norme per una buona lettura

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norme per una buona lettura
Consigli per leggere in modo espressivo
Quattro sono le caratteristiche della Voce: musicalità che si basa sul timbro; ritmo; melodia;
armonia.
Dobbiamo esercitare la nostra capacità di ascolto verso noi stessi e verso gli altri.
L’ascolto è infatti il primo passo. Il timbro ci permette di riconoscere una voce da un’altra.
La Voce: fenomeno complesso e articolato. La voce è un suono , è uno strumento musicale. Non
esiste una bella/brutta voce ma quello che conta è l’espressività.
Alcune norme igieniche: respirare col diaframma, inspirare dal naso perché si scalda l’apparato
fonatorio, bere acqua per idratare le corde vocali (il caffè o bevande acide asciugano la voce).
Importante è preriscaldare la voce: le corde vocali sono muscoli, come per l’atleta vanno sciolti
prima di iniziare.
Essere rilassati quando si legge, non forzare mai la voce, non raschiare in gola, aver la
consapevolezza della laringe abbassata e lasciare fluire la voce liberamente. Articolare bene.
Ci vuole confidenza e consapevolezza.
Prima di leggere il testo ad alta voce fare sempre una lettura “di prova” a mente, che ci di la
comprensione del testo, e individui le parti su cui porre l’accento, i punti in cui fare pausa.
Quando si legge da seduti può essere utile stare seduti in punta di sedia, per aiutare una corretta
respirazione.
Non buttare con la voce la domanda in fondo alla frase ma spalmare il “?” su tutta la frase
interrogativa.
La frase esclamativa può essere spalmata su tutta la frase
Non fare cantilene e non enfatizzare troppo.
Leggere bene le doppie.
Articolare sempre perfettamente la sillaba finale, specie delle parole lunghe, evitare di
mangiarsela, o di abbassare il livello della voce. Immaginare che una parola lunga termini con “t”
aiuta a pronunciarla correttamente, evitando che la sillaba finale non si senta.
Non aggredire la frase.
Non trascinare le vocali, non essere monocorde e non cantilenare.
Evitare gli eccessi nella dizione (non siamo attori di teatro).
Non trascurare l’importanza della “pausa” nella lettura, ma non esagerare (troppe pause rendono
la lettura meccanica). Importante è la fluidità’.
Non salire o scendere troppo con la voce, ovvero quando si legge visualizzare la frase appoggiata
parola dopo parola sopra una mensola dritta. Solo successivamente cominciare a dare “colore”
alla lettura utilizzando ad esmpio:
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un cambio di volume
o una pausa
o un cambio di velocità
o una variazione di tono.
Leggere una frase in modo piatto è propedeutico all’interpretazione della frase.
Leggere fino al punto (se è possibile) con un unico respiro.
Può essere d’aiuto ascoltare come leggono gli speakers dei documentari
Se si legge un brano con tante “ “ “ non interpretarlo troppo e comunque tenere sempre conto
dell’audience.
Le elencazioni non devono risultare monotone, ma si consiglia di cambiare tono.
Dopo una elencazione si può fare una pausa un po’ più lunga prima di continuare la lettura
Se la frase è troppo lunga possiamo decidere dove fare delle pause per riprendere fiato.
Accento sul ritmo.
Ritmo: successione di suoni nel tempo.
Velocizzare o rallentare una frase, fare pause ci aiuta a variare la lettura cioè l’utilizzo del ritmo.
Chiaramente una lettura triste non deve avere un ritmo serrato! Importante è la consapevolezza
di poter utilizzare il ritmo e, prima di tutto, la punteggiatura per movimentare la lettura.
Aspetti fondamentali del ritmo sono:
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andamento (velocità) che dipende prima di tutto dal tipo di testo che si deve leggere;
accento su una parola piuttosto che un’altra;
pausa.
Nella lettura della poesia può essere d’aiuto ascoltare i grandi lettori e cercare di trovare un giusto
compromesso tra musicalità e senso.
Regola generale: l’ascoltatore non deve mai faticare nel seguire la lettura.
Come variare una lettura con tanti punti di sospensione?
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Usando una velocità diversa, rallentando o velocizzando all’interno della frase;
ponendo l’accento su una parola o sull’altra nella frase;
usando le pause;
interrompendo, per esempio, di botto la lettura.
Buona norma è variare la velocità non all’interno della frase perché ciò rende la lettura poco fluida
ma dall’inizio della frase stessa. Questa regola non vale se si legge un testo non di letteratura ma
di un argomento un po’ più arido tipo storia, scienze, ecc.
Possiamo variare la punteggiatura se va a vantaggio dell’espressività della lettura.
Non irrigidirsi davanti alla pagina.
Melodia è rappresentata da suoni che si succedono nel tempo con una loro identità: acuti, gravi
(hanno altezze ben definite).
Pensare che una parola lunga termini con una “t” aiuta a pronunciarla correttamente evitando che
la sillaba finale non si senta.
La chiusura in basso di una parola rende la lettura più gradevole.
Tenere sempre conto del significato di ciò che si legge.
Legare non significa accelerare ma si possono unire le parole anche lentamente.
Se si deve leggere qualcosa in parentesi si può leggerla ad una velocità diversa, oppure a un
volume o un tono più basso
Le letture scientifiche sono molto rigorose devono essere lette in modo pulito, c’è meno
attenzione sull’espressività ma rimane l’attenzione su tutto il resto.
Armonia è la congiunzione di 2 suoni contemporaneamente anche differenti tra loro che danno
origine ad un impasto sonoro . Quando i suoni sono particolarmente gradevoli si parla di armonia.
L’opposto è disarmonia. Nella voce l’armonia è intesa come possibilità di congiungersi con
l’esterno. Ci sono vari aspetti di armonia:
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col testo,
con chi ci ascolta,
con noi stessi.
Armonia con il testo: noi abbiamo diversi modi di leggere secondo il tipo di testo.
Lettura interpretata è una lettura colorita diversa da “interpretazione”. Non recitiamo, ma
creiamo un’armonia tra noi e il testo se leggiamo usando tutte le tecniche che conosciamo
(pause,volume,toni..)
Siamo immaginifici per noi stessi, vediamo ciò che leggiamo.
Se il testo lo permette, sorridere mentre si legge. Se è un testo drammatico atteggiarsi con una
espressione cupa (tutto ciò aiuta la lettura).
Un brano vivacizzato da voci e persone diverse e’giustificato se è per esempio un diario di giorni o
episodi diversi, sennò è meglio la stessa voce che legge diversi personaggi senza essere troppo
teatrale.