Regolamento Urbanistico_documento preliminare VAS

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Regolamento Urbanistico_documento preliminare VAS
COMUNE DI PITEGLIO
(Provincia di Pistoia)
REGOLAMENTO URBANISTICO
DOCUMENTO PRELIMINARE DI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS)
(D. Lgs. n.152/2006 e s.m.i. e L.R. n.10/2010)
redattori: CRISTIANO VANNUCCHI ingegnere
responsabile del procedimento: MAURO FILONI geometra
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RAPPORTO PRELIMINARE VAS
Indice
1. INTRODUZIONE............................................................................................................................................................ 3
1.1 Scopo del Documento............................................................................................................................................... 3
1.2 Obbiettivi generali della VAS................................................................................................................................... 3
1.3 Inquadramento legislativo......................................................................................................................................... 3
1.4 La procedura di VAS ............................................................................................................................................... 4
1.5 Quadro di riferimento iniziale.................................................................................................................................. 5
1.6 Obbiettivi e strategie del RU e prima valutazione degli effetti attesi ....................................................................... 6
2. APPROCCIO METODOLOGICO ................................................................................................................................ 12
2.1 Premessa ................................................................................................................................................................. 12
2.2 Metodologia ............................................................................................................................................................ 12
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1. INTRODUZIONE
1.1 Scopo del Documento
Il presente rapporto costituisce il Documento Preliminare della Valutazione Ambientale Strategica (di
seguito VAS) di cui alla Parte II, Titolo II del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152, e s.m.i.,
predisposto dall'Amministrazione Comunale, con la collaborazione del proprio Ufficio Tecnico, in
relazione al procedimento di formazione del Regolamento Urbanistico (Legge Regionale 3 gennaio
2005, n.1, art. 55).
Il documento ha una duplice finalità:
illustrare sinteticamente i contenuti del Regolamento Urbanistico (di seguito RU) e i dati utili
ad accertare gli eventuali impatti sull'ambiente derivanti dalla sua attuazione, anche ai fini
dell'esclusione dalla procedura di VAS;
riportare i contenuti minimi e l’approccio metodologico da seguire per la redazione del
Rapporto Ambientale, qualora si renda invece necessario procedere alla VAS.
1.2 Obbiettivi generali della VAS
La procedura di VAS, ha lo scopo di evidenziare la congruità delle scelte pianificatorie rispetto agli
obiettivi di sostenibilità del RU e le possibili sinergie con altri strumenti di pianificazione sovra
ordinata e di settore.
Il processo di valutazione individua le alternative proposte nell’elaborazione del Regolamento, gli
impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione e compensazione che devono essere recepite dallo
stesso strumento urbanistico.
La VAS è avviata durante la fase preparatoria del RU ed è estesa all’intero percorso decisionale, sino
all’adozione ed alla successiva approvazione dello stesso.
Essa rappresenta l’occasione per integrare nel processo di governo del territorio, sin dall’avvio delle
attività, i seguenti elementi:
aspetti ambientali, costituenti la baseline ambientale ovvero lo scenario di partenza rispetto alla
quale valutare gli impatti prodotti dalle scelte di RU;
strumenti di valutazione degli scenari evolutivi e degli obbiettivi introdotti dal RU, su cui
calibrare il sistema di monitoraggio.
1.3 Inquadramento legislativo
La procedura di VAS è definita dal seguente corpo legislativo:
Direttiva Europea 2001/42/CE e relativi allegati;
Decreto Legislativo n.152/2006 e s.m.i. [Norme in materia ambientale];
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Legge Regionale n.1/2005 [Norme per il governo del territorio];
Legge Regionale 12 febbraio 2010, n.10 [Norme in materia di valutazione ambientale
strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione d'incidenza];
1.4 La procedura di VAS
Il processo di VAS deve essere documentato attraverso la redazione di un Documento Preliminare di
VAS - Scoping e di un Rapporto Ambientale, parte integrante del piano o programma cui la valutazione
si riferisce, che deve individuare, descrivere e valutare gli effetti sull’ambiente derivanti
dall’attuazione del piano o programma stesso, nonché le alternative selezionate per tutelare il contesto
territoriale.
Nel caso di piani e programmi che determinano l'uso di piccole aree a livello locale (come può essere
appunto il RU del Comune di Piteglio), l'effettuazione della VAS, ai sensi dell'art. 5, comma , della LR
n.10/2010, è subordinata ad una preventiva verifica di ammissibilità sulla base della significatività
degli effetti attesi.
Esaurita la verifica di ammissibilità, la fase di Scoping costituisce l’introduzione programmatica e
metodologica che andrà a comporre la proposta di Rapporto Ambientale; quest’ultima, insieme alla
Sintesi non tecnica, sarà adottata contestualmente al piano o programma di riferimento e costituirà
l’elaborato da sottoporre a consultazione da parte dei soggetti competenti in materia ambientale
individuati dal Comune, delle organizzazioni di cui all'art.4, comma 1, lett. p), della LR n.10/2010, e
dei cittadini, per la successiva espressione del Parere Ambientale Motivato. Tale parere sarà espresso
in merito:
alla qualità ed alla congruenza delle scelte del Piano rispetto a quanto riportato del Rapporto
Ambientale;
alla valutazione della coerenza interna ed esterna del piano o programma cui la VAS si
riferisce;
alla efficacia e alla congruenza del sistema di monitoraggio e degli indicatori selezionati.
Il Rapporto Ambientale, integrato alla luce delle controdeduzioni alle eventuali osservazioni presentate
in fase di consultazione, ed il piano o programma eventualmente modificato in base alle risultanze del
Parere Ambientale Motivato saranno sottoposti ad approvazione (Decisione) da parte del Consiglio
Comunale.
E’ importante sottolineare come nell’ambito della VAS sono gestiti gran parte dei processi di
partecipazione e di coinvolgimento del pubblico e degli Enti interessati, per consentire la definizione di
condivise strategie generali, l’espressione di singoli pareri e per rendere il più trasparente possibile il
processo decisionale.
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Con la VAS sono inoltre effettuate attività di monitoraggio che prevedono il controllo di indicatori e
componenti ambientali preventivamente selezionati in riferimento agli obbiettivi ed alle azioni di piano
ed agli impatti e criticità ambientali individuati nel rapporto ambientale.
Facendo specifico riferimento agli strumenti di pianificazione e di governo del territorio (come ad
esempio il regolamento urbanistico), la Legge Regionale n.1/2005 prevede un ulteriore e più ampio
strumento di valutazione, ossia la Valutazione Integrata. Quest'ultima muove dall'individuazione degli
obbiettivi da perseguire tramite lo strumento urbanistico e dalle azioni previste per il loro
conseguimento, per valutare contemporaneamente ed in forma collegata sia gli effetti ambientali e
territoriali che quelli sociali, economici e sulla salute umana riconducibili alle suddette azioni, la loro
efficacia e probabilità di realizzazione, eventuali scenari alternativi rispetto a quanto previsto nell'atto
di pianificazione o di governo del territorio, la coerenza con altri strumenti di programmazione
sovraordinati.
La VAS, se effettuata in base alle risultanze della verifica di ammissibilità, deve pertanto raccordarsi
alla Valutazione Integrata, che è in ogni caso obbligatoria, intendendo quest'ultima come strumento
comprensivo, tra l'altro, della valutazione ambientale di cui alla Direttiva 2001/42/CE e
conseguentemente del Rapporto Ambientale che eventualmente scaturirà dal presente documento
preliminare.
1.5 Quadro di riferimento iniziale
Relativamente all'attività di VAS e secondo i criteri stabiliti dalla LR n.10/2010, il Comune di Piteglio,
con Delibera di Giunta n.48 del 29/07/2011, ha individuato nella Giunta Comunale l’Autorità
competente, nel Consiglio Comunale l’Autorità procedente e nell'ufficio comunale che elabora o cura
la formazione del piano o programma soggetto a valutazione il Proponente (per gli atti di carattere
urbanistico il Proponente è pertanto l'Ufficio Tecnico).
Con il medesimo atto sono stati individuati i soggetti competenti in materia ambientale e cioè: Regione
Toscana, Provincia di Pistoia, A.R.P.A.T., A.U.S.L., Soprintendenza per i beni ambientali ed
architettonici, uffici comunali con competenze in materia ambientale, Comunità Montana Appennino
Pistoiese, Autorità di Bacino Fiume Serchio, Autorità di Bacino Fiume Reno, Autorità di Bacino
Fiume Arno, A.A.T.O. n.1 Toscana Nord - acque, A.A.T.O. n.5 Toscana Centro - rifiuti.
Attualmente sono già in corso le procedure di formazione del RU, per le quali non è stato dato
formalmente avvio ai sensi dell'art.15 della LR n.1/2005 in quanto non è previsto che il Regolamento
richieda varianti al Piano Strutturale (di seguito PS) già approvato. Occorre pertanto dare inizio anche
alla procedura di VAS, o comunque effettuare la verifica di assoggettabilità, al fine di assicurare che il
RU si formi in coerenza con obbiettivi di protezione e tutela dell'ambiente e della salute, basandosi sul
principio di sostenibilità nonché sugli altri principi condivisi in tema di rispetto ambientale.
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In considerazione della limitatezza delle previsioni infrastrutturali e di trasformazione urbanistica
riconducibili al PS e conseguentemente allo strumento di governo del territorio in corso di formazione,
da cui ci si può attendere effetti ambientali comunque limitati, è intenzione del Proponente che redige
il presente documento, di comune accordo con l'Autorità competente, procedere all'effettuazione in
maniera contestuale della verifica di assoggettabilità e della consultazione preliminare di cui agli
articoli rispettivamente 22 e 23 della LR n.10/2010, stabilendo in 30 giorni complessivi il termine per
la conclusione delle stesse.
A tal fine, come accennato al paragrafo 1.1, il presente Documento Preliminare contiene sia una
sintetica indicazione dei contenuti di RU, una preventiva valutazione degli effetti attesi ed una
ricognizione delle misure di sostenibilità ambientale che l'Amministrazione ha individuato come
capisaldi dello strumento, sia l'approccio metodologico per l'eventuale predisposizione del successivo
Rapporto Ambientale.
In questa fase iniziale, pertanto, il Documento Preliminare viene trasmesso, oltreché all'Autorità
competente, ai soggetti competenti in materia ambientale individuati dall'Amministrazione Comunale,
richiedendo di fornire contributi da utilizzare per la verifica di assoggettabilità del RU del Comune di
Piteglio alla procedura di VAS o, nel caso, per definire al meglio la portata ed il livello di dettaglio
delle informazioni da includere nell’eventuale Rapporto Ambientale. Il termine di 30 giorni, stabilito
per la conclusione di questa fase, si intende a decorrere dalla data di ricezione, per via telematica, della
documentazione predisposta dal Comune.
Contestualmente il presente rapporto preliminare sarà pubblicato sul sito web comunale, al fine di
avviare anche la partecipazione della cittadinanza nella procedura di formazione del RU e di
valutazione ambientale.
1.6 Obbiettivi e strategie del RU e prima valutazione degli effetti attesi
Direttamente dal PS comunale e dai criteri ed indirizzi da questo fissati, discendono il profilo
strategico e il quadro di obbiettivi del RU distinti per componente:
obiettivo generale
miglioramento della qualità del vivere e dell’abitare nonché dell'appetibilità turistica dei luoghi,
tramite il perseguimento dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale del
patrimonio edilizio, la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico e dell’ambiente
naturale, il miglioramento della fruibilità del territorio;
risorse naturali
tutelare e garantire un uso adeguato dei corpi idrici superficiali, con particolare riferimento ai
corsi d’acqua principali e relative aree di fondovalle quali elementi identitari e connettivi del
territorio con valenza eco-turistica;
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proteggere la qualità dei suoli quali risorsa limitata;
conservare e valorizzare le particolari risorse legate al passato sfruttamento agricolo e forestale
del territorio, con valenza di testimonianza storica oltreché paesaggistica e ambientale;
migliorare la salvaguardia paesaggistica del territorio, sottoponendo a protezione ambiti di
particolare valore tuttavia esclusi da vincoli di tutela e recependo le perimetrazioni dei siti
d'importanza regionale (SIR) o comunitaria (SIC) esistenti e le relative misure di protezione;
migliorare le infrastrutture fognarie e depurative;
garantire il rispetto permanente dei limiti e delle prescrizioni in materia di tutela della
popolazione dall'inquinamento elettromagnetico;
strutture urbane
favorire la qualità urbana ed edilizia, promuovendo il ricorso a tecniche di bio-edilizia e di
efficienza energetica, imponendo misure finalizzate alla tutela del patrimonio edilizio di valore
storico – testimoniale, alla sostituzione degli elementi incongrui ed alla riqualificazione di aree
in condizioni di particolare degrado;
favorire il recupero del patrimonio edilizio inutilizzato e/o sottoutilizzato;
favorire l’uso di tecniche e materiali tradizionali;
promuovere interventi mirati a conseguire la fruibilità e l’accessibilità in particolare delle
strutture e spazi pubblici mediante abbattimento delle barriere architettoniche;
ridurre o eliminare le situazioni di criticità legate all'attraversamento di alcuni paesi da parte di
viabilità di interesse nazionale o provinciale, cercando di evitare la commistione tra veicoli in
transito, veicoli in sosta e pedoni;
struttura socio economica
promuovere o migliorare la fruibilità ai fini turistici di quelle zone agricole in cui il progressivo
abbandono e la scarsa utilizzazione agricola si uniscono ad un maggior pregio ambientale e
paesaggistico ed alla presenza di strutture di valore storico-artistico-testimoniale (zona di
Lambure e del Ponte di Castruccio, riserva ex S.M.I., area della Macchia Antonini);
mantenere comunque un corretto equilibrio tra l'utilizzazione turistica e l'attività agricola intesa
come forma di presidio del territorio;
migliorare la rete sentieristica locale, anche integrandola con viabilità comunale di tipo storico;
favorire il consolidamento, lo sviluppo e la crescita degli insediamenti produttivi riferibili alle
cartiere comunali ed all'impianto di compostaggio di Tana Termini;
incentivare la riqualificazione delle aree produttive esistenti in condizioni di abbandono,
sottoutilizzazione e degrado;
favorire lo spostamento al di fuori dei centri abitati delle imprese a carattere artigianale
esistenti, anche tramite l'individuazione di nuove aree dedicate.
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Questo insieme di obbiettivi costituisce indubbiamente quadro di riferimento per la procedura di
Valutazione Integrata.
E' evidente come l'impronta complessiva dei suddetti obbiettivi sia principalmente volta alla tutela
ambientale e paesaggistica, o alla riqualificazione ove necessario, del territorio comunale, inteso come
insieme integrato di risorse naturali ed antropiche; fin dalla sua fase di impostazione, si possono infatti
individuare nel RU alcuni importanti capisaldi:
a) l'incentivo di costruzioni efficienti energeticamente e sostenibili costruttivamente, che siano
certificate da un ente super partes, di provata affidabilità e che operi un controllo di qualità sia in fase
di progetto che di processo, nel rispetto della direttiva europea 2002/91/CE, al fine di garantire il
rispetto del richiesto grado di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale attraverso la
valutazione di specifici indicatori ambientali relativi ai materiali impiegati ed al loro ciclo di vita
(energia grigia, emissione di CO2 e di inquinanti causati per la produzione e il trasporto del materiale,
effetti sulla salute dei fruitori);
b) l'ammissibilità di nuovi insediamenti previa verifica della sussistenza di idonee risorse per
l'approvvigionamento idrico e lo smaltimento dei reflui e dei rifiuti solidi urbani;
c) la classificazione del patrimonio edilizio esistente e l'individuazione di misure di tutela e
riqualificazione, ivi compresa l'incentivazione alla sostituzione edilizia dei manufatti e degli elementi
incongrui rispetto al contesto urbano e paesaggistico (tra cui ad esempio i fabbricati dismessi, di alto
impatto paesaggistico, del complesso ex Postelegrafonici);
d) la predisposizione del Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche, quale strumento di
analisi, progetto e programmazione finalizzato al raggiungimento dell'accessibilità urbana delle
strutture, infrastrutture, spazi e luoghi pubblici e di uso pubblico;
e) il mantenimento dell’agricoltura come forma di presidio e gestione del territorio, con particolare
riferimento alle aree aperte dei terrazzamenti, dei ciglionamenti e dei pascoli, e della selvicoltura
come mezzo di tutela e cura delle aree boscate e di prevenzione degli incendi e del dissesto
idrogeologico, anche attraverso l'agevolazione delle attività di tipo amatoriale e rivolte al tempo libero,
(che nell'area comunale riguardano la maggior parte del territorio rurale) a vantaggio delle quali è stato
redatto un regolamento (già approvato come stralcio del RU) per la costruzione di annessi che ne
costituiscono un indispensabile ausilio;
f) l'incentivazione dei meccanismi di riutilizzazione delle acque e dei sistemi di sfruttamento delle
fonti di energia rinnovabile;
g) è demandata al “Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA)”, redatto ed approvato ai
sensi della Legge n.447/1995 e della Legge Regionale n.89/1998 e che sarà allegato al RU stesso, la
disciplina di tutte le prescrizioni e le misure atte a contenere, ridurre o eliminare gli impatti ambientali
rilevati o previsti;
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h) con specifico regolamento ai sensi della Legge n.36/2001, sono individuate le misure atte alla tutela
della salute umana dagli effetti delle radiazioni non ionizzanti e al corretto inserimento degli impianti
tecnologici, delle linee ad alta e media tensione e delle attrezzature e impianti relativi alle radiotelecomunicazioni nel contesto paesaggistico – ambientale.
Se al tempo stesso si considera che le caratteristiche territoriali, l'esiguità dei nuovi insediamenti
derivante dal dimensionamento di PS (circa 31000 mc di nuova volumetria residenziale per i prossimi
10 anni), la tipologia di quelli esistenti, le forme di popolamento e di fruizione del territorio nonché le
risorse comunali investibili in nuovi interventi sono tali da sconsigliare, per il RU, elaborazioni
particolarmente complesse e difficilmente attuabili, rendendo invece preferibile puntare sulla
riqualificazione, il consolidamento e l'ottimizzazione delle risorse naturali ed antropiche esistenti,
sovente sottoutilizzate, è lecito presumere che gli effetti ambientali conseguenti le azioni di RU siano,
se non trascurabili, comunque estremamente limitati. Esiste un dato piuttosto significativo e di
immediata comprensione a tale proposito: il sistema insediativo nel Comune di Piteglio, ivi comprese
le aree destinate a nuove espansioni ed ai residui edificatori del precedente piano regolatore, copre una
superficie di circa 113 ha, corrispondenti al 2,3% della superficie comunale; limitando il conto alle
sole previsioni che comporteranno nuovi impegni di suolo, tale percentuale si riduce ad un bassissimo
0,4%.
Nell'ottica della stesura eventuale del successivo Rapporto Ambientale, tralasciando pertanto le
limitate espansioni a carattere residenziale, le nuove previsioni del RU che possono ritenersi più
significative possono essere individuate in:
a) una nuova area industriale in Prunetta, per circa 7000 mq di nuova superficie edificabile;
b) il completamento dell'area industriale di Tana Termini;
c) l'area per una nuova struttura turistico-ricettiva in Lambure, con volumetria massima di 6000
mc pari a 100 persone insediabili;
d) la regolarizzazione della pista di motocross di Prunetta;
e) recupero del patrimonio edilizio ed eventuali nuovi impegni di suolo inedificato per fini
turistico - ricettivi all'interno dell'area ex S.M.I. (oggi Oasi WWF).
Al momento non è previsto di dare seguito a quella che, in termini di effetti attendibili, è sicuramente
la previsione più significativa del PS, ossia l'area di cava di Piastreta, preferendo rimandare la sua
attuazione ad un nuovo regolamento urbanistico o ad una variante allo strumento in corso di
formazione, successivamente all'approvazione del piano provinciale per le attività estrattive (PAERP).
Le previsioni sopra indicate hanno un carattere estremamente localizzato, con interessamento di
piccole parti del territorio comunale, ma anche con un coinvolgimento, in termini di possibili effetti
negativi, di una minima parte della popolazione, sia perché questa è diluita su un numero elevato di
frazioni e piccoli insediamenti sparsi per tutto il territorio sia perché tutti gli ambiti di trasformazione
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urbanistica sono comunque esterni ai centri abitati. In tal senso il RU costituisce quadro di riferimento
ed influenza solamente i piani urbanistici subordinati destinati a dare attuazione alle suddette
previsioni.
Gli effetti possibili sulla popolazione dovrebbero essere limitati alle emissioni in atmosfera provenienti
dalla nuove aree industriali (odorigene, inquinanti, ecc.) ed alla pista di motocross (acustiche, polveri)
ed ad un probabile aumento del transito di mezzi pesanti all'interno delle frazioni (Popiglio e Prunetta)
prossime alle citate aree a carattere industriale. Per il resto sono attendibili soprattutto impatti di
carattere paesaggistico a causa dei nuovi impegni di suolo inedificato (per la nuova struttura di
Lambure si pone peraltro un problema legato alla reversibilità dell'intervento eventualmente realizzato
qualora in futuro ne cessasse l'utilizzo), ma con un'influenza modesta a livello di utilizzo delle risorse
naturali (suolo appunto, acqua, elementi naturalistici di particolare valore tutelati dal PS, ecc.) e di
interazione con l'ambiente (produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera, pregiudizio arrecato a flora,
fauna, biodiversità, ecc.) e sicuramente nulla per quanto riguarda l'incidenza sul patrimonio edilizio di
valore architettonico e culturale.
Le seguenti osservazioni dovrebbero tuttavia dimostrare perché non si ritiene di attribuire agli impatti
ed effetti attendibili una particolare significatività:
la finalità della nuova area industriale di Prunetta è quella di accogliere principalmente le
piccole e medie imprese artigianali esistenti, favorendone l'allontanamento dai centri abitati e
inducendo pertanto un processo di riqualificazione urbana e di incentivazione del carattere
prettamente residenziale dei paesi e promuovendo uno sviluppo controllato di tali attività in
relazione ai possibili impatti sull'ambiente (emissioni acustiche ed atmosferiche, smaltimento
dei reflui solidi e liquidi, ecc.); peraltro la nuova area si collocherà in una zona già parzialmente
antropizzata e con necessità di minimi interventi sulla viabilità di accesso, per la presenza dei
depositi di gpl della Magigas e della cabina di decompressione del metanodotto dell'Azienda
Servizi Pubblici di Pistoia, il che renderà tra l'altro semplice accedere alle reti di distribuzione
delle fonti di energia;
il completamento dell'area industriale di Tana Termini è comunque destinato all'attività di
compostaggio già esistente, al fine di consentirne l'entrata a regime tramite la realizzazione
delle strutture necessarie, mentre non è previsto l'insediamento di nuove attività;
in generale non sarà consentito l'insediamento di nuove attività artigianali/industriali
considerate insalubri;
gli interventi edilizi con finalità turistico – ricettive in località Lambure e all'interno dell'ex
riserva S.M.I. saranno preordinati al prioritario recupero del patrimonio edilizio esistente
inutilizzato e saranno comunque vincolati ad elevati standard di efficienza energetica (classe A
o superiore) ed al rispetto delle invarianti strutturali e dei valori desumibili dallo Statuto del PS
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(eventualmente integrati dal RU stesso) e dai caratteri di paesaggio del Piano di Indirizzo
Territoriale; per Lambure saranno in ogni caso previste forme di smantellamento della struttura
o di una sua riconversione in caso di cessazione dell'attività;
la regolarizzazione della pista di motocross non intende certo essere finalizzata ad ampliamenti
o potenziamenti della pista stessa, ma alla messa a norma di una struttura troppo spesso
utilizzata in maniera inadeguata tramite autorizzazioni provvisorie; l'autorizzazione ad impianto
sportivo non potrà pertanto prescindere dalla realizzazione di sistemi per l'abbattimento delle
polveri sollevate (ad esempio il recupero delle acque meteoriche per bagnare la pista) e di
contenimento delle emissioni acustiche;
in merito ad un eventuale aumento del transito di mezzi pesanti all'interno di alcuni paesi,
abbiamo già detto come uno degli obbiettivi del RU sia quello di risolvere o ridurre questo tipo
di criticità, svincolando i mezzi in movimento da quelli in sosta e dal traffico pedonale tramite
l'individuazione di nuove aree di parcheggio e di nuovi percorsi appositamente dedicati ai
pedoni.
Per la sua valenza e specificità paesaggistica, una certa attenzione dovrebbe essere posta, almeno in
fase di predisposizione di un eventuale programma di monitoraggio degli effetti, all'area della Macchia
Antonini, sebbene non sia certo intenzione del Comune attuare trasformazioni urbanistiche in questa
zona; le azioni che il progetto di RU, in accordo al PS, prevede, pur finalizzate ad una valorizzazione
turistica (anche con fini didattici) dell'area, si muovono infatti nell'ottica di una tutela complessiva dei
luoghi, oggi vincolati solo per le parti ricadenti nel cosiddetto vincolo “galasso”, e di una
regolarizzazione e controllo dei notevoli flussi turistici annualmente presenti, fornendo a quest'ultimi le
necessarie strutture ed attrezzature attualmente mancanti (ad esempio spazi di parcheggio adeguati o
un'area attrezzata per camper, per evitare che la sosta degli autoveicoli o le brevi forme di campeggio
praticate vadano ad interessare le parti di maggior pregio ambientale).
Analoga attenzione meritano le previsioni di recupero dei fabbricati riferibili ai complessi ex cartiera
Cini a La Lima ed ex Postelegrafonici a Prunetta; pur avendo la finalità meritoria di incentivare il
riutilizzo di importanti volumetrie da molti anni in disuso e, in qualche caso, anche la sostituzione di
elementi di notevole impatto paesaggistico, le dimensioni in gioco consigliano comunque di valutare
l'influenza che l'impianto di nuove attività potrebbe avere a livello di approvvigionamento idrico,
produzione di reflui e rifiuti urbani, viabilità e dotazione di parcheggi pubblici. In ogni caso il RU
prevederà che il recupero degli immobili sia accompagnato da uno studio preventivo che tenga conto
delle suddette problematiche e del loro possibile evolversi nel tempo, individuando possibili misure di
mitigazione.
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2. APPROCCIO METODOLOGICO
2.1 Premessa
Nel presente capitolo è descritta la metodologia utilizzata per la VAS del RU del Comune di Piteglio.
Di seguito, infatti, sono esplicitate le fasi che porteranno alla redazione del Rapporto Ambientale e al
conseguente sviluppo del processo di VAS.
Ai fini della descrizione dell’approccio metodologico, è importante premettere che, contrariamente a
quanto succede per la Valutazione di Impatto Ambientale, applicata ai progetti, a livello strategico non
è possibile definire riferimenti metodologici standardizzati, validi in assoluto, poiché ciascun processo
decisionale rappresenta un caso a sé stante.
Per tali ragioni la metodologia utilizzata, oltreché delle indicazioni di cui all'Allegato 2 della LR
n.10/2010, è frutto di un’analisi della bibliografia e dei casi studio disponibili in materia,
contestualizzata alle valenze e alle criticità territoriali locali e alle scelte che ad oggi
l’Amministrazione ha ritenuto maggiormente valide e perseguibili ai fini della sostenibilità ambientale
del Comune di Piteglio.
E’ importante ribadire, inoltre, che tale iter dovrà seguire l’elaborazione del RU in modo dialettico, per
divenire effettivamente parte integrante del processo di formazione dello stesso.
2.2 Metodologia
Di seguito sono schematizzate le Fasi che porteranno alla redazione del Rapporto Ambientale:
Fase I –Fase di Orientamento, Predisposizione del Documento Preliminare di VAS - Scoping
Tale fase risulta avviata con il presente Documento Preliminare di VAS – Scoping.
Fase II –Individuazione degli obiettivi generali e specifici di RU e delle alternative
Sulla base delle indicazioni di cui al precedente paragrafo1.6, in questa fase sarà elaborata una sintesi
dei contenuti, degli obiettivi principali e delle conseguenti azioni di trasformazione del RU, ponendo
particolare attenzione a quelle che potenzialmente potrebbero determinare impatti significativi
sull’ambiente e sul paesaggio, sul patrimonio culturale, sulla salute.
Saranno valutate inoltre possibili ed eventuali alternative alle azioni proposte per il raggiungimento
degli obbiettivi prefissati.
Fase III – Quadro Conoscitivo - Baseline ambientale
Sulla base delle considerazioni emerse dalla fase preliminare e dai contributi eventualmente forniti dai
soggetti competenti in materia ambientale, sarà definito il quadro conoscitivo dello stato attuale
finalizzato a descrivere una baseline delle componenti ambientali/antropiche coinvolte nelle scelte di
RU. Si tratterà di un’analisi di tipo ambientale – territoriale, finalizzata alla definizione delle principali
criticità/opportunità che orienteranno, ai fini della tutela ambientale, le scelte di governo del territorio.
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La baseline analizzerà:
gli aspetti pertinenti dello stato attuale dell'ambiente e la sua evoluzione probabile in assenza di
attuazione del RU (alternativa “zero”);
eventuali siti o ambiti di particolare rilevanza ambientale e paesaggistica, come ad esempio
quelli classificati di importanza comunitaria per la protezione di habitat naturali e della flora e
della fauna, nonché i territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità;
le caratteristiche ambientali, culturali e paesaggistiche delle aree che potrebbero essere
significativamente interessate dalle azioni di RU.
L’alternativa “zero”, contestualmente allo scenario di riferimento ed alle possibili alternative
individuate, sarà sintetizzata all’interno di una Matrice di valutazione, che sarà descritta in seguito.
A migliore comprensione, le informazioni scaturite dalla baseline potranno essere rappresentate, a
livello qualitativo e grafico, in una specifica cartografia che individuerà le rilevanze, il sistema
vincolistico e gli eventuali limiti alle trasformazioni che emergeranno dall’analisi delle componenti
ambientali.
Fatti salvi ulteriori contributi scaturiti dalla fase preliminare, la descrizione dello stato attuale e
dell'ambiente dovrà prendere in considerazione se seguenti tematiche ambientali:
SISTEMA AMBIENTALE
qualità dell’aria
ambiente idrico
suolo e sottosuolo
flora e fauna
biodiversità
fattori climatici
SISTEMA ANTROPICO
sistema della mobilità
sistema ecologico e paesistico - ambientale
aree dismesse
patrimonio architettonico e culturale
qualità edilizia
rumore
energia
rifiuti
REALTA' SOCIALE
popolazione e salute umana
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RAPPORTO PRELIMINARE VAS
Fase IV – Valutazione della Congruenza Interna ed Esterna
Questa fase prevedrà l’analisi della coerenza degli obiettivi di RU con il quadro programmatico e
legislativo sovraordinato e di settore e gli obiettivi di protezione ambientale e di sostenibilità stabiliti a
livello superiore (potranno essere presi in considerazione piani specifici, come ad esempio quello per
la gestione dei rifiuti, ma anche normative mirate ad obbiettivi di sostenibilità, quali ad esempio quelle
inerenti il contenimento dei consumi di energia).
Fase V - Effetti del RU sull’ambiente
In questa fase, attraverso l’utilizzo di una matrice di valutazione quali - quantitativa del tipo più in
basso indicato (o eventualmente in maniera discorsiva se ritenuto più opportuno), saranno valutati gli
effetti ambientali delle scelte di RU sul territorio, nonché delle alternative eventualmente individuate
(ivi compresa l'alternativa 0).
Le componenti ambientali cui fare riferimento al fine di determinare e quantificare i suddetti effetti
sono quelle già indicate alla Fase III.
Matrice di Valutazione
Componenti
livello di priorità
azioni previste di RU
alternativa 0
alternative
Sistema ambientale
qualità dell’aria
ambiente idrico*
suolo e sottosuolo
flora e fauna
biodiversità
fattori climatici
Sistema antropico
sistema della mobilità
sistema ecologico e paesistico-ambientale
aree dismesse
patrimonio architettonico e culturale
qualità edilizia
rumore
energia
rifiuti
Realtà sociale
popolazione e salute umana
pressione demografica stagionalecorrelata al turismo
* con particolare riferimento al carico inquinante delle acque superficiali e dei corpi ricettori finali per smaltimenti dei reflui fuori rete
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REGOLAMENTO URBANISTICO Comune di Piteglio – Provincia di Pistoia
RAPPORTO PRELIMINARE VAS
Le valutazioni che scaturiranno dalla suddetta procedura consentiranno di determinare le azioni
maggiormente compatibili in termini di sviluppo sostenibile.
Fase VI - Misure previste per impedire, ridurre e compensare eventuali effetti negativi significativi
sull'ambiente dovuti all'attuazione del RU
In questa fase saranno individuate le misure previste per impedire, ridurre e compensare possibili
effetti negativi dovuti allo scenario di RU, a seguito dell’applicazione della matrice di valutazione. In
tale fase sarà pertanto data risposta agli elementi critici emersi in precedenza.
Questa fase di approfondimento, organizzabile anche in schede di sintesi per ciascuna delle azioni di
RU individuate, avrà come finalità quella di verificare se il Regolamento prende in considerazione o
meno idonee misure di mitigazione e/o compensazione, includendo le competenze specifiche relative
alle misure da intraprendere.
L’approfondimento inerente una determinata tematica trattata sarà effettuato ogni qualvolta
dall'incrocio degli elementi delle matrici di valutazione emerga un'interazione negativa.
In definitiva l'approfondimento dovrà prendere in considerazione:
suggerimenti di mitigazione, che trovano applicazione a livello progettuale delle infrastrutture o
dei grandi interventi di trasformazione urbanistica;
suggerimenti di compensazione, per quelle situazioni che evidenzino ancora impatti residui
nonostante l'applicazione delle misure di mitigazione;
suggerimenti strategici, che trovano applicazione nell'ambito del RU in via di formazione;
suggerimenti attuativi e gestionali, che trovano applicazione nella pianificazione attuativa e di
settore e nelle procedure urbanistiche ordinarie.
Fase VII - Programma di Monitoraggio
Gli indicatori riportati nella matrice di valutazione, eventualmente integrati nel tempo
dall’Amministrazione Comunale in un’ottica di processo attivo, andranno a costituire il Programma di
monitoraggio.
Per quegli indicatori per cui fossero disponibili solo informazioni di tipo qualitativo,il Programma di
monitoraggio indicherà le modalità di definizione, organizzazione e raccolta dei dati che
l’Amministrazione dovrà osservare per il controllo nel tempo dell’attuazione del RU e del
conseguimento dei suoi obiettivi ambientali.
La previsione di un monitoraggio negli anni futuri può porre le basi per un'introduzione sistematica di
modalità di valutazione ambientale nel processo decisionale e nella pianificazione, con la possibilità di
verificare le ricadute e l'efficacia ambientale degli obiettivi perseguiti. Il monitoraggio quindi ha come
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finalità la misurazione dell'efficacia degli obiettivi per proporre azioni correttive a breve-medio
termine
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