relazione prg - Comune di Maenza
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relazione prg - Comune di Maenza
trHoV. ttrl. L,ATlNq sIIj\nÀG FIEGOLA.TI3trI 8 r;FnltrFqALE AdoÈÈatc .visto con .ccrngt li -COnEllllI:lnE| dellbanazlone sr qars.r|J C-tri,C- L.;Erfl s_n_!r.cot'l vE vrJrlJ.atrJ rbale n. l:rtj no ig6 n" 63 r{ot n/t^./ea. dgl ll/lo/94 rFf,ubblícero dal 7-ll-B6at T-ol-87 - l-Comitato f î" Tecnico Con. Consuftivo - Urbanistica e Assciro d rJal ?ttozrc+ Sczione ; HEGIOHE LAZIO ASSESSORATO UHBANISTICA F OASA "Eto S. BONADOMA ILF 6Lt mGi L AiT ffiO FIA IJ LilA'/LII\J' . .f\I,/\JI\,,Iì [email protected]'...L-AZI PRESIDENZA GIUIVÎA REGIONATD IO Ir\|A *nu,,*n,iffii*$nt$$$ ME Is''itto al N. l4l rleil'Albo si rirasoa a Roma, it ,,..,2,0,..M4G,,.J9$.7,,,,.. STUCIIT] TEETVIC(f, tfr.lng.Et t EIIASE FtrtANCESC(f .via lszir: n.re Larina :Ègl rrrrsc. I { I INDICE ]-.PRIMA PARTB - ADESCRIZIONE DELLO STATO D] ]--L I AMBIENTE FISICO l--l- Il temitorio, FATTO. PqÉ. 1rorografia r pag. 1 1,-2 Lridrografia -^f1 Pdts. 1-3 Cl-.imatologia pag.2 l--4 Caratteri geomorfologici pag. 3 1-5 Agricoltural realtà e prospettive pag. 3 2- Lt ambiente storico - demografico 2-1 Profilo storico pag.8 pag.8 2-2 Sviluppo urbanistico del centro storico pag.14 2-3 Sviluppo demografico pag. 15 3- Dissesti e vincolo idrogeologico pag. 15 -Area di particolare valore naturalj-stico 4-Vincolo panoramico e paesagistico pag.15 5- Viabilità pag. L8 6-Il centro abitato pag. - IL PIANO REGOLATORE GENERALE 1-Quadro territorio di riferimenro pag.20 2-Variante al P.R.G. pag.21, 3- Scelte del piano pag.22 4-Dimensionamento del P.R.G. pag.26 5-Descrizione de1 P.R.G. pag.29 A-LocaLízzazíone della zona industriale pag. 30 5-3 La l-ocaIízzazione turistica 5-4 La locaLizzazione industrial-e pag. 6- Programmi pluriennali di intervento pag.32 pag. 16 1-9 PARTE SECONDA 31- pag.32 1 1 I I 1, IS ff 1 -l j -tl I l -PARTE PRII.IA- DBSCRIZTONE DELLO STATO I DI FATTO- I 1_) L'At,lBltiliTE FISICO. I l l-. 1. I1 tercitorio, 'orografia. rl temi-borio di llaenza é limitato nei suoí confini clai Comuni di Roccagorga, Carpineto Romano (prov. di Roma), Priverno, Giliano di Roma (prov. di Frosinone), prossedi. J. so-bto i1 profili orografico i.r ter"ritor.io si schematicamente dividere in tre zone: a) zona di pianura, a confine con il comune cri priverno ouò (m. 60 s.1.m. ) fino al-]a base derla catena dei rr{onti Lepini; b) zona di bassa e media colLina di S. Eleuteni Ò Arcangelo, Acqua i Fichi, Le Rose; s c) Zona di a]ta col-Lina e mon'bagna, che circonda con varia o'ografia re zorle sopradescrit'be e che nel]a parte protesa verso la pianura contiene I'antico centro abitato di Maenza, posto su una col_Iina a quota 35t3 m s.l .m. , antica ::occaforte meclievale posta a guardia e difesa derle vall-e. Tra i monti più arti sí notano: monte derra Difesa (m. 877 s.f .m. ), monte Sen-Linel_l_a (m. l_l-1O s.l_.m. ), rno,te Acuto (m. 827 s.1.m. ), nonte S. Ìilartino (m. 696 s.l.m. ). 1 . 2. -Idrografiaf fattori strutturali clee condizionano lriclrograiia territorio sono r-a permeabilità e lrerodibirità formazioni affioran.bi. rn tal- senso possono essere distinti i r{navÉr €.i ^ .: rsr ^-^ qrrul. il primo del della due d.iversi tipi . instaurato sulla formazione carbonatica perneabile, l_imitato da incisione vaLlive in comispondenza pag.2 dei bacini secondari ilVal_l_e di i{onte Acuioil, S. Arcangelo, Le Rose; il- ' con densi'tà reticor-are e coefficiente cri defr-usso apprezzabile, formatosi sui te*eni tendenziar-mente impermeabil-e uhe si trovano clepositabi nerl-a zona .i nreclia e bassa coLlina. seconclo Due corsi d'acqua principali, a carattere tori-entizio, e cioé rR'o pisciar elf o'r e i,Fosso di iìon.ce Acuto, che ai piedi del rnonte della Difesa si congiungono cranclo origine a1 fosso 'rLe I'fol-e'r. 11 fosso ilLe illol_er penetra nel percorre per ui-l tratto di circa Comune di Roccagorga J_o 1 knr.r poi segna iI confine tra i due territori comunali fino a confine con Í1 Comune dr Priverno nel_l_a pianur"a. Un al_tro tomente deÈto rrFoèso ponte pisel_l_oil meno importante, ma con forti caratteristiche erosive, co*e parallelemente al fosso 'Le r401e, ai piecii clelra col_r_ina su cui é ubicato iI ceniro abitato. 1.3. Climatologia. rn base a cra-bi pluvioinetrici risulta precipitazioni annual-i si aggira ir var_ore mecrio der-le sui 950 mm. di pioggia annuafe' distribuita principalmente nel semestre ottobremarzo' mentre scarsi risultano gri apporti aprire settenbre; anche i giorni piovosi sono generarmerrte ner-ro stesso periodol 1a massima aÌtezza di pioggia registrata neg,_i anni trascorsi non ha superato 70 mm/ora. Dai dati termornetrici risul__ba che lrescursione l-an- ì nel semestre aprile settembre é cli poco superiore nel periodo ottobre_ marzo si aggira go a vvf trrrvd ^^ a 22oCe C. Lrazione 'bermoregor-a'brice del mare T,i*eno é a.btenuata I pag.3 I I dallaposizloneintermontanadelterritoriodil.laenza,che può considerarsi un tipico clima sub- mediterraneo ' I 1-4 Caratteri geomorfotogici I terreni affioranti nel territorio I I ascrittÍ di i{aenza possono essere a due tiPi formazionaLi; a) cdlcari dotomitici nesozonici; b) terre rosse di clissoluzione carbonatica con lembi indifferenzi.aci di tufo incoerente' pasta I calcari del punto a) si presentano generaltnente a fine ben s.E::atificata, medialnen.Ue fessura,ui' con componente' tufi'bica cli proveni-enza vulcanj-ca' il 50% del Questo tipo formazionale interessa circa (lr{onte dell-a Difesa, t'{Onte Sentinella' San territorio ilartino ) . - Le formazioni rr terre rosserr punto b) interessa rrmediatr e rr bassarl prevaleutemente 1e fasce altitudinali col-1ina. Questi terreni, derivati dal residuo insol-ubine contenuto nella formazione calcarea, hanno una composizione con granulometrica da argiJ-1o- limosa a limo argil-losa sabbia. nella rnassa vi é una componente di granuli piroplastica e brecce minute calcaree ' Per uLteriori chiarimenti vedere 1o studio geomorfologico ' ul_I lUSa eseguito dal qeologo Umbenbo I'lorel1i ' 1.5.Agricoltura, realtà e prospettive: de1 Comune di l4aenza é di La superficie territoriafe complessivi Ha 4.257,OO e c1i cluesta la superficie coltivata é di ila 2.097 '44. Le culture maggiorinente . 'pratica'be, rilevate dal censirnentor i il f, t t ft '5 PqÉ.+ ISTAT del 1970 sono: oliveto ila 403 vigneto fnrrt'l-al-n il 463 ,t 23 DOSCO il 630 tare ed incol-ti produtiivi '' 14) seminativo Totale n2.og7 SAU prati permanenti pascolo cespuglia'bo icie Superf 1 total-e C^n I I CÉ..7 Le aziende agricole operantì_ sul- -berritorio, distinte per tipo di conduzione nel- modo seguente: aziende in conduzione diretta i'io il sono 664 ll con tl salariati e con partecipanti lto al'tre forme di condlrzione Ì,Jo llo To'úale tr A g 726 Le dimens:-oni aziendali sono distinte come segue: daOaci 1Ha l.tro 331 fr 1 il ztl l r 2il 3 tl II il 3il Str ilBg il 5il 10t1 |7I rf 10il z}tl 't ttZOa 50" rr oltre 50 "l_ ,rL rl I1 pairinonio zootecnico é i1 seguente: L28 QA 2L I L vacche da latte I''lo 100 equini Ì,lo 294 vacche brado llo I44 ovlni [To g4S pag'5 1425 altri bovini " 2OO caPrinit' rr 58 bufale da latte " 104 suini altri bufalini rr 49 per classe d'età aI La popolazíone agricoì'a distinta I Ia I l I I I L98O é seguente: da anni tt 14 2L 'r rr 30 tt 60 35 a 2O No 8 Pari aI 6,40% a29rr15r' a 34 tt 88ttl tt]-2roo% a59r'10rr a64tt 4'l 'r 8,oo% " 3,2O%/ "7O r40% m rale 1e nche 'al1e idi rture :rili alIe 1. ool l\ ìY\ \c') l-tf- /rtr',/ pag. 6 dl pioggia lranno, e le precipitazioni sono concen,crate ne1 periodo autunnale e primaverile. mm. f mesi di massina aridità sono luglio r agosro e se'u't ernbre; non é raro crre in cluesti go giornl , non si verifichi alcuna precipitazione con i1 conseguente disseccamento derre risorse foraggere ed ir prosciugamento dei pozzi di acqua utili alla zootecnica di montagna. I J-a disponibiriteì foraggera spontanea ecl idrica cri questi mesi crre regola iJ- carico massirno degli ar-r-evamenti E b::ado sul- 'bemi.i;orio nontano. Zootecnica uel comprensorio di fondovalle, sono insediati gli al-levamen bi di bovini cia lat1,e , bufalini nelra zor.a più prossima a1 comune di pri-verno, ed ovini r-a cui forma di alrevamento é principar-mente cier-' tipo semibraclo industriali ed aziendali cìel típo concen.brato. che rl patrimonio zootecnico sopracitato vie'e sfruttato sia per la produzione deL l_atte che clella carne. i're' territorio montano coperto di cespugliato misto di arbustive ed erbacee, boschi e radure prati_ve, vivono allo stato b'ado arr-evamenti cri bovini, caprini ecl equini. Tra i bovini lenta precìomina ra razza maremmana di montagna in degenerazione, per incroci peggiorativi- oùn tori di ?azza'tPezzata lrlerar e Brunalpina, e produce esclusivamente carne. Gli equini utilizzano sono di razza indigena di moclesto sviluppo, il te*itorio montano più ingrato def l.a 10ro naturar-e attitudine ai lunghi e rapidÍ spostamenti anche in zone accidentate, crre conse'te roro grande capacità di pag.7 bócca1e forte e ricerca di cibo' e del- Ioro apparato puledri da carne ' frugale I producono esclusivamente appartengono ad una r caprini di questo comprensorio, iI giusto habitat poichè popolazione meticcia e vi si trova e capacità di metaboLizzate con la sua rusticità, sobrietà in carne e latte' lignina e cellulosa, riesce a trasformare inutilizzati da11e alimenti che altrimenti rimarrebbero l altre sPecie zootecniche ' que1la La produzione principale viene considerata spesso dalla della carne. II latte viene trasformato artigianale ' e non famiglia diretta coltivatrice in modo I l locale' varca i confini del ristretto mercato II Iivello produttivo medio degli allevamenti per carenze e difficottà sia sopracitati é insufficiente nel momento della produzione che della commerciaLízzazíone e trasformazione dei Prodotti ' Olivicoltura dellrolivo Abbastanza sviluppata é la coltura I ì I I rocare comunque caratteristico mediterraneo; I'orivircoltura ai fini delIo non ha la funzione economica determinante rappresenta quasi sempre sviluppo deltragricoltura locale ma unr economica strettamente familiare contrario Un giudizio di consenso merita aI nella fascia I'olivicoltura intensiva che va diffondendosi ! mezzí meccanici' terrosa pedemontana accessibile a tuttí Viticoltura. 332 ettari' disperpa' 1n La viticoltura si estende su circa - i.-' UI territotio iI soprattutto occupa ed piccoli appezzamenti, tn f ocale rrottonesg'f fondo valle I Ie varietà più sono la l (isabella)' origine rrtrebbiano nettuneseil e lruva "fragolat' tt:z :t ,o O L t(' pag.B Ciliegicol-tura. La ciliegicoltura locale principarmente re aree che gravitano intorno aIla località riAcqua i Fichi", comprese 2OO e 300 m. E ' s.l_.m. composta di piante di alto fusto sparse spesso consociate al vigneto. f' comprensorio é vocato per la col,tura del ciliegio, che nel- territorio é abbastanza diffuso; tanto che re ciliege costituiscono un .frutto caratteristico delra zona, con feste drincentivo commerciare a sfondo for-kroristico, come ra rrSagra delIe ciliege". Boschi. rl'territorio é coperto da pochi cedui per circa 630 ha; r-e piante boschive sono essenzialmente dÍ quercia caducifoglie. 2) AT{BIENTE STOR]CO _ DEI.{OGRAFIA2.1- Profilo storico der Dott. Franco De Angeris -storico). La storia di Maenza delineata ne1 suo profilo essenziale si identifica ed accomuna in rnassima parte con querra degli a]tri.paesi delra valte delr'Amaseno. Di origine incerta ra popolazione originaria arra quale si sovrappone successivamente una ramificazione delta gente vorsca che dalr-a priverno capitare dei Vo.rsci domina r_a valLata. 6"'ih\ 4{ /6ar--rE rn tale periodo Maenza può pertanto essere considerata uno dei tanti vitlaggi che si ponevano per ragioni di difesa e di pasco]i sur-re alture a dominare la valIe, costituiti da Tozze capanne, coniche o rettangolari coperte dÍ stramma, ampelodesma tenax, ed i cui pali erano infissÍ non su1 te*eno, ma su muri a secco che si elevavano da terra di pag'9 costruzione che' si può di tecnica Una metro' un circa attraverso i millenni e che é afferrnare, é rimasta immutata capanne esistenti nella ancora visibile in alcune superstiti I l zona. dei Romani verso iI territorio e gIi sud, influì in modo traumatico sul che si sovrappone abitanti, irnponendo in parte una civiltà testimonianze di aIla preesistente e che ha lasciato valide Ia fascia peclemontana del insediamenti particolarmente lungo I Succcessivamente' lrespansione l territorio. in luoghi ancora Gli insediamenti romani erano forti darra vicina ricchi di acqua e facirmente raggiungibiri 1 Privernum' un nucleo di nellr 85O Privernum fu distrutta' altri mentre gli abitanti fondò la Priverno medievale vicini' andarono a rafforzare i centri della zona' cosl Domenico Antonio Contatore, storico opera Terracines ed scrisse di questa tragedia nella sua Quando I I l Pipernenses: rrAncora città si scorgono imponenti resti deIIa antica ed imponenza di distrutta' prove sicurissime del1a gtandezza di quella di quella, ma non potendo tutti i cittadini alcuni fondarono stabilirsi entro le mura della nuova città' altri Perseo' altri Roccagorga, altri Asprano' altri Maenza' quei castelli che i' forte della Croce, Fltri Sonnino e giorno di famosi, i qualfituttavia' sottomeggi nel divennero S. Pietro, ll; un tributo ann$tle"' rriv!{4o I pagano a I1 Castrum Magentiae possesso dei Conti di (rgzr) e dei Gaetani ( e5 pag. 10 aeli Aldobrandini (r-597), passò quindi ir Feudo ar_ cardinale segretar"io di stato Antonelli, or-iginario der vicino paese di Sonnino, af quale si devono gli imponenti finianziamenti a favore der-lragricoltura ed in particorare per 1rÍnpianto di nuovi oliveti r'{aenza già er.a fannosa per 1a produzÍone dell'o1io. r' tare periodo I'or-ivo si estend.e in tutta r-a fascia col-linare portando addiz'ittura un mutamento ner paesaggio, in qua-nto ]a coltivazione é operata a gracroni so*etti da cara-b-Leris'uici- muri a secco ciet.ffi nmacereil, rl- Feudo passò quincri arra famiglia pecci e di seguito si f*antumò irrobustencro Ia piccola proprietà contadina, mentre al in proprietà Le montagne con i relativi boschi e pascoli sui. quali la cittadina ancora oggi ha dirit'bo cli pascolo e legnatico. La storia del paese, che fino al_ l-870 fu par.Le de11o S-bato Pontificio, può essere ripercorsa attraverso le grandi famiglie che ne ebbero il possesso. Il_ Comune passarono di lrlaenza soppresso con R.D. del 6/9/l_92g 2200 ed unito a priverno fu cli nuovo autonomo ner rg47. Comune No sur-1a deri-vazione crel nome si riporta in maniera in'begrare quanto G. Baccari e F. De Angelis a pag. 17 del l-ibro l,(aenza; rrla rocca criventa ir. naturale centro di vita degri abitanti cire vi si raccoÌgono intorno. Quella dÍ ldaenza pianta a quadrata, sicuro rifugio nei momenti di perlcolo, più volte distrutta e sempre ricostruita, rimane il simbolo dell-a tenace volontà del_la gente che vi dimorò. Il nome del paese é fatto clerivare da aLcuni del_ leggendario eroe rriagen'bio, ir l;fagentius di origine etrusca, I I I pag ' 1i I I dalla patria Cere e che é che fu costretto acl allontanarsi clove combattè come dell'rEneide X libro nel ' ricordato allea-r,o di Turno contro Enea' I si può trarre anche A nostro pare iI nome di t'lagentia essere forte ) che ' unita a da una raclice l'{ag ( crescere t che cresce' gente forte' Gens, vuol significare popolazione clel nome e fondazione Un'ultima ipotesi su1Ia derivazione un qualche signore germanico' clel paese po-brebbe essere che Ia fondazione del Castello' at quale potrebbe farsi risalire di l'laenza' posta nei pressi abbia vol-u'bo ricordare la città di Francoforte sul I'leno: lrlainzrr' dalla Rocca e la logica Lrabitato é quindi clominato una esigenza di difesa dell,insediamento rispondeva ad collegata ad un nucleo centrale' Via luiaiuni ' della Lo sfondamento delle porte Centrali: che il primo passo Portella o dl porta Seila) non costituiva era neanche iI più per I'occupazione del- paese e non imPortante. a rioni o Ie abitazioni ' sia quelle disposte o cortile ' sia quelle intorno acl una piccola píazza ra possibirità, nelrruno schiera.be rungo un vicoro, avevano por'te Ia caso t di sbarrare con robuste conte nell'altro Infatti s'brada delf Iaggressore ' fnoftre nelle case che guardavano fuori dellrabitato ma gli ingressi dovevano; non si permettevano porte esterne' le une alle tutti nellrinterno nentre addossate ricaclere ' costituivano la cinta continuità' di aLtre serrza soluzione di cinta e torri di di difesa, che era integrata da mura guardia- di rumori e morte' La strada non é un pericoloso tunnet pag.12 come nella socialità: città attuafi, h? costituisce un momento di si parla da una finestra allraltra, diventa un salotto nelle lunghe sere drestate con le persone sedute sugli scaloni del-le rrcimaserr ed i ragazzi che giocano nel vicofo controllati da una comunità. E | 1'ambiente stesso che pone 1e premesse e la sintesi di uno incontro umano tra gti abitanti, l-rambiente che scandisca il ritmo del-l-a vita: scendere, il sembra quasi il salire, fermarsi, lrora deI campanile ed il 1o suono del-la campana della Chiesa. La casa 'bipo si sviluppa in vertical-e, con abitazioni singole che a volta hanno medestí cortili terra é adibito a staÌla, interni; i1 piano cantina, Iegnaia o attività erLigiana; il piano primo é costituito da una stanza unica che é adibita a sala di rappresentanza , cucina, stanza da pranzo e che nel focolare il punto centrale; aÌ secondo piatro una o due stanze da l-etto ed una scala a nì nl ì nha porbava alla botola di accesso de1 granaio. Lracqua del tetto andava a raccoglÍersi nella cisterna, che serviva in comune quasi tutte le abitazioni del=ione. Strade e vicoli trasversali unendosi all-a strada cen'cra1e, che in modo sinuoso dal castello si steirAè ín tutto lrabitato, costituiscono la rete viaria de1 centro storico. Dal- 1869 il centro è rifornito dell-e l'{ole " Immediatamente fuori dracqua dalla sorgente Ie mura crerano alcuni aò\ importanti servizi sociali come 1'Ospedale(per quelli che in \.' 's ): casÒ di epidemia o peste vi dovevano essere ricoverati ) , il tlg lavatoio pubblico ,g1i abbeveratoi per gli animali. pag. 1-3 Lrassercto deI territorio é posto in funzione della frequenza o necessità umana sul- campo ed il rapporto ai mezzi di trasporto: -la priraa fascia territorial-e appena fuori le mura é f:^;'zionata e coltivata ad orti; abbiamo qr-rindi neLl-a vaIIe la col'cura clella vi'ce e grana::ia, Eli oliveti ed infine e i pascoli. Le prime vie principali mulattiere-- af servizio del- terri'Lorio erano I'a'btuale rrl:'Iadonna del-1e grazie'r, che si dirama quindi verso Irlonte hcuto e Roccagorga, Via I'fadonna i lvlartiri che portava verso Priverno. La prima strada carrozzabile fu tracciata nel circa secondo i1 percorso di Via ì'Iadonr-ra LBZO delLe Grazie, e da Liazzanisi - Priverno; mentre nel 1869 fu costruita l-a strada Carpinetana con raccordo per Ìdaenza. Irar'uicolare cura fu sempre posta alla tutela delle acque soi'give che in genere vennero sfrut'ta'ce a servizio del teri.itorio con struttura a fontana per attingere acqua, una vasca per abbeverare gli anirnari ed infine le vasche per favare i panni: Fontana delfa Vasca Vecchia; Fontana Fori; Acqua i Fichi ; Acqua Le I'Iore. Le zone non forníte di acqua sorgiva erano fornite di pozzí pubblici come in contrada del Prato o pozzi addirittura in alta montagna, come pozzí di S. I'lartino del-la Zappatina, èd uso deL bestiame che fruiva degli alti pascoli. Pi'ospe_bti demografici ( da pag.52 VoI. llaenza Baccari - De Angelis) "Il primo censimento, di cui vi notizia s'coricamente certa, riguardante il nostro Comune, ta tu '.:pag;:f4a- u, =É rl< N FIG. Éo OA I 1- . ú EO I loÉ .oo 9)ou -r{ +r rt F P,(6 Í& I . t-l rl El .Fl É€ " v .(z l I I I I er9 1i É.: i.t ;À o o L\ vt d ì-a t" cd P 'o t rl a, ot 5 o 4= .Ets ..h c d i; t/iq o a (!ql <.! 0)É fol lol lCl ,é I l- I t (r; ,1. 9î: 's- ú o"! OO I I I I r: 'È rJì o É r\ -{{ è l! t l- I o o c d t I -(a \ I -pag:14b- pop0LAZIol,lE di IIAENZA dal priro censinento operato nella Pasqua del 1656 al 1983' Abitanti Abitanti 1656 965 1946 2929 1701 1200 1947 2885 1708 L547 1948 2908 1736 1038 1951 3080 1742 1121 1952 3177 L78? 1628 1953 3198 1802 1549 1954 3170 1811 t52 1961 3198 1816 1549 1969 3129 1833 L770 1971 2745 1844 1975 1976 2647 1853 1858 1978 2653 1871 181 I 197S 2672 1881 1718 1980 2656 1901 2242 1981 2636 1911 2l5l 1982 2736 1918 2798 1983 2744 1943 3026 1944 2956 -pag. D f4è:= IAGRAIvII'IIA DEIViOGRAF I C O l -FIG.2I ì I ì ,w l91lò. zooo .l\O è à Ì il'J ;t iÌ E&i EÉi I pag. l_4 quello ordinato da Papa Alessandro vrr nerrranno l_656 per lo stato Pontificio; esso fu compiuto il giorno di pasqua dai parroci, i quali contavano i componenti di ciascuna famiglia che poi doveva pagare allo stato la somma di 75 baiocchi, il cosidetto focatico" if fine puramente fiscale, in esso non erano compresi i bambini al di sotto dei tre anni e gli ecclesiastici. Per tutto l-o stato pontificio la poporazione fu di ab. l-.8oo.184, Maenza denuncia in questo primo censimento abitanti 965. La nostra gente, aggiunti i bambini e gli ecclesiastici, superava i miIIe abitanti di poco. Da questo periodo vi é tuttavia un graduale aumento della poporazione fino ad unrimprovvisa diminuzione Avendo deI1'anno censimento un L736. Di tale fenomeno così ne parra A. Bianchini in rrDemografia de1la regione pontina e dei-ra provincia di Latina " a pag. 28: " Tutte le città accusano un forte aumento di popolazione, viceversa priverno e specie Maenza. ..rt così la pianura pontina, con re industrie rimane 1a terra promessa alra quare morti cittadini cercano di aruivare. 2- 2 Sviluppo urbanistico del centro storico. 6W"è chiara irlustrazione derro sviluppo urbanistico der_ centro storico di Maenza attraverso una carta topografica, ripresa da VoI . I'Maenzail di G. Baccari e F. De Angelisr p€r Per una gentile concessj-one degli autori, ove possono notarsi Ie pag.1'5 varie fasi di sviluPPo' 2-3- Sviluppo demografico' I I l tabella dello sviluppo A pag. 22, viene riportata la l-656 fino al 1983' demografico dal censimento da1 demografico' II diagramma a pag' 23 indica lrandamento notano soprattutto in gti abbassamenti della' popolazione si si sono verificati eventi corrispon òenza degli anni in cui dagli anni l'960 al bellici. Si é notato un abbassamento l-970, dovuto aI fenomeno deII'emigrazione' 3)DTSSESTI E VINCOLO IDROGEOLOGICO' AREE DI PARTICOLARE VALORE NATURALISTICO' da un processo di 11 territorio di Maenza é interessato equilibrio fattori combinati che intervengon neflrattuale dei .suo1i. di neofarmazione TaIi dissesti interessano i terreni con (terre rosse, detriti diversante e si verificanoacclività (soliflussi e frequenza in aree a media e forte reticolo fluviale creeeping) e in alcune parti del (scocendimenti) ' i dissesti' quali scocendimenti e soliflussi' piccoli interessano volumi di terreno dimenzionale massimo 30 (lunghezza 2-3 metri e spostamenti verticali Comunque centimetri. rapPresentat ' , Nel comPlesso fa situazi one dissestiva non importanza' a breve termine, un problema di rilevante fin daL LO/L2/L934 una Ai sensi det R.D . 3O/L2/21-923 No 3267 Maenza é stata vincolata buona parte del territorio di wf,'+t FIG.3 ( aana Cartografia d.e1Ie aree valore naturalistico per i1 R?Tf Li / ?1: Sorc;spti rlcl Ninfa I I pag. L6 I l I I l i I ) I ! scopi id.rogeologici, Ie zone vincolate sono state riporta'be nella TAV. L corografia generale in scala l:10'0OO; le zone vincolate ricailono soprat'butto in montagna ed alta collina' ed alcune aree circostanti il reticolo idrografico' il regirne vincolistico é applicato su una buona parte del Lerritorio comunafe r esso reagisce su 23 zone ' TaIe vincolo so'b-bopone a norrnativa le aree boschive denucìate o corlullclue zone che per Ia loro particolare siTuazionepossanodarluogoaScoscendimenti,smottamentie movirnenti franosi in genere. La gestione del vincol-o é effettuata datf'AmministrazÍone fores'Lale di LATII\4. Unacomrnissionedistudiosi,nominatanell'972 cteLla Regione Lazlo, dall'Assessore all'Agricoltura ha Lazio di lirovveduto a riportare in cartografia Ie zone delilpar.ticol-are valor-e naturalistico" la parte del- territorio di llaenza aI cii solira della isoipsa cli circa 30O m' s'f'm" 1a zona é stata anche riportata la fotocopia della pla.nirnetria scala l-: 25. OOO redatta dalla cornmissione incaricata dallrAssessorato ALL'Agricoltura della Regione Lazto iL L5/12/1'972. 4) VIÌ{COLO PA}IORAI.ÍICO îleI Comune E PAESAGISTICO. di t'laenza la rrCommissione provinciale di La';inaperlaprotezioneclellebel-l-ezzenaburali' panoramicheepaesistiche''inc]ata27_LL-1.965ponevavincolo panoramico ai sensl della legge 29/6/L939 No 1497 nelle zone inciicate nella TAV. 2, riportate nel-la fig. 3, viene qui trascritto iI verbale clel1a Commissione per 1a protezione FIG.4 -pag'16D^iiF VINCOLO ?ANORAMICO E PAESAGGISTICO . (resge 29/6/1939 No149? ) ,,:; ( >":: ,ìà,':.Y È4 .rr,rrI* rlg: -/4'^'\, , r 4 olr \' 1, *' '!..-L '\. ) . gl 'rr Ìa .*'*.'..! . '+r- ,-- ., / *t i t: I pag.77 ì delle bel,Lezze naturali j 'rVerbale No ' 13rl sede clell 'Amministrazione , 27 I'iovembre 1965, presso la Ia Commissione Provinciale di Latina,, si é riunita naturali ' Provinciale per Ia protezione deIle bell-ezze il seguente O'd'g' panoramiche e paesistiche per discutere Oggi I il -(ommissisi). Abitato -Ì{aenza Circonval-lazione zona sottostante e via Ia . -Vincolo d'insieme( omissis ) presenza deI AIle ore 11r30 i1 Presidente, constatato la a norma numero legale dei componenti' la Cctr'missione ' g/6/Lg4O n' L357' dichiara cleIf'art. 5 del regolamento aperta la seduta (omissis) ' LaconmissioneprivincialecliLatinaperlaprotezione delle bellezze naturali' panoramiche e paesistiche'7 di Maenza -visto che Ia parte nord, est e sud dell'abitato la Chiesa' antiche comprendente i1 bel castello Baronale' costruzioni, i1 tutto avente valore estetico tradizionale' un co1Ie olivato' forma -visto che l-'abitato' posto sopra colverdeSottostanteunsuggestivoquadronaturaledi rilevante be:.l-ezze, il mercato coperto' le strade e -visto inoltre il Belvedere, particolarmente Ia Circonvallazione ' aprono vastissimi sottostante e Ia panorami verso la cittadina, il piano bella valle dellrAmaseno, a vincolo' -propone al-I'umanità di sottoporre a norma di Iegge 29/6/1939 No 1497: a) la parte est e sud dell'abitato di l{aenza: I ! I I I n. , iBt pag' 1-8 Io Scoglio' via sottostanti Ia via dei Villici' via Piazza Leone XIII' Via Cesare Battisti, part' cat' 238 ' part' cat" Colorito , P':azza del Duomo' via RÍsorgimento' .sezione urbana, indi cat, Lz3 a 657 fÍno arra 352_3gg delra le zone Via di Circonvallazione; una fascia ad essa b) Ia strada di Circonvallazione ed della Comunale Olivo sottostante che, partendo dallrincrocio Ie aree Tavella con Ia Circonvallazione' comprende di mI' 40 (quaranta) sottostanti per una profondità a valle dalf imbocco della intorno aII'abitato a mI. 50 (cinquanta), comunale di Maenza' ( omissis 5-LA VIABILITAI é costituita soprattutto parte dal km" 29 dalla strada rrCarpinetanarr S'S' 609 che I'Monti Lepini' alla quale della Latina - Frosinone S'S' l-56 a1 km' 37 ' iI tronco si allaccia, attraverso un bivio posto stradale che congiunge aI centro' Madanna delle Er di recente ristrutturata la vecchia strada carrozzabile' Grazie, costituita nel 1820 quale prima strada in coriidpondenza che congiunge iI centro alla Carpinetana La viabilità prÍncipale del Comune della contrada rrCassetta Carbonarirr' rurare hanno particolare per viabilità importanza re I t seguenti strade: dalla f) strada della valle dí Monte Acuto che, Partendo tutta Ia Carpinetana in contrada Acqua i Fichi' Percorre "iì.: i -\'i? {. t : ,./"à;/ I j' I pag.1"9 I I I valorizzando valle fino alle pendici deI monte stesso' turisticamente Ia zona in contrada 2) strada che partendo alla Carpinetana Ie !rFischie,, percorre cluasi tutta Ia pianura collegando I I ì I l rrLe Prata"' località trl'ladonna i 1lartirirr e I ! / b) IL CENTRO ABITATO. 11 centro abita'bo é strutturato come segue: a) centro storico' 1 I I fig'1- intorno aI sviluppatesl come può rilevarsi dal-Ia XIV secolo; Ie castello e l-e sue vicine espansioni fino al verso sud a espansioni deI centro storico sono avvenute collegati con cerchi concentrici con direttiva zona co11e ' percorsi secondari trasversali e rariicali; b) espansione ' Iungo Ia strada Circonvallazione ' costruita Grazle. l-955-56, lungo la strada lladonna delle c ) esDansione negli annl- , avuto un zona ,rcolIeil, che negli ultimi anni ha di parte della nuova maggior sviluppo per Ia costruzione circuito buona strada che partendo dal piazzale del Cimitero nella parte delta zona CoIIe 7) CLASS]F]CA,ZTONE COI{E ZONA SIS}'IICA' quelro dei comuni Lrintero territorio comunare, unitamente a Carpineto confinanti (Roccagorga' Priverno' Prossedi ' (G'u' 7/5/LgB3 n' L24) é stato Romano), con D.xI. del 1'/Ig83 dichiarato zona. sismica come grado di sismicità s=9' PertantonellIedifiicazionedovrannoeSsererispettatele pag. 20 norme di cui alla legge N.64 det_ Z/2/tg74 e del- D.ti. 3/3/rc2s. PAIìTE SECONDA 1- - IL PIANO REGOLATORE GBI{ERALE. QUADRO TERRTTORIALE Dr RIFERIII,TENTO. risulta da quanto descritto nerra parte prima ir- comune di l{aenza é rimasto fuori dai grandi fenomeni economÍci che hanno inLeressato it territorio. come La sua economia é rimasta quasi sempre agricola, non vi sono mai state iniziative artigiane o industriar-i significative per lreconomia deJ- paese, per cui gli abitanti per crearsi un avvenire sono stati costretti spesso ad emigrare ner_la pianura pontina (Latina) o Roma o in città più l_ontane ed anche aLl_testero. La situazione agraria e zootecnica non assicura un valido svrluppo economico, p€r l_a mancanza di manodopera e di una sicura occupazione dei giovani. Il centro é pittosto isolato, fuori dellrasse principale dí corlegamento tra la pianura pontina e il territorio frusinate (s.s. i-56), ritirato anche dallrasse secondario (S.S. 609 Car.pinetana). I1 piano régolatore di l{aenza parter p€r il quadro di riferimento della pianificazione temitor!a1e, delL'esistenza di No 2 strumenti urbanlstici: -il- model_Io di assetto programmatico del_ Lazio (C.n.p.E. ) -r1 piano RegoJ-atore territoriare der1A.s.r. Roma - Latina. Detto piano si muove inoltre in una ipotesi di assetto comprensoriale, che possa e1íminare 10 squilibrio socio -economico esistente tra Ia montagna e re zone pianeggianti. Ner piano A's.r. Roma Latina le infrastrutture primarie che influiranno sicuramente sul-lo sviluppo del Comune, sono: t t I I pag.2I L) costruzione dellrasse civile Industriale lungo Ia direttriceS.S.156lrlontiLepini,costituiràIamaggiore di industriali arteria di collegamento tra Ie zone e Pomezia' Frosinone, sermoneta, Latina, cisterna, Aprilia ' con 2) La superstrada Consofare fI ' già in costruzione clirettiva Terracina, di collegamento con futuri insediamenti e di industriali nei Comuni di Roccasecca dei Volsci Pontinia (Agglomerati industriali nei Comuni di Roccasecca di dei Volsci e di Pontinia (Agglomerato industriale ì ) l I ) I I ! I li I I Iviazzocchio . É^\ 5.5..rCO/. ) con iI industriale futuro asse civile ( o':a Alla tuce di tali sviluppi, IrimporÌ-anza determinante che può avere j-I territorio cli l4aenza riguarda soprattutto delle Irubicazione di insediamenti resiclenziali a servizio in pianural tali insediamenti saranno daI particolarmente favoriti dall''orografica collinare e tipico clima sub- rnediterraneo particolarmente salubre ' aree industriali 2_ VARIANTE AL P.R.G. ADOTTATO. procedere L'AmministraziOne comunale ha ritenutO necessario allaredazionedeltavariantesostanzialeafP.R.G.adottato con deliberazione consiliare I\o 83 del 9/8/78' vistato dal- ComitatoReglonaledicontrolloconverbale}{o2oo/L64I4 nella seduta d'eL 20/9/L978' Le cause che hanno determinato la variante . sono essenzialmente te seguenti: f-) aqeguare il piano aIIa norrna'biva sismica; 2) variante a1la zonizzazione dell'abitato dalla tavola 4, per i seguenti motivi: -renclimenti di alcune zonei -riCurre I'espansione di tipo lineare verso come risulta nord lungo Ia par.22 strada comunale di collegamento con S.S. 609 Carpinetana; -eliminazione della strada di Circonvaflazione prevista sulla isoipsa 275 metri S.1.m., limitandola à No 2 diramazioni viarie a fondo chiuso. 3) ridimensionamento deIla zona industriale; 4) delimitazione deIIa zorla a vocazione turistica su planimetria in scala J.:2000; 5) alcune precisazioni nelle norme tecniche drattuazione. 3)SCELTE DEL PIANO Nelta progettazione del P.R.G., sono state fatte scelte sventi, alla luce del quadro territoriale di riferimento, i seguenti obbiettivi: A) A livello di comprensorio a) prevedere connessioni infrastrutturali di viabilità per togliere il Comune di Maenza da1 suo secolare isolamento dal territorio circostante; allo scopo di migliorare g1i scambi comunicazioni ecl evitare economici, Ie dell remigrazione il fenomeno " Tale scopo stintende iI risalto con Ia previsione della strada che, partendo dal centro di Maenza, costeggia le pendici di Monte Nero e si va a collegare con Ia strada provinciale Madonna dei Martiri e quindi, attraverso il di Príverno con Ia S"S. l-56 allrincirca kgm. 25. In tale punto dovrà passare lrasse civile industriale, temitorio che collegherà le zone industriali di Frosinone, Latina, Pomezia, Roma, e di quelle di Mazzocchio attraverso 1e ().., Consolare Marittima II. La nuova strada penetrerà nellrabitato îino a P/za , Rèparata, si collegherà con La strada provinciale e con I b. Ia l .'. i i I pag.23 { I ) il I stracla rrOlivo TavelIarr, che stabiliranno un collegamento bivalente con S.S. 609 Carpinetana' AIla risofuzione del problema contribuisce anche il potenziamento dell-a strada rrlt{adonna dei l{artiri'r ' dl collegamento con i1 previsto insediamento pedemontano rrLe I Pratarr. j b)zone deIle vocazioni agro - turistiche deI territorio comunale. l Taleproblemaés.batorisoltoconf'individuazionedizonea con la perimetrazione deI territorio vocazione turistica' rrparco comunale (TAV.1) del-I'area ricadente nello istituendo regionale dei Lepini", dedotta dalla I'cartografia delle aree diparticolarevalorenaturalisticodellaregioneLazjio|| redattadallacolnmissioneincaricatadalt'Assessorato aI1 ;Agricoltura neJ- 1972. Tra le zone a vocazione turistica trova particolare lata cli Ì'{onte Acuto e S ' Arcangelo ' ove si raggiungono quote da m. 300 a m' BO0 s'l'm' per iI c ) Previs j-one di aree a servizio comprensorial-e ' e di integrazione tra Ie aree processo di riequilibrio posto Ia collinari Vaf e la Pianura. A tale problema iI P.R'G' di l4aenza si adegua prevedendo zone di espansione verso sud deflrabitato' adiacenti aIIa nuova strada di circonvallazione e di collegamento citat4 aI Punto a): C])previsionediunazorraindustrialedislocatailpiù vicino possibile a1 futuro asse industriale, con più facile collegamento con i futuri grandi nuclei industriali previsti nel ter:,-itorio dal Piano A.s.I. Roma-Latina,l incentivo alle artigiane, al servizio anche della grande attività ,+1 ifl 'l lf pag.24 industria, clato la possibilità territorio B) A livello a) Il di insediamento artigiani nel agricolo. di territorio COI,IUIIE. di Maenza, nelle zone di montagna, alta é frazionato in piccoli appezzamenti dÍ media colIina, terreno che mediamente non raggiungono lrettaro di superficie. Tali terreni non possono dare al proprietario i1 Ie zone completo sostentamento economico faniliare; interessate, per I'orografia ed il clima' presentano più altro un richiamo turistico estivo (caso di monte Acuto, S. Arcangelo, Acqua i Fichi). Va quindi tenuta presente ta vocazione turistica che di tali zoÍ\e, salvaguardando I'ambiente sopra'btutto nel-Ie zone di par-bicolare valore na'buralistico. In pianura, ove it territorio Comune di Priverno, iI si protende verso il é a più alto reddito, territorio esiste qualche azienda agricola anche se a conduzione familiare; quindi é necessario prevedere un insediamento residenzial-e in pianura nel-la zorla Le Prata e I'Iadonna dei I'iartiri, ove già esistono insediamenti sparsi; anche in prospettiva dello sviluppo industriale in pianura. ) Le coperture vegetali di maggior rilievo sono i prati e pascoli, oliveti, vigneti, e seminativo come può notarsi b neIla carta agrepedologica (TAV.LO) . In futuro va naturalmente eseguita una politica lrincoraggiamento al miglioramento delle cofture r per p€r I'incen'bivazione dello sviluppo zootecnico. In tal senso si dovrebbero valutare Ie iniziative impianti e di trasformazioni colturali, di nuovi soprattutto nel -pag,25- quelle di passaggio dalle aree propriamente agricole a alternanze valore paesis'bico, si dovrebbero progettare Ie deIIe aree ciei prati e dei pascoli con i riboschimenti montane. GIi interventi di rimboschimenti dovranno soprattutto delle essere eseguiti in modo da effettuare la protezione vincolo zone già inserite nelfa perimetrazi-one det idrogeologico; a) A liveIIo di CENTRI EDIFICATI' centro a) II centro urbano é ora essenzialmente formato dal progetto storico, da una zo.rra di espansione (riportata in centro' come zona di completamento) adiacente al- vecchio dalla zona Colle. Ilcentrostoricoécostituitodavecchieabitazioni' per Ia maggior parte con servizi inadeguati e con strutture carenti, anche se di particolare valore paesagistico' Si presenta senzraltro necessario iI recupero e la vecchi ristrutturazÍone deI vecchio centro' riadattando edifici di particolare val-ore storico per adibirti a servizi sociati (pdrazzo baronale, ex palazzo Pecci) ' La zona del I'Colleil trovasi in condizioni disagiate, per il carente stato di viabilità e dei servizi; tale zona che ha necessario bisogno cii viabilità efficiente ' oltre dallacostruzionediserviziedimpiantiadeguati. fn generale i1 centro edificato é uno stato di ì'l nanantè equilibrio precario per il sovraffollamento' P€r stato clei servizi e delta viabilità' I criteri e 91i obbiettivi di pianificazione sono quelli di ripristinare I'equíIibrio abitativo del centro ìu'bano dotandolo degli standards, contenuti nella forma e pac.26 nei rapporti ambientali' é Irunico b) La zona delle rrPrata e Madonna dei Martiri'r nucleo che si va consolidando nel territorio Comunale ' di Le ragioni che hanno concorso alla precostituzione sono dovute soprattutto agli interessi alla agricoli, aIIa vicinanza con la pianura di Priverno ' maggior funzionalità degli scambi ' urbana esistente va delta viabilità c) II reticolo permette una integrato con una nuova circonvallazione' che iI vecchio espansione più razionale ed armonízzat,a con CoIJ-e' con centro, con revisione ed integrazione della zona tale centro' drespansione una stnada che rende urbanizzabile la zotla suLle pendici del monte S' Martino" 4)DIMENS]ONAMENTO DEL P"R.G. I dati e gli obbiettivi riportati permettono di fornire i criteri nei capitoli precedenti di dimensionamento deI P.R. G. Nelcalcolode]-fabbisognodinuovestanzeinprimoluogo occorre ridurre a1l'unità I'indice di aff,ollamento' I-OOO Si é potuto rilevare che nel centro storico vi sono vani, che circa iI 50% hanno bisogno di ristrutturaziòné' mentre nelle zone di espansione circa 600' é di Considerato'che al 3l/t2/63 la popolazione residente 2T44abitanti,ilfabbisognoimmediatoéd'í2744abitanti' iI fabbisongo immediato di nuove stanze a livello comunale 2744 abitanti, fabbisogno immediato di nuove stanze ]-ivellocomuna}eé2744(soo+ooo=t6a+vaniimmediatamente necessari é a -pag.27 Lrincremento demografico in previsione del decollo economico legata aLlrarea industriale l'llazzocchio, allr insediamento di qualche industria in pianura, à1 consolidamento ed alla per il razional-izzazione dei settori agricoli e turistico, decennnio l-984-1-994 viene stimato intorno ai 7OO abitanti, leggermente inferiore al- 30% previsto dalla legge regionale I\o 72/75. Pertanto neI L994 1a popolazione residente deve stimarsi a 2744+600 = 3544 abitanti residenti con un numero di circa 3544 vani necessari; nel dimensionamento del- piano g1i abitanti del centro ed espansioni sono stati previsti, j" in numero 3172 vicino al necessario. EI da tener presente inoltre la particolare turistica del territorio vocazione ove nel periodo estivo rientrano una gran parte degli ex maentini residenti neIla grande cit'Là oltre mediamente ai villeggianti che vengono a trascorrere circa due mesi di riposo estivo. I1 dimensionamento deI piano può rilevarsi tabella dal-1a rrArr relativa a1 calcolo delie cubature ed abitanti gli .standard e dal-l.a tabell-a rrBrr ove sono riportati urbanistici. l{ella tabella rrArr si può notare quanto segue per le varie localizzazioni residenziali previste. f-) Centro abitato e sue espansioni. Gli abitan'ci previsti sono 3!72 di cui 1714 sono assorbiti nelle zone A (centro storico), 81 e 82 di completamento, i restanti dalle zone C e dalle zone di espansione tipo edilizia economica popolare (EEP) . L'edilizia popolare dispone mq. 9.605 per 96 abitanti, di agire, ai sensi deIItart. economica con possibilità 56 dgl Regolamento edilizio, Pag.28 nel caso sull-'intera zona C4 per 82'038 mq' ed B2O abitanti che I'Arnministrazione ne ravvisi Ia necessità' per fn tal moclo per I'EEP é disponibile una superficie abitanti, superiore alla quantità minima de] 40% prevista clall'Art. 2 della legge I\o l-O del 2g/L/77 e cioé (gtzz-tlz4 ) xO, 46=579 abitanti' 2) LocalizzazJone turistica agricole a La locali zzazíone turística é forma'ba dalle zone Acqua i vocazione 'buristica di l'lonte Acuto, S ' Arcangelo ' numero Fichi, da alcune Loca),izzazíoni alberghiere; iI 6 2444' complessivo rlegli abitanti stagionali previsti. 820+96=91-6 rLe prata - I,iaclonna dei I'lartiri'r. L,insecliamento pedemontano Tal-e insediamento é costituito datle zone Cl- e agricola E1- per un complessivo cti 608 abitanti ' 11 numero complessivo degli abitanti preVisti ne1 territoriolnperiodidimassimaconfluenzaSonoiseguenti: 3172 ab. 1)Centro abitato a due espansioni 2) 3) Loca]-jzzazione 2444 turistica Insecliamento rtle Prata - l'{adonna i 608 Ì,lartiri. Totafe rl 6224 ab. Netfa tab. B si può notare che gli standards f-4,r' urbanisticisonocomplessivamentesuperioriaquelli richiesti. Il- centro abitato e le sue espansioni ' ove deve vivere 1a maggior parte della popolazione residente ' presenta stanclarsbencontenutiinquellirichiestidallalegge; lIor.ganizzazíoneurbanisticac]ellIinteroterritorioconrunale sùgget'isce di aumentare gli standars in comispondenza del pag.29 centro abitato e sue espansioni, di scaricare parzialmen'be Le aftre zone. 5)DESCRIZIONE DEL P.R.G. Le sol-uz:one del P.R.G. seguono le l-ineee e g1i obbiettivi esposti neJ- capitolo rrscelte del pianor'. In primo luogo si é progettato un riassetto viario in rrodo da col-legare bene il iI conunale con terr itorio comunale con iI sistema provinciale, sis'bema consistente essenzialmente: ) collegamento def Ia Carpínetana S . S . l-56 rrl',Ionte Lepini r' , attraverso iI centro futuro asse civil-e industriale, a abitato, mediante una strada di collegamento centro - Anime Sante Prossedi - 5"5.156, che partendo dal centro percorre le pendici di llonte nero; b) strada di collegamento della zona 'rCoIleil con P/za S. Reparata ad espansione sud. ) ampJ-ialnento e sis'bernazione della strada pedemontana Le Prata - Ì{adonna dei l'lartiri, che servirà a collegare le zone c ag;'rcole che lrinsediamento Le Prata industriale. Le locallzzazíon:- dr intervento ipotizzate sono: ) espansione dell'attuale centro abitato verso Ie pendici del nonte I'{artino, della zol:,a Col-l-e, verso le zone f- panoramiche della nuova strada di collegamento con Anime Sante Prossedi S.S. 156. 2) Integrazioni cli già diverse nella zona ttLe Prata e l'{adonna i Irasse vlar"ro 3 g]-a an i f 'l-n e deLla ) Locatrz t I zona n Deì pag. 30 4) localizzazíone della zona industriate 5-1 II centro abitato e le sue espansioni Come può notarsi da11a tavola 4, il centro abitato e 1e sue espansioni é così strutturato: -zoyLo. A (centro storico), che comprende it nucleo del vecchio abitato, con caratteristiche morfologiche mediovari, sviluppatesi intorno aI castel-lo con una viabilità circorare radÍale; iI P.R.G. rimanda aI piano particolareggiato ogni intervento nel centro storico, lasciando salve re opere di consolidamento e restauro come prescritto dalla legge, Zona 81- completamento Tale zona é direttamente adiacente al vecchio centro, riguarda interventi di completamento nerle aree edificate ne1 penul-timo , secolo. -Zona 82- completamento. Tale zona é adiacente al_ta precedente, riguarda Ia zona rrCollerrrle aree comprese tra via Dante Alighieri, Via S" e via olivo Tavella, una fascia a nord -ovest in via delra circonvarlazione ed une zona alLrimbocco derta Rocco circonvallazione con P/za S.'Reparata. Zona C- espansione ed edilizia Le aree destinate ad edilizia ubicate nell-a zona rrMadonna economica popolare. economica popolare sono state delle Grazie, ove già sono stati costruiti No 28 alloggi. Le zone C4 ad indice di fabbricabilità fondiario 1,9 mc/mq. sono ubicate subito in adÍacenza alle zone di compretamento e possono essere destinate ad edilizia economica- popolare, qualora lrAmministrazione ne ravvisasse la necessità (art. 56 R.E.) tt I I I i pag.3l- I I ìl con lf= 1 mc./mq., C2 con lf= O,8 mc/mq' a sud sono previste sia verso lrespansione Nord che Le zone C3 dell 'abitato. si può notare dalla tabella degli standards di urbanistici, iI centro viene dodato di adeguate zorLe servizio; per lristruzione, servizi a verde altrezzato' dei 5-2 L'insediamento pedemontano delle Prata - Madonna Come Martiri in La contrada l-e Prata - Madonna dei Martiri si trova di pianura ai Piedi del Colle. La Cima (m' 235 s't'm') e Monte Nero (m. 463 s.I.m. ) aPerta verso Ia valle pedemontano daII'asse 1-56 Monti congiungente la S.S. 609 Carpinetana con Ia S'S' dellrAmaseno t attraversata Lepini. tali aree é stato previsto un insediamento a bassa densità, costituito da una zona C1 con lf=O'5 mc/mq' Comepuònotarsinellatab'Bglistandarsurbanistici' l'insediamento é stato fornito delle attrezzature scolastiche mq. 5.300 parco gicico e sport (mq' 1"0'000 e Su parcheggio (2.ooo mq.-) 5-3 La ]'ocalizzazione turistica' La localizzazlone turistica parte quota 27O m's'1'm' e Df Ia estende ne1la vatle di Monte Acuto fino 8OO m' s'l'm'; esisùente. zona é accessibile tramite Ia strada carrabile Sitrattadiinsediamentiestremamenteestensivi,che non possono turbare,lrequilibrio panoramico' senza alterare il valore particoalre naturalistico dei luoghi ' Lrindice di fabbricabitità fondiario per Ia zona agricola a vocazione turistica é di O,LO mc '/nq" -ComepuònotarsidallatabellaA,nellaLocaLízzazione pag.32 turristica sono stati previsti esaurimento delle possibilità 2444 abitanti, a completo costruitive. Tra Ia S.S. Carpinetana e la strada comùnale I'l"lonte Acutor! é stata progettata una zona alberghiera é previ sta nelf a mq. Vaf f e rrl4onte Acu'boil a circa quoia ?-2.OOO circa in tali 7OO m. s.I.m. per zone lrindice di fabbricabilità é dr l- mc . /nq,. 5-4 La localizzazione industriale. La zena industriale peî mq. 260.000 circa é stata ubicata a confine con il zona industriale Comune di priverno, vicina alla di l'lazzoccltio, facilmente raggiungibile dalla S.S. L56, che secondo iI piano Regolatore dell'A./S.I. dovrà essere ampliata ad asse civile índustriale di tipo au'uos-bradale. La posizione baricentrica delle aree rende Ia particolarmente adatta ad insediamenti per industrie appoggio a complessi produttivi principali, zona di ubicati nelle zone di l.Iazzocchio, Latina, Frosinone. 6) PROGRAMMI PLURIENNALI DI INTERVENTO" Per i tempi di atiuazione si suggerisce di formulare i programmi pluríennali di intervento ai sensi dellrart, 13 della l-egge trlo 10 del 28/L/197O, anche se per it Comune di l'laenza non é fatto obbligo ai sensi dell rarb. l- della legge Regionale n. 35/781 comunque si lascia allrAmministrazione di prendere decÍsione in merito. In questa sede si suggerisce iI attuazione: 1I na l nni mn nrrì -.,.- ---flQuennro. seguente piano di Pqèí. uu f-) Cornpletamento del-la strada del Colle, S. Reparatal 2) decollo di tutta 1'edilizia economia -popolare. 3) piano particolareggiato e recupero edilizio del centro storico; 4.) Sistemazione delle zone verdi del- centro storico cornpletamento della piazza rrl.eprirr. TT i! \) -^r I]YI aannnrrn nrri nnrr,."nni n \4UrlrvqslrrrJv ÈgUVlrUV I COStrUziOne de]la 1) L di Strada colleganen-bo centro S. S . 156. 2) costruzione dei servizi, Celle scuoLe e zone verdi attrezzaLe neffa zona di espansione a monte cielIa nuova circonval-lazione. 3)decollo defla zona industriale; 4) saturazione dell-a zona di espansione; Tale prograrnma sr in-tende tracciato sulLe linee essenziali, I'Amrninistrazione potrà modificarlo o adottarl-o secondo esigenze progettate dagli even'bi futuri. T (., 1e ; I [; :i ,$i t$t IE lEt 'EEÈ! : I I -o - .Jo -p, -È'(,I *l 'Ú p 'Ú P) : o r+ e $ sq Èr s trÉ. Fr .crl i fE il ts.8' l.' o K'9 o 3 (r'l E _i_! gi EB rJ.5(n -:: É ?D N o g -Fl (t i! LE .F .,r BHj I t- l\ \iHl! 3 É pLnts in i" ,N O H3I coPorco Or (}) LN N) F. I o (, t\) o\ aa I O o HP or (, l',J S 9o q ,q R ó o gfr o io 19 |n r+ PE, o o É Éo ko 1 p r-. (,l TI ol (nl .-! F-l r+ F' P.N | - ,- N ee Bts Ió rJl R ó (.,::. G) N \oN{lrìto(,q) NNON \o Ot N o N) -'o P. r+ t: LN O {ur Oì @ : FJ H o qe Ets Ió H ó \ot$@+\ RE ou)o\or à 3 i.r fo C) @ O óe:t PJ ** 1 E.< P, 5 rz T.g No '/r \i Orj ÈJ. C) o.+ ) o o K!{ FLU td tsH. N 0a p d o Ff o p pr r+ H, o 11 tsOl (,)NFS" FN bB g È. luÈt È' t+ r+ .+ o E o F' I o9) 30q i. r+ r'l Fl H (, 6 |J. o t+ o È o o n + o (n :-v q)F o\ ti' * >^. Fl IZ H rt 11 É- lD I'j U) o (/JN P. >í: r o o G)oNul aaaa N F- (n ì I FD. F) NI F.l E \l oN i<o l-P H at, pÈt 11 5. ol P (;)NO)\o Or\O@l il(-rrg)! OOOqr (, o ID Bts ó t-. o o rl t$PP cnNOF. È.. cs p n- (, @ rt' ì" \o: o\ o @ o Ft o p P o o o O TJ) 'l