
infatti, arrivò con i postumi di
una rottura ad una mano. Il suo è
comunque un ricordo felice:
«Un’ esperienza bellissima. Non
la ripetei perché alla mia epoca,
le Olimpiadi si facevano una
volta
sola».
Mario Sanna
Donati - Sanna -Bellagamba
mente l’ultimo incontro. «Mi
hanno convinto a fare un incontro ad Aprile del ’75 al quale non
ero tanto preparato. Si combatteva a Milano, contro un italoamericano. Combattei soltanto per la
borsa. La carriera si concluse
con un Non Contest. Voleva battermi solo perché avevo un
nome». La carriera di Mario
Sanna si chiuse con un bottino
importante, 14 vittorie, di cui 7
per KO, 3 sconfitte e due pareggi. La sua è stata e continua ad
essere una figura importante, sia
dal punto di vista sportivo che
non. Lo spettacolo avrà il grande
valore di dare luce ad un uomo
che col suo esempio può essere
d’aiuto a tanti giovani.
Foto archivio: L. Balducci/
G. Compagno
IL PROFESSIONISMO – La
carriera da professionista per
Sanna inizia proprio al Cral di
Aprilia il 25 Gennaio del 1969,
quando batté per KO Tecnico il
pugile Ottorino Dilda. Quella
sera doveva incontrare Anton
Villasantes, che diede forfait per
un infortunio. Nel 1971 arriva la
vittoria del Campionato Italiano
Pesi Leggeri nell’incontro che lo
ha visto vincitore contro Ugo
Poli il 18 Agosto 1971.
L’ULTIMO INCONTRO «Ho smesso quando ho pareggiato con Girgenti il 18 Agosto
del 1974 al Circeo» racconta
Sanna, ma quello non fu vera-
IL GIORNALE DEL
LAZIO
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MARIO SANNA AL PRIMO INCONTRO DA PROFESSIONISTA
VINCE SU DILDA PER ABBANDONO
Al cral Simmenthal di Aprilia si è tenuta riunione di pugilato (25.1.1969)imperniata interamente
sull’incontro Sanna-Dilda in occasione del passaggio al professionismo del “simmenthalino”
Mario Sanna. Negli altri sette incontri tutti tra dilettanti, hanno combattutto per la prima volta
altri due pugili della Simmenthal, Elio Sanna (fratello di Mario ndr) e Bruno Stradaioli; ha combattuto anche Frassinetti che è un ex “simmenthalino” ed attualmente militare in Marina. Tutti
e tre i pugili sono stati vittoriosi ai punti . Hanno completato l’entusiasmo del pubblico l’affermazione di Mario Sanna e l’abbandono di Dilda alla quinta ripresa . Ha arbitrato l’incontro il
signor Bellagamba. (Fonte: Simmenthal club n.42 – gennaio -marzo 1969)
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Depositata la relazione del ctu del tribunale. Accolta la linea del Comune di considerare il terreno agricolo
APRILIA - IL PARCO DEI MILLE CI COSTERÀ
“FORSE” SOLO 50 MILA EURO
A colloquio con l’avvocato Ermanno Iencinella in attesa della sentenza prevista per marzo. La sentenza potrebbe chiudere una vicenda lunghissima iniziata nel 1979 e che avrebbe potuto portare il Comune al dissesto economico
di Riccardo Toffoli
Il parco dei Mille ci costerà,
forse, solo 50 mila euro. A colloquio con l’avvocato Ermanno
Iencinella che sta seguendo da
vicino una delle più delicate
pagine della storia urbanistica
della città. Se fosse passata la
tesi delle proprietà, il Comune
per il parco dei Mille avrebbe
dovuto spendere la bellezza di
12 milioni di euro circa, pagamento che avrebbe causato il
dissesto finanziario dell’ente.
Una vicenda che inizia nel 1978.
occupazione d’urgenza dalla
giunta Berghi, una giunta di sinistra formata dal Pci, Psi, Pri e
Partito Socialdemocratico. Fu
una bellissima iniziativa che
però, è stata difesa male negli
anni successivi. I socialisti non
hanno mai prestato attenzione al
verde e ai parchi perché non
avevano una visione armonica
della città. Quell’area era inserita come area a verde nel piano
regolatore. Eppure nelle sentenze è stata valutata come area edificabile. E’ questo il motivo per
il quale oggi pendono sulle casse
Avv. Ermanno Iencinella
La ricorda l’ex sindaco Rosario
Raco. “L’area del parco dei
Mille fu espropriata nel 1978, -ci
aveva spiegato- quando io non
ero ancora assessore. La proprietà era divisa in due. Venne fatta
una procedura d’esproprio con
ULTIM’ORA
comunali la bellezza di 12 milioni di euro. Furono i socialisti a
non difendere adeguatamente
quella scelta. Di fatto abbiamo
avuto ad Aprilia una convergenza tra Dc e Socialisti sulle aree a
verdi: non interessava”. La pro-
prietà, infatti, chiedeva il risarcimento del danno subito dall’occupazione operata dal Comune
nel 1979 su quell’area, il cui
decreto era stato annullato dal
Tar di Latina. La vicenda giudiziaria è lunghissima. Il 28 giugno 2002 il tribunale accoglieva
la domanda, condannando il
Comune di Aprilia al pagamento
di circa un milione e mezzo di
euro, oltre interessi e rivalutazione. Il Comune fece ricorso in
appello. Ma per mero errore,
l’atto venne notificato ad una
società estranea al giudizio. Su
questo vizio di notifica, la Corte
d’Appello nel 2008 aveva
respinto il ricorso dichiarandolo
inammissibile. Il Comune ha
proposto ricorso in Cassazione.
Ma nessuno veramente sperava
che l’esito potesse essere così
positivo. La Cassazione con sentenza depositata in Cancelleria il
1 dicembre 2015 ha accolto
invece i ricorsi del Comune e ha
rinviato il giudizio alla Corte
d’Appello, invitandola quindi a
riformulare la sentenza in base
ai nuovi parametri. Nel merito,
infatti, la Corte d’Appello di
Roma aveva dato per assodata la
destinazione d’uso del terreno
(considerato edificabile) quantificando un danno di oltre 8
milioni di euro. La Cassazione,
invece, ha cassato la sentenza e
ha rinviato tutti gli atti alla Corte
d’Appello che dovrà decidere
prima di tutto se quel terreno è
edificabile o è equiparabile a terreno agricolo. Il Comune ha dato
mandato all’avvocato Ermanno
Iencinella per difenderlo in
causa. Nei giorni scorsi è stata
depositata la relazione del ctu
nominato dal tribunale. Per i tecnici, quel terreno non vale più di
50 mila euro ed è stata completamente accolta la linea del
Comune secondo la quale il terreno sarebbe da considerarsi
agricolo e non edificabile. “Noi
–ci spiega l’avvocato Iencinellaabbiamo chiesto che fosse valutato il valore venale del terreno
come agricolo. Il precedente ctu,
invece, l’aveva valutato come
edificabile ed è per questo che lo
ha quantificato in 8 milioni di
euro. Ora qui è il punto nodale
della nostra difesa sulla quale
abbiamo sentenze e sentenze.
Un piano regolatore, nello stabilire una regola, può avere su un
determinato terreno una direttiva
confermativa o ablativa. Nel
primo caso, il piano regolatore
non va a togliere, ma va a conformare tutto un territorio. Nel
secondo caso, invece, lo va a
modificare. Ecco noi abbiamo
puntato sul primo aspetto perché
si deve considerare quel terreno
come viene inserito nel piano
regolatore e di conseguenza il
valore deve essere quello precedente all’esproprio”. La relazione del ctu conferma questa
impostazione valutando il terreno 50 mila euro. A breve, entro
marzo, il tribunale emetterà sentenza e prima di commentare
ulteriormente, l’avvocato si
riserva di aspettare la pronuncia
dei magistrati.
APRILIA - ELIMINATA LA MULTISERVIZI
La Multiservizi non esisterà
più. Dopo diversi incontri tra le
forze della maggioranza e un
pool di tecnici voluto dal sindaco per mettere mano all’azienda
speciale, mentre andiamo in
stampa lunedì 23 gennaio nel
pomeriggio, si è tenuto un vertice con tutti i rappresentanti
delle liste del governo Terra, il
pool dei tecnici al cui interno fa
parte Francesco Fraticelli già
dirigente del settore finanze del
Comune di Aprilia, il direttore
generale dell’azienda Fabio
Biolcati e l’amministrare unico
Lanfranco Principi. Durante il
vertice è stata confermata la
linea del pool dei tecnici: la
Multiservizi sarà messa in
liquidazione. Ad accelerare il
processo di smantellamento
dell’Asam sicuramente la relazione dell’ispettore del Mef che
ha evidenziato non poche criticità nella gestione dell’azienda
negli ultimi anni, inviando tutti
gli atti alla Corte dei Conti.
Infatti fino a pochi mesi fa, la
linea dell’amministrazione era
“morbida”, ossia aspettare il
pensionamento del personale e
lentamente far passare i servizi
dalla Multiservizi alla Progetto
Ambiente o ai privati. Ora invece, dopo che il Mef ha fatto luce
sulla gestione dell’azienda, la
linea è cambiata ed è drastica:
la Multiservizi sarà messa in
liquidazione. Un processo
lungo che prevede la nomina di
un commissario e il pagamento
dell’ingente debito milionario
che si porta dietro. Giovedì 26
gennaio l’idea sarà presentata in
commissione per saggiare le
reazioni anche dei consiglieri di
opposizione. Quindi si procederà alla predisposizione delle
carte per l’approvazione definitiva del Consiglio comunale.
Cosa si farà dopo la Multiservi-
zi?E’ il nodo più spinoso e il
percorso non è totalmente tracciato. Il debito dovrà essere
interamente ripianato dal
Comune e saranno dolori sulle
casse già precarie della comunità. Al posto della Multiservizi
verrà creata una nuova società
che si occuperà esclusivamente
del sociale che assorbirà parte
dei dipendenti dell’attuale
azienda. Almeno queste le
prime indiscrezioni che sono
emerse dopo la riunione fiume
di maggioranza. E che nelle
dinamiche della programmazione, potrebbero subire cambiamenti o aggiustamenti. Alcuni
servizi passeranno in Progetto
Ambiente, specie quelli che
attengono al verde. Il resto sarà
tutto esternalizzato. In particolare verranno dati ai privati la
gestione dei parcheggi e dell’illuminazione pubblica nonché i
servizi del tecnologico (manu-
tenzione delle scuole, viabilità
ecc.). La preoccupazione maggiore riguarda il personale e la
sua ricollocazione. Specie per
quei settori che non andranno
nella nuova società ad esclusivo
carattere sociale. Tutti in maggioranza hanno chiesto di salvaguardare l’attuale livello occupazionale e garantire il posto di
lavoro a tutti i dipendenti.
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La necessità di cambiare dopo oltre 20 anni delle solite polemiche
APRILIA - COMITATO GRANDI EVENTI KO: NIENTE
CARRI ALLEGORICI PER CARNEVALE
TRADIZIONE ORMAI MORTA
Serve ristrutturare il comitato che gestisce circa 100 mila euro annui di soldi pubblici
di Riccardo Toffoli
Niente carri per questa edizione
del Carnevale apriliano. L’associazione botteghe per il Carnevale Apriliano aveva già diffuso
un comunicato stampa nei giorni
scorsi, nel quale aveva annunciato che non c’erano più i tempi
necessari per allestire i carri
allegorici che per anni hanno
mantenuto viva la tradizione del
Carnevale apriliano. Colpa, a
dire delle botteghe, dei ritardi
nei pagamenti del Carnevale
2016 dove sono stati realizzati la
bellezza di otto carri. Siamo alle
solite. Sono oltre 20 anni che il
Carnevale apriliano si apre con
le solite polemiche: non ci sono
i soldi, non c’è il tempo ecc. Il
Carnevale entrò in crisi già
durante la giunta Cosmi, era la
fine degli anni ’90. In quell’occasione, durante una tavola
rotonda, si parlò del perché alcune tradizioni stavano morendo e
si dette la colpa al comitato.
Forse il comitato doveva essere
unico e avere durata pluriennale.
All’epoca infatti, venivano
nominati dei comitati temporanei per le varie manifestazioni.
Ora siamo arrivati ad una gestione unica del comitato, si è creato
infatti il Comitato Grandi Eventi
che ha il compito di gestire tutti
gli eventi apriliani, programmarli per tempo in un incarico triennale. Eppure siamo peggio di
prima. Le associazioni delle botteghe lamentano il fatto che non
hanno ricevuto ancora il saldo
del contributo comunale dell’anno precedente. Ciò significa che
non si riescono a chiudere i
bilanci di un anno fa. L’associazione Abca scarica prima sul
dirigente del settore: “ci vengono richiesti rendiconti di spesa
che abbiamo dovuto “rivedere”
per ben tre volte perché mai giovevoli alle aspettative del Diri-
gente di settore” e poi al Comitato Grandi Eventi colpevole di
“una superficiale gestione ed
impegno”. Polemiche che si rincorrono da 20 anni e sulle quali
forse è il caso di mettere un
punto definitivo. Ma avrà l’amministrazione comunale il
coraggio di cambiare e di ristrutturare un comitato che ovunque
viene sentito come inadeguato al
suo compito? Il consigliere
comunale del Pd Monica Tomassetti, ex assessore alla pubblica
istruzione e cultura nella giunta
Cosmi, ha chiesto tutti gli atti
prodotti dal Comitato Grandi
Eventi nel 2016 già 20 giorni fa
e, durante la conferenza stampa
di fine anno, ha annunciato la
convocazione di una commissione consiliare trasparenza sul
Comitato appena gli atti saranno
completi. Analoga richiesta era
stata presentata dal consigliere
comunale di Primavera Aprilia-
na Carmen Porcelli. Anche le
polemiche sul Comitato Grandi
Eventi non sono nuove. Scoppiarono già nella precedente
gestione Tomei. Evidentemente
c’è qualcosa che non funziona. Il
Carnevale può essere un
momento di riflessione dal quale
prendere atto che la situazione
andrebbe evidentemente cambiata. Ho fatto parte dell’organismo per circa un anno, portando
idee e ciò che è stato possibile
realizzare. Ho rimesso il mandato ai primi di dicembre, consigliando al sindaco una serie di
interventi per rendere operativo,
maggiormente trasparente e funzionale un Comitato che gestisce
all’anno 100 mila euro circa di
finanziamenti pubblici. Lo ho
fatto con la solita fiducia nell’amministrazione, nel sindaco e
nella buona politica. Una fiducia
ben riposta visto che sono state
fatte conferenze dei servizi e
riunioni su questo argomento
che spero possano arrivare a
dama e dare ad una città di 70
mila abitanti, quella struttura in
grado di fornire efficienza, trasparenza ed economicità anche
nella gestione di eventi artistici e
ludici. Questo con la consapevolezza che il divertimento è un
diritto dell’uomo e non può
essere eliminato dalla vita sociale. Il diritto allo svago è sancito
come diritto inviolabile dell’uomo e per esso, i nostri nonni
hanno protestato. Così com’erano costretti a lavorare oltre le
otto ore giornaliere, avevano il
diritto di divertirsi, di svagarsi
oltre le responsabilità del lavoro
e della famiglia. Questo diritto
va mantenuto e, però, va esercitato negli interessi della gente
che lo pratica. Ecco il punto
anche sul Carnevale. Se sono 20
anni che non si riesce a organizzare un Carnevale senza le solite
polemiche, evidentemente c’è
qualcosa che non va. E’ come se
ogni anno, si pretendesse di animare un cadavere. Lo storico
Carnevale apriliano è finito
negli anni ’90. Quello che univa
tutti i quartieri, dove lavoravano
le botteghe e i cittadini stessi,
dove si respirava aria di comunità. Se ne prenda atto: questo
Carnevale non esiste più. Di chi
è la colpa? Non è dato saperlo.
Certo le gestioni non hanno brillato in questi anni di una grande
luce. Il Carnevale storico fa
parte sempre delle tradizioni da
museo di una città ma per ricominciare serve nuova linfa,
nuove idee e un altro punto di
incontro dell’intera comunità
apriliana che è attualmente
frammentata. Per far questo, servirebbe anche uno studio sociologico. Cosa vuole la gente? Perché a loro va chiesto, è loro il
diritto. O meglio: cosa potrebbe
funzionare in un’Aprilia completamente cambiata rispetto
agli anni ’80? Allora forse è il
caso di programmare. E la programmazione non è certo fattibile con un comitato così organizzato che non ha gli strumenti né
le strutture idonee.
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È spirato dopo una breve malattia presso l’hospice di Villa Silvana di Aprilia domenica 15 gennaio
È MORTO L’IMPRENDITORE APRILIANO BENITO MURRI
Impegnato in politica sin da giovane nelle formazioni di destra. È stato il presentatore della lista di maggioranza Unione Civica
Il suo rammarico come presidente della “Progresso e Sviluppo Immobiliare srl” non aver visto realizzare la centrale a biometano di via del Campo
di Gianfranco Compagno
Con Benito Murri non condividevo praticamente nulla, soprattutto politicamente, ma c’era il
grande rispetto dei ruoli. Non
posso dimenticare la telefonata
che mi ha fatto lo scorso settembre. Avevo appena saputo della
sua grave malattia da Maria Di
Carlo, madre dei suoi due figli
Daniele e Andrea, che gli è stata
vicino sino al suo trapasso avvenuto domenica 15 gennaio prima
dell’alba presso l’hospice di
Villa Silvana. Mi chiama Maria
di Carlo: “Benito ti vuole parlare, te lo passo”, “Oh Gianfranco” mi saluta così Benito con il
solito tono di voce forte e deciso, che mi ha rassicurato, “Sono
un combattente nato, mi hanno
detto che mi è rimasto poco (da
vivere), ma ancora respiro”.
Insoddisfatto di quello che
aveva letto recentemente sui
media, mi chiede se ci potevamo
vedere per ricostruire le vicende
e storie di personaggi politici
degli ultimi 30 anni, con una
serie di servizi a puntate. Oltre a
redarre i servizi giornalistici lo
avrei dovuto aiutare nella ricostruzione dei fatti, riconoscendomi di essere la “memoria storica della città”. Per me quello è
stato un grande riconoscimento.
La telefonata è stata molto
lunga. In quell’occasione, come
sempre, avevamo avuto un
scambio di idee, per lo più contrastanti. Purtroppo l’ho rivisto
soltanto domenica 15 gennaio
nella camera ardente di Villa Silvana, era stato ricomposto con
un abito, camicia e cravatta
scura, come usava vestirsi. Disteso e sereno dopo tante sofferenze, quasi irriconoscibile. La
malattia in pochi mesi l’aveva
consumato. Ma chi era Benito
Murri? Era nato a Lanuvio 13
giugno del 1954. Si era trasferito
ad Aprilia nel 1959. Impegnato
in politica sin giovanissimo
nelle formazioni giovanili della
destra (fronte della Gioventù).
Per questo impegno politico
negli Anni ‘70 gli fu incendiata
la macchina, sia a lui che al
segretario locale del MSI. Ha
sempre militato in formazioni di
destra: dal MSI-DN, ad Alleanza
Nazionale, al PDL. Nel 2009
con la lista “L’Altra Faccia della
Politica” (aderendo poi a Nuova
Area di Ciarrapico, Conte e
di aprire un laboratorio di confezione di articoli sportivi. La
moglie aveva l’esperienza nel
settore, lui si reinventa imprenditore, diventa esperto nell’acquisto di tessuti.nel 1985 è produttore di calzature, Si ingrandisce e sposta in un laboratorio più
grande sulla pontina. Negli Anni
‘80 inizia l’attività di immobiliarista. Compra e vende immobili,
solo se fiuta l’affare e i realizzo
a breve. Crea delle cordate di
amici che vogliono investire i
la “cassaforte” di Famiglia di cui
deteneva la maggioranza, una
società immobiliare, che si occupava anche di intermediazione e
locazioni. Recentemente aveva
acquistato la ex Ave Sud in via
del Campo, dopo averla ristrutturata e frazionato ha rivenduto
a 8 attività artigianali. Benito
Murri era anche il presidente del
consiglio di amministrazione
della “Progresso e Sviluppo
Immobiliare srl” (di cui deteneva il 10% attraverso la “Delta
Macci) ha contribuito all’elezione del sindaco Domenico
D’Alessio, di cui ha sempre vantato un’amicizia personale. Nel
2013 con la lista “Unione Civica”, di cui era il presentatore,
contribuì alla vittoria dela sindaco Terra. È stato dipendente
della Massey Fergusson come
disegnatore meccanico all’inizio
della sua carriera lavorativa. Nel
1977 sposa Maria di Carlo.
Dopo la crisi della Massey, che
lo mette in cassa integrazione e
la nascita del primo figlio decide
propri capitali, lui sempre a
capo. Molti sono i suoi amici
che gli debbono molto da questo
punto di vista. Andava e veniva
dalla Romania dove aveva creato varie attività. da qualche anno
aveva trasferito anche la residenza. Ritornava spesso in Italia, oltre che per incontrare i
familiari., per curare i propri
affari. La sede operativa ad
Aprilia era sempre il laboratori
di confezioni sportive di via
Pontina. Nel 2005 aveva costituito la “Delta Investiment srl” ,
Immobiliare”), la società nata
per acquistare dell’ex Ave Sud
ad un’asta presso il Tribunale di
Napoli, attualmente in attesa di
autorizzazione di impatto
ambientale (VIA) per la costruzione di una nuova centrale a
biometano per il trattamento
della frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU).
Ancora una volta Benito Murri
era alla testa di una cordata di
personaggi che volevano far
fruttare i propri “risparmi”. Una
battaglia che stava conducendo,
anche contro il parere dei suoi
“amici” di maggioranza espressao in commissione urbanistica
del 12 marzo 2015. Intervistai
Bemito Murri (dal punto di vista
giornalistico godevo della sua
massima fiducia) subito dopo la
commissione
(GdLazio
23.3.2015 pag.14). Nell’ultima
telefonata sopracitata era infuriato per il tempo che stava trascorrendo. A giugno era tornato
dalla Romania, aveva deciso di
ristabilire la residenza ad Aprlia
definitivamente. Si erano fatti
sentire i primi sintomi dalla
malattia. La TAC è stata impietosa: 3 mesi di vita gli disse il
medico, immediata la corsa
all’ospedale di Verona e le cure
conseguenti. Per Benito deve
essere stato terribile, avere la
consapevolezza che il suo viaggio stava giungendo al termine.
A Natale ha voluto riunire tutta
la sua famiglia. Venerdì 13 la
corsa presso la casa di Cura
Città di Aprilia, il giorno dopo
all’hospice di Villa Silvana alle
4.40 di domenica mattina è spirato. Ha espresso un ultimo desiderio di devolvere eventuali
offerte all’Associazione “Care
for Life Onlus” (Supporto per i
malati Oncologici di Aprilia), al
posto dei fiori. La cerimonia
funebre e stata officiata da don
Giuseppe Billi in San Michele,
martedì 17 gennaio 2017 alle
15.30 in una chiesa gremita.
L’organizzazione è stata curata
dall’agenzia Fantini Zanettini.
All’uscita la bara è stata accolta
da un lungo applauso. Al passaggio sul sagrato si è levata una
voce: “Attenti, onore al camerata Benito Murri”, “Presente” è
stata la risposta in coro di un
gruppo sull’attenti con il braccio
destro levato omaggiandolo con
i l“saluto romano”.
Foto archivio G.Compagno
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I dati e le indicazioni della Asl
NESSUNA EMERGENZA MENINGITE NELLA PROVINCIA DI LATINA
La dottoressa Balducci: “vaccinarsi è una importante copertura per la collettività”
di Riccardo Toffoli
Nessuna emergenza meningite
nella provincia di Latina ma i
vaccini sono indispensabili per
uno scudo sulle malattie. A dirlo
sono la dottoressa Patricia Porcelli responsabile U.O.S. del servizio igiene sanità pubblica
dipartimento di prevenzione
della Asl di Latina e la dottoressa
Francesca Balducci pediatra e
responsabile del servizio di vaccinazioni dell’età evolutiva sempre della Asl. Il Tribunale per i
diritti del Malato di Aprilia ha
ritenuto di promuovere un tavolo
di informazione dopo l’emergenza meningite scattata in Toscana.
A relazionare oltre ai due medici
specialisti della Asl, il dottor
Belardino Rossi responsabile del
distretto sanitario e Claudio
Frollano presidente del Tribunale per i Diritti del Malato. L’incontro si è tenuto nell’aula conferenze della struttura Asl di via
Giustiniano giovedì 12 gennaio
alle ore 11. Per la dottoressa Porcelli si tratta di una “emergenza
mediatica della meningite, a
parte la Toscana che è cosa a sé.
Non esiste nessuna emergenza
nella provincia di Latina né ad
Aprilia”. Secondo i dati forniti
dalla Asl i casi di meningite nel
2016 nella provincia di Latina
sono stati 11. Di questi 11, 7
sono dovuti a pneumococco, due
a meningococco (ma provenienti
da altre Asl), uno da Haemophilus influentiae e un altro non
identificato. Su 11 casi, ci sono
state due morti per raggiunte
complicanze. Entrambi i decessi
sono avvenuti per meningite da
pneumococco. Su 1376 casi
scoppiati in Italia di malattie
invasive batteriche, solo 178
sono dovute a contagio di
meningococco mentre gli altri
940 sono da pneumococco e
sono quelle che destano maggiore e generalizzata preoccupazione. Ma cos’è la meningite? La
meningite è un’infiammazione
delle membrane (le meningi) che
avvolgono il cervello e il midol-
della Asl, sta facendo una campagna di vaccinazioni da pneumococco iniziata due anni fa.
Viene somministrato gratuitamente il vaccino a tutti i soggetti
con patologie croniche e a corti
di età, di modo che entro cinque
anni si riesca a coprire tutti i cittadini che abbiamo compiuto i
65 anni di età. L’haemophilus
influentiae invece, viene coper-
La dottoressa Patricia Porcelli
Dott.ssa Francesca Balducci, Dott.ssa Patricia Porcelli
e il dottor. Belardino Rossi
lo spinale. La malattia può essere
virale, batterica o causata da funghi. La forma virale è quella più
comune: di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni. La forma batterica è più rara ma estremamente più seria, e può avere conseguenze fatali ed è divisa per tre
grandi cause: da meningococco
(quella che si è sviluppata in
Toscana), da pneumococco e da
haemophilus influentiae che colpisce in particolare i bambini al
di sotto dei 5 anni. La Regione
Lazio, fanno sapere i medici
to con un vaccino nella cosiddetta esavalente e la diffusione si è
ridotta moltissimo. Diverso il
caso per il meningococco, un cui
ceppo leggermente mutato, ha
creato l’emergenza in Toscana.
In Europa girano due grandi
ceppi di meningococco, il B e il
C. E’ proprio quest’ultimo a che
si è diffuso in Toscana. Attualmente la Regione sta procedendo
ad una campagna di vaccinazione di massa mentre il Lazio ha
concesso gratuitamente il vaccino per i residenti che vanno in
Toscana per motivi di studio o di
lavoro. Per quanto riguarda il
ceppo B del meningococco, il
vaccino non è offerto gratuitamente così come per le altre
tipologie. Almeno per ora. E le
dosi vanno somministrate in
base all’età del bambino. Per il
tipo B il costo del vaccino è di 79
euro e 53 centesimi a dose per un
massimo di quattro dosi. Non si
sa se il vaccino, nel corso del
vita, poi debba essere ripetuto
perché appunto è relativamente
recente. Per il tipo C il costo è di
15 euro, si pensa che si dovrebbe
ripetere il vaccino in età adolescenziale. Mentre il vaccino per
il pneumococco costa 55 euro ed
è monodose e va fatto una volta
nella vita. A dicembre il lotto dei
vaccini era stato sospeso per far
fronte all’emergenza in Toscana.
Di conseguenza i vaccini erano
stati dirottati nella Regione per
la vaccinazione di massa. Dai
primi di gennaio sono stati
sbloccati i nuovi lotti ed è possibile tornare a vaccinarsi alla Asl.
Comunque per dicembre erano
state evase tutte le richieste mentre attualmente ad Aprilia ci sono
circa 50 persone in lista d’attesa
per la vaccinazione. La dottoressa Balducci ha puntato invece,
sull’importanza di vaccinarsi in
generale. “Girano le mode di non
vaccinarsi, questo riguarda
anche i più piccoli, molti hanno
paura dei vaccini e questo è sbagliatissimo –spiega la dottoressa- dietro queste idee si nasconde una scarsa percezione della
malattia. L’Europa ci bacchetta
perché in alcune malattie non c’è
la copertura del 95% per i vaccini. Se non ci si vaccina, c’è una
minore copertura per la collettività e quindi una maggiore probabilità che la malattia possa diffondersi”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
Volontari apriliani ripresi dalle troupe di tutti i tg nazionali
L’ALFA DI APRILIA NEL PIENO DELL’EMERGENZA A TORRITA DI AMATRICE
Il racconto di quei difficili giorni tra nevicate e terremoto di Marco Moroni
La nostra protezione civile in
prima linea nell’emergenza neve
nei territori di Amatrice. L’Alfa
di Aprilia opera all’interno del
campo di Torrita. Torrita di
Amatrice è una piccola frazione
dove è stato allestito un campo
per i terremotati. C’è il tendone
dell’Alfa dove operano moltissimi volontari provenienti dal territorio dei Castelli Romani e
della nostra città. Qui i residenti
rimasti consumano i pasti, specialmente il pranzo prima di
riprendere le loro attività lavorative. I volontari fanno tutto il
possibile mentre i cuochi della
Federazione Italiana Cuochi preparano i piatti del giorno. L’Alfa
di Aprilia è andata a finire su
tutti i tg nazionali a testimonianza delle difficoltà e dell’impegno nel gestire l’emergenza. Il
turno è settimanale e nella settimana più complessa, quella che
va da sabato 14 a sabato 21 gennaio, è toccato ai volontari di
Aprilia. Un gruppo ormai consolidato, unito nella passione del
volontariato ed esperto, collaudato in tantissime operazioni di
protezione civile su tutto il territorio nazionale. Il gruppo è
stato coordinato da Roberto
Cotterli ed è composto da
Marco
Moroni,
Andrea
Magrin, Goffredo Cento,
Paola Brandetti, Giuseppe
Cimmino, Manuel Gaeta e
Giovanni Fontaniello. Sono
loro che hanno gestito l’emergenza nella frazione di Torrita.
C’eravamo stati il 9 dicembre,
quando il Comitato Grandi
Eventi in collaborazione con
diverse associazioni del territorio e la Sensazioni Eventi avevano promosso una manifestazione
di musica e animazione per i più
piccoli per il Natale, addobbando un albero e portando un presepe. Lì la vita si è fermata al 24
agosto. Pochissime le case agibili, sono arrivati i primi moduli
ma la normalità ancora non si
respira. Nel tendone dell’Alfa si
ritrovano i residenti, i lavoratori
e gli agricoltori, quelli che
vogliono continuare a vivere lì
nelle loro terre e lavorano per
farle tornare floride come un
tempo. Mangiano un piatto
caldo. Ma il tendone è anche il
punto di riferimento degli operatori delle forze dell’ordine e dei
volontari, che trovano un
momento di riposo ma anche i
servizi di prima necessità come i
bagni, le docce, i moduli per
dormire. “Sabato abbiamo iniziato il turno ed era stata diramata l’allerta meteo –ci spiega
Marco Moroni dell’Alfa- con un
picco di emergenza che si prevedeva essere tra lunedì e giovedì.
Ed in effetti così è successo. La
situazione è andata peggiorando
perché dei tre mezzi Anas per
spazzare la neve, ne funzionava
solo uno e la quantità della neve
scesa rendeva quest’unico
mezzo insufficiente a gestire
tutta l’emergenza. Prima dell’abbondante nevicata, la temperatura era scesa a -14 gradi. Ciò
ha causato il congelamento delle
tubature. Non potevamo lavarci
quindi e anche il gasolio si era
congelato. Da lunedì a giovedì è
successo di tutto e di più, parliamo di emergenza nell’emergenza. Il punto di Torrita, nonostante tutto, ha garantito in questi
giorni una grande operatività, ha
ospitato le troupe di Studio
Aperto e di altri quotidiani
nazionali perché tutto il resto del
territorio era completamente isolato e irraggiungibile. Ed è stato
un punto di riferimento per le
forze dell’ordine e i volontari.
La neve fitta ha fatto cadere i
pali della luce e siamo rimasti
senza elettricità. Il tendone è
munito di un gruppo autonomo,
quindi solo noi eravamo forniti
di luce. I residenti non si sono
mossi dai moduli. Sono rimasti
senza luce, senza gas, senza
acqua per 48 ore. Nonostante
questo abbiamo garantito 140
pasti giornalieri. I tir che portavano i cibi si sono fermati da noi
e hanno scaricato anche i pasti
per Amatrice e altre frazioni che
erano isolate. Abbiamo continuamente spalato. Emergenza
nell’emergenza abbiamo avuto
problemi con il riscaldamento
del tendone, e anche con la forte
nevicata siamo stati costretti ad
uscire e andare sopra al tendone
per togliere la neve, altrimenti
sarebbe collassato. Da venerdì
20 la situazione è andata migliorando. I residenti sono usciti dai
moduli e hanno ripreso a venire
nel campo. Venerdì, infatti, sono
stati distribuiti circa 350 pasti.
Ora la nostra preoccupazione è il
freddo. Se non nevica, le temperature si abbasseranno e il freddo trasformerà la neve in muri di
ghiaccio, che sono anche peggiori della forte nevicata. Le
nuove scosse di terremoto non
hanno prodotto alcun danno,
ormai è tutto andato giù. Ma ha
generato nuovamente tanta
paura”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO
GENNAIO--99FEBBRAIO
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Un ricorso è stato dichiarato irricevibile lo scorso 16 dicembre perché presentato fuori tempo massimo
APRILIA - CASO NCC ALLA SVOLTA DEFINITIVA:
UDIENZA DI MERITO FISSATA IL 9 FEBBRAIO
La vicenda è iniziata nel 2008 quando il Comune di Aprilia fece uscire il bando di concorso
per 17 autorizzazioni di servizio noleggio con conducente
di Riccardo Toffoli
Ancora è lontana dal concludersi la storia delle autorizzazioni di noleggio con conducente. Una nuova sentenza del
Tar di Latina è arrivata a
dicembre, mentre il 9 febbraio
prossimo i magistrati amministrativi decideranno nel merito
del nuovo contraddittorio aperto e, forse, metteranno un
punto definitivo a tutta la delicata situazione. La vicenda
delle autorizzazioni di noleggio con conducente è stata
seguita da vicino su queste
colonne. Il bando di concorso
per 17 autorizzazioni di noleggio con conducente è del 2008.
La prima graduatoria è del
2010 ma è stata subito contestata dagli esclusi. Il 29 giugno
2012 il Tar di Latina dà ragione ai ricorrenti chiarendo che
andavano rispettate scrupolosamente le prescrizioni del
bando. L’anno dopo, nel 2013,
a maggio esce una nuova graduatoria dopo un lavoro della
commissione volta a rivedere
tutti i punteggi. Ma neanche un
mese di tempo e anche questa
graduatoria è stata annullata. A
luglio ne uscì un’altra che ha
escluso 32 candidati “in quanto carenti della indicazione sul
tipo e caratteristiche del veicolo” e mettendo in graduatoria
15 persone con 17 licenze disponibili. Il 13 maggio 2015 è
uscita una nuova ordinanza del
Tar di Latina sul concorso per
17 licenze Ncc. I ricorrenti che
hanno partecipato al bando di
concorso del 2008, hanno
impugnato la prima graduatoria e tutti gli atti precedenti e
consequenziali perché lamentano errori nell’assegnazione
dei punteggi. Il collegio dei
magistrati presieduto da Carlo
Taglienti ha ritenuto di dover
aprire un nuovo contraddittorio con tutte le parti interessate. Per la seconda volta. Ora ha
fissato per il 9 febbraio prossimo l’udienza di merito. Il 16
dicembre scorso è, invece,
uscita una nuova sentenza del
tribunale amministrativo di
Latina. Questa volta il ricorso
era stato presentato da un
escluso rispetto alla prima graduatoria. Il 5 novembre 2015 il
collegio dichiarava interrotto il
giudizio per sopravvenuto
decesso del ricorrente. Con
successivo ricorso, notificato il
2 febbraio 2016 l’erede ha
riassunto il ricorso e proseguito la battaglia. Il collegio
nell’udienza del 15 dicembre
scorso ha dichiarato il ricorso
improcedibile e irricivebile.
Secondo i magistrati presieduti
da Carlo Taglienti, il ricorso
contro la graduatoria originale
non è procedibile perché quella graduatoria era stata annullata dal Tar, mentre i motivi
aggiunti che impugnano la
successiva graduatoria del
2013 sono stati prodotti in
ritardo, e quindi irricevibili.
“Osserva, in proposito, il Collegio -si legge nella sentenzache l’originaria graduatoria è
stata annullata in virtù delle
decisioni della Sezione (cfr.
sentt. n. 525/12 e n.526/12),
cui è seguita la riformulazione
della graduatoria medesima,
alla stregua dei criteri ermeneutici ed applicativi di cui
alle viste sentenze. Non resta,
perciò, al Collegio - relativamente al ricorso introduttivo di dichiararne l’improcedibilità per sopravvenuta carenza
d’interesse. Il ricorso per motivi aggiunti deve essere, invece,
dichiarato irricevibile, tenuto
conto che il ricorso avverso la
determina 937/13 - quest’ulti-
ma pubblicata nell’Albo Pretorio in data 8 luglio del 2013 di approvazione della nuova
graduatoria definitiva, è stato
notificato solo nel mese di febbraio 2016”. Ora si capirà
quale sarà la linea della magistratura, invece, sull’altro
ricorso che andrà in udienza
pubblica il prossimo 9 febbraio.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Per la prima volta nel cantiere insieme ai tecnici della ditta, quelli comunali e l’assessore al ramo Mauro Fioratti Spallacci
APRILIA - TUTTO PRONTO PER I NUOVI IMPIANTI DI
DEPURAZIONE DI VIA DEL CAMPO
Si conclude una vicenda lunghissima con inizio lavori datato 2013
di Riccardo Toffoli
e Andrea Virgini
Un altro sforzo di sei mesi e il
potenziamento del depuratore
di via del Campo entrerà in
funzione. Una storia lunghissima che finalmente inizia a
vedere la luce. Siamo stati per
la prima volta nel cantiere
insieme ai tecnici l’ing. Alessandro Di Bari della ditta
Co.Ge.I. che ha preso in appalto i lavori, l’architetto Aristodemo Pellico dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Aprilia e l’assessore ai
lavori pubblici Mauro Fioratti
Spallacci. Tutte le strutture in
cemento sono praticamente
ultimate, tra due mesi arriveranno le macchine. Il depuratore di via del Campo raccoglie tutte le acque reflue del
centro città, più alcune periferie come ad esempio Campoleone. E’ insomma il “rene”
più importante della città di
Aprilia. Il suo potenziamento
era da tempo necessario. L’espansione urbanistica della
città e il costante aumento
della popolazione hanno reso
in questi anni difficile gestire
anche i servizi primari, come
appunto le fognature e la depurazione. I lavori però, non termineranno tra sei mesi. Infatti
questo è solo il primo lotto che
va a buon fine e ciononostante,
a metà dell’opera, aveva scritto di non avere più i soldi per
finanziare il progetto. Abbiamo dovuto fare diversi incontri
per sbloccare i fondi e alla
fine, adesso, sembra che tutto
prosegua senza ulteriori intoppi”. Il progetto è costato la bellezza di 8 milioni e 600 mila
euro circa. Il potenziamento
dell’impianto di depurazione
già esistente e gestito da
Acqualatina è per 30 mila
nuovi abitanti equivalenti, portando quindi tutto l’impianto a
oltre 90 mila abitanti equivalenti. Sembrano tanti per un
città come Aprilia che in tutto
ha poco più di 70 mila abitanti,
ma non è così per gli impianti
di depurazione. Infatti ad
esempio, una pizzeria o un
ristorante non viene considerato come un abitante, ma come
15 o 20 abitanti equivalenti. E’
chiaro che il numero aumenta
esponenzialmente. Il progetto,
al suo completo, dovrebbe portare il depuratore di via del
Campo a trattare acque reflue
per un totale massimo di 120
mila abitanti equivalenti. Ma
sul secondo lotto, ancora non
c’è molto da scrivere. Il sistema che utilizzerà la nuova
parte dell’impianto è “a fanghi
attivi”. Nelle vasche di accumulo delle acque reflue viene
realizzato un sistema dinamico
aerobico controllato. Un po’
altri siti di trattamento. Questo
permetterà la trasformazione
dei residui solidi in concime. Il
nuovo procedimento di depurazione è molto simile a quello
già operativo che è anch’esso
ad ossidazione biologica e
sfrutta anche qui i sistemi
naturali di depurazione. “Con
il potenziamento dell’impianto
di depurazione di via del
Campo –ci spiega l’assessore
ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci- possiamo dire
che stiamo procedendo con più
sicurezza nell’adeguamento
dei servizi primari. Il prossimo
grande lavoro sarà da compiere sugli impianti fognari”.
Ricordiamo infatti, che la stessa Acqualatina per tutelare tutti
i cittadini e gli utenti in passato
aveva bloccato le autorizzazioni ai nuovi allacci in fognatura,
ha una storia lunghissima.
L’appalto dei lavori è datato
fine 2013. Al 2017 i ritardi
sono stati infiniti. “Ritardi non
dovuti alla ditta che anzi, ha
cercato in tutti i modi di venire
incontro alle esigenze che di
volta in volta si presentavano –
ci spiega l’assessore Mauro
Fioratti Spallacci- i ritardi
sono dovuti principalmente
alla burocrazia. Abbiamo
dovuto adeguare il progetto
alle nuove normative e ai vincoli che ci aveva imposto il
Genio Civile. Ciò ha comportato anche ritardi nelle nuove
autorizzazioni e nello specchietto economico. Altri ritardi
sono giunti dalla Regione che,
quello che succede in natura
per la depurazione delle acque.
Viene inserita un’alta concentrazione batterica che si alimenta proprio con quegli scarichi e, nutrendosi, purifica
l’acqua. Questa poi, separata
dai liquami che rimangono in
superficie e che vengono
espulsi con un sistema a parte
per andare in discarica, passa
in un’altra vasca dove attraverso dei procedimenti chimici,
vengono uccisi i batteri. L’acqua così purificata, può tranquillamente essere versata nel
fosso. Con il secondo lotto è
previsto un padiglione che permette di recuperare anche lo
scarto solido dei liquami, invece di mandarli in discarica o in
un po’ per la situazione delle
fogne che dovrebbero essere
ampliate per evitare allagamenti continui e un po’ per la
situazione dell’impianto di
depurazione esistente al limite
della capienza.
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
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60 giorni di tempo per presentare le osservazioni. Il Pd lancia l’idea di un tavolo di
coordinamento per arrivare ad una osservazione unica. Ok dei consorzi
LA REGIONE POSTICIPA AL 2021 IL TERMINE
ULTIMO PER REGOLAMENTARE GLI SCARICHI
Assemblea partecipatissima il 19 gennaio nella sede Pd di via delle Margherite
di Riccardo Toffoli
La Regione Lazio propone una
proroga del regolamento sugli
scarichi al 2021. Alessandro
Mammucari segretario del Pd di
Aprilia tuona: “ora insieme a
modificare il regolamento”. Con
una delibera di giunta, il 28
dicembre 2016 la Regione Lazio
ha approvato gli aggiornamenti
alla normativa in materia di scarichi delle acque reflue. Atto che
deve essere approvato però, per
essere definitivo, dal Consiglio
regionale dopo che sono state
vagliate le osservazioni delle
categorie interessate. “Con la
Delibera di Giunta Regionale n.
819 del 28 dicembre 2016 –
spiega il segretario locale del Pd
Alessandro Mammucari – la
Regione Lazio ha adottato l’atto
con il quale aggiorna la normativa regionale in materia di scarichi delle acque reflue. La quale,
nel nostro territorio, aveva portato al contestato regolamento
sugli scarichi che imponeva
l’obbligo di adeguarsi entro il
brevissimo periodo del 22
dicembre 2015. Ritardi dell’amministrazione, costi rilevanti a
carico dei cittadini apriliani ed
incertezze applicative avevano
accompagnato l’emanazione nel
2014 del Regolamento comunale sugli scarichi. Regolamento
che recepiva quanto deliberato
dalla Regione nel lontano 2006.
Oggi, con l’atto del 28 dicembre
2016, la Regione detta le linee
guida per il periodo 2015/2021.
Prevedendo importanti novità e
confermando quanto sostenuto
da tempo dal Partito Democratico di Aprilia”. La prima novità è
appunto la nuova scadenza al
2021 per predisporre il regolamento comunale sugli scarichi.
tavolo di partecipazione. Ma
un’altra novità riguarda il ruolo
dei consorzi nel recupero
ambientale. “Finalmente la
norma regionale menziona i
consorzi –ci spiega Mammucaricome importante volano per il
rispetto delle norme ambientali.
Il segretario A. Mammucari
Il Comune di Aprilia lo aveva
fatto, creando non poco di allarme nelle periferie, in previsione
della scadenza del 22 dicembre
2015. Ciò però, non significa
che si può tranquillamente scaricare nell’illegalità. Rimangono
ferme le norme per prevenire
l’inquinamento delle falde e dell’ambiente e, comunque, in caso
di controllo, chi non è in regola
è sanzionabile. Per Mammucari,
il nuovo piano impone di rivedere il regolamento attraverso un
Ci si può così costituire in consorzi insieme al Comune e
all’ente gestore, nel qual caso
Acqualatina, per provvedere agli
impianti di depurazione e alle
opere di urbanizzazione primaria. Inoltre la legge prevede che
nei consorzi costituiti, le imposte vengano indirizzate proprio
al programmare le opere di urbanizzazione primaria. Un passo in
avanti della Regione Lazio”.
L’atto liquidato dalla giunta
regionale deve ora passare al
vaglio del Consiglio regionale il
quale, prima, dovrà prendere in
esame le osservazioni promosse
dalle varie categorie interessate.
Ci sono 60 giorni di tempo per
presentare le osservazioni alla
Regione. “Su questo noi vogliamo intervenire pesantemente –
dice Mammucari- abbiamo proposto un tavolo di coordinamento unico aperto ai consorzi, alle
associazioni di categoria, ai cittadini e alla politica per arrivare
ad un’osservazione unica e quindi di un certo peso e rilevanza,
da presentare alla Regione
Lazio”. Il primo incontro con i
consorzi si è tenuto il 19 gennaio
nella sede del Pd di via delle
Margherite. Hanno partecipato
tutti i consorzi che hanno dato la
loro disponibilità alla partecipazione al tavolo. Come secondo
punto, il Pd di Aprilia propone
l’istituzione nel prossimo bilancio comunale di un fondo vincolato per le periferie di modo da
avere un budget annuale per programmare le opere di urbanizzazione primaria. “I soldi nel
Comune di Aprilia ci sono, è che
vengono spesi male –fa l’affondo Mammucari- Per questo continueremo a proporre un fondo
vincolato di bilancio per le opere
di urbanizzazione in periferia. È
incoerente che i cittadini delle
periferie paghino le imposte che
sono aumentate negli anni del
160% senza avere un minimo
servizio. Non si fa un intervento
serio da troppi anni eppure
vediamo, come per il caso della
Multiservizi, che gli sprechi ci
sono. Quindi i soldi ci sono ma
sono spesi male”
IL GIORNALE DEL LAZIO
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26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
Il Comitato C.R.I. di Aprilia
festeggia il 25° anno di
presenza sul territorio,
organizza per il 29 Gennaio
alle ore 18,00 lo spettacolo
“Buon Compleanno” al
Teatro Europa di Aprilia,
per raccolta fondi da
destinare al progetto
“Città Cardioprotetta”
Il Comitato C.R.I. di Aprilia sensibile al progetto “Citta Cardioprotetta” , iniziato nel 2016
dotando la Citta di due Bici con
defibrillatore, quest’anno proseguendo nell’impegno, raccoglierà fondi, per donare ai Comitati
di Quartiere un defibrillatore e
provvedendo anche alla formazione di due operatori Full-D
(Tecniche di rianimazione cardio polmonare con defibillatore).
Per raggiungere questo obiettivo
e per festeggiare il 25° anno di
presenza sul territorio, seguendo
la natura e i principi dell’Associazione di Croce Rossa Italiana,
organizza per il 29 gennaio alle
ore 18,00 lo spettacolo “Buon
Compleanno” al Teatro Europa
di Aprilia, per raccolta fondi da
destinare al progetto “Città Cardioprotetta”.
Il Progetto é stato condiviso
nella natura e nello spirito , da
molti protagonisti del mondo
dello spettacolo e dello sport che
Interverranno gratuitamente e ,
siamo certi , metteranno il proprio cuore nelle proprie esibizioni per far si che la città di Aprilia
divenga una città autosufficiente
e consapevole dei rischi legati a
stili di vita non corretti.
Perteciperanno alla serata di
beneficenza:
TESTIMONIAL
ROBERTO CASALINO Cantautore, paroliere e compositore
ha collaborato alle musiche /
parole per le canzoni di colleghi
quali Tiziano Ferro, Mengoni ,
Emma, Nina Zilli, Giusy ferrero,
Alessandra Amoroso,Francesco
Renga, Fedez, Dear Jack,….
FRANCESCO D’ANIELLO
Pluri Campione di tiro al volo
specialità “double Trap” 2009 –
Maribor Slovenia): Campione
del mondo - medaglia oro individuale.
DANI BRA’ Attore Comico
anche quest’anno conferma
l’amicizia e la condivisione
delle attività del Comitato C.R.I.
ROBERTO CASALINO
FRANCESCO D’ANIELLO
SANDRO PRESTA
MARIA TERESA LAURITA
SANDRO PRESTA
Cantante “Omaggio a Califano”
Asd Yoganismo
Ins. Sabine Mastrogiacomo
Ins. Gianluca Mazzoli Disciplina yoga che esalta le potenzialità del corpo e della mente attraverso esercizi atletici.
Coro Matteotti dell’Istituto
Comprensivo Giacomo Matteotti di Aprilia
Dirige M° Gabriella Vescovi al
violino M° Pio Spiriti e al pianoforte M° Riccardo Toffoli
AMICI DELLA C.R.I DI
APRILIA
Maria Teresa Laurita Cantautrice apriliana, con il suo primo
singolo, sta spopolando su Amazon e Spotify
Sensazione Fitness parteciparanno con esibizioni varie.
Centro
Danza
Sylfide
Ins. Francesco Rizzello
MARCO PALAZZI
Moisycos Ballet Accademy
Ins.Daniel Bottiglieri
MARCO PALAZZI Cantautore Apriliano genere Hard Rock,
Rock Blues, Heavy Metal
Energy One Ins. Dalila Iorillo
e Tiziano Di Sciullo che anche
quest’anno ci regala la sua parte-
DANI BRA’
cipazione condividendo le attività dell’Associazione di Croce
Rossa di Aprilia. Anche quest’anno presenteranno la serata
Alessandra Nardini e Francesco
Paoletti. Confidiamo che l’intera
Cittadinanza partecipi numerosa
allo spettacolo, permettendoci
la realizzazione del progetto
“CITTA’ CARDIOPROTETTA”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
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A chiederne la “testa” i consiglieri di centro destra La Pegna, Romunaldi e Bafundi, anche a nome dei
colleghi Roberto Boi, Albina Galanti e Carmelo Terzo. Il centro destra di opposizione si ricompatta
“IL D.G. DELL’ASAM FABIO BIOLCATI RINALDI SE NE DEVE ANDARE”
“PER LASCIARE IL POSTO A QUALCUNO CHE RIESCA A FAR QUADRARE LE IRREGOLARITÀ FINORA COMMESSE”
Il direttore generale della municipalizzata occupa la poltrona dal 29 ottobre 2009, attualmente senza contratto
di Gianfranco Compagno
Un’incapacità amministrativa
che si misura sulle gravissime
irregolarità gestionali della
Multiservizi, rilevate in
maniera inequivocabile dalla
relazione trasmessa dall’ispettore del Ministero dell’economia e finanze, che ha riscontrato non solo l’irregolarità del
direttore generale Fabio Biolcati Rinaldi, che occupa quel
posto ormai da oltre sette anni,
attualmente senza un regolare
contratto (nominato dalla
giunta D’Alessio con delibera
N.87 del 29.10.2009), che
aveva ricoperto sino a quel
momento il ruolo di capo di
gabinetto del sindaco D’Alessio. Per dovere di cronaca
dobbiamo ricordare che con
decreto del Sindaco (N.15 del
26.10.2009), 3 giorni prima,
fu nominato commissario
straordinari dell’ASAM l’avvocato Fulvio Farì.
Ma l’ispettore del MEF ha
rilevato anche l’assenza di
controllo da parte dell’ente di
piazza Roma, foriero di debiti
prodotti da ore di straordinario
per servizi ordinari, rimborsi
di carburante per 92mila euro
e consulenze affidate a ragionieri esterni nonostante la presenza di figure interne all’Asam che avrebbero potuto
svolgere quel servizio. Alla
luce dei fatti i consiglieri di
centrodestra Nello Romualdi,
Vincenzo La Pegna e Giovanni Bafundi (che hanno
parlato anche a nome dei consiglieri dei consiglieri Roberto Boi, Albina Galante e
Carmelo Terzo), durante la
conferenza stampa di mercoledì 11 gennaio, hanno chiesto
all’amministrazione la “testa”
del Direttore generale, rilevando solo dietro sollecitazione le responsabilità che ricadono sul capo dell’amministratore unico Lanfranco
Principi, “l’uomo ombra”, di
cui non se ne parla mai, che
occupa quel posto in quota
Unione Civica, che esprime
l’assessore ai servizi sociali
Eva Torselli, il quale garantisce gli equilibri della maggioranza, ponte tra l’ala destra
delle civiche e il centrodestra
che siede in consiglio comunale. E così mentre il sindaco
Antonio Terra ha cercato di
ridimensionare la portata degli
“errori gestionali” commessi
da Biolcati Rinaldi, fratello
della consigliera del Terzo
Polo Michela Biolcati Rinaldi, proprio contro il direttore
generale tuonano gli esponenti
del centrodestra. “Quella carica fiduciaria- hanno affermato
Bafundi, Romualdi e La
Pegna - è stata ricoperta senza
che venisse stipulato alcun
contratto. Fabio Biolcati
Rinaldi se ne deve andare e
lasciare il posto a qualcuno
che riesca a far quadrare le
irregolarità fin ora commesse”. Quanto a Principi, amministratore unico da oltre due
anni (decreto sindaco Terra
N.6 del 30.10.2014), i consiglieri di Centrodestra hanno sì
rilevato precise responsabilità,
spostando subito il mirino
contro il direttore legato al
Terzo Polo. “L’amministratore
venisse chiesto conto di questa mala gestione, in quanto
rappresentante legale, avrà
colpe paritetiche a quelle del
direttore generale, che operaricordiamo- senza contratto
dal 2015”. Ma questo sarà
competenza della giustizia
valutare le responsabilità.“La
relazione- ha aggiunto il consigliere di Facciamo La Differenza Nello Romualdi- ha
rilevato carenze e scorrettezze
di una gestione deficitaria. Ci
si aspettava un salto di qualità,
invece questa compagine, grazie alla relazione dell’ispettore, si rivela carente sotto ogni
profilo, senza potersi più
appellare al passato per giustificare i propri errori. Sono
amministratori
incapaci,
anche se l’impressione è che
per alcune vicende c’è la
Terzo Polo, ma in relazione
alle irregolarità commesse e
rilevate dal Mef, qualora
emergesse la presenza del
danno erariale, saranno i con-
Fabio Biolcati Rinaldi
Nello Romualdi, Vincenzo La Pegna e Govanni Bafundi
unico legato a una forza politica in seno a questa maggioranza- hanno spiegato i tre
consiglieri- non percepisce
compensi e certamente la
figura più importante è quella
del direttore generale che in
questi anni, come rilevato dal
Mef, ha amministrato l’Asam
in maniera assurda e senza
alcun controllo. Lanfranco
Principi, già parte del consiglio di amministrazione della
municipalizzata, in quota
quando Forza Italia (2003),
non è immune da responsabilità e come in passato, in caso
voglia di sbagliare per arrivare
ad altre situazioni”. Non dissimili le considerazioni di La
Pegna. “C’è stata la precisa
volontà di nascondere quella
relazione, quando in consiglio
veniva portato un bilancio non
veritiero, illegittimo, irregolare. Gli atti dell’Asam sono
sempre stati votati (almeno in
passato ndr) dalla consigliera
del Terzo Polo Michela Biolcati Rinaldi, sorella del direttore generale. Il sindaco e la
sua giunta hanno cercato attraverso l’Asam il sistema di
aggiustare i rapporti con il
vizi è nata come un carrozzone è finita anche peggio e in
queste sette anni di gestione
non solo non si è fatto nulla
per risanare, ma emergono ora
siglieri di maggioranza a
dover pagare. Se la Multiser-
assunzioni irregolari, ore di
straordinario non per le emergenze ma per servizi ordinari,
rimborsi di carburante stratosferici, tutto senza alcun controllo e in barba alla legge.
Qualcuno ora dovrà dare spiegazioni”. “Come può la Multiservizi – si domanda Bafundichiudere in attivo se mancano
alcune voci nel bilancio quali
le rimanenze dei beni e i ticket
dei posteggi? Come può quel
bilancio essere veritiero? E
perché se l’Asam chiude l’anno in attivo si pensa a smantellare ed esternalizzare alcuni
servizi? Come possono i revisori, nominati dalla giunta e
non dal consiglio svolgere le
loro funzioni di controllo?
Ritengo ci siano forti carenze
nei bilanci e la colpa non può
non ricadere anche sulle spalle
dei consiglieri comunali di
maggioranza che non leggono
le carte e votano in maniera
inconsapevole”.
Foto di Gianfranco Compagno
IL CONSIGLIERE BAFUNDI ANNUNCIA LE DIMISSIONI,
SE NON LO FARA’ IL SINDACO TERRA
“Non c’è trasparenza, se il sindaco non si dimette lo farò io”. Questo l’annuncio del consigliere comunale della lista Facciamo La Differenza Giovanni Bafundi, a margine nella conferenza stampa sulla
Multiservizi. L’esponente di centrodestra ha annunciato le proprie dimissioni qualora non verrà fatta
chiarezza sulla questione Asam. Qualora decidesse di dar seguito all’annuncio sarebbe l’ex assessore
all’agricoltura della giunta Santangelo Giuseppe Gabanella a occupare il suo scranno. Un posto ceduto
per protesta contro la poca trasparenza delle civiche o per un preciso accordo tutto interno alla lista
che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Nello Romualdi?
www.radiolaziosud.it
direttore Bruno Jorillo
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 14
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
La celebrazione officiata da Don Lorenzo Fabi per tutti i giovani di Aprilia prematuramente scomparsi
APRILIA - UNA SANTA MESSA PER GLI “ANGELI AZZURRI”
La lista supera i 250 nomi. La messa si terrà nella chiesa dei Ss. Pietro e Paolo martedì 31 gennaio alle 18
di Riccardo Toffoli
Una Messa per gli “angeli azzurri”. Si terrà nella parrocchia dei
Ss. Pietro e Paolo martedì 31
gennaio alle ore 18 e, come ogni
anno, è rivolta a tutti quei giovani apriliani che sono scomparsi
prematuramente o per incidente
o per malattia. E’ una commemorazione molto sentita per la
comunità di Aprilia che quest’anno piange oltre 250 ragazzi
di età compresa tra gli zero e i 38
anni, strappati al mondo per un
destino nemico. Oltre 250 i nomi
scritti nelle pagine di un opuscolo, ognuno con una bellissima
storia da raccontare ma bruscamente interrotta, che saranno
letti durante la preghiera a loro
dedicata, nel momento della funzione. Nomi che occupano la
vita e il cuore della comunità
apriliana dalla fondazione ai
giorni nostri e che, purtroppo,
sono destinati ad aumentare di
anno in anno. Rispetto agli anni
di fondazione, le malattie causa
di morte sono inferiori ma
aumentano inesorabilmente le
vittime da incidente stradale.
Giovani strappati così presto alla
vita e al bene di una comunità
per colpa di una strada che è
diventata la più sanguinosa trincea di guerra del nostro secolo.
A officiare la funzione Don
Lorenzo Fabi, il parroco dei Ss.
Pietro e Paolo. La data del 31
gennaio è significativa. E’ la
ricorrenza di don Giovanni
Bosco, fondatore delle congregazioni dei Salesiani e molto
noto per le sue attività in favore
dei giovani. Per l’occasione
mamme e papà di questi oltre
250 ragazzi, canteranno in coro
durante la funzione, una commozione e un ricordo unico e
importante per tutta la comunità.
I nomi che saranno ricordati
durante la celebrazione: Acquaroli Andrea, Agodi Roberto,
Alotta Giuseppa, Amarilli
Denis, Ambrosini Alessandro,
Antinozzi Fabio, Arena Rosalia,
Baldazzi Daniele, Baldazzi Letizia, Bartoli Fabrizio, Bellon
Bruno Pio A., Bentivoglio Federica, Bernardini Flamur, Bettin
Mirko, Bettini Paolo, Bianco
Alessio, Biondo Tiziana, Bizzoni Alberto, Bombaridice Marco,
Bonadonna Salvatore, Bonomo
Giovanni, Bortolameotti Gianfranco, Bortolameotti Marco,
Bottura Sergio, Bottura Michela,
Branco Antonio, Brandetti Sandro, Brignone Giampiero, Briguccia Riccardo, Brilli Alessio,
Bugliolacchio Remo, Buratti
Dimitri, Cadamuro Anita, Caferra Giuseppe, Caires Manuel,
Caliendo Marco, Callegaro
Dino, Cantarelli Alessandro,
Canti Roberto, Capirchio Pino,
Caporaso Gianluca, Caruso Stefano, Cascioli Fabio, Castellana
Luigia, Castello Liliana, Cavallin Pamela, Cecconi Angelo,
Cellamare Maria, Centanni Silvano, Ceparano Nunzia, Cera
Osvaldo, Cerreto Nello, Cervato
Giorgio, Cesarini Fabio, Chiarelli Giuseppe, Ciattaglia Luca,
Ciccarelli Paquale, Cicinelli
Gianni, Ciervo Pasquale, Cittarelli Simonetta, Clemente Laura,
Coccia Pasquale, Coccia Giovanni, Coladarce Simonetta,
Combi Fabrizio, Congedo Eros,
Cortellani Massimiliano, Coseani Fabio, Cramerotti Fabio, Cro-
ciara Mauro, Cruciani Samantha, Cucciniello Carmello,
Cuozzo Carmela, D’Antonio
Giovanni, De Blasis Egidio, De
Feo Vincenzo, De Petra Marco,
De Riso Enrico, Del Vecchio
Marco, Di Carlo Lucio, Di Francia Marco, Di Franco marco, Di
Gioia Andrea, Di Lauro Luigi,
Di Legge Massimo, Di Martino
Marcello, Di Principe Onofrio,
Donnarumma Dennis, Donninnelli Marina, Del Miglio Edoardo, Durastanti Alessandro,
Esposito Fabrizio, Evangelisti
Giampiero, Fadda Laura, Fantoni Gino, Fasolilli Alessandro,
Ferracci Roberto, Ferraioli Salvatore, Finnerly Simon, Flor
Giuseppe, Fois Alessandro,
Foschini Giuseppe, Fuligni
Lamberto, Fontaniello Ilaria,
Fortuna Carlo, Fortuna Fabio,
Franchi Pamela, Frezza Silvio,
Gabrielli Francesco, Gardellini
Gabriele, Geparano Nunzia,
Gerardi Adriano, Giallo Marco,
Gianfelice Beatrice, Giorgi Ilaria, Giovannoni Daniele, Grillo
Francesco, Grimaldi Fabio,
Grossi Primo, Guarracino Aureliana, Gurra Erion, Gusella Stefania, Iacomussi Tania, Iemolo
Alessandro, Iorillo Mario, Iorillo Pamela, Isidori Valeria, La
Guzza Sergio, Laganà Tiziana,
Lama Claudia, Lapenna Mauro,
Larizza Simone, Leo Andrea,
Lettieri Francesca, Lombardo
Lucia, Longo Gabriella, Ludovica Lorenzo, Macciocchi Roberto, Macheda Gianluca, Machinè
Anna, Malizia Antonino, Malvi
Damiano, Marchitti Cristiano,
Mariani Rita, Martino Andrea,
Massarelli Anselmo, Mauriello
Matteo, Melis Fabrizio, Melotti
Stefano, Mencarelli Alessio,
Menghi Renato, Merier Roberto,
Messina Nicola, Michieletto
Nando, Mollicone Carmelo,
Montenero Pamela, Monti
Adriano, Moscatelli Pino, Mucci
Ivan, Mulinari Catia, Morano
Fabio, Nappo Luigi, Nardicchia
Simone, Nuti Paola, Ortolani
Enrico, Paciotti Leonardo,
Paciotti Lorenzo, Paciotti Ludovica, Paglialunga Paolo, Palmieri Maurizio, Palombi Nazareno,
Palombo Mirella, Paloni Carmela, Pandolfi Bruno, Paniccia
Marco, Pannullo Maria Teresa,
Paolangeli Andrea, Passalacqua
Giovanni, Pavino Claudia, Penta
Emanuel, Perfetti Nunzio, Pergola Valentina, Piccirilli Bruno,
Pieralisi Remo, Pira Massimo,
Pistolin Fulvio, Pistolin Sabino,
Polcino Renato, Polcino Roberto, Polcino Ombretta, Polcino
Valentina, Pozzati Marco, Pozzati Maurizio, Prado Anais, Pregnolato Roberto, Proietti Claudio, Protettore Alessandro, Quadri Andrea, Quaresima Matteo,
Radicioni Renato, Raffa Giuseppe, Ragazzini Gianluca, Ranaldi
Paolo, Ricci Valerio, Riezzo
Claudio, Rigon Cristian, Rosiello Amedeo, Rossini Franco,
Rotondi Franco, Rotondi Vincenzo, Ruggero Nicola, Russo
Diego, Russo Massimiliano,
Russo Roberto, Sabbatini Laura,
Salvoni Fabio, Sansone Ornella,
Santarelli Gianni, Santoni Simona, Santorelli Massimiliano,
Santoro Gianni, Santoro Vincenzo, Santurelli Silvio, Savioli
Luca, Savo Katiuscia, Scamponi
Paolo, Sebastiani Diego Edoardo, Sferlazzo Pino, Sinoponi
Claudio, Soleo Fabio, Soleo
Luca, Spallone Domenico, Spicola Federico, Stefanelli Grazia,
Stellucci Massimo, Stucchi Barbara, Suffer Diego (Picchio),
Tassinari Milena, Tedaldi Alessandra, Tedeschi Matteo, Terino
Giovanni, Tombari Maria Teresa, Tofani Luigi, Tomei Mauro,
Toscano Andrea Paola, Tosi
Agado, Trani Gabriele Stefano,
Turco Liveri Lorenzo, Vacca
Sharon, Valente Sabrina, Vecchia Lidia, Veggente Andrea,
Verdemare Roberto, Vespa
Andrea, Viccaro Massimiliano,
Vinci Alessandro, Zeoli Maria,
Zompatori Francesco.
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
pagina 15
Gli allievi avranno a disposizione un portale dove trovare materiale didattico, inserire i compiti, fare verifiche e approfondimenti, nonché chiedere spiegazioni
VERSO UNA SCUOLA DIGITALE: L’IC
MATTEOTTI PRIMA IN PROVINCIA
La presentazione della piattaforma Moodle e dell’area E-learning venerdì 27 gennaio alle ore 17 presso l’aula magna di via Respighi
Verso una scuola digitale. La
Matteotti di Aprilia è la prima
scuola secondaria di primo
grado della provincia di Latina
ad avviare la didattica digitale
mediante l’uso della piattaforma
Moodle. Venerdì 27 gennaio alle
ore 17 presso l’aula magna dell’istituto nella sede di via Respighi verrà illustrata la piattaforma
e le finalità educativo-didattiche, con la presentazione dell’area E-learning www.corsimatteotti.it dove insegnanti e allievi
potranno inserire materiali
didattici, compiti, fare verifiche,
chiedere spiegazioni e fare
approfondimenti. L’istituto dal
2014 è nella rete della “Palestra
dell’innovazione”, quindi è particolarmente attento al mondo
digitale, rivede la sua offerta formativa e punta all’apertura della
propria
area
E-learning
(www:corsimatteotti.it)
per
affiancare in modo equilibrato
alla didattica tradizionale l’uso
delle nuove tecnologie. “I contenuti didattici delle discipline
rimangono quelli tradizionali, spiega la prof.ssa di matematica
Rita Scanga responsabile del
progetto- ciò che si punta a cambiare sono le modalità di acquisizione delle conoscenze previste dai programmi ministeriali
attraverso l’uso della piattaforma Moodle (acronimo di Modular Object-Oriented Dynamic
Learning Environment).L’insegnamento online open source
permette al Docente di creare e
gestire nuovi corsi, fornendo
agli studenti il materiale didattico necessario e le prove di valutazione intermedia e finale direttamente online. Gli alunni
potranno studiare ed approfondire gli argomenti attraverso i
materiali messi a disposizione
dal Docente rielaborando ciò
che imparano attraverso la rete e
gli strumenti informatici”. La
piattaforma Moodle è uno strumento innovativo per organizzare e veicolare contenuti secondo
una strategia didattica che permette di seguire gli alunni
“passo a passo” durante le loro
attività svolte sia a scuola sia a
casa. Gli alunni scopriranno i
benefici dell’avere a disposizione un ambiente che tiene traccia
di tutte le attività svolte e dei
relativi feedback sia del docente
sia dei compagni, che contiene
al suo interno, in un unico “raccoglitore”, tutti i materiali didattici usati. Un supporto logistico
e tecnico è stato fornito dai
docenti di matematica del liceo
Meucci Agostino Perna e Francesco Di Nucci. L’azione tecnica
di gestione della piattaforma
sarà, infatti, svolta dal Liceo
Meucci di Aprilia che ha una
comprovata esperienza nel suo
management e la utilizza ormai
da tempo come strumento basilare per la didattica. L’obiettivo
dell’Istituto Matteotti è quello di
rafforzare i rapporti di collaborazione con il Liceo Meucci e le
altre scuole del territorio apriliano che potranno condividere
percorsi metodologici comuni e
avere con facilità e in maniera
approfondita materiali di conoscenza delle competenze degli
allievi, specialmente per il delicato passaggio dalla secondaria
di primo grado alle superiori.
Appuntamento quindi il 27 gennaio alle ore 17 alla sede di via
vivere con mano le teorie apprese in classe, i laboratori di lingua
con le certificazioni europee.
Infine la musica che è il punto di
forza dell’istituto comprensivo.
Quest’anno è andato a regime il
completamento dell’indirizzo
musicale dove i ragazzi possono
Una conferenza sul diritto di autore
promossa dal Comune e dalla Siae
I MESTIERI DEL COPYRIGHT
Si è tenuta venerdì 20 gennaio presso
il polo Culturaprilia
di Andrea Virgini
Si è svolta venerdì 20 gennaio presso il polo “Culturaprilia”
la conferenza promossa dal Comune di Aprilia, in collaborazione con la Siae, sul Diritto d’Autore dal tema “I mestieri del
copyright”. Numerosa è stata la partecipazione all’iniziativa
gratuita che ha visto tra l’altro la collaborazione dell’Associazione Forense Avvocati Aprilia (AFAA) oltre ad altre realtà
Respighi per entrare nel vivo del
progetto e della didattica digitale. Saranno presenti i docenti del
liceo Meucci, la referente del
progetto Rita Scanga, la vicepreside Giovanna Castaldi e la preside Viviana Bombonati la quale
ha creduto fortemente nell’utilizzo delle nuove tecnologie per
la didattica e ha sostenuto il progetto.
UN “CONCERTO” PER
L’ULTIMO OPEN DAY
DELLA MATTEOTTI
I CORI MATTEOTTI E
MATTEOTTI JUNIOR
IN
DIRETTA
SU
RADIO VATICANA
Si è tenuto sabato 14 gennaio
l’ultimo open day dell’Ic Matteotti di Aprilia per la secondaria
di primo grado, alla presenza di
un foltissimo pubblico composto
da genitori e bambini. E’ stato
un modo per far vedere i locali
della struttura di via Respighi
molto ampi e pieni di laboratori
ma anche far conoscere le numerose attività della scuola che
quest’anno hanno coinvolto più
discipline: le materie letterarie
con le giornate dedicate ai
nonni, per le discipline sportive
attraverso le collaborazioni con
diverse associazioni del territorio gli alunni possono praticare
più giochi sportivi anche quelli
meno noti, le materie scientifiche con l’avvio dei laboratori di
scienze dove gli alunni possono
studiare come materia curriculare in orario pomeridiano e quindi senza costi aggiuntivi per le
famiglie, uno strumento musicale tra pianoforte, violino, chitarra e clarinetto. L’orchestra Matteotti, il coro Matteotti e il coro
Matteotti Junior sono le bellissime realtà che portano la scuola
fuori dalle mura dell’istituto con
la partecipazione a eventi comunali o di quartiere, rassegne provinciali e nazionali. L’anno scorso l’orchestra Matteotti ha vinto
il secondo premio al concorso
Città di Latina, il coro Matteotti
Junior il secondo premio al concorso Macchi e il coro Matteotti
il primo premio assoluto al Città
di Latina. L’orchestra ha partecipato l’anno scorso alla rassegna
musicale nazionale dedicata ad
Altiero Spinelli a Ventotene e
quest’anno entrambi i cori
hanno partecipato alla rassegna
nazionale dedicata ai compositori viventi per cori di voci bianche speciale Giovanni Guaccero. Le loro performance sono in
onda oggi su Radio Vaticana
nella trasmissione la Mattonella
Incontri Musicali alle ore 14.20.
Un onore per la scuola e per la
città di Aprilia. Durante l’open
day, l’orchestra Matteotti ha eseguito tre brani: inno giovanile,
Zorbas tradizionale sirtaki greco
e Hello Dolly. A seguire la vicepreside Giovanna Castaldi ha
illustrato ai genitori in aula
magna le tantissime realtà dell’istituto.
associative apriliane. Ad aprire la conferenza è stato il sindaco
Antonio Terra seguito dall’Assessore alla pubblica istruzione
Francesca Barbaliscia. Di seguito il Direttore della sede Siae
di Roma Alessandro Bracci e il Direttore dell’Ufficio di Coordinamento Territoriale della Direzione Generale Siae Marco
Caselgrandi hanno trattato vari temi tra cui: la legge sul Diritto d’Autore (n. 633/1941), la tutela del diritto d’autore, l’organizzazione di eventi di spettacolo o di intrattenimento, le
opportunità della Siae per i giovani. Il tutto moderato dalla
dottoressa Daniela Zeppetella che ha curato l’evento. L’amministrazione comunale ha fatto far visita, prima dell’inizio
della conferenza, ai direttori della Siae nella “fucina musicale”, struttura fiore all’occhiello della città che promuove la
creatività giovanile in ambito musicale.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 16
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
L’ultimo numero pubblicato venerdì 13 gennaio 2017
“IL GIORNALE DI LATINA” NON È PIÙ IN EDICOLA
Scompare un’altra testata provinciale dopo “Il Territorio”, “La Provincia di Latina” e “ Corriere Pontino”
Dura presa di posizione del segretario di Stampa Romana Lazzaro Pappagallo: “La chiusura del quotidiano travolge i giornalisti che ne hanno consentito
pubblicazione e diffusione, tra rapporti di lavoro dipendente e collaborazioni”
di Gianfranco Compagno
“Il Coraggio e la Passione” non sono bastati ai redattori del quotidiano “Il Giornale di Latina”. Dopo 896
giorni (2 anni e mezzo circa), venerdì 13 gennaio 2017
è uscito l’ultimo numero nelle edicole. È venuto a
mancare soprattutto il mercato, ma non di meno ci
sono grosse responsabilità della proprietà. “Il Coraggio
e la Passione” è stato il titolo dell’editoriale del primo
numero uscito venerdì 1° agosto 2014 a firma del
direttore responsabile. “La nascita di un nuovo giornale - scriveva il direttore - in un periodo di profonda
crisi dell’editoria nazionale (la chiusura dell’Unità è
l’ultimo emblematico caso), è inevitabilmente un’operazione di grande coraggio imprenditoriale e professionale. Avventurarsi in una simile impresa, ricca di insidie e di difficoltà di vario genere, significa aver già
fatto i conti con i rischi dell’impresa e considerato
anche l’eventuale rigetto che un nuovo prodotto
potrebbe generare sul già caotico panorama giornalistico locale…”. La carta stampata quotidiana in provincia
di Latina nel 2014 era in profonda crisi (crisi che si
aggrava sempre di più). In provincia erano già fallite
iniziative editoriali analoghe: “Il Territorio”, “La
Provincia di Latina” del 2004 e il “ Corriere Pontino” del 2010. Aveva chiuso la storica redazione di
Latina de “Il Tempo”. Il 27 febbraio 2014 (pochi mesi
prima) lo storico quotidiano “Latina Oggi” (Editoriale
Oggi) nato nel 1988, dopo 26 anni non era più in edicola, al suo posto i lettori trovarono la testata “Oggi
Latina”, in abbinamento con “Il Tempo”, senza firma
dei redattori. Quella fu un’operazione “Caronte”.
Sabato 17 maggio 2014 esce il edicola “Il Quotidiano di Latina- il nuovo quotidiano della Provincia di
Latina” (anno 1 n.1 in abbinamento con Il Tempo). In
questa difficoltà e confusione editoriale, si inserisce
una nuova testata “Latina Oggi - notizie.it” (editore
genovese con radici pontine), appare in edicola il 23
maggio 2014, quell’iniziava cartacea fu una meteora.
La pubblicazione cartacea cessò domenica 16 novembre 2014 (dopo 175 giorni). In questo contesto nasce
“Il Gionale di Latina”, nato come giornale settimanale on-line, veniva distribuito cartaceo gratuitamente il
sabato. Il nuovo quotidiano, assesto immediatamente
un duro colpo alla concorrenza, usci in abbinamento
con “Il Tempo” ad €1,20. A differenza di altre iniziative non doveva rincorrere la testata rivale, anzi è stato
il contrario. Di fatto l’avventura de “Il Quotidiano di
Latina” termina martedì 17 febbraio 2015. Il quotidiano esce in edizione ridotta a 8 pagine, a seguito
delle dimissioni di tutti i redattori. Martedì 25 febbraio 2015 ritorna in edicola “Latina Oggi” (Editoriale Oggi) ad 1 euro e senza abbinamento a nessun altro
quotidiano nazionale. Inizia così la ricorsa per riconquistare la leadership provinciale. Stringe l’accordo
con il “Il Giornale” esce in “panino” ad 1.40 €. Le
distanze si accorciano. I problemi tra editore e redattori
non mancano. Nelle riunioni tra colleghi si parlava
della criticità della situazione. Qualcuno piotizzò una
chiusura imminente. Il colpo mortale è arrivato il sabato 1° ottobre 2016, quando “Latina Oggi”, dopo aver
stretto l’accordo con il direttore de “Il Tempo” ritorna
in edicola in abbinata con il quotidiano storico di
Roma, molto apprezzato soprattutto a Latina città. Le
vendite de “Il Giornale di Latina” crollano. Dura la
denuncia pervenuta da Stampa Romana alla vigilia di
Natale: “ “Nessun contratto, neppure i soliti co.co.co, e
nessun contributo versato, ma decine di giornalisti
impegnati ogni giorno nella realizzazione di due quotidiani, uno in provincia di Latina e l’altro in provincia
di Roma. Quanto sta accadendo in tali territori, da oltre
due anni, sta assumendo i tratti di un vero e proprio
sistema, che neppure un’ispezione dell’Inpgi è riuscito
a scardinare, con il risultato che per decine di lavoratori sta diventando prassi una sorta di caporalato della
carta stampata, senza alcuna forma di tutela né per l’attività che prestano attualmente né per il futuro. Una
situazione inaccettabile per l’intera categoria in balia
di editori senza scrupoli e senza alcun rispetto per i cittadini che comprano i quotidiani…”. Sabato 14 gennaio 2017 “Il Giornale di Latina” non era più in edicola. Per la pluralità dell’informazione è una grossa
perdita. Duro l’intervento del segretario di Stampa
Romana (16.1.2017): “Scompare con la chiusura del
quotidiano - il sito è ancora attivo - il caso più eclatante
e devastante di caporalato giornalistico nella nostra
regione (con il “gemello” il Giornale della Provincia
diffuso nell’area metropolitana romana). La denuncia
di Stampa Romana, il ruolo di vigilanza dell’Inpgi e
dell’Ordine dei Giornalisti, la spinta dei colleghi pontini, stufi di una condizione di plateale dumping, hanno
avuto la meglio sulle ragioni di editori spregiudicati e
senza scrupoli”. La vicenda ha travolto molti giornalisti che non potranno usufruire di ammortizzatori sociali. Se non è un diritto lavorare a tutti i costi, è comunque un diritto lavorare. Il Giornale di Latina continua
la sua avventura online www.giornaledilatina.org.
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 17
IL GIORNALE DEL LAZIO
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26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
Lo ha nominato il sindaco Antonio Terra al vertice della municipalizzata, carica onoraria, non percepisce indennità
APRILIA - LANFRANCO PRINCIPI, L’UOMO OMBRA DELLA MULTISERVIZI
È l’amministratore unico dell’ASAM, ovvero il rappresentante e responsabile legale
Era stato già membro del consigli di amministrazione nel 2003 sotto la presidenza di Salvatore Messere
di Gianfranco Compagno
Lanfranco Principi, 53 anni da
poco compiuti, consulente del
lavoro, laurea in economia
aziendale internazionale nel
2012, è l’uomo ombra della
Multiservizi, la municipalizza
del comune di Aprilia, che sin
dalla sua nascita (2003) produce
una voragine di debiti. Un profilo defilato, estraneo dalla politica attiva, già membro del primo
consiglio di amministrazione
dell’ASAM (2003), consigliere
comunale di Forza Italia (2005)
prima, poi confluito nel PDL, di
cui e stato componente della
“Troika”, insieme a Roberto Boi
e Massimo Bartolameotti, sino
alla candidatura a sindaco di
Nello Romualdi, il suoi nome è
uscito prepotentemente durante
la conferenza stampa tenuta dai
consiglieri del centro destra di
opposizione, a seguito della pubblicazione della relazione dell’ispettore del Ministero delle
finanze (MEF). Lanfranco Principi non è una figura di secondo
piano dell’ASAM, tutt’altro è i
rappresentante legale della
municipalizzata. Ha avuto un
incarico fiduciario da parte del
sindaco Antonio Terra, che lo ha
nominato al vertice dell’azienda
dal’ottobre 2014 (nomina onoraria, non percepisce indennità). A
chi se non a lui dovevamo chiedere un’intervista sulla bufera
che ha coinvolto la “Sua azienda”. Nonostante le nostre numerose richieste, ci ha rinviato da
una settimana all’altra. Eppure
negli ultimi 13 anni lo abbiamo
intervistato diverse volte. In
attesa della disponibilità dell’amministratore unico per un
eventuale incontro. Abbiamo
ritenuto farlo conosce meglio ai
nostri lettori. Il suo dell’amministratore unico è citato nella relazione redatta dall’ispettore del
Mef e delle sue responsabilità
nelle pecche gestionali dell’Asam si è discusso anche durante
la conferenza stampa del centrodestra, che tuttavia non ha ritenuto di calcare la mano contro
l’ex dirigente del PDL (forse per
strategia politica), oggi uomo di
fiducia del sindaco Antonio
Terra e riferimento per Unione
Civica, una delle liste che compongono la maggioranza. A Lanfranco Principi, come detto, avevamo chiesto un’intervista per il
ruolo ricoperto proprio per discutere della relazione del MEF,
ma ci ha rimandato di settimana
in settimana, senza trovare però
il tempo per poter rilasciare
dichiarazione sul caso. Lanfranco Principi però è strettamente
legato all’Asam e non solo nel
recente passato. Nel 2004 aveva
già fatto parte del consiglio di
amministrazione, quando Salvatore Messere ricopriva l’incarico
di presidente e Mario Iacoangeli
quello di direttore generale. In
quota Forza Italia si era candidato poi con il centrodestra a sostegno del candidato sindaco Calogero Santangelo nel 2005, finendo all’opposizione con il ribaltone che portò l’UDC a governare
con il PD. Non fece parte del
gruppo di consiglieri che sfiduciò l’ex sindaco nei primi mesi
del 2009, e fino al 2013 ha continuato a ricoprire la carica di
dirigente provinciale del partito
di Berlusconi, affiancando a partire dal 2012 Roberto Boi e Massimo Bortolametti alla guida del
triumvirato che avrebbe dovuto
svolgere il ruolo di coordinamento locale del partito. Lo
strappo con il partito di provenienza giunse nell’aprile del
2013, all’indomani della vittoria
delle primarie del centrodestra
da parte di Nello Romualdi.
Dopo aver criticato il suo partito, dichiarando di essere stato
maltrattato, Principi cercò la
Daniele Borace eletto all’unanimità
presidente apriliano di Fare Verde
Fare Verde, nucleo di Aprilia, si
è riunita in assemblea per eleggere il responsabile del gruppo
cittadino, analizzare le tante iniziative messe in campo nell’ultimo anno e quelle che verranno
svolte nel prossimo futuro.
Alla presenza del presidente
regionale dell’associazione, Silvano Olmi che ha portato anche i
saluti del presidente nazionale
avv. Francesco Greco, si è aperta
un’interessante discussione delle
problematiche ambientali del territorio e sul fatto che Fare Verde
è stata in grado di mantenere alta
l’attenzione su queste tematiche.
Tanti sono stati gli eventi o le
iniziative proposte dall’associazione nella città di Aprilia che
hanno permesso a Fare Verde di
diventare un punto di riferimento
sul territorio.
Con l’elezione a presidente del
nucleo apriliano di Daniele
Borace si darà continuità nell’azione a tutela dell’ambiente, promuovendo pratiche virtuose che
faciliteranno il passaggio da una
società basata sul consumismo
sfrenato ad una dove si limiterà
la produzione di rifiuti. L’assemblea ha discusso anche
del prossimo futuro, coinvolgendo sempre più cittadini e presentando progetti a tutela dell’ambiente.
Borace Daniele: “Sono Onorato
di rappresentare Fare Verde nel
territorio Apriliano. Il nostro
obiettivo rimane quello di
costruire una casa per tutte quelle persone che hanno una spiccata sensibilità alle tematiche
ambientali. Far crescere numericamente il gruppo per dare voce
a chi non può difendersi da solo;
come il mare, le foreste, i fiumi,
gli animali e le generazioni future. Aprilia ha bisogno di ricostruire un legame sociale che
permetta di mettere in contatto
chi ama questo territorio. La
stragrande maggioranza dei cittadini vuole migliorare Aprilia
ma sono voci singole e vengono
sopraffatte da chi ha il solo interesse nella speculazione. Il mio
invito è ad unirsi a Fare Verde
per la salvaguardia del’ambiente
e fermare chi non ama Aprilia.
Colgo l’occasione per un invito a
partecipare al Mare d’Inverno
che si svolgerà domenica 29 gennaio sulla spiaggia di Tor Caldara a Lavinio. Un’occasione per
passare una mattinata in compagnia e all’aria aperta mentre
puliamo la spiaggia dai troppi
rifiuti accumulati. Quest’anno ci
sarà molto lavoro da fare, abbiamo tanti progetti in essere e non
vedo l’ora di prendermi cura
della mia Città. Siamo volontari
e tutto ciò che facciamo viene
fatto con il cuore.
Personalmente sono felice ma
ancor di più per i tanti volontari
del gruppo di Fare Verde. Sono
persone fantastiche perché hanno
deciso di rimboccarsi le maniche
e dare il loro contributo al
miglioramento dell’ambiente in
cui viviamo. Non è scontato ne
una cosa diffusa, per questo sono
orgoglioso di loro e li ringrazio
di vero cuore.
Ci aspetta un grande 2017, faremo in modo che sia l’anno di
Aprilia, del suo territorio e degli
Apriliani, Veri.
Grazie di Cuore a chi mi ha
sostenuto e continuerà a farlo....
candidatura tra le civiche guidate da Antonio Terra, in particolare con Unione Civica, ma il
direttorio del Progetto Rinascimento, composto da un membro
per ognuna delle sette liste civiche di maggioranza respinse la
sua candidatura e quella di altri
fuoriusciti del centrodestra come
Franco Tozzi e Gian Battista
Trenta, dando invece il nullaosta
a Giovanni Raffa. Uscito dalla
porta ma rientrato dalla finestra
con l’avvallo del sindaco, che
nel 2014 gli attribuì la carica
fiduciaria di amministratore
unico della Multiservizi. Da dirigente del PDL (antagonista alle
elezioni) a uomo di fiducia del
sindaco Terra, che insieme a
Fabio Biolcati Rinaldi ha avuto
il compito di gestire e risanare (
con scarso successo alla luce dei
fatti, per non dire disastrose) la
municipalizzata di piazza
Mostardas e oggi che la relazione del Mef ha rilevato tutte le
carenze non può che condividere
con il direttore legato al Terzo
Polo le responsabilità per i gravi
errori gestionali. Nonostante la
parentesi civica e la carica ricoperta ad Aprilia, Principi con la
tornata amministrativa del 2016
per il rinnovo del consiglio
comunale di Latina, si è candidato con la lista Nicola Caladrini, sostenendo così il candidato
sindaco di Fratelli D’Italia contro il civico Damiano Coletta
che oggi, nonostante le forti differenze tra i due progetti fa fronte comune proprio con Terra e le
sue civiche. Ribadiamo, rimaniamo a disposizione dell’amministratore unico dell’ASAM, per
una eventuale replica alle accuse
rivoltegli.
Foto archivio Gianfranco Compagno
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91 anni, si è laureato alla “Sapienza” d Roma nel 1955. Ha 62 anni di laurea
PIERO EUGENIO SQUARCIA, DECANO DEI MEDICI DI APRILIA
In città dal 1963 è stato il fondatore e primo presidente dell’Avis di Aprilia nel 1964
È stato anche presedente del sindacato dei Medici di Famiglia della Provincia di Latina, sino alla pensione
di Nicola Gilardi e Gianfranco Compagno
Premiato dall’Associazione Medica Apriliana per il suo lungo lavoro di
medico svolto ad Aprilia lo scorso 16 dicembre, il dottor Piero Eugenio
Squarcia, 90 è il decano della professione sanitaria cittadina. Si è trasferito
ad Aprilia nel 1963 e da allora ha svolto l’attività di medico di famiglia, è
diventato una figura fondamentale per la città che ha visto crescere nei
decenni e fra l’altro è stato il fondatore e primo presidente dell’Avis di
Aprilia. Nato il 1° novembre 1926 a Tripoli, dove il padre Ermete era Ufficiale di Colonia dell’Esercito Italiano, era uno di quattro figli. In Libia rimase fino al 1940, quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale e gli equilibri
internazionali si fecero molto delicati. Allora decisero di rientrare in Italia.
«Papà Ermete aveva già capito come finivano le cose - racconta Squarcia -.
Tornammo con l’idrovolante Savoia Marchetti, tutto in legno, e andammo a
vivere a Roma». Li infatti avevano una casa e da ragazzo compì tutti gli
studi, poi l’università a La Sapienza dove si laureò nel 1955 in Medicina. Fu
Allievo interno presso la Clinica medica dell’Università “La Sapienza” di
Roma diretta dal prof.Cesare Frugoni A partire dal 1956 ha esercitato come
medico condotto e ufficiale sanitario ad Ardea, Sant’Angelo Romano,Gerano,Cerreto Laziale e Roccasecca dei Volsci. Alla fine degli Anni ’60 è stato
fondatore del sindacato dei Medici di Famiglia della
Provincia di Latina, di cui è stato presidente sino alla
pensione. Tra la fine del 1950 e i primi del 1960 ha
organizzato 6 tra sezioni e comprensori AVIS nei
comuni de monti Lepini. Nel 1963 chiede l’aspettativa
come medico condotto e ufficiale sanitario per trasferirsi ad Aprilia . ad Aprilia è stato medico sportivo. Il
dottor Squarcia ricorda il suo arrivo in città in un’occasione particolare: «Arrivai ad Aprilia il 3 giugno 1963
e suonavano le campane a morto per papa di Giovanni
XXIII, mentre scaricavamo i bagagli in piazza Marconi, avevo deciso di abitare ed dove avevo lo studio».
In quella zona mantenne il suo studio in affitto, prima
di acquistare una casa, e avviò la sua carriera di medico
di famiglia. «Dopo tre anni ho lasciato piazza Marconi,
era il 1966, e mi sono trasferito nello studio di via Giovanni XXIII dove rimasi fino all’anno prima della pensione (dal 1992 in pensione ). Ho esercitato un anno
presso lo studio del dottor Sabatino D’Ambroso». In
quegli anni il tetto massimo di iscritti era libero e il dottor Squarcia superò quota 3.000 “mutuati”. Poi le varie
riforme ridimensionarono il tetto massimo a 1.800. Il
decano dei medici ricorda inoltre come la professione
fosse molto diverso da oggi. Le persone sapevano dove
abitasse e spesso, anche di sabato e domenica, si presentavano per chiedere informazioni o addirittura delle
visite. I presidi sanitari erano certamente inferiori e i
pazienti facevano affidamento innanzitutto sui medici
di famiglia. Proprio un aneddoto che ci racconta Piero
Eugenio Squarcia è indicativo di quello stato di cose:
«Mi ricordo che un Natale mi chiamarono - racconta
Squarcia -, stavamo festeggiando ed ho lasciato tutti gli
invitati per andare a vedere cosa fosse successo. Era
venuto un ragazzo, che mi chiese di andare dal padre
che era in fin di vita, anche se non era mio paziente.
Ovviamente andai. Mi accompagnò il dottor Carlo
Pietropaoli che era uno dei miei ospiti ». Una pagina
importante vene scritta quando venne creata l’Avis di
Aprilia. Il ricordo che ci fa il dottor Squarcia, nonostante oltre mezzo secolo sia passato è molto importante: «Fondammo l’Avis il 12 dicembre 1964, era un
sabato ed eravamo una ventina. Il testimone fu don
Bruno Maran». La prima sede fu in via dei Garofani,
presso la “Clinica Sirri”, che in seguito si è trasferita
in via delle Palme, oggi conosciuta con il nome “Casa
di Cura Città di Aprilia, sempre di proprietà della
Famiglia Sirri. L’incontro avvenne nella sala conferenze della parrocchia di San Michele Arcangelo. Tra i
fondatori il dottor Squarcia ricorda: Franco Vannoli,
Mattia Cristiano, Giovanni Sirri, un certo Adamo.
«Sono passati 52 anni - ricorda Squarcia - venne il presidente provinciale il professor Tasciotti». È stato
rieletto presidente per circa 10 anni, presidente dell’Avis di Latina. È stato presidente provinciale e consigliere regionale dell’ AVIS Lazio. Nel 1966 è commissario straordinario per il risanamento economico e riorganizzativo dell’AVIS di Roma. È stato insignito di
medaglia d’oro per aver superato i 50 donazioni di sangue. Nel 1980 trasforma l’AVIS di Aprilia da centro di
raccolta a centro trasfusionale. Sebbene qualche data e
qualche nome non sovvenga alla memoria del dottor
Squarcia, il suo ricordo è preciso e trasmette la grande
passione per la medicina e per i pazienti. I tanti anni
passati ad Aprilia gli sono valsi il riconoscimento da
parte dell’Associazione Medica Apriliana, che ha aperto la celebrazione degli 80 anni dalla fondazione di
Aprilia. Sicuramente in questa storia il dottor Squarcia
ha scritto delle pagine importanti, dal lavoro al sociale
con la creazione dell’Avis che ancora oggi da sostegno
ai pazienti che hanno bisogno di sangue.
Foto di Gianfranco Compagno
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L’addio di Obama a Chicago, il pittore Guadagnuolo
lo omaggia con una grande mostra
L’ultimo discorso del Presidente
Obama: “ Abbiamo lasciato
un’America migliore” pronunciando, in vista del futuro degli
Stati Uniti d’America, queste
parole a Chicago la città dalla
quale prese il via la sua vicenda
politica presidenziale con l’ottimismo e la speranza che ha
avviato il cammino al primo Presidente di colore degli Stati Uniti
e così con lo stesso ottimismo ha
chiuso il suo discorso con la fatidica frase “Yes we can!”.
La mostra che omaggia il Presidente degli Stati Uniti Barack
Obama, che lascia dopo otto
anni, la Presidenza americana è
del pittore Francesco Guadagnuolo.
Si tratta dell’annuncio di una
grande mostra itinerante che propone oltre 50 opere di Guadagnuolo dedicate alla Presidenza
Obama, in particolare alla cultura della Pace e della solidarietà,
accompagnate dai versi del poeta
Vito Riviello.
Guadagnuolo, artista di grosso
spessore internazionale, opera
tra Roma, Parigi e New York, da
sempre sensibile alla Pace nel
mondo, un argomento a lui molto
caro, così da essere insignito nel
2010 dal titolo di Ambasciatore
di Pace dell’Universal Peace
Federation – ONG accreditata
con “Special Consultative Status” presso il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) delle
Nazioni Unite, dandone sempre
dimostrazione nel sostenerla
attraverso le sue opere tra cui
l’opera “Il Debito Estero”- verso
una nuova solidarietà, esposta
permanentemente
nella prestigiosa Sala
dell’Ecosoc al Palazzo dell’ONU di New
York, e “Pace in
Terra Santa” nata da
un incontro con il
Presidente
Yasser
Arafat in Palestina ed
inoltre con la sua cartella alla Pace, dedicata a “San Francesco e i giovani” vuole
sensibilizzare particolarmente le nuove
generazioni, che tutti
auspicano potranno
erigere le basi di un
mondo migliore per
una convivenza pacifica in tutti i credi
religiosi.
Oggi l’artista, che
conosce gli Stati
Uniti per i suoi continui soggiorni, in questa mostra dedicata al
Presidente Obama,
propone una rassegna che descrive la vita americana dopo il tragico 11 Settembre 2001 con
tutte le sue icone e i suoi simboli.
“Sono passati sedici anni da quel
tragico evento che ha portato
guerre, distruzioni e crisi economica - commenta l’artista - spero
che ci sia un cambiamento di
rotta e alla cultura della morte
possa essere sostituita la cultura
della vita. Solo così il genere
umano potrà essere salvato. A
questo, spero che si aggiunga la
cultura per la difesa ambientale
perché è un altro reale pericolo al
quale l’umanità deve porre veri e
seri rimedi”.
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APRILIA - CELEBRATO SANT’ ANTONIO ABATE A CARROCETO
Martedì 17 gennaio. Ha celebrato don Mauro Ceschin che ha benedetto il pane
In prima fila, nella chiesetta di Carroceto, come sempre c’era la signora Vittora Ottaviani, 99 anni il prossimo 14 novembre, nome in onore della vittoria della
prima guerra mondiale. È nata 10 giorni dopo dalla
emanazione del bollettino, appunto della vittoria. La
signora Ottaviani è la vedova di Ignazio Pazienti, a
sua volta figlio di Pietro il grande pioniere venuto ad
Carroceto nel 1925, allora comune di Roma. Erano
presenti anche i nipoti del capostipite, che tra l’altro
sono i proprietari della chiesetta dedicata a Sant’Antonio, in onore di Antonio Pignatelli, ovvero papa
Innocenzo XII, che nel 1692 sostò in occasione del
viaggio da Roma a Nettuno. Come ogni anno il 17
gennaio i fedeli si sono radunati nel piccolo luogo di
culto per rinnovare la tradizione, in occasione della
celebrazione di Sant’Antonio Abate. Nonostante la
giornata freddissima c’è stata una grande celebrazione. La messa è stata officiata da don Mauro Ceschin.
Al termine dopo averlo benedetto è stato distribuito il
cosiddetto pane di Sant’Antonio. Il prossimo appuntamento è fissato per il 13 giugno per la celebrazione
di Sant’Antonio da Padova. La chiesetta di Carroceto
viene aperta due volte l’anno in occasione delle celebrazioni dei santi omonimi.
GFC Foto di Gianfranco Compagno
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Mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, il Comune di Aprilia
capofila del bacino per la partecipazione al bando ministeriale
L’Amministrazione Comunale ha approvato, con deliberazione di Giunta n.
5/2017, la proposta progettuale denominata “Sosteniamo il bacino”, nell’ambito del Programma Sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola
e casa-lavoro. Il progetto è
condiviso con gli altri
Comuni del bacino dei trasporti pubblici Cisterna,
Cori, Lanuvio, Roccamassima, Sermoneta e vede quale
capofila il Comune di Aprilia.
La costituzione del bacino
territoriale ottimale finalizzato alla gestione associata
del servizio di trasporto
pubblico urbano su strada è
stata sottoscritta dai rappresentanti dei Comuni il 5
giugno 2015. Il Programma
sperimentale di mobilità
sostenibile, di cui al decreto
del Ministero dell’Ambiente n. 208 del 20 luglio 2016,
permette al bacino (in un
ambito con una popolazione superiore ai centomila
abitanti) di ottimizzare ulteriormente la realizzanda
rete di trasporto su gomma
andando a promuovere ulteriori interventi finalizzati ad
una maggiore sostenibilità
ambientale della rete di trasporto locale.
Per la partecipazione al
bando relativo al programma sperimentale di mobilità
sostenibile, si propone la
realizzazione di una piattaforma intelligente per i tratti
rispetto delle esigenze di
accessibilità del territorio.
L’obiettivo è quello di sfruttare le opportunità offerte
dalle tecnologie ICT, in particolare la connettività alla
ta e potenziare la comunicazione tra utenti e sistema.
La piattaforma acquisisce
un insieme di informazioni
da più fonti (utenti, centraline di monitoraggio del traf-
casa-scuola e casa-lavoro,
finalizzata ad ottimizzare la
distribuzione della mobilità
sistematica tra le modalità
di trasporto per la riduzione
delle emissioni inquinanti e
dei consumi energetici, nel
rete, la comunicazione tramite social network e il
monitoraggio ambientale
del sistema di trasporto, per
agire direttamente sulla formazione del meccanismo di
interazione domanda-offer-
fico, centraline di monitoraggio ambientale, aziende
di trasporto pubblico, attrattori di mobilità quali scuole
ed aziende). In particolare,
consente agli utenti di inserire direttamente le proprie
esigenze di mobilità attraverso un questionario on
line o tramite un’App facilmente installabile sullo
smartphone, che mette in
relazione gruppi di utenti e
alla quale si può accedere
tramite i social network.
L’utente comunica (volontariamente o automaticamente) la sua posizione e la
sua destinazione abituale o
altre destinazioni nel corso
della giornata attraverso
internet o smartphone. Il
sistema raccoglie le informazioni e le richieste di
tutti gli utenti, le confronta
con le condizioni attuali
della rete di trasporto e con
le posizioni dei veicoli disponibili per servire la
domanda di trasporto di
passeggeri, e le elabora per
calcolare le alternative più
convenienti per i diversi
scopi dello spostamento.
La piattaforma è concepita
secondo un approccio activity-based demand-oriented: le alternative sono elaborate in funzione delle esigenze dell’utenza, con l’obiettivo di ottimizzare l’uso
delle risorse disponibili, ed
in base allo scopo dello spostamento e della sequenza
di attività da svolgere nel
corso della giornata.
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73esimo Anniversario dello Sbarco Alleato,
la giornata commemorativa ad Aprilia e Lanuvio
Hanno avuto luogo il 23 gennaio scorso, tre tappe del circuito celebrativo promosso in
occasione del 73esimo Anniversario dello Sbarco delle
truppe angloamericane sulle
coste del litorale romano
durante la seconda guerra
mondiale.
Le prime cerimonie ufficiali
per commemorare lo Sbarco
Alleato avevano avuto luogo
nella giornata ad Anzio e Nettuno, anche con una rievocazione storica in spiaggia con
partecipazione di mezzi anfibi,
figuranti in divise d’epoca,
veicoli militari e sorvolo di
aerei.
Il primo appuntamento odierno, alla presenza del Prefetto
Vicario di Latina dottor Luigi
Scipioni, delle Autorità civili,
militari e religiose e delle rappresentanze delle Associazioni
Combattentistiche e d’Arma,
si è tenuto presso il monumento “Il Graffio della Vita” in
località Campo di Carne. Qui
il Sindaco Antonio Terra e il
Prefetto Vicario Scipioni
hanno deposto una Corona
d’Alloro in memoria dei Caduti. Quindi il primo cittadino di
Aprilia è intervenuto per un
breve discorso di saluto, incentrato sull’attuale crisi del
Mediterraneo, che causa
migliaia di vittime minorenni,
quale tragedia nella tragedia.
Da ciò alla condivisione della
figura di Angelita di Anzio,
simbolica dei bambini vittime
innocenti di tutte le guerre
mondo.
Alla cerimonia hanno preso
parte i rappresentanti delle
Amministrazioni Comunali di
Aprilia, Anzio, Nettuno, Lanuvio e Ardea. È stata registrata
inoltre la partecipazione dei
soci del Centro Anziani della
borgata e delle scolaresche
della vicina Scuola Primaria
“Lanza”.
Successivamente, il circuito
celebrativo si è trasferito in
località Buon Riposo, presso
Via dei Pontoni, dove il 17 febbraio del 2014 è stato inaugurato un monumento alla
Memoria del Tenente Eric
Fletcher Waters e dei Caduti
dello Sbarco rimasti senza
sepoltura, alla presenza del
signor Roger Waters, musicista
di fama internazionale, e del
veterano di guerra Harry
Shindler, presidente dell’Italy
Stars Association. Lo stesso
Shindler, oggi impossibilitato
a prendere parte alla manifestazione, ha inviato al Sindaco
di Aprilia Antonio Terra una
nota di saluto formulando i
migliori auspici per la buona
riuscita dell’intera giornata
celebrativa. Anche dal Vescovo di Albano, Monsignor Marcello Semeraro, impossibilitato ad intervenire per importanti
impegni pastorali sono giunti i
migliori auspici e affettuosi
saluti a tutta la cittadinanza per
la buona riuscita delle manifestazioni in programma.
Presso il monumento di Via
dei Pontoni il Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha deposto
una Corona d’Alloro, seguita
dall’omaggio floreale del Sindaco di Anzio Luciano Bruschini.
Il terzo ed ultimo appuntamen-
to odierno ha avuto luogo in
Piazza Berlinguer a Lanuvio,
località Campoleone. Presso il
Monumento ai Caduti il Sindaco del Comune castellano
Luigi Galieti, alla presenza
delle Autorità civili, militari,
religiose e delle Associazioni
Combattentistiche e d’Arma,
nonché degli studenti intervenuti, ha deposto una Corona
d’Alloro a chiusura delle celebrazioni odierne. Nel successivo intervento, lo stesso Sindaco di Lanuvio ricordando gli
orrori della seconda guerra
mondiale ha citato Francisco
Goya, laddove sostenne che “il
sonno della ragione genera
mostri”.
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Quasi mezzo secolo di donazioni, l’Avis
celebra i suoi 49 anni di attività ad Aprilia
Si è tenuto presso la sede dell’Avis di Via
Fermi, il tradizionale incontro di inizio anno
dei donatori di sangue, coincidente con il meritorio traguardo del 49esimo Anniversario dell’inaugurazione della Sezione locale dei Volontari di Aprilia.
All’iniziativa hanno preso parte i rappresentanti delle Forze Armate territoriali, delle Associazioni di Protezione Civile e del distretto sanitario. In rappresentanza dell’Amministrazione
Comunale sono intervenuti il Sindaco Antonio
Terra e l’Assessore ai Servizi Sociali Eva Tor-
selli. Di rilievo i dati illustrati nel corso della
manifestazione dal Presidente emerito dell’Avis di Aprilia Aldo Consani, che ha descritto
l’impegno attivo e proficuo dei volontari, tale
da far registrare un aumento delle donazioni di
sangue nel 2016 rispetto agli anni passati e
soprattutto una straordinaria testimonianza di
solidarietà all’indomani del terremoto del centro Italia dello scorso 24 agosto, con circa trecento donazioni nei soli due giorni immediatamente successivi al sisma.Tra i progetti avanzati nel 2017 vi è una nuova campagna di sensibilizzazione per la donazione del plasma.Il
Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha espresso le
proprie congratulazioni a tutti i volontari per
l’impegno dimostrato in quasi mezzo secolo di
attività, ed elogiato gli esiti del progetto
“Donor Blood Sharing” dello scorso luglio, per
il quale il Comune di Aprilia ha stanziato il
contributo di 5000 euro, per un supporto all’informatizzazione del percorso della donazione
del sangue, di un sistema cloud, di un collegamento on line con i medici di base e lo sviluppo
di una App di gestione delle donazioni. Oggi
l’Avis di Aprilia si presenta con una veste più
moderna ed efficiente, dove il riconoscimento
del donatore avviene tramite tesserino magnetico rilasciato dalla stessa Associazione e la
compilazione del questionario di donazione
avviene su touch screen, nel rispetto della privacy, con trasmissione diretta ai medici di base.
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LORO DI NAPOLI AL TEATRO EUROPA
Solidarietà e Poesia per un “Raggio di Sole”
Matrimonio a condizione Familiare di Mario Serpillo
Una serata che sa di pane perché
ricorda le cose semplici e buone
di un tempo, che nutrono e che
fanno bene al corpo e all’anima.
Questa bellissima giornata è
stata realizzata dalla compagnia teatrale di Aprilia LORO
di NAPOLI affiatata e passionale che mette in cima alla lista
dei valori l’attenzione e la cura
per gli altri e che, abituata a far
del bene, ha devoluto l’intero
incasso della serata a Raggio di
Sole.
Raggio di Sole è una radice di
Aprilia, una realtà che, come un
raggio di luce, brilla di sostanza.
È un’associazione nata nel lontano 1987 per volere di un gruppo di genitori di bambini e
ragazzi disabili per offrire loro
una seconda casa dove abitare e
nuove opportunità per crescere.
In questi trent’anni Raggio di
Sole è cresciuta, è diventata
grande. È per tutti noi, cittadini e
professionisti di Aprilia, un’eccellenza etica che ci rende ogni
giorno sempre più orgogliosi e
fieri di questa città. È diventata
con il tempo la casa di tutti noi e
loro, con il tempo, i nostri figli.
Non c’era una sedia vuota l’altra
sera. Un teatro vivo e pulsante
che come un cuore, batteva
forte, vigoroso e unanime. Un’
Aprilia
straordinariamente
bella, quella di domenica sera,
seduta, composta e commossa e
che ha abbracciato, con un
lungo applauso, i ragazzi di
Raggio di Sole, il loro Presidente e tutti coloro che spendono
parte della loro vita per rendere
migliore quella degli altri. Un
applauso lungo, a mani piene
per ringraziarli
dell’impegno profuso in tutti
questi anni.
Una serata perfetta scandita
dalla voce rottadall’emozione
del Presidente di Raggio di Sole
che, con le sue parole piene di
concretezza, prima ringrazia la
compagnia Loro di Napoli e i
presenti, poi desidera condividere con noi e con il sindaco Antonio Terra i progetti futuri da realizzare ancora e insieme: il
“Dopo di noi”. Un progetto che
dovrà farsi reale presto perché i
nostri ragazzi, i figli più fragili
di Aprilia e le loro famiglie, non
devono e non possono aspettare.
Anche il sindaco Antonio Terra
ha espresso la volontà di stringersi al fianco di Raggio di Sole
per raggiungere questo obiettivo
comune. Con le parole di Daniele, il piccolo prodigio della
Compagnia teatrale di Aprilia
Loro di Napoli, è finalmente iniziato lo spettacolo inserito
nell’ambito dell’80esimo della
Città di Aprilia: Matrimonio a
condizione familiare. Una commedia nata dalla penna
sapiente e intelligente di Mario
Serpillo che ha incantato e
fatto divertire tutti. Con questa
commedia Mario Serpillo e la
sua compagnia ci hanno voluto
dire, con semplicità e bellezza,
che far fiorire un sorriso, regalare allegria e leggerezza, è un atto
d’amore e di riconoscenza che si
può condividere e donare. A
parte la bravura di questa compagnia, ormai così evidente a
tutti, quello che si è respirato
domenica, va oltre ed è difficile
da raccontare. Da dietro le quinte si avvertiva l’emozione profonda e contratta di chi sente la
responsabilità di fare bene, non
per se, ma per l’impegno preso.
Ciò che mi ha commossa e che
mi fa pensare che questa compa-
gnia andrebbe ri-battezzata “L’
oro di Aprilia” anziché “Loro di
Napoli”, è tutta in una frase, in
un gesto naturale, spontaneo e
bello come loro: sbirciare da
dietro il palco, come bambini
curiosi e impertinenti per accertarsi che i ragazzi di Raggio di
Sole, i loro ragazzi, per cui tutto
questo è stato realizzato … semplicemente ridessero! È come se
tutta la loro bellezza affiorasse
d’un tratto prepotente e palese
seppur nascosta e celata dalle
luci e dal frastuono. La serata si
è conclusa con le parole scelte e
recitate da un Mario Serpillo
sempre più commosso, tratte dal
libro
ChiccoDesiderioFelice
quasi a voler incorniciare una
serata già di per sé perfetta. Un
applauso forte del pubblico
abbraccia, infine, questa compagnia colorata e divertente che ci
ha insegnato con l’esempio che i
sogni più belli si realizzano
insieme. A nome mio ringrazio
tutta la compagnia per avermi
scelta come Madrina della serata
e di avermi offerto l’opportunità
di vivere un’esperienza tanto
importante.
“Nel momento in cui mette alla
luce un figlio, il compito di ogni
madre è quello di sorridere. E se
non puoi farlo, se non ti va, in
certi negozi non ci vai. A fare la
spesa non ci vai. Te ne stai a
casa. Così se non sorridi, non
dai fastidio a nessuno. Ma io
invece sono entrata nei negozi e
nei parchi. Tra la gente che mi
guardava. E che guardava la
mia bambina tenera e buffa
come una marmotta e che invece
di farmi i complimenti ripeteva
continuamente: “Mi dispiace”.
“Dispiacerti di cosa?” avrei
voluto urlare. Ringraziala piuttosto questa bambina, che mentre la offendi lei ti sorride. Non li
vedi anche tu questi occhi belli
pieni di luce e di stupore che ti
guardano con stupore e non si
accorgono della tua stupidità?”
Cinzia De Angelis
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Con la speranza che un giorno …...
Cari amici lettori, di solito,
quando si legge un articolo, si
traggono informazioni interessanti che stimolano la nostra
immaginazione.
Ma quando si guarda una foto
di Salvatore Lonoce
aaahh, quando si guarda una
foto, quella, è in grado di trasmettere qualcosa di diverso, ci
consente di comprendere in
modo più profondo quel
momento.
Cari amici, nelle foto, sia che
catturino un avvenimento o
ritraggano un concittadino
conosciuto, contengono, in sé,
una storia affascinante in grado
di arricchire la nostra conoscenza e raccontarci qualcosa
di Aprilia.
Non mi riferisco di certo a quegli scatti banali con i nostri personaggi in posa o ai numerosi
selfie, incapaci di sorprendere o
di raccontare l’evento, l’autentico momento.
Cari amici, parlo di fotografie
vere, quelle che colgono noi, i
nostri concittadini in quell’attimo irripetibile in grado di
suscitare riflessioni e di raccontare quell’esperienza nella sua
cruda bellezza e, talvolta, nella
sua
dolorosa
realtà.
Foto rare a vedersi ma che raccontano la nostra storia moderna, storia che, si rinnova continuamente.
Allora sì che ci accorgeremo
che attraverso la fotografia possiamo cogliere la vita apriliana,
in un pensiero o in un sentimento; un omaggio alla memoria di tanti apriliani ed apriliane
che hanno sofferto o gioito in
quell’attimo catturato dallo
scatto ed in grado di parlare al
nostro animo e di narrare la
nostra storia cittadina carica di
emozioni.
Foto in cui possiamo lasciar
fluire, senza limiti nè timori, i
nostri desideri e le nostre aspettative, consentendoci di giocare
e riconciliarci con il tempo e
nutrire ogni singolo istante
della nostra vita di quella forza
e intensità che ci stimola ad
andare avanti, sempre e comunque.
Foto, Radicate nella nostra
città, che bussano impetuosamente nei ricordi dell’infanzia,
senza che nessun maestro o
genitore ci abbia insegnato a
farlo. Momenti magici che
hanno segnato gli anni di Aprilia, talvolta, a conservarne
qualche fuggevole lampo di
quel ricordo che ha preso il
sopravvento e che ci lascia sorgere un sorriso malinconico e
disincantato, nella cosiddetta
età della maturità, che può
diventare sempre più amara
oppure può solamente lasciar
emergere la consapevolezza di
quella fervente immaginazione
che nutrivamo anni fa, probabilmente
eccessiva.
Ma se, cari amici, un giorno ci
capitasse di vedere queste foto
senza aver più alcun sogno?!
Guardarle e non nutrire più
alcuna aspettativa?!
La fine dei nostri sogni, sarebbe l’anticamera dell’oscura
palude di ripetitive azioni cittadine senza orizzonti che non
vanno oltre il pasto serale,
mentre con lo sguardo distratto
dallo schermo televisivo, siamo
pronti a ricominciare un altro
giorno uguale.
Cari amici, non si può vivere ad
Aprilia senza sogni anche
quando il nostro sguardo si
appanna e ci trascina senza
gioia sotto il grigiore di un’apparente tranquillità cittadina.
Ma si sa.
Questa è storia vecchia.
Amiamo complicarci la vita,
fingere di essere quello che
nemmeno lontanamente siamo.
Trasmettiamo un’immagine di
noi completamente differente
da ciò che realmente sentiamo.
E
per
quale
ragione?!
Cari amici, la risposta è lapalissiana, in un’Aprilia ipocrita,
per ottenere dei vantaggi, o più
semplicemente per permettere
che la nostra vita possa scorrere
in modo agevole, senza scossoni e colpi di scena di qualsiasi
genere,
bisogna
fingere.
E già da quando siamo bambini
che ce lo insegnano a farlo. O
meglio.
Ci dicono che mentire è “peccato“, ma se dici quello che
pensi realmente e non è conforme a quel pensiero unico cittadino che ha caratterizzato qualsiasi nostra epoca storica, ti
lanciano dei messaggi per nulla
velati volti a farti chiudere
velocemente la bocca o ad
edulcorare ciò che in molti casi
dovrebbe essere sbattuto in faccia senza esitazione.
Cari amici lettori è sempre stato
così.
E la sorte di noi apriliani di
vivere veramente, con la speranza che un giorno qualcosa
possa cambiare.
Cari amici in città, si legge, si
medita e poi ci si rassegna per
quieto vivere a seguire l’andazzo generale.
In fondo l’apriliano cerca la
tranquillità e pensa che adeguandosi al comportamento
altrui tutto andrà benissimo,
salvo poi ritrovarsi in punto di
morte in un disorientamento
tormentato sulla propria stupida e insignificante vita.
Cari amici, inutile cercare di
girarci intorno.
L’apriliano che non è ipocrita
sarà costretto ad affrontare
un’esistenza cittadina non priva
di asperità e ostacoli.
Spesso quell’apriliano è destinato
alla
solitudine.
Perchè l’apriliano non ipocrita
è pericoloso, meglio allontanarlo e seguitare a vivere nella
beata tranquillità di una vita
uguale a quella degli altri.
direttore Bruno Jorillo
Per ascoltarla vai su www.radiolaziosud.it - www.giornaledellazio.it - guidadiaprilia.it
Ascolta la radio anche dal tuo Smartphone/Tablet.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
pagina 31
Astrologia Umanistica Evolutiva:
I TRANSITI ASTROLOGICI: come si muovono le energie nel nostro mondo collettivo ed individuale..?
Il Giardino dei Cristalli
associazione culturale di
discipline umanistiche
tel. 3477329631 –
[email protected]
siamo su Facebook
[email protected]
3477329631
di Laura Bendoni
Ciao a tutti!!! Oggi andiamo a
vedere cosa dice questo cielo a
tutti noi.. vi ricordo sempre di
considerare il motivo fondamentale per cui l’Astrologia diventa
una delle discipline di indubbio
valore nel percorso della vita
umana e quindi collettiva ed
individuale.. la sua simbologia
che racchiude ogni verità attraverso gli archetipi tanto cari a
Jung menzionati anche nel suo
libro “l’uomo e i suoi simboli”..
il cielo quindi.. non è lontano da
noi e noi non lo siamo dal cielo..
ogni corpo influenza l’altro, è
per questo che si chiama “Universo”.. perché tutto e tutti esistiamo e coesistiamo in questa
grande “zuppa cosmica”..!!! ed
ora vi parlerò degli attuali
transiti e di come si muoveranno
le energie dentro ed intorno a
noi..
Intanto debbo considerare un
transito estremamente importante con un “anello di sosta”
alquanto lungo: venere in ariete; questo pianeta che parla di
espressione, di apertura, di
amore e per questo è preposto a
due funzioni importanti: essere
creativi e regalarsi la vita e l’altro punto quello di amare, innamorarsi e condividere… questo
transito sarà attivo dalla fine di
gennaio fino a giugno.. cinque
mesi!!! Un tempo breve ma
significativo per comprendere
cosa desideriamo per noi.. o
forse è meglio dire: come desideriamo vivere la nostra vita..
oppure se la vita che viviamo è
proprio quella autentica per noi
stessi.. o cosa ci manca per essere contenti e sentirci appagati
nel nostro percorso che si riferisce sia alla nostra realtà di vita
personale che al nostro sistema
affettivo e sentimentale.. ai
nostri rapporti..
A breve anche Marte farà la sua
apparizione accompagnando
Venere nel suo “lavoro nella
nostra realtà umana”.. quindi se
Venere si riferisce al sentire..
all’ascolto.. alle sensazioni che
poi diventano desideri da realizzare ma senza una spinta rimarrebbero dentro di noi perché l’energia di Venere è Yin quindi
ricettiva.. ecco che con la presenza di Marte in congiunzione
a Venere, lo stimolo sarà molto
forte perché Marte attiva l’energia Yang e quindi crea reattività
ed azione… perfetto no..?? ma
poi.. presente nello stesso segno,
ariete.. c’è anche un altro pianeta che spinge inevitabilmente a
cambiare certi parametri mentali destrutturando ciò che non è
nostro, che non ci rappresenta,
per sostituire i vecchi modelli
con qualcosa che davvero parla
di autenticità.. di originalità.. e
quindi ci troviamo davanti ad un
cielo che ci stimola a “cambiare
un paradigma”.. ovvero un
modello di vita riportando l’attenzione su noi stessi, sulle
nostre esigenze, sui nostri desideri ma soprattutto sull’ascolto
certo di certi desideri che nor-
malmente nascondiamo in noi
“perché è meglio”.. e perché se
li ascoltassimo il prezzo da
pagare sarebbe proprio quello
di “cambiare”..
Ora, al di là di tutto questo
“sistema” che ci vedrà impegnati almeno nella possibilità di
poter considerare o anche sperare nell’attivazione di un cambiamento per poter realizzare
una vita più “giusta e buona”
per noi, ovvero, centrata più sul
piacere di vivere veramente fino
in fondo la nostra vita personale, c’è da dire che questi tre pianeti riceveranno dei forti stimoli
sia da Giove che da Plutone in
quanto gli aspetti che si stanno
formando saranno molto dinamici, o se volete.. forti, impegnativi.. le quadrature e le opposizioni infatti, ci raccontano che il
lavoro da svolgere richiederà un
investimento di energie non
indifferenti.. Plutone aumenterà
per così dire.. “il tono” energetico di Urano e insieme sosterranno l’esigenza di trasformare,
cambiare, lasciar andare il passato per aprire il proprio cuore
al tempo presente.. Plutone in
capricorno ci sta chiedendo da
molto tempo di andare oltre le
regole degli altri per rispettare
le proprie esigenze personali..
Urano rappresenta la libertà
dell’essere.. mentre Giove spingerà abbondantemente affinché
tutto questo sia possibile, pertanto ciò che non è giusto, vero,
centrato per la nostra persona,
sarà evidenziato e manifesto,
sebbene ognuno di noi potrà
decidere cosa fare o non fare..
non saranno certo i transiti
astrologici a limitare il nostro
“libero arbitrio” ma certamente
quei transiti ci indicheranno la
via da intraprendere se vorremo
vedere.. Come potremo avvertire tutto questo..?? beh.. di
momenti critici ne viviamo già
tanti.. di insoddisfazioni ne stiamo incontrando tante.. quindi
Impararsuonando all’Ex Mattatoio,
al via i corsi di percussione e di armonica
Via Cattaneo 2, Aprilia
All’ExMattatoio di Aprilia
partono i nuovi corsi di Impararsuonando, il laboratorio
musicale dell’associazione
Arci La Freccia. A partire da
febbraio inizieranno i corsi di
percussione tenuti dal maestro
Salvatore Summa, quattro
mesi di lezioni dove verranno
illustrati i ritmi della cultura
afro cubana (congas, bongo,
maracas, guiro), l’approccio ai
ritmi della musica popolare, i
ritmi della tecnica del tamburello, della tammorra, lo studio
del cajòn nel flamenco. Corsi
base e avanzati che si svolgeranno ogni martedì fino a giugno.
Inoltre dal 7 febbraio comincerà il workshop di armonica a
bocca, una novità introdotta
nel 2016 che ha subito destato
particolare interesse. Il corso
base - tenuto da Andrea Ienco
- è diviso in due moduli: uno a
febbraio e l’altro a marzo, ciascuno di quattro lezioni che si
svolgeranno ogni martedì dalle
18.30 alle 20.30. E ogni modulo verrà concluso con un laboratorio di musica d’insieme,
con altri musicisti e allievi dei
laboratori di Impararsuonando.
Durante le lezioni saranno dati
alcuni cenni storici sull’armonica, si cercherà di far comprendere il corretto impiego e
l’utilizzo delle mani, la respirazione diaframmatica e della
bocca. E particolare attenzione
sarà data all’utilizzo dello strumento nel blues, dalle prime
tecniche per affrontare il blues
per arrivare all’armonica elettrica, senza però trascurare gli
altri contesti musicali.
Altre due novità che vanno ad
arricchire l’offerta del laboratorio musicale dell’associazione, laboratorio diretto da
Angelo Capozzi che può già
contare su corsi di chitarra,
basso, batteria, ukulele e didattica strumentale.
Per maggiori informazioni si
perché appesantire il bagaglio
già tanto scomodo da portare
sulle spalle..?? però il senso di
insoddisfazione, di disagio, di
inquietudine potrebbe farsi sentire per avvertirci che possiamo
cambiare rotta se lo vogliamo
veramente!! Che non possiamo
più sottovalutare l’esigenza del
“buon vivere” piuttosto che
“vivere per lavorare, per lottare,
per sopportare”.. il cielo ci chiede di “risvegliarci alla vita”,
Giove in bilancia parla di creatività, di arte.. e per quanto mi
riguarda questi due elementi
danno vita ad un’unica parola
che spesso nominiamo ma forse
altrettanto spesso ne sottovalutiamo l’importanza eccezionale
che la informa: AMORE..! A
questo punto il cielo ci sta chiedendo di “Vivere con Amore la
nostra Vita”.. di tornare a gioire
solo per il fatto di esserci senza
sentire il peso eccessivo della
responsabilità del vivere.. mentre dovremo prenderci la responsabilità di vivere bene!! Di non
rimanere più con gli occhi puntati sulla perdita, sul fallimento,
sulla paura.. sulla PAURA si!!
Perché se continuiamo ad avere
paura non andremo da nessuna
parte, subiremo gli effetti non
dei transiti planetari ma della
paura stessa che incontriamo
tutti i giorni nella nostra vita
sotto forma di “impossibilità, di
limiti, di disagi, di condizioni da
subire, di eccessi di responsabilità”.. e potremmo continuare..!!! Ma Noi.. si Noi!!! Dove
stiamo..? sentiamo di avere il
nostro posto nella vita..? la possiamo riconoscere l’esclusività
di quello spazio che ci permette
di “Sentirci Liberi”..?? se le
risposte fossero tutte negative e
invece di esclamare con un sorriso “Si” fosse un “No”… allora vorrà dire che quei pianeti
hanno proprio ragione.. il loro
input verso il cambiamento è
può scrivere a [email protected] oppure chiamare il
3396400252.
https://www.facebook.com/i
mpararsuonando/?fref=ts
Facebook
ExMattatoio:
proprio quello giusto per noi..
per non subire le nostre paure e
rispettarci nei nostri bisogni
personali, esattamente come
vuole Marte che parla di
“autoaffermazione e autostima”
ed esattamene come vuole Venere che parla di “amore personale e creatività”..!!
Possiamo fare qualcosa per tornare a sorridere davvero.. per
tornare a volare nel nostro cielo
.. e chi se ne importa se ancora
si parla di crisi.. e sapete perché..???? perché la parola
“CRISI” significa “PASSAGGIO” e allora non dobbiamo
temerla né subirla perché questo
equivale ad abbassare la testa
verso un destino che non ci rappresenta perché privo di libertà..
mentre Urano parla di “RIVOLUZIONE COSCIENZIALE”
ma come possiamo rivoluzionare la nostra Coscienza..?? semplicemente andando oltre le
apparenze… in questo gioco
Nettuno ha un compito importante e nel suo “lento muoversi”
lassù nel cielo, transitando nel
segno dei pesci, ci sta dicendo
che dobbiamo semplicemente risvegliarci dal lungo letargo causato proprio dalla paura di
esserci nella vita.. da quella sensazione che non vorremmo sentire né ascoltare ma che ci arriva
da chissà quale fonte e che ci
rende passivi nei confronti della
Vita che invece ci chiama a Vivere secondo ciò che sentiamo giusto per noi.. è faticoso cambiare
un sistema, un modello.. lo so!!!
Ma è questo che dobbiamo fare
ora .. non lo dico io.. lo dice il
Cielo..!
http://facebook.com/lafreccia.arci?fref=ts
Twitter: twitter.com/exmatta
https://www.instagram.com/
exmatta/
Sito: exmattatoio.it
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 32
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
METTICI il CUORE
Spazio di riflessione sulle PROFESSIONI di AIUTO
Morena d’Eramo Responsabile Risorse Umane
“Le cose belle arrivano così, come farfalle su una mano. Ti volano vicine e poi si posano su di te.”
ChiccoDesiderioFelice
di Cinzia De Angelis
Tra i cantieri e i palazzi che si alzano, le impalcature
e l’odore di calce si aggira una ragazza. Ha gli occhi
neri e i capelli biondi che escono, quasi furtivi, dal
caschetto di protezione. È capitata lì per caso. Si guarda attorno spaesata con l’aria di chi è uscita da poco
dai banchi di scuola e non conosce niente di questo
mondo. Troppo nuovo per lei. Un posto di uomini
costruito dagli uomini.
Loro
la guardano. E lei si sente più piccola di quello che è.
Abbassa gli occhi e cammina guardandosi i piedi cercando di immagazzinare tutte le informazioni possibili. Una ad una perché sa, che in un ambiente di maschi
che la tollerano a malapena, dovrà imparare alla svelta, prima che qualcuno, più scaltro di lei, le farà uno
sgambetto solo per il gusto di vederla cadere a terra.
La competizione nel mondo del lavoro c’è, anche
quella scorretta, purtroppo, quella vile che non viene
alla luce con coraggio. Lei, di fronte a una competizione sana e professionale, dove il confronto è leale sa
come comportarsi e reagire. L’altra no, non la conosce
ancora. È troppo giovane e inesperta e, soprattutto,
non vuole imparare questo nuovo modo di stare al
mondo. A casa sua le hanno insegnato che il rispetto
per gli altri è la prima forma di amore per il prossimo, che si può crescere senza danneggiare gli altri,
che i limiti sono sfide che solo i più coraggiosi raccolgono e, soprattutto, che la luce del talento che brilla
negli altri va protetta e non spenta perché è preziosa
per tutta una comunità.
Non
può
dimenticarlo proprio ora che è arrivato il momento di
mettere in pratica i valori con cui è cresciuta e che la
fanno sentire in pace anche in un contesto ostile in cui
in pochi si fidano di lei, solo perché è una donna. Una
donna che ha l’arduo compito di organizzare il lavoro
degli uomini, di correggerli, se necessario, e di tirar
fuori da ognuno il meglio che sapranno dare.
È dura, si è dura smontare un pregiudizio, ridurlo nei
minimi termini. Come una macchia non viene via
facilmente neppure se sai come trattarla. E poi un
giorno accade. Si accorge, quasi per caso, che non
tiene più gli occhi bassi, che invece di guardarsi i
piedi osserva gli altri dalla stessa altezza, alla pari, che
non teme di cadere perché sa come rialzarsi, senza più
sentirsi goffa e inadatta. È cresciuta Morena e ha scoperto un’altra parte di sé: quella forte e determinata.
Quella che non teme il giudizio, che sa difendere le
idee e i diritti degli altri soprattutto quando è difficile
e scomodo anche per se stessa. L’ingiustizia è un boc-
cone amaro che proprio non sa ingoiare. È come l’influenza. Si presenta puntuale ad ogni stagione e ogni
anno bisogna combatterla. E lei lo fa. Caparbia come
un medico in corsia. Morena ci mette il cuore e l’anima nel suo lavoro. La sua carriera è iniziata in salita.
Ha dovuto dimostrare di valere quando anche lei era
così giovane da dubitarne. Ha difeso il suo lavoro con
i denti perché ha creduto che in quel posto avrebbe
avuto la possibilità di crescere e imparare molto.
Curiosità e tenacia. Impegno e determinazione come
un’atleta instancabile. E ce l’ha fatta. Ma non da sola.
Non del tutto. Dietro agli obiettivi raggiunti di una
persona c’è sempre qualcuno che in lei crede, che non
si lascia spaventare dalla luce abbagliante che emana
per timore che possa oscurarlo. Di solito sono persone
apparentemente perse sullo sfondo e che si scorgono
a malapena. Sono le persone migliori. Le riconosci
perché vedono meglio e prima le strade praticabili e i
capitani esperti e leali con cui attraversarle e, qualche volta, costruirle. Chi ha fatto questo è colui che da
un colloquio di lavoro ha intravisto in lei qualcosa che
lei stessa ancora non conosceva. Un uomo che le ha
dato le chiavi in mano della sua auto migliore quando
lei, così piccola ed inesperta, credeva che non avrebbe
saputo guidare mai. E ora me la immagino: seduta dietro ad una scrivania con i piedi rivolti in cantiere mentre ricorda l’odore acre della calce e un palazzo in procinto di venire su; quando aveva paura di non farcela
ma aveva tanto fiato in corpo da andare fino in fondo.
Il peggior male che possiamo farci è quello di trattare
l’aquila che sonnecchia dentro di noi come se fosse
un pollo e lasciarla vivere per sempre in un angusto
pollaio quando invece con le sue ali possenti potrebbe
sorvolare i cieli migliori. Crescere, in fondo, vuol dire
semplicemente trovare il nostro posto nel mondo
senza lasciarci tentare da quello più comodo.
“Il patto dei re”, o sulla vulnerabilità della
forza e sulla solitudine dell'amore
Oltre le sponde del fiume Jakau, la contea di Guponaur risorge sotto il giorno del solstizio e
sul palcoscenico di Spazio 47 per il Gruppo Ulam cala il sipario di una nuova alba
“Come può essere felice la vita
di un corvo nero?” - e la domanda di Elbereth è il refrain di un
eterno quesito sulla vita-e-lamorte del corvo e sulla sua natura di uccello dionisiaco perché è
su di essa che ella misura tutto il
peso di un'inconciliabile estraneità con il mondo �borghese�
dei canarini di città. Discendente
naturale del Male, figliastra
adottiva del Bene, nelle vene di
Elbereth ribolle il fiume impetuoso di un sangue meticcio che
non sa di sé e ripudia la definizione precisa in nome del prepotente sentimento della libertà, e
non solo libertà ma anche emancipazione da tutto ciò che tenta
di soffocarla entro le mura severe di una logica estranei ai moti
del cuore. Ma la sua è la natura
non addomesticabile di una piccola Erinni dei boschi e, nel suo
spirito silvano, l'eresia di un
amore proibito rinnova l'eterno
scontro tra le due Forze che da
sempre si contendono il Mondo
(e il Male e il Bene), mentre il
ruggito di una donna tradita (la
madre) affievolisce nella tenerezza del sentimento amoroso
(del padre). La sua anima è doppia, il cuore diviso fra la pulsione mortale alla distruzione e
quella divino alla redenzione ed
è pur sempre l'eterna vicenda di
eros e thanatòs rivissuta nei
panni di una giovane strega, per
metà figlia di Morgana e per
metà di Ayon, il re dell'Amore
sul regno di Guponaur. Eppure,
per virtù di sottrazione (o per
vizio di forma), l'amore non
basta perché un popolo possa
dirsi felice ed è chiamato a fare
il proprio ingresso sulla scena un
secondo sovrano, Amlach, che è
il re della Forza e della sua fragilità. Ma al tempo delle continue
guerre fra i due re, bussa alla
porta del regno la schiera di
Galador, messaggero delle tenebre, ad annunciare la venuta del
Demone della sofferenza in
rivolta e della sua militanza
dolorosa, perché la guerra porta
sempre con sé dolore e la pace è
solo l'eccezione che conferma la
regola. Sotto l'egida della promessa di nozze venture, la Forza
accondiscende all'Amore la
mano del suo unicogenito Auron
nelle grazie della gentile Ginevra, Auron che è amante di Elbereth e da lei riamato ma che non
può piegare la fierezza del suo
sangue alle voluttà di un sangue
ribelle e a cui non resta se non
praticare la straordinaria arte
della disobbedienza perché la
giovinezza non conosce Ragion
di Stato che tenga e sottoscrivere
un patto non sempre significa
preservare la felicità dei due
contraenti. Ben oltre le rive della
favolistica norrenica, la messinscena di un'araldica chanson de
geste in un imprecisato tempo
medioevale, dalla volta in cui la
Natura venne spazzata via dalla
mano violenta della Civiltà e
all'Uomo non restò che pagare in
eterno il necessario tributo di
sangue al suon di tromba della
sconfitta. Bene-Male, CieloTerra, Oscurità-Luce, UomoNatura, Nòmos-Physis, ForzaAmore e chi più ne ha più ne
metta perché quello di Sara
Ciniglio e Stefano Romani non è
solo un dramma sulla diatriba
degli opposti ma, ancor di più,
sull'impossibilità di ripensarli
l'uno all'altro estraneo e, ancora,
è solo nel tentativo di misurare il
limite fin dove possono spingersi l'odio e l'amore che l'inconciliabilità fra i due poli subisce il
contraccolpo di un'irresistibile
attrazione. La dicotomia delle
differenze finisce per rovesciarne terribilmente le sorti e quando l'amore diventa il campo di
battaglia è Tolkien che parla per
bocca di Shakespeare.
“Come può essere felice la vita
di un corvo nero?” - e la domanda di Elbereth è la prepotente
richiesta di felicità nella sua
impossibilità di compiersi “poiché – risponde Galador – non c'è
posto che la sua felicità possa
abitare”.
Veronica Lombardi
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
pagina 33
È il titolo del prezioso volume del professor Claudio Paradiso edito da Novecento di Massimiliano Vittori
“INEDITI ASPETTI MUSICALI DEL VENTENNIO”
Un catalogo ed una mostra dedicati alle musiche della Battaglia del Grano e a quelle per le Città di Fondazione
Durante il regime fascista Aprilia ricevette tre dediche musicali, ponendosi come la terza città in Italia dopo Littoria e Sabaudia
di Veronica Alessandrini
Un volume interamente dedicato a due aspetti musicologici
legati al nostro Paese, mai
affrontati fino ad ora, che ha
visto la luce dopo ben 8 anni di
ricerche. Si tratta di “Inediti
aspetti musicali del Ventennio”,
incentrato sulle musiche composte per la Battaglia del grano
(anni 1925-1935) e quelle dedicate alle Città di fondazione ita-
intersecate tra loro perché la
Battaglia del Grano si è svolta
su territori che in parte erano
coltivabili e in parte paludosi.
Su questi ultimi sono state
costruite le Città di Fondazione,
attorno alle quali poi si svolgevano le operazioni agrarie. Tutte
queste Città hanno avuto delle
dediche musicali». Alla mostra
sono stati esposti anche alcuni
pannelli dedicati alla città di
Aprilia, che vanta diverse dedi-
Claudio Paradiso, Massimiliano Drisaldi, Gianfranco
Compagno, Maria Gabriella, Mazzola, Roberta Sciarretta,
Massimiliano Vittori, e Adriano Mazzola
liane (anni Trenta). A realizzarlo, con il patrocinio della provincia di Latina e della Regione
Lazio (che ha anche contribuito
al progetto), il professor Claudio Paradiso, ideatore del
Dizionario della Musica in Italia
(di cui è anche Presidente) e
della grande Biblioteca di Latina che raccoglie gli archivi dei
musicisti italiani. Egli è un
affermato flautista e musicista
con un curriculum vitae d’eccellenza. Sabato 14 gennaio 2017 è
stata inaugurata, presso lo spazio COMEL di Latina, galleria
privata della Famiglia Mazzola, una mostra tematica realizzata da DMI in collaborazione con
la casa editrice Novecento di
Massimiliano Vittori, la prima
mostra mai realizzata sulle
tematiche affrontate nel libro,
con documenti, autografi, dischi
e partiture originali. Ospiti apriliani invitati all’inaugurazione:
l’incisore Massimiliano Drisaldi, vincitore della prima edizione del “Premio COMEL Vanna
Migliorin” organizzato dai proprietari della galleria, ed il giornalista Gianfranco Compagno.
«Le tematiche della mostra- ci
ha spiegato il professor Paradiso- sono La Battaglia del Grano
e Le Città di Fondazione. Sono
che musicali. Ne abbiamo parlato col professor Paradiso:
«Durante il Ventennio Aprilia
ricevette
tre
dediche
musicali, ponendosi come la
terza città in Italia dopo Littoria
e Sabaudia. Il brano sicuramente più importante è il breve
poema
sinfonico
“Aprilia” (1937) di Ezio Carabella,
importante compositore e suocero di Marcello Mastroianni,
la cui prima esecuzione si tenne
a Roma nel Teatro Adriano il 21
marzo del 1937 sotto la direzione di Bernardino Molinari
(1880-1952). Nel poema, Aprilia viene definita “fiore sbocciato dall’Agro redento. Da segnalare
anche
la
Marcia
sinfonica Aprilia composta per
banda dal compositore Giovanni Orsomando, negli anni Trenta residente a Littoria insieme
alla famiglia nella quale era presente
anche
la
figlia
Nicoletta che diventerà una
delle più note presentatrici
della televisione pubblica.
Anche nel dopoguerra giunge-
ranno delle dediche ad Aprilia:
quella di Luigi Ingo “Aprilia
Marcia brillante” e recentemente (2007) quella di Antonino Conti e Domenico Guida
“Aprilia Gran Marcia Sinfonica”,
entrambe
per
banda. Bisogna infine aggiungere che vi sono molte canzoni nei
cui testi viene citata Aprilia, sia
prima che dopo la fondazio-
ne. Ultima in ordine di tempo
quella composta dal ex deputato
pontino Rodolfo Carelli, “Sono
trentatré le stelle che ha”, ove
protagonisti sono la Provincia di
Latina e i suoi trentatre comuni». La mostra, con ingresso
gratuito, sarà visitabile fino al
prossimo sabato 28 gennaio.
Info: www.spaziocomel.it.
Foto di Gianfranco Compagno
«BREVE POEMA SINFONICO» APRILIA
(1937) DI EZIO CARABELLA
Descrive in musica la seguente lirica recitata il giorno dalla
fondazione della città di Aprilia il 25 aprile del 1936.
Aprilia! Fiore sbocciato dall’Agro redento - Al soffio operoso dell’Italia novella! - Dal tuo campanile scenda la
pace di Cristo: - dalla tua torre l’appello alle armi, se la
Patria comandi! - Il canto della gioventù fascista allieti le
tue vie! - L’ombra dei morti vigili sul tuo quotidiano fervore di vita! - Aprilia! Fiore sbocciato dall’Agro redento
- il Signore Iddio ti protegga!
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 34
LA PSICOLOGA RISPONDE
svolgevo un tempo, forse
potrei tentare di studiare e
aggiornarmi, ma mi costa
troppa fatica. Cosa posso fare
per sentirmi in sintonia con me
stessa e vivermi bene anche
senza lavoro?
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
IL BISOGNO DI
IMPORTANZA
Sono una mamma che per i
figli ha rinunciato al lavoro, o
forse mi hanno costretto ad
abbandonarlo. Quando ero
ragazza lavoravo come segretaria in una azienda, tutto mi
piaceva di quel lavoro, ma,
poi, mio marito mi ha convinto
a lasciarlo. Ho due ragazzi di
15 e 18 anni, adesso loro
hanno i loro interessi ed io mi
sento inutile. Penso con
nostalgia al mio vecchio lavoro, perché mi faceva sentire
importante, utile ed indispensabile. Avevo una mansione di
responsabilità, e tutto passava
attraverso me. Certo, sono
contenta per i miei figli, mi
sono sentita importante ed
indispensabile per loro, ma
ora? Loro sono cresciuti, mio
marito ha il suo lavoro, ed io
mi ritrovo a fare la casalinga e
basta. Ho tentato in alcuni
momenti di riprendere a lavorare, ma mi sento arrugginita,
non ricordo nulla di quello che
FRANCESCA
Avere un ruolo nella società in
cui si vive ci rende soddisfatti
di noi stessi. E’ un bisogno
che, se soddisfatto, crea quello
stato mentale di appartenenza,
di crescita e di contributo.
Rimanere solo nel ruolo di
mamma per tanto tempo, ha
offuscato in lei la consapevolezza della propria individualità, tendendo così ad annullare
i suoi bisogni personali: quelli
di donna. La donna è rimasta
per tanto tempo nell’ombra, e
ora che può riemergere non sa
bene cosa fare. Ricalcare le
orme di quella che è stata un
tempo, lavorativamente parlando, le può solo creare problemi, in quanto è molto cambiata, da allora, quindi bisogna cercare di creare ciò
IL METODO DELLA
“MENTE LIBERA”
Molte persone mi scrivono per
capire se esiste un modo per
sciogliere da soli, e nell’immediato, alcune emozioni disturbanti che appaiono alla mente.
Ci sono persone che dichiarano di avere pensieri fastidiosi
e persistenti nella mente, e che
più cercano di mandarli via
più, questi, aumentano, diventano più forti. Ognuno di noi
vuole liberarsi da tutto ciò che
infastidisce e che blocca il
normale svolgimento della
vita. Le cosiddette fissazioni,
spingono la persona ad estenuanti lavori mentali perché,
esse, possano essere attaccate
e sconfitte. Quanta energia si
consuma per annientarle, eliminarle, fino a quando non se
ne può più e si ricorre a qualche farmaco rilassante che
possa distendere la mente. Ma
se ci fermiamo un attimo a
pensare, quei pensieri fastidiosi, che ci fanno provare ansia,
paura, solitudine, tristezza, e
chi più ne ha più ne metta, non
sono altro che il linguaggio
del nostro inconscio che si
esprime, mentre noi li vogliamo eliminare. Se però non gli
diamo ascolto quel messaggio
emotivo, sia fisico che mentale, persiste fino a diventare
una “malattia”. Cosa fare
allora? Ignorare? Non funziona, anche perché è molto difficile ignorare l’ansia e la
paura, che sicuramente sono
legati ad un ricordo che il
nostro inconscio ci sta facendo
rivivere come ricordo emotivo,
allora? E’ giusto darvi ascolto
ed immergersi nell’emozione.
Per fare questo, ho creato un
metodo: “Esercizio della
Mente Libera”, per aiutare le
tante persone che si affidano
alla mia professionalità
costruita negli anni dalle mie
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
esperienze lavorative in ambito clinico. Le maggiori richieste sono quelle di diminuire
l’ansia e la paura che possono
affliggere all’improvviso una
persona. In quei momenti non
si sa che fare, e l’unica cosa
che si cerca di fare è quella di
sfuggire a quella morsa emotiva. Con il metodo della mente
libera, invece, non serve imparare a sfuggire, a ma è utile
ripetersi il senso del vissuto
che si ste vivendo. Per esempio
se si sta provando paura, da
qualche giorno, o ansia, si
deve cercare un posto appartato, se siete a casa va bene qualunque ambiente nel quale vi
sentite a vostro agio. Sedetevi,
o sdraiatevi, e cominciate a
ripetere, con voce da voi udibile, l’emozione tradotta in
parola. Se è ansia ripetete
ansia, e solo quella parola,
fino a quando vi accorgerete di
non percepirla più. L’esercizio
può durare dieci minuti, un
quarto d’ora o mezz’ora,
dipende da quanto è carica
l’emozione. Se percepite rabbia, ripetete rabbia. Se percepite paura, ripetete paura.
Continuate solo con la parola
associata all’emozione fino a
quando vi sentirete meglio.
Questo metodo sta aiutando
molte persone, soprattutto
coloro che vengono ad allenarsi nella “Palestra della
Mente” che conduco presso il
mio studio. Lì riescono a comprendere meglio la bontà del
metodo e ad usarlo in modo
corretto. Comunque, è sufficiente, per voi che leggete il
mio articolo, fare così come vi
ho descritto sopra per ottenere
buoni miglioramenti. che ora
può fare in linea alle sue
capacità attuali. In primis,
adeguarsi al contesto in cui
vive, cioè alla sua famiglia,
alla società di oggi e al temperamento che ha ora. Immagini
di sentirsi felice per qualcosa
che ha fatto qualche tempo fa e
la riporti con la mente al presente, ne percepisca la sensazione fisica e la fissi nella sua
mente. Con quella sensazione
rimanga in ascolto dei suoi
pensieri e poi, appena avrà
un’altra immagine, si accorgerà che avrà un’altra sensazione di felicità. In questo modo
potrà stabilire il suo senso di
felicità, il suo tipo di felicità,
perché come sappiamo, è
diversa in ognuno di noi. Una
volta fatto questo saprà cosa
fare per soddisfare il suo bisogno di importanza senza dover
necessariamente lavorare.
Scrivi a- Dott.ssa Anna De
Santis ad Aprilia in via
Mozart 50 (di fronte Conforama)
tel. 393.6465283 o
inviare una
e-mail al
seguente indirizzo di posta
elettronica: a1 desantis
@libero.it
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
347.6465458
393.6465283
www.codip.org
e mail:[email protected]
Il coro dell’Istituto Comprensivo “ Giovanni Pascoli “ di Aprilia, sarà
presente a Sanremo nell’ambito dell’iniziativa “Guardami Oltre…!
Il coro dell’Istituto Comprensivo “ Giovanni Pascoli “ di Aprilia, diretto dal Maestro Rita
Nuti, sarà presente a Sanremo
nell’ambito
dell’iniziativa
“Guardami Oltre…!” (Sanremo
per il sociale) una rassegna di
presentazione di progetti artistico-sociali che si realizza ogni
anno a Sanremo durante la settimana del Festival della Canzone
Italiana.
La partenza è prevista il 7 mattina, e rientro il giorno dopo.
L’esibizione in diretta Rai è prevista nella stessa giornata del 7
alle 0re 16.30
Un grande progetto, di valenza
nazionale che inorgoglisce la
città di Aprilia, ed in primo
luogo il Preside dell’Istituto
Giorgio Giusfredi, che commenta l’invito all’iniziativa come
esperienza unica nel suo genere
per gli alunni della scuola, dopo
aver fatto incetta di premi ed
essere arrivato primo al concorso nazionale “ Voci Bianche”.
“Guardami Oltre…!” (Sanremo per il sociale) è una rassegna
di presentazione di progetti artistico-sociali che si realizza ogni
anno a Sanremo durante la settimana del Festival della Canzone
Italiana. Un progetto che nasce
senza alcuna finalità di lucro, ma
esclusivamente dall’impegno
artistico–culturale di Patrizia del
Vasco e Gino Aveta nell’ambito
delle tematiche sociali.
“Guardami Oltre…!” è una
rassegna all’interno della quale
vengono presentati, nel corso dei
cinque giorni del Festival, progetti artistici
Ogni serata viene organizzata in
forma di presentazione/evento
che vede protagonista di volta in
volta un diverso progetto sociale, introdotto e argomentato da
Patrizia del Vasco attraverso la
proiezione di clip, foto, video ed
interviste agli ospiti presenti
chiamati ad illustrare le finalità
del proprio lavoro, con brevi
performance artistiche degli
stessi.
Alle istituzioni ed alle associazioni di tutta Italia presenti alla
manifestazione, si affiancano
anche artisti di chiara fama che
realizzano, a loro volta, progetti
artistici d’impatto e di sostenibilità sociale. Tra loro abbiamo già
avuto come ospiti e sostenitori
dell’iniziativa Gianni Morandi,
Tullio De Piscopo, Peppe Vessicchio, Franco Mussida (PFM),
Adriano Pennino, Vince Tempera. Per l’edizione di quest’anno
abbiamo già ricevuto le adesioni
di Fabrizio Frizzi, Patti Pravo,
Eugenio Finardi, Andrea Mirò,
Giovanni Caccamo, Joseljn, Vittorio De Scalzi (New Trolls),
Maurizio Casagrande.
Le novità più significative dell’edizione 2017( la
terza edizione)
- La realizzazione dell’intera
manifestazione nello spazio
autorevole del Teatro dell’Opera
del Casinò di Sanremo. Un
luogo prestigioso che è stato
protagonista delle prime edizioni del Festival della Canzone
Italiana, preceduto dal Festival
della Canzone Napoletana. Un’
opportunità unica, un’ occasione
ancora maggiore di visibilità per
l’intera manifestazione ed i suoi
protagonisti.
- Il patrocinio del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca che sarà anche
protagonista, in uno dei giorni
della manifestazione, con un
progetto artistico-sociale “La
piazza incantata”, che ha visto
coinvolti tredicimila studenti di
tutte le scuole italiane per un
grande concerto a Piazza del
Plebiscito a Napoli nella primavera del 2016. Un’ iniziativa
promossa e sostenuta in primo
luogo dal Comune di Napoli e,
in particolare, dall’Assessorato
alla Cultura e al Turismo.
- La presentazione di una pubblicazione discografica inedita
realizzata dai protagonisti della
longeva Fiction “UN POSTO AL
SOLE” del Centro di Produzione
RAI di Napoli, il cui ricavato
delle vendite sarà interamente
devoluto alla A.D.M.O. (Associazione Donatori Midollo
Osseo).
- Presentazione di una pubblicazione inedita di libro più vinile
dedicata al Festival della Canzone Napoletana nato proprio al
Teatro dell’Opera del Casinò di
Sanremo nel 1932 e che ha tracciato, poi, la strada a quello che
sarebbe diventato il Festival
della Canzone Italiana.
- Allestimento di una mostra nel
foyer del Teatro del Casinò con
fotografie, partiture ed oggetti
legati al Festival di Napoli ed
alle tradizioni culturali campane, con la presenza di totem dai
quali sarà possibile ascoltare
brani del repertorio classico
napoletano interpretati dai più
grandi artisti del mondo. Un’iniziativa che si realizzerà in collaborazione con l’Archivio Storico della Canzone Napoletana
della RAI.
- Un omaggio dedicato a Claudio Villa in occasione del trentennale della sua scomparsa (7
febbraio 1987), attraverso l’allestimento di uno spazio a lui
riservato all’interno della mostra
del foyer già dedicata al Festival
della Canzone Napoletana che lo
ha visto, tra l’altro, protagonista
in diverse edizioni e vincitore in
quella del 1963.
- La collaborazione con Radio
LDR che si occupa di progetti
esclusivamente legati all’ambito
del sociale con programmi come
“Malattie rare, ma non troppo”
(SLA, distrofia muscolare,
tumori rari), “Ritorno al diritto”
uno studio ed un approfondimento della costituzione italia-
na, fino a programmi di sensibilizzazione su temi come la disabilità e le sue problematiche, i
maltrattamenti verso i più deboli, il bullismo, la violenza sulle
donne, l’uso di droghe, la disoccupazione, l’istruzione, l’evoluzione della società dal punto di
vista antropologico. Radio LDR
sarà, inoltre, presente durante i
cinque giorni della manifestazione con una loro postazione
per le dirette giornaliere sul loro
canale.
- La presenza di varie testate
giornalistiche e reti televisive
della RAI: RAI NEWS con
dirette durante la manifestazione
ed interviste in studio da gennaio 2017; TG1 e le sue rubriche; TG2, TG3, TGR; LINEA
NOTTE; UNO MATTINA;
DOMENICA IN.
Referente Stampa per Aprilia
Dott.ssa Lorella Iaci
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 35
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Anno Nuovo, altre auto a Fuoco, Vandali
all’opera vetri rotti auto in sosta e ….
Il broker Marcello Lo Pinto
Il nuovo anno ad Aprilia è iniziata con tre auto incendiate per
cause tutte da appurare, cause
naturali o dolose…? I vandali
colpiscono le auto in sosta, vetri
rotti….
E se fosse capitato a ognuno di
noi, la copertura assicurativa
sottoscritta ci avrebbe coperto?
La domanda vuole essere un
invito che faccio ai lettori per
soffermarsi sulla propria polizza
Auto. Purtroppo complice la
crisi e un marketing che avvolte
fa troppo leva sul risparmio realizzabile acquistando on line, sta
facendo passare il messaggio
che ogni polizza sia uguale a
l’altra e che conti solo il prezzo.
Quando c’è tanta differenza
bisogna chiedersi perché? Non
mi stancherò mai: occorre leggere il prospetto informativo lo
stesso massimale non è sufficiente per fare un confronto.
Se non si sta attenti possono
esserci delle amare sorprese,
infatti occorre far attenzione se
nel contratto sono presenti delle
esclusioni e sulla presenza del
diritto di rivalsa dell’assicura-
zione sul proprio assicurato.
Invito i lettori a leggere alcune
esclusioni dalla copertura RCA,
estratte dalle condizioni di una
nota compagnia:
- nel caso in cui il veicolo sia
guidato da un conducente in
stato di alterazione psicofisica
per uso di sostanze stupefacenti
o in stato di ebrezza
- se il conducente non è abilitato
alla guida a norma delle disposizioni in vigore;(guida senza
patente…)
- se il conducente, in caso di
sinistro, si dà alla fuga omettendo di prestare soccorso come da
normativa vigente;
- nel caso in cui il conducente, al
momento del sinistro, stia utilizzando un apparecchio radiotelefonico salvo il caso in cui il dispositivo sia adoperato in modalità viva voce o sia dotato di auricolare e che tali funzionalità non
necessitino l’utilizzo delle mani.
- in caso di danni subiti dai terzi
trasportati, se il trasporto non è
effettuato in conformità alle disposizioni (cinture di sicurezza
allacciate ai passeggeri avanti e
dietro) vigenti o alle indicazioni
del libretto di circolazione
- nel caso di veicolo non abilitato alla circolazione per mancata
revisione (ci si può dimenticare,
si pensa alla multa ma in caso
d’incidente?)
Se sul nostro contratto sono presenti tali esclusioni, e si verifica
un incidente in cui abbiamo
torto, l’eventuale risarcimento
liquidato dalla nostra compagnia
ci verrà richiesto indietro, il
conto ad esempio per gravi
lesioni o decesso potrebbe essere molto elevato.
Un buon intermediario dovrebbe
selezionare la copertura RCA
limitando tali rivalse,
Per le garanzie Furto e Incendio,
bisogna dire poi che la maggioranza non contemplano gli atti
vandalici o dolosi che rappresentano una garanzia da acquistare a parte. Cosa vuol dire?
Vuol dire che se la nostra vettura
fosse stata fra quelle bruciate,
non per cause naturali, ma per
atto vandalico e nella nostra
polizza ci fosse solo l’incendio,
l’assicurazione non ci risarcirebbe.
Attenzione esiste anche la beffa,
se l’incendio doloso o meno
fosse avvenuto su suolo privato
chiuso al pubblico (un parcheggio condominiale, per esempio) i
danni a terzi (es. le vetture a
fianco) non sarebbero risarciti
dalla polizza RCA, ma solo da
una garanzia se presente (Ricorso Terzi) che non tutte le polizze
hanno e quando è presente un a
cosa è avere € 50.000 di massimale e un’altra € 200.000 (chi sa
che auto si può avere accanto)
La polizza Assicurative sono
contratti da leggere attentamente, farsi affiancare da un intermediario di fiducia è fondamentale;
LOPINTOBROKER e dotata di
un software che gli permette di
confrontare oltre 30 compagnie
e di verificare le condizioni di
polizza , opera con accordo
migliore possibile; tenendo
conto, inoltre della qualità del
servizio riscontrata in passato, in
caso di sinistro dei propri clienti.
LOPINTOBROKER affianca i
propri clienti anche in tale fase e
se necessario può intervenire
con il supporto di uno studio
legale interno e la collaborazione di Periti Assicurativi e Medici
diretto con selezionata compagnia on line. L’offerta che viene
rilasciata al cliente volutamente
non è la più bassa ma è la
Legali di parte; LE POLIZZE
NON SONO TUTTE UGUALE
E NEANCHE GLI INTERMEDIARI.
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
pagina 37
SOS CRESCITA
EDUCAZIONE FAMIGLIA
SCUOLA
LA MEGLIO GIOVENTU’
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Un fenomeno sempre più in
crescita è il lento ma graduale
andare via dei giovani. È storia
comune ormai, trita e ritrita
come una triste cantilena. Un
ragazzo tiene in mano un curriculum, lo scrive e lo rilegge
per timore di aver dimenticato
qualche informazione o per
verificare se i troppi titoli possono intimorire piuttosto che
interessare. Ha poco più di
venticinque anni. Ha una laurea in tasca, diversi master e
varie pubblicazioni. Proviene
da una Facoltà Italiana e Statale. Si è laureato con buoni voti
e non in fuori corso. È troppo
tempo che spedisce curriculum. Nel frattempo vive a casa
dei suoi anche se ha una ragazza da anni e con lei vorrebbe
costruire una famiglia. Per chi
ha la pancia piena e il futuro
assicurato è un bamboccione.
Neppure si arrabbia più a sentire questa parola. Qualche
volta ci crede anche. I giorni
passano e questo ragazzo
piano piano si arrende. Quei
quattro spiccioli che guadagna
facendo ripetizioni e accompagnando cani a spasso non
bastano neppure per un caffè
con gli amici. Ma lui, come
tanti della sua generazione, li
mette via, i pochi spiccioli, per
pagarsi un altro corso di formazione. Un altro dei tanti
corsi universitari a pagamento
per dimostrare a se stesso che
vale, che prima o poi potrà
mettere in pratica tutto quello
che sta imparando.
Ma nulla. Il presente si dilata
di fronte al vuoto di un futuro
senza un progetto da costruire.
Se soltanto non bastasse, deve
ascoltare le persone che gli
dicono che se non trova lavoro
è perché i giovani non si
accontentano, che se soltanto
fossero meno viziati dei padri,
oggi avrebbero un lavoro. Non
risponde neppure più. Porta a
spasso un altro cane. Raccoglie i suoi bisogni in una busta
di cellophane grigio e si sente
un fallito. Ricorda con dolore e
con nostalgia le notti passate a
studiare sui libri, la soddisfazione di sentirsi il più bravo
del corso, la festa a sorpresa
per la laurea. Il bacio accademico e la corona d’alloro sulla
testa. Immaginava il suo futuro
diverso. Sapeva che avrebbe
dovuto camminare a testa
bassa, sacrificando ancora i
suoi anni per raggiungere il
sogno di poter svolgere la sua
professione. Non ci aveva
affatto pensato che per lui non
c’era proprio un posto qui.
Quando un ragazzo, nel pieno
degli anni e del fervore creativo, inizia a intuire questo, è un
ragazzo a cui abbiamo rubato
un po’ di speranza. Oggi questo ragazzo sta preparando una
valigia. Domani parte. Va in un
paese un po’ troppo lontano
dall’Italia. Hanno letto il suo
curriculum, l’hanno chiamato
dottore stringendogli la mano.
Gli hanno dato una cattedra e
uno stipendio a fine mese. È
felice a metà perché non è una
scelta ma l’unica condizione
possibile. Si rimbocca le mani,
il bamboccione. Come tanti
prima di noi, lascia tutto qui.
Gli affetti, una casa e il suo
talento. A noi, invece, lascia
tanto amarezza perché non
abbiamo una proposta valida
per trattenerlo qui. La nostra
Italia, bella da togliere il fiato,
non protegge i suoi figli. Li
lascia andare via dopo aver
investito infinite risorse per
formarli e per prepararli alla
professione. È questo il mondo
degno dei nostri figli? No. Non
lo è. Eppure, malgrado tutto,
questo ragazzo resta sicuramente un buon esempio di
coraggio.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 38
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
Mettetevi in gioco
a cura di Sihem Zrelli
Negli ultimi anni si è parlato
tantissimo di “disoccupazione”,
in Italia e nel mondo. Una parola che, ai giorni nostri, fa tremare di paura; paura di non riuscire più a trovare un nuovo lavoro,
di riuscire a mantenere la famiglia, di non sentirsi mai “arrivati” o felici. Una paura che non
risparmia i giovanissimi, che si
affacciano al mondo del lavoro
con gli occhi pieni di sogni, il
viso carico di aspettative e dove
la dura realtà lascia, molto
spesso, l’amaro in bocca.
Soprattutto quando il lavoro che
si presenta davanti non è “il
lavoro dei sogni”, bensì un lavoro umile dal guadagno molto
piccolo e modesto.
Ci sono ragazzi che, subito,
pronti, si rimboccano le maniche pieni di coraggio, pronti ad
affrontare il mondo con l’offerta, anche se minima, che gli è
stata messa davanti. Altri, invece, che storcono il naso. Il lavoro che hanno di fronte, non era
quello che si erano aspettati.
Hanno studiato per diventare
medici, avvocati, infermieri,
giornalisti, costumisti… Perché,
mentre aspettano l’occasione
della loro vita, devono “accontentarsi” di lavori umili come
badare un anziano, pulire una
casa o fare volantinaggio?
Non posso fare a meno di notare
che in tantissimi ragazzi si è
spenta la voglia di fare, di
accontentarsi. Per ogni percorso che ognuno voglia intraprendere, in qualsiasi campo sia,
bisogna iniziare dalla base. Una
poesia greca molto famosa recita: ”Sei sul primo gradino della
scala? Fiero devi sentirtene, e
felice. Essere giunto qua non è
da poco; quanto hai fatto non è
piccola gloria”. Se uno non si
accontenta del minimo non può
arrivare al massimo. E anche un
lavoro umile, per quanto lontano dalle nostre aspettative di
vita, può essere un ottimo trampolino di lancio.
La mia generazione ha iniziato
dal basso. Se trovi un lavoretto,
anche se non offre uno stipendio
adeguato, non bisogna rifiutare.
Capisco il sacrificio economico
ma, da qualche parte, bisogna
cominciare. Tra un anno, magari si presenterà davanti un’occasione d’oro. L’importante è non
restare fermi, iniziare a farsi
un’esperienza di vita e iniziare a
costruirsi un bagaglio personale
fatto di esperienze, insegnamenti e persone. Bisogna arrivare a
40 anni soddisfatti del percorso
fatto, e non con i rimpianti delle
occasioni perse, solamente perché in quel momento non ci sembravano buone.
Non sono una sognatrice, credo
nel costruire castello partendo
dai primi mattoni. La vita mi ha
insegnato sia che partendo con
il lavoretto più umile del mondo
e facendo mille sacrifici, si può
arrivare e sia che bisogna vedere il lato positivo di ogni cosa.
Non bisogna raccontare solo il
negativo.
Il negativo porta il negativo e le
cose belle hanno bisogno di
essere raccontate. Un esempio?
Ho un’amica in Italia, anche lei,
come me straniera, che ha iniziato a lavorare dal basso, con
otto figli piccoli a carico. Adesso non solo lei ha visto i suoi
bambini crescere, ma è arrivata
a diventare una piccola imprenditrice di Aprilia. Il suo percorso
di mamma e di donna in carriera l’ha fatto ed è soddisfatta del
percorso ottenuto.
Il lavoro è importantissimo:
senza, si può distruggere una
famiglia. Viviamo in un periodo
storico difficilissimo dal punto
di vista lavorativo e, proprio per
questo, bisogna iniziare già ad
educare i nostri figli su questo
mondo: bisogna insegnare loro
che non è tutto dovuto. Bisogna
insegnare loro ad apprezzare il
valore dei soldi e il sacrificio
fatto dietro ogni singolo oggetto
acquistato. Bisogna insegnare
loro che se non ti sacrifichi, le
soddisfazioni non arrivano.
Lezioni che vanno fatte anche
quando la famiglia ha enormi
disponibilità economiche. Come
ogni cosa nella vita, inizia tutto
dalla scuola e dai genitori. Solo
educando e sensibilizzando i
bambini sul razzismo, sul valore
dei soldi, sull’importanza dell’essere felici per le piccole
cose, sul sacrificio... solo in questo modo avremo una società
futura migliore.
GIORNATA DELLA MEMORIA - PER NON DIMENTICARE !
LE TESTIMONIANZE DEI DEPORTATI APRILIANI NEI VIDEO DELL’ASSOCIAZIONE UN RICORDO PER LA PACE
di Elisa Bonacini
el.bonacini@gmail,com
unricordoperlapace.blogspot.it
Nella ricorrenza della giornata
della Memoria del 27 gennaio
grazie alle testimonianze di
cittadini apriliani abbiamo la
possibilità di comprendere
cosa realmente fu la deportazione nei campi nazisti durante
la seconda guerra mondiale.
Sono passati ormai 72 anni da
quando con l’intervento degli
alleati si aprirono i cancelli dei
campi di concentramento e di
sterminio, tra cui quello di
Auschwitz il 27 gennaio 1945.
Solo allora fu possibile constatare quanto venisse barbaramente effettuato al loro interno; vero è che poco nel corso
degli anni si è parlato delle
centinaia di lager sparsi in tutta
Europa dove vennero imprigionati milioni di persone per
motivazioni non razziali.
Grazie all’Associazione “Un
ricordo per la pace” sono state
raccolte molte testimonianze
di deportati apriliani (non
ebrei) e sono stati realizzati
diversi video-documentari. Tra
le testimonianze quella di
Ennio Borgia, deportato politico a soli 16 anni nel lager di
Dachau in Germania e quelle
di alcuni cittadini apriliani
Internati Militari nei campi di
concentramento in Germania
dopo l’armistizio dell’ 8 settembre 1943, i cosiddetti
Internati Militari Italiani
(IMI), cioè i nostri soldati che
all’armistizio dell’Italia, per
fedeltà alla Patria, rifiutarono di continuare la
collaborazione con la
Germania e pertanto
furono deportati dai
tedeschi in prigionia,
obbligati poi a lavorare
per l’economia di guerra della Germania.
L’Associazione apriliana da anni sta portando
avanti con grande impegno
il
progetto
“MEMORIA AGLI
I.M.I.”
divulgando
anche nelle Scuole la
loro storia e seguendo
gli aventi diritto nelle
pratiche necessarie per
ottenere la Medaglia
d’Onore, l’Onorificenza concessa dal Governo Italiano ai cittadini
italiani civili e militari
(se deceduti ai loro familiari),
che dopo l’armistizio dell’ 8
settembre 1943 furono catturati e detenuti dai tedeschi nei
lager nazisti non accettando
l’adesione alla R.S.I. o alle formazioni delle SS.
Aprilia si piazza ai primi posti
nel territorio pontino per avere
ottenuto dal 2012 il conferimento di 12 Medaglie d’Onore
a suoi cittadini, di cui viventi
Aldo Boccabella e Gino Forconi. In ordine cronologico di
consegna della medaglia, gli
insigniti di Aprilia sono: Ernesto Bonacini; Alfio Fiorini;
Aldo Boccabella; Gino Forconi; Amedeo Luciani; Giuseppe Raggi; Alfredo Federici; Giuseppe Romani; Dome-
nico Fusco; Sante Tantari;
Guido Vitali; Aldemiro
Casoni. .
Ricordiamo che il video
“Ennio Borgia n°69791 - Un
sopravvissuto a Dachau” realizzato dall’Associazione “Un
ricordo per la pace” nel 2015
ha ottenuto la concessione del
logo ufficiale del 70° Anniversario della Resistenza e
della Guerra di Liberazione
rientrando nel Programma di
iniziative curato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione
per gli Anniversari di interesse
nazionale.
Tra le video-testimonianze
degli IMI apriliani quella di
Gino Forconi Internato Mili-
tare
a
Lichterfeld, presidente
onorario
dell’Associazione
A r m a
Aeronautica
di
Aprilia.
Alcuni
video con
la storia degli IMI sono stati
proiettati negli anni scorsi
durante le cerimonie della
Giornata della Memoria organizzate dalla Prefettura di Latina. I filmati dell’Associazione
“Un ricordo per la pace” sono
disponibili gratuitamente per
gli Istituti di Istruzione ed i cittadini che ne facciano richiesta
all’Associazione. Per contenuti e immagini sono adatti ad un
pubblico di qualsiasi età. Per
informazioni:
[email protected] ; cell.
3280751587
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
pagina 39
INTERVISTA DOTT. GIUSEPPE GRECH
FINALMENTE E’ ARRIVATO IL COLLUTORIO CHE ASPETTAVI: GENGI G
Dott Giuseppe Grech
perfezionato in chirurgia orale,
endodonzia, protesi paradontologia, implantologia
Master 2 livello chirurgia orale
università la Sapienza.
Master 2 livello in Paradontologia UNiverità La Sapienza
Per porre le domande al
dott Grech Giuseppe scrivi a:
[email protected]
Info: 06.9276800 - 333.3949769
Abbianmo il piacere di
intervistare il Dott Giuseppe
Grech odontoiatra di Aprilia
già noto ai nostri lettori per
l’interessante Rubrica tenuta sul nostro giornale e
seguita ormai da diversi
anni.
Buongiorno Dott Giuseppe
Grech, grazie per la sua disponibilità.
Buongiorno a Lei e un saluto
affettuoso a tutti i lettori de “il
giornale del Lazio”.
Che dire, Lei non si ferma
mai. L’abbiamo conosciuta
non solo per la sua Rubrica
ma soprattutto per la sua
lotta contro il FLUORO,
noto infatti è il libro da Lei
pubblicato nel 2012 “Fluoro? No Grazie!”, nel quale
denunciava i danni provocati alla salute da questo agente tossico. Oggi invece parliamo di una ricerca da Lei
condotta sui benefici dell’aloe nel cavo orale che l’ha
portata a creare il suo Collutorio GENGI G.
si in questi giorni è entrato in
commercio il mio COLLUTORIO GENGI G e lo stiamo distribuendo nelle migliori
farmacie, parafarmacie ed
erboristerie.
Ho avuto il piacere di provarlo e le posso dire che ha
un gusto piacevole. Il suo
collutorio è con ALOE
VERA PURA 100% ALLA
CONCENTRAZIONE DEL
95% E CON SODIO CLORURO 0,9% Ma mi parli
prima di tutto di questa
pianta.
L‘ALOE VERA è una pianta
dalle infinite sorprese, viene
spesso chiamata la pianta del
miracolo oppure il guaritore
naturale, appartiene alla famiglia delle liliacee. Era già nota
fin dall’antichità. Medici
Greci e Romani l’usavano con
effetti eccezionali come erba
curativa e riparatrice delle
ferite da taglio che si contraevano contro le guerre. Noi
invece la conosciamo come il
rimedio della nonna, eppure
oggigiorno molti consumatori
e scienziati stanno tornando a
prendere in considerazione le
più tradizionali e naturali terapie.
Da questa pianta quindi si
possono avere benefici per la
salute e per il benessere. Ci
parli delle sue proprietà.
L’ALOE VERA è una pianta
perenne dalle foglie carnose e
di color verde chiaro. Immagazzinando acqua , l’Aloe
riesce a sopravvivere anche
negli ambienti più ostili e racchiude in sé un mondo vasto
ed infinitamente benefico che
inizia dai suoi componenti
chimici (polisaccaridi, monosaccaridi, antrachinoni) e
sostanze nutritive che donano
alla pianta le seguenti proprietà: ANTIBIOTICA , ANTIBATTERICA, ANTIDOLORIFICA, ANTINFIAMMATORIA, ANTIOSSIDANTE,
ANTITUMORALE, ANTIVIRALE,
NUTRITIVA,
CICATRIZZANTE, IMMUNOMODULANTE, RADIOPROTETTIVA.
Niente male per una sola
pianta!
Nei giorni passati ho approfondito la sua storia professionale, il suo curriculum e
ho letto, tra i numerosi
master e corsi di aggiornamento, della ricerca (appunto sull’ aloe) da Lei condotta
e pubblicata su “ID - RIVISTA ITALIANA DI IGIENE DENTALE”, pochi mesi
fa. È stata, pertanto, condotta prima una ricerca scientifica?
Si tutto è nato perché dovevo
presentare uno studio clinico
per il master di II livello parodontologia che stavo facendo
all’Università la Sapienza di
Roma. Ho condotto uno studio clinico controllato per
valutare l’efficacia antiplacca,
antibatterica e antisanguinamento di sciacqui orali con
Aloe Vera pura 100% a doppia concentrazione.
Qual è stato l’obiettivo di
questo studio clinico? Cosa
ha utilizzato e cosa ha voluto
dimostrare ?
Il controllo della placca e la
prevenzione della gengivite è
l’obiettivo principale per
poter prevenire la MALATTIA PARODONTALE. A tal
fine vengono utilizzati per l’igiene vari presidi, quali ausili
meccanici (spazzolino elettrico) e collutorio a base di clorexidina. È noto che quest’ultima, pur essendo efficace,
presenta effetti collaterali
come l’alterazione del gusto e
la pigmentazione dei denti e
della lingua, che ne precludono l’utilizzo per periodi prolungati; a ciò vanno poi
aggiungi anche i costi. D’altro
canto esistono studi che hanno
dimostrato che l’ALOE
VERA è efficace come antisettico e antinfiammatorio, ha
azione antiplacca, è in grado
di aiutare a migliorare la guarigione delle ferite, è priva di
effetti collaterali e ha costi
contenuti. Lo scopo di questo
studio è stato quello di valutare l’effetto dell’Aloe Vera
100% a doppia concentrazione contro la placca, il
sanguinamento e i batteri
parodontopatogeni.
E’ stato uno studio clinico
attento e accurato. Ho avuto
modo di leggere nell’articolo
pubblicato appunto su “rivista igiene dentale” le procedure cliniche adottate che ci
ha appena esposto. Un bel
lavoro complimenti a Lei e
ai suoi pazienti che vi hanno
partecipato. I nostri lettori
potranno trovarlo nei prossimi giorni sul sito dello suo
studio.
Cosa ha dimostrato, quindi,
il suo studio?
In conclusione possiamo dire
che lo studio effettuato ha permesso di valutare l’azione
dell’ALOE VERA 100% a
doppia concentrazione sulla
riduzione della placca, sull’entità del sanguinamento e
sulla presenza di batteri parodontopatogeni.
A chi sceglie di utilizzare il
suo COLLUTORIO il
GENGI G cosa vuole dire.
Il
mio
COLLUTORIO
GENGI G con ALOE VERA
100% alla concentrazione del
95% e con sodio cloruro 0,9%
può essere utilizzato due volte
al giorno, uno sciacquo la
mattina e uno la sera, riduce
l’indice di sanguinamento,
riduce l’indice di placca ed
esplica azione battericida. È
un ottimo agente anti-placca e
anti-sanguinamento e può
essere un sostituto molto valido e naturale rispetto alla clo-
rexidina 0,20%. Si può utilizzare subito dopo aver lavato i
denti. Si può utilizzare tutti i
giorni, nessuna controindicazione, antidolorifico, antisettico, antibatterico, antivirale,
antibiotico, antinfiammatorio,
antimicotico, antiossidante e
soprattutto nessuna alterazione del gusto e della pigmentazione. Aiuta a combattere i
problemi parodontali, carie,
placca, tartaro, irritazione
gengivali e del cavo orale.
Altre caratteristiche del mio
collutorio GENGI GI sono :
NO FLUORO, NO BIOSSIDO DI TITANIO, NO
PARAFFINA LIQUIDA, NO
SLS, NO SLES, NO
ALCOOL, NO PARABENI,
NO
MENTA,
SENZA
ACQUA AGGIUNTA. COMPATIBILE CON TRATTAMENTI
OMEOPATICI.
Molto importante può essere
utilizzato da tutti anche dai
bambini e le gestanti essendo
privo di alonina.
Dott. Grech siamo arrivati
al termine di questa intervista, la ringrazio per il tempo
che ha dedicato e che dirLe
continuerò ad utilizzare il
suo favoloso collutorio
GENGI G.
grazie a Lei è stato un piacere
come sempre e grazie a tutti i
lettori. Mi raccomando utilizzate GENGI G
Red.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 40
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
RUBRICA TERZO SETTORE NUOVI MONDI
VI PRESENTO IL CAD – CENTRO DI ASCOLTO DEL DISAGIO
INTERVISTA AL PRESIDENTE GERARDO ROSA SALSANO
Trasformare il disagio in opportunità. Questa la “mission” dell’Associazione Cad
(Centri di ascolto e prevenzione del disagio).L’uomo attraverso il sacrificio per gli altri ritrova
se stesso, ritrova l’essenza della vita e la divina verita’
A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra
Esperta di politiche e progettazione
sociale. Per scrivermi:
[email protected]
Care Lettrici e Lettori
Oggi vi voglio presentare l’associazione nazionale CAD
nata in Italia nel 2007. Ho
intervistato per voi il fondatore, Gerardo Rosa Salsano,
ingegnere e consulente industriale.
Come è nata l’idea del Cad?
Volevamo unire territorio e
professionalità per dare vita a
progetti di carattere sociale. Il
Cad è costituito da un gruppo
di persone (ormai oltre
100mila in Italia, ndr) che
vogliono semplicemente “dire
la loro” e, un po’ meno semplicemente ma con grande convinzione, cambiare la società
in cui viviamo.
Come? Lavorando per un
ritorno delle regole. Obiettivo
possibile partendo dall’ascolto
dei disagi sociali.
Non le sembra un settore per
così dire “inflazionato”?
Nonostante l’esistenza di associazioni di volontariato dall’innegabile buona volontà spesso
manca un coordinamento tra
queste. Emerge il bisogno di
fare sistema per acquisire più
forza. Non bisogna dimenticare che spesso queste organizzazioni partono dal disagio,
ma aiutare a “sopravvivere”
nel disagio magari in attesa di
sovvenzioni statali diventa
molto difficile. Il Cad invece
vuole avere un approccio attivo.
In che senso? Il disagio può
diventare un’opportunità, persino la base per costruire un
nuovo “ben_essere”.
In che modo? Pensiamo ai
pensionati: un tempo gli anziani erano coloro che aiutavano i
giovani a creare una nuova
società. Perché non riproporre
questa concezione? Oppure,
parlando di un tema attualissimo, l’immigrato che si integra
e lavora, non rappresenta una
risorsa importante per il
Paese?!!.
Mi faccia un esempio pratico, per capire meglio come
operate? Una cooperativa di
Prato, costituita su iniziativa
del Cad, gestisce un sito ecologico ed è interamente amministrata dagli zingari del luogo.
Insomma l’impegno sociale è
vissuto in un ottica manageriale di politiche attive del
lavoro per sviluppare posti di
lavoro … Certo e lo facciamo
per tutte le categorie più deboli, giovani, donne, disabili,
adulti disoccupati, ex detenuti
e ci mettiamo il cuore. Noi
siamo imprenditori e professionisti che lavorano perché il
disagio diventi “la base di un
progetto di inclusione attiva”
ed offra una prospettiva di
mettersi in gioco, in un
ambiente protetto e tutelato…
promuoviamo una visione
costruttiva della società e cre-
diamo che la capacità delle
persone, la loro professionalità
abbinata al loro potenziale ed
alla loro umanità, possa cambiare le cose in meglio e ricostruire valori di convivenza
solidale e pacifica.
Qual è la forza innovativa
dell’Associazione? È ’innovativo modello statutario dell’associazione che prevede la creazione di Centri di ascolto e
prevenzione al disagio attraverso una propria rete di delegati (presidenti regionali, provinciali, comunali) e capi
dipartimento, ed altresì di convenzioni con associazioni presenti sul territorio che accettano di “fare rete”, apportando il
loro contributo specifico e di
settore. Solo mettendosi attorno ad un tavolo, i rappresentanti delle diversità potranno
favorire l’evoluzione della
società. Pur in breve tempo e
con risorse limitate il Cad è già
presente in tutte le regioni italiane ed in alcuni paesi esteri.
A breve anche Aprilia avrà il
suo CAD, non è vero? Certamente, stiamo concludendo la
procedura di affiliazione
dell’Associazione di promozione sociale Casa Lazzara e
del suo Comitato Valore Persona alla Associazione Nazionale
e questo ci consentirà di avviare una proficua collaborazione
anche su questo territorio, grazie alla sensibilità e competenza della Presidentessa Stefania
Munari e del suo gruppo diri-
gente, e che ha già dato la sua
disponibilità a rafforzare l’efficienza del nostro Cad anche a
livello di Regione Lazio. A
questo punto attendo di venire
presto ad Aprilia ad inaugurare
la nuova sede e conoscere la
città, i cittadini e la sua Amministrazione per illustrare loro
tutti i nostri servizi e progetti
per operare insieme per il bene
di questa comunità.
[email protected]
DATI ANAGRAFICI- Gerardo Rosa Salsano Ingegnere Nato a Vietri sul mare (Sa), il
05/08/1960. Progettista di
impianti industriali per conto
di numerosi gruppi multinazionali
CURRICULUM POLITICOSOCIALE - Durante gli anni
dell’università ha gestito la
componente cristiana del
movimento studentesco per
poi porsi come referente dei
disagi universitari e generazionali in una difficile realtà quale
quella della “UNIVERSITA’”
di Pisa. All’inizio dell’attività
lavorativa nell’aree dell’inter-
land milanese prima ed a
Roma poi ha svolto la sua attività politica, gestendo associazioni culturali. Il ritorno poi
alla sua provincia lo ha visto
fautore di numerose lotte per
lo sviluppo della Regione sino
a fondare un movimento di
riconciliazione che vedeva il
SUD fulcro e base di uno sviluppo sostenibile per il Mediterraneo. L’attività politica
capillare sul territorio lo ha poi
portato ad allargare i confini
del movimento in tutto il territorio nazionale operando con
momenti di aggregazione sia
politica che ideologica culturale. Nel 2007 vivendo il forte
disagio di una politica ormai
lontana dalle esigenze della
gente fonda il CAD Sociale,
una associazione con scopi
molto nobili: creare finalmente
una società basata sugli insegnamenti di Cristo, portando
l’uomo al centro dell’Universo
e applicando i principi del
Marketing sociale. Ad oggi il
CAD, che non vuole essere un
Partito, è presente in tutte le
Regioni d’Italia e all’estero,
contando 150.00 iscritti in Italia ed oltre 300.000 in tutto il
mondo.
S.Antonio Abate: la chiesa di Casalazzara benedice le macchine agricole e gli animali
Domenica 15 gennaio, la
comunità di Casalazzara si è
riunita, in occasione della
messa domenicale per celebrare S.Antonio Abate chiamato
anche sant’Antonio del purcell, sant’Antonio d’Egitto,
l’Anacoreta. Come da tradizione, sono arrivati i trattori, utilizzati per le attività agricole e
gli animali domestici. Cani,
gatti e criceti hanno tenuto
compagnia ai loro proprietari
durante la celebrazione liturgica. La festa di S.Antonio, che
si celebra il 17 gennaio, anniversario della sua morte avvenuta nel 357, è stata organizzata la domenica per dare la possibilità a tutti di partecipare.
Un momento di incontro tra la
fede e la vita quotidiana.
Ognuno di noi infatti dovrebbe
vivere nel quotidiano il proprio
credo. Queste occasioni avvicinano le persone, rendendole
partecipi ad una celebrazione
che va al di là di una tradizione. Spesso si confonde la tradizione con il credere, ma in
questo evento religioso si è
vista la partecipazione convinta dei presenti, perché la ricer-
ca della protezione di un Santo
o la ricerca della benedizione
delle nostre cose, della nostra
esistenza è linfa vitale, è fede.
Persone sorridenti, amici, vicini di casa, una comunità che è
viva e che vive di queste occasioni. La natura, gli animali
fanno parte del creato, e noi
abbiamo l’importante compito
di rispettare ciò che Dio ci ha
donato. Li definiamo animali
domestici, ma cani, gatti, criceti, cavalli, maiali, ed ogni
altro essere vivente, spesso
entrano nelle nostre vite rappresentando un bene, non inteso come valore materiale, ma
come bellezza del creato.
Molto importante il momento
della benedizione del pane e
della distribuzione. Portare un
piccolo pane benedetto nella
propria casa, donarlo a chi non
ha partecipato alla Messa, è un
gesto d’amore, di condivisione. Uscendo della chiesa anche
noi nel nostro piccolo possiamo essere luce, donare amore,
e rispettare il creato come veri
figli di Dio.
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
pagina 41
L’AVVOCATO RISPONDE
IL CONTRATTO DI LOCAZIONE NON REGISTRATO
QUALI LE CONSEGUENZE?
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato,
mi chiamo Adele ed ho 76
anni. Da circa sette anni
vivo in affitto in un piccolo
appartamento al centro
della città dove mi sono trasferita dopo la morte di mio
marito. Quando è iniziata la
locazione il proprietario
dell’immobile non ha voluto
registrare il contratto che,
pertanto, pur essendo stato
predisposto e firmato da
entrambi non è mai stato
registrato.
Volevo sapere se il contratto
vale comunque oppure no
dato che ho sentito dire che
senza la registrazione non è
valido.
Grazie.
Adele
Cara Adele,
quello che ha sentito dire è
vero: senza la registrazione
presso l’Agenzia delle Entrate il contratto di locazione è
nullo. Secondo l’orientamento oggi dominante, la mancata registrazione del contratto
comporta la nullità insanabile dell’atto, quindi determina
il venir meno di tutti gli effetti da esso prodotto, come se
lo stesso non fosse mai stato
stipulato. (Corte d’Appello di
Brescia Sentenza 28/05/2012
n. 682; Corte Costituzionale,
Sentenza n. 50/2014; Cass.
civ. Ordinanza 37/2014).
Il contratto di locazione (art.
1571 cc), è un contratto a
causa onerosa, a effetti obbligatori e a prestazioni corrispettive. Può avere ad oggetto sia beni mobili (c.d. noleggio) sia beni immobili. Il
contratto avente ad oggetto
beni immobili deve essere
obbligatoriamente registrato, quindi vediamo che per la
stipula dei contratti di locazione di beni immobili la
forma scritta è richiesta a
pena di nullità anche per far
fronte ai problemi relativi
alla conclusione dei cosiddetti contratti “in nero”. Tale
registrazione
avviene
mediante presentazione di
due copie dell’atto all’ ufficio
del Registro dell’ Agenzia
delle entrate o mediante una
procedura di registrazione
telematica che sostituisce la
presentazione
diretta.
La registrazione è obbligatoria qualunque sia l’ammontare del canone pattuito, tranne
nei casi in cui la durata del
contratto non superi i 30
giorni complessivi nell’
anno.
Il termine per la registrazione
dei contratti di locazione di
beni immobili è di 30 giorni
dalla loro sottoscrizione.
Lo Stato con la L. 311/2004
ha intrapreso un’aspra lotta
all’ evasione fiscale anche
nel settore immobiliare.
Più precisamente all’art. 1
della legge finanziaria per il
2005 (L. n. 311 del
30/12/2004) è stato stabilito
che “i contratti di locazione,
o che comunque costituiscono diritti relativi di godimento, di unità immobiliari ovvero di loro porzioni, comunque stipulati, sono nulli se
ricorrendone i presupposti
non
sono
registrati”.
Il contratto di affitto deve
essere registrato, a cura del
locatore, entro 30 giorni dalla
firma (nei 60 giorni successivi il padrone di casa deve
dare prova documentata
all’inquilino e all’amministratore di condominio dell’avvenuto pagamento dell’imposta di registro): se
la locazione non viene registrata nel rispetto dei predetti 30 giorni, è nulla e la registrazione successiva non
sana il periodo anteriore.
“Contratto nullo” vuol dire
che non produce effetti: sicché il padrone di casa non
potrà pretendere i canoni
concordati nella scrittura privata, né potrà procedere allo
sfratto ordinario in caso
di morosità
dell’inquilino (dovrà piuttosto procedere a un’azione
ordinaria di occupazione
senza titolo, sicuramente
più lunga e costosa).
È sempre consentito il pagamento in ritardo dell’imposta
di registro mediante ravvedimento operoso, ma solo per
sanare l’illecito fiscale ed
evitare le eventuali sanzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Inoltre la registrazione tardiva regolarizza la posizione
del contribuente solo nei confronti del fisco, ma non ha
effetti civilistici e quindi questo significa che il contratto
rimane ugualmente nullo.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 42
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
TORNA SAPERE I SAPORI,
IL PROGETTO PER LA
CORRETTA ALIMENTAZIONE DEGLI STUDENTI
Fornire alle scuole gli strumenti
indispensabili per realizzare
progetti e interventi di sensibilizzazione e formazione sui corretti stili di vita e sulle scelte alimentari consapevoli e responsabili da parte delle giovani generazioni, con particolar riguardo
alle produzioni tipiche del
Lazio: questo l’obiettivo primario del bando
Torna “Sapere i Sapori”, il progetto di comunicazione ed educazione alla corretta alimentazione sotenuto da Regione e
Arsial e rivolto agli studenti
degli istituti scolastici della
scuola primaria, media inferiore
e del primo biennio degli istituti
di istruzione superiore e degli
Enti di formazione accreditati
dalla Regione.Fornire alle scuole gli strumenti indispensabili
per realizzare progetti e interventi di sensibilizzazione e formazione sui corretti stili di vita
e sulle scelte alimentari consapevoli e responsabili da parte
delle giovani generazioni, con
particolar riguardo alle produzioni tipiche del Lazio: questo
l’obiettivo primario del bando.
Novità del 2016-2017: è stato
proposto un elenco di attività
formative che privilegia il coinvolgimento diretto dei destinatari nelle attività educative, prevedendo il confronto con le
imprese del settore ed esperienze dirette legate all’agricoltura,
all’allevamento, alla produzione
e al consumo del cibo. Il budget
complessivo per l’anno scolastico 2016/2017 è di 350mila euro,
sino a esaurimento fondi e in
ordine cronologico di arrivo
delle domande, sempre secondo
la ripartizione prevista dal
bando nel “rapporto popolazione scolastica/provincia” (60%
alla provincia di Roma e il 40%
alle altre provincie).
I numeri di Sapere i Sapori
2016/2017: ad oggi sono 147
scuole coinvolte, così distribuite
sul territorio: 90 a Roma e provincia; 22 in provincia di Latina; 18 in provincia di Frosinone;
12 in provincia di Viterbo e 5 in
provincia di Rieti. Sul totale di
26.147 coinvolti, 15.182 si trovano a Roma e provincia; 3.574
a Latina; 4.040 a Frosinone;
2.794 a Viterbo, 557 a Rieti.
Progetti principali:
- Orti scolastici (in 60 scuole)
- Visite didattiche alle fattorie
- Educazione alimentare (disturbi dell’alimentazione, anoressia,
bulimia, bere responsabile)
- Educazione al riuso e tema
dello spreco alimentare
- Laboratori su marmellate,
pane e formaggi
- Ciclo del latte
- Ciclo del latte
- Filiera corta e prodotti tradizionali
RIFIUTI: APPROVATE LE
LINEE GUIDA PER LA
TARIFFAZIONE
PUNTUALE
Uno strumento per incentivare
prioritariamente il contenimento
e la riduzione della produzione
di rifiuti e per potenziare l'invio
a riciclare le diverse frazioni di
rifiuti tramite la raccolta differenziata. Previsti anche incentivi e agevolazioni che per i cittadini che meglio faranno la raccolta differenziata, e che pagheranno di meno.
Rifiuti, la Regione adotta un
provvedimento per promuovere
la tariffazione puntuale: uno
strumento per incentivare prioritariamente il contenimento e la
riduzione della produzione di
rifiuti e per potenziare l'invio a
riciclare le diverse frazioni di
rifiuti tramite la raccolta differenziata.
Uno strumento importante per
incentivare i cittadini a fare nel
miglior modo possibile la raccolta differenziata. L’obiettivo è
quello di giungere a un piano
tariffario che premierà, con agevolazioni sulle bollette, chi produrrà meno rifiuti. Un metodo
che non si basa più sul numero
dei componenti dei nuclei familiari e sui metri quadri delle abitazioni ma sulla quantità e sulla
correttezza nel conferimento da
parte di ciascun utente.
I comportamenti virtuosi avranno un riconoscimento monetario
pressoché immediato, secondo
il principio che chi produce
meno e ricicla meglio paga di
meno, con la sicurezza, seguendo i principi della trasparenza,
che i cittadini paghino solo il
numero di conferimenti realmente operati oltre a quelli già
inclusi nella parte fissa della
tariffa. Nella deliberazione,
inoltre, sono individuate le azioni che i Comuni dovranno adottare al fine di realizzare la verifica puntuale della produzione
di rifiuti partendo dalle utenze
non domestiche e sono previsti
sostegni economici per gli stessi
Comuni, sia di parte corrente
che di parte capitale, nell'ambito
della programmazione sulla differenziata.
“I regolamenti comunali di
gestione dei rifiuti urbani
potranno essere aggiornati con
le modalità attraverso le quali la
nuova tariffazione può essere
attuata in relazione alla “quantificazione” dei rifiuti prodotti
dalle singole utenze- lo ha detto
Mauro Buschini, Assessore
Rapporti con il Consiglio,
Ambiente e Rifiuti, che ha
aggiunto: potranno essere utilizzati, ad esempio, sistemi di
identificazione del singolo utente attraverso l’utilizzo di contenitori dedicati (sacchi o bidoni)
di varie dimensioni e di etichette
a barre, lacci, ecc. con codice a
barra rimovibile che permettono
l’associazione del numero di
scarichi effettuati dall’utente;
utilizzo di contenitori dedicati
dotati di trasponder o tessera
magnetica che permettono la
registrazione dei dati identificativi; dotazione ai cittadini di
contenitori con codice a barre
serigrafato che quantifichino i
rifiuti conferiti mediante lettura
con pistola laser; utilizzo di sacchi o lacci per contenitori preacquistati che permettano all’utente di quantificare i rifiuti effettivamente conferiti in modo proporzionato al consumo di sacchi
e/o lacci effettivamente impiegati e al volume predefinito”- ha
detto ancora Buschini.
SCUOLA DI SQUADRA, AL
VIA LE CONSEGNE
DELLE ATTREZZATURE
SPORTIVE
La Regione ha messo a disposizione risorse per 1 milione di
euro che vengono investite
secondo le richieste delle scuole
dirigenti e i professori di educazione fisica. In particolare, entro
il prossimo mese di febbraio
saranno dotate delle nuove
attrezzature 230 scuole superiori di secondo grado in tutto il
Lazio. Ecco gli istituti in cui
sono state consegnate in questi
giorni le attrezzature
Consegnati in alcune scuole del
Lazio le prime attrezzature sportive nell’ambito di “Scuola di
squadra”, il bando attraverso il
quale la Regione ha messo a disposizione risorse per 1 milione
di euro che vengono investite
secondo le richieste delle scuole
dirigenti e i professori di educazione fisica. In particolare, entro
il prossimo mese di febbraio
saranno dotate delle nuove
attrezzature 230 scuole superiori di secondo grado in tutto il
Lazio.
A febbraio il nuovo bando sull’impiantistica sportiva delle
scuole: “Pronti, sport, via!”. La
Regione investirà 4 milioni di
euro per la riqualificazione e
l’ammodernamento delle palestre sportive degli istituti scolastici con una fortissima premialità per le scuole nelle periferie.
Inoltre, in consiglio regionale, è
stata approvata una modifica
positiva per un totale di ulteriori
6,5 milioni di euro (altri 2,5 nel
2017, 2 nel 2018, 2 nel 2019). Si
rende così strutturale un inter-
vento sull’impiantistica sportiva
del Lazio, cominciando dalle
scuole e proseguendo anche
sulle strutture pubbliche e private.
SICUREZZA, UN BEL
MOMENTO DI FORMAZIONE INSIEME AGLI
STUDENTI
I ragazzi dell’Istituto Leopoldo
Pirelli di Roma hanno incontrato gli operatori del numero
unico dell’emergenza 112. L’iniziativa sarà presto estesa ad
altre scuole del Lazio e rappresenta una bella occasione di formazione e preparazione su tanti
temi: il corretto uso del 112 e
l’app “where are u”, il rischio
sismico, ma anche l’importanza
dell’agenzia regionale di Protezione Civile del Lazio, il rischio
idraulico e le piene del Tevere,
l’utilizzo degli smartphone alla
guida, la prevenzione degli incidenti in casa, lavoro, scuola e
sport, l’educazione alla legalità,
bullismo e cyber-bullismo, le
manovre salvavita con esercita-
zioni pratiche
18/01/2017 - Educazione alla
sicurezza e principi basilari
dell’emergenza: una bella iniziativa dedicata agli studenti,
per aiutarli a capire cosa fare in
caso di emergenza. Al centro
dell’iniziativa, dedicata ai
ragazzi dell’Istituto Leopoldo
Pirelli di Roma e della durata di
due giorni, tanti e numerosi
temi: il corretto uso del 112 e
l’app “where are u”, il rischio
sismico, ma anche l’importanza
dell’agenzia regionale di Protezione Civile del Lazio, il rischio
idraulico e le piene del Tevere,
l’utilizzo degli smartphone alla
guida, la prevenzione degli incidenti in casa, lavoro, scuola e
sport, l’educazione alla legalità,
bullismo e cyber-bullismo, le
manovre salvavita con esercitazioni pratiche.
L’iniziativa, promossa dalla
Regione Lazio, sarà estesa
anche ad altre scuole della
Regione. Iniziata ieri, martedì
17 gennaio, si conclude oggi
presso la Centrale Operativa del
112, la ‘Casa della sicurezza per
Roma e provincia’, alla presenza di Carmelo Tulumello Direttore dell’Agenzia Regionale
Protezione Civile, Carlo Rosa
del NUE 112 e Daniele Di
Micco Responsabile della Formazione Sviluppo NUE 112.
Al termine del mini corso è prevista una visita guidata nella
sala operativa e ai ragazzi saranno consegnati anche un attestato
di partecipazione e alcuni gadgets di ricordo delle due giornate.
La Centrale operativa del Nue
serve il territorio di Roma e provincia per un totale di 3,5 milioni di cittadini ed è stata inaugurata nel 2015. La sala operativa
si trova nei locali della ex Casa
della bambina Giuliano Dalmata (via Laurentina 631 a Roma)
e può contare sulla presenza e
sul lavoro di quasi cento addetti.
Dopo una prima fase di sperimentazione, il 112 è a tutti gli
effetti una “Centrale Unica di
Risposta" dove, dopo il primo
contatto, le chiamate vengono
smistate alle centrali operative
dei Vigili del Fuoco, Emergenza
Sanitaria, Carabinieri e Polizia.
L’iniziativa è stata promossa in
collaborazione con Polizia di
Stato, Arma dei Carabinieri,
ARES 118 e Vigili del Fuoco.
“Il 112 nel Lazio è una piccola
rivoluzione che ha coinvolto,
all'insegna della collaborazione,
tutti gli organi dello Stato –lo ha
detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: sta funzionando ed è bene farlo conoscere anche alle nuove generazioni, perché qui passa molto di
più di un servizio ai cittadini ma
passa una sensazione di sicurezza che va trasmessa alle persone
e soprattutto alle ragazze e ai
ragazzi. Quindi portare le scuole
a visitare questo luogo in cui
queste persone lavorano ore e
ore a contatto con i disastri
umani è molto importante”- ha
detto ancora Zingaretti.
Dottor Luigi Gabellone
specialista in dermatologia
e venereologia
riceve per appuntamento
Aprilia - Via Venezia 14 Tel 3391513020.
Si eseguono controllo nei, asportazione verruche e
mesoterapia della cellulite
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
CISTERNA
Solidarietà protagonista questo
pomeriggio in Comune con la
cerimonia di consegna del defibrillatore e delle donazioni in
denaro raccolte in occasione del
Gran Galà di Natale.
Presso la Sala delle Statue al
piano terra del Palazzo dei Servizi di Via Zanella, alla presenza
del sindaco Eleonora Della
Penna e dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale,
sono stati consegnati 4.650 euro
alle Caritas attive nel nostro territorio comunale.
Inoltre, è stato donato un defibrillatore (del valore di mille
euro) alla famiglia di un’adolescente cisternese attualmente in
cura presso il reparto di ematologia dell’ospedale pediatrico di
Roma “Bambino Gesù”.
Alla breve ed informale cerimonia hanno partecipato anche Don
Angelo Buonaiuto (direttore
della Caritas Diocesana) ed i rappresentanti di tutte le parrocchie
di Cisterna, oltre ai genitori della
nostra giovanissima concittadina
in cura presso il nosocomio
romano.
“Oggi più che mai è la giornata
dei ringraziamenti – ha detto il
Pomeriggio di solidarietà in Comune, consegnati defibrillatore e donazioni
in denaro raccolte in occasione del Gran Galà di Natale
Sindaco - perché concretamente
consegniamo alle Caritas delle
parrocchie di Cisterna e ad una
nostra concittadina bisognosa, le
offerte raccolte in occasione del
Gran Galà di Natale tenutosi lo
scorso 21 dicembre a Palazzo
Caetani.
Dunque tante grazie ai numerosi
imprenditori,
rappresentanti
delle istituzioni e dell’associazionismo del nostro territorio,
che con la loro generosità ci
hanno permesso di aiutare con-
cretamente le Caritas locali nella
loro impagabile opera di assistenza quotidiana ai poveri della
città.
Una somma pari a 4650 euro distribuita secondo una ripartizione
ponderata dalla Caritas diocesana in base alle esigenze di ogni
comunità parrocchiale di Cisterna.
Con la donazione di un defribillatore, inoltre, abbiamo voluto
dare un aiuto concreto ad una
nostra giovanissima concittadina
IL “PREMIO CISTERNA”
TORNA E SI RINNOVA
C’è tempo fino al 7 febbraio per le candidature
Torna il “Premio
Cisterna” e si rinnova.
La prima novità,
come già annunciato, è che da
quest’anno
il
concorso
sarà
biennale in modo
da
accrescere
l’attesa e dare più
tempo agli aspiranti di migliorare il proprio curriculum.
L’altra
novità
riguarda il numero dei premiati
che avrà il limite
massimo di sei
per edizione e
non
dovranno
essere solo ed esclusivamente nati o
residenti a Cisterna ma più in generale aver ben operato per il prestigio,
la crescita e lo sviluppo della città.
Infine, a seguito di varie dimissioni,
la Commissione è stata in gran parte
rinnovata e quindi ne fanno parte
Carlo Castagnacci, Pierfranco Fatati,
Mauro Grimaldi, Gianni Salis, Francesco Maggiacomo, Lucia Mammucari, Pier Luigi Di Cori (delegato
alla cultura), Mauro Nasi (segretario).
Giunto alla sua 15esima edizione, il
Premio Cisterna è un riconoscimento puramente simbolico a chi opera o
ha operato per lo sviluppo, il bene, il
prestigio di Cisterna, e ad oggi è, in
questo ambito, l’evento più longevo
e di prestigio per la comunità cisternese.
Confermata la data del 19 Marzo per
la cerimonia di consegna in concomitanza con le celebrazioni per l’Esodo cisternese.
«Il Premio Cisterna – ha commentato il Sindaco Eleonora Della Penna –
pagina 43
è uno degli eventi più attesi dalla
nostra comunità. Tuttavia è giunto
anche il momento di alcune modifiche per accrescerne il valore e il prestigio. In questo senso abbiamo operato delle scelte e sono certa che
l’ingresso in Commissione di nuovi
componenti saprà dare un ulteriore
impulso con le loro energie, idee e
competenze».
C’è tempo fino al prossimo 7 febbraio per segnalare eventuali meritevoli del riconoscimento attraverso
l’indirizzo
email
[email protected]
ina.it oppure inviando un plico al
Comune di Cisterna di Latina Segreteria Premio Cisterna c/o Servizio Stampa e Comunicazione – via
Zanella 2 – 04012 Cisterna di Latina
(LT) oppure cliccando sull’apposito
banner nella home page del sito
internet www.comune.cisterna.latina.it.
Le segnalazioni giunte oltre tale termine saranno tenute in considerazione per le successive edizioni del Premio.
che ha appena affrontato una
delicata operazione chirurgica e
alla quale Cisterna dimostra così
la sua vicinanza.
Ringrazio dunque tutti voi per
essere presenti e per aver contribuito alla riuscita di un evento, il
Gran Galà di Natale, con scopi
principalmente solidali ma organizzato anche per far conoscere
una meraviglia di Cisterna ancora troppo poco conosciuta al di
fuori dei confini cittadini.
Parlo naturalmente del complesso di Palazzo Caetani, un edifi-
cio rinascimentale che affascina
e sbalordisce ogni visitatore, con
la sua storia e i suoi ambienti
sontuosi.
Spesso noi cisternesi lo diamo
per scontato eppure Palazzo Caetani è una delle cose più preziose
che il nostro territorio possiede.
Un patrimonio – conclude Della
Penna – che dobbiamo utilizzare
e valorizzare il più possibile
anche attraverso eventi a costo
zero per l’Ente come quello
andato in scena il 21 dicembre
scorso”.
Stazione ferroviaria, Ianiri incontra RFI:
realizzati i lavori al sottopasso.
Entro l’anno ascensori nuovi e ristrutturazione
dei servizi igienici
Si è tenuto nella mattinata di
mercoledì 18 Gennaio scorso,
presso la sede di Rete Ferroviaria Italiana in Via Marsala a
Roma, l’incontro tra il Direttore Territoriale Produzione di
Roma - Ing. Vito Episcopo ed il comune di Cisterna di
Latina, rappresentato dall’Assessore al Welfare, TPL e
Smart city Pierluigi Ianiri.
Dall’analisi delle criticità
dello scalo ferroviario sottoposte dall’Assessore e ben
conosciute da RFI, è emersa la
volontà comune di risolvere i
problemi esistenti.
In merito alla segnalazione
del nuovo allagamento del
sottopasso della stazione verificatosi a seguito delle ultime
piogge, RFI ha informato
l’Assessore che l’impianto di
rilancio delle acque piovane è
stato riparato il giorno dopo
l’evento meteorologico.
Riguardo all’annoso problema dei montacarichi e dei servizi igienici attualmente non
fruibili dai numerosi pendolari
che ogni giorno frequentano la
nostra stazione, il Direttore
Episcopo, ha illustrato l’ambizioso progetto nazionale “500
stazioni”, del quale fa parte
anche il nostro scalo ferroviario poiché incluso nell’elenco
delle circa 100 stazioni della
Regione Lazio da riqualificare, al fine di creare un network
di stazioni medio piccole con
un elevato livello di qualità
dei servizi.
Entro il 2018, come da programma, anche la stazione di
Cisterna di Latina sarà riqualificata.
In funzione di tale progetto,
l’impegno assunto dall’ingegner Episcopo, entro il 2017, è
quello della sostituzione delle
piattaforme elevatrici con funzionali ascensori centralizzati
con il sistema RFI e la ristrutturazione dei servizi igienici
pubblici.
In risposta l’Assessore, in via
assolutamente collaborativa e grato
della disponibilità del
Direttore ad
affrontare
nell’anno in
corso le questioni esposte, ha proposto l’impiego di 2
collaboratori
aderenti al
progetto
s o c i a l e
“Nonni sulla
breccia” per
la gestione
dell’accesso
ai
servizi
pubblici e il
loro controllo, al fine di
scongiurare
possibili episodi di vandalismo.
In attesa degli interventi esposti, per le persone con disabilità o a mobilità ridotta che
abbiano necessità di accedere
ai binari per prendere il treno,
ad oggi è possibile richiedere
l’assistenza di RFI contattando: il numero verde delle sale
Blu di RFI 800 90 60 60 oppure il numero unico nazionale
di RFI 199 30 30 60.
Da martedì 28 febbraio 2017 il
nuovo numero - 02.32.32.32, a
tariffazione ordinaria in base
al gestore telefonico - sostituirà definitivamente il numero
199.30.30.60, che sarà disattivato.
Resta invece operativo il
numero verde 800.90.60.60
raggiungibile solo da rete
fissa.
“A conclusione dell’incontro
avvenuto – dichiara l’Assessore Ianiri – posso dire di
essere pienamente soddisfatto
dell’attenzione ottenuta nei
confronti del nostro importan-
te, in termini di bacino di
utenza raccolta, scalo ferroviario. Inoltre, ho apprezzato
il clima di collaborazione
instaurato tra il nostro Ente e
RFI, azienda da annoverare tra
le eccellenze nazionali, che
porterà ad un intervento fattivo per il raggiungimento di
risultati sicuramente positivi.
Auspico – prosegue l’Assessore – che i lavori possano
essere avviati, coerentemente
con gli accordi presi, il prima
possibile”.
“La stazione di Cisterna ha
problemi annosi ai quali
occorrono soluzioni concrete
– commenta il sindaco Eleonora Della Penna – RFI ci ha
illustrato un piano di interventi confortante e ben studiato.
Ringrazio l’assessore Ianiri
per l’impegno profuso su questo fronte molto delicato a
garanzia dei nostri pendolari e
del nostro scalo ferroviario
che rappresenta un volano
importante per lo sviluppo
della nostra città”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
ARDEA ‘Ndrangheta e appalti. 33 persone fermate, 54 aziende poste sotto
sequestro preventivo: Una di queste aziende ha sede in Ardea
La società L.D.F. APPALTI S.r.l
con sede in Ardea è stata posta
sotto sequestro preventivo la
mattina del 19 u.s., la società
caduta nella rete tesa dalla Guardia di Finanza nella grossa operazione che ha portato al fermo
di 33 imprenditori e al sequestro di 54 aziende in varie regioni d’Italia. Nel sotto riportato
comunicato stampa il Comando
Provinciale della Guardia di
Finanza: Sotto il coordinamento
delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e di
Catanzaro, nella mattinata odierna personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e di
Cosenza, con l’ausilio del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e dei
Nuclei di Polizia Tributaria di
Roma, Viterbo, Latina, Rieti
Mantova, Milano, Agrigento,
Messina, Palermo, Ragusa,
Catanzaro, Cosenza, Crotone,
Vibo Valentia, Caserta, Napoli,
Salerno, Pisa ha eseguito su tutto
il territorio nazionale il fermo di
indiziato di delitto, emesso dalle
menzionate D.D.A. nei confronti di 35 soggetti responsabili dei
reati associazione per delinquere
di tipo mafioso, associazione per
delinquere aggravata dall’art. 7
L.203/1991, turbata libertà degli
incanti, frode nelle pubbliche
forniture, corruzione e falso
ideologico in atti pubblici, rapina ed estorsione, aggravate dal
metodo mafioso (art. 7 l.
203/1191), nonché il sequestro
preventivo di 54 imprese. I
provvedimenti rappresentano
l’epilogo di un’articolata attività
investigativa condotta dal Gruppo Investigazione Criminalità
Organizzata (G.I.C.O.) del
Nucleo di Polizia Tributaria di
Reggio Calabria e dal Nucleo
PT di Cosenza, nell’ambito di
due distinti procedimenti penali
incardinati rispettivamente presso le Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria (operazione “CUMBERTAZIONE”,
e di Catanzaro (operazione “5
LUSTRI”), volta ad approfondire i profili imprenditoriali della
criminalità organizzata operante
nella piana di Gioia Tauro e nel
cosentino, legati al settore degli
appalti pubblici, le quali trovano
punto di convergenza nella figura di alcuni imprenditori legati
alla ‘ndrangheta. Le predette
indagini hanno accertato il diretto coinvolgimento del gruppo
imprenditoriale BAGALA’, che
ha costituito e consolidato nel
settore degli appalti pubblici in
Calabria una posizione di assoluto predominio, sfruttando l’appartenenza alla nota cosca
PIROMALLI, tra le più potenti
della ‘ndrangheta, riuscendo
sistematicamente a turbare
almeno 27 gare indette da plurime stazioni appaltanti (tra cui, i
Comuni di Gioia Tauro (RC),
Rosarno (RC), Cosoleto (RC), la
Provincia di Reggio Calabria
(Stazione Unica Appaltante –
S.U.A.P.), l’A.N.A.S., ecc…)
nel periodo 2012/2015 per un
valore complessivo superiore a
90.000.000 euro. L’illecito
modus operandi – posto in essere grazie anche ai rapporti corruttivi con funzionari appartenenti alle medesime stazioni
appaltanti nonché all’operato di
diversi professionisti collusi –
ha consentito di sviare il regolare svolgimento delle gare pubbliche mediante la costituzione
di un cartello composto da oltre
60 società che, attraverso la presentazione di offerte precedentemente concordate, è stato in
grado di determinare l’aggiudicazione degli appalti a una delle
imprese della cordata. Proprio
sotto tale profilo, nel corso delle
indagini è stata individuata una
cerchia di soggetti risultati pie-
sull’importo posto a base d’asta,
al netto del ribasso), in altri casi,
le stesse hanno presentato offerte fittizie, ricevendo in cambio,
ad esempio, la garanzia che l’organizzazione, a sua volta, avrebbe presentato offerte fittizie per
appalti di loro interesse così aiutandole ad aggiudicarsi le relative gare. In questo sistema, sostenuto da un collante composito
fatto di corruzione, imposizione
‘ndranghetistica e collusione, lo
scopo perseguito dai BAGALA’
zazione ha curato i rapporti con
il territorio, ossia con le cosche
di ‘ndrangheta competenti localmente, riconoscendo la tradizionale “tassa ambientale” del 3%.
Proprio a tal proposito, BAGALA’ Giuseppe ha parlato di un
fondo a ciò deputato ed alimentato con una percentuale del
valore dell’appalto accantonata
dall’organizzazione. L’operato
illecito dell’organizzazione ha
interessato anche la fase più propriamente esecutiva dei lavori in
namente inseriti in quella organizzazione che gli indagati, negli
stessi dialoghi intercettati,
hanno definito la “CUMBERTAZIONE” (termine dialettale
reggino utilizzato per indicare
u n ’ a s s o c i a z i o n e
“chiusa”). Accanto al nucleo
essenziale
della
famiglia
BAGALA’ – in particolare dei
fratelli Giuseppe e Luigi, nonché
dei rispettivi figli Francesco e
Francesco – sono stati individuati altri soggetti, con ruoli
chiave nel sistema di controllo
degli appalti di lavori gestito dai
BAGALA’. Si pensi anzitutto
all’Ing. NICOLETTA Pasquale
detto Rocco ed alla sorella di
questi, NICOLETTA Angela,
anch’essa parte del sodalizio criminale e testa di ponte della
cosca PIROMALLI all’interno
dell’amministrazione comunale
di Gioia Tauro. Senz’altro un
ruolo di spicco è stato ricoperto
da MORABITO Giorgio, soggetto originario di San Giorgio
Morgeto (RC) che, già attivo nel
settore degli appalti di lavori, si
è affiliato alla cosca PIROMALLI avendo intuito che per fare il
salto di qualità nel settore degli
appalti doveva sposarne la
causa. Accanto a tali soggetti, si
sono collocate una serie di ditte
compiacenti aventi sede in Calabria, nel Lazio, in Sicilia, in
Campania, in Toscana a cui
venivano fatte presentare le
offerte secondo importi che
avrebbero
automaticamente
garantito ad una di esse l’aggiudicazione. In taluni casi, le predette imprese, scelte in ragione
dei propri requisiti tecnici ed
economici (come nel caso dei
gruppi CITTADINI e BARBIERI), si sono prestate a partecipare fittiziamente alle gare, singolarmente o in ATI o RTI, per
conto dell’organizzazione (ricevendo in cambio una percentuale che variava dal 2,5% al 5%
è stato quello di garantirsi il controllo del sistema delle gare pubbliche indette dalle stazioni
appaltanti calabresi, procurandosi l’aggiudicazione illecita
delle commesse da parte di
imprese colluse, per poi effettuare direttamente i lavori garantendosi la presenza sul territorio
attraverso il sistema delle procure speciali rilasciate al MORABITO Giorgio e ad altri. Anche
laddove il richiamato cartello
non fosse riuscito vincitore,
infatti, venivano messe in atto
manovre – sotto forma del subappalto o della procedura di nolo
– al fine di controllare in maniera diretta la gara. Il vantaggio
derivante in capo all’organizzazione, ma in particolare ai
BAGALA’ e quindi alla cosca
PIROMALLI, è stato molteplice. Da un lato, quello economico
direttamente derivante dall’esecuzione dell’appalto “per procura”; in secondo luogo quello di
favorire diversi imprenditori
mafiosi operanti sul territorio di
esecuzione dei lavori, così da
aumentare il prestigio dell’organizzazione, creare sinergie
imprenditoriali/mafiose, consenso ed alleanze (è questo il caso
dei rapporti con SCALI Gianluca e GALLO Domenico); in
terzo luogo, vi è il vantaggio in
termini mafiosi di eseguire visibilmente tutti i lavori in un dato
territorio, come il comune di
Gioia Tauro, rafforzando così la
posizione della cosca PIROMALLI. Infatti, l’occupazione
dei cantieri locali permette
anche l’assunzione delle maestranze imposte dalle famiglie
‘ndranghetistiche competenti
per territorio, così ulteriormente
permettendo all’organizzazione
di creare un sistema “per cui
tutti sono contenti”, prendendo
in prestito le parole del BAGALA’ Giuseppe. Naturalmente per
ottenere tali benefici, l’organiz-
quanto, in alcune gare, sono
state apportate varianti non autorizzate al progetto ed è stato
riscontrato l’utilizzo di materiale
scadente e/o di qualità diversa
rispetto a quella prevista nel
capitolato di appalto. Tra le principali gare turbate, si evidenziano le seguenti:
a. “Sviluppo water front della
Città di Gioia Tauro, realizzazione piazza, sistemazione lungomare, costruzione parco urbano”
– importo pubblico dell’operazione pari a euro 2.300.000,00;
b. “Sviluppo water front della
Città di Gioia Tauro, costruzione
parcheggio interrato con piazza”
– importo pubblico dell’operazione pari a euro 3.000.000,00;
c. “Sviluppo water front della
Città di Gioia Tauro, sistemazione palazzetto dello sport con
annessi parcheggi e viabilità” –
importo pubblico dell’operazione pari a euro 400.000,00; a
d. “Riqualificazione ambientale
Torrente Budello” della Città di
Gioia Tauro – importo pubblico
dell’operazione pari a euro
1.000.000,00;
e. “Realizzazione centro polifunzionale a servizio della cittàporto sul water front” della Città
di Gioia Tauro – importo pubblico dell’operazione pari a euro
5.100.000,00;
f. “Riqualificazione e ripristino
percorsi pedonali stazione centro storico” della Città di Rosarno – importo pubblico dell’operazione pari a euro 300.000,00
g. “Centro polisportivo a servizio della città – porto” della
Città di Rosarno – importo pubblico dell’operazione pari a euro
7.000.000,00. Sono emerse, infine, irregolarità anche nell’esecuzione dei lavori dello svincolo di
Rosarno dell’autostrada A3
Salerno – Reggio Calabria in
relazione alla procedura del c.d.
“accordo bonario” prevista dal
Codice degli Appalti, in quanto
sono state riconosciute all’impresa appaltante sostanziali agevolazioni in virtù di rapporti collusivi e/o corruttivi con funzionari pubblici.
È stata scoperta una fitta rete di
rapporti di carattere finanziario/economico, che legava un
importante gruppo imprenditoriale cosentino con gli esponenti
di spicco di alcuni clan, quello
dei “Muto” (operante sulla costa
dell’alto Tirreno), quello bruzio
“Lanzino – Ruà – Patitucci” e
quello reggino dei “Piromalli”.
Nello specifico, seguendo gli
spostamenti di un dipendente
fidato dell’imprenditore intraneo
alla cosca, i finanzieri del
Nucleo di Polizia Tributaria di
Cosenza hanno ricostruito le
dinamiche, le relazioni e gli
accordi con gli altri gruppi criminali operanti sul territorio
calabrese. Grazie a questi solidi
intrecci, 10 aziende riconducibili allo stesso imprenditore sono
riuscite ad aggiudicarsi i più
importanti appalti (costruzione e
gestione) nella provincia di
Cosenza nel triennio 2013/2015.
Il valore complessivo degli
appalti ammonta ad oltre
100.000.000 derivanti dalla
costruzione, riqualificazione e
gestione venticinquennale (da
qui il nome dell’operazione)
degli impianti e dei servizi
annessi. I cantieri interessati
sono:
a. riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di
piazza “Carlo Bilotti” e realizzazione di un parcheggio interrato,
nonché relativa gestione per 28
anni del parcheggio multipiano,
della struttura polifunzionale
(ivi compreso il museo) e del
MAB.
b. comprensorio sport-natura di
Lorica (CS) e relativa gestione
per 25 anni;
c. riqualificazione delle aree
prospicienti l’aviosuperficie di
Scalea (CS) ai fini della realizzazione di servizi turistici e della
riduzione dell’impatto ambientale, nonché relativa gestione per
25 anni.
Per questi motivi, appurata la
connotazione “mafiosa” dell’imprenditore e delle imprese a lui
facenti capo, la DDA di Catanzaro ha disposto mirati provvedimenti cautelari reali puntando
al sequestro dei cantieri sopracitati, delle 10 società coinvolte,
dei relativi conti correnti, dei
numerosissimi beni ad esse intestate: 38 immobili (ville, box,
locali commerciali), 1 struttura
alberghiera, munita di 144
camere e con annessa spiaggia,
piscina, ristorante e impianti
sportivi, 1 locale notturno
(discoteca), 1 sala slot e videolottery, 5 automezzi. Il tutto per
un valore di oltre 10 milioni.
Alla luce del suddetto quadro
probatorio e considerato anche
che uno degli indagati era in
procinto di recarsi all’estero, si è
resa necessaria l’emissione del
provvedimento di fermo. Pertanto, su disposizione delle richiamate Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e
di Catanzaro, in data 19 gennaio
2017, sono stati sottoposti a
fermo di indiziato di delitto i
soggetti, a cui sono stati sequestrati anche i rapporti finanziari
loro intestati
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
ARDEA
pagina 45
il Sindaco Luca Di Fiori risponde alle dichiarazioni dell’assessorato regionale all’Ambiente
Di Fiori: “Sono circa 4 anni che il Comune sta manifestando alla Regione che quel conteggio di acqua non è reale”
Il Sindaco risponde alle dichiarazioni
dell’assessorato regionale all’Ambiente
“La Regione Lazio con la mano
destra fa una cosa e con la sinistra ne
fa un’altra. Dice che oggi, nel 2016,
c’è un debito di acqua non pagata con il
Comune di Ardea risalente fino alla
Prima Repubblica e per questo ha un
tavolo aperto per fare un accordo con
noi. Sono circa 4 anni che il Comune
sta manifestando alla Regione che quel
conteggio di acqua non è reale perché
quando la società Idrica è subentrata al
Comune per il pagamento dell’acqua
venne evidenziato e concordato con
Acea che il contatore fatturava il 22%
in più, tanto che le due aziende hanno
fatto una transazione tra loro. Dall’altra, però la Regione se ne frega dello
stesso tavolo e nel frattempo ci dà briciole per il risanamento igienico sanitario, pur dichiarando che le opere di
questo genere dovrebbero essere intoccabili. Un esempio: i lavori delle fogne
di Lungomare degli Ardeatini. Qui
abbiamo un finanziamento regionale di
1.860.000 euro e ci viene dato solo un
acconto di 10.000 dopo che il Comune
ha concluso la gara d’appalto”.
Lo ha detto il sindaco di Ardea Luca
Di Fiori in risposta a un articolo
apparso
su
un
settimanale
locale dove vengono riportate le
dichiarazioni dell’ufficio stampa dell’assessorato regionale all’Ambiente
dove si precisa come siano stati concessi al Comune due finanziamenti (uno di
1.850.000 euro per lavori di completamento della rete fognaria di lungomare
degli Ardeatini e uno di 1.380.000 euro
per la realizzazione di opere fognarie a
Montagnano). “Ebbene, a fronte dei
finanziamenti concessi – si legge nelle
dichiarazioni dell’ufficio stampa del-
l’assessorato – a oggi non risultano
ancora avviate le citate lavorazioni da
parte del Comune di Ardea. E’ ipotizzabile che tale situazione scaturisca dallo
stato debitorio dello stesso Comune nei
confronti dell’amministrazione regionale che, determinando la possibilità da
Comune degli anni Novanta, dunque
anche di parte di acqua che il commissario liquidatore ha già saldato e per cui
credo che gli interessi per quel periodo
non siano dovuti. Non ho voglia di
rispondere alla Corte dei Conti di soldi
in più della mia comunità che la Regio-
parte delle strutture di emettere ordinativi di mandato solo in compensazione,
di fatto espone il Comune di Ardea
all’anticipazione diretta delle somme
necessarie”.
“C’è un tavolo aperto per trovare
una transazione che ridurrebbe in
maniera vertiginosa il debito e
soprattutto gli interessi. Parliamo di
1.400.000 euro di acqua contestata e
1.600.000 euro di interessi che partono
da prima del dissesto finanziario del
ne mi chiede e che per noi non sono
dovuti. Nell’ultimo incontro effettuato
in Regione qualche settimana fa di
fronte alla dirigenza dell’assessorato si
è ipotizzata infatti una soluzione con un
importo decisamente più basso”,
aggiunge il sindaco.
“Nell’articolo si citano finanziamenti
per oltre 3 milioni di euro, tra cui un
finanziamento regionale di 1.380.000
euro per la rete fognaria che collega
la zona di Montagnano al depuratore
dei Castelli Romani – sottolinea Di
Fiori – Di fatto questo è solo sulla carta
e mai arrivato ad Ardea perché non
abbiamo mai avuto l’ok dello stanziamento da parte del settore finanziario
della Regione Lazio. Ormai anni fa
aderimmo alla costruzione del depuratore dei Castelli nel nostro territorio
che al momento serve altri Comuni e
non noi proprio perché manca quella
conduttura. In sostanza abbiamo il
gabinetto in casa dove facciamo entrare
i cittadini dei Comuni di Albano, Genzano, Ariccia e Lanuvio ma non ci permettono di farlo usare ai cittadini di
Ardea e in particolar modo di Montagnano. L’accordo con la Regione non
parlava di spicci ma di 9 milioni di euro
di finanziamenti che sarebbero arrivati
ad Ardea per compensare del disagio.
Questo patto venne firmato dal sindaci
e dall’ex assessore all’Ambiente della
Regione Filiberto Zaratti. Che fine ha
fatto tutto ciò?”.
“Il paradosso dei paradossi di tutta questa situazione è che prima della consegna del depuratore ad Acea, i cui lavori
sono costati più di 20 milioni di euro, ci
aspettavamo la piantumazione degli
alberi tutto attorno e la realizzazione
delle barriere antirumore e antiodore.
E’ un lavoro valutato dai loro stessi
tecnici in circa 80mila euro, briciole
in confronto all’intero appalto. L’opera è stata avviata ma è attualmente
un’incompiuta della Regione. Non è
mia abitudine essere in contrasto con
gli enti superiori, ma quando si comunica alla città bisogna avere il rispetto
per chi ci vive, ci lavora e che aspetta
da anni queste opere. Cari cittadini,
tirate voi le somme”, ha concluso il sindaco.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
POMEZIA
Un’altra annosa questione continua a trascinarsi nel tempo. Ed
arriva anche alle Alte Sfere. È
quella relativa all’ex stabilimento Tacconi rispetto al quale la
società Petromarine Italia aveva
presentato un ricorso straordinario contro il Comune di Pomezia
in merito alla mancata stipula
della convenzione attuativa del
Programma Integrato di Intervento in variante al PRG, per la
riconversione dell’ex stabilimento industriale Tacconi (adottato con delibera di Consiglio
comunale n. 77 del 2009). La
vicenda era già finita per ben
due volte davanti al Tar del
Lazio nel 2015 con due sentenze
a favore del Comune di Pomezia. Oggetto del contenzioso le
relazioni del Dirigente all’Urbanistica evidenzianti che l’area
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
Il Presidente della Repubblica ha rifiutato il ricorso straordinario
Ex Tacconi, vano l’ennesimo tentativo della Petromarine
oggetto di intervento ricade in
zona agricola, adiacente all’area
archeologica e all’aeroporto di
Pratica di Mare, che l’area destinata a verde pubblico attrezzato
e a parcheggio pubblico ricade
nella fascia di rispetto delle viabilità e le aree contigue ai bacini
idrici risultano a rischio frana.
Analisi tecniche che hanno spinto l’Amministrazione a non firmare
la
convenzione.
“La vicenda giudiziaria legata
alla riconversione dell’ex stabilimento Tacconi si è già esaurita
al TAR – ha spiega il Sindaco
Fabio Fucci – L’ulteriore ricorso
straordinario da parte della
società al Presidente della
Repubblica è stato ritenuto
inammissibile, segno che non
c’è più alcun dubbio sul legittimo operato dell’Amministrazio-
ne comunale. Quando accaduto
è l’ennesima dimostrazione che
l’azione di verifica e analisi
delle procedure urbanistiche ha
funzionato - conclude il Primo
Cittadino – Un lavoro determinante per il futuro della Città.
Stiamo infatti lavorando a un
nuovo piano regolatore che tutela le risorse ambientali, storiche
e paesaggistiche, ricuce il territorio in termini urbanistici e
blocca il consumo del suolo;
valorizza le reti ecologiche;
rilancia l’attività turistica e
ricreativa e recupera le aree
industriali dimesse. Un lavoro
che mette al primo posto il
benessere della collettività”.
Fosca Colli
[email protected]
CRONACHE POMETINE
Porta a Porta, si riorganizza il servizio a Torvaianica
(a cura di Fosca Colli)
I pometini si stanno rivelando giorno dopo giorno cittadini coscienziosi che vogliono bene all’ambiente.
110 VIDEOCAMERE CONTRO GLI SPORCACCIONI
Si intensifica il contrasto all’abbandono dei rifiuti con il collocamento di 110 telecamere di
videosorveglianza in tutto il
territorio pometino. Gli
sporcaccioni
dovranno
pagare una salata ammenda
di 250 euro. Un “esercito”
di occhi tecnologici ch si
vanno ad aggiungere ai controlli costanti della Polizia
Locale e degli Uffici comunali sulla raccolta porta a
porta. Chi si ostina ad
abbandonare rifiuti su strada e a sporcare la Città sarà
individuato e sanzionato.
DANIELA SORRENTINO NUOVO ASSESSORE
Gente che va, gente che viene. Dopo che Emanuela Avesani si è
dimessa da assessore, al
suo posto arriva un’altra
donna. Si tratta di Daniela Sorrentino, già consigliere comunale del
Movimento 5 Stelle e
Presidente della Commissione Settore Finanziario. “Ringrazio il Sindaco per la fiducia riposta in me – ha dichiara il
neo Assessore – Lascio
un ruolo, quello di Consigliere comunale, che è
stato esaltante e appassionante e inizio questa nuova avventura
con lo stesso spirito. Prendo in carico un grande lavoro svolto con
competenza da Emanuela Avesani che vedrà continuità e determinazione”.
CARABINIERI ARRESTANO UN
RAPINATORE SOLITARIO
I Carabinieri della Stazione di Torvaianica e del Nucleo Operativo
e Radiomobile della
Compagnia di Pomezia hanno acciuffato
un italiano 25enne,
incensurato, con l’accusa di rapina aggravata. Il giovane ha
messo in atto due
rapine a tempi di
record,
entrambe
impugnando un grosso coltello e con volto travisato da un berretto
di lana: il primo colpo alla filiale della banca “Intesa San Paolo”
di via Salvo d’Acquisto di Pomezia, da dove si è allontanato con
il denaro contenuto nelle casse, il secondo all’uscita dall’istituto
bancario in un vicino panificio, dove ha svuotato il registratore di
cassa, per poi fuggire a bordo di un auto.
—
Prova ne sia il successo della raccolta differenziata. Ora l’amministrazione comunale sta pensando a riorganizzare il servizio porta a porta sul litorale. Si intende, infatti, perfezionare a Torvaianica seguendo il programma utilizzato già per Pomezia Centro e gli altri quartieri durante
lo scorso anno e che ha portato all’estensione del porta a porta all’intero territorio comunale e
al raggiungimento del 65% di rifiuti differenziati. Il tutto prevede, come ha spiegato l’Assessore
Lorenzo Sbizzera, redistribuzione dei kit della raccolta porta a porta a tutti i condomìni per adeguarli alle esigenze dei residenti; la consegna del nuovo materiale informativo che va a sostituire quello obsoleto datato 2010; e l’adozione delle soluzioni già sperimentate con successo a
Pomezia Centro, come le mascherature nei casi di condomìni senza un adeguato spazio interno
per i contenitori, e una campagna informativa per la cittadinanza. Per illustrare quanto si intende
attuare, sono stati pianificati degli incontri pubblici. Inoltre vi saranno dei punti informativi,
l’ultimo dei quali sarà domenica 29 gennaio in Piazza Ungheria dalle ore 9-13. “Molta strada è
stata fatta in questi anni nella gestione dei rifiuti – conclude il Sindaco Fabio Fucci – Abbiamo
raggiunto il 65% di raccolta differenziata e vogliamo spingere ancora per toccare obiettivi più
ambiziosi. Per farlo è necessario migliorare la raccolta differenziata sul litorale, anche in vista
della stagione estiva, quando la popolazione aumenta. Le azioni che stiamo realizzando ci consentiranno, infatti, di mantenere un buon livello di qualità del servizio anche in estate, mettendo
in connessione il porta a porta con le ecostazioni e l’isola ecologica. Tutti servizi a disposizione
dei residenti, dei proprietari di seconde case e di turisti a cui chiediamo massima collaborazione
per mantenere la Città e il litorale puliti”.
Fosca Colli
[email protected]
Disagi continui sulla tratta Santa Palomba/Roma Termini
Cambiano gli orari dei treni, calvario per i pendolari
Treni super affollati e scarsa igiene e ora al lungo elenco delle proteste dei pendolari si aggiunge anche il
fatto delle modifiche agli orari dei treni che stanno causando non pochi disagi a chi usa la ferrovia per raggiungere il luogo di lavoro o di studio. A Santa Palomba è palpabile il malumore tra chi attende il convoglio lungo il binario. Le modifiche sono state attuate ne dicembre scorso da parte della Regione Lazio e di
Trenitalia per la tratta Pomezia / Roma Termini. L’Assessore pometino Giuliano Piccotti ha spiegato che
la modifica degli orari da parte di Trenitalia non è stata in alcun modo concertata con il Comune e non si
è evidentemente tenuto conto delle esigenze dei pendolari di un importante snodo di scambio come quello
di Pomezia. “Ciononostante abbiamo effettuato tempestive modifiche il 12 dicembre scorso – ha aggiunto
il delegato del sindaco Fucci - cercando di adeguare al meglio gli orari della mattina del trasporto locale
verso la stazione. Ora stiamo cercando, in accordo con la ditta Troiani, di adeguarci nelle fasce serali <ai
ritardi> da parte di Trenitalia, così come richiesto in questi giorni dai pendolari. E’ evidente però che il trasporto pubblico locale non è un servizio Taxi e quindi deve rispettare le tabelle di marcia stabilite, tabelle
che sono verificate tramite impianto satellitare e che obbligano quindi l’autista a rispettare gli orari di partenza onde evitare sanzioni”. L’assessore ha annunciato che si sta lavorando per cercare di venire incontro
alle esigenze dei pendolari senza andare a intaccare l’efficienza del servizio pubblico e il lavoro degli autisti. “Ho espresso più volte, sia alla Regione Lazio che a Trenitalia, la mia preoccupazione per le modifiche
degli orari dei treni e per la soppressione di alcune fermate, che andavano a intaccare un servizio già carente – ha detto da parte sua il Sindaco Fabio Fucci – Da giugno a dicembre 2016 ho inviato diverse note e
richieste di chiarimenti, senza ricevere mai alcuna risposta dagli enti interessati. Come Comune abbiamo
provveduto, e continuiamo a farlo, dove possibile, a integrare e modificare il trasporto pubblico locale per
agevolare gli spostamenti quotidiani dei pendolari da e verso Roma”.
Fosca Colli
[email protected]
Via libera alla voluntary disclosure 2017
È stato pubblicato dall’agenzia delle entrate sul suo sito, www.agenziaentrate.it, alla sezione modello, le istruzioni
e il modello relativo al voluntary disclosure 2017. È da ricordare, che la voluntary disclosure permette agli italiani
che hanno attività patrimoniali o attività all’estero che non sono state dichiarate, di sanare la loro posizione con
il fisco, anche penale, corrispondendo, in misura ridotta, le sanzioni e le relative imposte. L’adesione a questa procedura venne introdotta nel 2014 con la legge numero 186 e, successivamente, i termini sono stati nuovamente
riaperti con la voluntary-bis attivata dal decreto legge 193/2016. È da sottolineare che si fa riferimento a violazioni che sono state compiute entro il 30 settembre del 2016. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento risalente ai primi di gennaio del 2017, ha approvato tanto il modello di istanza quanto le istruzioni relative all’adesione a questa procedura che prevede una volontaria collaborazione. Per presentare tale richiesta, il
portale dell’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione, in forma gratuita, un relativo software onde poter trovare il modello tramite Fisconline o Entratel. Il canale telematico www.agenziaentrate.gov.it, quindi è un mezzo
per la trasmissione di questo modello ma, non è l’unico. Infatti, è stata data, anche, la possibilità di inviarlo tramite
l’utilizzo del modello precedente che era stato già approvato il 30 gennaio 2015 dal direttore dell’Agenzia delle
Entrate, con provvedimento numero 13.193. L’istanza di collaborazione volontaria, inoltre, potrà essere inoltrata
via Pec, seguendo le modalità che sono presenti nel provvedimento del 30 gennaio del 2015 al punto sette.
Matteo Camurri
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
pagina 47
BANDIERE SUL MARE
ANZIO - NETTUNO
“1944 ANZIO E CASSINO: VIA CRUCIS PER ROMA”
ottava edizione della mostra presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio
di Elisa Bonacini
el.bonacini@gmail,com
unricordoperlapace.blogspot.it
.
Si sono aperte ad Anzio il 12
gennaio con l’inaugurazione
della mostra “Bandiere sul
Mare” le celebrazioni per il 73°
Anniversario dello Sbarco
Alleato.
La mostra organizzata da Sisto
Orlandini e Giuseppe Tulli
dell’Associazione “Warriors at
Anzio” è giunta alla sua ottava
edizione e si è tenuta come da
tradizione presso l’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia
Costiera di Anzio. Quest’anno
ha avuto come tema : “1944
Anzio e Cassino: Via Crucis per
Roma” .
La mostra, che ha visto una
notevole affluenza di studenti e
cittadini di Anzio, è rimasta
aperta fino al 24 gennaio. Esposti diverse uniformi, cimeli e
documenti originali della seconda guerra mondiale; allestita
anche una mostra fotografica
con decine di immagini relative
alle operazioni militari del 1944
per una vera immersione nel tragico passato di guerra e distruzione.Tra le uniformi storiche
quella dell’Ammiraglio Ubaldo
Diciotti, Comandante delle
Capitanerie di porto nella secon-
“STRATEGIA E TATTICA DELLO
SBARCO DI ANZIO. ANALISI E
CONSIDERAZIONI”
La conferenza è stata inserita nelle
celebrazioni del 73° dello Sbarco Alleato
di Elisa Bonacini
Nella mattinata di giovedì 19 gennaio presso la Sala Consiliare di
Villa Corsina Sarsina, si è tenuta la conferenza “Strategia e Tattica
dello Sbarco di Anzio. Analisi e Considerazioni” organizzata dal
Presidente del Museo dello Sbarco Patrizio Colantuono,
All’evento, inserito nell’ambito delle Celebrazioni per il 73° Anni-
versario dello Sbarco di Anzio, hanno partecipato alcune classi del
Liceo Scientifico di Anzio. Prestigiosi relatori il Professor Giancarlo
Ramaccia : “Gli Americani non volevano sbarcare”, ed il Generale
Massimo Coltrinari :“L’allargamento della testa di ponte e la reazione tedesca 24-28 Gennaio 1944”.
In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Anzio è intervenuta l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Laura Nolfi.
Hanno presenziato alcuni rappresentanti delle Forze dell’Ordine del
territorio anziate.
A termine del convegno Carlo Samà ha presentato il suo libro “A
caro prezzo, 9 anni, 7 mesi e 21 giorni”.
da guerra mondiale, medaglia
d’argento al Valor Militare.
A fare gli onori di casa il
Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio
T.V. Alessandro Cingolani, il
Comandante della Capitaneria di
Porto di Roma e Fiumicino C.V.
Fabrizio Ratto Vaquer ed il Luogotenente Domenico Tenace, tra
i promotori del progetto della
mostra; in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale
l’Assessore alla Cultura Laura
Nolfi.
L’artista anziate Marco Massa-
relli nel corso della manifestazione ha donato un suo dipinto
all’Ufficio Circondariale Marittimo illustrando al pubblico il
significato dell’opera.
Ha
impartito la benedizione il Cappellano militare di Anzio Don
Salvatore Nicotra
Con le scuole di Anzio protagoniste al
Monumento di Angelita per un “Inno alla Pace”
“Un vero e proprio Inno alla
Pace Presenti “ è stata la manifestazione di oggi al Monumento
di Angelita di Anzio con circa
cinquecento alunni, provenienti
dalle scuola Media Falcone e
dalle primarie Paolo Borsellino
di Villa Claudia, Carlo Alberto
dalla Chiesa di Miglioramento,
Don Puglisi di Viale Severiano e
Via Ambrosini - Anzio centro,
che hanno cantato l’inno nazionale e la canzone Angelita di
Anzio, accompagnati con la consueta passione dalla Corale Polifonica, guidata dal Presidente,
Tina
Bellobono.
L’Arciprete della Parrocchia
Santi Pio e Antonio, Padre Francesco Trani, ha nuovamente
benedetto il Monumento di
Angelita ed ha rivolto una sentita preghiera per tutte le vittime
delle guerre di ieri e di oggi.
Gli alunni della scuola primaria,
Paola e Alessio, camminando su
un lungo tappeto rosso hanno
deposto un cesto di fiori bianchi
e rossi, ai piedi del Monumento
di Angelita con diverse colombe
volate in cielo in segno di pace.
Successivamente ha preso la
parola l’Assessore alla Cultura e
Pubblica Istruzione, Laura Nolfi
che, con commozione insieme a
due alunni della scuola primaria,
ha ricordato come “38 anni fa, il
22 gennaio 1979, tanti altri
bambini inaugurarono il Monumento di Angelita che rappre-
senta tutte le <Angelita del
mondo>, come Valeria Solesin e
Fabrizia Di Lorenzo, che perdono la vita a causa delle guerre e
della follia umana. Da Anzio
lanciano un forte messaggio di
Pace”.
Dopo l’intervento dell’Assessore Nolfi ha preso la parola il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini: “Consideratemi un cittadino
come voi, consideratemi un
nonno e non date importanza
alla mia carica pro-tempore.
Sarò fuori dal tempo - ha proseguito Bruschini rivolto agli studenti della Falcone - ma vi invito
a spegnere i cellulari, whatsapp,
i televisori e tutti questi marchingegni che ci impediscono di
dialogare e di confrontarci. Non
voglio ci siano altri monumenti
di Angelita nel mondo perchè,
finalmente, significherà che tutte
le guerre saranno cessate”.
Al termine della cerimonia gli
alunni, insieme all’Assessore
alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Anzio, Laura
Nolfi ed la Presidente del Museo
dello Sbarco, Patrizio Colantuono, hanno deposto una corona di
fiori alla targa realizzata dai
Ranger Americani che, la notte
del 22 gennaio, sbarcarono al
Porto e sulla spiaggia. Subito
dopo aver consumato una veloce
merenda gli alunni hanno partecipato ad una dimostrazione di
modellismo navale teleguidato
nella piscina da campo attrezzata
sulla Yellow Beach. Gli studenti
della Falcone, nella giornata di
ieri ed in quella di oggi, invece,
hanno visitate le mostre sullo
Sbarco di Anzio presso l’Ufficio
Circondariale Marittimo al porto
e presso Piazza Pia dove è possibile “votare” per premiare l’opera, sul tema di Angelita e della
Pace, ritenuta più importante tra
quelle realizzate dagli studenti
del Liceo Artistico di Anzio.
Agli alunni ed agli studenti sono
stati donati portachiavi del 73°
Anniversario
di
ANZIO
BEACHHEAD, t-shirt, cappellini con il logo di Angelita e le
bandierine dei Paesi che hanno
partecipato allo Sbarco che, tutte
insieme, hanno sventolato
durante l’esecuzione dell’inno
nazionale e della canzone Angelita.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 48
SPORT
di Dario Battisti
L’Aprilia supera per 2-0 il Colleferro e sale al terzo posto della
classifica del girone B del campionato di Eccellenza. La prima
parte della gara evidenzia un
reciproco rispetto tra le due formazioni che seppur tentando di
costruire manovre che cercano
di scardinare l’assetto tattico
della rivale sono molto attente a
non lasciare spazi alle giocate
avversarie. L’Aprilia ha un leggero predomino territoriale che
si sviluppa particolarmente sulle
fasce ma di azioni pericolose
neanche l’ombra. Il Colleferro
che gioca con le linee molto
corte tenta di sfruttare un paio di
ripartenze che sono stroncate sul
nascere dall’attenta retroguardia
biancoceleste. Il cronometro trascorre inesorabile e sul campo,
non al meglio delle condizioni
ideali per svolgere un incontro
di calcio, le emozioni latitano.
Dopo circa venticinque minuti i
due portieri Caruso e Saccucci
devono ancora compiere un
intervento su una conclusione
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
L’Aprilia supera per 2-0 il Colleferro
e sale al terzo posto della classifica
scagliata da qualche giocatore. Il
match trasmette un sussulto una
manciata di minuti più tardi
quando una punizione di Scibilia
fa giungere la sfera a Casimirri
che da ottima posizione si vede
respingere il tiro da un ottimo
Saccucci. Quando mancano centottanta secondi al termine del
primo atto della sfida Bussi, con
un preciso colpo di esterno
destro scaraventa il pallone alle
spalle del portiere del Colleferro. Nella seconda frazione il
Colleferro inizia con l’intento di
recuperare lo svantaggio e sposta in avanti di qualche metro il
proprio baricentro ma non riesce
a mettere in difficolta il pacchetto arretrato apriliano e anzi permette ai giocatori pontini di operare in maggiori spazi che non
vengono sfruttati per errori di
trasmissione di palla. Al 31’ l’Aprilia raddoppia con un velenoso
tiro di cross di Scibilia che sorprende l’estremo difensore
romano Saccucci. Per Scibilia è
la quarta realizzazione stagiona-
le. Con la quarta vittoria consecutiva i pontini sono ora distanti
solo due lunghezze dal secondo
posto, posizione che al termine
del campionato permette di disputare i play off per salire in
serie D.<<I ragazzi si stanno
comportando molto bene e speriamo di continuare su questo
passo. La vittoria ottenuta nello
scontro diretto con il Colleferro,
che occupa la seconda posizione
della graduatoria, è molto
importante – osserva il direttore
generale dell’Aprilia Ciro Montella – nell’ultimo periodo siamo
riusciti ad essere più concreti in
fase realizzativa. All’inizio della
stagione facevamo fatica a
segnare. Attualmente questo
problema lo abbiamo superato e
ora a differenza del passato,
dove si creavano lo stesso diverse azioni da gol, riusciamo a
concretizzare
e finalizzare
quanto costruito. Questo ci sta
permettendo di risalire la classifica>>. L’Aprilia nell’interpretazione della partita e nella costruzione del gioco ha compiuto evidenti passi in avanti. <<Sicuramente ci sono stati miglioramenti generali in tutti reparti – spiega il dirigente apriliano Ciro
Montella - L’attacco che è stato
completamente rinnovato, a differenza della difesa e del centrocampo dove ci sono stati solo
inserimenti su una struttura portante, è quello che ha avuto bisogno di più tempo per trovare i
giusti sincronismi. Speriamo che
per il futuro le cose vadano
avanti in questa maniera in
modo da permettici di completare la rincorsa>>.
APRILIA 2 COLLEFERRO 0
APRILIA (4-3-3): Caruso;
Bencivenga (21’ s.t. Tassinari),
Mancini, Montella, Tshimanga;
Maola (16’ p.t. Fortunato), Cioè,
Zeccolella; Casimirri, Bussi (38’
s.t. Monteforte), Scibilia. A
disp.: Ceraldi, Ranucci, Sossai,
Benvenuti. All.: Venturi
COLLEFERRO (4-3-3): Saccucci (34’ s.t. Gagliarducci); De
Cesaris, Rossi, Marini, Molle;
Proietti, Costantini, Amici; Massimiani, Salvagni, Compagnone
(14’ s.t. Laurenti). A disp.: Scala,
Botticelli, Carinci, Benigni,
Denni. All.: Cangiano
Arbitro: Catanzaro di Catanzaro
Marcatori: 43’ p.t. Bussi, 31’
s.t. Scibilia
Note: Spettatori: 150. Espulsi:
nessuno. Ammoniti: Montella,
Scibilia, Caruso, Zeccolella;
Costantini, Rossi. Angoli: 3 - 0.
Recuperi: 2’ p.t.; 5’ s.t.
Netta affermazione dell’Aprilia,
che sul proprio campo batte 2-0
il Colleferro secondo in classifica. Ora le rondinelle distano solo
2 punti dalla seconda piazza.
Partono subito forte le rondinelle che imprimono un gran ritmo
alla partita sin dai primi minuti.
È però di Caruso il primo intervento, anche se si tratta di ordinaria amministrazione bloccare
il cross debole di Massimiani
diretto a centro area. Intorno al
quarto d’ora gli ospiti si vedono
annullare un gol per fallo su
Caruso, caricato secondo il
direttore di gara sugli sviluppi di
un calcio piazzato. Al 29’ grande
occasione per i padroni di casa,
che sugli sviluppi di un calcio
piazzato liberano Casimirri tutto
solo davanti a Saccucci. Il sinistro dell’attaccante bianco-celeste, però, viene respinto dal
piede del portiere avversario. La
carambola successiva porta il
pallone a sbattere su un giocatore apriliano prima di finire sul
fondo. Ancora Casimirri protagonista al 35’, con una gran
botta dalla distanza che per poco
non inquadra lo specchio della
porta. La superiorità apriliana
viene finalmente premiata al
43’, quando un lancio del solito
Casimirri libera Scibilia sul
fronte sinistro dell’attacco. Il
numero 11 entra in area ma
viene contrastato al momento
del tiro, con la palla che finisce
preda di Bussi al limite. Il centravanti si libera del diretto marcatore e, appena entrato in area,
sigla il vantaggio con l’esterno
destro.
Nella ripresa il copione non
cambia: l’Aprilia che accelera
ogni volta che entra in possesso
del pallone e il Colleferro che
prova a ripartire. I rossoneri,
però, non riescono mai a trovare
conclusioni pericolose che possano creare problemi a Caruso.
Solo due i tentativi ospiti nella
ripresa, entrambi con tiri da lontano che non inquadrano lo
specchio della porta. Più incisiva, invece, la manovra apriliana.
Al 23’ Scibilia converge da sinistra per liberarsi al tiro con il
destro, ma la sua conclusione è
preda di Saccucci. Il quale si fa
sorprendere al 31’ dalla traiettoria a rientrare disegnata dallo
stesso Scibilia. Il cross dalla
sinistra del numero 11 finisce
infatti direttamente in porta,
senza che nessuno possa levare
all’esterno classe ’86 la gioia del
raddoppio. L’Aprilia avrebbe
poi al 43’ una doppia occasione
per arrotondare ulteriormente il
risultato, ma prima Scibilia e poi
Monteforte vengono murati dai
difensori avversari.
Si aprono ora scenari importanti
per il campionato dell’Aprilia. Il
secondo posto è lontano solo
due punti e c’è ancora tutto il
girone di ritorno a disposizione.
Alle rondinelle viste nell’ultimo
periodo nulla è precluso.
Massimo Pacetti - Addetto
Stampa F.C. Aprilia
IL GIORNALE DEL LAZIO
26 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2017
SPORT
Continua con entusiasmo e
risultati promettenti l’attività
calcistica della società sportiva
Real Aprilia, nata a settembre
scorso ed insediata presso il
campo Quinto Ricci C (in via
Ottorino Respighi). Per conoscere meglio questa nuova
realtà abbiamo intervistato
Renzo Fiorucci, il vicepresidente nonché colui che ha creduto nella società e organizzato l’organico: “Negli ultimi
mesi ci stiamo togliendo alcune soddisfazioni grazie all’impegno dei ragazzi che ci
seguono con assiduità e tenacia, recentemente, infatti,
abbiamo partecipato al torneo
di Natale con i giovani atleti
della categoria pulcini che
hanno incontrato squadre operanti a livello provinciale ottenendo ottimi risultati. Questo
si aggiunge ai buoni risultati
della ‘Festa dell’Epifania per
Amatrice’ tenutosi a Latina nel
campo della Samagor. Una iniziativa ben riuscita, che ha
visto la partecipazione di 250
pagina 49
Continua con entusiasmo e risultati promettenti l’attività
calcistica della società sportiva Real Aprilia
ragazzi, pulcini ed esordienti, e
che con l’incasso contribuisce
alla ricostruzione delle zone
terremotate.” Parlando con il il
vicepresidente ci rendiamo
conto che la società è ben
seriamente da settembre, nonostante alcuni ostacoli iniziali
il gruppo si sta rilevando affiatato e sta affrontando con il
giusto atteggiamento il campionato.” Continua “ci tengo
Renzo Fiorucci
avviata ed attiva anche con la
categoria Juniores Primavera
Regionale (anno 1999/2000),
di cui lo stesso Fiorucci ne è
l’allenatore. “Sono particolarmente orgoglioso dei miei
ragazzi che stanno lavorando
ad aggiungere che quello che
stiamo realizzando è supportato dall’ottima organizzazione
dell’organico societario: il presidente Antonella Piras, il
vicepresidente
Riccardo
Rumitelli (insieme a Fiorucci,
Goleada Vigor, tre punti facili
con il Città di Colleferro
La squadra di Angeletti vince 17-0. Angeletti: “Ora lavoriamo
per la trasferta di Albano”
Quando si vince in casa con un margine così ampio i commenti del
caso sono pochi se non quelli legati ad un altro passo che la Vigor
Cisterna ha fatto verso la salvezza. La squadra di Angeletti supera
17-0 il fanalino di coda Città di Colleferro e lo fa grazie alla quaterna
di Gullì, le doppiette di Zacchino e Barontini, i sigilli di Petrone e
Trenta ed un Saccaro scatenato, autore di sei reti. Una goleada arrivata dopo che gli ospiti hanno mollato la presa ai primi quattro gol
subiti e che ha permesso ai padroni di casa di condurre in maniera
tranquilla la partita. “Senza sbavature ed errori abbiamo conquistato
tre punti importanti per la nostra salvezza – ha commentato il tecnico
Angeletti – ora ci rimetteremo a lavoro in vista della trasferta di
Albano che per noi rappresenta un’altra tappa importante per il raggiungimento del nostro obiettivo che resta quello di mantenere la
categoria evitando i playout”.
ndr), il tesoriere Giancarlo Iannotta, i consiglieri Natalina
Cianfarani e Rino Fiorucci e il
segretario Giuseppe Taningher. Del resto non avevamo
dubbio sulla professionalità ed
esperienza dei nostri tecnici: il
direttore sportivo Pierluigi
Menotti, il responsabile tecnico del settore giovanile Nicola
Lidozzi, l’allenatore degli
esordienti Fulvio Moscetta e
dei pulcini Vincenzo Moscetta.” Sappiamo inoltre dalle
parole di Fiorucci che tecnici e
collaboratori societari hanno
deliberatamente deciso di non
percepire nessun ricompenso
monetario per la loro attività,
un bell’esempio di dedizione e
passione con lo scopo di aiutare le famiglie e permettere ai
ragazzi di participare ad una
sana attività sportiva.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 50
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