relazione prg - Comune di Maenza

Transcript

relazione prg - Comune di Maenza
trHoV. ttrl. L,ATlNq
sIIj\nÀG FIEGOLA.TI3trI 8 r;FnltrFqALE
AdoÈÈatc
.visto
con
.ccrngt li
-COnEllllI:lnE|
dellbanazlone
sr qars.r|J
C-tri,C- L.;Erfl
s_n_!r.cot'l
vE
vrJrlJ.atrJ
rbale
n. l:rtj
no
ig6
n"
63
r{ot
n/t^./ea.
dgl
ll/lo/94
rFf,ubblícero dal 7-ll-B6at T-ol-87
- l-Comitato
f
î"
Tecnico Con.
Consuftivo
- Urbanistica e Assciro d
rJal ?ttozrc+
Sczione
;
HEGIOHE LAZIO
ASSESSORATO UHBANISTICA F OASA
"Eto S. BONADOMA
ILF
6Lt mGi
L AiT
ffiO FIA
IJ LilA'/LII\J'
. .f\I,/\JI\,,Iì
[email protected]'...L-AZI
PRESIDENZA GIUIVÎA REGIONATD
IO
Ir\|A
*nu,,*n,iffii*$nt$$$
ME
Is''itto al N. l4l rleil'Albo
si rirasoa a Roma, it ,,..,2,0,..M4G,,.J9$.7,,,,..
STUCIIT] TEETVIC(f,
tfr.lng.Et
t
EIIASE
FtrtANCESC(f
.via lszir: n.re Larina
:Ègl rrrrsc.
I
{
I
INDICE
]-.PRIMA PARTB
-
ADESCRIZIONE DELLO STATO
D]
]--L I AMBIENTE FISICO
l--l- Il temitorio,
FATTO.
PqÉ.
1rorografia
r
pag. 1
1,-2 Lridrografia
-^f1
Pdts.
1-3 Cl-.imatologia
pag.2
l--4 Caratteri geomorfologici
pag. 3
1-5 Agricoltural realtà e prospettive
pag. 3
2- Lt ambiente storico - demografico
2-1 Profilo storico
pag.8
pag.8
2-2 Sviluppo urbanistico del centro storico
pag.14
2-3 Sviluppo demografico
pag. 15
3- Dissesti e vincolo idrogeologico
pag. 15
-Area di particolare valore naturalj-stico
4-Vincolo panoramico e paesagistico
pag.15
5- Viabilità
pag. L8
6-Il centro abitato
pag.
- IL PIANO REGOLATORE GENERALE
1-Quadro territorio di riferimenro
pag.20
2-Variante al P.R.G.
pag.21,
3- Scelte del piano
pag.22
4-Dimensionamento del P.R.G.
pag.26
5-Descrizione de1 P.R.G.
pag.29
A-LocaLízzazíone della zona industriale
pag. 30
5-3 La l-ocaIízzazione turistica
5-4 La locaLizzazione industrial-e
pag.
6- Programmi pluriennali di intervento
pag.32
pag. 16
1-9
PARTE SECONDA
31-
pag.32
1
1
I
I
1,
IS
ff
1
-l
j
-tl
I
l
-PARTE PRII.IA- DBSCRIZTONE DELLO STATO
I
DI FATTO-
I
1_) L'At,lBltiliTE FISICO.
I
l
l-.
1. I1 tercitorio,
'orografia.
rl temi-borio di llaenza é limitato nei suoí confini clai
Comuni di Roccagorga, Carpineto Romano (prov. di Roma),
Priverno, Giliano di Roma (prov. di Frosinone), prossedi.
J.
so-bto i1 profili
orografico i.r ter"ritor.io si
schematicamente dividere in tre zone:
a) zona di pianura, a confine con il comune cri priverno
ouò
(m.
60 s.1.m. ) fino al-]a base derla catena dei rr{onti Lepini;
b) zona di bassa e media colLina di S. Eleuteni Ò
Arcangelo, Acqua i Fichi, Le Rose;
s
c) Zona di a]ta col-Lina e mon'bagna, che circonda con varia
o'ografia re zorle sopradescrit'be e che nel]a parte protesa
verso la pianura contiene I'antico centro abitato di Maenza,
posto su una col_Iina a quota 35t3 m s.l .m. ,
antica
::occaforte meclievale posta a guardia e difesa derle vall-e.
Tra i monti più arti sí notano: monte derra Difesa (m.
877 s.f .m. ), monte Sen-Linel_l_a (m. l_l-1O s.l_.m. ), rno,te Acuto
(m. 827 s.1.m. ), nonte S. Ìilartino (m. 696 s.l.m. ).
1 . 2. -Idrografiaf fattori strutturali
clee condizionano lriclrograiia
territorio
sono r-a permeabilità e lrerodibirità
formazioni affioran.bi.
rn tal- senso possono essere distinti
i r{navÉr
€.i ^ .:
rsr
^-^ qrrul.
il
primo
del
della
due d.iversi tipi
.
instaurato
sulla formazione carbonatica
perneabile, l_imitato da incisione vaLlive in comispondenza
pag.2
dei bacini secondari
ilVal_l_e
di i{onte Acuioil, S. Arcangelo,
Le Rose;
il-
' con densi'tà reticor-are e coefficiente cri
defr-usso apprezzabile, formatosi
sui te*eni tendenziar-mente
impermeabil-e uhe si trovano clepositabi
nerl-a zona .i nreclia e
bassa coLlina.
seconclo
Due corsi d'acqua principali,
a carattere tori-entizio,
e cioé rR'o pisciar elf o'r e i,Fosso
di iìon.ce Acuto, che ai
piedi del rnonte della Difesa si congiungono
cranclo origine a1
fosso 'rLe I'fol-e'r.
11 fosso ilLe illol_er penetra nel
percorre per ui-l tratto di circa
Comune
di Roccagorga J_o
1 knr.r poi segna iI confine
tra i due territori comunali fino
a confine con Í1 Comune dr
Priverno nel_l_a pianur"a.
Un al_tro tomente deÈto rrFoèso ponte pisel_l_oil
meno
importante, ma con forti caratteristiche
erosive, co*e
parallelemente al fosso
'Le r401e, ai piecii clelra col_r_ina su
cui é ubicato iI ceniro abitato.
1.3. Climatologia.
rn base a cra-bi pluvioinetrici risulta
precipitazioni annual-i si aggira
ir var_ore mecrio der-le
sui 950 mm. di pioggia
annuafe' distribuita
principalmente nel semestre
ottobremarzo' mentre scarsi risultano gri
apporti aprire settenbre;
anche i giorni piovosi sono generarmerrte
ner-ro stesso
periodol 1a massima aÌtezza di pioggia
registrata neg,_i anni
trascorsi non ha superato 70 mm/ora.
Dai dati termornetrici risul__ba che
lrescursione l-an- ì
nel semestre aprile settembre é
cli poco superiore
nel periodo ottobre_ marzo si
aggira go
a
vvf trrrvd
^^
a
22oCe
C.
Lrazione 'bermoregor-a'brice del mare
T,i*eno é a.btenuata
I
pag.3
I
I
dallaposizloneintermontanadelterritoriodil.laenza,che
può considerarsi un tipico clima sub- mediterraneo '
I
1-4 Caratteri geomorfotogici
I terreni affioranti nel territorio
I
I
ascrittÍ
di i{aenza possono essere
a due tiPi formazionaLi;
a) cdlcari dotomitici nesozonici;
b) terre rosse di clissoluzione carbonatica con lembi
indifferenzi.aci di tufo incoerente'
pasta
I calcari del punto a) si presentano generaltnente a
fine ben s.E::atificata, medialnen.Ue fessura,ui' con componente'
tufi'bica cli proveni-enza vulcanj-ca'
il 50% del
Questo tipo formazionale interessa circa
(lr{onte dell-a Difesa, t'{Onte Sentinella' San
territorio
ilartino ) .
- Le formazioni rr terre rosserr punto b) interessa
rrmediatr e rr bassarl
prevaleutemente 1e fasce altitudinali
col-1ina.
Questi
terreni,
derivati
dal residuo insol-ubine
contenuto nella formazione calcarea, hanno una composizione
con
granulometrica da argiJ-1o- limosa a limo argil-losa
sabbia.
nella rnassa vi é una componente di granuli
piroplastica e brecce minute calcaree '
Per uLteriori chiarimenti vedere 1o studio geomorfologico '
ul_I lUSa
eseguito dal qeologo
Umbenbo
I'lorel1i '
1.5.Agricoltura, realtà e prospettive:
de1 Comune di l4aenza é di
La superficie territoriafe
complessivi Ha 4.257,OO e c1i cluesta la superficie coltivata
é di ila 2.097 '44.
Le culture maggiorinente . 'pratica'be, rilevate dal censirnentor
i
il
f,
t
t
ft
'5
PqÉ.+
ISTAT
del 1970 sono:
oliveto
ila
403
vigneto
fnrrt'l-al-n
il 463
,t 23
DOSCO
il 630
tare ed incol-ti produtiivi
'' 14)
seminativo
Totale
n2.og7
SAU
prati permanenti
pascolo cespuglia'bo
icie
Superf
1
total-e
C^n
I I
CÉ..7
Le aziende agricole operantì_ sul- -berritorio,
distinte per tipo di conduzione nel- modo seguente:
aziende in conduzione diretta i'io
il
sono
664
ll con
tl
salariati e con partecipanti
lto
al'tre forme di condlrzione
Ì,Jo
llo
To'úale
tr
A
g
726
Le dimens:-oni aziendali sono distinte come segue:
daOaci
1Ha
l.tro 331
fr
1 il
ztl
l
r
2il
3 tl
II
il
3il
Str
ilBg
il
5il
10t1
|7I
rf 10il
z}tl
't
ttZOa
50"
rr oltre
50
"l_
,rL
rl
I1 pairinonio zootecnico é i1 seguente:
L28
QA
2L
I
L
vacche da latte I''lo 100 equini Ì,lo 294
vacche brado
llo I44 ovlni
[To g4S
pag'5
1425
altri bovini " 2OO caPrinit'
rr 58
bufale da latte " 104 suini
altri bufalini rr 49
per classe d'età aI
La popolazíone agricoì'a distinta
I
Ia
I
l
I
I
I
L98O
é
seguente:
da anni
tt
14
2L
'r
rr
30
tt
60
35
a 2O No 8 Pari aI
6,40%
a29rr15r'
a 34 tt 88ttl
tt]-2roo%
a59r'10rr
a64tt 4'l
'r
8,oo%
"
3,2O%/
"7O r40%
m
rale
1e
nche
'al1e
idi
rture
:rili
alIe
1. ool
l\
ìY\
\c')
l-tf-
/rtr',/
pag. 6
dl pioggia lranno, e le precipitazioni sono concen,crate
ne1 periodo autunnale e primaverile.
mm.
f mesi di massina aridità
sono luglio r agosro e
se'u't ernbre; non é raro crre in cluesti go
giornl , non si
verifichi
alcuna precipitazione con i1 conseguente
disseccamento derre risorse foraggere ed ir prosciugamento
dei pozzi di acqua utili alla zootecnica di montagna.
I J-a disponibiriteì foraggera spontanea
ecl idrica cri
questi mesi crre regola iJ- carico massirno degli
ar-r-evamenti
E
b::ado sul- 'bemi.i;orio nontano.
Zootecnica
uel comprensorio di fondovalle, sono insediati gli
al-levamen bi di bovini cia lat1,e
, bufalini nelra zor.a più
prossima a1 comune di pri-verno, ed ovini r-a cui
forma di
alrevamento é principar-mente cier-' tipo semibraclo
industriali ed aziendali cìel típo concen.brato.
che
rl patrimonio zootecnico sopracitato vie'e sfruttato
sia per la produzione deL l_atte che clella carne.
i're' territorio
montano coperto di cespugliato misto
di arbustive ed erbacee, boschi e radure prati_ve,
vivono
allo stato b'ado arr-evamenti cri bovini, caprini ecl equini.
Tra i bovini
lenta
precìomina ra razza maremmana di montagna
in
degenerazione, per incroci peggiorativi- oùn
tori di
?azza'tPezzata lrlerar e Brunalpina, e produce esclusivamente
carne.
Gli equini
utilizzano
sono di razza indigena di moclesto sviluppo,
il
te*itorio
montano più ingrato def l.a 10ro
naturar-e attitudine ai lunghi e rapidÍ spostamenti
anche
in zone accidentate, crre conse'te roro grande capacità
di
pag.7
bócca1e forte e
ricerca di cibo' e del- Ioro apparato
puledri da carne '
frugale I producono esclusivamente
appartengono ad una
r caprini di questo comprensorio,
iI giusto habitat poichè
popolazione meticcia e vi si trova
e capacità di metaboLizzate
con la sua rusticità, sobrietà
in carne e latte'
lignina e cellulosa, riesce a trasformare
inutilizzati da11e
alimenti che altrimenti rimarrebbero
l
altre sPecie zootecniche '
que1la
La produzione principale viene considerata
spesso dalla
della carne. II latte viene trasformato
artigianale ' e non
famiglia diretta coltivatrice in modo
I
l
locale'
varca i confini del ristretto mercato
II Iivello produttivo medio degli allevamenti
per carenze e difficottà sia
sopracitati é insufficiente
nel momento della produzione che della
commerciaLízzazíone
e
trasformazione dei Prodotti '
Olivicoltura
dellrolivo
Abbastanza sviluppata é la coltura
I
ì
I
I
rocare comunque
caratteristico mediterraneo; I'orivircoltura
ai fini delIo
non ha la funzione economica determinante
rappresenta quasi sempre
sviluppo deltragricoltura locale ma
unr economica strettamente familiare
contrario
Un giudizio di consenso merita aI
nella fascia
I'olivicoltura intensiva che va diffondendosi
! mezzí meccanici'
terrosa pedemontana accessibile a tuttí
Viticoltura.
332 ettari' disperpa' 1n
La viticoltura si estende su circa
- i.-'
UI
territotio
iI
soprattutto
occupa
ed
piccoli appezzamenti,
tn
f ocale rrottonesg'f
fondo valle I Ie varietà più sono la
l
(isabella)'
origine rrtrebbiano nettuneseil e lruva "fragolat'
tt:z
:t
,o
O
L
t('
pag.B
Ciliegicol-tura.
La ciliegicoltura locale principarmente re aree che
gravitano intorno aIla località riAcqua i Fichi", comprese
2OO
e 300 m.
E
'
s.l_.m.
composta
di piante di alto fusto sparse
spesso
consociate al vigneto.
f' comprensorio é vocato per la col,tura del ciliegio, che
nel- territorio é abbastanza diffuso; tanto che re ciliege
costituiscono un .frutto caratteristico delra zona, con feste
drincentivo commerciare a sfondo for-kroristico, come ra
rrSagra delIe ciliege".
Boschi.
rl'territorio
é coperto da pochi cedui per circa 630 ha; r-e
piante boschive sono essenzialmente dÍ quercia caducifoglie.
2) AT{BIENTE STOR]CO _ DEI.{OGRAFIA2.1- Profilo storico der Dott. Franco De Angeris
-storico).
La storia di Maenza delineata ne1 suo profilo
essenziale si identifica ed accomuna in rnassima parte con
querra degli a]tri.paesi delra valte delr'Amaseno.
Di origine incerta ra popolazione originaria arra quale si
sovrappone successivamente una ramificazione delta gente
vorsca che dalr-a priverno capitare dei Vo.rsci domina r_a
valLata.
6"'ih\
4{ /6ar--rE
rn tale periodo Maenza può pertanto essere considerata
uno dei tanti vitlaggi che si ponevano per ragioni di difesa
e di pasco]i sur-re alture a dominare la valIe, costituiti da
Tozze capanne, coniche
o rettangolari coperte dÍ stramma,
ampelodesma tenax, ed i cui pali erano infissÍ non
su1
te*eno, ma su muri a secco che si elevavano da terra di
pag'9
costruzione che' si può
di
tecnica
Una
metro'
un
circa
attraverso i millenni e che é
afferrnare, é rimasta immutata
capanne esistenti nella
ancora visibile in alcune superstiti
I
l
zona.
dei Romani verso iI
territorio e gIi
sud, influì in modo traumatico sul
che si sovrappone
abitanti, irnponendo in parte una civiltà
testimonianze di
aIla preesistente e che ha lasciato valide
Ia fascia peclemontana del
insediamenti particolarmente lungo
I
Succcessivamente' lrespansione
l
territorio.
in luoghi ancora
Gli insediamenti romani erano forti
darra vicina
ricchi di acqua e facirmente raggiungibiri
1
Privernum'
un nucleo di
nellr 85O Privernum fu distrutta'
altri
mentre gli
abitanti fondò la Priverno medievale
vicini'
andarono a rafforzare i centri
della zona' cosl
Domenico Antonio Contatore, storico
opera Terracines ed
scrisse di questa tragedia nella sua
Quando
I
I
l
Pipernenses:
rrAncora
città
si scorgono imponenti resti deIIa antica
ed imponenza di
distrutta' prove sicurissime del1a gtandezza
di quella di
quella, ma non potendo tutti i cittadini
alcuni fondarono
stabilirsi entro le mura della nuova città'
altri Perseo' altri
Roccagorga, altri Asprano' altri Maenza'
quei castelli che
i' forte della Croce, Fltri Sonnino e
giorno di
famosi, i qualfituttavia' sottomeggi nel
divennero
S. Pietro,
ll; un tributo ann$tle"'
rriv!{4o
I
pagano a
I1 Castrum Magentiae
possesso dei Conti di
(rgzr) e dei Gaetani (
e5
pag. 10
aeli Aldobrandini (r-597), passò quindi ir Feudo ar_ cardinale
segretar"io di stato Antonelli, or-iginario der vicino paese
di Sonnino, af quale si devono gli imponenti
finianziamenti a favore der-lragricoltura ed in particorare
per 1rÍnpianto di nuovi oliveti r'{aenza già er.a fannosa per
1a produzÍone dell'o1io.
r' tare periodo I'or-ivo si estend.e in tutta r-a fascia
col-linare portando addiz'ittura un mutamento ner paesaggio,
in qua-nto ]a coltivazione é operata a gracroni so*etti da
cara-b-Leris'uici- muri
a secco ciet.ffi nmacereil,
rl- Feudo passò quincri arra famiglia pecci e di seguito
si f*antumò irrobustencro Ia piccola proprietà contadina,
mentre
al
in proprietà Le montagne con i
relativi boschi e pascoli sui. quali la cittadina ancora oggi
ha dirit'bo cli pascolo e legnatico.
La storia del paese, che fino al_ l-870 fu par.Le de11o
S-bato Pontificio, può essere ripercorsa attraverso
le grandi
famiglie che ne ebbero il possesso.
Il_
Comune
passarono
di lrlaenza soppresso con R.D. del 6/9/l_92g
2200 ed unito a priverno fu cli nuovo autonomo ner
rg47.
Comune
No
sur-1a deri-vazione crel nome si riporta
in maniera
in'begrare quanto G. Baccari e F. De Angelis a pag.
17 del
l-ibro l,(aenza;
rrla rocca criventa ir. naturale
centro di vita degri abitanti
cire vi si raccoÌgono intorno. Quella dÍ ldaenza pianta
a
quadrata, sicuro rifugio nei momenti di perlcolo,
più
volte distrutta
e sempre ricostruita, rimane il simbolo
dell-a tenace volontà del_la gente che vi dimorò.
Il nome del paese é fatto clerivare da aLcuni
del_
leggendario eroe rriagen'bio, ir l;fagentius di origine
etrusca,
I
I
I
pag '
1i
I
I
dalla patria Cere e che é
che fu costretto acl allontanarsi
clove combattè come
dell'rEneide
X
libro
nel
'
ricordato
allea-r,o di Turno contro Enea'
I
si può trarre anche
A nostro pare iI nome di t'lagentia
essere forte ) che ' unita a
da una raclice l'{ag ( crescere t
che cresce' gente forte'
Gens, vuol significare popolazione
clel nome e fondazione
Un'ultima ipotesi su1Ia derivazione
un qualche signore germanico'
clel paese po-brebbe essere che
Ia fondazione del Castello'
at quale potrebbe farsi risalire
di l'laenza' posta nei pressi
abbia vol-u'bo ricordare la città
di Francoforte sul I'leno: lrlainzrr'
dalla Rocca e la logica
Lrabitato é quindi clominato
una esigenza di difesa
dell,insediamento rispondeva ad
collegata ad un nucleo centrale'
Via luiaiuni ' della
Lo sfondamento delle porte Centrali:
che il primo passo
Portella o dl porta Seila) non costituiva
era neanche iI più
per I'occupazione del- paese e non
imPortante.
a rioni o
Ie abitazioni ' sia quelle disposte
o cortile ' sia quelle
intorno acl una piccola píazza
ra possibirità, nelrruno
schiera.be rungo un vicoro, avevano
por'te Ia
caso t di sbarrare con robuste
conte nell'altro
Infatti
s'brada delf Iaggressore '
fnoftre nelle
case che guardavano fuori dellrabitato
ma gli ingressi dovevano;
non si permettevano porte esterne'
le une alle
tutti nellrinterno nentre addossate
ricaclere
'
costituivano la cinta
continuità'
di
aLtre serrza soluzione
di cinta e torri di
di difesa, che era integrata da mura
guardia-
di rumori e morte'
La strada non é un pericoloso tunnet
pag.12
come nella
socialità:
città
attuafi,
h? costituisce
un momento di
si parla da una finestra allraltra,
diventa un
salotto nelle lunghe sere drestate con le persone sedute
sugli scaloni del-le rrcimaserr ed i ragazzi che giocano nel
vicofo controllati
da una comunità.
E | 1'ambiente stesso che pone 1e premesse e la sintesi
di uno incontro umano tra
gti
abitanti,
l-rambiente che scandisca il ritmo del-l-a vita:
scendere, il
sembra quasi
il salire,
fermarsi, lrora deI campanile ed il
1o
suono
del-la campana della Chiesa.
La casa 'bipo si sviluppa in vertical-e, con abitazioni
singole che a volta hanno medestí cortili
terra
é adibito
a staÌla,
interni;
i1 piano
cantina, Iegnaia o attività
erLigiana; il piano primo é costituito
da una stanza unica
che é adibita
a sala di rappresentanza , cucina, stanza da
pranzo e che nel focolare il punto centrale; aÌ secondo
piatro una o due stanze da l-etto ed una scala a nì nl ì nha
porbava alla botola di accesso de1 granaio.
Lracqua del tetto andava a raccoglÍersi nella cisterna,
che serviva in comune quasi tutte le abitazioni del=ione.
Strade e vicoli
trasversali
unendosi all-a strada
cen'cra1e, che in modo sinuoso dal castello si steirAè ín
tutto lrabitato,
costituiscono la rete
viaria de1 centro
storico.
Dal- 1869 il
centro è rifornito
dell-e l'{ole " Immediatamente fuori
dracqua dalla sorgente
Ie mura crerano alcuni
aò\ importanti servizi sociali come 1'Ospedale(per quelli
che in
\.'
's ): casÒ di epidemia o peste vi dovevano essere ricoverati ) , il
tlg
lavatoio pubblico ,g1i abbeveratoi per gli animali.
pag.
1-3
Lrassercto deI territorio
é posto in funzione della
frequenza o necessità umana sul- campo ed il
rapporto ai
mezzi di trasporto:
-la priraa fascia territorial-e appena fuori le mura é
f:^;'zionata e coltivata ad orti; abbiamo qr-rindi neLl-a vaIIe
la col'cura clella vi'ce e grana::ia, Eli oliveti ed infine e i
pascoli.
Le prime vie principali
mulattiere-- af servizio
del-
terri'Lorio erano I'a'btuale rrl:'Iadonna del-1e grazie'r, che si
dirama quindi verso Irlonte hcuto e Roccagorga, Via I'fadonna i
lvlartiri che portava verso Priverno.
La prima strada carrozzabile fu tracciata nel
circa secondo i1 percorso di Via
ì'Iadonr-ra
LBZO
delLe Grazie, e
da
Liazzanisi - Priverno; mentre nel 1869 fu costruita l-a strada
Carpinetana con raccordo per Ìdaenza.
Irar'uicolare cura fu sempre posta alla tutela delle
acque soi'give che in genere vennero sfrut'ta'ce a servizio
del teri.itorio
con struttura
a fontana per attingere acqua,
una vasca per abbeverare gli anirnari ed infine le vasche per
favare i panni: Fontana delfa Vasca Vecchia; Fontana Fori;
Acqua i Fichi ; Acqua Le I'Iore.
Le zone non forníte di acqua sorgiva erano fornite di
pozzí pubblici come in contrada del Prato o pozzi
addirittura
in alta montagna, come pozzí di S. I'lartino
del-la Zappatina, èd uso deL bestiame che fruiva degli alti
pascoli.
Pi'ospe_bti demografici
( da pag.52 VoI. llaenza
Baccari - De Angelis) "Il primo censimento, di cui vi
notizia s'coricamente certa, riguardante il nostro Comune,
ta
tu
'.:pag;:f4a-
u,
=É
rl<
N
FIG.
Éo
OA
I
1-
.
ú
EO
I
loÉ
.oo
9)ou
-r{ +r rt
F P,(6
Í&
I
.
t-l
rl
El
.Fl
É€ "
v
.(z
l
I
I
I
I
er9
1i
É.:
i.t
;À
o
o
L\
vt
d
ì-a
t"
cd
P
'o t
rl
a,
ot
5
o
4=
.Ets
..h c
d
i;
t/iq
o
a
(!ql
<.!
0)É
fol
lol
lCl
,é
I
l-
I
t
(r;
,1.
9î:
's- ú
o"!
OO
I
I
I
I
r:
'È
rJì
o
É
r\
-{{
è
l!
t
l-
I
o
o
c
d
t
I -(a
\
I
-pag:14b-
pop0LAZIol,lE
di
IIAENZA
dal priro censinento operato nella
Pasqua
del
1656
al
1983'
Abitanti
Abitanti
1656
965
1946
2929
1701
1200
1947
2885
1708
L547
1948
2908
1736
1038
1951
3080
1742
1121
1952
3177
L78?
1628
1953
3198
1802
1549
1954
3170
1811
t52
1961
3198
1816
1549
1969
3129
1833
L770
1971
2745
1844
1975
1976
2647
1853
1858
1978
2653
1871
181
I
197S
2672
1881
1718
1980
2656
1901
2242
1981
2636
1911
2l5l
1982
2736
1918
2798
1983
2744
1943
3026
1944
2956
-pag.
D
f4è:=
IAGRAIvII'IIA DEIViOGRAF I
C
O
l
-FIG.2I
ì
I
ì
,w l91lò. zooo
.l\O
è
à
Ì
il'J
;t
iÌ
E&i
EÉi
I
pag.
l_4
quello ordinato da Papa Alessandro vrr nerrranno l_656 per lo
stato Pontificio; esso fu compiuto il giorno di pasqua dai
parroci, i quali contavano i componenti di ciascuna famiglia
che
poi
doveva pagare
allo stato la
somma
di 75 baiocchi, il
cosidetto focatico"
if
fine puramente fiscale, in esso
non erano compresi i bambini al di sotto dei tre anni e gli
ecclesiastici.
Per tutto l-o stato pontificio la poporazione fu di ab.
l-.8oo.184, Maenza denuncia in questo primo censimento
abitanti 965.
La nostra gente, aggiunti i bambini e gli
ecclesiastici, superava i miIIe abitanti di poco.
Da questo periodo vi é tuttavia un graduale aumento
della poporazione fino ad unrimprovvisa diminuzione
Avendo
deI1'anno
censimento un
L736.
Di tale fenomeno così ne parra A. Bianchini in
rrDemografia de1la regione pontina e
dei-ra provincia di
Latina " a pag. 28: " Tutte le città accusano un forte
aumento di popolazione, viceversa priverno e specie
Maenza. ..rt così la pianura pontina, con re industrie rimane
1a terra promessa alra quare morti cittadini cercano di
aruivare.
2- 2 Sviluppo urbanistico del centro storico.
6W"è
chiara irlustrazione derro sviluppo urbanistico der_
centro storico di Maenza attraverso una carta topografica,
ripresa da VoI . I'Maenzail di G. Baccari e F. De Angelisr p€r
Per
una
gentile concessj-one degli autori, ove possono notarsi Ie
pag.1'5
varie fasi di sviluPPo'
2-3- Sviluppo demografico'
I
I
l
tabella dello sviluppo
A pag. 22, viene riportata la
l-656 fino al 1983'
demografico dal censimento da1
demografico'
II diagramma a pag' 23 indica lrandamento
notano soprattutto in
gti abbassamenti della' popolazione si
si sono verificati eventi
corrispon òenza degli anni in cui
dagli anni l'960 al
bellici. Si é notato un abbassamento
l-970, dovuto aI fenomeno deII'emigrazione'
3)DTSSESTI E VINCOLO IDROGEOLOGICO'
AREE
DI
PARTICOLARE VALORE NATURALISTICO'
da un processo di
11 territorio di Maenza é interessato
equilibrio
fattori combinati che intervengon neflrattuale
dei .suo1i.
di neofarmazione
TaIi dissesti interessano i terreni
con
(terre rosse, detriti diversante e si verificanoacclività (soliflussi e
frequenza in aree a media e forte
reticolo fluviale
creeeping) e in alcune parti del
(scocendimenti) '
i dissesti' quali scocendimenti e soliflussi'
piccoli
interessano volumi di terreno dimenzionale
massimo 30
(lunghezza 2-3 metri e spostamenti verticali
Comunque
centimetri.
rapPresentat
'
, Nel comPlesso fa situazi one dissestiva non
importanza'
a breve termine, un problema di rilevante
fin daL LO/L2/L934 una
Ai sensi det R.D . 3O/L2/21-923 No 3267
Maenza é stata vincolata
buona parte del territorio di
wf,'+t
FIG.3 (
aana Cartografia d.e1Ie aree
valore naturalistico per i1
R?Tf
Li / ?1: Sorc;spti rlcl Ninfa
I
I
pag. L6
I
l
I
I
l
i
I
)
I
!
scopi id.rogeologici, Ie zone vincolate sono state riporta'be
nella TAV. L corografia generale in scala l:10'0OO; le zone
vincolate ricailono soprat'butto in montagna ed alta collina'
ed alcune aree circostanti il reticolo idrografico'
il regirne vincolistico é applicato su una buona parte
del Lerritorio comunafe r esso reagisce su 23 zone '
TaIe vincolo so'b-bopone a norrnativa le aree boschive
denucìate o corlullclue zone che per Ia loro particolare
siTuazionepossanodarluogoaScoscendimenti,smottamentie
movirnenti franosi in genere.
La gestione del vincol-o é effettuata datf'AmministrazÍone
fores'Lale di LATII\4.
Unacomrnissionedistudiosi,nominatanell'972
cteLla Regione Lazlo,
dall'Assessore all'Agricoltura
ha
Lazio di
lirovveduto a riportare in cartografia Ie zone delilpar.ticol-are valor-e naturalistico" la parte del- territorio
di llaenza aI cii solira della isoipsa cli circa 30O m' s'f'm"
1a zona é stata anche riportata la fotocopia della
pla.nirnetria scala l-: 25. OOO redatta dalla cornmissione
incaricata dallrAssessorato ALL'Agricoltura della Regione
Lazto iL L5/12/1'972.
4)
VIÌ{COLO PA}IORAI.ÍICO
îleI
Comune
E
PAESAGISTICO.
di t'laenza la rrCommissione provinciale di
La';inaperlaprotezioneclellebel-l-ezzenaburali'
panoramicheepaesistiche''inc]ata27_LL-1.965ponevavincolo
panoramico ai sensl della legge 29/6/L939 No 1497 nelle zone
inciicate nella TAV. 2, riportate nel-la fig. 3, viene qui
trascritto
iI verbale clel1a Commissione per 1a protezione
FIG.4
-pag'16D^iiF
VINCOLO ?ANORAMICO
E PAESAGGISTICO
.
(resge 29/6/1939 No149? )
,,:;
(
>"::
,ìà,':.Y
È4
.rr,rrI*
rlg:
-/4'^'\,
, r 4 olr
\'
1,
*'
'!..-L
'\.
)
.
gl
'rr
Ìa
.*'*.'..!
.
'+r-
,-- .,
/
*t
i
t:
I
pag.77
ì
delle bel,Lezze naturali
j
'rVerbale No
'
13rl
sede clell 'Amministrazione
, 27 I'iovembre 1965, presso la
Ia Commissione
Provinciale di Latina,, si é riunita
naturali '
Provinciale per Ia protezione deIle bell-ezze
il seguente O'd'g'
panoramiche e paesistiche per discutere
Oggi
I
il
-(ommissisi).
Abitato
-Ì{aenza
Circonval-lazione
zona sottostante
e
via
Ia
.
-Vincolo d'insieme(
omissis
)
presenza deI
AIle ore 11r30 i1 Presidente, constatato la
a norma
numero legale dei componenti' la Cctr'missione '
g/6/Lg4O n' L357' dichiara
cleIf'art. 5 del regolamento
aperta la seduta (omissis)
'
LaconmissioneprivincialecliLatinaperlaprotezione
delle bellezze naturali' panoramiche e paesistiche'7
di Maenza
-visto che Ia parte nord, est e sud dell'abitato
la Chiesa' antiche
comprendente i1 bel castello Baronale'
costruzioni, i1 tutto avente valore estetico tradizionale'
un co1Ie olivato' forma
-visto che l-'abitato' posto sopra
colverdeSottostanteunsuggestivoquadronaturaledi
rilevante be:.l-ezze,
il mercato coperto' le strade e
-visto inoltre il Belvedere,
particolarmente Ia Circonvallazione ' aprono vastissimi
sottostante e Ia
panorami verso la cittadina, il piano
bella valle dellrAmaseno,
a vincolo'
-propone al-I'umanità di sottoporre
a
norma di
Iegge 29/6/1939 No 1497:
a) la parte est e sud dell'abitato
di l{aenza:
I
!
I
I
I
n.
,
iBt
pag'
1-8
Io Scoglio' via
sottostanti Ia via dei Villici' via
Piazza Leone XIII' Via
Cesare Battisti, part' cat' 238 '
part' cat"
Colorito , P':azza del Duomo' via RÍsorgimento'
.sezione urbana, indi cat, Lz3 a 657 fÍno arra
352_3gg delra
le
zone
Via di Circonvallazione;
una fascia ad essa
b) Ia strada di Circonvallazione ed
della Comunale Olivo
sottostante che, partendo dallrincrocio
Ie aree
Tavella con Ia Circonvallazione' comprende
di mI' 40 (quaranta)
sottostanti per una profondità a valle
dalf imbocco della
intorno aII'abitato a mI. 50 (cinquanta),
comunale di Maenza'
(
omissis
5-LA VIABILITAI
é costituita soprattutto
parte dal km" 29
dalla strada rrCarpinetanarr S'S' 609 che
I'Monti Lepini' alla quale
della Latina - Frosinone S'S' l-56
a1 km' 37 ' iI tronco
si allaccia, attraverso un bivio posto
stradale che congiunge aI centro'
Madanna delle
Er di recente ristrutturata la vecchia strada
carrozzabile'
Grazie, costituita nel 1820 quale prima strada
in coriidpondenza
che congiunge iI centro alla Carpinetana
La viabilità
prÍncipale del
Comune
della contrada rrCassetta Carbonarirr'
rurare hanno particolare
per viabilità
importanza re
I
t
seguenti strade:
dalla
f) strada della valle dí Monte Acuto che, Partendo
tutta Ia
Carpinetana in contrada Acqua i Fichi' Percorre
"iì.:
i
-\'i?
{.
t
:
,./"à;/
I
j'
I
pag.1"9
I
I
I
valorizzando
valle fino alle pendici deI monte stesso'
turisticamente Ia zona
in contrada
2) strada che partendo alla Carpinetana
Ie
!rFischie,, percorre cluasi tutta Ia pianura collegando
I
I
ì
I
l
rrLe Prata"'
località trl'ladonna i 1lartirirr e
I
!
/
b) IL
CENTRO ABITATO.
11 centro abita'bo é
strutturato
come segue:
a) centro storico'
1
I
I
fig'1- intorno aI
sviluppatesl come può rilevarsi dal-Ia
XIV secolo; Ie
castello e l-e sue vicine espansioni fino al
verso sud a
espansioni deI centro storico sono avvenute
collegati con
cerchi concentrici con direttiva zona co11e '
percorsi secondari trasversali e rariicali;
b) espansione '
Iungo Ia strada Circonvallazione ' costruita
Grazle.
l-955-56, lungo la strada lladonna delle
c ) esDansione
negli
annl-
,
avuto un
zona ,rcolIeil, che negli ultimi anni ha
di parte della nuova
maggior sviluppo per Ia costruzione
circuito buona
strada che partendo dal piazzale del Cimitero
nella
parte delta zona CoIIe
7)
CLASS]F]CA,ZTONE COI{E ZONA SIS}'IICA'
quelro dei comuni
Lrintero territorio comunare, unitamente a
Carpineto
confinanti (Roccagorga' Priverno' Prossedi '
(G'u' 7/5/LgB3 n' L24) é stato
Romano), con D.xI. del 1'/Ig83
dichiarato
zona.
sismica come grado di sismicità
s=9'
PertantonellIedifiicazionedovrannoeSsererispettatele
pag. 20
norme di cui alla
legge N.64 det_ Z/2/tg74 e del- D.ti.
3/3/rc2s.
PAIìTE SECONDA
1-
- IL
PIANO REGOLATORE GBI{ERALE.
QUADRO TERRTTORIALE
Dr
RIFERIII,TENTO.
risulta da quanto descritto nerra parte prima ir- comune
di l{aenza é rimasto fuori dai grandi fenomeni economÍci che
hanno inLeressato it territorio.
come
La sua economia é rimasta quasi sempre agricola, non vi sono
mai state iniziative artigiane o industriar-i significative
per lreconomia
deJ-
paese, per cui gli abitanti per crearsi
un avvenire sono stati costretti spesso ad emigrare ner_la
pianura pontina (Latina) o Roma o in città più l_ontane
ed
anche aLl_testero.
La situazione agraria e zootecnica
non assicura un
valido svrluppo economico, p€r l_a mancanza di manodopera
e
di una sicura occupazione dei giovani.
Il centro é pittosto isolato, fuori
dellrasse
principale dí corlegamento tra la pianura pontina
e il
territorio
frusinate (s.s. i-56), ritirato anche dallrasse
secondario (S.S. 609 Car.pinetana).
I1 piano régolatore di l{aenza parter p€r il quadro
di
riferimento
della
pianificazione
temitor!a1e,
delL'esistenza di No 2 strumenti urbanlstici:
-il- model_Io di assetto programmatico del_ Lazio (C.n.p.E. )
-r1 piano RegoJ-atore territoriare der1A.s.r. Roma - Latina.
Detto piano si muove inoltre in una ipotesi di assetto
comprensoriale, che possa e1íminare 10 squilibrio
socio
-economico esistente tra Ia montagna e re zone pianeggianti.
Ner piano A's.r. Roma Latina le infrastrutture primarie
che influiranno sicuramente sul-lo sviluppo del Comune,
sono:
t
t
I
I
pag.2I
L) costruzione dellrasse
civile
Industriale
lungo Ia
direttriceS.S.156lrlontiLepini,costituiràIamaggiore
di
industriali
arteria di collegamento tra Ie zone
e Pomezia'
Frosinone, sermoneta, Latina, cisterna, Aprilia '
con
2) La superstrada Consofare fI ' già in costruzione
clirettiva Terracina, di collegamento con futuri insediamenti
e di
industriali nei Comuni di Roccasecca dei Volsci
Pontinia (Agglomerati industriali nei Comuni di Roccasecca
di
dei Volsci e di Pontinia (Agglomerato industriale
ì
)
l
I
)
I
I
!
I
li
I
I
Iviazzocchio
. É^\
5.5..rCO/.
) con iI
industriale
futuro asse civile
(
o':a
Alla tuce di tali sviluppi, IrimporÌ-anza determinante
che può avere j-I territorio cli l4aenza riguarda soprattutto
delle
Irubicazione di insediamenti resiclenziali a servizio
in pianural tali insediamenti saranno
daI
particolarmente favoriti dall''orografica collinare e
tipico clima sub- rnediterraneo particolarmente salubre '
aree industriali
2_ VARIANTE AL P.R.G.
ADOTTATO.
procedere
L'AmministraziOne comunale ha ritenutO necessario
allaredazionedeltavariantesostanzialeafP.R.G.adottato
con deliberazione consiliare I\o 83 del 9/8/78' vistato
dal-
ComitatoReglonaledicontrolloconverbale}{o2oo/L64I4
nella seduta d'eL 20/9/L978'
Le cause che hanno determinato la
variante
. sono
essenzialmente te seguenti:
f-) aqeguare il piano aIIa norrna'biva sismica;
2) variante a1la zonizzazione dell'abitato
dalla tavola 4, per i seguenti motivi:
-renclimenti di alcune zonei
-riCurre I'espansione di tipo lineare
verso
come risulta
nord lungo Ia
par.22
strada comunale di collegamento con S.S. 609 Carpinetana;
-eliminazione della strada di Circonvaflazione prevista
sulla
isoipsa 275
metri S.1.m., limitandola à No
2
diramazioni viarie a fondo chiuso.
3) ridimensionamento deIla zona industriale;
4) delimitazione deIIa zorla a vocazione turistica
su
planimetria in scala J.:2000;
5) alcune precisazioni nelle norme tecniche drattuazione.
3)SCELTE DEL PIANO
Nelta progettazione del P.R.G., sono state fatte scelte
sventi, alla luce del quadro territoriale di riferimento, i
seguenti obbiettivi:
A) A livello
di comprensorio
a) prevedere connessioni infrastrutturali di viabilità per
togliere il Comune di Maenza da1 suo secolare isolamento dal
territorio
circostante; allo scopo di migliorare g1i scambi
comunicazioni ecl evitare
economici, Ie
dell remigrazione
il
fenomeno
"
Tale scopo stintende iI risalto con Ia previsione della
strada che, partendo dal centro di Maenza, costeggia le
pendici di Monte Nero e si va a collegare con Ia strada
provinciale Madonna dei Martiri
e quindi, attraverso il
di Príverno con Ia S"S. l-56 allrincirca kgm. 25.
In tale punto dovrà passare lrasse civile industriale,
temitorio
che collegherà le zone industriali di Frosinone, Latina,
Pomezia, Roma, e di quelle di Mazzocchio attraverso 1e
()..,
Consolare Marittima II.
La nuova strada penetrerà nellrabitato
îino a P/za
,
Rèparata, si collegherà con La strada provinciale e
con
I
b.
Ia
l
.'.
i
i
I
pag.23
{
I
)
il
I
stracla rrOlivo TavelIarr, che stabiliranno un collegamento
bivalente con S.S. 609 Carpinetana'
AIla risofuzione del problema contribuisce anche il
potenziamento dell-a strada rrlt{adonna dei l{artiri'r ' dl
collegamento con i1 previsto insediamento pedemontano
rrLe
I
Pratarr.
j
b)zone deIle vocazioni agro - turistiche
deI territorio
comunale.
l
Taleproblemaés.batorisoltoconf'individuazionedizonea
con la perimetrazione deI territorio
vocazione turistica'
rrparco
comunale (TAV.1) del-I'area ricadente nello istituendo
regionale dei Lepini", dedotta dalla I'cartografia delle aree
diparticolarevalorenaturalisticodellaregioneLazjio||
redattadallacolnmissioneincaricatadalt'Assessorato
aI1 ;Agricoltura neJ- 1972.
Tra le zone a vocazione turistica trova particolare
lata cli Ì'{onte Acuto e S ' Arcangelo ' ove si
raggiungono quote da m. 300 a m' BO0 s'l'm'
per iI
c ) Previs j-one di aree a servizio comprensorial-e '
e di integrazione tra Ie aree
processo di riequilibrio
posto Ia
collinari
Vaf
e la Pianura.
A tale problema iI
P.R'G' di l4aenza si adegua
prevedendo zone di espansione verso sud deflrabitato'
adiacenti aIIa nuova strada di circonvallazione e di
collegamento citat4 aI Punto a):
C])previsionediunazorraindustrialedislocatailpiù
vicino possibile a1 futuro asse industriale, con più facile
collegamento con i futuri grandi nuclei industriali
previsti
nel ter:,-itorio dal Piano A.s.I. Roma-Latina,l incentivo alle
artigiane, al servizio anche della grande
attività
,+1
ifl
'l
lf
pag.24
industria, clato la possibilità
territorio
B) A livello
a) Il
di insediamento artigiani nel
agricolo.
di
territorio
COI,IUIIE.
di Maenza, nelle zone di montagna, alta
é frazionato in piccoli appezzamenti dÍ
media colIina,
terreno che mediamente non raggiungono lrettaro
di
superficie.
Tali terreni non possono dare al proprietario i1
Ie zone
completo sostentamento economico faniliare;
interessate, per I'orografia ed il clima' presentano più
altro un richiamo turistico estivo (caso di monte Acuto,
S. Arcangelo, Acqua i Fichi).
Va quindi tenuta presente ta vocazione turistica
che
di tali
zoÍ\e, salvaguardando I'ambiente sopra'btutto nel-Ie zone di
par-bicolare valore na'buralistico.
In pianura, ove it territorio
Comune
di Priverno, iI
si protende verso il
é a più alto reddito,
territorio
esiste qualche azienda agricola anche se a conduzione
familiare; quindi é necessario prevedere un insediamento
residenzial-e in pianura nel-la zorla Le Prata e I'Iadonna dei
I'iartiri, ove già esistono insediamenti sparsi; anche in
prospettiva dello sviluppo industriale in pianura.
) Le coperture vegetali di maggior rilievo sono i prati e
pascoli, oliveti, vigneti, e seminativo come può notarsi
b
neIla carta agrepedologica
(TAV.LO)
.
In futuro va naturalmente eseguita una politica
lrincoraggiamento al
miglioramento delle
cofture r
per
p€r
I'incen'bivazione dello sviluppo zootecnico.
In tal senso si dovrebbero valutare Ie iniziative
impianti e di trasformazioni colturali,
di nuovi
soprattutto
nel
-pag,25-
quelle di
passaggio dalle aree propriamente agricole a
alternanze
valore paesis'bico, si dovrebbero progettare Ie
deIIe aree
ciei prati e dei pascoli con i riboschimenti
montane.
GIi interventi di rimboschimenti dovranno soprattutto
delle
essere eseguiti in modo da effettuare la protezione
vincolo
zone già inserite nelfa perimetrazi-one det
idrogeologico;
a) A liveIIo di CENTRI EDIFICATI'
centro
a) II centro urbano é ora essenzialmente formato dal
progetto
storico, da una zo.rra di espansione (riportata in
centro'
come zona di completamento) adiacente al- vecchio
dalla zona Colle.
Ilcentrostoricoécostituitodavecchieabitazioni'
per Ia maggior parte con servizi inadeguati e con strutture
carenti, anche se di particolare valore paesagistico'
Si presenta senzraltro necessario iI recupero e la
vecchi
ristrutturazÍone deI vecchio centro' riadattando
edifici di particolare val-ore storico per adibirti a servizi
sociati (pdrazzo baronale, ex palazzo Pecci) '
La zona del I'Colleil trovasi in condizioni disagiate,
per il carente stato di viabilità e dei servizi; tale zona
che
ha necessario bisogno cii viabilità efficiente ' oltre
dallacostruzionediserviziedimpiantiadeguati.
fn generale i1 centro edificato é
uno
stato di
ì'l
nanantè
equilibrio precario per il sovraffollamento' P€r
stato clei servizi e delta viabilità'
I criteri e 91i obbiettivi di pianificazione sono
quelli di ripristinare I'equíIibrio abitativo del centro
ìu'bano dotandolo degli standards, contenuti nella forma e
pac.26
nei rapporti ambientali'
é Irunico
b) La zona delle rrPrata e Madonna dei Martiri'r
nucleo che si va consolidando nel territorio Comunale '
di
Le ragioni che hanno concorso alla precostituzione
sono dovute soprattutto agli interessi
alla
agricoli, aIIa vicinanza con la pianura di Priverno '
maggior funzionalità degli scambi '
urbana esistente va
delta viabilità
c) II reticolo
permette una
integrato con una nuova circonvallazione' che
iI vecchio
espansione più razionale ed armonízzat,a con
CoIJ-e' con
centro, con revisione ed integrazione della zona
tale
centro'
drespansione
una stnada che rende urbanizzabile la zotla
suLle pendici del monte S' Martino"
4)DIMENS]ONAMENTO DEL P"R.G.
I dati e gli obbiettivi riportati
permettono di fornire i criteri
nei capitoli
precedenti
di dimensionamento deI
P.R. G.
Nelcalcolode]-fabbisognodinuovestanzeinprimoluogo
occorre ridurre a1l'unità I'indice di aff,ollamento'
I-OOO
Si é potuto rilevare che nel centro storico vi sono
vani, che circa iI 50% hanno bisogno di ristrutturaziòné'
mentre nelle zone di espansione circa 600'
é di
Considerato'che al 3l/t2/63 la popolazione residente
2T44abitanti,ilfabbisognoimmediatoéd'í2744abitanti'
iI fabbisongo immediato di nuove stanze a livello comunale
2744 abitanti, fabbisogno immediato di nuove stanze
]-ivellocomuna}eé2744(soo+ooo=t6a+vaniimmediatamente
necessari
é
a
-pag.27
Lrincremento demografico in previsione del decollo economico
legata aLlrarea industriale l'llazzocchio, allr insediamento di
qualche industria in pianura, à1 consolidamento ed alla
per il
razional-izzazione dei settori agricoli e turistico,
decennnio l-984-1-994 viene stimato intorno ai 7OO abitanti,
leggermente inferiore al- 30% previsto dalla legge regionale
I\o 72/75.
Pertanto neI L994 1a popolazione residente
deve
stimarsi a 2744+600 = 3544 abitanti residenti con un numero
di circa 3544 vani necessari; nel dimensionamento del- piano
g1i abitanti del centro ed espansioni sono stati previsti,
j"
in numero 3172 vicino al necessario.
EI
da tener presente inoltre la particolare
turistica
del territorio
vocazione
ove nel periodo estivo rientrano
una gran parte degli ex maentini residenti neIla grande
cit'Là oltre
mediamente
ai villeggianti
che vengono a trascorrere
circa due mesi di riposo estivo.
I1 dimensionamento deI piano può rilevarsi
tabella
dal-1a
rrArr
relativa a1 calcolo delie cubature ed abitanti
gli .standard
e dal-l.a tabell-a rrBrr ove sono riportati
urbanistici.
l{ella tabella
rrArr
si può notare quanto segue per le
varie localizzazioni residenziali previste.
f-) Centro abitato e sue espansioni.
Gli abitan'ci previsti sono 3!72 di cui 1714 sono assorbiti
nelle zone A (centro storico), 81 e 82 di completamento, i
restanti dalle zone C e dalle zone di espansione tipo
edilizia
economica popolare
(EEP)
. L'edilizia
popolare dispone mq. 9.605 per 96 abitanti,
di agire, ai sensi deIItart.
economica
con possibilità
56 dgl Regolamento edilizio,
Pag.28
nel caso
sull-'intera zona C4 per 82'038 mq' ed B2O abitanti
che I'Arnministrazione ne ravvisi Ia necessità'
per
fn tal moclo per I'EEP é disponibile una superficie
abitanti, superiore alla quantità minima de] 40%
prevista clall'Art. 2 della legge I\o l-O del 2g/L/77 e cioé
(gtzz-tlz4 ) xO, 46=579 abitanti'
2) LocalizzazJone turistica
agricole a
La locali zzazíone turística é forma'ba dalle zone
Acqua i
vocazione 'buristica di l'lonte Acuto, S ' Arcangelo '
numero
Fichi, da alcune Loca),izzazíoni alberghiere; iI
6 2444'
complessivo rlegli abitanti stagionali previsti.
820+96=91-6
rLe prata - I,iaclonna dei I'lartiri'r.
L,insecliamento pedemontano
Tal-e insediamento é costituito datle zone Cl- e
agricola E1- per un complessivo cti 608 abitanti '
11 numero complessivo degli abitanti preVisti ne1
territoriolnperiodidimassimaconfluenzaSonoiseguenti:
3172 ab.
1)Centro abitato a due espansioni
2)
3)
Loca]-jzzazione
2444
turistica
Insecliamento rtle Prata
-
l'{adonna
i
608
Ì,lartiri.
Totafe
rl
6224
ab.
Netfa tab. B si può notare che gli standards
f-4,r'
urbanisticisonocomplessivamentesuperioriaquelli
richiesti.
Il- centro abitato e le sue espansioni ' ove deve vivere
1a maggior parte della popolazione residente ' presenta
stanclarsbencontenutiinquellirichiestidallalegge;
lIor.ganizzazíoneurbanisticac]ellIinteroterritorioconrunale
sùgget'isce di aumentare gli standars in comispondenza del
pag.29
centro abitato e sue espansioni, di scaricare parzialmen'be
Le aftre zone.
5)DESCRIZIONE DEL P.R.G.
Le sol-uz:one del P.R.G. seguono le l-ineee e g1i obbiettivi
esposti neJ- capitolo rrscelte del pianor'.
In primo luogo si é progettato un riassetto viario in
rrodo da col-legare bene il
iI
conunale con
terr itorio comunale con iI
sistema
provinciale,
sis'bema
consistente
essenzialmente:
) collegamento def Ia Carpínetana S . S . l-56 rrl',Ionte Lepini r' ,
attraverso iI centro
futuro asse civil-e industriale,
a
abitato, mediante una strada di collegamento centro - Anime
Sante Prossedi - 5"5.156, che partendo dal centro percorre
le pendici di llonte nero;
b) strada di collegamento della zona 'rCoIleil con P/za
S.
Reparata ad espansione sud.
) ampJ-ialnento e sis'bernazione della strada pedemontana Le
Prata - Ì{adonna dei l'lartiri, che servirà a collegare le zone
c
ag;'rcole che lrinsediamento Le Prata industriale.
Le locallzzazíon:-
dr
intervento ipotizzate
sono:
) espansione dell'attuale centro abitato verso Ie pendici
del nonte I'{artino, della zol:,a Col-l-e, verso le zone
f-
panoramiche della nuova strada di collegamento con Anime
Sante Prossedi S.S. 156.
2) Integrazioni cli già diverse
nella
zona ttLe Prata e l'{adonna i
Irasse
vlar"ro
3
g]-a
an i f 'l-n
e deLla
) Locatrz
t
I
zona
n
Deì
pag. 30
4) localizzazíone della zona industriate
5-1 II centro abitato e le sue espansioni
Come può notarsi da11a tavola 4, il centro abitato e
1e sue espansioni é così strutturato:
-zoyLo. A (centro storico), che comprende it nucleo del
vecchio abitato, con caratteristiche morfologiche mediovari,
sviluppatesi intorno aI castel-lo con una viabilità circorare
radÍale; iI P.R.G. rimanda aI piano particolareggiato ogni
intervento nel centro storico, lasciando salve re opere di
consolidamento e restauro come prescritto dalla legge,
Zona 81- completamento
Tale zona é direttamente adiacente al vecchio centro,
riguarda interventi di completamento nerle aree edificate
ne1 penul-timo , secolo.
-Zona 82- completamento.
Tale zona é adiacente al_ta precedente, riguarda Ia zona
rrCollerrrle aree comprese tra via Dante Alighieri, Via S"
e via olivo Tavella, una fascia a nord -ovest in via
delra circonvarlazione ed une zona alLrimbocco derta
Rocco
circonvallazione con P/za S.'Reparata.
Zona C- espansione ed edilizia
Le aree destinate ad edilizia
ubicate nell-a zona
rrMadonna
economica popolare.
economica popolare sono state
delle Grazie, ove già sono stati
costruiti No 28 alloggi.
Le zone C4 ad indice di fabbricabilità fondiario 1,9
mc/mq. sono ubicate subito in adÍacenza alle zone di
compretamento e possono essere destinate ad edilizia
economica- popolare, qualora lrAmministrazione ne ravvisasse
la necessità (art. 56 R.E.)
tt
I
I
I
i
pag.3l-
I
I
ìl
con lf= 1 mc./mq., C2 con lf= O,8 mc/mq'
a sud
sono previste sia verso lrespansione Nord che
Le
zone C3
dell 'abitato.
si può notare dalla tabella degli standards
di
urbanistici, iI centro viene dodato di adeguate zorLe
servizio; per lristruzione, servizi a verde altrezzato'
dei
5-2 L'insediamento pedemontano delle Prata - Madonna
Come
Martiri
in
La contrada l-e Prata - Madonna dei Martiri si trova
di
pianura ai Piedi del Colle. La Cima (m' 235 s't'm') e
Monte Nero
(m.
463 s.I.m. )
aPerta verso Ia
valle
pedemontano
daII'asse
1-56 Monti
congiungente la S.S. 609 Carpinetana con Ia S'S'
dellrAmaseno
t
attraversata
Lepini.
tali aree é stato previsto un insediamento a bassa
densità, costituito da una zona C1 con lf=O'5 mc/mq'
Comepuònotarsinellatab'Bglistandarsurbanistici'
l'insediamento é stato fornito delle attrezzature
scolastiche mq. 5.300 parco gicico e sport (mq' 1"0'000 e
Su
parcheggio (2.ooo
mq.-)
5-3 La ]'ocalizzazione turistica'
La localizzazlone turistica parte quota 27O m's'1'm' e Df
Ia
estende ne1la vatle di Monte Acuto fino 8OO m' s'l'm';
esisùente.
zona é accessibile tramite Ia strada carrabile
Sitrattadiinsediamentiestremamenteestensivi,che
non possono turbare,lrequilibrio panoramico' senza alterare
il valore particoalre naturalistico dei luoghi '
Lrindice di fabbricabitità fondiario per Ia zona
agricola a vocazione turistica é di O,LO mc '/nq"
-ComepuònotarsidallatabellaA,nellaLocaLízzazione
pag.32
turristica sono stati
previsti
esaurimento delle possibilità
2444 abitanti,
a completo
costruitive.
Tra Ia S.S. Carpinetana e la strada comùnale I'l"lonte
Acutor! é stata progettata una zona alberghiera é previ sta
nelf a
mq.
Vaf f
e rrl4onte Acu'boil a circa quoia
?-2.OOO
circa in tali
7OO
m. s.I.m. per
zone lrindice di fabbricabilità
é
dr l- mc . /nq,.
5-4 La localizzazione industriale.
La zena industriale peî mq. 260.000 circa é stata
ubicata a confine con il
zona industriale
Comune
di priverno, vicina alla
di l'lazzoccltio, facilmente raggiungibile
dalla S.S. L56, che secondo iI piano Regolatore dell'A./S.I.
dovrà essere ampliata ad asse civile
índustriale di tipo
au'uos-bradale.
La posizione baricentrica delle aree rende Ia
particolarmente adatta ad insediamenti per industrie
appoggio a complessi produttivi
principali,
zona
di
ubicati nelle
zone di l.Iazzocchio, Latina, Frosinone.
6)
PROGRAMMI PLURIENNALI
DI
INTERVENTO"
Per i tempi di atiuazione si suggerisce di formulare i
programmi pluríennali
di intervento ai sensi dellrart,
13
della l-egge trlo 10 del 28/L/197O, anche se per it Comune di
l'laenza non é fatto obbligo ai sensi dell rarb. l- della legge
Regionale n. 35/781 comunque si lascia allrAmministrazione
di prendere decÍsione in merito.
In questa sede si suggerisce iI
attuazione:
1I
na l nni mn nrrì
-.,.- ---flQuennro.
seguente piano di
Pqèí. uu
f-)
Cornpletamento del-la
strada del Colle, S. Reparatal
2) decollo di tutta 1'edilizia economia -popolare.
3) piano particolareggiato e recupero edilizio del centro
storico;
4.) Sistemazione delle zone verdi del- centro storico
cornpletamento della piazza rrl.eprirr.
TT
i!
\) -^r
I]YI
aannnrrn
nrri
nnrr,."nni n
\4UrlrvqslrrrJv
ÈgUVlrUV
I COStrUziOne de]la
1)
L
di
Strada
colleganen-bo centro S. S . 156.
2) costruzione dei servizi, Celle scuoLe e zone verdi
attrezzaLe neffa zona di espansione a monte cielIa nuova
circonval-lazione.
3)decollo defla zona industriale;
4) saturazione dell-a zona di espansione;
Tale prograrnma sr in-tende tracciato sulLe linee essenziali,
I'Amrninistrazione potrà modificarlo o adottarl-o secondo
esigenze progettate dagli even'bi futuri.
T
(.,
1e
;
I
[;
:i
,$i
t$t
IE
lEt
'EEÈ!
:
I
I
-o - .Jo -p,
-È'(,I
*l
'Ú
p
'Ú
P) :
o
r+
e
$ sq
Èr
s
trÉ. Fr
.crl
i
fE
il
ts.8'
l.'
o K'9
o
3
(r'l
E
_i_!
gi
EB
rJ.5(n
-:: É
?D
N
o
g
-Fl
(t
i!
LE
.F
.,r
BHj I
t-
l\
\iHl!
3
É
pLnts
in i"
,N
O
H3I
coPorco
Or
(})
LN
N)
F.
I
o
(,
t\)
o\
aa
I
O
o
HP
or
(,
l',J
S
9o q
,q
R
ó
o
gfr
o
io
19
|n
r+
PE,
o
o
É
Éo
ko
1
p
r-.
(,l
TI
ol
(nl
.-!
F-l
r+ F'
P.N
|
-
,-
N
ee
Bts Ió
rJl
R
ó
(.,::. G)
N
\oN{lrìto(,q)
NNON
\o
Ot
N
o
N)
-'o
P.
r+
t:
LN
O
{ur
Oì
@
:
FJ
H
o
qe
Ets Ió
H
ó
\ot$@+\
RE
ou)o\or à
3
i.r
fo
C)
@
O
óe:t
PJ **
1
E.<
P,
5
rz
T.g
No '/r
\i
Orj
ÈJ.
C)
o.+
)
o
o
K!{
FLU
td
tsH.
N
0a
p
d
o
Ff
o
p
pr
r+
H,
o
11
tsOl
(,)NFS"
FN
bB g
È.
luÈt
È' t+
r+
.+
o
E
o
F'
I
o9)
30q
i.
r+
r'l Fl
H
(,
6
|J.
o
t+
o
È
o
o
n
+
o
(n
:-v
q)F
o\ ti' *
>^.
Fl
IZ
H
rt
11
É-
lD
I'j
U)
o
(/JN
P.
>í:
r
o
o
G)oNul
aaaa
N
F-
(n
ì
I
FD. F)
NI
F.l
E
\l
oN
i<o
l-P
H
at,
pÈt
11
5.
ol
P
(;)NO)\o
Or\O@l
il(-rrg)!
OOOqr
(,
o
ID
Bts ó
t-.
o
o
rl
t$PP
cnNOF.
È..
cs
p
n-
(,
@
rt'
ì"
\o:
o\
o
@
o
Ft
o
p
P
o
o
o
O
TJ)
'l