stampa l`articolo - Museo Nazionale del Cinema

Transcript

stampa l`articolo - Museo Nazionale del Cinema
COMUNICATO STAMPA
Nodo alla gola. Il cinema di Alfred Hitchcock
II parte
1-21 marzo 2011
Cinema Massimo - via Verdi, 18, Torino
Prosegue l’omaggio del Museo Nazionale del Cinema al cinema di Alfred Hitchcock – regista,
sceneggiatore, attore e produttore cinematografico inglese – con la seconda parte dell’ampia retrospettiva
iniziata lo scorso febbraio, dal titolo Nodo alla gola.
L’omaggio ad Alfred Hitchcock è un progetto del Museo Nazionale del Cinema realizzato in accordo con il
DAMS dell’Università di Torino e con la collaborazione del British Film Institute, Classic Films e
Universal Pictures. I film Psyco, Intrigo Internazionale e Marnie sono proposti all’interno del Legend
Film Festival.
Uno dei registi più influenti della storia del cinema, definito unanimemente “maestro del brivido”, Sir Alfred
Hitchcock è stato allo stesso tempo re della suspance e genio delle cinepresa, irriverente performer e
evocatore dell'inconscio. Nato il 13 agosto 1899 a Leytonstone in Inghilterra, ha avuto il pregio di non
trincerarsi mai dietro misteriosi intellettualismi e di non voler mai caricare le sue opere di significati oscuri e
reconditi, evitando il rischio di fare sofismi sull'arte. Si è sempre limitato a girare magistralmente storie
coinvolgenti e incredibili, divertendosi un mondo dietro la sua macchina da presa. Vissuto in un'epoca in cui
l'umanità non riesce più a controllare le proprie azioni e vive costantemente nell'incubo di qualcosa,
Hitchcock è stato il più grande poeta della paura di ogni tempo.
La seconda parte della retrospettiva sarà inaugurata martedì 1 marzo 2011, alle ore 16.15, presso la Sala
Tre del Cinema Massimo, con la proiezione del film Il caso Paradine.
Venerdì 4 marzo 2011, alle ore 20.30, sempre in Sala Tre, sarà proiettato il film The Lodger con
l’accompagnamento musicale al pianoforte del M° Stefano Maccagno. Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.
Alfred Hitchcock
The Lodger - Il pensionante
(Gran Bretagna 1926, 74’, b/n, v.o. sott. it.)
Copia conservata da Carlotta Film
Il cadavere di una ragazza bionda viene ripescato nel Tamigi: è l'ennesima vittima di un maniaco che si firma
Il vendicatore e che da qualche tempo terrorizza Londra. In tutta la città regna la paura, compresa la
modesta pensione tenuta dai coniugi Bunting a Bloomsbury, dove si presenta un nuovo cliente che desta
subito dei sospetti. Thriller ispirato al personaggio di Jack lo Squartatore, venne considerato da Hitchcock il
suo "primo vero film", e lo firmò con la prima delle sue apparizioni.
Sc.: Eliot Stannar, A. Hitchcock dal romanzo di Marie Adelaide Belloc Lowdnes; Fot.: Baron Ventimiglia, Hal
Young; Int.: Ivor Novello, Marie Ault, Arthur Chesney.
________________
Museo Nazionale del Cinema
Resp. Ufficio Stampa: Veronica Geraci (responsabile), Helleana Grussu
tel. 011 8138509-510 - cell. 335 1341195 - email: [email protected][email protected]
Nodo alla gola. Il cinema di Alfred Hitchcock – II parte
di Emanuela Martini
Parecchi decenni fa la critica italiana, scoprendo i film diretti in Inghilterra da Alfred Hitchcock nella prima
parte della sua carriera (periodo non breve, che va dalla fine degli anni Venti e l’avvento del sonoro all’inizio
degli anni Quaranta e lo scoppio della Seconda guerra mondiale, e che conta più di venti regie), decise che il
“periodo inglese” era superiore a quello “americano”. Le motivazioni andavano da analisi linguistiche molto
raffinate a valutazioni piuttosto rozze, nelle quali si sottolineava la perdita di connotazioni realistiche delle
sue storie e ambientazioni, soffocate dal glamour hollywoodiano, dalla psicanalisi, l’Edipo e il sesso spiegati
al popolo, dal gioco sempre più matematico della suspense.
Ora, Hitchcock è Hitchcock: chiedergli di essere “realistico”, discreto e magari socialmente impegnato
significa snaturare un’opera che è stata grandissima proprio perché favolistica, astratta, affabulante,
virtuosistica e molto, molto umana. Hitchcock è stato i fratelli Grimm del XX secolo, un narratore che
scavava dentro le sue paure e le sue turbe (infantili, capricciose, puritane, non risolte) per raccontare
all’eterno bambino che è il pubblico cinematografico il viaggio della vita. Non l’ha mai nascosto: io filmo fette
di torta, diceva, non fette di vita, cioè quei rarissimi momenti avventurosi, terrificanti, talvolta mostruosi che
scuotono vite peraltro “normali”, immerse nella routine.
Fin dall’inizio fece “fette di torta”: dagli straordinari squarci londinesi The Lodger (1926, prima variazione su
un probabile innocente scambiato per un serial killer) e Blackmail (1929, esercizio sul sonoro, sul colore e
sugli indefinibili confini tra colpevolezza e innocenza) a L’uomo che sapeva troppo (1934, altrettanto
improbabile dello straordinario remake americano del 1956, che è molto più bello, perché più affannoso, più
concentrato nel tempo e nello spazio, più disorientato), da Il club dei 39 (1935, cortocircuito di cacce
all’uomo ripreso nel capolavoro Intrigo internazionale) alla commedia di caratteri La signora scompare (1938,
claustrofobico balletto di presenze e scomparse, dove la verità non è mai quella che si vede, come nella
Finestra sul cortile, e dove tutti si agitano intorno a un assente, come nella Congiura degli innocenti, che con
il suo humour nero è forse il più “inglese” dei film americani). E, quando mise in un film un “pezzetto di vita”
crudele e amaro (la morte del ragazzino che, senza saperlo, trasporta la bomba sull’autobus in Sabotaggio,
1936), fu accusato di cinismo dalla stampa britannica dell’epoca, piuttosto bacchettona. Meglio, allora,
Hollywood, la “fabbrica dei sogni” dove si trovava sempre il modo di aggirare puritanesimo e codici di
censura attraverso convenzioni narrative consolidate, non dette e una complicità armoniosa tra spettatori e
autori.
Così, per quattro decenni, si snoda e cresce la parabola hitchockiana, costruita sull’inconscio, sul sesso,
sull’ambiguità e la relatività delle nostre certezze, morali e materiali. Gli anni Cinquanta sono quelli dei
capolavori assoluti, Delitto per delitto, La finestra sul cortile, L’uomo che sapeva troppo, La donna che visse
due volte, Intrigo internazionale, Psyco, sempre la stessa storia, sempre lo stesso rapporto equivoco tra
preda e cacciatore (si tratti di guerra tra i sessi o di innocente-colpevole), sempre la stessa rincorsa
affannosa contro il tempo e il destino. Nel 1963, ecco la favola pura: Gli uccelli, dove in un contesto del tutto
quotidiano si scatena un inferno biblico (che, se vogliamo, era addirittura preveggente, come il racconto della
Du Maurier da cui era tratto, sul piano apocalittico-ambientalista), seguito, nel 1964, da una sorta di
corollario psicanalitico, Marnie, dove si chiariscono molte delle implicazioni erotiche del film precedente. Poi,
due concessioni alla moda dell’epoca dell’intrigo spionistico (Il sipario strappato e Topaz, minori per sua
stessa ammissione) e, a chiudere la sua carriera, due colpi d’ala. Nel 1972, torna a Londra e rifà, in pratica,
il suo primo capolavoro (The Lodger): tutto ambientato nel vecchio mercato del Covent Garden, tra cadaveri
trasportati pigramente dalle acque del Tamigi o buttati tra i sacchi di patate, Frenzy è un racconto
impagabile, crudele e ironico, dove un serial killer in guanti bianchi cerca di far incolpare un poveraccio, il
poveraccio tenta di scoprire l’identità dell’assassino e un ispettore affetto da una moglie invadente e pessima
cuoca rischia di condividere la misoginia del killer. E, nel 1976, con Complotto di famiglia, dove due coppie
bene assortite si sfidano maldestramente in una caccia ai colpevoli e ai diamanti, aggancia gli umori, l’ironia
e il senso di traballante precarietà del cinema americano dell’epoca. Nell’ultima inquadratura, la macchina da
presa va lentamente a scoprire un diamante enorme nascosto tra i cristalli di un lampadario: se ne ricorderà
Brian De Palma vent’anni dopo, nello zoom che nel finale di Omicidio in diretta rivela il rubino incastonato nel
muro.
NODO ALLA GOLA. Il cinema di Alfred Hitchcock – II parte
CALENDARIO DELLE PROIEZIONI
MAR 1, h. 16.15, MER 2, h. 18.20
Alfred Hitchcock
Il caso Paradine / The Paradine Case
(Usa 1947, 119’, b/n, v.o. sott. it.)
Copia conservata da British Film Institute
L'affascinante Maddalena Paradine viene accusata di aver ucciso il marito. L'avvocato Keane assume la sua
difesa e si innamora di lei, mettendo a repentaglio il suo matrimonio e la sua carriera. Melodramma
giudiziario fortemente voluto dal produttore Selznick, che contribuì anche alla sceneggiatura e impose a
Hitchcock Alida Valli al suo primo film hollywoodiano, mentre il regista avrebbe preferito Greta Garbo.
Sc.: David O’Selznick, dal romanzo di Roben Hitchens; Fot.: Lee Garmes; Int.: Gregory Peck, Ann Todd,
Charles Laughton.
MAR 1, h. 18.30, VEN 4, h. 22.00
Alfred Hitchcock
Il peccato di Lady Considine / Under Capricorn
(Gran Bretagna 1949, 117’, b/n, v.o. sott. it.)
Copia conservata da British Film Institute
Appena sbarcato in Australia, il nipote del governatore inglese incontra la cugina che, sposata con un ex
ergastolano, s'è data all'alcol. Uno dei pochi insuccessi commerciali di Hitchcock e uno dei suoi rari film in
costume (è ambientato nel 1835). Sono ben due le apparizioni del regista nel film: durante il ricevimento del
governatore, nascosto tra gli invitati, e mentre discute sulle scale del palazzo in cui vive la protagonista.
Sc.: James Bridie; Fot.: Jack Cardiff, dal romanzo di Helen Simpson; Int.: Ingrid Bergman, Joseph Cotten,
Michael Wilding.
MER 2, h. 20.30, MAR 8, h. 18.30
Alfred Hitchcock
Io ti salverò / Spellbound
(Usa 1945, 111’, b/n, v.o. sott. it.)
Copia conservata da British Film Institute
La dottoressa Petersen, assistente in una casa di cura per malati di mente, apprende un giorno che il Dr.
Edward è stato nominato nuovo direttore. Una serie di indizi, però, le fanno pensare di trovarsi di fronte ad
un caso di sostituzione di persona. Hitchcock chiese a Salvador Dalí di rappresentare le scene oniriche, che
però non piacquero al produttore David O’Selznick al punto che fu tagliata una sequenza in cui Ingrid
Bergman si trasformava nella statua della dea Diana.
Sc.: Ben Hecht, dal romanzo di F. Beeding, H. St. George Saunders, J. Palmer; Fot.: George Bernes; Int.:
Ingrid Bergman, Gregory Peck, Jean Acker.
MAR 2, h. 22.30, MAR 8, h. 16.30, DOM 9, h. 18.30
Alfred Hitchcock
Notorius, l’amante perduta
(Usa 1946, 101’, b/n, v.o. sott.it.)
Copia conservata da British Film Institute
La figlia di una spia al servizio dei nazisti lavora a sua volta come agente segreto a favore degli Americani.
Per sorvegliare da vicino l’attività di un emissario nazista, già amico di suo padre e innamorato di lei, lo
sposa: ma questi quando comprende il raggiro, l’avvelena con piccole dosi di arsenico. È passato alla storia
il bacio interminabile tra Ingrid Bergman e Cary Grant che fece tremare i censori del tempo, perché all’epoca
un bacio non poteva durare più di tre secondi.
Sc.: Ben Hecht; Fot.: Ted Tetzlaff; Int.: Ingrid Bergman, Cary Grant, Claude Rains.
VEN 4, h. 20.30
Alfred Hitchcock
The Lodger - Il pensionante
(Gran Bretagna 1926, 74’, b/n, v.o. sott. it.)
Accompagnamento musicale dal vivo del M° Stefano Ma ccagno
Copia conservata da Carlotta Film
Il cadavere di una ragazza bionda viene ripescato nel Tamigi: è l'ennesima vittima di un maniaco che si firma
Il vendicatore e che da qualche tempo terrorizza Londra. In tutta la città regna la paura, compresa la
modesta pensione tenuta dai coniugi Bunting a Bloomsbury, dove si presenta un nuovo cliente che desta
subito dei sospetti. Thriller ispirato al personaggio di Jack lo Squartatore, venne considerato da Hitchcock il
suo "primo vero film", e lo firmò con la prima delle sue apparizioni.
Sc.: Eliot Stannar, A. Hitchcock dal romanzo di Marie Adelaide Belloc Lowdnes; Fot.: Baron Ventimiglia, Hal
Young; Int.: Ivor Novello, Marie Ault, Arthur Chesney.
SAB 5, h. 20.30, DOM 6, h. 16.30
Alfred Hitchcock
Nodo alla gola / Rope
(Usa 1948, 80’, col., v.o. sott. it.)
Copia conservata da British Film Institute
Due giovani ricchi e omosessuali strangolano un amico, così per provare, e ne nascondono il cadavere in
una cassapanca intorno alla quale organizzano, poi, un piccolo party, invitando i parenti dell'ucciso ma
anche un loro professore. Il film è passato alla storia perché girato in piani-sequenza di dieci minuti l'uno in
modo da sembrare costituito da una sola inquadratura. Complessivamente sette sono gli stacchi,
perfettamente mimetizzati.
Sc.: Arthur Laurents, dal dramma di Patrick Hamilton; Fot.: J. Valentine, W. V. Skalll; Int.: James Stewart,
John Dall, Farley Granger.
SAB 5, h. 22.00, DOM 6, h. 18.00
Alfred Hitchcock
Paura in palcoscenico / Stage Fright
(Usa 1950, 110’, b/n, v.o. sott. it.)
Copia conservata da Theatre Du Temple
Eve Gill, studentessa della Royal Academy Dramatic Arts, cerca di scagionare l'amico Jonathan dal sospetto
di avere ucciso il marito della sua amante Charlotte, diva del music-hall. Oltre a innamorarsi dell'ispettore
che indaga sul caso, scopre alla fine chi è il vero colpevole. Film americano girato a Londra, con Marlene
Dietrich e Jane Wyman abilissime a spezzare, di volta in volta, gli equilibri. I costumi furono disegnati da
Christian Dior.
Sc.: Whitfield Cook, dai racconti di Selwyn Jepson; Fot.: Wilkie Cooper; Int.: Marlene Dietrich, Jane Wyman,
Michael Wilding.
VEN 11, h. 16.30, SAB 12, h. 22.30
Alfred Hitchcock
L’altro uomo - Delitto per delitto / Strangers on a Train
(Usa 1951, 101’, b/n, v.o. sott. it.)
Copia conservata da Classic Films
Sul treno Washington-New York un campione di tennis riceve da uno sconosciuto una folle proposta: l’uomo
si propone di uccidere la moglie dello sportivo, che non vuol concedergli il divorzio, ma in cambio dovrà
uccidere il padre dello sconosciuto. Il piano verrà attuato solo in parte. Particolarmente accurati sono gli
effetti usati in questo film, a partire dall’omicidio visto nel riflesso di una lente d’occhiali neri.
Sc.: Raymond Chandler, Czenzi Ormonde, dal romanzo di Patricia Highsmith; Fot.: Robert Burks; Int.: Farley
Granger, Ruth Roman, Robert Walker.
VEN 11, h. 18.30, SAB 12, h. 20.30
Alfred Hitchcock
Il delitto perfetto / Dial M For Murder
(Usa 1954, 105’, col., v.o. sott. it.)
Copia ristampata da Classic Films
Tony Wendice ha sposato Margot per interesse, così da poter vivere agiatamente, mentre Margot è libera di
avere una storia extraconiugale. Tuttavia il marito ha seri dubbi di poter gestire a lungo la cosa, così
architetta con un ex compagno di università l'omicidio della donna. Il delitto perfetto, però, non esiste e
Hitchcock fa di tutto per dimostrare che basta anche un minimo errore per essere scoperti.
Sc.: A. Hitchcock, dalla piéce di Frederick Knott; Fot.: Robert Burks; Int.: Grace Kelly, Ray Milland, Robert
Cummings.
VEN 11, h. 20.30, SAB 12, h. 16.30
Alfred Hitchcock
La finestra sul cortile / Rear Window
(Usa 1954, 112’, col., v.o. sott. it.)
Copia conservata da Carlotta Film
Al fotoreporter L.B. Jefferies manca solo un'ultima settimana di convalescenza prima di potersi togliere il
gesso e tornare al suo lavoro. Una settimana di una calda estate durante la quale, oltre alle cure
dell'infermiera Stella e alle attenzioni della fidanzata Lisa, Jefferies passa il tempo a guardare fuori dalla
finestra del suo appartamento, scrutando le abitudini dei vicini di casa. Un film che esalta il voyeurismo insito
in ogni spettatore, facendone prima di tutto un complice.
Sc.: John Michael Hayes, dal racconto di Cornell Woolrich; Fot.: Robert Burks; Int.: James Stewart, Grace
Kelly, Thelma Ritter.
VEN 11, h. 22.30, SAB 12, h. 18.30
Alfred Hitchcock
Caccia al ladro / To Catch a Thief
(Usa 1955, 107’, col., v.o. sott. it.)
Il film sarà proiettato in video a causa della temporanea chiusura degli archivi Paramount
Il famoso ladro di gioielli John Robie, detto il Gatto, vive agiatamente in ritiro sulla Costa Azzurra. La sua
tranquillità viene ben presto turbata da alcuni furti commessi da un misterioso ladro che lo imita. Per sfuggire
ai sospetti della polizia non può far altro che indagare. “Film curioso in cui Hitchcock si rinnova e si ripete
nello stesso tempo, divertente appassionante e decisamente cattivo verso la polizia francese e i turisti
americani” scrisse Truffaut..
Sc.: J. M. Hayes, dal romanzo di David Doge; Fot.: Robert Burks; Int.: Cary Grant, Grace Kelly, Charles
Vanel.
DOM 13, h. 16.00, MAR 15, h. 16.15
Alfred Hitchcock
L’uomo che sapeva troppo / The Man Who Knew too Much
(Usa 1956, 120’, col., v.o. sott. it.)
Copia conservata da Universal Pictures
Remake dell'omonimo film del 1934 girato da Hitchcock in Inghilterra, si basa sulla stessa vicenda,
ambientandola in Marocco invece che in Svizzera. Straordinario l'uso della musica, soprattutto nel lungo
finale, dalle campane, agitate da Ben mentre si arrampica sulle corde per fuggire dalla chiesa in cui è stato
rinchiuso, alla lunga scena alla Royal Albert Hall, con il musicista Bernard Herrmann - il preferito dal regista che dirige la London Symphony Orchestra.
Sc.: J. M. Hayes, dal racconto di C. Bennet e D.B. Wyndham Lewis; Fot.: Robert Burks; Int.: James Stewart,
Doris Day, Brenda de Banzie.
DOM 13, h. 18.15, MAR 15, h. 18.30
Alfred Hitchcock
Io confesso / I confess
(Usa 1953, 94’, b/n, v.o. sott. it.)
Copia conservata da British Film Institut
Padre Logan non può difendersi dall'accusa di essere un assassino perché il vero colpevole, il suo
sacrestano, gli ha rivelato la verità in confessionale. Le prove sembrano tutte contro di lui. Anche l'alibi
presentato dalla sua ex-fidanzata Ruth si traduce in un movente per l'omicidio. Uno dei pochi insuccessi di
Hitchcock, fu girato a Québec City, in Canada. Al posto di Anne Baxter, il regista avrebbe voluto la svedese
Anita Björk.
Sc.: George Tabori, William Archibald, dal testo di Paul Anthelme; Fot.: Robert Burks; Int.: Montgomery Clift,
Anne Baxter, Karl Malden.
DOM 13, h. 20.15, LUN 14, h. 16.00
Alfred Hitchcock
La donna che visse due volte / Vertigo
(Usa 1958, 128’, col., v.o. sott. it.)
Copia conservata da Classic Films
Sofferente di vertigini dopo un incidente in servizio, John "Scottie" Ferguson lascia la polizia e accetta di
lavorare per un amico che gli chiede di sorvegliare la moglie Madeleine, ossessionata dallo spirito di Carlotta
Valdes, morta suicida un secolo prima. Per uno dei suoi film più ipnotici, Hitchcock trasporta il romanzo di
Boileau e Narcejac dalla Parigi anni Quaranta alla San Francisco anni Cinquanta senza, tuttavia, perderne
l'atmosfera amara e malinconica.
Sc.: Alec Coppel, Samuel Taylor, dal romanzo di P. Boileau e T. Narcejac; Fot.: Robert Burks; Int.: James
Stewart, Kim Novak, Barbara Bal.
DOM 13, h. 22.30, LUN 14, h. 18.30
Alfred Hitchcock
La congiura degli innocenti / The Trouble with Harry
(Usa 1955, 99’, col., v.o. sott. it.)
Copia conservata da Classic Films
Un bambino scopre in un bosco il cadavere di un uomo dai calzini rossi che sarà sotterrato e dissotterrato
quattro volte da un vecchio capitano, una ragazza sventata, un pittore astratto. Ovviamente nessuno è
senza colpa. Nella cornice dei paesaggi autunnali del New England la più deliziosa delle commedie nere di
Hitchcock che si diverte a sovvertire il comportamento logico dei personaggi. Esordio sorprendente di Shirley
McLaine.
Sc.: J. M. Hayes, dal romanzo di J. Trevor Story; Fot.: Robert Burks; Int.: Edmund Gwenn, John Forsythe,
Shirley MacLaine.
MER 16, h. 18.30, VEN 18, h. 16.30
Alfred Hitchcock
Il ladro / The Wrong Man
(Usa 1956, 105’, b/n, v.o. sott.it.)
Copia conservata da Classic Films
Un musicista di New York viene ritenuto ingiustamente l’autore di alcune rapine a mano armata avvenute
nella zona circostante a casa sua. Nonostante si dichiari innocente, viene arrestato e processato ma nel
corso degli eventi il vero colpevole tenta un altro colpo e viene catturato, scagionando l'innocente musicista.
Il solo film americano di Hitchcock ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto a New York nel 1952,
come egli stesso dichiara prima dei titoli di testa.
Sc.: Maxwell Anderson, Angus McPhail; Fot.: Robert Burks; Int.: Henry Fonda, Vera Miles, Anthony Quayle.
VEN 18, h. 22.30, LUN 21, h. 16.15
Alfred Hitchcock
Complotto di famiglia / Family Plot
(Usa 1976, 121’, col., v.o. sott.it.)
Copia conservata da Universal
Un'anziana signora si rivolge alla giovane veggente Blanche Tyler promettendole diecimila dollari per
ritrovare un nipote illegittimo abbandonato quarant'anni prima per il timore di uno scandalo. Blanche si getta
a capofitto nella ricerca dello scomparso. Ultimo film diretto da Hitchcock, giocato sul ritmo della commedia
gialla sofisticata. Il regista, sofferente e stanco, lo diresse muovendosi sul set a bordo di una Cadillac
rielaborata apposta per questa sua esigenza.
Sc.: Ernest Lehman, dal romanzo di Victor Canning; Fot.: Leonard J. South; Int.: Karen Black, Bruce Dern,
Barbara Harris.
SAB 19, h. 16.00, DOM 20. h. 20.45
Alfred Hitchcock
Gli uccelli / The Birds
(Usa 1963, 119’, col., v.o. sott. it.)
Copia conservata da Classic Films
Melanie Daniels e Mitch Brenner si incontrano casualmente in un negozio di animali a San Francisco. Lei lo
raggiunge nella tranquilla località balneare di Bodega Bay ma, poco dopo il suo arrivo, gli uccelli della zona
cominciano a comportarsi stranamente e ad attaccare le persone, dapprima in modo sporadico e poi sempre
più massiccio. Per una volta non c’è un colpevole, né viene offerta una spiegazione logica. Hitchcock punta
tutto sulla paura profonda dell’irrazionale.
Sc.: Eva Hunter, dal racconto di Daphne du Maurier; Fot.: Robert Burks; Int.: Rod Taylor, Tippy Hedren,
Jassica Tandy.
SAB 19, h. 18.10, DOM 20, h. 16.00
Alfred Hitchcock
Il sipario strappato
(Usa 1966, 128’, col., col., v.o. sott. it.)
Copia conservata da British Film Institute
Nell'Europa della guerra fredda il fisico americano Armstrong, specialista in congegni antimissilistici, va a
Copenaghen per un congresso internazionale. Da qui finge di passare al servizio dei comunisti. Il suo vero
intento, però, è quello di impadronirsi di una formula segreta a vantaggio degli Stati Uniti. Con questo film si
chiude il sodalizio di Hitchcock con il musicista Bernard Herrmann. La sua partitura non piacque e al suo
posto venne chiamato John Addison.
Sc.: Brian Moore; Fot.: John F. Warren; Int.: Paul Newman, Julie Andrews, Lila Kedrova.
SAB 19, h. 20.20, DOM 20, h. 18.20
Alfred Hitchcock
Topaz
(Usa 1969, 125’, col., v.o. sott. it.)
Copia conservata da Classic Films
Il vice-direttore del KGB Boris Kusenov, in disaccordo con le manifestazioni di forza del suo governo, decide
di fuggire dal proprio paese con la moglie e la figlia Tamara. Per attuare il suo piano si rivolge agli Stati Uniti,
che gli offrono protezione in cambio di informazioni. “Un vero disastro”, disse a proposito del film lo stesso
Hitchcock, che per la prima volta nella sua carriera non sapeva come concludere una storia e pare infatti che
abbia girato cinque finali diversi.
Sc.: Samuel Taylor, dal romanzo di Leon Uris; Fot.: Jack Hildyard; Int.: Frederick Stafford, Dany Robin, John
Vernon.
- SAB 19, h. 22.30, LUN 21, h. 18.30
Alfred Hitchcock
Frenzy
(Gran Bretagna 1972, 116’, col., v.o. sott. it.)
Copia conservata da Swashbuckler Film
Un maniaco sessuale terrorizza Londra violentando e strangolando donne con una cravatta. Per una serie di
false prove e di sfortunate coincidenze, i primi sospetti cadono su Richard Blaney, un ex-aviatore della RAF
alcolizzato. “Una narrazione vertiginosa e pungente, mai statica, un racconto emozionante le cui immagini si
susseguono irresistibili e armoniose come le note di musica frenetica su una partitura imperturbabile”,
scrisse François Truffaut.
Sc.: Anthony Shaffer, dal romanzo di Arthur La Bern; Fot.: Gil Taylor; Int.: John Finch, Alec Mc Gowen, Barry
Foster.