Shandy Hall: dov`è nato il romanzo moderno di Paola Carbone
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Shandy Hall: dov`è nato il romanzo moderno di Paola Carbone
Shandy Hall: dov’è nato il romanzo moderno di Paola Carbone estratto da: Patrizia Nerozzi, Paola Carbone, Maria Stella Wirz, “Da Londra allo Yorkshire. Un itinerario tra le case museo del Settecento inglese. Shandy Hall: dov'è nato il romanzo moderno.”, in Angela Besana (a cura di), Economia dell'Heritage Italiano. Da casa a concept museale, LED, Milano 2007, pp. 80-93 "A house, even more than a landscape, reflects the soul." Gaston Bachelard Nel 1760 Laurence Sterne scriveva: “Tristram is the Fashion”. Il 2005 è stato sicuramente l’anno di Tristram Shandy con numerosi nuovi adattamenti del romanzo a differenti media: Graham White per conto della BBC ha realizzato 4 drammi radiofonici; Alex Scrivener ha steso un testo teatrale; Michael Winterbottom ha diretto il film A Cock and Bull Story, con Steve Coogan, Rob Brydon and Gillian Anderson, presentato nel 2005 al London Film Festival con grande successo di critica. Tutti questi eventi di portata nazionale e internazionale hanno contribuito a richiamare l’interesse del grande pubblico su uno degli scrittori più importanti della letteratura di tutti i tempi: Laurence Sterne. Sulla scia, una rinnovata luce ha investito Coxwold, un villaggio nello Yorkshire a poche miglia da York, dove lo scrittore irlandese visse dal 1760 al 1767 e dove compose molta parte del suo grande romanzo, The Life and Opinion of Tristram Shandy, gent. Nel 1760 Sterne aveva accettato l’incarico di parroco a Coxwold e vi si era trasferito con la moglie in una casa in affitto, da lui definita il suo ”Philosophical hut”, di proprietà di Lord Fauconberg of Newburgh Priory che diventerà in seguito uno dei suoi protettori. Per il visitatore di oggi andare a Coxwold significa fare un salto indietro nel tempo poiché il paese e la campagna circostante sono praticamente rimasti invariati dai tempi di Sterne: 152 abitanti, un pub recentemente chiuso – The Fauconberg Arms – alcune sale da tè e un ufficio postale. Vedremo in seguito proprio come questa peculiarità possa diventare un punto di forza nella valorizzazione della casa museo di Sterne. Al contrario, la dimora originale ha subito diverse trasformazioni nel tempo. Progettata come residenza padronale dall’architetto Gorge Dayville intorno al 1430 nel villaggio chiamato Cuckwold, essa era originariamente costruita con pannelli di legno, e costituita da due soli ambienti: un grande ingresso e un sala più piccola per i ricevimenti. Nel diciassettesimo secolo la casa subì profonde modifiche: il salone fu suddiviso orizzontalmente in due piani e poi ulteriormente ripartito in stanze e corridoi; fu creato uno studiolo, un tetto a spioventi, e le pareti di legno furono ricoperte di mattoni. Nel 1760 Sterne, con l’aiuto di Lord Fauconberg fece aggiungere un’ala occidentale, una stalla, un riparo per le carrozze e un padiglione estivo nel giardino. Oggi l’ala orientale della casa con il suo grande camino medievale contrasta con l’aspetto formale dell’ala occidentale conferendo un senso di originalità e stravaganza1. Gli amici di Sterne soprannominarono ben presto l’edificio “Shandy Hall” sia in onore del romanzo Tristram Shandy ambientato in una residenza omonima, sia perché “shandy” nel dialetto locale significava “strano”’, ”strambo”, in perfetta sintonia con il romanzo. Dopo la morte di Sterne, Shandy Hall fu abitata da famiglie contadine fino agli anni ’60 del secolo scorso quando, ormai compromessa nella struttura, fu venduta da Lord Fauconberg ai coniugi Kenneth and Julia Monkman che la ristrutturarono e la riportarono com’era ai tempi di Sterne. Nel 1968 la proprietà passò al Laurence Sterne Trust e la casa fu trasformata in un lived-in museum, ovvero nella abitazione dei Monkman e in un luogo della memoria artistico-culturale inglese. Kenneth Monkman fu il primo conservatore onorario (honorary curator). Alla sua morte, avvenuta nel 1998, gli successe la moglie Julia; e dal 2004 è stato assunto come live-in curator Patrick Wildgust. Il direttore di Shandy Hall è l’unico stipendiato del Trust, che da contratto deve vivere nelle stanze del primo piano della proprietà. Il Trust Quando il 16 marzo 1967 fu fondato il Laurence Sterne Trust il fatto fu accolto con entusiasmo da grandi artisti della zona come lo scultore Henry Moore e lo scrittore J.B. Priestley. Da statuto il principale obiettivo della fondazione è quello di acquisire e mantenere la proprietà di Shandy Hall, garantendo la conservazione e la consultazione al pubblico di una ampia raccolta di opere di e sull’autore. Oggi Shandy Hall ospita una ricca collezione di edizioni antiche e moderne di opere di Sterne e un corposo archivio iconografico, oltre ad oggetti appartenuti al romanziere giunti sino a noi più attraverso donazioni private che come risultato di una attenta conservazione degli arredi originali. A questo proposito va detto che la precedente amministrazione Monkman, di natura più personalistica, aveva creato una certa confusione tra le proprietà del Trust (e quindi incluse al patrimonio di Shandy Hall) e quelle appartenenti al curatore stesso. Infatti, molte donazioni e acquisizioni furono fatte ad personam. Alla data del pensionamento della Signora Julie, parecchie opere sono state da lei considerate proprietà di famiglia e quindi rimosse dalla collezione creando dei vuoti considerevoli e quindi un danno per la comunità degli studiosi e per Shandy Hall. Al momento, la perdita può essere sanata solo con un investimento finanziario impossibile da affrontare; tuttavia il Trust dovrà garantire in futuro un’amministrazione più attenta e una rigorosa politica di acquisizione. Il Trust è costituito da un Consiglio e da un Comitato esecutivo che si riunisce una volta all’anno a York. Recentemente è stata approvata la sua conversione in organizzazione non-profit (company limited by guarantee) per sostituire l’attuale doppia struttura. Negli anni i membri del Trust sono stati perlopiù accademici dell’Università di York e di altre prestigiose università inglesi e straniere (ad esempio Oxford, Cambridge e Utrecht), membri dello YMLAC (The Council for Museums, Libraries and Archives), rappresentanti di varie biblioteche (in particolare la York Minster Library e la York University Library), antiquari e studiosi di Laurence Sterne a garanzia della presenza di esperti letterati, di conservatori del patrimonio culturale e di amministratori. Queste stesse figure sono quelle che garantiscono il radicamento di Shandy Hall sia nel territorio dello Yorkshire sia nel panorama critico e letterario internazionale. Attualmente il Trust è costituito da 6 membri (Dr Nicholas Barker – Editor of The Book Collector, Prof Robert Mair – Master of Jesus College Cambridge, Prof Brian Cantor – Vice Chancellor, University of York, Dr Sally Neocosmos – Registrar of University of York, Lord Rees Mogg - Founder Trustee) e da 14 consiglieri (Mr David Alexander – Historical print consultant, Mr Bernard Barr –Retired librarian of the York Minster Library, Prof Jacques Berthoud - University of York, Dr Geoffrey Day - Winchester College e Review Editor of The Shandean, Mrs Jessy van Geloven - Business Editor of The Shandean, Dr Elizabeth Heaps – Librarian of the University of York, Mr Peter Miller –Antiquarian Bookseller, York, Mrs Kit Monkman – Honorary Secretary, 1 Cfr. Arthur H. Cash, Laurence Sterne: The Later Years (1986), Routledge, 1993. Prof Graham Parry - University of York, Mr Peter Smith - FCA Honorary Treasurer, Prof Peter de Voogd - University of Utrecht e General Editor of The Shandean, Dr Harriet Guest - University of York). E’ da notare che tra i consiglieri ci sono anche il Dr Geoffrey Day e il Prof. Peter de Voogd, ovvero due tra i maggior i esperti sterniani e responsabili della rivista internazionale The Shandean. La cosa qui interessante da sottolineare è che il ricavato dalla vendita della rivista va al Trust. Del tutto autonoma dal Trust è “The Friends of Shandy Hall”, vale a dire “Gli amici di Shandy Hall” i quali contribuiscono al mantenimento della casa museo con £70 per una iscrizione a vita o con £7 annuali. Shandy Hall e il literary Yorkshire Come tutti sanno, il primo museo europeo è stato il British Museum fondato 250 anni fa durante l’illuminismo come riflesso e conseguenza dello spirito enciclopedico dell’epoca. Tuttavia diversamente dai grandi musei nazionali organizzati per raccogliere, conservare e presentare grandi collezioni specializzate, le case museo sono molto ridotte nelle dimensioni, localizzate sul territorio e rivolte a un pubblico di estimatori, appassionati o di persone semplicemente desiderose di conoscere. L’importanza delle case museo sta anche nel loro ruolo di conservazione e di trasmissione di una eredità culturale locale ma con una rilevanza nazionale o internazionale, come nel caso di Shandy Hall. Accanto al cosmopolitismo della grande Londra multiculturale e multietnica, simbolo della modernità e allo steso tempo erede dell’imperialismo britannico, la Englishness, ovvero l’identità culturale inglese, è profondamente legata ai valori di ordine e di stabilità che si ritrovano nella vita della comunità, della campagna e dell’identità britannica. Ricordare gli artisti la cui fama ha varcato i confini del Regno è quindi un modo per affermare la propria appartenenza alla storia del proprio Paese. In Gran Bretagna la tradizione di case museo aperte al pubblico dedicate ad autori, poeti e drammaturghi è fortemente radicata nel territorio, tanto che molti percorsi turistici nelle diverse contee contemplano proprio questi itinerari culturali locali. In particolare, il literary Yorkshire vede, oltre a Shandy Hall, la dimora delle sorelle Brontë, di Winifred Holtby, di James Herriot, e la casa di Caedmon, il Monaco del 7° secolo padre della poesia inglese. In questa stessa zona sono ricordati attraverso le società letterarie a loro dedicate: Alan Bennett, W.H. Auden e il drammaturgo Alan Ayckbourn. La casa di Sterne non solo si inserisce all’interno di questa tradizione anglosassone, ma il Trust ha scelto di aderire al LitHouses, ovvero una associazione nata nel 2003 allo scopo di divulgare la conoscenza delle dimore e dei musei legati alla letteratura britannica2. I membri si incontrano due volte l’anno e la quota di partecipazione è minima. Di questa associazione fanno parte realtà molto diverse per tipologia, storia, accesso del pubblico e ubicazione sul territorio come ad esempio la casa natale di Shakespeare a Stratford-upon-Avon, l’imponente Newstead Abbey, meglio conosciuta come la casa di Lord Byron, o la casa delle Brontë (il Brontë Parsonage Museum) a Haworth. Il fatto che siano tutte ugualmente presenti in un solo portale Internet e quindi più visibili e facilmente reperibili dal pubblico, soprattutto quello internazionale, è utile ai direttori delle varie realtà museali per sviluppare programmi comuni di promozione, marketing e fundraising. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che spesso queste iniziative culturali non sono supportate da finanziamenti statali, come il Lottery Fund o il National Trust per la tutela dei beni nazionali, e che quindi devono individuare strategie finanziarie alternative. Questa associazione non si propone la creazione di una rete istituzionalizzata, magari identificabile attraverso un solo logo, ma di condividere esperienze, informazioni, stimoli, suggerimenti per la gestione di realtà culturali analoghe. Poiché la partecipazione di Shandy Hall all’organizzazione risale solo al 2004, non si possono definire ad oggi i vantaggi o gli svantaggi tangibili di questa iniziativa. 2 Nel sito dell’organizzazione si legge testualmente: “The LitHouses Group is a joint marketing and support group of British homes and museums that are open to the public in dedication to the memory of authors, poets and playwrights.” Vedi sito ufficiale: http://www.lithouses.org/ La strategia La gestione dei coniugi Monkman di Shandy Hall, come accennavo precedentemente, è stata molto personalistica e concentrata sul duro lavoro di recupero da loro operato per ricreare la stessa dimora ed atmosfera vissuta da Sterne 200 anni prima. Sulla stessa linea le strategie di comunicazione attuate miravano soprattutto ad enfatizzare l’aspetto architettonico del restauro e l’importanza del giardino, di cui parleremo più avanti. Parallelamente, la raccolta di materiale bibliografico o l’acquisizione di oggetti originali è stata poco rigorosa dal punto di vista dell’amministrazione del patrimonio. Dal 2004 con l’arrivo del nuovo conservatore, Patrick Wildgust, la filosofia della gestione di Shandy Hall è radicalmente cambiata. Più che concentrarsi su un luogo fisico (l’edificio e il giardino), l’ambiziosa nuova business strategy mira a trasformare Shandy Hall da luogo di attrazione a luogo della creatività. Le strategie sono chiare: • promuovere Shandy Hall come centro per lo studio e lo sviluppo della narrativa • diventare una sede delle arti visive nel nord Yorkshire • incoraggiare la creazione di nuove opere da parte di artisti legati a Shandy Hall, a Laurence Sterne e alla scrittura non-lineare • creare e mantenere un legame con i centri culturali attraverso l’allestimento di mostre ed eventi per aumentare le opportunità formative della regione. Lo slogan di Patrick Wildgust è “education and environment” e mi sembra che il programma descriva molto bene gli scopi del suo lavoro. Forse il progetto è ambizioso, ma certamente questa politica si dimostra più intraprendente, aggressiva e impegnativa della precedente; essa si propone infatti sia di trasformare l’identità della casa da ‘semplice’ dimora di Sterne a centro culturale proteso tanto verso il passato quanto verso il futuro, sia al consolidamento della sua presenza nella realtà artistica e intellettuale dello Yorkshire. In effetti, il curatore si sta impegnando nella creazione di un branding culturale, ovvero sta cercando di costruire una reputazione attorno a Shandy Hall e lo fa partecipando attivamente alla vita intellettuale che riguarda Sterne; organizzando mostre ed eventi; ospitando studenti delle scuole e delle università locali per parlare della scrittura sterniana e coinvolgendoli in progetti culturali al di fuori delle mura di Shandy Hall (vedremo in seguito alcuni esempi); accogliendo artisti invitati a trascorrere dei periodi di studio e di lavoro creativo nel cottage attiguo alla dimora e facente parte del patrimonio del Trust. Tutto questo sta a dimostrare che la casa museo Shandy Hall è una realtà molto diversa da altre istituzioni analoghe che, come ad esempio quelle legate alla figura di Shakespeare, mirano più all’acquisizione del “numero” dei visitatori che alla qualità della visita. Questo punto è sicuramente ben presente sia al curatore che al Trust: infatti, una delle loro preoccupazioni principali è quella di non creare un flusso turistico tale da sconvolgere la tranquilla vita del villaggio. L’abitazione, l’ambiente paesaggistico e il tessuto sociale sono vissuti e considerati un unico insieme indissolubile. Un esempio: finora Shandy Hall è stata aperta al pubblico gli stessi giorni di visita di Newburgh Priory, la residenza di Lord Fauconberg che dista poche miglia da Coxwold. Da una parte l’antica ed imponente dimora3 costituisce un’attrazione turistica da aprile a giugno che richiama visitatori anche a Shandy Hall, e quindi favorisce le attività commerciali e turistiche nel villaggio, ma dall’altra proprio i limiti stagionali imposti dall’apertura contribuiscono a tenere il flusso del pubblico sotto controllo. Sebbene secondo Wildgust i ‘gruppi’ siano gli ospiti più graditi, perché più facilmente gestibili anche con poche risorse economiche e di personale, è comunque sua intenzione modificare le attuali modalità di apertura al pubblico di Shandy Hall (la casa: da maggio a settembre dalle 14.00 alle 16.30, domenica dalle 14.30 alle 16.30; il giardino: da maggio a settembre dalle 11.00 alle 16.30 escluse le domeniche) per ovvi motivi economici, ma per fare questo deve richiamare l’attenzione di visitatori (che egli preferisce siano) di ‘qualità’, e cioè interessati alla figura di Sterne come una delle icone della letteratura mondiale e come maestro indiscusso della scrittura sperimentale, che ancora può dire e insegnare molto alle nuove generazioni. 3 Vedi sito ufficiale: http://www.newburghpriory.co.uk/ In questo caso Shandy Hall ricopre un ruolo importante nel territorio e nella comunità locale, essendo l’eredità sterniana motivo di orgoglio per i suoi abitanti. Shandy Hall, quindi, è da intendersi come ragione di aggregazione e misura dell’identità collettività di Coxwold. Bisogna sottolineare, peraltro, come Shandy Hall si avvalga dell’aiuto di volontari e guide tra gli abitanti del paese. Artists in residence Un turismo eco-sostenibile per il villaggio di Coxwold rende determinante la ‘ricerca dell’esperienza’, vale a dire la possibilità per il visitatore di vivere una situazione unica e memorabile. Proprio le particolari condizioni di vita, non molto diverse da quelle vissute nel Settecento di Laurence Sterne, hanno favorito la realizzazione del progetto ‘Artists in residence’ finanziato da: Arts Council England4 con £13.500, The National Association of Writers in Education5, KMA Creative Technology6, e dalla University of Teesside. Con questo progetto due artisti (uno con e l’altro senza bagaglio tecnologico, ma che desiderano impegnarsi nella scrittura non-lineare o multimediale sul modello della sperimentazione della scrittura digressiva sterniana) ricevono un finanziamento di £2.100 e una ospitalità gratuita di tre settimane nel cottage attiguo a Shandy Hall. Il Wolfson cottage7 è un edificio in pietra del 19° secolo solitamente affittato a turisti e studiosi e quindi strumento di finanziamento per il Trust. Ogni artista può avvalersi del supporto scientifico e letterario del conservatore e quello tecnologico di partner tecnici. La scelta degli artisti avviene in base al curriculum e a seguito di un colloquio individuale. Gli artisti non devono essere necessariamente letterati, ma possono occuparsi anche di arti visive. L’iniziativa, supportata dagli organismi statali, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista pubblicitario, ha avuto un notevole successo e i risultati ottenuti, oltre ad essere fonte di vitalità intellettuale attorno alla figura di Sterne, hanno formato una cassa di risonanza notevole tra esperti, ammiratori e studiosi dello scrittore settecentesco. A testimonianza di questo, il sito dedicato alla figura di Sterne più conosciuto e accreditato in rete ovvero il TristramShandyWeb8, realizzato presso lo Humanities Lab della Libera Università IULM, dedicherà una sezione ad hoc proprio a questa esperienza in loco e alle opere ivi prodotte. Tra gli artisti ad oggi ospitati ricordo Richard Willacy (Associate Director Birmingham Opera Company), la scrittrice Carolyn Thompson9 e la famosa artista ipertestuale Deena Larsen10. A proposito del cottage bisogna dire che esso è spesso preso in affitto dai membri del NAWE e le attività in esso organizzate sono pubblicizzate sulle riviste dell’associazione. Tuttavia, gli introiti derivati dall’affitto del cottage dovrebbero essere incrementati con una maggiore pubblicità e quindi presenza di turisti. 4 Arts Council England (ACE) è l’agenzia che in Inghilterra si occupa a livello nazionale delle arti distribuendo il danaro pubblico che proviene dal Governo e dalla Lotteria Nazionale. Vedi sito ufficiale: http://www.artscouncil.org.uk/ 5 The National Association of Writers in Education (NAWE, director: Paul Munden) è una delle organizzazioni che aiutano lo sviluppo della scrittura creative di tutti i generi e condizioni ambientali nel Regno Unito. Si tratta di una rete di partner che condividono esperienze, eventi, pubblicazioni, risorse online. http://www.nawe.co.uk/metadot/swish.pl?query=shandy&si=3&skin_type=nawe 6 Digital artists KMA (Kit Monkman and Tom Wexler) sviluppa ambienti cinetici, installazioni legate alla modellazione della fisica della natura. Ha collaborato con Shandy Hall fornendo le sue competenze tecniche ad artisti che vogliono sperimentare la scrittura non lineare in ambiente digitale 7 Vedi: http://www.let.uu.nl/~Peter.deVoogd/shandean/wolfson.html 8 Il TristramShandyWeb è una edizione critica del romanzo di Sterne in aggiornamento continuo. Il progetto, diretto dalla Prof.ssa Patrizia Nerozzi, ha ricevuto una menzione speciale per il miglior contenuto digitale all’eContent Award 2005.Vedi: http://www.tristramsahndyweb.it 9 Vedi sito ufficiale di Carolyn Thomposon : http://www.carolynthompson.co.uk/ Vedi, inoltre, il sito realizzato a seguito di questa esperienza: http://www.lifeandopinions.co.uk/ 10 Vedi l’esperienza e il risultato del lavoro di Deena Larsen a Shandy Hall: http://www.deenalarsen.net/shandy/ Questa esperienza è stata diffusa anche sul sito della conosciuta Electronic Literature Organization (http://www.eliterature.org/2005/08/shandy-hall-residencies/ ) che si dedica alla letteratura elettronica a livello internazionale. Attività formativa L’altro contributo fornito da Shandy Hall alla regione dello Yorkshire è senza dubbio quello relativo all’attività formativa. Negli ultimi anni sono state organizzate numerose iniziative didattiche che hanno visti coinvolti istituti di istruzione primaria e secondaria e alcune università. Il ruolo svolto dal curatore è qui determinante, in quanto egli non fa solo da guida ma, essendo un conoscitore di Sterne, tiene corsi e incontri con studenti di varie scuole per parlare della scrittura sterniana e più in generale della sperimentazione in letteratura. Wildgust dimostra così il suo impegno come testimone di una realtà culturale che va oltre le mura della casa e che nella logica dell’edutainment unisce divertimento e formazione. Tra le attività ricordiamo: • lo ‘Shandy Hall Loan Box’ per gli studenti delle scuole elementari costituito da diversi oggetti e idee per sviluppare, come si dice, le loro literary skills ovvero le capacità letterarie, ispirandosi a Sterne e a Shandy Hall. Tra gli oggetti: il facsimile di una clessidra del 18° secolo e un kit per creare storie senza-fine e pagine marmorizzate a imitazione di quelle presenti nel romanzo. • Attività ricreative per bambini, insegnanti e genitori da svolgersi dentro e fuori la casa come: cacce al tesoro, ricerche di animali nel giardino, creazione di mappe ecc. • ‘The Winged Skull and 8000 Other Moths’: una mostra tenutasi nel 2005 organizzata attorno alla ottocentesca Collezione Allis costituita da 8000 lepidotteri di proprietà dello Yorkshire Museum di York, esposta per la prima volta al pubblico dopo 75 anni. L’allestimento a Shandy Hall è stato concepito proprio per i bambini in collaborazione con la Yorkshire Wildlife Trust, il Yorkshire Moth Group insieme alla Husthwaite School con il supporto economico del Creative Minds Project11. La collaborazione tra la casa museo e le istituzioni locali si è estesa anche al Central Science Laboratory di York e alla University of York che si sono occupati di guidare i numerosi visitatori alla ricerca delle diverse tipologie di falene. E’ da sottolineare che l’iniziativa ha avuto un finanziamento di £ 5.000 ed è stata una eccellente operazione di marketing per Shandy Hall, sebbene dal punto di vista economico il guadagno sia stato insoddisfacente. A queste attività indirizzate soprattutto ai bambini se ne sono aggiunte altre dedicate a un pubblico adulto, e in particolare agli studenti della University of Teesside e del Trinity & All Saints College (Leeds). Sono state, in particolare, organizzate sessioni di studio sulla scrittura non-lineare e sul rapporto tra letteratura e arti visive conclusesi con la mostra monotematica Pause on the Landing, ispirata a una scena del Tristram Shandy, che ha visto esposto per la prima volta l’arazzo creato dall’artista Patrick Caulfield per la British Library di Londra (dove peraltro ora è possibile ammirarlo) insieme alle opere multimediali e non realizzate da 10 studenti del corso in Graphic Design della locale università. Questo binomio, accademia e mondo dell’arte, sarà replicato quest’anno in coincidenza con l’esposizione di un’opera di Patrick Hughes ispirata a una frase presente nel Volume 6 cap XXXVI – XL: “'and they would be good for students, I feel' he says.” Nel 2005 l’esposizione dell’arazzo alla British Library, quasi in coincidenza con l’uscita del film di Michael Winterbottom, ha contribuito a creare grande attenzione attorno a Sterne e quindi a Shandy Hall, anche grazie all’intensa opera di comunicazione costruita in prima persona dal conservatore e alla sua presenza a inaugurazioni e manifestazioni pubbliche, che lo ha portato ad avere un contatto diretto con la stampa e i media. Anche secondo il giudizio di Wildgust 11 Il Creative Minds Project è un Progetto gestito dallo Yorkshire Museums Libraries and Archives Council (http://www.ymlac.org.uk ) e sovvenzionato dall’Agenzia per lo sviluppo dello Yorkshire & Humberside Region (Yorkshire Forward: the regional development agency for the Yorkshire & Humberside region: www.yorkshireforward.com) finalizzato alla promozione tra i giovani delle scienze, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica. Vedi anche: http://www.creativeminds.org.uk/docs/Casestudies_11_Large_Print.pdf L’esposizione ha ricevuto un finanziamento di £ 5.000. sicuramente il film è stata la migliore pubblicità possibile alla casa museo, sebbene solo pochissime scene siano state girate a Coxwold12. Dal 2003 sono state molte le mostre organizzate a Shandy Hall. Tra le altre una esposizione ispirata al poeta John Clare (“of nature’s powers and nature’s spells”), e altre di artisti come Tom Phillips, RA (Life, Death & That Sort of Thing), e 25 Accademici Reali (Visual Wit, in collaborazione con la Royal Academy) tra cui Peter Blake, Richard Long ed Alison Wilding. Sicuramente la seconda è stata la mostra più economicamente e culturalmente efficace. Di grande importanza sono stati altri due eventi, culturali e mondani allo stesso tempo, che si sono tenuti quest’anno. Il primo è la lettura dei sermoni di Sterne per la prima volta in Inghilterra, là dove questi furono scritti. I testi sono raccolti in rete nel sito della casa museo: www.asterisk.org.uk. Il secondo è costituito dall’ormai tradizionale Lecture13 che dal 1979 ad oggi si tiene a York o a Shandy Hall per ricordare la figura di Sterne. Tutti gli anni le lezioni magistrali sono tenute da personalità importanti del mondo letterario come ad esempio Malcolm Bradbury, Jonathan Coe, W.G.Day, Peter de Voogd; il prossimo giugno è prevista quella di Frank Cottrell Boyce (anche conosciuto come Martin Hardy) dal titolo "Adapting the Unadaptable". Molti dei testi di queste lezioni, oltre ad essere stati scritti direttamente a Shandy Hall, sono pubblicati nel sito del museo. Un’ultima attività da segnalare, tra le tante, è la serata a tema - Georgian Puddings Evening ospitata a Shandy Hall e organizzata dalla YMLAC, con la quale si è voluto fare un salto nel passato e rivivere la stessa atmosfera di una cena di più di duecento anni fa. In generale, si deve mettere in risalto che le iniziative che prendono corpo a Shandy Hall hanno una buona riuscita; tuttavia si deve anche ribadire che se nel 2004 il successo è stato di tipo più strettamente finanziario, nel 2005 lo scopo era quello di sviluppare un ‘certo’ tipo di pubblico. Quindi quando si parla di ‘successo’ è sicuramente necessario definire quali erano gli obiettivi che ci si era preposti di realizzare. Il Giardino Un appuntamento annuale orami decennale e iniziato per il grande amore di Mrs Monkman per il giardino è la partecipazione dal 1982 all’ Open Gardens Day e al National Gardens Scheme che si tiene solitamente da maggio a giugno. In un epistolario Sterne scrive ad un amico poco dopo essersi trasferito a Coxwold: 'If you honour me with a letter it will find me either pruning or digging or trenching or weeding or hacking up old roots or wheeling away rubbish'. Queste parole si spiegano sapendo che Shandy Hall è circondata da un giardino di 2 acri delimitato da due soli muri. Esso è ornato da un parte con antiche piante di rose e di flora ornamentale rara anche per i tipici giardini all’inglese; un’altra parte, invece, cresce selvaggia in una cava in disuso. E’ inutile dire che altrettanto ricca e incontaminata vive la fauna tipica della zona dello Yorkshire, cosa che ha reso appunto questo giardino il luogo perfetto per lo studio delle falene. Peraltro, nel Tristram Shandy il regno dell’hobby horse dello zio Toby era sicuramente il giardino dove egli aveva riprodotto gli scenari delle battaglie da lui combattute. Più che per Sterne, fino a poco tempo fa, Shandy Hall era famosa soprattutto per il giardino, cosa da una parte ha costituito un limite allo sviluppo dell’immagine di Shandy Hall, ma dall’altra ha permesso di fare conoscere la casa ad un grande pubblico di estimatori, quando meno naturalisti. Diciamo che si è trattato di un ‘education and environment’ di diverso tipo da quello inteso dall’attuale gestione. La stessa iniziativa dedicata alle falene rientra nell’interesse ambientalistico per il giardino di Shandy Hall, più che per l’abitazione e la figura intellettuale di Sterne. Tuttavia, le 12 Vedi il sito ufficiale: www.tristramshandymovie.com Per ulteriori informazioni sulle Lectures http://www.let.uu.nl/~peter.devoogd/shandean/lectures.html 13 tenute dal 1979 ad oggi vedi: organizzazioni a cui si faceva riferimento vantano una grande reputazione nel campo della conservazione del paesaggistico inglese. Il National Garden Scheme14 consiste in una associazione filantropica che da oltre 75 anni apre al pubblico giardini privati per raccogliere soldi da dare in beneficenza o per la formazione di giardinieri da impiegare nelle proprietà del National Trust. Per essere parte del panel di giardini aperti sotto la tutela e il logo del NGS sono necessari alcuni requisiti minimi di eccellenza, tra cui: la possibilità di fare una visita di almeno 45 minuti; essere un esempio nel proprio genere (cottage, alpino, con erbe officinali, ecc.); essere di interesse nazionale (un panorama, un luogo dell’eredità culturale, e così via). In questo caso diciamo che il giardino di Shandy Hall ha tutti i requisiti richiesti e, nello specifico, era diventato più famoso della casa! Non si deve peraltro dimenticare che questo particolare giardino è vicino al parco della residenza di Newburgh Priory, e che entrambe le residenze vengono aperte al pubblico gli stessi giorni. La vicinanza a un'altra zona di attrazione pubblica costituisce un vantaggio ulteriore nelle dinamiche dell’NGS. Vista le finalità benefiche, il biglietto di ingresso si aggira attorno a £ 3: Casa e giardino: £4.50, Solo giardino £2.50, per i bambini accesso gratuito. Aperture serali (6.30-8.30) £2.50. Fare parte del NGS costituisce motivo d’orgoglio e quindi un modo per garantirsi prestigio a livello nazionale, oltre che visibilità considerando che si è inclusi nell’elenco degli open gardens dell’NGS. Tuttavia, la cura del giardino è piuttosto costosa, e il Trust ha deciso di licenziare dopo 14 anni il giardiniere ufficiale di Shandy Hall. Un’ipotesi futura è quella di uscire dal circuito in considerazione del fatto che non c’è un reale ritorno economico dall’iniziativa. Sicuramente i turisti a Shandy Hall, di cui ricordiamo circa il 10-15% sono stranieri, oltre a estimatori di Sterne sono amanti del giardino. Difficile valutare se i visitatori sono più attratti da esso o dagli eventi organizzati, visto che l’aumentato interesse verso le mostre e la politica assolutamente nuova della gestione Wildgust risale al massimo al 2004, ma ci saranno maggiori dati da valutare il prossimo anno. Merchandising Bisogna sottolineare che parte del merchandising legato a Shandy Hall è costituito proprio dalla vendita delle piante prodotte nel giardino. Altri articoli commercializzati sono soprattutto la tazza dello Zio Toby (Uncle Toby Jug) e i portauovo, vale a dire due oggetti di produzione locale (Coxwold Pottery) con un richiamo ai personaggi di Tristram Shandy. Di diverso spessore culturale è la vendita di libri legati alla figura di Sterne o di Sterne stesso, comprese edizioni del 18° secolo. Comunicazione Una realtà piccola che necessità di crearsi una reputazione a livello nazionale e internazionale come uno dei luoghi dell’eredità culturale inglese, teso non solo al passato ma anche al futuro, deve affidarsi più che mai alla comunicazione. Patrick Wildgust ha cambiato, come abbiamo visto, la strategia gestionale della casa museo e anziché sulla dimora come edificio architettonico del passato o sul giardino come luogo in cui si è sedimentato ed è rimasto inalterato il paesaggio inglese, ora l’attenzione è posta su Shandy Hall come ‘the house of fiction’. Sir Malcolm Bradbury l’ha detto: “Some houses are built like fictions, and are even built of fictions. Shandy Hall is just such a house, and that is why there is no better way to come to know the spirit of Sterne than by visiting it." 14 Vedi il sito ufficiale: http://www.ngs.org.uk/aboutus.htm Il tentativo di Wildgust e del Trust è quello di fare conoscere Shandy Hall utilizzando canali diversificati, non ultimo Internet. Per prima cosa l’impegno è stato verso la partecipazione a gruppi, enti, associazioni di grande reputazione e importanza nazionale, come: • • • • • • • • ACE - Arts Council England YMLAC - The Council for Museums, Libraries and Archives Creative Minds (YMLAC) National Association of Writers in Education (Director: Paul Munden) NGS - National Gardens Scheme The YMT - Yorkshire Wildlife Trust York Museums Trust University of York così da potersi permettere un ancoraggio sul territorio, dei finanziamenti, l’inserimento in progetti nazionali e una pubblicità ufficiale oltre che gratuita. Oggi Shandy Hall sta cercando di entrare nel Renaissance Project15, vale a dire che cerca di diventare uno dei 15 musei satelliti dei 5 maggiori musei dello Yorkshire (oggi già riuniti in una partnership chiamata Yorkshire Renaissance Hub) dislocati nelle città di Bradford, Hull, Leeds, Sheffield e York. Questa collaborazione (che dal 2003 al 2006 ha visto investimenti per £ 1, 85 milioni), dovrebbe servire a: • • • • sviluppare un servizio per le scuole raggiungere una più ampia comunità di visitatori tradizionali e non migliorare la cura, gestione e conservazione delle collezioni migliorare l'accesso alla conoscenza e alla informazione E’ abbastanza chiaro come gli scopi di questo partenariato siano già quelli individuati dal Laurence Sterne Trust. Essere all’interno di una rete finanziata direttamente dal Department for Culture, Media and Sport (assimilabile al nostro Ministero di Beni e attività culturali) non può che costituire la condizione ideale per una casa museo piccola come Shandy Hall ma con forte aspirazione a diventare una realtà culturale solida. Shandy Hall ha aderito anche alla rete The LitHouses Group. La forza di queste piccole realtà è appunto il loro costituirsi in una rete e in una azione soprattutto pubblicitaria e di fundraising comune. Oggi esiste il portale delle dimore letterarie inglesi che è di facilissima reperibilità per il pubblico internazionale e frequentato sia da turisti che da amanti della letteratura. Queste strutture permettono così di attirare sia un pubblico tradizionale che uno trasversale, ma interessato a una vacanza di qualità. Per quanto riguarda Shandy Hall, peraltro, l’adesione a questa struttura non inficia sicuramente il più ampio progetto dell’Hub. Anche Internet è stato preso in considerazione dalla casa museo, che ha realizzato un sito Astericks* - rivolto a studiosi, curiosi, settecentisti e artisti, che si configura come strumento di comunicazione in sinergia con le attività culturali organizzate in loco. Anch’esso ha la funzione di aggregare un pubblico internazionale attorno sia a uno spazio ideale - Sterne, l’Inghilterra del Settecento e la letteratura - sia attorno a uno spazio fisico - Shandy Hall. La cifra caratteristica di Astericks* è quella di non essere un tipico sito istituzionale: non esistono cataloghi online (questo compito sarebbe volentieri affidato dal Patrick Wildgust ad esperti, anche se il materiale e il patrimonio bibliografico è stato già catalogato dal Trust); negozi online o ufficio stampa: si tratta di un sito in cui soprattutto ci sono informazioni sulle molteplici attività della casa. 15 Vedi anche http://www.mla.gov.uk/webdav/harmonise?Page/@id=73&Document/@id=18596&Section[@stateId_eq_left_hand_ro ot]/@id=4332 Il sito Astericks* rispecchia perfettamente la realtà di Shandy Hall: quella curata da Wildgust è una piccola realtà di casa museo, ma molto dinamica e tesa alla progettualità che non rinuncia a usare i mezzi di comunicazione tradizionali e non; gli strumenti istituzionali messi a disposizione dallo Stato e dalla Regione per il suo finanziamento e sostentamento; e le iniziative di organizzazioni analoghe per portare avanti un progetto culturale che miri alla valorizzazione del patrimonio culturale nazionale. Un patrimonio che non è solo nell’opera di un grande scrittore del passato, ma che vive nel territorio, nella comunità locale, nei giovani artisti del presente. Per concludere ecco le parole della Newsletter di Aprile 2005 che riassumono la realtà di Shandy Hall: As Shandy Hall relies on visitor numbers to survive and the competition for tourists is significant, the future is uncertain. It is, however, one of the most beautiful and fascinating attractions open to the public in England, and Laurence Sterne is of huge importance to the history of the novel and an extraordinary stimulus for the modern imagination. There is no other place with so much exciting potential and Shandy Hall is continuing to inspire and enliven all who visit.