Diapositiva 1 - Dipartimento di Economia
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Diapositiva 1 - Dipartimento di Economia
Le esternalità e l’ambiente Esternalità – definizione • Si ha una esternalità quando le scelte di consumo o produzione di una persona o una impresa entrano rispettivamente nell’utilità o nella funzione di produzione di un’altra entità senza che tale entità dia il permesso o riceva una compensazione • Hp: - la funzione di utilità di un individuo è data da U(x,y) dove x e y sono due beni (mali) consumati. - l’individuo sceglie quanto consumare di x ma non ha il controllo sul consumo di y quanto y sarà consumato è scelto da altri y è una esternalità Esternalità – definizione • a) b) c) • • • • • La figura mostra le possibilità produttive di una lavanderia (L) e di uno stabilimento che produce acciaio (S) se non ci sono esternalità, entrambe le imprese producono il massimo output e sono indipendenti tra loro Se c’è una modesta esternalità (i.e. fumo) l’aumento della produzione di acciaio diminuisce l’output della lavanderia Se l’esternalità è forte, la combinazione di output può essere non convessa Questo esempio considera la forza di una esternalità che in questo caso è influenzata dalla location delle due imprese se le due imprese si allontanano, la forza dell’esternalità declina L = fL (x1, …, xn, e) ; x1.. xn = input di L; e = emissioni di S S = fS (z1, …zm) ; z1, …zm = input di S e = fe (z1, …zm) e è scelto da S ma entra nella f. di produzione di L le emissioni inquinanti e sono una esternalità Esternalità di produzione Il problema delle esternalità • I mercati in cui si verificano esternalità danno luogo ad allocazioni inefficienti delle risorse • Se ci sono esternalità come l’inquinamento, l’offerta riflette solo il costo marginale privato È efficiente invece che l’offerta rappresenti il costo marginale sociale Dollari all’anno Esempio - un’industria che produce acciaio SMC(=PMC+MD) S(=costo marginale privato) P* P1 e1 D MD (danno marginale) X* Volume di produzione efficiente X1 Tonnellate di acciaio all’anno Volume di produzione effettivo La causa delle esternalità è l’assenza di un mercato per determinati beni • Nell’esempio dell’acciaio manca un mercato dell’aria pulita • Quali interventi possono essere fatti per risolvere le esternalità ambientali? Soluzioni alle esternalità In generale, il problema delle esternalità deve essere considerato in relazione ai danni/benefici che subiscono le parti coinvolte. Soluzioni private Teorema di Coase Strumenti basati su meccanismi di mercato Soluzioni pubbliche Strumenti del tipo command and control Teorema di Coase L'enunciato di Coase afferma che se i costi di transazione sono nulli: • la contrattazione tra agenti economici porterà a soluzioni efficienti da un punto di vista sociale anche in presenza di esternalità ed a prescindere da chi detenga inizialmente i diritti legali Negoziare in assenza di costi di transazione porta ad un risultato efficiente, indipendentemente dalla distribuzione dei diritti di proprietà Teorema di Coase Il "teorema" di Coase, frutto degli studi di Ronald H. Coase pubblicato nel 1960 nell'articolo “The Problem of Social Cost” che gli valse il Nobel per l'economia nel 1991, è: un tentativo di dimostrare come attraverso il mercato, quale insieme della domanda e dell’offerta, si possa giungere ad un'efficienza, intesa come somma netta del benessere sociale, superiore rispetto a quella che si può ottenere con l'intervento dello Stato o di altre regolamentazioni. Differenza fra i costi del danno delle parti coinvolte costituisce l’incentivo alla contrattazione Teorema di Coase • Problema di reciprocità delle esternalità - Medico (con studio per le visite) - Pasticciere (con macchinari adiacenti allo studio) Teorema di Coase • Il danno provocato dal rumore delle macchine del pasticciere consiste nel disturbare la capacità di concentrazione del medico mentre effettua le visite ai pazienti • Il problema delle esternalità può essere risolto direttamente con contrattazione fra le parti, se è ragionevole assumere che i costi di negoziazione sono nulli o modesti • Danno per il medico (rumore)= 250 € • Danno per il pasticciere (chiusura)= 150 € Possono verificarsi due regimi legali: • Regime a) Pasticciere responsabile • Regime b) Pasticciere non responsabile Regime a: il pasticciere è responsabile. • Deve pagare 250 di indennizzo per continuare una attività che rende 150: decide di chiudere Regime b: il pasticciere non è responsabile. • Il medico può pagare 150 di indennizzo al pasticciere per chiudere una attività che gli infligge un danno di 250: decide di pagare • Il risultato finale è che comunque il pasticciere cessa la attività, indipendentemente dal regime legale. Invertiamo la situazione: • Danno per il medico (rumore)= 150 € • Danno per il pasticciere (chiusura)= 250 € • Ancora possono verificarsi due regimi legali (a-b) Regime a) Il pasticciere è responsabile: • Deve pagare 150 di indennizzo per continuare una attività che rende 250: decide di pagare il medico (che forse installa vetri insonorizzati a sue spese)e continuare a produrre Regime b. Il pasticciere non è responsabile: • Il medico deve pagare 250 di indennizzo per continuare una attività che rende 150: decide di chiudere, di non pagare (e forse si trasferisce o installa vetri insonorizzati a sue spese • In questo caso, invertendo la situazione il risultato finale è che comunque il pasticciere indipendentemente dal regime legale continua l’attività, Regolazione dei diritti di proprietà nel caso ambientale Esempio • Si consideri che il diritto di proprietà nei confronti di un lago venga inizialmente assegnato a una fabbrica che trova economicamente conveniente inquinarlo. • La fabbrica dovrà confrontare i benefici che derivano dall'inquinamento Bi con il costo/opportunità dell'inquinamento, dove il costo Cf è rappresentato da ciò che sarebbero disposti a pagare per la conservazione, ad esempio, gli abitanti dei dintorni, per poter disporre del lago per praticare sport. A sua volta, Cf dipenderà dai benefici ottenuti dall'uso ricreativo Bc, quindi Cf = k·Bc dove K è un parametro ( hp rapporto lineare tra costi e benefici) Teorema di Coase • Se Cf > B i i proprietari della fabbrica troveranno conveniente rinunciare ad inquinare e cedere il diritto di proprietà o d'uso agli abitanti del lago. Con questa transazione emerge un uso efficiente della risorsa. • Se, viceversa, il diritto di proprietà venisse inizialmente assegnato agli abitanti del lago per l'uso sportivo, essi dovranno confrontare i benefici Bc con il costo/opportunità della conservazione; in questo caso, il costo Ca è rappresentato da quanto sarebbe disposta a pagare la fabbrica per poter inquinare Ca = k·Bi Teorema di Coase • Se Ca < Bc cioè se la fabbrica è disposta a pagare meno del beneficio degli abitanti del lago, questo non verrà inquinato. • Se invece Ca > Bc cioè l'inquinamento procura alla fabbrica un beneficio che è disposta a pagare più della conservazione, gli abitanti del lago cederanno il diritto di proprietà o d'uso. • In ogni caso, dall'assegnazione iniziale del diritto di proprietà nascerà un mercato dal quale emergerà il valore economico dei due usi alternativi del lago. Viceversa, in mancanza di un'assegnazione del diritto di proprietà non è assicurato un uso efficiente della risorsa. Infatti, il lago potrebbe venire inquinato nonostante che l'inquinamento produca un danno, quantificato dall'impossibilità di praticare sport, superiore ai benefici procurati dall'inquinamento. Teorema di Coase - criticità Tra i motivi tecnici di critica al teorema di Coase, vi sono: • l'assunzione di un rapporto lineare tra i costi e i benefici (evidenziati dal parametro k), • l'impraticabilità dell'applicazione quando sono coinvolti più di due soggetti, • l'impossibilità di eliminare in qualunque caso i costi di transazione. Dal punto di vista etico e politico, il teorema fa molto discutere perché sostiene che il mercato lasciato libero sia da solo in grado di risolvere questi problemi semplicemente contrattando l'esternalità come un bene qualsiasi secondo la legge della domanda e dell'offerta, purché i diritti di proprietà siano ben definiti… Rimedi pubblici alle esternalità • Più in generale, i rimedi privati alle esternalità falliscono per problemi connessi ai beni pubblici (free rider), asimmetria informativa (in che misura l’individuo deve essere risarcito per aver subito un’esternalità? esistono incentivi a non rivelare la verità), costi di transazione 1. Soluzioni basate sul mercato • Sono soluzioni che influenzano gli incentivi per giungere a comportamenti efficienti a) Tassa pigouviana b) Sussidi c) Permessi negoziabili Tassa pigouviana regolamentazione del fenomeno imponendo un tassa = assegnare la responsabilità del danno a chi inquina Tassa pigouviana • È un’imposta sull’inquinamento utilizzata affinché le imprese affrontino i veri costi sociali delle loro azioni, così da ridurre gli incentivi ad inquinare • Il governo interviene attraverso una tassa, rendendo l’inquinamento costoso se è più costoso produrre inquinamento, l’inquinatore produrrà meno inquinamento • La tassa pigouviana colpisce il produttore di inquinamento in modo tale che, dopo l’introduzione della tassa, il costo di produzione percepito dal produttore è uguale al costo sociale dell’attività • Una vera tassa ambientale deve essere esattamente uguale al valore del costo marginale esterno Dollari all’anno Tassa pigouviana SMC(=PMC+MD) S+t e2 P1 S(=PMC) e1 t D X* X1 Tonnellate di acciaio all’anno La tassa pigouviana • Supponiamo di avere un’impresa che produce x unità di inquinamento • C(x) = costo che sostiene l’impresa (il costo se x ) • MC(x) = costo marginale, cioè il costo aggiuntivo che deriva dalla produzione di un’unità in più di inquinamento (voce di costo negativa) • Corretto ammontare di inquinamento: x* minimizza [C(x*)+D(x*)] MC(x*)+MD(x*)=0 • Se l’impresa paga allo Stato un prezzo p=-MC(x*)=MD per unità di inquinamento, questa è la tassa pigouviana Tassa pigouviana • La tassa pigouviana è una tassa pagato dall’inquinatore per unità di inquinamento ed è esattamente uguale al danno marginale causato dall’inquinamento (valutato al livello efficiente di inquinamento). Generalmente questa tassa è pagata al governo Esempio: • Esistono 2 imprese (centrali elettriche) X e Y che emettono sostanze inquinanti; possono utilizzare 5 tecnologie diverse,con diversi costi e diversi livelli di emissioni (carbone, olio combustibile, gas, cicli combinati, energia solare) Produzione e inquinamento Tecnologia A B C D E Costo di produzione di X 100 190 600 1200 2000 Costo di produzione di Y 50 80 140 230 325 Emissione in tonnellate 4 3 2 1 0 Analizziamo tre possibili situazioni di equilibrio a) Equilibrio spontaneo: Non esiste legislazione antiinquinamento, ogni impresa minimizza i costi di produzione X e Y utilizzano A (è quella a minore costo) Emissioni totali pari a 8 Costo totale pari a 150, dato dalla somma dei costi b) Legislazione dirigistica: la legislazione impone un vincolo fisico espresso in termini di emissioni = dimezzare emissioni rispetto ad A X e Y usano C perché consente di rispettare l’obbligo Emissioni totali pari a 4 Costo totale di produzione pari a 740 (somma dei costi) Costo aggiuntivo di produzione 740 -150 = 590 c) Legislazione intelligente: impone una tassa di 91 €/ton di emissione ( imprese libere di decidere come comportarsi) • In questo caso, ciascuna impresa calcola i costi come somma dei costi di produzione e della tassa imposta … Ctot = Cprod + (91 * tonn. emissioni) Produzione e inquinamento Tecnologia A B C D E Costo di produzione di X 100 190 600 1200 2000 Costo di produzione di Y 50 80 140 230 325 4*91=364 3*91=273 2*91=182 1*91=91 0 Emissione in tonnellate utilizzo della tecnologia B da parte di dell’impresa X, perché: 190+273 < 463 100+364 < 600+182 < 1200+91 < 2000 464 782 1291 2000 utilizzo della tecnologia D da parte di dell’impresa Y, perché: 230+91 < 140+182 < 321 322 325 325 < 80 +273 < 50+364 353 394 emissioni totali pari a 4, associate alle tecnologie B e D scelte dalle imprese (con un’impresa che emette molto più dell’altra) costo totale di produzione pari a 420, dato dalla somma dei costi (190+230) costo aggiuntivo di produzione: differenza pari a 420-150=270 Tassa pigouviana Conclusione: • La tassazione per tonnellata emessa è più efficiente di un divieto: ottiene lo stesso risultato di abbattimento delle emissioni ma con un costo inferiore • Ovviamente, il successo di tale intervento dipende: 1. dalla possibilità di conoscere con ragionevole precisione la struttura dei costi e delle emissioni delle imprese • DIFFICOLTA’ DI DETERMINARE LA FUNZIONE DI DANNO MARGINALE è difficile stabilire il valore del danno provocato Sussidi • Lo Stato, invece di tassare l’inquinamento, può sussidiare la spesa antinquinamento concedendo un sussidio pari alla differenza tra il beneficio marginale sociale della riduzione dell’inquinamento e il beneficio marginale privato dell’impresa Attenzione… • Il sussidio può portare ad avere troppe imprese nell’industria e quindi un inefficiente ammontare sia di inquinamento sia di bene prodotto Permessi di mercato rappresentano un diritto a degradare l’ambiente • Sono permessi di inquinamento negoziabili e limitano l’ammontare di inquinamento che un’impresa può emettere • Lo Stato è interessato all’ammontare complessivo di riduzione dell’inquinamento, quindi le imprese che detengono i permessi possono commercializzarli tra di loro Permessi di mercato Consideriamo due imprese • Lo Stato concede L1 permessi ambientali all’impresa 1 e L2 permessi all’impresa 2 per un totale di L = L1 + L2 • A questo punto le due imprese possono comprare e vendere permessi • Definiamo con l1 e l2 il numero dei permessi posseduti dalle due imprese dopo la negoziazione • Chiaramente L1 + L2 = l1 + l2 Permessi di mercato • Le emissioni e l’inquinamento ambientale sono correlati da un coefficiente a di trasferimento a1e1=l1 a2e2=l2 • Supponiamo che il prezzo dei permessi sia • TC1(e1)=C1(e1)+ (a1e1-L1) • TC2(e2)=C2(e2)+ (a2e2-L2) • L’efficienza richiede che, normalizzando a 1 i coefficienti di trasferimento, il risparmio marginale dovrebbero essere uguale al prezzo dei permessi: -MC1(e1)=-MC2(e2) = • Ogni inquinatore che consegue un livello di inquinamento più basso rispetto al numero di permessi in suo possesso riceve un credito. ESEMPIO • L’impresa 1 ha il permesso di emettere 10 unità d’inquinamento; nella realtà essa potrebbe emetterne 8 qualora adottasse delle opportune soluzioni se così fosse potrebbe commercializzare un credito di 2 • Se il costo della riduzione dell’inquinamento di 2 unità è inferiore al ricavo ottenuto con la vendita di permessi per 2 unità, l’impresa 1 ha un vantaggio dalla commercializzazione del credito. Se il prezzo dei permessi è maggiore dei costi (marginali) di riduzione dell’inquinamento, vi è un incentivo a vendere i permessi e quindi a inquinare meno Se il prezzo dei permessi è minore dei costi (marginali) di riduzione dell’inquinamento, vi è un incentivo ad acquistare i permessi (comprare i permessi è più facile che controllare le emissioni) Strumenti di comando e controllo • Hanno l’obiettivo di stimolare la nascita e l’adozione di tecnologie più pulite • Consistono nell’imposizione per legge di limiti di emissioni, oltre che di divieti e sanzioni • Tipicamente il rispetto dei limiti fissati prevede l’installazione di filtri per l’abbattimento degli inquinanti, la costruzione di discariche interne ecc esempio: ogni automobile non può emettere più di x grammi di monossido di carbonio per chilometro guidato • Analogia con gli strumenti di comando e controllo è il sistema centralizzato dell’ex Unione Sovietica nella gestione dell’economia: tutte le decisioni su produzione, investimenti, e commercio tra gli impianti era preso a livello centralizzato dal social planner Strumenti di comando e controllo PRO: • Rappresentano il primo tentativo per l’affermazione del diritto ambientale • Consentono di regolare complessi processi ambientali, creando condizioni di maggiore certezza sui livelli di inquinamento prodotti e risultanti dalla regolazione CONTRO: • Il sistema di monitoraggio è molto costoso da gestire • Ogni impianto, o ogni industria, deve essere analizzata in dettaglio per determinare l’appropriato livello di emissioni • Questo processo, oltre ad essere costoso, ha molti problemi di informazione: il regolatore spesso ha bisogno di fidarsi delle informazioni fornite dal soggetto che inquina, sia in termini di emissioni che di costi di controllo… … ma l’inquinatore ha un incentivo a fornire informazioni distorte