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LILLI GRUBER è nata a Bolzano nel 1957 ed è giornalista professionista dal 1982. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, è stata la prima donna in Italia a condurre un telegiornale di prima serata nel 1987, TG2 "Studio Aperto". Dal 1990 al 2004 fa parte della squadra del TG1 come anchorwoman, ricoprendo anche il ruolo di Inviata all'estero e di conduttrice degli speciali dedicati ai grandi eventi della politica internazionale: dal crollo del muro di Berlino alla guerra del Golfo, dal processo di pace in Medioriente alla dissoluzione dell'Unione Sovietica, dall'11 settembre alla guerra in Iraq del 2003. Collabora anche con il network statunitense CBS News e con quello tedesco PRO 7, per il quale nel 1996 conduce e co-produce il settimanale Focus TV". Nel 2004 si candida come indipendente con la coalizione “Uniti nell'Ulivo” e viene eletta al Parlamento europeo con un milione e 200mila voti di preferenza: oltre a far parte della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e della Commissione per gli affari esteri, è stata Presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo, membro della delegazione per le relazioni con l'Iran e vicepresidente dell'Intergruppo Stampa, Comunicazione e Libertà. Dal 2008 conduce “Otto e Mezzo”, spazio quotidiano di approfondimento di La7. Ha scritto i libri: "Quei giorni a Berlino", "I miei giorni a Baghdad", "L'altro Islam", "Chador", "America anno zero", "Figlie dell'Islam", "Streghe", “Ritorno a Berlino”. PAOLO CONTI è nato a Roma nel 1954. Giornalista professionista dal 1977, lavora in redazione a Momento Sera dal 1974 al 1977. Entra al Corriere della Sera nel 1980 dove si occupa subito di cronaca e spettacolo. Nel 1984 diventa Vice Caporedattore vicario dell’Edizione Romana, dirigendo la sezione cultura e attualità. Nel 1986 assume la diretta responsabilità dell’Edizione Romana. Nel 1990 diventa Vice Caporedattore dell’Ufficio romano di corrispondenza, dirigendo da Roma l’intero settore dell’attualità e delle grandi cronache italiane. Nel 1993 è Inviato speciale di attualità e cultura; si occupa immediatamente di beni culturali seguendo, dall’episodio della bomba al Museo degli Uffizi in poi, tutte le vicende legate al dicastero. Nello steso tempo lavora a tempo pieno di politica televisiva, ovvero di tutto il comparto legato alla vita interna della RAI. Durante questi anni segue anche molti fatti di politica internazionale: i moti di Albania nel 1997, la guerra del 1999 nella ex Jugoslavia, la morte di Madre Teresa a Calcutta, l’alluvione in Bangladesh, il colpo di Stato in Congo con l’assassinio di Kabila nel 2001, la polemica in Etiopia sulle Stele di Axum. Dal 1998 al 2003 segue con assiduità le vicende interne dell’Iran. Segue le rivolte studentesche del 1999, due tornate di elezioni politiche, i riflessi in Iran della guerra in Iraq del 2003. E’ autore dei seguenti libri: “Caos sublime”, “Un liberale alla cultura”, “Privacy e libertà”, “Caos sublime” (2^ edizione), “1969 – Tutto in un anno”. KASH GABRIELE TORSELLO, 39 anni, di Alessano (Lecce), è un fotogiornalista indipendente specializzato in daily life, human rights, conflitti e diversità culturali. Dal 2007 lavora in una serie di progetti mediatici diretti a promuovere e sollecitare dialoghi e scambi socio-culturali tra Europa e Afghanistan attraverso l’uso del fotogiornalismo e il coinvolgimento delle popolazioni locali ed elle relative Istituzioni, Organizzazioni, Associazioni e Aziende. Tra gli ultimi progetti si ricordano: “Staramascè, a Meeting of Minds on Afghanistan 2007-2009”; “Kash e Shabana, tra Roma e Kabul 2005-2008”; “Afghanistan Camera Oscura”. Dal 1994 al 2006 ha vissuto e lavorato in South Asia, realizzando documentari in Afghanistan, Kashmir, India, Pakistan, Nepal. Nel 2002 ha lanciato una casa editrice indipendente. Tra le pubblicazioni “Afghanistan Camera Oscura”, “The heart of Kashmir”, “Contrappunti”, “Noi & Noi”. Ha tenuto molte conferenze e letture. Il suo lavoro è stato presentato ed esposto in molte gallerie e luoghi istituzionali e pubblicato in Europa, Usa e Asia. GIACINTO PINTO, 32 anni, nato a Lucera e cresciuto prima a Carlantino e poi a Foggia, dal 2006 è Inviato di attualità e cronaca per la trasmissione “La vita in diretta” di RAIUNO. Nel 2003 è stato tra i vincitori del Premio “Saint Vincent” di giornalismo con un servizio sull’alluvione di Apricena, in provincia di Foggia, nel 2002 e trasmesso da Telenorba. Ha iniziato a muovere i primi passi a Teleblu e Teleradioerre, dove è stato uno dei conduttori della maxi diretta di ottanta ore sul crollo di viale Giotto a Foggia. Sempre con Telenorba è stato corrispondente dalla redazione di Roma; è stato inviato in Iraq, Cina, Kosovo, Albania, Colombia, Stati Uniti e Giordania. Ha partecipato, tra l’altro, a dirette televisive sul terremoto in Molise, sulla beatificazione di Padre Pio e sulla morte di Papa Wojtyla.