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Comunicato stampa NIDI D’INFANZIA: NUOVE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DA UN CONFRONTO FRA GESTIONE PUBBLICA E PRIVATA Presentata il 5 giugno a Roma la ricerca “Buone volontà utili per costruire qualità e sviluppo sostenibile nei nidi” promossa dalla Fondazione “aiutare i bambini” e condotta dall’Istituto degli Innocenti di Firenze Roma, 5 giugno 2014. Trenta nidi d’infanzia del privato sociale e trenta nidi d’infanzia a gestione pubblica - localizzati nelle medesime aree del territorio nazionale - analizzati e valutati sotto tre diversi aspetti: la qualità del servizio offerto, i costi di gestione e le rette richieste alle famiglie. Obiettivo: da un lato cogliere elementi di criticità per sviluppare nei soggetti coinvolti atteggiamenti di maggiore consapevolezza e promuovere un miglioramento del loro operato, dall’altro evidenziare gli elementi più positivi di ciascuno dei due sottocampioni per favorire una “contaminazione” reciproca. Questo in sintesi il disegno dell’indagine “Buone volontà utili per costruire qualità e sviluppo sostenibile nei nidi” promossa dalla Fondazione “aiutare i bambini”, condotta dall’Istituto degli Innocenti di Firenze e presentata alla stampa a Roma il 5 giugno nella prestigiosa sede di Palazzo Montecitorio. Tutti i nidi del privato sociale coinvolti nell’indagine sono stati sostenuti dalla Fondazione “aiutare i bambini” attraverso il progetto “Un nido per ogni bambino”. “Negli ultimi sette anni – ha dichiarato Goffredo Modena, Presidente di “aiutare i bambini” - abbiamo contribuito ad avviare o potenziare in tutta Italia 81 servizi alla prima infanzia, gestiti da associazioni o cooperative sociali. Con questa Ricerca abbiamo trovato conferma della qualità del servizio offerto da questi nidi, che sosteniamo perché riservano una quota di posti a bambini di famiglie in situazione di fragilità sociale e perché sanno valorizzare il volontariato come risorsa, fattore che la Ricerca ha infatti evidenziato essere importante sia a supporto della qualità del servizio sia nell’ottica del contenimento dei costi, si pensi ad esempio alla presenza di volontari a supporto del personale ausiliario nelle pulizie o in cucina”. Il sostegno allo sviluppo dei servizi alla prima infanzia da parte di soggetti privati come “aiutare i bambini” si rende necessario perché nel nostro Paese ancora solo 1 bambino su 5 ha accesso ad un servizio alla prima infanzia, contro un obiettivo europeo stabilito dalla Strategia di Lisbona di 1 bambino su 3. Penalizzate risultano in particolare le regioni del Mezzogiorno. “Le politiche pubbliche adottate dal governo - dichiara Aldo Fortunati, Direttore Area Educativa Istituto degli Innocenti - non offrono ancora quel necessario quadro generale di coerenza per lo sviluppo equilibrato dei servizi sull’intero territorio nazionale e la recente crisi economica rende ancor più critico il tema della effettiva accessibilità dei servizi da parte delle famiglie. La prospettiva, cui anche questa ricerca contribuisce, vuole essere quella di animare un confronto fra esperienze pubbliche e private di gestione dei servizi, come premessa di un costruttivo sviluppo altrettanto positivo delle esperienze”. Proprio per ribadire la necessità di adeguate politiche di governo a sostegno dei servizi alla prima infanzia, è intervenuta alla presentazione della Ricerca la Dott.ssa Luciana Saccone, Direttore Generale Ufficio per le politiche della Famiglia, Dipartimento per le Politiche della Famiglia: “L’impegno di chi ha responsabilità di governo in materia di politiche socioeducative - ha dichiarato - dovrebbe essere sempre più rivolto a combattere la povertà educativa, garantendo a tutti i bambini e bambine del nostro Paese, dalla nascita all’età di sei anni, pari opportunità e pari condizioni di crescita e di apprendimento, attraverso l’accesso a nidi e scuole dell’infanzia di qualità, dai quali è necessario partire per contrastare i divari sociali e territoriali. Il Disegno di legge n. 1260, attualmente in discussione alla competente Commissione del Senato, si pone esattamente in questo percorso - a più di 40 anni dalla precedente norma che risale al 1971 - riconoscendo l’importanza di garantire l’accesso a nuove e qualificate opportunità educative anche a bambini e bambine che si trovano in condizioni di povertà. Spesso, infatti, i bambini soffrono la condizione di una doppia povertà: quella del contesto familiare di origine ma anche quella del contesto territoriale”. Insieme ad “aiutare i bambini”, al sostegno ai servizi alla prima infanzia nel nostro Paese in questi anni hanno contribuito altre due Fondazioni private che alla presentazione della Ricerca hanno illustrato il valore e le motivazioni del loro impegno: Fondazione CON IL SUD e UniCredit Foundation. “Il tema dell’infanzia, purtroppo – dichiara Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione CON IL SUD - non viene percepito come prioritario per lo sviluppo del Paese. Lo dicono i dati, al Sud più che allarmanti, con una spesa pubblica irrisoria e servizi all’infanzia in alcuni territori quasi inesistenti. Una realtà che rimanda alla vera natura del divario tra Nord e Sud. Su questo specifico tema abbiamo promosso con Fondazione “aiutare i bambini” quattro edizioni del Bando “Un asilo nido per ogni bambino – Area Mezzogiorno”, dando un segnale concreto di attenzione alle esigenze reali del territorio”. “A partire dal 2012 insieme alla Fondazione “aiutare i bambini” – ha affermato Maurizio Carrara, Presidente di UniCredit Foundation – abbiamo sostenuto l’apertura e il potenziamento di una rete di asili nido, gestiti da realtà del Terzo settore, con l’intento di offrire servizi all’infanzia per le comunità che fossero anche modelli di impresa sociale replicabili e sostenibili, lavorando in sinergia con enti pubblici o privati del territorio e garantendo la capacita di accogliere bambini provenienti da situazioni di fragilità”. I risultati della Ricerca mettono in luce una sostanziale omogeneità tra i due sottocampioni per quanto riguarda il tema della qualità, riservano invece qualche sorpresa su costi di gestione e tariffe. Di seguito i principali risultati della Ricerca riportati per ambito di indagine. QUALITÀ DEL SERVIZIO. Fatto salvo che non appaiono sostanziali differenze, i servizi del sottocampione di “aiutare i bambini” presentano un evidente punto di forza legato al maggior numero di giorni di apertura all'anno (238 giorni contro 212 giorni del campione dei servizi pubblici). Inoltre questi servizi lavorano maggiormente su cura e attenzione alle relazioni, riuscendo anche attraverso il volontariato a coinvolgere persone e figure con professionalità specifiche (legali, piscologi, pediatri), che svolgono una funzione importante di ausilio e sostegno soprattutto nei confronti delle famiglie in situazione di difficoltà socio-economica e culturale. COSTI DI GESTIONE. In modo tendenzialmente allineato a quanto rilevato dall’indagine campionaria condotta a livello nazionale dall’Istituto degli Innocenti (Rapporto di Monitoraggio del Piano di sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia – al 31 dicembre 2010), la spesa per personale impegnato in funzioni operative (personale educativo e non educativo) rappresenta la quota di spesa che in media incide maggiormente, rappresentando nello specifico del campione esaminato il 67,7% del totale della spesa, con differenze di circa 6 punti percentuali tra i nidi dei due diversi sottocampioni (69% per i nidi a titolarità pubblica, 63,6% per quelli di “aiutare i bambini”). Guardando poi al costo medio ora/bambino, che prende in considerazione il numero di giorni di apertura annui del servizio ed il numero di ore di frequenza quotidiana di ciascun bambino, emerge che rispetto al sottocampione a titolarità pubblica nel sottocampione di “aiutare i bambini” il costo medio ora/bambino è inferiore del 36%. RETTE. Per quanto riguarda la retta a tempo massima applicata, si rileva una media pari a 459,55 euro, con riferimento all'intero campione considerato. Se invece consideriamo la media avendo a riferimento i due sottocampioni, abbiamo un importo di 488,23 euro per il sottocampione a titolarità pubblica, mentre un valore medio pari a 441,11 euro per il sottocampione di “aiutare i bambini” con uno scostamento fra i due sottocampioni di 47,12 euro, corrispondente a poco più del 10% del valore medio totale. Il sottocampione di “aiutare i bambini” applica quindi tariffe inferiori. L’approfondimento sulle possibili agevolazioni tariffarie, ha portato a evidenziare che mentre nei nidi del sottocampione a titolarità pubblica vengono utilizzati i criteri previsti dalla normativa – abbattimento della retta con applicazione ISEE – per i nidi del sottocampione di “aiutare i bambini” in alcuni casi sono previste delle agevolazioni per il pagamento della tariffa che prevedono un corrispettivo da parte della famiglia non necessariamente in denaro ma reso attraverso delle attività di utilità per il nido, come, ad esempio, la pulizia dei locali. VOLONTARIATO. Pur non essendo il volontariato un elemento che caratterizza la totalità dei servizi a titolarità privata esaminati, viene impegnato per lo svolgimento di una pluralità di attività all’interno dei servizi educativi: - attività accessorie rispetto a quelle svolte dal personale normalmente presente all’interno nelle strutture, e che in quanto tali hanno un carattere più tipicamente straordinario (ad esempio: lavori di giardinaggio, piccole manutenzioni, pulizie straordinarie, attività artistiche); - attività complementari che vanno a completare e supportare tutte quelle attività svolte dal personale ausiliario in modo più continuato e quotidiano (ad esempio il supporto al personale ausiliario nei momenti di pulizia, il supporto al funzionamento della cucina). In tutti questi casi, senza incidere negativamente sullo standard di base del servizio che viene comunque garantito da risorse professionali regolarmente contrattualizzate come forza lavoro, le attività di volontariato possono indubbiamente condurre a sostenere la qualità complessiva e anche a contenere in qualche misura i suoi costi. In conclusione, se per quanto riguarda i “costi”, oltre ad una maggiore flessibilità nella organizzazione del servizio relativamente al numero di giorni di apertura del calendario annuale, il sotto-campione dei nidi a titolarità privata sostenuti dalla Fondazione “aiutare i bambini” si caratterizza per un costo di gestione del servizio decisamente inferiore, resta vero che esiste un livello “incomprimibile” di costo che costituisce condizione fondamentale perché si produca la qualità (in primis il costo del lavoro nel rispetto dei parametri contrattuali e di condizioni non precarie, che costituiscono requisito essenziale per garantire continuità alle attività). Lo scambio fra elementi di garanzia – dal pubblico al privato – e elementi di flessibilità organizzativa – dal privato al pubblico – sarebbe quindi senz’altro auspicabile per condurre, attraverso l’uso razionale delle risorse, a diffondere la qualità secondo prospettive di sviluppo sostenibile, e cioè tali da conciliare la prospettiva della qualità con quella della diffusione e progressiva generalizzazione dell’offerta. CONTATTI: Fondazione “aiutare i bambini” Onlus Alex Gusella Ufficio stampa tel. 02 21.00.241 - 02 21.00.24.210; cell. 348 0818287 [email protected] Istituto degli Innocenti Federica Momentè Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa tel. 055 2037331; cell. 347 9185625 [email protected]