Resto del Carlino RE 10-02-2011

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Resto del Carlino RE 10-02-2011
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GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO 2011
Oggi terza tappa, da Ospitaletto di Ligonchio
a Cerreto Laghi. Previsto il guado di Riarbero
che costringerà musher e cani ad un bagno
MONTAGNA
“
“
Al rifugio Cesare Battisti
gli equipaggi hanno
affrontato una notte a - 4
gradi in tenda oppure
nei sacchi a pelo
Ieri mattina incontro
con le scolaresche,
la gente e le autorità
dei vari enti: «L’iniziativa
fa conoscere in Parco»
”
di GIORGIO CAMPANINI
— FEBBIO —
«Una notte così è una di quelle
esperienze che non si dimenticheranno facilmete». Questo il commento di molti musher che martedì hanno dormito all’aperto con i
propri cani davanti al Rifugio Battisti. E’ stata la rima volta che
“Balla coi lupi” ha provato questa
esperienza, abbastanza comune
nei paesi del grande Nord tra gli
appassionati di sleedog. A contribuire al successo sono state anche
le eccezionali condizioni atmosferiche. Una temperatuta che non è
mai scesa sotto i -4 con un freddo
secco ma senza un alito di vento.
Come invece era stato all’arrivo,
quando folate gelide avevano sferzato il tratto finale. Lo spettacolo
è stato anche un cielo luminoso
con le stelle che sembravano lì a
portata di mano. Il campo notturno era una richiesta fatta dai musher e si è rivelata un successo.
FACCIAMO un passo indietro.
La prima tappa si era svolta in modo perfetto nonostante alcuni tratti in terra toscana l’innevamento
non fosse eccellente. Il primo tratto ha portato la carovana dai 1300
metri del Casone ai 1500 del passo delle Forbici per poi scendere
alle Segheria dell’Abetina Reale
ed infine al 1700 metri del Battisti. Nel tratto reggiano la neve era
eccezionale, ghiacciata al punto
giusto. Una volta arrivati al rifugio la prima incombenza dei mu-
”
Il diario
della traversata
Hanno dormito al freddo
al fianco dei loro cani
Prima esperienza per i musher di “Balla coi lupi”
sher è stata dissetare i cani. Ovviamente con acqua calda. Poi si sono predisposte le buche dove
avrebbero passato la notte con a
fianco le tende o semplici sacchi a
pelo. Nelle postazioni sono stati
messi dei truccioli per attrenuare
il gelo.
UN GRUPPO di musher, forse
anche per smaltire l’abbondante
pasto preparato da Roberto Bagnoli gestore del rifugio, prima di
andare a dormire ha fatto una lunga passeggiata notturna fino al
passo di Lama Lite. La nottata è
passata senza problemi. Racconta
Donato Gambini uno dei musher: «E’ stata un’esperienza affascinante. La cosa che mi ha maggiormante colpito è stato il com-
portamentre dei miei cani. Avevo
qualche timore essendo la prima
volta che passavamo la notte
all’aperto in altura. Quando verso
mattina ho visto le prime luci ho
aperto la tenda e mi sono trovato
seduto davanti uno dei miei cani
che mi ha guardato come per chiedermi com’era andata. Evidentemente per lui era stata una bella
esperienza. Così anche per me».
La seconda tappa ha portato la caravana dal Rifugio Battisti a Febbio. Una lunga discesa con pendenze notevoli che ha messo a dura prova le qualità di cani e musher.
ALL’ARRIVO ad attenderli una
piccola folla di curiosi arrivati anche da Reggio per seguire e fotografare l’avvenimento. Presenti
anche una cinquantina di ragazzi
della scuola primaria e secondaria
di Asta, uno dei complessi scolastici più alti della provinciza che
dopo una ciaspolata a Lama Golese si sono portati nella zona dove
arrivavano le slitte provenienti da
Pian Valese. A far loro da cicerone uno dei musher, Piero Natali,
che ha illustrato i segreti di questa disciplina ma sopratutto lo
strettissimo rapporto uomo-cane.
E per i protagonisti della Traversatata i bambini non hanno sesinato coccole e carezze. Ad accompagnare le scolaresche Marinella
Masini, assessore alla scuola ed allo sport del comune di Villaminozzo, accompagnata dalle insegnanti Vittorina Chesi, Daniela
Albertini, Tiziana Ibatici, Maria
Dina Pedrazzoli. In tarda mattinata si è svolto poi l’incontro con il
presidente del Parco Nazionale,
Fausto Giovannelli che ha ringraziato i partecipanti alla Traversata appenninica per aver fatto conoscere in tutta Italia il territorio del
Parco. Presenti anche i rappresentanti del Corpo forestale dello stato con il commisario capo Andrea
Baldi.