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Casellario giudiziale - In linea una scheda sul Sistema informativo
europeo
31 maggio 2013
Il 1°febbraio 2013 è stata diramata agli uffici giudiziari la circolare sull'avvio in esercizio del sistema ECRIS
(European Criminal Record Information System) il sistema informativo del Casellario giudiziale europeo.
La scheda informativa da oggi in linea illustra ciò che il sistema ECRIS consente all’autorità giudiziaria
nell'ambito della Convenzione sulla mutua assistenza penale tra gli gli stati comunitari.
►Itinerari a tema » Sistema informativo del Casellario europeo - ECRIS
la circolare 1°febbraio 2013 - Avvio in esercizio di ECRIS (European Criminal Record Information System)
l'ufficio - Dipartimento per gli affari di giustizia » Direzione della giustizia penale » Ufficio III - Casellario
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Circolare 1 febbraio 2013 - Casellario giudiziale europeo - Avvio in
esercizio del sistema ECRIS (European Criminal Record Information
System)
1 febbraio 2013
Dipartimento per gli Affari di Giustizia
Direzione Generale della Giustizia Penale
Ufficio III
Ai Sigg. Presidenti delle Corti di Appello
Ai Sigg. Procuratori Generali presso le Corti di Appello
Ai Sigg. Dirigenti delle Corti di Appello
Ai Sigg. Dirigenti delle Procure Generali presso le Corti di Appello
Loro Sedi
e, p.c., Al Sig. Direttore Generale della Giustizia Penale
Al Sig. Direttore Generale per i sistemi informativi automatizzati
Al Sig. Direttore Generale del personale
Loro Sedi
Oggetto: Casellario giudiziale europeo – Avvio in esercizio del sistema ECRIS (European Criminal Record
Information System).
Con riferimento alla circolare del 12 novembre 2010 di questo Dipartimento, si informano le SS. LL. che il
progetto pilota NJR – Network Judicial Registers sarà entro breve tempo sostituito dal sistema ECRIS, che
realizzerà l'effettivo Casellario giudiziale europeo, in collaborazione e con il supporto delle istituzioni
comunitarie.
Il nuovo sistema ECRIS consentirà l'interrogazione telematica del casellario nazionale di ciascun paese membro
dell'Unione Europea, dando così notizia, attraverso un'unica interrogazione, di tutti i precedenti penali gravanti
su un cittadino europeo, qualunque siano le autorità giudiziarie che abbiano emesso i provvedimenti di
condanna nel territorio dell'Unione.
E' appena il caso di sottolineare come il certificato penale ECRIS, acquisibile durante il corso del processo
penale fin dalla fase delle indagini preliminari, renda più efficace l'esercizio stesso dell'azione penale e rafforzi
il processo di collaborazione e cooperazione giudiziaria all'interno dell'Unione Europea, contribuendo a fornire
ai cittadini un livello elevato di garanzia in uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia.
Pur dovendosi registrare un ritardo, sul piano nazionale, nell'adozione della normativa europea che meglio
articola e definisce la base legale di ECRIS, rappresentata in larga misura dalla Convenzione di Mutua
Assistenza in Materia Penale del 1959, questo Dipartimento ha posto in essere tutte le iniziative ritenute utili ad
assicurare entro un tempo ragionevole il perfezionamento dell'iter di adozione delle Decisioni Quadro del
Consiglio Europeo no 315 e 316 del 2009 e no 675 del 2008, che regolano il funzionamento di ECRIS e
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Sistema informativo del Casellario europeo - ECRIS
aggiornamento: 31 maggio 2013
Ecris - European Criminal Records information Systemè il sistema informativo del Casellario europeo, che
consente l’interconnessione telematica dei casellari giudiziari e rende effettivo lo scambio di informazioni sulle
condanne fra gli stati membri, in un formato standard comune a tutti.
Ecris dà completa attuazione alla Convenzione europea di mutua assistenza in materia penale del 21 aprile
1959, la quale ha previsto che ciascun Paese membro, nel condannare un cittadino di altro stato europeo,
informi della condanna il paese di nazionalità del cittadino stesso (art.22 Convenzione).
L’avviso di condanna ha lo scopo di consentire la conservazione presso il casellario giudiziale di nazionalità sia
delle condanne nazionali sia di quelle europee, relativamente ai cittadini di quello stato.
L’autorità giudiziaria di ogni stato membro, con una semplice richiesta al casellario di nazionalità, può così
conoscere i precedenti penali di un cittadino europeo in ordine all’intero ambito comunitario (art. 13).
Il sistema consente all’autorità giudiziaria procedente nei confronti di un soggetto di accedere ai seguenti
servizi:
a. nei procedimenti penali a carico di un cittadino italiano:
accesso alla banca dati ECRIS presso il casellario centrale italiano per conoscere le sentenze penali di
condanna definitive eventualmente emesse a carico di quel cittadino dalle autorità giudiziarie dei paesi
membri interconnessi;
b. nei procedimenti penali a carico di un cittadino europeo:
accesso al casellario centrale del paese di cittadinanza per ottenere il certificato penale europeo che
menziona:
1. le sentenze penali di condanna definitive eventualmente emesse nei confronti di quel cittadino
dall’autorità giudiziaria del Paese di cittadinanza;
2. le sentenze penali di condanna definitive eventualmente emesse nei confronti di quel cittadino
dalle autorità giudiziarie dei Paesi membri interconnessi e raccolte presso il Casellario centrale
del Paese di cittadinanza;
c. nei procedimenti penali nei confronti di un cittadino extracomunitario:
accesso al casellario centrale di ciascun paese membro interconnesso nel quale si abbia ragione di
ritenere che il soggetto abbia avuto dimora negli ultimi cinque anni, per conoscere le sentenze penali di
condanna definitive eventualmente emesse nei confronti di quel cittadino dall’autorità giudiziaria del
paese membro interconnesso al cui casellario centrale si sta accedendo.
La normativa italiana, attualmente vigente in materia, prevede che ogni sentenza straniera debba essere
riconosciuta attraverso la procedura di delibazione (art. 730 c.p.p.), prima di essere inserita nel certificato del
casellario, ed acquisire la stessa valenza delle sentenze italiane.
Prima del riconoscimento, la documentazione relativa alle sentenze straniere non ha quindi valore
certificativo.
La procedura di riconoscimento sarà superata quando l'Italia darà attuazione alle decisioni quadro del Consiglio
dell'Unione europea che prevedono il mutuo riconoscimento della sentenze straniere.
La storia
L’Unione Europea constatando che la cooperazione disegnata dalla convenzione del 1959 tra i paesi membri non
era stata perseguita, ha promulgato una serie di decisioni quadro (675/2008, 315/2009, 316/2009) con le quali ha
razionalizzato l’intera materia, ha sostenuto economicamente la realizzazione delle infrastrutture di
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collegamento tra i casellari e gettato le basi per la realizzazione di un sistema informativo che supportasse la
convenzione.
Le necessità reali di scambio tra i casellari nazionali sono state tali, specie tra i paesi di frontiera, che fin dal
2005, prima che le istituzioni europee cominciassero a fornire il loro apporto, alcuni stati membri (Francia,
Germania, Spagna e Belgio) avevano realizzato, su base multilaterale, una rete sperimentale di collegamento,
denominata: Network of Judicial Registers (NJR) - Rete dei Registri Giudiziari.
L’esperienza della rete sperimentale dimostrava così che la magistratura riusciva ad avere informazioni circa i
precedenti penali di un cittadino di altro Paese collegato in meno di 48 ore.
Gli esiti positivi hanno presto reso le istituzioni europee sensibili al progetto, mentre intanto la rosa dei
partecipanti si allargava progressivamente fino a coinvolgere 16 stati membri.
Prima della nascita di ECRIS (27 aprile 2012), attraverso NJR hanno scambiato informazioni tra di loro il Belgio,
la Francia, la Germania, l’Italia, il Lussemburgo, la Spagna, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Lituania e la
Repubblica Slovacca. Hanno partecipato ai lavori, pur senza raggiungere la connessione alla rete il Regno
Unito, l’Olanda, il Portogallo, la Grecia, la Slovenia e la Svezia.
La promulgazione delle citate decisioni quadro ha dato veste istituzionale e piena efficacia agli scambi tra i
casellari europei.
La decisione quadro del Consiglio d’Europa n. 675 del 2008 rappresenta un salto di qualità nel contesto della
cooperazione in materia penale, perché stabilisce l'applicazione del principio del reciproco riconoscimento
delle sentenze di condanna tra stati membri dell'Unione in occasione di un nuovo procedimento penale.
Le decisioni quadro del Consiglio d’Europa n. 315 e n. 316 del 2009, sulla traccia di NJR, disegnano ECRIS,
sancendo la nascita del Casellario europeo.
Struttura di riferimento
Dipartimento affari di giustizia » Direzione della giustizia penale » Ufficio III - Casellario
Strumenti
Decreti, circolari, provvedimenti e note
Legislazione
Convenzione europea di Assistenza giudiziaria in materia penale (Strasburgo, 1959)
Link utili
Decisione quadro 2009/316/GAI Consiglio del 6 aprile 2009
Decisione quadro 2009/315/GAI Consiglio del 26 febbraio 2009
Decisione quadro 2008/675/GAI Consiglio del 24 luglio 2008
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