La Parigi di Besson e un inedito Moravia cinema per intenditori
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La Parigi di Besson e un inedito Moravia cinema per intenditori
I XV Mercoledì 9 marzo 2011 VIVILACITTÀ Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative nel campo dello spettacolo e del divertimento a: [email protected] AL CURCI DI BARLETTA ARCHEOLOGIA E TURISMO «Les liaisons dangereuses» di de Candia Mostre e musei a Canosa n «Les liaisons dangereuses» è lo spettacolo della Compagnia Arte&Balletto di e con Mauro de Candia che andrà in scena al Curci di Barletta sabato 12 marzo (porta alle 20.45, inizio alle 21.15). Il lavoro verte su un duplice binario e propone una nuova e intrigante rilettura del celebre romanzo. Coreografia e regia sono di mauro de Candia. Info, botteghino del teatro, 0883/332456. n Prosegue a palazzo Sinesi, sede della «Fondazione archeologica canosina» e della Soprintendenza ai beni archeologici di Puglia, la mostra «1912.Un ipogeo al confine» e «Cose del quotidiano». Nell’antiquarium del parco archeologico di san Leucio prosegue «Ad Minervam». Le mostre ed il parco sono visitabili a richiesta (gratuita) tutti giorni, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 telefonando alla Fondazione archeologica canosina (333.8856300). FILM DI CULTO OGGI NELLO SPAZIO «SOCIETÀ PER L’ARTE». VENERDÌ ALLA «MARIA DEL PORTO» GLI AUTORI A sinistra Luc Besson, celebratissimo cineasta francese; nel riquadro Alberto Moravia: proiezione a Trani di un suo corto sorprendente La Parigi di Besson e un inedito Moravia cinema per intenditori Doppio appuntamento ad Andria e a Trani di COSIMO DAMIANO DAMATO I l cinema d’autore approda nella sesta provincia: Besson ad Andria ed un Moravia inedito a Trani. Partiamo dalla città di Federico II, oggi alle 19, nello spazio «Società per l'Arte» ( via Flavio D’Excelsis 22) sarà proiettato, per la rassegna di cinema francese «Paris je t’aime», «Angel-A» di Luc Besson, un personale tributo del regista alla sua Parigi, girato nel 2005. La capitale francese viene raccontata facendo passeggiare i personaggi per tutti i luoghi di culto che raffigurano la «Ville lumière» nell'immaginario di chi la vive o l'ha vista almeno una volta. La pellicola sarà proiettata in lingua originale con sottotitoli in italiano. Besson unisce cinema e vita seguendo un filone narrativo già sperimentato da Woody Allen in Manhattan, da Wenders ne «Il cielo sopra Berlino», e di recente ripreso da Spike Lee con la sua New York e Nanni Moretti con il suo «diario» romano. La storia: Andrè è un magrebino che deve soldi a mezza Parigi. Preso dallo sconforto «Colpa del sole» è un cortometraggio del 1951 firmato dal grande scrittore Andria Venerdì incontro con Vangelista e Muccino ANDRIA - Un altro mondo: Lei Carla Vangelista esperta nell’arte della scrittura, lui Silvio Muccino talento della cinepresa, insieme parleranno di “Un altro mondo”, attraverso i ferri del loro mestiere. Dopo un romanzo a quattro mani da cui successivamente è stato realizzato il primo lungometraggio di Silvio Muccino nei panni di regista “Parlami d’amore”, Carla Vangelista e Silvio Muccino ci porteranno a fare un viaggio lontano, in un altro mondo, lei nel ruolo di scrittrice e autrice del libro, lui nel ruolo di regista-attore del film. A dialogare con loro sarà il regista Cosimo Damiano Damato. L’evento fa parte dell’edizione esclusiva del meeting “Cercatori della Verità” – dialogo tra uomini e donne in punta di penna, in programma venerdì 11 marzo alle ore 19,30 presso la Lorusso arte design ad Andria ( ingresso libero fino ad esaurimento posti). Vangelista e Muccino ci porteranno in Africa, scoprendo i suoi lati più profondi e meno ovvi senza limitarsi a descrivere solo la povertà di quei posti ma cercando di colpire aspetti più nascosti. pensa di suicidarsi buttandosi da un ponte, ma qualcun altro ha avuto la sua medesima idea. È Angela, bellissima ragazza, che viene salvata dalle acque nell'unico atto di coraggio compiuto da Andrè nella propria vita. Per sdebitarsi Angela si offre come suo «angelo custode», per salvarlo dal baratro. Una visione sul senso della vita confortato dalla bellezza della Senna, i quais, i parchi, la Tour Eiffel. Altro appuntamento da non perdere è quello di venerdì 11 a Trani, alla Libreria La Maria del porto (via Statuti Marittimi, 42), il Circolo del Cinema Dino Risi propone una vera chicca: un Moravia regista inedito, un rarissimo cortometraggio del 1951 dal titolo «Colpa del sole», l'unica esperienza registica dello scrittore romano che ha lasciato, volutamente, cadere nel dimenticatoio, non parlandone mai nel corso delle numerose interviste rilasciate nella sua vita. Moravia sarà raccontato anche attraverso il libro «Cinema italiano. Recensioni e interventi 1933-1990» edito da Bompiani. Presenti i curatori del volume Alberto Pezzotta e Anna Girardelli. A conversare con loro Vito Santoro e Lorenzo Procacci Leone. L’opera filmica di Moravia presenta tinte noir con sfumature dalla forte carica erotica. Il film, della durata di sei «I casi sono due» con Carlo Giuffrè rivive il fascino della commedia Bisceglie, domenica al teatro «Garibaldi» minuti, venne prodotto da Marco Ferreri con le musiche originali di Teo Usuelli. Il Moravia dietro la macchina da presa non è diverso dallo scrittore che conosciamo: i dettagli colti nella loro eleganza ed armonia quasi ossessiva, gli ambienti borghesi, l’erotismo e gli sprazzi di follia, fra indifferenza e violenza. Una piccola perla, un gusto ricercato, uno stile avanguardistico pre-neorealista. Protagonisti di quest’opera cinematografica di Moravia sono Giancarlo Sbragia e Strelsa Brown. A ttorno alle vicende del vecchio barone Ottavio Del Duca che, non avendo avuto figli dalla moglie, decide di cercare un figlio illegittimo avuto in gioventù, ruota la commedia «I casi sono due» che vede protagonista l'attore Carlo Giuffrè. Lo spettacolo di Armando Curcio con la regia dello stesso Giuffrè si terrà il 13 marzo nel teatro «Garibaldi» di Bisceglie. Gli interpreti (fanno parte del cast: Angela Pagano, Ernesto Lama, Vincenzo Borrino, Paola Verrazzo, Pier Luigi Iorio, Danilo della Calce, Gennaro Di Biase, Vincenzo La Marca) sono impegnati in una commedia ambientata negli anni Quaranta, accompagnata dalle indimenticabili musiche di Bixio come «Torna Piccina Mia», «Vivere», «Parlami d'amore Mariù». Carlo Giuffrè («custode della grande tradizione attoriale napoletana», come recita la motivazione del premio «Renato Simoni» che gli fu assegnato nel 1999) prosegue nel suo intento di restaurare un repertorio otto-novecentesco della nobile tradizione comica napoletana, riproponendo un testo brillante interpretato in passato da artisti del calibro di Eduardo e Peppino De Filippo. Sicurezza, a parlarne ora è il cinema Domani al «Paolillo» di Barletta la presentazione del Mediterrante Festival. Protagonisti i giovani B Sicurezza sul lavoro, la denuncia del cinema asta morire di lavoro! La sensibilizzazione passa anche attraverso l’arte. Di sicurezza sarà il cinema a parlare nell'ambito del Mediterrante Festival, che aspira a diventare uno degli eventi culturali della Sesta Provincia. L’amministrazione comunale di Barletta, in questo contesto, scommette sui giovani e sul cinema attraverso un progetto che premia la creatività giovanile e punta allo sviluppo della cultura della sicurezza sul lavoro. Questo, in sintesi, come spiegano gli organizzatori, l'obiettivo del progetto «Working Safely - lavoro sicuro…sicuri al lavoro». Si tratta di un bando per progetti filmici, rivolto a giovani registi e cineasti, che affrontino il tema «sicurezza sul lavoro» e finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio. L’iniziativa verrà presentata domani alle 11 nel cinema Paolillo di Barletta. Presenti il sindaco Nicola Maffei, l'assessore alle attività produttive Michelangelo Lattanzio, Gennaro Damato, direttore artistico del Mediterrante Festival, Francesco Asselta dell'Apulia Film Commission e Rocco Mangini, amministratore della Contesto. L'iniziativa, fortemente voluta dall'assessorato alle attività pro- duttive, è organizzata dalla società Contesto in partnership con il Comune di Barletta e con il patrocinio della Apulia Film Commission. Un progetto calibrato per i giovani affinché comunichino con i loro codici per veicolare il più importante dei messaggi: «Sul lavoro non si deve morire». E se tutto questo è contestualizzato nel fatto che in Europa vi è un morto per causa di lavoro ogni 3 minuti - una mattanza di oltre 150mila morti secondo i dati della agenzia europea sulla sicurezza sul lavoro è fin troppo chiara la valenza del progetto.