terreni di coltura fungina
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terreni di coltura fungina
STR UME TERRENI DI COLTURA FUNGINA NTO DIAG NOS TICO Un terreno di coltura fungina è costituito da un insieme di sostanze che creano un ambiente favorevole alla vita e alla riproduzione di funghi, così da facilitarne in poco tempo la crescita e la formazione di colonie con forme caratteristiche visibili ad occhio nudo. Generalmente la diversa morfologia delle colonie così sviluppate consente l’identificazione del fungo. Lo specialista è in possesso di immagini di riferimento che gli consentono di riconoscere sia il genere che la specie di fungo sulla base dell’aspetto della colonia. ACU-NICKERSON (Nickerson Medium) Indicazioni d’uso: ACU-NICKERSON è un terreno di coltura specifico per l’isolamento e l’identificazione del genere Candida. Il reattivo specifico presente nel terreno è costituito da solfito di sodio e da un sale di bismuto (Bismuto Ammonio Citrato). La presenza di funghi del genere Candida innesca una reazione di riduzione del solfito che porta alla formazione di solfuro di bismuto caratterizzato da una colorazione scura. Reagenti: ACU-NICKERSON contiene i seguenti componenti: Agar 16,0 g Solfito di sodio 3,0 g Glicina 10,0 g Estratto di lievito 1,0 g Destrosio 10,0 g Acqua demineralizzata Bismuto ammonio citrato 5,0 g Qba 1000 ml pH 6,8 +/- 0,2 a 25°C Precauzioni: Non utilizzare dopo la data di scadenza. Non utilizzare se completamente deidratato, se contaminato o se ha subito variazioni di colore. Il flacone contenente il terreno di coltura, una volta usato, dovrebbe essere trattato in autoclave o riempito con un disinfettante prima di essere eliminato. Tutte le crescite di colonie che si verificano sul terreno di coltura dovrebbero essere trattate come potenzialmente patogene. Applicare un’etichetta arancione (indicante il rischio biologico) sul flacone dopo l’inoculo. ACU-NICKERSON va utilizzato per diagnosi in vitro. Condizioni di conservazione: Per prolungare al massimo la validità, ACU-NICKERSON dovrebbe essere conservato a 2-8°C. Non congelare. Non utilizzare se completamente deidratato, se contaminato o se ha subito variazioni di colore. ISTRUZIONI D’USO Raccolta del campione per l’analisi: PELLE: Non è richiesta alcuna preparazione particolare della cute. Tuttavia, se sono presenti sporco, detriti, medicazioni o cosmetici, la parte dovrebbe essere lavata con sapone non medicato e acqua. I campioni di pelle dovrebbero essere ottenuti raschiando i bordi della lesione con un bisturi o la punta di una bacchetta avvolta con un po’ di cotone. Evitare l’inclusione di essudato nel campione. UNGHIE: Si ottengono risultati maggiormente attendibili raschiando la cheratina soffice posta al di sotto della lamina ungueale e la parte inferiore della lamina ungueale propriamente detta. Inoculo: Rimuovere il coperchio e posizionare il campione direttamente sul terreno di coltura. Comprimere il campione sulla superficie del terreno di coltura fino a rompere la superficie stessa, avendo però cura di non immergerlo completamente. Riposizionare il tappo (senza serrarlo) sul flacone. Dopo l’inoculo, applicare sempre l’etichetta arancione (indicante il rischio biologico) sul tappo del flacone. Scrivere direttamente sull’etichetta del flacone la data dell’operazione e il nome del paziente. DISTRIBUITO DA: Difa Cooper S.p.A. Via Milano, 160 21042 Caronno Pertusella (Varese) Per ulteriori informazioni rivolgersi al N°VERDE: 800 017349 MATERIALE RISERVATO AGLI OPERATORI SANITARI Incubazione: Il terreno inoculato va incubato per 48 ore a 25°C. Si tratta di un test molto rapido, ma ovviamente una temperatura di incubazione inferiore ai 25°C determina un rallentamento dei tempi di risposta del test. Per assicurare condizioni ambientali aerobiche, non stringere il coperchio del flacone. Risultati: Nickerson descrisse il metodo seguendo uno studio sulla reazione di riduzione del solfito determinata da specie di Candida. Quantità apprezzabili di solfuro, risultanti dalla riduzione del solfito, si combinano con il bismuto precipitando o impartendo una colorazione scura alle colonie sul terreno. Una identificazione presuntiva delle varie specie del genere Candida è possibile sulla base della morfologia delle colonie sviluppatesi. Limiti della procedura: Possono essere necessari test ulteriori per identificare le specie di Candida.