Magazine n. 29 del 27 luglio 2011

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Magazine n. 29 del 27 luglio 2011
MAGAZINE
CORRIERE
ilD E L L A
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edizioni MEDIASPEED - 27 LUGLIO 2011. SINTESI SETTIMANALE DA ILCORRIEREDELLASICUREZZA.IT
GUARDIA DI FINANZA:
ARRESTATI A FIUMICINO
10 NARCOTRAFFICANTI «OVULATORI»
CIVITAVECCHIA: 2 MOSTRE SEQUESTRATI 380.000
DEDICATE ALLE
FALSI PRODOTTI
CAPITANERIE DI PORTO
AL PORTO DI GENOVA
ITWAY ESTENDE
IL RAGGIO D’AZIONE
NELLA SECURITY
HONEYWELL
PRESENTA 3 NUOVE
TELECAMERE
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Si erano affidati a un ben nutrito quanto agguerrito collegio di avvocati pur di rientrare in possesso dei beni
loro sequestrati, ma le indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno dimostrato che
quegli stessi beni, oltre ad essere il frutto di attività ‘ndranghetiste, erano nella perfetta disponibilità degli
indagati e così la Magistratura inquirente ha disposto la definitiva confisca di un patrimonio da ben 200
milioni di euro. E’ questo, in estrema sintesi, il duro colpo che le Fiamme Gialle reggine hanno portato alla
cosca ‘ndranghetista degli Alvaro, famiglia dominante nel piccolo comune di Cosoleto (RC), alla quale sono
riusciti a sottrarre un noto caffè e un noto ristorante (tutti e due siti a Roma), oltre ad appartamenti e auto
di lusso, rapporti bancari, postali, assicurativi e denaro contante che costituivano la sostanza stessa del
loro ingente patrimonio criminale.
W W W . I L C O R R I E R E D E L L A S I C U R E Z Z A . I T
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CORRIERE
ilD E L L A
Gdf: beni confiscati alla ‘ndrangheta calabrese
GDF: ARRESTATI A FIUMICINO
10 NARCOTRAFFICANTI «OVULATORI»
I narcos sudamericani
li avevano fatti arrivare in gran
numero sperando che almeno
uno sfuggisse ai controlli
ma così non è stato
Sembra davvero massiccia l’ondata di
narco-corrieri “ovulatori”, riversatasi
sulla Capitale negli ultimi giorni, almeno
a giudicare dagli arresti che i finanzieri del
Comando Provinciale di Roma – Gruppo di
Fiumicino hanno effettuato presso l’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci”.
Dieci passeggeri, tutti di nazionalità
sudamericana e giunti dal Brasile e dall’Argentina, sono stati bloccati e arrestati dalle
Fiamme Gialle, perché celavano nelle loro
cavità endo-addominali quantitativi di
droga che tentavano di introdurre in Italia
con il classico sistema degli “ovuli”.Gli
stessi narcotrafficanti, una volta sbarcati
nell’aeroporto capitolino, si sono mescolati
tra le decine di migliaia di passeggeri in
transito e, come dei normali turisti, hanno
seguito il percorso che li avrebbe portati
fuori dallo scalo.
Fermati dai finanzieri in forza al Gruppo di
Fiumicino per gli ordinari controlli doganali, però, i “trafficanti-ovulatori” sono stati
traditi dal loro eccessivo nervosismo manifestato per il sopraggiunto inconveniente e
che, aggravato da evidenti contraddizioni
all’atto delle domande di rito loro rivolte,
ha indotto i militari operanti a trasportarli
presso l’ospedale “G.B. Grassi” di Ostia
per l’esecuzione dei necessari esami radiografici. Gli stessi esami, infatti, hanno
confermato la presenza dei famigerati
“ovuli” colmi di droga che i dieci corrieri
avevano precedentemente ingerito e, quindi,
ne è stato disposto il ricovero coattivo sino
alla completa espulsione degli involucri.
Secondo la Guardia di Finanza, le modalità
d’arrivo dei corrieri a Roma erano state
pianificate dall’organizzazione criminale, in
maniera tale da prevedere l’arrivo a destinazione di almeno uno di essi e con il maggior
quantitativo possibile.Cinque “ovulatori”,
infatti, si erano imbarcati sullo stesso volo e
uno di loro aveva addirittura ingoiato ovuli
contenenti oltre 1,7 kg. di cocaina liquida,
un quantitativo quasi doppio rispetto alla
media di 0,8 - 1 kg. Tre dei corrieri arrestati,
inoltre, sono stati trovati in possesso di ovuli
di hashish, modalità di traffico piuttosto
inconsueta per questo tipo di sostanza stupefacente, il cui minor valore commerciale
rende meno conveniente tale tipo di trasporto
se si considera che, in media, ciascun corriere
viene ricompensato con 3.000 dollari. Il
bilancio finale dell’operazione si sostanzia
dunque nell’arresto dei 10 ovulatori per traf-
fico internazionale di sostanze stupefacenti,
il sequestro di 7 kg. di cocaina purissima e di
3 kg. di hashish.Una volta giunta sul mercato,
la droga sequestrata avrebbe fruttato circa 4
milioni di euro.
Con gli arresti odierni salgono a 38 gli
“ovulatori” fermati dall’inizio dell’anno dai
finanzieri del Gruppo di Fiumicino.
CIVITAVECCHIA: DUE MOSTRE DEDICATE
ALL’ATTIVITÀ DELLE CAPITANERIE DI PORTO
Aperte al pubblico, presso il Centro Culturale
di Forte Michelangelo a Civitavecchia, due
mostre dedicate all’attività delle Capitanerie
di porto – Guardia costiera, inaugurate ieri in
occasione del 146° Anniversario della costituzione del Corpo.
La prima, intitolata
“Le Capitanerie di
Porto nei 150 anni
d’Italia…da sempre
sul mare”, racconta
per immagini i
compiti e l’impegno
del Corpo dalla sua
costituzione fino ai
giorni nostri mentre
la seconda “Lampedusa, porta d’Occidente”
ripercorre - attraverso significative e inedite
immagini fotografiche - i momenti salienti
delle molteplici operazioni di salvataggio in
mare svolte a favore dei migranti. Attività di
soccorso ricordata ieri, nel corso delle celebrazioni per il 146° Anniversario del Corpo, con
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la consegna dell’Encomio Solenne al Tenente
di Vascello Antonio Morana, Comandante
dell’Ufficio Circondariale Marittimo di
Lampedusa, per “il raro esempio di abnegazione, elevatissimo senso dello Stato, del
dovere e della responsabilità” dimostrati nelle
difficili operazioni di salvataggio a favore dei
migranti Sempre nel corso della cerimonia, il
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Sen. Altero Matteoli, a testimonianza dell’impegno del Corpo nella salvaguardia della vita
delle migliaia di persone che frequentano le
nostre coste durante l’estate, ha insignito lo
Stendardo delle Unità Navali della Guardia
Costiera della Medaglia di Bronzo al Merito
Civile per il soccorso prestato ai turisti tuffatisi
in mare per sfuggire all’incendio divampato a
Peschici il 24 luglio 2007.
Le due mostre saranno aperte al pubblico fino
al 31 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle ore
9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.30.
Itway estende il proprio raggio d’azione nella sicurezza
Itway VAD (Gruppo Itway, quotato al segmento Star di Borsa Italiana), distributore a valore aggiunto, annuncia di essere stato selezionato in Italia per la
Specializzazione “Security VAD” da parte di Symantec, leader globale nella creazione di soluzioni per la sicurezza, la disponibilità e l’integrità delle informazioni.
Itway è stata selezionata al termine di un’indagine svolta tra vari distributori a livello europeo, allo scopo di valutare l’efficienza del canale di distribuzione Enterprise
nell’ambito del core business della security e la capacità di creare valore per il canale tramite expertise tecniche, commerciali e di servizi. “La collaborazione tra
Symantec e Itway è oggi ancora più solida. Già da qualche mese, Itway ha iniziato la distribuzione delle soluzioni di Enterprise Security ed in particolare dei prodotti per
la crittografia PGP e le soluzioni DLP per prevenire i furti di informazioni e dati sensibili” ha affermato Michele Papa, Country Manager Italia di Itway. “Itway offrirà servizi
ad hoc quali assistenza nelle fasi di pre e post vendita e formazione tecnica sui prodotti per i system integrator e VAR”. “Siamo lieti di poter collaborare più intensamente
nell’area dell’Enterprise Security con un partner come Itway che ha una consolidata presenza sul territorio ed un’importante struttura di prevendita a supporto del canale”, ha dichiarato Luca Brandi Distribution & SB Sales Director di Symantec.
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O RWRWI E. IRL ECDOE RL RL IA ES RI EC DU ER LE LZ AZ S AI .CI UT R E Z Z A . I T
TECNOLOGIA
HONEYWELL PRESENTA
TRE NUOVETELECAMERE
Elevata qualità dell’immagine, compressione efficiente
e un modo conveniente per migrare verso la sicurezza IP
Honeywell ha presentato oggi tre nuove
telecamere H.264 True Day/Night: la
telecamera compatta HCD5MIHX, la telecamera minidome fissa per uso interno
HD3MDIHX e la HD4MDIHX, una
telecamera minidome fissa antivandalo.
Tutte le telecamere utilizzano un’efficiente tecnologia di compressione per
fornire un’elevata qualità dell’immagine
con una larghezza di banda minima.
video IP HD, offrendo la compressione
H.264 a un prezzo molto competitivo
rispetto alle telecamere MPEG-4. In
questo modo, i clienti hanno a disposizione un modo conveniente per migrare
direttamente verso un sistema IP HD,
che offre una qualità dell’immagine e dei
dettagli superiore rispetto all’analogico
o all’IP VGA. Per quanto riguarda la
convenienza, l’immagine widescreen
di migliore qualità
fornita da tali telecamere comporta
un numero minore
di unità necessarie
per alcune installazioni, rendendo
così più economico
per l’utente finale
passare dai modelli
analogici agli HD,
che dagli analogici
agli IP VGA.
È inoltre possibile retroadattare
le telecamere a
molte installazioni DVR/NVR
esistenti senza necessità di aggiungere
supporti di archiLe limitazioni relative alla rete e alla
viazione.Jeremy Kimber, Commercial
memorizzazione sono state a lungo di
Operational Marketing Leader nella zona
ostacolo all’adozione di telecamere ad
EMEA, commenta: “Grazie alle elevate
alta definizione (HD). Ogni nuovo modello presenta una qualità dell’immagine prestazioni e alla sua capacità per la
riduzione del rumore, queste ultime telea 720p con una larghezza di banda minore grazie alla compressione H.264, con camere costituiscono la soluzione ideale
per i clienti che desiderano ottimizzare
cui è possibile ridurre la dimensione dei
la larghezza di banda e l’archiviazione
file video digitali di oltre il 50 percento
senza compromettere la qualità dell’imrispetto al formato standard M-JPEG.
Inoltre, a differenza di altre soluzioni sul magine”. Tutti e tre i modelli sono
conformi alle specifiche PSIA per il
mercato, le telecamere offrono una risosupporto all’interoperabilità tra prodotti
luzione a 720p a velocità in fotogrammi
video IP, indipendentemente dal produtmassima in condizioni di scarsa illumitore. I dispositivi conformi allo standard
nazione e con un bassissimo “rumore”,
PSIA sono in grado di scambiarsi in
garantendo così dettagli ottimali nelle
modalità live video, audio, metadati e
immagini acquisite in tali condizioni
informazioni di controllo e vengono
senza compromessi riguardo all’archiviazione. Le telecamere True/Day Night automaticamente rilevati e collegati ad
applicazioni di rete quali i sistemi di geconsentono anche di ridurre in modo
stione video.
significativo i costi della conversione al
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SEQUESTRATI
380.000 PRODOTTI
FALSI AL PORTO
DI GENOVA
Ingente il bilancio dell’operazione
che ha consentito di sottrarre agli
imprenditori-pirata del falso ricavi
illeciti stimati in circa € 10 mln
Sono ben 380mila, fra capi di abbigliamento
e calzature recanti i segni delle più note brand
internazionali, i pezzi contraffatti che i finanzieri del Comando Provinciale di Genova hanno
sequestrato durante gli ultimi mesi nel porto del
capoluogo ligure, cui vanno aggiunti altre merci
(come cosmetici e altri prodotti per il corpo)
non conformi alle normative previste nell’Unione Europea per la sicurezza dei consumatori.
Si tratta di un volume complessivo di merci
sequestrate che sul mercato illegale avrebbero
consentito all’industria internazionale del falso
di conseguire ricavi per circa 10 milioni di euro,
con conseguenti quanto gravi distorsioni economiche per le attività di aziende e imprenditori
che operano nel rispetto delle regole.
L’ingente quantitativo dei “tarocchi” sequestrati, è stato conseguito dai militari della
Guardia di Finanza genovese e dal personale
dell’Agenzia delle Dogane grazie ad alcune
indagini che le Fiamme Gialle hanno condotto
con verifiche doganali eseguite su numerosissimi carichi di merci provenienti da Paesi
dell’est asiatico e dalla Cina in particolare. Il
contante monitoraggio effettuato sui carichi
imbarcati sulle navi cargo, ma anche una capillare attività di analisi sulle documentazioni
poste a corredo dei container sbarcati nel porto
genovese, hanno permesso a finanzieri e doganieri di “circoscrivere” le rotte e le tipologie
di carichi maggiormente considerati a “rischio
contraffazione”. L’esperienza professionale e
l’acume investigativo degli operatori addetti
alla vigilanza doganale, poi, hanno fatto il resto
anche quando i contraffattori tentano di passare
i controlli celando i loro prodotti dietro carichi
di copertura regolari. Non facile, praticamente
in nessun caso, il lavoro dei finanzieri i quali
hanno dovuto spesso ricorrere all’ausilio di periti per stabilire la reale falsità di prodotti che la
stessa industria del “tarocco” riesce a realizzare
con tecniche molto simili ai prodotti originali
anche se ben diversa, ovviamente, è la qualità
dei materiali impiegati. Oltre al sequestro dei
prodotti, gli uomini della Guardia di Finanza di
Genova hanno denunciato 10 cittadini di nazionalità cinese che dovranno ora rispondere dei
reati di contraffazione, falso, adulterazione di
prodotti e contrabbando aggravato.
Con l’analisi dei media
la tua rassegna stampa
può dirti di più...
Quanto si è parlato
di te. E chi
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l’immagine
della tua azienda
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