solo insieme… si puo - Parrocchia Pontirolo

Transcript

solo insieme… si puo - Parrocchia Pontirolo
SIATE MIEI TESTIMONI
Solo Insieme X essere Chiesa
GIORNATA DELL’AMICIZIA 1 MEDIA
QUARESIMA 2015
SOLO INSIEME… SI PUO’
RITIRO DI QUARESIMA E INZIO DEL CAMMINO DEI 100 GIORNI
Ci troviamo insieme per il Ritiro di Quaresima della nostra Comunità Pastorale Giovanni XXIII per voi ragazzi e ragazze di 1 media per prepararci alla
Pasqua… Iniziamo oggi il cammino dei 100 Giorni verso la celebrazione del Sacramento della Confermazione. Davanti a noi si apre un cammino da fare
insieme per accogliere il dono dello Spirito Santo che ci aiuterà a vivere meglio la nostra vita cristiana.
INVOCHIAMO LO SPIRITO
Spirito Santo, creatore dell’universo,
discendi nei nostri cuori, illumina le nostre menti e donaci la tua grazia.
Spirito santo dono dell’Altissimo,
discendi nei nostri cuori, manda tuoi sette doni e dissetaci con la tua sapienza
Spirito santo forza degli umili,
discendi nei nostri cuori infondi il tuo fervore e rinvigorisci la nostra fede.
Spirito Santo, consolatore dei cuori,
discendi in noi, liberaci da ogni male, donaci la tua pace e salvaci col tuo amore.
PRIMA PARTE
“INSIEME POSSIAMO VINCERE IL MALE”
La comunità cristiana, di ieri e di oggi, ci aiuta a conoscere le caratteristiche della Chiesa in cui anche oggi viviamo la nostra esperienza cristiana.
Tra queste emerge la capacità di aiutarsi e di sostenersi nella lotta contro il male per essere fratelli capaci di spezzare il Pane.
Saremo capaci di spezzare e condividere il pane quando avremo vinto il male, i vizi che rovinano la nostra vita.
MEDITIAMO LA PAROLA
Atti degli Apostoli (2,42-47)
“Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna,nella frazione del pane e nelle
preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano
diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne
faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il
pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore,lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo.”
VINCERE IL MALE
L’incontro con il Signore, dentro la comunità, con l’aiuto di tutti, ci aiuta a comprendere che davvero “si può” cambiare e si può lottare, se si
ha il cuore libero, accogliente nei confronti della Parola di Dio e aperto alla relazione. Si può davvero vincere il male se si compie la scelta di
credere, riscoprendo il proprio Battesimo e quindi la propria chiamata, e “ci si schiera” decisamente con Gesù, colui che ha sconfitto il peccato
e la morte, e con la comunità dei suoi discepoli, di cui facciamo parte, esercitando a pieno titolo ciò che, in un certo senso, è stato passato dal
Signore alla Chiesa e, quindi, alle nostre comunità: la forza di “vincere il male con il bene”. Impariamo a credere nella potenza del Salvatore e
Redentore, nella sua superiorità di fronte ad ogni male, nella sua capacità di fare “nuove tutte le cose”. Il modo più bello per esprimere la
propria fede in Lui è l’affidamento. Il fidarsi e l’affidarsi sono a fondamento della vita di relazione e quindi della vita della comunità. Educare
alla fiducia nell’altro, credendo nelle sue potenzialità e accogliendo la novità che porta nel mondo, a partire da Gesù e pensando poi ad ogni
nostro fratello. “Solo insieme… si può!” Non solo vincere il male, i vizi, il peccato, ma anche vivere la vita comunitaria con gli antidoti giusti
che ci permettono di guarire: il bene, le beatitudini, i doni e i frutti dello Spirito, i Sacramenti… esercitandoci reciprocamente nella convinzione
che, grazie alla salvezza che Gesù è venuto a portare, “tutto è possibile per chi crede”. Questa possibilità ci è data dal nostro sforzo quotidiano
nel vivere la vita buona del Vangelo e in particolare nel lasciarci trasformare e convertire dalla forza delle Beatitudini. Saranno le otto
beatitudini ad essere l’antidoto alla malvagità degli uomini che non smette di tentarci, dal di dentro e attorno a noi.
LA VITA CRISTIANA
“Dacci il nostro pane quotidiano”
Ogni giorno ringraziamo Gesù per il pane che ci dona sulla nostra tavola. Insegnaci Gesù a non sprecare il cibo, dobbiamo imparare a mettere
nel piatto solo quello che riusciamo a mangiare perché niente deve essere buttato. Il 5% del pane prodotto ogni giorno viene buttato nella
spazzatura, non dobbiamo dimenticare che purtroppo sono ancora tanti i bambini che soffrono la fame! E’ lo stesso pane che chiediamo nella
preghiera ogni volta che recitiamo il Padre Nostro! “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Lo chiediamo, lo riceviamo, ma in buona parte lo
facciamo seccare e lo buttiamo senza condividerlo con chi non ne ha.
Ricordiamoci non solo di pregare ogni giorno perché a nessuno manchi il pane quotidiano, ma anche perché noi stessi diventiamo
capaci di donare, di spezzare il pane con chi ne ha bisogno… e poi non dimentichiamo che il Signore si offre a noi, si dona a noi nell’Eucarestia,
nel Pane della vita spezzato o offerto per la nostra salvezza.
* Come vivo nella comunità cristiana la mia fede?
* Come posso vincere il male col bene?
* Quanto cibo, quanto pane sprechiamo e buttiamo?
* Come aiutare chi è nel bisogno, come spezzare il pane con loro?
SECONDA PARTE
“PIENI DI SPIRITO CAMMINIAMO INSIEME”
Il Cammino dei 100 giorni si inserisce quest’anno con l’Expo Milano 2015 “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”
e vuole condurci alla scelta matura e consapevole del Sacramento che ci “riempie di Spirito” e che ci chiama ad una vita attiva nella Chiesa.
Questo è possibile se mettiamo in gioco i nostri talenti, la nostra creatività, le nostre qualità, se facciamo agire lo Spirito in noi
avremo in dono frutti che ci renderanno cristiani attivi nella Chiesa.
MEDITIAMO LA PAROLA
Dal Vangelo di Marco (14,12-22)
Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa
mangiare la Pasqua? Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua;
seguitelo e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei
discepoli? Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, già pronta; là preparate per noi». I discepoli andarono e, entrati
in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua. Venuta la sera, egli giunse con i Dodici... Mentre mangiavano prese il
pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: Prendete, questo è il mio corpo. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede
loro e ne bevvero tutti. [24]E disse: Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del
frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”.
RACCONTO
La brigata di Cucina
La notizia era circolata in un battibaleno: il grande chef, dopo aver girato il mondo tra grandi
ristoranti stellati, aveva deciso di aprire un ristorante nel suo piccolo paese natale. Era un evento
di portata quasi storica, tant’è che in molti si erano proposti per lavorare con lui. Dopo
un’attenta selezione, il grande chef compose la sua squadra, in linguaggio tecnico: la “brigata di
cucina”. E’ l’insieme di tutti i cuochi, aiutanti e garzoni, ognuno con un buffo nome francese:
chef de cusine, sous chef, chef de partie, commis, plongeur, marmiton, eccetera… Sono contento e felice di poter lavorare con voi! Disse.
Lavorare insieme in cucina è un po’ come vivere in una famiglia: ognuno ha il suo compito, il suo ruolo, i suoi talenti da mettere a servizio
della squadra. Se sapremo lavorare con questo stile, rispettandoci tutti quanti, il nostro ristorante salirà in vetta alle classifiche gastronomiche
di tutto il mondo! Ci state? Sì, chef! Risposero con entusiasmo i componenti membri della brigata.
L’avventura poteva iniziare…
…e noi allegra brigata
Il cammino che iniziamo oggi impegnerà tutti i ragazzi diventare i protagonisti della gestione di un immaginario
ristorante che avrà tutte le caratteristiche che si ritrovano in una comunità cristiana, animata dallo Spirito Santo: la
condivisione, la celebrazione, la riconciliazione, l’ascolto della Parola di Dio che presenta a ciascuno i doni e i frutti
dello Spirito. Ci sarà uno speciale fornello su cui verranno tracciate le tappe e i moduli del cammino; il grembiule da
chef da realizzare per ciascun cresimando; gli adesivi da applicare al grembiule al termine di ogni modulo. Durante la Quaresima e la
Settimana santa faremo riferimento all’Eucaristia come luogo in cui riconoscersi come comunità e, in essa, lasciarsi guidare dall’unico
Maestro. Dopo Pasqua ci prepareremo ancora con più slancio alla celebrazione del Sacramento e a confrontarsi con i doni dello Spirito che
costituiscono il “menu” della vita cristiana. Prima dell’incontro con l’Arcivescovo a San Siro saremo invitati tutti a vivere altri incontri
speciali…
LO SPEZZARE IL PANE
Andiamo alla Cena del Signore
Ogni domenica Gesù ci invita alla sua cena, invita tutti perché siamo fratelli. Durante la Messa ascoltiamo la Parola di Gesù e la conserviamo
nel nostro cuore. Offriamo a Gesù le nostre preghiere e i nostri doni quale segno di ringraziamento e di lode. Il Sacerdote consacra, come Gesù,
il pane e il vino che diventano il Corpo e il Sangue di Gesù. La comunione al Corpo e al Sangue di Gesù è il cibo della vita nuova che unisce al
Padre e ai fratelli; ci aiuta a fare della nostra vita un dono di amore
Quanto costa la fedeltà al Signore?
Racconta Manuel un ragazzo di Salvador (Brasile)
Avevo cinque anni, quando mia madre mi disse che il Vescovo di El Salvador, la mia città, era stato ucciso presso l’altare mentre celebrava la
Messa. Penso alle tante volte che ho ricevuto il Corpo di Gesù senza neppure fare attenzione a quello che stavo facendo: capisco ora che
condividere questo unico Pane, significa condividere tante necessita di fratelli e sorelle conosciuti e sconosciuti. O Gesù, tu che hai “desiderato
ardentemente di mangiare con i tuoi discepoli la Pasqua” e hai chiamato i Tuoi discepoli a spendere la loro vita per i fratelli come hai fatto Tu,
insegnaci lo stesso amore per Te, per la Chiesa, per i poveri e i piccoli. Ti ringrazio perché la loro vita ci aiuta a crescere nella fede e nell’amore
per la forza che tu ci doni nell’Eucaristia.
Ma noi conosciamo l’Eucarestia? Prova a rispondere a queste domande.
*Che cos'è e quando Cristo ha istituito l'Eucaristia?
*Qual è l'importanza dell'Eucaristia per la Chiesa?
*In che modo Cristo è presente quando si celebra l'Eucaristia?
*Che cosa succede quando la Chiesa celebra l'Eucaristia?
*Quali doni e frutti nascono dalla partecipazione all’Eucaristia?
*In che modo la comunione mi trasforma?
PREGHIERA
Signore, se il Pane sa di Sobrietà ci impegniamo a non sprecare.
Se il Pane sa di Perdono desideriamo accogliere il perdono e a saper perdonare.
Se il Pane sa di Amicizia vogliamo diffondere la pace e la fraternità.
Se il Pane sa di Comunione vogliamo essere chiesa, comunità di fratelli.
Se il Pane sa di Luce vogliamo dare spazio alla luce del Vangelo.
Se il Pane sa di Missione vogliamo andare incontro alle persone con il sorriso e la gioia.
Amen.