News Fiavet S_71_24nov - FIAVET

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News Fiavet S_71_24nov - FIAVET
24 novembre 2011
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NEWS ATTUALITA’
Secondo Gebta Europa, l'associazione del trasporto aereo avrebbe deciso l'adeguamento al franco
svizzero
Fee Iata verso l'aumento
Agenzie in allarme davanti all'ipotesi di un rialzo del 25 per cento della tassa annuale
Agenzie di viaggi in allarme. Il 2012 potrebbe riservare una sorpresa poco gradita:
un aumento delle tasse annuali Iata. L'associazione mondiale delle compagnie aeree
avrebbe, infatti, deciso di adeguare il sistema di riscossione al franco svizzero,
causando, secondo le prime stime del comparto, aumenti attorno al 25 per cento per le
adv. In assenza di comunicazioni ufficiali dal versante Iata, il ‘segreto' è stato svelato da
Gebta Europe, facendo sapere che la decisione risale all'ultima assemblea Iata e che è
forte l'ipotesi che il provvedimento entri in vigore già da gennaio prossimo.
Decisione impopolare secondo le associazioni di categoria di tutta Europa, pronte a discutere la nuova,
spinosa questione ai tavoli istituzionali. "A dicembre ci sarà una nuova riunione Apjc - fa sapere Enzo
Manunza, responsabile commissione trasporti della Fiavet e presidente Fiavet Servizi -. Si parlerà,
ovviamente, anche di questo, insieme ad altre problematiche del settore". Un altro colpo assestato
dall'industria del trasporto aereo al retail che, ancora una volta, è costretto a tirare fuori le unghie. "Causare un
aumento del 25 per cento sulla tassa Iata, che ormai è una tassa senza valore e senza significato - rincara
Manunza -, ci lascia senza parole. Le compagnie aeree ci danno lo 0,97 per cento di commissione e noi
dobbiamo anche pagare la fee!".
All'ordine del giorno del prossimo Agency programme joint council, dunque, troverà spazio anche questa
inattesa novità, e a poco più di un anno dall'invio di una lettera della stessa Fiavet alla Iata per chiedere di
rivedere la tassa annuale. "Ognuno deve far quadrare i propri interessi, è il gioco delle parti e ne siamo
coscienti - ammette Manunza -, ma ora siamo in una situazione di stallo".
Intanto, le reazioni in Europa non si sono fatte attendere: rappresentanti e associazioni di adv in tutta Europa
avrebbero criticato la misura, non soltanto per il contenuto, ma anche "perché assunta senza dare la
possibilità di rivedere la proposta". È quanto sostiene Michel Durrieu, presidente Gebta, l'associazione
europea che raggruppa le agenzie di business travel: "La decisione di adeguare i tassi al franco svizzero non
è la benvenuta, anche in considerazione della critica situazione economica. Riteniamo inaccettabile il
provvedimento e chiediamo che sia riesaminato". Secondo Gebta, il Passenger agency programme Iata
avrebbe prodotto significative economie di scala. "Mentre i vettori hanno ridotto i loro costi - conclude Durrieu , l'aumento delle fee agli agenti di viaggi ha fatto sì che questi si assumessero l'onere del finanziamento del
programma Iata".
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Fiavet: “Basta ai soprusi delle compagnie aeree”
«Siamo stanchi di essere l’anello debole della catena e di subire la quotidiana
vessazione da parte dei vettori aerei che, per recuperare volumi, pensano di poter
tassare le agenzie di viaggi, imponendo oneri senza fondamento»: così Enzo
Manunza, responsabile della Commissione Trasporti di Fiavet Nazionale, a seguito
dell’ennesima ADM Policy di una compagnia aerea trasmessa nei giorni scorsi alle
adv, che introduce penali particolarmente onerose per gli agenti.
Quella dell’uso improprio dello strumento ADM da parte dei vettori aerei è una questione
che Fiavet ha affrontato già in diverse occasioni, alcune delle quali risolte positivamente, ma il problema si
ripresenta periodicamente.
«L’ADM dovrebbe essere usato solo per riscuotere somme o effettuare correzioni in merito alla vendita di
biglietti e non per la riscossione di diritti amministrativi – chiarisce Manunza – Siamo pronti a contrastare con
forza, anche con le azioni legali che dovessero rendersi necessarie, ogni tentativo dei vettori di far ricadere
sugli operatori dell’intermediazione responsabilità non loro attribuibili».
www.fiavet.it
Fiavet: basta con vessazioni da parte delle compagnie aeree
Siamo stanchi di essere l’anello debole della catena e di subire la quotidiana
vessazione da parte dei vettori aereiche, per recuperare volumi, pensano di poter tassare le agenzie di viaggi,
imponendo oneri senza fondamento”. Questo l’amaro commento di Enzo Manunza, responsabile della
Commissione Trasporti diFiavet Nazionale, a seguito dell’ennesima ADM Policy di una compagnia aerea
trasmessa nei giorni scorsi alle agenzie, che introduce penali particolarmente onerose per gli agenti di viaggi.
La questione dell’uso improprio dello strumento ADM da parte delle compagnie aeree è già stata affrontata da
Fiavet in diverse occasioni, alcune delle quali risolte positivamente, ma il problema si ripresenta
periodicamente.
“L’ADM dovrebbe essere usato solo per riscuotere somme o effettuare correzioni in merito alla vendita di
biglietti e non per la riscossione di diritti amministrativi – spiegaManunza–. Siamo pronti a contrastare con
forza, anche con le azioni legali che dovessero rendersi necessarie, ogni tentativo dei vettori di far ricadere
sugli operatori dell’intermediazione responsabilità non loro attribuibili”.
Fiavet contro gli abusi delle compagnie
“Siamo stanchi di essere l’anello debole della catena e di subire la quotidiana vessazione da parte dei
vettori aerei che, per recuperare volumi, pensano di poter tassare le agenzie di viaggi, imponendo
oneri senza fondamento”. Questo l’amaro commento di Enzo Manunza, responsabile della
Commissione Trasporti di Fiavet Nazionale, a seguito dell’ennesima ADM Policy di una compagnia
aerea trasmessa nei giorni scorsi alle agenzie, che introduce penali particolarmente onerose per gli
agenti di viaggi. La questione dell’uso improprio dello strumento ADM da parte delle compagnie aeree
è già stata affrontata da Fiavet in diverse occasioni, alcune delle quali risolte positivamente, ma il
problema si ripresenta periodicamente. “L’ADM dovrebbe essere usato solo per riscuotere somme o
effettuare correzioni in merito alla vendita di biglietti e non per la riscossione di diritti amministrativi –
spiega Manunza – Siamo pronti a contrastare con forza, anche con le azioni legali che dovessero
rendersi necessarie, ogni tentativo dei vettori di far ricadere sugli operatori dell’intermediazione
responsabilità non loro attribuibili”.
Fiavet contesta le compagnie aeree per l'utilizzo dell'Adm
L'Adm Policy continua a suscitare polemiche tra le fila della distribuzione. Secondo Fiavet, nei giorni scorsi
sarebbe stata trasmessa, alle agenzie di viaggi, un'altra comunicazione relativa alle penali. Si tratterebbe di
Carpatair, ma l'associazione di categoria la questione su un piano più generale. "L'Adm dovrebbe essere
usato solo per riscuotere somme o effettuare correzioni in merito alla vendita di biglietti e non per la
riscossione di diritti amministrativi - afferma Enzo Manunza, responsabile Commissione trasporti Fiavet -.
Siamo pronti a contrastare, anche con azioni legali, i tentativi dei vettori di far ricadere sugli operatori
dell'intermediazione responsabilità che non sono loro attribuibili".
Il riferimento è ell'ennesima ADM Policy di una compagnia aerea trasmessa nei giorni scorsi
alle adv
Fiavet: basta soprusi da parte delle compagnie aeree
"Siamo stanchi di essere l'anello debole della catena e di subire la quotidiana vessazione da parte dei vettori
aerei che, per recuperare volumi, pensano di poter tassare le agenzie di viaggi, imponendo oneri senza
fondamento". Lo dice Enzo Manunza, responsabile della Commissione Trasporti di Fiavet Nazionale, a seguito
dell'ennesima ADM Policy di una compagnia aerea trasmessa nei giorni scorsi alle agenzie, che introduce
penali particolarmente onerose per gli adv.
La questione dell'uso improprio dello strumento ADM da parte delle compagnie aeree è già stata affrontata da
Fiavet in diverse occasioni, alcune delle quali risolte positivamente, ma il problema si ripresenta
periodicamente.
"L'ADM - spiega Manunza - dovrebbe essere usato solo per riscuotere somme o effettuare correzioni in merito
alla vendita di biglietti e non per la riscossione di diritti amministrativi. Siamo pronti a contrastare con forza,
anche con le azioni legali che dovessero rendersi necessarie, ogni tentativo dei vettori di far ricadere sugli
operatori dell'intermediazione responsabilità non loro attribuibili".
Fiavet: basta ai soprusi dai vettori con gli Adm
«Siamo stanchi di essere l’anello debole della catena e di subire la quotidiana vessazione da parte dei
vettori aerei che, per recuperare volumi, pensano di poter tassare le agenzie di viaggi, imponendo
oneri senza fondamento». Questo l’amaro commento di Enzo Manunza, responsabile della
Commissione trasporti di Fiavet nazionale, a seguito dell’ennesima Adm Policy di una compagnia
aerea trasmessa nei giorni scorsi alle agenzie, che introduce penali particolarmente onerose per gli
agenti di viaggi. Non è la prima volta che la Fiavet affronta la questione dell’uso improprio dello
strumento ADM da parte delle compagnie aeree. «L’Adm dovrebbe essere usato solo per riscuotere
somme o effettuare correzioni in merito alla vendita di biglietti e non per la riscossione di diritti
amministrativi – spiega Manunza –. Siamo pronti a contrastare con forza, anche con le azioni legali
che dovessero rendersi necessarie, ogni tentativo dei vettori di far ricadere sugli operatori
dell’intermediazione responsabilità non loro attribuibili».
Fiavet contro le compagnie aeree
Il responsabile della commissione Trasporti Manunza: "Stanchi di essere l’anello debole della catena"
“Siamo stanchi di essere l’anello debole della catena e di subire la quotidiana vessazione da parte dei vettori
aerei che, per recuperare volumi, pensano di poter tassare le agenzie di viaggi, imponendo oneri senza
fondamento”. E' questo il commento di Enzo Manunza, responsabile della commissione Trasporti di Fiavet
Nazionale, a seguito dell'Adm Policy di una compagnia aerea trasmessa nei giorni scorsi alle agenzie, che
introduce penali onerose per gli adv.
“L’Adm - conclude Manunza - dovrebbe essere usato solo per riscuotere somme o effettuare correzioni in
merito alla vendita di biglietti e non per la riscossione di diritti amministrativi. Siamo pronti a contrastare con
forza, anche con le azioni legali che dovessero rendersi necessarie, ogni tentativo dei vettori di far ricadere
sugli operatori dell’intermediazione responsabilità non loro attribuibili”.
EVENTO FIAVET D'AUTUNNO 2011
Anche quest'anno la Fiavet ha ripetuto il suo ormai consueto evento d'Autunno che si è svolto dal 13 al 20
novembre u.s. a bordo della nave Lirica della MSC Crociere.
L'itinerario che è stato effettuato ha toccato le città di Abu Dhabi, Muscat, Al Fujairah, Khasab e Dubai.
Il giorno 19 novembre si è svolto a bordo della nave il seminario dal titolo "Le opportunità e i cambiamenti del
mercato: il ruolo delle Associazioni di Categoria" i cui relatori sono stati:
Fortunato Giovannoni - Vice Presidente Fiavet
Cinzia Renzi - Presidente Fiavet
Elena di Raco- Responsabile Dipartimento Ricerca ISNART
Alfredo Zini - Presidente EBNT
Gianroberto Costa - Segr. Gen. Unione del Comm., Turismo, Servizi e delle Professioni della Provincia di
Milano
Ha concluso i lavori il dott. Giuseppe Cassarà - Presidente d'Onore Fiavet
Il dibattito che è seguito dopo la presentazione dei dati dell'Osservatorio Fiavet/Isnart relativi al secondo
semestre 2010 e al primo trimestre 2011, è stato moderato da Salvatore Piscopo direttore della testata
Travelnostop.
Convention Fiavet: subito l’incontro con il ministro
Una crisi senza precedenti con un calo esponenziale della domanda in tutti i
comparti turistici e che mette a rischio due milioni di posti di lavoro, è quanto
rilevato con forza alla Convention Fiavet d’Autunno 2011 a bordo di MSC Lirica in
navigazione tra gli Emirati Arabi.
Gli interventi conclusivi di Cinzia Renzi, presidente Fiavet, Fortunato Giovannoni, vice
presidente Fiavet, Alfredo Zini, presidente Ente Bilaterale Nazionale Turismo, Gianroberto
Costa, segretario Unione Commercio Turismo prov. Milano, Giuseppe Cassarà,
presidente onorario Fiavet, hanno tuttavia delineato un programma di interventi urgenti per limitare i danni
della recessione sul comparto del turismo organizzato, anche in base ai risultati della ricerca svolta da Isnart
sui cambiamenti del mercato e relativo ruolo delle associazioni di categoria.
Il programma prevede un immediato contatto con il nuovo ministro Gnudi per sollecitare delle misure contro
l’abusivismo di numerose associazioni che – tra l’altro – generano evasione fiscale; e quindi dei provvedimenti
legislativi di detassazione per tutte le imprese turistiche che malgrado le difficoltà continuano a produrre profitti
per lo Stato e per l’indotto.
Verrà anche richiesta l’istituzione della Facoltà di Turismo presso le Università, “per una professionalità
completa e riconosciuta di agenti di viaggi e operatori turistici”; mentre si provvederà a creare una
“globalizzazione di intenti” tra associazioni di categoria, contro l’attuale polverizzazione.
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Maderna-Fiavet, il convegno d'autunno "una consuetudine rispettata"
"Dobbiamo ancora valutare a chi dare la nostra fiducia per le elezioni della presidenza nazionale"
Iinterpellato a margine della presentazione dello studio Isnart sui cambiamenti del mercato e sul ruolo della
associazioni di categoria, Luigi Maderna, presidente di Fiavet Lombardia, ha commentato la scarsa affluenza
di soci all'evento, per due motivazioni.
“La prima – ha detto - è attribuibile alla situazione interna della federazione, poco chiara, che non ha invogliato
a partecipare. La seconda è dovuta alla quotazione eccessivamente alta, considerando che spesso gli agenti
non partecipano neppure gratuitamente a molti educational”. Maderna ha sottolineato, infine, che è necessario
ricostruire la categoria e l'unità che c'era un tempo. “La Lombardia non ha ancora deciso quale candidato
appoggiare. Valuteremo in seguito a chi dare la nostra fiducia. Nell'attuale gestione non c'era niente che ci
accumunava”.
Fiavet-Renzi, rivincita del tailor made
Quest'anno è mancato il last minute
“Le agenzie di viaggi hanno passato un periodo di crisi dovuto alle problematiche del Medio Oriente. Sono
mancate anche le vendite last minute della Tunisia, la regina incontrastata di questo formula”. E' quanto ha
dichiarato Cinzia Renzi, che si è dichiarata però confortata dai risultati della ricerca Isnart, che ha quantificato
la spesa relativa alla vacanza prenotata tramite adv, in 13,1 mld di euro (+9,9%) rispetto agli 11,9 mld del
2009. “Molti adv stanno facendo tailor made e la particolarità è che questa formula viene richiesta non solo per
i viaggi importanti, ma anche per i fine settimana – ha sottolineato la presidente di Fiavet -. Aumentano anche i
viaggi organizzati direttamente dagli adv al di fuori dei tour operator”.
Leggera contrazione rispetto a un anno fa mentre cresce il numero degli acquisti on line
Fiavet: nel 2011 il 22,6% degli italiani prenota in adv
Nel I semestre 2011 il 22,6% degli italiani ha prenotato la vacanza in adv (contro il 26,3 del 2010). Il dato è
stato diffuso durante la convention d'autunno della Fiavet a bordo di Msc Lirica in navigazione nel golfo
Persico.
Secondo i dati dell'Osservatorio nazionale di Fiavet in collaborazione con l'Isnart, il calo è dovuto soprattutto
alla vendita di proposte da catalogo (5,8% rispetto al 10,8% del 2010) mentre la quota di italiani che
acquistano offerte all inclusive su internet cresce (12,7% rispetto all'11,2% del 2010) e quella di chi sceglie
proposte fuori catalogo rimane invariata (4%).
Per organizzare il soggiorno in Italia, il 14,6% degli italiani (18,9% nel 2010) si è rivolto alle adv e ben il 40,5%
di chi voleva recarsi all'estero (43,7% per l'estero).
Aumentano, però, gli italiani che acquistano on line, soprattutto per quanto riguarda le vacanze oltre confine. E
sempre per i viaggi all'estero, si tende anche ad acquistare di più presso le agenzie di viaggio proposte extra
catalogo (7% contro il 5,9% del 2010) mentre si riduce il numero di chi acquista pacchetti per l'estero su
catalogo (13,8% contro 23% del 2010).
Per le vacanze in Italia, gli italiani acquistano sempre più spesso pacchetti all inclusive sul web e meno
proposte da catalogo ed extracatalogo.
Inoltre si evince anche che il maggior ricorso alle adv on line avviene per acquisti sotto data, ideali per chi
decide di partire all'ultimo minuto oppure per chi ha aspettato fino all'ultimo offerte e promozioni.
Per gli acquisti fatti in adv, invece, le offerte legate all'advance booking favoriscono un anticipo delle
prenotazioni, ma si tratta ancora di nicchie di consumatori. In particolare, diminuisce la quota di chi prenota
nell'ultima settimana della partenza o un mese prima e aumenta chi prenota tra gli 8 e i 15 giorni prima, o con
due mesi, tre o addirittura 4 mesi di anticipo.
Clientela giovane-adulta tra i 25 e i 44 anni è invece più propensa ad acquistare sul web
Fiavet/2, donne, casalinghe e pensionati clienti tipo dell'adv
Nella prima metà del 2011, tra le destinazioni più richieste da chi prenota in adv ci sono Spagna, Germania e
Francia per l'estero e Toscana, Sicilia e Sardegna in Italia. Per i pacchetti acquistati on line è ancora la
Spagna in testa alla classifica seguita da Francia e Regno Unito. Lo rileva l'Osservatorio nazionale di Fiavet in
collaborazione con l'Isnart, secondo cui le donne si confermano più propense rispetto agli uomini a recarsi in
adv (55%) mentre gli uomini acquistano più spesso via web (56,7%). Inoltre se le adv si interfacciano con
turisti di tutte le età, le proposte on line richiamano soprattutto una clientela giovane-adulta con un'età media
tra i 25 e i 44 anni. Sebbene per casalinghe e pensionati l'adv di fiducia costituisca ancora valido punto di
riferimento (28%), aumenta la quota di coloro che utilizzano il web (14%). Lombardia (23,5%)e Lazio (11%)
sono infine i due bacini più importanti da cui provengono i vacanzieri che si affidano alle adv.
In tutti i casi - rileva lo studio - non si tratta di contrazioni consistenti che indicherebbero una crisi del settore
del'intermediazione, bensì di lievi oscillazioni che sottintendono orientamenti poco chiari al mercato da parte
delle piccole imprese. Per questo, occorre ripensare il settore delle adv orientando l'offerta verso aggregazioni
di impresa concretizzando così i vantaggi gestionali e di mercato. Nel primo caso si tratterebbe di operare
sotto un marchio comune e di sostituirsi in gruppi di acquisto così da abbattere parte dei costi fissi delle
imprese. I vantaggi di mercato riguardano la possibilità di sviluppare il settore incoming verso le mete italiane
di poter operare con maggiore capacità contrattuale con i buyer internazionali e di conquistare la disponibilità
anche di nuove tipologie ricettive nella costruzione dei pacchetti.
Dalle adv passa il 34,6% della spesa e il restante 3,6 da cral, associazioni e parrocchie
Fiavet/3: 63% spesa vacanzieri proviene da turismo fai-da-te
Nel 2010 sono stati spesi quasi 38 milioni di euro per l'industria delle vacanze. Il 61,8% di questa somma è
riconducibile al turismo fai da te. Attraverso l'adv passa il 34,6% della spesa, ovvero circa 13 miliardi, di cui il
36% per pacchetti on line (4,7 miliardi). Il restante 3,6% (quasi 1,4 miliardi) è riconducibile all'organizzazione
parallela costituita da Cral, associazioni, parrocchie, scuole.
Sfuggono dunque al circuito dell'intermediazione circa 23,4 miliardi che gli italiani spendono per organizzarsi
autonomamente la loro vacanza. Il 55% vengono spesi da chi contatta direttamente la struttura ricettiva e il
33% da chi utilizza il web per prenotare il viaggio e/o l'alloggio.
Complessivamente, le spese di viaggio incidono per il 29,5% sul budget complessivo di vacanza degli italiani
(33% per chi si reca all'estero) così come quelle per l'alloggio. Ma sono le spese extra a incidere
maggiormente, soprattutto per le vacanze in Italia, dove rappresentano il 42% della spesa complessiva (pasti,
trasporto locale, escursioni, biglietti d'ingresso a musei, shopping)
Fiavet: Europa in vetta per le vendite in adv nel 2011
Cambio della guardia nella classifica delle destinazioni più vendute in adv. Secondo i dati dell'Osservatorio
realizzato da Fiavet in collaborazione con Isnart, nel primo semestre del 2011, l'Egitto cede il posto a favore
della Germania, accompagnata da Spagna e Francia, presenti sul podio anche quest'anno. Tra le mete
italiane più gettonate, invece, Toscana (15,3%), Sicilia (9,8%) e Sardegna (9,7%) sono le preferite per gli
acquisti in agenzia, incalzate da Veneto (11,4%) e Lombardia (8,8%) per le prenotazioni sul web.
Associazioni di categoria: "Con l'Iva più alta cala la marginalità"
Il rialzo dell'aliquota Iva non è piaciuto alle associazioni di categoria sin dall'inizio. Molte e diverse le paure di
ripercussioni sulle agenzie di viaggi e sullo stesso settore dei viaggi, in parte mitigate dal corso degli eventi.
"Al momento non ci risultano rincari dovuti all'aumento dell'Iva, ma questo non esclude che, nelle prossime
programmazioni, si possano verificare adeguamenti delle tariffe". È un ottimismo a metà quello di Cinzia
Renzi, presidente Fiavet, mentre Andrea Giannetti, presidente di Assotravel, denuncia: "La marginalità è
scesa dell'1 per cento, pari, quindi, all'aumento dell'aliquota Iva". L'allarme di Federviaggio arriva con la stima
sul contributo che le aziende turistiche offrono all'Erario: secondo i calcoli dell'associazione, infatti, il gettito
globale del settore sarebbe di 8mila euro l'anno per ogni impresa.
Altre compagnie aeree entrano nella Black list dell'Ue
New entry nella Black list delle compagnie aeree dell'Unione europea. Diversi i vettori che non
potranno più transitare nei cieli del Vecchio Continente, provenienti dalle Filippine, dall'Honduras, dal
Congo e dalla Giordania. Rollins Air, vettore dell'Honduras, è stato completamente interdetto dagli
scali europei a causa di problemi legati alla sicurezza riscontrati soprattutto in Francia. Si aggiungono
Equatorial Congo, del Congo-Brazzaville, e Stellar Airways, della Repubblica democratica del Congo,
oltre alle due filippine Interisland Airlines e Aeromajestic. Salgono a 273 le compagnie alle quali è
vietato volare in Europa, provenienti da 20 Paesi diversi, tra i quali Afghanistan, Angola, Bénin, Sierra
Leone, Rwanda, Sudan e Liberia.
Divieto di sorvolo nei cieli europei per 273 compagnie aeree di 21 paesi
Ue: vettori albanesi fuori da black list grazie a Italia
Le compagnie aeree albanesi Albanian Airlines e Belle Air potranno continuare a volare nei cieli dell'Ue grazie
all'impegno delle autorità italiane che "hanno accettato di ampliare ulteriormente la cooperazione con l'Albania
per fornire assistenza tecnica concentrata sui controlli". E' una delle novità più rilevanti dell'aggiornamento
della lista nera delle compagnie aeree bandite dai cieli dell'Unione per motivi di sicurezza.
La lista, preparata dal Comitato per la sicurezza aerea, vieta l'operatività in Europa a 273 compagnie aeree di
21 paesi, per lo più africani, ma anche di Filippine (compresa la Philippine Airlines), Afghanistan, Indonesia e
Kazakhstan (per quest'ultimo sono ammessi i voli di 21 degli aerei più moderni della Astana Airlines).
Restrizioni sono state introdotte per una serie di velivoli della Iran Air (é ammesso l'uso di 23 aerei, dei quali
14 Airbus A-300, 8 A-310 e un Boeing B-737) e della giordana Jordan Aviation (possono volare in Europa solo
11 aerei, otto B-737, due A-310 e un A-320).
NEWS AGENZIE DI VIAGGIO
Il correttivo dell'Agenzia delle Entrate per le adv
A seguito delle pressanti richieste delle associazioni di categoria di fare chiarezza sull'aumento dell'aliquota
Iva al 21%, l'Agenzia delle Entrate ha introdotto un paragrafo specifico per le agenzie di viaggi per spiegare le
modalità di applicazione. "La Circolare del 12 ottobre 2011 - precisa Pierluigi Fiorentino, responsabile servizi
fiscali di Fiavet - ha chiarito alcuni punti critici della determinazione della base imponibile 74-ter per i viaggi
nell'Ue da assoggettare all'aliquota del 20 per cento e di quelli da assoggettare al 21". Viene, inoltre, precisato
che la regolarizzazione, da parte dei contribuenti che effettuano le liquidazioni con cadenza mensile, potrà
essere effettuata entro il termine per il versamento dell'acconto Iva il 27 dicembre, relativamente alle fatture
emesse entro novembre, ed entro il termine di liquidazione annuale del 16 marzo 2012 per le fatture emesse a
dicembre.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci da un adv di Milano
Ma rimborsare tasse aeroportuali per voli mai fatti non era obbligatorio?
In seguito alla news "Fiavet: basta soprusi da parte delle compagnie aeree" pubblicata ieri su
travelnostop.com, riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci da Ugo Papa, direttore tecnico di Intervia,
agenzia di viaggio di Milano, che pone all'attenzione il problema del rimborso delle tasse aeroportuali per i
passeggeri che non usufruiscono del passaggio aereo.
"Un noto vettore aereo elvetico - scrive Papa - si rifiuta di rimborsare le tasse aeroportuali non utilizzate dai
passeggeri che rinunciano al viaggio. Ciò in contrasto con quanto riporta la ‘Carta dei diritti del passeggero'
dell'Enac.
Il biglietto aereo è composto da ‘tariffa base' e ‘tasse aeroportuali' - ricorda Papa - la ‘tariffa base' segue una
propria regola tariffaria (può essere quindi rimborsabile, rimborsabile con penalità o totalmente non
rimborsabile) mentre le ‘tasse aeroportuali', se non utilizzate, sono sempre rimborsabili tranne le tasse YQ/MJ.
Il vettore elvetico viceversa si rifiuta di rimborsare tutte le tasse inutilizzate adducendo la non rimborsabilità
della tariffa, fondendo erroneamente regola tariffaria e tasse.
Il caso - spiega - prende spunto dal negato rimborso delle tasse egiziane ad un passeggero che aveva
rinunciato al suo volo di ritorno. Documenti di Egyptair, il vettore egiziano di bandiera, confermano invece che
tutte le tasse inutilizzate sono sempre rimborsabili. Identica la posizione di Alitalia e degli altri vettori. Le tasse
aeroportuali sono dovute solo se il passeggero usufruisce del servizio.
Al fine di ottenere quanto di diritto del passeggero e per contestare l'indebito arricchimento del vettore in
questione ho personalmente inviato molte lettere a Enac per ottenere esplicite indicazioni sulla "fonte
legislativa" che autorizza appunto i passeggeri a richiedere il rimborso delle tasse aeroportuali inutilizzate.
Grazie a tale preziosa indicazione avremmo completato sotto il profilo squisitamente "del diritto" quanto
necessario per ottenere la restituzione del denaro. Tuttavia nessuno ha mai risposto.
Ho anche scritto numerose lettere alla rappresentanza italiana della Iata - sottolinea - che, telefonicamente
(mai per iscritto) mi pregava di indirizzare la domanda alla sede di Ginevra in quanto pur riconfermando che
l'argomento è da decenni fonte di malumori tra i viaggiatori e vettori, non esiste - da sempre - una legge chiara
che regoli il rimborso delle tasse inutilizzate. Eppure tutti i vettori continuano a rimborsare le tasse inutilizzate
ai passeggeri che ne facciano richiesta.
Ho così scritto alla Iata di Ginevra che, alla quarta lettera di sollecito, finalmente afferma che l'argomento
"rimborso tasse" è oggetto della "politica commerciale" di ciascun vettore aereo. Niente di più errato in quanto
non si possono confondere in modo così gratuito tariffe e tasse. Le tariffe sono stabilite dai vettori, le tasse
viceversa da stati, autorità, società aeroportuali ed esclusivamente per il "sovrapprezzo carburante e/o
sicurezza" dal vettore.
In conclusione, nonostante da anni Iata abbia intrapreso al suo interno la strada della maggiore trasparenza
nei rapporti tra utente e aerolinee associate, sorprende scoprire che sull'argomento tasse aeroportuali - a
quanto sembra - nessuno abbia intenzione di porre delle regole" conclude Papa.
Como, gli albergatori aprono alla tassa di soggiorno
L'Associazione albergatori chiede però di far slittare al 2013 l'inizio dell'applicazione dell'imposta
Gli albergatori comaschi cedono alla tassa di soggiorno. Dopo le discussioni con le amministrazioni comunali
che hanno annunciato l'introduzione del balzello economico, è stata presa la decisione di cercare di trovare
un'intesa con i comuni. La proposta è di vincolare i soldi provenienti dalla tassa per opere e iniziative
turistiche; inoltre, l'associazione vuole far slittare l'applicazione dell'imposta a inizio 2013.
"Resta la netta contrarietà a questa nuova imposta. Ci rendiamo tuttavia conto che in questo momento difficile
per il nostro Paese, anche noi dobbiamo fare la nostra parte", ha affermato il direttore dell'associazione,
Graziano Monetti.
NEWS TRASPORTI
Dalle 10 alle 14 si fermerà il personale Cai-Alitalia e per 24 ore i dipendenti di Sea
Scioperi nel trasporto aereo il 2 dicembre
Giornata difficile per chi deve volare venerdì 2 dicembre per una serie di scioperi nel trasporto aereo. Stando a
quando diffuso dal ministero dei Trasporti, dalle 10 alle 14, si fermeranno per 4 ore gli assistenti di volo
Alitalia-Cai. E sempre per 4 ore, dalle 10 alle 14, incrocerà le braccia il personale Enav dell'Acc di Padova.
Inoltre, per tutte le 24 ore sciopererà il personale aeroportuale delle società Sea e Sea Handling degli
aeroporti di Linate e Malpensa.
NEWS ESTERI
La tassa di soggiorno potrebbe sbarcare anche a Berlino
Si applicherebbe a partire dal 2013
Una tassa di soggiorno anche a Berlino. E' questa l'ipotesi che è allo studio nella capitale tedesca che
potrebbe partire il primo gennaio 2013: una scelta che potrebbe andare a gravare il 5% in più sulle tariffe
alberghiere della città, portando nelle casse comunali circa 50 milioni di euro. I soldi sarebbero reinvestiti per
rinnovare musei, promuovere iniziative culturali e migliorare le infrastrutture turistiche.
Come è successo in Italia, anche gli albergatori tedeschi hanno espresso il loro disappunto visto che questa
imposta andrà a gravare solo sugli hotel. Se il progetto dovesse andare in porto, gli albergatori (riuniti
nell'associazione Dehoga) sono già pronti per fare ricorso in tribunale.
Egitto, la Farnesina sconsiglia il centro del Cairo
In merito agli incidenti verificatisi in Egitto, la Farnesina ha emesso ieri un comunicato in cui
sconsiglia ai visitatori presenti al Cairo di recarsi in piazza Tahrir (anche nei pressi del Museo Egizio)
e nella zona centrale circostante (Downtown, adiacenze Ministero dell’Interno). «Il Paese - spiega il
sito Viaggiaresicuri.it - si appresta ad entrare nel lungo e delicatissimo periodo delle elezioni
parlamentari che avranno inizio il 28 novembre 2011 e si concluderanno a fine marzo 2012. In tali
mesi non si esclude il ripetersi di manifestazioni e disordini». Inoltre si raccomanda di adottare «la
massima cautela, di mantenersi informati sull'evolversi della situazione attraverso i mass media locali
ed internazionali o il proprio agente di viaggio, di evitare accuratamente i seggi elettorali, ogni luogo di
eventuali manifestazioni, assembramenti politici o religiosi, nonché di evitare di scattare fotografie o
riprendere obiettivi sensibili e/o militari». Nelle zone turistiche del Mar Rosso, Luxor e Aswan la
situazione appare – per il momento - normale.
NEWS NORME E TRIBUTI
Le scadenze fiscali di fine novembre
Scadenza del 25.11.2011
Elenchi Intrastat - mensili
Adempimento:
Presentazione elenchi Intrastat relativi al mese precedente.
Soggetti:
Operatori intracomunitari con obbligo mensile
Modalità:
La presentazione avviene esclusivamente in via telematica
Normativa di riferimento:
- D.L. 23/01/1993, n. 16, art. 6;
- D.M. 21/10/1992, n. 602, art. 3 e 8;
- D.P.R. 07/01/1999, n. 10;
- D.M. 22/02/2010
- Circolare 06/08/2010, n. 43/E
- Circolare 21/06/2010, n. 36/E
- Risoluzione 01/06/2010, n. 48/E
- Circolare 18/03/2010, n. 14/E
- Circolare 17/02/2010, n. 5/E
Sanzioni:
Sanzione amministrativa:
- omessa presentazione degli elenchi riepilogativi: sanzione da uro 516 a euro 1.032 per ciascuno di essi.
N.B. La sanzione è ridotta alla metà se gli elenchi sono presentati entro trenta giorni dalla richiesta dell'ufficio
abilitato a riceverli ovvero incaricato del loro controllo.
Scadenza del 28.11.2011
Prelievo erariale unico apparecchi da intrattenimento
Adempimento:
Versamento del prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento.
Il versamento riguarda la prima rata del VI periodo contabile (novembre-dicembre), pari al 25% del PREU
dovuto per il IV periodo contabile (luglio-agosto).
Soggetti:
Esercenti attività di intrattenimento (concessionario di rete) ai quali Amministrazione Autonoma Monopoli di
Stato (AAMS) ha rilasciato il nulla osta per gli apparecchi e i congegni da divertimento per il gioco lecito di cui
all'art. 110, co. 6, R.D. n. 773/1931 (TULPS)
Modalità:
Il versamento va fatto, utilizzando il Modello F24, esclusivamente in via telematica.
Normativa di riferimento:
- R.D. 18/06/1931, n. 773, art. 110 comma 6
- D.P.R. 26/10/1972, n. 640, art. 14-bis
- D.P.R. 30/12/1999, n. 544, art. 6
- D.L. 30/09/2003, n. 269 art. 39, conv. con modif. dalla L. 326/2003;
- D.L. 04/07/2006, n. 223, art. 37, co. 49;
- D.M. 12/04/2007.
Codice tributo:
- 5160: prelievo erariale unico ed interessi - VI periodo contabile - sugli apparecchi e congegni da gioco di cui
all'art. 110, c.6, del TULPS (ris. n. 239/E del 06/09/2007).
Sanzioni:
Sanzioni amministrative:
- omesso o insufficiente versamento di imposte: sanzione pari al 30% dell'ammontare non versato;
Scadenza del 30.11.2011
Acquisti intracomunitari - Modello INTRA-12
Adempimento:
Dichiarazione relativa agli acquisti intracomunitari, registrati o soggetti a registrazione nel mese precedente
(modello INTRA-12) con indicazione dell'IVA dovuta, e contestuale versamento
Soggetti:
Enti non commerciali non soggetti passivi IVA e soggetti passivi Iva (in tale ultimo caso, limitatamente alle
operazioni di acquisto realizzate nell'esercizio di attività non commerciali) e agricoltori esonerati
Modalità:
Presentazione in via telematica.
Normativa di riferimento:
- D.L. 30/8/1993, n. 331, art. 49;
- D.M. 16/2/1993, n. 945, art. 1;
- D.M. 16/2/1993, n. 945, art. 2;
- Provv. Agenzia entrate 31/01/2002
Sanzioni:
- Sanzione amministrativa:
Sanzione da euro 258 a euro 2.065 per omessa presentazione del modello;
Sanzione del 30% per ogni importo non versato.
AZZERAMENTO CONTRIBUTI PER CHI ASSUME CON L’APPRENDISTATO
Con l’entrata in vigore della legge di stabilità (legge 183/2011, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n.265 del 14
novembre) è stato previsto l’azzeramento dei contributi applicabili in favore di chi assume apprendisti a
decorrere dal 1 gennaio 2012.
IN COSA CONSISTE
L’incentivo consiste nell’azzeramento della quota di contribuzione a carico del datore di lavoro che sarà
pari a zero per i periodi contributivi maturati nei primi tre anni di contratto.
A CHI È RIVOLTO
L’agevolazione è rivolta esclusivamente alle aziende che occupano un numero di dipendenti pari o
inferiore a nove, per le altre continuerà ad applicarsi l’aliquota ridotta del 10%.
Gli sgravi sono stati potenziati al fine di favorire l’occupazione giovanile, ricordiamo infatti che il contratto di
apprendistato è rivolto a giovani dai 15 ai 25 anni di età che vogliano conseguire un titolo di studio o una
qualifica e ai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni che vogliano acquisire una qualifica professionale
nell’ambito dell’apprendistato professionalizzante o conseguire un master o un dottorato di ricerca o svolgere
la
pratica
professionale
nell’ambito
dell’apprendistato
di
alta
formazione.
DURATA
Lo sgravio contributivo ha però una durata limitata nel tempo, e sarà operativo per i contratti stipulati
successivamente al 1 gennaio 2012 ed entro il 31 dicembre 2016 e sarà valido per i primi tre anni di
contratto. Per gli anni successivi si applicherà l’aliquota del 10%.
Il nuovo testo unico sull’apprendistato entrato in vigore il 25 ottobre 2011 riconosce anche il diritto al
mantenimento dei benefici contributivi e previdenziali e assistenziali anche per l’anno successivo al termine
del periodo di apprendistato, in caso di conferma in servizio del lavoratore.
VANTAGGI ULTERIORI
Il contratto di apprendistato rappresenta un contratto molto vantaggioso per l’inserimento in azienda di giovani
lavoratori in quanto oltre ai contributi previsti dalla legge di stabilità per il 2012, vi sono una serie di vantaggi di
natura economica e normativa quali ad esempio la possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli
inferiori rispetto a quello di destinazione finale, e l’esclusione degli apprendisti dal computo dell’organico ai fini
dell’applicazione delle norme lavoristiche.
NEWS BANDI
Bando per la richiesta di contributi finalizzati all’inserimento occupazionale
con l'apprendistato
Il seguente bando è stato pubblicato dal Ministero del Lavoro e da Italia Lavoro nell’ambito del Programma
AMVA; Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale, realizzato con il contributo dei PON del Fondo
Sociale europeo 2007-2013; Azioni di sistema e Governance e azioni di sistema;. Italia Lavoro, in qualità di
organismo di assistenza tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è soggetto attuatore del
Programma AMVA - la cui finalità è, tra le altre, la promozione del contratto di apprendistato, attraverso
un’azione integrata tra politiche per lo sviluppo delle imprese, politiche per il lavoro e politiche per la
formazione.
a) Tipologia di contributi:
Il bando è finalizzato ad incentivare l’utilizzazione del contratto di apprendistato sull’intero territorio nazionale,
mediante la concessione di contributi alle imprese che assumono nelle modalità seguenti:
1) Un contributo di € 5.500,00 (euro cinquemilacinquecento/00) per ogni soggetto assunto con contratto
di apprendistato per la qualifica professionale a tempo pieno;
2) Un contributo di € 4.700,00 (euro quattromilasettecento/00), per ogni soggetto assunto con contratto di
apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere a tempo pieno;
b) Termini e modalità della domanda di partecipazione:
La domanda di contributo potrà essere presentata unicamente attraverso il sistema informativo raggiungibile al
seguente indirizzo: http://amva.italialavoro.it/ (a partire dal 30 novembre 2011, ore 10:00 am). Il termine per la
presentazione della domanda è il 31 dicembre 2012.
c) Informazioni:
La versione integrale dell’avviso e la relativa modulistica sono reperibili all’interno dei seguenti siti:
www.italialavoro.it , www.servizilavoro.it/amva , www.lavoro.gov.it/ e su www.cliclavoro.gov.it .
NEWS STATISTICHE
Italia e le città d'arte le mete più gettonate e durante il Ponte di Ognissanti 5,5 mln di turisti
Osservatorio Turismo: male ottobre e dicembre, novembre ok
Il trimestre autunnale si è caratterizzato per un andamento abbastanza altalenante per il turismo: calo a
ottobre, ripresa in novembre, leggera diminuzione prevista per dicembre. Secondo i dati dell'Osservatorio
nazionale del turismo, a ottobre sono stati quasi 7 milioni gli italiani in vacanza, circa il 2% in meno rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno. Tuttavia, il dato ha superato di quasi 1,3 milioni di viaggiatori le previsioni di
vacanza registrate ad inizio mese, ciò probabilmente grazie al clima mite che ha caratterizzato l'autunno.
Il 76% dei vacanzieri ha scelto l'Italia come destinazione, preferendo regioni quali Toscana, Lombardia e Lazio
e sfruttando, in particolare, il Ponte di Ognissanti che ha visto 5,5 milioni di italiani in viaggio.
Le località più frequentate sono state le città d'arte che hanno raccolto il 46,3% del totale vacanzieri (in primis
Roma, Perugia - grazie soprattutto al contributo di Eurochocolate - e Firenze), seguite dalle località marine
agevolate dal bel tempo (24%), e da quelle montane (15,3%). All'estero, la maggior parte dei vacanzieri ha
preferito città quali Barcellona e Parigi, a discapito delle destinazioni nordamericane e africane.
I vacanzieri hanno preferito alloggiare negli alberghi, prediligendo la media categoria. Sono però le abitazioni
private (casa di parenti e amici e seconda casa) la forme di alloggio più utilizzate per la vacanza di ottobre,
preferite dal 48,8% dei vacanzieri, in aumento del 9,9% rispetto allo stesso periodo del 2010.
La vacanza è costata, in media, 466 euro (360 euro per le vacanze in Italia, 820 euro per le vacanze
all'estero), in calo rispetto alla spesa media rilevata lo scorso anno. Per il mese di novembre sono 5,4 milioni
gli italiani che hanno pianificato almeno una vacanza, in crescita di un punto percentuale e mezzo rispetto a
novembre 2010. Il 78,2% delle partenze pianificate ha come meta l'Italia, fra le regioni di destinazione
primeggiano ancora una volta le località del Lazio, della Toscana e della Lombardia.
In calo le stime di vacanza per il mese di dicembre e durante le festività natalizie: sono 7,1 milioni gli italiani
che hanno pianificato un viaggio nel mese considerato, leggermente in calo rispetto allo scorso anno.
NEWS SARDEGNA
NEWS SARDEGNA ATTUALITA’
Continuità a rischio, è caos
Pili: Regione in ritardo. Solinas convoca Enac e vettori
AEREI. La denuncia: senza una proroga le compagnie non rispettano le regole Scricchiola la nuova
continuità aerea. L'attuale decreto che impone gli oneri di servizio alle compagnie è scaduto e in
mancanza di una nuova proroga le compagnie non rispettano le regole. Ed è caos con voli cancellati e
orari non rispettati. Il Governo, poi, avrebbe dovuto firmare il nuovo schema approvato dalla
Conferenza dei servizi ma con il cambio dell'esecutivo tutto sembra bloccato. DENUNCIA Il problema
è stato sottolineato una settimana fa dal deputato Pdl Mauro Pili che con gli altri parlamentari sardi ha
scritto al nuovo presidente del Consiglio, Mario Monti, indicandogli le priorità per la Sardegna. Ieri
mattina poi Pili ha firmato anche un'interrogazione parlamentare: «Vorrei che si conoscesse l'iter della
continuità aerea sarda», commenta. «Capire se è stata presentata una richiesta di proroga e se sono
arrivati al ministero i provvedimenti sulla tariffa unica». In altre parole vorrebbe la diffusione del
verbale con cui la conferenza dei servizi ha varato il nuovo schema di cui si attende la pubblicazione
in Gazzetta Ufficiale. Solo con questa le compagnie potranno presentare le offerte e si potrà aprire
l'eventuale gara per assegnare i contributi. «A distanza di oltre 22 mesi non si è ancora arrivati a
definire il nuovo schema, è un ritardo intollerabile: il Governo deve sollecitare la Regione», sottolinea
Pili. PD Sempre ieri le stesse preoccupazioni state oggetto anche di un'interpellanza promossa dal
vice presidente del Consiglio regionale Mario Bruno (Pd) e il vicesegretario Pd Francesca Barracciu.
«Dopo 10 anni siamo senza continuità: Cappellacci è riuscito a far scadere la proroga e le compagnie
fanno quello che vogliono, cambiano orari e cancellano i voli senza consultare nessuno», scrivono.
«Neppure il Governo si fida», aggiungono. «Il ministro non ha firmato i decreti perché mancava la
copertura finanziaria». Questa (57,7 milioni) sarà assicurata dall'approvazione nei prossimi giorni dello
stralcio al disegno di legge sui trasporti. PERICOLO Il pericolo è che a pagarne le spese siano i sardi.
Le denunce su ritardi e cancellazioni potrebbero essere solo il primo segnale di un mercato senza
controllo, in teoria aperto a qualsiasi compagnia che, una volta insediata, sarebbe difficile far entrare
nelle regole della continuità. La proroga, secondo l'assessore ai Trasporti Christian Solinas sarebbe in
realtà arrivata con una lettera del ministero e dell'Enac che invita le compagnie ad adottare il vecchio
regime. Ma la lettera non basta: servirebbe un decreto ministeriale. Sui disagi «abbiamo già
convocato per domani l'Enac e i vettori», conclude Solinas.
Continuità territoriale alla deriva, è caos nei cieli sardi
"Scaduta la proroga, le compagnie aeree si muovono liberamente cambiando gli orari a loro
piacimento e cancellando i voli senza consultare nessuno". La denuncia di Mario Bruno e Francesca
Barracciu (Pd)
CAGLIARI. E' caos nei cieli sardi per l'incertezza sul nuovo regime di continuità territoriale tra la
Sardegna e la Penisola: scaduta la proroga, le compagnie aeree si muovono liberamente "cambiando
gli orari a loro piacimento e cancellando i voli senza consultare nessuno". La denuncia arriva dal Pd
con il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Bruno e la consigliera Francesca Barracciu,
numero due del partito.
I due esponenti dell'opposizione hanno presentato l'ennesima interpellanza al governatore Ugo
Cappellacci e all'assessore dei Trasporti Christian Solinas per avere certezza sull'avvio della nuova
continuità a partire dal prossimo marzo, garantire nel frattempo le stesse condizioni tariffarie stabilite
con gli oneri di servizio e sollecitare i vettori a ripristinare orari e rotte modificati in queste settimane.
"Siamo prigionieri a casa nostra, grazie alla gestione pasticciata e confusa della continuità territoriale
da parte del presidente della Regione e degli assessori che si sono succeduti - attacca Bruno - A
questo punto è difficile ipotizzare che la nuova continuità veda la luce entro la data prestabilita, cioè il
prossimo mese di marzo. Per di più, abbiamo scoperto che neppure il Governo si fida: il ministro dei
Trasporti non ha firmato i decreti per l'imposizione degli oneri di servizio perché mancava la copertura
finanziaria. Ora - sottolinea l'esponente del Pd - siamo in forte ritardo, dopo la firma dei decreti l'iter è
lungo e si conclude a Bruxelles, ma restano intatte le perplessità per un sistema che garantisce solo
le rotte per Roma e Milano. Gli altri collegamenti non sono più una certezza".
Continuità territoriale, la giunta ha fretta
Chiesta una corsia preferenziale per le compensazioni. Il Pd: «È un pasticcio»
CAGLIARI. Cappellacci adesso ha fretta. Per la legge sulla continuità territoriale area, comprese le
compensazioni a favore delle compagnie, ha chiesto una corsia preferenziale ai capigruppo del
Consiglio, con la discussione direttamente in aula senza il passaggio in commissione. Preoccupato
dallo strapotere delle compagnie che continuano a cancellare i voli, messo alle strette dal ministero ai
trasporti, che gli ha fatto l'ultimo dispetto dell'era Matteoli, ieri il governatore si è presentato alla
conferenza con una richiesta che sa di appello. In sostanza, ha chiesto ai partiti di maggioranza e
opposizione l'unanimità per l'iscrizione all'ordine del giorno della legge stralcio che prevede 58 milioni
a favore della nuova continuità aerea. Il via libera sollecitato ai capigruppo, in base al regolamento, è
indispensabile per ottenere la «corsia preferenziale», altrimenti l'iter sarebbe invece molto più lungo,
con la strettoia dell'obbligatorio passaggio in commissione. Se il sì della maggioranza è scontato,
l'opposizione scioglierà la riserva solo questa sera. Il Pd sarebbe anche intenzionato a concedere
questa sorta di salvacondotto, ma a condizione che la «giunta ammetta i suoi errori». Tempi stretti.
Prima di lasciare il ministero nelle mani di Corrado Passera, Matteoli ha fatto l'ultimo sgambetto alla
Sardegna. Qualche settimana fa è stato lui a non firmare il decreto sulla nuova continuità per Roma e
Milano, sostenendo che «nessun atto ufficiale garantiva la copertura delle compensazioni previste
nella seconda fase del bando sull'affidamento delle rotte». Decisione ineccepibile nella forma, meno
nei tempi e che comunque nei fatti ha bloccato l'iter della gara. Iter invece lanciato dalla Regione dopo
la recente conferenza di servizi con l'Enac e lo stesso ministero. L'effetto collaterale dello sgambetto è
stato che le compagnie aeree hanno approfittato dell'anarchia e cancellato diversi voli. Adesso
Cappellacci ha capito che se Roma, cioè Passera, non firmerà subito il decreto e se entro gennaio la
gara non sarà bandita dall'Unione Europea la nuova continuità, in cui tra l'altro è prevista la tariffa
unica, non partirà nel marzo del 2012. Ecco perché adesso il governatore ha fretta. La replica del Pd.
Detto che oggi il gruppo scioglierà la riserva sulla corsia preferenziale, ieri con Mario Bruno e
Francesca Barracciu l'opposizione è scesa in campo. «Siamo di nuovo prigionieri in casa nostra - si
legge nell'interpellanza - per colpa della gestione pasticciata e confusa delle Vertenza Entrate, che
avrebbe invece avrebbe garantito la copertura delle compensazioni, e della continuità da parte della
giunta». Sottolineato che «difficilmente potrà essere rispettata la scadenza di marzo», il Pd ribadisce
le sue perplessità «per questo provvedimento destinato a garantire solo le rotte per Roma e Milano,
lasciando nell'incertezza gli altri collegamenti». L'assessore. Nell'annunciare la convocazione urgente
dell'Enac e delle compagnie per il caos nei voli, è stato l'assessore ai trasporti Christian Solinas a
dare ancora più forza all'appello del governatore: «A tutti i capigruppo chiediamo un atto di
condivisione e responsabilità per rispettare i tempi ed evitare la paventata deriva del sistema di
trasporto aereo». Ormai in bilico.
Un progetto di collaborazione nell´agroalimentare e nel turismo che prosegue tra i due territori.
Martedì i catalani hanno visitato il nord Sardegna, l´accordo operativo all´inizio del 2012
Saperi e sapori sardo-catalani si incontrano
SASSARI - Il progetto che lega il Nord Sardegna con la Catalogna sta sortendo gli effetti voluti fanno sapere
dalla Camera di Commercio di Sassari. La due giorni di riunione per definire la collaborazione tra i due territori
attraverso “Blau Català - Azzurro catalano: Un ponte di saperi e sapori sul Mediterraneo” ha ottenuto riscontri
positivi sia nell' agroalimentare sia nel turismo.
Dopo l'incontro operativo nella sede di via Roma, la delegazione catalana ha fatto tappa in una azienda
agricola per conoscere da vicino un gruppo di produttori che ha potuto dimostrare tangibilmente la qualità delle
produzioni di eccellenza di questo territorio. Gli stessi spagnoli sono stati affascinati da quanto le aziende del
nord Sardegna sono in grado di proporre: «Sono molti i punti contatto tra le nostre culture – ha detto il direttore
dei servizi territoriali del Dipartimento dell’impresa e occupazione della Generalitat de Catalunya, a Girona –
ed è normale che si trovi una collaborazione come quella che porremo in essere. A questo contribuiscono i
collegamenti e la grande qualità dei prodotti che questa parte della Sardegna è in grado di fornire. Come nelle
previsioni stipuleremo un accordo operativo all’inizio del prossimo anno per poi attendere le aziende, in
Catalogna, entro maggio del prossimo anno».
Le fasi del progetto sono passate attraverso una lunga e complessa attività di studio e approfondimento del
contesto operativo sardo-catalano, con un filo diretto e costante instaurato - sin dall'avvio della collaborazione
- tra i vertici camerali e Joan-Elies Adell dell’Espai Llull, (Representació de la Generalitat de Catalunya a
l'Alguer) che ha mostrato particolare apprezzamento per definire e sviluppare costruttivi rapporti di
cooperazione economica e culturale tra il Nord Sardegna e la Regione della Catalogna. «Siamo certi che le
strategie posta in essere per aprire nuovi mercati possano dare frutti importanti- ha sottolineato Gavino Sini,
Presidente della Camera di Commercio del Nord Sardegna – dopo gli eventi creati con il mercato polacco e
quello inglese, non più di un mese fa, ora ci attende la Spagna che ha dimostrato un grande e tangibile
interesse nei nostri confronti. E’ un momento difficile e questo deve essere di stimolo a tutti per dare di più per
creare le giuste sinergie e collaborazioni , avviando relazioni proficue con i mercati».
E le aziende ci credono, sono consapevoli che dalle relazioni con nuovi mercati possono nascere nuove
opportunità. «Le aziende ci hanno seguito con grande entusiasmo – rafforza il concetto, Battista Cualbu,
componente di giunta camerale – e questa deve essere la forza del nostro territorio. Capire, nell’interesse
comune, quanto sia importante farsi conoscere e apprezzare. Noi crediamo che i nostri prodotti possano
competere e anche i nostri ospiti catalani ce lo hanno dimostrato in questa circostanza».