Il dottore innamorato

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Il dottore innamorato
I Burattini della Commedia (Modena)
“Il dottore innamorato”
burattini a guanto tradizionali
Animazione burattini: Moreno Pigoni
Scenografie: Christian Del Grosso
Burattini: Natale Panaro e Gigio Brunello
“Il dottore innamorato” è una commedia brillante della tradizione emiliana, che ripropone il topos
del vecchio ricco che vuole prendere in moglie una bella giovinetta innamorata ovviamente di un
giovane squattrinato.
La prescelta del dottor Balanzone è la figlia del fattore Sandrone, la bella Lisetta.
A Sandrone viene offerta, per la mano della giovane, una cospicua somma di denaro, il nostro
sarebbe felicissimo di intascare la somma ma Lisetta è innamorata di Fagiolino, il quale appresa la
notizia del desiderio del dottore, escogita un piano: la strega Gertrude sarà colei che risolverà
l’ingarbugliata faccenda…
Fagiolino e Sandrone con i loro strafalcioni e la loro astuzie assurde e ingarbugliate, il Dottore, la
bella Lisetta, l’immancabile finale a sorpresa (ma non tanto): uno spettacolo per coinvolgere i
bambini e appassionare gli amanti della tradizione.
I Burattini della Commedia è una compagnia nata alla metà degli anni ’90 con l’intento di
preservare l’antico teatro dei burattini emiliano e recuperare il valore delle maschere di questo
teatro così leggendario e radicato nell’immaginario popolare; una tradizione con oltre duecento
anni di vita ed estesa in tutta la val padana inferiore, che ha avuto per le masse popolari dell’800 e
del primo ‘900 un valore mitico ed eroico, rappresentando ideali, caratteri, sogni e desideri di
rivalsa delle genti tra il Po e gli Appennini.
L’arrivo in baracca di personaggi quali Sandrone e Fagiolino suscitava nel pubblico un vero e
proprio motto di giubilo.
L’eclettico Moreno Pigoni, sommelier diplomato, laureato in filosofia, “vittima” della fascinazione
del teatro delle teste di legno si inserisce quindi sulla linea di burattinai quali le storiche famiglie
emiliane dei Ferrari, dei Maletti e più recentemente di Romano Danielli e dei fratelli Ponticelli.
Come i suoi maestri ha rinnovato i copioni per renderli più agili e adatti al pubblico attuale.
Negli ultimi anni ha attuato un’ulteriore ricerca sulle origini di questo genere mescolando perciò i
tipi della tradizione emiliana con i loro predecessori della Commedia dell’Arte.
La compagnia modenese utilizza fra gli altri bellissimi burattini di accurata fattura costruiti da
maestri della scultura dei burattini quali Gigio Brunello e Natale Panaro.